MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … · di modelli in grado di interpretare classi di...

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1 LICEO CLASSICO “JACOPO STELLINI” Piazza I Maggio, 26 - 33100 Udine Tel. 0432 504577 Fax. 0432 511490 Codice fiscale 80023240304 e-mail: [email protected] - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.gov.it - PEC: [email protected] PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE ISTITUTO Liceo Classico J.Stellini UD ANNO SCOLASTICO 2016/2017 INDIRIZZO Tradizionale CLASSE III SEZIONE A DISCIPLINA Fisica DOCENTE Alessandra Mossenta QUADRO ORARIO (n. ore settimanali nella classe): 2 ore settimanali. 1. FINALITA’ In accordo con quanto indicato nel POF; lo studio della Fisica, limitato agli ultimi tre anni di corso, si inserisce nel quadro educativo generale, inteso a promuovere le capacità di analisi, collegamento e valutazione critica. La Fisica costituisce palestra privilegiata per allenare gli allievi a sviluppare le facoltà di astrazione e di unificazione. La struttura epistemica della disciplina infatti poggia sull’uso del modello come strumento interpretativo della fenomenologia e sull’individuazione di un numero esiguo di modelli in grado di interpretare classi di fenomeni apparentemente distinti. La Fisica può quindi fornire agli allievi strumenti concettuali e protocolli operativi utili ad interpretare la natura, ha le caratteristiche per accrescere negli allievi l'interesse per la scienza come impresa intellettuale alta e per presentarla come parte integrante della cultura, al di là di artificiose distinzioni che, separando aspetti umanistici e scientifici, impediscono di rappresentare l’uomo come essere globalmente e non localmente pensante. Insieme alla Matematica, la Fisica rappresenta il linguaggio con cui indagare e comprendere i diversi aspetti oggettivi della realtà. È pertanto naturale che essa contribuisca alla formazione culturale dei giovani, anche (e soprattutto) di quelli che non intendono proseguire

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LICEO CLASSICO “JACOPO STELLINI” LICEO GINNASIO “JACOPO STELLINI”

Piazza I Maggio, 26 - 33100 Udine Tel. 0432 – 504577 Fax. 0432 – 511490

Codice fiscale 80023240304

e-mail: [email protected] - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.gov.it - PEC: [email protected]

Piazza I Maggio, 26 - 33100 Udine Tel. 0432 – 504577 Fax. 0432 – 511490

Codice fiscale 80023240304

mail: [email protected] - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.it - PEC: [email protected]

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

ISTITUTO Liceo Classico J.Stellini – UD ANNO SCOLASTICO 2016/2017

INDIRIZZO Tradizionale

CLASSE III SEZIONE A

DISCIPLINA Fisica

DOCENTE Alessandra Mossenta

QUADRO ORARIO (n. ore settimanali nella classe): 2 ore settimanali.

1. FINALITA’

In accordo con quanto indicato nel POF; lo studio della Fisica, limitato agli ultimi tre anni di corso, si

inserisce nel quadro educativo generale, inteso a promuovere le capacità di analisi, collegamento e

valutazione critica. La Fisica costituisce palestra privilegiata per allenare gli allievi a sviluppare le

facoltà di astrazione e di unificazione. La struttura epistemica della disciplina infatti poggia sull’uso del

modello come strumento interpretativo della fenomenologia e sull’individuazione di un numero esiguo

di modelli in grado di interpretare classi di fenomeni apparentemente distinti. La Fisica può quindi

fornire agli allievi strumenti concettuali e protocolli operativi utili ad interpretare la natura, ha le

caratteristiche per accrescere negli allievi l'interesse per la scienza come impresa intellettuale alta e per

presentarla come parte integrante della cultura, al di là di artificiose distinzioni che, separando aspetti

umanistici e scientifici, impediscono di rappresentare l’uomo come essere globalmente e non

localmente pensante. Insieme alla Matematica, la Fisica rappresenta il linguaggio con cui indagare e

comprendere i diversi aspetti oggettivi della realtà. È pertanto naturale che essa contribuisca alla

formazione culturale dei giovani, anche (e soprattutto) di quelli che non intendono proseguire

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nell’ambito degli studi scientifici. Può essere quindi significativo individuare sia finalità educative

generali (contributo della disciplina alla formazione culturale complessiva dell’allievo) sia competenze

legate all’interazione degli allievi con il contesto disciplinare specifico.

Le finalità educative della disciplina individuate come maggiormente rilevanti risultano le seguenti:

• Sviluppare le capacità logiche e critiche.

• Raggiungere un corretto equilibrio tra ragionamento induttivo e deduttivo.

• Far comprendere come sia necessario rivedere le proprie ipotesi ed opinioni in relazione alla

realtà sperimentale.

• Promuovere l’uso di un linguaggio sobrio e rispettoso delle terminologie specifiche.

• Abituare gli alunni a fornire argomentazioni oggettive per le proprie tesi.

• Educare i giovani al rispetto per la ricerca scientifica, riconoscendone il valore pratico, culturale

ed estetico.

Nella prospettiva di sviluppare un “lifelong learning” la “Raccomandazione del Parlamento Europeo e

del Consiglio del 18 dicembre 2006” individua l’importanza di sviluppare la “Competenza matematica

e competenze di base in campo scientifico e tecnologico”, sottolineando come “La competenza in

campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l'insieme delle conoscenze e delle

metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e

traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è

considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni

avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la

comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità

di ciascun cittadino.”

Nell’individuare conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza si conclude che

“Per quanto concerne la scienza e tecnologia, la conoscenza essenziale comprende i principi di base del

mondo naturale, i concetti, principi e metodi scientifici fondamentali, la tecnologia e i prodotti e

processi tecnologici, nonché la comprensione dell'impatto della scienza e della tecnologia sull'ambiente

naturale. Queste competenze dovrebbero consentire alle persone di comprendere meglio i progressi, i

limiti e i rischi delle teorie e delle applicazioni scientifiche e della tecnologia nella società in senso lato

(in relazione alla presa di decisioni, ai valori, alle questioni morali, alla cultura, ecc.).

Le abilità comprendono la capacità di utilizzare e maneggiare strumenti e macchinari tecnologici

nonché dati scientifici per raggiungere un obiettivo o per formulare una decisione o conclusione sulla

base di dati probanti. Le persone dovrebbero essere anche in grado di riconoscere gli aspetti essenziali

dell’indagine scientifica ed essere capaci di comunicare le conclusioni e i ragionamenti afferenti.

Questa competenza comprende un’attitudine di valutazione critica e curiosità, un interesse per

questioni etiche e il rispetto sia per la sicurezza sia per la sostenibilità, in particolare per quanto

concerne il progresso scientifico e tecnologico in relazione all'individuo, alla famiglia, alla comunità e

alle questioni di dimensione globale.”

Tenuto conto di ciò si può sintetizzare quanto l'insegnamento della Fisica si propone di favorire e

sviluppare negli allievi lungo tutto il triennio come:

la comprensione dei procedimenti caratteristici dell'indagine scientifica e la capacità di utilizzarli;

l'acquisizione di un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad un'adeguata interpretazione

della natura;

3

la comprensione delle potenzialità e dei limiti delle conoscenze scientifiche;

l'acquisizione di un linguaggio corretto e sintetico;

la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali ed affrontare problemi concreti anche al di

fuori dello stesso ambito disciplinare;

l'abitudine al rispetto dei fatti, al vaglio e alla ricerca di un riscontro obiettivo alle proprie ipotesi

interpretative;

l’acquisizione di atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo;

la capacità di “leggere” la realtà tecnologica;

la comprensione del rapporto esistente tra lo sviluppo della fisica e quello delle idee, della

tecnologia, del sociale;

la consapevolezza del valore culturale della fisica.

Rispetto a questa schematizzazione, in accordo con quanto già indicato nel POF, si ritiene che anche la

Fisica concorra, insieme alle altre discipline, alla promozione delle competenze chiave di cittadinanza

ed in particolare alle seguenti: comunicare, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni,

acquisire e interpretare l’informazione, imparare ad imparare.

In riferimento all’organizzazione per assi, si riconosce come l’asse scientifico-tecnologico abbia

l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e

comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte

integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di

metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a

misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. L’apprendimento dei

saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della

loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli;

favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche (ma anche

chimiche e biologiche). Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra

scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo

e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti

con soluzioni appropriate. (DM 139 del 22/08/2007).

2. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA

PROFILO GENERALE DELLA CLASSE

La III A si compone di 22 allievi, di cui 7 maschi. La classe, piuttosto eterogenea per caratteristiche

cognitive e comportamentali, presenta al suo interno allievi che si impegnano nello studio in misura o

in qualità inferiore alle necessità, accanto ad altri che invece lo fanno al meglio; nel complesso il

profitto risulta più che sufficiente. Gli allievi, in parte ancora piuttosto esuberanti e propensi alla

distrazione, stanno via via prendendo consapevolezza dell’importanza di un metodo di studio adeguato,

4

sia per quanto riguarda l’impegno domestico che sotto l’aspetto della partecipazione al dialogo

educativo in classe.

FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI:

Tecniche di osservazione nel corso delle diverse attività e delle verifiche. Colloqui con gli alunni.

Colloqui con le famiglie (ricevimenti).

LIVELLI DI PROFITTO

DISCIPLINA

D’INSEGNAMENTO

Fisica

LIVELLO BASSO

(voti inferiori alla

sufficienza)

_______________________

N. Alunni…7…

(%)…32………

LIVELLO MEDIO

(voti 6-7)

___________________

N. Alunni…10……

(%)…45………

LIVELLO ALTO

( voti 8-9-10)

_________________

N. Alunni…5……

(%)…23………

1° Livello

(ottimo)

2° Livello

(buono)

3° Livello

(discreto)

4° Livello

(sufficiente)

5° Livello

(mediocre)

6° Livello

(insufficiente)

7° Livello

(grav.insufficiente)

Alunni N.

___0_____

Alunni N.

____5_____

Alunni N.

___7______

Alunni N.

____3_____

Alunni N.

____3_____

Alunni N.

___4______

Alunni N.

_____0____

PROVE UTILIZZATE PER LA RILEVAZIONE DEI REQUISITI INIZIALI:

Test scritto (prima verifica).

3. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA

ASSE CULTURALE DEI LINGUAGGI ASSE CULTURALE MATEMATICO

ASSE CULTURALE SCIENTIFICO TECNOLOGICO ASSE CULTURALE STORICO-SOCIALE

L’asse prevalente è quello scientifico-tecnologico ed è preso a riferimento per le competenze, senza

tuttavia impedire riflessi e ricadute che, in diversi momenti, possono contribuire a sviluppare

competenze anche riguardanti altri assi: in particolare, quello matematico.

Competenze disciplinari

Obiettivi generali di competenza della

disciplina definiti all’interno dei

Dipartimenti disciplinari

1 - Individuare le variabili più opportune per descrivere o

“modellizzare” un sistema fisico. Organizzare quindi le

informazioni in proprio possesso ed utilizzare le

correlazioni tra le variabili per determinare quelle

incognite.

2 -Formulare ipotesi esplicative e previsioni, utilizzando

modelli, analogie e leggi.

3 - Riconoscere che i metodi della Fisica possono essere

applicati a qualunque contesto suscettibile di analisi

quantitativa.

4 - Formalizzare problemi di vario genere e riconoscere

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quali leggi, modelli e principi generali possono essere

utilizzati per arrivare alla loro soluzione.

5 - Sviluppare la capacità di ristrutturare i propri saperi,

dopo aver riconosciuto ed apprezzato l’importanza di

fondare la conoscenza sul rispetto dei fatti e su un nucleo

il più possibile compatto di concetti unificanti.

6 - Apprezzare e sfruttare le capacità predittive della

Fisica e delle discipline scientifiche in generale,

privilegiando tali capacità rispetto a quelle

semplicemente descrittive.

7 - Risolvere problemi ed esercizi elementari che

rappresentino immediate applicazioni delle leggi

studiate.

8 - Definire le principali grandezze fisiche oggetto dei

corsi, illustrandone il significato con brevi commenti e

semplici esempi.

9 - Saper distinguere tra elementi essenziali e secondari

di una comunicazione

ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE IN ABILITA’ E CONOSCENZE

COMPETENZE ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE

1. Individuare le variabili più

opportune per descrivere o

“modellizzare” un sistema

fisico. Organizzare quindi le

informazioni in proprio

possesso ed utilizzare le

correlazioni tra le variabili per

determinare quelle incognite.

• Raccogliere dati attraverso

l’osservazione diretta dei

fenomeni naturali (fisici), o

degli oggetti artificiali o la

consultazione di testi e manuali

o media.

• Organizzare e rappresentare i

dati raccolti.

• Utilizzare le funzioni di base

dei software più comuni per

produrre testi e comunicazioni

multimediali, calcolare e

rappresentare dati, disegnare,

catalogare informazioni, cercare

informazioni e comunicare in

rete.

• Svolgere operazioni con

• Concetto di misura e sua

approssimazione

• Errore sulla misura

• Principali strumenti e

tecniche di misurazione

• Sequenza delle operazioni da

effettuare per misurare

• Fondamentali meccanismi di

catalogazione

• Utilizzo dei principali

programmi software

• Grandezze fisiche scalari e

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scalari e con vettori (applicati e

non): somma, differenza,

prodotto scalare- vettore,

scomposizione, prodotto scalare

e vettoriale.

• Individuare una possibile

correlazione tra i dati in base a

semplici modelli descrittivi

• Presentare i risultati

dell’analisi.

• Utilizzare classificazioni,

generalizzazioni e/o schemi

logici per riconoscere il modello

di riferimento.

• Riconoscere e definire i

principali aspetti di un sistema.

vettoriali

• Concetto di sistema

• Definizioni delle grandezze

fisiche fondamentali e di quelle

derivate in meccanica.

• Leggi descrittive in

meccanica: equazioni orarie dei

moti, leggi di Keplero.

• Schemi, tabelle e grafici.

• Principali Software dedicati.

• Semplici modelli e relative

equazioni per presentare

correlazioni tra le variabili di

un fenomeno fisico:

proporzionalità diretta e

inversa alla prima e alla

seconda potenza, linearità.

2. Formulare ipotesi esplicative

e previsioni, utilizzando

modelli, analogie e leggi.

• Individuare una possibile

interpretazione dei dati in base a

modelli, analogie, leggi.

• Utilizzare modelli, analogie e

leggi per produrre previsioni

• Semplici modelli e relative

equazioni per interpretare e

prevedere l’andamento di un

fenomeno fisico:

proporzionalità diretta e

inversa alla prima e alla

seconda potenza, linearità.

• Equazioni orarie dei moti,

leggi della dinamica, principi

di conservazione, modelli di

punto materiale e di corpo

rigido.

3 - Riconoscere che i metodi

della Fisica possono essere

applicati a qualunque contesto

suscettibile di analisi

quantitativa.

• Utilizzare il controllo delle

variabili per descrivere e

interpretare situazioni di vita

quotidiana o di altre scienze.

• Il metodo scientifico,

caratteristiche operative.

4 - Formalizzare problemi di

vario genere e riconoscere

quali leggi, modelli e principi

generali possono essere

utilizzati per arrivare alla loro

soluzione.

• Riconoscere le variabili in

gioco nel problema;

• Riconoscere i parametri del

sistema.

• Individuare la natura delle

grandezze fisiche che

riguardano il sistema: di stato, di

processo, di sistema.

• Il modello di punto materiale

e quello di corpo rigido.

• Gli enti rappresentativi delle

grandezze fisiche: scalari e

vettori.

• Le regole dell’algebra per

scrivere e risolvere equazioni.

• Le leggi della cinematica,

7

• Rappresentare le grandezze

con enti appropriati (scalari e

vettori).

• Scrivere una o più equazioni

risolventi basata su leggi,

modelli e principi e operare su

di essa.

• Valutare potenzialità e limiti di

una descrizione dei sistemi

basata su organizzatori cognitivi

diversi (grandezze conservate).

della dinamica, i principi di

conservazione.

5 - Sviluppare la capacità di

ristrutturare i propri saperi,

dopo aver riconosciuto ed

apprezzato l’importanza di

fondare la conoscenza sul

rispetto dei fatti e su un nucleo

il più possibile compatto di

concetti unificanti.

• Formulare previsioni basate

sulle conoscenze acquisite in

situazioni di conflitto cognitivo,

quali il moto in

presenza/assenza di forze o la

caduta dei gravi, ideare modalità

di verifica e controllare l’esito

dell’esperimento confrontandolo

con le proprie idee spontanee.

• La spiegazione del moto

aristotelica e quella

newtoniana.

• Descrizione tolemaica

descrizione copernicana del

moto celeste.

6 - Apprezzare e sfruttare le

capacità predittive della Fisica

e delle discipline scientifiche in

generale, privilegiando tali

capacità rispetto a quelle

semplicemente descrittive.

• Utilizzare un diagramma di

corpo libero per individuare le

forze agenti su un corpo.

• Utilizzare un sistema di

riferimento per descrivere la

posizione di un corpo.

• Utilizzare i principi della

dinamica per ricavare

l’evoluzione del moto del corpo.

• Interpretare le leggi di Keplero

a partire dalla legge di

gravitazione universale.

• Utilizzare i principi di

conservazione per determinare

l’evoluzione del sistema oggetto

di studio.

•Leggi della cinematica e della

dinamica.

• Leggi di Keplero e loro

interpretazione Newtoniana.

• Diagramma di corpo libero.

• Sistemi di riferimento.

• Principi di conservazione.

• Grandezze che si conservano

(energia, quantità di moto,

momento angolare…)

7 - Risolvere problemi ed

esercizi elementari che

rappresentino immediate

applicazioni delle leggi

studiate.

• Individuare i dati del problema

e la richiesta

• Individuare la legge risolutiva.

• Ricavare i dati richiesti

attraverso la manipolazione

algebrica della legge

• Trasformare da una unità di

misura a suoi multipli o

sottomultipli tramite

equivalenze

• Conoscere la formulazione

delle leggi

• Conoscere il significato di

unità di misura.

• Notazione scientifica, ordine

di grandezza.

• Teoria degli errori.

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• Svolgere calcoli con i numeri

espressi in notazione scientifica

e con la calcolatrice associando

l’incertezza alla misura.

8 - Definire le principali

grandezze fisiche oggetto dei

corsi, illustrandone il

significato con brevi commenti

e semplici esempi.

• Collegare le grandezze fisiche

oggetto di studio con la

fenomenologia che descrivono

• Individuare un significato

attraverso la classe di fenomeni

che sono descritti o interpretati

da esse.

• Concetto di grandezza fisica.

• Definizioni delle grandezze

fisiche oggetto di studio e delle

loro proprietà.

• Ruolo di ciascuna grandezza.

9 - Saper distinguere tra

elementi essenziali e secondari

di una comunicazione

• Selezionare nella descrizione

della fenomenologia gli

elementi legati alle leggi che

possono descrivere/interpretare

il sistema da quelli ininfluenti.

• Costruire diagrammi di corpo

libero rispetto a

fenomeni/sistemi.

• Utilizzare software di

modellizzazione e simulazione

• Definizioni delle grandezze

fisiche oggetto di studio e delle

loro proprietà

• Strumenti rappresentativi

delle grandezze fisiche: vettori

• Leggi fisiche

• Software di modellizzazione

e simulazione

4. CONTENUTI DEL PROGRAMMA

Primo quadrimestre

La matematica per la fisica:

Sistemi di riferimento: il sistema di riferimento cartesiano ad 1, 2, 3 dimensioni.

Grandezze scalari e vettoriali: i vettori come strumento per rappresentare le grandezze vettoriali,

operazioni con i vettori (somma, differenza, prodotto con uno scalare, prodotto scalare e prodotto

vettoriale), scomposizione di un vettore lungo due direzioni assegnate, rappresentazione dei vettori sul

piano cartesiano e operazioni con le componenti.

La notazione scientifica, ordini di grandezza, operazioni con numeri espressi in notazione scientifica.

Il metodo scientifico:

Metodo e strumenti della fisica, grandezze e loro misura; il Sistema Internazionale. Caratteristiche

degli strumenti di misura.

Errori di misura, istogramma delle frequenze, gaussiana. Errore assoluto ed errore relativo. La

propagazione dell’errore nelle misure indirette.

Cinematica:

La descrizione del moto: posizione, spostamento, traiettoria.

I vettori velocità e accelerazione nel piano.

La legge oraria di un moto, la velocità media e quella istantanea.

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Moti rettilinei: la velocità costante, leggi del moto rettilineo uniforme e relativi grafici, pendenza della

retta e velocità. Spazio nel piano v-t, fattori di conversione delle grandezze derivate.

La velocità istantanea come pendenza della tangente alla curva della legge oraria del moto.

L'accelerazione media e quella istantanea; l’accelerazione costante, il moto rettilineo uniformemente

accelerato, leggi e grafici relativi; lo spazio percorso e la integrazione grafica nel piano v-t.

Le forze:

Il concetto di forza. Caratteristiche della forza, somma e scomposizione di forze, la forza elastica e la

legge di Hooke, il dinamometro.

Forze di contatto e pressione; l'attrito.

Statica:

L'equilibrio di un punto, il modello di punto materiale e quello di corpo rigido, composizione di forze

concorrenti e di forze parallele, baricentro, coppia di forze, l'equilibrio di un corpo rigido. Equilibrio su

un piano inclinato.

Secondo quadrimestre

Cinematica:

Misura degli angoli in radianti. Moto circolare uniforme: periodo e frequenza, velocità angolare, e

periferica, accelerazione centripeta. La composizione dei moti.

Dinamica:

Le leggi della dinamica; differenza tra massa e peso, massa inerziale e massa gravitazionale; il moto di

caduta di un grave, il piano inclinato, il moto parabolico; la forza centripeta.

La quantità di moto e la formulazione del principio di azione e reazione in termini della sua variazione;

la conservazione della quantità di moto e gli urti. Teorema dell’impulso.

Il moto di un corpo rigido, le rotazioni e il momento angolare.

Sistemi di riferimento inerziali, principio di relatività di Galileo, forze apparenti.

Le forze fondamentali della natura: interazione gravitazionale e leggi di Keplero, densità e peso

specifico, interazione coulombiana e suddivisione dei materiali attraverso le loro proprietà elettriche;

cenni sull'interazione nucleare e sulla nozione di campo.

Lavoro ed energia:

Lavoro, rendimento, potenza, l'energia cinetica e il teorema delle forze vive, l'energia potenziale, il

caso gravitazionale (generale e del peso) e il caso della molla, forze conservative, la conservazione

dell'energia meccanica.

Aspetti tecnologici della locomozione: tenuta di strada, urti.

5. MODULI INTERIDISCIPLINARI

Ogni problema può riferirsi all’asse matematico per la trattazione formalizzata, a quello dei linguaggi

per la modalità comunicativa impiegata.

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6. ATTIVITA’ SVOLTE DAGLI STUDENTI

Svolgimento di esercizi / problemi singolarmente o in gruppo (confronto)

Memorizzazione e rielaborazione di conoscenze

Utilizzo di software dedicati

Esecuzione e analisi di semplici esperienze

Partecipazione al dialogo educativo con richieste pertinenti e puntuali e risposte alle richieste

dell’insegnante.

7. METODOLOGIE

Lezione frontale; Lezione dialogata; Metodo induttivo; Metodo deduttivo; Metodo esperienziale;

Metodo scientifico; Ricerca individuale e/o di gruppo; Scoperta guidata; Problem solving;

Brainstorming;

8. MEZZI DIDATTICI

a) Testi adottati: libri di testo:

Titolo: FISICA - VOL. 1 + CDROM. MECCANICA (LIBRO+ONLINE)

Autore Cutnell John / Johnson Kenneth

Casa Editrice Zanichelli

b) Eventuali sussidi didattici o testi di approfondimento: fotocopie; programmi software dedicati

tipo TRACKER e simulazioni.

c) Attrezzature e spazi didattici utilizzati: lavagna / LIM /calcolatrice.

9. MODALITA' DI VERIFICA DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO

TIPOLOGIA DI PROVE DI

VERIFICA

SCANSIONE TEMPORALE

Prove scritte di tipologia 1, 2, 3.

Prove orali di tipologia 3 e 4. [1] Test;

[2] Questionari (Prove strutturate)

[3] Risoluzione di problemi ed esercizi;

[4] Interrogazioni;

[5] Osservazioni sul comportamento di

lavoro (partecipazione, impegno, metodo di

studio e di lavoro, etc.);

N. verifiche sommative previste per quadrimestre:

2 tra scritte e orali per gli allievi di livello insufficiente.

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MODALITÀ DI RECUPERO MODALITÀ DI APPROFONDIMENTO

Recupero curriculare:

Per le attività di recupero, in coerenza con il

POF, si adopereranno le seguenti strategie e

metodologie didattiche:

[1] Riproposizione dei contenuti in forma

o contesto diversificati;

[2] Attività guidate a crescente livello di

difficoltà;

[3] Esercitazioni per migliorare il metodo

di studio e di lavoro;

Esercizi dedicati sul testo

Ricerche in rete [1] Rielaborazione e problematizzazione dei contenuti

[2] Impulso allo spirito critico e alla creatività

[3] Esercitazioni per affinare il metodo di studio e di lavoro

Attività previste per la valorizzazione delle eccellenze

Richieste di sviluppare in autonomia temi non

trattati a lezione

Partecipazione alle competizioni proposte

dall’Istituto

10. CRITERI DI VALUTAZIONE

Vengono accolte tutte le accezioni sottostanti caratterizzanti la natura della valutazione, intesa non solo

in riferimento all’allievo, ma anche all’efficacia didattica dell’intervento, e quindi:

[1]Valutazione trasparente e condivisa, sia nei fini che nelle procedure;

[2]Valutazione come sistematica verifica dell'efficacia della programmazione per eventuali

aggiustamenti di impostazione;

[3]Valutazione come impulso al massimo sviluppo della personalità (valutazione formativa);

[4]Valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo conto della situazione di

partenza (valutazione sommativa);

[5]Valutazione/misurazione dell'eventuale distanza degli apprendimenti degli alunni dallo standard di

riferimento (valutazione comparativa);

[6]Valutazione come incentivo alla costruzione di un realistico concetto di sé in funzione delle future

scelte (valutazione orientativa).

Per la valutazione dei livelli di competenze si seguirà la tabella già espressa nel POF, in cui si correla la

descrizione della prestazione al livello di competenza attraverso opportuni indicatori; in riferimento alle

valutazioni numeriche delle prove si seguirà la griglia qui riportata:

Descrizione della prestazione Voto in decimi

Mancanza totale di elementi positivi di valutazione ≤3

Gravi lacune nella preparazione ed incapacità di giungere ad una sintesi logica e coerente 4

Lacune su concetti significativi e/o carenze nelle abilità procedurali 5

12

Comprensione delle linee generali della materia ed acquisizione delle tecniche di calcolo, con

capacità di orientarsi in modo abbastanza autonomo

6

Capacità di orientarsi nella disciplina e di utilizzare in modo sostanzialmente autonomo le

conoscenze acquisite

7

Conoscenza articolata degli argomenti e loro applicazione sicura 8

Attitudini per il ragionamento logico - deduttivo e/o spiccate doti d’intuizione, esposizione lucida

ed efficace, approfondimento personale della disciplina, capacità di proporre tecniche risolutive

originali

9/10

11. COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA

In accordo con quanto riportato nel POF, si riconosce che la Matematica e la Fisica concorrono,

insieme alle altre discipline, alla promozione delle competenze chiave di cittadinanza ed in

particolare alle seguenti: comunicare, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni,

acquisire e interpretare l’informazione, imparare ad imparare.

A) COMPETENZE DI CARATTERE METODOLOGICO E STRUMENTALE

1. IMPARARE A IMPARARE:

La Fisica, come la Matematica, svolge un ruolo insostituibile nel conseguimento della competenza

“imparare ad imparare”, considerata tra quelle fondamentali secondo la “Raccomandazione del

Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006”. La metodologia comunemente

adottata nell’insegnamento delle discipline scientifiche, infatti, è tradizionalmente tesa a scardinare

e scoraggiare gli apprendimenti mnemonici, incapaci per la loro rigidità e staticità di evolvere in

autentiche e significative competenze; al contrario, essa stimola apprendimenti significativi e

trasferibili ad ambiti diversi. Ciò comporta acquisire, elaborare, assimilare nuove conoscenze e

abilità a partire da quelle di base, e valutare tale processo come base per organizzare il proprio

apprendimento. Le fonti cui riferirsi per reperire l’informazione aumentano nel corso degli studi,

parallelamente all’abitudine all’utilizzo di fonti diverse: le prime attività mirano ad abituare gli

allievi all’uso del libro di testo e ad integrare autonomamente i suoi contenuti con la curvatura data

loro in classe, e tale competenza va utilizzata lungo tutto il corso di studi. Inoltre, una pratica

didattica ormai consolidata, costituita dallo svolgimento guidato e collaborativo di problemi, dalla

correzione del lavoro domestico o degli esercizi assegnati in occasione delle periodiche verifiche

formali, consente quotidianamente allo studente di valutare l’efficacia del proprio metodo di studio

e di correggere conseguentemente le strategie di apprendimento adottate.

2. RISOLVERE PROBLEMI

3. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI

4. ACQUISIRE E INTERPRETARE LE INFORMAZIONI

Per quanto riguarda le competenze relative alla soluzione di problemi, all’individuazione di

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relazioni e collegamenti e all’interpretazione delle informazioni, esse richiamano puntualmente

una serie di obiettivi di apprendimento specifici che, da sempre, caratterizzano l’insegnamento

della discipline scientifiche. Il passaggio dal problema posto in linguaggio naturale alla sua

formulazione in linguaggio matematico, il problem posing, la individuazione di strategie risolutive

e dei dati/informazioni necessari alla loro attuazione, l’effettivo svolgimento della procedura

risolutiva, il controllo della compatibilità della soluzione trovata, sono passi che presuppongono

l’acquisizione delle competenze a individuare collegamenti e relazioni e a acquisire e interpretare

le informazioni. In linea di massima, tutte le richieste poste agli studenti si traducono in situazioni

problematiche la cui soluzione, inevitabilmente, presuppone la capacità di interpretare e rielaborare

informazioni di vario genere. Le competenze 3 e 4 sono poi fondamentali, alla base

dell’epistemologia della fisica. Il metodo sperimentale si basa sulla possibilità di acquisire

informazioni dal mondo reale, di interpretarle dopo aver ordinato i dati, di individuare tra esse

collegamenti e relazioni che costituiranno il successivo corpus disciplinare. Anche attività di

misura molto semplici, come quella relativa alla misura della somma degli angoli interni in un

triangolo può essere esemplificativa di un articolato processo di incremento di conoscenza.

B) COMPETENZE DI RELAZIONE E INTERAZIONE

5. COMUNICARE:

Tutti i contenuti disciplinari, per quanto in misura diversa, contribuiscono allo sviluppo delle

competenze di comunicazione, tanto orale quanto scritta, sia nel linguaggio naturale che in quello

formalizzato. Nella Fisica in particolare emerge costantemente la necessità di una comunicazione

non ambigua e dell’utilizzo di una terminologia rigorosamente ed esaustivamente definita, dal

momento che numerosi concetti (ad esempio, quello di forza) sono denotati dagli stessi termini che

indicano sostantivi utilizzati in linguaggio naturale con significato diverso. La comunicazione

degli esiti degli esperimenti coinvolge invece un piano ulteriore, quello della comunicazione dei

dati di misura, che per fornire informazioni significative deve guadagnare efficacia con una

rappresentazione adeguata al singolo insieme di dati. La competenza che è possibile guadagnare è

duplice, sia nel produrre comunicazione chiara ed esaustiva dei dati (spesso in forma grafica) sia

nel leggerla e assimilarla, se è stata efficace.

6. COLLABORARE E PARTECIPARE:

La collaborazione durante le attività di risoluzione degli esercizi (anche domestici) o di

interpretazione della fenomenologia e l’ascolto attento delle opinioni altrui comportano una

crescita collettiva e personale nella disciplina. Nel lavoro sperimentale la collaborazione di

ciascuno alla riuscita dell’attività favorisce anche l’insorgenza di nuovi spunti di riflessione non

previsti.

C) COMPETENZE LEGATE ALLO SVILUPPO DELLA PERSONA, NELLA

COSTRUZIONE DEL SÉ

7. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE:

Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della

realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse

concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte consapevoli ed autonome nei

molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale. E’ molto importante fornire strumenti

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per far acquisire una visione critica sulle proposte che vengono dalla comunità scientifica e

tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico,

biologico e naturale) e aree di conoscenze al confine tra le discipline anche diversi da quelli su cui

si è avuto conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai

problemi della salvaguardia della biosfera. L’abitudine a portare in classe i materiali necessari al

lavoro quotidiano, a svolgere con continuità i compiti assegnati, a produrre interventi e richieste

chiaramente formulate sono indicatori di autonomia e responsabilità anche per la fisica.

Udine, 26/11/2016 Il Docente Alessandra Mossenta