MODELLO PER LA PRESENTAZIONE DEI DATI RILEVANTI AI FINI FISCALI DAP PERTE DEGLI ENTI ACCOCIATIVI

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24 novembre 2009 1 MODELLO PER LA PRESENTAZIONE DEI DATI AI FINI FISCALI DA PARTE DEGLI ENTI ASSOCIATIVI NON COMMERCIALI Alceste Santuari Alceste Santuari Paolo Bresciani Paolo Bresciani Docente di Diritto Amministrativo Docente di Diritto Amministrativo Università di Trento Università di Trento [email protected] [email protected] Dottore Commercialista in Dottore Commercialista in Rovereto Rovereto [email protected] [email protected]

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MODELLO PER LA PRESENTAZIONE DEI

DATI AI FINI FISCALI DA PARTE DEGLI ENTI ASSOCIATIVI NON

COMMERCIALI

Alceste Santuari Alceste Santuari Paolo Bresciani Paolo BrescianiDocente di Diritto Amministrativo Docente di Diritto Amministrativo Università di Trento Università di Trento [email protected]@soc.unitn.it Dottore Commercialista in Rovereto Dottore Commercialista in Rovereto

[email protected]@commercialistirovereto.it

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L’art. 30, comma 1 del Decreto legge 29 novembre 2008, n.185 (il cosiddetto “Decreto Anticrisi”), sancisce definitivamente la volontà dell’Amministrazione finanziaria di censire in maniera sistematica tutti i soggetti appartenenti alla platea del “terzo settore”.

Tale provvedimento vuole fornire gli strumenti adeguati per ridurre il rischio di inflazionamento dei regimi agevolati, in particolare agendo sul quelle realtà che mascherano la propria natura di ente commerciale con una veste no profit.

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La ratio di tale decreto è che tutti gli enti

privati non commerciali di tipo associativo, con o senza personalità giuridica, che si avvalgono di una qualunque delle condizioni fiscali di favore ai fini delle imposte dirette (art. 148 T.U.I.R.) o dell’Iva (art. 4 D.P.R. 633/72) sono obbligati (costituisce un onere) all’invio della comunicazione quale onere da assolvere una tantum, in caso di nuova costituzione, in caso di variazioni d informazioni rilevanti o di perdita dei benefici.

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La Circolare del 29 ottobre 2009, n. 45/E ha rivisto e chiarito alcuni ambiti di applicazione, definendo i soggetti passivi dell’invio, ovvero differendo tra:

soggetti esonerati per espressa previsione dell’art. 30 del D.L. 185/2008;

soggetti esclusi dalla presentazione per mancanza dei presupposti;

soggetti iscritti in pubblici registri o amministrazioni pubbliche (Modello EAS “ridotto”);

soggetti tenuti alla compilazione del Modello EAS “integrale”.

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SOGGETTI ESCLUSI SOGGETTI ESCLUSI (ELENCO TASSATIVO ex D.L. 185/2008(ELENCO TASSATIVO ex D.L. 185/2008)

Pro loco in regime ex Legge n. 398/1991;

Enti di volontariato con attività marginali ex DM 25 maggio 1995 iscritte nei registri regionali (L.266/1991);

Associazioni e Società sportive dilettantistiche iscritte al Coni senza attività commerciali;

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SOGGETTI ESCLUSI PER SOGGETTI ESCLUSI PER MANCANZA DI PRESUPPOSTIMANCANZA DI PRESUPPOSTI

agevolazioni fiscali ex art.148 TUIR e art.4 DPR Enti non di natura associativa (es. fondazioni);

Enti di diritto pubblico (la norma interessa solo le associazioni di carattere privato);

Enti destinatari di una specifica disciplina fiscale (es. fondi pensione) che non si avvalgono delle 633/72;

Enti associativi commerciali;

ONLUS (in quanto destinatarie di una specifica disciplina).

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SOGGETTI ALLA COMPILAZIONE DEL SOGGETTI ALLA COMPILAZIONE DEL MODELLO EAS RIDOTTOMODELLO EAS RIDOTTO

Associazioni e Società sportive dilettantistiche riconosciute dal CONI diverse da quelle esonerate (attività commerciale);

Associazioni di promozione sociale (APS) iscritte nei registri di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 383;

Organizzazioni di volontariato iscritte nei registri di cui alla Legge 11 agosto 1991, n. 266 diverse da quelle esonerate (attività commerciale);

Associazioni che abbiano ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica e quindi sono iscritte presso i registri delle prefetture, delle regioni o delle province autonome;

Associazioni religiose riconosciute dal Ministero dell’interno che svolgono attività di religione e culto;

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SOGGETTI ALLA COMPILAZIONE DEL SOGGETTI ALLA COMPILAZIONE DEL MODELLO EAS RIDOTTO (continua)MODELLO EAS RIDOTTO (continua)

Associazioni riconosciute dalla confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato accordi, patti o intese;

Movimenti e i partiti politici tenuti alla presentazione del rendiconto d’esercizio ex L.2/1997;

Associazioni sindacali e di categoria rappresentate nel CNEL;

Associazioni per le quali la funzione di tutela e rappresentanza degli interessi della categoria risulti da disposizioni normative o dalla partecipazione presso organismi pubblici di livello nazionale o regionale (comprese le articolazioni territoriali;

Associazioni riconosciute che hanno per scopo statutario lo svolgimento o la promozione della ricerca scientifica individuate con Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri.

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A CHI SI RIVOLGEA CHI SI RIVOLGE (indicazione generale)

Associazioni sportive dilettantistiche non iscritte al CONI;

Società sportive dilettantistiche non iscritte al CONI;

Enti associativi non commerciali che si avvalgono delle disposizioni dell’art.148 del TUIR (anche solo per le quote associative) e dell’art. 4 del DPR 633/72.

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TERMINETERMINE

Gli enti già costituiti alla data di entrata in vigore del decreto (29 novembre 2008), devono presentare il Modello EAS entro il 15 dicembre 2009.

Gli enti costituitisi dopo l’entrata in vigore del decreto, entro 60 giorni

dalla data di costituzione.

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In caso di variazione di dati già trasmessi, il Modello EAS dovrà essere ritrasmesso entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la variazione. Il rinvio non è obbligatorio se i nuovi dati riguardano il cambiamento di:

Proventi per attività di sponsorizzazione;

Proventi per messaggi pubblicitari;

Ammontare medio entrate complessive;

Numero associati;

Ammontare erogazioni liberali ricevute;

Ammontare contributi ricevuti;

Num giorni per manifestazioni di raccolta pubblica di fondi.

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TRASMISSIONE DATITRASMISSIONE DATI

La trasmissione avviene esclusivamente

in via telematica, effettuata dagli enti stessi o da intermediari abilitati (professionisti, associazioni di categoria, C.A.F., …) attraverso servizio telematico Entratel o Internet.

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COMPILAZIONE MODELLO EASCOMPILAZIONE MODELLO EAS - Documenti utili alla compilazione - - Documenti utili alla compilazione - Atto costitutivo

StatutoRendiconti annuali ultimi 3 eserciziCodice Fiscale amministratoriDichiarazione apertura partita IVA e Codice fiscale enteProvvedimento (Prefettura, Provincia) iscrizione ente nel Registro delle Persone giuridicheRendiconto finanziario ultimo esercizio relativi alla raccolta di fondiLibro sociLibro assembleeLibro Consiglio Direttivo (“CdA”)ConvenzioniContratti di locazione o comodato

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COMPILAZIONE MODELLO EAS – PARTE IN COMPILAZIONE MODELLO EAS – PARTE IN COMUNECOMUNE

(dichiarazione del legale rappresentate)(dichiarazione del legale rappresentate)

Inserire la tipologia di ente secondo i codici elencati a pag. 2 delle istruzioni per la compilazione;

La DATA DI COSTITUZIONE è rilevabile dall’atto costitutivo e la DATA INIZIO ATTIVITA’ (generalmente coincide con la data di costituzione);

Il CODICE COMUNE corrisponde al codice catastale del comune, rilevabile dall’elenco disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it.

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MODELLO EAS SEMPLIFICATO - Punti 4), 5), MODELLO EAS SEMPLIFICATO - Punti 4), 5), 6), 25) e 26)6), 25) e 26)

Dichiar. 4): il legale rappresentante deve barrare “SI’” qualora l’ente abbia articolazioni territoriali/funzionali a prescindere se abbiano autonomia tributaria (ex art. 73 TUIR);Dichiar. 5): si deve barrare “SI’” , benché sia una articolazione territoriale/funzionale, sia esso stesso autonomo (ex art. 73 TUIR) e pertanto tenuto all’invio del Modello EAS. Il Codice Fiscale si riferisce all’ente nazionale di riferimento;Dichiar. 6): la casella va barrata con il “SI’” se gli enti associativi dotati di autonomia tributaria sono affiliati a federazioni o altri enti di carattere nazionale (es. CONI, federazioni sportive nazionali, Associazioni di promozione a carattere nazionale,…).

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MODELLO EAS SEMPLIFICATO - Punti 4), 5), MODELLO EAS SEMPLIFICATO - Punti 4), 5), 6), 25) e 26) ( CONTINUA 1)6), 25) e 26) ( CONTINUA 1)

RIGO 25): bisogna indicare un solo settore fra quelli indicati nelle istruzioni; se l’ente non opera esattamente in uno di quelli indicati, è necessario segnare quello più similare alla propria attività;

RIGO 26): l’ente può barrare tutte le attività svolte (l’elenco è sulle istruzioni), sia attività istituzionali che decommercializzate, che commerciali. Qualora non si riconosca in nessuna attività, può anche non barrare alcuna casella.

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MODELLO EAS SEMPLIFICATO - Punti MODELLO EAS SEMPLIFICATO - Punti 4), 5), 6), 25) e 26) ( CONTINUA 2)4), 5), 6), 25) e 26) ( CONTINUA 2)

Le associazioni e le società sportive dilettantistiche devono barrare anche il RIGO 20), mentre le associazioni che hanno ricevuto il riconoscimento della personalità giuridica barrano “SI’” al RIGO 3).

Per questi enti, per le informazioni non desunti dai dati in possesso dell’Amministrazione, l’Agenzia delle Entrate potrà inoltrare specifiche richieste alle singole associazioni o agli enti centrali di appartenenza.

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COMPILAZIONE MODELLO EASCOMPILAZIONE MODELLO EAS

Dichiar. 1): Il rappresentante legale dichiara che non viene svolta in via esclusiva o principale attività commerciale.Dichiar. 2): Indicare se è stato adottato lo statuto (barrare la casella “SI” o “NO”).Dichiar. 3): Indicare se l’ente ha o meno la personalità giuridica (barrare la casella “SI” o “NO”). Indicare “SI” anche se il riconoscimento della personalità giuridica è stato solo richiesto e non ancora ottenuto.

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Dichiar. 7): Indicare le modalità di convocazione degli associati alle assemblee generali, indicando se la convocazione è individuale o collettiva.

Dichiar. 8): Indicare se gli associati maggiorenni hanno parità di diritti nell’elettorato attivo e passivo. Il riferimento alla maggiore età è valido,

ovviamente, solo per le persone fisiche. Ciò che rileva, ai fini della risposta, è la parità di diritti nell’elettorato attivo e passivo. Pertanto,

occorre sempre formulare la risposta barrando la casella “sì” ogniqualvolta gli associati (anche diversi dalle persone fisiche) abbiano parità di diritti nell’elettorato attivo e passivo.

Dichiar. 9): Specificare se le quote associative sono uguali e non differenziate. Se vi sono più categorie di associati e le quote sono uguali solo nell’ambito di una medesima categoria, va comunque barrata la

casella “NO”. Le caselle del presente punto non vanno barrate se non è previsto il pagamento di una quota associativa. Va indicato “no” ogniqualvolta le quote non siano uguali, anche se la differenziazione derivi dalla natura degli associati o da altre loro caratteristiche.

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(continua Punti 7, 8 e 9)

Le modalità di convocazione assembleare di tipo

individuale o collettivo (Dichiarazione 7), sono richieste per verificare la democraticità della struttura e la sua trasparenza, la quale si riflette anche sulla parità di diritti ai fini dell’elettorato attivo e passivo degli associati maggiorenni (cfr Dichiarazione 8 e lettera c), comma 8, dell’art.148 TUIR).

Per quanto riguarda il Dichiarazione 9), le informazioni risultano particolarmente delicate nella loro indicazione, poiché la differenza tra categorie di soci e tra quote può nascondere l’erogazione di corrispettivi specifici per specifiche attività.

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Dichiar. 10): Indicare se i componenti degli organi amministrativi percepiscono compensi, indennità o rimborsi spese forfetari.

Il quesito incrocia con la successiva dichiarazione n.28 (assunzione degli amministratori come dipendenti) e ha lo scopo di verificare l’assenza o la presenza di lucro, guardando la congruità di eventuali rimborsi. Sono organi amministrativi il Consiglio Direttivo o il CdA e l’eventuale Comitato Esecutivo. il Collegio sindacale è solo un organo di controllo.

E’ comunque considerata corresponsione di utili, ancorché indiretta, la corresponsione di emolumenti superiori a quelli riconosciuti al presidente del collegio sindacale di una società per azioni.

Le associazioni di volontariato non possono riconoscere ai propri aderenti alcune compenso (compresi gli amministratori).

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Dichiar. 11): Indicare se è redatto il rendiconto economico-finanziario annuale (clausola obbligatoria per gli enti del comma 3 art. 148 TUIR).

Dichiar. 12): Questa dichiarazione è il cuore del modello.

Bisogna indicare se l’ente svolge attività nei confronti degli associati dietro pagamento di corrispettivi specifici. In tale rigo occorre barrare la casella “sì” in tutti i casi in cui l’ente svolga attività nei confronti degli associati dietro pagamento di corrispettivi specifici, come i versamenti per specifici beni venduti o servizi prestati. Non si considerano corrispettivi le quote ordinarie e straordinarie e le donazioni.

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Dichiar. 13): Indicare se l’ente svolge attività nei confronti dei non associati dietro pagamento di corrispettivi. L’attività svolta nei confronti dei non associati verso corrispettivo è sempre commerciale (bisogna indicare nella prima parte del modello la partita IVA).

Dichiar. 14): Indicare se gli associati corrispondono la sola quota associativa ordinaria. Nell’ipotesi in cui siano corrisposti contributi straordinari o somme una tantum barrare la casella “NO”. Qualora soltanto alcuni degli associati versino le quote associative ordinarie, la casella da barrare sarà comunque “SI”. Si precisa, inoltre, che qualora gli associati o una parte di essi, in aggiunta alle quote associative ordinarie, versino contributi straordinari o somme una tantum, occorrerà barrare la casella “no”. Non rilevano le erogazioni liberali, né i corrispettivi versati per l’acquisto di beni e servizi.

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Dichiar. 15): Indicare, barrando l’apposita casella, se l’attività svolta nei confronti dei non associati ha carattere abituale od occasionale oppure se non viene mai svolta attività nei confronti dei non associati. Il riferimento è a tutti i tipi di attività che l’ente associativo svolge all’esterno nei confronti dei non associati, indipendentemente dalla previsione di un corrispettivo in capo a questi ultimi (l’attività esterna non rientra fra quelle agevolabili, CIRC. 12/E/2009). La commercialità o meno di una attività a fini fiscali viene determinata in base a parametri oggettivi che prescindono dalle motivazioni del soggetto che le pone in essere e dalle sue finalità. L’Agenzia delle Entrate afferma, proprio nella circ. n. 12/2009, che il carattere imprenditoriale può derivare da un solo affare considerando la sua rilevanza economica e la sua complessità.

Dichiar. 16): Indicare se l’ente si avvale di personale dipendente, con riferimento all’ultimo esercizio chiuso. Nell’ambito del personale dipendente devono intendersi ricompresi anche i lavoratori percettori dei redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente ai sensi dell’articolo 50 del TUIR (anche co.co.co). Sono escluse le collaborazioni occasionali e quelle professionali.

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Dichiar. 17): Indicare se l’ente utilizza locali di proprietà.

Dichiar. 18): Indicare se l’ente utilizza locali detenuti in locazione. Al rigo 18 va barrata la casella “sì” in tutti i casi in cui l’ente associativo utilizzi locali dietro pagamento di un corrispettivo, indipendentemente dallo specifico schema contrattuale utilizzato.

Dichiar.19): Indicare se l’ente utilizza locali in comodato gratuito. Nelle tre dichiarazioni emerge il riferimento “all’utilizzo”.Si pone il rilievo, in particolare nel punto 17, sul fatto che se l’ente ha immobili che non utilizza per lo svolgimento dell’attività deve rispondere “NO”.Questa dichiarazione è rilevante ai fini ICI, in merito al godimento dell’esenzione concessa agli ENC. L’ente può utilizzare anche solo una parte dei locali di proprietà.

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Dichiar. 20): Indicare, barrando l’apposita casella, se l’ente riceve proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità abitualmente od occasionalmente oppure se non percepisce tali proventi. In caso di risposta affermativa (ossia se si ricevono proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità abitualmente od occasionalmente), indicare nell’apposito spazio, presente nello stesso rigo, l’ammontare di tali proventi, con riferimento all’ultimo esercizio chiuso.L’attività di sponsorizzazione o pubblicità è sempre commercialeDichiar. 21): Indicare se l’ente si avvale di messaggi pubblicitari per la diffusione dei propri beni e servizi. In caso di risposta affermativa, indicare nell’apposito spazio, presente nello stesso rigo, l’ammontare del costo sostenuto, con riferimento all’ultimo esercizio chiuso.

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Dichiar.22): Indicare se l’ente effettua vendita di beni o prestazioni di servizi dietro il pagamento di un prezzo. La dichiarazione va resa con riferimento alle operazioni effettuate nei confronti sia degli associati sia dei non associati.

Tale dichiarazione è stata posta anche nei quesiti 12) e 13), relativamente alle attività scolte nei confronti ai soci e ai non soci. Se si parla di attività verso soci, la vendita (ai soci) a prezzi inferiori a quelli di mercato può essere indicatore di distribuzione indiretta di utili.

(Art.10, co.6, lett. a) D.Lgs 460/97).

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Dichiar. 23): Indicare il valore medio degli ultimi tre esercizi chiusi (o del minor periodo se l’ente è costituito da meno di tre esercizi) dell’ammontare totale delle entrate dell’ente. A tal fine vanno sommate tutte le diverse tipologie di entrate (ad esempio quote associative, proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità, somme derivanti dalla vendita di beni o dalla prestazione di servizi, erogazioni liberali ricevute, inclusi i contributi pubblici, e così via). L’ammontare totale delle entrate dell’ente deve comprendere tutte le tipologie di proventi nonché tutti i ricavi, anche derivanti da attività decommercializzate, ivi compresi i proventi finanziari e straordinari.

Dichiar. 24): Indicare il numero degli associati dell’ente, con riferimento alla data di presentazione del modello: barrare la casella corrispondente alla classe di appartenenza. Occorre seguire le indicazioni contenute nel modello. Va indicato, quindi, il numero di associati relativo all’ultimo esercizio chiuso.

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Dichiar. 27): Indicare negli appositi spazi il codice fiscale degli amministratori. Nel caso in cui sia necessario indicare più di tre codici fiscali va compilato un modulo aggiuntivo, numerando progressivamente la casella “Mod. N.”, posta in alto a destra del modello.

Tali dati servono presumibilmente per controllare i soggetti, le attività svolte, incrociando i dati anche con la dichiarazione dei corrispondenti redditi.

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Dichiar. 28): Indicare se uno o più amministratori sono stati assunti anche come dipendenti (è collegata alla Dichiarazione 16).

Dichiar. 29): Indicare se uno o più amministratori svolgono la medesima funzione anche in altre associazioni non lucrative (definizione non contemplata nel diritto tributario dal fisco). Norma che si riferisce principalmente alle associazioni o società sportive dilettantistiche in quanto è vietato esercitare la medesima funzione nell’ambito della stessa federazione (Art.90, co.18 bis, Legge 289/02).

Dichiar. 30): Indicare l’ammontare di eventuali erogazioni liberali ricevute dall’ente nell’ultimo esercizio chiuso. Si considerano erogazioni liberali tutte le somme elargite da privati per spirito di liberalità senza alcun rapporto sinallagmatico diretto o indiretto fra donante e donatario. Sono escluse le quote associative e le altre somme derivanti da corrispettivi. È’ presumibile, in quanto volontà di soggetti privati, che si debba indicare anche l’ammontare del 5 per mille.

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Dichiar. 31): Indicare l’ammontare di eventuali contributi pubblici ricevuti dall’ente nell’ultimo esercizio chiuso. Nell’ammontare dei contributi pubblici vanno ricompresi tutti i contributi che l’ente associativo riceve da pubbliche amministrazioni, ivi compresi quelli aventi natura di corrispettivi, anche quelli conseguiti a seguito di convenzioni.

Dichiar. 32): Indicare l’eventuale presenza di avanzi di gestione, con riferimento all’ultimo esercizio chiuso. Occorre barrare la casella “sì” qualora, con riferimento all’ultimo esercizio chiuso, esistono avanzi di gestione anche derivanti da esercizi precedenti.

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Dichiar. 33): Indicare se l’ente organizza manifestazioni per la raccolta di fondi. In caso di risposta affermativa, indicare il numero e la durata massima, in giorni, di tali manifestazioni, nell’ultimo esercizio chiuso. In caso di più manifestazioni occorre indicare il numero di giorni della manifestazione che è durata più a lungo. Le raccolte pubbliche di fondi è decommercializzata ai fini delle imposte dirette e indirette a condizione che siano occasionali, che l’offerta ai sovventori consista di beni di modico valore o in servizi, e che dette raccolte avvengano in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione (art.148, co.3, lett. A), TUIR).

Dichiar. 34): Indicare se l’ente redige apposito rendiconto finanziario per la raccolta fondi. E’ obbligatorio e deve essere redatto entro 4 mesi dalla chiusura dell’esercizio secondo le modalità stabilite dall’art.20 DPR 600/73.

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Dichiar. 35): La presente Dichiarazione 35 deve essere compilato solo da chi si avvale della normativa prevista dai commi 3, 5, 6 e 7 dell’articolo 148 del Tuir e dai commi 4, secondo periodo, e 6 dell’articolo 4 del D.P.R. n. 633 del 1972, è stato elaborato nella forma di atto pubblico (obbligatorio in caso di ente riconosciuto giuridicamente), scrittura privata autenticata oppure scrittura privata registrata. Vanno, poi, indicati gli estremi di registrazione dell’atto costitutivo e/o dello statuto presso gli uffici dell’Amministrazione finanziaria. Il “Codice Comune” corrisponde al codice catastale del comune, rilevabile dall’elenco disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

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(continua Dichiar. 35)Nel caso in cui l’atto costitutivo e/o lo statuto siano stati registrati in tempi diversi, indicare la forma e gli estremi della registrazione dell’atto contenente l’indicazione dei requisiti di cui al comma 8 dell’articolo 148 del Tuir e del comma 7 dell’articolo 4 del D.P.R. n. 633 del 1972. Nel caso in cui siano state apportate modifiche all’atto costitutivo e/o allo statuto, indicare gli estremi dei relativi atti negli appositi righi. In caso di spazio insufficiente inserire soltanto le modifiche più recenti. Occorre fare riferimento al primo atto costitutivo e/o statuto registrato che ha recepito le clausole previste dall’articolo 148, comma 8, del TUIR e dall’articolo 4, settimo comma, del DPR n. 633 del 1972, indicando le eventuali successive modifiche intervenute entro la data i presentazione del modello.In pratica, si tratta degli enti associativi (fiscalmente agevolati) con decommercializzazione delle attività svolte – all’interno della vita associativa – in diretta attuazione degli scopi istituzionali, effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici nei confronti di: • iscritti, associati o partecipanti; • altre associazioni che svolgono la medesima attività e che per legge, regolamento, atto costitutivo o statuto fanno parte di un’unica organizzazione locale o nazionale dei rispettivi associati; • partecipanti e dei tesserati dalle rispettive organizzazioni nazionali. Ciò significa che gli altri enti che non applicano le specifiche clausole sopra indicate, ancorché abbiano uno statuto redatto in una delle predette forme, non sono tenute a compilare i relativi punti 35 e 36.

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Dichiar. 36): Nel presente punto vanno fornite informazioni sul contenuto dell’atto costitutivo e/o dello statuto. In particolare, va indicato se in essi sono espressamente previsti i requisiti di cui al comma 8 dell’articolo 148 del Tuir e del comma 7 dell’articolo 4 del D.P.R. n. 633 del 1972, barrando le relative caselle:lett. a): divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge;lett. b): obbligo di devolvere il patrimonio dell’ente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge;lett. c): disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative volte a garantire l’effettività del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati e partecipanti maggiori d’età il diritto di voto per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell’associazione;

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(continua Dichiar. 36)

lett. d): obbligo di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie;

lett. e): eleggibilità libera degli organi amministrativi, principio del voto singolo di cui all’articolo 2532, comma 2, del codice civile, sovranità dell’assemblea dei soci, associati o partecipanti e i criteri di loro ammissione ed esclusione, criteri e idonee forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci o rendiconti; è ammesso il voto per corrispondenza per le associazioni il cui atto costitutivo, anteriore al 1° gennaio 1997, preveda tale modalità di voto ai sensi dell’articolo 2532, ultimo comma, del codice civile e sempreché le stesse abbiano rilevanza a livello nazionale e siano prive di organizzazione a livello locale;

lett. f): intrasmissibilità della quota o contributo associativo ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non rivalutabilità della stessa.

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Dichiar. 37): Indicare se si è optato per il regime forfetario di cui alla legge n. 398 del 1991.

Dichiar. 38): In caso di presentazione del modello tramite intermediario, il rappresentante legale dichiara di eleggere domicilio presso l’intermediario di cui si è avvalso per la trasmissione telematica, ai fini di ogni comunicazione inerente il modello stesso.

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NOTE FINALINOTE FINALI

Si ricorda che gli enti di nuova costituzione che devono indicare, ovviamente, dati previsionali nei punti 20 (proventi per attività di sponsorizzazione), 21 (messaggi pubblicitari), 23 (ammontare medio delle entrate complessive), 24 (numero di associati), 30 (ammontare di erogazioni liberali ricevute), 31 (ammontare di contributi pubblici ricevuti).

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ALLEGATIALLEGATI1. Modello EAS;

2. Istruzioni al predetto modello EAS;

3. Art. 30 DL 185/2008;

4. CM 12/E;

5. CM 45/E del 2009;

6. Art. 148 del TUIR;

7. Art. 4 del DPR 633/72;

8. Articoli vari (www.personaedanno.it)