Barriere e vie di accesso alla comunicazione

Carl Ramson Rogers (Chicago 8 gennaio1902 SanCarl Rogers

Carl Ramson Rogers (Chicago, 8 gennaio1902– San Diego, 4 febbraio1987)

Affascinato e stimolato dalla corrente europea dell'esistenzialismo (Kafka, Nietzsche, Kierkegaard, Sartre).

Del 1942 è l'opera di Rogers (Counseling and Psychotherapy) che getta le basi della sua client-centeredPsychotherapy) che getta le basi della sua client centeredtherapy e del movimento di psicologia umanistica.

1“Organizzazione, leadership e strategie di cambiamento” : organizzato da Com.e in partnership con L’Università degli Studi di Roma Torvergata

Barriere e vie di accesso alla comunicazione

“S i d id i i i i tiCarl Rogers

“Sono i desideri, inconsci, repressi o negati a creare distorsioni nel modo di comunicare con gli altri”.1952 “Barriers and Gateways to Communication” (Harvard Business Review)

L’obiettivo è di creare una buona relazione T-P per avere puna buona relazione con se stessi e poi con gli altri

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Barriere e vie di accesso alla comunicazione

U d tCarl Rogers

Una seduta

3“Organizzazione, leadership e strategie di cambiamento” : organizzato da Com.e in partnership con L’Università degli Studi di Roma Torvergata

Barriere e vie di accesso alla comunicazione

“L i l l i h i t t t i t iCarl Rogers – Barriere e Vie d’Accesso

“La speciale relazione che si crea tra terapeuta e paziente si basa su una buona comunicazione tra i due.Questo porta a una buona comunicazione con se stessi”

Barriere la Via

4“Organizzazione, leadership e strategie di cambiamento” : organizzato da Com.e in partnership con L’Università degli Studi di Roma Torvergata

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Carl Rogers – Barriere

olfattive: cattivo odore, alitosi, sudore…

spaziali: troppo vicino o troppo lontano,

f t i iti ’h il i i dfantasie oppositive: c’ha il naso grosso e mi ricordail professore di latino

distrazione: un messaggio/stimolo esterno cheprende il predominio

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Carl Rogers – Barriere

visive: che impediscono di vedere come poca otroppa luce o la presenza di oggetti...

sonore: troppo rumore o un tono di voce troppobasso o troppo altobasso o troppo alto

mentali: la presenza di pregiudizi, problemili ti ti ( i i t i ti)personali contingenti (siamo nervosi o tristi),

proiezioni (ci ricorda qualche figura genitoriale)“La naturale tendenza a giudicareLa naturale tendenza a giudicare, 

valutare, approvare o disapprovare il comportamento, le idee dell’altro, 

blocca la comunicazione”

6“Organizzazione, leadership e strategie di cambiamento” : organizzato da Com.e in partnership con L’Università degli Studi di Roma Torvergata

blocca la comunicazione

Barriere e vie di accesso alla comunicazione

M t liCarl Rogers – Barriere

Mentali:Lei vuole litigare, lui comprende e evita il conflitto, senza

preoccuparsi troppo di nasconderlo. Il rischio è che degeneri in: “N mi lti!”“Non mi ascolti!”(gioco transazionale)

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C i i t l l hi iCarl Rogers – Barriere

Comunicazione naturale e luoghi comuni. A chi interessa?Pettegolezzi. Alla fine si parla di relazione.

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Carl Rogers – Barriere

Comunicazione sui contenuti (??)Iniziano a parlare dei genitori e di come sono preoccupatisono preoccupatiper loro e poi parlano di “ i h ”di “cose pratiche”

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C i i i t ti 2 (??)Carl Rogers – Barriere

Comunicazione sui contenuti 2 (??)Comunicazione efficace?

Il giustoEpil !Epilogo!

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L t tti bit di iCarl Rogers – Barriere

Le nostre cattive abitudini…

ttenzione (poca)Attenzione (poca)GiudicareIndagare

A

IndagareSoluzionareCoinvolgersiCoinvolgersiInterpretare

AGISCI

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Carl Rogers – Barriere

Attenzione scarsaAttenzione scarsa……nei confronti dell’altro, del contesto (luogo) ove avviene la comunicazione, delle altre persone presenti,, p p ,

…dei sentimenti dell’altro, dei pensieri, delle emozioni nel Q&O

“Con tutte le cose che ho da fare! Ci mancava anche questo qui.”

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Carl Rogers – Barriere

GiudicareGiudicareLa più grande barriera alla comunicazione efficace è la nostra tendenza a valutare e giudicare le idee, e g ,quindi i comportamenti, di un’altra persona o gruppo di persone. C. Rogers

“Con quell’aria trasandata e barcollante, quell’accento… sarà certamente un extracomunitario ubriaco che cerca un posto caldo”

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Carl Rogers – Barriere

Indagare

“Perché si è fatta una risonanza? E suomarito che ha detto di tutti quei soldi?”marito che ha detto di tutti quei soldi?“Come mai ha deciso di farsi una risonanza?”

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Carl Rogers – Barriere

Soluzionare“ d ù é“Non si preoccupi e creda più in séstesso. Vedrà che con una belladormita ”dormita…

15“Organizzazione, leadership e strategie di cambiamento” : organizzato da Com.e in partnership con L’Università degli Studi di Roma Torvergata

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Carl Rogers – BarriereCoinvolgersiCoinvolgersi

“Io ti salverò!”

Z di

Rapport insufficente

(distacco)el

ping

Zona di danneggiamentohe

Zona di efficaciaefficacia

empatia

16“Organizzazione, leadership e strategie di cambiamento” : organizzato da Com.e in partnership con L’Università degli Studi di Roma Torvergata

coinvolgimento

Barriere e vie di accesso alla comunicazione

Carl Rogers – Barriere

Interpretare“Secondo me non è vero che seiallergico. Sei solo stressato. Anch’io miriempio di bolle quando…”.

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Ascoltare per comprendere le idee e il punto diCarl Rogers – Vie di Accesso

Ascoltare per comprendere le idee e il punto di 

vista dell’altro.

Questo permette di capire ciò che sente il paziente…Q p p p

… creando la relazione terapeutica

che cura.

18“Organizzazione, leadership e strategie di cambiamento” : organizzato da Com.e in partnership con L’Università degli Studi di Roma Torvergata

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L’ i t t ll di R i b llCarl Rogers – Vie d’Accesso

L’approccio centrato sulla persona di Rogers si basa sulla Triade Rogersiana, una medicina a tripla azione:Empatia;Autenticità o congruenza (tra il V e il NV)Accettazione incondizionata della persona di fronte

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L i i h l d Carl Rogers – Empatia

La vera comunicazione ha luogo quando ci mettiamo nel punto di vista dell’altro, cercando di capire ciò che l’altro dice, sentire come lui sente.

“C d i i i d ll’ l “Comprendere i sentimenti dell’altro come se fossero i nostri”

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A l è diffi ilCarl Rogers – Ascolto Attivo

Ascoltare è difficile.L’ascolto attivo non è un semplice modello teorico, si basa su una ricerca pratica eseguita su centinaia di persone negli anni ‘40 e ‘50 in America. I risultati vennero esposti da Rogers nell’articolo “Barriere e vie d’accesso alla Comunicazione”.

21“Organizzazione, leadership e strategie di cambiamento” : organizzato da Com.e in partnership con L’Università degli Studi di Roma Torvergata

Barriere e vie di accesso alla comunicazione

La Postura serve Carl Rogers – PosturaLa Postura serve

per accettare

peraccogliere

per mostrareattenzione

22“Organizzazione, leadership e strategie di cambiamento” : organizzato da Com.e in partnership con L’Università degli Studi di Roma Torvergata

Barriere e vie di accesso alla comunicazione

Mantenere lo sguardoCarl Rogers – Postura

Mantenere lo sguardo

Evitando di essere indagatoriEvitando di essere indagatoriDistoglierlo ogni tanto se l’altro provaimbarazzoTenendo i sopraccigli leggermente sollevati

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“Possiamo parlare e esprimere la nostraCarl Rogers – Riformulazione

Possiamo parlare e esprimere la nostraopinione solo dopo che abbiamo riespostole idee e i sentimenti dell’altro in modoche lui si trovi d’accordo”.

C. Rogers

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Carl Rogers – Riformulazione

“Come sta mia madre?”

Riformulo

Serve a me per evitare

Serve a lui per avvicinarsi alleevitare 

Interpretazioniavvicinarsi alle sue emozioni

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Nel colloquio rogersiano l’obiettivo è di ottenereCarl Rogers – Riformulazione

Nel colloquio rogersiano l obiettivo è di otteneredai clienti testimonianze qualitativamenteaffidabili e quantitativamente ricche sulle loroaffidabili e quantitativamente ricche sulle loroesperienze esistenziali significative e rilevanti.

Riformulare vuol dire proporre al cliente ciò checi ha appena dettoci ha appena detto.Utilizzando la SUA maniera di parlare edesprimersi ovvero il suo linguaggioesprimersi, ovvero il suo linguaggio.

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Perché Riformulare?Carl Rogers – Riformulazione

Perché Riformulare?

C’è diffi l à i i d l iC’è una difficoltà a gestire in modo consapevole iprocessi di produzione verbale – ciò che diciamo

p i t n n t l di r p nz tr iò– e spesso esiste una notevole discrepanza tra ciòche si vuol dire - e si crede di dire - e ciò cheeffettivamente si dice all’altroeffettivamente si dice all altro,cioè tra significato espresso e significatorappresentato nella mente del parlanterappresentato nella mente del parlante.

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Perché ci impedisce:Carl Rogers – Riformulazione

Perché ci impedisce:

• Di di t tti• Di essere distratti• Di interpretare le parole dell’altro• Di proiettare emozioni nostre sull’altro• Di essere indagatorig• Di dare consigli da buoni amici• Di utilizzare un linguaggio incomprensibileDi utilizzare un linguaggio incomprensibile

all’altro

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Barriere e vie di accesso alla comunicazione

“ Credevo che sarei stato meglio dopo la Carl Rogers – Riformulazione

“…Credevo che sarei stato meglio dopo la vostra cura”

SempliceIn cui si restituisce il contenutoIn cui si restituisce il contenutoutilizzando le stesse parole.“credeva che sarebbe stato meglio?”

ParafrasiIn cui si restituisce il contenuto macon parole diverse.“lei forse pensava che non avrebbe avuto più dolori?”

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“ Credevo che sarei stato meglio dopo la Carl Rogers – Riformulazione

“…Credevo che sarei stato meglio dopo la vostra cura”

RiepilogoRiassumendo e estrapolando soloRiassumendo e estrapolando solopoche parole dal discorso.“ha preso le medicine ma non è stato meglio?”

EcoRipetendo le ultime parole alla

p g

Ripetendo le ultime parole, allaricerca di una cancellazione.“meglio?”

30“Organizzazione, leadership e strategie di cambiamento” : organizzato da Com.e in partnership con L’Università degli Studi di Roma Torvergata

g

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F i d tili i p t hi

Carl Rogers – RiformulazioneFrasi da utilizzare in apertura e chiusura:“lei vuol dire che…”“così secondo lei…”“in altre parole…”in altre parole…“mi sta dicendo che…”

h i b ?”“… ho capito bene?”“… giusto?”g“… è questo ciò che intende?”

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F i d NON tiliCarl Rogers – Riformulazione

Frasi da NON utilizzare

“ Come ti capisco anche a me è successa la stessa cosa: stavo…” (ricondurre su di sé l’esperienza dell’altro)stavo… (ricondurre su di sé l esperienza dell altro)“ Io te l’avevo detto che non dovevi sposarla. Tu vali

iù di l i ” (b i li i h l )più di lei.” (buon consiglio amichevole)“ Non devi essere triste, non vale la pena. Dai, ci facciamo una birra?” (svalutativo del problema)

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“Non so mai esattamente cosa ho dettoCarl Rogers

Non so mai esattamente cosa ho dettoprima di sentire la risposta a quello che hodetto”

N. Wiener

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