@motion Anno 2 Numero 6

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@motion PERIODICO SULL’ AUTOMAZIONE INDUSTRIALE DI SONEPAR ITALIA ANNO II° - NUMERO 6 - OTTOBRE 2009

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Periodico sull'automazione Industriale

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@motionPERIODICO SULL’ AUTOMAZIONE INDUSTRIALE DI SONEPAR ITALIA

ANNO II° - NUMERO 6 - OTTOBRE 2009

Numero 6 - Ottobre 2009

INDICEINDICE

Redazionale di benvenutodi Gianfranco Lanzoni

MoellerNuova serie di inverter M-MAX | Moeller-Eaton drives

MoellerSVX9000 Drive Eaton-Moeller

Bticino - LegrandNuovi manicotti Legrand

AsitaReti Lan

ItalweberBusbar

Phoenix ContactSistemi wireless

AbbAutomazione & Olio extra-vergine d’oliva

AbbSezionatori commutatori manuali e motorizzati OTc | Morsetti componibili SNK

Redazionale Mondi Convergenti di Oscar Bresciani

CaburAlimentatori speciali per applicazioni in automazione

GrafoplastSiglatura No Problem

OmronFotocellule Omron E3Z

Schneider ElectricNuovi Magelis XBTGK | Magelis Smart | Terminali Grafici XBTGT

SiemensCPU Simatic S7-300 Profinet

SickLe soluzioni di Sick per l’identificazione automatica

LovatoLovato Electric “DMG”

Elenco Filiali Sonepar

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REDAZIONALE

Siamo arrivati molto velocemente anche al terzo e ultimo numero dell’anno.

Ci siamo lasciati a Lu-glio con le considerazioni riguardo i differenti metodi di reazione che i vari attori adottano per affrontare la situazione di mercato che stiamo vivendo.

Da parte di Sonepar Italia posso solo con-fermare la determinazione di strutturarsi al meglio in termini di organizzazione e servizi di supporto, con l’intento di migliorare effi-cienza e competitività verso i clienti.

Come sempre, in caso di “cantiere aperto” dobbiamo esporre il cartello “stiamo lavo-rando per voi”, sapendo che qualche piccolo disservizio in questo momento di transizione può capitare.

Ci troviamo in un turbinio di cambiamenti, segnale della rapidità con cui il gruppo af-fronta la necessità di riorganizzarsi per mi-gliorare internamente e verso i clienti, che a loro volta dovranno essere più competitivi su applicazioni per loro tradizionali e su altre specializzazioni per ampliare i propri orizzon-ti e creare nuove opportunità di business.

Il redazionale del nostro Team del cablaggio strutturato (pag.16), cui Oscar Bresciani è probabilmente l’esponente di maggior spic-co, dimostra come, grazie ai nostri Team di specialisti, si possano affiancare i nostri clienti su interi capitolati anche con le appli-cazioni più disparate.

Faccio un esempio abbastanza calzante: è di questi giorni la stipula di un nuovo accordo

biennale per fornire prodotti agli stabilimenti Italiani di una delle più note industrie di elet-trodomestici mondiali.

Dai primi incontri di semplice negoziazione per prodotti di manutenzione dei siti produt-tivi, siamo finiti a siglare un accordo dove questo aspetto è quasi diventato la parte secondaria.

Una volta valutati i servizi offerti, sono sta-ti aperti tavoli di collaborazione per progetti di Energy Efficiency, come la progressiva sostituzione dell’illuminazione uffici, reparti produttivi e spazi esterni, con nuovi sistemi più efficienti e/o di minor consumo, valutan-do tutte le novità che il mercato sta offrendo sia nel campo della fluorescenza che dei led.

Inoltre, sono in corso studi per una centrale fotovoltaica da abbinare al rifacimento delle coperture degli stabilimenti, con un occhio alle varie tipologie di incentivi. In futuro si passerà anche nelle fasi di lavorazione per individuare altre soluzioni che facciano ri-sparmiare energia.

Ma non basta, si sta anche valutando di ri-durre i costi grazie una possibile gestione dedicata del magazzino e di un sicuro siste-ma di riordino via web. L’obiettivo è sempre quello di offrire “servizi a valore” e non più solo prodotti, perché ci sia un ritorno econo-mico per i nostri partner.

Vi auguro una buona lettura

Bentrovati a tutti

Gianfranco LanzoniCoordinatore PMTeam Automazione Industriale

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Visitate il sito www.sonepar.it e iscrivetevi nella sezione @motion per ricevere la rivista personalmente e direttamente all’indirizzo che preferite.Se avete richieste e osservazioni, scriveteci alla casella di posta [email protected]

MMX-COM-PC-la “comunicazione in linea”

Il modulo di comunicazione MMX-COM-PC ad innesto di tensione di rete sul convertito-re di Frequenza (batteria interna):

- Upload e download di tutti i parametri.- Il collegamento diretto ad un PC tramite interfaccia USB (parametrizzazione).- La copia dei parametri nelle macchine prodotte in serie o in caso di sostituzione di un apparecchio.

Con questo modulo di comunicazione i dati sono più sicuri e le operazioni di messa in funzione e manutenzione più veloci.

l’utilizzo del dispositivo in un ampio range di applicazioni.

M-MAX include funzioni quali, controllore PI, aggancio al volo (sincronizzandosi sul motore in movimento), in caso di guasto, risponde in modo differente in base alla programmazione scelta; una seriale RS485 con protocollo Modbus a bordo etc.

Parametrizzazione tipo “user-friendly”. Il menù offre set di parametri pre-configurati per applicazioni frequenti, un menù per i pa-rametri più importanti e un sotto-menù ben strutturato che permette una semplice para-metrizzazione per applicazioni complesse.

I parametri possono essere assegnati via PC o tramite la tastiera. Un modulo fissato direttamente su M-MAX permette la comu-nicazione al PC tramite interfaccia USB.

Lo stesso modulo può essere utilizzato per trasferire i parametri a più inverter che ne-cessitano della stessa configurazione.

Durante la parametrizzazione non è neces-sario alimentare l’inverter.

La parametrizzazione di M-MAX viene fatta in pochi e semplici passaggi: - Rimuovere la cover; - Inserire il modulo; - Attivare la parametrizzazione premendo l’apposito tasto; - Rimuovere il modulo; - Rimettere la cover, fatto!

Il dispositivo opportunamente programmato è pronto per essere inviato all’utente. Un processo veloce e molto semplice!

I nuovi inverter Moeller-Eaton M-MAX of-frono sette e nove varianti rispettivamente nelle versioni mono-fase e tri-fase.

Sono caratterizzati da un design molto compatto, un accurato controllo di coppia e semplicità d’utilizzo, assolveranno i compiti più ardui in un ampio campo di applicazioni quali pompe, ventilatori, nastri trasportatori, macchine utensili etc.

I dispositivi mono-fase (208…240 V +10/-15 %) sono disponibili nel range di potenza 0.25 - 2.2 kW, mentre i dispositivi tri-fase (380…480 V +10/-15 %) 0.37 - 7.5 kW.

M-MAX viene prodotto per il mercato mon-diale ed è conforme alle seguenti approva-zioni: CE, UL (USA), cUL (Canada) e cTick (Australia).

Possono essere installati su guida DIN o con fissaggio a vite. Vengono forniti con tutti i componenti richiesti per essere con-formi alle normative EMC. Dispongono di filtri interni conformi alla categoria C2 (am-biente pubblico) e C3 (ambiente industriale) in accordo con IEC/EN 61800-3.

La connessione a terra del filtro può esse-re interrotta per l’utilizzo del dispositivo in ambiente IT.

L’inverter può lavorare in modo “V/f” e “sen-sorless vector” in un range di temperature -10 °C - +50 °C con 50% di sovraccarico. Il motore viene monitorato e protetto dalla protezione motore interna all’inverter.

Sei ingressi digitali e due ingressi analogici, un’uscita digitale e una uscita analogica, come pure due uscite a relè, permettono

INDICEMOELLER An Eaton Brand

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Nuova serie di Inverter M-MAXDispositivi mono/tri fasi per il mercato mondiale

INVERTER

M-MAX

MOELLER An Eaton Brand

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L’intera gamma inverter Moeller-Eaton, offre il prodotto ottimale per qualsiasi applica-zione nel campo industriale, HVAC, tratta-mento acque, sollevamento e per qualsiasi impiego gravoso. Grazie a più di 50 anni di esperienza nel campo drives, il marchio Moeller-Eaton rappresenta la migliore scelta “risk-free” e la soluzione più completa nel controllo di velocità.

L’intera serie, indipendentemente dalla po-tenza, presenta caratteristiche comuni quali filtri antidisturbo in cat. C2 integrati, indut-tanza di linea integrata e temperatura max di lavoro senza declassamento sino a 50°C. Ogni dispositivo può essere utilizzato in ap-plicazioni a basso od elevato sovraccarico. Nel primo caso la corrente continuativa for-nita è maggiore e permette il comando di un motore di potenza superiore rispetto alla taglia dell’inverter. Un prodotto compatto, modulare ed espandibile soddisfa le più se-vere esigenze della clientela.

SLX9000:E’ un inverter per applicazioni standard con un buon controllo vettoriale ad anello aperto. E’ dotato di un tastierino numerico removibile e remotabile. Tensione di alimen-tazione trifase 380 – 500 Vac, sovraccari-co 150% per un minuto e max corrente di spunto pari al 250% per 2 sec. E’ fornibile sia nella versione IP21 che IP54 con mede-sime dimensioni di ingombro.

SVX9000:E’ un inverter per applicazioni industriali con un ottimo controllo vettoriale ad anello aperto. E’ dotato di un tastierino alfanume-rico removibile e remotabile. Tensione di ali-mentazione monofase 208 – 240 Vac con

declassamento e trifase 208 – 240 Vac; tri-fase 380 – 500 Vac e trifase 525 – 690 Vac.Sovraccarico 150% per un minuto e max corrente di spunto pari al 250% per 2 sec.E’ fornibile sia nella versione IP21 che IP54 con medesime dimensioni di ingombro.

SPX9000:E’ un inverter per applicazioni industriali ad elevate performance; fornisce un ottimo controllo vettoriale ad anello aperto e chiu-so ( con apposita scheda encoder ). E’ dotato di tastierino alfanumerico removi-bile e remotabile. Tensione di alimentazione monofase 208 – 240 Vac con declassa-mento e trifase 208 – 240 Vac; trifase 380 – 500 Vac e trifase 525 – 690 Vac.Sovraccarico 150% per un minuto e max corrente di spunto pari al 250% per 2 sec.E’ fornibile sia nella versione IP21 che IP54 con medesime dimensioni di ingombro sino alla taglia FR10 (250kw).

Tutta la serie 9000 è espandibile con l’ag-giunta di schede I/O, bus di comunicazione Can-Open, DeviceNet, ProfibusDP, Modbus e molti altri. Nel dispositivo sono pre-cari-cate sette applicazioni selezionabili; ognuna di esse associa diverse funzionalità agli in-gressi/uscite digitali ed analogiche.

La programmazione può essere effettuata tramite tastierino oppure utilizzando un sof-tware di configurazione gratuito e scaricabi-le liberamente dal sito, con cui è possibile scaricare nel drive altre applicazioni preco-stituite e differenti da quelle già presenti.

L’unità di potenza della serie 9000 fa uso della più sofisticata tecnologia a semicon-duttore e di una costruzione altamente mo-

dulare in grado di soddisfare tutte le esigen-ze del cliente.

Questi drives proseguono la tradizione di robustezza e funzionalità assicurando la mi-gliore soluzione al giusto prezzo.

Moeller-Eaton drives: la soluzione ottimale per ogni industria e applicazione.Inverter serie 9000, SLX – SVX - SPX

Potenza (kw)

0,75

SLX9000 Inverter general purpose

SVX9000 inverter x applicazioni industriali

SPX9000 inverter x applicazioni industriali ad elevate performance

Cost

o / F

unzi

onal

ità

10 22 75 132 250 400+

MOELLERAn Eaton Brand

• Pompaggio acque da Lago Salato

Trona, California:

SVX9000 declassato per alte temperature, in ambiente aggressivo, 50°C con presen-za di solfuro di idrogeno nell’aria. Cassetta fornita dal cliente in IP6x, schede controllo inverter opportunamente rivestite per resi-stere alla presenza del solfuro e del sale.

La possibilità di alloggiare l’inverter con dissipatore esterno alla piastra di fissaggio, ha permesso un notevole smaltimento del calore rispetto ad un fissaggio tradizionale.

SVX9000 ha sostituito la partenza diretta con motore verticale; l’insieme inverter più motore asincrono tradizionale ha determi-nato una riduzione dei costi rispetto all’uti-lizzo di un motore verticale di superficie.

La robustezza e compattezza dell’inverter SVX9000 hanno contribuito in modo deter-minate sulla scelta del prodotto Eaton- Mo-eller da parte del cliente.

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SVX9000 Drive Eaton-Moeller vettoriale sensorlessApplicazioni

Numero 6 - Ottobre 2009 MOELLERAn Eaton Brand

• Compressori e pompe

Michigan City, Indiana:

Eaton-Moeller ha fornito a un cliente gli inverter SVX9000 sostituendo la classica partenza diretta. SVX è stato installato senza alcun problema nell’alloggio previsto senza necessità di modifiche e adattamenti, grazie alle dimensioni contenute e all’integrazione di filtro antidisturbo ed induttanza di linea.

L’utilizzo di un sistema a velocità variabile ha contribuito sensibilmente ad incremen-tare il risparmio energetico e la riduzione dei costi per una tipica applicazione con com-pressori. Utilizzando una partenza diretta, il costo re-lativo al consumo energetico annuale ugua-gliava la spesa effettuata per l’acquisto del compressore.

SVX9000 ha contribuito in modo determi-nate alla riduzione di tali costi.

I drives concorrenti erano dal 25 al 33% più grandi dimensionalmente, la custodia era progettata per drives contenuti e con temperature di esercizio sino a 50°C senza

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officina come in cantiere, e, non dovendo impiegarsi un attrezzo, la riduzione nel ri-schio di abrasione dell’isolante del condut-tore o del suo riscaldamento (l’operazione di attestamento del manicotto avviene a freddo).

I manicotti sono disponibili in solo 5 dif-ferenti taglie, a secondo del diametro dei conduttori. Una gamma razionale in grado di coprire un’ampia fascia di sezioni, da 10 a 300 mm2.

L’accurata scelta del materiale (PA 6.6), le raffinate tecniche di stampaggio garan-tiscono un ottima tenuta nel tempo e la persistenza della colorazione di identifi-cazione anche nelle condizioni d’impiego (temperatura, umidità) più difficili.

I manicotti di identificazione e protezione Legrand sono disponibili nei seguenti colori: blu, nero, marrone, rosso, giallo, giallo/ver-de. E per i seguenti conduttori:Ø da 7,1 a 10,5 mm lunghezza 20 mm, Ø da 10 a 13,5 mm lunghezza 29,5 mm, Ø da 13 a 17 mm lunghezza 38 mm, Ø da 16,5 a 23 mm lunghezza 46 mm, Ø da 22,5 a 29 mm lunghezza 55 mm.

Temperatura d’impiego da -40°C a +105°CTenuta dielettrica trasversale 6KV

I Sistemi di siglatura Legrand

I manicotti rappresentano un nuovo tassello nel sistema di siglatura Legrand.

Soluzioni pratiche, veloci e affidabili dispo-nibili secondo i codici numerici/colore inter-nazionali.

Agli affermati sistemi di siglatura per mor-setti, conduttori e apparecchiature, Le-grand affianca oggi un innovativo sistema di manicotti di identificazione e protezione per conduttori e capocorda.

Da oltre 30 anni Legrand produce nei suoi stabilimenti i morsetti, morsettiere, sistemi di cablaggio e siglatura. Milioni di profes-sionisti del cablaggio, in tutto il mondo, li utilizzano e ne hanno fatto uno dei punti di riferimento nel campo della connessione.

Forte della sua lunga esperienza Legrand presenta oggi un nuovo sistema di manicotti per identificazione e protezione.

Le due principali funzioni dei manicotti sono di consentire la facile identificazione dei capocorda, grazie alla gamma colore (per-mettendo, in fase di assemblaggio, la con-nessione del conduttore al giusto morsetto), e di isolare il più possibile capocorda e mor-setto, proteggendo dal rischio di contatti diretti.

Il risultato dell’allestimento con manicotti sarà un’installazione sicura, professionale e curata, in grado di valorizzare il lavoro dei tecnici del cablaggio

I nuovi manicotti di identificazione e pro-tezione Legrand consentono un concreto guadagno nei tempi di allestimento, una superiore sicurezza e una evidente flessibi-lità installativa grazie alla possibilità di mon-taggio e smontaggio senza utensili, prima o dopo il cablaggio.

Questo garantisce sempre un’operatività im-mediata, in tutte le condizioni di posa, in

LEGRAND

Nuovi manicotti LegrandPer identificare e proteggere conduttori e capocorda, prima o dopo il cablaggio.

• CAB 3, il sistema ad anello aperto, unico per conduttori e morsetti Viking che con- sente di effettuare la siglature dopo aver attestato conduttori nei morsetti.

• Memocab, il sistema di siglatura per conduttori e apparecchiature che consente di allestire le siglature prima della posa. I suoi porta etichette per conduttori flessibili garantiscono la perfetta integrità della siglatura anche negli ambienti industriali più aggressivi.

• Duplix, il sistema per morsetti di potenza e cavi, con fissaggio a collare, che consente di allestire arrivi e partenze contemporaneamente.

a pinza che, semplicemente abbracciando i conduttori di alimentazione o i cavi di se-gnale, rilevano eventuali disturbi misurando lo spettro delle varie frequenze.

Dotati di memoria interna, possono essere lasciati “in campo” per l’analisi anche di lunghi periodi di tempo. I dati memorizzati possono essere trasferiti a PC per succes-sive analisi.

Una causa molto probabile è invece da ri-cercarsi nella presenza di disturbi di vario genere o provenienza anche di tipo RF, con-dotti su cavidi alimentazione o indotti sui conduttori di segnale.

Alcune cause di questi disturbi sono:Dispositivi elettrici che usano inverter.Apparecchi elettronici in reti configurate: questa incrementa il numero di accessi, possibili per i disturbi e rende gli itinerari di propagazione più complessi.

Disturbi diffusi generati da carichi indutti-vi, da variazioni di velocità da parte di mo-tori elettrici, ascensori, da altre macchine utilizzate per la movimentazione di materiali, da scariche elettrostatiche, dovute al con-tatto con oggetti metallici o persone, oppure da fulmini.

Disturbi a radiofrequenza dovuti a tra-smissioni e comunicazioni wireless.

Per risolvere i problemi causati da tali di-sturbi è necessario conoscerne la natura e misurarne le componenti di frequenza, ovviamente rilevando questi dati durante la normale operatività. Per rendere semplice ed efficaci questi rilevamenti, ASITA propo-ne due strumenti appositamente studiati a questo scopo:

- 3144/20 rileva disturbi nella gamma di frequenze 500Hz – 30MHz;

- 3145/20 rileva disturbi nella gamma di frequenze 5kHz – 100MHz.

Ciascuna unità consente di identificare la presenza di questi disturbi in modo veloce e non invasivo utilizzando speciali sensori

La rete LAN è la spina dorsale di qualsiasi sistema informatico; il suo corretto cablag-gio è il primo e più importante tassello per garantirne l’efficienza.

Per eseguire il controllo di un cablaggio in modo approfondito è necessario essere in possesso di uno strumento completo che, oltre agli errori più comuni, sia in grado di rilevare anche gli errori insidiosi come le “coppie divise”.

Per un cablaggio senza errori, il tester per reti LAN 3665/20 diventa indispensabile!

3665/20 permette un’analisi completa dei collegamenti, rilevando errori di cablaggio come “coppie invertite”, “spostate”, “in-terrotte”, “in corto” e “divise”.

Lo strumento è dotato della funzione di mi-sura della lunghezza del cavo che fornisce immediatamente la lunghezza della tratta e la distanza esatta di eventuali interruzioni dal punto in misura.

La capacità dello strumento di rilevare le “coppie divise” riveste una grande impor-tanza in quanto, questo errore abbastanza comune, crea seri problemi riducendo la ve-locità di trasferimento dei dati; ad esempio, una rete 100BASE potrebbe raggiungere solo la velocità 10BASE.

Purtroppo a volte accade che, apparec-chiature collegate ad una rete realizzata a regola d’arte, evidenzino comportamenti non corretti con la conseguenza di lavoro non svolto oltre ad enormi perdite di tem-po nel ricercare un guasto che in effetti non esiste né nell’apparecchiatura, tantomeno nella rete.

INDICEASITA

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AsitaReti LAN

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www.asita.com

integrato, e fornisce quindi innumerevoli e consistenti vantaggi rispetto ai tradizionali metodi di cablaggio dei quadri elettrici.

Lo standard di mercato è costituito dal si-stema a barre con interasse 60 mm. Questo sistema, che può svilupparsi nella versione tripolare o quadripolare, nella sua configurazione base, è in grado di ospita-re barre di rame piatte fino alla dimensione 30x10 mm. Una volta realizzata la struttu-ra “portante”, formata da portasbarre e da barre di rame, i clienti possono scegliere tra numerosi accessori per la protezione, il sezionamento, la copertura e per la deriva-zione dei componenti.

Da segnalare la vasta gamma di seziona-tori portafusibili sotto carico, anche equi-paggiati con dispositivi per il monitoraggio elettronico a distanza dei fusibili.

I sistemi a barre costituiscono oggi un moderno ed efficace sistema per la distri-buzione dell’energia elettrica. La struttura risultante infatti si dimostra semplice, affi-dabile, flessibile e compatta, in modo tale da consentire a tutti i possibili utilizzatori di risparmiare spazio, tempo e denaro.

A riprova di questi vantaggi basta conside-rare il fatto che tali sistemi di distribuzione sono ormai utilizzati da molte delle aziende leader nei più vari settori di attività industria-le, in particolare per l’automazione delle li-nee di produzione.

I nostri clienti che già utilizzano questo tipo di impianto sono innumerevoli, ed operano ad esempio in aziende che lavorano il legno, nelle industrie cartarie, nelle industrie di la-vorazione della plastica o dei metalli, ma anche nel mondo della refrigerazione e delle industrie agro-alimentari.

Volendo riassumere e semplificare, un si-stema di distribuzione a barre è composto da sei componenti principali: i supporti por-tasbarre, le barre di rame (eventualmente stagnate), le coperture e le protezioni con-tro i contatti accidentali, gli adattatori (che devono essere in grado di supportare tutti i più diffusi interruttori di potenza presenti sul mercato), le basi portafusibili (standard o sezionabili) ed i connettori (morsetti, piastre di derivazione, ecc.);

L’utilizzo di tale innovativo tipo di soluzione da parte di quadristi e cablatori, comporta invariabilmente una impressione molto posi-tiva ed una effettiva soddisfazione, in quan-to questo sistema risulta completamente

ITALWEBER

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BusbarSistema di distribuzione a barre dell’energia elettricaIl presente ed il futuro dei quadri elettrici

Un mondo di protezione

I VANTAGGI

Risparmio di spazioTutti i componenti vengono montati direttamente sulle barre (normalmen-te senza l’utilizzo di alcun attrezzo), ottimizzando così lo spazio a dispo-sizione.

Risparmio di tempo Il fissaggio meccanico ed il collega-mento elettrico avvengono con una sola operazione; inoltre la rimozio-ne dei componenti è velocissima ed eventuali variazioni progettuali posso-no essere effettuate senza stravolgere il sistema.

Risparmio di denaro Grazie al risparmio di spazio e di ore di lavoro, il rapporto costi / benefici risulta decisamente più vantaggioso rispetto ai sistemi tradizionali.

INDICEPHOENIX CONTACT

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le teleassistenza di macchine e impianti, il modem può essere utilizzato anche per sta-bilire connessioni GPRS ed EDGE basate su TCP/IP. Le connessioni GPRS ed EDGE si basano sul volume di dati trasferito e non sulla durata della connessione. EDGE, che rappresenta l’ulteriore evoluzione di GPRS, offre velocità di trasmissione significativa-mente superiori fino a 210 kBit/s.

flessibile per i compiti più diversi. Bluetooth offre i seguenti vantaggi:

• Copertura fino a 150 m in ambienti in- dustriali, e fino ad oltre 400 m. in spazio aperto;

• Trasmissione ciclica e veloce di piccoli pacchetti di dati;

• Elevata frequenza locale del sistema, ovvero possibilità di funzionamento in parallelo di molte reti Bluetooth senza di- sturbi reciproci;

• Coesistenza con reti WLAN-802.11;

• Elevata sicurezza dei dati grazie alla cifratura dei dati a 128 bit, e all’autentica- zione delle utenze.

I modem GSM utilizzano la rete GSM diffusa in tutto il mondo in associazione alla tecno-logia Internet per fornire connessioni sicure a reti Ethernet industriali remote. Oltre alle connessioni dial-up GSM per la tradiziona-

La trasmissione di dati wireless in ambiente industriale non costituisce più un proble-ma. Se nella rete vanno integrate utenze in movimento o poste a grandi distanze ci si scontra presto con i limiti di una connessio-ne via cavo. Un’alternativa è rappresentata da una connessione radio, in quanto le onde elettromagnetiche non sono soggette ad al-cuna usura e si adattano perfettamente ad applicazioni altamente dinamiche.

Trusted Wireless è una tecnologia radio sviluppata per le applicazioni industriali. Per la trasmissione in banda viene utilizza-ta la tecnologia FHSS (Frequency Hopping Spread Spectrum) che garantisce un’eleva-ta immunità ai disturbi. Trusted Wireless è contraddistinta dalle se-guenti caratteristiche:• Copertura di grandi distanze da alcune centinaia di metri a vari chilometri;

• Comunicazione stabile e affidabile in ambiente industriale;

• ISM-Band senza licenza (Industrial, Scientific and Medical Band);

• Diagnostica integrata;

• Possibilità di un’elevata frequenza locale di molte centinaia di reti;

• Utilizzabile senza disturbi in parallelo ai sistemi WLAN-802.11 e Bluetooth.

Con Bluetooth, (standard IEEE 802.15.1), che funziona secondo la tecnologia FHSS, possono essere create connessioni punto a punto o reti radio locali con massimo di sette utenze. Grazie ai vari profili di applica-zione lo standard si dimostra una soluzione

Sistemi wirelessDimenticate il cavo, non i segnali!

PHOENIX CONTACT

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di automazione mediante un Access Point WLAN. Se i dispositivi non dispongono di un’interfaccia WLAN, ma hanno una porta Ethernet, possono essere collegati con l’au-silio di un client Ethernet WLAN.

I sistemi WLAN, standardizzati a norma IEEE 802.11, permettono un accesso high speed wireless alla rete dell’impianto. I compo-nenti compatibili con interfaccia WLAN vengono integrati direttamente nel sistema

Codice

2867733

Descrizione CONFIGURAZIONETecnologia di trasmissione uitlizzata

GRADO DI PROTEZIONE

RAD-ISM-2400-SET-BD-BUS-ANT

TRUSTED WIRELESS 2,4 Ghz Plug&Play IP20

2313106 PSI-GPRS/GSM-MODEM/RS232-QB GSM/GPRS Software

di confidurazione

2313520 PSI-MODEM-SMS-REL/6ADI/4DO/DC GSM Software

di confidurazione

INTERFACCE

-

Seriale RS232

Seriale RS232

Segnali I/O

2DI/2DO-1AI/1AO

2 DI per genera-zione allarmi

6ADI/4DO

2884208 ILB BT ADIO MUX-OMNI Bluetooth Plug&Play

2884952 FL BT SPA Bluetooth Pagina Web/S.di confidurazione

Seriale RS232/422/485

16DI/16DO2AI/2AO

2692788 FL BT SPA Bluetooth Pagina Web/S.di confidurazione

2990037 FL WLAN 24 AP AP 802-11 XDB WLAN Pagina Web

Ethernet

Ethernet

Comunicazioni wireless per la depurazio-ne delle acque

L’impianto di depurazione e riuso, situato alle porte di Torino, tratta gli scarichi civili e industriali dei comuni limitrofi. Configurato su due linee di trattamento (linea acqua e linea fanghi), esso ha una portata media di 40.000 metri cubi al gior-no ed una potenzialità di 400.000 abitanti. Per comunicare con i campionatori, ven-gono utilizzate due coppie trasmettitore-ricevitore MUX I-O Wireless. Tramite una scheda analogica con separazione gal-vanica, il PLC ritrasmette ai multiplexer le misure 4-20mA ricevute dai misuratori di portata. A loro volta, i multiplexer inviano l’informazione ai due campionatori, dotati di un software che calcola la media com-posita delle misure ricevute e comanda l’effettuazione di un prelievo proporzionale alla portata oraria. Lo standard Bluetooth permette oggi di av-valersi, in totale sicurezza, dei vantaggi di un collegamento radio per la trasmissione dati in modo rapido ed economico. In particolare, la soluzione MUX I-O Wi-reless permette la trasmissione a basso costo e senza fili, per segnali digitali e ana-logici di comando e di processo. Essa è stata progettata principalmente per coprire distanze medio-brevi. Il MUX I-O Wireless è dotato di 16 ingressi e 16 uscite digitali, e di 2 ingressi e 2 uscite analogiche 0-10 V o 0-20 mA, trasmessi ciclicamente in modalità bidirezionale in meno di 10 ms . Il collegamento viene costantemente mo-nitorizzato e, grazie ad una serie di LED è anche possibile valutarne la qualità.

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configurazione standard, e diventa assai agevole modificare le proprietà e le caratte-ristiche dei processi di lavorazione dell’olio ogni volta che le esigenze produttive lo ren-dano necessario.

Un’ulteriore potenzialità di questo sistema è quella di poter monitorare lo stato dell’im-pianto da stazioni remote attraverso le più comuni reti di trasmissione (telefonia, inter-net ecc.) a scopo sia di gestione e controllo che di manutenzione.Il quadro generale di automazione è colloca-to presso l’unità di frangitura-gramolatura, che è gestita da un PLC; in questo quadro è anche presente un pannello operatore che consente il controllo di tutto il ciclo continuo. Un secondo pannello operatore è collocato presso il gruppo separatori; quest’ultimo è controllato da un altro PLC, come anche l’unità decanter.

A ciascuna delle tre unità, che costituiscono il frantoio, è associato un software specifi-co di controllo; inoltre sono disponibili due software di supervisione che consentono di gestire il funzionamento della macchina, generando opportuni rapporti contenenti, in particolare, informazioni circa data e ora di inizio e fine lavorazione, tempo di gramola-tura, temperatura del prodotto in tutte le fasi di lavorazione. Il monitoraggio e la campio-natura delle temperature in ciascuna fase di avanzamento della lavorazione è possibile grazie alla capacità del sistema di individua-re, in base ai comandi impartiti dall’opera-tore, l’esatto posizionamento del prodotto all’interno del ciclo operativo.

Tutte queste informazioni sono riassunte in una pagina video principale dalla quale è poi possibile accedere alle pagine di lavoro

questi sistemi, ABB con il contributo delle sue apparecchiature ha collaborato alla pro-gettazione e alla realizzazione di un’innova-tiva soluzione per la gestione e il controllo automatico delle macchine. Questo sistema consente di governare singolarmente cia-scuna delle tre unità che costituiscono il frantoio a ciclo continuo: gruppo frangitura-gramolatura, decanter (centrifugazione della pasta composta di sansa e mosto oleoso), separatori finali per togliere dall’olio l’acqua residua.

La soluzione realizzata si basa su PLC con-sentendo il controllo distribuito del sistema e permettendo di ottenere una grande fles-sibilità funzionale. Intervenendo semplice-mente sul software, senza la necessità di modificare i componenti hardware, è infatti possibile personalizzare le macchine se-condo le necessità di ciascun produttore oleario, per esempio aumentando il numero di decanter oppure di separatori rispetto alla

Nei frantoi a ciclo continuo le fasi caratte-ristiche della lavorazione per l’estrazione dell’olio di oliva, e cioè frangitura delle olive, rimescolamento della pasta (gramolatu-ra), separazione tra parte solida (sansa) e mosto oleoso, separazione in quest’ultimo dell’acqua dall’olio, vengono svolte con una notevole riduzione dei tempi e una limitatis-sima necessità di intervento degli operatori rispetto a quanto avviene con i metodi di lavorazione più tradizionali. Se, da una par-te, ciò comporta diversi vantaggi, occorre anche tenere conto di alcune necessità che in altri sistemi di estrazione dell’olio non sono presenti, come per esempio il preciso controllo delle temperature e dei tempi di gramolatura.

L’utilizzo delle moderne tecnologie elettro-niche garantisce una notevole affidabilità e flessibilità nella gestione degli impianti a ciclo continuo e, allo scopo di aumentare ulteriormente le caratteristiche funzionali di

INDICEABB

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Automazione & Olio extra-vergine d’oliva (frantoi a ciclo continuo)

Quadro generale

PLCHMI

INVERTER

(Frangitura e Gramolatura)

PLCHMI

(Decanter)

PLCHMI

INVERTER

(Separatori)

ABB

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dedicate a ciascuna delle tre unità che co-stituiscono l’impianto, al fine di controllarne in dettaglio le attività.

La pagina di lavoro dedicata al gruppo frangitore-gramole permette la gestione di tutte le operazioni di carico, frantumazione, gramolatura e scarico della materia prima trattata. Oltre a ciò il sistema ha permes-so di introdurre l’importante innovazione di potere impostare la temperatura dell’acqua presente nelle vasche di gramolatura e di poter variare la velocità delle monopompe di scarico.

Per quanto concerne l’unità decanter, il si-stema permette di attivare e disattivare il tra-sportatore della sansa e il decanter stesso; viene visualizzata la velocità di quest’ultimo ed è possibile stabilire un numero di giri minimo al di sotto del quale deve arrestarsi automaticamente l’intero sistema.

Per i separatori finali sono disponibili due pagine video d’interfaccia dedicate rispet-tivamente alla gestione automatica e alla gestione manuale. Con grafica diversa, ma con un’identica logica, le due pagine video sono visualizzabili sia sul pannello opera-tore del quadro principale sia sul pannello situato presso il gruppo separatori. Questo consente all’utente di gestire, indifferen-temente, il funzionamento dei separatori mediante controllo locale oppure attraverso controllo remoto. Le operazioni effettuate da remoto vengono visualizzate anche sul pannello locale e viceversa.

È interessante notare la completezza del progetto che ha tenuto in particolare consi-derazione anche gli aspetti finalizzati all’ot-timizzazione degli azionamenti. A questo scopo sono stati applicati tre convertitori di frequenza (tipo ACS550), per modulare la portata nel trasferimento dell’impasto dalla

fase di gramolatura al decanter agendo sul-la velocità delle monopompe. Questo con-sente di mantenere la pressione costante per evitare, come già accennato, dannosi riscaldamenti della materia prima.

È nota la maggiore efficienza che il con-trollo dei motori mediante convertitori di frequenza offre, comportando inoltre ri-duzioni significative dei consumi energe-tici; per questo motivo ne è già prevista la prossima applicazione anche al decanter.

In questo caso compito del convertito-re di frequenza sarà quello di mantenere costante la velocità (7000 giri/min.) e la coppia necessaria per mantenere in rota-zione il tamburo del peso di circa 350 chi-logrammi. Un obiettivo primario di questa scelta è anche quello di ridurre sensibil-mente le frizioni idrauliche. La scelta degli inverter ACS550 non soltanto permette il raggiungimento dell’ottimizzazione funzio-nale ed energetica dell’impianto ma garan-tisce, nel contempo, la minimizzazione di eventuali disturbi elettromagnetici. Infatti, questi inverter integrano come standard filtri EMC per ambiente civile, considerato il più severo, ed induttanze a saturazione variabile (brevetto ABB) sviluppate appo-sitamente per limitare la presenza di even-tuali armoniche riversate verso rete.

ABB grazie alla sua vasta gamma di pro-dotti ha potuto fornire, oltre ai PLC, HMI e convertitori di frequenza, tutti i principali componenti dei quadri d’automazione, dal-le carpenterie dei quadri stessi e dei leggii alle apparecchiature di comando e prote-zione: contattori, interruttori salvamotore, relé ausiliari ecc.

foto di Pietro Di Bello

Tutti i contatti ausiliari si inseriscono, a loro volta, a scatto sui lati del commutatore of-frendo la possibilità di essere installati an-che successivamente, mentre le barre di connessione terminali permettono la rapida connessione in parallelo tra i diversi termi-nali di potenza.

sario un sistema di alimentazione d’emer-genza che richiede un servizio ininterrotto di energia, tipo Gen – Set e dispositivi UPS.

I commutatori serie OTc assicurano la con-tinuità del servizio in tutta tranquillità grazie ad un sistema integrato di sicurezze; il mec-canismo della commutazione offre 3 posi-zioni stabili che garantiscono l’isolamento tra due alimentazioni differenti e questo, elimina ogni rischio di corto circuito anche in presenza di tensioni transitorie.

Il design dei commutatori OTc è innovativo e compatto consentendo l’installazione in piccoli spazi, con una relativa diminuzione dei costi, e facilità di montaggio, grazie an-che alle connessioni a scatto per i cavi al motore nelle versioni automatiche.

Con una sempre maggiore diversificazione dei processi industriali e la crescita delle applicazioni IT, avere un’alimentazione elet-trica sicura è un aspetto indispensabile per garantire un forte risparmio sui costi di pro-duzione e di manutenzione.

Nelle situazioni di emergenza la logica del sistema della distribuzione dell’energia può diventare complesso comprendendo al suo interno diversi dispositivi meccanici di apertura e chiusura e tanto altro ancora.

A volte i carichi richiedono di essere trasfe-riti da una fonte di alimentazione ad un altra, ad esempio in cui c’è mancanza di energia oppure la fonte di alimentazione è sovrac-caricata.

I sezionatori commutatori motorizzati ABB sono utilizzabili in tutti i casi, dove è neces-

INDICEABB

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Sezionatori commutatori manuali e motorizzati OTc

ABB

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I morsetti SNK rispondono all’ultima versio-ne della norma IEC 60947-7-1 e alle norme UL, CSA, DIN VDE.

A seconda delle versioni hanno ottenuto le certificazioni per: utilizzo in aree a rischio di esplosione (ATEx, IECEx, UL Hazloc, BrEx),

La serie di morsetti componibili SNK nasce dagli oltre 50 anni di esperienza ABB nel campo delle connessioni a vite, applicando i più moderni criteri tecnologici che com-portano numerosi vantaggi nelle attività di connessione, tra cui: migliore visibilità della marcatura da ogni direzione, imbocco cavi ottimizzato, operatività manuale facilitata.

Inoltre, i morsetti SNK permettono di rispar-miare fino al 15% di spazio nei quadri elet-trici (soddisfano la nuova versione della IEC 60947-7-1: 4 mm2, 32 A in soli 5,2 mm di spazio), ridurre significativamente il numero dei codici da gestire a magazzino, ridurre i costi per la marcatura.

Riguardo a quest’ultimo punto, infatti, gli SNK consentono di utilizzare anche ap-parecchiature già disponibili, come per esempio stampanti da tavolo e portatili per etichette adesive, plotter per cartelle, penne indelebili, anelli plastici numerati per cavi.La gamma è composta di morsetti a vite passanti da 4mm2 a 95mm2, disponibili nelle versioni a due piani, sezionabili, per fusibili.

La serie SNK è idonea per tutte le esigenze impiantistiche in campo elettrotecnico ed elettronico nei diversi mercati internazionali.

Morsetti componibili SNK : 1000V

Tipo Sezione Spazio Corrente

ZS4 ... 4 mm2 5,2 mm 32 A

ZS6 ... 6 mm2 6 mm 41 A

ZS10 ... 10 mm2 8 mm 57 A

ZS16 ... 16 mm2 10 mm 76 A

ZS35 ... 35 mm2 16 mm 125 A

ZS70 ... 70 mm2 22 mm 192 A

ZS95 ... 95 mm2 26 mm 232 A

Morsetti componibili SNKapplicazioni navali (RINA, Bureau VERITAS, Lloyd’s Register of Shipping) e mercati dell’Est (GOST).

Tutti i prodotti SNK sono conformi alla diret-tiva RoHS e hanno la marchiatura CE.

INDICE

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La multi specializzazione, oltre ad essere un credo convinto in Sonepar, a volte antici-pa quelle convergenze tecnologiche che la continua evoluzione tecnica propone, e che il mercato recepisce sempre più veloce-mente. E’ proprio il caso tra l’automazione industriale ed il cablaggio strutturato, che da tempo Sonepar promuove attivamente con strutture specializzate e dedicate. Con l’avvento di protocolli di comunicazio-ne sempre più diffusi e comuni, questi due mondi oramai diventano sempre più com-plementari ed integrati.

Il cablaggio di edifici commerciali e resi-denziali era legato in passato alla tipologia di rete o di applicazione scelta. Il più delle volte, in funzione della scelta di rete (ether-net, token ring, etc..) corrispondeva un ca-blaggio dedicato, spesso proprietario, con caratteristiche e metodologie installative proprie. Con l’aumento delle applicazioni di rete e la crescente informatizzazione delle attività commerciali ed industriali, si rese necessario standardizzare l’infrastruttura fi-sica per il cablaggio degli edifici, attraverso la quale supportare le diverse esigenze di comunicazione. Analogo cammino è stato intrapreso per il cablaggio di ambienti indu-striali, fino a giungere a standards comuni che oggi ritroviamo pronti ed operativi, e che semplificano l’interoperabilità di reti e di sistemi.

A livello di rete/protollo oggi Ethernet ed il protocollo IP sono ovunque: nei campus universitari, negli uffici, nelle case è possi-bile trovare questa tecnologia oramai entra-ta nel suo trentesimo anno d’età. La sua progressiva affermazione anche nel mondo industriale è in parte sulla scia della filosofia che vede nella ‘tecnologia Web’ il nuovo punto di riferimento dei sistemi in-formatici personali, aziendali e industriali. Sono infatti in molti a ritenere che l’impiego di Ethernet e dei protocolli TCP/IP ad ogni livello all’interno dell’impresa semplificherà enormemente la condivisione delle informa-

MONDI CONVERGENTIdi Oscar Bresciani - Responsabile Divisione Cabling Sonepar Italia Nord

zioni raccolte sul campo, soprattutto grazie all’interfacciamento pressoché trasparente con le reti Intranet e Internet. Da un punto di vista tecnico Ethernet è una raccolta di specifiche relative al tipo di cablaggio, alla codifica dei segnali e alla gestione dei mes-saggi all’interno di una rete locale (LAN, Lo-cal Area Network). Si contraddistingue per due caratteristiche essenziali: economicità e semplicità. Trattandosi poi di una tecnolo-gia di basso livello, in grado di adattarsi vir-tualmente a qualunque tipo di protocollo di comunicazione si decida di usare, Ethernet manifesta una flessibilità che, affiancata alla buona velocità e alla relativa semplicità di installazione, ne ha fatto la tecnologia LAN più diffusa a livello mondiale. Questo a sua volta contribuisce ad accre-scerne il successo in quanto è assai proba-bile per un’azienda avere già a disposizione personale in grado di gestire tale tecnologia.

Soluzioni di cablaggio in ambito industriale

I prodotti di connettività tradizionale forni-scono un servizio affidabile negli anni. Tuttavia, l’esposizione degli stessi connet-tori in rame o in fibra a condizioni estreme quali polveri, sbalzi termici, umidità, inter-ferenze elettromagnetiche o vibrazioni porta spesso a problemi di prestazioni e di affi-dabilità. Negli ambienti ostili l’esposizione a tali elementi e’ una costante e la tipica con-nessione Ethernet (cioè la presa e la spina RJ45) e’ soggetta a corrosione, interferen-ze meccaniche e elettromagnetiche e quindi a possibili guasti.

Diventa quindi necessario ricorrere a una nuova gamma di connettori che permetta-no una connessione più robusta e affidabile anche negli ambienti più ostili: il connettore industriale. Questa tipologia di connettore, prodotta oramai in modo massivo da quasi tutti i principali produttori di cabling, è carat-terizzata da una spina e da una presa RJ45 (cat. 5E, cat. 6 o fibra ottica) con elevato grado di protezione (di norma IP67). A corredo di questi prodotti, esiste tutta una serie di accessori (cordoni e pannelli di per-mutazione, supporti e mostrine per scatole stagne e da incasso etc…) che consen-tono l’interconnessione dei macchinari di produzione alla rete lan. A tutto ciò, che co-stituisce il cablaggio fisico vero e proprio, si aggiungono tutta una serie di apparati attivi (switch, router, media converter etc…) che consento il collegamento informatico alla rete stessa.

REDAZIONALE

Anche in questo caso i dispositivi sono stati modificati ed adattati alle esigenze dell’am-bito industriale. Ad esempio, oltre al mon-taggio su barra DIN, questi apparati sono studiati per operare in un range di tempe-rature molto più ampio di quelli tradizionali. Robustezza e compattezza si aggiungono alla possibilità di avere una alimentazione supplementare di backup. Concludendo questa rapida carrellata sulla convergenza tra il mondo del cablaggio e quello dell’au-tomazione industriale, è doveroso citare il fermento che gravita attorno alle applicazio-ni dei sistemi in fibra ottica e wireless (tra-smissione senza fili) in ambito industriale.

Queste due tecnologie, essendo immuni o quasi alle tipiche interferenze degli ambien-ti industriali, sono argomento sempre più comune in fase di progettazione e di rea-lizzazione dei nuovi impianti. La vastità del tema non consente in questa sede il neces-sario approfondimento. I nostri tecnici ed il personale commerciale sono sempre a di-sposizione per trovare la migliore soluzione tecnica alle diverse esigenze della clientela, forti di un’esperienza di primo livello e coa-diuvati da un parco di produttori partner di livello internazionale.

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REDAZIONALECenni storici di Ethernet.

Nata nel lontano 1976 nel centro di ricer-che di Xerox, a Palo Alto, Ethernet costituì la base per la stesura della specifica IEEE 802.3, in seguito adottata come standard sia dall’ANSI che dall’OSI. E’ forse un fatto poco noto, ma le radici di Ethernet si trova-no nel campo delle trasmissioni radio.

Nel 1967 a Norman Abramson, dell’Univer-sità delle Hawaii, venne assegnato il com-pito di realizzare un sistema per mettere in comunicazione il mainframe dell’Università con i terminali sparsi sulle diverse isole dell’arcipelago.

La soluzione proposta da Abramson con-sistette in un sistema radio, sfociato nella rete ALOHA, che utilizzava una frequenza per trasmettere ed una per ricevere ed un sistema di indirizzamento che permettesse solo ai terminali interessati di accedere ai messaggi loro diretti.

La tecnica di trasmissione di ogni termi-nale si basava su un metodo che sarebbe diventato molto famoso negli anni a venire : CSMA/CD (Carrier Sense, Multiple Access with Collision Detection).

Nel 1972 questo modello venne ripreso ed ampliato da Robert Metcalfe e David Boggs, suo assistente, alla Xerox PARC. La data uf-ficiale è il 1973 quando Metcalfe scrisse un promemoria ai suoi capi della Xerox sulle potenzialità di Ethernet. Nel 1976 Metcalfe e Boggs pubblicano un articolo dal titolo Ethernet: Distributed Packet-Switching For Local Computer Networks.

L’obiettivo originale dell’esperimento era ot-tenere una trasmissione affidabile a 3Mbps su cavo coassiale in condizioni di traffico contenuto, ma in grado di tollerare bene oc-casionali picchi di carico.

Per regolamentare l’accesso al mezzo tra-smissivo era stato adottato un protocollo di tipo CSMA/CD. Dai 2,94 Mbps della tecno-logia originaria sviluppata in Xerox Ethernet passò, nel giro di un decennio, a 10 Mbps e poi 100 Mbps, entrambi gli standard svilup-pati dal consorzio DIX (Dell, Intel, Xerox) e poi ratificati dall’IEEE con ritardi consistenti: basti pensare che il Fast Ethernet (da 100 Mbps) fu approvato dall’IEEE ben 15 anni dopo la sua pubblicazione da parte del DIX (era il 1995).

Due anni più tardi, nel 1997, già nasceva un nuovo standard commerciale: il Gigabit Ethernet, in grado di spingere questa “vec-chia” tecnologia a 1.000 Mbps.

Oggi la tecnologia 10 Gigabit Ethernet è una realtà oltre che tecnica anche commerciale. E’ sempre più frequente trovare soluzioni, magari di avanguardia, nell’ordine di terabit. Dalla primissima variante, Ethernet ha avuto una crescita esponenziale, grazie soprattut-to alla diffusione del world wide web.

La necessità di un protocollo comune, ac-cessibile e utilizzabile da tutti, è stato il fat-tore principale di questa enorme diffusione ed è lecito affermare che Ethernet adesso rappresenta la tecnologia primaria nel cam-po delle informazioni.

Anno Tecnologia

1967 Rete radio Aloha -

1972 Rete su cavo coassiale Alto-Aloha -

1973 Battesimo di Ethernet Ethernet

1980 Rielaborazione da parte di Digital, Intel e Xerox (DIX) Ethernet I

1980 Inizio dei lavori di standardizzazione IEEE 802 -

1982 Nuova versione DIX Ethernet II

1985 Base-5, 10Base-210B 802.3

1987 Fiber Optic Inter Repeater (FOIRL) 802.3d

1990 10Base-T 802.3i

1993 10Base-F 802.3j

1995 10Base-T4, 10Base-TX, 10BaseFX 802.3u

1997 100Base-T2 802.3y

1998 1000Base-SX, 1000Base-LX, 1000Base-CX 802.3z

1999 1000Base-T 802.3ab

2001 10Gbase-LX 802.3ae

 

NORME E STANDARDS

Standards di riferimento per industrial cabling• CEI EN 50173-3 (Italia, maggio 2008) - Tecnologia dell’informazione: Sistemi di cablaggio strutturato – Parte 3: ambienti industriali• TIA-1005 (USA, gennaio 2009) - Industrial Cabling Standard

Standards di riferimento per sistemi di cablaggio strutturato generico• CEI EN 50173-1 (CEI 306-6) - “Parte 1: Prescrizioni generali” - Seconda edizione - Prescrizioni generali relative alla struttura e alla configurazione dei sistemi di cablaggio strutturato all’in- terno di vari tipi di locali definiti nelle altre norme della serie 50173; alle realizzazioni di riferimento del cablag- gio di dorsale, le prescrizioni di presta- zione del canale, del collegamento e dei componenti, a supporto delle altre norme della serie 50173. Questa nuova edizione, unitamente alla CEI EN 50173-2:2008, sostituisce la CEI EN 50173-1:2003. • CEI EN 50173-2 (CEI 306-13) - “Parte 2: Locali per ufficio” - Prima edizione - Prescrizioni particolari relative al cablaggio strutturato che supporta i servizi di comunicazione impiegati all’interno di locali per ufficio o di aree di uffici all’interno di locali di altro tipo. • CEI EN 50173-3 (CEI 306-14) - “Parte 3: Ambienti industriali” - Prima edizione - Prescrizioni particolari relative al ca- blaggio strutturato all’interno degli ambienti industriali nei quali sono utilizzate applicazioni per la tecnologia dell’informazione a supporto di funzioni di monitoraggio del processo e di controllo. • CEI EN 50173-4 (CEI 306-15) - “Parte 4: Abitazioni” - Prima edizione - Prescrizioni particolari relative al ca- blaggio strutturato installato nelle abitazioni per supportare una o più delle applicazioni seguenti: tecnologie dell’informazione e della comunica- zione (ICT); tecnologie di diffusione e comunicazione (BCT); controlli, comandi e comunicazioni negli edifici (CCCB).• CEI EN 50173-5 (CEI 306-16) - “Parte 5: Centri dati” - Prima edizione - Prescrizioni particolari relative al ca- blaggio strutturato a supporto di una vasta gamma di servizi di comunica- zione da utilizzare all’interno di un centro dati. (Fonte Spring Italy Srl)

Di conseguenza in molti quadri di automa-zione l’alimentazione viene ora suddivisa tra alimentatori a 24Vdc per il controllo e alimentatori a 48Vdc e oltre per la potenza.Per soddisfare queste esigenze, la nuova ge-nerazione di alimentatori trifase Cabur CSG, dalle dimensioni più compatte del mercato, comprende modelli con uscita 48Vdc e cor-renti da 5 a 50A e modelli con uscita da 72 a 85Vdc e correnti da 3 a 13.5A, dotati di contatto di allarme controllato con soglia di tensione, tutti in grado di erogare sovracor-renti pari al +50% per 5 sec mantenendo costante la tensione di uscita.Oltre all’omologazione UL508 Industrial Control Equipment, sono state ottenute le omologazioni UL60950, Demko, File CB e Gost per il mercato Russo. A completamento dell’offerta per chi utilizza motori in DC e brushless, Cabur presenta

Le applicazioni di automazione richiedono alle sorgenti di alimentazione in corrente continua potenze sempre maggiori, presta-zioni e funzioni adeguate alle nuove esigen-ze. Non solo la nuova Direttiva Macchine EN60204-1 chiede agli alimentatori di poter erogare sovracorrenti adeguate a garantire il sicuro intervento delle protezioni da so-vracorrente inserite sulle linee in DC, ma le nuove applicazioni emergenti, come l’uso crescente di motori in DC e brushless, ne-cessitano di alimentatori capaci di forti cor-renti di spunto e in grado di resistere senza danneggiarsi alle sovratensioni generate dai motori durante la frenatura.Per soddisfare la continua richiesta di au-mento della potenza e della coppia dei mo-tori in DC e brushless, si rende necessario aumentare la tensione di alimentazione in modo da contenere l’aumento di corrente.

INDICECABUR

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Alimentatori speciali per applicazioni in automazioneL’elevata potenza e le dimensioni compatte della linea Cabur Triple Power rispondono efficacemente ad un mercato sempre più esigente

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Alimentatore XCSG960G72Vdc / 13A in soli 8 cm di larghezza

un nuovo prodotto altamente innovativo: un modulo per la frenatura elettronica dei motori completamente programmabile che si applica in parallelo sul DC Bus tra l’alimentatore di DC e il Drive del motore. La grande affidabilità dimostrata dai nostri alimentatori consente a Cabur di offrire ai propri Clienti 5 anni di garanzia su tutti i prodotti elettronici.

ESTRATTO DALLA GAMMA TRIFASE E CON USCITA SPECIALE

Esempio Applicativo

Dopo avere esplorato il “mondo” della Stam-pante a Trasferimento Termico SI2K adatta a soddisfare tutte le esigenze dei quadristi elettrici e delle aziende che si occupano di automazione industriale, in quest’ultimo numero vogliamo illustrarvi le soluzioni di Grafoplast, azienda del gruppo 3M, per l’In-stallatore Elettrico.

Le stampanti Palmari della linea EGO rap-

presentano la soluzione ideale per effettuare siglature veloci ed efficaci “sul campo”.

L’ampia gamma di consumabili che com-prende nastri in vinile e polipropilene in ver-sioni adesive e non, permette di soddisfare tutte le esigenze di siglatura dalle apparec-chiature modulari all’interno dei quadri di distribuzione fino al centralino di piano o di appartamento.

Queste soluzioni, che troppo spesso vengo-no impropriamente paragonate alle soluzioni da ufficio, hanno caratteristiche tecniche in termini di funzionalità adatte al settore indu-striale, inoltre i consumabili sono anch’essi adatti a tale settore avendo caratteristiche di resistenza e tenuta molto più performan-ti rispetto alle comuni stampanti palmari da ufficio.

GRAFOPLAST

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Siglatura No ProblemLa proposta di Grafoplast Veloce, Efficace e a portata di mano.

www.3melettrici.it

Il sensore giusto per ogni applicazione industriale2_A riflessione con catarifrangente (E3Z-LR, fig.2): con un diametro dello spot di 5 mm a 3 metri, è possibile il rilevamento di oggetti piccoli a grande distanza; infatti la portata utile di questo modello è di ben 15 metri: la più grande sul mercato! Queste fo-tocellule hanno protezione IP67 e possono operare in ambienti con temperature fino a 55 °C.

3_Reflex con soppressione dello sfondo (E3Z-LL, fig.3): precisione elevata (diame-tro spot 0,5 mm) e distanza di rilevamento di 300 mm ne fanno il prodotto ideale nel-le applicazioni più impegnative, come per esempio l’industria elettronica.

• Lettori di tacche colorate, con LED bian- co e ricevitore RGB.

La scelta del tipo di fotocellula da utilizzare dipende ovviamente dalla singola applica-zione. In particolare si dovrà tenere conto della distanza di rilevamento, del tipo di su-perficie da rilevare (se opaca o lucida o an-cora trasparente), del contrasto tra l’oggetto da rilevare e lo sfondo, dell’ambiente in cui devono operare i dispositivi: se vi è presen-za di polveri, di vapori, se c’è la possibilità d’interferenze luminose.

La famiglia E3Z si amplia oggi con molti nuovi modelli, che completano la gamma e la rendono soluzione ideale per ogni appli-cazione.

Per rilevamenti precisi, anche di piccoli oggetti, sono ora disponibili tre nuove E3Z laser:

1_A sbarramento (E3Z-LT, fig.1): con una portata di ben 60 m, presentano facilità di allineamento grazie al raggio laser rosso con ampiezza del fascio regolabile e possi-bilità di impiego in ambienti polverosi.

Le fotocellule E3Z costituiscono la più popolare famiglia di sensori fotoelettri-ci Omron, venduta in milioni di esemplari in tutto il mondo ed apprezzata per le sue elevate prestazioni, grazie al LED di grande potenza, massima affidabilità e robustezza, semplicità d’uso e rapidità di impostazione. Le fotocellule, o sensori fotoelettrici sono dispositivi opto-elettronici che utilizzano per il rilevamento l’emissione luminosa e costi-tuiscono una famiglia di sensori impiegata nei più svariati settori dell’automazione in-dustriale: per la rivelazione e il conteggio di oggetti, per la lettura di contrasti, per la mi-sura. Sono in grado di rilevare la presenza di qualsiasi tipo di materiale come il legno, la plastica, il vetro, il PET, il metallo, ecc.

In base al tipo di funzionamento le fotocel-lule E3Z sono raggruppate in diverse cate-gorie:

• A sbarramento, disponibili con custodia in plastica o in acciao inox. La distanza di rilevamento arriva a 60 m (per i mo- delli laser);

• A riflessione con catarifrangente, con luce polarizzata, anch’esse disponibili con custodia in plastica (anche laser) o in acciao inox, hanno distanze di rilevamento fino a 15 m; a questo gruppo appartengono anche le E3Z per il rileva- mento di bottiglie di PET;

• Reflex normali o a fascio sottile, con soppressione dello sfondo o del primo piano;

• Fotocellule a forcella;

INDICEOMRON

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Fotocellule Omron E3Z

fig.1

fig.2

fig.3

OMRON

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Per ambienti gravosi, dove sia richiesta la massima resistenza meccanica e ad agenti chimici (detergenti), Omron propone le nuo-ve E3Z con custodia in acciaio (fig.4):

1_Per impieghi generali (E3ZM): una gamma completa di sensori a sbarramen-to, riflessione e reflex, tutti con custodia in acciaio, grado di protezione IP69K e certifi-cazione ECOLAB. 2_Resistente agli oli (E3ZM-C): la mas-sima protezione disponibile nella famiglia E3Z, adatta agli ambienti più difficili, nelle versioni a sbarramento, riflessione e reflex.3_Per bottiglie PET trasparenti (E3ZM-B, fig.5): il nuovo sistema ottico “p-opaquing” rende opaca la bottiglia agli “occhi” della fo-tocellula, garantendo un rilevamento molto affidabile indipendentemente dalla forma e dimensione della bottiglia.4_Per lettura di tacche colorate (E3ZM-V): il led bianco e l’elaborazione dei colori RGB permettono di riconoscere qualsiasi combi-nazione di tacca e sfondo, grazie anche al pulsante di autoapprendimento che facilita l’impostazione.

Accanto ai nuovi modelli, sono come sem-pre disponibili i modelli classici della fami-glia E3Z:

1_A sbarramento (E3Z-T): distanza di rile-vamento di 30 e 10 metri (quest’ultima con raggio visibile).2_A riflessione polarizzata (E3Z-R): adatta al rilevamento anche di oggetti lucidi o riflet-tenti, con una distanza massima di 4 metri.Reflex (E3Z-D): disponibile nei modelli da 1 metro e da 100 mm (con fascio ampio).3_Focalizzate (E3Z-L): grazie ad un fascio di soli 2.5 mm, è ideale per il rilevamento di oggetti di dimensioni ridotte, fino ad una distanza di 12cm.4_A soppressione di sfondo o primo piano (E3Z-LS): impostazione fine della distanza di rilevamento, fino ad un massimo di 20 cm.5_A forcella (E3Z-G): ideali per un posizio-namento preciso e dotate di 2 fasci ottici, con un’ampiezza della forcella di 25mm.

Una guida per scegliere meglioUna famiglia così numerosa e diversificata necessita di uno strumento specifico per scegliere velocemente il sensore giusto per l’applicazione. Ecco perché Omron ha messo a punto la Tabella di selezione della famiglia E3Z, una pratica pubblicazione in cui i diversi modelli di fotocellula sono rag-gruppati in sottofamiglie, utilizzando delle tabelle riassuntive che guidano la selezione in pochi minuti.

Chiedete al vostro distributore o a Omron la Tabella di selezione E3Z: scegliere la foto-cellula giusta per voi sarà veramente facile e rapido!

fig.4

fig.5

vativo mouse che permette un’interfaccia simile a quella di un pc portatile.La particolare concezione della tastiera per-mette all’operatore di disporre sempre dei tasti di comando: basti pensare che per im-postazioni di sicurezza è possibile premere contemporaneamente due tasti mentre per le fasi o operazioni particolarmente perico-lose è disponibile la funzione di blocco di tutti i tasti.

I terminali in questione sono stati progettati per essere comandati facilmente anche con i guanti, per agevolare il lavoro di operatori che lavorano in ambienti severi.

A queste innovazioni si affianca un display touch-screen ad elevata luminosità, che può essere attivato oppure no.

La tecnologia touchscreen può così esse-re utilizzata per parametrizzare il sistema in modo veloce e intuitivo.

li di grigio, 14 tasti funzione dinamici e 10 statici, tastierino alfanumerico.

XBTGK2330: il terminale con schermo touch-screen 5,7 colori TFT, 14 tasti funzio-ne dinamici e 10 statici, tastierino alfanu-merico e ETH.

XBTGK5330: il terminale con schermo touch-screen 10,4” colori TFT, 18 tasti fun-zione dinamici e 12 statici, tastierino alfanu-merico e ETH.

Ad ogni tasto funzione è associato un led luminoso che può accendersi con 3 diversi colori, che l’operatore può impostare di-namicamente in funzione della pagina per avere una visione immediata di quali tasti funzione sono attivi.

A fianco dei tasti funzione è presente anche una piccola tastiera numerica per il passag-gio di eventuali valori numerici e un inno-

I nuovi Magelis XBTGK sono i nuovi termi-nali grafici specifici per gli ambienti gra-vosi che mettono a disposizione la praticità dei tasti funzione per impartire comandi ripetitivi ed immediati in modo semplice e veloce.

Le funzionalità e la facilità di programma-zione sono garantite dalla presenza del software Vijeo Designer che consente il passaggio delle applicazioni da una famiglia all’altra (da XBTGT a XBTGK e viceversa).

Anche sui Magelis XBTGK è possibile gesti-re animazioni grafiche, allarmi, ricette, trand storici, servizi ftp, gestione tramite web gate e molte altre funzionalità evolute.

La famiglia Magelis XBTGK è formata da 3 prodotti:

XBTGK2120: il terminale con schermo touch-screen 5,7 monocromatico 16 livel-

INDICESCHNEIDER ELECTRIC

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Nuovi Magelis XBTGKLa comodità dei tasti abbinata alla funzionalità del Touch-Screen

Magelis SmartIl compromesso ideale tra PC industriale e terminale operatore

pact iPC e PC BOX, questa gamma offre prodotti compatti “Tutto in Uno” adatti a rispondere alle esigenze di costruttori di macchine, system integrator e utilizzatori,

Come terminale operatore, Magelis Smart èaperto alle applicazioni di HMI Vijeo Desi-gner e alle applicazioni client SCADA.Complemento delle gamme Magelis Com-

Semplice e conviviale, beneficia di tutta la flessibilità di Windows XP Embedded per le applicazioni client standard quali Internet Explorer, Outlook Express, reader di Office...

SCHNEIDER ELECTRIC

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Numero 6 - Ottobre 2009

Designer, permette l’integrazione nelle ar-chitetture monorete di tipo Uni - Telway/ Modbus o Fipway/Modbus Plus.

La porta integrata Ethernet TCP/IP permette, se necessario, il collegamento delle stazionicontrollore Modicon ai livelli 2 e 3 delle ar-chitetture di comunicazione.

Integrano due porte Ethernet TCP/IP. Mage-lis Smart è disponibile in due configurazioni software preinstallate e fornite su scheda dimemoria Compact Flash 1 Gb:

- Magelis Smart Client Edition permette, con estrema semplicità, la visualizzazione delle pagine Web in locale o da remoto;

- Magelis Smart Edition HMI - Vijeo Desi- gner Run-Time offre, a complemento delle funzioni Client Edition, e pronto all’impie- go a partire dal primo avvio, il software di gestione Vijeo Designer Run-Time.

Grazie alle 2 porte integrate Ethernet, Ma-gelis Smart si integra in tutte le architetture completamente Ethernet, di tipo Transpa-rent Ready.

L’offerta combinata di PC industriale Smart e software di comando preinstallato Vijeo

grazie al loro ingombro ridotto, ad una gran-de semplicità d’installazione e di messa in servizio e grazie all’apertura alle tecnologie Web.

Schermo delle stesse dimensioni di quelli dei terminali Magelis XBTGT, e ugualmente associati al software Vijeo Designer, i PC industriali Magelis Smart iPC (e Compact iPC) sono il naturale prolungamento dei ter-minali.

Offrono un’ottima flessibilità a tutte le appli-cazioni di dialogo operatore, dalla più sem-plice a quella più evoluta.

I PC industriali Magelis Smart presentano un frontale IP 65 con schermo LCD TFT a colori, dimensione 8,4”, 12” o 15”, con schermo touch-screen analogico ad alta definizione.

Terminali Grafici XBTGTMagelis XBTGT, il primo passo verso il futuro dell’interfaccia Uomo/Macchina

compact Flash fino ad 1 Gb, possibilità di remotare la porta USB sul frontale e ad un led che permette una rapida visualizzazio- ne dello stato del terminale.

6 versioni di schermo

Small: 3,8”Medium: 5,7”Large: 7,5” - 10,4” - 12,1” - 15”

Effetti speciali garantiti

La gamma XBTGT sorprende e stupisce per la qualità e la bellezza delle immagini, più definite, unite ad un’ampia scelta di funzioni di visualizzazione potenza impressionante e una qualità cinematografica che supporta le nuove applicazioni multimediali.

Un tocco di genio

La semplicità è la caratteristica principale della nuova gamma, ed è visibile a livello di: - configurazione, perché il software Vijeo Designer garantisce una piena compati- bilità con le applicazioni sviluppate con la precedente gamma XBTG, aumentando, di versione in versione, le sue potenzialità;

- installazione, grazie alle ridotte dimensio- ni, al fissaggio tramite molle, supporti USB integrati nella confezione, stesse dimensioni della gamma precedente;

- manutenzione grazie allo slot per

Un talento innato per la comunicazione

Firmati “Transparent Ready” i nuovi termi-nali Magelis XBTGT possiedono risorse e qualità per comunicare con facilità ed inte-grarsi in qualsiasi tipo di architettura.

L’integrazione di una porta USB permette un veloce “Plug and Play” per la program-mazione e per il collegamento di stampanti, lettori di codici a barre…

I terminali Magelis possono comunicare con facilità ed integrarsi in qualsiasi tipo diarchitettura, grazie alle porte seriali (RS232C-RS422-RS485) per i sistemi di controllo e automazione, alla porta Ethernet per gli scambi con l’esterno e con il WEB, almultilink su due porte seriali e su Ethernet, per il controllo simultaneo degli apparecchi, alle numerose connessioni PLC e alla com-patibilità con i protocolli Schneider Electric, Siemens, Omron, Rockwell, Mitsubishi e GE.

SOFT PLC WinAC MP La nuova versione del SOFT-PLC per i Mul-tipanel Siemens, WinAC MP 2008 (V4.1.1) è da poco disponibile in 3 differenti classi di prestazione.

- WinAC MP 177 installabile sul nuovo pannello operatore MP 177 con formato display da 6”- WinAC MP 277 installabile sul pannello operatore MP 277 con display da 8” e 10”- WinAC MP 377 installabile sul pannello operatore MP 377 con display da 12”, 15” e 19”

WinAC MP rappresenta una soluzione di automazione compatta ed economica (pro-gramma PLC e programma HMI in esecu-zione su un unico hardware). Ogni classe WinAC MP può essere ricon-dotta in termini di prestazioni ad una CPU reale della famiglia PLC S7; difatti: WinAC MP177 è approssimabile alle performance della classe CPU 313/314, WinAC MP277 alla classe 315, WinAC MP 377 alla classe CPU 317.

I vantaggi della soluzione WinAC MP 2008:

• Utilizzo dei tool di sviluppo standard SIMATIC, WinCC flexible e STEP7. Le progettazioni già esistenti possono essere riutilizzate.• Robustezza simile ad una CPU hardware (memoria dati ritentiva, flags, temporiz- zatori e contatori integrati nell’hardware del MultiPanel) • Ottimo rapporto prezzo/performance specialmente per piccole e medie appli- cazioni (o macchine)

talmente compatibili con le versioni attual-mente in vendita.

SIMATIC S7-300 si rinnova e con esso le soluzioni PROFINET, le quali stanno avendo un successo sempre più ampio grazie alle peculiarità di tale bus di campo, tra cui la possibilità di applicare differenti modelli di topologia di rete, quali stella, albero, anello, lineare etc. e la possibilità di far coesistere sullo stesso mezzo trasmissivo PROFINET IO per la gestione della periferia decentrata ed in contemporanea comunicazioni stan-dard ethernet in TCP/IP (ad esempio con un PC per la raccolta dati), senza nessun decadimento delle performance di comuni-cazione.

Per approfondire questa e tutte le notizie riguardanti il tema SIMATIC S7-300 consul-tate il sito: www.siemens.it/S7-300.

SIMATIC S7-300 si rinnova; il primo passo è stato l’introduzione sul mercato delle nuo-ve versioni delle CPU 312, 314, 315(F)-2DP, con un ampio ventaglio di nuove caratteri-stiche di sicuro interesse, tra cui aumento delle performance di esecuzione del pro-gramma, che risulta fino a 5 volte più rapi-do (a seconda del modello), adeguamento della memoria di lavoro, monitor online con STEP7 di due accessi in contemporanea sulla medesima CPU, armonizzazione dei tecnici per facilitare la portabilità del pro-gramma utente tra le CPU S7-400 e le CPU S7-300 e molto altro.

Il passo successivo è il rinnovamento delle CPU PROFINET S7-315(F) 2PN/DP e CPU S7-317(F) 2PN/DP, dove ritroviamo, oltre a quanto sopra descritto, altre interessanti nuove caratteristiche, tra cui una riduzione del 50% dell’ingombro della CPU (da 80mm a 40mm) e l’introduzione di uno switch integrato a 2 porte RJ45 per la comunica-zione Industrial Ethernet/PROFINET-IO, così da poter gestire il collegamento alla periferia decentrata con PROFINET-IO su una porta, ed in contemporanea il collegamento di un dispositivo HMI sull’altra, senza utilizzare uno switch esterno.

PROFINET-IO è inoltre disponibile in mo-dalità IRT (Isochronous Real Time), cioè il controllore, la periferia decentrata ed il bus sono sincronizzati tra di loro per poter forni-re all’applicazione tempi di reazione preve-dibili e costanti nel tempo.

Durante l’autunno 2009 è prevista l’uscita delle nuove versioni di CPU S7-315(F) 2PN/DP e CPU S7-317(F) 2PN/DP e nell’arco del 2010 altre novità saranno rese disponibili ai clienti; le nuove CPU non subiranno va-riazioni del prezzo di listino e saranno to-

INDICESIEMENS

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CPU SIMATIC S7-300 PROFINETPiù veloci e snelle

SIEMENS

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Descrizione Codice

WinAC MP 2008, WinAC MP 177 licenza singola per MP 177 (su USB Stick) 6ES7671-4EE00-0YA0

• Componentistica ET 200 Standard come espansione modulare via Profibus-DP• Semplicità di utilizzo e di configurazione

Aree di applicazione e requisiti per l’impiego del WinAC MP 2008:

Il Software WinAC MP viene caricato nel MultiPanel come opzione ed in aggiunta alla progettazione HMI. WinAC MP 2008 richie-de WinCC flexible 2008 SP1 e Step7 V5.4 SP4. Il diagramma mostra un ciclo comple-to del WinAC MP 2008:

Questo ciclo può essere interrotto in qual-siasi momento a tempo, oppure dall’ OB in corso di esecuzione. L’ HMI ENABLE TIME (tempo di esecuzione della parte HMI) è li-beramente impostabile dando la possibilità di gestire la suddivisione del tempo ciclo tra il WinAC MP e l’HMI.

Sono impiegabili moduli Profibus come ET 200 standard FM 350-1 Counter module, FM 351 Positioning module, FM 352 Cam controller, FM 355 PID controller, FM 355-2 Temperature controller, ecc.

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Dati di ordinazione del pacchetto con licenza d’uso: Vale la pena ricordare che sono disponibili gli Starter Pakage di WinAC MP 2008 a prezzo molto vantaggioso!

WinAC MP 2008, WinAC MP 277 licenza singola per MP 277 (su USB Stick) 6ES7671-5EF01-0YA0WinAC MP 2008, WinAC MP 377 licenza singola per MP 377 (su USB Stick) 6ES7671-7EG01-0YA0Starter Packages Multi Panel più WinAC MP !!MP 177 6” Touch package incl. WinAC MP 2008 incl. licenza singola per MP 177 (su USB Stick) e standard SD card (da 256 MByte) 6AV6652-2JC01-2AA0

MP 277 8” Touch package incl. WinAC MP 2008 incl. licenza singola per MP 277(su USB Stick) e standard SD card (da 256 MByte) 6AV6652-3MC01-1AA0

MP 277 8” Key package incl. WinAC MP 2008 incl. licenza singola per MP 277(su USB Stick) e standard SD card (da 256 MByte) 6AV6652-3LC01-1AA0

MP 277 10” Touch package incl. WinAC MP 277 incl. licenza singola per MP 277(su USB Stick) e standard SD card (da 256 MByte) 6AV6652-3PC01-1AA0

MP 277 10” Key package incl. WinAC MP 2008 incl. licenza singola per MP 277(su USB Stick)e standard SD card (da 256 MByte) 6AV6652-3NC01-1AA0

MP 377 12” Touch package incl. WinAC MP 2008, incl. licenza singola per MP 377(su USB Stick)e standard SD card (da 256 MByte) 6AV6652-4FC01-2AA0

MP 377 12” Key package incl. WinAC MP 2008 incl. licenza singola per MP 377(su USB Stick) e standard SD card (da 256 MByte)

MP 377 15” Touch package incl. WinAC MP 277 incl. licenza singola per MP 377(su USB Stick) e standard SD card (da 256 MByte)

6AV6652-4GC01-2AA0

Ulteriori funzioni disponibili con WinAC MP 2008:Con l’installazione di WinAC MP sul MultiPanel, viene in-stallato un SoftBus, questo permette varie funzioni di co-municazione via routing:

1_Routing da Ethernet verso Profibus

2_Possibilità di scambio dati tra applicazioni HMI e WinAC MP 2008 di differenti Multi-Panel ed anche Comunica-zione da CPU a CPU, tramite e con WinAC MP 2008

MP 377 19” Touch package incl. WinAC MP 277 incl. licenza singola per MP 377 (su USB Stick) e standard SD card (da 256 MByte)

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6AV6652-4EC01-2AA0

6AV6652-4HC01-2AA0

Il nuovo lettore IT3800g

IT3800g colpisce per le sue performance sorprendenti: la distanza di lettura e la pro-fondità di campo sono state ulteriormente

utilizzo. Mentre l’IDM120 è stato progettato per la decodifica a contatto o in regime di prossimità, l’IDM140 è l’ideale per distanze di lettura maggiori, fino a 350mm. Entrambi i lettori consentono di effettuare una sempli-ce parametrizzazione, sia attraverso la con-figurazione tramite acquisizione di codici dal manuale, sia tramite l’apposito software.

L’IDM120 ha una velocità di lettura pari a 200 scansioni al secondo. E’ possibile rile-vare con estrema affidabilità codici di diver-se grandezze e qualità, riducendo conside-revolmente lo sforzo richiesto per scrivere i numeri manualmente. Grazie al posiziona-mento del pulsante di trigger su entrambi i lati, può essere utilizzato con entrambe le mani.

L’IDM140 combina una grande facilità nell’utilizzo con un’alta affidabilità nella let-tura. Questo è reso possibile da un imager lineare che genera una linea di scansione luminosa e chiaramente visibile sul codice a barre. L’IDM140 ha un’ampia profondità di campo, il che consente la lettura del codi-ce fino a una distanza di 350 mm. Custodia robusta ed ergonomica, semplice allinea-mento e rapido feedback di lettura – otte-nuto grazie all’alta velocità di lettura di 500 scansioni/secondo – consentono di lavo-rare velocemente e con grande flessibilità. Con PS/2, USB e RS-232, sono disponibili un’ampia varietà di interfacce comunemen-te usate per l’automazione industriale.

Raccogliere dati in maniera veloce e affida-bile è uno dei punti chiave per rendere la propria produttività ancora più efficiente. L’identificazione automatica è oggi la rispo-sta ad esigenze di efficienza, tracciabilità, riduzione dell’errore e delle tempistiche nei processi produttivi.

SICK offre il prodotto giusto per la lettura di ogni tipo di codice ed è in grado di soddi-sfare numerose esigenze in materia di iden-tificazione automatica, grazie a un portafo-glio prodotti ampio e versatile e al supporto di tecnici qualificati in grado di consigliare la soluzione migliore ed economicamente soddisfacente.

L’offerta comprende lettori di codici a barre 1D e 2D fissi o manuali e dispositivi RFID per la tracciabilità. Grazie ai sofisticati siste-mi di SICK per l’identificazione automatica è possibile ottenere dati rapidamente e in modo affidabile e realizzare un ampio nu-mero di applicazioni in differenti settori in-dustriali.

Presentiamo in questa sede i nuovi lettori di codici a barre brandeggiabili della serie IDM e IT3800, che costituiscono un’ottima scelta laddove velocità di lettura, affidabili-tà e maneggevolezza sono le esigenze da soddisfare.

I lettori della serie IDM

Con la serie IDM SICK presenta due nuovi lettori di codici a barre brandeggiabili dal design accurato maneggevole e di facile

INDICESICK

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Le soluzioni di SICK per l’identificazione automaticaMaggior flessibilità, ottimizzazione dei processi, semplicità nell’utilizzo ed estrema affidabilità.

Vantaggi per il cliente:

• Alte prestazioni grazie all’alta velocità di scansione;• Alta affidabilità grazie alla nuova tecnologia per la raccolta di immagini lineare;• Design robusto e maneggevole;• Elevata semplicità di utilizzo.

Caratteristiche principali:

• Fino a 500 scansioni al secondo;• Distanza di lettura fino a 350 mm;• Lettura di tutti i comuni codici a barre 1D, codici postali e GS1 DataBar;• Interfacce PS/2, USB e RS 232 TTL;• Elevata robustezza certificata fino a 25 cadute da 1.6 m; • IP 41.

SICK

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migliorate, così come la possibilità di leg-gere correttamente codici danneggiati o a bassa qualità di stampa. Con IT3800g la velocità di lettura è 4 volte più alta rispetto a lettori della stessa famiglia. Questo aiuta a identificare gli oggetti molto più rapidamen-te e consente di riconoscere più codici nella stessa frazione temporale.

La linea di scansione è stata ulteriormente assottigliata e resa più luminosa, in modo da essere più facilmente visibile e consen-tire all’utente di identificare più facilmente codici molto vicini tra loro.

Il design ergonomico e robusto e il ridotto peso del dispositivo garantiscono un’ele-vata maneggevolezza e confort anche per utilizzi prolungati nel tempo.IT3800g, grazie alle sue caratteristiche mec-caniche ed ottiche è il dispositivo adatto a una semplice e affidabile identificazione, ideale per l’uso in diversi settori industriali come immagazzinamento, trasporti, logisti-ca e manifatturiero.

La diversità delle condizioni nelle fasi di la-vorazione era il punto cruciale per cui SICK è risultato il fornitore adatto a soddisfare le esigenze del produttore.

Per la semplice identificazione delle carni all’ingresso nel magazzino è stato utilizzato il lettore brandeggiabile IT3800g che, trami-te i suoi algoritmi di decodifica garantisce un’elevata sicurezza nella lettura. Inoltre, in tutte quelle stazioni di lavorazione dove l’operatore necessita di avere entrambe le mani libere, il lettore, inserito in un apposito supporto, funziona in autonomia rilevando il passaggio dell’etichetta.

Per distanze di lettura più elevate o altamen-te variabili è stato utilizzato il lettore IT4800i o in alternativa l’IT3800i per distanze di let-tura fino a 2 m. In entrambi i casi l’elevata classe di protezione IP 54, consente l’utiliz-zo in ambienti particolarmente gravosi.

Infine, in tutti quei casi in cui non è stato possibile utilizzare un lettore a cavo per ra-gioni di spazio, è stato scelto il dispositivo senza fili con tecnologia bluetooth IT3820. Questa tipologia di prodotti consente la trasmissione dei dati in tempo reale dalla pistola alla base all’interno di un raggio di 10 m ed è munito di una memoria che con-sente di salvare i dati qualora ci si allontani ulteriormente dalla base.

L’ampiezza del portafoglio prodotti SICK è stata la chiave del successo di questa ope-razione, garantendo piena soddisfazione delle esigenze del cliente.

Un caso applicativo: le soluzioni di SICK per la tracciabilità nel settore alimentare

Un’applicazione tipica dei dispositivi per la lettura di codici a barre può essere riscon-trata in quei settori in cui è fondamentale la tracciabilità del prodotto per ragioni di mag-gior sicurezza, come nell’industria alimen-tare. In questo contesto risulta essere infatti cruciale stabilire l’esatta provenienza del prodotto per questioni legate alla normativa CE e a una miglior efficienza produttiva.

Prendiamo ad esempio il caso di un’azienda che si occupi di macellazione e trattamento delle carni.

L’esigenza di un impresa di questo tipo è quella di tracciare la provenienza delle car-ni in accordo con la direttiva europea che prevede che tale compito sia svolto da chi si occupa della macellazione e commercia-lizzazione del prodotto.

Durante la procedura di macellazione, tutti i dati relativi all’animale vengono raccolti in un database e codificati tramite un codice a barre associato alla carcassa dell’animale stesso.

Allo stesso modo, le successive operazioni verranno associate ad un codice che ac-compagnerà le carni durante tutto il proces-so di lavorazione e trasporto. Dalla lettura del codice sul prodotto finale è così possibile risalire a tutte le informa-zioni relative all’animale, alla macellazione, il taglio, il confezionamento e il trasporto finale.

L’elevata variabilità delle condizioni di lettu-ra implica la selezione di dispositivi molto versatili, per questo motivo è preferibile la scelta di lettori di codici a barre manuali, piuttosto che fissi, che presentino inoltre un’ottima maneggevolezza, elevate presta-zioni, alto grado di protezione IP, robustezza e facile integrazione con i sistemi gestionali.

Vantaggi per il cliente

• Lettura di codici a barre veloce e affidabile;• Rilevazione sicura di codici a bassa qualità di stampa;• Design robusto ed ergonomico per l’uso quotidiano.

Caratteristiche principali:

• Fino a 270 scansioni al secondo;• Lettura in movimento orizzontale fino a 50 cm al secondo;• Elevata robustezza certificata fino a 50 cadute da 1.5 m.

con ingressi/uscite digitali, ingressi/uscite analogiche (solo su versioni da incasso), interfacce di comunicazione (USB, RS232, RS485, Ethernet, Profibus®), memorie eventi/grandezze con orologio datario, Energy Quality.

Questa tecnologia ha consentito la realiz-zazione di pagine alfanumeriche e grafiche (rappresentazione delle grandezze elettriche in forma trend o a barre, forme d’onda, ecc.) garantendo una facile e guidata con-sultazione. Anche la parametrizzazione è chiara ed intuitiva con menu comprensibili, anche senza l’ausilio continuo del manua-le. Tutti i DMG hanno precaricato 5 lingue con ovvi vantaggi per chi installa impianti all’estero.

Il modello più prestante, DMG900, è dotato di un display touch-screen con risoluzione di 128x112 pixel.

Test collegamento L’installatore può verificare il corretto ca-blaggio dello strumento utilizzano la funzio-ne integrata nel firmware di ogni dispositivo, che permette d’individuare eventuali errori di installazione controllando la presenza di tensioni e correnti, la corretta sequenza e l’eventuale sbilanciamento delle fasi, la mancata corrispondenza delle fasi tra ten-sioni e correnti e la casuale inversione di polarità dei trasformatori di corrente (tutti gli strumenti distinguono l’energie importa-ta ed esportata per cui è indispensabile che i TA siano cablati correttamente).

Espandibilità Tutti i modelli da incasso e la versione mo-dulare DMG300 possono essere ampliati con moduli di espansione di vario tipo. La massima espandibilità è di 3 moduli per DMG300 e 4 per quelli da incasso.

L’installazione delle espansioni non richiede l’uso di utensili. L’offerta prevede moduli

Frequentemente si parla di “Efficienza Ener-getica”. E’ un tema molto sentito perché interessa la qualità dell’ambiente ma an-che perché ci permette di avere bollette più leggere. Oltre a pensare all’impiego di una fonte alternativa è fondamentale l’utilizzo razionale dell’energia elettrica, perché il pri-mo vero risparmio nasce dalla riduzione dei consumi di energia.

Pertanto è necessario trovare soluzioni che permettano l’analisi e l’ottimizzazione dei processi produttivi e degli impianti elettri-ci in genere. Il risparmio energetico deriva altresì dalla qualità dell’energia che deve essere elevata e sicura come sempre più richiedono le nuove tecnologie e i nuovi si-stemi di produzione.

Con questi obiettivi è nata la nuova gene-razione di analizzatori di rete, serie DMG, di Lovato Electric.

La gamma è composta da 3 modelli in ese-cuzione modulare e 3 in esecuzione da in-casso, 96x96mm.

Sono idonei per reti BT-MT-AT e assicu-rano un elevata accuratezza delle misure (±0,5% o ±0,2% per tensioni/correnti e cl.1 o cl.05s per l’energia attiva). L’inser-zione può essere monofase, bifase o trifase con o senza neutro, anche in configurazione Aron.

Navigazione semplice ed intuitivaTuttta la serie DMG utilizza display grafi-ci retroilluminati. Diversamente molti altri prodotti utilizzano display con icone create preventivamente (testi o disegni).

INDICELOVATO

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Lovato Electric “DMG”Analizzatori digitali con display graficoVersatilità, espandibilità ed elevata qualità di misura

LOVATO

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Impianto disturbato da armoniche La presenza sempre più frequente di inverter, azionamenti in c.c., alimentatori switching, UPS e tanti altri dispositivi elettronici, con-tribuisce ad aumentare la generazione di armoniche che possono causare seri danni a varie apparecchiature fondamentali per l’impianto (trasformatore, rifasamento), ol-tre a falsare la lettura di strumenti di misura e protezione. La corretta analisi dell’impian-to consente di definire quali azioni corret-tive attuare per aumentare la qualità della rete. Tutti i modelli consentono la lettura del contributo totale delle armoniche, tensioni e correnti, ma alcune versioni permettono anche l’analisi armonica approfondita dei singoli ordini e la visualizzazione della for-ma d’onda. Il modello di punta, DMG900, individua persino la direzione di flusso per capire se sono generate dall’impianto a val-le o sono importate dalla rete.

Controllo dei consumiLa riduzione della bolletta si ottiene prin-cipalmente percorrendo 3 strade: evitare penali causati da superi di potenza e per errato rifasamento, riduzione dei consumi e ottimizzazione dei processi spostando dove possibile certi carichi in fasce orarie con minor costo (con conseguente ridu-zione del canone per la potenza massima contrattuale). I DMG registrano i consumi energetici, totali e parziali, importati ed esportati. Un pratico grafico trend mostra a colpo d’occhio l’andamento dei consumi (con la potenza media di 15 min. mostra 24 ore di consumi). Con l’ausilio di un modu-lo di ingressi digitali può riconoscere quale fascia è attiva (determinata da un dispositi-vo esterno) e pertanto registrare su diversi contatori i consumi per ogni singola tariffa. Alcuni DMG consentono l’impostazione di soglie limite programmabili, con relativa temporizzazione, per monitorare la potenza

Altre funzionalitàI DMG sono dotati di funzionalità che ga-rantiscono l’elevata versatilità d’impiego, anche a bordo di macchinari. Le soglie, min e max, sono configurabili su ogni grandezza elettrica, con l’impostazione dello stato a riposo e il reset automatico/manuale dell’al-larme.

Le variabili interne consentono la realizza-zione di piccole automazioni per la combi-nazione, con logiche booleane (AND, OR, ecc.), di più segnali (soglie, ingressi, usci-te, le stesse variabili interne e anche segnali comandabili liberamente da remoto tramite interfaccia seriale). E’ possibile configurare pagine di visualizzazione allarme (per so-glie, ingressi esterni e variabili interne) con personalizzazione del testo descrittivo e de-finizione di 2 livelli di priorità.

Oltre al contaore totale e parziale sono disponibili contatori ausiliari liberamente configurabili per registrare: nr. Interventi di soglie, nr. attivazione variabili interne, nr. impulsi segnali esterni con calcolo consu-mo di liquidi e gas (previa impostazione fat-tore moltiplicatore), nr. perdite alimentazio-ne ausiliaria. Ogni contatore ha descrizione e unità di misura personalizzabile. La confi-gurazione degli strumenti può essere pro-tetta da password, con 2 livelli di accesso.

attiva e conseguentemente attivare allarmi o distacco carichi, evitando così il supero della potenza contrattuale. Le soglie sono attivabili anche sul fattore di potenza.

Qualità dell’energiaOltre alle componenti armoniche, altre ano-malie contribuiscono a peggiorare la qualità dell’energia: veloce abbassamento della tensione (SAG), veloce innalzamento della tensione (SWELL), buco di tensione rapido (DIP), ecc. La EN50160 è la norma europea che definisce le caratteristiche della tensio-ne che un fornitore di energia deve garan-tire. Il mancato rispetto dei parametri può essere contestato dall’utente che può anche richiedere un rimborso. Il DMG900 (top di gamma) può essere equipaggiato con un modulo memoria specifico per il monito-raggio della qualità secondo la normativa EN50160. Altri DMG possono comunque rilevare, tramite impostazione di soglie, re-pentine variazione dei valori sopra indicati, poiché gli strumenti aggiornano le grandez-ze ogni mezzo ciclo (10ms @ 50Hz). Per-tanto si possono attivare allarmi su relè di uscita e volendo anche registrare l’evento, con i moduli di memoria dotati di orologio datario.

Una gamma di strumenti ed espansioni con svariate funzionalita’ per garantire un’elevata versatilita’ d’impiego

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C.A.P. Città Via/Piazza Tel. Fax

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Sonepar Italia Centro

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@motion è una rivista di Sonepar Italia Redazione: Gianfranco Lanzoni, Lamberto Pege, Claudio Garosi, Pietro Giordano Coordinamento e supervisione organizzativa: Giordano MieniProgetto grafico: Work in Progress by W.I.P. Communication S.r.l.Stampa: Pieffe Industria Grafica

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