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Liceo Artistico Musicale Coreutico "Misticoni – Bellisario" – Pescara Anno Scolastico 2015 - 2016 PROGRAMMA di FILOSOFIA Prof. Naccarella Mario Classe 4^ B Liceo Coreutico MODULO 1: Il pensiero cristiano tardo-antico e medioevale U.D. 1: L’incontro – scontro tra la filosofia greca e il Cristianesimo; U.D. 2: La Patristica (caratteri generali); U.D. 3: Agostino d’Ippona: biografia intellettuale; fede e ragione; dottrina dell’illuminazione; creazionismo, teologia trinitaria e antropologia; il problema del tempo; il problema del male: libertà, Grazia e predestinazione; De civitate Dei; U.D. 4: La Scolastica (caratteri generali); U.D. 5: Anselmo d’Aosta e la prova ontologica; U.D. 6: Tommaso d’Aquino: biografia intellettuale; fede e ragione; le «cinque vie». MODULO 2: L’Umanesimo – Rinascimento e la prima Rivoluzione scientifica U.D. 1: I concetti storiografici di Umanesimo e Rinascimento; Medioevo e Rinascimento; antropocentrismo, naturalismo, laicizzazione e autonomizzazione dei saperi; U.D. 2: G. Bruno: biografia intellettuale; religione della natura; panenteismo; eroico furore e morale attivistica; U.D. 3: La rivoluzione astronomico-scientifica dei secoli XVI e XVII: dal mondo chiuso all’universo infinito; le nuove concezioni della natura e della scienza: scienza antica e scienza moderna; U.D. 4: F.Bacon: biografia intellettuale; interdipendenza uomo – natura; il sapere tecnico- scientifico come sapere utile: la Nuova Atlantide; la nuova enciclopedia delle scienze, la dottrina degli idōla e il metodo scientifico; U.D. 5: Galilei: autonomia della scienza e rifiuto del principio di autorità; uso scientifico del cannocchiale; il metodo scientifico; Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo; il processo. MODULO 3: La filosofia moderna. Il razionalismo cartesiano e l’anticartesianesimo

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Liceo Artistico Musicale Coreutico  "Misticoni – Bellisario" – Pescara

Anno Scolastico 2015 - 2016

PROGRAMMA di FILOSOFIA Prof. Naccarella Mario

Classe 4^ B Liceo Coreutico

MODULO 1: Il pensiero cristiano tardo-antico e medioevale

U.D. 1: L’incontro – scontro tra la filosofia greca e il Cristianesimo;

U.D. 2: La Patristica (caratteri generali);

U.D. 3: Agostino d’Ippona: biografia intellettuale; fede e ragione; dottrina dell’illuminazione;

creazionismo, teologia trinitaria e antropologia; il problema del tempo; il problema del

male: libertà, Grazia e predestinazione; De civitate Dei;

U.D. 4: La Scolastica (caratteri generali);

U.D. 5: Anselmo d’Aosta e la prova ontologica;

U.D. 6: Tommaso d’Aquino: biografia intellettuale; fede e ragione; le «cinque vie».

MODULO 2: L’Umanesimo – Rinascimento e la prima Rivoluzione scientifica

U.D. 1: I concetti storiografici di Umanesimo e Rinascimento; Medioevo e Rinascimento;

antropocentrismo, naturalismo, laicizzazione e autonomizzazione dei saperi;

U.D. 2: G. Bruno: biografia intellettuale; religione della natura; panenteismo; eroico furore

e morale attivistica;

U.D. 3: La rivoluzione astronomico-scientifica dei secoli XVI e XVII: dal mondo chiuso

all’universo infinito; le nuove concezioni della natura e della scienza: scienza antica e

scienza moderna;

U.D. 4: F.Bacon: biografia intellettuale; interdipendenza uomo – natura; il sapere tecnico-

scientifico come sapere utile: la Nuova Atlantide; la nuova enciclopedia delle scienze, la

dottrina degli idōla e il metodo scientifico;

U.D. 5: Galilei: autonomia della scienza e rifiuto del principio di autorità; uso scientifico del

cannocchiale; il metodo scientifico; Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo; il

processo.

MODULO 3: La filosofia moderna. Il razionalismo cartesiano e l’anticartesianesimo

U.D. 1: Cartesio: biografia intellettuale; il problema del metodo; dal dubbio al cogito; dal

cogito a Dio; da Dio al mondo; res cogitans e res extensa; la morale provvisoria e le

passioni dell’anima;

U.D. 2: Pascal: biografia intellettuale; divertissement, esprit de géométrie e esprit de

finesse; il problema dell’esistenza di Dio e l’analisi della condizione umana; fede e ragione;

l’argomento della scommessa. Lettura e interpretazione di pensieri pascaliani.

MODULO 4: La filosofia moderna. Giusnaturalismo, contrattualismo ed Empirismo

U.D. 1: Caratteri generali dell'empirismo inglese dei secoli XVII e XVIII;

U.D. 2: Locke: biografia intellettuale; Saggio sull’intelletto umano; Due trattati sul governo.

MODULO 5: La filosofia moderna. Illuminismo e Kant

U.D. 1: Kant: Risposta alla domanda: che cos’è l’Illuminismo?;

U.D. 2: Kant, Critica della ragion pura;

U.D. 3: Kant, Critica della ragion pratica.

Pescara, 04 giugno 2016

Gli alunni Il docente

 

LICEO ARTISTICO MUSICALE COREUTICO MISTICONI – BELLISARIO PESCARA

Sede di via Einaudi, 2 – Tel. 08551382 – Fax: 08552055 Sede di v.le Kennedy, 137 – Tel. 0854712759 – Fax 0854712762 65129 PESCARA – Cod. Min. PESL03000E – C.F. 91129170683

Anno Scolastico 2015 – 2016

Classe IV Sez. B Indirizzo Coreutico Programma di FISICA Docente: Anna Ciammetti Testo in adozione: “Le traiettorie della fisica. azzurro” di U. Amaldi Ed. Zanichelli Richiami Grandezze fisiche; Sistema Internazionale di unità. Velocità e moto rettilineo uniforme; accelerazione e moto rettilineo uniformemente accelerato. I vettori Il moto non rettilineo. Il vettore spostamento e la somma di piu’ spostamenti. I vettori e gli scalari. Le operazioni con i vettori: somma di due vettori e scomposizione di un vettore; moltiplicazione di un vettore per un numero e differenza di due vettori. Il vettore velocità e il vettore accelerazione. Le forze e l’equilibrio L’effetto delle forze. La misura delle forze con il dinamometro. La somma delle forze. La forza- peso e la massa. Le forze di attrito. La forza elastica. Il punto materiale e il corpo rigido; l’equilibrio di un punto materiale; l’equilibrio di un punto materiale su un piano inclinato. Il momento di una forza e l’equilibrio di un corpo rigido. Risoluzione di semplici problemi.

I principi della dinamica La dinamica. Il primo principio della dinamica e i sistemi di riferimento inerziali. L’effetto delle forze e il secondo principio della dinamica. La massa inerziale. Il terzo principio della dinamica. Risoluzione di problemi. Le forze e il movimento La caduta libera dei corpi. La forza peso e la massa. Lavoro ed energia Il lavoro; la potenza. L’energia e le sue trasformazioni; l’energia cinetica; l’energia potenziale gravitazionale e l’energia potenziale elastica. La conservazione dell’energia meccanica e la conservazione dell’energia totale. Risoluzione di problemi. L’equilibrio dei fluidi Solidi, liquidi e gas. La pressione. La pressione nei liquidi e la legge di Pascal. La pressione della forza-peso nei liquidi e la legge di Stevino. La spinta di Archimede. La pressione atmosferica. Pescara, 1 giugno 2016

Il docente Gli alunni

LICEO ARTISTICO MUSICALE e COREUTICO “MISTICONI BELLISARIO”

SEDE MISTICONI

PROGRAMMA DI INGLESE

docente DI MASCIO MARIA TERESA

CLASSE 4 B as 2015/2016

Dal testo “Performer Culture&literature” di M. Spiazzi M. Tavella casa ed.Zanichelli MEET THE TUDORS The first Tudor king: Henry VII The accession of Henry VIII The reformation and the Church of England Religious persecution under Edward VI and Mary I ELISABETH I AND THE CONQUEST OF THE SEAS The Elizabethan “middle way” The conquest of the seas War on the seas: the defeat of the Armada THE STUART DYNASTY:JAMES I The first Stuart king – King by divine right Catholic and Puritan dissent The Gunpowder plot THE CIVIL WAR AND THE COMMONWEALTH Stuart absolutism: Charles I The Puritans Cromwell’s Commonwealth RENAISSANCE AND HUMANISM A new model of the universe RENAISSANCE POETRY The English sonnet sequences Shakespeare’ sonnets

RENAISSANCE DRAMA The Elizabethan theatre The structure of the theatres The company of players WILLIAM SHAKESPEARE Life and works The sonnets The plays (HAMLET – MACBETH) Lettura e commento di “To be or not to be” soliloquio tratto dalla tragedia “HAMLET” THE AUGUSTAN AGE AND THE RISE OF THE NOVEL The restoration The birth of political parties Newspapers and coffee houses W. DEFOE Early life and education The novelist The father of modern journalism ROBINSON CRUSOE: The story Robinson as the new middle class hero Robinson as the archetype colonist La docente Gli alunni Pescara 7 giugno 2016

LICEO ARTISTICO MUSICALE COREUTICO MISTICONI BELLISARIOPROGRAMMA FINALE

CLASSE: IV B COREUTICOMATERIA: LETTERATURA ITALIANADOCENTE: DI NICOLA CATERINAA.S.: 2015-2016

1. IL SEICENTO UN'EPOCA DI CONTRADDIZIONIIl contesto storico e politicoEconomia e societàIL SECOLO DEL BAROCCOLa nascita di una nuova sensibilitàDalla Riforma alla ControriformaI centri culturali nell'Italia del 600L'affermazione del baroccoLa lirica baroccaIl Teatro baroccoGIAMBATTISTA MARINOVita, opere, poeticaLa Lira, Lo specchio dell'amataL'Adone: temi, struttura e stileCIRO DI PERSVita, opere, poeticaPoesie: Orologio da roteMOLIEREIl malato immaginario: temi, trama, stileAtto III, scena X: Uno strano dottoreWILLIAM SHAKESPEAREVita, opere, pensiero e poeticaRomeo e Giulietta: laboratorio linguistico di teatro danzaMacbeth: visione filmMIGUEL DE CERVANTESVita, opere, pensiero e poeticaDon Chisciotte: struttura, trama, personaggi, ambientazione, stile e tecniche narrative.GALILEO GALILEI E LA NUOVA SCIENZAVita, opere, pensieroLa nuova prosa scientifica letterariaIl metodo galileianoDialogo sopra i due massimi sistemi del mondoGiornata seconda: Osservare per capire

2. IL SETTECENTO, SECOLO DEI LUMI E DELLE RIVOLUZONIIl contesto storico politicoL'economia e la societàDALL'ARCADIA AL MELODRAMMAL'Arcadia: il ritorno al classicismoPIETRO METASTASIOVita, opere e poeticaILLUMINISMO: UNA NUOVA MENTALITA'

L'uomo al centro del mondoLe origini dell'IlluminismoLe novità del pensiero illuministicoApprofondimento: la mongolfieraL'Illuminismo e la religioneIlluminismo e pensiero politicoLa letteratura illuministicaL'Illuminismo italianoDENIS DIDEROT: L'EnciclopediaPETRO VERRI: Il CaffèCESARE BECCARIA: Dei delitti e delle penecap. 28 No alla pena di morteIL ROMANZO DEL SETTECENTOIl secolo del romanzo modernoL'affermazione del romanzoIl romanzo settecentescoIl romanzo franceseCentri di diffusione del romanzo europeo nel SettecentoDANIEL DEFOE: Robinson CrusoeParte I: Il primo pane di RobinsonJANE AUSTEN: Orgoglio e pregiudizioLettura integraleCARLO GOLDONI E LA RIFORMA DEL TEATROLa vita, le opere, il pensiero e la poeticaLa riforma del teatro comicoLA LOCANDIERAAtto II, scena IV: Le malizie di MirandolinaLE BARUFFE CHIOZZOTTEMEMOIRES

3. NEOCLASSICISMO E PREROMANTICISMONeoclassicismo: il ritorno agli ideali dell'età classicaLa ricerca del bello idealeLe diverse tendenze del NeoclassicismoIl preromanticismola nuova sensibilitàIl sublimeNeoclassicismo e Preromanticismo in EuropaJOHANN JOACHIM WINCKELMANN: Storia dell'arte nell'antichità: Un Modello assoluto di perfezioneJOHANN WOLFGANG GOETHEVita, opere, poeticaI dolori del giovane Werther: trama, temi, stileGIUSEPPE PARINIla vita, le opere, la poetica e il pensieroIL GIORNOIl mattino, vv101-203: Il risveglio del giovin signoreVITTORIO ALFIERIVita, opere, pensiero e poeticaLe tragedie: espressione di un forte sentireL'ideologia politicaSAUL-MIRRA: trama, temi, stile

UGO FOSCOLO TRA NEOCLASSICISMO E PREROMANTICISMOVita, opere, pensiero e poeticaULTIME LETTERE DI JACOPO ORTISPOESIE: Alla sera, A Zacinto, In morte del fratello GiovanniDei sepolcri:Il sepolcro come legame di affetti, come simbolo di civiltà, come ispiratore di “egregie cose”

CONSOLIDAMENTO ABILITA' DI SCRITTURA: tema di ordine generale, saggio breve, analisi del testo.

Pescara, 1 giugno 2016 Alunni

DocenteCaterina Di Nicola

LICEO COREUTICO STATALE “MISTICONI-BELLISARIO” - PESCARA Classe 4° B indirizzo classico Prof.ssa Daniela Lamacchia Materie: Danza Classica e Laboratorio Coreografico PROGRAMMA SVOLTO NELL’ANNO SCOLASTICO 2015/2016. Il programma svolto nell’anno scolastico 2015/2016 si è basato sull’aumento e sul consolidamento della difficoltà degli esercizi alla sbarra e del centro: nell’adagio abbiamo affrontato combinazioni di grande adagio con il potenziamento dei Relevés sulla mezza punta nelle pose interpolati a port de bras, movimenti ausiliari, passi di collegamento, pirouettes e en tournant consolidando lo studio del Grand Fouetté; nell’allegro abbiamo sviluppato la conoscenza dei passi di piccolo sbalzo, abbiamo iniziato lo studio del medio sbalzo e abbiamo introdotto i primi elementi del grande sbalzo. Nell’en tournant, nelle pirouettes e nelle punte abbiamo ampliato lo studio notevolmente consolidando e perfezionando l’esecuzione sul piano stilistico ed espressivo. Per il laboratorio coreografico l’esecuzione di piccoli brani di danza storica, di danza di carattere e di repertorio dei balletti più conosciuti hanno avuto lo scopo di preparare lo studente alla pratica scenica e di sviluppare la sua capacità di interagire in modo costruttivo nell’ambito di esecuzioni collettive. Pur mantenendo un equilibrio all’interno del gruppo, si è proceduto gradualmente alla valorizzazione delle singole personalità e capacità individuali.

DOCENTE: Ilaria SacchettaMATERIA: Laboratorio Coreografico per la Danza Contemporanea CLASSE: IV SEZ.: BINDIRIZZO: Danza Contemporanea

RIPARTIZIONE DEL PROGRAMMA

Per quanto concerne i laboratori coreografici, assumendo che essi sono comunque diretta conseguenza dell’apprendimento tecnico, si propone di considerarli come luogo dell’esperienza - osservazione - analisi dei principi fondanti dell’Arte Coreutica contemporanea, attraverso semplici pratiche improvvisative e/o compositive. Questo al fine di stimolare attraverso la pratica, un processo di apprendimento che affini le capacità percettive e sviluppi consapevolezza, senso critico, creatività.

PRINCIPI DI BASE

SPAZIO - inteso come forma, direzioni, percorsi, livelli; concetti di prossemica e di ritmo dello spazio (sincronico e diacronico, contemporaneo e simultaneo - linea del tempo che scorre; sin: insieme; dia: attraverso; crono: tempo); il corpo come spazio inscritto nello spazio esterno; lo spazio interno ed esterno del corpo sia in stasi che in movimento.

TEMPO O DURATA - diviso negli aspetti del ritmo e della velocità; il ritmo inteso come organizzazione di porzioni (o unità) di durata; la velocità come diminuzione e aumento della durata complessiva di un evento ritmico senza modificarne l’organizzazione interna; ma anche: il ritmo come parametro trasversale rispetto agli altri; la velocità come elemento generatore di variazioni ritmiche.

PESO - relazioni e modi del corpo, o parti di esso, con la forza di gravità sia in stasi che in movimento.

FLUSSO - modalità di scorrimento del movimento in relazione al concetto di energia sia in stasi che in movimento.

SFORZO O FORZA - aspetti quantitativi e qualitativi dell’impegno muscolare del corpo, o parti di esso, sia in stasi che in movimento.

PARAMETRI DEL SUONO E DEL MOVIMENTO - comparazione con alcuni parametri del suono (musica); in particolare dei concetti di timbro (quale strumento, il come, la qualità, il sensoriale, l’emotivo, l’immaginifico), intensità (il volume, il forte - piano, quanta forza) e densità (un corpo, più ballerini; una parte del corpo, più parti del corpo; pochi, molti).

ASPETTI METODOLOGICI GENERALI

1.Esperire la dimensione linguistica del movimento attraverso semplici proposte di processi creativi, individuali e collettivi, in forma di improvvisazione e/o di composizione2.Fare esperienza, attraverso la pratica, dei principi base del linguaggio di movimento e delle sue possibili declinazioni e combinazioni.3.Alternanza nella conduzione dell’esperienza, di fasi dedicate alla pratica con fasi di osservazione e analisi.4.Distinzione tra aspetti parametrici e aspetti di tipo sensoriale, emotivo e immaginifico nelle pratiche improvvisative.5.Concetto di struttura di Improvvisazione come sistema di regole cui relazionarsi.6.Concetto di Composizione e di Improvvisazione a tema.7.Concetto di Composizione e di improvvisazione in relazione ad un testo musicale o spaziale.

ASPETTI TECNICO LINGUISTICI

1.Concetto di parametro del movimento e sue declinazioni rispetto ai diversi aspetti.2.Concetto di parametro del suono e comparazione tra aspetti del suono e del movimento in forma intuitiva e/o analitica.3.Particolare attenzione al ritmo nei suoi diversi aspetti (es. pulsivo e non pulsivo).4.Concetto di principio di organizzazione del movimento (es. ripetizione, cambiamento, unisono, contrasto, imitazione, variazione, trasformazione, vicino, lontano, movimento, non movimento) e presa in esame di alcuni di essi scelti tra i più elementari e ricorrenti.5.Concetto di forma o ritmo di una composizione o di una improvvisazione.6.Concetto di drammaturgia del movimento.

Giugno 2016

LICEO ARTISTICO MUSICALE COREUTICO MISTICONI – BELLISARIO PESCARA

Sede di via Einaudi, 2 – Tel. 08551382 – Fax: 08552055 Sede di v.le Kennedy, 137 – Tel. 0854712759 – Fax 0854712762 65129 PESCARA – Cod. Min. PESL03000E – C.F. 91129170683

Anno Scolastico 2015 – 2016

Classe IV Sez. B Indirizzo Coreutico Programma di MATEMATICA Docente: Anna Ciammetti Testo in adozione: “Nuova Matematica a colori - Edizione azzurra” di L. Sasso Petrini Editore

Richiami Equazioni di primo grado: definizione; principi di equivalenza; forma normale e grado di un’equazione. Equazioni determinate, indeterminate, impossibili. Risoluzione di equazioni intere e frazionarie. Geometria analitica della retta. Equazioni di secondo grado Equazioni di secondo grado complete e incomplete; formula risolutiva; il discriminante e le soluzioni. Equazioni frazionarie. La scomposizione del trinomio di secondo grado. Sistemi di secondo grado risolti con il metodo di sostituzione. La parabola Definizione di luogo geometrico. Definizione ed equazione della parabola con asse parallelo all’asse delle ordinate; coordinate del fuoco e del vertice; equazione della direttrice e dell’asse. Grafico della parabola. Parabola con equazione incompleta. Determinazione dell’equazione della parabola assegnati tre punti o il vertice e un punto. Intersezione retta-parabola grafica e analitica. Le disequazioni Disuguaglianze numeriche. Disequazioni di primo grado. Intervallo delle soluzioni: intervalli aperti, chiusi, limitati e illimitati. Disequazioni equivalenti e principi di equivalenza. Risoluzione di disequazioni numeriche di primo grado intere e fratte. Sistemi di disequazioni. Disequazioni di secondo grado risolte col metodo grafico. Studio del segno di un prodotto e di un quoziente di polinomi. Disequazioni fratte. Sistemi di disequazioni di secondo grado. La funzione esponenziale Definizione e concetto di funzione. Funzioni numeriche e loro classificazione. Dominio e codominio; grafico; funzioni iniettive, suriettive e biiettive, crescenti e decrescenti. Potenze a esponente intero positivo e negativo, razionale e reale. Teorema sulle potenze crescenti e decrescenti di un numero reale al crescere dell’esponente (solo enunciato). La funzione esponenziale. Pescara, 1 giugno 2016

Il docente Gli alunni

LICEO ARTISTICO “G. MISTICONI - I. BELLISARIO”

PROGRAMMA

a. s. 2015/2016

Materia: Storia dell’Arte

Classe: IV B Coreutico

Testo adottato: Cricco-Di Teodoro, Itinerario nell’arte vol. 2/3, Zanichelli

Insegnante De Rosa Valeria

CINQUECENTO

IL RINASCIMENTO. La stagione delle certezze(parte seconda): Leonardo da Vinci: L’Annunciazione. L’Adorazione dei Magi.

L’Ultima cena. La Gioconda. Raffaello Sanzio: il disegno. Lo sposalizio della Vergine. La Madonna del prato(confronto con la

Vergine delle rocce di Leonardo). Stanze Vaticane. La Trasfigurazione. Michelangelo Buonarroti: il disegno. La Pietà di san

Pietro. David. Tondo Doni. La Cappella Sistina: la Volta, il Giudizio universale.

IL RINASCIMENTO. La stagione delle certezze (parte seconda): Giorgione: il disegno. Pala di Castelfranco. La Tempesta.

Venere dormiente. Tiziano Vecellio: il disegno. Venere di Urbino. Assunta dei Frari. Pietà.

IL RINASCIMENTO. Alla ricerca di nuove vie (parte prima): il Manierismo. Andrea del Sarto: La Madonna delle Arpie

Pontormo: Deposizione. Rosso Fiorentino: il disegno. Pietà. Il Parmigianino: Madonna con il Bambino e Angeli. Giulio Romano:

Palazzo Te: architettura e Sala dei Giganti.

Giambologna: Il ratto della Sabina. Arte e Controriforma. Roma: Chiesa del Gesù.

IL rinascimento. Alla ricerca di nuove vie (parte seconda). Andrea Palladio: La Basilica. Villa Barbaro. La Rotonda.

Teatro Olimpico. Jacopo Tintoretto: il disegno. Il miracolo dello schiavo. Crocifissione. Ultima cena. Veronese: il disegno.

Giunone versa i suoi doni su Venezia. Affreschi di Villa barbaro. Cena in casa di Levi.

IL SEICENTO

Il Seicento. Monumentalita’ e fantasia (parte prima) Itinerario nella storia. I caratteri del Barocco. L’assetto urbanistico

di Roma alla fine del Cinquecento. L’Accademia degli Incamminati: Ludovico, Agostino e Annibale Carracci. Annibale

Carracci: Il mangia fagioli. Galleria di Palazzo Farnese. Caravaggio: Testa di Medusa. Canestra di frutta. Bacco. La Cappella

Contarelli: Vocazione di San Matteo. Conversione di San Paolo. La crocifissione di San Pietro. La Morte della Vergine. Gian

Lorenzo Bernini: Apollo e Dafne. David. L’estasi di Santa Teresa. Baldacchino. Piazza San Pietro. Francesco Borromini:

San Carlo alle Quattro Fontane. Pietro da Cortona: Il Trionfo della Divina Provvidenza.

Il Seicento. Monumentalita’ e fantasia (parte seconda). Guido Reni: l’esaltazione del classicismo. Il disegno.

IL NEOCLASSICISMO

Caratteristiche generali. A. Canova: Paolina Borghese. Amore e Psiche. Jacques Louis David: Il giuramento degli Orazi.

Morte di Marat

Pescara 07/06/2016 ALUNNI INSEGNANTE

LICEO ARTISTICO MUSICALE COREUTICO MISTICONI BELLISARIOPROGRAMMA FINALE

CLASSE: IV B COREUTICOMATERIA: STORIADOCENTE: DI NICOLA CATERINA

1. IL SEICENTOIl seicento tra crisi e progresso economicoL'Europa dopo Westfalial'Italia tra splendore e decadenzala concezione moderna dello stato e l'assolutismoDALL'ANTICO REGIME ALL'ASSOLUTISMOLA FRANCIA DI LUIGI La Francia di Luigi XIVAssolutismo politicola reggia di Versaillesreligione, cultura ed economia ai tempi del Re SoleIl mercantilismo di ColbertPolitica estera di Luigi XIV

NUOVI EQUILIBRI IN EUROPA E NEL MONDOL'espansionismo dell'Austria e della RussiaLa prammatica sanzionePietro il Grande tra assolutismo e modernizzazioneLa politica estera della RussiaL'ascesa della PrussiaFederico Guglielmo Ila monarchia elettiva della PoloniaL'arretratezza della PoloniaVenezia e il predominio sul Mar BalticoLa seconda guerra del Nord e la fine dell'egemonia svedese sul BalticoINGHILETRRA E FRANCIA: POLITICHE COLONIALI ECONOMICHEla lotta per la successione e la politica del cancelliere WalpoleIl sistema di LawL'ESPANSIONISMO DEGLI STATI EUROPEI E UNA NUOVA FASE DI GUERRELa politica di equilibrio internazionalele guerre di successione polacca e austriacala guerra dei sette anni

2. L'ILLUMINISMO E LE RIFORMELA DIFFUSIONE DELL'ILLUMINISMOi caffè e i salottinuove idee e nuove rivendicazioni in campo politico, economico e culturaleIL NUOVO RAPPORTO TRA STATO E CHIESAagnosticismo, giurisdizionalismo nel regno di NapoliIL DISPOTISMO ILLUMINATO IN AUSTRIA, PRUSSIA, RUSSIAlo Stato paternalisticoL'attivismo riformista di maria Teresa d'Austria

le riforme di Giuseppe IIFederico II e le iniziative in favore delle campagnela Russia di Caterina IIIL RIFORMISMO NEGLI STATI ITALIANIla Lombardia asburgicaI Lorena in Toscana e il dibattito sull'abolizione della pena di morteLe riforme introdotte dai Borboni nel regno di Napoli

3.LA RIVOLUZIONE FRANCESELA CRISI DELL'ANTICO REGIME E LA PROTESTA DEL TERZO STATOle causeGli Stati generali e l'Assemblea nazionaleDALLA PRESA DELLA BASTIGLIA ALLA MONARCHIA COSTITUZIONALEle riforme dell'Assemblea costituenteLa monarchia costituzionale del 1791LA NASCITA DELLA PRIMA REPUBBLICALa dichiarazione di Pillnitz contro la Francia rivoluzionariaLa vittoria di Valmy e la Convenzione nazionaleLa proclamazione della Repubblica e la condanna a morte di Luigi XVII comitati e i tribunali specialile coalizioni contro la Francia rivoluzionariaLA REPUBBLICA GIACOBINA E IL TERROREgiacobini, moderati e arrabbiatila dittatura di RobespierreLA CONTRORIVOLUZIONE DI TERMIDORO E IL DIRETTORIOLa costituzione dell'anno III

4. L'ETA' POST RIVOLUZIONARIA E IL REGIME DI NAPOLEONENapoleone alla conquista dell'ItaliaLa fine della repubblica e la dittaturaDa console a vita a imperatoreIl regime napoleonico dall'apice al crollo

5. L'ETA' DEI RISORGIMENTIL'Europa dopo Napoleoneil congresso di Vienna e il nuovo assetto dell'EuropaLa Restaurazione in ItaliaI MOTI NAZIONALI E LIBERALI DEGLI ANNI 1820-1830Il Romanticismo, il liberalismo, l'idea di nazioneI moti liberali in ItaliaLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E IL SOCIALISMO (sintesi)

Pescara, 1 giugno 2016

Alunni Docente Di Nicola Caterina

DOCENTE: Ilaria SacchettaMATERIA: Tecnica della Danza Contemporanea CLASSE: IV SEZ.: BINDIRIZZO: Danza Contemporanea

RIPARTIZIONE DEL PROGRAMMA

Utilizzo di due Tecniche di base: la tecnica Release e la tecnica Cunningham.

TECNICA RELEASEBREVE INTRODUZIONE

[…] L’arte e la libertà sono l’appropriazione creativa dei limiti, non la loro sospensione o l’opposizione. Così un’estetica sana della danza dovrebbe concepire il corpo danzante non in opposizione alla gravità ma nell’atto di appropriarsene, divenendo così libero nella forma. […](Da Il corpo spazioso di Jeffrey Maitland )

Utilizzando il peso corporeo come mezzo espressivo e lavorando sulle sue possibili dinamiche, soli o in relazione agli altri, attraverso un contatto sia fisico che mentale la lezione di tecnica di danza contemporanea Release based, diviene un’energia rilassata ma potente, grazie al costante mantenimento del centro, che anima tutto il corpo viaggiando all’interno di un flusso continuo e circolare. In un immaginario disegnato da un’atmosfera rarefatta un lavoro sul peso, sulla forza di gravità, sulla densità del gesto e del corpo che esplora, attraverso la dimensione spazio-tempo, la possibilità di sospendere e ricadere, rotolare e verticalizzare, sarà il principio su cui il docente cercherà di porre l’attenzione. Ma in un sistema metodologico corretto se si vuole lavorare sul concetto di peso corporeo sarà fondamentale tenere in considerazione prima di tutto la classe a cui la lezione è rivolta, gli elementi di cui è composta, le ore di studio settimanali svolte ed infine il totale percorso di lavoro di tutto il quinquennio.

Concetti e principi Release based-Fontano:Respirazione.Forza di gravità.Peso corporeo.Centro del corpo.Allineamento posturale.Conoscenza dell’uso funzionale dei muscoli e delle articolazioni.Allungamento ed elasticità della colonna vertebrale.Impulso del movimento.

I tre piani di azione: sagittale (rotazione); frontale (porta); orizzontale (tavolo). Analisi del movimentoAzioni (cosa fare) [saltare, girare, viaggiare, etc…].Dinamica (come fare) [tempo, flusso, spazio, peso]. Spazio (dove fare) [percorsi; livelli; direzioni; body design; zona; super zona; fuori zona].Corpo [testa, dorso, braccia,gambe, piedi, etc…].Relazione [sotto, sopra, vicino,lontano, toccare, non toccare].Verbi di azione (saltare, girare, viaggiare, etc…).Dinamiche del movimento (tempo: veloce, sostenuto/ flusso: libero, limitato/ spazio: flessibile, diretto/ peso: pesante, leggero).

L'obiettivo sarà, dunque, rivolto al lavoro di percezione del peso corporeo in relazione a se stessi, agli altri e allo spazio, e sarà importante sottolineare i problemi legati, naturalmente, all’età e allo studio della danza classica degli allievi. Questi si trovano, infatti, in un’età delicata di stabilizzazione psico-fisica e portano con se una difficoltà di tipo inibitorio sia nel rapporto con se stessi che con gli altri, in più si aggiunge una possibile resistenza nello sperimentare il contatto percettivo in relazione al proprio corpo, a quello altrui e in relazione allo spazio e al pavimento. Soprattutto per ciò che riguarda quest’ultimo caso essendo allievi provenienti da un studi classici, a fatica riusciranno a lasciarsi andare, rilassare la muscolatura abbandonandosi alla forza di gravità e la naturale tendenza sarà quella di irrigidirsi in posizioni precostituite, facendo più attenzione alla forma estetica anziché alla sostanza dell’esercizio. Cercare il miglioramento nell’imparare ad ascoltarsi muscolarmente, a percepire il proprio corpo e quello degli altri in uno spazio e soprattutto a non resistere alla forza di gravità ma imparare a utilizzarla per poterne sfruttare l’energia appropriata da applicare alle diverse dinamiche di movimento, rafforzando il centro, sarà lo scopo didattico di questo corso.

La lezione si compone di 4 parti:On the floorStanding UpAcross the floorCool down

TECNICA CUNNINGHAMBREVE INTRODUZIONE

La mia lezione è costruita su esercizi elaborati dai principi della lezione di Merce Cunningham, e di una mia personale elaborazione della sua metodologia.

Itinerario e scopo è stato quello di portare a compimento e di elaborare una serie di esercizi da presentare sotto forma di lezione della durata di un ora e mezzo, circa.Il livello di riferimento è un corso intermedio A, che potrebbe riferirsi all’incirca ad un quinto anno di studi intensivi di una lezione Cunningham-based. Il mio lavoro è stato via via concepito attraverso l’elaborazione di principi portanti della tecnica Cunningham, quali l’uso dello spazio, l’elaborazione ritmica delle legazioni, e il tentativo di potenziamento degli “estremi” della dinamica , in accordo con una delle più peculiari caratteristiche metodologiche e compositive del coreografo americano a cui facciamo riferimento.Mi piacerebbe, dunque portare l’attenzione del lettori su queste parole chiave:

SPAZIORITMODINAMICACENTRO

Nello studio di una metodologia e nell’ottica di una creazione coreografica cunninghammiana, questo concetto chiave spicca in maniera preponderante nel suo universo artistico e tecnico. Forse perché in contrasto con le concezioni classiche e tradizionali della scena della sua epoca, lo spazio per Cunningham diviene

“...it was the statement of Einstein's which I read at that time, where he said there are no fixed points in space. And I, it was like a flash of lightning, felt well that's marvelous for the stage. Instead of thinking it's front and centre, a point, to allow any point, very

Buddhist, any point in the space to be as important as any other".

The John Tusa Interviews. Transcript of the John Tusa Interview with Merce Cunningham. In www.bbc.co.uk/radio3/johntusainterview/cunningham_transcript.shtml

Viene rivoluzionato così, il concetto tradizionale di spazio: gli interpreti non si dispongono più solo frontalmente e offrono così agli spettatori diverse prospettive di una stessa sequenza di passi. Si ottiene in questo modo una grande dilatazione visiva, grazie al fatto che un luogo viene vissuto in ogni sua parte e direzione. Einstein insegna che non esiste un punto fisso nello spazio.

Elemento peculiare nelle lezioni e nelle creazioni di Merce Cunningham è l’organizzazione ritmica. Le sequenze e gli esercizi della lezione comprendono un ampio range di variazioni e mutamenti di velocità: si scopre la massima lentezza, opposta all’estrema rapidità. Nelle sue lezioni si vuole costruire una sorta di curva: si inizia lentamente, finché si è pronti a muoversi più velocemente e per eseguire movimenti più complessi. Il danzatore scopre che, modificando il “beat” di un esercizio eseguito sempre allo stesso modo, come nella tecnica classica, questo a sua volta cambia, si modifica, diventa altro. L’interprete dunque deve scoprire ogni giorno cose nuove nella sua ricerca, non può eseguire gli esercizi per abitudine, o con il pilota automatico. La ricerca dell’estremo, come toccare tutti i punti di una circonferenza, o eseguire dei salti lentissimi, riempie un mondo, ricrea un universo nel quale ogni danzatore vive, soffre e si trasforma.

Ma il vero focus dello studio della mia lezione, ciò a cui mi sono dedicata con particolare attenzione sia nello stilare questo scritto, che durante l’anno accademico di lezioni, rimane il CENTRO. La ricerca “fisica” del centro si nutre e segue fedelmente determinate regole, che così potrebbero essere riassunte: il bacino sente il coccige che scivola verso il basso, come fosse una coda, ultimo prolungamento della colonna vertebrale, il pube teso verso l’alto, come conseguenza dell’attivazione dei muscoli addominali, e dei muscoli del pavimento pelvico, che consentono il sollevarsi del peso del corpo verso l’alto. Il bacino deve mantenere una posizione neutra, in equilibrio tra antiversione (le spine iliache vanno in avanti, il sacro scivola indietro e in alto, e le curve fisiologiche della colonna aumentano di ampiezza) e retroversione (le spine iliache si muovono verso il dietro e l’alto, il sacro va in sotto e le curve tendono a scomparire), come una bacinella in cui l’acqua non cade. Le curve della colonna vertebrale in neutro assumono la loro ampiezza naturale e fisiologica, i processi mastoidei cadono sugli ischi, le spine iliache anteriori sono perpendicolari rispetto al pube (non si devono formare pieghe sui pantaloni...), e la spinta armonica e non forzata in avanti del gruppo muscolare degli addominali è in equilibrio con la controspinta dei muscoli dorsali del dietro della colonna. L’immagine del proprio corpo alla ricerca del baricentro: centro della testa, forse posto nella “fontanella” del cranio, agganciato ad un soffitto mobile; aria a ventaglio dallo sterno; dorsali ad ali che spingono come vettori verso il basso e l’esterno; luce perpendicolare al pavimento da entrambi gli ischi e piedi come radici nella terra. Tutto questo è già un corpo in movimento dalla sua immobilità “sopra-dritta” dell’up-right, alla fluttuante mobilità infinita del movimento nello spazio: è una lotta, una feroce ricerca tra equilibrio e instabilità. Nel mezzo di questo contrasto, c’è la danza. Trovare il centro vuol dire dunque poi poterlo già abbandonare. Ma se non si acquisisce la propria centralità, la forza del proprio asse, la spinta propriocettiva del tratto addominale e la conquista di un bacino solido, non si può conquistare una corretta organizzazione del proprio corpo. Per scappare di casa, devi conoscere e sapere l’indirizzo della casa dalla quale fuggi...Invero, studiare questa tecnica ha significato per me esplorare una muscolatura nuova, ricercare una dolce costrizione nella struttura muscolare ed articolare del corpo, osservare una nuova fluidità e tentare di possederne piccoli e pochi principi, che hanno fatto sì che queste lezioni mi regalassero qualcosa in più e diventassero parte di me, danzatrice e studentessa, in continua ricerca e in fervente osservazione. Quanto più si affrontavano difficoltà tecniche (alle volte anche solo cercare l’up-right, e dunque sfidare la forza del proprio asse verticale!), tanto più il corpo aveva la possibilità di riformulare tragitti e percorsi del tutto nuovi. Questo dunque, l’obiettivo artistico di un danzatore e di un insegnante: rendere ogni giorno il proprio sé danzante, vivere nel corpo una continua sfida con se stesso e la sua danza, e saperlo comunicare con passione agli altri.

Altro aspetto caratteristico della lezione è la libertà che essa concede al ritmo, all’interpretazione dinamica, alla disposizione degli allievi nello spazio, alla conduzione di un leader che comanda tempo, andamento e luogo e alla possibilità di modificare e modulare ritmicamente e dinamicamente le sequenze di movimenti. In una parola avere la possibilità di lavorare in improvvisazione.Paradossalmente, secondo la mia personalissima opinione, la danza potrebbe essere solo improvvisazione. Per cogliere la profondità più intrigante di se stesso bisognerebbe essere capace di dimenticare ciò che si sa, sarebbe necessario esplorare nuove possibilità, possedere una tecnica ed abbandonarla, per relegarla in un angolo. Danzare nella creatività più spontanea vuol dire conoscere un

nuovo amico, imparare una nuova lingua, comunicare con un linguaggio che non ha bisogno di parole. Non per questo “improvvisare” vuol dire non avere regole. Proprio perché esse si conoscono profondamente, proprio perché esse sono parte di noi, riusciamo ad infrangerle, nella più grande ed intensa libertà. Essere liberi vuol dire fare ciò che si deve. Probabilmente danzare liberamente vuol dire danzare ciò che si deve, rispettando le più profonde motivazioni che ci detta il nostro inconscio e imponendo rigore ed onestà per il corpo e alla nostra danza più pura.

“Non c’è pensiero nella mia coreografia…io non lavoro attraverso immagini o idee, io lavoro attraverso il corpo….” Merce Cunningham

In conclusione l’elaborazione della mia lezione non si discosta in maniera eccessiva dai principi approfonditi nello studio metodologico della tecnica Cunningham, ma non per mancanza di coraggio, quanto piuttosto proprio per una scelta operata su un mero piano personale: in essa ho potuto trovare un validissimo aiuto tecnico e didattico per lo studio sul mio corpo e per lo studio di una lezione da proporre ai miei allievi. Sono rimasta abbastanza fedele ai disegni e ai principi metodologici cunninghammiani, tentando di migliorare una parte in me carente, e dunque proprio per questo utilissima. La mia particolare elaborazione è caduta così su una triplice scelta: fedeltà ai principi cunninghammiani, sviluppo di aspetti concernenti lo studio del centro del corpo, e approfondimento di aspetti meramente coreografici e compositivi particolarmente presenti nella struttura di una lezione elaborata dal maestro Merce.La lezione si compone di 4 parti:

PRIMA PARTEON THE FLOOR

Riscaldamento, stretching a terra, floor work.Sequenze a terra.

SECONDA PARTE AL CENTRO

1 - Bounces 2 - Back Stretch 3 - Slow foot ternario 4 - Shoulders on three 5 - Warming back6 - Sides7 - Brushes - Swing foot (Tendus)8 - Hinges 9 - Bend and stretch. (Pliés)10 - Brushes in V position 11 - Criss Cross12 - Circles on three (Ronde) 13 - Leg Extension (Developpé) 14 - In-out (frappé)15 - Big Kicks - Swing leg (grand Battement)16 - Small Jumps

TERZA PARTEIN THE SPACE

Adagio Triplets Big Jumps

QUARTA PARTECOREOGRAFIA

Giugno 2016

PROGRAMMA SVOLTO a.s. 2015/2016

DISCIPLINA: Tecnica della danza classica

DOCENTE: Stefania Scorrano

CLASSE: IV SEZ B Cor.

Indirizzo danza contemporanea

La classe di IV Liceo Coreutico ad indirizzo contemporaneo è composta da 8 studenti che hanno scelto di approfondire lo studio della danza contemporanea. Nel corso dell'anno scolastico il programma è stato svolto rispettando quanto ipotizzato a inizio anno. Nell'indirizzo contemporaneo lo spazio destinato alla danza classica sensibilmente diminuito ciò implica un programma ridotto di quest'ultima, che deve comunque mirare al raggiungimento di un livello tecnico e stilistico apprezzabile. Come pianificato nella programmazione iniziale, da settembre a gennaio è stato completato e assimilato il programma di quarto corso di Tecnica Classica Accademica in vigore presso l'Accademia Nazionale di Danza di Roma e da febbraio sono stati introdotti elementi presenti nel programma di quinto corso. Le lezioni si sono svolte sia in modalità pratica, con articolazione della sbarra, centro, salti e punte, con accompagnamento musicale di pianoforte, sia con spiegazioni di carattere teorico all’interno della lezione bisettimanale. Il lavoro sull’adagio, sul salto, sulla batterie e sul giro è stato mantenuto su di un livello intermedio di difficoltà, ma è stato concentrato sull’affinamento di strumenti (quali equilibrio, stabilità, prontezza, elasticità, velocità, coordinazione, dinamica, ritmo) di per sé altamente formativi, ma anche di grande utilità per il raggiungimento di un alto profilo qualitativo nella danza contemporanea. Particolare attenzione viene rivolta all’espressività e alla fluidità dei movimenti, attraverso combinazioni più complesse e danzanti. Si affronta lo studio dei tours lents e della preparazione ai tours nelle grandi pose.

キ Esecuzione con precisione tecnica e stilistica di esercizi della sbarra e del centro di base e di media difficoltà, con raccordo nei passaggi e nei movimenti di sguardo, atteggiamenti del torace, di braccia e mani, di gambe e piedi.

キ Esecuzione di esercizi e combinazioni di adagio di media difficoltà, con equilibrio, stabilità, precisione formale, plasticità e intensità in tutte le pose e nei passaggi espressivi.

キ Esecuzione con correttezza dinamica e ritmica di esercizi e combinazioni di piccolo e medio sbalzo con cura della coordinazione formale e funzionale delle diversi parti del corpo.

キ Uso consapevole della tecnica dell’en tournant (nella sbarra, centro, adagio e salto).

キ Esecuzione con correttezza dinamica e ritmica delle forme di base di pirouettes con le relative preparazioni.

キ Affinamento di strumenti quali equilibrio, stabilità, prontezza, elasticità, velocità, coordinazione, dinamica, ritmo.

キ Sviluppo del rapporto tra il movimento e spazio, dinamica, ritmo e musica.

キ Incremento della mobilità articolare e legamentosa, di forza, elasticità e resistenza muscolare.

キ Incremento della capacità di concentrazione e attenzione.

キ Applicazione nei movimenti, passi e combinazioni varie i principi teorici della danza accademica con attenzione agli aspetti stilistici.

キ Esecuzione con correttezza tecnica e precisione stilistica di movimenti di adagio, giri, sbalzo e punte in combinazioni elementari e di media difficoltà.

キ Fusione dell’impegno tecnico con l’espressività del movimento.

キ Esecuzione anche in pubblico brevi elaborati coreografici, utilizzando le conoscenze e le abilità tecniche espressive acquisite nel corso degli studi.

Di seguito saranno elencati dettagliatamente i passi e i movimenti di Tecnica della danza Accademica studiati dalla classe.

Programma IV anno

Esercizi alla sbarra• Demi e rond de jambe a 90°en face e nelle pose :

• sulla mezza punta • con plié-relevé • in demi-pli・

• Grand rond de jambe jet・, en face ( impostazione ) • Battement fondu, sulla mezza punta :

• simple e double a 90°, in tutte le direzioni e pose• simple e double a 45ー e a 90ー en tournant (1/4 e 1/2), en fac

• Rond de jambe en l’air :• simple e double a 45° a terra, sulla mezza punta e terminato in demi-plié• double a 90ー a terra e sulla mezza punta

• Temps relevé :• a 45° con tour• a 90ー sulla mezza punta

• Tombé en face e nelle pose :• da 45° terminato con punta a terra e a 45°• da 90ー terminato con punta a terra e a 90ー

• Fouetté : • a 45° e a 90° con plié relevé, en face• a 45ー e a 90ー a terra, da posa a posa

• Battement frappé simple e double en tournant (1/4 e 1/2) a terra, sulla mezza punta e con plié-relevé, in tutte le direzioni e pose

• Flic-flac en tournant a 45ー, en face• Battement battu en avant e en arriére, en face e en épaulement• Battement soutenu a 90° in tutte le pose con chiusura en tournant ( 1/2 giro e 1 giro )

• Battement développé sulla mezza punta, en face :a) con balancé (verticale)b) développé tombé c) ballotté (a terra)

• Battement developpé passé sulla mezza punta, in tutte le pose• Grand battement jeté en face:

a) sulla mezza puntab) soft , a terra

• Mezzo giro e giro intero in V posizione senza cambio di piedi

Esercizi al centro

• Battement tendu en tournant (1/8 e 1/4) in IV arabesque• Battement tendu jeté e jeté piqué in IV arabesque• Battement tendu jeté en tournant (1/8 e1/4) nelle pose écartée• Rond de jambe par terre en tournant (1/4)• Battement fondu :

simple e double a 90ー sulla mezza punta, in tutte le direzioni e pose• Tour lent da posa a posa tramite passé con 1/4 di giro ( battement developpé passé en tournant

)• Grand battement jeté pointé nelle pose écartée e IV arabesque• VI port de bras di preparazione ai tours nelle grandi pose• Grand temps lié con tour lent• Fouetté a 90° a terra :

in tutte le direzioni en face, teso e con demi-pliéin tutte le pose

• Tour lent in tutte le grandi pose ( eccetto le pose ecartée e IV arabesque )• Pirouettes, en dehors e en dedans, dalla V e IV posizione terminate sur le cou- de-pied e in

tutte le direzioni e pose con punta a terra e a 45ー • Temps lié par terre con pirouette• Pas jeté laterale en tournant (1/2)• Pirouettes en dehors e en dedans suivies in V posizione ( sul posto )• Glissade en tournant suivie, in diagonale• Tour piqué en dedans suivi, in diagonale• Pas de basque en tournant suivi, in diagonale• Tours chainé

Allegro

• Pas echappé in II e IV posizione finito sur le cou-de-pied• Pas echappé in II e IV posizione en tournant (1/2)• Pas jeté fermé• Pas assemblé porté• Pas assemblé en tournant (1/4)• Temps levé in tutte le direzioni e pose a 45ー• Pas ballonné con spostamento, in tutte le direzioni e pose a 45ー• Pas failli • Sissonne ouverte e fermé en tournant (1/4)• Sissonne tombé en tournant (1/4 e 1/2)• Grand changement de pieds en tournant (1 giro)• Grand pas chassé en tournant (1/4 e 1/2)

• Grande sissonne ouverte, in tutte le direzioni e pose (sul posto e spostata)• Grande sissonne tombé • Grand pas jeté

Punte

• Pas echappé in II e IV posizione en tournant (1/2)• Relevé in tutte le pose a 45ー e 90ー , sul posto• Grande sissonne ouverte con e senza spostamento• Pas jeté in tutte le pose a 90ー (piqué)• Tour piqué en dedans suivi, in diagonale

PROGRAMMA V ANNO

Esercizi alla sbarra

• Rond de jambe a 90ー sulla mezza punta, en face e nelle pose• Grand rond de jambe jet・, en face• Battement fondu double a 45ー e a 90ーen tournant (1/4 e 1/2) in tutte le direzioni e pose• Fouett・ a 90ー da posa a posa, con plié-relevé• Flic-flac en tournant :a) da 45° a 45°, in tutte le pose

• Ports de bras in tutte le direzioni e pose a 90ー• Battement developpé sulla mezza punta, in tutte le pose :

a)développé tombé• Tombé da 90ー con 1/4 e 1/2 giro (par fouett・) , terminato in tutte le pose con punta a terra• Grand battement jeté in tutte le direzioni e pose :a) con développé passé b) sulla mezza punta

C) soft , sulla mezza punta• Preparazione alla pirouette en dehors e en dedans dal grand pli・ (en face) • Mezzo giro en dehors e en dedans, con plié-relevé, in IV posizione avanti e

dietro a 45° e a 90°

CENTRO

• Tour lent da posa a posa tramite passé con 1/2 e 3/4 di giro ( battement developpé passé en tournant )

• Rond de jambe a 90ーen tournant (1/4), da croisé a croisé • Fouetté par tour lent, en dehors e en dedans, con 3/4 di giro da croisé a croisé • Battement divisé en quarts, nelle due forme (1/4)• Tour piqué en dehors suivi, in diagonale

Pescara 06 giugno 2016

La docente Gli studentiProf.ssa Stefania Scorrano