MLC 1019 Ministeri per la missione. Aspetti teologici e pastorali

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MLC 1019Ministeri per la

missione. Aspetti teologici e

pastorali

Ministero, ministerialità, ministeri

riflessione teologico-pastorale

Il tema

• Questa prima unità di lavoro ha lo scopo di – Studiare i documenti (missionari) che

riguardano i «soggetti» della missione– Comprendere le questioni teologico-

pastorali per– Comprendere i comportamenti pastorali

più adatti

Ministeri per la Missione

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• Lezione 2: la ministerialista missionaria nei documenti

• Scopo: – Conoscere l’evoluzione della ministerialità missionaria– Individuare i problemi teologico-pastorali

• Ricerca:– lezione



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indice

• Documenti missionari

• Chiese locali

• Riflessione teologica



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Documenti missionariFino al concilio

• Maximum illud 1919– il soggetto della missione è il missionario: religioso o clero locale – attività: predicazione, cura pastorale, sacramenti– aiutato da cooperatori e religiose (donne) per l'azione di carità; si

eviti di dare l'incarico di predicazione ai catechisti– la formazione o istruzione teologica come base– la competenza della lingua (cultura)– lo zelo: ardore missionario delle anime, altruismo, disinteresse

materiale– cooperazione delle chiese nel lasciare partire il clero– cooperazione missionaria dei laici nella preghiera e sostegno

economicoMinisteri per la Missione


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• Fidei donum 1957

– mancano sacerdoti per l'azione missionaria (predicazione, sacramenti e guida della comunità)

– mancano laici per l'azione missionaria sociale – sostegno economico ai seminari; nuove vocazioni

(missionari e religiose) missionarie; invio dei sacerdoti ad tempus; coinvolgimento dei laici

– riconoscimento dei ministeri (catechisti) in Africa



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• Fidei donum 1957

– mancano sacerdoti per l'azione missionaria (predicazione, sacramenti e guida della comunità)

– mancano laici per l'azione missionaria sociale – sostegno economico ai seminari; nuove vocazioni

(missionari e religiose) missionarie; invio dei sacerdoti ad tempus; coinvolgimento dei laici

– riconoscimento dei ministeri (catechisti) in Africa



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Documenti missionariil concilio

• Ad Gentes 1965 (1)– 16 I catechisti– 21 L’apostolato dei laici– La vocazione missionaria– 23. Benché l'impegno di diffondere la fede ricada su qualsiasi

discepolo di Cristo in proporzione alle sue possibilità Cristo Signore chiama sempre dalla moltitudine dei suoi discepoli quelli che egli vuole, per averli con sé e per inviarli a predicare alle genti (cfr. Mc 3,13 ss). Perciò egli, per mezzo dello Spirito Santo, che distribuisce come vuole i suoi carismi per il bene delle anime (cfr. 1 Cor 12,11), accende nel cuore dei singoli la vocazione missionaria e nello stesso tempo suscita in seno alla Chiesa quelle istituzioni che si assumono come dovere specifico il compito della evangelizzazione che appartiene a tutta quanta la Chiesa.



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• Ad Gentes 1965 (2)

– [segue n. 23] Difatti sono insigniti di una vocazione speciale coloro che, forniti di naturale attitudine e capaci per qualità ed ingegno, si sentono pronti a intraprendere l'attività missionaria, siano essi autoctoni o stranieri: sacerdoti, religiosi e laici. Essi, inviati dalla legittima autorità, si portano per spirito di fede e di obbedienza presso coloro che sono lontani da Cristo, riservandosi esclusivamente per quell'opera per la quale, come ministri del Vangelo, sono stati scelti (cfr. At 13,2), « affinché l'offerta dei pagani sia ben accolta e santificata per lo Spirito Santo » (Rm 15,16) .



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• Ad Gentes 1965 (3)– 24. Spiritualità missionaria– 25. Formazione spirituale e morale– 26. Formazione dottrinale e apostolica– uso delle scienze, utili per la conoscenza, soprattutto del

presente– studi di missiologia: metodi più efficaci– esercitazioni pratiche– formazione catechistica– conoscenza degli strumenti tecnici e delle comunicazioni– Gli istituti missionari



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• Ad Gentes 1965 (4)

• 27. [gli istituti missionari] Tutto questo, benché sia indispensabile a chiunque viene inviato alle genti, in realtà molto difficilmente può essere realizzato dai singoli. Appunto perché l'opera missionaria stessa, come conferma l'esperienza, non può essere compiuta dai singoli individui, una vocazione comune li ha riuniti in istituti dove, mettendo insieme le loro forze, possono ricevere una formazione adeguata, per eseguire quell'opera a nome della Chiesa e dietro comando dell'autorità gerarchica. Per molti secoli tali istituti han portato il peso del giorno e del calore, sia che al lavoro missionario si dedicassero totalmente, sia che vi si dedicassero soltanto in parte. Spesso la santa Sede affidò loro dei territori immensi da evangelizzare, nei quali seppero riunire, per il Signore, un nuovo popolo, cioè una Chiesa locale gerarchicamente unita ai propri pastori. A queste Chiese appunto, che han fondato con il loro sudore o piuttosto con il loro sangue, essi presteranno servizio con il proprio zelo e la propria esperienza in una collaborazione fraterna, sia che esercitino la cura delle anime, sia che svolgano funzioni speciali in vista del bene comune. […]



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• Ad Gentes 1965 (=)–AG sottolinea la natura libera e carismatica dei collaboratori di Dio in

Cristo, come singoli e istituzioni. La vocazione missionaria è questione dello Spirito.

–La VM si basa su attitudini naturali e capacità specifiche.

–La VN si riferisce a qualsiasi battezzato.

–Diventa ecclesiale per l’invio della legittima autoritàGli istituti missionari sostengono la formazione adeguata della VM.

–Soprattutto in passato hanno esercitato la missione o incarichi specifici nella missione

–(un istituto deve essere composto solo di religiosi? A cosa serve un IM? A fare progetti o a sostenere progetti?)



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Documenti missionariDopo il concilio

• Ministeria quaedam 1972una introduzione teologico-pastorale- appartiene alla tradizione della chiesa l'usanza di istituire ministeri o uffici per i laici per il culto, la carità e il servizio al popolo di Dio - alcuni vennero collegati strettamente alla preparazione del sacerdozio ma oggi si avverte il bisogno di rivedere la prassi adatta agli attuali bisogni secondo il criterio della utilità e necessità- l'impostazione teologica è già indirettamente presente nel Concilio: SC 62;21 e 28; - nella chiesa latina si avranno 2 ministeri: lettorato e accolitato; ma le chiese locali possono individuare altri conferimenti (cf. AG 17)- si tratta di istituzione e non di ordinazione per meglio distingue il sacerdozio ministeriale da quello dei fedeli (LG 10)



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• Ministeria quaedam 1972– La istituzione dei ministeri del Lettorato e dell’accolitato:– II. si chiameranno ministeri– III.I ministeri possono essere affidati anche ai laici, di modo che non siano più

considerati come riservati ai candidati al sacramento dell'Ordine.– IV. lettore e accoliti– V. il lettore è istituito per l'ufficio, a lui proprio, di leggere la parola di Dio

nell'assemblea liturgica...istruire i fedeli a ricevere degnamente i Sacramenti. Egli potrà anche - se sarà necessario - curare la preparazione degli altri fedeli, quali, per incarico temporaneo,...si adoperi in ogni modo e si valga dei mezzi opportuni per acquistare ogni giorno...

– VI. l'accolito è istituito per aiutare il Diacono e per fare da ministro al Sacerdote...curare l'istruzione degli altri fedeli, i quali, per incarico temporaneo, aiutano il Diacono e il sacerdote nelle azioni liturgiche portando il messale, la croce, i ceri ecc., o compiendo altri simili uffici.....



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• Evangelii Nuntiandi 1975\ 1VI. Gli operai dell'evangelizzazione

- tutti sono mandati: DH 13; LG 5; AG 1.35- tutti responsabili, ma ci sono attività differenti, servizi, compiti- 68. vescovi e sacerdotiin forza dell'ordinazione episcopale (n\ in quanto...) hanno l'autorità di insegnarei sacerdoti sono associati per l'ordinazione sacerdotale: agiscono in persona christi, in quanto educatori del Popolo di Dio nella fede, predicatori, fungendo in pari tempo da ministri dell'Eucaristia e degli altri Sacramenti.- 69. religiosi per la natura escatogica del carisma e per la testimonianza che è alla base della evangelizzazione



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–- 70. i laici che la loro vocazione specifica pone in mezzo al mondo e alla guida dei più svariati compiti temporali, devono esercitare con ciò stesso una forma singolare di evangelizzazione. –Il loro compito primario e immediato non è l'istituzione e lo sviluppo della comunità ecclesiale - che è il ruolo specifico dei Pastori - ma è la messa in atto di tutte le possibilità cristiane ed evangeliche nascoste, ma già presenti e operanti nelle realtà del mondo–...vasto campo della società



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- 73. ministeri diversificati (n\ non ci sono citazioni)i laici possono collaborare per la crescita e la vitalità (non per la istituzione) - esercitando ministeri diversissimi, secondo la grazia e i carismi che il Signore vorrà loro dispensare. - Certamente, accanto ai ministeri ordinati, grazie ai quali alcuni sono annoverati tra i Pastori e si consacrano in maniera particolare al servizio della comunità, la Chiesa riconosce il ruolo di ministeri non ordinati ma adatti ad assicurare speciali servizi della Chiesa stessa.



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• Evangelii Nuntiandi 1975\ 4- "Tali ministeri, nuovi in apparenza ma molto legati ad esperienze vissute dalla Chiesa nel corso della sua esistenza,- tipologia: per esempio quelli di catechista, di animatori della preghiera e del canto, di cristiani dedicati al servizio della Parola di Dio o all'assistenza dei fratelli bisognosi, quelli infine dei capi di piccole comunità, dei responsabili di movimenti apostolici, o di altri responsabili - sono preziosi per la «plantatio», la vita e la crescita della Chiesa e per una capacità di irradiazione intorno a se stessa e verso coloro che sono lontani".- Per tutti gli operai dell'evangelizzazione è necessaria una seria preparazione e specialmente la questione del linguaggio



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• Christifideles Laici 1988\1CAPITOLO III VI HO COSTITUITI PERCHÉ ANDIATE E PORTIATE FRUTTOLa corresponsabilità dei fedeli laici nella Chiesa-Missione 32. Comunione missionariail Signore affida ai fedeli laici, in comunione con tutti gli altri membri del Popolo di Dio, una grande parte di responsabilità. cf. 12133. annunciare il regno- hanno la vocazione e la missione di essere annunciatori del Vangelo: per quest'opera sono abilitati e impegnati dai sacramenti dell'iniziazione cristiana e dai doni dello Spirito Santo.



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• Christifideles Laici 1988\234. L'ora è venuta per intraprendere una nuova evangelizzazione

- Ma la condizione è che si rifaccia il tessuto cristiano delle stesse comunità ecclesiali che vivono in questi paesi e in queste nazioni.

- Ora i fedeli laici, in forza della loro partecipazione all'ufficio profetico di Cristo, sono pienamente coinvolti in questo compito della Chiesa. ... attraverso il superamento della frattura fede e vita\cultura...Sarà la sintesi vitale che i fedeli laici sapranno operare tra il Vangelo e i doveri quotidiani della vita la più splendida e convincente testimonianza

- non solo con la testimonianza ...ma anche con lo slancio e l'azione missionaria verso quanti ancora non credono o non vivono più la fede ricevuta con il Battesimo



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• Christifideles Laici 1988\335. Andate in tutto il mondo- L'opera dei fedeli laici, che peraltro non è mai mancata in questo ambito, si rivela oggi sempre più necessaria e preziosa...Anche coppie di sposi - ma la situazione è molto grave per cui le comunità ecclesiali devono collegarsi tra loro, scambiarsi energie e mezzi, impegnarsi insieme nell'unica e comune missione di annunciare e di vivere il Vangelo.- laicato maturo e responsabile si pone nelle giovani Chiese come elemento essenziale e irrinunciabile della plantatio Ecclesiae(128)- la responsabilità di favorire il sorgere e il maturare di vocazioni specificamente missionarie, sia sacerdotali e religiose sia laicali,



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• Redemptoris Missio 1990\1VI - I responsabili e gli operatori della pastorale missionaria nn. 61-7461. gli apostoli "soggetto collegiale \ La chiesa primitiva vive la missione come compito comunitario, pur riconoscendo nel suo seno degli “inviati speciali”, o “missionari consacrati alle genti”, come Paolo e Barnaba 62. ciascuna chiesa è inviata alle genti\ scambiarsi energie e mezzi63-64. I primi responsabili dell'attività missionaria65. Missionari e istituti "ad gentes»

si manifesta nella totalità di vitagli istituti sono stati strumenti per Propaganda Fide

67-68. Sacerdoti diocesani per la missione universale (fidei donum)69-70.La fecondità missionaria della consacrazione



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• Redemptoris Missio 1990\2• VI - I responsabili e gli operatori della pastorale missionaria nn. 61-74

Tutti i laici sono missionari in forza del battesimo

71. I pontefici dell'età più recente hanno molto insistito sull'importanza del ruolo dei laici nell'attività missionaria (il concilio ha confermato: LG 17.33 ss; AG 35-36.41.

La missione è di tutto il popolo di Dio: anche se la fondazione di una nuova chiesa richiede l'eucaristia e, quindi, il ministero sacerdotale, tuttavia la missione, che si esplica in svariate forme, è compito di tutti i fedeli.

Nella storia\ nei tempi contemporanei alcune chiese hanno avuto inizio grazie all'attività dei laici e delle laiche missionarie

La necessità che tutti i fedeli condividano tale responsabilità non e solo questione di efficacia apostolica, ma è un dovere-diritto fondato sulla dignità battesimale per cui “i fedeli partecipano, per la loro parte, al triplice ufficio - sacerdotale profetico e regale di Gesù Cristo” Ch. L. 14; CIC, can.225, 1;cf. CONC. ECUM. VAT. II, decreto sull'apostolato dei laici Apostolicam actuositatem, 6.13.



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• Redemptoris Missio 1990\3• VI - I responsabili e gli operatori della pastorale missionaria nn. 61-74

72. I settori di presenza e di azione missionaria dei laici sono molto ampi; la politica\ nella chiesa esistono vari tipi di servizi, funzioni, ministeri e forme di animazione della vita cristiana\ il nuovo ruolo dei movimenti ecclesiali (Raccomando, quindi, di diffonderli e di avvalersene ) \ sono da valorizzare le varie espressioni del laicato \ la cui “formazione... si pone nelle giovani chiese come elemento essenziale e irrinunciabile della plantatio ecclesiale” (Ch.L. 35)



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Documenti missionariIn sintesi



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Da A

Chi fa cosa e perchè

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