Mod iii dispensa

25
EDUCAZIONE MUSICALE Dispensa 6 (MODULO III) - La dimensione ludica e creativa dell’attività musicale - La programmazione e la progettazione dell’attività educativa Prof. Luisa Curinga Università degli Studi di Macerata – Dipartimento di Scienze della Formazione, Beni Culturali e Turismo a.a. 2014/2015

Transcript of Mod iii dispensa

EDUCAZIONE MUSICALE

Dispensa 6(MODULO III)

- La dimensione ludica e creativa dell’attività musicale

- La programmazione e la progettazione dell’attività educativa

Prof. Luisa Curinga

Università degli Studi di Macerata – Dipartimento di Scienze della Formazione,Beni Culturali e Turismo

a.a. 2014/2015

Rilevanza della musica nell'ambito dell'educazione globale del bambino dai punti di vista

- cognitivo: potenziamento delle capacità logiche e spazio-temporali, potenziamento dell'attenzione ecc.

- senso-motorio: affinamento e potenziamento delle capacitàpercettive e della coordinazione corpo-mente- affettivo: forte coinvolgimento emozionale

-sociale: sviluppo delle capacità di relazionarsi con gli altri edel rispetto reciproco

- creativo: sviluppo delle qualità inventive e immaginative econseguente sensibilità nei confronti delle diverse forme d'arte

SINTESI DEI PRIMI DUE MODULI

ATTIVITA' MUSICALE = MEZZO E NON FINE

DELL'ESPERIENZA EDUCATIVA.

VA INSERITA NEL CONTESTO PIU' AMPIO

DELLE ATTIVITA' ESPRESSIVE

TUTTAVIA

LA MUSICA HA DEGLI AMBITI D'ESPERIENZA

SPECIFICI CHE VANNO CONSIDERATI

NELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

LA DIMENSIONE LUDICA È ORGANICAALLE ATTIVITÀ MUSICALI NELLA PRIMA

INFANZIA PERCHÉ:

- LA FASE DEL GIOCO SIMBOLICO È CARATTERISTICA DI QUESTA FASCIA DI ETÀ (nella primaria si aggiunge anche il gioco di regole)

- IL BAMBINO PRODUCE SPONTANEAMENTE DEI GIOCHI MUSICALI

- LE ATTIVITÀ ESPRESSIVE SI PRESTANO PARTICOLARMENTE AD ESSERE ORGANIZZATE IN FORMA LUDICA, HANNO UNA FORTE CONNOTAZIONE SIMBOLICA E CONSENTONO DI INSERIRE ELEMENTI MUSICALI DI RILEVANTE VALENZA EDUCATIVA

OLTRE ALLE ATTIVITÀ ESPRESSIVE COMPLESSE, CHECOINVOLGONO DIVERSI LINGUAGGI E RICHIEDONOUN'ARTICOLAZIONE IN PIÙ FASI, SPESSO IN PIÙ GIORNATE,

È POSSIBILE PROPORRE ALTRI TIPI DI ATTIVITÀ EDUCATIVE MUSICALI IN FORMA LUDICA, CIOÈ

GIOCHI MUSICALIBASATI SU:

- CANTO E MOVIMENTO- ESPLORAZIONE DEL SUONO- COSTRUZIONE E USO DI STRUMENTI- ASCOLTO GUIDATO E PARTECIPATIVO

ALCUNI ESEMPI

Prevedere dei momenti musicali all'interno della giornata scolastica, come:

- Un canto di benvenuto, per cominciare la giornata.J. Tafuri propone un canto composto da una strofa cantatada tutti in coro (bambini ed educatori); una parte centrale costituita da una sorta di appello 'cantato' (l'educatore chiama,Il bambino risponde); la ripetizione della strofa iniziale.

- Un canto di commiato, con una struttura simile, oppure informa di girotondo con saluto finale

Cfr. J. Tafuri, Nascere musicali cit., pp. 160-161 e cd allegato, tracce 17, 31, 33)

CANTI INTERATTIVI di questo genere

- sollecitano la partecipazione attiva dei bambini, che sono chiamati a rispondere all'appello cantando.

Sentirsi chiamati per nome, inoltre, è gratificante e aiuta la scoperta della propria individualità

- li fanno sentire parte integrante del gruppo

- istituiscono un momento di 'accoglienza' che può contribuire, specialmente al nido o nei primi mesi di scuola dell'infanzia,

a creare un'abitudine piacevole e rassicurante e quindi a facilitare l'integrazione nell'ambiente scolastico

- sviluppano le capacità di ascolto, di memoria (della melodia e delle parole) e di intonazione dei suoni

CANTI INTERATTIVI

come quelli appena descritti possono essere inventati dall'educatrice, oppure è possibile

adottare delle melodie preesistenti cambiandone le parole

È possibile – anzi consigliabile – inserire all'internodelle canzoni altre azioni di tipo motorio: battiti di mani e/o

di piedi; saltelli; giravolte; inchini ecc.

Va inoltre stimolato l'intervento creativo dei bambini, che possono proporre nuovi movimenti, parole, varianti alla

musica ecc.

«LAVORARE CON IL CANTO INTERATTIVO

SIGNIFICA DARE AI BAMBINI L'OCCASIONE DI

CRESCERE NON SOLO IN AMBITO MUSICALE MA

ANCHE NELLE CAPACITÀ CREATIVE, E LA

POSSIBILITÀ DI PARTECIPARE CON LE

PROPRIE IDEE E CAPACITÀ ALLA

COSTRUZIONE DI QUEST'ESPERIENZA CHE

DOVREBBE ESSERE AFFETTIVAMENTE POSITIVA,

PIACEVOLE, ADDIRITTURA ENTUSIASMANTE»

J. Tafuri, Nascere musicali cit., p. 161.

DIALOGHI CANTATI

Sono giochi canori in cui l'educatore propone un'ideamusicale (es. un verso di una canzoncina o di unafilastrocca) e sollecita il bambino a fare l'eco, cioè aripetere il finale dell'ultima parola del verso.(L'educatore si ferma prima dell'eco e aspetta – senza forzare – che i bambini continuino).

I canti con l'eco non necessitano di tempi di memorizzazione (non occorre ricordare le parole) econsentono quindi di coinvolgere da subito tutti i bambini.Il procedimento imitativo stimola la riproduzione correttadegli intervalli.

DIALOGHI CANTATI

Una variante del canto con l'eco è un canto in cuiI bambini devono ripetere delle semplici sillabe(es. su, su – giù giù – cucù ecc.)

Si possono proporre anche canti dialogici, in cui l'educatore inizia il verso e attende il completamento da parte del bambino. In questo caso è consigliabileutilizzare dei canti che il bambino conosce bene(es.: La bella lavanderina, Girotondo, Tanti auguri a teecc.)

CANTI NUMERATIVI

Le canzoni numerative, oltre ad insegnare i numeri, possono essere adattate al numero dei bambini esi prestano ad essere drammatizzate: ogni bambino esegue l'azione descritta nel verso, e via via che cambia ilnumero, si aggiungono i bambini e si modifica ladrammatizzazione.

Cambiando i versi di solito cambiano anche le rime, quindiquesto tipo di gioco musicale introduce i bambini anche algioco delle rime.

CANTI CUMULATIVI

Le canzoni cumulative sono strutturate in modo chead ogni strofa si aggiunga un elemento nuovo (adesempio Alla fiera dell'est).

Sono canti molto graditi ai bambini per la sorpresa creata ad ogni strofa dall'elemento nuovo, e per la rassicurazioneprovocata dal ritorno degli elementi già conosciuti.

Sviluppano la memoria, poiché obbligano a ricordaretutti gli elementi che si aggiungono man mano, e a ricordarel'ordine in cui si presentano.

Anche i canti cumulativi si prestano ad essere drammatizzati,assegnando ruoli diversi ad ogni bambino.

Inoltre è possibile aggiungere movimenti ritmici delcorpo, strumenti ecc., sollecitando le proposte dei bambini.

STIMOLARE L'INVENZIONE DI CANTI

È importante che l'educatore solleciti l'invenzione di cantida parte dei bambini, li stimoli cioè a esprimersiliberamente. In questo modo il bambino manifesterà la propriainteriorità e nello stesso tempo acquisirà la padronanza dell'apparato fonatorio, dei suoni e dei moduli melodici proprial suo (nostro) sistema musicale.

L'imitazione è il punto di partenza per le attività inventive. Attraverso l'ascolto e l'imitazione il bambino sviluppa capacità (vocali) e competenze (assimilazione dellestrutture musicali) che saranno impiegate nell'attività creativa. - PERCORSO DAL CONOSCIUTO AL NUOVO -

I canti proposti dall'educatore dovranno avere ritmi semplici(sia binari che ternari) e estensione intervallare ristretta.

COME STIMOLARE L'INVENZIONE?

Sviluppare un'attività collettiva in forma di dialogo:

L'educatore inizia una storia cantando su una melodiaimprovvisata, e con la mano (non con le parole, per noninterrompere il discorso cantato) invita un bambino a continuare. Se il bambino per 2 o 3 volte risponde imitandola melodia ascoltata senza introdurre elementi nuovi, gli sichiede di cominciare per primo. In questo modo potrebbeinventare.Ad ogni scambio l'educatore introduce delle varianti, per stimolare il bambino a cambiare.

Esempio 1

Cfr. J. Tafuri, Nascere musicali cit., pp. 162-163.

Esempio 2

Associare le melodie a oggetti o eventi:

L'educatore prende due pupazzi raffiguranti due animali(per esempio un cane e un cavallo) e canta due melodie molto diverse che “piacciono” rispettivamente al cane e al cavallo.Poi chiede ai bambini di inventare dei motivi che “piacciano” ai due animali.

Con questa attività si possono anche potenziare le capacità di attenzione e memoria: dopo aver cantato due o tre volte le diverse melodie, si chiede ai bambini di riconoscerle.

Cfr. J. Tafuri, Nascere musicali cit., p. 163.

Esempio 3

Stimolare l'invenzione di nuove strofe di una canzone, odi nuove parole per una canzone nota

L'educatore canta una canzone e muta le parole, per esempiosostituendo il nome del protagonista con quello di un bambino. Si chiede ai bambini di inserire a turno i nomi di tutti,modificando di conseguenza le rime e introducendo situazionidiverse per ogni nome.

Se vengono inseriti nomi di animali, si può introdurre un ritornello in cui ci siano di volta in volta i versi degli animali citati ecc.

Cfr. J. Tafuri, Nascere musicali cit., p. 163.

Tutte queste attività di stimolo all'invenzione sonorapossono essere accompagnate dai movimenti delcorpo.

Ad ogni cambiamento della musica o del testo (come incanzoni strofiche dove in ogni strofa la melodia è uguale ma il testo cambia) può essere associato un diverso movimento.

Tra i canti particolarmente adatti a sviluppare la coordinazione senso-motoria vi sono i girotondi e simili. Il girotondo infatti ha carattere collettivo. I bambini vi imparano a prendersi per mano, a dominare il tempo(muovendosi più o meno velocemente) e a dominarelo spazio (mantenendo la posizione circolare, cambiando direzione ecc.).

Esempio 4

Proporre canzoni sugli strumenti e con gli strumenti

Un repertorio di canzoni particolarmente stimolante è quellodei canti sugli strumenti, in cui, quando uno strumento vienenominato, i bambini intervengono imitandone il suono con la voce, oppure suonando direttamente lo strumento interessato.

Quando gli interventi strumentali sono assegnati ai bambini,ognuno con uno strumento, è bene prevedere anche un momento in cui gli strumenti suonino tutti insieme, per gratificare maggiormente i bambini ed evitare che si distraggano.

Questo tipo di gioco musicale insegna, tra l'altro, ad aspettare e rispettare il proprio turno con la guida della musica, e quindi a memorizzare i versi del canto.

Cfr. J. Tafuri, Nascere musicali cit., pp. 171-178 e Piccola antologiadi canti.

Ogni canto può inoltre essere integrato grazie all'uso disemplici strumenti a percussione.

Questo tipo di attività sviluppa un'attitudine già presente spontaneamente nel bambino già prima dei 12 mesi di età, quella di muoversi o percuotere qualcosa mentre ascolta la musica. In termini tecnici, si tratta del tentativo di sincronizzarsi con la pulsazione del brano, ovvero una praticache permette di comprendere e organizzare la strutturazionedel tempo.

ESPLORAZIONE E USO DEGLI STRUMENTI: DAL MOMENTO 'LIBERO' AL MOMENTO 'ORGANIZZATO'

L'esplorazione del suono attraverso gli strumenti(convenzionali o meno) costituisce un momento in cui ilbambino deve essere lasciato libero nella sua ricerca. Il

caos inevitabile che si produce quando i bambini compiono contemporaneamente quest'operazione disturba i grandi piùche i piccoli, in quanto quest'ultimi sono concentrati nella loro

attività di esplorazione.

Dopo questa fase libera si può passare ad un'attivitàorganizzata, come accompagnare un canto. All'inizioi bambini osserveranno e imiteranno l'educatore che darà l'esempio e mostrerà loro come fare.

Nell'organizzare il gioco musicale con gli strumentil'educatore deve guidare l'attività in modo che gli interventi siano distribuiti nel tempo tra tutti i bambini, inventando degli accorgimenti per evitare che tutti suonino sempre. Per esempio alzerà lo strumento in alto quando non si suona, invitando i bambini a fare altrettanto, e proporrà degli interventi strumentali in momenti specifici della canzone (come nel ritornello; nella pause tra una strofa e l'altra; in momenti testuali significativi, ecc.)

Anche nei giochi con gli strumenti è consigliabile proporreattività di 'eco' e di domanda/risposta: le prime affinano le capacità percettive, di ascolto, di riproduzione; le secondesviluppano le capacità di invenzione.

ATTIVITÀ DI MUSICA E MOVIMENTO CORPOREO(DANZA)

Il movimento è un'esigenza spontanea irrinunciabile nei bambini. Le esperienze in cui musica e movimento si

associano (che possiamo genericamente chiamare danze)sono quindi molto gradite ai bambini; nello stesso tempo essesviluppano le capacità di ascolto, ritmiche, di coordinazione

senso-motoria, di appropriazione dello spazio e promuovonola socializzazione.

ATTIVITÀ LIBEREL'attività di gioco danzato può anche essere proposta comemovimento libero che il bambino improvvisa ascoltando unamusica proposta dall'insegnante. In questo caso è agevoleaccostarsi ai repertori più diversi. La scelta delle musichedeve essere guidata da diversi criteri: atmosfera sonora;

elementi musicali contrastanti (lento-veloce; pianissimo-fortissimo ecc.) che consentano

espressioni corporee differenziate.

ATTIVITÀ ORGANIZZATENei momenti di gioco danzato l'educatore può organizzaresemplici coreografie, stimolando l'acquisizione di concetti musicali (ritmo, intensità ecc.) e spaziali (avanti-indietro,

destra-sinistra ecc.)

Per questo tipo di giochi danzati il repertorio popolare èmolto efficace.

STORIE MUSICALI

La musica occidentale colta comprende diverse storie musicali,scritte da celebri compositori e dirette ad un pubblico infantile.

Tra le più celebri ricordiamo Pierino e il lupo di SergejProkofiev, L'enfant et les sortilèges di Maurice Ravel

l'Histoire du Babar di Francis Poulenc

Molti altri lavori strumentali, scenici o balletti di musica classica a sfondo fiabesco si prestano ad essere utilizzati nell'attività di educazione musicale per la prima infanzia.

All'ascolto può seguire una fase di rielaborazione attiva da parte dei bambini, e una ricreazione secondo le modalità delle attività espressive.