Montagne & Paesi - aprile 2016 ok

Editore: MP & Partners - Direttore Responsabile: Nicola Martinelli - Reg. Tribunale di Bergamo numero 14 dell’8/4/1997 - Anno XX - N. 4 - APRILE 2016

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Il lago è ancora “basso” e c’è preoccupazione per la stagione agricola

Una decisione di “alto livello”

Non sarà di certo un provvedimento desti-nato a cambiar le sorti del mondo, ma in am-bito locale può valere molto. Ci riferiamo alla re-cente decisione comu-nicata dall’assessore all’ambiente, la berga-masca Terzi, di invita-re al prossimo tavolo sull’emergenza idrica (terzo incontro) anche il presidente dell’Auto-rità di Bacino dei laghi Iseo, Endine, Moro. Per la prima vol-ta, dall’ormai lontano 1931, un rappresentan-te dei paesi rivieraschi dl Sebino siederà al ta-volo con gli utilizzatori delle riserve idriche del nostro lago.Per noi, che viviamo anche di piccole noti-zie, questa è una grande vittoria che vogliamo condividere con i no-stri lettori a volte tedia-ti da nostri articoli che per 20 anni hanno bat-tuto su un chiodo fisso: la difesa delle risorse idriche del lago, sulla compartecipazione dei diversi attori alla ge-stione delle acque e sul-la rappresentanza delle

comunità che si affac-ciano nel Sebino quan-do si parla e si decide sullo sfruttamento del-

le sue acque per uso agricolo o per produrre energia.

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Corposo intervento finanziario per rimediare ai danni di frane e alluvioni

Dissesto idrogeologico, la Regione stimola i Comuni

Il ‘Programma di inter-venti strutturali e priori-tari nelle aree a rischio idrogeologico molto elevato nonché conse-guenti a calamità natu-rali’ è stato approvato dalla Giunta della Re-gione Lombardia e pre-vede uno stanziamento di 15 milioni di euro per finanziare 29 interventi per la prevenzione del rischio idrogeologico.Questi fondi permette-ranno di proteggere da frane e alluvioni i cen-tri abitati che si trovano in zone particolarmen-

te esposte. Numerosi sono gli interventi rela-tivi alla Valle Camonica che confermano come

la valle dell’Oglio sia molto fragile sotto que-sto aspetto.

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Alla ricerca dei responsabili del danno ambientale

Selca, ora si “scava”in Tribunale

Terza udienza proces-so contro gli ammini-stratori della Società Selca di Forno d’Allio-ne in comune di Berzo demo, dichiarata fallita nel 2010. A processo gli ex-amministratori per traffico internazionale di rifiuti. Lunedì 4 aprile alle 9.00 si è aperta dun-que la terza udienza fis-sata dal Giudice Maria Chiara Minazzato della seconda sezione penale

del tribunale; la seduta ha visto come testimo-ni dell’accusa il Sindaco di Berzo Demo Gianbat-tista Bernardi ed il Tec-nico comunale Manolo Bosio che hanno forni-to ampia documentazio-

ne sull’iter lavorativo e sulle procedure adotta-te dall’Amministrazio-ne per fare chiarezza sull’attività dell’Azien-da e su quanto accaduto dopo il suo fallimento.

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Una decisione di “alto livello”Non sarà di certo un provvedimento desina-to a cambiar le sorti del mondo, ma in ambito locale può valere molto.

Ci riferiamo alla recen-te decisione comunicata dall’assessore all’am-biente, la bergamasca Terzi, di invitare al pros-

simo tavolo sull’emer-genza idrica (terzo incon-tro) anche il presidente dell’Autorità di Bacino dei laghi Iseo, Endine,

Moro. Per la prima volta, dall’ormai lontano 1931, un rappresentante dei pa-esi rivieraschi dl Sebino siederà al tavolo con gli

utilizzatori delle riserve idriche del nostro lago.Per noi, che viviamo an-che di piccole notizie, questa è una grande vit-toria che vogliamo condi-videre con i nostri lettori a volte tediati da nostri articoli che per 20 anni hanno battuto su un chio-do fisso: la difesa delle risorse idriche del lago, sulla compartecipazio-ne dei diversi attori alla gestione delle acque e sulla rappresentanza del-le comunità che si affac-ciano nel Sebino quando si parla e si decide sullo sfruttamento delle sue acque per uso agricolo o per produrre energia. Ad accompagnarci in que-sta contesa che abbiamo aperto contro il Consor-zio dell’Oglio, dall’estate scorsa è sceso in campo anche l’Eco di Bergamo che, grazie agli articoli di Giuseppe Arrighetti, che si è avvalso delle consi-derazioni del nostro Edi-tore Antonio Martinelli, ha aperto un varco nelle fondamenta dell’Ente nato circa 90 anni fa per garantire approvvigiona-menti idrici agli agricol-tori della pianura berga-

masca, bresciana, cremo-nese e mantovana.Lunedi 14 marzo il quoti-diano bergamasco apriva le pagine della provincia con il titolo “Non c’è il Sebino quando in Regio-ne si parla dei laghi”. In questa occasione il giornalista locale racco-glieva l’ennesimo sfogo di Antonio Martinelli che tra l’altro ricordava come un poderoso la-voro di coordinamento tra i soggetti interessati fosse stato dimenticato dalla Regione che, vi-ceversa, avrebbe dovuto farlo proprio attivando il primo Contratto di Lago della Regione.Fatto sta che l’Assesso-re Terzi, bergamasca di Dalmine, ha rassicura-to Giuseppe Arrighetti che al prossimo tavolo sull’emergenza siccità sarà invitato anche un rappresentante dei comu-ni rivieraschi. Staremo a vedere prestando la mag-giore attenzione anche perché, stando alle riser-ve attuali, in mancanza di abbondanti precipita-zioni ci aspetta un’estate particolarmente calda, sotto tutti i punti di vista.

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L’emergenza idrica e il ruolo importante del Sebino e dei laghi lombardi

Che la regione si stia pre-occupando delle riserve idriche e della preven-zione dei disastri dovuti alla fragilità del territo-rio di fronte alla violenza dell’acqua lo dimostra anche il convegno ‘Lom-bardia d’acqua. Le politiche e gli inter-venti di Regione Lom-bardia per l’uso plurimo dell’acqua e lo sviluppo sostenibile del territorio’, organizzato a Palazzo Lombardia dove hanno portato il loro contributo l’assessore Viviana Bec-calossi, gli assessori Cri-stina Cappellini (Culture, Identità e Autonomie), Gianni Fava (Agricoltu-ra), Claudia Maria Ter-zi (Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile), il presidente di Urbim Lom-bardia, l’associazione che riunisce 12 consorzi di bonifica, Alessandro Fol-li e il climatologo Mario Giuliacci.Nel suo intervento la Beccalossi ha ricordato come la Regione inter-venga con investimen-ti finalizzati al presidio delle opere elencando alcuni provvedimenti “che hanno caratteriz-zato il nostro lavoro di questi anni: nel 2013 la prima Legge in assoluto approvata dal Consiglio regionale è quella che ha

consentito a ognuno degli oltre 1.500 Comuni lom-bardi di dotarsi di un Pia-no generale del territorio e con esso di disporre di un approfondimento ge-ologico e idraulico; nel 2014 abbiamo approvato la Legge sul Consumo di suolo, primi in Italia; nel 2015 è continuato il flusso di investimenti per le opere di difesa, alcune delle quali si stanno con-cludendo in questi mesi, come ad esempio il can-tiere sull’Oglio a Sonico; nel 2016, solo pochi gior-ni fa, è stata approvata la Legge sulla Difesa del suolo che, oltre a intro-durre il rivoluzionario concetto di invarianza idraulica, investe il mon-do dei consorzi di bonifi-ca di ulteriori e importanti responsabilità”.Da seguire l’interven-to dell’assessore Gianni Fava perché è dal mondo dell’agricoltura che pos-sono arrivare richieste di prelievi straordinari che riguardino anche il lago d’Iseo“L’acqua può arrivare a condizionare in termini di costi l’agricoltura, è diffi-cile far quadrare i bilanci in settori come il cereali-colo. Non sono affeziona-to all’ipotesi di spingere agricoltori con vocazione zootecnica a fare altro e

in particolare a dedicarsi a colture a bassa richiesta idrica, da destinare quasi esclusivamente a bioe-nergie o nuove modalità energetiche”. “Conscio che l’87% delle acque gestite in Lombar-dia sono per uso irriguo - ha detto in conclusione l’assessore - e con l’au-spicio che si possa arri-vare in tempi rapidi a una pianificazione adeguata, cerchiamo di capire su cosa fare affidamento e, di conseguenza, costruire una modalità di integra-zione di risorse, Muovia-moci, è tempo di grandi cambiamenti climatici, a cui si può fare fronte solo con una seria program-mazione. Per evitare ogni anno di trovarci a ragio-nare sulla mancata dispo-nibilità di acqua”. L’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi “Dal momento che però non è un bene inesauribile la programmazione politi-ca diventa strategica non solo per le istituzioni, ma anche per i cittadini stessi”. “La crescita del servizio e la conseguente evoluzione della struttura di governance che ne fa da sostegno necessitano di una grande collabo-razione tra tutti gli enti

coinvolti. Solo accen-tuando un carattere di corresponsabilità e raffor-zando i processi di solida-rismo tra le comunità che condividono l’utilizzo delle risorse idriche - ha concluso l’assessore Ter-zi - si potranno ottenere buoni risultati”.Come non applaudire alle parole degli assessori re-gionali? Sono le frasi che per anni abbiamo riportato anche su queste pagine e ripetu-to in ogni occasione pub-blica. Peccato che ci si arrivi al presentarsi dell’enne-sima emergenza idrica, con il nostro lago sempre nel mezzo, generoso nel dare le sue acque a chi, da nord o ad sud del bacino, le sfrutta per diverse fina-lità. Tutte legittime, per carità, ma a carico di un unico soggetto che per anni non ha avuto rappresentanza.

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Nuovo e corposo intervento finanziario per rimediare ai danni di frane e alluvioni

Dissesto idrogeologico, la Regione stimola i Comuni

Il ‘Programma di inter-venti strutturali e priori-tari nelle aree a rischio idrogeologico molto ele-vato nonché conseguen-ti a calamità naturali’ è stato approvato dalla Giunta della Regione Lombardia e prevede uno stanziamento di 15 milioni di euro per finan-ziare 29 interventi per la prevenzione del rischio idrogeologico. Questi fondi permetteranno di proteggere da frane e alluvioni i centri abitati che si trovano in zone particolarmente esposte. Numerosi sono gli inter-venti relativi alla valle Camonica che conferma-no come la valle dell’O-glio sia molto fragile sot-to questo aspettoLozio - messa in sicurez-za area valanghiva Valle dei Re - 700.000 euro; Corteno Golgi - primi interventi messa in sicu-rezza e ripristino colle-gamenti a seguito di fra-na in valle Sant’Antonio - 600.000 euro; Gianico - completamen-to opere idrauliche tor-rente Re a difesa abitato e frazione di Fucine - 700.000 euro; Sonico - completamento opere difesa Valle Rab-bia - 200.000 euro Gli interventi finanziati permetteranno di mettere in sicurezza le zone col-pite dalla caduta di frane o esposte all’esonda-zione dei corsi d’acqua. Verranno realizzate ope-

re di difesa da crolli così come di manutenzione degli argini dei fiumi. Nel piano di riparto la ci-fra stanziata per Sonico serve per completare una parte di scogliera termi-nale nel lungo pennello realizzato per l’immis-sione del Rabbia nell’O-glio e per migliorare al-cuni aspetti tecnologici del monitoraggio della Val Rabbia e si sommano agli oltre 4 milioni di ero già stanziati per il Rab-bia e l’Oglio. I 600.000 euro per Corteno Golgi servono per ricollega-re provvisoriamente le valli di S. Antonio la cui strada di accesso era in-terrotta dall’11 gennaio scorso da una frana in località Less, isolando completamente S. An-tonio, la valle omonima e la Val Campovecchio. Ma per una soluzione definitiva, che prevede la copertura con tunnel paramassi, serve una ci-fra molto maggiore che Regione Lombardia ha promesso di recuperare al più presto. Una somma importante, pari a 700.000 euro, è stata destinata a Gianico per un intervento urgen-te dovuto alla criticità della parte terminale del torrente Re, che sepa-ra il territorio comuna-le di Darfo da quello di Gianico e che anche nel recente passato aveva dimostrato tutta la sua pericolosità in caso di

piogge torrenziali. Altri 700.000 euro andranno a Lozio per creare un secondo invaso a monte della frazione Villa di Lozio, lungo il canale che convoglia le colate delle slavine, dove esiste già un invaso creato con analogo intervento e che si è dimostrato efficace. Questo ultimo invaso verrà realizzato più a nord del precedente e di capienza doppia, in gra-do di fermare la massa nevosa a monte dell’a-bitato di Villa, più volte sfiorato dalle slavine. Ora si attendono i decre-ti di attuazione di quanto deliberato per iniziare le procedure di appalto ed il via ai lavori urgenti.Ma l’azione della Regio-ne non si ferma all’ero-gazione di contributi per la realizzazione di opere di mitigazione o messa in sicurezza: “Nei pros-simi mesi - ha dichiara-to l’assessore Viviana Beccalossi - ci aspetta un lavoro altrettanto im-portante. Si tratta della concreta applicazione delle nuo-ve Leggi che regolano il Consumo e la Difesa del Suolo. Entrambe dovran-no trovare applicazione nelle previsioni urbani-stiche che ciascun Co-mune è tenuto a redigere con i propri Piani”. “Te-niamone conto - ha con-cluso Beccalossi - per-ché non basta utilizzare fondi per realizzare ope-re, se da ora in poi, con gli strumenti normativi più rinnovati e moderni che Regione Lombardia ha messo a disposizione, non si lavorerà anche sul piano della pianificazio-ne del territorio”.

I grandi lavori di regi-mazione idraulica in atto nell’alveo del fiume Oglio tra Sonico e Malonno, fi-nanziati per 4 milioni di euro da Regione Lombar-dia, hanno messo in evi-denza tra alveo e argini del fiume due bunker della pri-ma guerra mondiale appar-tenenti alla terza linea di difesa, la più a sud rispetto al Tonale. Dopo il via libe-ra da parte della Sovrinten-denza sono stati recupera-ti e posizionati sui margi-ni per salvaguardarli dalle piene. Il recupero dei due manufatti storici consen-te anche una ricostruzio-ne complessiva della terza linea di difesa che com-prende 8 bunker, ora tutti recuperati e visibili, dalla sponda idrografica sinistra a quella destra della valle, permettendo una perfetta visione dei percorsi ed una difesa importante prima di arrivare a Cedegolo. Tra i bunker correva una trincea che consentiva sia il cam-minamento in sicurezza che le postazioni di vedet-ta e di difesa, oltre al rico-vero del munizionamento. I lavori in atto hanno per-messo di recuperare anche parte delle sponde di una passerella pedonale, a sud rispetto alla linea dei bun-ker, che permetteva il tran-sito dei militari in piena si-curezza. Della passerella è rimasto visibile il montan-te sulla sponda idrografica sinistra dell’Oglio, mentre il manufatto dell’altra spal-letta del ponte giace nel greto del fiume e non po-trà essere recuperato per-ché l’acqua ed il lavorio dei massi trasportati dalla corrente l’hanno molto ro-vinato. I tecnici della Ditta Pac che sta lavorando nel letto dell’Oglio, con mol-ta perizia e massima cau-tela, sono riusciti a recu-perare perfettamente i due bunker, posizionandoli in modo stabile sulle rispet-tive sponde e mettendoli dunque in sicurezza dal-

le piene del fiume. E’ sta-ta ripulita anche la parte di trincea accanto al bunker posto sul versante idrogra-fico sinistro, in modo da consentirne una visione più completa del manufat-to ultracentenario e della sua funzione difensiva.Dopo l’importante ritro-vamento, il Museo della Guerra Bianca in Adamel-lo di Temù proporrà una loro valorizzazione com-plessiva, alla luce dei pa-ralleli storici tra trincee della Grande Guerra. Si tratta, secondo gli esper-ti del Museo, di un “Uni-cum” mai visto nelle Alpi italiane per la sua caratte-ristica, formato da una ca-tena di 8 bunker a distanza regolare in grado quindi di coprire bene un vasto ter-ritorio, posti da versante a

versante, collegati da una trincea ben solida, moder-na (per l’epoca) e sicura per i militari. Il recupero anche parziale delle due postazioni, con un per-corso che si auspica possa essere sostenuto concre-tamente dagli Enti del ter-ritorio, potrà diventare un luogo simbolo del ricor-do, in analogia quanto già il territorio dell’alta Valle-camonica mostra al visita-tore. I lavori fin qui effet-tuati, che non appartengo-no agli interventi di mes-sa in sicurezza del fiume, sono stati sostenuti dalla Comunità Montana di Val-lecamonica che ora sta va-lutando anche un possibile intervento per valorizzare i manufatti e l’intera terza li-nea di difesa.

Fanno parte di un gruppo di otto postazioni che formavano la terza linea di difesa

Dall’alveo dell’Oglioemergono due bunker


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Audizione in Regionesul Parco Adamello

Il Comitato per la sal-vaguardia del Parco dell’Adamello, com-posta da varie Associa-zioni impegnate nella tutela e nella valorizza-zione del territorio han-no fatto richiesta di au-dizione presso la ottava Commissione Consilia-re Agricoltura, monta-gna, foreste e Parchi, in base all’articolo 43 del Regolamento Generale del Consiglio Regio-nale della Lombardia. All’audizione erano presenti una decina di associazioni camuno-sebine, la Comunità

Montana di Vallecamo-nica ed il Comune di Breno. Al termine le Associa-zioni hanno sottoline-ato viva soddisfazione per la decisione presa dalla Regione che ha giudicato improcedi-bile e infondata la ri-chiesta del Comune di Breno in quanto priva delle motivazioni che avrebbero dovuto evi-denziare il venir meno della valenza naturali-stica dell’area”. Per procedere a riperi-metrare il Parco dun-que la partita potrebbe

essere ancora aperta: il Sindaco Sandro Fariso-glio, forte del consenso di chi ha sostenuto la necessità e opportunità di scorporare una por-zione di parco tra Ca-dino e Valfredda nella zona di Crocedomini e Gaver, ha lasciato in-tendere che non intende fermarsi a questo punto del percorso. Ora la parola passa inevitabilmente alla politica ed è proprio al partito del Presidente Maroni che si rivolge la richiesta del Sindaco di Breno.

Il GAL sollecita il plurifondo

E’ in discussione in Re-gione Lombardia il pro-getto Leader, misura co-munitaria che interviene prevalentemente nella aree rurali con maggiori problemi di sviluppo; co-pre oltre il 60% del terri-torio italiano e finanzia le misure a sostegno dell’a-gricoltura delle zone in-teressate dai Gal. Viene applicato in aree con un massimo di 150.000 abi-tanti con caratteristica ge-ografica rurale, costiera, periurbana, urbana. Per quanto riguarda la Val-lecamonica, si tratta di una misura di grande in-

teresse alla quale stanno lavorando Comuni, Co-munità Montana e tecnici dei vari settori, essendo

un’occasione importante per creare progetti e pro-grammi su aree interne; tutto ciò permette però

anche considerazioni concrete su altre forme di finanziamento. Tra le mi-sure ulteriormente attiva-bili di estremo interesse per il territorio del Gal vi è il Plurifondo, misura peraltro più volte solleci-tata dalla Commissione europea e dal Parlamen-to italiano. Il 15 aprile prossimo il Presidente della Lombardia Rober-to Maroni sarà in Valle-camonica per una serie importante di incontri: l’occasione di sollecitare l’attivazione del Pluri-fondo diventa concreta.

Nell’animadell’anoressia

L’anoressia nei suoi aspetti più profondi e nascosti sarà al centro del dibattito organizza-to il 29 aprile presso il Centro Congressi Papa Giovanni XXIII, nella Sala Oggioni.L’incontro “Anoressia: il peso della sofferen-za; moda, capriccio o follia?” offrirà precise delucidazioni sul tema, cercando di studiare a fondo e da diverse pro-spettive un mondo com-plesso che non si riduce banalmente all’inappe-tenza.L’evento – organizzato da MTSM SRL, Inter-valli, Montagne Pae-si, Mp & Partners SAS – sarà l’occasione per presentare il roman-zo “Mela amara” della scrittrice Ursola Vani-glia Orelli.L’autrice compie un viaggio nell’animo del-la protagonista Chiara, segnato da turbamenti, spettri, segreti e tra-dimenti, oltre che da violenze e psicofarma-

ci. Un’attenta analisi psicologica, sociale ed esistenziale con la vo-glia di scoprire cosa sia quella “mela amara”, che s’insinua nella vita della donna, portandola ad annullarsi completa-mente.E’ una storia che non solo parla della malat-tia, ma anche del lega-me con i genitori, della violenza subita come punizione per qualcosa che Chiara ha scoperto e vorrebbe rivelare. Il tema dei rapporti fa-migliari sarà trattato dall’avvocato matri-monialista Lorenzo Ia-cobbi, presidente del “Centro Studi Familia”. Ospite d’onore dell’ap-puntamento sarà il pro-fessor Giulio Bisaccu,

specialista in chirurgia plastica ricostruttiva, che affronterà la stretta connessione fra anores-sia e narcisismo, appa-renza e bellezza.Le conseguenze me-diche del disturbo ali-mentare saranno invece oggetto degli interventi dell’avvocato Angelo Cappelli, vicepresidente della commissione Sani-tà Regione Lombardia, e della dottoressa Anna Cagliardo, operatore sanitario del comune di Jesolo.


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Croce di Cevo, individuare le cause del crollo

L’Ufficio del Giudice per le indagini preli-minari del Tribunale di Brescia ha fissato per giovedì 19 maggio 2016 alle ore 10.30 l’udienza preliminare su richiesta di invio a giudizio depo-sitata dal pubblico mi-nistero Caty Bressanelli per il crollo della Croce del papa a Cevo avvenu-to il 24 aprile 2014 dove perse la vita il 21enne di Lovere Marco Gusmini. Il procedimento penale era iniziato il 13 mag-gio 2014 e la conclusio-ne delle stesse era stata notificata agli interes-sati a novembre 2015.

In data 1 marzo 2016 è stata notificata la fissa-zione dell’Udienza pre-liminare ai 5 imputati:

Mauro Bazzana, sindaco di Cevo quando venne costruita la Croce nel 2005; Silvio Marcello

Citroni, attuale sindaco di Cevo; Marco Maffes-soli, presidente dell’As-sociazione culturale

proprietaria dell’opera; il tecnico del Comune di Cevo Ivan Scolari e il progettista e direttore dei lavori della posa del-la croce, Renato Zanoni. Inizialmente il numero degli indagati era più alto, ma alcune posizio-ni sono state archiviate. Realizzata per la visita a Brescia di Giovanni Pa-olo II, nel 1998, quando allo stadio di Mompiano beatificò Giuseppe To-vini, la croce era stata poi trasferita sul dosso dell’Androla a Cevo su richiesta dell’allora sin-daco Lodovico Scolari a nome della comuni-tà. Lì, stando alle peri-zie accurate che si sono svolte nei mesi succes-sivi al crollo, gli agenti atmosferici avrebbero progressivamente dete-riorato il legno fino al drammatico cedimento del 24 aprile. Le indagi-ni si sono protratte per

circa diciotto mesi prima d’arrivare alla chiusura dell’autunno scorso. Ma tutto, in quanto alle cau-se, sembra potersi ricon-durre agli sbalzi termici e all’umidità, oltre alla manutenzione. Quel giovedì 24 aprile attorno alle 14.00 la cro-ce si spezzò di colpo ca-dendo dove si trovavano alcuni ragazzi dell’Ora-torio di Lovere, in gita a Cevo in preparazione alla canonizzazione di Giovanni Paolo II fissa-ta il giorno successivo a Roma. Marco Gusmini, animatore dell’Orato-rio, non riuscì ad allon-tanarsi e fu colpito da un moncone della croce che lo uccise sul colpo. Ora l’ipotesi di reato è di concorso in omicidio colposo. Le persone of-fese risultano essere Lu-ciano Gusmini e Mirella Collini, papà e mamma di Marco.

Alla ricerca dei responsabili del danno ambientale

Selca, ora si “scava” in Tribunale

Terza udienza processo contro gli amministratori della Società Selca di For-no d’Allione in comune di Berzo demo, dichiarata fallita nel 2010. A proces-so gli ex-amministratori per traffico internazionale di rifiuti. Lunedì 4 aprile alle 9.00 si è aperta dun-que la terza udienza fis-sata dal Giudice Maria Chiara Minazzato della seconda sezione penale del tribunale; la seduta ha visto come testimoni dell’accusa il Sindaco di Berzo Demo Gianbattista Bernardi ed il Tecnico co-munale Manolo Bosio che hanno fornito ampia do-cumentazione sull’iter la-vorativo e sulle procedure adottate dall’Amministra-zione per fare chiarezza sull’attività dell’Azienda e su quanto accaduto dopo il suo fallimento. Sono quindi state ricostruite le vicende che risalgono al 2009-2010, con qualche precisazione sulla sorte dei rifiuti dopo il falli-mento, una gran parte dei

quali rimasti accatastati all’esterno sui piazzali ed esposti alle intemperie per tutti questi anni. L’inchie-sta sarebbe scattata dopo che un cliente di Selca avrebbe ricevuto il mate-riale “trattato”, destinato quindi a combustibile nei cementifici o nelle accia-ierie, dichiarandolo non idoneo e non trattato se-condo quanto previsto da contratto e protocollo. Il Comune di Berzo Demo ha anche denunciato un grave danno d’immagine a seguito di scritte e stri-scioni, nonché articoli ap-parsi sulla stampa, che di-chiaravano la zona come “La terra dei fuochi del nord”. Denuncia alla qua-le si associa anche la Co-

munità Montana di Valle-camonica quale parte lesa nell’intera vicenda, che in giudizio, unitamente al Comune di Berzo Demo, è rappresentata dall’av-vocato Francesco Menini. Nella seduta di lunedì è stato convocato Curatore fallimentare di Selca, il commercialista camuno Giacomo Ducoli, difeso dall’avvocato Luigi Frat-tini, si è avvalso della fa-coltà di non rispondere. La prossima udienza è stata fissata per lunedì 9 maggio secondo in veloce cronoprogramma che il Giudice Minazzato vuole concludere entro l’estate: nella quarta udienza ver-rà sentito Ivano Bettoni, uno dei due fratelli pro-

prietari della Selca, difeso dall’avvocato Alessandro Stefana. Attualmente il procedimento riguarda il traffico specifico di rifiu-ti industriali, mentre vi è una parte ancora penden-te che riguarda i ricorsi amministrativi contro i provvedimenti di Provin-cia e Comune verso Selca ed il procedimento pena-le a carico del Curatore: elementi che, una volta chiusi, consentiranno di fare maggior luce sull’in-tera vicenda. Infatti l’in-terrogativo è come mai il bubbone è scoppiato solo 2 anni fa, mentre Selca era presente da 16 anni, 5 dei quali inattivi, ma ben 11 caratterizzati da un’inten-sa attività?


Mercato delle Pulci in PiazzaDomenica 17 Aprile 2016 - Zona Portici

L’edizione primaveri-le del “Mercato delle Pulci nelle Piazze” che si terrà a Costa Volpino il prossimo 17 aprile è ormai definita. Saran-no oltre 100 gli esposi-tori che per un giorno, dalle 10 della mattina fino al tardo pomerig-gio esporranno i diver-si prodotti interessando

un variegato spettro di proposte: da lavori re-alizzati artigianalmen-te a quelli più commer-ciali, dal nuovo all’u-sato, dal prodotto ga-stronomico a quello da collezione. Oltre ai tradizionali mercatini che si svolgeranno sot-to i Portici, tutt’intorno sarà un fiorire di “piaz-

ze”, luoghi d’incontro con le diverse proposte. Dal Mercato del Gusto a Piazza dello sport, da Piazza delle Associa-zioni a quella dei ra-gazzi. Numerosi sono anche gli spettacoli, da quel-li ufficiali come un’e-sibizione di country o una dimostrazione di

esercizi ginnici, a quelli promossi dalle singole attività con esibizione di gruppi musicali e di-stribuzione gratuita di prodotti diversi.Per i bimbi verrà at-trezzata un’area del di-vertimento con scivoli, trucca bimbi, pallonci-ni e più di una sorpre-sa, come la passeggiata

sul dorso dell’asinello o la merenda di una vol-ta per far capire che il mondo non è avvolto nella carta di una me-rendina di marca o rac-chiuso dentro un barat-tolo di crema cioccola-to.Prove d’assaggio anche per tutti i palati invitati a conoscere i chiscioi, un piatto tipico valtelli-nese che verrà presenta-to dagli animatori della Pro Loco di Sernio che in rappresentanza dalla Confraternita del Chi-scol proporranno que-sto piatto, progenitore dei più famosi sciat che con i pizzoccheri e la bresaola hanno contri-

buito all’affermazione della cucina valtelline-se.Ci saranno occasioni di acquisti scontatissimi con le postazioni dello “sbaracco”e uno spazio dedicato all’associazio-nismo.Ma pian piano sta ve-nendo fuori lo spirito per cui è nata questa iniziativa: trasforma-re un evento giornalie-ro di incontro in una vera festa di paese con il commercio di vicina-to e l’artigianato che si prendono una rivincita sui centri commerciali. La strada è ancora lun-ga, ma Costa Volpino indica che si può fare.

16ª Edizione

Da Venerdì 3 a Domenica 12 Giugno 2016COSTA VOLPINO - PIAZZALE PALACBL

Al Piancamuno il Trofeo Lombardia CSI

Ritornano sul gradino più alto del podio regio-nale i pongisti della Po-lisportiva Oratorio Pian-camuno che nella finale ospitata a Rogno hanno conquistato il ventiseie-simo Trofeo Lombardia del CSI.Una giornata intensa e densa di emozioni per gli atleti del CSI Valle-camonica con il duello tutto bresciano ingag-giato con la Polisportiva Montichiari incerto fino agli ultimi incontri in programma. La mani-festazione di Rogno ha messo in vetrina i mi-gliori talenti lombardi del tennistavolo targato CSI; oltre duecento gli atleti impegnati nei gi-roni eliminatori iniziati nella tarda mattinata e proseguiti, senza in-terruzione, fino a metà pomeriggio. Qualche defezione tra i qualifi-cati della zona A, dove erano impegnati i comi-tati provinciali di Ber-gamo, Milano, Varese, Lecco, Pavia, Sondrio e Como, mentre le altre rappresentative provin-ciali, inserite nella zona B, hanno schierato tutti i pongisti approdati alle finali dopo tre prove di qualificazione. Fe-sta grande quindi per il Piancamuno che rientra in possesso del titolo regionale, già vinto per due anni consecutivi nel 2012-13 e nel 2013-14, dopo la sconfitta subita lo scorso anno dall’Or-ma Malnate piazzata in questa edizione del tro-feo regionale sul terzo gradino del podio. Da segnalare anche il buon

sesto posto ottenuto dal-la Polisportiva Grataca-solo, l’altra compagine del CSI Vallecamonica impegnata nel circuito regionale. Al titolo di società la formazione camuna aggiunge an-che tre titoli individua-li; neo campionessa re-gionale della categoria allievi è Lara Cotti che in classifica precede Gaia Masciangelo (TT. Morelli), Laura Ospita-lieri (Vis Gazzaniga) e Rebecca Spaziante (TT Valmadrera). Podio in-teramente occupato dal-la Polisportiva Oratorio Piancamuno nella cate-goria Ragazze con Elisa Ramazzini campionessa regionale davanti a Mi-lena Orsatti, Laura Spa-gnoli e Ravelli Marta. Il terzo alloro individuale è quello ottenuto da Jes-sica Ramazzini nell’Ec-cellenza femminile da-vanti alla compagna di società Anna Ravelli. Salgono sul podio regio-nale anche Alessandro Domenighini (Polispor-tiva Oratorio Pianca-muno), secondo tra gli adulti, gli allievi Nico-la Orsatti (Polisportiva Oratorio Piancamuno) e Daniele Rinaldi (Po-lisportiva Gratacasolo), rispettivamente secondo e terzo, la coppia della

Polisportiva Gratacaso-lo Gabriele Mazzoli e Pietro Romele, bronzo nell’Eccellenza A ma-schile, Pietro Dentella (Polisportiva Oratorio Piancamuno), bronzo nei giovanissimi, Fabia-na Quetti (Polisportiva Oratorio Piancamuno), argento nelle Juniores, Cristina Andreoli (Po-lisportiva Oratorio Pian-camuno), argento nella categoria Ragazze e Giada Ramazzini (Po-lisportiva Oratorio Pian-camuno), argento tra le Seniores femminile. Le tre neo campionesse re-gionali vincono anche la prova finale delle rispet-tive categorie mentre sul secondo gradino del podio, nella manifesta-zione di Rogno, salgono Daniele Rinaldi, Milena Orsatti e Cristina Andre-oli, medaglie di bronzo invece per Nicola Or-satti, Gabriele Mazzoli, Pietro Romele, Anna Ravelli, Marta Ravelli, Laura Spagnoli, Fabiana Quetti e Giada Ramazzi-ni. Manifestazione orga-nizzata in maniera per-fetta dalle Commissioni tecniche regionale e del CSI Vallecamonica con i tempi previsti dal pro-gramma rispettati grazie anche alla disponibilità, oltre al palazzetto, del-

la vicina palestra delle scuole elementari di Ro-gno. Disponibilità delle strutture e premi ai pri-mi classificati garantiti dall’Amministrazione comunale di Rogno che ha collaborato alla re-alizzazione delle finali regionali. Ora le due formazioni camune si preparano alla prima edizione del campionato regionale a squadre del CSI Lom-bardia in programma domenica 10 aprile a Monguzzo in provincia di Como.

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Costa Volpino, quando un pontile per passeggeri?

Sportello amianto a Pisogne

Presso il Municipio di Pisogne da venerdì 1 aprile, dalle 10.00 alle 12.00, è attivo lo spor-tello amianto per forni-re gratuitamente a citta-dini e imprese le con-sulenze necessarie alla rimozione totale del prodotto notoriamente cancerogeno. L’amianto è canceroge-no e la sua pericolosità è altissima perché le fi-bre di «asbesto», come definito in chimica, en-trano con l’aria inalata nell’albero respiratorio provocando in poco tempo il temutissimo mesotelioma pleurico. Rimuovere tutto l’a-mianto utilizzato ovun-que, dall’edilizia all’in-dustria, è sempre più urgente per salvaguar-dare l’uomo. Una legge dello Stato, che rispon-de a precise norme eu-ropee, alla quale Regio-ne Lombardia ha dato una precisa applicazio-ne, impone la rimozio-ne totale dell’amian-to da ogni abitazione privata e pubblica, da ogni azienda e da ogni

processo produttivo. Il procedimento deve es-sere però effettuato da ditte specializzate ed autorizzate: la rimozio-ne, infatti, ha dei rischi pari - se non superio-

ri - alla lavorazione stessa dell’asbesto. Per questa ragione, censita la quantità di amian-to ancora presente sul territorio comunale, Pisogne ha attivato uno sportello di consulenza e assistenza a privati e aziende che devono ri-spettare la legge già in vigore.

Costa Volpino ha sem-pre avuto un ruolo con-troverso per la naviga-zione del lago, ma ha visto crescere la sua importanza strategica negli ultimi decenniDal 1986, il territo-rio del comune dell’al-to lago ospita la sede dell’allora Naviseo So-cietà che nel 2003 la-scia il posto all’attuale Società di Navigazione Lago Iseo srl che da al-lora gestisce il servizio pubblico di linea, of-frendo anche altri ser-vizi turistici. Nel 2010 è stato inaugurato il nuovo cantiere di ri-messaggio; l’importan-te struttura che si esten-de su un’area coperta di 1600 mq. con pontili moderni ed accoglienti, ha comportato un inve-stimento di 3,3 milioni di euro.Ma del milione e mez-zo annui di passeggeri, soglia superata nel cor-so del 2014, nessuno

sale o scende su questi pontiliSolo Costa Volpino e Paratico sono tagliati fuori dai collegamen-ti garantiti da una flot-ta che conta 13 navi di varie dimensioni aventi una portata passeggeri variabile da un minimo di 70 fino ad un mas-simo di 400 persone, assicurando tutti i col-legamenti previsti con le varie località duran-te l’intero arco dell’an-no e rispondendo alle molteplici esigenze di mobilità e turismo del territorio. Proprio nel corso di una conferenza stampa dei giorni scor-si è stato comunicato

che la flotta verrà ulte-riormente potenziata e ammodernata e che la storica motonave Iseo entrata in servizio nel 1910 e che ha superato i 100 anni di attività, si appresta ad effettuare le sue ultime corseLa recente costruzio-ne dell’area camper e dei numerosi parcheg-gi nella zona che in-siste sugli spazi della sede della navigazione giustificano, oggi più di sempre, la richiesta che anche Costa Vol-pino possa un giorno non lontano disporre di un pontile predisposto all’imbarco di passeg-geri.


Terza edizione i giorni 8 – 9 – 10 aprile

La Fiera Campionaria di Valcamonica e Sebino

EXPONIAMO 2016 La Fiera Campionaria di Valle Camonica e del Sebino è SOLD-OUT !!! Dario Colossi e Da-niela Cochi di Syco-mor dichiarano essere tutti esauriti gli spazi a disposizione degli espositori a pochi gior-ni dall’inaugurazione. 4500 metri quadrati nella splendida strut-tura coperta dell’EX CASH AND CARRY ed altrettanti nell’area esterna saranno occu-pati in questa edizio-ne 2016 da più di 200 espositori provenienti dal comprensorio Sebi-no Camuno ma anche dalle Province di Ber-gamo e Brescia, sino a spingersi nel Trentino. Un’edizione che risen-te dell’ottimismo che si percepisce presso gli operatori. C’è voglia di rilanciare le attività, ci sono molte novità ed in tutti i settori e c’è la percezione che le per-sone abbiamo voglia di investire sulla propria persona, nelle proprie attività e per la propria casa.

Un rinnovato ottimi-smo che ha spinto gli organizzatori a pensa-re un’edizione ancor più in grande con tanti eventi organizzati nella tre giorni, così da sod-disfare le aspettative dei visitatori. La “fiera Campiona-ria EXPONIAMO è divenuta un appunta-mento imperdibile per i cittadini e le imprese del territorio, un luo-go dove fare incontri, scoprire le novità dei settori e decidere come ben investire i propri ri-sparmi. Il tema della casa, in particolare presenta tantissime novità all’in-segna della scelta della tipologia: tradizionale in pietra o mattone o la nuova frontiera della casa in legno. Quest’ul-tima, dopo alcuni anni di studio ora è divenu-ta la vera alternativa alla casa tradizionale, con soluzioni e vantag-gi che equivalgono se non superano il vecchio concetti di abitazione, per materiali, tempi di esecuzione e garanzie

di durata, mantenendo inalterata la soluzione estetica scelta. E’ l’an-no delle ristrutturazioni e delle case in legno, possiamo dirlo! e la Vallecamonica esprime aziende leader di set-tore in Italia sui temi delle riqualifiche e dei prodotti alternativi. Ma anche il tema del risparmio energetico presenterà alcune con-ferme e tante novità in tema di riscaldamento con pannelli fotovol-taici di ultima genera-zione, solare termico e geotermico, per case sempre più in grado di essere “autonome” dal punto di vista energeti-co, con un elevatissimo grado di benessere per chi le vive. Serramen-ti, comfort nel dormi-re con un padiglione dedicato a decine di modelli di materassi e piumini, arredo giar-dino, arredamento per interni e complementi, antifurto, accessori e attrezzature complete-rà l’offerta sulla casa di EXPONIAMO, che proporrà tanto ancora,

passando dall’outlet di fine stagione per abbi-gliamento, ai prodotti tipici e gastronomia locale, al benessere per la persona, accessori per la pulizia e ricam-bi, uno spazio dedicato alle automobili, cicli e motocicli, Camper per ogni gusto e budget, carrozzerie e wrapping decorativi per auto, ma anche spazio giochi per bambini.

Insomma, tre giorni di festa e di incontri, alla scoperta del territorio, con gli immancabili fiori di stagione, per la primavera che si apre Le date e gli orari di apertura ricordiamo es-

sere da Venerdi 8 Aprile a partire dalle ore 18,30 e sino alle 22,00. Novi-tà dal Sabato 9 Aprile dove Exponiamo sarà attiva dalle ore 10,00 alle ore 23,00 e la Do-menica 10 Aprile dalle ore 10 alle ore 20,00 orario continuato con possibilità di usufrui-re dell’Area Risto/Bar a cura di Sloppy Joe, che proprio in questa occasione presenterà il nuovo marchio. En-trata, parcheggio (im-menso) e sorrisi come sempre gratuiti in una manifestazione che apre alla primavera e che diviene anche un momento d’incontro, di scambio e di affari

per il comprensorio e non solo. Una manife-stazione che presenta i campioni del territorio, imprenditori in grado di soddisfare non solo la popolazione locale ma spingersi sino in città e nell’hinterland, portan-do con se l’esperienza la cortesia e la deter-minazione Camuna. Ultima chicca: a tutti i progettisti in omaggio una memory card da 2 gb a forma di carta di credito, per agevolare il lavoro di tutti i gior-ni. Sycomor ha pensato anche a loro. Maggiori info contat-tando Sycomor al nu-mero 0364-533308. [email protected]

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Buone prospettive anche per l’Alto Sebino

Agricoltura: crescel’occupazione giovanile

In questi ultimi anni, so-prattutto a causa della grave crisi occupaziona-le, sono in aumento nel settore agricolo le donne e giovani lavoratori. Se-condo un’analisi di Col-diretti, nel 2014 si regi-stra il Italia un aumento del 5,6% con picchi del +27,6% al Nord e del 28,6% al Centro, con un lavoratore su 4 con meno di 40 anni grazie a nuo-ve imprese agricole che sono oggi 48.620, 26% in più rispetto a inizio anno. La maggior parte opera in attività inno-vative e multifunzionali ; dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla produzione e vendita di prodotti tipici all’alleva-mento di animali.

Di pari passo sono in au-mento le iscrizioni negli Istituti Agrari, in parti-colare nella Facoltà di Agraria, che si rileva es-sere la prima in classifica per l’inserimento lavora-tivo dopo la laurea con un guadagno mensile di 200 euro in più rispetto ad altre categorie. Anche nella bergamasca si riscontra un consisten-te numero di giovani in agricoltura, ma come af-ferma Coldiretti , aldilà delle imprese innovative in aumento, l’agricol-

tura di tipo tradizionale è ancora ferma a setto-ri limitati come il mais, frumento e latte. Tutto dipende ancora da nuo-ve risorse e misure da mettere in campo su sca-la regionale, tramite ad esempio, l’operazione “ Terre vive”che dovrebbe partire a giorni. Si tratta dell’assegnazio-ne ai giovani di 5.500 ettari di terreni coltiva-bili in aree demaniali. Già da quest’anno poi giovani con meno di 40 anni hanno dato l’avvio

a 14 società e a 15 ditte individuali con giovani e donne come titolari. La diversificazione del ter-ritorio bergamasco –tra pianura, collina e mon-tagna- influisce a sua volta sul settore agricolo nonché sulla tipologia delle Aziende creando una gran varietà di pro-duzioni e di impieghi. In pianura, il settore è assai competitivo: va dalla ce-reacoltura all’allevamen-to bovino e suino. Sui pendii collinari crescono numerosi uliveti come

in Alto Sebino, e filari di vite con produzione di olio e vino di qualità (vedi Valcalepio, Scan-zo) ma anche comparti di florovivaismo e orticoltu-ra. In montagna si punta ancora sulla zootecnia da latte ( ovini, caprini, bo-vini) con produzione di formaggi- con marchio DOP- tipico delle Valli (Formai dè Mut- Bitto- Taleggio e altri): Non mancano poi produzioni di nicchia come zaffera-no ( diffuso ora anche in Valle Camonica ), piccoli frutti, piante officinali, castani. Particolare atten-zione suscita lo sviluppo agro-turistico dei paesi del Lago d’Iseo a favore dei quali è stato siglato lo scorso novembre, un

importante accordo per il lavoro nell’Alto Sebi-no, promosso da Cisl BG e dai Comuni coinvolti nel progetto: Bossico, Castro, Costa Volpino, Fonteno, Lovere, Piani-co, Riva di Solto, Rogno, Solto Collina e Sovere, con l’obiettivo di mag-giore sviluppo dell’occu-pazione.Da qui la scelta di indi-viduare anche nel set-tore agricolo, una fonte d’incremento, oltre che nell’industria e nel turi-smo. Fa ben sperare dunque il progetto di interventi mirati e di un fondo terri-toriale da impiegare nella formazione e per l’avvio di nuove attività.

R.Belotti

Per un miglior futuro in tavola

“Peperita”: alla ricerca di semi antichi

Se è vero che il ben-esse-re umano è inseparabile dall’armonia con la natu-ra, come si sta sostenendo da tempo, si tratta ora di trovarne le fonti attra-verso grande impegno e sforzi continui, magari ritornando ad un passato di gusti e tradizioni trop-po spesso dimenticati o per lo meno sorpassati dai nuovi metodi di col-tura industriale. In questo sforzo può indubbiamen-te venirci incontro la ric-ca miniera di biodiversità che caratterizzava le an-tiche coltivazioni di abili ed esperti contadini del passato. Apprezzabile da questo punto di vista la riesumazione, la raccolta e lo scambio delle varie-gate “semenze”da parte di persone interessate al recupero e alla coltivazio-ne di appezzamenti di ter-reno incolto di cui è ricca anche la Valle Camo-nica. Promotrice di tale ricerca è l’Associazione “Peperita”, costituita da

due dottori agronomi che fanno capo a un gruppo di giovani appassionati di tematiche ambientali e di coltivazioni a basso im-patto ambientale, che ha presentato le sue propo-ste a Costa Volpino nella Scuola Elementare di Pia-no messa a disposizione dal Comune. Alla Tavola Rotonda sulla Coltiva-zione di Cereali antichi nelle Valli Alpine, ha fat-to seguito lo scambio di semenze autoprodotte, lieviti, bulbi e piantine, tramite realtà contadine già alla prova sperimen-tale da tempo. Come af-ferma l’agronomo Mar-co Monopoli ,questo è il primo evento di scambio

organizzato in Valle da un gruppo di giovani, dopo aver seguito le iniziati-ve di altre Associazioni consimili come: Ronco Scrivia, Rete Semi Rurali (Milano), Genuino Clan-destino ( Belluno), Grup-po Coltivare condividen-do. Così quasi alla che-tichella, vengono avanti questi nuovi “custodi del territorio”, associazioni di fatto che coinvolgono via via piccoli agricoltori e collaboratori di questa nuova impresa, con il mi-raggio di nuovi coltivi là dove il terreno un tempo trattato e poi abbandona-to, ha lasciato il posto a zone boschive e incolte. All’evento hanno preso parte contadini da Lom-bardia, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, To-scana e anche Svizzera, mettendo a disposizione i loro saperi e gli antichi “Semi”all’attenzione dei molti visitatori. Si è così creata un’atmosfera “con-tadina” simile a quella de-

gli ambienti rustici delle vecchie case dei “nonni” dove ci si ritrovava per programmare i lavori dei campi, e si scambiavano le esperienze sulle semi-ne per il futuro raccolto. Anche in Valle Camonica e non solo l’Associazio-ne “Peperita” sta via via programmando importan-ti cambiamenti a partire dalla diffusione di idee e di prassi positive attraver-so il recupero di suolo, orti, appezzamenti incol-ti, un’esperienza che se diffusa, potrà col tempo produrre i suoi benefici in campo agricolo e di conseguenza a livello di salute e miglior benesse-re.


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“L’olivo benedetto vuol trovare pulito e netto” La consuetudine delle pulizie di Pasqua o di pri-mavera è una salutare lezione di igiene favorita della Chiesa che con l’occasione della benedizione pasquale spronava a togliere dalle case lo sporco accumulato nei mesi invernali. Il camino o il focolare domestico scaldava la casa ma lasciava nelle stanze fuliggine e fumo. E allo-ra, prima che passasse il prete per dare la bene-dizione, la casa veniva rivoltata come una calza: si battevano i materassi, si facevano bucati e si sciacquavano nelle fontane o nei corsi d’acqua, si spazzolavano i muri e le travi per togliere strati di polvere e fuliggine e ragnatele. Oggi le pulizie si fanno quotidianamente e l’usanza delle pulizie pasquali si è persa un po’ dovunque, anche se con l’arrivo della primavera si spalancano volentieri le finestre ai primi tepori del sole. E’ bene comunque che almeno una volta all’anno vengano lavati tutti

Ogni due settimane bisognerebbe avere l’accortez-za di scoprire completamente i materassi, sbatter-li, girarli e lasciarli all’aria aperta per alcune ore.Nel fare il bucato è bene utilizzare un prodotto di-sinfettante specifico che elimini, oltre allo sporco, anche i batteri da federe e lenzuola.Spolverare a fondo almeno una volta alla settima-na utilizzando un panno leggermente inumidito.

Attenzione alle cose che usiamoLa scopa e la paletta utilizzata per raccogliere i granelli di polvere sono un mezzo di trasporto ot-timale per i microbi; è fondamentale lavare questi strumenti con regolarità.Spugnette e pagliette che si usano per rimuovere gli avanzi di cibo dai piatti devono essere trattati adeguatamente per eliminare i batteri (ad esem-pio in lavastoviglie durante un lavaggio a tempe-rature superiori a 60°C, o utilizzando un disinfet-tante).Non è consigliabile utilizzare lo stesso strofinaccio per ogni necessità in cucina (ad esempio per im-pugnare le pentole, asciugare i piatti, le mani e le superfici bagnate). Meglio utilizzare lo strofinaccio solo per asciugare piatti e stoviglie ricorrendo ai rotoli di carta a perdere per le altre necessità.

gli indumenti e tutti gli strumenti di casa. Questo perché ci sono angolini della casa, o oggetti mai usati, dove si possono nascondere microbi che cre-scono indisturbati.

L’igiene della casa Una casa pulita non necessariamente è una casa igienica perché contrariamente a quanto spesso si immagina togliere lo sporco non equivale ad igie-nizzare. Germi e batteri, infatti, non si vedono a occhio nudo ed il fatto che su una superficie non ci siano macchie non significa che non ci siano mi-crorganismi. E’ per questo che igiene e disinfezio-ne sono fondamentali. La ricerca scrupolosa dell’igiene è soprattutto im-portante in quegli ambienti dove maggiore è il ri-schio di contrarre infezioni, quali la cucina ed il bagno. Molti microrganismi causa di infezioni re-spiratorie ed intestinali possono sopravvivere in ambito domestico per ore o giorni. Molti di questi germi possono essere eliminati efficacemente at-traverso appositi prodotti disinfettanti riducendo, quindi, la possibilità di contrarre malattie infettive entro le mura domestiche. E’ bene, quindi, non la-sciarsi ingannare da un buon profumo e dall’assen-za di macchie, una superficie pulita è ben lontana dall’essere disinfettata!

Parliamo di… acari Gli acari sono animaletti invisibili a occhio nudo presenti nella polvere che ricopre le superfici di casa. Materassi, lenzuola, cuscini, coperte, divani, tende, tappeti, moquette rappresentano l’habitat ideale che gli acari prediligono perché la tempe-ratura mite, il livello di umidità e l’abbondanza di nutrimento, rappresentato soprattutto da resi-dui di alimenti e dalle cellule che si staccano dallo strato più superficiale della pelle, consentono loro di vivere indisturbati. Gli acari che hanno una vita media di 2/4 mesi e sono presenti nelle case soprattutto nei mesi in-vernali. Gli acari della polvere sono spesso causa delle allergie dal momento che contengono sia nel corpo che nelle feci sostanze allergizzanti che pos-sono provocare in alcuni soggetti sintomi quali mal di gola, bruciore agli occhi, riniti, tosse o addirit-tura attacchi di asma.

La lotta agli acariVista la particolare predilezione degli acari per gli ambienti caldi ed umidi e la loro avversità per la luce del sole, la pratica di spalancare le finestre al mattino per far ricambiare l’aria degli ambienti domestici è quanto mai consigliabile.

Primavera: cose da fare peraccoglierla in casa e in giardino


Il 4 marzo 2016 il Capo Compartimento ANAS di Milano e Lombardia, l’ingegner Giuseppe Ferrara, in una confe-renza stampa presso la Comunità Monta-na di Vallecamonica, alla presenza di tutti i soggetti interessati, a partire dagli enti com-prensoriali, aveva pre-sentato il piano trienna-le delle opere che Anas intendeva compiere in Vallecamonica dall’an-no in corso e fino al 2018. Tra queste, nel capito-lo delle opere ordina-rie lungo la statale 42, all’interno di un im-porto complessivo di 5.405.000 euro, figura anche lo stanziamento di 110.000 euro per la

manutenzione ordina-ria della statale 42 tra il chilometro 72 ed il chilometro 76, pratica-mente tra Darfo Sud e Boario Nord. Lunedì 4 aprile l’im-presa Giudici, affida-taria dell’incarico, ha iniziato i lavori tra Dar-fo Sud e Darfo Centro, intervenendo sulla sca-rificazione dell’asfalto fino alla profondità di 9 centimetri, pratica-mente al terzo strato di copertura prima del quarto strato di massic-ciata di supporto, per verificare le condizioni del reticolo di supporto. Per questa operazione è necessario lavorare di giorno, non essendo possibile di notte ve-rificare le condizioni

degli strati profondi a sandwich che compon-gono quello che nel lin-guaggio corrente viene denominato “asfalto”. La scarificazione viene effettuata per i 9 cen-timetri di profondità, quindi viene spruzzata una colla speciale che consente al primo strato di bitume di ancorarsi saldamente e per ultimo viene steso un manto d’asfalto. Nel frattem-po la circolazione viene regolamentata a senso unico alternato dai mo-vieri dell’impresa che sta effettuando i lavo-ri, con la supervisione dell’incaricato Anas.Nel mese di aprile ver-ranno completati i lavo-ri relativi a questa parte di appalto

Rallentamenti al traffico, ma è un intervento necessario

Finalmente gli asfalti!

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Uno spiraglio nel futuro dello Chalet Pineta

Il Sindaco di Cevo pro-porrà alla Società Val-saviore Spa l’acquisto da parte del comune dello Chalet Pineta, storica struttura che ne-gli anni è stata meta di turisti e di moltissimi visitatori che sono saliti in Valsaviore soprattut-to nei fine settimana ed in occasione di grandi manifestazioni. In pra-tica, acquistando l’im-mobile per il valore di circa 500.000 euro, il Comune ripiana ogni debito della Valsaviore Spa che in questi anni ha cercato con nume-rose aste di venderlo, arrivando fino alla ci-fra di 800.000 euro. Una volta acquistato, l’immobile dovrà es-

sere ristrutturato per la nuova destinazione; a questo si aggiunge an-che il progetto dedica-to ai sentieri del parco dell’Adamello che par-tono dalla Valsaviore: dunque l’investimento complessivo è impor-tante, pari a circa 2 mi-lioni di euro, potendo comunque contare su

un cospicuo finanzia-mento derivante dai fondi dei comuni con-finanti con le province autonome di Trento e Bolzano. Il programma di acquisto e ristruttu-razione dello Chalet Pineta con la nuova destinazione è compre-so nell’arco temporale 2016-2019

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Agripiù a Costa Volpino ha, da poche settimane, lasciato la storica sede in via Roma, 5 per inse-diarsi in una più comoda e ampia struttura nella zona artigianale, in via Cesare Battisti a ridos-so del comune di Pisogne. Il trasloco ha permesso una più comoda distribuzione dei prodotti in vendita, meglio suddivisi per settore. Vi si trovano tutti gli articoli per la cura delle piante e i prodotti che riguardano il mondo degli ani-mali in un unico, completo e assortito punto vendita.Da Agripiù è possibile trovare tutto quello che serve sul mondo della natura e degli animali, tutti i prodotti necessari per il giardinaggio e per la cura degli amici a quattro zampe. A chi ha il pol-lice verde “Agripiù” propone utensili e attrezzi, prodotti per l’ agricoltura e per il giardinag-gio. Nel nuovo punto vendita potrete scegliere i prodotti che vi aiuteranno a realizzare al meglio il vostro angolo di paradiso e a mantenerlo nel miglior modo possibile. “Agripiù” è il negozio di articoli utili per la cura delle piante che si occupa con esperienza e professionalità anche di tutto quanto concerne il mondo degli animali.In questo punto vendita si può trovare competenza assieme ad un vasto assortimento di gabbie, mangimi, utensili, abbigliamento per animali e molto di “più”. Anche i nostri amici a quattro zam-pe hanno bisogno di rifarsi il look qualche volta. E se serve anche di essere aiutati a superare piccoli momenti di difficoltà. Per questo “Agripiù” offre un vasto assortimento di prodotti per la cura e per il benessere degli animali che permettano loro di vivere una vita senza pericoli. Il benessere degli animali passa anche attraverso la giusta alimentazione. Per questo da “Agri-più” trovate tutti i migliori marchi di cibo per cani, gatti e non solo. Mangimi specifici e piatti gu-stosi per soddisfare tutti i tipi di palato e saziare i migliori amici dell’uomo con bontà sopraffine e genuine.La competenza e la professionalità del personale sarà sempre a vostra completa disposizione per rispondere ai vostri quesiti e fornire l’articolo giusto per le vostre esigenze.

Progetto S.A.R.E.I.:perché noi siamo unici

L’Istituto Angelo Custode di Predore, nato nel 1961 come istituto psi-copedagogico e che dal 1979 si occupa di riabilitazione dedicata a persone affette da disabilità fisiche, sensoriali e psichiche in età evo-lutiva, ovvero dai primi mesi di vita fino ai 18 anni di età, è una del-le realtà coinvolte in un interessante progetto chiamato S.A.R.E.I., acronimo di Socializzazione, Accoglienza, Relazione, Esperienza e In-tegrazione. Il progetto, partito nell’anno 2000 come esclusiva della scuola secon-daria di primo grado di Predore, è cresciuto nel corso degli anni fino a coinvolgere, dal 2006, tutta la secondaria dell’Istituto Comprensivo di Tavernola Bergamasca, ovvero da quando la scuola ha iscritto al suo interno i disabili dell’Istituto. “S.A.R.E.I. nasce con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi della secon-daria di 1° grado alla realtà dell’Istituto Angelo Custode di Predore e di consentire un approccio relazionale agli ospiti dell’Istituto stesso”, un obiettivo che per quest’anno si concretizzerà in uno spettacolo teatrale realizzato dagli alunni e allestito sia per le loro famiglie che per la cittadinanza, la cui imminente messa in scena verrà arricchita da un’iniziativa intrapresa da Mara Polini, mamma di uno dei bambini dell’Istituto Angelo Custode.In occasione dello spettacolo programmato per il prossimo 22 aprile ho fatto realizzare una maglietta che verrà presentata proprio in quel-la giornata e che da quel momento verrà messa in vendita al costo di 5 euro, che verranno interamente devoluti all’Istituto Angelo Custode. Cosa ha motivato questa scelta?Sarebbe superfluo sottolineare l’importanza del lavoro svolto da una realtà come l’Istituto Angelo Custode, e ancor più superfluo sarebbe

ribadire come anche il più piccolo contributo per sostenere i suoi pro-getti sia di aiuto soprattutto in un periodo come quello che stiamo at-traversando, in cui le difficoltà economiche vanno ad incidere anche sul lavoro di chi opera in quest’ambito. La mia iniziativa vuole essere un modo per sostenere l’Istituto facen-do anche in modo di promuoverne le attività con un messaggio chiaro e concreto. Dove si potrà trovare la maglietta, dopo la sua presentazione?La maglietta sarà disponibile presso il Bar Grillo di Costa Volpino (che gestisco insieme a mio fratello Luca), il concept store Il Molo di Costa Volpino e ovviamente l’Istituto Angelo Custode. E concluderei approfittando di questa occasione per ringraziare i nu-merosi sponsor che hanno sostenuto questa iniziativa permettendomi di coprire i costi di realizzazione della maglietta, così da non incidere sui fondi destinati all’istituto.

Mara e Luca Polinititolari del Bar Grillodi Costa Volpino.


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Speciale ROGNOIl Comune di Rogno si rinnova

Si è aperto un anno ricco di lavori per il Comune di Rogno, im-pegnato a progettare e realizzare numerose opere di riqualificazio-ne del territorio.“L’intento degli inter-venti– ha spiegato il Sindaco Dario Colossi – è quello di portare be-nefici all’intera comuni-tà. Innanzitutto i cittadi-ni potranno fruire di un Pese dotato di strutture più moderne ed effi-cienti; le imprese locali saranno coinvolte nelle varie opere pubbliche in modo da superare le dif-

ficoltà economiche con-nesse a questo periodo non facile. Saranno av-vantaggiate le associa-zioni sociali, culturali e sportive, considerate bacino prezioso sia per i cittadini sia per la cre-

scita dell’economia del Paese.”Fra i numerosi progetti spiccano quelli di ri-qualifica delle strade. Il 2016 vedrà la crea-zione di parcheggi e di quindici autorimesse in

Piazza dei Caduti dei Lager Nazisti, per ope-ra dell’impresa locale Capitanio Srl; “quest’o-pera – ha precisato il primo cittadino – offrirà finalmente la possibilità ai residenti del centro di

avere parcheggi e box accanto alle loro abita-zioni.”Due gli interventi sui marciapiedi. Il primo raggiunge complessi-vamente un costo di 250mila euro e sarà re-alizzato nella località Rondinera (in partico-lare nelle Vie Naziona-le, Cesare Battisti, Mu-lini e Nazario Sauro), per garantire maggio-re sicurezza ai pedoni che intendono recarsi nell’area centrale del paese; il secondo prov-vedimento riguarda la Via dei Mori a Rogno, che sarà riqualificata anche con una rotatoria e una rete di illumina-zione pubblica.“Completamente gratu-iti per il Comune – ha continuato Colossi - saranno invece l’allar-gamento di un tratto di strada di via Leopardi, che favorirà sia il tran-sito pedonale che veico-lare, e la realizzazione del secondo tratto del-la pista ciclabile “delle Boschine”, che interes-serà il tratto da Via dei Mori a Via Montegrap-

pa, nella zona di Bes-simo. A proposito di viabilità ciclopedonale, continueremo con i pro-getti per la realizzazio-ne di due piste ciclabili che collegheranno Ron-dinera rispettivamente a Fermata Castello e a Castelfranco.”Per le frazioni montane, continueranno gli inter-venti di riqualificazione delle strade così da mi-gliorarne la viabilità e la sicurezza. Finalmente è stata completata la re-alizzazione della Zona Sagra, ora utilizzabile anche nei mesi inverna-li, grazie agli impianti di riscaldamento atti-vati, con l’investimento di 90.000 euro, in gran parte provenienti dal Contributo del GAL di valle Camonica.Si apre un anno ricco di cambiamenti, l’Ammi-nistrazione si prepara ad affrontare diverse sfide, “con la consapevolezza – ha concluso il Sinda-co – che siamo faro e bussola del nostro Pae-se, del quale dobbiamo guardare il futuro con positività e ottimismo”.

Rogno investe sul sociale

Sono veramente molti gli interventi sociali e culturali che l’Ammini-strazione Comunale di Rogno ha realizzato nel corso nel 2015.Gli investimenti soste-nuti hanno dimostrato innanzitutto un profondo interesse nella formazio-ne degli studenti di Ro-gno, che - appartenenti a scuole differenti per ordine e grado - raggiun-gono in totale il numero di 459. Fra loro spiccano diversi alunni premiati per merito con una borsa di studio, messa in palio dall’Amministrazione. “Il saldo complessivo degli interventi realizza-ti in favore delle scuole – afferma il sindaco Da-rio Colossi – ammonta a una cifra superiore ai 255mila euro; abbiamo ritenuto necessario inve-stire nell’istruzione ve-dendola come essenziale per l’educazione di quel-

li che saranno gli attori del nostro futuro”.Ritenute ugualmente preziose, anche le asso-ciazioni di Rogno sono state sostenute con de-gli incentivi. “I gruppi culturali contribuiscono alla crescita del nostro Paese, contraddistinto da una forte storicità, tenu-ta viva anche dal mon-do dell’associazionismo e di chi a titolo gratuito s’impegna per animare il nostro territorio”. I gruppi attivi a livello sociale sono stati soste-nuti con 212mila euro da parte del Comune, che – precisa Colossi – “ha vo-luto stare accanto a tutti i cittadini bisognosi, dan-do sostegno al volonta-riato nelle sua varie for-me, poiché fondamentale

ed indispensabile”.Durante lo scorso anno la Proloco si è battuta essenzialmente su due fronti, uno turistico e l’altro sociale. Riguardo al primo, “si è cercato di promuovere il Paese, sfruttando l’importanza dell’area sportiva, di-venuta ben presto pun-to di riferimento per gli amanti dello sport, oltre che della natura. E a que-sto proposito sono stati numerosi i sostegni dati alle associazioni spor-tive, con l’idea che lo sport sia primario nella formazione dei giovani, sia fisicamente sia mo-ralmente”.Parlando invece dell’in-tervento della Proloco sul mondo sociale, va riportato l’esempio del

Centro anziani di Rogno, particolarmente attivo grazie ai vari servizi of-ferti, che lo hanno fatto diventare meta preferita dai pensionati; e visto questo successo nei pro-getti futuri vi è la crea-zione di un ambiente si-mile anche nella località di Castefranco: “Ci stia-mo battendo per trovare degli ambienti adatti, per favorire la socializzazio-ne e la partecipazione”.Ottima dunque la chiu-sura del bilancio per il Comune di Rogno, che si è battuto per garantire lo sviluppo sociale, cultura-le e sportivo del proprio territorio, per dare più benefici possibili ai pro-pri cittadini. Si è aperto ora un nuo-vo anno, ancora ricco di progetti destinati alla creazione di un Paese “sempre più moderno e alla ricerca di una mi-gliore qualità della vita”.


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L’Associazione Oltre Noi Alto Sebino alla ricerca di nuovi collaboratori per la realizzazione di alcune iniziative

Volontari cercasiNell’Alto Sebino ope-ra, ormai da più di do-dici anni, l’associazio-ne Oltre Noi, sezione staccata di quella di Bergamo che ha, come obiettivo principale quello di programmare un percorso di autono-mia per i soggetti disa-bili anche in mancanza dei genitori.In questi dodici anni molte sono state le iniziative promosse dell’associazione, ma due in particolare rien-trano nel percorso di autonomia. La prima, denominata Isola Feli-ce, prevede di trascor-rere un fine settimana, lontano dalla famiglia, presso un appartamento dove il gruppo dei disa-bili, con la supervisione di assistenti e volonta-ri, organizza una espe-rienza di convivenza. Il Gruppo, arriva con il pulmino presso un appartamento di Almè, programma il pranzo, fa la spesa presso i ne-gozi della zona, prepa-ra la tavolata mentre si cucina, e dopo pranzo, dopo aver sistemato la casa si programma l’aspetto ludico del po-meriggio in attesa della cena che, tradizional-mente, si svolge presso qualche pizzeria della zona. Poi, tutti a nanna sperando che l’accumu-lo di adrenalina di qual-cuno non pregiudichi il sonno della comitiva.Il secondo progetto ha

un aspetto più leggero; si tratta di trascorrere un fine settimana a Rota Imagna dove i soggetti dell’alto Sebino incon-trano quelli della pro-vincia di Bergamo per trascorrere un paio di giornate di spensiera-tezza tra canti, balli, ri-sate in compagnia.E’ facile capire che que-sto percorso di autono-mia si traduca anche in progetto di sollievo per le famiglie che si trova-no sollevate per qual-che ora dalla presenza di soggetti che dipen-dono totalmente da loro anche nelle azioni più comuniEbbene, questo percor-so messo in campo con non poche difficoltà dai genitori rischia di are-narsi per la mancanza

di volontari che hanno un ruolo fondamenta-le nell’organizzazione delle iniziative. Emer-ge quindi la necessità di lanciare un appello a tutte quelle persone che abbiano del tempo li-bero da destinare ad un progetto che ha assunto una ruolo di notevole importanza nella realiz-zazione di un percorso di autonomia proiettato in un futuro che si fa sempre più vicino. Non potendo offrire altro l’associazione promette il sorriso, una carezza e la gratitudine di chi ha bisogno del sostegno di altre persone per com-piere quei gesti quoti-diani che la natura ha reso più difficili, se non impossibili, per qualcu-no

Nata dalla passione di cinque amici di Ro-gno, si e’ dedicata in questi anni alla pro-paganda dello regina degli sport, l’atletica leggera. “ MUOVER-SI FA BENE, FARE ATLETICA FA ME-GLIO”. E’ questo lo slogan che suggella l’alleanza 2016 tra la Federazione di Atletica e la FIMP (federazione Italiana Medici Pediatri) per promuovere l’atletica leggera come sport del-la salute dei più giovani.

In questi anni tantissi-mi risultati sportivi ed

organizzativi sono stati raggiunti, nell’ultimo triennio abbiamo dato la possibilità di cresce-re con noi ad oltre 100 ragazzi, facendo corsi nella scuola elementare e allenamenti di scuola di atletica praticamente tutti i giorni.

Organizzeremo a Ro-gno il 30 Aprile 2016 la 43ª edizione della marcia delle Viole che ogni anno porta a Rogno 7/800 persone, sempre a Rogno il 9 Aprile organizzeremo la 44° edizione dei gio-chi della gioventù con i con protagonisti i 200

bambini delle scuole elementari;Abbiamo creato una società satellite dell’Us Rogno nel 2014, l’At-letica Alto Sebino che disputa campionati provinciali regionali e nazionali CSI, alla quale hanno assegnato il 09 Ottobre la Finale regionale di Corsa su strada CSI.I nostri ragazzi pro-vengono oltre che da Rogno, anche dai pa-esi vicini quali Costa Volpino, Sovere, Love-re, Pisogne, Solto Col-lina, Schilpario, Darfo B.T., Castro, permet-tendoci di diventare la società sportiva di ri-ferimento per l’atletica giovanile nel compren-sorio dell’Alto Sebino.Ringraziamo Il Comu-ne di Rogno che in questi anni ci è sem-pre stato vicino, i no-stri sponsor e tutte le persone che aiutano la nostra società ad orga-nizzare le manifesta-zioni sportive.

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La rassegna primaverile taglia il traguardo dei 25 anni

Fiera dei Fiori 2016Piancogno si veste di primavera. La «Fiera dei fiori» taglia il tra-guardo dei 25 anni e si presenta con alcune no-vità e la conferma dei punti forti che ne hanno contraddistinto il cam-mino e sancito il suc-cesso.Quest’anno saranno quattro i giorni utili per un tuffo nei colori e dei profumi della primave-ra ormai esplosa. Si co-mincia venerdi 22 per chiudere lunedi 25 apri-le, giorno festivo ed in questi giorni sono pro-tagonisti gli ingredien-

ti principali del grande mercato a cielo aperto che propone florovivai-

smo, botanica e giardi-naggio e, tra uno stand e l’altro, artigianato lo-

cale, musica e cucina ti-pica.E, mentre l’appunta-mento si avvicina, la ProLoco di Piancogno è felice di annunciare la vincitrice del concor-so “Una copertina per l’opuscolo” . E’ Rossel-la Martinelli della clas-se V^ di Cogno. Scel-ta molto combattuta fino all’ultimo voto tra i membri del comitato organizzatore. Ma le novità di questa 25^ Fiera dei Fiori con-tinuano.Da anni il direttivo del-la ProLoco aveva l’idea di realizzare un perso-naggio-simbolo del-la manifestazione e

quest’anno, in occasio-ne del venticinquesimo compleanno della Fie-ra, si è passati all’opera. E’ stato indetto un con-corso nelle scuole pri-marie del comune (pa-rallelo a quello annuale per la copertina dell’o-puscolo) per l’ideazio-ne della mascotte ed il

relativo nome.Ad avere la meglio sulle numerosissime e molto originali idee proposte è stata quelladi Chiara Bonomel-li della classe 3^B di Piamborno, che ha pro-posto Mimì; una cocci-nella di fantasia con ali floreali e colori vivaci.


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Il significato dei FioriLa simbologia e il si-gnificato dei fiori han-no da sempre rivestito una fondamentale im-portanza nel modo di comunicare tra le per-sone. Dillo con un fiore è un motto che si tramanda di generazione in gene-razione ed è sempre ri-sultato un valido mezzo per esprimere un senti-mento in mancanza di parole. E’ quindi molto utile conoscere questo grande patrimonio fatto di simboli per donare il fiore giusto per ogni oc-casione e per dare forza

nell’esprimere un senti-mento. Se, ad esempio si vuole dire “Amo solo te” il fiore giusto da re-galare è il Corbezzolo, mentre per fare gli au-guri a qualcuno che sta iniziando qualcosa di importante, il fiore per-fetto con cui fare questo augurio è l’Iris. Regala-re il fiore giusto signifi-ca inviare il messaggio esatto per esprimere il proprio stato d’animo. Con i fiori si può espri-mere qualsiasi tipo di sentimento: dalla gelo-sia all’amore, dalla pas-sione all’amicizia.

Lavanda Il fiore di Lavanda as-sume diversi significa-ti. La tradizione narra che questa pianta aves-se effetti miracolosi contro i morsi dei ser-penti: strofinata sulle ferite, dopo essere sta-ta lasciata macerare in acqua, aveva proprietà antiveleno. Nonostan-te ciò, all’interno dei cespugli di Lavanda si pensava facessero i nidi proprio i serpenti. Per questo motivo, alla Lavanda si è attribui-to il significato di dif-fidenza. Infatti, cura-

re una ferita provocata dal morso del serpente bisognava avvicinarsi con molta cautela pro-prio alla pianta che fun-geva da antidoto. Inoltre, intorno ai ce-spugli di Lavanda ci sono sempre mol-te api e calabroni at-tirati dal profumo in-tenso, ai quali biso-gna prestare attenzione quando ci si avvicina. In altre epoche, si pen-sava che regalare la La-vanda significasse “il tuo ricordo è la mia uni-ca felicità”.

Fiore di PescoIl Fiore di Pesco assu-

me molteplici significa-ti a seconda del paese il cui si trova. Nei Paesi Occidentali simboleg-gia l’immortalità e la prosperità. Essendo uno degli albe-ri a fiorire dopo la lunga pausa invernale, assu-me anche il significato di ritorno alla vita. Nel linguaggio dei fio-ri il suo significato è in-vece legato a quello di amore eterno. Regala-

re i Fiori di Pesco alla persona amata vuol dire quindi esprimere un sentimento grande e immortale. I Fiori di Pesco vengo-no abitualmente usati durante i matrimoni an-che se, di recente, viene utilizzato anche come tatuaggio da chi vuole simboleggiare la nasci-ta di una nuova vita, di una nuova famiglia.

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Piccoli campioni dello sciTornano in Vallecamonica con due titoli italiani e la medaglia d’argento nella graduatoria dei Comitati gli sciatori camuni impe-gnati a Falcade nel cam-pionato italiano CSI di sci. Troppo forte lo squadrone bergamasco che per la quarta volta consecutiva si aggiudica la Diavolina Cup riservata ai comita-ti provinciali precedendo il CSI Vallecamonica e il Comitato CSI di Feltre. Ad urlare la propria gioia al cielo, davanti al sinda-co di Falcade, Michele Costa, decine di giovani sciatori bergamaschi in-sieme sul palco a fare fe-sta, di squadra, dopo tanti week end di gare disputate da avversari. Tute verdi, nere, bianche, insieme, dalla Valle di Scalve, dalla Valseriana, dalla Valbon-dione, hanno riportato il trofeo a casa, grazie agli ottimi piazzamenti ottenu-ti nel corso della tre giorni falcadina. Tra i venti più veloci campioni naziona-li, vincitori della Diavoli-na Cup, ben 11 ‘sciolina-no’ in bergamasco. Pas-sione sportiva, “palme” da campioni assegnate in Veneto e infine il sor-riso benaugurante per la prossima Pasqua, che non poteva non venire se non da un bambino, camuno, Enea Bettoni, 300 punti, il pieno per i colori della Sci Club Free Mountain: “Mi alleno tutti i sabato e

qualche domenica a Mon-tecampione - afferma con decisione il biondo cam-pioncino - Bello sciare e bello vincere. Sorpresa di Pasqua? No. Ma che gran bella coppa! Ora come tor-no a casa ci infilerò dentro il mio uovo di cioccolata! L’altra campionessa ita-liana targata CSI Valleca-monica è Beatrice Lottici (Sci Club Free Mountain) che nella categoria ragaz-ze ha preceduto la compa-gna di società Giulia Va-erini. Da segnalare nelle categorie Runners anche le medaglie di bronzo di Roberta Villa (Sci Club Free Mountain), Sere-na Riva (Sci Cai Edolo),

Mauro Gennari (Sci Club Free Mountain) e Alessan-dro Isonni (Sci Cai Edo-lo), l’argento di Giovanni Pasinelli (Sci Cai Edo-lo), Davide Archetti (Sci Cai Edolo) e Gianpietro Bendotti (Sci Club Free Mountain). «Il bello di questa manifestazione - come sottolineato dal di-rettore tecnico nazionale del Csi Renato Picciolo - è proprio questa parte-cipazione, non tanto nei numeri, ma nel rendere protagonisti non solo i più tecnici. In buona parte an-che gli sleepers contribu-iscono infatti al successo finale del comitato, por-tando punti preziosi, ed è

un modo per non esclude-re e per far vincere, anche chi è stato il più veloce dei lenti». Molto apprezzati da tutti i momenti “fuo-ri pista”. Una Festa delle Regioni, con i sapori delle nove regioni rappresentate a Falcade per il Csi; poi il parroco di Falcade che nel pomeriggio di sabato ave-va celebrato con il consu-lente ecclesiastico nazio-nale del Csi, don Alessio Albertini la Messa della Passione di Cristo in una chiesa arcipretale gremita di sportivi. Per la cronaca, oltre agli 11 campioni na-zionali orobici, Feltre ne conta 4, e la Valcamonica 2. Udine, Cuneo, e Trento nei baby una volta sul gra-dino più alto del podio. La Ski Area San Pellegrino, in occasione del 18° Cam-pionato nazionale di sci del Centro Sportivo Italia-no, ha ospitato 508 atleti (187 donne e 321 uomini) in rappresentanza di 40 sci club di 16 comitati Csi con finalisti da 9 differen-ti regioni italiane (Lom-bardia, Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adi-ge, Piemonte, Campania, Valle d’Aosta, Abruzzo). Prologo della tre giorni di gare nazionali quest’anno in Veneto, a evidenziare il collegamento tra Chiesa e Sport, promosso dal Csi, è stato il campionato dei sa-cerdoti sciatori. I preti con gli sci si sono confrontati in due prove di gigante giovedì mattina sulla pista «Panoramica».

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È stata una giornata di Pasquetta dolceamara per Claudia Cretti. L’atleta costavolpinese della Inpa –Bianchi ha infatti mancato per un soffio l’appuntamento con la vittoria sul traguardo di Schiavonia (Pd), lo stesso che esattamente due anni fa l’aveva vista trionfare nella categoria junior. Nono-stante abbia ottenuto alla fine un buon secondo posto alle spalle di Arianna Fidanza, bergamasca dell’Astana che qui aveva trionfato l’anno scorso, in casa Bianchi resta un po’ di rammarico per non essere riuscite a finalizzare una condotta di gara quasi magistrale, con tutta la squadra che teneva chiusa la corsa per portare la propria velocista Claudia Cretti a giocarsi la volata. Così, dopo aver volato sul percorso ad una velocità media superiore ai 46 km/h, il gruppo andava a giocarsi la vittoria in una volata a ranghi

compatti che vedeva quindi la Fidanza imporsi in modo imperioso su Clau-dia Cretti e sulla sua compagna di squadra Michela Pavin. Se da un lato piazzare due atlete sul podio possa essere un risultato positivo, è pur vero che nel ciclismo gli onori vanno al vincitore: “Abbiamo sbagliato qualcosa nella volata finale, peccato. La gara è stata tirata fin dall’inizio, onore alla Fidanza. Ci rifaremo alla prossima occasione.” Questo quanto detto da Claudia subito dopo l’arrivo, parole da cui traspare sì dell’amarezza per l’errore di squadra proprio sul più bello, ma anche gran voglia di rivalsa che scaturisce forse anche dalla constatazione che la forma per i prossimi appuntamenti fiamminghi è buona e la strada quella giusta.Foto: Cretti, Fidanza, Pavin Cretti Giacomo

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Abbiamo da poco tagliato il traguardo del XX° anno di attività come mensile cartaceo e siamo pronti per incamminarci in una nuova avventura, quella del quotidiano on line. Se siete in possesso di un qualsiasi strumento abilitato a collegarsi via internet (computer, telefonino, tablet o altro) digitando www.mon-tagneepaesi.com vi troverete proiettati in un vero quotidiano che ha come rife-rimento il territorio che insiste, in buona parte, sulle Orobie il gruppo montano che partendo dai monti del lago di Como si esaurisce al cospetto del gruppo dell’Adamello, comprendendo le valli Imagna, Brembana, Seriana, Cavallina, Sebino e Camonica. Proprio sul territorio che copriamo con due dei nostri men-sili, “Montagne&Paesi” e “Intervalli”. E proprio le due redazioni locali saran-no la spina dorsale di questa iniziativa che intende fornire un servizio gratuito a tutto il territorio.E ancora una volta non vogliamo scimmiottare nessuno, rapportarci ad altri che prima di noi hanno intrapreso questa strada. Noi percorriamo la nostra con la certezza di aver identificato un filone innovativo che presto diventerà evidente a chi utilizzerà, giorno dopo giorno, il servizio.Le valli citate sono state mantenute separate per offrire un’informazione im-mediata, ma tutte insieme concorrono a completare il quotidiano on line. Altro elemento di fusione è la presenza del Mercato delle Pulci attraverso il quale è possibile caricare i propri annunci che il mese successivo troveranno posto sullo strumento cartaceo che a sua volta troverà ospitalità sul sito ed, insieme agli altri periodici di nostra produzione, sarà possibile sfogliare standosene como-damente seduti in ogni angolo del mondo.Non vi sveliamo null’altro, lasciandovi il piacere di scoprire i contenuti che abbiamo inserito certi che farete parte di questa grande famiglia che non ha ambizioni di andare sulla luna, ma rimanendo con i piedi ben piantati sulle nostre montagne, nei nostri paesi e nelle nostre valli ne vuole raccontare – ogni giorno – le storie e le azioni di chi vi trascorre la sua vita.E, una volta ancora, lasciate che ringrazi chi ci è stato vicino in questa fase, ai tanti che hanno fornito il proprio contributo di idee e agli inserzionisti pubbli-citari che sono, con noi, i veri editori del giornale e che, attraverso l’annuncio pubblicitario ne garantiscono la continuità.

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Montagne & Paesi - aprile 2016 ok

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