Modelli Dinamici strumenti

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  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

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    1

    Strumenti:

    modelli e caratteristiche dinamiche

     Argomenti:

    modelli dinamici di ordine 0, 1 e 2;

    esempi della fenomenologia fisica; caratteristiche dinamiche degli strumenti di ordine 0, 1 e 2;

    comparazione delle caratteristiche dinamiche.

    1

    Modelli dinamici

    1 0 1 0... ...

    n m

    n o o o m i i in m

    d d d d   A q A q A q B q B q B q

    dt dt dt dt  + + + = + + +

    Nel caso più generale il legame ingresso-uscita di un sistema dinamicopuò essere scritto nella forma:

    L’uso di tale formulazione per modellare uno strumento prevede un solotermine in ingresso, l’ingresso di misura desiderato:

    Si definisce ordine dello strumento la differenza tra l’ordine massimo e

    quello minimo di derivazione della variabile d’uscita, qo .

    1 0...

    n x

    n o o o x in xd d d  A q A q A q B qdt dt dt  

    + + + =

     mo e u zza per a escr z one e compor amen o nam co unostrumento sono sempre a coefficienti costanti e di ordine zero, primoo secondo.

    Tale descrizione è solo un’approssimazione del reale comportamentodello strumento che risulta da un lato rappresentativa nei limiti dettatidalle condizioni di util izzo e dall’altro ne fissa il campo di impiego.

    2

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    Strumento di ordine zero:

    Modelli dinamici

    0 ...o A q   =Strumento del primo ordine:

    1 0...o o A q A q+ =&

    ... A A+ =&& &

    Strumento del secondo ordine:2 1 0

    ...o o o

     A q A q A q+ + =&& &

    E’ necessaria una metodologia di analisi che permetta di comprendere lemodalità di funzionamento del «sistema dinamico strumento»; i passi cheseguiremo sono:

    • Scelta di forzanti significative (gradino, rampa, sinusoide) per il calcolodella ris osta

    o o

    • Calcolo della risposta: Integrale particolare (dipendente dal casospecifico) e generale (dipendente dall’equazione omogenea ass.)

    L’importanza di questo tipo di analisi è legata alla possibilità di definiresistematicamente i parametri che caratterizzano ciascun modello, ecapire come valutarli in relazione all’utilizzo che ne potremmo fare

    3

    Modelli dinamici

    Utilizzando l’operatore di Laplace cambiamo il dominio in cui stiamo

    operando passando da quello del tempo a quello delle frequenze (per

    chiarezza usiamo il simbolo ∼ per individuare una funzione dellafrequenza).

    1

    1 1 0( ... )n n i

    n n o i i

    o i

     A s A s A s A q B s q

    (s)q (s)q

    −−+ + + + =

    =

    % %

    % % A B

    I termini derivativi si trasformano in potenze di esponente pari all’ordine di

    derivazione e l’espressione della funzione di trasferimento si semplifica

    divenendo un rapporto tra ingresso e uscita:

    1

    1

    o i

    o

    i

    q (s) (s)q

    q H (s) (s)

    q

    =

    = =

    % %

    %

    %

     A B

     A B

    4

    La funzione di trasferimento dello strumento diviene:

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    3

     Analisi fenomenologica

    e scrittura delle

    equazioni costitutive

    5

    S V 

    OV 

    Ordine 0: il potenziometro

    S V V x Gx= =

     Abbiamo già analizzato il principio di funzionamento da

    un punto di vista statico. Valutiamo la possibile

    esistenza di un effetto dinamico.

    Nella relazione ingresso-uscita dello strumento non compare nessun

    termine differenziato rispetto al tempo, quindi si tratta di uno strumento di

    ordine 0.

    Il guadagno G è costante in frequenza:

    La funzione di trasferimento concepita analizzando esclusivamente il

    comportamento elettrico è però utilizzabile solo entro i limiti di validità

     L

    ( ) ( )OV s G x s=% %

    dell’ipotesi di disaccoppiamento con quello meccanico:

    • non si è considerato che il potenziometro è in realtà un corpo elastico

    con infiniti gradi di libertà. Cioè si è assunto che la dinamica interna

    dello strumento sia a frequenze abbastanza elevate, rispetto a quelle di

    impiego, da poter essere considerato rigido nel campo di utilizzo.

    6

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    Ordine 1: il termometro

    Studiamo un altro strumento di largo impiego, il termometro.

    Definiamo alcuni parametri utili:

    T a temperatura ambiente

    T i temperatura interna

      coe c en e scam o erm co

    m massa del materiale del bulbo

    (trascurabile la massa del materiale nella colonna)

    c calore specifico del materiale del bulbo

    t  tempo

     A superficie di scambio termico

    ( )a i i

    q hA T T mcT  = − =   &L’equazione di equilibrio dei flussi è:

    Sensibilità statica =>

    (guadagno a regime)1G =

    Costante di tempo =>mc

    hAτ  =( 1)

    1( )

    1

    i i a i a

    i

    a

    T T T s T T  

    T G s

    T s

    τ τ 

    τ 

    + = → + =

    = =+

    & % %

    %%

    %

    Equazione dinamica (primo ordine):i i a

    mc T hA T hA T  + =&

    7

    Ordine 2: accelerometro

    Consideriamo un sensore di accelerazione a massa sismica.

    Spostamento

    Massa sismica

     Ma

    Lo strumento è rappresentabile da un modello dinamico elementare a 1

    grado di libertà: massa, molla e smorzatore: l’uscita deve essere messa in

    relazione con l’ingresso di accelerazione applicato all’accelerometro.

    relativo della

    massa (u)

    Spostamento

    della base (v)

    Rigidezza della

    trave  Ku

      ,

    con una forza d’inerzia pari a f=Ma, flette la barretta.

    Come indicatore dell’effetto della forza è concettualmente utilizzabile la

    posizione dell’estremo (in termini reali è meglio un trasduttore facilmente

    miniaturizzabile).

    Occorre analizzare l’equazione di equilibrio dinamico. 8

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    5

    2

    2

    ( )0

    d v u du M C Ku

    dt dt  

    ++ + =

    Ordine 2: accelerometro

    Equazione di equilibrio dinamico nel tempo:u

    u - Movimento relativo della massa sismica

    v - Movimento della base

    In frequenza l’accelerazione della base è a(s)=s2v.

    v

    2 2

    2

    ( ) 1( ) ( ) ( ) ( )

    ( ) ( / / )

    u s Ms Cs K u s M s v s M a s

    a s s C Ms K M  + + = − = − = −

    + +

    %% % %

    %

    Si assume che solo l’elemento di reazione elastica sia deformabile

    Equazione dinamica di secondo ordine ad un grado di libertà

    che modella un solo aspetto della dinamica interna: la dinamica più

    lenta dell’oggetto accelerometro, la sola di interesse metrologico9

    Ordine 2: accelerometro, modello dinamico

    2 2

    2 1 0 2

    2

    2

    2

    ( )

    : :

    o i

    o i

    o i

     A s A s A q B s q

    (s)q B s q

    Uscita q Ingresso a s q

    + + =

    =

    =

    % %

    % %

    % %

     A

     Allora: 2( ) Ms Cs K u Ma+ + = −% %

    2con   -1Uscita (s) Ingresso (s) B= ⋅ = H H A

    sensibilità statica (guadagno a regime ad s nullo): 2 B M 

    G A K 

    = =

    I parametri caratteristici sono:

    pulsazione propria: 0

    2

    n

     A K 

     A M ω   = =

    coefficiente di smorzamento:1

    0 22 2

     A C 

     A A KM ζ   = =

    10

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    Ordine 2: accelerometro, modello dinamico

    Diagrammi tipici di risposta in frequenza di un accelerometro:

    101

    180

    0.05

    1

    100

       A  m  p   i  e  z  z  a

    0.7

    0.1

    .

    20

    40

    60

    80

    100

    120

    140

    160

    0.100.7

       F  a  s  e

    10-1

    100

    10-

    Frequenza adimensionale

    0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 40

    Frequenza adimensionale

    11

    Ordine 2: sismografo

    Consideriamo un sensore di spostamento a massa sismica.

    Misura dello

    spostamentoMassa sismica

    L’uscita deve essere messa in relazione con l’ingresso che è lo

    spostamento applicato al contenitore dell’accelerometro.

    relativo della

    massa (u)

    Spostamentodella base (v)

    Rigidezza complessiva

    Il movimento, variabile nel tempo, impone un’accelerazione che agendo

    sulla massa sotto forma di una forza d’inerzia, deforma il supporto elastico.

    Un trasduttore di posizione rileva lo spostamento relativo della massa

    rispetto alla base.

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    7

    2( )

    0d v u du

     M C Ku+

    + + =

    Equazione di equilibrio dinamico:u

    Ordine 2: sismografo

    u - Movimento relativo della massa sismica

    v - Movimento della base

    t t 

    v

    2

    2

    22 ( )( )

    ( ) ( / / )

    u s Ms Cs K u Ms v

    v s s C Ms K M  

    s+ + = − = −

    + +

    %% %

    %

    L’ingresso del sistema è direttamente il movimento della base v.

    Equazione dinamica di secondo ordine ad un grado di libertà

    (massa, molla e smorzatore) che, come sempre, trascura la dinamica a

    frequenze superiori dell’oggetto.

    13

    Ordine 2: sismografo, modello dinamico

    : :o iUscita q u Ingresso q v= =2

    2

    u s M = −

    %

    %

    L’equazione di equilibrio dinamico è la STESSA dell’accelerometro: il

    sistema è sempre sensibile all’accelerazione MA l’ingresso desiderato è lo

    spostamento. Quindi:

     B M −

    I parametri caratteristici sono:

    2 2

    2 1 0 2

    2

    21 2

    2

    ( )

    con

    o i

    o i

     A s A s A q B s q

    (s)q B s q

    Uscita (s) Ingresso (s) B s−

    + + =

    =

    = ⋅ =

    % %

    % % A

     H H A

    v s s

    sens s a ca gua agno a reg me a s e eva o :2

     A M = = = −

    pulsazione propria: 0

    2

    n

     A K 

     A M ω   = =

    coefficiente di smorzamento: 1

    0 22 2

     A C 

     A A KM ζ   = =

    14

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    8

    Ordine 2: sismografo, modello dinamico

    La funzione di trasferimento del sismografo è completamente diversa daquella di uno accelerometro a causa della presenza di poli e zeri.

    Il guadagno di regime si ha per frequenze di lavoro superiori a quella

    propria del sistema.

    G costanteper f>f n

    Per frequenze basse la

    massa sismica si muove

    come la base (u=0).

    Per frequenze elevate la

    massa sismica rimane

    ferma e il movimento

    della base (u=-v). L’uscita èin questa situazione in

    contro fase rispetto

    all’ingresso (G=-1).

    Frequenza

    normalizzata 15

    Dal Modello dinamicoal Modello metrologico

    16

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    9

    Modello dinamico Vs Modello metrologico

    Le equazioni che abbiamo scritto descrivono il comportamento dinamicodel sistema “strumento”

    Per ottenere il modello metrologico, cioè quello che potremo usare per

    ottenere la misura, è necessario introdurre il principio di trasduzione

    Questa operazione ha senso solo dopo che nell’equazione di equilibrio i

    termini legati alla dinamica interna sono diventati trascurabili; nel caso

    dell’accelerometro:

    Il termine fornisce le forze elastiche agenti sul piezo:

     Mu Cu Ku Ma+ + =&& &   Ku Ma=

     ElF Ku=Ku

    Principio di trasduzione meccanico/elettrico

    Otteniamo infine la sensibilità di progetto,

    o nominale, dello strumento

    Piezo ElV C F =

    ( )

    1 El

    Piezo

    Piezo

    F V MaC 

    V MC a

    = =

    =18

     Analisi della risposta dinamica

    20

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    Strumento di ordine zero

    0 0o i A q B q=Equazione caratteristica:

    0o i i

     Bq q Gq= =% % %Equazione normalizzata:

    Sensibilità statica (guadagno a regime): 0

    0

     BG

     A=

    Legame ingresso-uscita:o i

    q Gq=% %

    Uno strumento di ordine 0 rappresenta lo strumento ideale dal punto di

    0

      .

    Dal momento che il legame ingresso uscita è algebrico, non haimportanza la variazione nel tempo dell’ingresso, l’uscita seguirà

    perfettamente l’ingresso, senza distorsione o ritardo di fase.

    Lo strumento avrà un rapporto fra uscita ed ingresso sempre pari a quello

    di regime. 21

    Strumento di ordine zero

    io b

     xe E 

     L=Esempio: potenziometro

    Esempio: estensimetro1   R

    k Rε 

      Δ=

     At tenzione: sebbene l’estensimetro abbia sempre un modello di ordine

    zero una cella di carico che lo utilizza per realizzare un trasduttore di

    forza esibisce in genere un comportamento del 2° ordine.

    E’ importante in questo caso non confondere il modello dinamico

    complessivo dello strumento cella con quello del suo componente,

    estensimetro, che legge la deformazione. 22

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    11

    Strumento di ordine zero

    Esempio: potenziometroRisposta alla rampa

    io be E 

     L=

    Risposta al gradino Risposta ad ingresso

    genericoRisposta in frequenza

    23

    Strumento del primo ordine

    Equazione caratteristica:

    Equazione normalizzata:

    1 0 0o o i A q A q B q+ =&

    01o o i

     B Aq q q+ =&

    Legame ingresso-uscita:

    Sensibilità statica (guadagno a regime):

    0 0

    o o iq q Gqτ    + =&

    0

    0

    [ / ]out in B

    G u u A

    =

    Costante di tempo:1 [ ]

     At 

     Aτ  =

    ( )1

    o

    i

    q G H s

    q sτ = =

    +

    %

    %

    24

    Funzione di trasferimento:

    Esempio: termometro

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    Strumento del primo ordine: risposta a gradino

    0 per 0o

    q t   += = _ ( 1) o i STEPs q Gqτ    + =% % Condizioni iniziali:

    t −

     _ 

     _ _ 

    o gen

    o par i STEP

    q e

    q G q

    =

    =

    integrale generale

    integrale particolare

     Applicando le condizioni iniziali:  _  (1 )t 

    o i STEPq Kq e  τ −

    = −

    oq   −

    Soluzione data da due parti:

     

     _ i STEP

    e

    Gq

    = −

    Errore di misura:  o

    m i

    qe q

    G= −

    25

    Strumento del primo ordine: risposta a gradino

    ( ) _  1  t 

    o i STEPq Gq e  τ −= −

    Minore è la costante di tempo, τ, maggiore è la prontezza dello strumentoovvero l’uscita raggiunge il valore asintotico in un tempo più breve.

    Come desumibile dai grafici di destra dove il tempo è stato normalizzato

    rispetto a τ, dopo un tempo pari a 4 τ la risposta ha raggiunto il 98% dellarisposta statica e può essere ormai definita a regime.

    26

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

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    13

    Strumento del primo ordine

    La determinazione sperimentale della costante di tempo può essere fattaa partire dalla risposta a gradino. Riscrivendo opportunamente

    l’equazione abbiamo:

    t oq τ −= −

    oq

    τ −

    − = _ i STEPGq iSTEPGq

    Ponendo: e passando ai logaritmi: (a=b*t )1

    ln z t τ 

    = − _ 

    1   o

    i STEP

    q z

    Gq= −

     Acquisti sperimentalmente i dati di ingresso e

    uscita in diversi istanti temporali si può quindi

    ln z 

    τ 

    1−   t 

    proce ere con una regress one neare. a

    pendenza della retta ottenuta è l’inverso dellacostante di tempo.

    Questa procedura risulta molto più semplice che

    non andare a stimare la costante di tempo in

    base alla convergenza della risposta e va

    sempre preferita ad essa.27

    Strumento del primo ordine: risposta in frequenza

    In forma adimensionale: 12

    1( ) : tan ( )

    ( ) 1

    o

    i

    q j A

    Gqω ϕ ωτ  

    ωτ 

    −⎡ ⎤= = −⎣ ⎦+

    %

    %

    0.98

    1

    1.02

    1.04

    1.06

    1.08

    1.1

     A/(GA )0

    Fase+1

    ϕ

    0 0.02 0.04 0.06 0.08 0.10.9

    0.92

    0.94

    0.96

    ωτ

    28

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

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    14

    Strumento del primo ordine

    Esempio: il termometro

    T a temperatura ambiente

    T i temperatura interna

     

    m massa del materiale del bulbo

    (trascurabile la massa del materiale nella colonna)

    c calore specifico del materiale del bulbo

    t  tempo

     A Superficie di scambio termico

    ( )a i i

    q hA T T mcT  = − =   &L’equazione di equilibrio dei flussi è:

    Sensibilità statica =>

    (guadagno a regime)1G =

    Costante di tempo =>   mchA

    τ  =

    29

    i i a

    i i a

    mc T hA T hA T  

    T T T τ 

    + =

    + =

    &

    &

    Come si può operare per avere una costante di tempo piccola?

    E’ ovvio che i termini al denominatore devono essere i più grandi

    possibile, mentre quelli al numeratore devono essere i più piccoli.

    Strumento del primo ordine

    Non tutte le variabili in gioco sono però indipendenti, per es. la superficie

    del bulbo e la massa del fluido di misura. Nelle ipotesi adottate,

    indicando con r il raggio del bulbo, assunto sferico per semplicità, poiché:

    La costante di tempo diventa:3

    23 3

    mc r c rc

    hA h r h

     ρπ ρ τ 

    π = = =

    3 24 43

    m r A r   ρπ π = =

    Quindi un intervento diretto ad aumentare la superficie esterna attraverso

    l’incremento del raggio, con lo scopo di diminuire la costante di tempo, in

    realtà porta al suo incremento, in quanto il volume aumenta più

    rapidamente della superficie

    30

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

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    15

    Strumento del secondo ordine

    oo  B Adq

     Aqd 

     A2

    =++

    Per lo strumento di secondo ordine:

    2s A sA A s B s+ + =% %idt dt 

    sensibilità statica (guadagno a regime, s=0): 0 B

    G =

    I parametri caratteristici sono tre:

    [ ]1

      /m N K 

    2

    0( )

    o i

    is M sB K x f  + + =   %%

    0

    pulsazione propria o naturale:2

    0

     A

     An

      =ω 

    coefficiente di smorzamento:20

    1

    2   A A

     A=ζ 

    31

    [ ]  /K  rad s M 

     2

     B

    K M 

    Strumento del secondo ordine

    Sostituendo i parametri caratteristici nell’equazione fondamentale:

    2

    2

    21 o i

    n n

    s sq Gq

    ζ 

    ω ω 

    ⎛ ⎞+ + =⎜ ⎟

    ⎝ ⎠% %

    La funzione di trasferimento è:

    2

    2

    ( )2

    1

    o

    i

    n n

    q   Gs

    s sq   ζ 

    ω ω 

    =

    + +

    %

    %

    32

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    16/32

    16

    Strumento del secondo ordine: risposta al gradino

    2

    2

    21

    o iSTEP

    n n

    s sq G q

    ζ 

    ω ω 

    ⎛ ⎞+ + =⎜ ⎟

    ⎝ ⎠% %

    Condizioni iniziali:   +== 0 per0   t dt 

    dqo+== 0 per0   t qo

    op iSTEPq G q=Integrale particolare

    Integrale Generale assume una delle tre possibili forme, in funzione

    33

    della tipologia delle radici dell’equazione caratteristica:

    reali e distinte (sistema sovrasmorzato)

    reali ripetute (sistema criticamente smorzato)

    complesse (sistema sottosmorzato)

    Strumento del secondo ordine: risposta a gradino

    Le tre funzioni di trasferimento, per i diversi livelli di smorzamento,

    diventano:

    2 22 2

    ( 1) ( 1)

    2 2

    1 11 1

    2 1 2 1

    n nt t o

    iSTEP

    qe e

    Gq

    ζ ζ ω ζ ζ ω  ζ ζ ζ ζ  ζ 

    ζ ζ 

    − + − − − −+ − − −> = − + +− −

    1 (1 ) 1nt on

    iSTEP

    qt e

    Gq

    ω ζ ω    −= = − + +

    2

    21 sin( 1 ) 1

    1

    nt 

    on

    iSTEP

    q et 

    Gq

    ζω 

    ζ ζ ω φ  ζ 

    < = − − + +−

    21 1   ζ φ    −=   −sin

    34

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    17/32

    17

    Strumento del secondo ordine: risposta a gradino

    1.6Risposta di un sistema a frequenza naturale unitaria

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

    1

    1.2

    1.4

       R   i  s  p  o  s   t  a  p  o  s   i  z   i  o  n  e

    Sovrasmorzato 1.5

    Smorz. critico 1.0

    Sottosmorzato 0.2

    0 0.5 1 1.5 2 2.5

    0

    N periodi

    35

    Sistema sovrasmorzato.

    Strumento del secondo ordine: risposta a gradino

    1

    1.2Risposta di un sistema a frequenza naturale unitaria

    0

    0.2

    0.4

    0.6

    0.8

       R   i  s  p  o  s   t  a  n  o  r  m

      a   l   i  z  z  a   t  a

    Posizione

    Velocità Accelerazione

    Gli effetti dinamici possono essere considerati esauriti dopo 2.5 – 3.0 volte

    il periodo naturale (T naturale=1/f naturale=2 π/ω naturale).

    0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 4-0.2

    N periodi

    36

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    18/32

    18

    Sistema sottosmorzato.

    Strumento del secondo ordine: risposta a gradino

    1.5

    Posizione

    Risposta di un sistema a frequenza naturale unitaria

    -0.5

    0

    0.5

    1

       R   i  s  p  o  s   t  a  n  o  r  m  a   l   i  z  z  a   t  a

    Velocità

     Accelerazione

    Gli effetti dinamici possono essere considerati esauriti dopo 4-4.5 volte il

    periodo naturale.

    0 1 2 3 4 5 6-1

    N periodi

    37

    Osservazioni:

    poiché dopo un certo numero di periodi caratteristici, dipendenti dal

    valore dello smorzamento, gli effetti dinamici sono trascurabili, si può

    Strumento del secondo ordine: risposta a gradino

    dire che trascorso un certo lasso di tempo, la risposta può essere

    considerata statica ovvero ;

      ω n è un’indicazione diretta della velocità di risposta dello strumento: perun determinato smorzamento, raddoppiando ω n si dimezza il tempo di

    risposta, dato che il prodotto ω n t raggiunge lo stesso valore in metà del

    tempo;

    il concetto di velocità di ris osta nel dominio del tem o è il duale di

    op iSTEPq G q=

    quello di banda passante nel dominio della frequenza. Più uno

    strumento ha un’alta velocità di risposta, ovvero di convergenza ai

    valori asintotici, più sarà in grado di leggere correttamente segnali con

    veloci variazioni temporali ovvero ad alte frequenze.

    38

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    19/32

    19

    Osservazioni (segue):

    un aumento dello smorzamento riduce le oscillazioni ma rallenta la

    ris osta nel senso che la rima intersezione al valore a re ime viene

    Strumento del secondo ordine: settling time

     

    ritardata. Un’indicazione numerica della rapidità della risposta è data

    dal settling time ovvero il tempo che il segnale d’uscita impiega per

    rientrare in una banda di ampiezza definita attorno al valore asintotico

    (error band), per non uscirne più.

    Il valore ottimale dello smorzamento dipende dalla banda di settling

    time scelta: scegliendo ad esempio il 10%, lo smorzamento che

    ,

    ovvero il minor settling time, è pari a 0.6.

    Tale condizione viene raggiunta in circa 2.4/ ω n secondi (vedere

    diagramma successivo).

    39

    Error band del 10%

    Strumento del secondo ordine: settling time

    2.4

    40Settling time al 10%

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    20/32

    20

    Strumento del secondo ordine: risposta in frequenza

    2( )

    2 1

    o

    i

    n n

    Gq

     jqω 

    ω ζ ω 

    ω ω 

    =⎛ ⎞

    − + +⎜ ⎟⎝ ⎠

    %%

    Forma complessa:

    22

    2 2

    2

    1( )

    1 4

    o

    i

    n n

    G

    q

    qω 

    ω ζ ω 

    ω ω 

    =⎡ ⎤⎛ ⎞⎢ ⎥− +⎜ ⎟⎢ ⎥⎝ ⎠⎣ ⎦

    %

    %

    ω 

    ω 

    ω 

    ω 

    ζ φ 

    n

    n

    −=   −

    2tan

    1 Ampiezza: Fase:

    41

    Strumento del secondo ordine: risposta in frequenza

    Osservazioni:

    aumentando la frequenza propria, aumenta l’ampiezza dell’intervallo difrequenze per il quale la risposta si mantiene piatta (banda passante),

    misurare ingressi ad alta frequenza;

    il valore ottimale di smorzamento è funzione sia dalla risposta in

    ampiezza che da quella in fase: la più estesa zona di ampiezzacostante in frequenza si ottiene per valore di smorzamento chevariano tra 0.6 e 0.7;

    un angolo di fase nullo è impossibile da ottenere: la cosa importante èche il segnale in uscita riproduca la forma di quello in ingresso ovveronon introduca distorsione. Questo risultato come ià visto si ottiene con uno sfasamento lineare che genera solo un ritardo ma non unadistorsione. Ancora una volta uno smorzamento compreso tra 0.6 e 0.7garantisce il più ampio range di frequenza in cui la fase varialinearmente.

    42

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    21/32

    21

    Strumento del secondo ordine

    Nell’ambito della sperimentazione, con particolare riferimento ai sensoriaccelerometrici, spesso i termini dell’equazione caratteristica del sistema

    del secondo ordine vengono sostituiti con le grandezze meccaniche

    corrispondenti:

    Con parametri caratteristici:

    2 2( )Out In

     Ms Cs K x Ms x+ + =% %

    sensibilità statica (guadagno a regime a s=0): [ ]1

      /G m N K 

    =

    pulsazione propria:   [ ]  /n   rad s M 

    ω    =

    coefficiente di smorzamento  2

    K M ζ  =

    43

     Esempio: accelerometro piezoelettrico

    Confronto di caratteristiche di strumenti disecondo ordine

    La massa sismica (rigida) èappoggiata al piezelettrico, la cui

    Valori tipici:Massa sismica n g

    Rigidezza elevata

    ( E  piezo≈ 80000 N/mm2)

    Smorzamento %   ≈ 0

    Frequenza di risonanza: n kHzMassa

    Rigidezza(∝ EA/t)(n>20)

    44

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    22/32

    22

     Esempio: accelerometro

     piezoresistivo a lamina

    Confronto di caratteristiche di strumenti disecondo ordine

     sulla barretta elastica (si tratta di un«modello», nella realtà la geometriapuò essere profondamente diversa)

    Valori tipici:

    Massa sismica g

    Smorzamento %   ≈ 0,7

    Frequenza di risonanza: n kHz

    Massa

    K ∝ EI/L3

    (n < 1)45

    Confronto di caratteristiche di strumenti disecondo ordine

    Risposte tipiche

    Definizione caratteristiche utili;Modulo(A/A0)≈1

    an a passan e rea e

    100

    101

      p   i  e  z  z  a

    0.7

    0.1

    0.05

    100

    120

    140

    160

    180

    0.05

    0.100.7

      a  s  e

    Piezoceramico

    10-1

    100

    10-1

    Frequenza adimensionale

       A

    0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5 40

    20

    40

    60

    80

    Frequenza adimensionale

    Piezoresistivo

    46

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    23/32

    23

    Confronto di caratteristiche di strumenti disecondo ordine

    Confronto di due strumenti: #1 1000Hz, 0.7 #2 20000Hz, 0.05

    Definizione caratteristiche utili: Errore(Modulo(A/A0)) ≈ 0.01

    Banda passante con 1% di errore sul guadagno: 255 e 1995 Hz

    cioè 25.5 e 10.0% della rispettiva frequenza di risonanza

    1.05 1.5

    2

    255Hz

    (25.5%FR)

    Basso smorzamento

     Alto smorzamento

    Deviazione 1%

    Deviazione 1%

     Accelerometro

    piezoceramico

    4710

    3

    0.95

    1

     

    -1%

    +1%

    100

    101

    102

    103

    104

    105

    106

    0.5

    1

    1995Hz

    (10.0%FR)

     Accelerometro

    piezoresistivo

    FRFR

    Identificazione sperimentale della funzione ditrasferimento

    48

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    24/32

    24

    Funzione di trasferimento: identificazione sperimentale

    Il modello dinamico può essere identificato sperimentalmente quando siadifficile riuscirci con analisi più elementari.

    Il metodo parte dalla definizione della funzione di trasferimento di un

    dell’uscita e dell’ingresso.

    Una procedura elementare, prevede:

    l’acquisizione delle storie temporali di ingresso e uscita;

    il calcolo delle trasformate di Fourier dei due segnali;

    la determinazione della funzione di trasferimento come rapporto tra

    uscita ed ingresso calcolato ad ogni frequenza;

    la rappresentazione dei diagrammi di ampiezza e fase.

    La procedura richiede di essere resa più sofisticata, in modo da essere

    più accurata e robusta per far fronte alle varie casistiche:

    Contemporaneità delle misure

     Applicazione di medie per riduzione rumore49

    Funzione di trasferimento: identificazione sperimentale

    Esempio: come distinguere un sistema del 2° ordine fortemente

    smorzato da uno del 1°?

    L’analisi dell’am iezza della

    funzione di trasferimento non

    dice molto: la sola differenza

    rilevabile è la pendenza oltre ilginocchio .

    Più rappresentativa risulta

    essere il diagramma della fase:

    nel sistema del 2° ordine, in

    corr spon enza e a r sonanza,

    si ha un valore pari a 90° che

    tende a 180° all’aumentare della

    frequenza.

    Tale comportamento è assai

    diverso nel sistema di 1° ordine50

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    25/32

    25

    Funzione di trasferimento: identificazione sperimentale

    % xx usci t a campi onat a% xf i ngr esso campi onat o 

    t x=f f t ( xx) / l engt h( xx) *Fs;t f =f f t ( xf ) / l engt h( xx) *Fs;n=l engt h( xf ) / 2;f i guret t f =t x( 1: n) . / t f ( 1: n) ; % cal col o ( el ement are) FdTsubpl ot ( 211)l ogl og( f f , sqr t ( abs( t t f ) ) )yl abel ( ' Ampi ezza' ) , t i t l e( ' Funzi one di t r asf er i ment o' )

    f ase=atan2( i mag( t t f ) , real ( t t f ) ) / pi *180; , f ase( 1) =0;subpl ot ( 212) , pl ot ( f f , f ase) , yl abel ( ' Fase' )

    51

    Validità dei Modelli dinamici

    Da ricordare che i modelli dinamici hanno un limite di validità:

    Si assume che tutta la dinamica sia descritta dal grado di libertà

    utilizzato ai fini metrolo ici

    Questo è vero se le frequenze caratteristiche ad esso associate sono

    ben separate da quelle del trasduttore (es la cassa)

    Per la maggior parte dei trasduttori ciò non è un problema: es. non ha

    senso utilizzare uno strumento come l’accelerometro vicino o oltre la

    risonanza.

    In altri casi ciò non è vero: il trasduttore di spostamento sismico il iene

    nominalmente infinita (G=1 per f →∞)

    In questo caso il limite di impiego sarà dato da altre caratteristiche

    dinamiche, es del contenitore o delle molle di appoggio, che possono far

    deviare il comportamento dello strumento dal quello del modello

    metrologico.52

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    26/32

    26

    Cosa sappiamo e/o sappiamo fare…

    Disponiamo di un metodo per discutere il funzionamento dinamico di uno

    strumento a partire dalla fisica che lo modella.

     Abbiamo individuato alcune ti olo ie di strumento basandoci sulla

    struttura delle equazioni che ne descrivono il funzionamento.

     Abbiamo caratterizzato ogni tipologia di strumento con alcuni parametri

    utili per la sintesi delle caratteristiche dinamiche dello strumento

     Abbiamo analizzato i comportamenti dinamici per alcuni ingressi tipici, la

    cui risposta evidenzia elementi utili per la scelta di uno strumento.

    Le caratteristiche dinamiche rivestono un ruolo in fase di progettazione

    comportamento metrologicamente corretto.

    53

    Domande?

    54

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    27/32

    27

     Approfondimenti: risposte ad ingressi standard

    55

    Strumento del primo ordine: risposta alla rampa

    0 0i oq q t q

    = = ≤⎧= ⎨

    &  o o i SLOPE  

    q q Gq t  τ    + =& &Sostituendo:

    Ingresso a rampa:

     _   i SLOPE q t t ⎩ _ 

     Applicando le condizioni iniziali: 0 per 0o

    q t   += =

     _ 

    o ge nq Ce  τ −

    =Integrale generale:

     _ _ ( )

    o par i SLOPE  q Gq t    τ = −&Integrale particolare:

     _  ( )t 

    o i SLOPE  q Ce Gq t  τ  τ 

    = + −&  _  ( )t 

    o i SLOPE  q Gq e t  τ τ τ 

    = + −&

    56

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    28/32

    28

    Strumento del primo ordine: risposta alla rampa

    Possiamo scrivere l’errore di misura come:

    ( )t 

    om i i SLOPE i SLOPE i SLOPE i SLOPE  

    qe q q t q e q t qτ τ τ 

    −⎛ ⎞= − = − + −⎜ ⎟& & & &

    Errore in transitorio Errore a regime

    , ,

     _ _  

    m t m ss

    m i SLOPE i SLOPE  

    e e

    e q e qτ τ τ −

    = − +& &1442443 14243

    G

    57

    Strumento del primo ordine: risposta alla rampa

    L’errore a regime è proporzionale alla costante di tempo.

    58

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    29/32

    29

    Strumento del primo ordine: risposta all’impulso

    Funzione impulso di intensità A (p(t)=A/T):0

    lim ( )T 

     A p t →

    =

    Fino al tempo T la risposta è analoga a quella a

    gradino:( 1)

    o i

    GAs q Gq

    T τ    + = =% %

    Fino al tempo T anche la condizione al contorno è

    identica, quindi la soluzione diventa: (1 )t 

    o

    GAq e

    T τ 

    = −

    La soluzione è valida fino al tempo T, dove vale: (1 )T 

    o t T GAq eT 

    τ −=

      = −

    59

    Strumento del primo ordine: risposta all’impulso

    Per t>T abbiamo: ( 1) 0o is q Gqτ    + = =% %

    E quindi:(1 )

     

    T T 

    o   T 

    GA eq Ce C  

    Te

    τ 

    τ 

    τ 

    −−

    −= =

    &qu n a r sposta r su ta:  _ _ o par i SLOPE  q q   τ = −

    60

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    30/32

    30

    Strumento del primo ordine: risposta all’impulso

     Andamento p(t) Andamento q0 per T=T 0 

     Andamento q0 per T=T 0  /2   Andamento q0 per T=T 0  /k, k →∞

    61

    Strumento di secondo ordine: risposta alla rampa

    2

    2

    21

    o iSLOPE  

    n n

    s sq G q t  

    ζ 

    ω ω 

    ⎛ ⎞+ + =⎜ ⎟

    ⎝ ⎠

    %% &

    Con condizioni iniziali:  +== 0 per0   t 

    dt 

    dqo+== 0 per0   t qo

    Le tre funzioni di trasferimento, in funzione ζ, diventano quindi:

    2 22 2 2 2

    ( 1) ( 1)

    2 2

    2 1 2 1 2 1 2 121

    4 1 4 1

    n nt t o iSLOPE  iSLOPE 

    n

    q qq t e e

    G

    ζ ζ ω ζ ζ ω  ζ ζ ζ ζ ζ ζ  ζ 

    ω    ζ ζ ζ ζ  

    − + − − + −⎛ ⎞− − − + − −⎜ ⎟= − + +⎜ ⎟− −⎝ ⎠

    &&

    &

    12

    12tan

    2

    2

    −=

    ζ 

    ζ ζ φ 

    1 (1 )2

    nt o iSLOPE niSLOPE 

    n

    q t eG

    ω 

    ω 

    −= − − +⎜ ⎟⎝ ⎠

    &

    2

    2

    21 sin( 1

    2 1

    nt 

    o iSLOPE  iSLOPE n

    n

    q q eq t t 

    G

    ζω ζ ζ ω φ 

    ω    ζ ζ 

    −⎛ ⎞⎜ ⎟= − − − +⎜ ⎟−⎝ ⎠

    &&

    62

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    31/32

    31

    Strumento di secondo ordine: risposta alla rampa

    &

    ,

    iSLOPE 

    m ssn

    eω 

    =Errore a regime:

    Sia l’errore a regime che il ritardo possono essere ridotti diminuendo lo

    smorzamento, a scapito di oscillazioni di ampiezza maggiore, o

    aumentando la frequenza naturale.

    Ritardo a regime:,m ss

    n

    τ ω 

    =

    63

    Strumento di secondo ordine: risposta all’impulso

    2 21 0

    s sζ ⎛ ⎞+ + =

    L’impulso ad un modello dinamico del secondo ordine può essere fornito

    non mediante una forza ma attraverso delle opportune condizioni iniziali:

    o

    n nω ω ⎝ ⎠

    Con condizioni iniziali:  +== 0 per2 t KA

    dt 

    dqn

    o ω +== 0 per0   t qo

    (   )2 2

    ( 1) ( 1)

    2

    1

    2 1

    n nt t o

    n

    qe e

    G A

    ζ ζ ω ζ ζ ω  

    ω    ζ 

    − + − − − −= −−

    Le tre funzioni di trasferimento, in funzione ζ, diventano:

    nt on

    n

    qte

    G A

    ω ω ω 

    −=

    2

    2

    1sin( 1 )

    1

    nt on

    n

    qe t 

    G A

    ζω  ζ ω ω    ζ 

    −= −−

    64

  • 8/16/2019 Modelli Dinamici strumenti

    32/32

    Strumento di secondo ordine: risposta all’impulso

    65