MondoChievo #10 2012/13

CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIMdOMENICA 20.01.13 - 21^ giornata

“cuorechievo”Intervista a Fabio Moro:il “Mastino dalla faccia d’angelo”si racconta

“i protagonisti”da due stagioni ingialloblu dario dainelliracconta il suoMondo Chievo. Pag. 14-15Pag. 5

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chievoverona vs parma - Serie A TIM 2012/13 giornata numero 21

fa - fortunatamente - nel bene, quando riesce a cogliere risultati impensati, come del resto la squadra chievoveronese ha abituato sostenitori e critica. Così si spiega la risalita dai bassifondi della classifica, così si spiegano gli exploit di Genova e Cagliari o quello casalingo con la Roma. Quello che tuttavia resta ancora un mistero è l’altalenante rendimento che rende la squadra gialloblu una sorta di dottor Chievo e Mister Ceo e che lascia perplessi e rammari-cati tanto i tifosi quanto gli stessi protagoni-sti. Ricco d’incognite è poi calcisticamente il mese di gennaio. La ripresa dell’attività dopo l’intermezzo invernale e il calciomercato coi suoi nuovi rapporti di forze che s’instaurano tra le contendenti necessitano comunque di assestamento. La gara di oggi col Parma e le prossime all’orizzonte - quando il ChievoVerona sarà chiamato ad affrontare Lazio, Juventus e Inter - saranno un probante banco di prova ma è spesso accaduto che proprio nei momenti più difficili il Chievo si sia rivelato.

L’editoriale

Niente da dire. Questo Chievo edizione 2012-’13 non cessa di stupire. Non lo fa - ahilui e ahi-noi - nel male, quando cede il passo a compagi-ni di pari livello, come recentemente accaduto a Torino o sabato scorso a Bologna complicando-si un cammino ora comunque fattosi più sicuro grazie anche al successo ottenuto nel giorno dell’Epifania sull’Atalanta. La raggiunta quota 24 è infatti buon campo base per continuare quell’arrampicata verso Cima Salvezza. Non lo

bentegodi &dintorni

a.c. chievoverona

MARCO SANCASSANI

EdITORE:coordinamento amici del chievo

dIRETTORE RESPONSABILE:Marco sancassani CONdIRETTORE:

paolo sacchiIdEAZIONE e COORdINAMENTO:simone Fiorini A.C. ChievoVerona

CREATIVITà ed IMPAGINAZIONE:Mo.da comunicazione

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COLLABORATORI:Federica Menegazzi, gian pietro panareo,

Marco sancassani, paolo sacchi, ivan Murelli FOTOGRAFI:

andrea bicego, roberto gandolfi, renzo udaliAMMINISTRATORE:

coordinamento “amici del chievo”STATISTICHE A CURA dI:

ufficio stampa a.c. chievoveronae alessandro Longo

STAMPA: centro offsetvia Bologna, 1 - 37035 Mestrino (Padova)

teaM Mondo chievo:

Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 5 - Numero 2 del 20 gennaio 2013

i protagonisti_pagina 05ciak si gioca_pagina 07

c’era una volta_pagina 09Le classifiche_pagina 11

Le rose_pagina 13cuore chievo_pagine 14-15

settore giovanile_pagina 17chievopedia_pagina 19

notizie in gialloblu_pagina 21Lista dei club_pagina 23

indice:

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1929 Fondazionedell’Opera NazionaleDopolavoro (O.N.D.)Chievo1931/35 Partecipaalcampionato “Liberi”affiliatoallaF.I.D.A.L.1935/48 Partecipaadalcunitornei primadisospenderele attività.Nel 1948 assume la denominazione di A.C. Chievo1948/51 SecondaDivisioneVeneta1951/59 PrimaDivisioneVeneta1959 AllanascitadellaLega NazionaleDilettantilaFIGC cambialadenominazioneai campionati:laPrima DivisionediventaSeconda Categoria1959/60 SecondaCategoria. Assume la denominazione di Cardi Chievo1960/63 PrimaCategoriaVeneta1963/65 SecondaCategoriaVeneta1965/67 PrimaCategoriaVeneta1967/69 SecondaCategoriaVeneta1969/70 PrimaCategoriaVeneta1970/75 PromozioneVeneta.1975 promozione in serie d1975/80 serie d.Nel 1981 assume denominazione Associazione Calcio Paluani Chievo1981/86 CampionatoInterregionale Nel 1986 cambia denominazione in Associazione Calcio Chievo.1986 promozione in serie c21986/89 serie c21989 promozione in serie c11989/94 serie c1.Nel 1990 assume la denominazione attuale di Associazione Calcio ChievoVerona1994 promozione in serie b 1994/2001 serie b2001 promozione in serie a 2001/07 serie a Nel2002-03partecipaalla CoppaUEFA. Nel2006-07partecipaal terzoturnopreliminaredi Champions’Leagueequindi ancoraallaCoppaUEFA2007/08 serie b.PromossoinSerieA. VincelaCoppa“Ali della Vittoria”2008 promozione in serie a 2008/12 serie a. Nel2009ilChievo festeggiagli80annidi storia2012/13 11^ stagione in serie a

mioind rizzoc l o u d s e r v i c e p r o v i d e r

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GIAN PIETRO PANAREOA tu per tu con i campioni gialloblu

difensore centrale arcigno ma allo stesso tempo elegante nelle movenze, forte di testa e puntuale nel gioco d’anticipo, dario dainelli, nato a Pontedera nel 1979, è dei giocatori più esperti presenti nella rosa gialloblù avendo alle spalle una carriera che dal 2001 lo vede ininterrottamente calcare il palcoscenico della serie A. Lecce, Brescia, Verona, Fiorentina, Genoa sono le tappe del suo trascorso professionale prima dell’arrivo, un anno fa, al Chievo nel corso della sessio-ne invernale del mercato. Un acquisto mirato che non ha tardato a confermare lo spesso-re tecnico dell’ex capitano viola tesserato a titolo definitivo dalla Società di Via Galvani. Un fisico da corazziere, la maturità derivata da 310 gettoni collezionati nella massima categoria, rappresentano alcuni dei principali punti di forza del numero 2 chievovero-nese ma soprattutto una garanzia per la squadra allenata da Eugenio Corini. Assente per squalifica contro il Bologna e pronto a riprendere il suo posto con il Parma, dainelli traccia un bilancio sul suo primo anno in ca-sacca gialloblù e sulla stagione in atto. “Sono contento di far parte di questo club che mi ha dato la tranquillità necessaria per mettere alle spalle dei momenti poco felici sul piano personale e di dimostrare quello che valgo. A titolo di squadra il resoconto di questi dodici mesi è sicuramente gratificante. Reduci da una tranquilla salvezza l’obiettivo è ripetere e, se possibile migliorare, quanto di buono fatto lo scorso torneo. Non sarà agevole vista la numerosa ed agguerrita concorrenza ma ritengo esistano i requisiti e gli uomini adatti per riuscirvi.”Ve lo aspettavate al termine del girone d’andata di occupare l’undicesimo posto in classifica assicurato dalla brillante vittoria sull’Atalanta e conservato nonostante la severa sconfitta di Bologna nella prima gior-nata di ritorno? “Per come eravamo partiti è senz’altro un ottimo piazzamento. Grazie

alla ritrovata consapevolezza nei nostri mezzi, al rinnovato entusiasmo e all’unità d’intenti del gruppo ci siamo risollevati asse-standoci in una posizione meno problemati-ca rispetto a quella iniziale.”dalle quale muoversi per agguantare una nuova salvezza e , in proiezione, mettere nel mirino quei 50 punti auspicati la scorsa estate da mister di Carlo e che qualche settimana fa sembravano pura illusione? “dipenderà come al solito tutto da noi anche se credo sia meglio restare con i piedi per terra concentrandoci su ogni singola partita. Fare calcoli adesso non avrebbe senso e potrebbe rivelarsi deleterio. Il pesante ko della settimana scorsa se da un lato ci obbliga a un immediato riscatto, dall’altro ha confermato che non si può abbassare la guar-dia e che bisogna continuare a lavorare sodo laddove persisto-no delle lacune da eliminare o dei particolari da perfezionare. Pragmatismo a parte quattro successi nelle ultime sei gare costituiscono tuttavia un bel bottino e sono di buon auspicio per il futuro… ”Senza dubbio, ma anche se il nostro attuale passo è nel complesso soddisfa-cente il campionato stesso, nel suo equilibrio, è lo specchio di come basti una striscia di ri-sultati positivi o meno per cambiare in modo sostanziale il quadro della situazione. In tal senso il Chievo è la testimonianza forse più eclatante.”Parma, Lazio, Juventus, Inter e Palermo. Si apre oggi in ciclo carico di insidie ma anche di aspettative. Come lo affronterete? “Con la massima attenzione e preparandoci con grande cura. Più ci si inoltra nella stagione più aumentano le pressioni e di conseguenza le difficoltà. Sappiamo quali sono le nostre migliori prerogative così come conosciamo i difetti ancora da correggere. dovremo essere più continui nelle prestazioni e bravi a esaltare le prime riducendo al minimo i secondi. Fondamentale sarà inoltre scendere in campo riproponendo sia in casa che in trasferta quello spirito e quella determina-zione che ci hanno consentito di toglierci delle belle soddisfazioni.”

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8. Le sue casacche. dopo Cavese (C2) e F. Andria (C1), dainelli ha sempre militato in A con Lecce, Brescia, H. Verona, Fiorentina, Genoa e Chievo. Otto anche le sue reti in A tra cui una proprio al Chievo in ChievoVerona-Fiorentina 0-2 del 14.5.’06.

26. Le sue presenze nel Chievo, una delle quali in C. Italia.

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L’avversaria come dentro un film

Parmigiani gran riserva quelli messi a ma-turare nella prima metà di questa stagione. I gialloblu di donadoni sono innanzi tutto gli unici in Italia a vantare l’imbattibilità casalinga, prestazione che nei principali tornei continentali è stata appannaggio di Real Madrid, Barcellona, Bayer Leverkusen e altre 5 squadre. Non solo: sotto la recente gestione Ghirardi mai i ducali erano giunti al giro di boa a quota 29. Ai 21 punti ottenuti al Tardini (6 vittorie, 3 pareggi) ne sono arrivati altri 8 dalle trasferte prima dell’ulteriore pareggio interno di domenica scorsa. Tanto merito di ciò spetta alla filosofia calcistica di Roberto donadoni (nella foto), sulla panchina ducale dall’ottava giornata dello scorso tor-neo, in sostituzione di Franco Colomba. Oltre a un calcio propositivo basato su un 3-5-2, l’ex tecnico della Nazionale punta anche sull’aspetto psicologico: “Non voglio sentir dire che mancano 11 punti alla salvezza” il suo commento post Palermo ossia vietato accon-tentarsi. Generalmente, punti fermi del suo modulo, davanti a Mirante (o Pavarini), sono i difensori Zaccardo, Paletta e Santacroce, coadiuvati dal rientro degli esterni Biabiany e Gobbi, e un centrocampo tecnico e di movimento in cui via via trovano posto più frequentemente degli altri, Marchionni, Paro-lo e Valdes. Il tutto a supportare un attacco altrettanto mobile dove le punte Belfodil e Amauri, chiamate tanto a concludere quanto a svariare, non danno punti di riferimento. Indisponibile Galloppa per infortunio, prin-cipali opzioni sono Benaluoane e Rosi per il pacchetto arretrato, i centrocampisti Acquah e Musacci, gli attaccanti Pabon e Sansone.

ciak, si gioca!parMa F.c.

Inizialmente nata col nome di ‘Verdi Foot Ball Club’, la società emiliana si costituisce - il 16 dicembre 1913 - come Parma Foot Ball Club sosti-tuendo la maglia a scacchi gialloblu con quella bianca con croce nera sul petto. I ‘crociati’ conquistano per la prima vol-ta la Serie A solamente al termine della stagione 1989-’90 ma è un’immediata escalation. dal 1991 al 2002 nella bacheca parmense arrivano a scintillare 3 Coppe Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 Coppa Coppe, 2 C. UEFA e 1 Supercop-pa europea. Il crac dei Tanzi, la famiglia artefice del boom, ne ridimensiona quindi le ambizioni ma tuttavia il Parma resta una delle migliori espressioni che del calcio nostrano.

Ceduto Giovinco, artefice di tante fortune nello scorso torneo, e nonostante l’esplo-sione dell’algerino naturalizzato francese Ishak Belfodil (tra l’altro in questi giorni di mercato nel mirino degli inglesi dell’Ar-senal), ci sentiamo di riscontrare ancora in Carvalho de Olivera Amauri l’elemento più in grado di alzare maggiormente quel tasso di qualità in più per trasforma-re una normale stagione in una buona stagione. A darcene fondato motivo il lungo filo rosso che lega il brasiliano alla società emiliana e le giocate, spesso decisive, seppur a basso minutaggio, come successo ad esempio nella recente gara col Palermo. Fu infatti proprio il Parma a sdoganare - via Bellinzona, nel 2001 - l’italica avventura del centravanti di Carapiquiba. dopo le prime esperienze

Seppur di fresca frequentazione, traf-ficata è la via che collega Parma e la sponda chievoveronese dell’Adige. Oltre ad Amauri, tra i protagonisti con le due casacche come non citare Simone Barone, Bernardo Corradi, Fabio Moro, Stefano Morrone o Cristian Lupatelli? Ben cinque poi gli allenatori che sedettero, con alterne fortune, su entrambe le panchine: Alberto Malesani, Silvio Baldini, Mario Be-retta, Stefano Pioli e domenico di Carlo. Con Corrado di Taranto, attuale direttore organizzativo parmense, non mancano nemmeno gli ex dietro la scrivania: fu infatti lui a raccogliere nel settembre 2003 l’eredità di Giancarlo Fiumi, storico Segretario generale chievoveronese.

in prestito a Napoli, Piacenza e Messina, Amauri approdò anche al Chievo (96 presenze e 22 reti complessive tra cui le due sole realizzate dal Chievo nei preliminari di Champions’) dove, dopo le perplessità iniziali riscosse dapprima l’inte-resse del Palermo e quindi della Juventus. Attaccante che unisce dinamicità, buona tecnica, potenza fisica e doti acrobatiche, ha sempre riscontrato apprezzamento nella città ducale dove ha trovato ospi-talità sia al termine della sua avventura in bianconero che all’indomani della parentesi alla Fiorentina, da cui è arrivato in regime di svincolo. Al suo attivo anche una presenza nella nazionale azzurra in occasione dell’amichevole con la Costa d’Avorio il 10.8.2010.

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in vetta con bernardoFu grazie a una rete di Bernardo Corradi che il ChievoVerona si aggiudicò il primo confronto in assoluto tra le due. Al termine della gara la squadra gialloblu, complice la sconfitta dell’Inter nel derby e la mancata vittoria del Bologna, la squadra allora di del-neri si issò per la prima volta in solitaria sulla classifica della Serie A. Era il 21.10.2001.

ciao JasonBen più triste l’atmosfera in occasione della partita di ritorno. Il match fu infatti rinviato al 13 marzo a causa della scomparsa in un incidente stradale di Jason Mayelè avvenuto alla vigilia della trasferta in terra emiliana. Il recupero si concluse con un nulla di fatto.

nasce un centenarioEra in campo da una mezz’ora e la gara spendeva i suoi attimi conclusivi quando Sergio Pellissier raccolse il bell’assist di da-niele Franceschini firmando la prima e sinora unica vittoria (1-0) del Chievo al ‘Tardini’. Era anche il primo goal in gialloblu di quello che sarebbe poi diventato il primo giocatore a realizzare 100 (e più..) reti tra i ‘prof’ chievo-veronesi.

per chi suona il violinoÈ tutta della squadra proveniente dalla città

che ha dato i natali a Giuseppe Verdi la mu-sica suonata nelle tre sfide giocate tra l’inizio del 2003 e l’andata del ’04. Il Parma si esibì in tre perentorie esecuzioni (4-0, 3-1 e 2-0) di cui due al ‘Bentegodi’ e altrettanti furono gli assoli di Gilardino, celebrati con la tipica imitazione di un suonatore di tale strumento.

si salvi chi puòdal 2004 al 2006 Chievo e Parma diedero quasi sempre vita a incontri pesanti più in chiave salvezza che non con vista sull’Euro-pa. Entrambe riuscirono a mantenere la ca-tegoria: i veronesi grazie a 2 vittorie dovute alla doppietta di Marchesetti e F. Cossato e alla rete di Mandelli, gli emiliani per merito del rigore di Simplicio dopo le segnature di Amauri e Rossi.

per un peloNon bastò però nella stagione 2006-’07 al Chievo il successo dovuto a una rete di Pellissier nella sfida della 35.ma giornata a evitare la discesa tra i cadetti. Pronta-mente risalita, la squadra della diga tornò a incrociare gli odierni avversari solamente due anni dopo, a causa della retrocessione stavolta dei ducali.

presente amaroPrivo di successi clivensi il recente nuovo

corso della saga in gialloblu. Le sette sfide hanno infatti visto 4 vittorie del Parma - di cui l’ultima in occasione della gara d’andata di quest’anno (2-0: Belfodil e l’ex Rosi) - e tre pareggi, tutti senza reti. Quello del 6 marzo 2011 risultò il 100.mo ottenuto in Serie A dal ChievoVerona.

I precedenti tra chievoveronesi ed emiliani

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MARCO SANCASSANI

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Turni e classifiche aggiornati al 18/01/13 - s.s. 2012/13 - 21^ giornata 20/01/13

serie atiM

incontri deLLa21^ giornata Palermo-Lazio - 19/01, ore 18Juventus-Udinese - 19/01, ore 20.45Fiorentina-Napoli - ore 12.30Atalanta-Cagliari ChievoVerona-ParmaGenoa-CataniaMilan-BolognaPescara-TorinoSiena-SampdoriaRoma-Inter - ore 20.45

prossiMo turnodoMenica 27.01.2013 Lazio-ChievoVerona - 26/01, ore 18Juventus-Genoa - 26/01, ore 20.45Bologna-Roma - ore 12.30Atalanta-MilanCagliari-PalermoCatania-FiorentinaParma-NapoliSampdoria-PescaraUdinese-SienaInter-Torino - ore 20.45

cLassiFicaMarcatori

16 Cavani (Napoli),

14 di Natale (Udinese), El Shaarawy (Milan),

10 Klose (Lazio), Lamela (Roma), Osval-do (Roma),

8 Gilardino (Bologna), Jovetic (Fiorenti-na), Milito (Inter), Pazzini (Milan),

7 Bianchi (Torino), denis (Atalanta), Hamsik (Napoli), Hernanes (Lazio), Sau (Cagliari),

6 Belfodil (Parma), Bergessio (Catania), Giovinco / Quagliarella (Juventus), Pala-cio (Inter), Toni (Fiorentina), Totti (Roma),

5 Amauri (Parma), Borriello (Genoa), Cassano (Inter), diamanti (Bologna), Go-mez (Catania), Immobile (Genoa), Miccoli (Palermo), Paloschi (Chievo), Pirlo/Vidal (Juventus), Rodriguez (Fiorentina),

diaMoi nuMeri

1. Il match con l’Atalanta è stato deciso da una rete di Cofie. Per il ghanese si tratta della prima marcatura in gialloblu.

9. Le partite disputatesi al Bentegodi tra le odierne avversarie, tutte nella massima categoria.

40. Gli incontri di campionato finora giocati da Paloschi nel ChievoVerona.

42,86. La percentuale di vittorie in campionato di mister Corini.

60. Le gare disputate da Jokic in gial-loblu. Cinque di queste in Coppa Italia.

261. I punti raccolti dal Chievo nei giro-ni d’andata dei suoi 11 tornei di Serie A su un totale di 490

bojan Jokic, alla sessantesima in gialloblu

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squadra punti g v n p rF rs

Juventus 45 20 14 3 3 41 14

Lazio 42 20 13 3 4 30 19

Napoli** 40 20 13 3 4 40 18

Inter 38 20 12 2 6 32 22

Fiorentina 35 20 10 5 5 37 24

Roma 32 20 10 2 8 43 34

Milan 31 20 9 4 7 36 27

Udinese 30 20 7 9 4 32 27

Parma 30 20 8 6 6 28 26

Catania 29 20 8 5 7 27 27

ChievoVerona 24 20 7 3 10 21 33

Torino* 23 20 5 9 6 23 24

Atalanta** 22 20 7 3 10 18 30

Bologna 21 20 6 3 11 25 26

Sampdoria* 21 20 6 4 10 22 28

Pescara 20 20 6 2 12 17 37

Cagliari 19 20 5 4 11 19 36

Genoa 17 20 4 5 11 21 32

Palermo 15 20 3 6 11 16 32

Siena*** 11 20 4 5 11 19 31

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a.c. chievoverona parma F.c.Allenatore: Eugenio Corini Allenatore: Roberto donadoni

N° GIOCATORE ANNO GOL AMM ESP MIN SUB SOST NAZ

portieri

1 PUGGIONI Christian 1981 0 0 0 0 0 0 0 ITA

54 SORRENTINO Stefano 1979 20 -33 1 0 1902 0 0 ITA

18 SQUIZZI Lorenzo 1974 0 0 0 0 0 0 0 ITA

diFensori

3 ANdREOLLI Marco 1986 12 2 1 1 1130 0 1 ITA

12 CESAR Bostjan 1982 11 0 4 0 911 2 0 SLO

36 COSTA Filippo 1995 0 0 0 0 0 0 0 ITA

2 dAINELLI dario 1979 19 0 4 0 1757 0 2 ITA

93 dRAME' Boukary 1985 12 0 3 0 1041 0 2 FRA

26 FARKAS Pavol 1985 2 0 0 0 41 2 0 SK

21 FREY Nicolas Sebastien 1984 9 0 2 0 825 1 0 FRA

13 JOKIC Bojan 1986 11 0 2 0 697 6 0 SLO

33 PAPP Pual 1989 4 0 1 0 228 2 0 RO

20 SARdO Gennaro 1979 15 0 5 0 1220 1 2 ITA

centrocaMpisti

14 COFIE Isaac 1991 10 1 2 0 701 3 1 GHA

8 CRUZAdO durand Paulo Rinaldo 1984 5 1 1 0 154 4 1 PE

22 dETTORI Francesco 1983 0 0 0 0 0 0 0 ITA

5 GUANA Roberto 1981 14 0 3 0 1210 0 3 ITA

56 HETEMAJ Perparim 1986 17 0 6 0 1451 0 6 FIN

16 RIGONI Luca 1984 17 0 6 0 1566 0 2 ITA

6 RIGONI Marco 1980 9 1 0 0 443 5 2 ITA

10 Siqueira de Oliveira LUCIANO 1975 12 1 2 0 863 1 10 BRA

25 VACEK Kamil 1987 7 0 1 1 473 2 2 CZ

attaccanti

9 MOSCARdELLI davide 1980 6 0 2 0 204 5 0 ITA

43 PALOSCHI Alberto 1990 8 5 1 0 452 3 4 ITA

31 PELLISSIER Sergio 1979 14 4 1 0 973 4 5 ITA

11 SAMASSAMahamadou 1986 6 0 0 1 135 6 0 FRA

39 STOIAN Adrian Matius 1991 10 2 0 0 383 7 3 RO

77 THEREAU Cyril 1983 19 3 2 0 1619 1 9 FRA

N° GIOCATORE ANNO GOL AMM ESP MIN SUB SOST NAZ

portieri

91 BAJZA Pavol 1991 0 0 0 0 0 0 0 SK

83 MIRANTE Antonio 1983 16 -21 5 0 1487 0 1 ITA

1 PAVARINI Nicola 1974 4 -3 2 0 321 1 0 ITA

diFensori

28 BENALOUANE Yohan 1987 8 0 4 1 667 0 4 FRA

39 FIdELEFF david Ignacio 1989 1 0 0 0 7 1 0 ARG

18 GOBBI Massimo 1980 18 0 1 0 1714 0 0 ITA

6 LUCARELLI Alessandro 1977 16 1 7 0 1448 0 2 ITA

3 MACEACHEN Emilio 1992 0 0 0 0 0 0 0 URU

29 PALETTA Gabriel 1986 17 0 5 0 1553 0 1 ARG

13 SANTACROCE Fabiano 1986 4 0 1 0 289 2 0 ITA

5 ZACCARdO Cristian 1981 13 1 3 0 1136 1 1 ITA

centrocaMpisti

20 ACQUAH Afriyie 1992 11 0 3 0 473 8 1 GHA

8 GALLOPPA daniele 1985 7 1 3 0 612 0 1 ITA

32 MARCHIONNI Marco 1980 12 1 2 0 951 2 3 ITA

4 MORRONE Stefano 1978 2 0 0 0 87 1 1 ITA

19 MUSACCI Gianluca 1987 6 0 0 0 388 1 5 ITA

77 NINIS Sotris 1990 7 0 0 0 292 4 2 AL

16 PAROLO Marco 1985 19 2 6 0 1611 2 4 ITA

87 ROSI Aleandro 1987 11 2 3 1 910 1 3 ITA

10 VALdES Zapata Jaime Andres 1981 13 3 7 0 1197 0 1 RCH

attaccanti

11 AMAURI Carvalho de Oliveira 1980 14 5 0 0 950 3 6 BRA

23 ARTEAGA Manuel 1994 0 0 0 0 0 0 0 YV

9 BELFOdIL Ishak 1992 17 6 0 1 1140 6 6 FRA

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campo: lottavo fino alla fine col mio diretto avversario, diventava per me una sfida personale. Non potevo, non dovevo farmi superare. La determinazione mi ha permesso di migliorare anno dopo anno, tanto che da calciatore il massimo l’ho ottenuto giocando in un ruolo che a mio parere non era il più congeniale per le mie caratteristiche”. A pro-posito di riconoscimenti personali: in gialloblù hai ottenuto due promozioni, piazzamenti importanti, disputato le coppe europee. E hai realizzato un gol al Milan. Il gol dell’ex. “Se-gnare quella rete è stata una grande gioia. Avevo quattordici anni quando sono andato a Milano. da solo, la mia prima volta lontano dalla mia famiglia. E’ stata un’esperienza importante. Il gol? Credo sia stato anche molto bello, tra l’altro su assist di Eugenio. Non mi piace vantarmi ma è il mio unico in A e me lo tengo ben stretto!”. Finita la carriera da calciatore, in famiglia avranno pensato di vederti più spesso, almeno nei weekend. Invece ora sei quasi più impegnato di prima… “Mia moglie è disperata! Scherzi a parte, non è semplice conciliare impegni, ritiri e partite con la vita domestica ma quando si ama il proprio lavoro tutto pesa meno. Ovvio che appena posso corro da lei e dalle mie due figlie, Alice e Virgina. Loro sono presenze fondamentali. Quando giocavo mi hanno operato sei volte: è grazie soprattutto all’affetto della mia famiglia che ho superato più serenamente quei periodi”. Momenti non semplici, come quando finisce la carriera agonistica di un calciatore: un passaggio che merita un approfondimento. “E’ un momento molto particolare. Personalmente ho deciso di cambiare ‘mestiere’ nel giro di tre giorni. devo dirlo: sono stati tre giorni tragici. Certo, l’impegno immediato mi ha aiutato a metabolizzare quello che stava avvenendo, ma non è mai un passaggio automatico: dal punto di vista mentale è una situazione dav-vero difficile da gestire. Quando si spengono le luci, è veramente dura. Non solo perché improvvisamente smetti di essere al centro

Quando la passione continua a battere

A Peschiera, sul campo d’allenamento, Fabio Moro corre insieme alla squadra. E’ in gran forma. Niente male per uno che l’attività agonistica l’ha lasciata definitivamente da due stagioni e mezzo. da allora il tempo sembra essere volato: al Bentegodi era un giorno di festa per l’ennesima salvezza con-quistata dai gialloblù. Il ‘mastino dalla faccia d’angelo’, come lo soprannominano i tifosi, rientrava dopo una lunga assenza per infor-tunio. Gioca incollato a Totti, uno dei tanti grandi del calcio italiano marcati in carriera. Finisce la partita e termina il campionato. Pochi giorni dopo arriva la chiamata del presidente. Ha una proposta da fargli per un lavoro importante: una mansione di raccordo tra la squadra e la società, al fianco di Marco Pacione. dopo undici stagioni con la divisa da gioco del ChievoVerona, di anni trascorsi a battersi fieramente sul campo per i propri colori, è l’ora delle decisioni irrevocabili. Inizia così una nuova vita nel club che ha nel cuo-re, vero Moro? “Presto o tardi arriva il mo-mento in cui bisogna prendere coscienza che la carriera sta volgendo al termine. Mi riten-go una persona estremamente fortunata per essere rimasto nella famiglia gialloblù e aver intrapreso qui e subito una nuova professio-ne”. Sul campo è stato uno dei baluardi del ‘Chievo dei miracoli’. Con lui c’erano alcuni dei suoi attuali colleghi di lavoro, come Eu-genio Corini. I loro destini si sono incrociati più volte. Col Chievo, da calciatori entrambi hanno messo alle spalle importanti infortuni e ottenuto grandi soddisfazioni. “Credo ci sia una sorta di progetto nel destino di ogni persona. Se hai qualità, alla fine quello che semini poi lo raccogli. Avevo esordito in A con il Torino come centrocampista di coper-tura. Ricordo il debutto, contro la Fiorentina, in marcatura, incollato a Rui Costa. Ero di-ventato titolare. dopo otto gare, una brutta botta: rottura del ginocchio. E’ stata dura ripartire da lì. Poi però è arrivato il Chievo: eravamo partiti per salvarci in B, invece è stato l’inizio di una cavalcata memorabile.

Con Lanna, Corini e tanti altri abbiamo dav-vero scritto una pagina indelebile della storia di questa società”. Oltre al presidente, sono soprattutto due gli uomini a cui Fabio è le-gato. “Marco Pacione è una specie di fratello maggiore. Mi è stato vicino in un momento particolare della mia vita. E’ un maestro, una persona speciale. Non solo per me: è un riferimento per tutto il Chievo. Poi c’è il mister: Eugenio mi ha dato la possibilità di entrare a far parte del suo staff tecnico. E’ un onore e un orgoglio che mi abbia voluto con sé”. La cravatta può aspettare. Moro ora lavora nuovamente in tuta, sul campo. “Sono contento. Senza nulla togliere all’esperienza fatta finora, devo essere sincero: quella sul campo è un’attività più affine alle mie corde. Non c’è dubbio però che lavorare dietro le quinte con Marco e tutto lo staff mi abbia permesso di scoprire sfaccettature a cui da giocatore non si dà rilievo ma sono impor-tantissime nella gestione di una squadra”. Chi ti conosce bene sostiene che tu sia un uomo riservato e soprattutto determinato. “Sono un ragazzo introverso, anche un po’ timido. Faccio fatica a lasciarmi andare. Se però sento la fiducia intorno a me, mi apro. Quando ho in mente un obiettivo, faccio di tutto per ottenerlo. Ero così anche in

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Fabio Moro è nato a Bassano del Grappa il 13 luglio 1975. difensore centrale e laterale, è cresciuto calcisti-camente nelle formazioni giovanili del Milan. Ha giocato con Ravenna, Torino - con cui ha debuttato in Serie A -, Salernitana e Monza prima di firmare per il Parma nel 1999. A causa di un infortunio, con la maglia dei ducali non è mai sceso in campo, passando al ChievoVerona nel febbraio del 2000. In dieci anni in gialloblù è sceso in campo 249 volte di cui 170 nella massima serie, 62 tra i cadetti, 1 in Champions’ League e 3 in Coppa UEFA, oltre a 13 presenze in Coppa Italia. Ha realizzato complessi-vamente 4 reti, di cui 1 in A e 3 in Serie B. Terminata la carriera nell’estate 2010 è entrato nello staff societario.

cuore chievo - Fabio Moro

dell’attenzione: sono una persona schiva e questo aspetto non è mai affascinato parti-colarmente. Il fatto è che ti mancano quelle emozioni uniche che solo chi ha giocato può capire: lo spogliatoio, il condividere con un gruppo obiettivi, gioie e anche dolori. Quelle soddisfazioni impagabili che si hanno quando si raggiunge un risultato importante. Improvvisamente senti un vuoto che subito sembra difficile colmare. Occorre dunque guardare avanti appena possibile, questa è la vita ed è giusto sia così. E le soddisfazioni non mancheranno in futuro, ne sono certo”. da quest’anno, ad esempio. “La stagione è difficile e dura. Noi sappiamo che dovremo lottare fino alla fine. In questa professione una delle cose che impari velocemente è che occorre avere equilibrio, gestire le vittorie e le sconfitte. Fanno parte del gioco. La verità è che bisogna valutare tutte le sfaccettature e lottare giorno per giorno. Nel cassetto hai due diplomi: uno da perito elettronico e l’al-tro da allenatore. Il primo non è presumibile che lo utilizzerai, almeno prossimamente. “In realtà devo dire che aver ottenuto il diploma da perito è stata una grande soddisfazione. Tutt’altro che facile: studiare non mi piaceva ed è ancor più difficile se devi farlo mentre giochi a calcio. Credo però che nella vita non bisogna canalizzare tutte le energie in un’unica direzione e la scuola sia importante:

non avessi fatto il calciatore avrei dovuto, come chiunque, rimboccarmi le maniche e cercare un lavoro. Allenare? Sono orgoglioso di quello che faccio e della posizione che ricopro. Ringrazio sempre la società e il mi-ster che mi hanno permesso d’intraprendere questa esperienza. Il mio prossimo obietti-vo? Che il Chievo si salvi a fine campionato: oggi è quello che per me conta di più”.

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Questa settimana, focus sulla categoria Pul-cini. I nostri baby gialloblu, quelli delle annate 2002, 2003, 2004, si allenano due volte alla settimana e sono iscritti ai campionati provinciali Pulcini dove si confrontano con ragazzi di un’annata più grandi e partecipa-no a tornei dove incontrano altre squadre professionistiche pari età. La gestione dei tornei è seguita dalla segreteria del settore giovanile del ChievoVerona e su circa 150 richieste di partecipazione annue si riesce ad accettarne un terzo. Il lavoro inizia dalle selezioni: tutti i ragazzi di queste annate delle giovanili gialloblu vengono accurata-mente scelti dallo staff tecnico responsabile dell’attività di base, in collaborazione con le varie società del territorio veronese e delle limitrofe Mantova e Brescia. Anche per queste categorie di base, domina la filosofia gialloblu, quella che caratterizza il “mondo Chievo”: è fondamentale dare un metodo

comune di lavoro agli allenatori, con il fine di trasmettere quelle linee guida di gioco e di comportamento che possano orientare i ragazzi, nel breve, medio e lungo termine, verso una crescita equilibrata, sia sportiva che umana. Le tre squadre di Pulcini si allenano insieme il lunedì ed il mercoledì pomeriggio al campo di via Sogare. Ogni squadra ha tre tecnici abilitati dalla Figc, che lavorano a stretto contatto secondo una programmazione concordata, sulla tecnica di base e sullo sviluppo delle abilità motorie.

I pulcini

settoregiovaniLe

IVAN MURELLI


i tecnici dei pulcini 3° anno (2002) Ermanno Benin e Gianfranco Franchini allenatori, Marco Sordelli per lo svilup-po delle abilità motorie.

i tecnici dei pulcini 2° anno (2003) daniele Aldegheri e Enrico Fracasso allenatori, Eugenio Turri per lo sviluppo delle abilità motorie.

i tecnici dei pulcini 1° anno (2004) Enrico Belluzzi e davide Calliaro alle-natori, Marco Chemello per lo sviluppo delle abilità motorie.

preparatore dei portieriMatteo Martini

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Spesso e volentieri il girone d’andata è quello che pone, nel bene e nel male, le basi dell’intera stagione. L’attuale, l’undicesimo in Serie A, ha visto il ChevoVerona chiamato a confrontarsi nelle prime cinque gare con 3 delle prime 6 classificate dello scorso anno, tra cui i campioni d’Italia. Ecco come è anda-ta nelle prime 10 stagioni.

2001-’02. È sicuramente la stagione più attesa ed emozionante. Nella prima parte del torneo del debutto assoluto nella massima categoria si annotano le prime, storiche imprese dei mussi volanti quali le vittorie esterne su Fiorentina (2-0), Inter (2-1) e le sfortunate ma prestigiose prestazioni - sempre in campo avverso - con Juve, Milan e Verona, tutte terminate sul 2-3. Al giro di boa la squadra di delneri è terza con 32 punti.

2002-’03. Identico è il bottino della prima metà di stagione, identico il numero delle concorrenti; la classifica vede tuttavia i gialloblu due gradini più sotto. Ai successi dell’Olimpico laziale e sul Milan (entrambi 3-2) ne seguono altri 8.

2003-’04. L’ultimo campionato a 18 squadre è sostanzialmente improntato all’insegna dell’equilibrio. Sono infatti 22 i punti raccolti nella fase ascendente, egualmente replicati al ritorno. Idem per le posizioni di classifica: noni a metà del guado, noni alla meta.

2004-’05. La prima annata susseguente al congedo di delneri è rocambolesca. Con 13 punti nelle 7 gare iniziali, il Chievo affidato a Beretta sembra avviato a un campionato di soddisfazioni. Il 14.mo (quart’ultimo) posto dell’andata sarà invece replicato anche alla fine solo con molta sofferenza.

2005-’06. Col baffo Pillon tornano i fasti dell’era delneri. Sei pari e 8 vittorie (tra cui quella sul Milan per 2-1) lanciano il Chievo dapprima sul sesto gradino della graduato-ria, migliorato di una posizione alla fine. Gli eventi di Calciopoli porteranno poi i gialloblu ai preliminari di Champions’ League.

2006-’07. Ovvero ciò che non ti aspetti. Alla brillante, precedente annata fanno seguito tante ambasce. dopo 6 turni Pillon è sosti-tuito dal richiamato delneri. I soli 17 punti raccolti saranno una zavorra che condannerà il Chievo al ritorno tra i cadetti.

2008-’09. L’artefice del ritorno in A, Giuseppe Iachini, lascia dopo 10 giornate la panchina a di Carlo. L’allenatore di Cassino inizia una lenta ma produttiva opera di rico-struzione. Nonostante il peggior punteggio (13) e la peggior posizione di sempre (19) alla fine sarà una sorprendente salvezza. A dare la scossa è la prima vittoria assoluta sul Napoli (2-1).

2009-’10. La situazione si normalizza. Si gira 13.mi con 24 punti grazie anche a 4 successi esterni su 7.

2010-’11. due punti in meno comportano lo scendere di uno scalino. A confortare i tifosi sono due sconfitte in meno rispetto all’anno prima. Per la prima volta si espugna il S. Paolo (3-1) e arriva alla 13.ma un nuovo successo (2-1) sull’Inter.

2011-’12. Il campionato appena concluso non coinvolge mai i gialloblu nelle ultime 4 posizioni. Sei vittorie, altrettanti pari garan-tiscono al Chievo - 8.vo a metà cammino – il margine sufficiente a coronare l’ennesimo personale “scudetto”.2012-’13. È un cammino in altalena quello del Chievo attuale che inizialmente si ritrova anche in zona pericolo. Le prime sei gare portano infatti 3 soli punti. Alla fine però saranno ancora 24 i punti guadagnati grazie alle 4 vittorie nelle ultime cinque gare della fase ascendente.

(NB: nel 2004-’05 le squadre partecipanti passarono da 18 a 20)

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla squadra della diga

chievopediai gironi d’andata

MARCO SANCASSANI

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Torneo P.ti And. P.ti Tot.

2001-'02 32 54

2002-'03 32 55

2003-'04 22 44

2004-'05 21 43

2005-'06 30 54

2006-'07 17 39

2008-'09 13 38

2009-'10 24 44

2010-'11 22 46

2011-'12 24 49

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IL CHIEVO Dà I NuMErI

CANNONIERI RETI

1 Pellissier Sergio 132 Marcolini Michele 53 Italiano Vincenzo 34 Langella Antonio 25 Mantovani Andrea 2

6 Siqueira De Oliveira Luciano 2

7 Bentivoglio Simone 18 Bogdani Erjon 1

9 Colucci Giuseppe 1

10 Makinwa Stephen Ayodele 1

11 Morero Santiago 1

12 Pinzi Giampiero 113 Rigoni Luca 1

TIRI TOTALI

1 Pellissier Sergio 86

2 Marcolini Michele 53

3 Bentivoglio Simone 38


5 Pinzi Giampiero 30

ASSIST VINCENTI


2 Frey Nicolas Sebastien 4



5 Langella Antonio 2

6 Mantovani Andrea 2

7 Yepes Mario Alberto 2

8 Bogdani Erjon 1

9 Colucci Giuseppe 1


11 Rigoni Luca 1

12 Sardo Gennaro 1

PASSAGGI RIUSCITI


2 Siqueira De Oliveira Luciano

742



5 Italiano Vincenzo 631

CONTRASTI TOTALI






FALLI COMMESSI




4 Bogdani Erjon 49


CROSS RIUSCITI



133




CONTRASTI VINTI




66



FALLI SUBITI



3 Esposito Mauro 58



CROSS TOTALI



28




Gand

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MondoChievo #10 2012/13

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