Movimentazione manuale dei carichi strutture sanitarie

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MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

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MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

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MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

La Movimentazione Manuale dei Carichi comprende operazioni di:

Trasporto di un carico

Sostegno di un carico da parte di una o più persone

Sollevamento di un carico

Deposizione di un carico

Spinta di un carico

Trazione di un carico

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Colonna vertebrale ha funzione di sostegno:

Nel mantenimento delle posizioni del corpo

Durante i movimenti

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Scheletro umano

Il rachide è formato da 24 segmenti ossei (vertebre)

Possiamo immaginare il rachide come l’albero di una nave fissato al bacino.

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Muscoli e legamenti

Muscoli e legamenti tengono insieme la struttura ossea e rappresentano la parte attiva del movimento.

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Principali alterazioni del rachide

Ernia del disco

Scoliosi

Cifosi

Lordosi

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Ernia del disco intervertebrale

Fuoriuscita del disco intervertebrale dalla sua sede

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Scoliosi: malattia caratterizzata da una deviazione laterale e permanente di un segmento della colonna vertebrale.

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Scoliosi

Distinguiamo due tipi di scoliosi

Scoliosi posturale

Scoliosi strutturale:CongenitaIdiopatica

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Scoliosi

La scoliosi posturale è determinata da:

mantenimento di posizioni scorrette troppo a

lungo.dismetria degli arti inferiori, , cioè il fatto che

una gamba sia più corta dell’altra lussazione dell’anca lesioni endorachidee o i difetti della

muscolatura del tronco che possono provocare

dolori vertebrali o muscolari.

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Scoliosi

La scoliosi strutturale è:

Congenita se associata a:sindromi neuromuscolari (paralisi cerebrale, distrofia muscolare, poliomielite, ipotonia congenita, atrofia muscolo-spinale e atassia Friedrich);

malattie del collageno (sindrome di Marfan, neurofibromatosi, sindrome di Down);

displasie, nanismo, ecc.

Idiopatica o primariaEtiologia sconoscita

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In qualsiasi attività lavorativa è necessaria l'adozione di tutti gli accorgimenti di cui oggi si può disporre, al fine di tutelare la salute del lavoratore.

Lesioni a carico delle strutture osteomiotendinee e nerveovascolari soprattutto a livello dorso-lombare possono verificarsi durante la movimentazione manuale dei carichi.

Tale rischio di infortunio interessa prevalentemente il personale addetto alla movimentazione manuale di carichi di peso superiore a:

o pesi inferiori, ma di difficile presa o ingombranti.

Tutela dei lavoratori

ETA’ETA’ MASCHIMASCHI FEMMINEFEMMINE

>18 anni>18 anni 3030 2020

15 – 18 anni15 – 18 anni 2020 1515

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Fattori di rischio durante la movimentazione manuale di un carico.

Fattori legati al carico

Fattori legati allo sforzo fisico

Fattori ambientali

Altri fattori

Fattori individuali

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la movimentazione manuale di un carico può costituire un rischio di trauma dorso-lombare nei seguenti casi:

il carico è troppo pesante (>kg 30);carico ingombrante o difficile da afferrare;carico con equilibrio instabile o rischio di spostamento del contenuto;carico collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato ad una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco;carico che per motivi legati alla struttura esterna e/o della consistenza, può comportare lesioni per il lavoratore in caso di urto.

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Lo sforzo fisico può rappresentare un rischio di trauma soprattutto dorso-lombare nei seguenti casi:

quando è eccessivo;quando può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco;quando comporta un movimento brusco del carico;quando è compiuto con il corpo in posizione instabile.

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Le caratteristiche dell'ambiente di lavoro possono aumentare le possibilità di rischio del tratto dorso-lombare nei seguenti casi:

lo spazio libero, in particolare verticale, è insufficiente per lo svolgimento dell'attività richiesta;il pavimento è non uniforme, quindi presenta rischi di inciampo o di scivolamento per il lavoratore;il posto o l'ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi ad un'altezza di sicurezza o in buona posizione;il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi;il pavimento o il punto di appoggio sono instabili;la temperatura, l'umidità o la circolazione dell'aria sono inadeguate.

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L'attività può comportare un rischio, in particolare del tratto dorso-lombare, se comporta una o più delle seguenti esigenze:

sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati;periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente;distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto;un ritmo imposto da un processo che non può essere modulato da un lavoratore.

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FATTORI INDIVIDUALI DI RISCHIO DURANTE LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

Oltre ai fattori suddetti esistono fattori individuali che possono aumentare notevolmente il rischio di infortunio. Tali fattori possono essere riassunti nei seguenti quattro punti:

sesso ed età;inidoneità fisica a svolgere il compito in questione;indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore;insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione.

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Nella movimentazione di un paziente non autosufficiente, agire da soli o comunquenon riflettendo su quello che si sta per fare può essere pericoloso per il rachide.

Il paziente può essere:

NON COLLABORANTE

PARZIALMENTE COLLABORANTE

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MODALITA COMPORTAMENTALI

Evitare di flettere la schiena

Ampliare la base d’appoggio

Avvicinarsi all’oggetto da spostare

Usare dispositivi

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Manovra manuale di rotazione in decubito laterale del paziente :la manovra è eseguita da un operatore e va scomposta in due fasi.

- Fase 1 - Posizionamento del paziente con le gambe incrociate, il braccio più vicino all’operatore abdotto e l’altro sull’addome.

- Fase 2 - Rotazione del paziente

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Manovra manuale di spostamento verso il cuscino:per questa manovra sono sempre necessari due operatori. Lo spostamento va scomposto in due fasi.- Fase 1 – far sedere il paziente- Fase 2 – spostare il paziente verso il cuscino.

Sono necessari sempre due operatori

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SPOSTAMENTO LETTO/CARROZZINA DI PAZIENTE NON COLLABORANTE GERARCHIA DI INTERVENTI

Adeguamento del letto regolabile a tre sezioni e in altezza

Utilizzo del sollevatore

Manovra manuale solo se il piano assistenziale lo prevede.

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Utilizzo del sollevatore

per questa manovra sono necessari due operatori, la manovra va scomposta in tre fasi.

- Fase 1 – aggancio dell’imbragatura.

- Fase 2 – posizionamento del paziente in carrozzina.

- Fase 3 – sgancio dell’imbragatura.

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Manovra manuale

Sono necessari due operatori

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SPOSTAMENTO LETTO / BARELLA DI PAZIENTE NON COLLABORANTEGERARCHIA DI INTERVENTIAdeguamento del letto regolabile a tre sezioni e in altezzaUtilizzo teli ad alto scorrimento

Per questa manovra sono necessari tre operatori. La manovra va scomposta in due fasi.- Fase 1 – spostamento del paziente al bordo del letto- Fase 2 – trasferimento verso la barella.

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POSIZIONAMENTO LETTO/CARROZZINA DI PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE

La manovra va scomposta in quattro fasi:- Fase 1 – posizionamento degli ausili- Fase 2 – posizionamento del paziente sul fianco- Fase 3 – posizionamento del paziente seduto- Fase 4 – effettuazione del passaggio letto / carrozzina.

manovra effettuata da un operatore.

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Grazie per l’attenzione!