Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

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MOTORSPORT BUSINESS MAGAZINE Aci, la forza delle idee I nuovi obiettivi della Federazione Storiche Un movimento che supera la crisi Cross country Tavella: aspettiamo nuove Case pag. 14 pag. 26 pag. 28 Mostra convegno internazionale ModenaFiere www.motorsportexpotech.it La prima newsletter per gli operatori del settore FEBBRAIO 2014 Anno 3 Numero 1 Modena è ancora la capitale dei motori Il grande appuntamento con Aci Special Event a pag. 6

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La prima newsletter per gli operatori del settore.

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MOTORSPORTBUSINESS MAGAZINE

Aci, la forza delle ideeI nuovi obiettivi della Federazione

StoricheUn movimento che supera la crisi

Cross countryTavella: aspettiamo nuove Case

pag.

14

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pag.

28

Mostra convegno internazionale ModenaFierewww.motorsportexpotech.it

La prima newsletter per gli operatori del settore

FEBBRAIO 2014 Anno 3 Numero 1

Modena è ancorala capitale dei motori

Il grande appuntamento con Aci Special Eventa pag. 6

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inserto legends 43° puntata mario andretti e la 500 miglia di indianapolis

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intervista esclusivaparla resta

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f138: la marcia

indietro della pirelli

non danneggerà

la ferrari

n.51-52Anno LII - Settimanale - 30 dicembre 2013-13 gennaio 2014

in regalo l'inserto con le vignette di serra sul mondiale f.1 2013

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il nuovo voltocosì maranello studia lo sbarco alla 24 ore

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•i 25 uomini d'oro

•i top e i flop tecnici

•le statistiche

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in regalo il poster dei campioni del mondo vettel e ogier

numero doppio + as extra 3,50 euro (Italy only)

tutta la f.1 2013

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IL SETTIMANALE DA CORSA

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Sommario

Motorsport Business Magazine

04 Editoriale

06 Le emozioni dei campioni

10 Pista, Minardi: la grande sorpresa sono i giovani

14 Rogano: la Federazione punta a nuovi obiettivi

18 CIVM: la nona sinfonia di Simone Faggioli

24 Storiche, la festa della passione con Musso

26 Storiche, Cantarella: il nostro movimento resiste alla crisi

28 Cross Country, Tavella: aspettiamo nuove Case nel settore

32 Suzuki, Nicoletti: servono nuove strategie

N. 01Febbraio 2014

www.motorsportexpotech.it

TestiVincenzo Barreca

ImpaginazioneJoele Lucherinistudiono.it

ContattiUfficio Stampa:[email protected]

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Aci-Csai ha confer-mato la partnership con Motorsport Expotech: anche quest’anno il clou della manifestazione è stata la premia-zione dei campioni italiani

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La passione supera ogni crisi

Editoriale

Non c’è crisi che tenga: Modena è ancora la capitale dei motori. Le

gare, lo spirito di competizione, la bandiera a scacchi sono parte

del dna di questo territorio da troppo tempo martoriato da terre-

moti e alluvioni. Un territorio che ogni volta sa rialzarsi, si rimet-

te in piedi e riparte. E questa grande festa, l’Aci Special Event, rappresenta un

premio, un investimento per il futuro, la celebrazione di eccellenze che sanno

come rimoboccarsi la maniche e fare della Terra dei motori una città, una Regio-

ne che tutti invidiano. Abbiamo assistito ai messaggi di Alex Zanardi, simbolo

di chi non ha mai mollato, oppure quello di Alonso, che ha voluto mandare

un abbraccio a Michael Schumacher; soprattutto, abbiamo visto tanti giovani

impettiti con le coppe strette al petto, consapevoli che solo lavoro e passione

portano sul gradino più alto del podio. Una due giorni dove abbiamo scoperto

il volto migliore di noi amanti del motorsport, quella voglia di comunità e con-

fronto che hanno spinto l’Italia a rappresentare un modello di stile, eleganza e

tecnologie. Da qui ripartono le nostre convinzioni, sicuri che nessuna crisi potrà

togliere ossigeno ai nostri ingegneri, designer, piloti, meccanici e, ovviamente,

tifosi. Quest’anno Motorsport ha scelto di concentrarsi esclusivamente sul lato

sportivo del settore, sapendo interpretare lo spirito di chi si sacrifica un anno

per salire quei tre gradini del palco e dire “ce l’ho fatta”; allo stesso modo, lo staff

che ha lavorato all’evento e la Federazione hanno saputo correre forte e arrivare

sotto la bandiera a scacchi. Anche ognuno di loro può dire “ce l’ho fatta”.

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Page 6: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

Modena si conferma capitale

dei motori con le presentazio-

ni dei campionati italiani e le

premiazioni dei campioni Aci

Csai 2013. Alla sesta edizione

di Motorsport a ModenaFiera,

l’Aci Special Event ha regala-

to spunti in termini di nuovi

regolamenti e celebrato i mi-

gliori protagonisti del motori-

smo da competizione.

Momenti di intensa emozio-

ne durante la cena di gala

quando ad aprire la conse-

gna dei titoli tricolori è stato

un video-messaggio di Alex

Zanardi, prossimo al rientro

nelle competizioni automobi-

listiche internazionali, che ha

voluto lanciare un incoraggia-

mento ai più giovani: «La Fe-

derazione sta offrendo molte

possibilità ai più giovani – ha

detto Zanardi – voi dovete

metterci passione e prendere

ogni giorno come una grande

opportunità. Voglio mandar-

mi il mio in bocca al lupo, con

un pizzico d’invidia, perché

mentre io vedo sempre più

accorciarsi la mia carriera, voi

dovete ancora costruire e im-

maginarvi il futuro».

Anche Fernando Alonso,

che ha ricevuto il riconosci-

mento “Uno di noi”, ha volu-

to salutare i presenti con un

video-messaggio in cui ha

espresso ottimismo per la

Le emozionidei campioni

ACi Spacial EventLe premiazioni

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Page 7: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

prossima stagione della Fer-

rari F1 e incoraggiato i più

giovani «a non mollare mai e

continuare a coltivare i propri

sogni». E da amico e rivale in

pista, lo spagnolo ha voluto

dedicare un abbraccio virtua-

le a Michael Schumacher, si-

curo che «vincerà anche que-

sta sfida dimostrando ancora

una volta la sua grande forza».

A fare gli onori di casa il pre-

sidente dell’Automobile Club

Italia, Angelo Sticchi Damia-

ni, che ha voluto stringere

d’affetto il territorio: «In que-

sti ultimi due anni Modena ha

subito due grandi calamità: il

terremoto e le inondazioni.

Grato di essere ancora a Mo-

dena, con la solita accoglienza

e simpatia che abbiamo rice-

vuto, questa serata è la testi-

monianza di un popolo forte

e che sa reagire. Noi saremo

felici di rivederci qui anche il

prossimo anno».

«Anche in momenti econo-

mici così delicati – il saluto di

Giorgio Vecchi, vicepresiden-

te della Camera di Commercio

di Modena, proprietaria del

marchio Motorsport Expotech

– il territorio dimostra la sua

passione e riesce a valorizza-

re le sue eccellenze ospitando

l’evento sportivo motoristico

più importante d’Italia».

La serata di gala è stata anche

A Modena hanno sfilato i vincitori dei campionati italiani. Anche Alex Zanardi e Fernando Alonso hanno voluto portare il loro messaggio ai più giovani. Sticchi Damiani: «Bilancio positivo per i notri piloti, abbiamo grandi aspettative per la Formula 4». E da tutti i protagonisti un grande in bocca al lupo a Michael Schu-macher

Le emozionidei campioni

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Page 8: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

un’occasione per tracciare un

bilancio delle attività: «Siamo

orgogliosi dei marchi e dei

piloti che portano in alto la

scuola italiana nel nostro pa-

ese e nel Mondo, eccellendo

in ogni specialità – ha conti-

nuato Angelo Sticchi Damia-

ni - Con questa festa e tutte le

iniziative previste a Modena

durante i due giorni dell’ACI

Special Event, prende il via

la stagione 2014. Nel 2013 i

piloti italiani sono stati pri-

mi attori nei più importanti

campionati internazionali e

abbiamo apprezzato i succes-

si di giovani conferme. Per la

stagione ormai alle porte non

possiamo che auspicare di ve-

dere crescere le massime se-

rie nazionali e concretizzarsi

presto il ritorno di driver ita-

liani in F.1 e nel Campionato

Mondiale Rally».

Tra i momenti clou della sera-

ta la presentazione del moto-

re 1400 turbo della Formula

4, presentato in anteprima

da Marco Giulio Magnanini,

Head EMEA Abarth Brand, che

n. 01 | pag. 8

Page 9: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

rappresenterà un trampolino

di lancio per i giovanissimi,

per una nuova serie monopo-

sto propedeutica voluta dalla

Federazione Internazionale

dell’Automobile, che farà il

suo esordio assoluto in Italia,

primo paese ad avere orga-

nizzato un Campionato Na-

zionale con telai Tatuus.

Durante la manifestazione

sono stati presentati i Cam-

pionati Italiani in Pista 2014 e

si sono svolte le premiazioni

delle serie riservate alle auto

storiche, Pista, Salita e Rally.

Sabato 1 febbraio giornata

conclusiva con le premiazioni

dei Campionati Italiani Kar-

ting, Cross Country e mono-

marca Suzuki. Gran finale del-

la due giorni modenese ACI

Special Event, la premiazione

dei Campioni delle salite 2013

italiani ACI CSAI e FIA, con il

Campionato Italiano Veloci-

tà Montagna, Trofeo italiano

Velocità Montagna, European

Hill Climb Cup ed Internatio-

nal Hill Climb Challenge.

n. 01 | pag. 9

Page 10: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

Minardi: i nostri giovanisono la grande sorpresa

velocità pistaGiancarlo Minardi

Il Presidente della commissione Velocità ACI CSAI ha tracciato il bilancio del 2013: «La riorganizzazione dei campionati porterà più chiarezza per il pubblico, Per il fu-turo spero di rivedere un pilota italiano in F.1. Poi che sia una stagione simile allo straordinario 2013 con driver italiani»

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Page 11: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

Giancarlo Minardi, primo atto-

re della storia contemporanea

dell’automobilismo mondia-

le, fondatore del leggendario

team di Formula 1 ed amico

personale del grande Enzo

Ferrari, sempre in prima linea

quando si parla di giovani ta-

lenti italiani, oggi Presidente

della commissione Velocità ACI

CSAI, ha tracciato il bilancio del

2013 guardando con lucidità

ed entusiasmo alla futura sta-

gione sportiva dei piloti italiani.

Si è conclusa una stagione im-

portante e impegnativa: quale

bilancio può tracciare dell’an-

no appena trascorso?

Il 2013 è stato un anno estre-

mamente positivo per la velo-

cità. I piloti italiani hanno pri-

meggiato in molti campionati

importanti, come accadeva ne-

gli anni ’80. Bruni nel GT Mon-

diale, Fuoco in Formula Renau-

lt e Marciello nella Formula 3

Europea, sono degli esempi

significativi. Se Bruni consacra

una generazione di talenti ita-

liani che non avuto la fortuna

sperata in F.1, gli altri due sono

giovanissimi ed entrambi nel

programma della Ferrari Dri-

ver Academy, loro e quelli della

loro generazione sono il futuro.

I successi dei piloti italiani nel-

la varie categorie sono i primi

frutti di un lavoro voluto dalla

Presidenza, che la Federazione

ha iniziato. Abbiamo già indivi-

duato altri giovani molto inte-

ressanti da seguire. Negli ultimi

anni si sono si sono riscontrate

difficoltà e ricevute molte criti-

che, ma anche la vittoria di Ghi-

relli in Auto GP, il successo in F.3

europea, dove gli italiani non

più primi attori da tempo, sono

conferme importanti e ottime

prospettive per il futuro.

Il settore del motorsport è

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Page 12: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

in continua evoluzione, che

cosa si aspetta dalla prossima

stagione?

ACI CSAI, grazie alla volontà

del Presidente dell’Automobile

Club D’Italia ha voluto essere

prima nel Mondo a lanciare la

Formula 4, con tutte le proble-

matiche del caso. La Formula 4

come giusta prosecuzione per

i giovani che arrivano dal Kart

e proseguono su una mono-

posto stimolante e formativa a

costi accessibili. Anche se con-

tinuiamo a seguire con grande

interesse il Kart. Avremo Fuoco

e Giovinazzi nella F.3 Europea,

Marciello in GP 2, ma puntiamo

già su altri giovani che abbia-

mo sott’occhio.

Qual è stato il risultato più

sorprendente della scorsa sta-

gione?

Più che di sorpresa parlerei di

conferma. Antonio Fuoco in

arrivo dai kart si è rivelato im-

mediatamente vincente in For-

mula Renault. Sapevamo che

il potenziale c’era tutto, ma

vincere un campionato tanto

combattuto è stato un ottimo

risultato.

Che cosa cambierebbe in

tema di regolamenti?

Più che suggerire un cambia-

mento mi sento di sottolineare

il mio favore verso la scelta del-

la FIA per l’assegnazione delle

licenze, come accadeva alcuni

anni fa. Occorre che un pilota

sia opportunamente preparato

per accedere ad una categoria

superiore, quindi, conseguire

una licenza di livello superiore,

che si può ottenere solo aven-

do conseguito dei risultati. Più

severo il rilascio delle licenze,

una riorganizzazione che natu-

ralmente non troverà tutti d’ac-

cordo ma sono certo che darà

dei risultati.

Siete stati a Modena per le

premiazioni del gotha dell’au-

tomobilismo italiano: che

cosa rappresenta un momen-

to collettivo così importante?

È il compendio di un anno di

lavoro, un momento colletti-

vo per onorare il nostro sport.

Questi momenti ci vogliono

per completare una stagione.

n. 01 | pag. 12

Page 13: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

Sono momenti fondamentali

soprattutto per l’aggregazione.

Come si riesce a fidelizzare e

coinvolgere il pubblico? Che

cosa può essere fatto per com-

piere il definitivo salto di qua-

lità?

La riorganizzazione dei cam-

pionati porterà più chiarezza

per il pubblico, forse un po’

confuso da troppe serie. Poi

delle operazioni di marketing

per far conoscere i giovani che

sono il futuro. Trasmettere il

messaggio che le gare “minori”

non lo sono affatto, ma sono

tutte combattute e selettive.

Fare un po’ pressione verso i

tanti appassionati che ci se-

guono per rendere i week end

delle opportunità di gita fuori

porta unita allo spettacolo del-

le gare. E’ giusto che i media

prediligano la Formula 1, ma

lo è altrettanto che coinvolga-

no la gente nell’avventura che

precede l’entrata nel circus più

esclusivo del Mondo, dove solo

22 piloti sono ammessi. Si deve

far sapere che tanti piloti non

sono entrati in F.1 solo per dei

particolari, ma ad un passo dal

massimo campionato ci sono

arrivati avendone i numeri. Poi

occorre una promozione collet-

tiva.

Uno sguardo al futuro: che no-

vità dobbiamo aspettarci?

Innanzi tutto di rivedere un pi-

lota italiano in F.1.

Poi che sia una stagione simile

allo straordinario 2013 con dri-

ver italiani ai vertici dell’Auto-

mobilismo Mondiale in diverse

serie.

n. 01 | pag. 13

Page 14: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

dicono di noidicono di noi

La Federazione puntaa nuovi obiettivi

PistaMarco Rogani - DG Aci Sport

Il direttore generale di Aci Sport: «La grande novità è cercare di recuperare il grup-po nazionale automobilistico, quindi Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Abarth. In parte il presidente sta riuscendo a riallacciare dei rapporti e a convincere il gruppo a riprendere la strada dello sport automobilistico»

n. 01 | pag. 14

Page 15: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

dicono di noidicono di noiMarco Rogano, direttore ge-

nerale di Aci Sport, ha traccia-

to un bilancio sulla stagione,

metendo sul piatto difficoltà,

speranze e certezze del setto-

re. Una visione ottimistica ma

cauta, ricca di novità e progetti

importanti per il futurio.

Aci torna a Modena, che cosa

rappresenta per voi questo

appuntamento?

È una tappa classica della no-

stra stagione, sia per premiare

che per annunciare una parte

del programma che Aco Csai

mette in atto nell’anno succes-

sivo.

Qual è il bilancio del 2013?

Il bilancio è positivo in rappor-

to a quello che è il momento

economico, speriamo che il

2014 tenga sui livelli del 2013.

Serve una conferma, anche se

i numeri di qualche anno fa

sono difficili da riconquistare.

Però, per esempio, un campio-

nato come la Formula 4 aperto

ai quindicenni,m il costruttore

delle vetture aveva program-

mato a 20 il numero delle mac-

chine ma ha dovuto spostare

a 30 la produzione perché sta

ricevendo più ordini del previ-

sto. Questo lascia ben sperare.

A proposito di Formula 4, si

aggiunge un’eccellenza del

panorama italiano.

Siamo l’unica nazione che è riu-

scita a raccogliere la sfida entro

il 2014.

La nota dolenta restano i costi

di questo sport.

L’automobilismo purtroppo

è uno sport che passa attra-

verso il denaro: possono par-

tecipare solamente quelli che

hanno famiglie alle spalle che

li sostengano, oppure coloro

che riescono ancora a trovare

sostenitori esterni. Non facile,

perché le aziende che una vol-

ta sponsorizzavano, in conco-

mitanza con la crisi economica

e il calo del fatturato, non inve-

stono più.

Novità e progetti per il futuro?

La grande novità è cercare di

recuperare il gruppo naziona-

le automobilistico, quindi Fiat,

Alfa Romeo, Lancia e Abarth. In

parte il presidente sta riuscen-

do a riallacciare dei rapporti e

a convincere il gruppo a ripren-

n. 01 | pag. 15

Page 16: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

dere la strada dello sport au-

tomobilistico, per esempio la

Formula 4 è equipaggiato con

motori Abarth. Questa per noi

è una grossa operazione, per-

ché se riusciamo a coinvolgere

il gruppo italiani riusciamo an-

che a riportare i piloti italiani

verso i grandi livelli.

Non dimentichiamoci che

quando Lancia era nel Mondia-

le, Biasion ha vinto due titoli,

per cui i piloti italiani ci sono,

hanno solo bisogno del sup-

porto della Case automobilisti-

che.

Quando rivedremo piloti ita-

liani in Formula 1?

La Ferrari ha iniziato tramite la

Driver Academy in collabora-

zione con la Federazione, a cer-

care e scoprire talenti. Segnalo

due nomi da tenere d’occhio:

Raffaele Marziello, che nel 2013

ha vinto il campionato europeo

di Formula 3, cosa che una vol-

ta dava quasi in automatico il

passaggio alla Formula 1 e che

quest’anno correrà nel GP2, e

Antonio Fuoco, che al suo pri-

mo anno si è aggiudicato la

serie italiana della Formula Re-

nault Alps.

Mi auguro che ualcuno di que-

sti talenti arrivi in Formula UNo,

magari al volante della Ferrari.

Andrea Cardarelli su Toyota

I giovani talenti non mancano, presto

rivedremo un pilota ita-liano in Formula Uno

Segnalo due nomi molto interessanti:

Raffaele Marziello e Antonio Fuoco

n. 01 | pag. 16

Page 17: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

per iOS, andrOid e web

Nuova interfaccia Maggiore velocità di download

Video in streaming

a gennaio scarica gratis la nuova app di

AUTOSPRINT PLUSAUTOSPRINT PLUS

Page 18: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

Simone Faggioli, nel 2013 Cam-

pione Italiano Velocità Monta-

gna Assoluto per la nona volta

e Campione Europeo Monta-

gna per la quinta. Il fiorentino

pilota ufficiale Osella è senz’al-

tro l’icona della velocità in sali-

ta ed è anche responsabile dei

rapporti con i piloti nell’ambito

della Commissione Velocità ACI

CSAI.

Si è conclusa una stagione im-

portante e impegnativa: quale

bilancio può tracciare dell’an-

no appena trascorso?

Ho avuto grandi soddisfazioni

dal 2013. Una stagione nella

quale ho raggiunto gli obiet-

tivi prefissati, anche se con

molta fatica, soprattutto in C.I.

V.M. dove la lotta con Christian

merli e la nuova Osella PA 2000

è stata dura. Ma le vittorie più

faticose sono senz’altro le più

belle. La Federazione sta lavo-

rando per portare tutte le disci-

pline fuori da questo compli-

cato momento. Sono fiducioso

perché le salite sono la storia, il

presente e certamente il futuro

dell’automobilismo”-.

Il settore del motorsport è

in continua evoluzione, che

cosa si aspetta dalla prossima

stagione?

Visto il momento, forse sarà

una stagione ancora un po’ in

sofferenza anche per numero

di piloti presenti. E’ importante

La nona sinfoniadi Simone Faggioli

CIVMSimone Faggioli

n. 01 | pag. 18

Page 19: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

adesso guardare avanti e non

fermarsi.

A rendere sempre più compli-

cato il settore c’è la questione

dei costi: come si riesce a offri-

re competizioni di alto livello

e mantenere l’equilibrio eco-

nomico?

È difficile perché con delle auto

performanti e all’avanguardia

naturalmente lievitano tutti i

costi, per l’aumento delle pre-

stazioni, quindi, dell’adegua-

mento della sicurezza soprat-

tutto. In salita il fenomeno è più

contenuto perché percorriamo

meno Km rispetto alle altre

specilità.

Qual è stato il risultato più

sorprendente della scorsa sta-

gione?

Rispondo come pilota, la vitto-

ria alla Trento – Bondone. Una

vittoria voluta ma senza pre-

supposti, poiché al sabato ab-

biamo avuto un problema con

gli pneumatici, alla domenica

in gara abbiamo indovinato la

scelta, ma senza aver provato

le mescole, fortunatamente le

gomme hanno lavorato bene e

l’impresa è stata possibile. Una

grande soddisfazione per tutto

il team.

Capitolo giovani: a che punto

è la crescita dei piloti italiani?

La Federazione punta molto sui

giovani e lavora in loro favore,

purtroppo il problema princi-

«La Federazione punta molto sui giovani e lavora per loro, purtroppo il problema principale sono ancora i costi eccessivamente elevati. Un trofeo monomarca in salita darebbe la possibilità aile nuove levce di mettersi in mostra con spese ac-cettabili. In più diminuirei il numero delle gare»

La nona sinfoniadi Simone Faggioli

n. 01 | pag. 19

Page 20: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

pale sono ancora i costi ecces-

sivamente elevati. A mio parere

un Trofeo monomarca in salita

darebbe la possibilità ai giova-

ni di mettersi in mostra a costi

accettabili.

Che cosa cambierebbe in

tema di regolamenti?

Diminuirei il numero delle gare

di Campionato Italiano, pur la-

sciando il Campionato unico.

Imbastire un programma su

tredici gare risulta impegnati-

vo.

Siete stati a Modena per le

premiazioni del gotha dell’au-

tomobilismo italiano: che

cosa rappresenta un momen-

to collettivo così importante?

È certamente un bel momen-

to comune da condividere per

concludere una stagione e

guardare alla prossima, tutti in-

sieme.

Poi per me Modena ha un’im-

portanza particolare, proprio in

questa città ci sono i miei part-

ner maggiori.

Come si riesce a fidelizzare e

coinvolgere il pubblico?Che

cosa può essere fatto per com-

piere il definitivo salto di qua-

lità?

Le salite vantano un grande

pubblico sono certamente la

punta di diamante. Forse le tan-

te migliaia di spettatori delle

gare italiane potrebbero forse

essere valorizzati meglio. Degli

schermi sul percorso, delle atti-

vità d’intrattenimento varie, da

aggiungere allo spettacolo del-

la corsa, così da rendere ogni

week end un evento. Magari

introdurre gli ingressi a paga-

mento. Vedo queste modalità

in più parti d’Europa.

Uno sguardo al futuro: che no-

vità dobbiamo aspettarci?

Sono ancora incerto, non è faci-

le e si farà ancora fatica, anche

se c’è del fermento e la salita

sono sicuro che emergerà.

n. 01 | pag. 20

Page 21: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

n. 04 | pag. 21

Page 22: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

Storiche, festadella passione

Il Campione Italiano rally Au-

tostoriche ci ha parlato della

sua bella stagione conclusa

con un titolo quasi inatteso,

del perché corre con le sem-

pre affascinanti auto storiche

ed ha dato uno sguardo al

sempre più prossimo 2014,

una stagione ancora con le

storiche ma potrebbe arrivare

qualche gara nei rally “moder-

ni”.

Si è conclusa una stagione

importante e impegnativa:

quale bilancio può tracciare

dell’anno appena trascorso?

Per me il 2013 non poteva an-

dare meglio, ho vinto il Cam-

pionato Italiano Autostoriche

con la Porsche. La vittoria è

arrivata sul traguardo della

Targa Florio Historic Rally il

17 novembre del 2013, la dice

lunga la data per me che sono

molto superstizioso.

Il settore del motorsport è

in continua evoluzione, che

cosa si aspetta dalla prossi-

ma stagione?

Mi aspetto di potermi ripete-

Auto storicheMatteo Musso

n. 01 | pag. 22

Page 23: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

re in un campionato che sia

completo, sto valutando l’Ita-

liano e l’Europeo, ma deside-

ro pianificare un programma

certo. Mi piacerebbe mettere

a frutto l’esperienza che si ma-

tura con le storiche, tornando

talvolta al volante di auto mo-

derne.

A rendere sempre più com-

plicato il settore c’è la que-

stione dei costi: come si rie-

sce a offrire competizioni di

alto livello e mantenere l’e-

quilibrio economico?

Ho scelto di passare alle sto-

riche perché amo questa ti-

pologia di vetture che hanno

scritto pagine bellissime della

storia dei rally ed io stesso ha

maturato la mia passione per

le corse quando queste auto

ne erano le regine, ma c’è an-

che una ragione economica.

La tecnologia in cintinua evo-

luzione delle auto moderne

prevede degli investimenti

senz’altro maggiori. Correndo

con le storiche ho percepito

la differenza. A mio parere le

eccellenze di ricerca e svilup-

Storiche, festadella passione

po dovrebbero riguardare le

massime serie mondiali, le

atre dovrebbero essere più

accessibili. Questo accade per

alcuni campionati ed alcune

parti del Mondo.

Qual è stato il risultato più

sorprendente della scorsa

stagione?

Il titolo Italiano. Eravamo par-

titi per essere certamente

competitivi, ma con la nostra

Porsche STC eravamo pena-

lizzati su fondi asciutti e scor-

revoli. Ad inizio stagione ab-

biamo corso sul bagnato e su

strade molto impegnative per

via del meteo ed abbiamo ac-

cumulato un buon vantaggio

che abbiamo difeso sui quei

n. 01 | pag. 23

Page 24: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

fondi meno congeniali alla

nostra 911.

Capitolo giovani: a che pun-

to è la crescita dei piloti ita-

liani? Credevo io per primo

che le storiche fossero una

tipologia di vetture per gent-

leman, mi sono presto ricre-

duto. I giovani sono attratti

dal fascino sempre attuale di

queste vetture che negli anni

in cui erano le protagoniste

incontrastate dei rally erano

anche l’icona della bella mac-

china. Per le storiche ci vuo-

le poi grinta e questo attira i

giovani, come le gare con as-

sistenze libere ed il passaggio

in luoghi molto suggestivi.

Che cosa cambierebbe in

tema di regolamenti?

Personalmente diminuirei il

numero di gare. Diventa mol-

to impegnativo stilare un pro-

gramma su dieci gare di Cam-

pionato, magari diversificare

le serie lasciandone solo una

maggiore con meno appun-

tamenti. Poi andrei oltre per

gli standard di sicurezza, è

un aspetto che in antitesi con

l’età delle auto deve progredi-

re e farlo in maniera notevole.

Siete stati a Modena per

le premiazioni del gotha

dell’automobilismo italiano:

che cosa rappresenta un mo-

mento collettivo così impor-

tante?

Un’occasione importante ed

appagante dove tutti i cam-

pioni italiani si ritrovano. Un

momento prestigioso con il

quale la Federazione celebra

tutti i campioni. In certo sen-

n. 01 | pag. 24

Page 25: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

so penso sia un’occasione do-

vuta ai protagonisti di questo

sport.

Come si riesce a fidelizzare e

coinvolgere il pubblico? Che

cosa può essere fatto per

compiere il definitivo salto

di qualità?

I Rally vanno in casa della

gente, a differenza di altre

specialità che sono di nicchia.

Mi accorgo che molte perso-

ne sanno che corro nei rally

per cui è una specialità che

riesce a dialogare con il pub-

blico. Noto con piacere che

gli organizzatori coinvolgono

sempre più frequentemente

il pubblico con iniziative di

contorno, dalle degustazioni

a piccoli spettacoli, questo fa

sì che il pubblico si ricordi del

rally e magari se si crea qual-

che disagio venga superato.

Altra buona iniziativa sempre

più comune sono le prove

spettacolo, anche se non ri-

specchiano a pieno la natura

dei rally.

Uno sguardo al futuro: che

novità dobbiamo aspettarci

da questa disciplina così im-

portante?

Ci sarà il ritorno di gruppi “B”

e con loro quello di molti ap-

passionati che le ricordano

nel periodo dell’epopea dei

rally. Queste vetture porte-

ranno energia positiva. Per-

sonalmente mi aspetto un’e-

spansione dei rally storici ed

auspico un aumento del nu-

mero degli iscritti.

n. 01 | pag. 25

Page 26: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

«Il nostro movimentoresiste anche alla crisi»

StorichePaolo Cantarella

Il Presidente della Commisione Autostoriche traccia un bilancio: «Corriamo con le stessa auto per 30 anni, in fondo un’auto storica è un premio che ci regaliamo dopo tanti anni di lavoro. Il nostro è un modo tutto particolare di fare sport in maniera autonoma. E riusciamo anche a ridurre i costi»

n. 01 | pag. 26

Page 27: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

Paolo Cantarella non è un

nome qualsiasi. Un progessio-

nista come lui è una certezza,

e il ruolo di Presidente della

Commissione Autostoriche

ACI CSAI e la recente nomina

FIA sono una garanzia per il

settore.

Al primo posto, quando si par-

la di mezzi che hanno scritto

la storia dell’automobilismo, la

passione: «Il nostro movimen-

to è solido, perché la nostra

passione in fondo è un premio

ad anni di lavoro, in più, a diffe-

renza delle altre competizioni,

noi corriamo con le nostre auto

senza necessità di cambiare

ad oagni stagione. Non si può

nascondere che il momento

difficile si ripercuote anche sul

nostro settore, ma l’auto sto-

rica regge meglio delle altre

specialità: diciamo che si vive

ancora bene».

Un modo tutto particolare di

affrontare le competizioni:

«Qualcuno di noi corre con la

stessa auto da 30 anni, una via

speciale di fare uno sport in au-

tonomia. È uno dei segreti del

successo delle auto storiche,

perchè i costi possono essere

drasticamente ridotti».

n. 01 | pag. 27

Page 28: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

«Aspettiamo che arrivinonuove Case nel settore»

Cross Country RallyMauto Tavella

Il settore ha vissuto un calo di partecipanti: «È una specialità che offre molti spunti a piloti e costruttori, adesso serve una riduzione dei costi, ma siamo certi che questa disciplina crescerà. Servirebbe una buona copertura televisiva per fare conoscere al pubblico la bellezza delle nostre gare»

n. 01 | pag. 28

Page 29: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

Mauro Tavella componente

della Commissione rally per il

Cross Country ha parlato della

particolare specialità del fuori-

strada, tracciando il bilancio del

2013 e guardano al 2014 agoni-

stico alle porte.

Si è conclusa una stagione

importante e impegnativa:

quale bilancio può tracciare

dell’anno appena trascorso?

Il bilancio non è dei migliori per

due motivi. Il primo è il partico-

lare periodo che ha portato un

calo di partecipanti, il secondo

è legato alla geografia italiana

che non offre molti percorsi

altamente consoni alla specia-

lità come avviene in altre parti

d’Europa, ad esempio Spagna

o Portogallo, per non parla-

re dell’America Latina. Il Cross

Country è una specialità di nic-

chia con delle caratteristiche

un po’ particolari.

Il settore del motorsport è

in continua evoluzione, che

cosa si aspetta dalla prossima

stagione?

Che possano esserci case co-

struttrici e privati spinti ad en-

trare in gioco nella nostra spe-

cialità. Una specialità che offre

molti spunti ai piloti ed alle

case.

A rendere sempre più compli-

cato il settore c’è la questione

dei costi: come si riesce a offri-

re competizioni di alto livello e

mantenere l’equilibrio econo-

mico?

Non aumentando le tasse d’i-

scrizione e ridimensionando i

costi di tutto ciò che non è es-

senziale per la competizione.

n. 01 | pag. 29

Page 30: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

Non si può e non si deve pen-

sare di tagliare delle spese sulla

sicurezza, ma si possono ridurre

delle spese accessorie.

Qual è stato il risultato più sor-

prendente della scorsa stagio-

ne?

Certamente il fatto che si è mes-

so in luce il giovane Dalmazzini.

Nella nostra specialità non è

usuale che un giovane emerga.

Capitolo giovani: a che punto

è la crescita dei piloti italiani?

E’ difficile trovare un giovane

nella nostra specialità, poiché

il Cross Country lo preferisco-

no i piloti maturi, dove occorre

tanta esperienza per una com-

petizione complessa che però

risulta più blanda nel suo ritmo

complessivo. La passione ver-

so il Cross Country si tramanda

magari di padre in figlio, si se-

gue la traccia di qualcuno che lo

ha fatto prima. L’esempio lam-

pante è la Dakar dove vi gareg-

giano grandi piloti che arrivano

da altre specialità, come i rally o

la velocità.

Che cosa cambierebbe in tema

di regolamenti?

Nulla di significativo.

Siete stati a Modena per le

premiazioni del gotha dell’au-

tomobilismo italiano: che cosa

rappresenta un momento col-

lettivo così importante?

E’ bello che la Federazione rico-

nosca a tutti i piloti un impor-

tante e gratificante momento.

Anche se momenti come que-

sto devono portare a riflettere

sull’importanza del messaggio

del nostro sport. Tutti dobbia-

mo lavorare per la crescita della

Andrea Cardarelli su Toyota

n. 01 | pag. 30

Page 31: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

sicurezza stradale, l’automobi-

lismo è bello ma deve essere

anche veicolo e promotore di

sicurezza per il pubblico.

Come si riesce a fidelizzare e

coinvolgere il pubblico? Che

cosa può essere fatto per

compiere il definitivo salto di

qualità?

La nostra specialità ha delle

caratteristiche particolari su

percorsi impervi in aperta cam-

pagna, all’interno di boschi o

lungo i fiumi, che per loro na-

tura non facilitano l’afflusso di

pubblico. Il pubblico sul per-

corso c’è ed in gare come l’Ita-

lian Baja è in numero cospicuo,

ma è sempre un pubblico mol-

to appassionato e competente

del settore. Di certo non trovia-

mo le folle dei rally su una pro-

va soltanto di Cross Country,

infatti, è andata meglio in que-

sti anni alle gare di campiona-

to abbinate ai rally su terra. Per

incentivare la gente a seguire la

nostra specialità si devono rea-

lizzare degli speciali in TV con

delle immagini belle, che at-

traggano il pubblico televisivo.

Uno sguardo al futuro: che no-

vità dobbiamo aspettarci da

questa disciplina così impor-

tante?

L’auspicio è verso un rilancio

della specialità ed un aumen-

to del numero degli iscritti alle

gare.

n. 01 | pag. 31

Page 32: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

Si è conclusa una stagione im-

portante e impegnativa: quale

bilancio può tracciare dell’an-

no appena trascorso?

Il timore che il futuro non pos-

sa essere migliore del presente

impone il massimo impegno,

quindi con l’impegno solita-

mente nascono i risultati: Su-

zuki anche quest’anno si è im-

posta nel Campionato Italiano

Cross Country Rally dimostran-

do ancora una volta l’affidabili-

tà e la competitività dei propri

fuoristrada. Inoltre sono sem-

pre più numerosi i clienti spor-

tivi che utilizzano auto Suzuki,

sia nel Cross Country con le

Grand Vitara, che nei rally con

le Swift Sport, infoltendo le fila

nei nostri monomarca, il Chal-

lenge Suzuki e il Suzuki Rally

Cup.

Il settore del motorsport è

in continua evoluzione, che

cosa si aspetta dalla prossima

stagione?

È difficile fare previsioni: la con-

fusione politica ed economica

che contraddistingue questo

momento storico non aiuta ad

essere ottimisti nei confronti di

una disciplina sportiva che non

è mai stata “per tutti”...Certo la

Federazione dovrebbe investi-

re sul futuro, evitando sprechi

ed adottando una sorta di die-

ta rispetto agli appuntamenti

del passato: meglio diradare gli

«Adesso servononuove strategie»

Cross CountryMassmo Nicoletti - Suzuki

n. 01 | pag. 32

Page 33: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

«Adesso servononuove strategie»

appuntamenti che avere gare

con 4 gatti...

A rendere sempre più compli-

cato il settore c’è la questione

dei costi: come si riesce a offri-

re competizioni di alto livello

e mantenere l’equilibrio eco-

nomico?

Vedo 2 possibilità: adottare una

dieta; con meno gare si evita di

“allungare il brodo”... Poi favori-

re la partecipazione ai “piccoli”,

che finora sono stati trascurati

dalla Federazione. E’ la base che

fa l’altezza, diceva il proverbio.

E se non si trova il sistema di far

correre anche chi non ha enor-

mi possibilità, i numeri saranno

sempre piccoli, perchè i nume-

ri si fanno con le auto da 10-

20.000 euro e non con le WRC

o le Super2000, che saranno

sempre una dozzina e non di

più. Impariamo dai nostri cugi-

ni d’oltralpe (che di rally se ne

intendono..) e che nelle gare di

Campionato Francese hanno

200 iscritti, di cui ben più del-

la metà con auto piccole o co-

munque molto economiche, e

dove l’iscrizione alla gara costa

la metà che da noi e l’organiz-

zatore però... guadagna.

Qual è stato il risultato più

sorprendente di questa sta-

gione?

Per noi in Suzuki la sorpresa è

stata la vittoria nel Suzuki Chal-

lenge di un esordiente, classe

Massimo Nicoletti traccia un bilancio della stagione: «Bisogna favorire la parteci-pazione dei giovani e di coloro che gareggiano con auto piccole ed economiche an-che con tasse di iscrizione molto differenziate: perchè un pilota che parte con una WRC dovrebbe scandalizzarsi se pagasse il quadruplo di iscrizione di un ventenne con una 205?»

Lo stand di Bacci alla scorsa edizione di Motorsport Expotech

n. 01 | pag. 33

Page 34: Motorsport Business Magazine - Anno 03 - n. 01

1993, che ha vinto su piloti di

grande capacità ed esperien-

za: ci ha veramente impressio-

nati perchè il Cross Country

Rally è una disciplina dove l’e-

sperienza ha sempre avuto un

ruolo determinante, ma An-

drea Dalmazzini ha vinto an-

dando molto veloce, ma anche

con una straordinaria gestione

della gara e del campionato,

da pilota esperto e maturo....Ci

piacerebbe dargli la possibilità

di crescere.

Capitolo giovani: a che punto

è la crescita dei piloti italiani?

Un disastro. Il limite di età nel

Campionato Rally Junior ita-

liano coincide con l’età in cui

all’estero si considera termi-

nata la carriera! Sembra che si

cerchi di più il portafoglio che

il talento.

Che cosa cambierebbe in

tema di regolamenti?

Non c’è altezza senza base!

Quindi favorire la partecipazio-

ne dei giovani e di coloro che

gareggiano con auto piccole

ed economiche anche con tas-

se di iscrizione molto differen-

ziate: quando decolla un aereo

salgono passeggeri che pa-

gano cifre molto diverse per il

biglietto, eppure arrivano tutti

insieme e nessuno si scandaliz-

za. Perchè un pilota che parte

con una WRC dovrebbe scan-

dalizzarsi pagasse il quadruplo

di iscrizione di un ventenne

con una 205?

Siete stati a Modena per le

premiazioni del gotha dell’au-

tomobilismo italiano: che

cosa rappresenta un momen-

to collettivo così importante?

Una piacevole festa, una bella

occasione per ricordare la vit-

toria.

Come si riesce a fidelizzare e

coinvolgere il pubblico? Che

cosa può essere fatto per

compiere il definitivo salto di

qualità?

Cominciamo con la serietà, poi

mettiamoci impegno, e se ne

abbiamo anche un pò di pas-

sione e saremmo già ad un

buon punto.

Che novità dobbiamo aspet-

tarci da questa disciplina?

Soddisfazioni ed emozioni,

cos’altro?

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