MOOC: futuro? rivoluzione? tsunami? Intervista a Luigi Battezzati

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MOOC: futuro rivoluzione? tsun Una intervista a Luigi Battezza a cura di Clay Casati Agosto 2012 o? nami? a ati

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MOOC (Massive Open Online Course/ classroom) unisce il meglio delle migliori università mondiali – istruzione eccellente – con il meglio della tecnologia – apprendimento online interattivo. MOOC può rappresentare il futuro di una alta formazione efficiente ed efficace?Mentre le tecnologie digitali e internet cambiavano il modo di lavorare e di vivere, l'istruzione superiore ha rappresentato un bastione del vecchio modo di pensare. MOOC può scatenare la rivoluzione dell'informazione per le università?Daphne Koller, professore di Computer Science alla Stanford University e co-fondatore del MOOC Coursera, ha dichiarato: "Lo tsunami è in arrivo, che ci piaccia o no," aggiungendo "Si può essere schiacciati o si può navigare ed è meglio navigare." Se ne discute con Luigi Battezzati.

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MOOC: futuro?

rivoluzione? tsunami?

Una intervista a

Luigi Battezzati

a cura di Clay Casati

Agosto 2012

MOOC: futuro? rivoluzione? tsunami?

Una intervista a

Luigi Battezzati

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Sommario Nel breve-medio termine, i paesi occidentali dovranno fronteggiare una concorrenza crescente. Per proteggere il futuro economico occorre garantire che i giovani siano adeguatamente preparati per padroneggiare e applicare le nuove tecnologie praticamente in ogni campo. Oggi, non lo sono. La tecnologia che ha così drammaticamente cambiato il mondo fuori dalle scuole sta cambiando l'ambiente di insegnamento e di apprendimento. Forse si è raggiunto il punto di svolta: è percepibile un nuovo entusiasmo in materia di istruzione, una nuova determinazione, una fame di cambiamento. È in atto una crescita esplosiva della disponibilità di formazione online, gratuita, con corsi di alta qualità. Queste tendenze incoraggianti, sostenute dagli stessi studenti, nati e a loro agio nell'era di Internet, potrebbero indicare di essere sulla buona strada per una nuova età dell'oro nel campo dell'istruzione e della formazione, “il futuro”, o l’inizio di una “rivoluzione”, o uno “tsunami” che si abbatte sul mondo accademico tradizionale. Copertina: Luigi Battezzati e il gatto Smog

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hashtag: #MOOC, #higheredu, #blendedlearning, #coursera, #edx, #flipteaching, #higheredu, #udacity

Indice

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Rivoluzione nell’Alta Formazione 1

Principali piattaforme tecnologiche per i corsi MOOC 2

MOOC: Futuro? Rivoluzione? Tsunami? 4

Luigi Battezzati 5

Intervista 7

Citazioni & Link

Che cosa è un MOOC: http://edactive.ca/mooc/whatisamooc

Il successo in un MOOC: http://edactive.ca/mooc/successinamooc

MOOC: il futuro? una rivoluzione? uno tsunami? http://www.slideshare.net/Yossisv/mooc-il-futuro-una-rivoluzione-uno-tsunami Higher education : final countdown http://www.slideshare.net/Yossisv/higher-education-revolution

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Rivoluzione nell’Alta Formazione

Come nell’industria e nei servizi le nuove tecnologie Web 2.0 hanno trasformato il mondo del lavoro, analogamente nuove tecnologie digitali, nuove metodologie di apprendimento, empowering di studenti e docenti, stanno innovando radicalmente insegnamento e apprendimentostatici da secoli.

Riferimento sono i corsi con modalità MOOC (Massive Open Online Course) che perseguono:

• efficacia nell’apprendimento, • centralità dello studente, • personalizzazione del percorso di studi,• democratizzazione dell’alta formazione di eccellenza

(per accedere ai corsi delle migliori università mondiali è sufficiente un laptop e una linea internet veloce),

• alta formazione di massa per rispondere ai fabbisogni della società della conoscenza.

Come nell’industria e nei servizi le nuove tecnologie ICT e hanno trasformato il mondo del lavoro,

, nuove metodologie di apprendimento, empowering di studenti e docenti, stanno

ento e apprendimento,

MOOC (Massive Open

personalizzazione del percorso di studi, ta formazione di eccellenza

(per accedere ai corsi delle migliori università mondiali è sufficiente un laptop e una linea internet

alta formazione di massa per rispondere ai fabbisogni

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Principali piattaforme tecnologiche per i corsi MOOC

Udacity, lanciata nel Gennaio 2012, vede tra i fondatori Sebastian Thrun, il professore di Stanford responsabile del progetto di sviluppo delle self-driving car per

Coursera, lanciata nell’Aprile 2012, dai pComputer Science Daphne Koller e Andrew Ng vede tra i partner fondatori, oltre Stanford University, University of Pennsylvania, Princeton Universityof Michigan.

giche per i corsi MOOC

vede tra i fondatori responsabile del

per Google.

dai professori di Andrew Ng di Stanford

fondatori, oltre Stanford University, Princeton University, University

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A luglio 2012 è stato annunciato il parternariato con le 12 università: California Institute of Technology, Duke, Georgia Institute of Technology, Johns Hopkins, Rice, CaliforniaFrancisco, Edinburgh (Scozia), Illinois at UrbanaWashington, Virginia, Toronto (Canada), EPFLfederale di Losanna (Svizzera).

edX è stata costituita, nel Maggio 2012, comecongiunta tra MIT (Massachusetts Institute of Technology) e Harvard University. Successivamente si è aggiunta Berkeley.

o il parternariato con le 12 : California Institute of Technology, Duke, Georgia

Rice, California - San Urbana-Champaign,

EPFL politecnico

, come partnership congiunta tra MIT (Massachusetts Institute of Technology) e

Successivamente si è aggiunta Berkeley.

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MOOC: Futuro? Rivoluzione? Tsunami?

“We’re going to make a revolution”, ha dichiarato Anant Agarwal, presidente di edX. “We’re looking to change the world.”

WR* University & MOOC (July 2012) coursera edX

1 Caltech, California Institute of Tech ●

2= Harvard University ●

2= Stanford University ●

5 Princeton University ●

7 MIT, Mass. Institute of Technology ●

10 University of California, Berkeley ●

14 Johns Hopkins University ●

16 University of Pennsylvania ●

18 University of Michigan ●

19 University of Toronto ●

22= Duke University ●

24 Georgia Institute of Technology ●

25 University of Washington ●

31 University of Illinois at Urbana-Ch ●

36 University of Edinburgh ●

46 EPFL, École Polytechnique Fédérale Lausanne ●

72 Rice University ●

*World Rank, Times Higher Education World University Rankings 2011-2012

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“This is the future, and we must be part of it”. “I have a feeling that (these kind of courses) will be a kind of tsunami in the academic world”, Martin Vetterli, rettore della School of Computer and Communications Sciences dell’EPFL (École Polytechnique Fédérale de Lausanne).

“The Online Revolution: High-Quality Education for Everyone”. “It's moving education from a privilege to a right”. Daphne Koller, co-fondatrice di Coursera.

Su questi temi abbiamo intervistato Luigi Battezzati.

Luigi Battezzati

Professore Lean Organization al Master International Institute for the Management of Logistics all’EPFL (École Polytechnique Fédérale de Lausanne) e all’École des Ponts Paristech di Parigi, Lean Club e Professore di Lean Production alla Università Carlo Cattaneo – LIUC, Scientific Director del RFId Solution Center, Partner della società di Consulenza Asset.

I suoi interessi professionali sono inerenti lo sviluppo prodotti e le operations principalmente nei settori della moda, elettromeccanica, elettronica e macchine utensili.

In precedenza ha maturato una significativa esperienza professionale e manageriale in società internazionali d’Engineering e di Management Consulting.

E’ laureato in Ingegneria Elettrotecnica presso il Politecnico di Torino. Executive MBA della SDA Bocconi. Maitrise en Gestion des Systèmes Logistiques dell’Ecole Polytechnique de Lausanne. Master Management Logistic System dell’ELA (European Logistic Association). Docteur en Sciences Economiques et des Gestion (Ph.D.) dell’Université d’Aix Marseille II.

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Certified in Production and Inventory Management dell’APICS (American Production and Inventory Control Society).

Libri pubblicati: Just in time. Produrre a ritmo di mercato, 2012; Ridisegnare i processi con l'RFID. Le potenzialità delle tecnologie di Radio Frequency Identification come fattore di innovazione di Sianesi Andrea, Luigi Battezzati ..., 2007; RFID Identificazione automatica a radiofrequenza. Tecnologie e applicazioni, 2006; Rfid Identificazione automatica e radiofrequenza: Tecnologie e applicazioni di Luigi Battezzati, Jean Louis Hygounet, 2003

EPFL offre formazione online gratis con Coursera.

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Intervista

L’Innovazione Distruttiva – basata sulle nuove tecnologie - che ha rimodellato alcuni settori, quali fotografia, musica registrata, pubblicazione di libri, telefoni cellulari, assistenti digitali personali, servizi postali, etc, come mai non ha cambiato radicalmente anche l’università che insegna (un discorso diverso per l’università che ricerca e di trasferimento tecnologico)?

I cambiamenti nelle organizzazioni non sono determinati soltanto dalla disponibilità di nuovi modelli organizzativi o di nuove tecnologie ma da dinamiche sociali che sono determinate dalle coalizioni esistenti o possibili che gestiscono l’incertezza o la percezione d’incertezza come ci ricorda Michel Crozier che per primo ha analizzato le strutture burocratiche in questo modo integrativo della lezione tradizionale di Max Weber.

Quindi l’università che insegna è una organizzazione burocratica nel senso weberiano del termine che garantisce il rispetto della norma e della propria sopravvivenza con il perpetuarsi della norma e la uniformità qualitativa del proprio prodotto: i laureati.

È possibile reinventare l’università dall’interno come sostengono Clayton Christensen e Henry Eyring in “The Innovative University: Changing the DNA of Higher Education From the Inside Out” o come in altri settori ristrutturati gli operatori storici dimostrano di essere Dead Men Walking, quando si tratta della loro [in] capacità ad affrontare le sfide della disgregazione?

Con tutto il rispetto per i fondamentali studi di Clayton Christensen sull’innovazione nelle organizzazioni imprenditoriali e industriali, mi permetto di affermare che

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non sono quasi mai assimilabili alle strutture universitarie che non hanno come obiettivo principale l’efficienza o l’efficacia ma la conformità del prodotto alla norma soprattutto nei paesi (la maggioranza) dove il titolo di studio ha un valore legale e quindi la certificazione universitaria “de jure” o “de facto” (le grandi scuole per reputazione) garantisce il prodotto a chi non è in grado di valutarlo.

Scompare l'università intesa come luogo fisico e concreto a favore della nuova reinventata come servizio, luogo post-geografico, accessibile 24 ore su 24, da qualunque luogo del mondo, da chiunque - come dice Salmon Khan – sia: studente, insegnante, home-schooler, manager, lavoratore che vuol tornare in aula dopo 20 anni, o alieno amico che vuole dare un occhio alla biologia terrestre?

Questo modello di università è probabilmente interessante per una nicchia di mercato che ricerca prioritariamente i contenuti formativi con grande motivazione personale e scarsa motivazione al valore sociale dell’università (vedi il college in USA come momento di indipendenza di adolescenti che diventano adulti …)

E' legittimo attendersi che, nel prossimo futuro gli studenti potranno laurearsi online selezionando una serie di corsi delle più prestigiose università mondiali direttamente dal proprio laptop, ovunque si trovino, senza alcun costo di iscrizione?

E’ senza dubbio molto interessante ed utile per poter trovare in tutto il mondo gli studenti più motivati al di la della distanza geografica, culturale ed economica. La ricerca non viene fatta da società di executive searching ma dagli studenti stessi.

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Infatti solo gli studenti più motivati e capaci aderiranno a questa proposta di formazione a distanza con risultati effettivi. Ed è anche utile per diffondere un modello culturale (soft power) presso le potenziali classi dirigenti e le elite intellettuali in tutto il mondo.

Non credo che questo modello permetta di alzare il livello della grande massa degli studenti universitari ma riguardi solo la punta dell’iceberg. Pochi studenti percentualmentema migliaia in valore assoluto perché si rivolge a tutti ipotenziali utilizzatori di internet nel mondo in grado di poter studiare ed esprimersi in inglese.

Le nuove tecnologie e piattaforme miglioreranno l’efficacia dell’apprendimento rendendo implementabili sistemi di blended learning (che utilizzano flip teaching, cooperative learning, project-based learning, etc)?

Assolutamente d’accordo.

Infatti solo gli studenti più motivati e capaci aderiranno a questa proposta di formazione a distanza con risultati effettivi. Ed è anche utile per diffondere un modello

potenziali classi dirigenti e

Non credo che questo modello permetta di alzare il livello della grande massa degli studenti universitari ma riguardi solo la punta dell’iceberg. Pochi studenti percentualmente, ma migliaia in valore assoluto perché si rivolge a tutti i potenziali utilizzatori di internet nel mondo in grado di

Le nuove tecnologie e piattaforme miglioreranno l’efficacia tabili sistemi di

blended learning (che utilizzano flip teaching, cooperative

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Steve Jobs, Bill Gates, Richard Branson, Larry Ellison, Mark Zuckerberg, solo per citare alcuni degli eroi attuali, non hanno frequentato istituzioni educative tradizionali che soffocavano la loro creatività e iniziativa. La nuova università reinventata sarà attrattiva anche per i grandi talenti?

I percorsi tradizionali di formazione universitaria hanno l’obiettivo di fornire una garanzia della qualità del prodotto educativo per le istituzioni (l’amministrazione statale, le imprese) che devono poter assumere le risorse sulla base di dati “oggettivi”.

Invece le attività imprenditoriali mettono il focus sul risultato infatti nessuno ha chiesto o chiederebbe a Bill Gates se sia laureato o meno, ma piuttosto se MS DOS funziona o no e che prestazioni distintive possa avere.

Quindi ci sono numerosi casi di successo di imprenditori che non hanno titoli di studio, ma sono molto rari i manager di imprese importanti senza lauree prestigiose o MBA in USA.

Oggigiorno la laurea che dichiara che il possessore “sa un po’ su un sacco di cose che non sa fare” viene sempre più considerata un patrimonio culturale personale che non serve a trovare un lavoro. Le nuove tecnologie e i nuovi strumenti che perseguono Efficacia nell’apprendimento, Centralità dello studente, Personalizzazione del percorso di studi, Democratizzazione dell’alta formazione di eccellenza, contribuiranno a ridurre il gap tra mondo del lavoro e mondo della scuola?

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Se l’obiettivo di uno studente è quello di farsi assumere da un’impresa, allora il prestigio dell’università frequentata e i successi scolastici sono necessari per le ragioni già discusse.

Invece se l’obiettivo di uno studente è quello di sviluppare una attività imprenditoriale, allora il percorso deve essere necessariamente personalizzato per poter creare un valore specifico.

Avendo la possibilità di laurearsi sulla base di un piano di studi personalizzato che include corsi delle migliori università mondiali chi si iscriverà alla meno che mediocre università sotto casa? Il 90% delle università italiana dovrà essere rottamata?

Non credo che le università tradizionali saranno rottamate anzi ritengo che soddisferanno da un lato la formazione di massa di medio livello e dall’altro saranno un polo di formazione per la ricerca.

Le proposte edX, Coursera e similari avranno un grande successo in valore assoluto riguardo nicchie di studenti motivati ed eccellenti, ma ritengo che in valore percentuale rimarranno marginali. La barriere della motivazione, curiosità, conoscenza dell’inglese sono e rimarranno importanti ancora per anni.

Se l’obiettivo di uno studente è quello di farsi assumere da un’impresa, allora il prestigio dell’università frequentata e i successi scolastici sono necessari per le ragioni già discusse.

e se l’obiettivo di uno studente è quello di sviluppare una attività imprenditoriale, allora il percorso deve essere necessariamente personalizzato per poter creare un valore

Avendo la possibilità di laurearsi sulla base di un piano di rsonalizzato che include corsi delle migliori

università mondiali chi si iscriverà alla meno che mediocre università sotto casa? Il 90% delle università italiana dovrà

Non credo che le università tradizionali saranno rottamate o che soddisferanno da un lato la formazione di

massa di medio livello e dall’altro saranno un polo di

e similari avranno un grande successo in valore assoluto riguardo nicchie di studenti

eccellenti, ma ritengo che in valore percentuale rimarranno marginali. La barriere della motivazione, curiosità, conoscenza dell’inglese sono e rimarranno