VIMERCATESE Aiuti per 50mila euro alla cooperativa Aeris ......Nel solo 2018 la ricaduta de-gli...

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30 I COMUNITÀ giovani e minori, sono stati erogati contributi per 5,3 milioni di euro, il 31% dello stanziamento totale su bandi. Nel solo 2018 la ricaduta de- gli interventi ha coinvolto circa 4500 ragazzi. Abbiamo valorizzato il protago- nismo giovanile nel volontariato e nell’associazionismo ma anche in impegni di tipo progettuale e finan- ziario, come nel progetto Youth Bank, la banca dei giovani, espe- rienza internazionale di educazio- ne alla filantropia strategica. I ra- gazzi della Youth Bank diventano banchieri filantropi, individuano bisogni, predispongono bandi e fi- nanziano progetti, avendo a loro di- carico di beni da parte della comu- nità. Il progetto nasce dal Piano lo- cale giovani, che coinvolge Comu- ni, enti, associazioni e scuole nel- l’area del Vimercatese. Aeris, che si occupa di servizi in tutta la provin- cia di Monza e Brianza sulle ceneri degli ex centri d’aggregazione gio- vanile (Cag), ha scelto cinque spazi in altrettanti piccoli comuni della zona. A Mezzago la cooperativa ha fatto nascere una ciclofficina, che ha da subito interessato anche molti cittadini stranieri; a Burago una web radio in cui lavorano so- prattutto ragazze e a Usmate Vela- te un “FabLab” di stampa 3D, che ha al centro una falegnameria. Ma non è finita qui. A Bellusco è stato attivato un luogo per il cineforum e le arti visive, mentre a Ornago si è pensato alla riprogettazione di un auditorium per attività di cine- ma e teatro. I giovani coinvolti nei percorsi hanno tra i 14 e i 25 anni, molti sono universitari. «L’idea di fondo - spiega Miche- la Latino, coordinatrice del proget- to - è quella di rivitalizzare alcuni luoghi attorno alle passione dei ra- gazzi. L’obiettivo è stato lavorare su luoghi sotto-utilizzati per arri- vare alla loro sistemazione grazie alla partecipazione attiva dei cit- tadini di questi comuni. L’auspicio, che in parte si sta già realizzando, è invece quello di portare ragazzi da fuori in questi luoghi e vicever- sa, in una modalità di scambio che unisce e genera a sua volta nuovi percorsi, spontanei, che si costrui- scono dal desiderio dei ragazzi di fare cultura». E anche questo è tutto un per- corso da costruire, dove ogni gior- no si aggiungono nuovi tasselli, magari non previsti, ma sicura- mente ben accetti. Un esempio? A Usmate, con la stampa 3D già par- tita, ai giovani si sono uniti alcuni pensionati, appassionati di orto, interessati alla produzione digita- le per avere nuovi prodotti per i propri campi. Ogni laboratorio è stato attiva- to in un bene da valorizzare per la comunità. A Bellusco, il laborato- rio è alla Corte dei Frati, dove è na- to uno spazio per le associazioni, con una rassegna cinematografi- ca, «ma anche un aula studio, volu- ta proprio dai ragazzi, e da loro au- togestita ogni lunedì pomeriggio» precisa Latino. A Burago, grazie al progetto, oggi c’è uno studio di re- gistrazione che è divenuto punto di riferimento per molti giovani. A Mezzago è nato invece un labora- torio di riparazione bici, che vuole essere anche un luogo di promo- zione della sostenibilità ambienta- le . A Ornago si è scelto la riqualifi- cazione dell’auditorium per un uti- lizzo collettivo e a Usmate Velate lo spazio ospita anche l’associa- zione Il Tarlo che collabora con Ae- ris per corsi di ceramica e falegna- meria. Esempi concreti di comuni- tà in crescita, attorno a progetti condivisi, dove i ragazzi sono pro- duttori (e moltiplicatori) di cultu- ra. n DUE ANNI LUOGHI DI CULTURA Soddisfare le ri- chieste dei gio- vani del Vimer- catese era l’obiettivo inizia- le della coopera- tiva sociale Aeris che, oggi, si può dire raggiunto. A confermarlo è la partecipazione dei giovani ai percorsi cultura- li, ma soprattut- to, il lavoro di ascolto dei loro bisogni e la re- sponsabilizza- zione che è nata dall’adesione ai percorsi. «La sfi- da è una, i punti in comune sono molti – dice il co- ordinatore di Ae- ris Giacomo Gar- ghentini -. Oltre ai giovani, ovvia- mente, c’è il fatto che tutti questi luoghi siano le- gati alle bibliote- che comunali e l’idea che, in fu- turo, possano superare i cam- panilismi e inte- ragire tra loro». Insomma lo spa- zio, diventa luo- go, perché i gio- vani lo vivono, come piace a lo- ro, lo plasmano e lo condividono. Senza confini, né territoriali culturali. di Arianna Monticelli Cosa c’è di più bello di una pas- sione da condividere e di un luogo che fa parte della propria quotidia- nità da valorizzare? Se poi le due cose coincidono, l’entusiasmo rad- doppia. Ma qui ci sono di mezzo i giovani. E allora, tutto diventa an- cora più bello. Il valore (grande, ndr) dei ragazzi ha trovato casa in una web radio, una ciclofficina, nel cinema, nel teatro e nella stampa 3D. A tenere uniti cinque progetti, solo apparentemente diversi tra loro, sono le giovani generazioni. A guidarle nel loro percorso c’è “Va- lorizziamoli”, progetto della coope- rativa sociale Aeris che ha ricevu- to il contributo di 50mila euro dal bando emblematici della Fonda- zione della Comunità di Monza e Brianza in collaborazione con la Fondazione Cariplo. A ottenere il sostegno convinto della Fondazione è stata l’idea che grazie all’attivazione di una rete di laboratori è possibile favorire pro- cessi di partecipazione attiva, che si concludono poi con la presa in La Fondazione per i più giovani «Valorizziamoli» in 5 laboratori VIMERCATESE Aiuti per 50mila euro alla cooperativa Aeris impegnata a Mezzago, Burago, Usmate, Bellusco di Maria Alberta Mezzadri * Ci piacciono le sfide. Una sfida che affrontiamo come Fondazione è il benessere dei giovani, la loro crescita e valorizzazione. Nella pro- pria mission di filantropia, la Fon- dazione è attenta ai ragazzi, una fa- scia di popolazione particolarmen- te sensibile per la vita della comu- nità. Il loro bene è la scommessa vincente per il nostro futuro, essere attenti a loro significa infatti avere a cuore tutte le componenti del ter- ritorio, servire la comunità coglien- done e anticipandone i bisogni. Dal 2000 al 2018 la Fondazione ha pub- blicato 24 bandi specifici per l’area sposizione un budget di circa 50mila euro. Contro il disagio giova- nile abbiamo promosso e sostenuto progetti che favoriscano l’educa- zione e l’integrazione: i progetti NE- ET (Not Engaged in Education, Em- ployment or Training) rivolti ai gio- vani che non risultano impegnati in un percorso di studi o formazione e in alcun tipo di lavoro, (circa il 30% tra i 15 e i 29 anni); i progetti di pre- venzione del bullismo, delle dipen- denze (alcool, sostanze, tecnologia, ludopatie), della dispersione scola- stica e i progetti che valorizzino corretti stili di vita. Ci occupiamo di giovani e disa- bilità promuovendo progetti che spingano all’integrazione e all’av- vio di un percorso di autonomia, so- cializzazione e qualità del tempo li- bero con uscite, laboratori, brevi soggiorni ed esperienze residenzia- li. Importante è l’attenzione rivolta anche agli oratori, luoghi di aggre- gazione, incontro e crescita per adolescenti e preadolescenti: nel 2018 sono stati selezionati 11 pro- getti per un totale di 50 mila euro. L’impegno profuso dai ragazzi nelle attività della Fondazione, l’entusia- smo che mostrano nella realizza- zione o nella gestione finanziaria dei progetti ci rendono fieri del per- corso intrapreso all’insegna del be- ne comune, dell’inclusione e, so- prattutto, per un futuro migliore. Questa è la sfida che affrontiamo. La risposta è costantemente positi- va nell’impegno e nella serietà di la- voro. Questa è la bella notizia che vogliamo raccontare e che ci rende orgogliosi di poter contribuire al be- nessere della nostra comunità, per- ché credere nei giovani è credere nella vita. * del Cda della Fondazione della Comunità Monza e Brianza «Il nostro impegno costante per le generazioni che crescono» IL NOSTRO IMPEGNO PER I GIOVANI DAL 2000 AL 2018 24 I bandi specifici nell’area giovani e minori [in totale 119 bandi] 530 I progetti selezionati 5,3 milioni di € I contributi stanziati per i progetti [pari al 31% dello stanziamento totale su bandi] NEL 2018 3 I bandi specifici [Youth Bank - attivazione giovanile, La generazione del futuro, Educare con gli oratori] 24 I progetti selezionati 182 mila € I contributi stanziati 4.500 I ragazzi coinvolti LE AREE DI INTERVENTO EDUCARE CON GLI ORATORI NEET [GIOVANI INATTIVI] PREVENZIONE BULLISMO PREVENZIONE DIPENDENZE [ALCOOL, SOSTANZE, TECNOLOGIA, LUDOPATIE] DISPERSIONE SCOLASTICA VOLONTARIATO E ATTIVAZIONE GIOVANILE CORRETTI STILI DI VITA [AMBIENTE/SALUTE] Maria Alberta Mezzadri, nel Cda della Fondazione della Comunità Monza e Brianza « Una web radio, la ciclofficina, cinema, teatro e stampa 3D dove i ragazzi, dai 14 ai 25 anni, sono produttori di cultura

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30 I COMUNITÀ

giovani e minori, sono stati erogati contributi per 5,3 milioni di euro, il 31% dello stanziamento totale su bandi. Nel solo 2018 la ricaduta de-gli interventi ha coinvolto circa 4500 ragazzi.

Abbiamo valorizzato il protago-nismo giovanile nel volontariato e nell’associazionismo ma anche in impegni di tipo progettuale e finan-ziario, come nel progetto Youth Bank, la banca dei giovani, espe-rienza internazionale di educazio-ne alla filantropia strategica. I ra-gazzi della Youth Bank diventano banchieri filantropi, individuano bisogni, predispongono bandi e fi-nanziano progetti, avendo a loro di-

carico di beni da parte della comu-nità. Il progetto nasce dal Piano lo-cale giovani, che coinvolge Comu-ni, enti, associazioni e scuole nel-l’area del Vimercatese. Aeris, che sioccupa di servizi in tutta la provin-cia di Monza e Brianza sulle ceneridegli ex centri d’aggregazione gio-vanile (Cag), ha scelto cinque spaziin altrettanti piccoli comuni della zona. A Mezzago la cooperativa hafatto nascere una ciclofficina, cheha da subito interessato anche molti cittadini stranieri; a Burago una web radio in cui lavorano so-prattutto ragazze e a Usmate Vela-te un “FabLab” di stampa 3D, che ha al centro una falegnameria. Manon è finita qui. A Bellusco è stato attivato un luogo per il cineforum e le arti visive, mentre a Ornago si è pensato alla riprogettazione di

un auditorium per attività di cine-ma e teatro. I giovani coinvolti neipercorsi hanno tra i 14 e i 25 anni, molti sono universitari.

«L’idea di fondo - spiega Miche-la Latino, coordinatrice del proget-to - è quella di rivitalizzare alcuni luoghi attorno alle passione dei ra-gazzi. L’obiettivo è stato lavorare su luoghi sotto-utilizzati per arri-vare alla loro sistemazione graziealla partecipazione attiva dei cit-tadini di questi comuni. L’auspicio,che in parte si sta già realizzando, è invece quello di portare ragazzi da fuori in questi luoghi e vicever-sa, in una modalità di scambio cheunisce e genera a sua volta nuovi percorsi, spontanei, che si costrui-scono dal desiderio dei ragazzi di fare cultura».

E anche questo è tutto un per-corso da costruire, dove ogni gior-no si aggiungono nuovi tasselli, magari non previsti, ma sicura-mente ben accetti. Un esempio? AUsmate, con la stampa 3D già par-tita, ai giovani si sono uniti alcuni pensionati, appassionati di orto, interessati alla produzione digita-

le per avere nuovi prodotti per i propri campi.

Ogni laboratorio è stato attiva-to in un bene da valorizzare per la comunità. A Bellusco, il laborato-rio è alla Corte dei Frati, dove è na-to uno spazio per le associazioni, con una rassegna cinematografi-ca, «ma anche un aula studio, volu-ta proprio dai ragazzi, e da loro au-togestita ogni lunedì pomeriggio»precisa Latino. A Burago, grazie alprogetto, oggi c’è uno studio di re-gistrazione che è divenuto punto di riferimento per molti giovani. AMezzago è nato invece un labora-torio di riparazione bici, che vuoleessere anche un luogo di promo-zione della sostenibilità ambienta-le . A Ornago si è scelto la riqualifi-cazione dell’auditorium per un uti-lizzo collettivo e a Usmate Velate lo spazio ospita anche l’associa-zione Il Tarlo che collabora con Ae-ris per corsi di ceramica e falegna-meria. Esempi concreti di comuni-tà in crescita, attorno a progetti condivisi, dove i ragazzi sono pro-duttori (e moltiplicatori) di cultu-ra. n

DUE ANNI

LUOGHI DI CULTURASoddisfare le ri-chieste dei gio-vani del Vimer-catese eral’obiettivo inizia-le della coopera-tiva sociale Aerische, oggi, si puòdire raggiunto. Aconfermarlo è lapartecipazionedei giovani aipercorsi cultura-li, ma soprattut-to, il lavoro diascolto dei lorobisogni e la re-sponsabilizza-zione che è natadall’adesione aipercorsi. «La sfi-da è una, i puntiin comune sonomolti – dice il co-ordinatore di Ae-ris Giacomo Gar-ghentini -. Oltreai giovani, ovvia-mente, c’è il fattoche tutti questiluoghi siano le-gati alle bibliote-che comunali el’idea che, in fu-turo, possanosuperare i cam-panilismi e inte-ragire tra loro».Insomma lo spa-zio, diventa luo-go, perché i gio-vani lo vivono,come piace a lo-ro, lo plasmano elo condividono.Senza confini, néterritoriali néculturali.

di Arianna Monticelli

Cosa c’è di più bello di una pas-sione da condividere e di un luogoche fa parte della propria quotidia-nità da valorizzare? Se poi le due cose coincidono, l’entusiasmo rad-doppia. Ma qui ci sono di mezzo i giovani. E allora, tutto diventa an-cora più bello. Il valore (grande, ndr) dei ragazzi ha trovato casa inuna web radio, una ciclofficina, nelcinema, nel teatro e nella stampa 3D. A tenere uniti cinque progetti, solo apparentemente diversi tra loro, sono le giovani generazioni. Aguidarle nel loro percorso c’è “Va-lorizziamoli”, progetto della coope-rativa sociale Aeris che ha ricevu-to il contributo di 50mila euro dal bando emblematici della Fonda-zione della Comunità di Monza e Brianza in collaborazione con la Fondazione Cariplo.

A ottenere il sostegno convintodella Fondazione è stata l’idea chegrazie all’attivazione di una rete dilaboratori è possibile favorire pro-cessi di partecipazione attiva, chesi concludono poi con la presa in

La Fondazione per i più giovani«Valorizziamoli» in 5 laboratori

VIMERCATESE Aiuti per 50mila euro alla cooperativa Aeris impegnata a Mezzago, Burago, Usmate, Bellusco

di Maria Alberta Mezzadri *

Ci piacciono le sfide. Una sfida che affrontiamo come Fondazione è il benessere dei giovani, la loro crescita e valorizzazione. Nella pro-pria mission di filantropia, la Fon-dazione è attenta ai ragazzi, una fa-scia di popolazione particolarmen-te sensibile per la vita della comu-nità. Il loro bene è la scommessa vincente per il nostro futuro, essereattenti a loro significa infatti averea cuore tutte le componenti del ter-ritorio, servire la comunità coglien-done e anticipandone i bisogni. Dal2000 al 2018 la Fondazione ha pub-blicato 24 bandi specifici per l’area

sposizione un budget di circa 50mila euro. Contro il disagio giova-nile abbiamo promosso e sostenutoprogetti che favoriscano l’educa-zione e l’integrazione: i progetti NE-ET (Not Engaged in Education, Em-ployment or Training) rivolti ai gio-vani che non risultano impegnati inun percorso di studi o formazione ein alcun tipo di lavoro, (circa il 30% tra i 15 e i 29 anni); i progetti di pre-venzione del bullismo, delle dipen-denze (alcool, sostanze, tecnologia,ludopatie), della dispersione scola-stica e i progetti che valorizzino corretti stili di vita.

Ci occupiamo di giovani e disa-bilità promuovendo progetti che spingano all’integrazione e all’av-vio di un percorso di autonomia, so-cializzazione e qualità del tempo li-bero con uscite, laboratori, brevi soggiorni ed esperienze residenzia-li. Importante è l’attenzione rivolta

anche agli oratori, luoghi di aggre-gazione, incontro e crescita per adolescenti e preadolescenti: nel 2018 sono stati selezionati 11 pro-getti per un totale di 50 mila euro. L’impegno profuso dai ragazzi nelleattività della Fondazione, l’entusia-smo che mostrano nella realizza-zione o nella gestione finanziaria dei progetti ci rendono fieri del per-corso intrapreso all’insegna del be-ne comune, dell’inclusione e, so-prattutto, per un futuro migliore. Questa è la sfida che affrontiamo. La risposta è costantemente positi-va nell’impegno e nella serietà di la-voro. Questa è la bella notizia che vogliamo raccontare e che ci rendeorgogliosi di poter contribuire al be-nessere della nostra comunità, per-ché credere nei giovani è credere nella vita.

* del Cda della Fondazione dellaComunità Monza e Brianza

«Il nostro impegno costanteper le generazioni che crescono»

IL NOSTRO IMPEGNO PER I GIOVANI

DAL 2000 AL 2018

24 I bandi speci� ci nell’area giovani e minori[in totale 119 bandi]

530 I progetti selezionati

5,3 milioni di €I contributi stanziati per i progetti[pari al 31% dello stanziamentototale su bandi]

NEL 2018

3 I bandi speci� ci [Youth Bank - attivazione giovanile, La generazione del futuro, Educare con gli oratori]

24 I progetti selezionati

182 mila €I contributi stanziati

4.500I ragazzi coinvolti

LE AREE DI INTERVENTOEDUCARE CON GLI ORATORINEET [GIOVANI INATTIVI]PREVENZIONE BULLISMOPREVENZIONE DIPENDENZE[ALCOOL, SOSTANZE, TECNOLOGIA, LUDOPATIE]DISPERSIONE SCOLASTICAVOLONTARIATOE ATTIVAZIONE GIOVANILECORRETTI STILI DI VITA[AMBIENTE/SALUTE]

Maria AlbertaMezzadri,

nel Cda dellaFondazione dellaComunità Monza

e Brianza

«Una web radio, la ciclofficina, cinema, teatro e stampa 3D dove i ragazzi, dai 14 ai 25 anni, sono produttori di cultura

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I GIOVEDÌ 28 FEBBRAIO 2019 I IL CITTADINO DI MONZA E BRIANZA I 31

O N L U S

PER SAPERNE DI PIÙscrivi a [email protected]

chiamaci allo 039.3900942,vieni a trovarci in Fondazione (Via Gerardo dei Tintori 18, MONZA),

su www.fondazionemonzabrianza.orgo su www.facebook.com/fondazioneComunitaMB

.PER SOSTENERE I PROGETTI

Fondazione della Comunità di Monza e Brianza onlusBanca Popolare di Milano - Iban: IT03 Q05034 20408 000000029299Conto Corrente Postale 1025487529. Causale: titolo del progetto/fondo

e Ornago con progetti di partecipazione VIMERCATESE Aiuti per 50mila euro alla cooperativa Aeris impegnata a Mezzago, Burago, Usmate, Bellusco

cità e sull’autonomia. Simona Bian-chi, responsabile del progetto Con-NEECT della Cooperativa La grandeCasa racconta in qualche battuta come Luca sia stato intercettato edaccolto nel laboratorio che aiuta i giovani che non studiano e non la-vorano a ritrovare la propria moti-vazione e la propria strada. «Alloravieni al laboratorio di cui ti ho par-lato?». «Non so... i miei non è che possono spendere molti soldi». «Non sarà necessario, è finanziato dalla Fondazione Comunità Monzae Brianza». «Però io non ci vado sui mezzi pubblici». «Per questo labo-ratorio passiamo a prenderti noi, poi vediamo». «Non so... come ti di-cevo a me non piace molto stare in

mezzo alla gente». «Guarda, non siamo in tanti e io sarò sempre pre-sente... con me ci sarà anche An-drea, te lo ricordi? Vedrai, sarà inte-ressante... c’è tutta una parte tecni-ca che sembra fatta proprio per te».«Dici?». «Dico». Luca ora sta parte-cipando ai laboratori di ConNECCT.

ne positiva non solo per bambinie anziani ma anche per gli adole-scenti del circondario. L’offerta è

A Seveso l’arte diventa occa-sione per imparare a stare insie-me. Leticia, Arianna, Alice indos-sano le tute da imbianchino.Arancione, blu, rosso: la meta-morfosi nei coloratissimi ominidi Keith Haring, il celebre artistapop newyorkese, è immediata.

Lo sfondo bianco del saloned’ingresso di Villa Dho sembraperfetto per lo shooting in pro-gramma. Le ragazze iniziano aprovare varie pose, mentre Chia-ra Zuanetti, responsabile del la-boratorio, sta dietro l’obiettivo.Rapidamente l’entusiasmo cre-sce e le partecipanti si scatenano,improvvisando salti dai tavoli,capriole e figure acrobatiche. Traqualche grido e molte risate, rie-scono addirittura a realizzareuna piramide umana a tre livelli.

Il laboratorio artistico è unadelle attività promosse all’inter-no del progetto 5Lab alla Petitosa(sostenuto dalla Fondazione del-la Comunità di Monza e Brianzacon 9mila euro) che mira a riqua-lificare l’omonimo centro ricrea-tivo di Seveso, oggetto negli ulti-mi tempi di numerosi atti vanda-lici.

Gemma Beretta, referente diNatur& Onlus, l’associazione acui fa capo l’iniziativa, sottolineacome la stessa intenda mostrarecome questo luogo possa rappre-sentare un centro di aggregazio-

A SEVESO Laboratori artistici per riqualificare il centro ricreativo oggettodi atti vandalici. L’impegno di Natur& onlus anche per la vicina comunità familiare

PROGETTO 5LABFINANZIATO DALLA FONDAZIONE MB

difficili, seguite da un’equipe dieducatori e volontari che si pren-de cura di loro. Le ragazze hannola possibilità di intraprendere unpercorso verso l’autonomia per-sonale.

La villa è frequentata quoti-dianamente anche da ragazziconsiderati a rischio, che qui tro-vano sostegno scolastico e occa-sioni di socializzazione; è inoltreteatro di molteplici attività aper-te alla partecipazione della citta-dinanza. Proprio per riuscire a

ATTENZIONE AI NEET Progetto ConNEECT della cooperativa La Grande Casa per ridare motivazioni

Luca e gli altri: spazi per ritrovarsi oltre lavoro e studioQuando Luca, nell’ingenuità dei

suoi sette anni, iniziava ad opporsia una scuola che non riusciva a ri-conoscere la sua fatica, forse non immaginava che, più di dieci anni dopo, ciò avrebbe significato sentir-si così lontano dalla possibilità di vivere pienamente la propria giovi-nezza, da ritirarsi nella comoda e notturna prigione di un divano.

Poi i contrasti sempre più fre-quenti e accesi con i genitori, la resi-stenza passiva a psicologi e assi-stenti sociali, la fuga da ogni tipo diresponsabilità. Solo la relazione con gli educatori più vicini e testar-di inizia lentamente ad aprire alcu-ne brecce di fiducia, qualche pen-siero sul futuro, sulle proprie capa-

Non parla molto ma è attivo e sem-bra sereno nella relazione con gli altri ragazzi. Si è ritagliato un ruolotecnico nel gruppo, ma anche i mo-menti di riflessione, per i quali forsenon si sente ancora pronto, non sembrano demotivarlo dal portarefino in fondo l’impegno preso. I ra-gazzi come Luca non sono ragazzi marginali, non sono eccezioni. Il fe-nomeno dei Neet (Not Engaged in Education, Employment or Trai-ning) è eterogeneo ed in continua espansione, in Italia interessa circa2,4 milioni di giovani con un costo sociale pari al 2% del Pil. Il progettonasce proprio per ingaggiare e sup-portare questi ragazzi attraverso illavoro di educatori e case managerche li accompagnano individual-mente e in gruppi nel ritrovare la motivazione personale. ConNEECTè in piena attività e coinvolgerà unaventina di ragazzi come Luca. n

ampia e diversificata: oltre aquello artistico, sono stati attiva-ti laboratori di musica, teatro, fo-tografia e mediazione linguistica.

Natur& Onlus si occupa anchedella gestione di Villa Dho, anticadimora nobiliare adiacente allaPetitosa. Un tempo luogo di vil-leggiatura estiva dei Conti Dho,oggi è diventata la sede della co-munità familiare Casa Aperta.

Al suo interno sono ospitatealcune ragazze minorenni cheprovengono da contesti familiari

coinvolgere maggiormente leospiti della residenza, il laborato-rio artistico si è trasferito perqualche sessione dalla Petitosa alsalone di Villa Dho.

«Le lezioni devono stimolarela curiosità dei partecipanti e de-vono consentire di produrre unrisultato nel giro di un’ora o due,altrimenti c’è il rischio che su-bentrino noia e insoddisfazione -racconta Chiara, educatrice spe-cializzata in arteterapia -. Solita-mente scegliamo un artista sucui lavorare e di volta in voltasperimentiamo tecniche diversecon l’obiettivo di proporre sem-pre attività che permettano a tut-ti di dare il proprio contributo».

Cecilia, ragazza ospite dellacomunità familiare e assistentein seconda di Chiara, nel ruolo distudente in un liceo artistico,conferma che «il primo obiettivoè quello di stare insieme facendoqualcosa di divertente».

Raccontando poi del muralesche è andato ad abbellire il porti-cato della Petitosa, spiegano per-ché hanno scelto proprio VillaDho come soggetto: «La parete dadecorare fronteggiava la Villa,perciò volevamo che i due edificisi rispecchiassero a simboleggia-re gli stretti legami che li unisco-no». Le foto sono state stampate.Le ragazze ora le ritagliano e, traun commento e l’altro, procedonoa incollarle su un cartellone, chea fine giornata finirà appeso almuro del salone che aveva fattoda sfondo, aggiungendo un toccoartistico alla loro già meraviglio-sa casa. n

Arte e protagonismoCosì i ragazzi fanno viverela Petitosa e villa Dho

«Sono stati attivati anche percorsidi musica, teatro, fotografia e mediazione linguistica

I COMUNI

ConNEECT12MILA EURO.Lissone, Desio,Macherio, Sere-gno e Meda: quiil progetto Con-NEECT ha presoforma, anchegrazie al soste-gno della Fonda-zione della Co-munità Mb cheha stanziato di12mila euro. Iltermine neet in-dica giovani nonimpegnati nénello studio, nénel lavoro