Moira, l'icona assoluta del circo San Dona le rende ... · Rota a De Gregori con "La donna cannone"...

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Moira, l'icona assoluta del circo San Dona le rende omaggio con mostre, premi e spettacoli Scomparsa nel 2015, è stata la regina dì chapìteau, set e televisione con l'inconfondìbile "cofana' Toni Frigo SAN DONA. Per diventare un'i- cona bisogna rendere l'ani- ma a dio? No e l'esistenza in vita di Raffaella Carra e di Ro- bert Redford lo stanno a di- mostrare. Ma per diventare una leggenda, il trapasso è as- solutamente necessario. Ed ecco che da oggi al 3 marzo - ma anche, con una serie di ini- ziative collaterali, fino alla fi- ne del 2019 - San Dona cele- bra una leggenda assoluta del circo. Moira Orfei è scom- parsa nel 2015, all'età di 84 anni, ma nella mente di tan- tissimi è incisa in maniera co- sì potente, con quella bocca perfetta, quel neo sulla guan- cia destra e quell'ardito "edifi- cio" di capelli neri in testa (il suo look fu inventato da Fede- rico Fellini, che per lanciare questa iniziativa avrebbe cer- tamente fatto emergere dalla piazza una Venissa terrestre fatta di cofana, neo, occhi e sorriso rossettato), da essere ancora vivissima. A Moira, nata a Codroipo, San Dona, che è stata la sua casa (aveva acquistato villa Ancillotto, dove viveva quando non sta- va nella carovana-reggia con cui seguiva il circo) per una vi- ta, dedica un mese e mezzo di appuntamenti (intitolati "Open Circus, il circo che non ti aspetti") e tre mostre impor- tanti e suggestive, capaci di raccontare quanto quella che i comici hanno sempre defini- to "la regina del circo con la cofana di capelli in testa" sia stata parte della storia del '900 al pari dei personaggi che ha incrociato e con i quali ha condiviso (per un film, un'apparizione tivù, una foto e un'iniziativa benefica) una scheggia della sua lunga vita. Siamo andati a vedere la mo- stra fotografica e di costumi che, nello Spazio Battistella, le ha dedicato il Comune di San Dona con la collaborazio- ne del devotissimo nipote Alessandro Serena, docente di storia circense alla Statale di Milano. Di colpo ci sono passate davanti cose note e di- menticate di Moira, dagli at- tori con cui ha recitato in nu- merosi film (Mastroianni, To- gnazzi, Gasmann, Manfredi e Totò) attraverso foto di sce- na e locandine, alle persone Ha recitato con Mastroianni e incontrato papa Giovanni Paolo II che hanno condiviso con lei palcoscenici, piazze, studi te- levisivi e piste in segatura (la Carra, la Venier che la ebbe fissa a "Domenica In", papa Giovanni Paolo II, mezza Rai, regnanti e governanti stranieri dei Paesi in cui lo chapiteau di Moira veniva eretto, dalla Russia a Cuba, dal Sudamerica al Nordafri- ca). La mostra regala squarci di vita della Moira privata, in- namorata della sua famiglia (bellissima, era sposata con il domatore Walter Nones, di cui era gelosissima: i figli - il maschio Stefano sposato con Brigitta Boccoli - i nipoti, ma anche i suoi avi di cultura sui- ti) e del proprio mondo, al punto da reinvestire in esso - il circo ha un'economia fragi- le come l'equilibrio delle sta- gioni - gran parte dei suoi gua- dagni da attrice. L'emozione più grande la si prova transi- tando per il teatro metropoli- tano Astra, dove troneggia, in un fantasmagorico abito da sirena appartenuto alla Re- gina Moira, un manichino che ne riproduce le fattezze e i tratti. Un salto mortale all'in- dietro, quando Moira, che aveva iniziato giovanissima la sua vita da artista circense esibendosi con le colombe equilibriste, non era ancora diventate Moira degli Elefan- ti, mediterranea bellezza tra le zampacce rugose dei pachi- dermi. Il sindaco Cereser, nel corso della presentazione, ha incrociato le dita sognando - era evidente - un futuro della manifestazione improntato a un vero e proprio festival del circo da ospitare a San Dona, ma siccome ornali sulla fedel- tà politica dei cittadini c'è da scommettere ma non troppo, si è limitato a citare le molte iniziative collaterali, dalla mostra di quadri sul circo del nipote della Regina, Riccar- do Orfei, alle esibizioni della scuola Karakasa, alle scuole ANNI AZZURRI

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Moira, l'icona assoluta del circo San Dona le rende omaggio con mostre, premi e spettacoli Scomparsa nel 2015, è stata la regina dì chapìteau, set e televisione con l'inconfondìbile "cofana'

Toni Frigo

SAN DONA. Per diventare un'i­cona bisogna rendere l'ani­ma a dio? No e l'esistenza in vita di Raffaella Carra e di Ro­bert Redford lo stanno a di­mostrare. Ma per diventare una leggenda, il trapasso è as­solutamente necessario. Ed ecco che da oggi al 3 marzo -ma anche, con una serie di ini­ziative collaterali, fino alla fi­ne del 2019 - San Dona cele­bra una leggenda assoluta del circo. Moira Orfei è scom­parsa nel 2015, all'età di 84 anni, ma nella mente di tan­tissimi è incisa in maniera co­sì potente, con quella bocca perfetta, quel neo sulla guan­cia destra e quell'ardito "edifi­cio" di capelli neri in testa (il suo look fu inventato da Fede­rico Fellini, che per lanciare questa iniziativa avrebbe cer­tamente fatto emergere dalla piazza una Venissa terrestre

fatta di cofana, neo, occhi e sorriso rossettato), da essere ancora vivissima. A Moira, nata a Codroipo, San Dona, che è stata la sua casa (aveva acquistato villa Ancillotto, dove viveva quando non sta­va nella carovana-reggia con cui seguiva il circo) per una vi­ta, dedica un mese e mezzo di appuntamenti (intitolati "Open Circus, il circo che non ti aspetti") e tre mostre impor­tanti e suggestive, capaci di raccontare quanto quella che i comici hanno sempre defini­to "la regina del circo con la

cofana di capelli in testa" sia stata parte della storia del '900 al pari dei personaggi che ha incrociato e con i quali ha condiviso (per un film, un'apparizione tivù, una foto e un'iniziativa benefica) una scheggia della sua lunga vita. Siamo andati a vedere la mo­stra fotografica e di costumi che, nello Spazio Battistella, le ha dedicato il Comune di San Dona con la collaborazio­ne del devotissimo nipote Alessandro Serena, docente di storia circense alla Statale di Milano. Di colpo ci sono passate davanti cose note e di­menticate di Moira, dagli at­tori con cui ha recitato in nu­merosi film (Mastroianni, To-gnazzi, Gasmann, Manfredi e Totò) attraverso foto di sce­na e locandine, alle persone

Ha recitato con Mastroianni e incontrato papa Giovanni Paolo II

che hanno condiviso con lei palcoscenici, piazze, studi te­levisivi e piste in segatura (la Carra, la Venier che la ebbe fissa a "Domenica In", papa Giovanni Paolo II, mezza Rai, regnanti e governanti stranieri dei Paesi in cui lo chapiteau di Moira veniva eretto, dalla Russia a Cuba, dal Sudamerica al Nordafri-ca). La mostra regala squarci

di vita della Moira privata, in­namorata della sua famiglia (bellissima, era sposata con il domatore Walter Nones, di cui era gelosissima: i figli - il maschio Stefano sposato con Brigitta Boccoli - i nipoti, ma anche i suoi avi di cultura sui­ti) e del proprio mondo, al punto da reinvestire in esso -il circo ha un'economia fragi­le come l'equilibrio delle sta­gioni - gran parte dei suoi gua­dagni da attrice. L'emozione più grande la si prova transi­tando per il teatro metropoli­tano Astra, dove troneggia, in un fantasmagorico abito da sirena appartenuto alla Re­gina Moira, un manichino che ne riproduce le fattezze e i tratti. Un salto mortale all'in-dietro, quando Moira, che aveva iniziato giovanissima la sua vita da artista circense esibendosi con le colombe equilibriste, non era ancora diventate Moira degli Elefan­ti, mediterranea bellezza tra le zampacce rugose dei pachi­dermi. Il sindaco Cereser, nel corso della presentazione, ha incrociato le dita sognando -era evidente - un futuro della manifestazione improntato a un vero e proprio festival del circo da ospitare a San Dona, ma siccome ornali sulla fedel­tà politica dei cittadini c'è da scommettere ma non troppo, si è limitato a citare le molte iniziative collaterali, dalla mostra di quadri sul circo del nipote della Regina, Riccar­do Orfei, alle esibizioni della scuola Karakasa, alle scuole

ANNI AZZURRI

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di circo (per artisti e per spet­tatori, con valenza pedagogi­co terapeutica) ospitate perfi­no in strutture per anziani co­me Anni Azzurri di Quarto d'Aitino. Ed è chiaro che se questo appuntamento diven­tasse fisso a livello nazionale, San Dona diventerebbe la cit­tà italiana del circo e a Moira

verrebbe intitolata una "con­versione culturale" della so­cietà e della vita sandonate-se, tale da diventarne una ca­ratteristica pregnante, un marchio civico degno, appun­to, di una icona dello spetta­colo che ha qui aperto il suo "tendone" familiare per te­

nervi al "caldo" e in buona compagnia figli, nipoti e pro­genie circense tutta. A propo­sito, il 10 febbraio, nel corso della Notte per Moira al tea­tro Astra verrà consegnato a Brigitta Boccoli, nuora della Regina, il premio "Moira". —

VBVNCNDALCUNIDIRITTI RISERVATI

IL PROGRAMMA

Memorabilia acrobazie e tanti racconti

SUI SOCIAL

Offese su Facebook indaga la polizia L'ira di Paride Orfei

Ieri a San Dona di Piave so­no state inaugurate la mo­stra fotografica (spazio Bat-tistella, chiusa il lunedì, aperta martedì-sabato 16-19, domenica 10.30/12.30 -16-19) "Moi­ra Orfei La Regina", quella di memorabilia nell'atrio del teatro Astra e quella di pittura nella galleria d'arte moderna, ma gli appunta­menti di Open Circus dedica­ti a Moira Orfei sono nume­rosi. Il 10 febbraio all'Astra va in scena "Una notte per Moira", con i racconti di Alessandro Serena, perfor­mance di piccolo circo dell'associazione-scuola di piccolo circo Karakasa di Noventa di Piave, musiche e canzoni (il circo ha stimola­to molti musicisti, da Nino Rota a De Gregori con "La donna cannone" a Renato Zero con "Il Carrozzone"). Stessa sede il 24 febbraio: esibizione del teatro fisico dei Dekru "anime leggere" e il 3 marzo dei fratelli dell'a­crobazia "The black blues brothers".

Frasi ingiuriose e minacce contro Moira Orfei, la regi­na del circo, cui è dedicata la mostra nella galleria civi­ca di San Dona. Sono com­parse nel profilo Facebook Occhio Sandonatese, subi­to segnalate alla polizia po­stale e alla polizia locale di San Dona. I responsabili del profilo hanno preso subito le distanze dopo le accuse di singoli cittadini e associa­zioni vicine agli animalisti, che hanno offeso Moira, de­finita "mostro" e il suo pas­sato di circense. E contro queste prese di posizione si è scagliato anche Paride Or­fei.

ANNI AZZURRI

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