MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER … · di modelli in grado di interpretare classi di...
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LICEO CLASSICO “JACOPO STELLINI” LICEO GINNASIO “JACOPO STELLINI”
Piazza I Maggio, 26 - 33100 Udine Tel. 0432 – 504577 Fax. 0432 – 511490
Codice fiscale 80023240304
e-mail: [email protected] - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.gov.it - PEC: [email protected]
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PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE
ISTITUTO Liceo Classico J.Stellini – UD ANNO SCOLASTICO 2016/2017
INDIRIZZO Tradizionale
CLASSE III SEZIONE A
DISCIPLINA Fisica
DOCENTE Alessandra Mossenta
QUADRO ORARIO (n. ore settimanali nella classe): 2 ore settimanali.
1. FINALITA’
In accordo con quanto indicato nel POF; lo studio della Fisica, limitato agli ultimi tre anni di corso, si
inserisce nel quadro educativo generale, inteso a promuovere le capacità di analisi, collegamento e
valutazione critica. La Fisica costituisce palestra privilegiata per allenare gli allievi a sviluppare le
facoltà di astrazione e di unificazione. La struttura epistemica della disciplina infatti poggia sull’uso del
modello come strumento interpretativo della fenomenologia e sull’individuazione di un numero esiguo
di modelli in grado di interpretare classi di fenomeni apparentemente distinti. La Fisica può quindi
fornire agli allievi strumenti concettuali e protocolli operativi utili ad interpretare la natura, ha le
caratteristiche per accrescere negli allievi l'interesse per la scienza come impresa intellettuale alta e per
presentarla come parte integrante della cultura, al di là di artificiose distinzioni che, separando aspetti
umanistici e scientifici, impediscono di rappresentare l’uomo come essere globalmente e non
localmente pensante. Insieme alla Matematica, la Fisica rappresenta il linguaggio con cui indagare e
comprendere i diversi aspetti oggettivi della realtà. È pertanto naturale che essa contribuisca alla
formazione culturale dei giovani, anche (e soprattutto) di quelli che non intendono proseguire
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nell’ambito degli studi scientifici. Può essere quindi significativo individuare sia finalità educative
generali (contributo della disciplina alla formazione culturale complessiva dell’allievo) sia competenze
legate all’interazione degli allievi con il contesto disciplinare specifico.
Le finalità educative della disciplina individuate come maggiormente rilevanti risultano le seguenti:
• Sviluppare le capacità logiche e critiche.
• Raggiungere un corretto equilibrio tra ragionamento induttivo e deduttivo.
• Far comprendere come sia necessario rivedere le proprie ipotesi ed opinioni in relazione alla
realtà sperimentale.
• Promuovere l’uso di un linguaggio sobrio e rispettoso delle terminologie specifiche.
• Abituare gli alunni a fornire argomentazioni oggettive per le proprie tesi.
• Educare i giovani al rispetto per la ricerca scientifica, riconoscendone il valore pratico, culturale
ed estetico.
Nella prospettiva di sviluppare un “lifelong learning” la “Raccomandazione del Parlamento Europeo e
del Consiglio del 18 dicembre 2006” individua l’importanza di sviluppare la “Competenza matematica
e competenze di base in campo scientifico e tecnologico”, sottolineando come “La competenza in
campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l'insieme delle conoscenze e delle
metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e
traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è
considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni
avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la
comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità
di ciascun cittadino.”
Nell’individuare conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza si conclude che
“Per quanto concerne la scienza e tecnologia, la conoscenza essenziale comprende i principi di base del
mondo naturale, i concetti, principi e metodi scientifici fondamentali, la tecnologia e i prodotti e
processi tecnologici, nonché la comprensione dell'impatto della scienza e della tecnologia sull'ambiente
naturale. Queste competenze dovrebbero consentire alle persone di comprendere meglio i progressi, i
limiti e i rischi delle teorie e delle applicazioni scientifiche e della tecnologia nella società in senso lato
(in relazione alla presa di decisioni, ai valori, alle questioni morali, alla cultura, ecc.).
Le abilità comprendono la capacità di utilizzare e maneggiare strumenti e macchinari tecnologici
nonché dati scientifici per raggiungere un obiettivo o per formulare una decisione o conclusione sulla
base di dati probanti. Le persone dovrebbero essere anche in grado di riconoscere gli aspetti essenziali
dell’indagine scientifica ed essere capaci di comunicare le conclusioni e i ragionamenti afferenti.
Questa competenza comprende un’attitudine di valutazione critica e curiosità, un interesse per
questioni etiche e il rispetto sia per la sicurezza sia per la sostenibilità, in particolare per quanto
concerne il progresso scientifico e tecnologico in relazione all'individuo, alla famiglia, alla comunità e
alle questioni di dimensione globale.”
Tenuto conto di ciò si può sintetizzare quanto l'insegnamento della Fisica si propone di favorire e
sviluppare negli allievi lungo tutto il triennio come:
la comprensione dei procedimenti caratteristici dell'indagine scientifica e la capacità di utilizzarli;
l'acquisizione di un corpo organico di contenuti e metodi finalizzati ad un'adeguata interpretazione
della natura;
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la comprensione delle potenzialità e dei limiti delle conoscenze scientifiche;
l'acquisizione di un linguaggio corretto e sintetico;
la capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali ed affrontare problemi concreti anche al di
fuori dello stesso ambito disciplinare;
l'abitudine al rispetto dei fatti, al vaglio e alla ricerca di un riscontro obiettivo alle proprie ipotesi
interpretative;
l’acquisizione di atteggiamenti fondati sulla collaborazione interpersonale e di gruppo;
la capacità di “leggere” la realtà tecnologica;
la comprensione del rapporto esistente tra lo sviluppo della fisica e quello delle idee, della
tecnologia, del sociale;
la consapevolezza del valore culturale della fisica.
Rispetto a questa schematizzazione, in accordo con quanto già indicato nel POF, si ritiene che anche la
Fisica concorra, insieme alle altre discipline, alla promozione delle competenze chiave di cittadinanza
ed in particolare alle seguenti: comunicare, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni,
acquisire e interpretare l’informazione, imparare ad imparare.
In riferimento all’organizzazione per assi, si riconosce come l’asse scientifico-tecnologico abbia
l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e
comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte
integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di
metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a
misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. L’apprendimento dei
saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della
loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli;
favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche (ma anche
chimiche e biologiche). Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra
scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo
e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti
con soluzioni appropriate. (DM 139 del 22/08/2007).
2. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
PROFILO GENERALE DELLA CLASSE
La III A si compone di 22 allievi, di cui 7 maschi. La classe, piuttosto eterogenea per caratteristiche
cognitive e comportamentali, presenta al suo interno allievi che si impegnano nello studio in misura o
in qualità inferiore alle necessità, accanto ad altri che invece lo fanno al meglio; nel complesso il
profitto risulta più che sufficiente. Gli allievi, in parte ancora piuttosto esuberanti e propensi alla
distrazione, stanno via via prendendo consapevolezza dell’importanza di un metodo di studio adeguato,
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sia per quanto riguarda l’impegno domestico che sotto l’aspetto della partecipazione al dialogo
educativo in classe.
FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI:
Tecniche di osservazione nel corso delle diverse attività e delle verifiche. Colloqui con gli alunni.
Colloqui con le famiglie (ricevimenti).
LIVELLI DI PROFITTO
DISCIPLINA
D’INSEGNAMENTO
Fisica
LIVELLO BASSO
(voti inferiori alla
sufficienza)
_______________________
N. Alunni…7…
(%)…32………
LIVELLO MEDIO
(voti 6-7)
___________________
N. Alunni…10……
(%)…45………
LIVELLO ALTO
( voti 8-9-10)
_________________
N. Alunni…5……
(%)…23………
1° Livello
(ottimo)
2° Livello
(buono)
3° Livello
(discreto)
4° Livello
(sufficiente)
5° Livello
(mediocre)
6° Livello
(insufficiente)
7° Livello
(grav.insufficiente)
Alunni N.
___0_____
Alunni N.
____5_____
Alunni N.
___7______
Alunni N.
____3_____
Alunni N.
____3_____
Alunni N.
___4______
Alunni N.
_____0____
PROVE UTILIZZATE PER LA RILEVAZIONE DEI REQUISITI INIZIALI:
Test scritto (prima verifica).
3. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA
ASSE CULTURALE DEI LINGUAGGI ASSE CULTURALE MATEMATICO
ASSE CULTURALE SCIENTIFICO TECNOLOGICO ASSE CULTURALE STORICO-SOCIALE
L’asse prevalente è quello scientifico-tecnologico ed è preso a riferimento per le competenze, senza
tuttavia impedire riflessi e ricadute che, in diversi momenti, possono contribuire a sviluppare
competenze anche riguardanti altri assi: in particolare, quello matematico.
Competenze disciplinari
Obiettivi generali di competenza della
disciplina definiti all’interno dei
Dipartimenti disciplinari
1 - Individuare le variabili più opportune per descrivere o
“modellizzare” un sistema fisico. Organizzare quindi le
informazioni in proprio possesso ed utilizzare le
correlazioni tra le variabili per determinare quelle
incognite.
2 -Formulare ipotesi esplicative e previsioni, utilizzando
modelli, analogie e leggi.
3 - Riconoscere che i metodi della Fisica possono essere
applicati a qualunque contesto suscettibile di analisi
quantitativa.
4 - Formalizzare problemi di vario genere e riconoscere
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quali leggi, modelli e principi generali possono essere
utilizzati per arrivare alla loro soluzione.
5 - Sviluppare la capacità di ristrutturare i propri saperi,
dopo aver riconosciuto ed apprezzato l’importanza di
fondare la conoscenza sul rispetto dei fatti e su un nucleo
il più possibile compatto di concetti unificanti.
6 - Apprezzare e sfruttare le capacità predittive della
Fisica e delle discipline scientifiche in generale,
privilegiando tali capacità rispetto a quelle
semplicemente descrittive.
7 - Risolvere problemi ed esercizi elementari che
rappresentino immediate applicazioni delle leggi
studiate.
8 - Definire le principali grandezze fisiche oggetto dei
corsi, illustrandone il significato con brevi commenti e
semplici esempi.
9 - Saper distinguere tra elementi essenziali e secondari
di una comunicazione
ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE IN ABILITA’ E CONOSCENZE
COMPETENZE ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE
1. Individuare le variabili più
opportune per descrivere o
“modellizzare” un sistema
fisico. Organizzare quindi le
informazioni in proprio
possesso ed utilizzare le
correlazioni tra le variabili per
determinare quelle incognite.
• Raccogliere dati attraverso
l’osservazione diretta dei
fenomeni naturali (fisici), o
degli oggetti artificiali o la
consultazione di testi e manuali
o media.
• Organizzare e rappresentare i
dati raccolti.
• Utilizzare le funzioni di base
dei software più comuni per
produrre testi e comunicazioni
multimediali, calcolare e
rappresentare dati, disegnare,
catalogare informazioni, cercare
informazioni e comunicare in
rete.
• Svolgere operazioni con
• Concetto di misura e sua
approssimazione
• Errore sulla misura
• Principali strumenti e
tecniche di misurazione
• Sequenza delle operazioni da
effettuare per misurare
• Fondamentali meccanismi di
catalogazione
• Utilizzo dei principali
programmi software
• Grandezze fisiche scalari e
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scalari e con vettori (applicati e
non): somma, differenza,
prodotto scalare- vettore,
scomposizione, prodotto scalare
e vettoriale.
• Individuare una possibile
correlazione tra i dati in base a
semplici modelli descrittivi
• Presentare i risultati
dell’analisi.
• Utilizzare classificazioni,
generalizzazioni e/o schemi
logici per riconoscere il modello
di riferimento.
• Riconoscere e definire i
principali aspetti di un sistema.
vettoriali
• Concetto di sistema
• Definizioni delle grandezze
fisiche fondamentali e di quelle
derivate in meccanica.
• Leggi descrittive in
meccanica: equazioni orarie dei
moti, leggi di Keplero.
• Schemi, tabelle e grafici.
• Principali Software dedicati.
• Semplici modelli e relative
equazioni per presentare
correlazioni tra le variabili di
un fenomeno fisico:
proporzionalità diretta e
inversa alla prima e alla
seconda potenza, linearità.
2. Formulare ipotesi esplicative
e previsioni, utilizzando
modelli, analogie e leggi.
• Individuare una possibile
interpretazione dei dati in base a
modelli, analogie, leggi.
• Utilizzare modelli, analogie e
leggi per produrre previsioni
• Semplici modelli e relative
equazioni per interpretare e
prevedere l’andamento di un
fenomeno fisico:
proporzionalità diretta e
inversa alla prima e alla
seconda potenza, linearità.
• Equazioni orarie dei moti,
leggi della dinamica, principi
di conservazione, modelli di
punto materiale e di corpo
rigido.
3 - Riconoscere che i metodi
della Fisica possono essere
applicati a qualunque contesto
suscettibile di analisi
quantitativa.
• Utilizzare il controllo delle
variabili per descrivere e
interpretare situazioni di vita
quotidiana o di altre scienze.
• Il metodo scientifico,
caratteristiche operative.
4 - Formalizzare problemi di
vario genere e riconoscere
quali leggi, modelli e principi
generali possono essere
utilizzati per arrivare alla loro
soluzione.
• Riconoscere le variabili in
gioco nel problema;
• Riconoscere i parametri del
sistema.
• Individuare la natura delle
grandezze fisiche che
riguardano il sistema: di stato, di
processo, di sistema.
• Il modello di punto materiale
e quello di corpo rigido.
• Gli enti rappresentativi delle
grandezze fisiche: scalari e
vettori.
• Le regole dell’algebra per
scrivere e risolvere equazioni.
• Le leggi della cinematica,
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• Rappresentare le grandezze
con enti appropriati (scalari e
vettori).
• Scrivere una o più equazioni
risolventi basata su leggi,
modelli e principi e operare su
di essa.
• Valutare potenzialità e limiti di
una descrizione dei sistemi
basata su organizzatori cognitivi
diversi (grandezze conservate).
della dinamica, i principi di
conservazione.
5 - Sviluppare la capacità di
ristrutturare i propri saperi,
dopo aver riconosciuto ed
apprezzato l’importanza di
fondare la conoscenza sul
rispetto dei fatti e su un nucleo
il più possibile compatto di
concetti unificanti.
• Formulare previsioni basate
sulle conoscenze acquisite in
situazioni di conflitto cognitivo,
quali il moto in
presenza/assenza di forze o la
caduta dei gravi, ideare modalità
di verifica e controllare l’esito
dell’esperimento confrontandolo
con le proprie idee spontanee.
• La spiegazione del moto
aristotelica e quella
newtoniana.
• Descrizione tolemaica
descrizione copernicana del
moto celeste.
6 - Apprezzare e sfruttare le
capacità predittive della Fisica
e delle discipline scientifiche in
generale, privilegiando tali
capacità rispetto a quelle
semplicemente descrittive.
• Utilizzare un diagramma di
corpo libero per individuare le
forze agenti su un corpo.
• Utilizzare un sistema di
riferimento per descrivere la
posizione di un corpo.
• Utilizzare i principi della
dinamica per ricavare
l’evoluzione del moto del corpo.
• Interpretare le leggi di Keplero
a partire dalla legge di
gravitazione universale.
• Utilizzare i principi di
conservazione per determinare
l’evoluzione del sistema oggetto
di studio.
•Leggi della cinematica e della
dinamica.
• Leggi di Keplero e loro
interpretazione Newtoniana.
• Diagramma di corpo libero.
• Sistemi di riferimento.
• Principi di conservazione.
• Grandezze che si conservano
(energia, quantità di moto,
momento angolare…)
7 - Risolvere problemi ed
esercizi elementari che
rappresentino immediate
applicazioni delle leggi
studiate.
• Individuare i dati del problema
e la richiesta
• Individuare la legge risolutiva.
• Ricavare i dati richiesti
attraverso la manipolazione
algebrica della legge
• Trasformare da una unità di
misura a suoi multipli o
sottomultipli tramite
equivalenze
• Conoscere la formulazione
delle leggi
• Conoscere il significato di
unità di misura.
• Notazione scientifica, ordine
di grandezza.
• Teoria degli errori.
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• Svolgere calcoli con i numeri
espressi in notazione scientifica
e con la calcolatrice associando
l’incertezza alla misura.
8 - Definire le principali
grandezze fisiche oggetto dei
corsi, illustrandone il
significato con brevi commenti
e semplici esempi.
• Collegare le grandezze fisiche
oggetto di studio con la
fenomenologia che descrivono
• Individuare un significato
attraverso la classe di fenomeni
che sono descritti o interpretati
da esse.
• Concetto di grandezza fisica.
• Definizioni delle grandezze
fisiche oggetto di studio e delle
loro proprietà.
• Ruolo di ciascuna grandezza.
9 - Saper distinguere tra
elementi essenziali e secondari
di una comunicazione
• Selezionare nella descrizione
della fenomenologia gli
elementi legati alle leggi che
possono descrivere/interpretare
il sistema da quelli ininfluenti.
• Costruire diagrammi di corpo
libero rispetto a
fenomeni/sistemi.
• Utilizzare software di
modellizzazione e simulazione
• Definizioni delle grandezze
fisiche oggetto di studio e delle
loro proprietà
• Strumenti rappresentativi
delle grandezze fisiche: vettori
• Leggi fisiche
• Software di modellizzazione
e simulazione
4. CONTENUTI DEL PROGRAMMA
Primo quadrimestre
La matematica per la fisica:
Sistemi di riferimento: il sistema di riferimento cartesiano ad 1, 2, 3 dimensioni.
Grandezze scalari e vettoriali: i vettori come strumento per rappresentare le grandezze vettoriali,
operazioni con i vettori (somma, differenza, prodotto con uno scalare, prodotto scalare e prodotto
vettoriale), scomposizione di un vettore lungo due direzioni assegnate, rappresentazione dei vettori sul
piano cartesiano e operazioni con le componenti.
La notazione scientifica, ordini di grandezza, operazioni con numeri espressi in notazione scientifica.
Il metodo scientifico:
Metodo e strumenti della fisica, grandezze e loro misura; il Sistema Internazionale. Caratteristiche
degli strumenti di misura.
Errori di misura, istogramma delle frequenze, gaussiana. Errore assoluto ed errore relativo. La
propagazione dell’errore nelle misure indirette.
Cinematica:
La descrizione del moto: posizione, spostamento, traiettoria.
I vettori velocità e accelerazione nel piano.
La legge oraria di un moto, la velocità media e quella istantanea.
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Moti rettilinei: la velocità costante, leggi del moto rettilineo uniforme e relativi grafici, pendenza della
retta e velocità. Spazio nel piano v-t, fattori di conversione delle grandezze derivate.
La velocità istantanea come pendenza della tangente alla curva della legge oraria del moto.
L'accelerazione media e quella istantanea; l’accelerazione costante, il moto rettilineo uniformemente
accelerato, leggi e grafici relativi; lo spazio percorso e la integrazione grafica nel piano v-t.
Le forze:
Il concetto di forza. Caratteristiche della forza, somma e scomposizione di forze, la forza elastica e la
legge di Hooke, il dinamometro.
Forze di contatto e pressione; l'attrito.
Statica:
L'equilibrio di un punto, il modello di punto materiale e quello di corpo rigido, composizione di forze
concorrenti e di forze parallele, baricentro, coppia di forze, l'equilibrio di un corpo rigido. Equilibrio su
un piano inclinato.
Secondo quadrimestre
Cinematica:
Misura degli angoli in radianti. Moto circolare uniforme: periodo e frequenza, velocità angolare, e
periferica, accelerazione centripeta. La composizione dei moti.
Dinamica:
Le leggi della dinamica; differenza tra massa e peso, massa inerziale e massa gravitazionale; il moto di
caduta di un grave, il piano inclinato, il moto parabolico; la forza centripeta.
La quantità di moto e la formulazione del principio di azione e reazione in termini della sua variazione;
la conservazione della quantità di moto e gli urti. Teorema dell’impulso.
Il moto di un corpo rigido, le rotazioni e il momento angolare.
Sistemi di riferimento inerziali, principio di relatività di Galileo, forze apparenti.
Le forze fondamentali della natura: interazione gravitazionale e leggi di Keplero, densità e peso
specifico, interazione coulombiana e suddivisione dei materiali attraverso le loro proprietà elettriche;
cenni sull'interazione nucleare e sulla nozione di campo.
Lavoro ed energia:
Lavoro, rendimento, potenza, l'energia cinetica e il teorema delle forze vive, l'energia potenziale, il
caso gravitazionale (generale e del peso) e il caso della molla, forze conservative, la conservazione
dell'energia meccanica.
Aspetti tecnologici della locomozione: tenuta di strada, urti.
5. MODULI INTERIDISCIPLINARI
Ogni problema può riferirsi all’asse matematico per la trattazione formalizzata, a quello dei linguaggi
per la modalità comunicativa impiegata.
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6. ATTIVITA’ SVOLTE DAGLI STUDENTI
Svolgimento di esercizi / problemi singolarmente o in gruppo (confronto)
Memorizzazione e rielaborazione di conoscenze
Utilizzo di software dedicati
Esecuzione e analisi di semplici esperienze
Partecipazione al dialogo educativo con richieste pertinenti e puntuali e risposte alle richieste
dell’insegnante.
7. METODOLOGIE
Lezione frontale; Lezione dialogata; Metodo induttivo; Metodo deduttivo; Metodo esperienziale;
Metodo scientifico; Ricerca individuale e/o di gruppo; Scoperta guidata; Problem solving;
Brainstorming;
8. MEZZI DIDATTICI
a) Testi adottati: libri di testo:
Titolo: FISICA - VOL. 1 + CDROM. MECCANICA (LIBRO+ONLINE)
Autore Cutnell John / Johnson Kenneth
Casa Editrice Zanichelli
b) Eventuali sussidi didattici o testi di approfondimento: fotocopie; programmi software dedicati
tipo TRACKER e simulazioni.
c) Attrezzature e spazi didattici utilizzati: lavagna / LIM /calcolatrice.
9. MODALITA' DI VERIFICA DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO
TIPOLOGIA DI PROVE DI
VERIFICA
SCANSIONE TEMPORALE
Prove scritte di tipologia 1, 2, 3.
Prove orali di tipologia 3 e 4. [1] Test;
[2] Questionari (Prove strutturate)
[3] Risoluzione di problemi ed esercizi;
[4] Interrogazioni;
[5] Osservazioni sul comportamento di
lavoro (partecipazione, impegno, metodo di
studio e di lavoro, etc.);
N. verifiche sommative previste per quadrimestre:
2 tra scritte e orali per gli allievi di livello insufficiente.
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MODALITÀ DI RECUPERO MODALITÀ DI APPROFONDIMENTO
Recupero curriculare:
Per le attività di recupero, in coerenza con il
POF, si adopereranno le seguenti strategie e
metodologie didattiche:
[1] Riproposizione dei contenuti in forma
o contesto diversificati;
[2] Attività guidate a crescente livello di
difficoltà;
[3] Esercitazioni per migliorare il metodo
di studio e di lavoro;
Esercizi dedicati sul testo
Ricerche in rete [1] Rielaborazione e problematizzazione dei contenuti
[2] Impulso allo spirito critico e alla creatività
[3] Esercitazioni per affinare il metodo di studio e di lavoro
Attività previste per la valorizzazione delle eccellenze
Richieste di sviluppare in autonomia temi non
trattati a lezione
Partecipazione alle competizioni proposte
dall’Istituto
10. CRITERI DI VALUTAZIONE
Vengono accolte tutte le accezioni sottostanti caratterizzanti la natura della valutazione, intesa non solo
in riferimento all’allievo, ma anche all’efficacia didattica dell’intervento, e quindi:
[1]Valutazione trasparente e condivisa, sia nei fini che nelle procedure;
[2]Valutazione come sistematica verifica dell'efficacia della programmazione per eventuali
aggiustamenti di impostazione;
[3]Valutazione come impulso al massimo sviluppo della personalità (valutazione formativa);
[4]Valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo conto della situazione di
partenza (valutazione sommativa);
[5]Valutazione/misurazione dell'eventuale distanza degli apprendimenti degli alunni dallo standard di
riferimento (valutazione comparativa);
[6]Valutazione come incentivo alla costruzione di un realistico concetto di sé in funzione delle future
scelte (valutazione orientativa).
Per la valutazione dei livelli di competenze si seguirà la tabella già espressa nel POF, in cui si correla la
descrizione della prestazione al livello di competenza attraverso opportuni indicatori; in riferimento alle
valutazioni numeriche delle prove si seguirà la griglia qui riportata:
Descrizione della prestazione Voto in decimi
Mancanza totale di elementi positivi di valutazione ≤3
Gravi lacune nella preparazione ed incapacità di giungere ad una sintesi logica e coerente 4
Lacune su concetti significativi e/o carenze nelle abilità procedurali 5
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Comprensione delle linee generali della materia ed acquisizione delle tecniche di calcolo, con
capacità di orientarsi in modo abbastanza autonomo
6
Capacità di orientarsi nella disciplina e di utilizzare in modo sostanzialmente autonomo le
conoscenze acquisite
7
Conoscenza articolata degli argomenti e loro applicazione sicura 8
Attitudini per il ragionamento logico - deduttivo e/o spiccate doti d’intuizione, esposizione lucida
ed efficace, approfondimento personale della disciplina, capacità di proporre tecniche risolutive
originali
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11. COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA
In accordo con quanto riportato nel POF, si riconosce che la Matematica e la Fisica concorrono,
insieme alle altre discipline, alla promozione delle competenze chiave di cittadinanza ed in
particolare alle seguenti: comunicare, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni,
acquisire e interpretare l’informazione, imparare ad imparare.
A) COMPETENZE DI CARATTERE METODOLOGICO E STRUMENTALE
1. IMPARARE A IMPARARE:
La Fisica, come la Matematica, svolge un ruolo insostituibile nel conseguimento della competenza
“imparare ad imparare”, considerata tra quelle fondamentali secondo la “Raccomandazione del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006”. La metodologia comunemente
adottata nell’insegnamento delle discipline scientifiche, infatti, è tradizionalmente tesa a scardinare
e scoraggiare gli apprendimenti mnemonici, incapaci per la loro rigidità e staticità di evolvere in
autentiche e significative competenze; al contrario, essa stimola apprendimenti significativi e
trasferibili ad ambiti diversi. Ciò comporta acquisire, elaborare, assimilare nuove conoscenze e
abilità a partire da quelle di base, e valutare tale processo come base per organizzare il proprio
apprendimento. Le fonti cui riferirsi per reperire l’informazione aumentano nel corso degli studi,
parallelamente all’abitudine all’utilizzo di fonti diverse: le prime attività mirano ad abituare gli
allievi all’uso del libro di testo e ad integrare autonomamente i suoi contenuti con la curvatura data
loro in classe, e tale competenza va utilizzata lungo tutto il corso di studi. Inoltre, una pratica
didattica ormai consolidata, costituita dallo svolgimento guidato e collaborativo di problemi, dalla
correzione del lavoro domestico o degli esercizi assegnati in occasione delle periodiche verifiche
formali, consente quotidianamente allo studente di valutare l’efficacia del proprio metodo di studio
e di correggere conseguentemente le strategie di apprendimento adottate.
2. RISOLVERE PROBLEMI
3. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
4. ACQUISIRE E INTERPRETARE LE INFORMAZIONI
Per quanto riguarda le competenze relative alla soluzione di problemi, all’individuazione di
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relazioni e collegamenti e all’interpretazione delle informazioni, esse richiamano puntualmente
una serie di obiettivi di apprendimento specifici che, da sempre, caratterizzano l’insegnamento
della discipline scientifiche. Il passaggio dal problema posto in linguaggio naturale alla sua
formulazione in linguaggio matematico, il problem posing, la individuazione di strategie risolutive
e dei dati/informazioni necessari alla loro attuazione, l’effettivo svolgimento della procedura
risolutiva, il controllo della compatibilità della soluzione trovata, sono passi che presuppongono
l’acquisizione delle competenze a individuare collegamenti e relazioni e a acquisire e interpretare
le informazioni. In linea di massima, tutte le richieste poste agli studenti si traducono in situazioni
problematiche la cui soluzione, inevitabilmente, presuppone la capacità di interpretare e rielaborare
informazioni di vario genere. Le competenze 3 e 4 sono poi fondamentali, alla base
dell’epistemologia della fisica. Il metodo sperimentale si basa sulla possibilità di acquisire
informazioni dal mondo reale, di interpretarle dopo aver ordinato i dati, di individuare tra esse
collegamenti e relazioni che costituiranno il successivo corpus disciplinare. Anche attività di
misura molto semplici, come quella relativa alla misura della somma degli angoli interni in un
triangolo può essere esemplificativa di un articolato processo di incremento di conoscenza.
B) COMPETENZE DI RELAZIONE E INTERAZIONE
5. COMUNICARE:
Tutti i contenuti disciplinari, per quanto in misura diversa, contribuiscono allo sviluppo delle
competenze di comunicazione, tanto orale quanto scritta, sia nel linguaggio naturale che in quello
formalizzato. Nella Fisica in particolare emerge costantemente la necessità di una comunicazione
non ambigua e dell’utilizzo di una terminologia rigorosamente ed esaustivamente definita, dal
momento che numerosi concetti (ad esempio, quello di forza) sono denotati dagli stessi termini che
indicano sostantivi utilizzati in linguaggio naturale con significato diverso. La comunicazione
degli esiti degli esperimenti coinvolge invece un piano ulteriore, quello della comunicazione dei
dati di misura, che per fornire informazioni significative deve guadagnare efficacia con una
rappresentazione adeguata al singolo insieme di dati. La competenza che è possibile guadagnare è
duplice, sia nel produrre comunicazione chiara ed esaustiva dei dati (spesso in forma grafica) sia
nel leggerla e assimilarla, se è stata efficace.
6. COLLABORARE E PARTECIPARE:
La collaborazione durante le attività di risoluzione degli esercizi (anche domestici) o di
interpretazione della fenomenologia e l’ascolto attento delle opinioni altrui comportano una
crescita collettiva e personale nella disciplina. Nel lavoro sperimentale la collaborazione di
ciascuno alla riuscita dell’attività favorisce anche l’insorgenza di nuovi spunti di riflessione non
previsti.
C) COMPETENZE LEGATE ALLO SVILUPPO DELLA PERSONA, NELLA
COSTRUZIONE DEL SÉ
7. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE:
Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della
realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse
concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte consapevoli ed autonome nei
molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale. E’ molto importante fornire strumenti
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per far acquisire una visione critica sulle proposte che vengono dalla comunità scientifica e
tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico,
biologico e naturale) e aree di conoscenze al confine tra le discipline anche diversi da quelli su cui
si è avuto conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai
problemi della salvaguardia della biosfera. L’abitudine a portare in classe i materiali necessari al
lavoro quotidiano, a svolgere con continuità i compiti assegnati, a produrre interventi e richieste
chiaramente formulate sono indicatori di autonomia e responsabilità anche per la fisica.
Udine, 26/11/2016 Il Docente Alessandra Mossenta