Modulo 0 – U.D.2 Il Ruolo dellAT nella Gestione delle Attività e delle Risorse Umane Power Plant...
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Modulo 0 – U.D.2
Il Ruolo dell’AT nella Gestione delle Attività e delle
Risorse Umane
Power Plant Maritza 3
2008
Obiettivi
•Favorire un processo di allineamento culturale e di orientamento agli obiettivi all’interno della Centrale.
• Acquisire consapevolezza del ruolo di Assistente Tecnico in qualità di gestore di attività e di risorse umane e delle competenze ad esso connesse nel rispetto degli obiettivi dell’Organizzazione.
•Favorire l’assunzione di responsabilità ad agire in maniera contributiva ed a responsabilizzare, in una logica di condivisione, le risorse affidate (Delega)
•E’ l’insieme dei comportamenti che ci si aspetta da un individuo in quanto occupa una posizione all’interno di una rete di relazioni sociali (gruppo e/o organizzazione).
•Caratteristiche principali del ruolo sono:
AspettativeAspettative
SituazioniSituazioniStandardStandardNormeNorme
InterdipendenzaInterdipendenza
RUOLO
Ruolo: definizione
RUOLORUOLO
COMPONENTI PRESCRITTIVECOMPONENTI PRESCRITTIVE
COMPONENTI INDIVIDUALI / DISCREZIONALICOMPONENTI INDIVIDUALI / DISCREZIONALI
Aspettative
Motivazioni
Valori Individuali
Percezioni
PersonalitàPersonalità
Aspettative individuali
Sentimenti
Altri
Organizzazione
Norme e leggi
Valori dell’organizzazione
Aspettative dell’organizzazione
Componenti di ruolo
ESSERE
SAPER FARE
SAPERE
SAPERE:Insieme delle conoscenze necessarie per ricoprire una posizione di lavoro
SAPER FARE:Insieme delle abilità tecnico ed operative necessarie per ricoprire una posizione di lavoro
ESSERE:Insieme delle caratteristiche personali che danno valore aggiunto ad una posizione di lavoro
Ruolo e professionalità
Il concetto di competenza
Una caratteristica intrinseca individuale causalmente collegata ad una performance eccellente in una mansione o in una situazione, misurata sulla base di un criterio prestabilito. Si compone di motivazioni, tratti, immagine di sé, ruoli sociali, conoscenze e abilità” (Spencer e Spencer, La competenza nel lavoro, 1995)
Le componenti della competenza
CapacitàCapacità
AspettativeAspettative
TrattoTratto
Dotazione personale che permette di riuscire in un dato compito, di eseguire con successo una certa specifica attività
L’insieme delle condizioni interiori di attivazione definite come desideri, orientamenti, aspirazioni che orientano il comportamento di un individuo in direzione di uno scopo.
Fattore di personalità, stabilizzato e profondo, che traduce la propensione ad essere ed a manifestare specifici comportamenti
ValoriValoriL’insieme delle credenze possedute da un individuo rispetto a ciò che è desiderabile e ciò che non è desiderabile. Se un individuo accetta e fa proprio un valore questo può diventare uno scopo.
ConoscenzeConoscenzeL’insieme dei saperi posseduto dagli individui
Analizzare le competenze
Analizzare le competenze vuol dire identificare, diagnosticare e valutare un complesso di elementi che attengono all’individuo nell’esercizio del suo lavoro. La finalità di tale analisi è quella di individuare gli spazi di miglioramento e le caratteristiche consolidate per lo sviluppo delle risorse umane
Competenze di un calciatore
Prestazione di un calciatore
•Tiro•Velocità•Dribbling•Colpo di testa
• Comportamenti messi in atto nell’arco di un campionato / una partita
Rapporto Competenze/Prestazione
Il profilo di competenze dell’ATCONOSCENZE
1 TECNICO - SPECIALISTICHE
2 CONOSCENZE DI SUPPORTO
3 SPECIFICHE DI REPARTO
4 DOCUMENTAZIONE-SCHEMI E FLUOGRAMMI
5 TECNICO - GESTIONALI
6 PROCEDURALI - SICUREZZA
CAPACITA'
1 Emozionali AUTOCONTROLLO E GESTIONE DELLO STRESS
2
Gestionali
DECISIONE ED ASSUNZIONE DEL RISCHIO
3 ORIENTAMENTO AGLI OBIETTIVI
4 PIANIFICAZIONE ED ORGANIZZAZIONE
5 Innovative PROPENSIONE AL NUOVO
6 Intellettive ANALISI
7Relazionali
COMUNICAZIONE
8 LAVORARE IN SQUADRA
Che cosa significa gestire
RUOLO DEL RUOLO DEL
ATAT
ANALIZZARE DECIDERE
PIANIFICARE
MONITORARE
VALUTARE
la prestazione dei collaboratori puo’ essere finalizzata attraverso una gestione per:
ATTIVITA’ DA SVOLGEREovvero il come fare SECONDO LE MODALITA’ DEFINITE
DAL CAPO O DALL’ORGANIZZAZIONE
RISULTATI DA PRESIDIAREovvero il cosa ottenere IMPEGNANDO DETERMINATE
RISORSE (competenze, mezzi, tempo, etc.) MA SENZA
PREDETERMINARE LE ATTIVITA’ DA SVOLGERE
COMPITI
OBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVIOBIETTIVI
RISULTATOOBIETTIVO OBIETTIVO =
RISORSE
Ruoli e aree di responsabilità : compiti e obiettivi
RaggiungimentoObiettivi
Pianificare
Risorse Umane
Risorse
Finanziarie
Risorse Fisiche
Informazioni
Inp
uts
dall’e
ste
rno
Efficienza ed Efficacia
Organizzare Guidare Controllare
Il ruolo manageriale
La G.R.U. nella prospettiva del capo
•ResponsabilitàResponsabilità•ProcessiProcessi•Rapporti intra squadraRapporti intra squadra•Rapporti inter squadraRapporti inter squadra•Rapporti con altre unitàRapporti con altre unità
operativeoperative
COLLEGAMENTICOLLEGAMENTI
•ObiettiviObiettivi•AttivitàAttività•ResponsabilitàResponsabilità
COSACOSA
•CapacitàCapacità•ConoscenzeConoscenze•Skills operativeSkills operative•ProfessionalitàProfessionalità
REQUISITIREQUISITI
•SquadraSquadra•IndividuiIndividui
CHICHI
•Standard di qualitàStandard di qualità•QuantitàQuantità•Impiego di risorseImpiego di risorse
COMECOME
•Implica l’abilità di influenzareinfluenzare – in maniera diretta o indiretta - il comportamento degli altri facendo in modo che le loro azioni siano finalizzatefinalizzate al raggiungimento di obiettivi obiettivi
aziendaliaziendali, in un’ottica di:
Gestire persone
DA VERSO
•GRUPPO
•PREDEFINIZIONE DEL
CONTESTO
•COORDINAMENTO
OPERATIVO
•CONTROLLO
•POTERE
•COMANDO
•PROCEDURE
•ISPEZIONE
•SQUADRA
•DIAGNOSI DEL CONTESTO
•COORDINAMENTO GESTIONALE
•MONITORAGGIO
•LEADERSHIP
•GESTIONE
•GESTIONE RELAZIONI
•VALUTAZIONE
Il ruolo di gestore di risorse umane: come si evolve
UTILIZZAUTILIZZA
Riconoscimenti emotivi
Comunicazioni non verbali
Valori forti esistenti ed emergenti
Chiede/favorisce contributi di innovazione diffusa (di
tutti) Dà linee-guida, individua azioni chiare, poi favorisce
autoresponsabilizzazione sui risultati
Si espone come esempio, compie fatti emblematici (anche lui “fa”), poi favorisce l’emergere di contributi discrezionali
Comportamenti dell’AT
DELEGA
Collaboratore 1
Collaboratore 2
Collaboratore n
COOPERAZIONE
Collab. 1
Collab. 2Collab. n
Output
• Regole comuni• Integrazione di competenze• Metodologie condivise• “Potere” distribuito• Fiducia reciproca• Orientamento al problem solving
La cooperazione
Gli obiettivi
PROCESSO DI G.R.U.
Il piano
Le risorse
I mezzi
La Gestione delle Risorse Umane
Ricorrere a modelli interpretativi
Applicare strumentie tecniche
Per ottimizzareil rapporto tra...
Il sistema Il sistema degli obiettivi degli obiettivi
da da raggiungereraggiungere
Il sistema Il sistema delle risorse delle risorse professionali professionali
disponibilidisponibili
E...Ridurre i rischi legati ad una non corretta valorizzazione delle risorse. Queste ultime sono fortemente incidenti sul rischio aziendale in quanto costituiscono anche la voce di costo più alta.
La gestione delle risorse umane
La delega è il processo attraverso il quale il responsabile formale (delegante) di un’attività o processo assegna ad un altro (delegato) compiti e responsabilità specificheresponsabilità specifiche con un reciproco accordo sui metodi di valutazione e controllometodi di valutazione e controllo del lavoro svolto.La delega implica l’assegnazione del lavoro ad un collaboratore e l’autorità nel fare quel determinato lavoro. La responsabilità formale, invece, del completamento dell’attività resta del responsabile.
La delega
Il processo della delega
Un efficace processo di delega presuppone una diffusione ampia delle informazioni:
ComunicazioneComunicazionediffusadiffusa
• Scarsa chiarezza sugli obiettivi
• Scarso coinvolgimento
• Minor possibilità di fare “team”
• Informazione come potere
• Minor capacità proattiva
• Orientamento all’obiettivo
• Condivisione/partecipazione
• Condizione per raggiungimento
dell’obiettivo
• Informazione come strumento
• Condizione per la crescita dei
collaboratori
Il processo di delega
Alcuni accorgimenti facilitano il processo di delega :
• definire in modo chiaro quali risultati si vogliono raggiungere
• definire come li si vuole raggiungere
• chiarire quali finalità ha il compito/obiettivo assegnato
• definire i limiti temporali (scadenze intermedie/finali)
• fornire le informazioni necessarie, dare risorse e supporto
• avere un feedback sulla comprensione delle quadro d’insieme
• strutturare in forma scritta le aspettative
• Consente di dedicare tempo per attività a maggior valore aggiunto
• Consente di gestire produttivamente il tempo di tutti
• Favorisce l’aumento di fiducia, professionalità e senso di responsabilità nel
team
• Crea le condizioni per essere più vicini ai problemi
• Aumenta la qualità del sistema
• Favorisce una maggiore flessibilità organizzativa
• Rischio di “pagare per gli altri”
• Paura di perdere il controllo
• Problemi in termini di riconoscimenti ai collaboratori
• Perdita di autorità/potere
• Sindrome del “chi fa da sé fa per tre”
• Può creare, se non gestita bene, dei corto circuiti in termini di comunicazione
Vantaggi e svantaggi della delega
Livello difiducia
Bass
oA
lto
In che modo si può delegare o pensare di farlo…..
Livello di importanza
Basso Alto
Delega su attività routinarie di secondaria importanza
Delega su attività di rilevanza
primaria
Accentramento su attività di
secondaria importanza
Accentramento Accentramento di attivitàdi attività
Il quadrante della delega
COMPITICOMPITI
OBIETTIVIOBIETTIVI
MEZZI E MEZZI E RISORSERISORSE
UOMINIUOMINI
Realizzazione di attività/compiti che
hanno una certa criticitàRESPONSABILITÀ
Gestione di processi per il raggiungimento di
obiettivi
RESPONSABILITÀAUTONOMIA
Attivazione di leve gestionali complesse
RESPONSABILITÀAUTONOMIA
MEZZI
Gestione delle risorse umane e sviluppo delle
professionalità
RESPONSABILITÀAUTONOMIA
MEZZIDISCREZIONALITÀ
L’oggetto della delega
• Consente di dedicare tempo per attività a maggior valore aggiunto
• Consente di gestire produttivamente il tempo di tutti
• Favorisce l’aumento di fiducia, professionalità e senso di responsabilità nel
team
• Crea le condizioni per essere più vicini ai problemi
• Aumenta la qualità del sistema
• Favorisce una maggiore flessibilità organizzativa
• Rischio di “pagare per gli altri”
• Paura di perdere il controllo
• Problemi in termini di riconoscimenti ai collaboratori
• Perdita di autorità/potere
• Sindrome del “chi fa da sé fa per tre”
• Può creare, se non gestita bene, dei corto circuiti in termini di comunicazione
Vantaggi e svantaggi della delega
Il processo di delega: resistenze del capo
RESISTENZERESISTENZE
PERDERECONTROLLO
MANCANZADI VISION
SCARSAFIDUCIA
POCA CHIAREZZADELLA DELEGA
NON CONDIVIDERELE INFORMAZIONI
ABITUDINI
PERDERESTATUS
Il processo di delega: resistenze del collaboratore
RESISTENZERESISTENZE
TIMORE DELLERESPONSABIILTÀ
PAURA DI AVEREPOCHE
INFORMAZIONI
ESPERIENZEPASSATE
PAURA DI NON AVERE LE
COMPETENZE
PAURA DISBAGLIARE
SFIDUCIA NEI CAPI
1. Spiegare il perché degli obiettivi o dei compiti e negoziarli.
2. Verificare la disponibilità e la preparazione professionale dei collaboratore.
3. Delegare per gradi.
4. Concordare i controlli:
- Quali?
- Quanti?
- Quando?
5. Tollerare un margine controllato di errore (specie all'inizio).
6. Controllo nel/durante.
7. No alla delega intermittente.
8. Non scavalcare il delegato. Per correggere errori agire attraverso di lui.
Consigli per il buon delegante
TO EMPOWERTO EMPOWERTO EMPOWER =
EMPOWEREDEMPOWERED EMPOWERINGEMPOWERING
•Essere consapevoli•Essere responsabili•Essere autonomi•Essere coinvolti
Dare autonomia e supportare le persone a crescere verso uno stato di empowerment
TO EMPOWERTO EMPOWERTO EMPOWER =
EMPOWEREDEMPOWERED EMPOWERINGEMPOWERING
•Essere consapevoli•Essere responsabili•Essere autonomi•Essere coinvolti
Dare autonomia e supportare le persone a crescere verso uno stato di empowerment
Il termine empowerment deriva dal verbo inglese "to empower",
che significa investire qualcuno dell'autorità formale o della libertà di realizzare qualcosa.
Il verbo può essere usato nella forma attiva, dare la responsabilità
e
nella forma passiva, prendersi carico della responsabilità.
Empowerment
•Nell’ottica empowerment il potere non si divide, ma si alimenta e si distribuisce ai vari livelli della struttura organizzativa e dellunità operativa
POTERE
In una logica di accezione
classica
In una logica empowerment
Rapporti tra potere ed empowerment
IMPATTO DELLA PROPRIA ATTIVITA’ SUL
RISULTATO FINALE
- +
RE
SP
ON
SA
BIL
IZZ
AZ
ION
EC
OIN
VO
LG
IME
NT
OD
ER
ES
PO
NS
AB
ILIZ
ZA
ZIO
NE
DE
MO
TIV
AZ
ION
ESENTIMENTO DI COMPETENZA PERSONALE
- +
SIGNIFICATO DELLA PROPRIA AZIONE
- +
POSSIBILITA’ DI SCELTA (AUTODETERMINAZIONE
- +
Fattori che generano Empowerment
•Alcuni accorgimenti facilitano il processo di delega :
• definire in modo chiaro quali risultati si vogliono raggiungere
• definire come li si vuole raggiungere
• chiarire quali finalità ha il compito/obiettivo assegnato
• definire i limiti temporali (scadenze intermedie/finali)
• fornire le informazioni necessarie, dare risorse e supporto
• avere un feedback sulla comprensione delle quadro d’insieme
• strutturare in forma scritta le aspettative
Il processo di delega ed empowering
• Il colloquio è una situazione di comunicazione caratterizzata dal particolare rapporto che si instaura tra due o più persone che occupano ruoli differenti ed agiscono secondo differenti motivazioni in relazione a fini diversi.
• Sul piano strumentale è Sul piano strumentale è una specifica tecnica in cui la comunicazione viene facilitata dall’uso di tecniche non tecniche non
direttivedirettive, finalizzate a consentire al soggetto di sentirsi valorizzato trattato con disponibilità e non sottoposto a giudizio valutativo.
Il colloquio
Rispetto alla modalità di conduzione si può distinguere
Colloquio per aree Colloquio
libero
Le domande sono poste in funzione dei temi da indagare
ma in maniera flessibile e funzionale al soggetto
Il soggetto è lasciato libero dicomunicare e parlare di sé
Il conduttore intervienema è meno direttivo
Tipologie di modalità di conduzione di colloquio
Per gestire adeguatamente un colloquio occorre porsi le seguenti domande:
•Qual’è l’obiettivo che voglio raggiungere?
•Quali sono le argomentazioni per conseguire
l’obiettivo?
•A chi sto parlando?
•Quali possono essere eventuali obiezioni?
La gestione del colloquio
TIPOLOGIA DI DOMANDE
TIPOLOGIA DI DOMANDE SU OPINIONI
SU FATTI
CHIUSE
APERTE
CHIUSE
DI VERIFICALA RISPOSTA NON PUÒ CHE ESSERE
SI O NO
APERTE
La gestione del colloquio e le domande
•Servono per conoscere i fatti che si ritengono necessari al buon esito della trattativa
•Servono per conoscere le opinioni dell’altro relativamente al problema servizio offerto/proposto
•Servono a verificare la comprensione rispetto al problema dell’altro, a gestire le obiezioni e/o a preparare il terreno alla conclusione della trattativa
Tipologie di domande
Il conflitto ha inizio quando un soggetto percepiscepercepisce che è stato trattato, o potrebbe esserlo, in maniera negativa da un altro rispetto a qualcosa che ritiene importante per sé.
Il conflitto è un meccanismo psicologico centrato sulla incompatibilità di obiettiviincompatibilità di obiettivi. Si ha un conflitto quando un insieme di obiettivi, aspettative o interessi è incompatibile con un altro.
Il conflitto: che cos’è
•Il conflitto viene individuato
troppo tardi
•Non vi ritenete in grado di
elaborare un conflitto
•Avete un eccessivo bisogno di
armonia
•Non desiderate affrontare tabù
•Siete solidali con una parte in
causa
Perché non si affrontano i conflitti
•Ambiente organizzativo
•Divergenze tecniche, metodi diversi
•Conflitti di ruoli
•Informazioni, interessi e obiettivi diversi
•Dinamiche di gruppo
•Differenze culturali
•Potere, area di competenza
•Interessi personali
•Valori e norme diverse
•Interpretazioni soggettive di fatti
•Personalità, stili di relazione
•Emozioni e tensioni psicologiche
Le cause del conflitto
• Chiarire immediatamente i problemi
• Indirizzare l’attenzione sugli aspetti
positivi
• Evitare le critiche manipolative
• Salvaguardare sempre il senso di
autostima altrui
• Evitare di “competere”
• Evitate di “giudicare” e di
“condannare”
• Rispettare i valori degli altri
• Cercare punti di accordo
Come evitare i conflitti
– Focalizzare il fatto o la situazione che genera Focalizzare il fatto o la situazione che genera il problemail problema
– Analizzarne le cause evitando le Analizzarne le cause evitando le personalizzazionipersonalizzazioni
– Definire un set di soluzioniDefinire un set di soluzioni
– Decidere quale è la soluzione e la strada da Decidere quale è la soluzione e la strada da perseguireperseguire
– Verificare nel tempo la congruenza della Verificare nel tempo la congruenza della soluzionesoluzione
Come gestire un conflitto
Modulo 0 – U.D.2 - Il Ruolo dell’Assistente Tecnico nella Gestione delle Attività e delle Risorse Umane - SINTESI
• Non solo sapere e saper fare, ma gestire risorse per raggiungere obiettivi
• Gestire = analizzare, decidere, pianificare, monitorare, valutare, proporre miglioramenti nell’ambito di una delega e seguendo programmi e procedure
• Obiettivi = risultati da presidiare (cosa ottenere) impegnando determinate risorse (competenze, materiali, finanziarie, tempo, informazioni, risorse umane)
• Gestire persone implica l’abilità di influenzare in maniera diretta o indiretta il comportamento degli altri facendo in modo che le loro azioni siano finalizzate al raggiungimento degli obiettivi aziendali, in un’ottica di condivisione (regole, metodi, informazioni), cooperazione (lavorare in squadra, comunicare) e coinvolgimento (non solo braccia che eseguono, ma cervelli che pensano, motivare)
• Gestire persone (la risorsa piu’ importante di un’azienda) = motivarle e sviluppare le loro competenze
• Porsi come obiettivo l’eccellenza