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Uno sguardo sulle opportunità di crescita e sviluppo per un turismo sostenibile che ben si addice al nostro territorio e alcune breve riflessioni sulla mobilità alternativa nel centro storico.

Andrea Rosina

Notizia del 2013: il numero delle bici vendute ha superato il numero delle auto! Questo qualcosa vorrà dire, forse le grandi opere da fare sono altre che non siano nastri asfaltati a quattro corsie.

L’italia ha le potenzialità per catalizzare i flussi cicloturistici europei. Il Veneto, geograficamente avvantaggiato e Monselice grazie alla Ferrovia potrebbe esser zona di partenza per tour nel basso Veneto

Esistono già numerose strutture ciclabili, in parte completamente realizzate, in parte da realizzare che canalizzano i possibili turisti su due ruote verso il Veneto.Per esempio Monselice è baricentrica rispetto ai due rami della via Claudia Augusta e con poco sforzo promozionale Monselice potrebbe diventare degno punto di conlusione o di passaggio.

Altre esempio di progetto ciclabile. Una via dolce da Torino a Venezia. Venezia dista un giorno di bici per un cicloturista medio, due giorni per un cicloturista alle prime armi.Rovigo in mezza giornata ciclistica si raggiunge!

Da poco è stato pubblicato il portale della Via Annia - Regione del Veneto, altra possibilità di aggancio di una rete ciclabile locale ad una struttura ciclabile di livello superiore.

L'ADFC, federazione sorella della Fiab in Germania, conta oltre 130.000 iscritti ed è molto attiva, oltre che nella iclomobilità urbana, anche nel crescente cicloturismo.Un rapporto pubblicato di recente dalla stessa ADFC riporta alcuni dati:4,9 milioni di tedeschi hanno effettuato nel 2009 una vacanza in bici dormendo fuori almeno una notte.

La ciclopista dell'Elba è la più popolare tra i tedeschi ed è stata percorsa nel 2010 da 155.000 ciclisti. La durata media del viaggio è di 9 giorni e la spesa media dei cicloturisti in quel tratto è di 66 euro al giorno a persona.

Gli stranieri sulla ciclopista in due anni sono raddoppiati, passando dal 4,6 del 2008 all'8,9 % dell'anno scorso.

La ciclopista del Danubio rimane la meta estera più popolare per i cicloturisti tedeschi. Solo quella pista ha fatto fatturare all'austria 71,8 milioni di euro nel 2010.

Tra le ciclopiste all'estero più utilizzate dai tedeschi ben due nelle prime 4 sono in parte in Italia, la pista dell'Adige e la via Claudia Augusta.

Tra le nazioni straniere più ambite dai cicloturisti tedeschi non c'è l'Italia nel suo complesso, ma l'Alto Adige che è secondo dopo la Svizzera e prima di Svezia, Austria ed Olanda.

Collegando adeguatamente i percorsi veneti a quelli trentini, verso Venezia o verso il Po, avremmo già decine di migliaia di cicloturisti pronti a percorrerli.

Il 42 % dei cicloturisti tedeschi usa il treno per raggiungere con la sua bici il luogo da cui ha inizio la sua ciclovacanza o utilizza il treno per trasferimenti, contro il 33 % che usano l'auto + bici. Nel 2010 sono stati venduti dalle ferrovie tedesche 272.000 biglietti bici dei quali 43.000 su tratte internazionali.

fonte: ADFC

Il biking è la vera sorpresa di questi anni, che tra il 2012 e il 2013 ha guadagnato il 31% delle preferenze contro il

23% della precedente rilevazione, superando l'escursionismo, che passa dal 23% al 21%.

Nel complesso delle motivazioni di vacanza dei turisti natura le attività sportive giungono al 48% (rispetto al

25% del Rapporto precedente) seguite dal relax (23%), enogastronomia (15%)e riscoperta delle tradizioni (11%).

fonte: X rapporto ecotur

Sia a livello Regionale che Provinciale si da notevole risalto a questa forma di turismo/sviluppo.L’anello ciclabile dei Colli Euganei ne è un esempio!MA...

Perchè non adibire uno spazio bicigrill al Parco Buzzacarini collegato all’anello ciclabile dei Colli Euganei?

PS:ricordo che il comune di Padova si rifiutò di concedere una “licenza” di bicigrill ad una associazione in un parco, perchè non si potevano accendere fuochi!...beata ignoranzaD’altra parte sono famose le grigliate negli AUTOgrill

6. Elementi di riflessione sullo sviluppo del turismo rurale tra Colli Euganei e Bassa Padovana 896.1. Sviluppo locale e turismo rurale6.2. Destinazione turistica tra domanda offerta6.3. “Turismi” per la valorizzazione dell’identità dei luoghi6.3.1. Turismo rurale6.3.2. Turismo “verde”6.3.3. Cicloturismo

● Creare sinergia tra i diversi attori del territorio al fine di migliorare i servizi e le opereinfrastrutturali per il cittadino e il turista

● Migliorare le strategie di promozione, condividendole tra amministrazioni locali, albergatori, associazioni

● Investire su progetti già esistenti e condivisi, senza necessariamente inventare ex novo

● Contenere l’escursionismo mordi e fuggi che consuma il territorio senza altra ricaduta dell’insofferenza da parte dei residenti

● Ricercare fondi da investire in progettualità e realizzazione di infrastrutture● Offrire standard minimi di accoglienza ed informazione turistica● Dotare il territorio di una segnaletica e/o cartellonistica stradale e sentieristica

chiara ed uniforme● Migliorare l’accessibilità, sia in termini fisici che di accessibilità on line● Creare pacchetti turistici strutturati e vendibili ad un pubblico più ampio● Valorizzare le numerose risorse culturali, ambientali, enogastronomiche e

sviluppare i percorsi d’acqua● Migliorare l’offerta di servizi al al pubblico specializzati e non

Esistono già dei documenti sul nostro territorio che contemplano la necessità

di puntare anche su tali iniziative!

Facendo una rapida ricerca tra i siti di maggior utilizzo tra i ciclisti sportivi, risultano più di 250 percorsi con la parola chiave Monselice.A sinistra ho riportato un contatore delle tracce di allenamento-gara registrate sul portale mtb-forum. Molte di quelle 1031 tracce ricade nel comprensorio Euganeo.E’ evidente come il ciclista sportivo possa esser visto come risorsa e non solo come intralcio nelle strade.E’ altresì necessaria una regolamentazione degli spazi nei Colli Euganei già, martoriati da pratiche motociclistiche illecite.

fonte: mtb-forum.it

Il territorio ci offre numerose aree da recuperare e destinare ad usi sostenibili!

PUT...

Piano Urbano del Traffico.Molte cose sono scritte e irrealizzate.Molte cose si potrebbero risolvere con piccoli accorgimenti e con uno sguardo più europeo!

GRAZIE