Must - mediterranean urban space transformation

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OVERLAPPING DISCRETE BOUNDARIES M E D I T E R R A N E O Progetto interdisciplinare sulla trasformazione urbana nelle città del Mediterraneo tra architettura, paesaggio e arti visive. Negli ultimi decenni, con una velocità in passato sconosciuta, le città del Mediterraneo hanno cambiato volto. Un progetto interdisciplinare che intende mappare I cambiamenti sociali e le trasformazioni nelle aree urbane più nascoste del Mediterraneo. Un esplorazioni e viaggio in barca a vela di un gruppo di artisti, ricercatori e scienziati in un itinerario di 8.100 Km, che attraverserà 8 nazioni in circa 120 giorni di navigazione. Da Marsiglia a Istanbul, da Barcellona a Cagliari passando per Tunisi, Atene, Genova, Napoli, Catania e Bari artisti, ricercatori scienziati cercheranno di mettere in evidenza le storie, le tensioni, l'identità che emergono dalla relazione dei luoghi con i suoi abitanti, realizzando un eccezionale diario I materiali di ricerca, testi, azioni urbane, immagini, video interviste e reportages. I materiali raccolti vengono accumulati all'interno di un archivio e successivamente rimodulati e proposti in diversi formati e nutriti display multimediali tra mostre, video documentari, performance e pubblicazioni.

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OVERLAPPING DISCRETE BOUNDARIES

M E D I T E R R A N E OProgetto interdisciplinare sulla trasformazione urbana nelle città del Mediterraneo tra architettura, paesaggio e arti visive.

Negli ultimi decenni, con una velocità in passato sconosciuta, le città del Mediterraneo hanno cambiato volto. Un progetto

interdisciplinare che intende mappare I cambiamenti sociali e le trasformazioni nelle aree urbane più nascoste del Mediterraneo.

Un esplorazioni e viaggio in barca a vela di un gruppo di artisti, ricercatori e scienziati in un itinerario di 8.100 Km, che

attraverserà 8 nazioni in circa 120 giorni di navigazione. Da Marsiglia a Istanbul, da Barcellona a Cagliari passando per Tunisi,

Atene, Genova, Napoli, Catania e Bari artisti, ricercatori scienziati cercheranno di mettere in evidenza le storie, le tensioni,

l'identità che emergono dalla relazione dei luoghi con i suoi abitanti, realizzando un eccezionale diario I materiali di ricerca, testi,

azioni urbane, immagini, video interviste e reportages. I materiali raccolti vengono accumulati all'interno di un archivio e

successivamente rimodulati e proposti in diversi formati e nutriti display multimediali tra mostre, video documentari,

performance e pubblicazioni.

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Il mediterraneo non è solo geografia. I suoi confini non sono definiti né

nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come determinarli in che

modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono ne statali

ne nazionali. Somiglia al cerchio di gesso che continua ad essere

descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le aspirazioni

allargano e restringono.

Breviario Mediterraneo, Predag Metvejevic'.

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1.IL TEMA:

Negli ultimi decenni le città del Mediterraneo hanno cambiato volto. Recenti ricerche sull’habitat, condotte dalle Nazioni Unite

(UN 2002), sottolineano come negli ultimi trent’anni e con una velocità in passato sconosciuta, si sia quasi completamente

stravolto in termini numerici lo storico rapporto della popolazione residente negli agglomerati urbani rispetto a quella che

risiede nelle campagne. I flussi migratori dei popoli e la conseguente, variegata e spesso incontrollata, espansione urbana delle

metropoli sono il risultato di una continua mutazione e trasformazione sociale, antropologica e culturale di quell' incredibile

mosaico di persone, culture e paradigmi comunicativi che si incontrano tra le tante culture dei popoli del Mediterraneo. La

trasformazione delle città data dalla sempre più alta densità abitativa, ha generato inevitabilmente nuove tipologie di spazi

urbani, che nel corso del tempo hanno formato una nuova identità culturale. Il cambiamento in atto è indubbiamente un

fenomeno storico di portata globale che vede le città del Mediterrano un luogo ideale di osservazione.

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2.IL PROGETTO:

Negli ultimi decenni, con una velocità in passato sconosciuta, le città del Mediterraneo hanno cambiato volto. In termini

numerici, lo storico rapporto della popolazione residente negli agglomerati urbani rispetto a quella che risiede nelle

campagne, si è completamente stravolta: i flussi migratori dei popoli e la conseguente e la variegata e spesso incontrollata

espansione urbana delle metropoli, la trasformazione delle città data dalla sempre più alta densità abitativa, sono il risultato

di un continua mutazione e trasformazione sociale, antropologica e culturale di quell' incredibile mosaico di persone, culture

e paradigmi comunicativi che si incontrano nelle svariate culture dei popoli del Mediterraneo. Questo fenomeno ha generato

inevitabilmente nuove tipologie di spazi, che nel corso del tempo hanno formato una nuova identità urbana del

mediterraneo: uno spazio “meticcio” in cui fra i conflitti si opera una continua negoziazione dei contrasti socioeconomici e

delle risorse culturali, abitate come sono da nuove forme di povertà e di esclusione sociale, dalle incertezze della

partecipazione sociale e della riqualificazione urbana, dalla necessità di nuove politiche. Alla luce di questi cambiamenti, le

città del mediterraneo deve essere oggi valutato alla luce dei processi di globalizzazione e dei molti nomadismi che la

attraversano: uno scenario plurale e molteplice abitato da culture differenti nel quale vengono agite nuove pratiche culturali

e prodotte rappresentazioni sociali spesso contraddittorie. Il progetto intende mappare i cambiamenti sociali e le

trasformazioni urbane in atto in dodici città del Mediterraneo attraverso un analisi multidisciplinare tra arte e scienza. Una

piattaforma di ricerca team ricercatori, artisti e scienziati appartenenti alle arti visive, all’architettura, alla sociologia

urbana, le scienze cognitive e le nuove tecnologie, si spostano di volta in volta in specifiche contingenze urbane: un viaggio

in barca a vela lungo quattro mesi da Marsiglia a Istanbul, da Barcellona a Cagliari passando per Tunisi, Atene, Genova,

Napoli e Tangeri in cui il team di lavoro per mettere in evidenza le storie, le tensioni, l'identità che emergono dalla relazione

dei luoghi con i suoi abitanti. I materiali di ricerca, testi, azioni urbane, immagini, video interviste e reportages, prodotti e

raccolti durante lunghi periodi di residenza nelle aree urbane, vengono accumulati all'interno di un archivio.

Successivamente, le esperienze di questo percorso si concretizzano in diversi e nutriti display multimediali, mostre, video

documentari, performance, pubblicazioni.

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3. BACKGROUND DEL PROGETTO:

Il progetto si inserisce all'interno di Overlapping Discrete Boundaries, una ricerca interdisciplinare che indaga relazione le

trasformazioni urbane in specifici luoghi, città, territori sparsi nel globo: una riflessione sui cambiamenti globali della nostra

società attraverso uno studio sul corpo e le sue trasformazioni antropologiche e socio culturali nello spazio urbano. Il progetto

si sviluppa grazie ad una piattaforma mobile di ricerca multidisciplinare di ricercatori, artisti e scienziati appartenenti alle arti

visive, all’architettura, alla sociologia urbana, le scienze cognitive e le nuove tecnologie, che di volta in volta nelle diverse fasi

processuali che sviluppa nelle specifiche contingenze urbane. I materiali di ricerca, testi, azioni urbane, immagini, video

interviste e reportages, prodotti e raccolti durante lunghi periodi di residenza nelle aree urbane, vengono accumulati

all'interno di un archivio. Successivamente, le esperienze di questo percorso si concretizzano in diversi e nutriti display

multimediali, quali video, documentari, mostre, pubblicazioni, coreografie, installazioni, workshop e conferenze.

La prima tappa del progetto è stata sviluppata in Asia nel 2010 e prodotta all'interno del progetto “Focus on Art and Science in

the Performing Arts” con il supporto del Cultural Program of the European Commission e di Nao – Nuovi Autori Oggi. Il viaggio,

durato 4 mesi, ha toccato alcune aree urbane delle città di Hong Kong, Singapore, Kuala Lumpur, Shenzhen, Hanoi, Ho Chi Minh

City. Successivamente al periodo di ricerca è stato prodotto il lavoro Lau Nay: una installazione performativa in collaborazione

con la performer giapponese Sayaka Kaiwa. Il lavoro è stato presentato in festival e musei d'arte contemporanea. E' stato

realizzato inoltre, il video documentario ASIA di circa 45 minuti, già presentato in rassegna di cinema e video documentari. Un

laboratorio e numerose conferenze di presentazione del progetto sono già state presentate in varie università in Italia e

all'estero.

I risultati della prima tappa di ricerca hanno aperto nuove questioni intorno alla funzione della pratica artistica come

produzione di pensiero non solo estetico, o legato a presupposti di fruibilità, ma come un agente in grado di riflettere ed anche

di creare cambiamenti, trasformazioni e mutazioni dello spazio urbano quotidiano.

Il progetto nel Mediterraneo si propone di sviluppare e promuovere una produzione multidisciplinare in linea con le suddette

modalità esperienziali.

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4. IL VIAGGIO:

Il viaggio nelle città del Mediterraneo sarà effettuato in baca a vela, un Jeanneau Sun Odyssey sloop 52,2 (15,39 mt). Oltre

all'alloggio dell'equipaggio, la barca sarà appositamente allestita come studio di produzione audiovideo.

Technical caratheristics:

Anno di costruzione 2003

overall lenght m. 15,39

beam m. 4,85

engine Yanmar 100 hp

Fuel tank l. 400, Water tank l.

860

Total sail surface mq. 120

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Scheda itinerario:

partenza 01/05/2012 Cagliari

Km Totali: 8.100

Durata: 120 giorni

Mesi di viaggio: 4 mesi

Paesi: 8

Tappe: Marsiglia; Istanbul; Barcellona; Cagliari; Tunisi; Atene; Genova; Napoli; Catania; Bari; Tangeri; Beirut;

Equipaggio: 6 persone

Veicolo: Barca a Vela

Modello: Jeanneau Sun Odyssey sloop 52,2 (15,39 mt)

4. IL CONTESTO:

Per una lettura chiara delle problemtiche proposte, vengono individuati quartieri e aree urbane specifiche di riferimento, in cui

le tensioni e trasformazioni urbane e sociali sono più visibili.

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CAGLIARI – borgo Sant'Elia - 39°13′0″N 9°7′0″E

Il quartiere del borgo Sant'Elia è il più meridionale della città. Sorge a ridosso di un'area una volta paludosa, vicino al faro di

Sant'Elia. Il quartiere vecchio giace di fronte al mare: un reticolo intricato di stradine che si snodano fra vecchie case e al

centro del quale si trova una chiesa. In origine questo era un borgo di pescatori. La via diretta per entrare nel quartiere, che

appare come un borgo quasi isolato dal continuum urbano, è il viale Borgo Sant'Elia. Nel piazzale di fronte al mare, il largo

Sant'Elia, sorge il vecchio Lazzaretto, risalente al XVII e anticamente area di ricovero per gli ammalati ed oggi trasformato in

un museo.

A nord di questa zona negli anni settanta è stato costruita un'area nuova, lungo la via Schiavazzi, a breve distanza dal nuovo

stadio; il quartiere consta di palazzi di grandi dimensioni, ed è considerata ad oggi l'area più degradata della città, anche per

via del fatto della diffusa criminalità nel borgo, dedita a diverse attività illecite.

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NAPOLI – Zona Est - 40°50′0″N 14°15′0″E

La più vasta zona industriale di Napoli, l'area che include i quartieri S.Giovanni, Barra, Ponticelli, Gianturco, Poggioreale. E’ un

territorio - cerniera con i paesi vesuviani – condizionato da caos materico e degrado ambientale.

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TUNISI - (da definire) - 36°49′00″N 10°09′00″E

Tunisi è una città di 728.000 abitanti dell'Africa settentrionale, capitale e massimo porto della Tunisia (di cui è la città più

popolosa) e capitale del governatorato omonimo. Si trova sulle rive di una laguna presso l'antica Cartagine, unita al Mar

Mediterraneo da un canale navigabile di circa 10 km che lo collega all'avamporto della Goletta. La sua esistenza è già

testimoniata nel IV secolo a.C. I dintorni della città sono ricchi di vigneti e uliveti.

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CATANIA Librino - 37°31′0″N 15°4′0″E

Librino è un quartiere periferico a sud ovest della città di Catania, progettato intorno alla metà degli anni sessanta come città

satellite modello. La progettazione venne affidata al famoso architetto giapponese Kenzo Tange. Nostante l'abbondante

urbanizzazione, vi sono presenti conigli selvatici e lepri. Dopo decenni di abbandono e degrado dei pur moderni edifici e delle

strutture urbanistiche del quartiere, negli ultimi anni c'è stata un'inversione di tendenza che ha portato un relativo

miglioramento della viabilità e dei collegamenti con il centro cittadino. All'interno del quartiere si distinguono alcune

cooperative edilizie decisamente ribelli al fatto che Librino sia ritenuto sinonimo di delinquenza e sporcizia.

Il quartiere, nel corso del tempo è divenuto tristemente simbolo di criminalità (inferiore per intensità solo al quartiere di San

Cristoforo), organizzata e non, che raggiunge l'apice nel "Palazzo di Cemento", vero e proprio covo della criminalità organizzata

del quartiere, nonché centro dei principali atti criminosi (spaccio di droga, omicidi, traffico illegale di armi, ricettazione).

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BARI - Stanic - 41°7′31″N 16°52′0″E

Stanic è un area che si trova all'interno del quartiere San Paolo. Tristemente associato dai baresi all'industria e ai danni

ambientali che ne derivano, nell'area di Stanic infatti, proprio accanto alle zone residenziali, sorgono grossi stabilimenti (molti

dei quali sono causa anche di un pesante inquinamento atmosferico) le cui emissioni dannose in alcuni giorni rendono l'aria

pressappoco irrespirabile: pochissime sono infatti le zone verdi del quartiere. La carenza di strutture sociali è invece

parzialmente compensata dalla presenza a Stanic del Teatro Kismet.

Sono infine da ricordare alcuni antichi insediamenti rupestri che si trovano nel quartiere: tra i più importanti vi sono le tracce

di un basolato antico della famosa via Traiana, nei pressi di Contrada Prete, e la rurale chiesetta romanica di San Giorgio

Martire, situata nell'omonima strada e appartenente al XI secolo, al di sotto della quale è presente un esteso ipogeo.

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TANGERI - CEUTA – 35°46′N 5°48′W

Ogni mattina, dal lunedì al giovedì, il poligono di El Tarahal, area di magazzini commerciali alla periferia estrema di Ceuta, è

invasa da quasi 10.000 persone. Sono per la maggior parte donne marocchine, rimaste sole, o con figli piccoli a carico, ma

anche uomini non più giovani o invalidi parziali, che entrano nell’enclave per necessità, per fare le/i portadores.

Si caricano sulle spalle pacchi enormi, che arrivano a pesare anche una cinquantina di chili, contenenti merci di tutti i tipi,

dalle scarpe agli alcolici, legali ed illegali, difficilmente reperibili in Marocco.

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MARSIGLIA, Panier e Noailles 43°17′51″N 5°22′38″E

+Da secoli il Panier è rifugio di marinai e immigrati, e ancora oggi si presenta come un affascinante mosaico culturale.

Calabresi, napoletani, corsi si installano qui a partire dal XIX secolo. Più recentemente la zona attira migranti dal Nord Africa,

dal Vietnam, dalle Comore. Un tempo Panier godeva di una cattiva reputazione, a tal punto che solo i marsigliesi più coraggiosi

osavano avventurarvisi, da oltre vent'anni il Panier è stato riabilitato e oggi può essere considerato un quartiere sicuro anche

per i turisti. Certamente è uno dei luoghi più interessanti e suggestivi di Marsiglia. Dopo il ‘risanamento’ le comunità di

immigrati sono state trasferité nella periferia nord.

Noailles è un quartiere abitato in maggioranza da immigrati di origine magrebina e subsahariana meravigliosamente vivace e

colorato, rumoroso e sporco. Si sente parlare arabo, e altri dialetti che s’intrecciano al francese. Alla scoperta di una comunità

che rischia smantellamento culturale, urbano e del suo sistema sociale.

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ATENE - Menidi e Metaxourgico - 37°58′N 23°43′E

Menidi, è uno dei quartieri più popolari di Atene. Un luogo in cui si sono stabiliti gli immigrati kazaki in seguito alla caduta del

Muro di Berlino e alla dissoluzione dell'Unione Sovietica.

Metaxourgico è uno dei quartieri industriali di Atene, costruito intorno a diverse fabbriche, ha storicamente ospitato le famiglie

degli operai e un grosso numero di immigranti provenienti dalle zone rurali. Il quartiere è stato caratterizzato dalla presenza

della classe operaia ed è ancora oggi riconoscibile una tipica combinazione di residenze e laboratori artigianali. Alla fine degli

anni ’90 il quartiere ha subito un forte degrado fisico e sociale. Gli spazi industriali dismessi e gli spazi pubblici intorno sono

stati utilizzati per attività illegali, provocando un senso di insicurezza molto forte tra gli abitanti. La massiva dismissione delle

industrie e le conseguenze indotte da questo fenomeno hanno incoraggiato il Comune a sviluppare un progetto di

riqualificazione urbana.

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BEIRUT - Quarantena - 33°54′N 35°31′E

Al-Karantīna” (Quarantena) è uno dei quartieri più poveri della periferia orientale di Beirut,Il nome è minaccioso; Quarantaine,

ed è l'area dove i francesi mettevano in quarantena gli immigrati. Negli anni Venti è diventato un campo profughi, molto tempo

dopo quelle strade ammaccate e palazzi fatti di tufo e cemento sono state teatro dei tragici scontri tra falangisti cristiani e

palestinesi. Oggi, come accade in molte città del mondo, dove zone malconce diventano trendy perché scelte da artisti e

intellettuali con il culto della rovina a basso costo, anche il quartiere Quarantaine di Beirut è sul punto di diventare un'area alla

moda.

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ISTANBUL - Balat, Fener e Fatih - 41°01′N 28°58′E

Il Quartiere di Fener era chiamato Fanari in greco ed era il quartiere abitato in epoca ottomana da Greci ortodossi. Oggi resta

una sola chiesa, delle 79 chiese greco ortodosse della città a non essere mai stata trasformata in moschea.

Il quartiere Fatih è quello che si sviluppa intorno alla Moschea di Fatih ed è una parte del centro storico di Istanbul a ridosso di

Eminönü. E' considerato il quartiere più “conservatore” di Istanbul, nel senso di osservazione religiosa.

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BARCELLONA - Ciutat Vella - 41°22′00″N 2°10′00″E

Una analisi sulla fuga della popolazione locale dal quartiere di Ciutat Vella, vittima del turismo di massa e del degrado urbano.

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5.OBIETTIVI DEL PROGETTO:

Obiettivi generali:Il progetto intende indagare le tensioni e le trasformazioni urbane in alcune città del Mediterraneo mettendo in luce gli aspetti culturali e sociali la

dimensione antropologica, politica e necessariamente culturale. Si propone anche di "mappare" lo spazio mediterraneo - inteso sia come metafora

politico-culturale sia come "contenitore" di nuove forme di urbanità - secondo una prospettiva interdisciplinare, con l'intento di fornire una visione

della città contemporanea del mediterraneo.

La ricerca mira peraltro ai seguenti obiettivi:

5a. Obiettivi diretti:- Individuazione e cartografazione di partner e centri di ricerca che lavorano a tematiche comuni su trasformazione urbana e corpo. Costituizione di un

network di cooperazione e studio “MedCityNet” del Mediterraneo;

- Realizzazione di una piattaforma di ricerca mobile, il B_lab: una barca laboratorio in movimento che si muove di città in città;

- Realizzazione un “Archivio del Mediterraneo” digitale accessibile al pubblico con video, materiali, interviste, scritti raccolti durante il viaggio;

- Realizzazione di un video documentario che racconta l'esperienza e la trasformazione urbana delle città del Mediterraneo da distribuire in festival

tematici e canali televisivi;

- Realizzazione di un libro-catalogo con immagini, testi e altri contributi teorici, corredato, commentato, iconografato, dotato di percorsi bibliografici

di studio, comprensivo di carte geografiche e tematiche dell'itinerario del progetto nel Mediterraneo, da porsi in vendita in tutta Italia e all'estero;

- Allestimento di una mostra multidisciplinare tra foto, installazioni, video sui materiali raccolti nelle varie città visitate;

- Svolgimento di ciclo di conferenze di studi dedicate alle città del Mediterraneo;

- Attivazione e svolgimento di un Corso/Workshop dal titolo “Urban Body”;

- Realizzazione di uno spettacolo performativo coreografico;

- Realizzazione ed up-dating di un sito web dedicato;

5b. Obiettivi indiretti:

- Stimolare l’attività multidisciplinare tra vari ambiti artistici, scientifici e di ricerca;

- proporre un’alternativa sperimentale alle modalità di ricerca e analisi dello spazio urbano finora affrontate;

- Contribuire ad un arricchimento culturale e scientifico attraverso l'interscambio di conoscenze tra vari territori e risorse umane;

- Rendere accessibili al pubblico attivando un movimento di pensiero e coscienza su una visione della citta del Mediterraneo futura ed eco-sostenibile;

- Stabilire un ciclo virtuoso di osmosi, dialogo ed integrazione tra le varie realtà di ricerca nel bacino del Mediterraneo.

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6a. Per il primo obiettivo (Individuazione e cartografazione di partner e centri di ricerca che lavorano a tematiche comuni su

trasformazione urbana e corpo. Costituizione di un network di cooperazione e studio “MedCityNet” del mediterraneo), si

propone:

1. Identificazione di Hosting Partners in ogni città individuata, compresi nei confini della regione di appartenenza. La ricerca avviene consultando

siti, database e contatti interpersonali.

2. Individuazione criteri di valutazione per ogni Hosting Partners attraverso curriculum e passate esperienze nel campo della cooperazione e

progettazione interazionale simili alle tematiche del progetto. I soggetti scelti dovranno essere in grado di garantire livelli qualitativi elevati, in

termini di affidabilità etica, logistica e organizzativa;

3. Ad ogni Hosting Partners verrà delegata la logistica, la promozione e il supporto della attività del progetto nella città. Dovranno inoltre trovare

contatti con altre istituzioni, università e centri di ricerca per ampliare le attività in loco. La raccolta fondi attraverso sponsor locali, sarà un altra

attività delegata agli Hosting Partners. Un altro compito importante sarà la ricerca di volontari, artisti o altri partner locali per eventuali

collaborazioni. Sarà indispensabile elaborare una scheda di domanda alla partecipazione, da sottoporre ai candidati che abbiano la capacità di

partecipare al progetto specificando i mezzi organizzativi, le competenze nell'ambito logistico e culturale. Promozione locale, sarà a cura degli

Hosting Partners. L'evento sarà promosso attraverso la massimazione delle opportunità di rete telematica, depliants, pubblicità su stampa e

visibilizzazione televisiva locale e regionale.

4 Tutti gli Hosting Partner dovranno, auspicabilmente, partecipare attivamente alle attività del progetto allestendo, nell'eventualità, attività,

workshop e incontri con le comunità locali.

6. AZIONI PREVISTE DAL PROGETTO:

Per ogni obiettivo specifico di cui al punto 5a. del presente progetto si prevedono diverse azioni.

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6b. Per il secondo obiettivo (Realizzazione di una piattaforma di ricerca mobile B_lab di ricercatori: una barca laboratorio in

movimento che si muove da città in città), si propone:

1. Realizzazione del Il B_lab. Sarà ospitato all'interno di un Jeanneau 52.2, una barca a vela di lunghezza 16 m circa. La barca sarà trasformata in

base operativa di lavoro e centro produzione. in cui potranno viaggiare, vivere, alloggiare e lavorare un team di 5-6 persone. La barca viene inoltre

attrezzata come studio audio e video, ufficio stampa.

2. Creazione di un team-piattaforma di ricerca costituita da 5-6 ricercatori. Questi, proveninei da diversi ambiti di studio, quali urbanistica,

antropologia, storia contemporanea, arti visive, video, si occuperanno di analizzare e documentare con diverse strategie legate ai loro diversi campi

di interesse, le aree urbane individuate. Interviste, azioni urbani, installazioni temporanee, performance, workshop saranno presentate, dipende dai

casi, a seconda delle tematiche e situazioni esplorate in ogni singola città. Queste attività potranno essere ospitate in spazi pubblici come gallerie,

musei, teatri, centri d'arte contemporanea per generare una mostra/display accompagnata da conferenze tematiche. Il team sarà inoltre costiutuito

da uno skypper. Durante la navigazione e gli spostamenti tra le varie città, i materiali raccolti saranno discussi rielaborati, archiviati e/o rielaborati

dal Team in forma di testi, brevi frammenti video e foto per la realizzazione di brevi reportages per il sito e blog del progetto.

3. Individuazione criteri di valutazione per ricercatore, attraverso un presentazione di curriculum e di un proposta sulle modalità in cui si intende

affrontare la ricerca. Valutazione delle passate esperienze nel campo della cooperazione e progettazione in team di ricerca.

4. Durante il viaggio sarà possibile ospitare altri persone nella fomula Guest On-board. Artisti, architetti, storici o ricercatori di prestigio

internazionale, invitati a partecipare alla ricerca, verranno intervistati all'interno della barca o in alcuni spazi urbani individuati. Renzo Piano, Stefano

Boeri, Miguel Gausa, Yona Friedman, Gilles Clement sono alcuni degli importanti architetti con cui sono già stati avviati dei contatti. I loro importanti

suggerimenti, idee e visioni della città contemporanea saranno di notevole e aiuto e arrichiranno inevitabimelmente la ricerca.

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6c. Per il terzo obiettivo (Realizzazione un archivio “MedCityNet_Archive” digitale accessibile al pubblico con video, materiali,

interviste, scritti raccolti durante il viaggio), si prevede:

1. Individuare un soggetto esterno, pubblico o privato, delegato dall’Associazione, atto a redigere, curare e archiviare, secondo alti standard

qualititativi, un archivio di materiali raccolti durante le fasi del progetto. Denominato “MedCityNet_Archive”, l'archivio porrà in evidenza l'esperienze

della ricerca in particolare le tensioni ed emergenze naturalistiche, storico-artistiche e culturali delle città visitate,

2. La consultazione al pubblico sarà in forma digitale attraverso un sito online. Saranno disponibili i materiali video in versione integrale; le

interviste; le foto; le carta geografiche delle singole città con i vari punti di interesse;

3.Il “MedCityNet_Archive” sarà un archivio open-source in cui altri utenti potranno commentare e introdurre nuovi materiali di studio relativi alle

aree urbane esplorate nelle varie città. L'archivio potrà essere ospitato in forma di postazione interattiva all'interno di università, musei, mediateche e

biblioteche.

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6d. Per il quarto obiettivo (Realizzazione di video documentario che racconta l'esperienza e la trasformazione urbana delle città

del mediterraneo da distribuire in festival tematici e canali televisivi), si prevede:

1. Il documentario ha l'ambizione di raccontare il viaggio in barca vela e di fornire uno spaccato della trasformazione urbana e i conseguenti

cambiamenti sociali di alcuni quartieri di alcune città del Mediterraneo. Entreremo a far parte della ricerca, focalizzandoci sull'artista Alessandro

Carboni e sull'equipaggio formato da artisti visivi, performer, fisici, antropologi, urbanisti che si occupano di città e trasformazione urbana.

Osserveremo il lavoro dell'artista le giornate, le avventure, gli incontri, il lavoro di squadra e le esperienze nei territori e nei quartieri esplorati. Lo

sviluppo, le difficoltà e la crescita della ricerca saranno i punti nodali del film, e verrà data particolare attenzione al ruolo di Alessandro Carboni come

mediatore tra differenti registri linguistici, tra un campo d’indagine e l’altro, tra i vari ricercatori, artisti e scienziati, e tra le figure complementari e

ruoli strategici.

2. Il film farà entrare lo spettatore all'interno del B_lab: un Jeanneau 52.2, una barca a vela di lunghezza 16 m circa. Nella barca, una base

operativa di lavoro e centro produzione, osserveremo il lavoro e le discussioni per tutti i quattro mesi di navigazione. L'equipaggio inoltre sarà

costiutuito da uno skypper che, durante il film, guiderà il nostro sguardo verso mare.

3. Nelle città, osserveremo il lavoro di Alessandro Carboni e dell'equipaggio e le loro avventure nei porti e negli spazi urbani più nascosti: lunghe

camminate, azioni performative urbane, interviste ad alcuni personaggi, agli abitanti radicati nel quartiere ormai parte integrante del tessuto urbano

urbano della città, ci permetteranno di avere uno sguardo inedito e nuovo di ogni singola città. Inoltre conosceremo anche alcuni degli artisti,

ricercatori che operano nell'ambito culturale e scientifico, patrimonio culturale ed umano delle città.

4. Durante il viaggio, nella barca, verranno ospitate e intervistate altre persone nella formula Guest On-board.

5. Utilizzando le più moderne tecnologie di ripresa digitale, riprese aeree, stop frame e high resolution close ups, una troup, ridotta ai minini

(regista-operatore e assistente) seguirà i preparativi e tutto l'intero viaggio. A seconda delle esigenze, una seconda troup, che verrà individuata per

ogni città, potrà dare assistenza nei momenti di maggiore difficoltà tecnica.

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6. Oltre al documentario il progetto prevede altri prodotti che sfruttano al meglio i diversi media di grande diffusione oggi. Il documentario sarà

confezionato in un dvd e potrà essere raccolto in un cofanetto dvd con un libro catalogo con immagini, testi e altri contributi teorici, corredato,

commentato, iconografato, dotato di percorsi bibliografici di studio, comprensivo di carta geografiche e tematica dell'itinerario del progetto nel

Mediterraneo, da porsi in vendita in tutta Italia e all'estero. Il documentario sarà inserito al'interno del “MedCityNet_Archive”, un archivio digitale di

tutta la ricerca. Il materiale, in formato digitale, sarà accessibile al pubblico con video, materiali, interviste, scritti raccolti durante il viaggio. Sarà

creato un apposito sito internet ed annesso blog per promuovere non solo il progetto e le fasi del viaggio, ma potranno essere inseriti brevi clip delle

singole città già durante il viaggio. I fruitori dei sito web potranno seguire le diverse fasi di realizzazione del film diventando poi dei fruitori stabili di

un sito dedicato. Il sito sfrutterà le potenzialità del 2.0 creando anche una rete di utilizzatori che potranno interagire con il sito e nel tempo

svilupparne i contenuti testuali, di immagini fisse e di filmati. Sarà allestita una mostra multidisciplinare tra foto, installazioni, video sui materiali

raccolti nelle varie città visitate.

7. Sono ancora in fase di ricerca finanziamenti: reti televisive europee (ZDF, Germania e ARTE, rete Franco Tedesca), istituzioni locali, nazionali e

internazionali (programma MEDIA, programma di sostegno Europeo al settore audiovisivo) e sponsor privati nel settore turismo, commercio,

agricoltura, sviluppo sostenibile, regioni europee.

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6e. Per il quinto obiettivo (Realizzazione di un libro-catalogo con immagini, testi e altri contributi teorici, corredato,

commentato, iconografato, dotato di percorsi bibliografici di studio, comprensivo di carta geografiche e tematica dell'itinerario

del progetto nel mediterraneo, da porsi in vendita in tutta Italia), si propone:

1. Un soggetto esterno, pubblico o privato, delegato dall’Associazione, atto a redigere un volume illustrativo, come un atlante, del Progetto,

comprensivo di aspetti storici, scientifici, artistici, antropologici e sociologici, quant’altro corredi bibliograficamente l’iniziativa. E’ necessario che la

raccolta e la documentazione del materiale, scritto, fotografico e cartografico all’interno di un volume risultino quanto più possibile forti, chiari sul

piano dell’esposizione, fedeli nella risoluzione grafica ed accattivanti anche sul piano estetico. Ciò allo scopo di consentire un’utilizzazione agile e

piacevole del catalogo, finalizzata alla soddisfazione di curiosità intellettuali che possano preludere ad un incontro più professionale o meno

improvvisato alla disciplina e alle tematiche del progetto. Allo stesso modo, le suddette caratteristiche dell’opera dovrebbero stimolare la promozione

e la diffusione della medesima nella più ampia fascia di popolazione.

2. Le varie sezioni del libro dovranno ripercorrere l'itinerario delle aree esplorate. Nei limiti della disponibilità economica si dovrà preferire un

supporto cartaceo di qualità, che valorizzi la resa fotografica. Le caratteristiche del catalogo dovranno essere immediatamente riconoscibili, di modo

da “stigmatizzare” la ricerca in modo più diffuso possibile.

3. La trama letteraria, le didascalie, i commenti, le annotazioni di ogni genere e tipologia saranno in Italiano ed Inglese.

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6f. Per il sesto obiettivo (Allestimento di una mostra multidisciplinare tra foto, installazioni, video sui materiali raccolti nelle

varie città visitate), si propone:

1. Si identificheranno la migliore sede istituzionale ove allestire la mostra in oggetto. La mostra consisterà in un sufficiente numero di foto e

pannelli fotografici bilingui, disposti in un itinerario storico-temporale tematico, che tracci l’evoluzione del progetto. Per ogni città verrà dedicata una

sezione e un particolare allestimento che racconti sia la trasformazione di quella specifica area urbana sia intervento del progetto in quel specifico

contesto.

2. Verranno realizzate dal Team quattro installazioni artistiche ispirate al viaggio e alle città. Ogni installazione sarà costruita con materiali poveri

di basso costo, facilmente realizzabili e trasportabili. Dettagli e misure verranno fornite in un secondo momento. Le opere e le installaziononi non

saranno in vendita.

3. A corredo dei materiali proposti, potranno essere presentati altri studi, percorsi di indagine, monografie, narrazioni, cartografie e tutti i

documenti utili per arrichire la mostra.

4. L’allestimento tecnico scenografico dei pannelli, studiando i percorsi tematici ed inserendoli in una logica causale, sottolineerà l’evoluzione dei

contenuti della percezione simbolica del viaggio e della ricerca empirica. I pannelli dovranno avere dimensione adeguata, dettagliare i contenuti con

didascalie bilingue, disporre di cromie accattivanti che stimolino l’attenzione del pubblico, alternare proposte statiche ad esemplificazioni plastiche

(dinamizzazione, proiezioni di brevi documentari, video, diapo, cd rom, ecc.).

5. La visibilizzazione della mostra dovrà essere massimizzata, attraverso i vettori consueti (stampa, televisione, cartacei, web, ecc.).

6. La mostra è aperta alla popolazione tutta. Altre persone interessate al progetto vengono identificate nelle Scuole ed Istituzioni Scolastiche di ogni

ordine e grado, storici, etnografi, cultori dell’architettura e dell'urbanistica , etnografi, antropologi, paesaggisti, sociologi rurali.

7. E’ auspicabile l’attenzione da parte del pubblico accademico. Il successo della manifestazione dovrebbe incentivare l’attivazione di eventi

similari futuri ed il moltiplicarsi di iniziative che prevedano l’integrazione europea come tema dominante.

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6g. Per il settimo obiettivo (Svolgimento di ciclo di conferenze di studi dedicate alle città del Mediterraneo;), si propongono quattro

giornate, così congegnate:

1. Il tema centrale dela conferenza è la relazione tra corpo e città nel Mediterraneo. In particolare, indaga gli aspetti peculiari del corpo che, nelle sue

diverse specificità, diventa l’agente, l’asse portante di trasformazione sociale e urbana. Il seminario riflette su questi temi creando un territorio ibrido e

transdisciplinare di sperimentazione in cui l’osservazione e la documentazione urbana sono gli elementi chiave di una interpretazione visiva e performativa.

La conferenza dedica uno speciale approfondimento sulle città paradigmatiche visitate durante il viaggo.

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6h. Per il ottavo obiettivo (Attivazione e svolgimento di un Corso/Workshop dal titolo “Urban Body”), si dispone la realizzazione, a

cura di un soggetto esterno, pubblico o privato, di un Corso/workshop di Studi, dalle caratteristiche seguenti:

1. Durata: dal lunedì al sabato, sei ore giornaliere per 36 ore complessive.

2. Finalità: scopo del corso è di aggiornare figure professionali già inserite nel tessuto artistico e/o di ricerca negli ambiti delle artivisive,

performance, architettura, urbanistica. Una nuova figura di ricercatore comprende il territorio, lo spazio e le tensioni urbane; è in grado di realizzare

progetti, individuare le strategie di analisi contestualizzate; conosce i mezzi e la storia di un luogo; reinterpreta elabora e realizza nuove opere sulla

base delle conoscenze acquisite;

3. Localizzazione: trattandosi di un corso eminentemente teorico, pratico ed operativo, le aule ed i laboratori dovranno possedere i requisiti

multidisciplinari, ad esempio scuole d'arte o facoltà di architettura. Il laboratorio, in particolare, dovrà dotarsi di tutti gli strumenti per la

realizzazione di proposte di progetto, (si consiglia un kit compresi degli utensili per la lavorazione di materiali quali carta, legno, ferro ect. da

consegnare ad ogni partecipante).

4. Struttura: Modulare. Ogni giornata verrà dedicata ad un particolare aspetto della sperimentazione urbana, privilegiando il momento operativo

(l'analisi di uno caso studio urbano urbano). Il corso si svolgerà in aula, in laboratorio, e in strada e prevederà la docenza di esperti artisti, antropologi,

urbanisti e scienziati. (Moduli, orari e dettagli da confermare)

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6i. Per il nono obiettivo (Realizzazione di uno spettacolo performativo coreografico), si propone:

1. Il progetto coreografico verrà realizzato durante una residenza coeografica in un centro coreografico, teatro o spazio multidisciplinare. Per un

periodo di circa 30 giorni, Alessandro Carboni collaborerà con un danzatore, un tecnico luci, uno scenografo e un segratario di produzione. I dettagli

tecnici e relativi costi di produzione sono ancora in fase di definizione.

2. Il tema della coreografia si baserà su una ricostruzione di una geografia mentale di luoghi, percezioni e frammenti mnemonici del viaggio nelle

città del Mediterraneo. Città, corpi e folle che animano le tensioni e le trasformazioni urbane sono rappresentate in scena dalla relazione tra un

danzatore e una installazione. La coreografia si baserà su uno studio specifico del corpo e della sua relazione con lo spazio: una metafora della città su

cui proiettare nuove forme e dimensioni scalari tra il corpo e spazio permettendo di immaginare territori urbani reali, metaforici e psichici.

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6l. Per il decimo obiettivo (Realizzazione ed up-dating di un sito web dedicato),

1. Si affiderà ad un soggetto privato la realizzazione e l’updating di un sito del Progetto dedicato, accuratamente e costantemente monitorato,

incrementato ed aggiornato. All'interno del sito, oltre ai contenuti realativi al progetto, saranno create inoltre i seguenti servizi:

* pagina Facebook;

* canale Twitter;

* canale YouTube;

* suite di contenuti Video

* canale Flickr

* contenuti Iconografici

* contenuti testuali e ipertestuali

* videotag e Testimonianze

* diario di bordo attraverso la pratica dell’instant Blogging sul sito del progetto.

* diffusione dei contenuti attraverso altri canali di on line

* georeferenziazione del percorso attraverso l’utilizzo creativo del Geoblogging e delle Social-Geo Applications.

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1° fase: (sei mensilità: aprile 2011 - agosto 2011) studio di fattibilità, piano produzione per la ricognizione e l'individuazione

degli Hosting Partner da coinvolgere e foundraising. In questa fase si individuano partner interessati alla post produzione,

mostra video documentario e pubblicazione.

2° fase (8 mensilità: settembre 2011 - marzo 2012 ): organizzazione e logistica del progetto. Individuazione del team, corsi di

vela e acquisto materiali. Comunicazione e pubblicità, compresa la realizzazione del sito web, sua implementazione ed

aggiornamento. Test di prova di B_lab.

3° fase (sei mensilità: aprile 2012 - ottobre 2012) Inizio del viaggo della B_lab. Esplorazione delle città e sviluppo attività del

Team.

4° fase (sei mesilità: novembre 2012 - febbraio 2013) Post produzione: realizzaione video documentario e montaggio;

realizzazione dell'archivio “MedCityNet”; realizzazione pubblicazione; progettazione mostra, corsi e conferenze; realizzazione

performance; promozione materiali;

5° fase (12 mesilità: marzo 2013 - marzo 2014) Divulgazione e touring: presentazioni; attivazione corsi e conferenze; tour della

mostra e dello spettacolo;

7. FASI DEL PROGETTO:

Si distinguono cinque fasi temporali d’esecuzione del progetto:

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8. RISULTATI ATTESI:

L’obiettivo generale del progetto è di rivitalizzare ed istituire all’interno dell'amobito della sperimentazione in campo artistico

e scientifico strumenti di innovativi di ricerca: una metodologia, un archivio, dei materiali in cui sia l'ambito accademico che

l'ampio pubblico possa usufruire. Le comunità siano esse scientifiche e non, saranno chiamate, necessariamente, a studiare,

diffondere, condividere e partecipare e scoprire luoghi e parti del mediterraneo nascoste, che al loro interno nascondono una

nuova identità del mediterrano. Le comunità e gli Hosting Partner dovranno essere protagonisti nello sviluppo delle attività,

favorendo la riappropriazione dell’identità culturale degli abitanti e degli spazi urbani.

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PRODOTTI COLLATERALI

Oltre al documentario il progetto prevede altri prodotti che sfruttano al meglio i diversi media di grande diffusione oggi. Il

documentario sarà confezionato in un dvd e potrà essere raccolto in un cofanetto dvd con un libro catalogo con immagini, testi

e altri contributi teorici, corredato, commentato, iconografato, dotato di percorsi bibliografici di studio, comprensivo di carta

geografiche e tematica dell'itinerario del progetto nel Mediterraneo, da porsi in vendita in tutta Italia e all'estero. Il

documentario sarà inserito al'interno del “MedCityNet_Archive”, un archivio digitale di tutta la ricerca. Il materiale, in formato

digitale, sarà accessibile al pubblico con video, materiali, interviste, scritti raccolti durante il viaggio. Sarà creato un apposito

sito internet ed annesso blog per promuovere non solo il progetto e le fasi del viaggio, ma potranno essere inseriti brevi clip

delle singole città già durante il viaggio. I fruitori dei sito web potranno seguire le diverse fasi di realizzazione del film

diventando poi dei fruitori stabili di un sito dedicato. Il sito sfrutterà le potenzialità del 2.0 creando anche una rete di

utilizzatori che potranno interagire con il sito e nel tempo svilupparne i contenuti testuali, di immagini fisse e di filmati. Sarà

allestita una mostra multidisciplinare tra foto, installazioni, video sui materiali raccolti nelle varie città visitate. Il progetto

darà l'avvio alla costituizione di un network data base di cooperazione e studio “MedCityNet” del Mediterraneo.

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BIOGRAFIA

Alessandro Carboni, artista multidisciplinare, affronta percorsi di ricerca che

da sempre coinvolgono più discipline e che attingono da studi sia teorici sia

pratici. Il suo know-how, maturato come artista visivo e performer, si

focalizza sul corpo e le sue relazioni con lo spazio. Le sue pratiche si

consolidano negli anni attraverso una metodologia pratica e teorica di

composizione che lo avvicina a percorsi simili perseguiti nell'ambito della

scienza (in particolare alcune delle ricerche effettuate in architettura,

geografia urbana, processi cognitivi e scienza dei sistemi complessi). Negli

ultimi anni, ha sviluppato numerosi progetti, mostre e performance

attraverso lunghe piattaforme di residenza in Europa, Hong Kong, India e

Cina. Nei suoi progetti, l'artista si avvale di collaborazioni con performer,

ricercatori, urbanisti, architetti e sociologi, creando delle piattaforme di

lavoro che divengono elementi sostanziali nel percorso progettuale. Egli

assume così il ruolo di mediatore tra differenti registri linguistici, tra un

campo d’indagine e l’altro, tra figure complementari e ruoli strategici. Negli

ultimi anni, ha sviluppato numerosi progetti, video, mostre e performance

attraverso lunghe piattaforme di residenza creative. Insegna e svolge

attività di ricerca presso la School of Architecture di Hong Kong, la Central

Saint Martin’s University of Art di Londra, la Naba di Milano e la Facoltà di

Architettura di Cagliari dove coordina il LaDU: laboratorio di densità e

trasformazione urbana. Recentemente ha iniziato il progetto Complex Body

Networks Research Lab.

www.alessandrocarboni.org