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Author: M. Chiarlo Powered by triptofun.altervista.org Osteoartomiologia - Cardiovascolare -Linfatico - Nervoso Periferico. 2006-07 a. generalità 1. Quali parti ossee dello scheletro sono palpabili al di sotto dei piani cutanei nei Punti indicate da frecce? Tronco umano 2. Indicate il nome preciso delle regioni delimitate nello schema Regioni diverse 3. Quali muscoli sono palpabili nei punti indicati sullo schema ? Muscoli diversi a. osteoartromiol. gener 1. Il periostio è costituito da uno strato esterno tessuto connettivo fibroso altamente vascolarizzato costituito da fibre collagene di ancoraggio (fibre di Shalpi) al di sotto di questo vi è uno strato di fibroblasti e osteoblasti che intervengono in processi di accrescimento e riparazione Riveste l'intera superficie di un capo osseo? (non è sufficiente la risposta si o no ) no, riveste tutta la superficie del capo osseo a eccezione dei punti di inserzione per legamenti, tendini o cartilagini 2. Sul capo osseo a lato indicate chiaramente le superfici rivestite da cartilagine articolare (n.b.: non sono sufficienti indicazioni approssimative) osso lungo X o y 3.Da quali componenti è costituita una lamella ossea? È costituita da una struttura di base di fibre collagene disposte ordinatamente nella stessa direzione che serve a fornire robustezza all’osso e da cristalli di idrossiapatite (costituiti da fosfato di calcio e carbonato di calcio) che precipitano in modo ordinato sulle fibre collagene conferendo rigidità all’osso. 4. In quali sedi, in un osso adulto, sono posti gli osteoblasti? Considerato che l’osso è adulto e completamente sviluppato, quindi la cartilagine della metafisi è stata completamente obliterata, gli osteoblasti si trovano principalmente in stato quiesciente al di sotto dello strato connettivale fibroso del periostio e vengono attivati e indotti a proliferare in caso di fratture o sotto stimolo ormonale per aumento della calcemia. 5. Cosa è una lacuna di erosione? È la parte di osso erosa da un osteoclasto, se molto siviluppata può dare origine a un nuovo canale di havers. Quali cellule sono aderenti alle sue pareti? Gli osteoclasti che sono cellule polinucleate responsabili del riassorbimento della matrice ossea grazie alla secrezione lisosomiale di idrolasi. 6. Quali sali minerali costituiscono la parte inorganica del tessuto osseo? La parte inorganica è costituita da cristalli di idrossiapatite che precipitano sul collagene come dei piccoli aghi. I Sali più importanti sono fosfato di calcio, carbonato di calcio e fosfato di magnesio. 7. Sullo schema a lato indicate (con i termini corretti) tutte le strutture e componenti che conoscete 1vaso sanguigno in formazione 2 osteogen.

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Osteoartomiologia - Cardiovascolare -Linfatico - Nervoso Periferico. 2006-07

a. generalità

1.

Quali parti ossee dello scheletro sono palpabili al di sotto dei piani cutanei nei Punti indicate da frecce?

Tronco umano

2.

Indicate il nome preciso delle regioni delimitate nello schema Regioni diverse

3.

Quali muscoli sono palpabili nei punti indicati sullo schema ?

Muscoli diversi

a. osteoartromiol.

gener

1. Il periostio è costituito da uno strato esterno tessuto connettivo fibroso altamente vascolarizzato costituito da fibre collagene di ancoraggio (fibre di Shalpi) al di sotto di questo vi è uno strato di fibroblasti e osteoblasti che intervengono in processi di accrescimento e riparazione

Riveste l'intera superficie di un capo osseo? (non è sufficiente la risposta si o no ) no, riveste tutta la superficie del capo osseo a eccezione dei punti di inserzione per legamenti, tendini o cartilagini

2.

Sul capo osseo a lato indicate chiaramente le superfici rivestite da cartilagine articolare (n.b.: non sono sufficienti indicazioni approssimative)

osso lungo X o y

3.Da quali componenti è costituita una lamella ossea? È costituita da una struttura di base di fibre collagene disposte ordinatamente nella stessa direzione che serve a fornire robustezza all’osso e da cristalli di idrossiapatite (costituiti da fosfato di calcio e carbonato di calcio) che precipitano in modo ordinato sulle fibre collagene conferendo rigidità all’osso.

4. In quali sedi, in un osso adulto, sono posti gli osteoblasti? Considerato che l’osso è adulto e completamente sviluppato, quindi la cartilagine della metafisi è stata completamente obliterata, gli osteoblasti si trovano principalmente in stato quiesciente al di sotto dello strato connettivale fibroso del periostio e vengono attivati e indotti a proliferare in caso di fratture o sotto stimolo ormonale per aumento della calcemia.

5. Cosa è una lacuna di erosione? È la parte di osso erosa da un osteoclasto, se molto siviluppata può dare origine a un nuovo canale di havers.

Quali cellule sono aderenti alle sue pareti? Gli osteoclasti che sono cellule polinucleate responsabili del riassorbimento della matrice ossea grazie alla secrezione lisosomiale di idrolasi.

6. Quali sali minerali costituiscono la parte inorganica del tessuto osseo? La parte inorganica è costituita da cristalli di idrossiapatite che precipitano sul collagene come dei piccoli aghi. I Sali più importanti sono fosfato di calcio, carbonato di calcio e fosfato di magnesio.

7. Sullo schema a lato indicate (con i termini corretti) tutte le strutture e componenti che conoscete 1vaso sanguigno in formazione 2

osteogen.

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8.

Lo schema a lato raffigura due osteociti Indicate tutte le formazioni che sono poste fra (cioè all'esterno) di essi

9.

Con quali meccanismi e da quali fonti è nutrita la cartilagine articolare? La cartilagine articolare è l’unico tessuto non vascolarizzato, pertanto i nutrienti e gli altri componenti essenziali alla sopravvivenza delle cellule giungono per diffusione attraverso il liquido sinoviale che la ricopre oppure attraverso i fluidi interstiziali. Allo stesso modo i prodotti di scrto del metabolismo cellulare passano dai condrociti al liquido sinoviale, da qui ai liquidi interstiziali e poi alle vene o ai vasi linfatici e si riuniscono infine al circolo sanguigno.

lO.

Sullo schema a lato indicate la forma e la disposizione dei condrociti di quella lamina di cartilagine articolare

11.

Quale struttura delimita il canale di Havers? Quali formazioni sono contenute nel canale? Il canale di havers è circondato dall’osso lamellare compatto che costituisce l’osteone. Gli osteoclasti scavano una galleria in cui penetra un vaso sanguigno con precursori di osteoblasti. Questi ultimi tappezzano la parete della galleria deponendo uno strato i sostanza osteoide che viene successivamente mineralizzata. Gli osteoblasti rimangono imprigionati nelle lacune dello strato da essi stessi deposto e si trasformano in osteociti. Si ha quindi una nuova gittata di osteoblasti portati dal sangue che produrranno un nuovo strato concentrico riducendo via via il lume della galleria finchè non rimane posto solo per un vaso sanguigno e alcuni nervi. I canali di Havers sono collegati da loro da canali perpendicolari che prendono il nome di canali di Volkmann.

12.

Quali componenti costuiscono l'osso spugnoso? Come sono organizzate? L’osso spugnoso è costituito da trabecole ossee, delle strutture appiattite variamente orientate e nelle lacune lasciate libere dalle trabecole si situa il midollo osseo. Le trabecole, che all’inizio sono disposte casualmente vengono rimodellate in seguito alle sollecitazioni meccaniche e sopravvivono solo quelle orientate in modo corretto per permettere all’osso di sostenere i carichi a cui è fisiologicamente sottoposto.

Cosa è contenuto fra le trabecole? Il midollo osseo, sede dell’emopoiesi.

13.

Indicate tre distinti caratteri della ossificazione diretta e tre distinti caratteri della ossificazione indiretta

L’ossificazione diretta o membranosa avviene nelle ossa piatte del vranio, nella mandibola e nell’astuccio periferico di tutte le ossa. Avviene direttamente a partire dal tessuto mesenchimale in cui giungono, attraverso i vasi sanguigni, percursori emopoietici e precursori degli osteoblasti. Questi ultimi si differenziano in osteoblasti e disposti in cerchio costituiscono il blastema osseo all’interno del quale viene deposta sostanza osteoide. La crescita è di tipo apposizionale. L’ossificazione indiretta o encondrale parte invece da un abbozzo cartilagineo e caratterizza tutte le altre ossa. Può essere primaria o secondaria e caratterizza la crescita in lunghezza delle ossa lucìnghe. Avviene in diverse fasi: si ha prima l’ipertrofia dei condroblasti, poi la loro degenerazione e l’ossificazione irregolare della matrice (manca infatti il collagene I che fa da stampo per i cristalli di idrossiapatite) poi si ha l’angiogenesi che porta cellule con potenziale osteogenico ed emopoietico.

14.

Cosa si intende per tavolato esterno? È lo strato esterno della sostanza compatta o corticale delle ossa piatte del cranio.

Cosa si intende per diploe?è la sostanza spongiosa delle ossa piatte del cranio.

15.

Mediante quale processo di ossificazione si formano le ossa del cranio? Indicate tre parti che si formano per ossif.diretta e tre per ossif.indiretta.

Le ossa del cranio si possono dividere in codrocranio (ossa che si formano per ossificazione encondrale, cioè a partire da abbozzi cartilaginei) e desmocranio (cioè ossa che si formano per ossificazione diretta). Del desmocranio fanno parte: la parte superiore della squama dell’occipitale, la conca sfenoidale, le lamine mediali dei processi pterigoidei, la parte timpanica e la parte squamosa delle ossa temporali, le ossa parietali, l’osso frontale, le ossa lacrimali, le ossa nasali, il vomere, le ossa mascellari, le palatine, le zigomatiche e la mandibola. Del codrocraio fanno parte: l’osso occipitale (esclusa la parte superiore della squama) lo sfenoide (esclusa la lamina mediale del processo pterigoideo) le ossa temporali con le parti petrose e auricolari, l’etmoide, i cornetti inferiori e l’osso ioide.

16.

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Cosa sono le ossa sesamoidi? Indicatene tre (con la rispettiva sede) sono ossa rivestite da tendini e si trovano principalmente nelle ossa della mano (estremità distale del primo osso metacarpale) e nel piede (estremità distale del I osso metatarsale). L’osso sesamoide più grande e famoso è la patella o rotula, che ha sede nell’articolazione del ginocchio.

17.

Conoscete ossa nelle quali sono presenti cavità pneumatiche? Indicatene tre le cavità pneumatiche sono tipiche delle ossa craniche, ed hanno la funzione di alleggerire la massa ossea o, in alcuni casi, di riscaldare l’aria inspirata. Vi sono cavità pneumatiche ad esempio: nell’osso mascellare (seno mascellare), nell’osso frontale (seno frontale) e nell’osso sfenoide (seno sfenoidale).

Quali cavità vi sono scavate rispettivamente?

18.

Sullo schema di osso a lato indicate tutte le parti che conoscete

osso X

19.

Sapete indicare tre caratteri fondamentali del mesenchima?

l origina da cellule del mesoderma 2.sono cellule ad elevata capacità riproduttiva (tasso mitotico) e possono differenziare in tessuti diversi (pluripotenti) 3.dà origine a sangue, connettivi propriamente detti, osso cartilagine e sclerotomo (da cui originano vertebre e cote e scapole). ..............................

20.

Cosa si intende per ossificazione mantellare? (tre righe e non di più) Quale capo osseo presenta questo tipo di ossificazione?

Si intende l’ossificazione diretta che avviene però sulla guida di un rudimentale abbozzo cartilagineo che prende il nome di cartilagine di Meckel. Prende il nome di mantellare perché il mesenchima si ossifica direttamente a mantello sopra la cartilagine a differenza di quanto avviene invece nell’ossificazioe encondrale in cui la cartilagine degenera e viene sostituita da tessuto osseo. Qui invece la cartilagine viene prima circondata completamente dal tessuto osseo ed infine involve; il vuoto che rimane viene colmato da tessuto osseo. L’ossificazione mantellare è tipica della mandibola.

b. colverL

1.

Indicate 5 caratteri differenziali fra una vertebra cervicale ed una vertebra lombare

1) nei processi trasversi delle vertebre cervicali è presente un forame trasversario assente nelle vertebre lombari.

2) il processo spinoso delle vertebre cervicali è bifido e leggermente inclinato caudalmente mentre quello delle vertebre lombari è più corto e diretto orizzontalmente.

3) i processi articolari delle vertebre cervicali sono disposti su un piano frontale, ma quelli superiori sono inclinati verso il lato dorsale, mentre quelli inferiori sono inclinati ventralmente, invece le facce articolari delle vertebre lombari sono disposte su un piano saggittale e sono rivolte in senso mediale per il processo articolare superiore e in senso laterale per quello inferiore.

4) il processo trasverso delle vertebre cervicali si trova all’altezza del corpo vertebrale, mentre l’analogo processo costiforme delle vertebre lombari i inserisce porteriormente al peduncolo dell’arco vertebrale ed è pertanto più spostato in direzione dorsale.

5) le vertebre lombari presentano un processo accessorio tra il processo costiforme e i processi articolari, inoltre sui processi articolari superiori sono presenti dei processi mammillari.

2.

Sullo schema a lato indicate le diverse parti della vertebra rappresentata

3.

Quali parti di una vertebra delimitano il forame vertebrale? Il forame vertebrale è delimitato anteriormente dal corpo vertebrale e

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posteriormente dall’arco vertebrale costituito da una parte anteriore (peduncoli) in continuazione con il corpo vertebrale e da una parte posteriore (lamine) che termina posteriormente con il processo spinoso. I forami vertebrali sovrapposti di tutte le vertebre costituiscono il canale vertebrale in cui è sito il midollo spinale.

4.

Quali caratteristiche presenta il processo spinoso di una vertebra cervicale, rispetto a quello di una vertebra lombare? Il processo spinoso di una vertebra cervicale è più lungo di quello si una vertebra lombare, inoltre è bifido (alemo questo vale per C3-C6) ed è leggermente diretto obliquamente in basso. Il processo delle vertebre lombari invece è corto e diretto orizzontalmente.

5.

La cresta sacrale media deriva dalla fusione dei processi articolari delle vertebre sacrali. .

e la cresta sacrale mediale? Dalla fusione dei processi spinosi delle vertebre sacrali. .

6.

Cosa è il promontorio? È il punto più sporgente in avanti di tutta la colonna vertebrale, è rappresentata dall’articolazione lombo-sacrale che sporge nella pelvi.

7.

Quale tipo di articolazione si costituisce fra le faccette articolari dei processi articolari di due vertebre lombari? È una diartrosi, in particolare un’artrodia. I movimenti tra due vertebre consecutive sono molto limitati, ma la somma di tutti questi movimenti consente una discreta motilità. Poiché le superfici articolari delle vertebre lombari sono disposte su un piano approssimantivamente sagittale nella colonna lombare sono possibili soprattutto movimenti di flessione ed estensione. Le capsule articolari sono sempre più robuste in senso cranio-caudale pertanto quelle delle articolazioni lombari sono piuttosto resistenti.

8.

Indicate tutti i ligamenti (che conoscete) che uniscono due vertebre contigue

Legamento longitudinale anteriore unisce i corpi vertebrali di tutte le vertebre sul lato anteriore

Legamento longitudinale posteriore unisce i corpi di tutte le vertebre e i dischi vertebrali sul lato posteriore

Legamenti gialli uniscono gli archi vertebrali di vertebre contigue (sono ricchi di fibre elastiche e garantiscono il ritorno elastico dopo la flessione

Legamenti intertrasversari sono tesi tra processi trasversi consecutivi

Legamenti interspinosi tesi tra processi spinosi consecutivi

Legamento sopraspinoso unisce i processi spinosi di tutte le vertebre

9.

Quali ligamenti mantengono in posizione il dente dell'epistrofeo?

Legamento dell’apice del dente: unisce l’apice del dente al margine anteriore del forame occipitale

Legamento trasverso dell’atlante, unisce le due masse laterali dell’atlante, decorre posteriormente al dente fissandolo.

Fascicoli longitudinali: uniscono il corpo dell’epistrofeo al margine anteriore del forame occipitale, insieme al legamento trasverso dell’atlante costituiscono il legamente cruciforme dell’atlante.

Legamenti alari uniscono il dente dell’epistrofeo al margine laterale del forame occipitale.

10.

Da quale punto prede origine il ligamento longitudinale anteriore? A quali formazioni è aderente? Inizia a livello del tubercolo anteriore dell’atlante aderisce alle acce anteriori dei corpi di tutte le vertebre (ha scarsa adesione invece ai dischi intervertebrali)

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Dove termina? A livello del sacro.

11.

Che forma ha il disco intervertebrale?

(spiegare con termini corretti e non approssimativi)

il disco intervertebrale ha forma quasi circolare se visto dall’alto mentre in sezione sagittale ha forma conica. Nei trati cervicale e lombare i dischi sono più spessi ventralmente e più sottili dorsalmente e nel tratto toracico viceversa. Lo spessore dei dischi aumenta in senso cranio-caudale. I dischi sono costituiti da fibrocartilagine e sono formati da una struttura esterna rousta detta anello fibroso e da una massa interna molle detta nucleo polposo. Il disco risponde alle sollecitazioni meccaniche grazie alla deformabilità del nucleo polposo e consente pertanto movimenti di flessione, estensione e flessione laterale della colonna senza mai cambiare di volume.

12.

Quali parti compongono il disco intervertebrale? Da quali formazioni è mantenuto in sede? I dischi sono costituiti da fibrocartilagine e sono formati da una struttura esterna rousta detta anello fibroso e da una massa interna molle detta nucleo polposo. Il disco è mantenuto in sede soprattutto dal legamento longitudinale posteriore che è in stretta connessione con i dischi e nel tratto toracico presenta anche delle espansioni romboidali per aumentare la superficie di contatto con i dischi. Inoltre sono presenti i legamenti perivertebrali lunghi e brevi che uniscono anteriormente dischi contigui (nel caso dei legamenti brevi, mentre i lunghi possono saltare alcuni dischi). I legamenti perivertebrali decorrono lateralmente al legamento longitudinale anteriore che non ha diretto contatto con i dischi ma unisce solo le facce anteriori dei corpi vertebrali.

13.

Per quale ragione un'ernia (estrusione di una parte del nucleo polposo) del disco intervertebrale si sviluppa postero-lateralmente verso il peduncolo ed il forame di coniugazione e non posteriormente sulla linea mediana e a lato di questa? Perché posteriormente sulla linea mediana è presente il legamento longitudinale posteriore che è saldamente ancorato all’anello fibroso dei dischi e impedisce pertanto l’estrusione del nucleo polposo, il quale è costretto pertanto ad uscire postero lateralmente verso il peduncolo dove non ci sono legamenti che uniscono i dischi.

(spiegare con termini corretti e non approssimativi)

b. cranio

l.

Quali osssa costituiscono il neurocranio ? come sono disposte nello spazio? Da quali articolazioni sono unite? Il neurocranio è costituito da osso occipitale, sfenoide, parti squamose e petrose delle ossa temporali, ossa parietali e osso frontale. Il neurocranio è sede dell’encefalo e il confine tra neuro e splancno-cranio è a livello della radice del naso, del margine superiore dell’orbita e si estende in corrispondenza dell’osso zigometico fino ai meati auditivi esterni. Se si osserve il neurocranio sul piano temporale in senso dorso-ventrale si ha dapprima l’osso occipitale, poi il parietale, il temporale, lo sfenoide e il frontale. Tutte queste ossa sono unite da articolazioni per continuità (sinartrosi) che prendono il nome di sindesmosi (nel caso del cranio sono dette suture). Tra il parietale e l’occipitale si trova la sutura lambdoidea, tra le due ossa parietali la sutura saggittale, tra la squama frontale (dell’osso frontale) e le ossa parietali è presente la sutura coronale, tra l’occipitale e la parte petrosa del temporale c’è la sutura occipito mastoidea, mentre tra parietale e parte petrosa la sutura parietomastoidea. Tra parietale e parte squamosa del temporale si situa la sutura squamosa, tra parte squamosa e sfenoide la sutura sfenosquamosa, tra parietale e grande ala dello sfenoide la sutura sfenoparietale e tra sfenoide e frontale la sutura sfenofrontale.

2.

L'osso mascellare è unito alle seguenti ossa contigue

Osso zigomatico (sutura zigomaticomascellare)

Osso frontale (sutura frontomascellare)

Ossa nasali (sutura nasomascellare)

3.

Quali aperture mettono in comunicazione la cavità orbitaria con altri spazi o cavità ? E da quali parti ossee sono delimitate? Quali formazioni le attraversano?

Fessura orbitaria superiore comunica con la fossa cranica al di sotto delle piccole ali dello sfenoide, è scavata nella grande ala dello sfenoide

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subito sotto la sutura con la parte orbitaria dell’osso frontale. Dà passaggio a vena oftalmica superiore, nervo lacrimale, nero frontale, nervo trocleare, nervo abducente, nervo oculomotore, nervo nasocigliare.

Fessura orbitaria inferiore, è scavata nella grande ala dello sfenoide e in parte nel corpo del mascellare. Comunica, anteriormente, con la fossa zigomatica, posteriormente con la fossa pterigopalatina e dà passaggio, nella sua parte esterna, al nervo zigomatico e, nella parte interna, ai rami orbitari del ganglio sfenopalatino, nonché a un'anastomosi fra la vena oftalmica inferiore ed il plesso pterigoideo.

Il foro ottico giace al disopra e all'interno della fessura sfenosfenoidale; ad esso fa seguito il canale ottico, che ha stretti rapporti di vicinanza col seno sfenoidale e, talora, anche con qualche cellula etmoidale posteriore. Vi passano il nervo ottico con le sue guaine e l'arteria oftalmica, che è situata sotto e lateralmente al nervo.

Forame zigomatico orbitale scavato nell’osso zigomatico, comunica con la fossa cranica e serve al passaggio del nervo zigomatico.

4.

Quali parti delle differenti ossa ossa compongono la fossa cranica media?

La fossa ranica media è delimitata anteriormente dalle piccole ali dello sfenoide e dal giogo sfenoidale e posteriormente dai margini superiori delle rocche petrose e dal dorso della sella turcica. È costituita dal corpo dello sfenoide, dove risiede la sella turcica con la fossetta ipofisaria(ghiandola ipofisaria). La fossa è inoltre formata dalle grandi ali dello sfenoide e dalla piramide del temporale. Quest’ ultima accoglie le fosse sfenotemporali dove si trovano i lobi temporali del telencefalo.

5.

I margini dell' osso occipitale sono distinti in superiore e inferiore e sono uniti alle ossa contigue con le seguenti articolazioni il margine superiore si estende dall’angolo superiore agli angoli laterali ed è connesso ai margini occipitali delle ossa parietali dalla sutura lambdoidea. I margini inferiori si estendono fagli angoli laterali all’angolo inferiore, la metà superiore di ciascuno si articola con la porzione mastoidea del temporale (sutura occipito mastoidea), mentre la metà inferiore con la porzione petrosa det temporale.

6.

Sulla linea mediana della faccia endocranica della base del cranio si riconoscono:

(si richiede di indicare tutte le formazioni che conoscete procedendo in senso fronto occipitale) forame cieco, crista galli (al di sopra della lamina cribrosa dell’etmoide), giogo sfenoidale (unisce le piccole ali dello sfenoide)con i processi clinoidei anteriori delle piccole ali dello sfenoide, solco prechiasmatico, fossa ipofisaria, dorso della sella turcica con i processi clinoidei posteriori, clivio, grande forame occipitale, cresta occipitale interna che si prolunga fino alla protuberanza occipitale interna.

7.

Sulla superficie endocranica sono riconoscibili i seguenti solchi e impronte (si richiede di indicarne il nome esatto e la posizione) nella faccia endocranica della volta cranica si riconoscono:

lungo la linea sagittale mediana: solco del seno sagittale superiore per l’omonimo seno venoso

più spostati lateralmente i solchi arteriosi per i rami dell’arteria meningea media e le vene satelliti.

A lato del solco del seno sagittale superiore si trovano delle fossette granulari per ospitare le granulazioni aracnoidali

Nella faccia endocranica della base del cranio si trovano invece:

a partire dal forame giugulare in direzione dorsale il solco del seno sigmoideo che continua indietro nel solco del seno traserso che si estende fino alla protuberanza occipitale interna e accoglie gli omonimi seni venosi.

Dal forame spinoso origina il solco dell’arteria meningea media che si porta lateralmente.

Medialmente al forame spinoso si trovano il solco del nervo grande petroso e l’impressione del trigemino per il passaggio dei nervi omonimi.

Nella parte petrosa del temporale tra il solco dell’a. meningea media e il solco del seno sigmiodeo si trova il solco del seno petroso superiore.

Sulle superfici orbitarie del frontale si trovano infine le impressioni digitate corrispondenti al rapporto con le circonvoluzioni cerebrali.

8.

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Il canale carotico percorre lo spessore della parte petrosa del temporale presentando una apertura esocranica nella superficie inferiore della porzione petrosa dell’osso temporale tra il solco della tuba auditiva e la fossa giugulare e uno sbocco endocranico in corrispondenza del solco carotico sulla grande ala dello sfenoide.

Ha il seguente decorso prima sale verticalmente e poi compiendo una curva, decorre orizzontalmente in direzione antero-mediale. Porta all’interno del cranio la carotide interna e il plesso di nervi carotici.

9.

La parte orbitaria dell'ossso frontale presenta le seguenti caratteristiche: consiste di due superfici sottili e triangoliari, le superfici orbitali che formano le cavità orbitarie e sono separate fra loro da una fessura: l’incisura etmoidale per l’articolazione con l’etmoide. La superficie inferiore di ogni parete orbitaria è liscia e concava e presenta lateralmente, protetta dal processo zigomatico, la fossa lacrimale per l’omonima ghiandola. La porzione orbitale p sottile, lucente costituita interamente da osso compatto da cui la facilità con cui gli strumenti possono penetrare questa parte dell’orbita. La fossa orbitaria è delimitata superiormente dal margine sovra-orbitario che nel terzo mediale è arrotondato e presenta l’incisura sovra-orbitaria. Il margine sovraorbitario temina lateralmente col processo zigomatico e medialmente con il margine nasale.

lO.

Quali superfici articolari sono presenti sulla base del cranio? La cavità glenoidea o fossa mandibolare, situata tra la parte petrosa e squamosa del temporale, delimitata dalle fessure petrotimpanica e petrosquamosa si articola con la faccia articolare del processo condiloideo della mandibola.

I condili occipitali che si trovano sul’osso occipitale a lato del grande forame e si articolano con le faccette articolari superiori delle masse laterali dell’atlante.

Quali parti ossee interessano? Quali tipi di articolazioni compongono? L’articolazione temporo mandibolare può essere considerata una condilartrosi dotata di disco articolare e di legamenti di supporto, in realtà è data dalla combinazione di due articolazioni: una tra disco articolare e testa della mandibola e l’altra tra disco articolare e fossa mandibolare. Permette movimenti di apertura e chiusura e di lateralità.

L’articolazione atlo-occipitale, invece è una condilartrosi.

11.

Indicate i punti di passaggio attraverso il cranio di tre nervi cranici a vostra scelta E di due vasi sanguigni

(indicandone la posizione ed il tipo, di nervo e di vaso)

nervo ottico, sensitivo, decorre nel canale ottico tra la fossa cranica media e la cavità orbitaria.

Arteria oftalmica decorre insieme al nervo ottico nel canale ottico, è una diramazione dell’arteria carotide interna.

Nervo olfattivo, sensitivo, origina dalle cellule olfattive che occupano l’area di mucosa delle fosse nasali, attraversa la lamina cribrosa dell’etmoide e giunge al bulbo olfattivo.

Nervo oculomotore comune, è un nervo effettore composto da fibre motrici somatiche per i muscoli estrinseci dell’occhio e fibre effettrici viscerali per il muscolo sfintere della pupilla e il muscolo ciliare. Attraversa la fessura orbitaria superiore e giunge nella cavità orbitaria dove si divide in un ramo speriore e un ramo inferiore.

Vena giugulare interna: oigina come proseguimento del seno sigmoideo, ultimo tratto del seno trasverso, attraversa il forame giugulare sito lateralmente al grande forame occipitale e prosegue nel collo.

12.

Quali facce presenta la piramide dell'osso temporale? Quali fori o rilievi e impronte le caratterizzano?

La parte petrosa ha la forma di una piramide quadrangolare e vi si possono individuare una base, un apice, quattro margini e quattro facce (faccia anteriore, posteriore, anteroinferiore e inferiore). La base è rivolta all'esterno e coincide col meato acustico esterno. L'apice presenta l'apertura interna del canale carotideo. La faccia anteriore, medialmente alla fessura petrosquamosa, presenta una sottile lamina ossea, il tegmen tympani, che chiude in alto la cavità del timpano. Più medialmente è visibile l'eminenza arcuata mentre in vicinanza dell'apice l'impronta trigeminale, una piccola depressione per il ganglio del nervo trigemino. La faccia posteriore presenta il foro acustico interno che dà al meato acustico interno. Questo è suddiviso dall'incrocio di una cresta trasversale e di una verticale in quattro aree. La faccia anteroinferiore della piramide del temporale corrisponde nei suoi due terzi laterali all fossa mandibolare. La faccia inferiore, infine, presenta: il foro stilomastoideo, attraversato dal nervo facciale e il lungo ed appuntito processo stiloideo. Quest'ultimo è il punto di partenza del muscolo stiloglosso, stilofaringeo e stiloioideo. Anteromedialmente al processo stiloideo è visibile la fossa giugulare e davanti a questa l'apertura esterna del canale carotideo.

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13.

La dura madre encefalica presenta sdoppiamenti, cavità interne, canali ?

La dura madre tappezza la faccia interna del cranio fondendosi con il periostio. Da essa provengono setti robusti che si spingono nella cavità cranica, fra i due emisferi si trova la falce cerebrale che giunge fino alla protuberanza occipitale interna dove continua con il tentorio del cervelletto il quale anteriormente lascia un’ampia apertura per il passaggio del tronco encefalico. La dura madre si estende sopra alla sella turcica, ma permette il passaggio del peduncolo dell’ipofisi attraverso lo iato del diaframma. Nello spessore della dura madre sono situati grandi vasi venosi che prendono il nome di seni venosi della dura madre (seno cavernoso, sfenoparietale, sagittale superiore, sagittale inferiore che sfociano tutti nel confluente dei seni posto a livello della protuberanza occipitale interna, da cui originano i seni trasversi e sigmoidei che sfociano infine nella giugulare).

14.

Quali parti dell'encefalo sono contenute nelle tre fosse crani che ?

Nella fossa cranica anteriore è contenuto il lobo frontale, nella media il lobo parietale e nella posteriore il lobo occipitale e il cervelletto.

15.

Dove è posto il seno cavernoso ? Quali formazioni vi sono contenute? Quali seni durali vi sboccano?

Il seno cavernoso è posto ad entrambi i lati della sella turcica e dell’ipofisi. Viene attraversato dall’arteria carotide interna e dal nervo abducente. Vi sboccano le vene oftalmiche superiori e inferiori, la vena centrale della retina, il seno sfenoparietale. Inoltre ciascun seno cavernoso è collegato con quello del lato opposto da due seni intercavernosi.

16.

Indicate tre aree di inserzione di differenti muscoli sulla faccia esocranica del neurocranio

La linea temporale inferiore da cui ha origine il muscolo temporale.

La linea nucale suprema da cui ha origine il ventre frontale del muscolo occipitofrontale.

La linea nucale superiore da cui ha origine la parte discendente del muscolo trapezio e su cui si inserisce il muscolo sternocleidomastoideo

Linea nucale inferiore su cui si inserisce il muscolo piccolo retto posteriore della testa

c. gabtorpel

1.

Cosa sono le cartilagini costali? A quali parti osse si inseriscono?

Le cartilagini costali sono asticelle di cartilagine ialina che servono a prolungare lo coste e contribuiscono notevolmente all’elasticità delle pareti del torace. Le prime sette paia sono connesse allo sterno, le successive tre sono articolate ciascuna con il margine inferiore della cartilagine costale superiore e le ultime due hanno estremità libere. Ogni cartilagine ha 2 estremità: quella laterale è in continuità con il tessuto osseo della costa a cui appartiene, l’estremità meiale della prima è in continuità con lo sterno. L’estremità mediale delle cartilagini 2-6 sono arrotondate e sono situate nelle cavità articolari dei margini laterali dello sterno.

2.

Cosa sono le coste fluttuanti o libere?

Sono le coste 11 e 12 che non si articolano né direttamente né indirettamente con lo sterno.

3.

Quali movimenti può compiere una costa? Grazie a quali articolazioni?

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A causa degli stretti legamenti costovertebrali sono possibili movimenti molto scarsi. Le coste 1 6 e 9 possono avere movimenti di scivolamento, mentre le coste 2-5 hanno movimenti di rotazione attorno al collo costale. Nelle sei coste superiori la superficie articolare del tubercolo è ovale e convessa e si inserisce nella corrispondente cavità delle superfici anteriori dei processi trasvesi perciò i movimenti verso l’alto e verso il basso dei tubercoli si associao alla rotazione del collo della costa nell’asse lungo. Nella settima ottava e nona costa le superfici articolari dei tubercoli sono piatte e dirette obliquamente in basso. Le superfici con cui si articolano sono poste ai margini superiori dei processi trasversi, perciò quando i tubercoli sono tirati verso l’alto vengono contemporaneamente trascinati all’indietro e medialmente. Le articolazioni delle coste vere con lo sterno sono artrodie con l’eccezione della prima costa che costituisce una soncondrosi. I movimenti permessi dall’articolazione sternocostale sono lievi scivolamenti. I movimenti complessivi di tutte le coste permettono l’espansione sul piano frontale e sagittale della gabbia toracica durante l’inspirazione.

4.

Quali superfici articolari sono presenti su una costa?

È presente la faccetta articolare della testa divisa in due parti dalla cresta della testa e la faccetta articolare del tubercolo costale.

5.

Su quali piani si espande la gabbia toracica nella inspirazione? La gabbia toracica si espande sia in direzione vetro-dorsale che laterale. Tale moimento è reso possibile dalla motilità delle articolazioni costo-vertebrali e dalla plasticità delle cartilagini costali che sono sottoposte a torsione.

6.

Pasquale, scaricando una botticella di vino dal carro, cade all'indietro. La botticella gli cade addosso comprimendo gli la gabbia toracica.

In quale punto pensate si frattureranno le coste a seguito della compressione esercitata dalla botticella sulla parte anteriore della gabbia toracica?

Probabilmente in corrispondenza dell’unione tra cartilagine costale e corpo della costa dove sono assenti i legamenti sterno-costali.

7.

Il manubrio dello sterno è posto sullo stesso asse verticale dello sterno?

O forse è inclinato? È inclinato a costituire l’angolo sternale e come? È inclinato dorsalmente, aperto all’indietro. .

8.

Il piano condotto attraverso lo stretto superiore della pelvi è orizzontale? O forse forma un angolo con il piano orizzontale?

Angolo di quanto? Il piano condotto per lo stretto superiore forma un angolo con il piano orizzontale di circa 60° che è detto inclinazione pelvica.

9.

Quali ossa delimitano lo stretto superiore della pelvi? Che forma ha questa apertura? È un’apertura di forma ovale (più larga nella donna che nell’uomo) che separa la grande pelvi superiore dalla piccola pelvi inferiore. È formato da: promontorio (articolazione lombo-sacrale), linea arcuata dell’ileo, eminenza ileopubica, cresta pettinea del pube, margine superiore della sinfisi pubica.

lO.

Quali sono i limiti anteriore e posteriore della cresta iliaca? La cresta ha spessore uniforme (costante) su tutta la lunghezza? La cresta iliaca rappresenta il margine superiore dell’ala iliaca, inizia in avanti con la spina iliaca anteriore superiore e continua indietro e in alto con due labbra: esterno e interno e una linea intermedia. Il labbro esterno presenta una sporgenza: il tubercolo iliaco. La cresta iliaca termina con la spina iliaca posteriore superiore.

11.

La cavità acetabolare da quali ossa è costituita? Da quali parti è formata? La cavità acetabolare si trova nell’osso dell’anca, nel punto di incontro tra pube, ileo e ischio. È costituita da una fossa dell’acetabolo circondata dalla superficie semilunare per l’articolazione con la testa del femore ed è delimitata dal ciglio dell’acetabolo da cui prende origine il labbro acetabolare.

Da cosa sono rivestite le diverse parti? La superficie semilunare è rivestita da cartilagine ialina, le altre parti da periostio.

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Vi è una parte che dà inserzione a ligamenti? La fossa dell’acetabolo è sede di origine per il legamento della testa del femore, inoltre la parte inferiore della cavità acetabolare fornisce inserzione per il legamento trasverso dell’acetabolo che completa inferiormente la cavità articolare.

12.

Quali ossa delimitano il forame otturato ( o otturatorio )? Che forma ha? Il forame è delimitato in avanti dal ramo superiore del pube, in basso dal ramo inferiore del pube e dal ramo dell’ischio ad esso unito. Esso ha forma ovale nell’uomo (dove è più ampio) e più triangolare nella donna. Nella donna i due forami otturati si trovano sul piano frontale mentre nell’uomo sono in direzione longitudinale

Da quale formazione è chiuso? E' chiuso in maniera completa? È chiuso dalla membrana otturatoria, ma in modo incompleto, infatti presenta sueriormente un canale otturatorio per il passaggio dei vasi e nervi omonimi.

13.

Cosa è la tuberosità ischiatica? È un inspessimento del ramo dell’ischio funge da inserzione per il muscolo quadrato del femore, per il gemello inferiore, per il semitendinoso, il semimembranoso e per il capo lungo del bicipite femorale.

14.

La spina iliaca anteriore inferiore è punto di inserzione di qualche muscolo? Sì è il punto di origine del muscolo retto femorale, uno dei capi del quadricipite femorale.

15.

Quali formazioni ossee e ligamentose delimitano lo stretto inferiore? L’angolo sottopubico (costituito dai rami inferiori dell’ischio e dal margine inferiore della sinfisi), la tuberosità ischiatica e il coccige. Inoltre sono presenti i legamenti sacrotuberoso e sacrospinoso.

16.

Quali articolazioni uniscono l'osso dell'anca all'osso sacro? e quali ligamenti? L’articolazione sacroiliaca tra la faccia auricolare dell’osso dell’anca e la faccia auricolare del sacro. La capsula articolare è rinforzata dai legamenti sacroiliaci anteriori, interossei e posteriori, inotre dai legamenti di rinforzo ileolombare, sacrotuberoso e sacrospinoso.

17.

Quali parti costituiscono la sinfIsi pubica? Vi sono ligamenti che la rinforzano? La sinfisi pubica è costituita dalle due faccie sinfisarie delle due ossa dell’anca e da un disco di cartilagine fibrosa, il disco interpubico. Cranialmente e caudalmente l’unione è rinforzata dal legamento pubico superiore e dal legamento pubico inferiore (o arcuato del pube).

18.

In quale posizione si trova l'incisura dell'acetabolo? Si trova nell’osso dell’anca a confine tra ischio e pube al di sotto della fossa dell’acetabolo e confina con il forame otturato. Nell’articolazione dell’anca è delimitata dal legamento trasverso dell’acetabolo.

19.

Sullo schema a lato, che raffigura l'osso dell'anca, indicate con i corretti nomi le formazioni segnate con le frecce pag187, 189

20.

Sulla faccia esterna (o superficie laterale) dell'osso dell'anca si inseriscono i seguenti

muscoli tensore della fascia lata (spina iliaca anteriore superiore – condilo laterale della tibia), grande gluteo (cresta iliaca, ala iliaca – tuberosità glutea del femore) medio gluteo (faccia glutea ala iliaca – grande trocantere) piccolo gluteo (faccia glutea ala iliaca – grande trocantere).

21.

Da quali parti ossee e ligamenti sono delimitati il grande ed il piccolo forame ischiatico ?

d. art super

1.

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Indicate, sullo schema a lato, le differenti parti della scapola che conoscete pag111

scap. Dx.a

2.

La cavità glenoidea della scapola che forma ha? È una superficie articolare piriforme poco profonda che è diretta all’indietro e lateralmente e si articola con la testa dell’omero.

E' provvista di formazioni aggiuntive nella costituzione della articolazione scapolo-omerale? L’articolazione scapolo omerale è protetta dal processo coracoideo e dall’acromion, che si articola con la clavicola. Tra questi elementi sono tesi dei legamenti: coracoacromiale, trapezoide, conoide, trasverso superiore della scapola, aromioclavicolare e infine coracoomerale che unisce la capsula articolare al processo coracoideo.

3.

L'articolazione sterno-clavicolare a quale tipo appartiene? Vi sono formazioni particolari oltre ai capi articolari? Si tratta di una condilartrosi con disco articolare che divide in due parti la cavità articolare. La faccia articolare dello sterno è conceva, mentre quella della clavicola è convessa. I capi articolari sono rivestiti da cartilagine ialina e il disco è fissato in alto alla clavicola e in basso allo sterno. La capsula articolare è rinforzata dai legamenti sternoclavicolari anteriori e posteriori.

4.

Quali mezzi di connessione uniscono la clavicola alla scapola? La clavicola si articola con la scapola tramite l’articolazione acromioclavicolare che unisce la faccia articolare della clavicola dell’acromion e la faccia articolare acromiale della clavicola. La capsula è rinforzata nella parte superiore dal legamento acromioclavicolare. Inoltre la clavicola si connette al processo coracoideo della scapola tramite il legamento coracoclavicolare, il legamento trapezoide e il legamento conoide.

5.

Sulla faccia inferiore della clavicola vi sono solchi, creste, aree di inserzione di muscoli? Vicino all’estremità sternale si trova la tuberosità per il legamento costo-clavicolare a cui fa seguito il solco per il muscolo succlavio mentre all’estremità acromiale si trova il tubercolo conoideo che si prolunga nella linea trapezoide.

6.

Frate Benedetto, incaricato di suonare le campane per il mattutino, alza le braccia per afferrare la corda della campana: quali muscoli utilizza per alzare sopra la testa i due arti superori?

Antiversione del braccio:

parte clavicolare e acromiale del deltoide

bicipite brachiale

grande pettorale (parte clavicolare e sternocostale)

coracobrachiale

dentato anteriore

elevazione del braccio:

dentato anteriore

7.

Sullo schema a lato indicate il nome corretto di

ligamenti e superfici articolari articolazione mobile x

8.

Nel movimento di pronazione quali sono le superfici articolari che vanno incontro a spostamenti? e di quale tipo? La pronazione

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consiste in un movimento rotatorio in avanti della testa del radio all’interno dell’anello formato dal legamento anulare e dall’incisura radiale dell’ulna per quanto riguarda l’articolazione radioulnare prossimale. Nell’aticolazione distale il movimento consiste in una rotazione in avanti dell’estremità inferiore del radio attorno ad un asse che passa attraverso il centro della testa dell’ulna e che coinvolge l’incisura ulnare del radio e la circonferenza articolare dell’ulna.

9.

Indicate due esempi di ginglimo laterale articolazione radioulnare prossimale e distale e articolazione tra atlante e dente dell’epistrofeo.

lO.

Sullo schema a lato indicate i nomi anatomici corretti delle parti segnate con le frecce Art. radcarpdist vedi fotocopie?

11.

Sapete indicare i nomi delle ossa del carpo, sullo

schema a lato? carpo pag 125

12.

Fra quali ossa si costituisce l'articolazione mediocarpica? L’articolazione mediocarpica avviene tra le fila prossimale e distale delle ossa del carpo, cioè tra scafoide semilunare e piramidale (fila prossimale) e trapezio, trapezoide, capitato e uncinato (fila distale). La cavità articolare è a forma di S. le ossa della fila prossimale godono di discreta mobilità mentre quelle della fila distale sono unite tra loro per mezzo di legamenti molto robusti.

13.

Cosa pensate si intenda per abduzione radiale del carpo ( o della mano )? Da quali muscoli può essere determinata? Si intende il movimento di lateralità della mano su un piano frontale (o lugo un asse dorso-palmare che passa per il capitato) che porta le ossa del carpo carpo (trapezio e trapezoide) più vicino al radio. Viene effettuato da: estensore radiale lungo del carpo, abduttore lungo del pollice, estensore lungo del pollice, flessore radiale del carpo, flessore lungo del pollice.

14.

Cosa si intende per abduzione ulnare? Da quali muscoli può essere determinata? Si intende il movimento di lateralità della mano su un piano frontale (o lugo un asse dorso-palmare che passa per il capitato) che porta il carpo più vicino all’ulna. Viene effettuata da: estensore ulnare del carpo, flessore ulnare del carpo, estensore delle dita, estensore del mignolo

E' di entità maggiore o minore di quella radiale? dalla posizione normale, in cui l’asse longitudinale del terzo dito è in continuità con l’asse longitudinale dell’avambraccio l’abduzione radiale è minore (15°) di quella ulnare (40°) questi dati si riferiscono alla supinazione pura, mentre i movimenti sono maggiori in pronazione pura.

15.

Gavino, inseguendo una pecora sfuggita dallo stazzu, cade a terra ed appoggia la mano sinistra sul terreno. Batte violentemente con l'eminenza tenar ed il pollice: su quale parte dello scheletro dell'avambraccio viene trasmesso l'urto e quale parte ossea può essere fratturata? In caso di caduta sulla faccia palmare della mano con il braccio in estensione si ha la fractura radii in loco classico: il peso corporeo è scaricato dall’omero all’ulnae da questa al radio attravrso la membrana interossea, inoltre l’estremità distale del radio deve sopportare la pressione opposta del contatto con il terreno pertanto si ha frattura, con il moncone distale del radio che si porta in posizione dorsale e laterale.

16.

Quali muscoli determinano la flessione palmare della mano? A livello di quale articolazione avviene il movimento?

Flessore superficiale delle dita

Flessore profondo delle dita, flessore ulnare del carpo

Flessore lungo del pollice

Flessore radiale del carpo

Abduttore lungo del pollice.

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La flessione palmare avviene soprattutto spese dell’articolazione radiocarpica.

17.

Le articolazioni interfalangee sono

a. condilartrosi b. enartrosi c. ginglimi angolari

18.

Il movimento di flessione dell'avambraccio è determinato dalla contrazione di quali muscoli?

Bicipite brachiale

Brachiale

Brachioradiale

Estesore radiale lungo del carpo

Pronatore rotondo

19.

Quali muscoli determinano il movimento di supinazione?

Supinatore

Bicipite brachiale

Abduttore lungo del pollice

Estensore lungo del pollice

brachioradiale

20.

Nel braccio esistono fasce e setti connettivali che avvolgano e separino i muscoli? Avete idea di come sono disposti?

La fascia brachiale riveste i muscoli flessori ed estensori. Tra i due gruppi, sui lati dell’omero si trovano un setto intermuscolare mediale e uno laterale. Mediante i due setti la fascia brachiale si lega all’omero. La fascia brachiale continua prossimalmente con la fascia ascellare e distalmente con la fascia antibrachiale.

21.

Quali muscoli sono contenuti nella loggia posteriore dei muscoli del braccio?

Il tricipite brachiale con i capi lungo, mediale e laterale.

22.

Indicate sullo schema a lato vasi e nervi negli spazi interposti ai muscoli sezionati trasversalmente

sez trasvbrac vedi pag 137 più fotocopie.

23.

Quali sono i muscoli contenuti nella loggia anteriore del braccio?

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Bicipite brachiale, brachiale e coracorbrachiale.

24.

Il triangolo clavi-deltoideo-pettorale è delimitato dalle seguenti formazioni ossee e muscolari a in alto dal margine inferiore della clavicola b in basso e medialmente dal muscolo grande pettorale c lateralmente dal margine anteriore del muscolo deltoide attraverso esso passa un vaso: quale vaso? tale fossetta è importante per la palpazione dei linfonodi retro pettorali attraverso di esso passa la vena cefalica

e.artinf

1.

David Trezeguet calcia il pallone con il destro Quali muscoli contrae per appoggiarsi sull'arto infer. sinistro ed estendere la gamba destra?

Estensione gamba

Ileopsoas

Tensore della facia lata

Pettineo

Adduttore lungo

Adduttore breve

Gracile

Appoggiarsi sull’arto sinistro

Quadricipite femorale

Bicipite femorale

Adduttore breve

Tibiale anteriore

Tricipite della sura

Flessore lungo delle dita

Peroniero breve

Peroniero lungo

2.

Mademoiselle Sylvie Guillem mantiene la posizione indicata a lato grazie alla contrazione di quali

muscoli? Ballerina in punta di un piede

a tricipite della sura

b peroniero lungo.......

c peroniero breve......... .

d flessore lungo delle dita .

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e tibiale posteriore......

f quadricipite femorale .

g bicipite femorale.......

h tibiale anteriore.........

3.

L'arco piantare longitudinale è mantenuto da quali formazioni ligamentose e da quali muscoli?

Muscoli brevi del piede (abduttore dell’alluce, abduttore del mignolo, flessori brevi delle dita)

Legametno calcaneo navicolare plantare, legamento plantare lungo, aponeurosi plantare.

4.

Quali muscoli unisce la membrana vasto-adduttoria? Quali formazioni decorrono al di sotto di essa?

Dalla parte muscolare del muscolo adduttore grande si separano fibre tendinee a tipo aponeurosi che si continuano nella superficie tendinea del vasto mediale e vengono chiamate membrana vasto adduttoria. Al di sotto della membrana vato adduttoria passano il nervo safeno e l’arteria femorale

5.

Carmelo decide di battere il record di permanenza su un solo arto Quale muscoli contrae per rimanere fermo in stazione eretta sulla sola gamba destra? (indicare i muscoli che gli permettono di mantenersi sull'arto inf.dx e quelli che gli pernrnettono di flettere la gamba sinistra)

Mantenersi sull’arto inferiore destro:

quadricipite femorale

bicipite femorale

adduttore breve

tibiale anteriore

tricipite della sura

flessore lungo delle dita

peroniero lungo

peroniero breve

flettere la gamba sinistra:

ileopsoas

tensore della fascia lata

pettineo

adduttore lungo

adduttore breve

gracile

6.

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Quali muscoli compongono il muscolo tricipite della sura? Quali punti di inserzione hanno i diversi capi? Su quale tendine terminale confluiscono? Il tricipite della sura è costituito dal muscolo soleo e dai due capi del muscolo gastrocnemio. Il soleo ha origine dalla testa della tibia e dalla linea del muscolo soleo della fibula, il capo mediale del gastrocnemio ha origine al di sopra del condilo mediale del femore e il capo laterale ha origine dal condilo laterale del femore. Tutti e tre i capi si inseriscono alla tuberosità calcaneare costituendo il tendine calcaneale o tendine d’Achille

7.

Per flettere dorsalmente e sollevare il margine laterale del piede quali muscoli contraete? il muscolo peroniero lungo (O: capsula articolare testa fibula, decorre dietro il malleolo fibulare, scende al di sotto del processo trocleare del calcagno I: tuberosità osso metatarsale I) e peroniero breve (O:superficie laterale fibula, decorre sotto il retinacolo dei peronieri, I: processo trocleare del calcagno.

8.

Sullo schema a lato indicate i muscoli posteriori della coscia che conoscete pag 251

9.

Quali tendini di inserzione terminale costituiscono la zampa d'oca (o tendine della zampa d'oca) superficiale? I tendini del muscolo gracile, sartorio e semitendinoso

La contrazione di questi muscoli quale azione ha? Sono flessori e rotatori interni della gamba

lO.

Il muscolo peroniero lungo ha origine da capsula articolare della testa della fibula .

e si inserisce su tuberosità dell’osso metatarsale I

Dietro a quale formazione ossea decorre a livello dell'articolazione della caviglia? Decorre dietro al malleolo fibulare

Vi sono formazioni fibrose che ne mantengono il tendine in posizione? Il retinacolo superiore e il retinacolo inferiore dei muscoli peronieri.............................................................................................................................................

11.

Quali muscoli determinano il movimento di flessione pIantare e di intrarotazione del piede? Tibiale posteriore (O: membrana interossea, decorre dietro il malleolo mediale, I:osso navicolare, 3 cuneiformi) flessore lungo dell’alluce (O:due terzi distali faccia posteriore fibula, membrana interossea, decorre sotto il retinacolo dei flessori I: falange distale primo dito), flessore lungo delle dita (O:faccia posteriore della tibia, decorre sotto il retinacolo dei flessori, si divide in 4 tendini che si inseriscono alle falangi distali delle ultime4dita)

12.

Sigismondo, per sfuggire ai nemici, si lancia dalla torre e cade sui talloni dall'altezza di 15 metri. Con quali parti ossee urta contro il terreno? Con la tuberosità calcaneare, la testa del primo osso metatarsale e la testa del V osso metatarsale di entrambi i piedi.

E' possibile che si abbia la frattura di qualche parte ossea? A causa della disposizione dell’articolazione coxo-femorale le forze esercitate dal basso si trasformano in forze tendenti all’esterno a livello della sinfisi pubica che pertanto si apre. Si ha quindi frattura del bacino, ma è possibile anche una frattura a livello del collo del femore.

13.

Fornite i nomi anatomici delle formazioni indicate sullo schema a lato Vista sup.dist.artic.ginocch. pag211

14.

Quali muscoli determinano il movimento di intrarotazione della gamba?

Medio gluteo

Piccolo gluteo

Tensore della fascia lata

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15.

Descrivete una articolazione a troclea è costituita da due capi articolari: uno concavo e uno convesso. È detta anche articolazione cilindrica. Sono articolazioni con un solo grado di libertà.

Indicatene due esempi con i relativi capi ossei coinvolti articolazione omero-ulnare tra omero e ulna articolazioni interfalangee tra le falangi prossimali e distali del carpo e del tarso.

16.

Quali muscoli dell'arto inferiore concorrono a mantenere la stazione eretta?

Quadricipite femorale

Bicipite femorale

Adduttore breve

Tibiale anteriore

Tricipite della sura

Flessore lungo delle dita

Peroniero breve

Peroniero lungo

17.

Quali ligamenti connettono tibia e perone ? legamento della testa della fibula (con funzione di rinforzo per l’articolazione tibio-fibulare) la membrana interossea che fissa le due ossa tra loro con una sindesmosi e i legamenti tibiofibulare anteriore e posteriore, posti all’estremità distale delle due ossa.

18.

Mister Shortleg è impegnato a mantenere la stazione eretta sul solo arto sinistro: quali muscoli della coscia destra contrae ?

Tensore della fascia lata

quali muscoli del cingolo pelvico e della coscia destra contrae?

Medio gluteo

Piccolo gluteo

Grande gluteo

Piriforme

Otturatore interno

19.

Nell'immagine a fianco sono indicati muscoli contratti nel determinare un movimento Indicatene il nome e le aree di inserzione

Tuffatore

Saltatore NO

Centometrista ecc.

f. cardiovasc

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1.

L'apice cardiaco da quale parte del cuore è costituito? Dall’estremità del ventricolo sinistro

2.

Il ventricolo destro ha volume totale (cavità e pareti) superiore a quello del ventricolo sinistro? No, anzi il ventricolo sinistro ha volume maggiore del ventricolo destro. Infatti il volume delle cavità del ventricolo destro e sinistro è analogo, ma la parete muscolare del ventricolo sinistro è circa tre volte più spessa di quella del ventricolo destro in quanto deve sostenere una pressione maggiore per poter distribuire il sangue arterioso a tutti i tessuti periferici.

3.

Quale azione hanno i muscoli papillari? I muscoli papillari collegano le valvole tricuspide e bicuspide alla parete del ventricolo tramite le corde tendinee. Si contraggono durante la sistole ventricolare impedendo che la pressione esercitata dal sangue sulle valvole ne causi il ribaltamento nell’atrio

In quale fase del ciclo cardiaco si contraggono? Si contraggono durante la sistole ventricolare impedendo che la pressione esercitata dal sangue sulle valvole ne causi il ribaltamento nell’atrio

Da quale strato di fibre della parete ventricolare derivano? Derivano dalle trabecole carnee di primo ordine che sono aderenti al ventricolo solo per un’estremità (metre quelle di secondo ordine per entrambe le estremità e quelle di terzo per tutta la loro lunghezza).

4.

Quali formazioni vascolari sono contenute nel solco interventricolare anteriore? Il ramo interventricolare anteriore dell’arteria coronaria sinistra e la vena interventricolare anteriore.

5.

Il solco interventricolare posteriore è percorso dalla

arteria interventricolare posteriore

vena interventricolare posteriore

6.

Il seno coronario è in continuazione di (o della) vena cava inferiore .

In esso confluiscono le vene che decorrono insieme alle arterie coronarie e che portano il sangue desossigenato del miocardio , soprattutto: vena interventricolare anteriore, vena cardiaca magna, vena cardiaca media, vena cardiaca parva.

7.

Da quale vaso ed in quale punto prendono origine le arterie coronarie? Quale calibro hanno? Sono i primi due rami dell’aorta prima dell’arco aortico. Hanno calibro di qualche millimetro.

In quali rami si suddividono? L’arteria coronaria destra dà origine a rami per l’atrio destro e la parete anteriore del ventricolo destro, poi genera il ramo marginale destro e segue il solco coronario in direzione dorsale dove decorre come ramo interventricolare posteriore. La coronaria sinistra si suddivide in ramo interventricolare anterioe che si porta nel solco interventricolare anteriore e ramo circonflesso che decorre in direzione dorsale nel solco coronario.

8.

Sullo schema a lato indicate i nomi corretti dei vasi indicati con frecce

artcordx art circ r.intervant pag25?

9.

Cosa si intende per prevalenza della arteria coronaria destra nella estensione e nel calibro delle arterie coronarie?

lO.

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Quale è la disposizione dei lembi delle valvole atrio-ventricolari nella valvola a-v destra cuspide anteriore, cuspide posteriore e cuspide settale in corrispondenza del setto interventricolare.

nella valvola a-v sinistra ha due lembi uno anteromediale (cuspide anteriore) e uno posterolaterale (cuspide posteriore)

11.

Dove è posta la fossa ovale? Nel setto interatriale delimitata da un margine (lembo della fossa ovale)

Da quali formazioni embrionali si costituisce? È il residuo del forame ovale embrionale che consentiva il passaggio del sangue misto arterioso-venoso proveniente dalla vena cava inferiore dall’atrio destro all’atrio sinistro e da qui al ventricolo sinistro.

12.

Cosa è il dotto arterioso di Bottallo ? In quale senso vi fluisce il sangue ? è un cortocircuito presente nella circolazione fetale: un vaso che unisce il tronco polmonare (contenente sangue venoso) all’aorta (contenente sangue relativamente arterioso). I rami dell’aorta che originano prima della confluenza con il dotto di botallo, cioè quelli che vanno alla testa e agli arti superiori contengono sangue più ossigenato di quelli che originano dopo la confluenza con il dotto arterioso.

Questo sangue è prevalentemente arterioso o è una miscela di sangue Arterioso (a più alto grado di ossigenazione) e venoso ? è una miscela di sangue arterioso proveniente dalla vena ombelicale attraverso la vena cava inferiore, l’atrio destro e il ventricolo destro e di sangue enoso proveniente dalla testa e dagli arti attraverso la vena cava superiore, l’atrio destro e il ventricolo destro.

13.

Quali elementi costitutivi differenziano una arteria elastica da una arteria muscolare? L’arteria elastica presenta una lamina elastica interna e una lamina elastica esterna e nella tonaca media prevalgono le fibre elastiche sui miociti lisci, mentre le arterie muscolari hanno meno materiale elastico e più muscolatura liscia e un diametro minore delle arterie elastiche.

14.

Quali arterie di tipo elastico conoscete? Aorta, succlavia, anonima, carotide comune

15.

Dall'aorta toracica prendono origine i seguenti rami parietali

Arterie intercostali posteriori

Arteria sottocostale

Rami bronchiali, esofagei, mediastinici, pericardici

Arterie freniche superiori

16.

La lamina elastica interna è posta a livello di tonaca intima di vene ed arterie di grosso calibro

ed è costituita da fibre elastiche come collagene ed elastina. .

17.

Quali funzioni hanno le cellule endoteliali?

a consentono la diffusione di gas respiratori e di piccoli metaboliti

b intervengono nell’emostasi primaria perché contengono fattore di von willebrand .

c controllano la contrazione e la dilatazione del vaso grazie ad NO

18.

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Durante la fase esplusiva della sistole ventricolare quali valvole sono chiuse? quali sono invece aperte?

Sono chiuse la bicuspide e la tricuspide, sono aperte le semilunari

19.

Dove è posto lo sbocco del seno coronario? Nel seno delle vene cave dell’atrio destro medialmente rispetto alla valvola della vena cava inferiore

20.

L'occlusione del ramo interventricolare anteriore dell' art coronaria sin. Determina ( secondo il più frequente schema di distribuzione dei vasi coronarici) l'arresto del flusso sanguigno a .livello di quale territorio miocardico? A gran parte del ventricolo sinistro

21.

Il prof.Vorreisapertutto non ricorda quali sono i rami impari e ventrali dell'aorta nel tratto toracico e addominale. Potete scriverglieli voi qui di seguito?

a arteria bronco esofagea .

b arteria celiaca

c. arteria mesenterica superiore e inferiore .

d arteria sacrale media

g.linfo

1.

Quali organi linfoidi centrali conoscete? Milza, timo, linfonodi

Quali cellule immunocompetenti producono? Linfociti T e B

2.

Quali organi linfoidi periferici conoscete?

a appendice

b tonsilla palatina

c placche del peyer

d adenoidi

3.

Un nodulo linfatico è costituito da

a linfociti T e B

b cellule immunologiche accessorie (APC)

c cellule endoteliali dei vasi sanguigni

d cellule di sostegno (fibroblasti)

(indicare parti costitutive ecelluleche lo compongono)

4.

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Cosa è il seno marginale di un linfonodo? È una struttura posta sotto la capsula connettivale che drena tutti i vasi linfatici afferenti.

5.

Sullo schema a lato indicate le formazioni costituenti un linfonodo

schema linfonodo

6.

Il dotto toracico inizia facendo seguito a un rigonfiamento fusiforme situato a destra dell’aorta detto cisterna del chilo

Dove decorre? Tra l’aorta nel tratto toracico e la vena azygos.

Dove sbocca? Sbocca nell’angolo venoso sinistro della brachiocefalica con l’arco del dotto toracico.

7.

Il linfocita Filippo, prodotto in un linfonodo popliteo, giunge nel sangue venoso dopo aver seguito il seguente percorso (collettori e stazioni linfonodali attraversati, punto del sistema venoso di sbocco) linfonodo popliteo, linfonodi iliaci comuni, tronco lombarelinfonodi lombari sinistri, cisterna del chilo, dotto toracico, linfonodi prevertebrali, arco del dotto toracico, angolo venoso sinistro della vena brachiocefalica.

8.

Quale percorso segue la linfa drenata dalla regione temporale? attraverso quali stazioni linfonodali viene filtrata? Dove viene riversata? linfonodi mastoidei, linfonodi cervicali profondi, tronco giugulare, se è sinistro dotto toracico, vena brachiocefalica sinistra, se è destro dotto linfaico destro, brachiocefalica destra.

9.

Quali differenze vi sono fra:

capillare linfatico sono piccoli vasi a fondo cieco che decorrono a fianco della rete capillare .

collettore postcapillare vaso di dimensioni maggiori (paragonabile ad una venula o ad un’arteriola) che raccoglie la linfa dai capillari linfarici.......................................................

dotto toracico è il vaso linfatico di maggiori dimensioni. Possiede valvole analoghe a quelle presenti nelle venule .

lO.

Al signor Brunello sono stati per errore asportati tutti i Iinfonodi inguinali. Quale conseguenza pensate che ciò potrà avere per l'infelice? Si avrà edema nella regione inguinale perché viene interrotta la comunicazione dei capillari linfatici che drenano il liquido interstiziale con gli altri vasi linfatici. Inoltre sarà più soggetto a infezioni in quella zona per assenza dell’attività di “filtro” per gli antigeni esercitata dai linfonodi.

11.

La linfa drenata dalla regione mammaria viene convogliata alle seguenti stazioni linfonodali:

a linfonodi ascellari

b linfonodi parasternali

13

h. Sistema nervoso periferico

gen.

1.

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Indicate tre differenze sostanziali fra un assone di un motoneurone ed un prolungamento periferico di un neurone sensitivo di un ganglio spinale

a l’assone del motoneurone si dirige dal centro verso la periferia mentre per il neurone senstitivo è il contrario b l’assone del motoneurone prende contatto con una o più cellule muscolari mentre l’assone sensitivo prende contatto con cellule sensitive di vario tipo c gli assoni motori a livello del midollo spinale si trovano nelle radici anteriori mentre gli assoni sensitivi si trovano nelle radici posteriori.

2.

Date una definizione sintetica (non più di due righe) di nervo misto un nervo misto è costituito da assoni sia di neuroni motori che di neuroni sensitivi. Le fibre possono essere somatomotrici, somatosensitive, visceromotrici e viscerosensitive.

3.

Sullo schema a fianco indicate in maniera precisa e con i corretti termini anatomici:

1.epinevrio 2.endonevrio 3.capillare sanguigno 4.guaina mielinica 5.cellula di Schwann

schema di nervo

4.

Dite in due righe cosa sono le fibre nervose di tipo alfa

Sono fibre mieliniche dei nervi spinali con diametro maggiore (20 micron) e quindi velocità di consuzione maggiore (120 m/s) 5.

Quali tipi di fibre nervose compongono un nervo spinale?

Le fibre nervose di tipo A che si dividono in alfa, beta, gamma e delta con diametro e velocità di conduzione decrescenti. I neuroni sono sia di tipo motorio sia sensitivo.

6.

Indicate tre caratteri differenziali fra radice anteriore e radice posteriore di un nervo spinale

a la radice anteriore contiene fibre efferenti e quella posteriore afferenti .

b. la radice anteriore contiene assoni di neuroni motori e quella posteriore di neuroni sensitivi

c la radice posteriore è collegata con il ganglio spinale mentre quella anteriore si collegherà poi con i gangli simpatici .

7.

Cosa rappresenta lo schema a lato? Indicate con termini corretti le parti segnate con le frecce

fibra mielinica pag37

8.

A fianco sono schematizzati sei assoni Indicate sommariamente ma in maniera precisa come è disposta una cellula di Schwann che forma la guaina mielinica attorno ad un assone, e come è disposta una seconda cellula di Schwann che avvolga tre assoni.

Il corpo di una cellula di schwann forma un solco nel quale si colloca l’assone. Il solco si approfonda e i margini si avvicinano, si forma una duplicazione della membrana che prende il nome di mesassone che in seguito si avvole a spirale attorno all’assone formando la guaina mielinica. Se invece la cellula deve avvolgere più assoni si ferma allo stadio di mesassone e gli assoni ricoperti sono assoni amielinici.

sei assoni trasv

9.

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Quali cellule danno origine alla guaina mielinica di una fibra nervosa periferica? Le cellule di Schwann

Come è costituita questa guaina? La membrana della cellula di Schwann si avvolge a spirale attorno all’assone fino a strizzare fuori tutto il citoplasma. In questo modo rimangono solo molti strati di membrana plasmatica addossati gli uni agli altri che svolgono una funzione isolante e permettono la veloce conduzione saltatoria dell’impulso elettrico.

lO.

Indicate quattro caratteri distintivi che differenziano un motoneurone da un neurone sensitivo di un ganglio spinale

1. il corpo del motoneurone ha sede all’interno del midollo spinale, mentre quello del neurone sensitivo ha sede nel ganglio

2 il motoneurone prende contatto con cellule muscolari mentre il neurone sensitivo con cellule sensitive specializzate o con altri neuroni del midollo spinale

3 le fibre del neurone motore sono efferenti mentre quelle del neurone sensitivo sono afferenti

4 .....................................................................

11.

Lo schema sotto stante si riferisce a quale nervo? Indicate sullo stesso schema i nomi esatti di

plescervic. Pag 73

12.

I rami sensitivi cutanei del plesso cervicale si distribuiscono alle seguenti regioni:

a regione occipitale

b. padiglione auricolare, cute reg parotidea e mastoidea

c regione superiore del collo fino al mento

d. fossa sopraclavicolare e spalla

13.

Il nervo frenico contiene fibre efferenti destinate al muscolo diaframma

Da quali segmenti midollari originano queste fibre? C4-C3

Contiene fibre sensitive? Sì Se si, a quali formazioni si distribuiscono? pericardio

14.

Quali muscoli sono innervatida nervi che originano dal plesso cervicale?

Muscoli retti anteriore e laterale della testa

Muscolo lungo della testa

Muscolo lungo del collo

15.

Sullo schema a lato indicate

le radici ed il tronco del nervo frenico schema plescerv. Pag 73

In quali segmenti cervicali sono posti i motoneuroni

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i cui assoni innervano il muscolo diaframma? ...................................................................

16.

Sullo schema a lato indicate il territorio di distribuzione dei rami cutanei del plesso cervicale pag 73

schema testa e collo

in vista laterale

17.

Quale origine hanno le fibre motrici destinate ai muscoli scaleni... rami muscolari ventrali del plesso cervicale

18.

Il pericardio ha una innervazione sensitiva ? sì i rami pericardici del nervo frenico

Quali tipi di terminazioni ritenete vi siano presenti ? afferenti

In quali gangli della radice posteriore sono posti i pirenofori delle fibre sensitive ? nei gangli spinali cervicali e toracici

plesbrach

20.

Quali conseguenze ha la lesione, a livello del braccio, del tronco del nervo ulnare?

1. mano ad artiglio, è impossibile chiuderla a pugno

2. anestesia della parte laterale del dorso e del palmo della mano, soprattutto del dito mignolo

3 è indebolita la flessione ulnare del carpo

In quale punto ritenete sia più facile che se ne abbia la lesione per schiacciamento o taglio accidentale? In corrispondenza dell’articolazione del gomito quando passa nel solco del nervo ulnare dell’omero, infatti in questa sede può essere palpato.

21.

Indicate sullo schema a lato il territorio di innervazione cutanea del nervo ascellare

spalla e braccio di lato pag 81

22.

Indicate, sullo schema a lato, il territorio di innervazione cutanea del nervo mediano

arto superiore pag83

23.

Indicate, sullo schema a lato, il percorso del nervo radiale e, se potete, i suoi rami terminali

pezzo di colonna e arto sup pag83

24.

Indicate quattro muscoli innervati dal nervo radiale

1. tricipite brachiale

2 aconeo.

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3 brachioradiale.

4 estensore radiale del carpo.

pleslomsacr

26.

Se vi trovaste di fronte ad un individuo che non è in grado di addurre l'arto inferiore destro, quale nervo dovreste pensare che sia stato leso?

a nervo otturatorio.

Dove decorre questo nervo? Medialmente al muscolo psoas raggiunge la parete laterale della piccola pelvi, attraversa il canalo otturatorio e innerva gli adduttori della coscia.

Da quali segmenti midollari prendono origine le sue fibre? L2-L4

27.

il nervo ischiatico (o sciatico) da quali tronchi di fibre è costituito?

a peroneo comune

b tibiale

quali tipi di fibre lo compongono?

a.afferenti b efferenti

Da quali segmenti spinali originano le fibre efferenti che lo costituiscono? quali muscoli sono innervati da queste fibre?

a ................................................................

b ......................................................

c ................................................................

28.

Nel cavo popliteo quali nervi decorrono?

a .............................................................

b ....................................................

29.

Indicate, sullo schema a lato, la posizione del nervo tibiale, dell'arteria poplitea, e del nervo peroniero comune

schema losanga del poplite

30.

Quali muscoli innerva il nervo peroniero superficiale?

a ............................................................ .

b .

31.

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Al muratore Carmelo cade un mattone sulla parte mediale del dorso del piede destro. A distanza di circa lO giorni, Carmelo, ritornato a camminare normalmente, si rende conto di non avere alcuna sensibilità (anestesia) a livello del l ° e 2° dito del piede. Quale ne è, secondo voi, il motivo?

32.

Il nervo femorale è costituito da fibre dei seguenti segmenti midollari ......................

In quale area della radice dell'arto inferiore è localizzabile ? Quali muscoli innerva ?

33.

Indicate sullo schema di arto inferiore a lato

i territori di distribuzione dei rami sensitivi dei nervi che conoscete

schema arto infer

34.

Sullo schema a lato indicate, nell'esatta posizione, due nervi che decorrono al di sotto del legamento inguinale

schema lego ing. e lac.

35.

La signora Genoveffa si accorge improvvisamente, cercando di prendere una bottiglia su un piano alto della cucina, di non riuscire ad alzarsi sulla punta del piede destro. Quali muscoli non riesce a contrarre normalmente, secondo voi?

Quale nervo potrebbe essere stato leso?

36.

A seguito di una caduta dalla moto, Alberto riporta la frattura del bacino con lesione della branca orizzontale del pube. Gli viene riscontrato un deficit (perdita o assenza) totale della capacità di addurre l'arto inferiore dal lato della frattura ed una anestesia (mancanza di sensibilità) su di un'area ristretta delkla faccia mediaI e della coscia.

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Cosa è verosimile sia accaduto? .................................................

Quale nervo potrebbe essere stato leso? ...................................................

In quale punto? ................................., .............

38.

Quale defmizione generale date di plesso nervoso? (cervicale, o brachiale o lombosacrale)

40.

Giosuè cade dal motorino e urta contro il bordo del marciapiede con la gamba destra al di sotto della testa della fibula. Rialzandosi si accorge di non avere alcuna sensazione al contatto sulla faccia esterna della gamba e del dorso del piede e di non riuscire a flettere dorsalmente il piede. Quale nervo o nervi pensate possano essere stati lesi nella caduta ?