MUST - MUSEO DEL TERRITORIO VIMERCATESE Dai reperti ...

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Cartella stampa (aggiornata al 28/11/2015) MUST - MUSEO DEL TERRITORIO VIMERCATESE Dai reperti romani alla scultura antica al design: il museo di Vimercate che narra la Brianza Aperto nel novembre 2010 all'interno della settecentesca Villa Sottocasa, il MUST narra la storia, l'arte, l'economia, la società della parte orientale della Brianza. In quattordici sale su due piani, per circa 1.000 metri quadrati di superficie espositiva, sono presentati reperti archeologici rinvenuti nel territorio, statue trecentesche provenienti dalla chiesa plebana, dipinti cinquecenteschi dei feudatari, ritratti della famiglia proprietaria della villa, tra cui il dipinto che raffigura Elisabetta Sottocasa, opera di Mosè Bianchi. Il percorso espositivo contiene alcuni ambienti originali della villa nobiliare, tra i quali l'Oratorio, dove è presente come pala d'altare una Immacolata del Legnanino. Dell'età contemporanea vengono presentati oggetti della produzione industriale di alcune delle aziende locali, tra le quali IBM, STAR, Bassetti, accanto a testimonianze video e spezzoni di film celebri girati nella zona. L'impostazione innovativa integra il patrimonio dei reperti e delle opere d'arte con plastici, filmati, apparati multimediali e interattivi. Le dimore aristocratiche si visitano grazie a una installazione interattiva: su un grande plastico sono presentati modelli delle ville, e il visitatore può scegliere quale dimora visitare, facendo partire un filmato. I panorami di ieri sono confrontati con quelli di oggi, con foto che sfumano, diventando, grazie all'intervento del visitatore, filmati che mostrano il paesaggio contemporaneo. Il MUST raccoglie, cataloga, conserva, espone testimonianze culturali per tessere attorno a questi oggetti una narrazione evocativa e scientificamente valida della storia e delle culture locali. Narrazione che diventa lo strumento di mediazione attraverso il quale contenuti complessi, come l'opera d'arte o il documento storico, vengono tradotti in un linguaggio divulgativo e attuale.

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Cartella stampa (aggiornata al 28/11/2015)

MUST - MUSEO DEL TERRITORIO VIMERCATESEDai reperti romani alla scultura antica al design: il museo di Vimercate che narra la Brianza

Aperto nel novembre 2010 all'interno della settecentesca Villa Sottocasa, il MUST narra lastoria, l'arte, l'economia, la società della parte orientale della Brianza.In quattordici sale su due piani, per circa 1.000 metri quadrati di superficie espositiva, sonopresentati reperti archeologici rinvenuti nel territorio, statue trecentesche provenienti dallachiesa plebana, dipinti cinquecenteschi dei feudatari, ritratti della famiglia proprietaria dellavilla, tra cui il dipinto che raffigura Elisabetta Sottocasa, opera di Mosè Bianchi.

Il percorso espositivo contiene alcuni ambientioriginali della villa nobiliare, tra i qualil'Oratorio, dove è presente come pala d'altareuna Immacolata del Legnanino.Dell'età contemporanea vengono presentatioggetti della produzione industriale di alcunedelle aziende locali, tra le quali IBM, STAR,Bassetti, accanto a testimonianze video espezzoni di film celebri girati nella zona.

L'impostazione innovativa integra ilpatrimonio dei reperti e delle opere d'artecon plastici, filmati, apparati multimedialie interattivi. Le dimore aristocratiche sivisitano grazie a una installazioneinterattiva: su un grande plastico sonopresentati modelli delle ville, e il visitatorepuò scegliere quale dimora visitare,facendo partire un filmato. I panorami diieri sono confrontati con quelli di oggi, confoto che sfumano, diventando, grazieall'intervento del visitatore, filmati chemostrano il paesaggio contemporaneo.

Il MUST raccoglie, cataloga, conserva, espone testimonianze culturali per tessere attornoa questi oggetti una narrazione evocativa e scientificamente valida della storia e delleculture locali. Narrazione che diventa lo strumento di mediazione attraverso il qualecontenuti complessi, come l'opera d'arte o il documento storico, vengono tradotti in unlinguaggio divulgativo e attuale.

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Per l'aspetto scientifico dei contenuti del museo, hanno collaborato ricercatori e docentidelle principali università milanesi, i cui saggi sono ora contenuti nel catalogo del MUST,pubblicato nel dicembre 2011 dall'editore Electa.

ATTIVITÀ E NUMERI

Nel primi 5 anni di apertura il MUST è stato visitato da oltre 70.000 persone e sono staterealizzate centinaia visite guidate al museo.

Numerose le attività organizzate presso il museo, rivolte ai diversi pubblici: letture,animazioni, concerti, mostre temporanee, cinema, teatro, degustazioni, visite teatralizzate.In totale gli eventi sono stati oltre 500, tra cui 32 mostre temporanee.

Per le scuole è stato approntata un'offerta dilaboratori e visite guidate, rivolte ad alunnidella scuola dell'infanzia, e della scuolaprimaria e secondaria. I diversi laboratorispaziano dalla scoperta della storia alladidattica dell'arte, e prevedono modalitàdivulgative diverse, oltre che attivitàpratiche. Nei primi 5 anni sono statirealizzati 834 laboratori alle classiscolastiche (oltre 20.000 allievi), sia diVimercate sia provenienti da scuole delterritorio.Per la valorizzazione del patrimonio storicoe artistico locale, sono stati progettate erealizzate visite che, partendo dalle sale delmuseo, portano poi alla scoperta di palazzi,chiese, monasteri, fortezze del territorio. Nelcorso di questi 5 anni si sono tenute quasi1000 visite turistiche per gruppi.

Dal mese di maggio del 2015, in occasionedi EXPO, è stato aperto al pubblico losportello IAT Informazione e AccoglienzaTuristica del Vimercatese gestitodirettamente dal Comune di Vimercate. Sitratta di un info-point turistico allestito nellareception del MUST dove è possibile trovarepieghevoli, mappe e materiali informativi.

La candidatura al premio EMYA 2012

Il MUST è stato tra i finalisti del premio europeo EMYA (European Museum of the YearAward), prestigioso premio fondato nel 1977 sotto gli auspici del Consiglio d'Europa. Nelcorso delle sue varie edizioni il premio è stato assegnato, tra gli altri, al MuseoGuggenheim di Bilbao e al Victoria and Albert Museum di Londra,. L'inserimento tra ifinalisti ha permesso la partecipazione alla fase finale del concorso, che si è tenuta aPenafiel (Porto) in Portogallo, dal 16 al 20 maggio 2012.

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La vittoria del premio ICOM 2012

Sabato 29 settembre 2012, nella sede prestigiosa di Palazzo Te a Mantova, il MUST haricevuto il premio al miglior nuovo allestimento italiano. Il premio, promosso da ICOMItalia (International Council of Museum), in collaborazione con la Banca del Monte deiPaschi di Siena e Gruppo Sole 24 ore, è giunto alla sua 3^ edizione, e intende premiare leeccellenze dei musei italiani. L'assegnazione del premio è avvenuta dopo un lungo lavorodi selezione, svolto sia dalla giuria italiana sia da quella internazionale, che ha infinedeciso i vincitori. Nella motivazione del premio si segnala come il MUST si sia affermato“proponendosi al pubblico e al territorio come un moderno strumento di educazioneal patrimonio culturale locale. L’approccio marcatamente narrativo interpreta moltobene il concetto di un museo contemporaneo come “centro di interpretazione inlinea con la più moderna museologia.”

Nel 2014 il MUST ha ottenuto il riconoscimento ufficiale come museo di qualità da partedella Regione Lombardia.

IL MUSEO IN BREVE

Alcuni numeri del MUST14: numero di sale del percorso espositivo1.000: mq di superficie dei locali27: ore di apertura settimanali del museo540.000: euro spesi per l'allestimento del museo2010: anno in cui viene inaugurato il MUST5: euro per acquistare il biglietto d'ingresso intero al museo

Orari di aperturaMercoledì, Giovedì: ore 10.00 – 13.00Venerdì, sabato e domenica: ore 10.00 – 13.00 | 15.00 – 19.00(Per gruppi e scolaresche su prenotazione)

Tariffe d'ingressoIntero: euro 5,00 Ridotto: euro 3,00 (15-24 anni, residenti a Vimercate, studenti, gruppi ed enti convenzionatiOmaggio: Under 14 (accompagnati da un adulto), Disabili e accompagnatori, Tesserati ICOM, Giornalisti, Guide turisticheCumulativo famiglia: euro 8,00 (Max 4 persone di cui almeno 1 under 14)

REALIZZAZIONE DELLE OPERE

Progetto museologicoComune di Vimercate: Angelo Marchesi, Massimo Pesenti, Paola Striuli, Gianenrico SalvoldiStudio Caliari, Milano: Pier Federico Caliari, Carola Gentilini

Progetto museograficoStudio Caliari, Milano: Pier Federico Caliari, Carola Gentilini

Grafica Carola Gentilini

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Ideazione logo museoEmanuele Bellato

Allestimenti Barth Innenausbau, Bressanone

Restauro collezioniArt Point, DalmineComal Restauri, MonzaStudio Cappelletti e Tocci, VimercateCarlotta Beccaria, MilanoLiliana Morlacchi, MilanoDiego Pirola, VimercateEliana Tovagliaro, Milano

Modelli tridimensionaliDisegno: Studio Caliari, Milano – Paolo Cassani, Luca Gadda, Stefano PizzoStereolitografia: Protoservice Srl, Fornovo di Taro

Realizzazione replicheAntonio Migliozzi, Giuseppe Pellegrini, Ignazio Tombini

FotografieSantina Bonfanti, Alberto Borsa, Mauro Ranzani, Laura Scaccabarozzi, Max Spinolo

VideoPatrizia Broggi, Stefano De Ponti, Carola Gentilini, Angelo Gravagno, Paola Striuli

Videoinstallazione “Paesaggi contemporanei”N!03 studio ennezerotre, Milano

Servizi informatici, multimediali e webFlavio Spada, Marco Valagussa

Contenuti didatticiAngelo Marchesi, Massimo Pesenti, Paola Striuli, Gianenrico Salvoldi

Traduzioni in lingua ingleseRichard Land, Esther Mary Quinlan

Con la collaborazione diDirezione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della LombardiaSoprintendenza per i Beni Archeologici della LombardiaSoprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici di MilanoSoprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di MilanoArchivio di Stato di MilanoArcidiocesi di Milano, Ufficio Beni Culturali EcclesiasticiParrocchia di Santo Stefano, VimercateTeche Rai, RomaATM Archivio Fotografico, MilanoCivica Raccolta Stampe Bertarelli, MilanoArchivio Storico Orenese, VimercateArchivio Storico Azienda Ospedaliera di Desio e VimercateAssociazione Nazionale Combattenti e Reduci, VimercateArchivio Storico della Città di ConcorezzoConsorzio Parco del Molgora, Vimercate

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Parco Adda Nord, Trezzo sull'Adda

Restauro di Villa SottocasaRUP: Ivo Bianchi, Comune di VimercateProgetto e direzione lavori: Federica Carlini e Rossella MoioliRestauro I lotto: Fratelli Boffi Srl, GiussanoRestauro II lotto: Fratelli Vecchierelli Srl, Martinengo; Codigest Cime Spa, MilanoRete informatica e videosorveglianza: Piemme Telecom Srl, Verdello

I CURATORI SCIENTIFICI

Hanno collaborato per le diverse sezioni del museo, indagando gli aspetti scientifici e fornendo i contenuti per la didattica delle diverse sale.

Mariavittoria Antico GallinaDocente di Topografia dell'Italia antica presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha progettato e diretto la Collana "Popoli dell'Italia antica" Editrice Silvana, e la Collana "Itinera. I percorsi dell''uomo dall''antichità ad oggi", pubblicata dall'Editrice ET di Milano. Ha curato la sezione di topografia antica

Simona Bartolena Storica dell'arte, affianca l'attività didattica a quella di curatrice di mostre di arte moderna e contemporanea. Tra le sue numerose pubblicazioni Omaggio agli Impressionisti (Mondadori Electa, 2008), Donne (Mondadori Electa, 2009), Brianza terra d'artisti (Silvana,2009). Ha curato la Sala di Leonardo e Salaino

Francesca BonzanoRicercatrice presso l'Istituto di archeologia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha partecipato a missione archeologiche all’estero. Ha pubblicato tra l'altro Piemonte e Val d'Aosta nelle Guide archeologice Laterza (2009).Ha curato la sezione archeologica

Giuseppe Maria LongoniRicercatore al Dipartimento di storia della società e delle istituzioni dell'Università Statale di Milano. Studia i fenomeni economici e culturali legati ai processi di modernizzazione, in particolare nell'area lombarda. Su questi temi ha pubblicato tra l'altro L'arte dei cappellai (2001) e La voce del lavoro. Vita di Ettore Reina (2006).Ha curato la sezione Luigi Ponti e la questione sociale

Geoffrey PizzorniRicercatore in Storia economica presso il Dipartimento di economia politica dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. Studioso dell’impresa mercantile di epoca moderna, ha lavorato come storico d’impresa per alcune aziende, tra le quali San Pellegrino Spa e Alessi Spa. Collabora con il Centro per la cultura d’impresa. Ha curato la sezione L'economia vimercatese tra Cinquecento e Settecento

Elena PontiggiaDocente di Storia dell’arte all’Accademia di Brera, fa parte del consiglio d’amministrazione della XII Quadriennale di Roma. È curatrice di numerose mostre e autrice di molti scritti sulle arti visive, tra i quali Giorgio De Chirico 1896-1930 (Silvana, 2008) e Modernità e

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classicità. Il ritorno all'ordine in Europa (B. Mondadori, 2008).Ha curato la sala Il mito del progresso. Sala di Usellini

Rodolfo ProfumoStorico dell'arte, insegna presso l'Istituto Statale d'Arte di Monza. Curatore di mostre e autore di numerose pubblicazioni tra le quali Mostrarsi e apparire. Cento ritratti dalle collezioni civiche monzesi (Silvana, 2008) e Sacro e profano. Temi mitologici e religiosi (Silvana, 2010).Ha curato la sezione Ville di Delizia

Veronica RonchiRicercatrice presso il Dipartimento della storia e della documentazione storica dell'Università degli Studi di Milano. La sua ricerca è concentrata sulla storia economica e la storia d’impresa. Ha pubblicato tra l'altro, in collaborazione con Giulio Sapelli, Modernizzazione senza sviluppo. Il capitalismo secondo Pasolini (B. Mondadori, 2005).Ha curato la sezione EXPO. La produzione industriale

Furio SacchiRicercatore presso la cattedra di Archeologia e Storia dell'arte greca e romana all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha diretto campagne di scavi archeologici in Italia e all'estero; ha curato gli interventi presso il teatro romano di Milano e pubblicato il volume Genesi e sviluppo dell'edificio teatrale nel mondo greco e romano (2010). Ha curato la sezione Il mito delle Origini

Graziano Alfredo VerganiDocente di Storia dell'arte medievale presso l'Università degli Studi di Macerata. Hapubblicato tra l'altro L'arte di Bernabò Visconti al castello Sforzesco di Milano (Silvana,2001) e Museo e tesoro del Duomo di Monza (2007). Studia da anni l'arte del territoriovimercatese, sulla quale ha pubblicato numerosi volumi, tra i quali Mirabilia Vicomercati. Ilmedioevo e Mirabilia Vicomercati.L'età Moderna (Marsilio editore).Ha curato le sezioni Le strade medievali e La pieve di Vimercate

LO STAFF DEL MUSEO

DirettoreAngelo MarchesiLaureato in Lettere moderne presso l'Università degli Studi di Milano, ha lavorato per molti anni nelle biblioteche. Ha pubblicato numerosi volumi relativi alla storia locale e progettato varie manifestazioni di valorizzazione del patrimonio storico artistico. Ha coordinato numerosi progetti di volontariato culturale

Responsabile della gestione delle collezioniMassimo PesentiLaureato in Lettere moderne presso l'Università degli Studi di Milano, ha lavorato nell'ambito delle biblioteche, specializzandosi nella gestione di collezioni di documentazione locale. Ha curato progetti per la valorizzazione e la digitalizzazione del patrimonio culturale

Responsabile dei servizi educativiPaola StriuliLaureata in Conservazione dei Beni Culturali presso l'Università degli studi di Parma, si è

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specializzata nella didattica del patrimonio culturale. Ha curato l'allestimento di mostre d'arte e l'organizzazione di manifestazioni culturali

Responsabile di comunicazione e turismoGianenrico SalvoldiLaureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Torino e specializzato nel campo della promozione turistica. Ha progettato e coordinato manifestazioni di valorizzazione del patrimonio storico artistico

Responsabile attività culturaliAnna Lisa CavenaghiLaureata in Lettere moderne presso l'Università degli Studi di Milano, ha collaborato a numerose pubblicazioni relative alla storia locale. Ha curato la progettazione e realizzazione di numerose manifestazioni ed eventi culturali.

CatalogazioneEmma Laguardia

CustodiaPalma Partipilo

COSTI DEL PROGETTO

• Acquisto della villa e del parcoAcquisto ala sud e corpo nobile, giardino della villa: Euro 3.615.198,29

• Restauro Iº lottoCappuccina sud, abitazione del custode: Euro 774.684,00

• Restauro IIº lottoSpazi espositivi museo, centrale termica e ascensori: Euro 1.990.000,00

• Allestimento del museoProgettazione, arredi, attrezzature, apparati multimediali: Euro 540.000,00

CONTRIBUTI PUBBLICI E PRIVATI

Presidenza del Consiglio dei MinistriFondi derivanti dall'Otto per mille: Euro 206.582,00

• Regione Lombardia Fondo ricostruzione infrastrutture sociali Lombardia (FRISL)l. r. 14 dicembre 1991 n. 33: Euro 435.534,27

• Regione Lombardia Fondi derivanti dalla l. r. 12 luglio 1974 n. 39: Euro 10.000,00

• Fondazione CARIPLOContributo per restauro ala sud di villa Sottocasa: Euro 150.000,00

• Fondazione della Comunità di Monza e BrianzaContributo per il progetto relativo alle statue trecentesche: Euro 25.000,00

• Provincia di Monza e BrianzaContributo per lo start up del museo: Euro 25.000,00

Hanno inoltre contribuito con donazioni e sponsorizzazioni

• Pilot Italia s.p.a. - Usmate Velate

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• Migliorini 1948 – Vimercate• Rotary Club Vimercate Brianza Est – Vimercate• Restaura s.r.l. - Vimercate

IL PERCORSO ESPOSITIVO

1 – Il mito delle origini

La posizione di Vimercate a metà strada tra Biassono e Trezzo, siti da cui provengono materiali della cultura protostorica di Golasecca, potrebbe giustificare una presenza umana presso il Molgora già nel VI-V sec. a.C. Nella toponomastica locale numerosi paesi che terminano in -ate e in -ago indicherebberoun successivo stanziamento di popolazioni celtiche, cui sono da riferire alcuni culti, come quello alle Matrone. Alla fine del I sec. a.C. il territorio vimercatese fu interessato dall’assegnazione di terre ai veterani di Augusto e in età imperiale divenne centro residenziale, religioso e produttivo di una certa importanza.La vicinanza a Milano, sede della corte imperiale dalla fine del III agli inizi del V sec. d.C., fu positiva per l’abitato di Vimercate, come testimonia la costruzione del ponte sul Molgora, l’importazione di oggetti di relativo pregio e la presenza di personaggi di alto rango.

Nella sala:• Mappa del territorio in età romana• Ara delle Matrone (II sec. d.C.)• Reperti della necropoli di Piazza Marconi (I -IV sec. d.C.)• Monete dal Santuario (II sec. a.C. - I sec. d.C.)• Are di Giove (I – III sec. d. C.)• Stele dei Domizi (I sec. d.C.)

2 - Sulle strade del Medioevo

Le invasioni barbariche posero fine nel 476 all'Impero Romano d’Occidente, aprendo lastrada alle dominazioni straniere, in particolare di Goti e Longobardi (V-VIII secolo), a cuiseguirono nel 774 i Franchi, che riportarono l’Italia entro la compagine di uno statoimperiale. Nel frattempo il Cristianesimo permeava in profondità la civiltà medievale, mentre ladiffusione degli ideali cavallereschi accompagnava l'affermarsi del sistema feudale, cui sicontrapposero a partire dall’XI secolo le nuove forze dei liberi comuni. Il perenne stato diguerra che attanagliò allora la società portò, come conseguenza, alla creazione dicomplessi scacchieri fortificati, sparsi sul territorio.Evidenti furono i riflessi di questi avvenimenti anche nell'organizzazione del territoriovimercatese: profonde trasformazioni del paesaggio agrario vi si accompagnarono infatti auna nuova gerarchia degli insediamenti, in cui i borghi di Vimercate e di Trezzo assunseroun ruolo privilegiato, mentre le campagne circostanti si costellarono di fortificazioni emonasteri.

Nella sala:• La strada medievale da Monza a Trezzo• Video del borgo medievale• Plastici: ponte di san Rocco e chiesa di S. Stefano di Vimercate, Monastero di

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Camuzzago, castelli di Bellusco, Sulbiate, Trezzo• Anelli e crocetta longobardi

3 – La Pieve di Santo Stefano

Il termine pieve designò nel Medioevo una circoscrizione territoriale ecclesiastica facentecapo a un edificio di culto dotato di battistero, in cui veniva impartito il sacramento delbattesimo agli abitanti della zona.Nel nostro territorio tale ruolo fu esercitato dalla chiesa di Santo Stefano a Vimercate,citata già nel 745 come benificiaria di beni nel testamento di Rottpert di Agrate, facoltosodignitario longobardo.La pieve di Vimercate fu per secoli una delle più vaste, potenti e stabili circoscrizioni delladiocesi ambrosiana; accanto alle funzioni ecclesiastiche, la pieve assunse un ruolodecisivo nella organizzazione economica e politica del Vimercatese.Tra il XV e il XVI secolo molte cappelle sparse nei villaggi si trasformarono in parrocchieautonome, rette non più dal clero di Vimercate ma da preti residenti in loco, finché, allafine del Cinquecento, san Carlo Borromeo abolì le pievi sostituendole con i vicariatiforanei.

Nella sala:• Statua di s. Giovanni Battista (XIV secolo)• Gruppo scultoreo con la Vergine col bambino, santo Stefano e un santo guerriero

(XIV secolo)• Plastico della pieve agli inizi del Settecento

4 – Il feudo di Vimercate

Concesso prima a Gasparo de Vimercate, poi dal 1475 alla famiglia Secco Borella, il feudodi Vimercate fu tra i più importanti dello Stato di Milano. Il feudo era, in epoca altomedievale, il premio dato dal Signore ai suoi alleati; con la suaconcessione non solo si rafforzavano i rapporti tra potere centrale e locale, ma si ottenevaun migliore controllo del territorio. In seguito, allo scopo di rimpinguare le esauste cassestatali, i sovrani iniziarono a vendere i feudi a chi era disposto a pagare questa “tassa sullavanità” pur di far parte del ristretto circolo della nobiltà. Il feudatario locale esercitava anche una serie di diritti che comprendeva l'amministrazionedei primi gradi di giustizia civile e penale, oltre l'incasso di dazi gravanti su alcuni generialimentari, tra cui pane, vino, carne.Gli oltre 400 feudi esistenti nel Ducato di Milano cessarono di esistere con l'arrivo deiFrancesi alla fine del Settecento.

Nella sala:• Dipinti dei feudatari: Giovanni Antonio Seccoborella e Fiorbellina Caimi (XVI secolo)• Il catasto teresiano• L'economia del Vimercatese dal Cinquecento al Settecento• Le famiglie nobili del territorio

5 - Leonardo e Salaino

Nel 1482 Leonardo da Vinci lasciò Firenze per Milano, giungendo alla corte di Ludovico ilMoro. Qui, come ingegnere e uomo di scienza, studiò la sistemazione del tratto di Adda traPaderno e Trezzo, allo scopo di renderlo navigabile; come artista realizzò alcuni dei suoi

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capolavori, dalla Dama con l'ermellino all'Ultima cena.Nella sua bottega entrò nel 1490 Giangiacomo Caprotti detto Salaino, terzogenito di PietroCaprotti da Oreno. Salaino acquistò subito un ruolo da protagonista nella vita di Leonardo,seguendolo nei suoi spostamenti in Italia e in Francia. Tra i dipinti che gli vengono attribuitivi sono il San Giovanni Battista della Pinacoteca Ambrosiana di Milano e la Giocondanuda dell'Ermitage di San Pietroburgo. L'importanza del Salaino non va però ricercata nella sua produzione artistica, ma nel ruoloda lui rivestito: Salaino fu infatti uno dei più importanti discepoli e diffusori della maniera diLeonardo nella Lombardia del Cinquecento.

Nella sala:• Quattro pannelli con la vita di Salaino• Modello del traghetto di Imbersago• Il codice Trivulziano• Video sull'Adda di Leonardo da Vinci• biografie di Leonardo e di Salaino

6 – Ville di Delizia

Grandi famiglie nobili cittadine, a partire dal Cinquecento, edificarono ville prestigiose chesi diffusero nei borghi e nelle campagne a Nord di Milano e lungo i navigli.Riservate agli ozi della villeggiatura, queste dimore erano anche al centro di immenseproprietà immobiliari, destinate allo sfruttamento agricolo del territorio.Le residenze costruite tra Seicento e Settecento presentano dimensioni imponenti e latipica pianta a U, con il corpo centrale affiancato da due ali più basse che racchiudono ilcortile d’onore.La costruzione della grandiosa villa Reale a Monza, alla fine del XVIII secolo, diede unimpulso decisivo alla diffusione dello stile neoclassico, stimolando la sistemazione di moltedelle dimore già esistenti. Nell’Ottocento, infine, la villa divenne sempre più segno didistinzione sociale e luogo di svago, anche per la borghesia in ascesa.

Nella sala:• Tavolo con quattordici modelli di ville• Video che illustrano le ville• Stampe settecentesche di Marc'Antonio Dal Re

7 - Il decollo industriale

Nella seconda metà dell'Ottocento prese avvio una stagione di grandi scoperte einnovazioni tecnologiche, destinate ad accelerare lo sviluppo economico e a rivoluzionarela vita sociale: l'impiego di nuove fonti energetiche, come il petrolio e l'elettricità, ladiffusione del telegrafo e del telefono, lo sviluppo delle ferrovie.Furono questi gli anni della prima industrializzazione lombarda, un processo graduale chesviluppò vocazioni territoriali già esistenti, distribuite nell'area prealpina e nell'alta pianuraasciutta.Locomotive a vapore si avviarono su strade ferrate in espansione; fonti energetiche einvestimenti di notevoli capitali, anche stranieri, trasformarono il territorio fra Lambro eAdda in una formidabile officina produttiva.Posto fra Monza, con i suoi cotonifici e cappellifici e le centrali idroelettriche dell'Adda, ilterritorio agricolo vimercatese conobbe le sue prime avventure imprenditoriali, alcuneeffimere, altre destinate a durare e crescere nel tempo.

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Nella sala:• Gigantografia del Gamba de Legn• Lampada originale del tram• Stampa del ponte di Paderno• Video sulle linee di trasporti• Pannelli sull'utilizzo industriale dei fiumi Lambro, Adda e Molgora • Teca del Setificio Gussi (1906)

8 – Luigi Ponti e la questione sociale

I primi due decenni dell'Unità d'Italia furono estremamente travagliati per l'agricoltura locale, principale attività in assenza di una valida alternativa manifatturiera. La viticoltura fuattaccata dal diffondersi della fillossera, e la gelsibachicoltura, fondamentale per il nostro territorio, venne compromessa dalla pebrina, una malattia del baco da seta. La grande crisi agraria degli anni Ottanta, con il crollo dei prezzi, colpì ancor di più la misera condizione dei contadini, già afflitta da analfabetismo, sottoalimentazione, abitazioni malsane.Il disagio economico e sociale si concretizzò da un lato nelle agitazioni popolari, culminate nel Vimercatese in una serie di scioperi dei coloni nel biennio 1886-1887, dall'altro nella costituzione di associazioni per la mutua assistenza e l'emancipazione dei lavoratori, con la collaborazione di possidenti e imprenditori progressisti, tra i quali si distingue la figura di Luigi Ponti.

Nella sala:• La tazzina del Re• Ritratto di Luigi Ponti (1888) di Eugenio Spreafico• Le istituzioni benefiche: Scuola popolare di disegno, Asilo infantile, Ospedale dei

Poveri, Teatro Sociale, cascina Fabbrica• Pannello della Società di Mutuo Soccorso “Sempre Uniti” (1887)

9 – L'Oratorio dell'Immacolata

L'Oratorio privato di Villa Sottocasa venne ridisegnato nei primi decenni dell'Ottocento instile neoclassico, con citazioni di gusto eclettico, quali la lunetta con al centro l'occhiodivino, e la forma a sarcofago della base dell'altare. Ai lati, entro nicchie collocate sopra leporte della sacrestia, spiccano due busti di marmo in stile barocco raffiguranti San Pietro eSan Paolo. Sulla parete sinistra è posta una grata attraverso la quale la servitù poteva assistere allefunzioni, e di fronte un'altra, dipinta a trompe-l'oeil.La pala d'altare rappresenta l'Immacolata ed è opera di Stefano Maria Legnani, detto ilLegnanino (1661-1713), l'esponente più poetico e geniale della pittura milanese a cavallotra Seicento e Settecento.Nell'oratorio viene proposto l'ascolto di musiche sacre settecentesche, tratte da manoscrittiritrovati nel Santuario della Beata Vergine di Vimercate, che documentano l'importanzadella vita musicale nelle chiese cittadine nel XVIII secolo.

Nella sala:• Dipinto “L'Immacolata” (1707 ca) del Legnanino• Arredi originali della cappella• Installazione sonora con le musiche settecentesche

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10 – Usellini. Il mito del progresso

Realizzate nel 1960 per le nuove scuole medie di Vimercate, le quattro grandi tele diGianfilippo Usellini (Milano, 1903- Arona, 1971) raffigurano le principali attività spirituali epratiche dell'uomo, in un'atmosfera pervasa di fantasia e di sogno. Usellini si ispira ai maestri antichi, convinto che il progresso non significhi solo andareavanti, ma anche conservare il meglio di quello che abbiamo alle spalle; le tante personeraffigurate in abiti tradizionali vogliono personificare la contemporaneità dell’antico, dandovita a un singolare classicismo venato di metafisica. In queste tele, dove il tempo pare sospeso e passato e presente si mescolano e siconfondono, una biblioteca, un mappamondo, un museo possono diventare un mito, unluogo di meraviglie senza fine.

Nella sala:• Quattro dipinti di Usellini del 1960: • La biblioteca magica• La galleria d'arte• Il lavoro• La scienza

11 - Expo

Tra il 1950 e il 1960 la Brianza si impone come una delle aree più industrializzate d'Italia:nel Vimercatese domina ancora la manifattura tessile, accanto a piccole e medie impresesoprattutto meccaniche.Nel decennio successivo, l'economia locale viene attratta nel sistema produttivo milanese,con l'insediamento di importanti imprese multinazionali a tecnologia avanzata: IBM,Telettra e SGS. Accanto alle multinazionali, si espande una fitta rete di piccole e medie imprese,caratteristica questa dello sviluppo industriale italiano; anche aziende più tradizionali,come quelle alimentari, si aggiornano a forme organizzative e produttive più moderne.Ancora oggi il Vimercatese resta al crocevia di impulsi internazionali e di intraprendenzalocale, basato su una imprenditorialità legata all’artigianato, vero protagonista della storiaeconomica di quest'area. I prodotti esposti documentano la storia industriale del territorio e compongono un piccolocampionario delle produzioni locali.

Nella sala:• Pedane con prodotti di grandi dimensioni: elaboratore IBM, moto Gilera, carrozzina

PEG Perego, bicicletta Colnago, prodotti Telettra, pannello solare Solarday• armadietti apribili delle aziende: ST, Star, Cesana, Pagani, Bassetti, Frette,

Prentice, Filatura/Barbour, Calze Bloch, Amaro Bram, Gasperoni, Bburago, Crystallball, IPA porcellane, Molteni

• video con i caroselli dei prodotti delle aziende

12 – Album della famiglia Sottocasa

Quando, nel 1863, Luigi Ponti ed Elisabetta Sottocasa si sposarono, la villa visse il suoperiodo di maggior fasto: furono edificate le scuderie con il maneggio coperto e i salonivennero abbelliti con dipinti dei maggiori pittori dell'epoca – da Mosè Bianchi a Pagliano e

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Induno - di cui Ponti era amico.Non avendo figli, alla morte dei coniugi la villa passò in eredità alla famiglia dei contiSottocasa di Bergamo. Gerolamo Sottocasa, nipote di Elisabetta, vi si stabilì agli inizi delNovecento con la moglie Gabriella Levi, donna assai colta e moderna; dal loro matrimonionacquero tre figlie, Elisabetta, Arnolda e Ferdinanda. La storia della famiglia Sottocasa nella villa di Vimercate si chiuse con la contessa Arnolda(1907-2001), l'ultima discendente ad avere abitato queste stanze.Nel 2001 il Comune di Vimercate acquistò la proprietà della villa e dell'intero parco.

Nella sala:• Fotografie della famiglia Sottocasa e Ponti• Dipinto “Ritratto di Elisabetta Sottocasa” (1874) di Mosè Bianchi• Dipinto “Ritratto di Luigi Ponti” (1888) di Mosè Bianchi• Dipinto “Ritratto equestre dei coniugi Ponti” (1870) di Eleuterio Pagliano

13 – Paesaggi contemporanei

Grandi immagini raccontano un territorio, reso incorporeo nella sua rappresentazionegrafica e multimediale, che si modifica sotto i nostri occhi e si racconta in manieraevocativa.Vecchie fotografie mostrano luoghi del passato; si tratta di spazi ancora riconoscibili nelloro aspetto e nelle funzioni che li caratterizzavano. Una telecamera riprende gli stessiluoghi nelle loro forme attuali, mostrandone i cambiamenti e le trasformazioni del loro uso.Emerge un territorio dove centri antichi convivono con una modernità che dilaga divorandogli ultimi verdi residui di campagna.Sono questi i paesaggi contemporanei, testimoni silenti della rapida recenteurbanizzazione e delle contraddizioni aperte tra nuova edificazione e trame storiche delpaesaggio.

Nella sala:Installazione interattiva con la proiezione di fotografie e di video con immagini di diverseepoche di Vimercate, Arcore, Agrate, Bellusco, Concorezzo, Trezzo sull'Adda

14 – Identità e Memoria

Piccoli e grandi eventi, ricordi personali e ricordi di gruppo si mescolano ai racconti dellacanzone popolare, ai proverbi e alle filastrocche. Sono talvolta tracce affidate a uno strumento fragile e imperfetto come la memoria, traccecondizionate dal tempo che dilata il ricordo e dall'esperienza che ne ridefinisce ilsignificato. Accanto a loro appaiono oggetti di un passato recente ma non remoto; come in una naturamorta, oggetti inanimati si riuniscono a significare il tempo e i tentativi di trattenerlo. Sono questi gli strumenti e i linguaggi utilizzati per comporre il mosaico della memoriacollettiva, rendere più articolato e complesso il processo di elaborazione storica, evitarel'oblio.Tracce del passato, materiali della storia recente, frammenti delle tradizioni locali sono quiraccolti e conservati per offrire temi e spunti per una riflessione sull'identità della nostracomunità.

Nella prima sala:

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Proiezione di filmati dal 1934 ai nostri giorniTre postazioni interattive per la visione dell'archivio dei filmati

Nella sala dell'argano:Argano settecentescoStrumenti di lavoro della società contadinaInstallazione “Vasi della Memoria”

Nella terza sala:Proiezione di Il Vimercatese nel Cinema, con brani girati nel nostro territorio tratti dai film La cena per farli conoscere di Pupi Avati (2006)La cura del gorilla di Carlo Sigon (2006)La poliziotta di Steno (1973)Le cinque giornate di Dario Argento (1973)Natale a casa DeeJay di Lorenzo Bassano (2004)Svitati di Enzo Greggio (1999)Tutti gli uomini del deficiente di Paolo Costella (1989)Volevo solo dormirle addosso di Eugenio Cappuccio (2004)

2001 – 2010

Le fasi del progetto.Dall'acquisto di Villa Sottocasaall'apertura del museo

CRONISTORIA DEL PROGETTO

2001 Il Comune di Vimercate acquista l'ala sud e il corpo centrale di Villa Sottocasa con l'annesso giardino.

2002 Inizia 1° lotto dei lavori di restauro dell'ala sud della Villa.

2003 - 2010 Villa Sottocasa ospita al suo interno oltre 20 mostre temporanee, numerosi eventi e concerti.

Si sviluppa l'attività di fund raising, che porterà all'ottenimento di contributi provenienti da Enti nazionali e regionali.

2004 Ultimati i lavori, nei locali appena restaurati si insediano gli uffici dell'Area Cultura del Comune di Vimercate e l'abitazione del custode.

Viene edito il libro Villa Sottocasa. Un progetto per la città che presenta tutte le fasi del piano di recupero della Villa e del parco.

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Istituzione del MUST Museo del territorio e approvazione del regolamento del museo, con deliberazione del Consiglio comunale n. 66 del 22 dicembre.

2004 Parte il 2° lotto dei lavori di restauro dei locali dell'ala sud che ospiteranno il percorso espositivo del museo.

2005 Viene creato l'Ufficio di progetto del MUST con sede in Villa Sottocasa.

A seguito di una selezione a inviti tra tre progetti, approvazione del progetto preliminare per l'allestimento del MUST Museo del territorio, con deliberazione della Giunta comunale n. 298 del 21 novembre 2005.

2006 Approvazione del progetto definitivo per l'allestimento del MUST Museo del territorio, con deliberazione della Giunta comunale n. 160 del 9 ottobre 2006; il progetto museologico e museografico viene affidato al Prof. Pier Federico Caliari.

2007 Approvazione del progetto definitivo di restauro e ristrutturazione di Villa Sottocasa - Ala sud – 2o lotto, con deliberazione della Giunta comunale n. 75 del 24 aprile 2007.

2009 Si concludono i lavori di restauro del 2° lotto e parte la fase di allestimento delle sale espositive.

2010 Si concludono i lavori di allestimento; viene aperto il museo nel mese di novembre.

MUST museo del territorioVilla Sottocasa, via Vittorio Emanuele 53 – Vimercate (MB)

Info: 039 6659488 - www.museomust.it