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Globalizzazione?Globalizzazione?

Siamo ben lungi dal modello osteggiato dai no-global

Viviamo in un mondo di integrazione imperfetta, i cui gradi di imperfezione cambiano nel tempo.

– Percorso ad U dal periodo del tallone aureo ad oggi.

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– Le frontiere nazionali rappresentano un grosso ostacolo alla integrazione perfetta

– La crescita degli accordi di integrazione regionale (RTA) sembrano avere spostato le frontiere nazionali su un cerchio più ampio.

– Ma è possibile passare dalla frontiera nazionale alla liberalizzazione multilaterale tout court?

– Che strategia perseguono gli USA rispetto al concetto puro di completa liberalizzazione multilaterale?

– Questi i temi del mio intervento

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FFrontiererontiere e e volumivolumi John McCallum (AER 1995)

Senza frontiera, Canada e USA –due paesi fortemente integrati, appartenenti alla stessa RTA, con lingua, tradizioni e assetti giudiziari simili—potrebbero ventuplicare il loro commercio bilaterale.

Jonathan Eaton e Samuel Kortum (Econometrica 2002) generalizzano la stima dell’effetto frontiere a livello mondiale Senza frontiere, il commercio mondiale sarebbe cinque

volte più amplio.

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FFrontiererontiere e e prezziprezzi

Concorrenza imperfetta e discriminazione sui prezzi L’attività di arbitraggio non riesce ad eliminarli a causa

di ‘trading costs’ (trasporto e informazione) La frontiera esalta il grado di discriminazione con

Il protezionismo gli effetti di ‘network’ i tassi di cambio variabili

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Charles Engel e John Rogers (AER 1996) verificano l’effetto frontiera sui prezzi 14 categorie di prodotti venduti in città staunitensi e

canadesi Variabilità dei prezzi aumenta con la distanza e molto

di più quando interviene la frontiera La stima della frontiera ~ una distanza di 75,000

miglia terrestri

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David Parsley e Shang-Jin Wei (QJE 1996) 51 prodotti e 48 città americane. ln(Pi/Pj) è statisticamente rappresentato da un processo

AR(1). La convergenza verso il valore zero di lungo periodo

per le merci trattabili internazionalmente avviene mediamente in 2-2,5 anni.

Per l’equivalente internazionale, ovvero la c.d. PPP, la convergenza è molto più lenta.

La differenza nelle due velocità è attribuibile all’effetto frontiera

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Gli RTAGli RTA

• hanno una radice coloniale (impero inglese)

• Oggi

– ce ne sono circa 200

– gran parte di esse sono aree di libero cambio (es., NAFTA)

– una minoranza unioni doganali (es., MERCOSUR)

– aree di profonda integrazione ancor meno (es., UE)

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Breve storia dei blocchiBreve storia dei blocchi• 1958: CEE• 1960: EFTA• 1965: Australia e Nuova Zelandia FTA• 1969: Andean Pact• 1978: ASEAN • 1988: Canada-US FTA• 1991: Mercosur • 1993: APEC• 1994: NAFTA• 1995: EU-15• 1999: UME

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Grafico 2: Distribuzione geografica degli RTA, attivi e in trattativa

0

20

40

60

80

100

120

Americas Asia P acific Eastern Europe& Central Asia

Euro-Mediterranean

Sub-Saharan Cross Regional

Region

Nu

mb

er

of

RT

As

FTAs under negotiation

CUs under negotiation

FTAs in force

CUs in force

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Il grande dibattitoIl grande dibattito

• A favore del regionalismo:– Permette integrazione profonda, al di là della liberalizzazione

di tipo frontiera– Agisce direttamente sulla struttura dei mercati (standard e

accesso ai mercati)– Strategia difensiva: se A è grande e si accorda on B, C non

vuole essere penalizzato; incentivo a partecipare – Il percorso a due tappe puo’ essere meno difficile della

completa liberalizzazione multilaterale tout-court– Quello che e’ successo a Cancún pochi giorni fa ci ricorda

quanto alto sia il costo del negoziato con quasi 200 paesi

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• Contro il regionalismo:

– Regionalismo divide il mondo fra appartenenti e non appartenenti (al club).

– ‘Trade creation vs. trade diversion’ e la teoria del ‘second best’.

– Strategia protettiva: se A è grande ed ha un accordo preferenziale con B, B può non voler partecipare ad una liberalizzazione multilaterale

– Con il crescere del numero dei RTA aumentano le incoerenze fra di loro e le difficoltà nel gestirle

– Incentivi burocratici: esistono vaste burocrazie preposte alla formazione di RTA. Esse spingono sul regionalismo e bilateralismo.

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Evidenza empirica sul dibattitoEvidenza empirica sul dibattito

• Non risolve il dibattito né a favore dei regionalisti né a favore dei multilateralisti

• Alcuni RTA hanno liberalizzato sia all’interno che all’esterno della loro area (ad esempio, ASEAN)

• Altri RTA hanno liberalizzato all’interno ma non all’esterno (ad esempio, NAFTA)

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Il modello gravitazionaleIl modello gravitazionale

• Per misurare l’effetto del regionalismo sul commercio internazionale bisogna partire da una ipotesi “benchmark” e porre il seguente quesito:

• Rispetto al modello di base quanto contribuisce --sia in senso positivo sia in senso negativo-- il regionalismo allo sviluppo del commercio internazionale?

• Il modello gravitazionale come ipotesi “benchmark”

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• xij = Ayibyj

cDISTijd e(fCAR

ij) e(gCU

ij) e(hRTA

ij)eu

ij,

• dove xij = esportazioni da paese i a paese j,

• y = prodotto lordo interno,

• DIST = distanza (per ‘trading costs’)

• CAR = variabile di comodo che ingloba varie specificità nazionali, ad esempio paesi che condividono stessa frontiera, lingua, paese colonizzatore, ecc.

• CU = v. di comodo per la unione monetaria

• RTA = v. di comodo per gli RTA

• uij = alea statistica.

• A, b, c, d, f, g, h sono parametri stimabili.

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Sulla moneta unicaSulla moneta unica

• Moneta ed integrazione reale: causa ed effetto

• Le stime di Andrew Rose (Economic Policy 2000)– Anni: 1970, 75, 80, 85 e 90

– N = 22.948 osservazioni bilaterali

– N = 330 osservazioni di CU

– stima di g sul campione “pooled” = 1,21 —› espande il commercio del 225%

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Effetti RTAEffetti RTA

• La stima h sugli effetti regionali = 0,99 —› espande il commercio del 170%

• Ho ri-stimato il modello gravitazionale di Rose aggiungendo gli anni 1995 e 1999– N = 43.728 flussi bilaterali– 11 RTA: Asean, Andean, Caricom, Cacm, UE, Mercosur, Nafta,

Sparteca, USA-Israele, Patcra, Anzcerta

– la stima di g (moneta unica) = 1,23 (stessa di Rose)

– la stima di h (RTA) = 1,20 (più alta di Rose)

– ho aggiunto una variabile dummy per il commercio fra paesi che appartengono a diversi RTA. Il coefficiente stimato = 0,34 (significativo naturalmente)

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• gli RTA contribuiscono allo sviluppo del commercio internazionale, mediamente, tanto quanto l’effetto della moneta unica: ovvero tre volte in più rispetto alle previsioni del modello gravitazionale di “base”.– negativo il coefficiente della UE e positivo quello degli RTA del

continente americano. I determinanti gravitazionali per i paesi dell’UE sono così favorevoli al commercio che lo RTA non produce effetti aggiuntivi

– non esiste evidenza di “diversione di commercio” in quanto la

variabile inter-regionale e’ positiva

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Le criticheLe critiche

• Non mancano critiche sia sui risultati che sulla metodologia

• Effetti implausibili. Se lo fossero dovremmo notare una corsa alla moneta unica ed agli RTA. Sugli RTA esiste già una corsa.

• Impossibile specificare completamente le diversità nazionali. La metodologia appropriata e’ una stima “panel fixed effects”; cfr. Pakko e Wall ( Fed St. Louis 2001) e Glick e Rose (EER 2002). Con essa i parametri g e h si riducono di circa la metà, ma rimangono significativi

• Il campione dei CU è molto diverso dal campione ‘controllo’: reddito basso, paesi piccoli e contigui. Omogeneizzare attraverso una procedura di ‘accoppiamento’ (Heckman). Parametro g si abbssa di molto (Persson, Ec. Policy 2001).

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Liberalizzazione multilateraleLiberalizzazione multilaterale

• Il modello gravitazionale non spiega quanto si potrebbe ottenere da una completa liberalizzazione multilaterale

• Chiaramente, quest’ultima è quantitativamente superiore alla strategia regionale, ma non di facile realizzazione

• Utilizzando il “Michigan Model of World Production and Trade”, Brown, Deardoff e Stern (World Economy 2002) stimano che una completa liberalizzazione multilaterale espanderebbe il commercio mondiale per un valore di $2.080 miliardi di dollari, grosso 4-5 per cento del pil dei paesi industrializzati e molto di più dei pvs,

• I paesi industrializzati sono i maggiori beneficiari degli RTA.

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Politica opportunistica USAPolitica opportunistica USA

– spingono per il completamento del Doha Round– attivi nel regionalismo – attivi nel bilateralismo (Israele, Chile, Singapore, Vietnam)

• Nel regionalismo– partecipano nel NAFTA e FTAA (non ancora è è partito)– trattamento di favore per l’Andean Pact, i paesi del Bacino

dei Caraibi ed i paesi del Centro America • Non sono riusciti a creare un ponte fra NAFTA e

MERCOSUR– Il rapporto fra Presidente (tradizionalmente liberista) ed il

Congresso (tradizionalmente protezionista).

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ConclusioniConclusioni

• Oggi esistono 32 unioni monetarie ‘unilaterali’ che interessano paesi molto piccoli

• L’Unione monetaria europea è il casus classicus di unione monetaria ‘multilaterale’; fenomeno raro

• La tanto ventilata riduzione di monete nel mondo non è ancora nei dati statistici

• La corsa agli RTA è invece una realtà • Il multilateralismo è praticabile ma costoso; gli

RTA non lo escludono e potrebbero facilitarlo.