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1 CULTURA D’IMPRESA E DINTORNI GIUGNO ‘14 N°4 anno XXI euro 2,00 ECONOMIA.LAVORO CULTURA.ATTUALITÀ STILE.VIAGGI.DESIGN 180 9 772036 758002 40004 > ISSN 20367589 IL MONDO ALL’APERTO: TRA EVOLUZIONE E ARTIGIANATO Massimo & Mauro Girotti IL MONDO ALL’APERTO: TRA EVOLUZIONE E ARTIGIANATO Massimo & Mauro Girotti ALLEGATO FOCUS RISTRUTTURAZIONI AZIENDALI - Parte 3 - SPECIALE MISURE PER IL SOCIALE DOSSIER VOLONTARIATO NELLE MARCHE FOCUS ENERGIA & AMBIENTE Le Marche che Spiccano ZACHARY, L’ARTE DELLA CAMICIA SU MISURA TURISMO NERI MARCORÈ PROMUOVE LE MARCHE A CASA DI IL GIARDINO SEGRETO

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CULTURA D’IMPRESA E DINTORNIGIUGNO ‘14 N°4 anno XX I euro 2,00

ECONOMIA.LAVOROCULTURA.ATTUALITÀSTILE.VIAGGI.DESIGN

180

9 772036 758002

4 0 0 0 4 >ISSN 20367589

IL MONDO ALL’APERTO: TRA EVOLUZIONE E ARTIGIANATO

Massimo & Mauro GirottiIL MONDO ALL’APERTO: TRA EVOLUZIONE E ARTIGIANATO

Massimo & Mauro GirottiALLEGATO

FOCUS RISTRUTTURAZIONIAZIENDALI- Parte 3 -

SPECIALE MISURE PER IL SOCIALE DOSSIERVOLONTARIATONELLE MARCHE

FOCUSENERGIA & AMBIENTE

Le Marcheche SpiccanoZACHARY, L’ARTE DELLA CAMICIA SU MISURA

TURISMONERI MARCORÈ PROMUOVE LE MARCHE

A CASA DIIL GIARDINO SEGRETO

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ContoBusinessUnico canone, tanti vantaggi

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GGF GROUPDOVE LA REALTÀ RAGGIUNGEL’IMMAGINAZIONE, PRENDONO FORMA LE IDEE

PRIMO PIANOCarlo Iacomucci “Marchigiano dell’anno”IL MAESTRO INCISORE E PITTORE PREMIATO IN CAMPIDOGLIO

I Crognaletti LE GRANDI FAMIGLIE MARCHIGIANE

Silvano Zanchi “L'ARTE ARTIGIANA È UN PATRIMONIO IN VIA D'ESTINZIONE”

SPECIALE MISURE PER IL SOCIALE

Apprendistato, CONTRATTI A TERMINE, DURC: LE NOVITÀ DEL JOBS ACT

MENO TASSE SUGLI AFFITTI DI ABITAZIONI

“DALLA PARTE DELL’EUROPA E DELL’EURO”

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IL TUO VIAGGIO NEL CUORE DELL’ ITALIA

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IL TUO VIAGGIO NEL CUORE DELL’ ITALIA

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PROBABILMENTEI PIÙ BRAVI DENTISTI AL MONDO

PROBABILMENTEUNO DEI MIGLIORI DENTIFRICI AL MONDO

Innovatori Italiani I tuoi denti per tutta la vita.

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SOMMARIO

Mauro&Massimo Girotti 18

LE GRANDI FAMIGLIE MARCHIGIANE40 I Crognaletti LA STORIA DELLA FAMIGLIA CHE HA FATTO VIAGGIARE I MARCHIGIANI

ALTO ARTIGIANATO44 Silvano Zanchi “L'ARTE ARTIGIANA È UN PATRIMONIO IN VIA D'ESTINZIONE”

VITA DA MANAGER46 Graziano Ciurlanti “I CAMBIAMENTI DANNO ADRENALINA, SONO UN GIOVAMENTO”

50 ACQUISIZIONI E CESSIONI

FORMAZIONE54 SAMSUNG INCONTRA LE SCUOLE MARCHIGIANE

CONSULENZA56 Carlo Dettori UN MARKET PLACE PER GLI INTERMEDIARI ASSICURATIVI

57 DETRAZIONI FISCALI PER GLI IMPIANTI ANTIFURTO IN AZIENDA

MARE NOSTRUM 58 Macroregione Adriatico-Ionica ADOTTATO IL PARERE SULL'EUSAIR

INNOVAZIONE61 CLUB TI CENTRO, INFORMATION AND INNOVATION TECHNOLOGY NEL CENTRO ITALIA

MARCHE WEB64 L’AZIENDA È SU FACEBOOK?

LE MARCHE CHE SPICCANO66 ZACHARY, L'ARTE DELLA CAMICIA SU MISURA

68 CARRIERE E POLTRONE

70 CONTRIBUTI E BANDI

72 Sconti fiscali PER INTERVENTI SU ALBERGHI ED INVESTIMENTI WEB

RUBRICA14 L’editoriale di Flavio Guidi

PRIMOPIANO16 Carlo Iacomucci IL MAESTRO INCISORE E PITTORE PREMIATO IN CAMPIDOGLIO

COVERSTORY18 Massimo & Mauro Girotti IL MONDO ALL’APERTO: TRA EVOLUZIONE E ARTIGIANATO

CONTROCOPERTINA25 GGF Group DOVE LA REALTÀ RAGGIUNGE L'IMMAGINAZIONE, PRENDONO FORMA LE IDEE

IL PERSONAGGIO30 Maria Letizia Gardoni LA NUOVA PRESIDENTE DI COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA

GGF Group 25

32 BORSA34 BREVI DAL TERRITORIO36 NEWS DAL MONDO38 YOUNG NEWS

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INCHIESTA116 LE IMPRESE ROSA REGGONO LA CRISI

A L L E G A T OF O C U S R I S T R U T T U R A Z I O N I A Z I E N D A L I

- Parte 3 -

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91 VOLONTARIATO, PARTE LA RIFORMA

92 L’ASSOCIAZIONISMO NELLE MARCHE: UN ESERCITO DI 180MILA PERSONE

94 Almerino Mezzolani “REALTÀ IMPORTANTE SU CUI LA REGIONE INVESTE”

96 Giulio D'Imperio "NECESSARIO DISTINGUERE NETTAMENTE TRA VOLONTARIO E LAVORATORE"

98 LA CAROVANA DI ANCONA COMPIE 25 ANNI: MA SIAMO SOLO ALL’INIZIO

100 MARCHEMP, CONNUBIO DI ETICA E SPORT

DOSSIER

VOLONTARIATO

SPECIALEMISURE PER IL SOCIALE 77 Bonus Irpef ANCHE PER CASSA INTEGRAZIONE, INDENNITÀ DI MOBILITÀ E DI DISOCCUPAZIONE

78 MENO TASSE SUGLI AFFITTI DI ABITAZIONI

80 APPRENDISTATO, CONTRATTI A TERMINE, DURC: LE NOVITÀ DEL JOBS ACT

82 Angelo Pasquarella VITTORIA DI RENZI E ANTISINDACALISMO : UNA LETTURA SOCIOLOGICA

84 Giuliano Cazzola DALLA PARTE DELL'EUROPA E DELL'EURO

LUCI DELLA RIBALTA118 Luca Violini LA VOCE DELLE MARCHE

CULTURA120 LE MARCHE DA LEGGERE E CHE LEGGONO

122 Adratik Berdaku VI RACCONTO LE MARCHE CON LA MIA TELECAMERA

126 Riflessi Condizionati MOSTRA DI FRANCO CECCHINI

TENDENZE128 Da Chanel a Ferragamo LE STRAVAGANTI ORIGINI DELLO STILE

A CASA DI...130 IL GIARDINO SEGRETO

VIAGGI134 PER STACCARE LA SPINA

135 PROPOSTE A DUE PASSI DA CASA

136 I VIAGGI DI MICHELA

138 ITINERARI DEL GUSTO

TURISMO140 LIKE TURISM: IL PROCESSO EVOLUTIVO

142 ENDURANCE 2014

144 NERI MARCORÈ PROMUOVE LE MARCHE

146 TREND TURISTICI IN CRESCITA ALLE GROTTE DI FRASASSI

140 LA MILLE MIGLIA 2014 HA ATTRAVERSATO LE MARCHE

MOTORI150 Delta Motors A TUTTA ECCELLENZA

152 APPUNTI IN AGENDA

I GRANDI CHEF154 Paolo Paciaroni UN MODO NUOVO DI FARE CUCINA

SALUTE E BENESSERE 156 LO STRAORDINARIO LEGAME TRA FRAGOLA E SALUTE

SPORT160 Letizia Cicconcelli SOGNI ED AMBIZIONI DI UNA GIOVANE CAMPIONESSA

162 OLQ

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COORDINATORE EDITORIALEGuido Guidi [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEPaolo Duranti [email protected]

CAPOREDATTRICE Asmae [email protected]

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GRAFICO IMPAGINATORE Tommaso [email protected]

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HANNO COLLABORATO AL NUMEROCarlo BadioliAlessandra Balducci Letizia CiaccafavaFabio Di GiulioLaura OsmaniCristina PanaraBarbara PiccoloMichela RossiMichele SassoAlessandro StecconiFabio DelfinoAndrea Fabri

Chiuso in redazione il 03/06/2014progetto grafico: Ricciarelli (An)stampa: Tipoluce (An)

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Editore GGF Group

Focus: 104106 AGROENERGIE, ISTRUZIONI PER L’USO (CORRETTO)

109 LE AGROENENRGIE E LO SVILUPPO AZIENDALE

110 BIO AGRITURISMO COLLE REGNANO

112 CALENDARIO EVENTI E FIERE

energia e ambiente

w w w . m l m a g a z i n e . i t

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EDITORIALE

di Flavio Guidi

Il futuro e la speranza, che negli anni passati rappresentavano un carro su cui adagiare il pensiero e su cui an-

corarsi in momenti di tristezza e di diffi-coltà, si sono resi più nascosti.I cambiamenti risultano vorticosi e gli eventi paradossali e negativi: bastereb-be pensare ai Paesi che a causa della guerra sono ripiombati nella miseria.Una moneta che fa da padrona nel dive-nire delle cose, diventando sempre più malevolo strumento di prepotenza del forte sul debole. Una distribuzione della ricchezza che sta producendo sempre più diseredati, ad appannaggio di un ar-ricchimento concentrato su pochi. Un mondo di confusione e di squilibrio, dove la gente risulta disorientata e confusa.Vedo un’onda, una massa di ombre umane che si agita: chi avanti, chi indie-tro, chi di lato, senza un orientamento e senza uno scopo. Tra questi sono gli an-ziani e i giovani ad essere i più esposti; la solitudine torna prepotente a fare la sua presenza. Il senso di abbandono e con esso la paura, la sfiducia nei confronti di cose e persone, stanno ripresentandosi talvolta con insistenza, riproponendo l’e-terno dilemma: “Chi sono? Dove sono?

Perché sono qui?”.Il nichilismo è tornato al nostro capezza-le e ci ripropone l’indifferenza, l’apatia, il distacco, la sofferenza, lo smarrimento. I rapporti sono diventati più difficili, più opportunistici, più deboli, più distaccati.L’amico, il compagno, il gruppo e il rap-porto con la società stanno perdendo il loro ruolo di sostegno e di solidarietà nel vivere quotidiano.Di fronte a questo processo di decadi-mento siamo portati sempre più ad inte-riorizzarci e a regredire dove il pensiero si fa fastidioso, doloroso e talvolta insop-portabile, dove la passività torna prepo-tente a dominarci.L’arma più vigorosa da riprendere in mano è l’“azione”.Siamo fatti di materia e di energia e di un meccanismo che perpetua, più o meno automaticamente, la combinazione di queste due forze. L’energia pervade il corpo e la mente. Ciò che produciamo dev’essere impiegato.L’impiego può essere verso e dentro noi stessi oppure tra noi e il contesto in cui viviamo. L’azione ci consente di espri-mere positivamente tutte queste ener-gie.

L’azione: uno strumento per superare la crisiViviamo in un momento della storia particolarmente confuso. Tutto ciò che si muove nel contesto che ci circonda è diventato più difficile. Il lavoro, strumento chiave del nostro vivere, si è reso più precario. Il guadagno si è fatto più incerto. L’insicurezza torna a dominare, con il suo bagaglio di ansia e talvolta di angoscia. Nel volto delle persone si legge più preoccupazione, più smarrimento

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La tecnica, strumento del divenire del nostro contesto, si ridimensiona e riac-quista così la sua funzione; se ci interio-rizziamo ne diventiamo vittime.Tutto il nostro organismo, con l’azione e il movimento, riacquista il suo equilibrio: le tossine vengono espulse, i muscoli, il cuore, la circolazione, la respirazione non si atrofizzano ma si potenziano; da qui l’energia fluisce nel corpo, poten-ziando le nostre facoltà intellettive.L’azione e il movimento, associati all’os-servazione e alla riflessione di ciò che ci circonda, sviluppano la consapevolezza. Muoversi e agire significa vivere e far sì che il nostro pensiero sia concentrato e alimentato da stimoli esterni.Le pulsioni trovano il loro equilibrio, in-fluenzato da chi e da ciò che ci circonda.Non siamo animali, l’istinto governa solo i processi motori.La consapevolezza che si produce tra stimolo e soddisfazione evolve.L’azione e il movimento producono emo-zioni e l’emozione accresce sempre più la ricerca del bello, dell’estetico e di qualcosa di più che ci porta a ricercare e a vivere dimensioni diverse.In definitiva, l’azione ci induce a vivere,

a distogliere e a vincere l’egocentrismo e il pensiero rivolto a noi stessi, atteg-giamenti che ci portano ad involvere, a regredire, ad emarginarci, ad avere un atteggiamento passivo e decadente: non viviamo, lasciando prevalere il masochi-smo e la ricerca del dolore, della soffe-renza, della morte.Agire significa costruire e l’esistenza acquista il suo vero senso. Ci si avvicina alla verità.Fare, agire, costruire, progettare, con-sentono l’esercizio della creatività e la libertà si fa strumento dell’espressione dell’“io”.Agendo aumenta la potenza e ci sen-tiamo artefici, attivi, creativi, immersi e circondati da ciò che vive fuori da noi; si esprime il guerriero, il saggio e il con-dottiero che è in noi.Nell’azione del fare bisogna dare ascolto all’intuito poiché esso ha una grossa ca-pacità di orientamento.Audacia! “La fortuna sorride agli auda-ci”.Non importa cosa fare, dove fare, quan-do fare, con chi fare, ma fare: agire, muoversi.Ricercate l’azione in quanto tale, il suo

esercizio vi distoglierà dal presente e vi riproietterà automaticamente nel futuro. Sbloccate le vostre abitudini di abbando-no, di paure, di solitudine: “Muovetevi, cercate, osservate, fate, agitatevi!”. An-che se pensate che sia una nuova illu-sione: è la scelta che vi consente di ri-portare il sorriso sul vostro volto.Il nostro “io” avrà occasione di ritornare ad esprimersi, avvicinandosi sempre più verso il nostro padrone e avremo così modo di esprimerci, invece che di atro-fizzare tutta l’energia motoria.Osservando avremo stimoli di pensiero costruttivo. L’azione, anche se talvolta in modo automatico ed inconscio, com-porta la necessità di fissare obiettivi, di controllare e migliorare ciò che si fa. E’ come rimettere in moto la macchina.Muovetevi, fate, agite, anche se le azioni sono mosse da pulsioni non consapevoli.L’azione crea memoria e con essa il pen-siero, l’esperienza, le emozioni, la cre-scita della consapevolezza. In tutto ciò ci riavviciniamo alla strada maestra della nostra esistenza. Soprattutto voi, giova-ni: fate, agite, cercate e cercatevi.Non importa come agite, l’importante è fare.

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PRIMO PIANO

Il pittore e incisore urbinate Carlo Ia-comucci è uno degli otto “Marchigiani dell’anno”. Ha ricevuto il prestigioso

riconoscimento mercoledì 14 maggio, a Roma, nella sala Protomoteca del Cam-pidoglio.

Il premio è stato istituito nel 1984 dal Centro Studi Marche “Giuseppe Giunchi” di Roma per esaltare la “marchigianità” e il senso di appartenenza a una regione conosciuta e apprezzata per operosità, intraprendenza e spirito d’iniziativa. Ogni anno il Cesma (Centro Studi Marche) porta alla ribalta i marchigiani sparsi in un po’ ovunque, in Italia e nel mondo, che si sono distinti nei settori della cul-tura, dell’economia, dell’arte, della ricer-ca e dell’imprenditoria.Carlo Iacomucci ha ricevuto la comuni-cazione ufficiale del direttore del Centro

Studi Marche, Pina Gentili ed è stato pre-miato a Roma alla presenza del Presi-dente onorario, l’immunologo Fernando Aiuti e del Presidente Franco Moschini.

Iacomucci è originario di Urbino, ma da anni vive e lavora a Macerata. E’ uno dei maggiori artisti viventi che porta avanti la prestigiosa tradizione della Scuola del Libro di Urbino dove negli anni Trenta si sono formati Fiume, Brindisi, Ciarrocchi e tanti altri che hanno segnato le vicende artistiche del nostro Paese. Le pubbli-cazioni realizzate dagli allievi dell’Istitu-to feltresco sotto la guida di prestigiosi maestri (spesso non più di una all’anno e sempre a tiratura limitata), sono tutte piccole e deliziose pietre miliari dell’edi-toria italiana del Novecento. Sono il frut-to della perfetta fusione fra arte tipogra-fica e arte incisoria nel solco dell’ideale

linea storica cominciata con l’incontro fra D’Annunzio e De Carolis all’inizio del Novecento.Carlo Iacomucci è uno degli eredi di que-sta grande tradizione, tanto che si defi-nisce più incisore che pittore. Usa con straordinaria abilità la tecnica dell’ac-quaforte usata come forma espressiva fin dal Medio Evo (quando si utilizzata l’aci-do nitrico) proprio perché non soggetta a regole ferree e quindi consente all’artista di liberare al massimo la propria creati-vità. Da quarant’anni fonda la sua ricerca di base sul dilemma fra vero e falso, fra sogno e realtà. Si esprime attraverso il segno che diventa anche “personaggio” o “sentinella della natura”. Con il colore, invece, fa vibrare le corde del sentimento e stimola le emozioni. Poi usa i simboli come l’onnipresente aquilone di pasco-liniana memoria. L’aquilone inteso come

Il maestro incisore e pittore premiato in CampidoglioIl riconoscimento assegnato dal Centro Studi Marche che da trent’anni porta alla ribalta i personaggi che hanno fatto conoscere la nostra regione in Italia e nel mondo. L’artista, che ora vive a Macerata, è uno dei principali continuatori della prestigiosa tradizione della Scuola del Libro di Urbino

di A. Dachan

Carlo Iacomucci“Marchigiano dell’anno”

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simbolo di libertà e di speranza. Oppure l’utilizzo delle tracce o gocce: sette pen-nellate o spazi bianchi intesi come “mo-vimenti ventosi nello spazio”. Sette come i colori della luce.

Iacomucci, che dal 1985 si è stabilito a Macerata dove ha insegnato all’Istituto d’arte statale, ha vissuto per un certo periodo a Roma (dove ha maturato la passione per l’incisione e l’acquaforte in particolare) e per brevi periodi anche all’estero: Parigi, Praga (dove ha rea-lizzato disegni a china e acquerelli) e soprattutto a Londra dove è rimasto af-fascinato dal quartiere “Portobello Ro-ad-Notting Hill”.Nel corso della sua lunga e prestigio-sa carriera ha ottenuto tantissimi rico-noscimenti fra i quali l’onorificenza di Cavaliere al merito artistico e culturale

conferitagli nel 2011 dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Alcune sue incisioni sono state inserite nella raccolta di stampe “Achille Bertarelli” conservata a Milano nel Castello Sforze-sco. Alcune sue originalissime illustra-zioni, con vedute di Macerata ai tempi di padre Matteo Ricci, sono state esposte nella mostra “Europa am Hofe der Ming” allestita nel Museum Für Ostasiatische Kunst Staatliche di Berlino. Parte di quelle illustrazioni sono state pubblica-te nel prezioso libro-catalogo tradotto in tedesco dall’editore Mazzotta. L’invito alla 54° Esposizione Internazionale d'Ar-te della Biennale di Venezia- Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgar-bi, per le Marche sede espositiva ad Ur-bino Orto dell'Abbondanza;Iacomucci ha sempre coltivato interesse per gli ex-libris, tanto che lo storico del

settore, Giancarlo Torre, lo ha inserito fra i venti artisti internazionali più rap-presentativi, e alcune sue opere sono pubblicate nel libro d’arte edito in Por-togallo da Artur Mario Da Mota Miranda “Contemporary International Ex-Libris Artists”. Il critico Armando Ginesi lo ha inserito nel volume “Le Marche e il XX Secolo-Atlante degli Artisti”, pubblicato da Federico Motta Editore di Milano.Il riconoscimento assegnatogli dal Cen-tro Studi Marche come “marchigiano dell’anno” è quindi una ulteriore testi-monianza della fama e del prestigio che Carlo Iacomucci ha saputo conquistare con la sua straordinaria capacità creati-va e come continuatore della prestigiosa tradizione della Scuola del Libro di Ur-bino.

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COVER STORY

Massimo &Mauro Girotti

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Cinquant'anni di storia: il papà che mette su una piccola bottega ar-tigiana nel cuore di Macerata ma

purtroppo viene a mancare troppo pre-sto, lasciando moglie e due figli all'in-circa ventenni. Quei due ragazzi sono cresciuti in fretta, hanno imparato ve-locemente il mestiere, hanno investito, hanno cercato di stare al passo con i tempi, traghettando la piccola azienda di famiglia fino a farla diventare una realtà di primissimo piano in regione. Oggi alla Girotti lavorano una ventina di collabora-tori: "una famiglia" - ci spiega Massimo, il maggiore dei due fratelli - "Mauro (il secondogenito, ndr) ed io siamo affezio-nati a loro e loro a noi". "E' grazie a questo spirito di squadra che in questi ultimi anni siamo cresciuti, spe-cializzandoci in diversi settori, puntando sull'innovazione e sull’organizzazione aziendale ma al contempo mantenendo saldamente le radici nei principi caratte-ristici dell'artigiano".

Cioè?"La massima disponibilità e attenzione nei confronti del cliente. Il che si può tradurre, in pratica, in mille modi: nel fornirgli sempre il prodotto secondo noi più adeguato alle sue esigenze, nel con-sigliargli un servizio ad hoc in funzione delle sue propensioni all'acquisto, nel garantire un costante aggiornamento ai nostri collaboratori, nel mantenere un eccellente magazzino ricambi, nel preve-dere continua assistenza e consulenza".

Può farmi un esempio di questo?“Sarò semplice: nel mondo di internet e della grossa distribuzione dei centri commerciali, fatto talvolta da persona-le inesperto e spesso precario, stan-no scomparendo i centri specializzati. Quanto è difficile trovare persone com-petenti e con esperienza? Per poter of-frire veramente un servizio completo al cliente bisogna lavorarci duramente ed è questo che abbiamo cercato di fare in

Qualità dei prodotti, competenza, organizzazione aziendale all’avanguardia: sono queste le principali caratteristiche che hanno fatto della Girotti un'azienda leader nel proprio settore. Anzi, nei settori in cui opera da decenni, visto che spazia dalla vendita alla riparazione delle attrezzature per il giardinaggio, dalla realizzazione di piscine alla fornitura di eleganti arredi e strutture per l’ esterno.

di P.Duranti

Il mondo all’aperto:tra evoluzione e artigianato

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COVER STORY

Oltre mille i lavori realizzati

tra piscine, impianti di irrigazione,

strutture per esterno destinate a

privati ed esercizi

commerciali

questi 30 anni; vendere è facile ma ge-stire un cliente con sua soddisfazione prima, durante e dopo è tutta un'altra cosa”.

Cosa intende per “assistenza”?“Sostanzialmente tutte le attività ricon-ducibili al concetto di manutenzione or-dinaria, che si deve fare con la massima puntualità. Mi preme comunque precisa-re che, se il cliente desidera essere au-tonomo nelle operazioni di manutenzioni ordinarie, noi lo addestriamo come se fosse un nostro installatore!”.

In quali settori opera attualmente l'a-zienda? Cosa significa lo slogan” tanti prodotti e servizi, un’unica azienda”?"Praticamente in tutti i settori che ri-guardano l’outdoor. Per questo ci piace l’espressione “tanti prodotti e servizi, una sola azienda”. Non è un semplice

slogan, bensì la fotografia della Girotti: un’azienda che oggi è in grado di offri-re al cliente in modo professionale una grande quantità di articoli: dalle piscine ai pergolati, dai giardini d’inverno agli impianti di irrigazione, dalle fontane ai laghetti, dai giochi d’acqua alle attrezza-ture per il giardinaggio, ecc. Il cliente in questo modo può trovare ciò che cerca per quanto riguarda l’outdoor nell’am-bito di un’unica azienda senza doversi rivolgere a più interlocutori, con evidenti sprechi di tempo e risorse economiche. Un altro vantaggio connesso a questo aspetto è il fatto di ricevere assistenza e manutenzione da un unico referente, che potrà in seguito prendersi cura di ogni esigenza del cliente anche nell’ambito di una sola visita a domicilio”.

Al timone dell'azienda siete voi due fra-telli. Come vi siete divisi i compiti?

"Io seguo la parte impiantistica, e quindi la realizzazione di piscine, impianti di ir-rigazione, giardini d'inverno, strutture in legno o alluminio, cioè tutto quello che riguarda l'esterno, mentre mio fratello Mauro sovrintende il punto vendita delle attrezzature da giardino e le riparazioni dei prodotti (tosaerba, trattorini, ecc.)".

Qualità dei prodotti; mi aiuti a capire "Il mondo dell’outdoor offre prodot-ti sempre più esclusivi, esteticamente curati e diversificati. In questi 30 anni di esperienze e di ricerca, abbiamo se-lezionati i migliori prodotti sul mercato. E’ stata proprio l’esperienza sul campo il principale criterio di selezione. Preferia-mo sicuramente prodotti made in Italy, non solo per una questione “campani-listica” ma soprattutto perché i prodotti fatti in Italia sono di ottima qualità. Inol-tre affiancarsi a ditte italiane ci permette

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di dare un servizio post-vendita miglio-re”.

Il Made in Italy è apprezzato anche in questo settore?“Sicuramente, sia per quanto attiene alla qualità del prodotto, sia sotto il profilo del servizio fornito al cliente!”.

Il cliente ne è consapevole?“Sì. Notiamo una sempre maggiore at-tenzione alla qualità del servizio com-plessivamente fornito dal fornitore e dal distributore. In tale contesto le caratte-ristiche della garanzia assumono un’im-portanza quasi determinante agli occhi del consumatore”.

Mi accennava all’innovazione anche in termini di organizzazione aziendale; può spiegarci meglio?“Personalmente sono stato sempre un

appassionato dell’ottimizzazione e del-la “scienza dell’organizzazione”; questa passione ci ha spinto a cercare di miglio-rare costantemente e da tanti anni, tutti i vari aspetti connessi al lavoro: l’organiz-zazione interna, i metodi e le procedure di lavoro, le tempistiche, ecc. Mi spiego meglio: il lavoro può considerarsi effi-ciente grazie all’utilizzo degli strumenti più evoluti che il mercato può mettere a disposizione (sistema informatico di ul-tima generazione, gestione della clien-tela, controllo qualità, organigramma, sistema statistico, ecc.). Tale attenzione ed impegno, durato diversi anni, è cul-minato nella certificazione di qualità ISO 9001, attestata dal prestigioso organi-smo TUV”.

Caspita, non è facile ottenere la certifi-cazione di qualità ISO 9001 …“Sì, è vero, tanto che in Italia sono raris-

sime le aziende del nostre settore che l’hanno ottenuta. Ci è costato fatica ed impegno; la certificazione è recente, ma è il frutto di oltre 20 anni di dedizione e passione. Aver ottenuto questo ricono-scimento, ci riempie di entusiasmo, di soddisfazione e ci fornisce nuove moti-vazioni di crescita”.

Per il cliente, cosa significa ciò? In cosa si traduce?“Il mondo dell’artigianato è contraddi-stinto dal fatto di avere un contatto mol-to stretto e familiare con il cliente, ma spesso, mi passi l’espressione, anche un pochino “trasandato” in termini di pun-tualità ed efficienza generale. Essere organizzati per noi significa in-vece superare questo limite del mondo artigiano e avvalerci di un sistema che ci aiuta esprimere al massimo le nostre capacità e a soddisfare le aspettative del

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COVER STORY

cliente. Artigiani sì, ma evoluti!”.

Presumo che per poter lavorare in que-sto modo abbiate dovuto ampliare il vostro organico; com'è strutturata l'a-zienda?"Vi lavorano una ventina di persone, tutte altamente specializzate nei diversi ambi-ti: dal comparto amministrativo, negozio, all’istallazione impianti era inevitabile fornirsi di uno staff adeguato. Gestire tutti i nostri prodotti è impossibile con una piccola azienda. E il fatto di avere tale organico ci per-mette di essere puntuali, flessibili e con le varie competenze distribuite tra i vari collaboratori”.

Come avviene quindi la formazione e la specializzazione dei collaboratori?"Da un lato attraverso una qualificata

esperienza maturata sul campo, dall'al-tro seguendo specifici percorsi formativi, importanti soprattutto nel settore tecni-co. Sfruttiamo tutte le possibilità di for-mazione e addestramento: corsi presso i nostri fornitori, fiere del settore, forma-zione interna, ecc.”.

Parliamo dell’esperienza della ditta; quante realizzazioni può annoverare la ditta Girotti?“Ad oggi oltre 1000 lavori realizzati tra piscine, impianti di irrigazione, strutture per esterno per privati ed esercizi com-merciali”; è da sottolineare che un gran numero di queste sono realizzazioni “su misura” il che si intende soluzioni per-sonalizzate e spesso anche piuttosto elaborate così da soddisfare anche le ri-chieste più particolari ed esclusive che ci vengono chiesti dai clienti”.]]

Secondo Lei la “cultura” del rispetto verso il cliente, tipica della sana im-prenditoria artigianale, si acquisisce sul campo o fa parte del Dna dell’impren-ditore?“Secondo me sono vere entrambe le cose, anche se forse nel caso della fa-miglia Girotti vale più la seconda ipotesi, visto che Mauro e io rappresentiamo la quarta generazione di imprenditori. Una storia lunga ormai quasi cento anni di cui oltre 50 nel mondo dell’outdoor”.

“ Il cliente viene servito con la tipica

cordialità della tradizione artigianale e familiare e allo stesso tempo in modo assolutamente

professionale e all’avanguardia

La Ditta Girotti ha ottenuto quest'anno la certificazione di qualità ISO 9001:2008 dell'ente certificatore TUV

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ARENA GIGLI MUSICAL PORTO RECANATI

CIVITANOVA DANZA CIVITANOVA MARCHE

IL PAESE DEI BALOCCHI SERRA SAN QUIRICO

OPEN SEA SAN BENEDETTO DEL TRONTO

ROCCA COSTANZA / SCENA D’ESTATE PESARO

TAU Teatri Antichi UnitiANCONA, ASCOLI PICENO, CORINALDO, FALERONE

FANO, FERMO, MACERATA, MONTE RINALDO, PESAROSAN SEVERINO MARCHE, URBINO, URBISAGLIA

TESPI Teatro, Educazione, Scena e Pedagogia in ItaliaSERRA SAN QUIRICO

plat

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014

AMAT 071 2072439 www.amatmarche.netAlcuni programmi sono in via di definizione. I progetti sono realizzati in collaborazione con Enti e Soggetti che per esiguità di spazio non possono essere menzionati.

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CONTROCOPERTINA

In origine era solo Call World, Contact Center Multicanale di riferimento per aziende che necessitavano di offrire

ai propri clienti servizi di customer care e di supporto allo sviluppo commercia-le di qualità. Per qualità, Call World non intende solo un servizio a disposizione dell’utente h24. Call World vuole distin-guersi, dare concretezza a quel valore aggiunto che è parte della sua natura. L’assistenza al cliente è attività comples-sa e articolata, che deve essere in grado di prevedere le necessità di due attori posizionati alle sponde opposte di un fiu-me. Prevedere, immaginare, trovare la soluzione a questioni e problematiche ed essere, quindi, pronti a rispondere con tempestività a qualsiasi richiesta.Call World si evolve, si trasforma, si scin-de in più unità operative in grado di sod-disfare i clienti. Negli anni si va a com-

porre di tre business unit, che operano in differenti ambiti, ognuna con il proprio segno distintivo e tutte coordinate tra loro grazie ad una sinergia di forze. Na-sce così GGF Group che raggruppa: Call World, Contact Center Multicanale, divi-sione specializzata in servizi di Marketing diretto a Assistenza Clienti; Mind X Up, società partner specializzata in Business Analysis e Marketing Strategico e Opera-tivo e Mondo Lavoro, la divisione editoria-le e di comunicazione del gruppo. Ciò che contraddistingue GGF Group fin dall’inizio è la metodologia operativa, l’essere alta-mente versatile nel sapersi offrire al mer-cato, facendo leva sulla competenza del proprio team e sulla capacità di anticipare le tendenze dei mercati.

Il team di GGF Group è infatti composto da professionisti provenienti da diversi

settori: business analysis, marketing, commerciale, editoria, comunicazione e turismo, i quali, mettendo in campo le loro competenze, garantiscono ai clien-ti performance qualitativamente molto elevate, pur mantenendo vivo il tratto multidisciplinare.

GGF Group non concepisce il marke-ting semplicemente come lo studio del mercato o il posizionamento di prodotto ma come la capacità di distinguersi at-traverso la creazione di valore aggiun-to all’interno di un contesto in continua evoluzione.

BRAND REPUTATION, FIDELIZZAZIONE, CUSTOMER EXPERIENCE rappresenta-no oggi la sfida che GGF Group affronta ogni giorno al fianco dei propri clienti, ormai partner proiettati al raggiungi-

Dove la realtà raggiunge l’immaginazione, prendono forma le ideeIl futuro? E’ una questione di business. Per questo è fondamentale affidarsi a professionisti all’avanguardia e competitivi. Vi presentiamo GGF Group, azienda di Ancona che ha fatto dell’eccellenza dei servizi il suo must

di L. Radaelli

GUIDO GUIDIPresidente GGF Group

Il successo di un’azienda oggi è rappresentato dalla capacità di presidiare il mercato, porgersi in contatto attivo con il cliente capitalizzando le informazioni ricevute e valutandole per una costante ridefinizione delle Strategie Aziendali in linea con i velocissimi mutamenti del mercato

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CONTROCOPERTINA

mento di obiettivi condivisi. Tutto questo è possibile grazie al supporto tecnologi-co, fondamentale per l’intera attività di GGF Group. Un sistema evoluto di Custo-mer Relationship Management (CRM) che consente la raccolta di informazio-ni complete ed accurate trasformate in un vantaggio competitivo per le azien-de grazie allo studio e all’esperienza di professionisti della Business Analysis. L’integrazione con la piattaforma di knowledge management/ sharing idea-ta, realizzata e sviluppata internamente permette di fornire un servizio di alta qualità all’utente finale. Grandi aziende come Elica, Aruba.it, Electrolux, Fileni, Nespresso, Eden Viaggi, Royal Carib-bean, General Electrics, Franke hanno compreso l’importanza di tali strumenti e servizi affidando a GGF Group il con-

tatto diretto con i propri clienti tramite attività fortemente customizzate qua-li REMOTE ACCOUNTING, CUSTOMER SERVICE EXPERIENCE, SOCIAL CRM, HELP DESK TECNICI, CONTACT MANA-GEMENT, MONITORAGGIO E ANALISI DI MERCATO.Pur proiettate nel futuro, le attività di inbound e outbound, da sempre gestite da Call World, restano l’indiscusso core business di GGF Group.

Mind X Up è il partner che sviluppa, pro-duce e commercializza servizi innovativi ad alto valore tecnologico con l’ausilio di nuove tecnologie abilitanti in grado di apportare sul mercato moderni servizi “customer centric” a supporto del ca-nale B2C (Business to consumer) e B2B (Business to Business). I servizi offerti

hanno l’obiettivo di supportare i processi di sviluppo commerciale attraverso la re-visione dei canali di vendita tradizionali. La gestione e il monitoraggio dei lead, (prospect e acquisiti) avviene tramite i vari canali di contatto (online e offline) garantendo un sostegno costante alle attività di pre e post-vendita.

La prerogativa di Mind X Up è quindi quella di saper interpretare le dinamiche del mercato per fornire analisi efficienti trovando la soluzione più adatta alle sin-gole richieste. Il team di Mind X Up non solo affianca le aziende elaborando progetti di marke-ting strategico, ma fornisce al manage-ment strumenti di supporto alle fasi de-cisionali, attraverso un costante contatto e confronto con il cliente.

FABIO DI GIULIOGeneral Manager GGF Group

Conoscenza e know how costituiscono il patrimonio più prezioso di un’azienda di

successo. Tale conoscenza, informazioni, notizie e soluzioni creative devono poter essere

a portata di mano per chiunque ne abbia bisogno all’interno dell’organizzazione

ALESSANDRA MONTICELLIKey Account Manager GGF Group

Nel contesto attuale è fondamentale offrire un buon livello di servizio al cliente, la qualità della Customer Service Experience rappresenta le prima leva di fidelizzazione di un’azienda ed uno degli strumenti fondamentali per distinguersi in un mercato che sta tendendo all’omologazione di prodotto

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GGF Group consente alle aziende di costruire un rapporto d’eccellenza con

i propri clienti finali: dare “V.O.C.E. ad aziende ed enti che vogliono

distinguersi nel marketing diretto attraverso la velocità di risposta,

offrendo servizi personalizzati in grado di soddisfare il cliente

coinvolgendolo con entusiasmo nei progetti di sviluppo aziendale”.

I SERVIZI DI CALL WORLDMonitoraggio di Mercato• Ricerche di mercato• Indagini di customer satisfaction (nps®

– net promoter score, csi – customer sa-tisfaction index, csr – customer satisfac-tion rate)

• Sondaggi d’opinione

Servizi Outbound• Telemarketing• Remote accounting• Contact management

Servizi Inbound• Customer service• Help desk• Gestione booking telefonico• Web booking b2b e b2c• Gestione promotion/collection• Gestione centralino remoto

• 2 milioni di chiamate gestite annualmente• 10.000 appuntamenti B2B fissati annualmente• 60.000 ticket aperti annualmente• 12 anni di esperienza• 150 risorse qualificate

GGF GROUP IN CIFRE

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CONTROCOPERTINA

I fattori per determinare il successo del proprio business sono molteplici ed è fon-damentale per le aziende avere gli stru-

menti giusti per creare una struttura solida e stabile. L’obiettivo che GGF Group si prefigge è proprio quello di prevedere le tendenze del futuro per attuarle nell’immediato. Questo è possibile, oltre ad una coscienza del mercato in cui l’azienda opera, anche grazie allo svi-luppo di tecnologie e metodologie di lavoro che consentano di operare in un mondo in continua evoluzione.

MA CHI SONO DAVVERO I NOSTRI CLIENTI? SIAMO CERTI DI CONOSCERLI?

Il futuro è oggi

LEAD SCORINGProcesso di classificazione che consente di impostare flussi di informazioni al fine di segmentare i contatti se-condo criteri e indicatori specifici. In questa fase è fonda-mentale rilevare il maggior numero di informazioni qua-lificanti sui propri lead, attraverso strumenti quali il “data business information”.

LEAD GENERATION E LEAD MANAGEMENT Dalla generazione alla gestione del contattoAcquisire un cliente oggi, porre attenzione ai suoi bisogni e alle sue necessità, dalle generali alle specifiche: tutto questo è possibile attraverso personale, si-stemi, piattaforme, metodologie e tecniche orientati ad una gestione completa e innovativa della Customer Relationship e della Customer Experience attraverso una corretta, efficace ed efficiente generazione (lead generation) e gestione (lead management) del contatto. L’individuazione dei lead avviene attraverso campa-gne di inbound marketing (blog, social media update, engagement, SEO, webinar, calls-to-action) e campagne di demand generation (pay-per-click, email marke-ting, media o social ads, networking diretto).

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LAURA OSMANICRM Manager GGF Group

Lead management da non intendersi come metodologia tecnica o strumento di gestione e approccio al cliente, ma come attenzione al dettaglio, al canale di contatto, come capacità di comprendere e di anticipare proattivamente i bisogni e le necessità del proprio cliente. Fare in modo che i dati, divenuti informazione, diventino "occasione" di confronto, di discussione di incontro, di opportunità reciproca

LEAD NURTURING E CUSTOMER ENGAGEMENTIn questa fase si arricchisce e si stimola l’interesse dei propri lead. E’ una fase decisiva dell’intero processo di Lead Management. Attivando tutti i sistemi che permet-tono di ricavare il maggior numero di informazioni, come dati anagrafici o professionali, si mette a fuoco ciò che potrebbe essere rilevante per i propri clienti (campagne “personalizzate” messaggi online e offiline, webinar, video e presentazioni etc.).

DAL LEAD ROUTING AL SALES NURTURINGOra i lead, dopo una fase analitica da parte dell’ufficio commerciale vengono assegnati al commerciale. E’ il momento di vendere gestendo il contatto a 360° tramite sistemi di CRM Customer Relationship Management.

MONITORING & REPORTINGTutto il processo di lead management deve essere monitorato: mediante appositi stru-menti di analisi vengono tracciati i risultati attraverso report dedicati che misurano

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IL PERSONAGGIO

Lo scorso febbraio è stata nomina-ta presidente della Coldiretti Gio-vani Impresa, realtà in cui aveva

già ricoperto la carica di delegata regio-nale per le Marche. Cosa significa per lei questo nuovo ruolo?“Grande responsabilità ed onore per es-sere stata chiamata a rappresentare cir-ca 40 mila imprenditori agricoli italiani under 30. Un ruolo non facile ma estre-mamente affascinante e soddisfacente che mi permette di poter dar voce a tutti quei giovani italiani che stanno cambian-do il nostro Paese a partire dalla campa-gna italiana e di cui ancora troppo poco spesso si parla. Coldiretti Giovani Impre-sa è al momento l’unica vera forza giova-ne del Paese, un incubatore di idee, fer-mento e voglia di partecipazione di quei giovani che hanno deciso di investire se stessi ed il loro futuro in Italia”.

Nelle Marche l'agricoltura continua a ri-coprire un ruolo importante: quali sono i punti di forza e di criticità del settore? “Il settore agroalimentare è caratterizza-to da trend positivi in termini di occupa-

zione, fatturato, export anche in un mo-mento storico particolare come quello che stiamo vivendo da un po’ di anni a questa parte. È pertanto un settore che sta dando risposte positive nel presente ma sarà anche in grado di offrire traiet-torie alle nuove generazioni. In termini economici e numerici, rappresenta il 17% del Pil, 33 miliardi di export, 250 mi-liardi di euro di valore; ma c’è ancora un ampio margine di crescita, di espansio-ne e di opportunità se consideriamo che l’Italian sounding vale circa 60 miliardi di euro. È ancora vero, però, che gli im-prenditori agricoli non ricevono un giu-sto compenso, in termini economici, per il lavoro che svolgono quotidianamente: Coldiretti si sta battendo da anni a livello non solo nazionale, ma anche europeo, per dare giustizia e valore a noi produt-tori agricoli italiani. In attesa di risposte legislative comunitarie e non solo, Coldi-retti ha creato la più grande rete di ven-dita diretta nazionale ed europea nata con lo scopo di ridare dignità e potere contrattuale ai produttori e trasparenza e sicurezza alimentare al consumatore.

I giovani, prima di tutti, hanno intuito le straordinarie potenzialità di questo settore e non è un caso se oggi in Ita-lia, sono più di 60 mila gli imprenditori agricoli under 35. Per quanto riguarda l’atto imprenditoriale, è da irresponsabili negare che ci siano ancora degli ostaco-li. Accesso al credito, accesso alla terra, burocrazia e formazione sono gli aspetti che più di altri possono creare barriere a chiunque voglia intraprendere in questo settore, sia che si tratti di start up sia che si tratti di aziende già avviate ma in fase di riconversione o miglioramento. Coldi-retti Giovani Impresa sta lavorando pro-prio in questo senso, ovvero nella facili-tazione di ingresso per tutti quei giovani che vogliono investire nelle campagne italiane: ne è un esempio CreditAgri, il primo confidi in agricoltura, con il qua-le abbiamo finanziato 200 milioni di euro negli ultimi 3 anni”.

In base alla sua esperienza, quanto con-ta fare rete? “Saper fare rete è una di quelle capacità che tutti noi produttori dovremmo avere,

Maria Letizia Gardoni Due chiacchiere con la nuova Presidente di Coldiretti Giovani Impresa

di A. DachanPh: Alessandro Cattabrini

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ma che purtroppo non abbiamo ancora radicato nel nostro approccio impren-ditoriale. In un tessuto di piccole-medie imprese come il nostro, a livello non solo regionale ma anche nazionale, la rete ci darebbe la possibilità di continuare a produrre qualità, come solo noi italiani sappiamo fare, ma in un’ottica più glo-bale in termini di scambio economico e di conoscenza”.

Come Coldiretti Giovani Impresa, avete rapporti con gli istituti professionali e le università?“Coldiretti Giovani Impresa considera la buona formazione come uno degli aspet-ti strategici e fondamentali per sapersi poi approcciare adeguatamente al mon-do del lavoro, imprenditoriale e non. Vi-viamo in un Paese che non conosce l’al-ternanza scuola/lavoro ed è per questo motivo che spesso ad una valida prepa-razione teorica non corrisponde un’ade-guata capacità di inserimento nel tessuto produttivo. Pertanto con il Miur abbiamo stretto partenariati e collaborazioni per arrivare direttamente negli istituti e nelle

facoltà per insegnare ai ragazzi la cultu-ra d’impresa; oltre a questo, stiamo la-vorando per far sì che negli istituti agrari ed alberghieri si possa cominciare ad insegnare il valore economico e sociale del made in Italy: a tal proposito con l’U-niversità di Tor Vergata presenteremo il primo master sull’ecosistema del made in Italy”. Ci consenta qualche domanda persona-le. Lei è giovanissima, ma è già un'im-prenditrice affermata: come è iniziata la sua carriera?“Ho iniziato la mia attività all’età di 20 anni, quando ancora frequentavo l’ulti-mo anno di corso di scienze e tecnolo-gie agrarie presso la facoltà di agraria di Ancona. Sono una start upper, in quanto non avevo e non ho una tradizione agri-cola familiare alle spalle: i miei genitori, infatti, sono entrambi dipendenti pubbli-ci. È stato un impegno piuttosto impor-tante, soprattutto in termini di investi-menti economici: ho dovuto ricorrere ad un mutuo ipotecario per poter acquista-re l'attrezzatura necessaria per svolgere

l’attività. Una scelta imprenditoriale im-pegnativa, che all’epoca avevo affrontato con un pizzico di incoscienza ma che oggi mi sta regalando grandi soddisfazioni”.

Oltre che una porfessione, il mondo del-la campagna rappresenta per lei anche qualcosa in più?“La vita rurale va oltre la dimensione professionale; è un vero e proprio modo di approcciarsi alla vita che si fonda sulla serenità d’animo che solo la natura e i suoi ritmi sono in grado di darti”.

C'è qualche progetto che vorrebbe rea-lizzare a livello professionale?“Attualmente produco ortofrutta con tec-niche naturali con cui rifornisco alcuni ristoranti, un Punto Macrobiotico del-la mia regione. In un futuro non molto lontano mi piacerebbe rendere la mia azienda multifunzionale, che possa of-frire servizi terzi alla società: per questo motivo sto lavorando per l’apertura di un centro di ippoterapia e riabilitazione equestre”.

“I giovani, prima di tutti, hanno intuito le straordinarie potenzialità di questo settore e non è un caso se oggi in Italia, sono più di 60 mila gli imprenditori agricoli under 35”

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BORSA

Rubrica a cura di Michele SassoDivisione Strategia e Finanza di Impresa – Gruppo [email protected]. 071.28521

Il firmamento delle marchigiane quotateIn questa pagina presentiamo l’andamento di Borsa delle società marchigiane quotate

Elica

Segmento: StarPerformance 6 mesi: +15,60%Performance 1 anno: +69,07%Trend:

Scende di quasi 2,8 punti percentuali il prezzo del titolo ELICA, in controtendenza rispetto alla progressione dello scorso mese. Ulte-riore indizio del momento delicato, è la performance rispetto all'indi-ce Ftse All-Share, (-0,895% sulla giornata di borsa precedente), che segnala un peggioramento rispetto alla media di mercato. I volu-mi sono risultati pari a 24mila pezzi scambiati, Trend di breve incerto.

TOD’S

Segmento: BlueChipPerformance 6 mesi: -21,51%Performance 1 anno: -14,17%Trend:

Il titolo TOD'S sta attraversando una fase di lieve flessione, dopo l’ex-ploit di aprile, perdendo su base mensile un -2,0%. Inoltre, anche rispetto all'indice Ftse All-Share, il titolo di Casette d’Ete perde un -0,64% sulla giornata di borsa precedente, facendo quindi peggio ri-spetto al mercato. I volumi sono bassi per un titolo di tale portata e pari a 77mila azioni scambiate, valore inferiore alla media di periodo e segno di una scarsa partecipazione degli investitori. Trend di breve incerto.

Poltrona FRAU

Segmento: StarPerformance 6 mesi: +15,69%Performance 1 anno: +124,33%Trend:

Stabile e assolutamente congelata la situazione per il titolo POLTRO-NA FRAU; il mercato è in fase di valutazione sulle strategie industriali del socio di maggioranza HAWORTH. In termini di performance rela-tiva rispetto all'indice Ftse All-Share, si registra una variazione nega-tiva del -0,911% sulla giornata di borsa precedente. Lo strumento ha fatto peggio del mercato. I volumi sono risultati pari a circa 96mila pezzi scambiati, segno comunque di attività intorno allo strumento.

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Indesit Ord.

Segmento: BlueChipPerformance 6 mesi: +17,13%Performance 1 anno: +65,89%Trend:

Oscillante il titolo INDESIT COMPANY, che dopo un calo nel mese di aprile, vede una ripartenza nell’ultima rilevazione di maggio, con un +2,7% di incremento. In termini di performance sul Ftse All-Sha-re, si registra un -0,47% sulla giornata di borsa precedente, segno che l’azione ha sottoperformato il mercato. I volumi sono stati pari a 163mila azioni scambiate, valore purtroppo inferiore alla media di periodo. Possibile fase a volatilità ridotta.

Biesse

Segmento: StarPerformance 6 mesi: +57,99%Performance 1 anno: +161,46%Trend:

Cresce in maniera sostenuta il titolo BIESSE, con un + 17,7% sul mese precedente. Si registra tuttavia una lieve flessione sul Ftse All-Share (-1,106%) sulla giornata di borsa precedente. Lo strumento ha fatto peggio della media di mercato. I volumi sono risultati pari a oltre 204mila azioni scambiate: un dato inferiore però sia alla seduta precedente sia alla media settimanale. Gli investitori sono poco at-tenti al titolo. Fase a bassa volatilità.

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Ancora in rosso il sistema imprese Marche

Nel primo trimestre chiudono in 4.887. Agricoltura in difficoltàAncora in rosso il sistema delle imprese marchigiane: nei primi tre mesi del 2014, secondo i dati Movimprese, elaborati dal Centro Stu-di Unioncamere Marche, sono state 4.887 quelle che hanno cessato

l'attività mentre avviate sono state 3.259, con un saldo negativo di 1.628 imprese e una riduzione di 5 mila posti di lavoro. A vivere le maggiori

difficoltà sono state agricoltura, artigianato e commercio. Le imprese artigiane sono diminuite di 602 unità.

Il Consiglio regionale delle Marche ha lanciato, a dieci giorni dall’alluvione che ha colpito la zona del senigalliese, l’Operazione rinascita per il recupero della città balneare. I danni dell’alluvione, secondo la stima di Confindustria Ancona, ammontano a oltre 100 milioni di euro, e le abitazioni toccate sono oltre tremila. E’ stato inoltre presentato il progetto “Uniti per Senigallia”, con l’obiettivo di aiutare le aziende a ripristinare i propri siti con crediti agevolati, i dipen-denti a ottenere anticipi sul Tfr, le persone alluviona-te a riacquistare a prezzi di costo i beni (elettrodome-stici e mobili) danneggiati dall’alluvione.

Alluvione, presentati i

progetti per il recupero delle aree

danneggiate

Costituita la società per il progetto E78 Fano Grosseto

Sono stati sottoscritti al ministero delle Infrastrutture gli atti per la costituzione della Società di Progetto che realizzerà la Fano-Grosseto. C'erano il ministro

Maurizio Lupi, il vice ministro Nencini, i presidenti o assessori di Marche, Tosca-na e Umbria, il presidente dell'Anas Pietro Ciucci. ''Il Governo ha avuto grande

attenzione per questo importantissimo asse stradale dell'Italia centrale'' ha detto Lupi. Di ''formula innovativa'' e impegni rispettati ha parlato Spacca.

Banca Marche, commissariata

Carilo

La Cassa di Risparmio di Loreto (gruppo Banca delle Marche) è in ammi-nistrazione straordinaria. Lo ha disposto con decreto il ministro dell'E-conomia e delle Finanze su proposta della Banca d'Italia. Commissario straordinario è stato nominato Claudio Gorla e, componenti del Comitato di sorveglianza, Fabrizio Di Lazzaro, Gustavo Olivieri e Marcello Clarich. Gli Organi straordinari si sono insediati oggi. L'avvio della procedura segue l'analogo provvedimento adottato per Medioleasing.

BREVI DAL TERRITORIOBREVI DAL TERRITORIO

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Anche quest’anno le Marche, con 17 Bandiere Blu, il prestigioso ricono-scimento assegnato dalla F.E.E. (Foundation for Environmental Educa-

tion – Italia), salgono sul podio delle Regioni italiane con il mare più bello e pulito. Confermati inoltre i sei approdi turistici. Sole, mare e spiagge curate con il massimo dei comfort e dei servizi, hanno permesso alle

Marche di ottenere il più alto riconoscimento internazionale per una costa di qualità che saprà rendere ancora più competitiva l’offerta turistica e

sempre più esclusive le vacanze per tutti coloro che scelgono le Marche. Una strategia virtuosa che ritiene la sostenibilità un fattore di cresci-

ta responsabile ed intelligente anche nel turismo. “Questo importante risultato – commenta il presidente della Regione Marche e assessore al

Turismo Gian Mario Spacca - conferma che la strategia turistica regionale ha colto nel segno. Le Marche del turismo vogliono continuare a caratte-rizzarsi per l’ambizione alla qualità, la bellezza del proprio paesaggio, la

cura dell’ospitalità”.

Assegnate le Bandiere Blu, le Marche sempre ai vertici in Italia

Da un'idea di Isidoro Colluto con la regia di Donato Nuzzo e il montaggio e la collaborazione di Fulvio Rifuggio è nata un'inchiesta per ricostruire le vite dei "ribelli del consumismo e dell'agricoltura convenzionale", un viaggio da nord a sud, lungo un'Italia che non si arrende, tra luoghi e persone che ancora incarnano "Lo spirito del grano". Questo il contenuto del documentario che sarà presentato in anteprima nazionale sabato 10 maggio, alle ore 17.30, nel monastero di Montebello, a Isola del Piano (Pesaro Urbino). "Con questo nuovo lavoro - dice Isidoro Colluto - vogliamo invitare le persone a riflettere e a conversare su valori ormai, purtroppo, poco centrali. Lo spirito del grano è la spiegazione mitica del mistero contenuto nel continuo rinnovarsi della vita: dai semi del grano vecchio (che muore) nascerà il nuovo raccolto”.

“Spirito del grano”, un

documentario sui ribelli del consumismo

Elica chiude il primo trimestre con un utile netto di 600 mila euro (+29,6 per cento sul primo trimestre 2013) e ricavi per 96,7 milioni (+4 per cento a cambi costanti). Lo si legge in una nota del gruppo che produce cappe da cucina. L'area cooking, spiega il comunicato, ha registrato una cre-scita dei ricavi dello 0,7 per cento, grazie all'incremento del 2 per cento delle vendite di prodotti a marchi propri a fronte di vendite a marchi di terzi stabili rispetto allo stesso periodo del 2013.

Elica, uti-le trimestre

+29,6%, area cooking in

crescita

Nasce l’Area metropolitana Medio Adriatica

E’ nata l'area metropolitana Medio Adriatica, che va da Ancona a Jesi, da Senigallia a Castelfidardo. L'obiettivo è lavorare insieme

su ricerca e sviluppo tecnologico, competitività delle imprese, economia sostenibile e cambiamenti climatici. Azioni integrate e condivise di sviluppo, una comune strategia. Alle 14 aree metro-

politane italiane si aggiunge l'Area metropolitana Medio Adriatica, nata ad Ancona con la firma da parte di 39 Comuni di un proto-collo d'intesa per strategie integrate di sviluppo. Erano presenti il responsabile dello sviluppo Piani strategici del ministero delle Infrastrutture Francesco Giacobone, il sindaco di Ancona Valeria

Mancinelli, Regione, Provincia, Cciaa, Università Politecnica, Auto-rità portuale, Interporto, Aerdorica, Rfi, Anas, Erap.

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La prima domenica di maggio si è tenuta la cerimonia di premiazione del Concorso “Coloriamo il Teatro!” promosso dal Comune di Ascoli Piceno e dall’AMAT in collaborazione con la Compagnia 7-8 chili e dedicato ai bambini della città invitati a immaginare il Teatro Filarmonici. Tre i riconoscimenti consegnati: il Premio della sezione “Infanzia” è andato a Ariel Traini, quello della “Primaria” a Lorenzo Natalini e il Premio del Pubblico con 440 voti a Giovanni Angius. I vincitori – oltre a ricevere un piccolo premio “in tema”, una valigetta di colori - vedranno il proprio disegno diventare realtà attraverso luci, proiezioni e suoni al Teatro Filarmonici nel settembre 2014. L’invito è stato quello di ripensare il teatro in quanto “tempio dell'immaginazione e della creatività”, luogo privilegiato in cui i desideri possono avverarsi e le leggi del mondo restano sospese nel tempo e nello spazio.

350 bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie di Macerata hanno partecipato con entusiasmo, complice la giornata di sole, alla manifestazione 'Un Campione per Amico' svoltasi ai giardini Diaz di Macerata e orga-nizzata da Banca Generali. I ragazzi hanno tempestato di domande quattro grandi campioni come Adriano Panat-ta, Andrea Lucchetta, Francesco Graziani e Jury Chechi: volevano capire come si può 'sfondare' nello sport, ma anche nella vita.

Ascoli Piceno, premiati i

bambini vincitori del Concorso “Coloriamo il

Teatro!

“Campione per amico” a

Macerata con Panatta, Chechi,

Lucchetta e Graziani

YOUNG NEWSYOUNG NEWS

Il musicista urbinate Raphael Gualazzi ha ricevuto a Cagli il Premio marchigiani nel Mondo, istituito nel 2004 dal Rotary Club e promosso dal Comune. Figlio d'arte (il padre Velio fondò con Ivan Graziani gli Anonima Sound),

Gualazzi ha vinto nel 2011 il Festival di Sanremo nella categoria giovani con il brano "Follia d'amore". Nel 2014,

con The Bloody Beetroots, è arrivato secondo tra i big. Per la Sezione economia il Premio sarà conferito a Gianfranco

Tonti, presidente di Confindustria Pesaro Urbino.

Raphael Gualazzi “marchigiano nel mondo”

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E’ stato raggiunto l’accordo tra Regione Marche e il Comune di Ancona sulla nuova sede dell’Ospedale materno infantile ‘Salesi’ nella cittadella sanitaria di Torrette e il trasferimento transitorio fino al termine dei lavori nell’ospedale regionale. "Si tratta di un trasferimento temporaneo per poi realizzare l’ospedale nuovo". Il corteo organizzato dall'associazione Patronesse dell'Ospeda-

le materno infantile Salesi di Ancona, si è mosso dal Passetto al grido di 'Difendiamo il Salesi' e ha raggiunto il Teatro delle

Muse per un dibattito. Il timore è che la soluzione transitoria di spostare l'ospedaletto dei bambini in un reparto di Torrette di-

venti definitiva. Le patronesse affermano essere decise a vigilare “perché quello che è stato detto sia portato a compimento”.

Accordo per il nuovo Salesi. Corteo delle famiglie per vigilare sul rispetto degli impegni presi

Immaginate di poter creare combustibili rinnova-bili per auto, coltivando alghe nel mare. Questo è ciò che fa Michele Seghetta, 26enne di Macerata, trasferitosi a Roskilde, in Danimarca per studiare e lavorare per la sostenibilità ambientale dei pro-cessi di produzione di energia dalle alghe coltivate in mare. Dottorando alla Aarhus University, distac-camento di Roskilde, fa parte di un progetto che coinvolge altre università e aziende danesi.

Incontro-concerto con protagonisti 31 maggio a Porto S.Giorgio"Braccialetti rossi", la serie tv di Rai1, fenomeno per consensi e seguito sui social network, diventa un evento live. "Braccialetti rossi live" (#BraccialettiLive), promosso da Regione Marche e da Palomar, si è tenuto il 31 maggio al Palasavelli di Porto San Giorgio, a ingresso gratuito. Presenti tutti i protagonisti da Carmine Buschini, a Brando Pacitto, a Lorenzo Guidi, il regista Giacomo Campiotti, gli autori delle musiche.

Michele, da Macerata a

Roskilde per studiare gli eco-

combustibili derivanti dalle

alghe

"Braccialetti rossi" diventa

evento live

Oltre 1000 ragazzi di 15-16 anni parteciperanno ad Ancona, dal 6 all'8 giugno, all'Adriatic and Ionian Macroregion Youth Games. Venti le città di otto Paesi dell'area da cui partiranno le delega-

zioni di atleti e accompagnatori. Dodici le discipline di confronto agonistico. Le gare saranno disputate in 12 impianti sportivi; 400

le medaglie a disposizione. Piazza Cavour sarà il fulcro della logistica degli Youth Games: trasformata in una sorta di villaggio

sportivo con una tensostruttura, dove i ragazzi si incontreranno per i pasti, il palco, i gazebo informativi e degli sponsor, la tenda

per incontri e laboratori, l'Infopoint della Regione Marche per presentare le eccellenze delle Marche. Gli studenti marchigiani avranno il ruolo attivo di cronisti sportivi, animatori, mediatori,

anche linguistici, e di guide per le delegazioni.

“Matematica Senza Frontiere”, due classi del Galilei di Macerata tra le migliori in Italia

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Un'offerta di lavoro quantomeno originale quella lanciata dalla compagnia di bandiera elvetica, in cerca dello “Swiss explorer”, ovvero un collaudatore di viaggi. Sei mesi in giro

per il mondo con il compito di recensire viaggi e vacanze. Le località scelte sono una ventina e la permanenza è di

2-3 giorni, durante i quali si dovrà mettere alla prova le indicazioni i viaggio contenute nel portale internet di Swiss

e integrarle con le proprie. Migliaia le candidature inviate dalla Svizzera e da tutta l'Unione Europea.

Il gigante americano dello shopping on line ha stretto una partnership con Twitter: grazie al servizio #AmazonCart si potranno inserire in carrello articoli del catalogo Amazon con un Tweet. Una nuova frontiera dell'e-commerce che passa attraverso i feed di un social-media. Il sodalizio tra Amazon e Twitter apre a nuovi scenari sull'uso della rete e a nuove prospettive per i consumatori.

Lisbona sarà presto fuori dal piano di salvataggio Ue: l'annuncio è stato dato dal primo ministro Pedro Passos Coelho, pronto a rinunciare ai prestiti del Fondo salva Stati e del Fondo monetario internazionale, che ammon-tano a 78 miliardi di euro in tutto. Negli ultimi tre anni il Pil è calato di sei punti percentuali e la disoccupazione supera il 15 per cento; il governo interverrà con prelievo sulle pensioni, aumento dell'orario di lavoro alla stessa paga, privatizzazioni di società in utile, oltre che una profonda revi-sione della tassazione e un piano di sostegno per l'export.Il 17 maggio l'Ue ha approvato il piano portoghese.

USAAmazon e Twitter

insieme per lo shopping

PORTOGALLOPresto fuori dal piano di

salvataggio Ue

NEWS

DAL MONDONEWS

DAL MONDO

SVIZZERASwiss cerca “collaudatori di viaggi”

L'African National Congress, il partito del presidente uscente Jacob Zuma ha ottenuto la maggioranza assoluta (62,16%) alle elezioni politiche, le prime dopo la scomparsa di Nelson Man-dela, le quinte dalla fine dell'apartheid. Tale risultato permet-terà di eleggere l'attuale leader e capo di Stato, Jacob Zuma,

come presidente per i prossimi cinque anni. Il principale rivale dell'Anc, l'Alleanza Democratica, ha preso il 22,22%, mentre

l'Eff, Combattenti per la liberà economica, formazione di estre-ma sinistra, ha ottenuto il 6,35%.

SUDAFRICAAlle prime elezioni del dopo Mandela vince il partito di Zuma

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L'arciduca Dominic d'Asburgo, secondo quanto pubblicato sul Daily Telegraph, ha messo in vendita il castello di Bran, che fu

del “Conte Dracula” in Transilvania. Non è facile stabilire un valore per il castello medievale che tenne come prigioniero

Vlad l'Impalatore, personaggio storico a cui si ispirò lo scritto-re Bram Stoker per il suo conte Dracula. Una stima di Forbes

risalente a qualche anno fa lo aveva valutato 140 milioni di dollari (circa 100 milioni di euro). Gli Asburgo ci terrebbero che

l'acquirente sia un rumeno.

Il governo di Mozambico, con il sostegno di Brasile e Italia e il supporto di Apla Brazil e Vale S.A. ha ospitato la seconda settimana delle Bioenergie, organizzata da Gbep, volta ad agevolare la coope-razione e il rafforzamento delle capacità in materia dei benefici po-tenziali delle bioenergie moderne. 150 gli esperti e i politici interve-nuti, discutendo soprattutto di sostenibilità, normative di riferimento e opportunità. Buone prospettive di cooperazione anche per l'Italia.

ROMANIAIn vendita il “Castello di Dracula”

MOZAMBICOBioenergie a

confronto

Un'equipe di ricercatori americani guidata a Barry Clifford ha ritrovato, a largo della costa settentrionale di Haiti, il

relitto della Santa Maria. "Tutta la geografia, la topografia marina e le prove archeologiche – ha dichiarato all'Indi-

pendent - suggeriscono fortemente che il relitto ritrovato corrisponde a quello della famosa caravella di Colombo, la

Santa Maria”. La scoperta ha già richiamato ad Haiti decine di studiosi, esploratori e ricercatori del mondo.

La Gran Bretagna è diventata la patria dei miliardari, sono 104 in-fatti i super ricchi che vivono nel Regno Unito per una ricchezza di circa 301 miliardi di sterline in totale. Molti però di questi paperoni non sono nati in Gran Bretagna ma provengono dall’estero. Con circa 72 miliardi di sterline i miliardari che hanno la loro dimora nella capitale britannica sono circa il 10% di tutti i miliardari del mondo, mentre al secondo posto troviamo Mosca con circa 48 miliardi di sterline, e New York con 43 miliardi.

GRAN BRETAGNA

Oltremanica la patria dei miliardari

HAITIRitrovato il relitto della Santa Maria

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LE GRANDI FAMIGLIE MARCHIGIANE

Già dal 1881 mio nonno Antonio Crognaletti istituì a Montecarotto il servizio di trasporto pubblico e

della Posta con la diligenza, effettuando un collegamento giornaliero Monteca-rotto-Poggio S.Marcello-Castelplanio-Stazione e trisettimanale, lunedì, merco-ledì e sabato da Montecarotto a Jesi. Per circa 35 anni esercitò questo servizio. Eravamo nell’era della macchina a vapo-re, ma la diligenza regnava praticamente incontrastata su tutte le strade. Con l’au-tomobile a petrolio prima e a benzina poi, nasce nel 1886 il nuovo mezzo di loco-mozione, che prima lentamente, poi con prodigiosa rapidità, riesce a conquistare il favore della popolazione. Il 1914, anno denso di avvenimenti storici, fu l’anno in cui mio padre Arnaldo Crognaletti, preci-samente il 14 ottobre, iniziò il servizio di trasporto pubblico con 2 autobus da 15 posti sul percorso giornaliero Serra de’ Conti-Montecarotto-Moie-Jesi. Ritorna-to ferito dalla grande guerra 1915-1918, acquistò due corriere, il 9000 SPA ed un Fiat Blr con gomme piene, trasmissione a catena e fanali a carburo. Nel 1923, con

il lento progredire della tecnica, acqui-stò altri due autobus, un Fiat 15 Ter ed un Lancia z1, più moderni, con trasmis-sione a cardano, gomme a camera d’aria e fanali elettrici. Nel 1925 istituì il colle-gamento trisettimanale per Ancona, che diventò giornaliero nel 1929. Fu nel1930 che acquistò il primo autobus nuovo; un magnifico Lancia Pentajota, dotato di tut-ti gli accorgimenti più moderni, che vinse il 1° premio della Carrozzeria Orlandi di Modena a Torino. Questo autobus, che io vidi arrivare in una fredda mattina di gen-naio, mi colpì enormemente e destò in me grande entusiasmo e il mio interesse profondo per quella che sarebbe diven-tata poi la mia professione. Con que-sto nuovo autobus, molto più comodo e molleggiato, benché ancora poco veloce, ebbero inizio le prime gite turistiche: San Marino, Assisi, Roma, Venezia, Firenze. Erano anni duri, anni di crisi economi-ca, gli anni delle sanzioni. L’Italia si era avventurata in Abissinia, poi in Spagna e già serpeggiavano nell’aria i sintomi di una seconda guerra mondiale. Nel 1938 arrivò l’autobus Fiat 635 con motore Die-

sel a 6 cilindri; autobus eccezionale con un cofano-motore superbo e slanciato. Fu un grande avvenimento. Il progresso marciava a grandi passi, ma improvvisa-mente con l’entrata in guerra dell’Italia (10 giugno 1940) tutto si arrestò. Le corse automobilistiche che nel frattempo era-no aumentate, furono costrette a limitare i percorsi alle stazioni ferroviarie. Il Go-verno, per economizzare il carburante, costrinse i concessionari di autolinee ad applicare negli autobus gli apparecchi a gassogeno, a legna o a carbone. Questi, stracarichi di passeggeri, marciavano sbuffando e balzellando come vecchie lo-comotive a vapore. Erano rari i viaggi in cui non si guastassero lungo il percorso. Il 1944 fu un anno terribile. I tedeschi re-quisirono gli autobus minacciando di fu-cilare mio padre, che comunque riuscì a nascondere nelle campagne due autobus ed un terzo lo recuperò a Rimini. Il 5 mag-gio 1945 fui rimpatriato dalla prigionia in Germania. Mi dedicai subito con forte en-tusiasmo e tanta volontà a riattivare l’a-zienda che mio padre, ormai stanco della sua lunga fatica, mi passò di buon gra-

I CrognalettiPaolo Crognaletti racconta la storia della famiglia che ha fatto viaggiare i marchigiani

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LE GRANDI FAMIGLIE MARCHIGIANE

do. L’iniziativa privata come sempre, con enormi sacrifici finanziari, fu l’artefice massima della ripresa economica e so-ciale della Nazione. Acquistai subito nuo-vi autobus, ampliando ed intensificando i servizi su tutte le linee, organizzando nel contempo i viaggi turistici anche all’este-ro. Nel 1981 avevamo 22 Autobus, quasi tutti modernissimi e confortevolissimi, oltre ad un intenso e razionale servizio di linea, viaggiavano incontrastati e superbi in tutte le strade d’Europa, testimonian-do il grande livello tecnico di un Popolo che come sempre era all’avanguardia del Progresso. Questa attività di trasporta-tori, che la mia famiglia esercita da oltre 100 anni, oggi è diretta lodevolmente da mio figlio Ing. Franco con dignità e pas-sione. Quattro generazioni impegnate nel servizio pubblico e in marcia con il progresso. Il trasporto su strada gestito da imprenditori privati, come si legge in questa fugace sintesi, è stato e resterà il mezzo migliore per il cammino della ci-viltà e del progresso sociale.

DAL 1981 AL 1993E’ il1981, gli autobus ormai filano silen-ziosi e veloci percorrendo con efficienza e

affidabilità le strade d’Europa. L’azienda familiare ha ormai un carattere industria-le dove fantasia e tecnica si compenetra-no sempre di più. È a questo punto che sono giunto in ditta, con il compito mo-rale di proseguire il lavoro intrapreso per renderla sempre più competitiva, senza perdere però la flessibilità e la disinvoltu-ra di un’azienda cha ha riposto la propria fortuna nella solidarietà dei propri colla-boratori e nella incondizionata coscienza di esercitare un’attività altamente socia-le. Lo spirito che mi anima mi auguro che sia e resti sempre quello che in questi 70 anni di attività, mio nonno prima mio padre poi hanno saputo perseguire con tenacia e fiducia.

DAL 1993 AD OGGIDal 1981 mio fratello Franco, dopo aver conseguito la laurea in ingegneria mec-canica, entrò a far parte dello staff diri-genziale, prendendo in mano la direzione della ditta ed è grazie al suo contributo che, nel1992, è stata acquisita la ex dit-ta Perogio di Cingoli,che ha portato la nostra azienda a estendere il suo terri-torio di competenza verso la provincia di Macerata. Purtroppo una gravissima

malattia ha stroncato la sua giovane vita nel 1993 e nell’agosto 2002 è scomparso anche mio padre, logorato dal dispiacere per la scomparsa del figlio e afflitto da innumerevoli problemi di salute. Io non potevo lasciare che con loro scomparis-se anche la nostra azienda e che tutti i loro entusiasmi e le loro conquiste an-dassero perdute. Per questo ho deciso di proseguire sulla loro scia di continuare a curare gli interessi dell'azienda, acqui-sendo nel 2005, la ditta Binni di Fabria-no e nel 2006 la ditta Carletti di Gualdo.Il Gruppo conta oggi circa 70 dipendenti, 60 autobus e copre, con le sue linee, circa 650.000 Km nella provincia di Ancona e circa 1.100.000 di Km. nella Provincia di Macerata.

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Signor Zanchi, a marzo, in occasione dell'iniziativa “Fatti per costruire emozioni, l’arte artigiana risponde

alle nuove sfide” le è stata assegnata la nomina di Maestro Artigiano: come ha accolto questo riconoscimento?“Mi ha fatto sicuramente molto piacere, sono stati premiati la dedizione e l'impe-gno di una vita. Avevo da tempo l'idea di aprire una scuola, in cui accogliere stu-denti, anche stranieri, che si dimostrano molto interessati all'arte e alla cultura italiana”.

Come ha iniziato la sua carriera in que-sto settore?“Mi sono iscritto quasi casualmente all'I-stituto d'arte di San Sepolcro, in provincia di Arezzo, dove ho trovato gli strumenti e gli insegnanti che mi hanno fatto scopri-re questa mia predisposizione. Al termi-ne dei corsi, grazie alla segnalazione del preside, ho partecipato a vari concorsi per l'insegnamento ed ho cominciato

così questa bellissima avventura tra oro, argento e pietre preziose. Passione che ho cercato di trasmettere ai miei allievi: sono stato insegnante presso l'Istituto d'arte di Fermo per venticinque anni e quando sono andato in pensione mi sono dedicato all'oreficeria artistica e alla cre-azione dei gioielli-scultura. Ho riservato un'attenzione particolare all'uso di pie-tre non convenzionali, belle e poco cono-sciute, come i marmi, i sassi. Sviluppo la mia opera attraverso oggetti particolari, ricorrendo a tecniche in via di estinzione, come il cesello e lo sbalzo”.

Perché dice in via d'estinzione?“Sono uno dei pochissimi ad usarle an-cora. Purtroppo c'è un certo disinte-resse da parte delle istituzioni centrali in relazione alle scuole e all'urgenza di salvaguardare il patrimonio di conoscen-ze e competenze che ha fatto dell'Italia un'eccellenza a livello internazionale. Siamo famosi nel mondo per le nostre

attività artigianali ma i governanti sem-brano ignorare completamente questo settore. Io sono uno degli ultimi inse-gnanti di oreficeria, ma ci sono anche arti come l'intaglio del legno, l'ebaniste-ria, l'arte della tessitura, del tombolo, ferro battuto, filigrana, formatura e fog-giatura ecc. che rischiano di sparire per sempre. Tutte arti applicate di cui sono pieni i nostri musei”.

La crisi si è sentita molto nel vostro la-voro?“Continuo la mia attività realizzando pez-zi unici. Il settore risente molto della cri-si, perché realizza prodotti che non sono di prima necessità e per restare in piedi bisogna avere una forte capacità creativa adattabile alle esigenze del momento”.

Che tipologia di clienti ha?“I miei clienti sono molto diversi tra loro, ma li accomuna l'amore del bello, del particolare. Dal professionista alla per-

“L'arte artigiana è un patrimonio

in via d'estinzione”È considerato uno dei maggiori esponenti dell'oreficeria artistica italiana e recentemente è stato nominato Maestro artigiano: Silvano Zanchi ci apre le porte della sua bottega, dove sogna di trasmettere il suo know how alle nuove

generazioni

di A. Dachan

ALTO ARTIGIANATO

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sona più semplice, che però ama stupi-re, chi si rivolge ad un artigiano orafo è attento alla ricercatezza e all'esclusività. Per ampliare il mio giro di attività, oltre alle mostre che periodicamente ho fat-to in varie zone d'Italia, in particolare a Bergamo e Genova, ho partecipato alle fiere di Dubai, in Kuwait e a Ryad. At-tualmente siamo in corso d'opera con la Cina e la Russia. Tutto questo grazie alla collaborazione del Consorzio Art For Job. Lavorare con l'estero è sicuramente un'opportunità, ma ci sono diversi osta-coli, come ad esempio la lingua e nel processo di internazionalizzazione siamo lasciati soli. Siamo pionieri che grazie al proprio ingegno cercando di sfondare in zone remote, ma avremmo bisogno di tutela e di sostegno concreti”.

Oltre al suo laboratorio, commercializ-za le sue creazioni anche fuori?“Sì, collaboro da anni con alcune gallerie a Genova, Bergamo, Roma. Nel Fermano

ho una piccola e fedele clientela, ma c'è spesso una resistenza culturale”.

Come si struttura il suo lavoro?“Il mio lavoro si suddivide in tre fasi. Nella prima inizio dal progetto e dal di-segno che voglio sviluppare, cercando di definire le modalità per concretizzar-lo. Nelle seconda fase studio la pietra; (sono esperto in gemmologia) ricerco il pezzo più adatto per l'articolo, la taglio e la lavoro. Infine c'è la fase di realizza-zione vera e propria; a volte il cliente si presenta con una richiesta specifica e io mi metto all'opera per ottenere una creazione unica e curata in ogni minimo dettaglio”. Cosa bisognerebbe fare per tutelare maggiormente il vostro settore?“Gli artigiani hanno il difetto di rimanere chiusi in se stessi. Le istituzioni non co-noscono la nostra realtà, i loro interessi si concentrano sulla piccola industria,

non guardano agli istituti d'arte. Servi-rebbe una politica che prenda a cuore questo argomento. Stiamo distruggendo l'eredità di secoli e questo è un danno a cui sarà difficile porre rimedio. Oggi la tradizione artistica viene azzerata. Ci sono scuole con laboratori mai usati, ab-bandonati”.

L'oreficeria italiana è davvero così in pericolo?“Nel settore dell'artigianato, a livello di oreficeria, ci sono artisti usciti dalle più prestigiose scuole italiane, che però hanno già una certa età. Non ci sono al-lievi, quando gli artigiani della mia gene-razione finiranno di operare, si correrà il rischio concreto che certe professionali-tà spariscano per sempre”.

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VITA DA MANAGER

Parola di Graziano Ciurlanti , CFO Gruppo Fileni - azienda di spicco nel settore alimentare per la produzione, lavorazione e commercializzazione di pollame - che ci racconta la sua vita da manager

di A. Dachan

“I cambiamenti danno adrenalina, sono un giovamento”

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Dott. Ciurlanti, una carriera inizia-ta da giovanissimo che l'ha por-tata a ricoprire ruoli importanti,

sino a divenire CFO del Gruppo Fileni: vuole raccontarci la sua storia?“Sono laureato in economia ed ho fre-quentato il master all'ISTAO. In quegli anni la favorevole congiuntura ha ga-rantito una notevole offerta di lavoro e soprattutto cresceva, per le aziende di una certa dimensione, l'esigenza di un nuovo assetto manageriale che rispon-desse alle forti dinamiche di crescita ed all'internazionalizzazione. Ho iniziato la mia carriera alla Nazzareno Gabrielli, poi sono stato al Gruppo Merloni Elettrodo-mestici ( attualmente Indesit Company), dove ho avuto l’opportunità di riceve-re una forte formazione manageriale e dove, in breve tempo, mi sono fatto no-tare e all'età di 33 anni sono diventato dapprima Direttore amministrativo e in-fine Direttore della Pianificazione e Con-

trollo. Nel 1998 sono andato alla Olivetti restandoci per un biennio. Un'esperienza significativa è stata quella alla Italtrac-tor, azienda leader mondiale nel settore del sottocarro per escavatori e macchine movimento terra, che in quel momento stava diventando una multinazionale, ac-quisendo peraltro una società tedesca sua competitor diretta. Lì ho ricoperto il ruolo di Direttore Amministrazione e Controllo. Nel 2003 mi si è presentata l'occasione di tornare nelle Marche: la Fileni stava cercando un CFO. Ormai ri-copro questo ruolo da ben undici anni”.

Cambiare ruolo e azienda significa ac-cettare di mettersi in gioco e sfidare continuamente se stessi. Si sfata anche il mito del posto fisso...“Ci vuole coraggio e flessibilità. Io ho la-vorato nel mondo della moda, poi sono passato al settore metallurgico, all'in-formatica, all'industria pesante, fino ad

PROFILO PROFESSIONALEDal 1986 al 1988 – Assistente alla Direzione Amministrativa e finanziaria della Nazareno GabrielliDal 1988 al 1998 – Merloni Elettrodomestici S.p.a. (Responsabile Bilancio Consolidato, Direttore amministrativo, Direttore Pianificazione e Controllo)Dal 1998 al 1999 – CFO Olivetti Computer WorldwideDal 1999 al 2003 – CFO ITM ItaltractorDal 2000 al 2010 – Presidente – APM ( Azienda Pluriservizi Macerata )Dal 2003 - CFO Gruppo FileniDal 2010 Presidente dell'Ente Cultura del Comune di Macerata

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VITA DA MANAGER

approdare all'industria agroalimentare. Il cambiamento implica sempre un gran-de sforzo, una rimessa in discussione di se stessi a livello logistico, di rapporti umani, di ambiente di lavoro; preoccupa soprattutto la prima volta, poi si prende coraggio. Posso dire che tutte le espe-rienze che ho fatto hanno accresciuto in modo incredibile il mio bagaglio di vita e ogni volta ne è valsa la pena. Le varie esperienze mi hanno permesso di cono-scere realtà e culture differenti, diversi modi di affrontare la vita e il lavoro con un approcci originali, e questo alla lun-ga dà anche una maggiore sicurezza di sé. Quando sento parlare di posto fisso rispondo che per me non c'è mai stato e che i cambiamenti danno anche adre-nalina e quindi, vissuti opportunamente, rivitalizzano”.

Quali sono, secondo lei, i requisiti indi-spensabili per essere un buon mana-ger?“Un professionista deve essere sempre nella condizione di pensare che il giorno dopo inizia sempre una nuova esperien-za. Aldo Sallustro, patron della Panini, che ho avuto il piacere di conoscere e che è stato per anni il mio capo mi ha trasmesso una massima: 'Il manager è un uomo che ogni giorno deve fare sempre qualcosa di nuovo aggiungendo valore continuamente’. Un po’ come un calciatore il manager deve : saper fare gioco di squadra, lottare per un obietti-vo comune, saper prendere decisioni e cogliere le occasioni al volo. Non devono quindi mancare flessibilità, coraggio, au-tostima, ambizione, trasparenza, onestà intellettuale, limpidezza e lungimiranza; è importante avere il coraggio di dire ciò che si pensa e di lottare sempre per ciò che si ritiene giusto. Se l’ambiente ti consente di esprimerti in tal senso tu migliorerai e farai migliorare gli altri al-

trimenti cambia”

Cosa implica lavorare nel settore agro-alimentare? “Per me è stato un grande cambiamen-to. Ho sempre lavorato in realtà che hanno processi produttivi catalogabili e quindi standardizzabili, mentre nella nostra azienda, ad esempio, la materia prima dobbiamo costruirla noi. Si parte dalla gallina, seguendo fase per fase la riproduzione, l'incubazione delle uova, la crescita dei pulcini sino ad arrivare al pollo pronto per la lavorazione. È un processo che richiede almeno 210 giorni e che, nei vari processi, ha costi e tempi che variano. Si passa poi alla prepara-zione, al confezionamento, alla messa in commercio. A livello manageriale bi-sogna tener conto di tutti i passaggi, dei costi, delle tempistiche, affrontando le eventuali difficoltà in tempi brevissimi in un sistema complesso e continuamente variabile”.

Come si comunica e si pubblicizza una gamma di prodotti come la vostra? “Per dare ulteriore notorietà all'azienda abbiamo fatto investimenti importan-ti dal 2008. Lavoriamo molto sul trade marketing, assistiamo i distributori con campagne mirate. La crescita nel tempo è dovuta certamente all'alta qualità del prodotto, ma anche a specificità come la scelta del biologico – siamo soci del Consorzio Almaverde Bio - . Un ruolo im-portante lo giocano sicuramente i social network, che generano vitalità e susci-tano interesse. Il nostro sito web ha re-centemente vinto un premio come come miglior portale nel settore alimentare”.

Quali sono i profili più ricercati nella vo-stra azienda?“Negli ultimi anni si punta molto sulle figure commerciali, ma anche su veteri-

nari ed esperti in tecniche di allevamen-to”.

Che messaggio darebbe ad un giovane interessato ad intraprendere una car-riera in questo ambito?“Un messaggio positivo, di incoraggia-mento: il settore alimentare è uno di quelli che in Italia si difendono meglio di fronte alla crisi. Abbiamo prodotti eccel-lenti, che dobbiamo tutelare dalle imi-tazioni e su cui dobbiamo puntare per continuare a crescere. Se si ha la giusta determinazione e ambizione questo set-tore dà e darà molte soddisfazioni”.

Ci consenta qualche domanda persona-le: nel tempo libero, a cosa ama dedi-carsi?“Amo andare in mountain bike con gli amici. Quando ero più giovane giocavo a calcio a livello semi-professionale”.

C'è un personaggio del mondo del busi-ness che per lei rappresenta un model-lo di riferimento?“Sì, un uomo che ha dato molto al ter-ritorio marchigiano e non solo: Enrico Mattei. Incarnava la figura del vero ma-nager, modesto nelle pretese, grande nella generosità. Ha saputo essere la sintesi perfetta tra la figura che defini-sce la strategia e quella che organizza e mette in atto piani innovativi. I suoi in-segnamenti mi sono stati utili sia come manager in aziende private, che in quelle pubbliche”.

C'è un progetto professionale che le piacerebbe realizzare?“Ho scelto sin da subito questo come mestiere e ne sono felice. Nel lavoro, come nella vita, vince chi ha l'idea genia-le e sa fare la differenza”.

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FLOWER Collection Collana € 42,00Orecchini € 39,00Bracciale € 34,00www.sagapo.it

G I O I E L L I P E R A M O R E

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ACQUISIZIONI / CESSIONIACQUISIZIONI / CESSIONI

B2Merger è il marketplace digitale in cui professionisti, managers e operatori finanziari specializzati,

nazionali e non, possono incontrarsi per acquistare, vendere ed aggregare azien-de in tutta sicurezza e riservatezza

Cos’è B2MergerB2Merger intende proporsi come la so-luzione digitale alle problematiche di ac-cesso delle Pmi ad operazioni di merger and acquisition come strumento di cre-scita per linee esterne. Tali operazioni, infatti, risultano essere ancora di difficile accesso per le piccole e medie imprese italiane.La mancanza “fisica” di un punto di in-contro tra domanda ed offerta in tema di compravendita di aziende rappresen-ta una delle maggiori cause del limitato utilizzo di operazioni straordinarie quale strumento di crescita e sviluppo azien-dale.In molti casi, infatti, il professionista in-caricato ad acquistare o vendere una Pmi, non sa a chi rivolgersi o come muo-versi nel mondo del M&A, limitando il tutto ad uno sterile ed infruttuoso passa-parola. Qui entra in gioco B2Merger.

B2Merger per i Professionisti:I professionisti a cui si rivolge la piatta-forma sono principalmente commercia-listi, avvocati d’affari ed operatori finan-ziari specializzati.Abbiamo ideato B2Merger apportando

caratteri di innovatività e differenziazio-ne rispetto ad altre piattaforme similari presenti sul mercato. Il professionista affiliato, infatti, può:• pubblicare proposte strutturate di ac-

quisto e/o vendita di aziende, delle quali dispone di un mandato;

• disporre di un sistema automatico di matching che ha come obiettivo quello di fornire la migliore corrispondenza possibile tra opportunità complemen-tari presenti in piattaforma;

• gestire in completa autonomia e li-bertà negoziale le operazioni legate al closing, che restano attività esclusive dei professionisti titolari delle pubbli-cazioni.

Per fornire un servizio il più possibile personalizzato, abbiamo inoltre crea-to tre diverse tipologie di affiliazione; a ciascuna di esse viene attribuito un di-verso grado di interazione e operatività nei confronti del portale, adattandosi, pertanto, alle differenti esigenze di ogni professionista:• Silver: per il professionista saltuaria-

mente attivo nel M&A;• Gold: per il professionista con il “palli-

no” del M&A;• Platinum: per il professionista affer-

mato nel M&A.

B2Merger per i Manager Partecipativi:B2Merger non si rivolge solo a professio-nisti attivi nel M&A. Abbiamo deciso, infatti, di dedicare una

sezione della piattaforma alla figura del Manager Partecipativo: con tale termine intendiamo un soggetto qualificato in-teressato ad investire competenze tec-niche e risorse economiche in aziende consolidate o start up, mediante la com-partecipazione al capitale di rischio.Anche in questo caso abbiamo voluto ar-ricchire l’offerta: la partnership con The Hive, incubatore e acceleratore d’im-presa certificato, permette al Manager Partecipativo di accedere al mondo delle start up d’impresa.

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PROPOSTE DI ACQUISTO

ID AREA SETTORE OPERAZIONE DESCRIZIONE TARGET

B1 Tutta italia VariAcquisizione quote/azioni di

minoranza

Manager partecipativi interessati ad acquisire quote di minoranza di PMI italiane con l'obiettivo di apportare competenze manageriali e risorse finanziarie.

B2 Tutta italia AutomotiveAcquisizione maggioranza del

capitale

Conglomerata internazionale ricerca azienda italiana di medio-grandi dimesioni specializzata nella produzione di componenti meccanici per il settore automotive.

B3 Tutta italiaAgro alimentare e

alimentare

Acquisizione maggioranza del

capitaleImportante gruppo estero ricerca azienda di medio-grandi dimensioni nel settore agroalimentare e alimentare (olio, vino, surgelati).

B4 Tutta italia AutomotiveAcquisizione maggioranza del

capitaleGruppo estero ricerca azienda italiana di medio-grandi dimensioni specializzata nella produzione di macchinari agricoli;

B5 Tutta italia Quadri elettriciAcquisizione maggioranza del

capitaleConglomerata estera ricerca azienda italiana di medie dimensioni specializzata nella progettazione e realizzazione di quadri elettrici.

B6 Tutta italia Automotive Joint venture societariaMultinazionale estera ricerca azienda italiana di piccole-medie dimensioni specializzata nella produzione di componenti in plastica rinforzata per il settore automotive.

B7 Tutta italia Prodotti chimiciAcquisizione maggioranza del

capitale

Gruppo europeo ricerca azienda italiana di piccole-medie dimensioni specializzata nella produzione di prodotti chimici per applicazioni in vari settori escluso il farmaceutico.

B8 Tutta italia ServiziAcquisizione maggioranza del

capitale

Importante multinazionale francese ricerca azienda di piccole-medie dimensioni affermata nel settore dei servizi per prodotti industriali (certificazioni preferibilmente).

B9 Tutta italia Immobili a reddito AcquisizioneInvestitori esteri interessati ad acquisire prestigiosi immobili "a reddito" nel territorio italiano. Gli immobili devono presentare attività avviate e di comprovata redditività.

B10 Centro italia AlimentareAcquisizione maggioranza del

capitale

Affermata realtà nel settore alimentare ricerca azienda con sede legale nel centro Italia, attiva nel settore alimentare, per attivare di processi di crescita da realizzarsi mediante acquisizione di quote di maggioranza.

B11 Tutta italia Componenti elettroniciAcquisizione quote/azioni di

minoranza/joint venture

Investitori esteri interessati a valutare opportunità di investimento in PMI italiane da realizzarsi attraverso operazioni di acquisizione o partnership societarie, produttive e finanziarie.

B12 Tutta italia FarmaceuticoAcquisizione quote/azioni di

minoranza/joint venture

Investitori esteri interessati a valutare opportunità di investimento in PMI italiane da realizzarsi attraverso operazioni di acquisizione o partnership societarie, produttive e finanziarie.

B13 Tutta italia Pellame e scarpeAcquisizione quote/azioni di

minoranza/joint venture

Investitori esteri interessati a valutare opportunità di investimento in PMI italiane da realizzarsi attraverso operazioni di acquisizione o partnership societarie, produttive e finanziarie.

B14 Tutta italia Macchine utensiliAcquisizione quote/azioni di

minoranza/joint venture

Investitori esteri interessati a valutare opportunità di investimento in PMI italiane da realizzarsi attraverso operazioni di acquisizione o partnership societarie, produttive e finanziarie.

B15 Centro italia Turistico ricettivoAcquisizione quote/azioni di

maggioranzaInvestitori esteri ricercano avviata struttura turistica di medie dimensioni ubicata sulla riviera Romagnola per acquisizione.

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ACQUISIZIONI / CESSIONI

PROPOSTE DI VENDITA E PARTNERSHIP

ID AREA SETTORE OPERAZIONE DESCRIZIONE OPERAZIONE

S1 Centro italia AbbigliamentoCessione maggioranza quote/

azioni

Affermata azienda manifatturiera nel settore dell'abbigliamento con prestigiosi marchi riconosciuti a livello internazionale cede la maggioranza azioni/quote per mancato passaggio generazionale

S2 Nord italia Agro alimentareCessione maggioranza quote/

azioni

Azienda agroalimentare specializzata nella produzione di olio d'oliva con marchio riconosciuto a livello nazionale cede maggioranza azioni/quote per mancato passaggio generazionale.

S3 Centro italia TuristicoCessione maggioranza quote/

azioniRinomata e affermata struttura turistica ad elevata redditività cede intera attività per mancato passaggio generazionale.

S4 Centro italia Arredo bagno Partnership industrialeStart up nel settore arredo bagno con linea di alta gamma premiata all'estero ricerca partner industriale per sviluppo business.

S5 Centro italia AutomotiveCessione maggioranza quote/

azioni

Azienda specializzata nella progettazione e produzione di componentistica per settore automotive cede attività per mancato passaggio generazionale.

S6 Centro italia Agro alimentareCessione maggioranza quote/

azioniAzienda agroalimentare di medie dimensioni cede attività per mancato passaggio generazionale.

S7 Centro italia Agro alimentareCessione maggioranza quote/

azioniPrestigiosa azienda vitivinicola con marchi internazionali cede attività per mancato passaggio generazionale.

S8 Centro italia Componenti meccanici

Cessione maggioranza/

minoranza quote/azioni -

partnership

Affermato gruppo di specializzato nella progettazione e produzione di componenti meccanici per settore automotive interessato a valutare ingressi qualificati nel capitale per sviluppo del business.

S9 Centro italia Agro alimentareCessione maggioranza/

minoranza quote/azioni

Azienda agroalimentare di grandi dimensioni specializzata nella produzione di olio d'oliva con marchio riconosciuto a livello internazionale interessata a valutare ingressi qualificati nel capitale per sviluppo del business.

S10 Centro italia Quadri elettriciCessione maggioranza/

minoranza quote/azioni

Primario gruppo di grandi dimensioni specializzato nella progettazione e produzione di quadri elettrici interessata a valutare ingressi qualificati nel capitale per sviluppo del business.

S11 Centro italia Componenti plastici

Cessione maggioranza/

minoranza quote/azioni -

partnership

Primaria azienda di medie dimensioni specializzata nella progettazione e produzione di componenti plastici interessata a valutare ingressi qualificati nel capitale o partnership operative per sviluppo del business.

S12 Nord italia AbbigliamentoCessione maggioranza/

minoranza quote/azioni

Storica PMI specializzata nella produzione di capi di abbigliamento di alta qualità in cachemire cede maggioranza per mancato passaggio generazionale.

S13 Centro italia Ristorazione Cessione attivita'Rinomato ristorante ad elevata redditività cede attività per mancato passaggio generazionale.

S14 Centro italia MeccanicaCessione maggioranza/

minoranza quote/azioni

PMI specializzata nella progettazione e produzione di minuteria metallica di alta precisione cede maggioranza per mancato passaggio generazionale.

S15 Centro italiaTelefonia ed

apparecchi

Cessione maggioranza/

minoranza quote/azioni

Affermata società di medie dimensioni specializzata nella vendita di apparecchi tecnologici mediante canale web cede maggioranza del capitale.

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FORMAZIONE

Nei giorni 29 e 30 maggio si sono svolti presso l’aula multimedia-le di The Hive degli incontri tra

alcune scuole marchigiane e una rap-presentanza di Samsung, ai quali han-no partecipato anche tutor e “incubati” dello stesso Incubatore, e, come com-ponente scolastica, le dirigenze, profes-sori, ma anche diversi studenti, interes-sati a partecipare e chiamati in causa direttamente perché veicolo fondamen-tale dell’innovazione rappresentata dal Progetto Samsung School, non come suo semplice destinatario. Si è trattato di un evento di una portata decisamen-te ampia, ma dai risvolti che vanno ben

oltre quanto palesemente già appaia: la Samsung, nell’ambito del suo progetto “School”, ha siglato con The Hive e il suo partner FWR un accordo mirato a sensi-bilizzare le scuole sulle tematiche della digitalizzazione della didattica. Ed è in quelle ultime tre parole l’essenza della rivoluzione proposta: non si tratta di una semplice e banale vendita di hardware informatico, ma dell’espressione della volontà di generare e applicare un inter-vento integrato, una collaborazione che vede tutti i protagonisti verso una com-plessiva evoluzione del sistema formati-vo. Un’aula multimediale, dove operano docenti e studenti muniti di tablet, con

una possibilità di interazione corale o anche discreta, da singola persona a sin-gola persona, con l’effettiva capacità di condividere ed interagire, personalizzan-do i contenuti, creandone di nuovi su mi-sura per le esigenze della singola classe e per valorizzare i suoi componenti, o per parlare meglio del territorio, per fare in modo che anche i programmi didattici di-ventino flessibili, elastici e reattivi, capa-ci di rispondere prontamente ai continui cambiamenti di scenario a cui gli ultimi anni ci hanno abituato. La strumenta-zione fornita da Samsung è composta da dispositivi che esprimono il meglio della tecnologia portatile ora disponibi-

Il Progetto Samsung School mira alla digitalizzazione degli spazi e dei contenuti delle scuole, a qualsiasi livello e in qualsiasi luogo. Le giovani generazioni devono finalmente essere nuove non solo da un punto di vista anagrafico: rinnovare schemi spesso obsoleti può essere risolutivo per il futuro di tutti noi

di Michele Barchiesi

Samsung incontra le Scuole marchigiane

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le sul mercato: computer touch leggeri e resistenti, tablet la cui interconnessio-ne pennino-schermo è talmente precisa da permettere perfino di conferire valore legale ad una firma autografa siglataci. Tutto questo nell’infinito campo funzio-nale rappresentato dalla miriade di ap-plicazioni che possono essere create ad hoc e affiancate a quelle già installate da Samsung, già complete per una vastis-sima gamma di esigenze. Proprio a tal proposito, un veloce aneddoto su qual-cosa successo durante il secondo giorno di incontri: mentre le varie scuole, a pre-sentazione ultimata, stavano conferendo con i rappresentanti Samsung per discu-

tere nello specifico di quali soluzioni po-tevano essere proposte per le loro spe-cifiche esigenze, un ragazzo proveniente dalla Scuola Internazionale di Comics (sede di Jesi) ha chiesto di poter maneg-giare un attimo uno dei tablet, aprendo l’applicazione che di solito si utilizza per scrivere a mano libera degli appunti. In pochi minuti ha realizzato uno schizzo di alti livelli artistici e tecnici, grazie sicura-mente al suo estro e alla sua abilità, ma anche grazie all’estrema affidabilità del pennino e alla sensibilità dello schermo, di cui lui stesso è rimasto molto sorpre-so e soddisfatto. Si tratta solo di un det-taglio, forse, ma è significativo pensando

a quante e quali potenzialità attendono di essere espresse dalla collaborazione tra la Samsung e le nostre scuole. Quel-li svolti a fine maggio sono i primi due incontri di una lunga serie, per cui, per chiunque fosse interessato, avvisiamo che ci rivedremo a partire da settembre!

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CONSULENZA

“Una legge del 2012 - ci spiega Dettori - permette agli in-

termediari assicurativi, come broker ed agenti, di collaborare tra loro su determinate aree di rischio, che magari le rispetti-ve compagnie non coprono in modo adeguato. Ragione per cui abbiamo cercato di razio-nalizzare e rendere strutturate queste possibili collaborazio-ni".

Attraverso un sito internet?"Un portale market place B2B; una vera e propria community tra intermediari. Un luogo virtuale di incontro tra domanda e offerta qualificata".

Come avviene l'incontro tra i broker?"Innanzitutto, l'intermediario deve accreditarsi, sulla base delle proprie specifiche compe-tenze. La piattaforma determi-na in modo automatico il rating, il ranking nonché i feed-back sulle singole transazioni effet-tuate. In altre parole: attraverso i punteggi assegnati dal portale è possibile verificare il profilo professionale dell'intermedia-rio. E quindi individuare quelli maggiormente performanti".

I termini legali degli accor-di siglati tra gli intermediari iscritti sono vagliati da Insu-rance Arena?

"Assolutamente no. Noi non entriamo nel merito dei premi e delle provvigioni, né del con-tratto in generale".

Progetti futuri del portale?"Stiamo pensando a forme di scouting di prodotti e servizi di terzi a servizio degli interme-diari, e alla realizzazione di una sezione "welfare", attraverso la quale fornire ai professionisti iscritti servizi consulenziali ed assicurativi in materia sanita-ria. Nel pieno del dibattito sulla spending review, trovo infatti naturale che anche il mondo dei broker rifletta su questo e trovi al proprio interno soluzioni adeguate al problema".

Un market place per gli intermediari assicurativiFavorire la collaborazione tra gli intermediari assicurativi. E' questo l'obiettivo di Insurance Arena, la prima iniziativa di questo tipo in Italia. A spiegarcela è il suo ideatore, Carlo Dettori, uno dei massimi esperti in materia, avendo ricoperto incarichi di presidenza in importanti società di intermediazione assicurativa

di A. Fabri

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CONSULENZA

L’Imu dovuta sugli immobili adibi-ti promiscuamente all’esercizio dell’arte o professione o all’im-

presa commerciale e all’uso personale o familiare del contribuente, non è de-ducibile. Per restare sull'argomento, si tenga inoltre presente che ai fini della determinazione del reddito d’impresa, è deducibile (comunque nei limiti indicati dalla legge) l’Imu di competenza del pe-riodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013 soltanto se il tributo è stato versa-to. L'Imu relativa al 2012 che sia stata versata in ritardo nel 2013, non è deduci-bile, mentre l'Imu 2013 versata tardiva-mente nel 2014 è indeducibile nel 2013 e deducibile nel 2014. Per i lavoratori autonomi, il tributo comunale in esame è deducibile nell’anno in cui avviene il relativo pagamento, anche se tardivo, a

partire dall'Imu relativa al 2013. Un altro chiarimento interessante fornito dall'A-genzia delle Entrate attiene agli effetti della rivalutazione dei beni aziendali, introdotta dalla Legge di Stabilità 2014 (Legge 27 dicembre 2013, n. 147): il Fi-sco precisa infatti che non è possibile procedere alla rivalutazione con effet-ti soltanto civilistici, cioè senza versare l’imposta sostitutiva. Ciò significa, in so-stanza, che la rideterminazione del valo-re dei cespiti effettuata in sede contabile deve necessariamente assumere anche valenza fiscale. Novità anche per gli am-mortamenti: per i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti per la maggior parte del periodo d'imposta, a seguito dell'entrata in vigore della citata Legge di Stabilità 2014 la deduzione dei cano-ni di leasing relativi a contratti stipula-

ti a decorrere dal 1° gennaio 2014 deve avvenire in un periodo minimo pari alla metà del periodo di ammortamento (cioè due anni). Per gli interventi finalizzati alla prevenzione di atti illeciti da parte di terzi, oltre alla detrazione Irpef spet-tante secondo le regole ordinarie, è ri-conosciuta anche la detrazione disposta per l’acquisto di mobili e grandi elettro-domestici nel caso in cui i suddetti inter-venti siano inquadrabili tra quelli edilizi edilizi (quali le manutenzioni ordinarie o straordinarie, le ristrutturazioni, ecc.).

Per saperne di più:Circolare Agenzia Entrate 14 maggio 2014, n. 10/E

Aumentano le detrazioni fiscali per gli impianti antifurto in aziendaImu, rivalutazione dei beni aziendali, ammortamento dei veicoli aziendali in leasing, installazione impianti antifurto: le ultime novità in campo fiscale

a cura della Redazione

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MARE NOSTRUM

Adottato all’unanimità dalla Coter (la Commissione politica di co-esione territoriale del Comitato

delle Regioni europee) il parere sull’Eu-sair, la strategia della Macroregione adriatico ionica. Il parere (relatore il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca) era stato richiesto dalla Presidenza greca dell’Unione europea e sarà adottato in via definitiva nella ses-sione plenaria del Comitato delle Regio-ni il 25 e 26 giugno. Il documento tiene conto delle indicazioni emerse alla Con-ferenza di Atene del 6-7 febbraio scorsi. Un grande lavoro di squadra che con-cretizza l’approccio dal basso adottato sin dall’inizio per la costruzione della strategia. “Vogliamo essere – ha detto oggi Spacca a Bruxelles nell’illustra-re il parere alla commissione - attori chiave ed indispensabili al successo di

questa terza strategia macroregionale europea che richiede integrazione, go-vernance multilivello con un approccio bottom-up, cooperazione. Una strategia che sarà elemento di forza del seme-stre italiano di presidenza della Ue”. Tra i pilastri del piano d’azione dell’Eusair sui quali il percorso di consultazione ha posto particolarmente l’accento, quello dedicato alla protezione e mi-glioramento della qualità dell’ambiente. Un’attenzione ai cambiamenti climati-ci all’ordine del giorno della Ue e che calamità naturali sempre più frequenti (come quella che ha colpito le Marche in questi giorni) rendono urgente raffor-zare. “La Macroregione adriatico ionica – ha detto Spacca - deve preservare gli habitat e gli ecosistemi ed affrontare le sfide del cambiamento climatico attra-verso un’azione integrata che coinvol-

ga tutti gli stakeholder in un processo condiviso e integrato. È fondamentale che la strategia promuova la prosperi-tà sostenibile, economica e sociale nel rispetto degli ecosistemi marittimi ed ambientali. Di grande rilievo è il fatto che nel Piano d’azione uno dei pilastri portanti sia dedicato a questo tema. In questo senso la coincidenza della nuova programmazione 2014-2020 con la de-finizione della strategia macroregionale rappresenta una grande opportunità”. Un’intensa attività è stata infatti condot-ta in ognuno degli otto Paesi coinvolti, al fine di assicurare che l’Eusair sia inte-grata nella nuova generazione di docu-menti di pianificazione e programmazio-ne 2014-2020 - Accordi di partenariato, programmi operativi e programmi IPA - così come nei fondi strutturali e d’in-vestimento UE e nei fondi IPA.

Il rafforzamento degli strumenti per affrontare i cambiamenti climatici al centro della strategia

Macroregione Adriatico-Ionica: adottato il parere sull'Eusair

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Si tratta di un’associazione no profit, la cui “mission” è la crescita perso-nale e professionale dei soci che la

compongono e la formazione di un nu-cleo di grande competenza per tutti gli esperti IT operanti nel Centro Italia.

Nascita e storia di un’associazione tra tecnologia e culturaNel 2003, nella città di Jesi, definita la “Milano delle Marche” e forte di una lun-ga e importante tradizione ed esperienza industriale, inizia il cammino dell’asso-ciazione sotto il nome di Club Ti Marche. Fin dall’inizio il club si è orientato verso un ambiente tecnico-informatico, creati-vo e collaborativo dove idee, tecnologie e “know how” rappresentavano la spinta propulsiva di persone ed aziende. Nel 2009 nasce www.clubticentro.it, con-tenitore e luogo di condivisione di notizie, esperienze, eventi in ambito tecnologico; per raggiungere il suo scopo viene aper-ta anche una finestra social con l’ac-count Twitter @clubticentro e il gruppo Linkedin.A distanza di dieci anni, nel 2013, gra-zie alla proattività e al forte impulso del Presidente Serenella Ruggieri l’asso-

ciazione compie un passo importante di crescita e sviluppo in termini geografici, che la portano a confrontarsi sulle nuove tecnologie e sui modelli di condivisione della conoscenza in quattro regioni del Centro Italia: Marche, Abruzzo, Umbria e Toscana. Il progetto prosegue attraver-so piccoli ma determinati passi, anche grazie alla collaborazione del Presidente Onorario Pietro Berrettoni e del Vice Pre-sidente Nazzareno Bordi con il sostegno del consiglio direttivo e di tutti i soci. In virtù di questa evoluzione Club Ti Marche cambia il proprio nome nell’attuale Club Ti Centro, evidenziando all’interno del nuovo logo l’essenza e la ragione della propria mission “information & innova-tion technology”.Da oltre dieci anni Club Ti Centro or-ganizza eventi, workshop, seminari ed incontri di approfondimento su temi di contenuto tecnologico e organizzativo che hanno raccolto l’interesse di nu-merosi professionisti dell’IT e non solo, nella consapevolezza che la tecnologia e l’innovazione sono parte integrante dell’intera azienda e di tutte le funzioni ed aree aziendali. Sono state numerose le tematiche discusse all’interno di Club

Ti Centro, anche grazie all’intervento di speakers d’eccezione. Tra i temi di mag-giore interesse vi sono il cloud compu-ting, il mobile computing, la metodolo-gia agile, le soluzioni IT a supporto della supply chain e anche le reti digitali di imprese sino all’enterprise 2.0, il social media marketing e innovazione continua.Il 2013 segna anche l’esordio di Club Ti Academy, con la sessione di formazione sul Business Model You, dove i soci del club si sono interrogati sul modello di business che caratterizzerà il Chief In-formation Officer del futuro.

FORMAZIONE E FORMAT CLUB TI CENTRO Il club nasce con lo scopo di offrire ai propri soci un punto di riferimento, di incontro, di confronto tra professionisti che operano nel settore della tecnolo-gia e dell’innovazione. Attraverso con-vegni, approfondimenti, case studies e formazione condivisa, si intende favori-re la crescita personale e professionale dei soci. Negli anni Club Ti Centro ha instaurato collaborazioni con altre asso-ciazioni, istituzioni, aziende ed università come la Bocconi, il Politecnico di Mila-no, l’Università Politecnica delle Marche,

Club Ti Centro, information and innovation technology nel Centro ItaliaDalla regione Marche fino alla Toscana, passando per Abruzzo e Umbria, professionisti e manager di aziende si incontrano e si confrontano sui temi dell’information and innovation technology all’interno di un network conosciuto come Club Ti Centro, il “Club per le Tecnologie dell’Informazione e dell’Innovazione Italia Centro”

di Silvia Conti

INNOVAZIONE

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INNOVAZIONE

al fine di accedere ad un network molto più ampio. Il Club ritiene significativo e stimolante il confronto con altre realtà, con le quali instaura contatti e patrocini e condivide tematiche di reciproco interes-se. Tra queste realtà territoriali e nazio-nali vi sono Manager Italia Marche, AIDP Marche e Mondo HR Marche.Le attività di Club Ti Centro si snodano attraverso tre format operativi: CLUBTIE-venti, CLUBTIAcademy e CLUBTIAperitif.

• CLUBTIEventi: sono i convegni e wor-kshop che affrontano le tematiche di innovazione tecnologica e di processo in un’ottica non solo tecnica ma cer-tamente di opportunità e di business.

• CLUBTIAcademy: nasce allo scopo di offrire al socio una puntuale formazio-ne professionale attraverso corsi, case studies ed attività pratiche.

• CLUBTIAperitif: coinvolge i soci in in-contri culturali di più ampio respiro, oltre la tecnologia e in modo comple-mentare, guardando ad occasioni di networking e anche social che caratte-rizzano l’associazione.

Il mondo CLUB TI Centro è formato da soci ma anche da followers del club, ap-passionati di tecnologia, operanti all’in-terno di importanti aziende italiane e liberi professionisti. Tra essi possiamo incontrare figure quali CIO, IT managers, CEO, supply chain manager, web project manager, web security expert, mobile application developer, digital strategic planner ma anche accademici e ricer-catori universitari e fondamentalmente tutte le figure professionali che vengo-no coinvolte nei processi tecnologici ed innovativi di aziende e di enti pubblici. Dalla molteplicità dei ruoli e delle com-petenze coinvolte all’interno dell’asso-ciazione cresce anche l’opportunità di confronto, condivisione e fusione delle conoscenze, uno dei valori fondamentali che anima Club Ti Centro.

CLUB TI CENTRO E LE FUTURE INIZIATIVEIl progetto Club Ti Centro parte dall’in-tento comune di allargare le esperien-ze di network, con lo scopo di fornire ai professionisti dell’IT un ruolo primario e strategico nell’ambito di decisioni di

business, mettendo a fattor comune le reciproche esperienze lavorative. In questo senso vanno i due gruppi di lavo-ro, formati da soci del club, nati intorno ai temi dell’ “Innovation Management” e delle “Competenze e Professioni in Am-bito IT”. Tali tematiche saranno oggetto di eventi che Club TI Centro sta organiz-zando per l’autunno. L’ultima iniziativa è rappresentata dalla collaborazione con Mondo Lavoro-ML, che vedrà il Club for-nire il proprio contributo attraverso una rubrica che tratti l’aspetto tecnologico ed innovativo di manager, professionisti e aziende attraverso case studies ma an-che eventi che di volta in volta verranno trattati.

La presidente di ClubTi Centro Serenella Ruggieri

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Facebook è un social network fon-dato nel 2004 ad Harvard, negli Stati Uniti, da Mark Zuckerberg e

dai suoi colleghi di università. Origina-riamente progettato come "intranet" per gli studenti dell'Ateneo, fu presto aperto anche ai giovani di altre scuole della zona di Boston. Da allora Facebook raggiunse un enorme successo. Secondo Alexa, dal giugno 2013 è diventato il sito più visitato al mondo, superando Google e cambian-do profondamente molti aspetti legati alla socializzazione e all'interazione tra individui, sia sul piano privato che quello economico e commerciale. La piattafor-ma conta oggi oltre 800 milioni di utenti unici al mese, superando di gran lunga Twitter (250 milioni), LinkedIn (200 milio-ni), Google+ (150 milioni) e Pinterest (140 milioni). In Italia il boom è scoppiato nel 2008 con 1,3 milioni di visite alla piatta-forma nel mese di agosto. Perchè questo strumento può essere cosi strategico per le aziende? Perchè gli italiani su Face-book sono più di 28 milioni, pari al 44,3 per cento della popolazione e la "porta-ta virale" (viral reach) di una pubblicità è molto più elevata rispetto ad una pubbli-cità tradizionale. Avviare delle strategie di marketing di successo con Facebook richiede l’attivazione dello strumento più efficace per fini commerciali: le Face-

book Pages. L'utilizzo del profilo utente per scopi di business rappresenta una violazione al regolamento (con la conse-guenza che Facebook si riserva il diritto di chiudere profili legati ad attività com-merciali). Le Fan Page sono ottimizzate sui motori di ricerca (SEO) e godono dei vantaggi derivanti dal sistema incrociato di link (cross-link) ed inoltre sono pubbli-che e facilmente condivisibili. Qualsiasi azione compiuta dall’utente nella pagina, dalla condivisione ai commenti dei con-tenuti, appare sia nel profilo personale dell’utente (Timeline) che nel newsfeed degli amici. L'amministratore della pa-gina può inoltre analizzare le Insights della Fan Page: sistema di web analytics riservato che permette di monitorare i ri-sultati delle attività promozionali (la pro-venienza degli utenti per aree geogra-fiche, sesso, età, tipologia di contenuti condivisi, quantità di “like”) e adeguare le strategie in tempo reale. Facebook offre la possibilità di effettuare campa-gne pubblicitarie (Pay for Clicks e Pay for Impressions) ed introdurre inserzioni per conseguire risultati rilevanti a costi ridotti. Con questo strumento è possibile anche targettizzare la campagna promo-zionale per luogo, età utente, sesso, in-teressi, lingue, istruzione e geolocalizza-re la nostra offerta restringendo il campo

fino ad una realtà comunale. Una possi-bilità eccezionale per le aziende perchè è come affiggere un manifesto pubblici-tario e poter decidere esattamente chi ci passerà davanti. A differenza di altri social network, Facebook si caratterizza per la condivisione di “emozioni, sociali-tà ed intimità”; pertanto è fondamentale creare una strategia basata sulla condi-visione di contenuti utili, interessanti e avvincenti, con un linguaggio informale ed amicale in cui l'azienda “racconti di sé” e non promuova solo commercial-mente i propri prodotti. Obiettivo della strategia è spingere l’utente ad interes-sarsi e a compiere un’azione. Il segreto per conseguire notevoli risultati dal bu-siness con Facebook consiste nell’affida-re la creazione e la gestione della pagina ad un professionista della comunicazio-ne digitale. Oltre a realizzare un prodotto stimolante e attivo, contenente moltepli-ci informazioni sull’azienda, sull’attività e sui prodotti/servizi, l’esperto in social media marketing padroneggia gli stru-menti della piattaforma e le tecniche di comunicazione digitale.

Claudia BartoliniProduct Manager Web Marketing Sida [email protected]. 071.28521

E’ come affiggere un manifesto pubblicitario e poter decidere esattamente chi ci passerà davanti

L’azienda è su Facebook?

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LE MARCHE CHE SPICCANO

Signora Annunziata, Zachary è oggi uno dei brand di qualità nel pa-norama dell'alto artigianato sar-

toriale, ma quando è iniziata la vostra storia?“Il negozio è nato nel 1988 da un pro-getto mio e di un'amica: volevamo cre-are una nostra attività, pur non avendo uno storico alle spalle come ad esempio un'azienda di famiglia. L'idea era quel-la di dare vita ad una realtà imprendi-toriale dedicata alla creazione e messa in commercio di un prodotto artigianale ricercato: avendo poi la mia socia intra-preso un'altra strada, io ho aperto la mia camiceria, con un mood ben definito: la-vorazione artigianale, rifiniture pregiate e personalizzate”.

Come è stata la risposta del mercato?“Positiva e non si è fatta attendere. Il no-stro è un target di nicchia, ci muoviamo

in un ambito che, nonostante le difficol-tà del momento, continua a risponde-re bene. Nel 2002 ci siamo trasferiti in centro, nel negozio di Corso XI settem-bre 17, dove abbiamo ampliato il lavoro: oltre al confezionamento delle camicie da parte delle nostre sarte, siamo diven-tati rivenditori di prestigiosi brand che operano a livello artigianale producendo camicie, accessori , cappelli, cravatte, sciarpe da uomo”.

Quali sono le peculiarità del vostro la-voro?“Riuscire a rispondere alle esigenze di una clientela importante, realizzando soluzioni personalizzate. I nostri clienti sono amanti del bello, vogliono una ca-micia ricercata, perfetta nei dettagli, con un'alta vestibilità e soprattutto cucita su misura. Il collo, i polsini, le iniziali rica-mate a mano: non si tratta di un sem-

plice oggetto d'abbigliamento, ma di un modo di esprimere se stessi e il proprio stile. Da noi si può scegliere il tessuto, il co-lore, i bottoni, il tipo di cucitura: grazie all'esperienza delle nostre sarte si crea-no capi esclusivi e di alta qualità. Inoltre, garantiamo anche assistenza nel tempo, con la possibilità si sostituire colli, polsi-ni e apportare modifiche”.

Proponete anche capi confezionati?“Sì, alcuni clienti si rivolgono a noi per-ché vogliono un determinato brand: sono cultori della camicia di qualità e qui possono trovare marchi come Bar-ba, Carrel, Mazzarelli e altri. Abbiamo anche la linea Zachary camiceria. Oltre a consigliare la camicia ideale facciamo anche da consulenti di immagine, for-nendo un'ampia scelta di accessori se-lezionati tra i marchi più prestigiosi”.

“Riusciamo a rispondere alle esigenze di una

clientela sofisticata, offrendo soluzioni

personalizzate”

Zachary, l'arte della camicia su misuraNel centro storico di Pesaro, un elegante negozio dell'eccellenza made in Italy artigianale veste l'uomo con stile. Abbiamo incontrato la titolare, Annunziata Persini, che ci ha illustrato le peculiarità di questa azienda di pregio

di A. Dachan

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67

Per info:Corso XI Settembre, 17, Pesaro Tel: 0721 32630

Può descriverci il vostro cliente tipo?“Esigente, elegante, classico e sportivo. Ci sono anche gli sposi e i giovani che cercano una camicia per un'occasione speciale. I clienti prevalentemente sono italiani, ma abbiamo anche una fedele clientela estera che ama e apprezza la ricercatez-za e l'esclusività del prodotto italiano. Il made in Italy e il made in Marche sono un fiore all'occhiello per il nostro Pa-ese e all'estero ci riconoscono lo stile, la qualità, la cultura del bello che riu-sciamo a trasmettere anche nelle nostre creazioni artigianali. È un patrimonio che va tutelato e che non si può imitare”.

Come pubblicizzate la vostra realtà?“E' un settore piuttosto di nicchia, anche la comunicazione che facciamo è mira-ta: per noi non contano i volumi, ma la

qualità della proposta e della domanda. Riviste specializzate e la partecipazio-ne a fiere ed eventi del settore sono gli strumenti principali con cui ci rivolgia-mo al mercato. Eventi come il Pitty, ad esempio, sono importanti per capire le tendenze della moda, cogliere le nuove proposte e mode. Le collezioni si crea-no con un anticipo di sei mesi e quindi è fondamentale aggiornarsi e saper of-frire sempre elementi di innovazione e curiosità”.

Un team di donne, per un target tutto maschile: qual è il segreto del succes-so?“Essere tutte donne che curano l'imma-gine maschile è una peculiarità che fun-ziona, perché uno sguardo femminile, attento ai dettagli, agli accostamenti di colore, alla figura di insieme, fa la diffe-renza. Il tocco di una donna è prezioso

per quegli uomini che si curano molto e non lasciano nulla al caso”.

Visto il successo di Zachary uomo, pos-siamo aspettare anche Zachary donna?“Sì, abbiamo un importante elemento di novità, che consiste proprio nella crea-zione anche di camicie da donna. Lo stile è sobrio, rivolto soprattutto alle profes-sioniste che cercano capi preziosi per il lavoro, i meeting e le occasioni formali”.

ZACHARY

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Chi entra e... chi esceIn questa rubrica presentiamo le novità principali relative a nomine ed incarichi in aziende del territorio ed enti pubblici, nonché avvicendamenti che interessano marchigiani

CARRIERE E POLTRONE

Banca Popolare di Ancona riconferma Corrado MariottiL'Assemblea della Banca Popolare di Anco-na ha riconfermato alla carica di presidente per il prossimo triennio Corrado Mariotti. Paolo Leonardi è stato nominato vice pre-sidente, mentre il nuovo consiglio d'ammi-nistrazione è formato da: Giovanni Frezzoti, Rodolfo Giampieri, Otello Gregorini, Maria Cristina Loccioni, Giannalberto Luzi, Corra-do Mariotti, Marco Pacetti e Andrea Pisani Massamormile.

Alberto Proietti Mosca presidente Panathon E' stato riconfermato al suo ruolo di presi-dente del Panathon Club Jesi Alberto Pro-ietti Mosca. Riconfermati al loro ruolo anche tutti i consiglieri uscenti.

Gianni Santori presidente Federcon-sumatori MarcheGianni Santori, 62 anni, sindacalista della Cgil, è il nuovo presidente della Federconsu-matori Marche. È stato eletto dal Comitato direttivo regionale in sostituzione di Piero Chiacchiarini, dimissionario, che ha retto la guida dell'associazione negli ultimi 15 anni.

Cavalieri del Lavoro: nominati Nar-do Filippetti e Simonetta StronatiIl patron di Eden Viaggi, Nardo Filippetti e l'amministratrice di Simonetta Spa, Simo-netta Stronati, sono i due marchigiani nomi-nati dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitiano Cavalieri del Lavoro. Un ricono-scimento a due noti imprenditori che dalle Marche hanno saputo farsi conoscere nel mondo.

Nuovo Consiglio della Camera di Commercio di MacerataNominato il nuovo Consiglio della Camera di Commercio di Macerata: a luglio verrà eletto

il presidente. Ci sono in campo due schie-ramenti: quello della continuità (Cgia, Cna, Coldiretti e Confesercenti, che si sono appa-rentati), che sostiene la candidatura del pre-sidente uscente, Giuliano Bianchi; e quello del rinnovamento.

Gabriele Chiarici presidente del Col-legio Provinciale dei periti agrariIl recanatese Gabriele Chiarici è stato nomi-nato Presidente del Collegio Provinciale dei Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati di Macerata. Per il prossimo quadriennio 2014-2018 le cariche all’interno del consiglio sono state così ripartite: presidente Gabriele Chia-rici, vice presidente Fabio Apis di Potenza Pi-cena, segretario Simone Urbani di Recanati, tesoriere Michele Franceschini di Macerata, consiglieri Lorenzo Anselmi di Monte San Martino, Giorgio Pianesi di Macerata e San-dro Salvucci di Corridonia. Per il collegio dei revisori dei conti presidente Piero Pierigè di San Severino Marche, membri effettivi Silvio Centioni di Macerata e Giovanni Egidi di San Severino Marche e membro supplente Naza-reno Gironella di Macerata.

Confartigianato Macerata rinnova le caricheRenzo Leonori è stato riconfermato presi-dente provinciale di Confartigianato Mace-rata. Della nuova Giunta esecutiva sono stati chiamati a far parte Enzo Mengoni, che as-sumerà l'incarico di vice presidente vicario, Giuseppe Mazzarella, vice presidente, Bruno Crescimbeni ed Emanuele Papa quali com-ponenti. Giuliano Bianchi è stato confermato Segretario provinciale e Giuseppe Tesei se-gretario provinciale.

Nomine e incarichi possono essere inviati all’indirizzo email: [email protected]

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RISTRUTTURAZIONI E RISANAMENTI AZIENDALI • MANAGER & ACQUISITION LEGALE E FISCALE CREAZIONE D’IMPRESA (start-up e spin-off) • EXPORT E INTERNAZIONALIZZAZIONE

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CONTRIBUTI E BANDI

MARCHE>CAMERA DI COMMER-CIO DI ANCONA"Contributi per la certifi-cazione aziendale"

Contributo a fondo perdu-to pari al 50% delle spese effettivamente sostenu-te, fino ad un massimo di Euro 7.500 in caso di progetto di certificazione integrato, per l'otteni-mento di un sistema di gestione ambientale (ISO 14001, EMAS), di Respon-sabilità sociale (SA 8000/OHSAS18001) ed energe-tica (ISO50001).

SCADENZA: FINO AD ESAURIMENTO FONDI

>REGIONE MARCHE"Voucher per l'interna-zionalizzazione"

La misura agevola le spe-se relative a programmi di internazionalizzazione comprendenti le attività di consulenza e supporto per l'internazionalizza-zione, la partecipazione ad iniziative e missioni economiche indirizzate ai mercati esteri in for-ma coordinata e la par-tecipazione a fiere inter-nazionali. Il contributo a fondo perduto, variabile in base alla tipologia di investimento da realiz-zarsi, è pari al 50% delle spese ammissibili.

SCADENZA: da definire

>MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO"Fondo Crescita Sosteni-bile"

Il bando finanzia, attra-verso finanziamenti a tasso agevolato, inizia-tive e progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale per la re-alizzazione di nuovi pro-dotti, processi o servizi e per il miglioramento degli stessi. I progetti de-vono avere durata tra 18 e 36 mesi, devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono esse-re di importo compreso tra 800 mila e 3 milioni di euro.

SCADENZA: da definire

>REGIONE MARCHE"Sostegno per l'artigia-nato artistico"

La misura è finalizzata ad incentivare le spese di ammodernamento, ri-strutturazione e mante-nimento dei laboratori ar-tigiani, il mantenimento delle attrezzature nonchè la commercializzazione dei prodotti. Contributo in conto capitale pari al 40% dell'investimento ammissibile, fino ad un massimo di € 25.000,00.SCADENZA: da definire

>REGIONE MARCHE"Sostegno per il com-mercio"

Contributi per sostenere l'attività delle piccole e medie imprese commer-ciali e di somministra-zione alimenti e bevan-de marchigiane. L'entità massima del contributo

è pari al 15% delle spe-se ammissibili fino ad un massimo di € 12.000,00.

SCADENZA: 30/06/2014

>MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO"Fondo Centrale di Ga-ranzia per le PMI"

Con il Fondo di Garanzia le PMI possono accedere a diversi tipi di operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per liquidità che per investi-menti, avendo a supporto una copertura massima dell'80% del finanzia-mento, fino ad un massi-mo di € 2,5 milioni.

SCADENZA: FINO AD ESAURIMENTO FONDI

EMILIA>CCIAA PARMA"Partecipazione a fiere e mostre specializzate"

Contributo a fondo per-duto, nella misura del 20% delle spese ammes-se per le fiere in Italia e del 40% per le fiere nei Paesi europei ed extra-europei, con limiti mas-simi variabili a seconda del Paese di svolgimento della manifestazione.

SCADENZA: fino ad esau-rimento fondi

>CCIAA BOLOGNA"Partecipazione fiere all'estero"

Contributi per la parteci-

pazione a fiere all'estero che abbia comportato co-sti ammissibili per alme-no 2.000 euro. Il contri-buto a fondo perduto può essere pari al massimo ad € 10.000,00 con un'in-tensità di contributo pari al 50% delle spese am-missibili.

SCADENZA: fino ad esau-rimento fondi

>MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO"Fondo Crescita Sosteni-bile"

Il bando finanzia, attra-verso finanziamenti a tasso agevolato, inizia-tive e progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale per la re-alizzazione di nuovi pro-dotti, processi o servizi e per il miglioramento degli stessi. I progetti de-vono avere durata tra 18 e 36 mesi, devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono esse-re di importo compreso tra 800 mila e 3 milioni di euro.

SCADENZA: da definire

>CCIAA REGGIO EMILIA"Incentivi alle start-up giovanili emiliane"

Contributo fino a € 8.000,00 con intensità pari al 50% degli investi-menti, per favorire la cre-azione di nuove imprese giovanili nella Provincia di Reggio Emilia; il con-

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A cura della Divisione Strategia e Finanza d’Impresa Gruppo Sida T [email protected]

tributo è rivolto a occu-pati, inoccupati e disoc-cupati di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

SCADENZA: 30/09/2014

>CCIAA REGGIO EMILIA"Fondo per ricerca e in-novazione"

Contributo a fondo per-duto fino al 60% promos-so dalla CCIAA di Reggio Emilia per il sostegno a programmi di ricerca e innovazione, assistenza e consulenza tecnologica.

SCADENZA: 30/08/2014

>MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO"Fondo Centrale di Ga-ranzia per le PMI"

Con il Fondo di Garanzia le PMI possono accedere a diversi tipi di operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per liquidità che per investi-menti, avendo a supporto una copertura massima dell'80% del finanzia-mento, fino ad un massi-mo di € 2,5 milioni.

SCADENZA: FINO AD ESAURIMENTO FONDI

>REGIONE EMILIA RO-MAGNA"Ingenium Emilia Roma-gna II"

Fondo di capitale di ri-schio, sostenuto con l’At-tività II.1.3, e finanziato con 14 milioni di euro per

favorire lo start up di im-prese innovative - in par-ticolare di quelle operanti in settori ad alta tecno-logia - e per sostenere le strategie di sviluppo e di investimento delle imprese nella direzione dell'innovazione. ll fondo è destinato esclusiva-mente agli investimenti in capitale di rischio nelle prime fasi di vita dell’im-presa (early stage, nelle forme del seed financing e dello start up finan-cing) e ad investimenti per supportare la cresci-ta e l’implementazione di programmi di sviluppo di imprese già esistenti (ex-pansion) fino ad un mas-simo di € 1 milione.

SCADENZA: 31/12/2015

ABRUZZO>MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO"Contributi per investi-menti aziendali"

La misura è volta ad in-centivare gli investimenti aziendali avviati a partire dal 1° Gennaio 2014 e re-alizzati tramite apposite operazioni di finanzia-mento bancario. Il so-stegno consiste nell'ab-battimento, nella misura di 3 punti, del tasso di interesse relativo al fi-nanziamento accordato dall’Istituto di credito.

SCADENZA: 30/09/2014

>MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO"Fondo Crescita Sosteni-

bile"

Il bando finanzia, attra-verso finanziamenti a tasso agevolato, inizia-tive e progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale per la re-alizzazione di nuovi pro-dotti, processi o servizi e per il miglioramento degli stessi. I progetti de-vono avere durata tra 18 e 36 mesi, devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono esse-re di importo compreso tra 800 mila e 3 milioni di euro.

SCADENZA: da definire

UMBRIA>CCIAA TERAMO"Contributi per investi-menti aziendali"

La misura è volta ad in-centivare gli investimenti aziendali avviati a partire dal 1° Gennaio 2014 e re-alizzati tramite apposite operazioni di finanzia-mento bancario. Il so-stegno consiste nell'ab-battimento, nella misura di 3 punti, del tasso di interesse relativo al fi-nanziamento accordato dall’Istituto di credito.

SCADENZA: 30/09/2014

>MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO"Fondo Crescita Sosteni-bile"

Il bando finanzia, attra-verso finanziamenti a

tasso agevolato, inizia-tive e progetti di Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale per la re-alizzazione di nuovi pro-dotti, processi o servizi e per il miglioramento degli stessi. I progetti de-vono avere durata tra 18 e 36 mesi, devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e devono esse-re di importo compreso tra 800 mila e 3 milioni di euro.

SCADENZA: da definire

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E’ quanto prevede un decreto approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri, che con tale misu-ra mira a sostenere la competitività dell’industria

turistica italiana. Si tratta di agevolazioni usufruibili tra-mite credito d’imposta in misura pari al 30 per cento delle spese sostenute per i seguenti interventi:• Ristrutturazione o ammodernamento delle strutture

ricettive• Acquisto di siti e portali web (compresa l’ottimizza-

zione per i sistemi di comunicazione mobile)• Acquisto di programmi informatici integrabili all’in-

terno di siti web e di social media per automatizzare il processo di prenotazione e vendita diretta on-line di servizi e pernottamenti

• Acquisto di servizi di comunicazione e marketing per generare visibilità e opportunità commerciali su web, social media e comunità virtuali

• Acquisto di App per la promozione delle strutture, dei servizi e del territorio

• Commercializzazione delle App promozionali• Acquisto di spazi e pubblicità per la promozione e

commercializzazione di servizi, pernottamenti e pac-chetti turistici sui siti e piattaforme web specializzate, anche gestite da tour operator e agenzie di viaggio

• Progettazione, realizzazione e promozione digitale di offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone disabili

• Acquisto di servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente per tutte le citate attività.

Sconti fiscali per interventi su alberghi ed investimenti webAgevolazioni tributarie per la ristrutturazione e l’ammodernamento delle strutture ricettive, l’acquisto di portali web, programmi di prenotazione on-line, App per la promozione, spazi pubblicitari e per la formazione del personale

a cura della Redazione

CONTRIBUTI E BANDI

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“Il riformatore delle leggi deve operare con prudenza,

giustizia e integrità, e comportarsi in modo che

nella riforma vi sia il bene, la salute, la pace, la giustizia e l'ordinato vivere dei popoli”

Nicolò MacchiavelliStorico e scrittore italiano

SPECIALE

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SPECIALE: MISURE PER IL SOCIALE

“Bonus Irpef” esteso ai soggetti in cassa integrazione o che usufruiscono di indennità di

mobilità e di disoccupazione; semplifi-cazioni in arrivo per il Durc e novità per apprendistato e contratti a termine; lotta all’abusivismo edilizio e norme di favore per le famiglie, al fine di supera-re l’emergenza abitativa. Molte sono le novità introdotte nelle ultime settimane dal Governo Renzi, con un impatto im-mediato su imprese, cittadini, profes-sionisti e pubblica amministrazione: ad esse ML dedica uno Speciale accompa-gnato dall’opinione di Giuliano Cazzola, giuslavorista, già vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera.

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Con una recente circolare, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha chia-rito che del beneficio introdotto

dal Governo Renzi possono beneficiar-ne anche i lavoratori che percepiscono somme di sostegno del reddito, quali cassa integrazione guadagni, inden-nità di mobilità e di disoccupazione. Si tenga presente inoltre che gli importi percepiti a titolo di incremento della produttività – che sono assoggettati all’imposta sostitutiva del 10 per cen-to - non concorrono al superamento del predetto limite di 26mila euro (tali somme rilevano peraltro ai fini della determinazione dell’imposta lorda po-sta a confronto con le detrazioni da la-

voro dipendente). Un’altra importante precisazione fornita dal Fisco: l’age-volazione in commento è riconosciuta anche agli eredi dei lavoratori decedu-ti, con riferimento al periodo di lavoro svolto nel corso del 2014; in tale ipote-si il credito dev’essere calcolato nella dichiarazione dei redditi del soggetto deceduto, presentata da uno degli eredi. Nella determinazione del limite di 26mila euro rilevano anche i redditi provenienti dalla locazione di immobi-li assoggettati a cedolare secca. Per quanto riguarda gli adempimenti del sostituto d’imposta, la legge prescri-ve che egli è tenuto a: 1. determina-re l’importo del credito spettante; 2.

procedere alla ripartizione in base al numero dei giorni lavorati in ciascun periodo di paga; la circolare ammette tuttavia anche la possibilità di utilizza-re criteri diversi, purchè siano oggetti-vi e costanti. Ad esempio, per i rapporti di lavoro che si protraggono per tutto il 2014 i 640 euro annui del credito po-tranno essere erogati per un importo pari a 80 euro al mese per ciascuno degli otto mesi che vanno da maggio a dicembre 2014.

Per saperne di più• Art. 1, D.L. 24 aprile 2014, n. 66• Circolare Agenzia Entrate 28 aprile 2014, n. 8/E• Circolare 14 maggio 2014, n. 9/E

“Bonus Irpef” anche per cassa integrazione, indennità di mobilità e di disoccupazioneIl Fisco allarga la platea dei beneficiari del cosiddetto “bonus Irpef”, il credito di 640 euro riconosciuto (in presenza di determinate condizioni) ai lavoratori con un reddito complessivo non superiore a 26mila euro lordi annui

a cura della Redazione

SPECIALE: MISURE PER IL SOCIALE

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SPECIALE: MISURE PER IL SOCIALE

Innanzitutto vengono stanziati ulterio-ri risorse per il Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni

in locazione (100 milioni di euro) e per il Fondo destinato agli inquilini morosi in-colpevoli (225,92 milioni). In materia di locazioni, restano validi fino al 31 dicem-bre 2015 i contratti di affitto registrati in applicazione dell’art. 3, commi 8 e 9, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23; ai sensi di tale norma, per i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo che non sono stati registrati entro i termini pur sussistendone l’obbligo, è prevista la durata di quattro anni a decorrere dal-la data della registrazione (volontaria o d'ufficio). Inoltre, al rinnovo si applica la

disciplina dettata per i contratti del ca-nale “assistito” (contenuta nell'articolo 2, comma 1, della Legge 431 del 1998), e dal momento della registrazione si ap-plica un canone annuo pari al triplo della rendita catastale, oltre l'adeguamento, dal secondo anno, in base al 75 per cento dell'aumento degli indici Istat (se il con-tratto prevede un canone inferiore, si ap-plica comunque il canone stabilito dalle parti). La norma si applica anche quando il contratto di locazione registrato indichi un importo inferiore a quello effettivo e nei casi in cui sia stato registrato un con-tratto di comodato fittizio.Per il quadriennio 2014-2017 il regime fi-scale agevolato della “cedolare secca” si

applicherà con l’aliquota ridotta al 10 per cento – in luogo del 15 per cento - per i contratti a canone concordato stipulati nei maggiori Comuni italiani, nei Comuni confinanti con essi, negli altri capoluoghi di provincia e nei Comuni ad alta tensio-ne abitativa. Stessa misura anche per i contratti di locazione stipulati nei comuni in cui negli ultimi cinque anni sia stato deliberato lo stato di emergenza a segui-to di eventi calamitosi.Relativamente agli interventi in materia di edilizia residenziale pubblica, viene istituito un fondo destinato alla conces-sione di contributi in conto interessi sui finanziamenti per l’acquisto degli allog-gi degli Istituti Autonomi Case Popolari

Meno tasse sugli affitti di abitazioniUn altro provvedimento varato dal Governo ed approvato in via definitiva dal Parlamento è quello relativo al cosiddetto “Piano casa”, un pacchetto di norme che vanno ad incidere sulla normativa, civilistica e tributaria, delle locazioni, dell’abusivismo, dell’edilizia residenziale pubblica

a cura della Redazione

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(Iacp); inoltre si prevede che anche i con-duttori di alloggi di proprietà degli Istituti medesimi possano usufruire delle risor-se del Fondo di garanzia per la prima casa.Chi occupa un immobile abusivamente non può chiedere la residenza e l’allac-ciamento ai pubblici servizi (gas, luce, acqua ecc.); gli eventuali atti emessi in violazione di tale previsione sono nulli.Le detrazioni Irpef previste per le spese sostenute per l’acquisto di mobili sono ammesse anche se tali oneri sono su-periori a quelli sostenuti per i connessi lavori di ristrutturazione. Sempre in ma-teria edilizia, il decreto esclude dal nove-ro degli interventi di nuova costruzione,

i manufatti leggeri, anche prefabbricati, e le strutture di qualsiasi genere (quali roulottes, campers, case mobili, imbar-cazioni) che non siano diretti a soddi-sfare esigenze meramente temporanee purché siano installati, con temporaneo ancoraggio al suolo, all'interno di strut-ture ricettive all'aperto, in conformità alla normativa regionale di settore, per la sosta ed il soggiorno di turisti.Le tutele giuridiche riconosciute agli acquirenti di immobili da costruire non sono rinunciabili: ciò significa che un’e-ventuale clausola contrattuale che pre-vedesse la loro inapplicabilità, sarebbe nulla.I redditi derivanti dalla locazione di al-

loggi sociali, di nuova costruzione o per i quali sono stati realizzati interventi di manutenzione straordinaria o di recu-pero, non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini Irpef, Ires ed Irap, nella misura del 40 per cento. Tale norma si applica fino all’eventuale riscatto dell’unità immobiliare da parte del conduttore e, comunque, per un pe-riodo non superiore a dieci anni.

Per saperne di più:Decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47

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SPECIALE: MISURE PER IL SOCIALE

Per quanto riguarda i contratti a tempo determinato (noti come “contratti a termine”), il decreto

eleva da uno a tre anni – comprensivi di cinque proroghe al massimo – la loro durata. Scompare poi l’obbligo di indicare la causale sottostante alla stipula del con-tratto; viene però introdotto un “tetto” all’utilizzo di tale tipologia contrattuale, nel senso che d’ora in avanti il numero complessivo di rapporti di lavoro a termi-ne costituiti da ciascun datore di lavoro non potrà eccedere il limite del 20 per cento del numero dei lavoratori a tempo indeterminato alle sue dipendenze.

Per il caso di superamento di detto limi-te, la legge prevede una sanzione am-

ministrativa pari al 20 per cento e al 50 per cento della retribuzione per ciascun mese di durata del rapporto di lavoro, se il numero di lavoratori assunti in viola-zione del limite sia, rispettivamente, in-feriore o superiore a uno. Tale limite non si applica tuttavia al settore della ricerca, per quanto attiene ai contratti a tempo determinato aventi ad oggetto esclusivo lo svolgimento di attività di ricerca scien-tifica.

Fatti salvi gli eventuali diversi limiti sta-biliti dai contratti collettivi nazionali di lavoro, i datori che alla data del 21 mar-zo 2014 occupavano lavoratori a termine oltre la predetta percentuale, l’obbligo di adeguamento al tetto del 20 per cen-to scatterà soltanto dal 2015. I datori di

lavoro che occupano non più di cinque dipendenti possono comunque sempre stipulare un contratto a tempo determi-nato.

Nell’apprendistato vengono introdotte modalità semplificate di redazione del piano formativo individuale, mentre in relazione alla stabilizzazione degli ap-prendisti sono ridotti gli obblighi a carico delle imprese: da un lato, la norma che prevede l’obbligo di stabilizzare il 30 per cento degli apprendisti nelle aziende con oltre dieci dipendenti sarà applicata alle sole imprese con più di 50 dipendenti, e dall’altro viene ridotta al 20 per cento la percentuale di stabilizzazione. Nelle regioni che hanno adottato piani di al-ternanza tra scuola e lavoro, i contratti

Apprendistato, contratti a termine, Durc: le novità del Jobs ActCon l’avvenuta conversione in legge da parte del Parlamento, il Jobs Act è definitivo. Numerose le novità, che toccano diversi ambiti: dai contratti a termine all’apprendistato, dal Durc ai contratti di solidarietà

a cura della Redazione

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collettivi nazionali potranno prevedere specifiche modalità di utilizzo del con-tratto di apprendistato per le attività sta-gionali. Per quanto riguarda la retribu-zione dell’apprendista, il decreto dispone che rilevano le ore di formazione in mi-sura almeno del 35 per cento del relativo monte ore complessivo.

Il decreto introduce poi norme finalizzate a garantire la parità di trattamento delle persone in cerca di occupazione in uno degli Stati membri dell’Unione europea, indipendentemente dal luogo di residen-za, nonché ad ampliare la possibilità di usufruire delle azioni di politica attiva poste in essere dai servizi competenti. Viene in tal modo resa immediatamente operativa la Garanzia per i giovani (Youth

guarantee), nel senso che i giovani alla ricerca di occupazione potranno rivol-gersi ad un servizio per l’impiego indi-pendentemente dall’ambito territoriale di residenza.

Importanti novità anche per il Durc: è stata infatti introdotta la “smaterializza-zione” del Documento unico di regolarità contributiva attraverso una semplifica-zione degli adempimenti attualmente richiesti alle imprese. Si prevede in par-ticolare che la verifica della regolarità contributiva nei confronti dell'Inps, dell'I-nail (e, per le imprese operanti nel set-tore dell'edilizia, delle Casse edili), av-venga, da parte di chiunque vi abbia interesse, in tempo reale e con modalità esclusivamente telematiche, attraver-

so un’interrogazione nei relativi archivi. La consultazione ha una validità di 120 giorni.

Per quanto attiene ai contratti di solida-rietà, è affidata ad un apposito decreto ministeriale la determinazione dei criteri di individuazione dei datori di lavoro che potranno usufruire delle relative agevo-lazioni. Si tenga presente inoltre che per i datori di lavoro che stipulano contratti di solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro superiore al 20 per cento, l’am-montare dei contributi previdenziali sarà ridotto al 35 per cento.

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Il punto è che si è andato determi-nando un gap tra la cultura sindacale condivisa e la coscienza dei lavorato-

ri sia sui rapporti con i datori di lavoro che con la coscienza del loro ruolo nel contesto economico e della loro attuale condizione sociale. Per molti il sindacato dovrebbe esprimere gli interessi dei la-voratori. Ma che cosa intendiamo per la-voratori? Di quali lavoratori stiamo par-lando? Che caratteristiche hanno oggi? La cultura sindacale classica (che ormai dovremmo definire vecchia) ha come modello aziende centrate sulle logiche della produzione di massa e su lavorato-ri che hanno alcune precise caratteristi-che: essere facilmente intercambiabili (quindi con professionalità indistinta), con scarsa scolarizzazione, singolar-mente deboli rispetto al datore di lavoro (l’aggregazione sindacale appare l’unico mezzo per esercitare pressione ed avere forza), che lavorino su frazioni di proces-si con compiti specialistici (e quindi non sempre facilmente riciclabili sul mondo del lavoro), dove la competenza tende ad essere ridotta e difficilmente spendibi-le in contesti differenti, in ambienti or-ganizzati rigidamente e con l’obbligo di sottostare agli ordini della struttura ge-rarchica nell’espletamento del proprio lavoro (circostanza che non porta a svi-luppare spirito di iniziativa). All’interno

di contesti analoghi sorge una logica e una cultura sindacale necessariamente e oggettivamente funzionale a popola-zioni numerose, aggregate anche fisica-mente, con la necessità di essere guida-te in modo da far conciliare richieste e possibilità, con interessi forzatamente coincidenti proprio a seguito della in-determinata comunanza di condizione, con la necessità di forti protezioni sociali derivanti appunto da una debolezza che sorge dalla difficoltà di reimpiego e di autogestione. Ebbene questa è ancora la cultura dominante del nostro mondo sindacale. Una cultura discutibile. Infatti c’è da domandarsi se queste logiche sia-no funzionali alle aziende manifatturiere di successo che sostengono oggi, attra-verso le esportazioni, l’economia italiana e che presumibilmente saranno l’ossa-tura dell’industria italiana di domani. Queste aziende non basano la loro for-za sul basso prezzo di prodotti standard ma sulla realizzazione di oggetti ad alto valore aggiunto in modo che il maggior costo del personale sia compatibile con il prezzo praticato sfruttando così anche il valore del brand “made in Italy” e pun-tando sulla diversificazione tecnologica o estetica. Il valore aggiunto di questi prodotti di successo è però determinato solo in parte ridotta dal lavoro collegato ai processi produttivi e in misura mag-

giore dal lavoro degli operatori della conoscenza (design, marketing, ricerca e sviluppo tecnico, ricerca di mercato, tecnologie comunicative, investimenti in immagine e brand, innovativi modelli di vendita, processi produttivi sofistica-ti, brevetti, ecc.). Questo spiega l’attuale composizione del Pil italiano. L’industria in senso stretto è confinata al di sotto di un 20 per cento. Questo non significa ovviamente che dobbiamo abbandonare le nostre attività manifatturiere. Al con-trario. Proprio per mantenerlo dobbiamo far evolvere la nostra produzione indu-striale. Il nostro costo della manodopera è notoriamente più alto di quello di altri Paesi ma, contro la percezione comune, nel sistema industriale gli stessi lavora-tori occupati alle linee produttive sono un numero inferiore a quelli necessari per ottenere la massima parte del valore del prodotto. Mi spiego meglio. Per perveni-re al prodotto, a differenza di un tempo, servono meno lavoratori con competen-ze generiche e più lavoratori con elevate competenze che operano “per progetti”, abituati a definire e risolvere problemi, che possono indifferentemente esse-re dipendenti dell’azienda stessa, liberi professionisti, imprenditori individuali o dipendenti di imprese specializzate, ma che concorrono allo stesso modo al suc-cesso del prodotto. E’ su questa schiera

Vittoria di Renzi e antisindacalismo: una lettura sociologicaLa presa di distanza dal sindacato da parte di Renzi sembra averlo favorito elettoralmente. L'antisindacalismo paga quindi? Renzi ha raccolto anche i voti della destra? Personalmente non sono d’accordo con quest’idea: sono convinto che non sia un problema di atteggiamenti antisindacali né che gli elettori di sinistra guardino necessariamente con simpatia ai sindacati di Angelo Pasquarella *

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interclassista di lavoratori della cono-scenza, ormai divenuti molto numerosi, che le aziende contano. Non vi sono an-cora studi rigorosi, ma si stima che sia-no (per la sola componente delle libere professioni non riconosciute) nell’ordi-ne di oltre tre milioni e mezzo ai quali si debbono aggiungere coloro che svol-gono lo stesso lavoro con la qualifica di lavoratori dipendenti. Il sociologo Fede-rico Butera, che ogni cinque anni effet-tua una importante ricerca sui lavoratori della conoscenza in Europa, per l’Italia li indica nel 43 per cento dei lavoratori occupati. Quindi è evidente che dal punto di vista sociale il contesto che oggi sta vivendo il mondo del lavoro non ha nulla a che vedere con l’immagine che le com-ponenti sindacali si fanno e che sopra ho descritto. Il rinnovamento del sindacato, che da più parti viene richiesto, non trova giustificazione in giochi di correnti o dif-ferenti visioni politiche bensì nella diver-sa composizione che dal punto di vista sociologico emerge dalle imprese sulle quali dovremo in futuro puntare per con-tinuare a mantenere una importante po-sizione a livello industriale. Non si tratta neanche di avere opinioni preconcette contro il sindacato, al quale comunque si attribuisce un utile ruolo di mediazione, ma di procedere ad una vera e propria “rottamazione” (per usare un termine di

moda) degli attuali protagonisti sindacali la cui cultura è nata, si è sviluppata ed ha trovato riscontri oggettivi nella seconda metà del secolo scorso. Nel contesto so-pra descritto possiamo davvero pensare che i lavoratori non debbano essere cor-responsabilizzati in molti aspetti della gestione? Che in un mondo così flessi-bile le aziende possano funzionare sulle rigidità dei mansionari? Che non si deb-ba esaltare maggiormente il ruolo dei contratti aziendali? Che i lavoratori pos-sano rimanere indifferenti su orari e mo-delli organizzativi rispetto all’emergere di opportunità, magari momentanee, le-gate anche a singoli settori o a singole aziende? Che non debbano chiedere a gran voce opportunità per diversificare le competenze ed aumentare il livello di occupabilità individuale? Che possa es-sere mantenuta una rigidità contrattuale in situazioni turbolente come quelle in cui viviamo? Che una sempre maggiore componente dei compensi non dipenda dal merito di ciascuno? Che la produt-tività d’impresa non debba essere un parametro determinante per i compen-si collettivi e individuali? Che ci si pos-sa disinteressare degli operatori della conoscenza che non lavorano come dipendenti all’interno dell’impresa? Il mondo e le aziende sono diventate molto più complesse di un tempo e il succes-

so deriva dalla combinazione positiva di molte più variabili di quanto un tempo ce ne fossero. Non è il sindacato ad esse-re obsoleto, ma è obsoleto un sindacato ancorato a un modello che non corri-sponde più alla composizione sociale dei lavoratori. Come comportarsi allora? Gli esempi ci sono: basta guardare in Ger-mania, nella quale, pur in presenza di un sindacato molto forte e forse proprio per questo, il coinvolgimento attivo dei lavoratori arriva al punto di partecipare agli stessi processi di rinnovamento e di ristrutturazione, anche quando le deci-sioni da prendere siano tutt’altro che fa-cili, vedendo nell’impresa realmente un patrimonio da preservare nell’interesse di tutti. Un sindacato che contribuisce a rendere più forte la nostra economia e a rappresentare gli interessi dei lavoratori al di fuori di una logica di contrapposi-zione e in una prospettiva di sviluppo. Penso quindi, per tornare alla domanda iniziale, che la vittoria di Renzi non trovi fondamento in un supposto antisinda-calismo, ma che esprima la comune e largamente condivisa consapevolezza di un mancato adeguamento delle perso-ne che attualmente dirigono il sindacato alle necessità di un nuovo e più com-plesso modello sociale.

* Imprenditore e saggista

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Professore, i cosiddetti “euroscetti-ci” si scagliano contro le istituzio-ni comunitarie, e una parte con-

sistente di elettorato ritiene che oggi l’Italia debba uscire dal sistema della moneta unica. Qual è la Sua opinione?“L’euro è una moneta affidabile, che ga-rantisce la stabilità e ci rende competi-tivi a livello internazionale; un’eventuale fuoriuscita dal sistema metterebbe il Paese in una condizione insostenibile: sarebbe una scelta irresponsabile e de-vastante. Domandiamoci piuttosto perché nessuno dei 17 Paesi membri del club si è posto il problema di uscire o di adottare una sor-ta di “euro dei poveri”. Oppure perché si

è aggiunta la Lettonia e altri sette Paesi sono in lista d’attesa. La stessa Grecia ha evitato con cura di essere espulsa dal club e pur di restare nell’euro ha subìto il governo della trojka. Ritengo convinta-mente che l’Unione europea sia la solu-zione alla crisi, non la causa”. Quindi non è la Merkel la fonte dei guai italiani …“La Cancelliera tedesca è diventata fa-cile bersaglio … La verità è che nessun Paese può salvarsi da solo fuori dall’Eu-ropa, che non è un continente in rapido e sicuro declino. Così come siamo oggi l’Unione europea - con circa l’8 per cen-to della popolazione mondiale - detiene il 18 per cento del Pil, un punto in più

degli Usa, tre in più della Cina e 12 in più dell’India. Eppure tra 25 anni nes-sun Paese europeo farà parte del G8 e solo la Germania resterà entro le prime dieci economie al nono posto. Ma è la sua unità che ne fa ancora la forza. Ma davvero la Ue è una severa matrigna te-desca come viene rappresentata dalla propaganda populista? Gli italiani sanno che il bilancio 2014-2020 assegna, a ti-tolo di cofinanziamento, risorse rilevanti al nostro Paese per le politiche di coe-sione territoriale? Sanno che è in corso la riforma della Pac con un’importante riduzione della spesa agricola? Sanno che presto 200 banche europee di cui 15 italiane, saranno sottoposte alla vigilan-

Ruolo dell’euro per la nostra economia, Fiscal compact, Jobs Act, Garanzia Giovani: il punto con il noto giuslavorista (già vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera) Giuliano Cazzola

di F. Lo Savio

“Dalla parte dell’Europa e dell’euro”

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Giuliano Cazzola, bolognese, laureato in giurisprudenza, è considerato uno dei massimi esperti di diritto del lavoro, di previdenza e di welfare. è stato per molti anni dirigente generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, della Cgil e parlamentare (in tale veste ha ricoperto il ruolo di vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera e relatore dei più importanti provvedimenti in materia di lavoro e di pensioni). È stato membro della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione e del Nucleo di valutazione della spesa pensionistica. E’ stato professore a contratto di Diritto della Previdenza Sociale presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna. Importante anche la produzione editoriale: alle collaborazioni con diverse testate (Il Sole 24 Ore, il Giornale, Quotidiano Nazionale, Avvenire, Il Piccolo, Messaggero Veneto, Libero Reporter, Economy, Il Mulino, Liberal) si aggiungono numerosi libri, tra i quali: Welfare o no? Prediche di un sindacalista

pentito, Ediesse, 1991; Fondi pensioni che fare? (con A. Di Renzo), Ediesse, 1993; Lo stato sociale tra crisi e riforme: il caso Italia, Il Mulino, 1994; La sanità liberata, Il Mulino, 1997; Il BeneAmato, Sperling & Kupfer, 2000; Welfare "fai da te": come e quanto gli italiani pagano di tasca propria per le prestazioni sociali, Rubbettino 2000; Lavoro e welfare: giovani versus anziani: conflitto tra generazioni o lotta di classe del XXI secolo?, Rubbettino, 2004; Guida ai fondi pensione, Bancaria Editrice, 2005; Le pensioni spiegate a mia nonna, Rubbettino, 2008; Il riformista tradito, Boroli Editore, 2008 (la storia e le idee di Marco Biagi); C'era una volta il sindacato, Boroli Editore, 2010; C'eravamo tanto amati, Sperling & Kupfer, 2001; Riformare il welfare è possibile, edizioni Ideazione, 2003 (raccolta di articoli scritti con Renato Brunetta); Fondi pensione. Istruzioni per l’uso, Bancaria Editrice, 2008; Long Term Care e soluzioni integrate, Rubbettino, 2008; Figli miei precari immaginari, Guerini e Associati, 2012.

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za della Bce?”.

Taluni osservatori fautori dell’abbando-no dell’euro rilanciano l’idea della sva-lutazione.“Procedere con svalutazioni competitive può dare l’ebbrezza e l’illusione di una competitività drogata, ma minerebbe per sempre l’equilibrio di un sistema produt-tivo nell’era della globalizzazione”.

Anche il Fiscal compact si è guadagnato una montagna di critiche …“Quel che ho sentito è una montagna di bugie. L’obbligo di ridurre di un vente-simo ogni anno la distanza tra il livello del debito e il 60 per cento, innanzi tutto, evolve al ribasso man mano che il debito si riduce o aumenta il Pil nominale (con una soluzione di sostanziale equilibrio a fronte di una crescita nominale del 2,8 per cento). Ma soprattutto va fatto no-tare che non c’è nessun automatismo, essendo previste delle procedure per valutare quali soluzioni trovare nel caso in cui uno Stato non fosse in grado di ri-spettare l’impegno assunto con l’adesio-ne al Fiscal compact”.

Come giudica l’operato del Governo in materia di politiche per il lavoro?

“Il Governo si accinge a predisporre un pacchetto di misure importanti in mate-ria di lavoro. È partito il programma “Ga-ranzia giovani” con circa 30mila iscrizio-ni, 21mila delle quali a livello centrale. Non tutte le Regioni sono state puntuali, ma la maggioranza di esse ha già sotto-scritto la convenzione con il Ministero o hanno già deliberato in giunta. In sostan-za, la sfida è cominciata …”.

L’iniziativa funzionerà?“C’è sicuramente bisogno di un piano più adeguato della comunicazione: fino ad ora il Ministero del Lavoro ha tenuto una linea di condotta prudente nel valorizza-re l’iniziativa, perché preoccupato della possibilità concreta di dare delle risposte ai giovani che aderiscono”.

Cosa occorre al riguardo?“Innanzitutto sollecitare il sistema delle imprese a fornire delle opportunità. Vi è poi il grande punto interrogativo dei cen-tri per l’impiego e delle agenzie del lavo-ro: saranno in grado di intermediare la domanda e l’offerta di una opportunità di accesso al mercato del lavoro?”.

Com’è la situazione a livello regionale?“Ad esaminare i piani delle Regioni si

scoprono delle notevoli differenze per quanto riguarda la scelta degli obiettivi: alcune concentrano le loro risorse sul-la formazione (il che sollecita parecchi dubbi), altre sui tirocini e cosi via. Alcune hanno avviato processi di sinergia tra le strutture pubbliche e quelle private, al-tre pensano di agire soltanto con i centri per l’impiego. L’importante sarà seguire l’iniziativa attraverso un’adeguata azione di monitoraggio che consenta, magari, una differente allocazione delle risorse verso gli obiettivi più richiesti”.

E poi c’è il Jobs Act …“Anche questo decreto è arrivato in por-to, attraverso la conversione in legge. Le novità contenute nel provvedimento stanno sullo sfondo del bonus fiscale di 80 euro mensili a cui il Governo tiene tanto, fino al punto di non tollerare ri-serve o critiche e di reagire (lo ha fatto il premier Renzi con i funzionari del Ser-vizio Bilancio del Senato) in modo scom-posto e scorretto”.

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dossier

“ La solidarietà è l’unico investimento

che non fallisce mai”

Henry David ThoreauFilosofo e scrittore statunitense

volontariato

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Il volontariato è un fiore all'occhiello della società italiana e vede coinvolti giovani, professionisti, pensionati. Dedi-care parte del proprio tempo al sostegno degli altri è una

scelta etica e morale importante, che coinvolge diversi am-biti, da quello sanitario a quello culturale, da quello sportivo a quello solidale. Diventare volontario significa scegliere di donarsi, di tendere una mano verso l'altro, di imparare ad ascoltare, ad entrare in empatia con sconosciuti e rendersi utili. Far bene agli altri, inoltre, significa anche far bene a se stessi: il volontario si distingue nella società per il suo slancio, la sua sensibilità, la sua capacità di attivarsi senza doverci pensare troppo. Una spinta ottimista che porta ad assumere un atteggiamento costruttivo in ogni situazione della vita. “La vera generosità verso il futuro” - dice Albert Camus - “consiste nel donare tutto al presente” e di questo la società è consapevole, tanto da decidere di dare al vo-lontariato anche una forma di tutela legale, sociale ed eco-nomica. Tra cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, associazioni di volontariato, organizzazioni non go-vernative, ONLUS, le Marche vantano un patrimonio di real-tà d'eccellenza, con risultati a livello operativo che spesso superano quelli di imprese pubbliche e private.

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Un obiettivo certamente ambizio-so, quello del Governo, per il rag-giungimento del quale sono state

delineate alcune macro linee-guida. In-nanzitutto, la revisione del sistema del volontariato nel suo complesso dovrà necessariamente passare attraverso una riforma della normativa ad esso dedica-ta, che trae le proprie radici nel Codice civile, per poi svilupparsi in alcune nor-me emanate nel corso degli anni. Il tutto accompagnato anche da una revisione della disciplina tributaria dedicata al Terzo Settore. Parimenti fondamentale è la valorizzazione del principio di sus-sidiarietà - sia verticale che orizzontale

- con riferimento alla programmazione e alla gestione dei servizi sociali, alla re-visione dei requisiti per l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture e dei servizi sociali e delle procedure di affida-mento per l’erogazione dei servizi sociali da parte degli enti locali ad organizza-zioni del terzo settore. Un altro passag-gio della riforma interesserà da vicino l’impresa sociale, il cui status diventerà obbligatorio per tutti gli enti in possesso delle condizioni previste dalla normativa. Altri punti salienti della riforma saranno i seguenti: ampliamento delle “materie di particolare rilievo sociale” che defini-scono l’attività di impresa sociale; am-

pliamento delle categorie di lavoratori svantaggiati; previsione di forme limitate di remunerazione del capitale sociale; riconoscimento delle cooperative socia-li come imprese sociali di diritto senza necessità di modifiche statutarie; sem-plificazione delle modalità di formazio-ne e presentazione del bilancio sociale, pur mantenendone l’obbligatorietà; ar-monizzazione delle agevolazioni ricono-sciute alle diverse forme del non profit; promozione del Fondo per le imprese so-ciali; sostegno alla rete di finanza etica.

VOLONTARIATO, PARTE LA RIFORMA“Costruire un nuovo Welfare partecipativo, fondato su una governance sociale allargata alla partecipazione dei singoli, dei corpi intermedi e del Terzo settore al processo decisionale e attuativo delle politiche sociali”: è questo, in sintesi, il principale obiettivo che si pone la riforma del Terzo Settore, annunciata dal premier Matteo Renzi lo scorso 12 aprile, nel corso della Festa del Volontariato

a cura della Redazione

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DOSSIER: VOLONTARIATO

Sparse tra le cinque province della regione, infatti, operano – dati ri-feriti al 2011 – 10.676 enti non pro-

fit, vale a dire il 3,5 per cento del totale nazionale (301.191). Fatta eccezione per tre regioni a statuto autonomo – Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Val-le d’Aosta – soltanto l’Umbria registra un indice superiore in termini di presenze di organizzazioni non lucrative ogni 10mila abitanti.La tipologia giuridica più utilizzata è – come a livello nazionale – quella dell’as-sociazione non riconosciuta (68,5 per cento), seguita dall’associazione rico-nosciuta (23,1 per cento). Le cooperati-ve sociali rappresentano il 2,5 per cento del totale, mentre le fondazioni l’1,5 per cento. Le restanti forme associative sono scelte dal 4,4 per cento.Indipendentemente dalla loro dimen-sione occupazionale, in alcuni settori gli enti non profit costituiscono la prin-

cipale realtà produttiva del Paese: nei settori delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e di divertimento, ad esempio, il numero di istituzioni non pro-fit attive (146.997) è superiore a quello delle imprese (61.527) e delle istituzioni pubbliche (252). Significativo l’apporto delle istituzioni non profit anche nei set-tori della sanità e dell’assistenza socia-le, con 36.010 istituzioni attive a fronte di 474 istituzioni pubbliche e di 246.770 imprese, costituite quasi interamente da lavoratori autonomi e liberi profes-sionisti che svolgono attività mediche e paramediche indipendenti. Il grafico 1 rende bene l’idea di quali siano i settori che registrano una più elevata vocazione non profit.Le dimensioni del settore sono rilevanti anche in termini di risorse umane im-piegate. Le istituzioni che operano grazie all’apporto di volontari sono 243.482, pari all’80,8 per cento delle unità attive, per

un numero totale di 4 milioni e 759mila volontari. Le istituzioni che dispongono di lavoratori retribuiti a vario titolo sono 41.744 con addetti (pari al 13,9 per cen-to delle istituzioni attive), 35.977 con la-voratori esterni (pari al 11,9 per cento) e 1.796 con lavoratori temporanei (0,6 per cento). Le risorse umane retribuite sono costituite da 681mila dipendenti, 271 mila lavoratori esterni (lavoratori con contratto di collaborazione) e più di 5 mila lavoratori temporanei (Fonte: Istat).Nelle Marche il Terzo Settore dà lavoro a oltre 15.000 addetti (quasi il 31 per cento in più rispetto a dieci anni fa) e a circa 5.500 tra lavoratori esterni e temporanei (con un incremento del 106 per cento nel corso del decennio 2001-2011). A tali figure professionali retribuite si aggiun-gono i circa 160mila volontari. In totale, quindi, attorno all’associazionismo re-gionale gravitano oltre 180mila persone. cioè 1.173 ogni 10mila abitanti.

L’ASSOCIAZIONISMO NELLE MARCHE: UN ESERCITO DI 180MILA PERSONEChe le Marche siano una regione a vocazione “volontaristica” lo si evince chiaramente leggendo il “Censimento industria, istituzioni pubbliche e non profit 2011”: nella nostra regione, infatti, la presenza di istituzioni non profit è nettamente superiore alla media nazionale (69,3 ogni 10mila abitanti, contro la media del 50,7 per cento)

a cura della Redazione

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SETTORI ATECO A PIÙ ALTA VOCAZIONE NON PROFITCENSIMENTO 2011 – VALORI ASSOLUTI E PERCENTUALI

Cod. Descrizione ATECO Imprese Istituzioni nonprofit

Istituzioni nonprofit per 100

imprese

E 36 Raccolta, trattamento e fornitura di acqua 847 468 55,3

K 65 Assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione 216 333 154,2

M 72 Ricerca scientifica e sviluppo 9.034 3.083 34,1

P 85 Istruzione 24.825 16.262 65,5

Q Sanità e assistenza sociale 246.770 36.010 14,6

Q 86 Assistenza sanitaria 239.828 10.968 4,6

Q 87 Servizi di assistenza sociale residenziale 2.456 3.119 127,0

Q 88 Assistenza sociale non residenziale 4.486 21.923 488,7

R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 61.527 146.997 238,9

R 90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento 26.790 26.552 99,1

R 91 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali 1.008 27.608 2.738,9

R 92 Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco 6.103 0 0,0

R 93 Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento 27.626 92.837 336,0

S Altre attività di servizi 198.152 96.498 48,7

S 94 Attività di organizzazioni associative 0 96.485 -

S 95 Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa 26.152 0 0,0

S 96 Altre attività di servizi per la persona 172.000 13 0,0

Altri settori 3.884.579 1.540 0,0

TOTALE 4.425.950 301.191 6,8

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DOSSIER: VOLONTARIATO

“Una realtà importante su cui la Regione ha sempre inve-stito tanto, sia in termini fi-

nanziari che organizzati”. È la fotografia del volontariato, scattata dall’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani, che ha partecipato all’Assemblea regionale del volontariato, animata dalle Associazioni iscritte al Registro regionale. L’Assem-blea formula proposte e pareri sugli in-dirizzi generali in merito alle attività di interesse del settore. Designa, inoltre, i rappresentanti delle organizzazioni di vo-lontariato in seno al Comitato di gestione del Fondo speciale delle Fondazioni ban-carie ed elegge il Consiglio regionale del volontariato. Le votazioni hanno portato alla nomina di Marcello Secchiaroli, Car-lo Bellocchi, Floriana Crescimbeni e Ro-

sario Pascucci - nel Comitato di gestione - e dei tredici componenti del Consiglio: Rosanna Marconi, Silvano Ciancamerla, Marco Gabriele Riciputi, Paola Fimmanò, Gilberto Montebelli, Gianfranco Spegni, Giorgio Salvucci, Piergiorgio Gualtieri, Pasquale Telera, Anna Laura Stopponi, Daniela Corsi, Marina Gagliardi, Umber-to Cuccioloni. Mezzolani, nel suo saluto introduttivo, ha illustrato i compiti dei due organismi e riepilogato gli interventi regionali avviati nel 2014 per applicare la nuova legge sul volontariato e per attiva-re i Comitati di partecipazione alle attivi-tà delle Aziende sanitarie, previsti dalla legge di riordino del Sistema sanitario regionale. Ha poi relazionato sugli gli atti regionali, adottati i questo ultimo anno, che hanno dato seguito alle numerose

indicazioni della nuova legge regiona-le sul volontariato, quali, in particolare, i criteri da riportare nelle convenzioni da sottoscrivere tra enti pubblici e as-sociazioni di volontariato e le modalità di accesso, da parte delle associazioni, a strutture sanitarie e socio-sanitarie e sociali, pubbliche e private, per lo svolgi-mento delle proprie attività. Ha infine ri-chiamato l’accordo sottoscritto tra la Re-gione e il Comitato di gestione dei fondi speciali per il volontariato, per un utilizzo congiunto delle risorse provenienti dalle Fondazioni bancarie e dei fondi del bilan-cio regionale destinati al finanziamento delle progettualità del volontariato, sulla base dei bandi annuali.

MEZZOLANI: “REALTÀ IMPORTANTE SU CUI LA REGIONE INVESTE”Eletti i rappresentanti nel Comitato di gestione e del Consiglio regionale di settore

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DOSSIER: VOLONTARIATO

Professor D'Imperio, perchè un Testo Unico del lavoro in questo settore?

"Questo mio lavoro nasce con la precisa finalità di fornire qualcosa di concreto in un settore che di fatto non dovrebbe es-sere "terzo" a nessuno, ma che se rior-ganizzato potrebbe diventare un volano occupazionale per tutta Italia".

Questo documento ha destato interesse anche da parte del Governo ..."Si, in aprile ho avuto un incontro con il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Bobba".

Tra le principali novità introdotte dal Te-sto unico, vi è la distinzione del volonta-riato da tutte le altre realtà lavorative."Ritengo che il volontariato non debba

perdere la sua identità; pertanto se c’è volontariato, non possono esserci rap-porti di lavoro. Grande rigore è previsto quindi per la figura del volontario, che deve avere un’autorizzazione medica a svolgere opera di volontariato (art. 13), deve soddisfare alcuni criteri per poter essere ammesso all’interno di una strut-tura (art. 14), dev'essere iscritto in un apposito registro (art. 17) e, se disoccu-pato, ha l’obbligo di possedere un libretto in cui venga attestato, trimestralmente, il grado di professionalità acquisita (ar-ticoli 18 e 19)".

E' previsto anche un albo di volontari. Chi potrà accedervi?"Può iscriversi all'albo chi ha operato come volontario per almeno cinque anni. Interessante ed innovativo è il bonus for-

mativo, riconosciuto come premio in de-naro alle associazioni di volontariato che ne faranno richiesta per ogni volontario formato che abbia trovato un posto di la-voro".

Lei ha anche voluto rivedere la figura del socio di cooperativa. In quale dire-zione?"Il Testo Unico prevede che tale figura potrà essere inquadrata "solo come la-voratore autonomo". Invece il lavoratore subordinato di cooperativa "non può in alcun modo ricoprire il ruolo di socio di cooperativa" e "rappresenta un lavorato-re esterno alla struttura"".

Passiamo alle novità introdotte in mate-ria di vigilanza delle cooperative."L’attività di vigilanza delle cooperative

D'IMPERIO: "NECESSARIO DISTINGUERE NETTAMENTE TRA VOLONTARIO E LAVORATORE"E' di Giulio D'Imperio, professore a contratto di diritto del lavoro comunitario ed internazionale all'Università G.Marconi di Roma, la prima bozza di testo unico del lavoro per il Terzo Settore

di L. Osmani

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"Il volontario dovrà avere un’autorizzazione

medica a svolgere opera di volontariato,

soddisfare alcuni criteri per poter essere ammesso all’interno di una struttura ed essere iscritto in un apposito

registro"

dovrebbe essere svolta da professionisti iscritti ad un “albo dei revisori di coope-rative”, nel quale ciascun professionista può iscriversi ad una sola sezione: am-ministrativo, societario, fiscale e tributa-rio e lavoro. A questo proposito mi preme comunque sottolineare che la professio-nalità, legata all’iscrizione ad appositi registri o albi, costituisce una costante del Testo Unico".

Cioè?"La ritroviamo infatti legata sia alla fi-gura del volontario e dei revisori, come già visto, sia a quella dei consulenti delle organizzazioni di volontariato, che devo-no essere iscritti a un apposito elenco nazionale, tenuto dall’Agenzia del Ter-zo Settore che fa capo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ciascun

consulente potrà iscriversi solo ad una sezione prevista dall’elenco".

Infine, le associazioni sportive."Per le associazioni sportive il Testo Uni-co distingue nettamente tra atleta dilet-tante (“colui che avendo un lavoro, sia esso subordinato autonomo o di altra tipologia, svolge tale attività solo a scopo amatoriale") - al quale spettano soltanto rimborsi spese - e atleta professionista (“colui che pur essendo tesserato per una associazione o società sportiva di-lettantistica, svolge come unica attività quella di atleta”), che ha diritto al tratta-mento economico previsto dai contratto collettivo nazionale di riferimento, oltre al pagamento dei relativi contributi".

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DOSSIER: VOLONTARIATO

Del resto, basta riflettere un attimo sulla definizione che l’associazio-ne dà di se stessa: “Un gruppo

di giovani che condividono con i ragazzi portatori di handicap momenti di festa, di gioia e di amicizia, in uno scambio reci-proco delle proprie ricchezze”.L’esperienza de La Carovana nasce nel 1989 per iniziativa dell’allora obiettore dell’ANFFAS Nicola Magnanelli (che at-tualmente è il Presidente dell’associa-zione) e di un capo scout dell’Ancona 7 di Pietralacroce (Andrea Pacetti) che già accompagnava con il suo gruppo di scout i ragazzi disabili dell’ANFFAS in piscina, con un puro spirito di servizio. Inizia così infatti l’attività del gruppo: per fare un servizio ai disabili e alle loro famiglie. Il modo di rapportarsi al disabile è stato inizialmente quasi di “servizio puro” e il disabile era considerato come una per-sona da aiutare. Ben presto ci si è resi conto che l’accoglienza del disabile non poteva prescindere da un rapporto il più possibile impostato su un livello parita-rio: non più quindi chi dà e chi riceve, ma un’amicizia vera e propria, disinteressata e soprattutto attenta a valorizzare l’altro,

a rispettarlo, ma anche ad essere rispet-tati. Pur con ruoli e responsabilità diver-se ognuno all’interno del gruppo scopre di aver tanto da donare, ma anche tanto da ricevere e le difficoltà, comunque evi-denti, vengono condivise e superate. Ma La Carovana che cosa fa? Come si occupa concretamente dei “suoi” ragaz-zi? Inutile dire che anche in questo caso la lista delle attività è ricca e variegata: si va dagli incontri settimanali, alle gite, alle uscite di più giorni, alla gita in cam-per e al “mitico” campo–vacanza estivo. L’appuntamento fisso che da anni i ra-gazzi diversamente abili attendono per tutta la settimana è l’incontro del sabato pomeriggio, che generalmente si svolge presso il Centro Polifunzionale della par-rocchia di Pietralacroce, in Ancona. In questa occasione si trascorrono insieme due ore in un clima festoso, svolgendo attività organizzate a turno dai vari vo-lontari dell’associazione, che ogni volta si sbizzarriscono nel proporre iniziative sempre più divertenti e coinvolgenti. Il gruppo si incontra anche per festeggiare compleanni, andare insieme al cinema o in pizzeria, partecipare a concerti, musi-

cal, spettacoli, fare un po’ quello che fa normalmente un gruppo di amici. L’at-tività principe nel corso dell’anno, come sottolineano in associazione, è però il campo estivo, cui partecipano in gene-re circa novanta persone tra volontari e ragazzi H: è un’iniziativa che, partita nel 1989, non si è mai fermata e che, per sette giorni all’anno, porta i partecipan-ti lontano da famiglia, lavoro, impegni, centri residenziali, per condividere mo-menti di gioia, di festa e di amicizia. In pratica, ciò che ogni individuo desidera in estate, facendo rientrare nella normalità esistenziale amici che troppo spesso ne sono esclusi.Alle varie attività vi partecipano circa 40 ragazzi diversamente abili e altrettan-ti volontari, tra cui studenti, lavoratori e anche alcune famiglie di volontari con i propri figli. La presenza dei bambini contribuisce ulteriormente a rallegrare il clima generale e permette a questi di conoscere e vivere in modo sempre più naturale l’approccio con il mondo della disabilità.Sebbene solo come associazione La Ca-rovana sia nata nel 1998, e riconosciuta

LA CAROVANA DI ANCONA COMPIE 25 ANNI: MA SIAMO SOLO ALL’INIZIOÈ un cammino lungo e pieno di soddisfazioni quello percorso dall’associazione La Carovana di Ancona. Un cammino che, ormai dal 1989, ha sempre visto il gruppo in prima fila nell’assistenza ai ragazzi portatori di handicap o, come piace dire ai loro volontari, un’amicizia, nata per caso, ma che si rafforza ogni giorno

di L. Ciaccafava

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Onlus nel 2002, quest’anno ricorrono invece i 25 anni di attività. Diverse sono le iniziative che sono state organizzate e che lo saranno per festeggiare questo importante traguardo.Nel dicembre scorso è stato organizza-to un seminario nel quale si è trattato il tema dell’affettività e della sessualità del ragazzo diversamente abile, che ha visto la partecipazione, oltre che dei volonta-ri dell’associazione, di oltre 50 persone tra operatori, educatori, genitori, tutti interessati ad approfondire e scambiarsi idee sull’argomento.Con i ragazzi, invece, nel primo weekend di maggio è stata riproposta la gita con i camper. Sabato 10 e domenica 11 mag-gio, con dieci camper noleggiati per l'oc-casione - tutti con equipaggi eterogenei per età, sesso e condizioni (ma con un identico spirito ed entusiasmo - i volon-tari e i ragazzi diversamente abili sono partiti destinazione il parco divertimenti Activo Park, vicino a Spoleto. Il viaggio si è concluso in un camping in riva al lago Trasimeno, tra la comprensione e la tol-leranza dei gestori ed ospiti nonostante la vivacità e l’inesperienza collettiva (il

parcheggio tra gli alberi dei dieci cam-per ha impegnato molto gli autisti, non abituati ad un mezzo di quasi sette metri …). L’indomani, gita in traghetto sul lago Trasimeno e nel pomeriggio rientro a casa. Inutile dire che è stato per tutti un momento di straordinaria intensità: per chi si è sacrificato con serenità, per chi ha vissuto con gioia un’esperienza unica.Esperienze di questo genere, cui si ag-giungono le uscite in montagna realiz-zate grazie alla ormai quasi decennale collaborazione con il Cai (Club alpino ita-liano) di Ancona, la crociera nel Mediter-raneo e la vacanza al parco di Disneyland di Parigi di qualche anno fa, hanno prin-cipalmente lo scopo di mostrare che i di-sabili escono dai centri e dalle loro case per vivere esperienze di amicizia all'aria aperta assieme ai loro amici e che tutto è possibile se l’atteggiamento e l’attenzio-ne nei confronti del cosiddetto “diverso” sono appunto diversi. Sempre nel suo 25esimo anno di attività un progetto ben più ambizioso si realiz-zerà: un progetto cui si stà riflettendo e lavorando da tempo e che, grazie ad al-cune donazioni e al finanziamento della

fase di avvio da parte della Fondazione Cariverona, sarà possibile concretizzar-lo. Si tratta della realizzazione e della gestione di una casa-alloggio per ragazzi con disabilità lieve ed un certo grado di autonomia. Per fare ciò sarà creata una fondazione ad hoc, appunto La Fondazio-ne La Carovana, che avrà lo scopo di co-ordinare e gestire questa struttura, una realtà unica nel suo genere, ancora non presente nella provincia di Ancona. Si sta pensando infine ad un evento fina-le - un concerto - probabilmente a set-tembre 2014 nella bella cornice del Forte Altavilla di Pietralacroce, ma di questo ed altre iniziative rimandiamo al nostro sito www.lacarovana.org e alla nostra pagina facebook.La Carovana vive delle donazioni dei tan-ti sostenitori e soprattutto del 5 x 1000. Quest’ultimo è un gesto molto sempli-ce: è sufficiente inserire il codice fiscale dell’associazione 93075800420 sulla pro-pria dichiarazione dei redditi. Non costa niente a chi la fa, ma per l’associazione vuol dire tanto. Grazie a tutti quelli che vorranno scegliere la nostra realtà e so-stenerci.

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La crisi economica morde il freno e fare sport dal basso, cioè guar-dando alla cura del settore giova-

nile, non è facile per nessuna società, di qualsivoglia disciplina, in tutte le città. Grazie al lavoro di Valter Matassoli, ex nazionale, osimano doc, negli ultimi anni ad Osimo sta rifiorendo la tradizione del-la pallavolo che lui stesso, da allenatore, negli anni '90, aveva contribuito a portare alle soglie della serie A. Spariti i grandi investitori, non è proprio tempo nemme-no per cercarne, si lavora sui giovani e i frutti si vedono.

“Non siamo un modello né vogliamo es-sere apparire più di quanto siamo – dice lo stesso ex giocatore – ma portiamo

avanti con serietà un lavoro che ci ha portato quest'anno a superare quota 150 iscritti, che per la pallavolo è un dato più che significativo, considerando che in tutte le città delle Marche, terra di volley, c'è una società che avvia i giovani a que-sto sport”.

Anche quest'anno organizzate Mar-chemp: di cosa si tratta?“Quattro anni fa abbiamo concretizzato un'idea che avevamo da molto tempo, quella di creare una scuola estiva di alta specializzazione nella quale ragazzi e ragazze della zona (anche se abbiamo avuto iscritti provenienti persino da Stati Uniti e Lituania e da molte parti d'Ita-lia) - possano svolgere un clinic tenuto

da allenatori di serie A del calibro di Yoel Despaigne, Andrea Pistola, Lele Fraca-scia, Marco Paolini, Luca Moretti, Marco Gaspari ...”.

Sono molti i camp organizzati dalle so-cietà: Marchemp in cosa è differente?“Innanzitutto la nostra scuola estiva è nata in collaborazione con Le Marche del Volley e quindi con la nostra federazione regionale di pallavolo, ed ha ottenuto an-che il patrocinio della Regione Marche. Per noi è motivo di vanto, perché non era scontato che il lavoro di una piccola realtà, non certo una società di serie A, venisse premiato con l'attenzione delle istituzioni. Poi in questi anni siamo sta-ti capaci di attrarre ottimi tecnici ed un

MARCHEMP, CONNUBIO DI ETICA E SPORTValter Matassoli, ex nazionale di pallavolo, si dedica ormai da anni al lavoro con i giovani nella sua città, Osimo, rinunciando ai grandi palcoscenici nazionali ed internazionali. Da qualche anno ha creato Marchemp – scuola estiva di alta specializzazione pallavolistica e da pochi giorni ha ottenuto, per la sua Volley Young Osimo, il titolo prestigioso di scuola federale di pallavolo

di A. Balducci

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buon numero di iscritti che hanno ali-mentato un passa-parola che ogni anno ci consente di avere un numero superio-re di richieste di iscrizioni”.

I ragazzi cosa trovano arrivando ad Osi-mo?“Giunti al quarto anno di attività di Mar-chemp, la macchina organizzativa è or-mai rodata. Quello che chiediamo agli iscritti che dal 16 giugno per oltre un mese potranno partecipare ai corsi set-timanali, è soprattutto impegno, rispet-to per i compagni, voglia di sacrificarsi, perché questa non è una vacanza ma è un'occasione per migliorare i propri fon-damentali pallavolistici. Ovvio che prima e dopo gli allenamenti ci siano tanti mo-

menti di svago, ma in palestra si lavora sodo e tutti ci tengono sempre a fare bella figura soprattutto perché si allena-no con ragazzi e ragazzi mai conosciuti prima, con i quali confrontarsi”.

La società Volley Young Osimo, che or-ganizza Marchemp, ha ottenuto di re-cente un importante riconoscimento ...“E' vero, la Fipav Marche - e per questo ringrazio il presidente Franco Brasili - ci ha insignito del titolo di Scuola di Palla-volo Federale che impreziosisce il nostro lavoro e che ritengo un giusto premio per non essere mai venuti meno ai nostri principi, volti ad impiegare sempre tutte le nostre risorse proprio a favore dei pic-coli atleti, operando scelte nell'interesse

loro e della loro crescita, e non piegan-doci mai alla logica del semplice risulta-to sportivo nel breve periodo”.

Sotto l'aspetto della solidarietà siete attivi in alcuni progetti. Quali?“Da anni ormai tutti gli atleti, dai picco-lini del minivolley fino alle prime squa-dre maschili e femminili, portano sulla maglia il logo della Lega del Filo d'Oro di Osimo, nostro sponsor etico. Credia-mo che sia un messaggio positivo che lanciamo ai nostri ragazzi e contiamo di confermarlo anche nei prossimi anni. Inoltre da un paio di mesi siamo im-pegnati a sostenere l'Accademia della Risata, che sta realizzando un libro fo-tografico che verrà regalato ai bambini

"I palasport sono sempre luoghi per famiglie e speriamo che tutto questo si possa mantenere a lungo”

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DOSSIER: VOLONTARIATO

ricoverati negli ospedali pediatrici mar-chigiani. Il titolo sarà “Quanto sono gran-de ... per un sorriso in corsia”, per la cui realizzazione la pallavolo si è dimostrata come al solito solidale grazie all'oppor-tunità offerta dalla Lube Volley Macerata di raccogliere fondi nel corso delle parti-te della finale scudetto”.

A proposito di Lube Macerata, il recen-te scudetto può fungere da traino alla crescita di questo sport e all'attenzio-ne dell'Italia nei confronti delle Marche pallavolistiche?“Lo scudetto della Lube è stata una gran-dissima soddisfazione per tutti i marchi-

giani appassionati di volley, anche se la squadra ha tifosi in tutta Italia. Il tutto esaurito nelle partite di finale, peraltro proprio giocate ad Osimo, al Palabal-dinelli, hanno concentrato l'attenzione degli sportivi sulla nostra città. Onesta-mente però penso che il fenomeno Lube sia molto diverso dalle nostre piccole realtà locali ed una società così, con le possibilità economiche che ha e con l'or-ganizzazione che è in grado di mettere in campo, forse potrebbe prosperare anche in altre realtà territoriali. Di certo è un traino per tanti giovanissimi che cercano sempre modelli da emulare. Per fortuna la pallavolo ne propone ancora nume-

rosi, a partire dalla civiltà del pubblico delle squadre contendenti, che si dedi-ca a sostenere la propria squadra senza isterismi e senza denigrare gli avversari. I palasport sono sempre luoghi per fami-glie e speriamo che tutto questo si possa mantenere a lungo”.

“Da un paio di mesi siamo impegnati a sostenere l'Accademia della Risata, che sta realizzando un libro fotografico (dal titolo “Quanto sono grande ... per un sorriso in corsia”) che verrà regalato ai bambini ricoverati negli ospedali pediatrici marchigiani„

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focus

enErgiaE ambiente

“Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d'arte che si

possa desiderare”

Andy WarholPittore e regista statunitense

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FOCUS: ENERGIA E AMBIENTE

Nelle Marche il consumo di suolo interessa oggi fino al 10 per cento del territorio regionale, con una

media di 24 metri quadri al minuto che vengono ricoperti dal cemento, mentre dal 1960 ad oggi sono scomparsi qua-si 300mila ettari di terreno agricolo, di cui 55mila solo negli ultimi cinque anni. Bastano questi dati, elaborati dalla Col-diretti, per capire perché le ondate di maltempo che hanno colpito il nostro territorio negli ultimi tempi provochino danni sempre più gravi. Dove è venuta meno la presenza di un agricoltore è au-mentato esponenzialmente il rischio di dissesto idrogeologico.L’agricoltura rappresenta dunque l’at-tività che più tutela l’ambiente, sia at-traverso la costante manutenzione del territorio, sia con la valorizzazione della biodiversità, sia mettendo in campo ini-ziative per la promozione delle energie rinnovabili, altro grande tema all’ordine del giorno.Qui occorre però distinguere tra agricol-tura vera e non, tra chi ha realizzato pro-getti a misura di territorio per garantirsi

l’autosufficienza energetica e chi, invece, ha attivato autentiche forme speculative. Il caso più lampante è quello del fotovol-taico selvaggio, che ha sfruttato la scar-sa lungimiranza della pubblica ammini-strazione, la quale è poi corsa ai ripari quando parte dei buoi era già scappata.In Italia sono così proliferati mega-im-pianti a biogas e distese di pannelli a ter-ra che, con la scusa di tutelare l’ambiente dalle emissioni di CO2, hanno speculato sull’energia verde, quasi sempre in modo scollegato da ogni sistema produttivo lo-cale. Il loro obiettivo era infatti, quello di ottenere i certificati verdi, ma i benefici per l’ambiente sono stati ridotti se non nulli, considerati i danni paesaggistici ed idrogeologici causati dal fotovoltaico.Coldiretti non è certo contraria alla pro-duzioni di energie da fonti alternative, ma è convinta che occorra sviluppare le rinnovabili privilegiando gli impianti a misura di territorio realizzati dalle azien-de agricole per il proprio fabbisogno. Le agroenergie, se gestite correttamente, oltre a garantire la riduzione della dipen-denza dai prodotti fossili e dalle impor-

tazioni, consentono di diminuire le emis-sioni, di migliorare la qualità dell’aria e, più in generale, di tutelare l’ambiente e il territorio, riflettendo il ruolo multifun-zionale che l’attività agricola svolge in termini di ricchezza e diversità dei pae-saggi, di qualità dei prodotti e di retaggio culturale e naturale. Un esempio di ciò è l’iniziativa portata avanti da Coldiretti Macerata, assieme a Coop  Meridiana, con il programma “Il Fotovoltaico Buono”, dedicato all’in-stallazione di pannelli sui tetti collegati alla bonifica delle coperture in amianto. In questo modo si rispetta l’ambiente e il suolo che, giova ricordarlo, è un bene finito e non riproducibile, fondamentale per la produzione del cibo.Un obiettivo che ci lega ai cittadini e che ci auguriamo possa essere condiviso da quelle Amministrazioni che a volte pre-stano troppa attenzione agli interessi delle lobby, i quali purtroppo non coin-cidono mai con il bene comune e quello del territorio.

AgroEnergie, istruzioni per l’uso (corretto)La tutela dell’ambiente attraverso l’attività agricola, la manutenzione del territorio e la promozione delle energie rinnovabili deve essere portata avanti con coscienza evitando la speculazione e l’abuso

di A. Zampini*

* Direttore Coldiretti Macerata

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RACCOLTA TRASPORTO STOCCAGGIO SMALTIMENTO RICICLAGGIO RIFIUTI

Al servizio dei marchigiani

QUALITÀ CERTIFICATA

A DIFESA DELL’AMBIENTE

LA DISCARICA CONTROLLATA

Qualità, efficienza organizzativa e specializza-zione. La SOGENUS Spa ha ottenuto la certifi-cazione di qualità ISO 9001, quella del sistema di gestione ambientale ISO 14001, la ISO 18001, la Sa 8000 e la registrazione EMAS.

La SOGENUS Spa garantisce il recupero e il reinserimento nel contesto territoriale delle aree gestite dal momento dell’inizio della post-gestione dei comparti esauriti. Tratta con le più avanzate tecnologie i rifiuti compresi quelli gassosi come il biogas trasformandolo in ener-gia elettrica. Di particolare interesse ed efficacia è il biomonitoraggio tramite l’utilizzo delle api mellifere ed il progetto per la biodiversità curato dall’Università Politecnica delle Marche.

Dal 1989 la SOGENUS Spa gestisce la discari-ca comunale sita nel Comune di Maiolati Spon-tini (AN) con un'estensione globale di circa 40 ettari. I rifiuti sono smaltiti secondo precisi criteri di legge, nel rispetto e nella tutela dell'ambiente attuando approfonditi monitorag-gi ambientali nel rispetto della Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

La SOGENUS Spa ha adottato inoltre un Siste-ma di Gestione Integrato (SGI). Per questo ci è stato riconosciuto il marchio BEST4 (Business Excellence Sustainable Task), segno di eccellenza organizzativa e operativa.

SEDE LEGALE E OPERATIVAVia Cornacchia, 12 60030 Moie di Maiolati Spontini (AN) Tel. 0731.703418 Fax 0731.703419 [email protected]

SEDE AMMINISTRATIVAVia Petrarca, 5-7-9 60030 Moie di Maiolati Spontini (AN) Tel. 0731.705088 Fax 0731.705111 [email protected] www.sogenus.com

Più valore all'ambiente

www.creative-p

roject.it

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FOCUS: ENERGIA E AMBIENTE

Le parole “agroenergie, sostenibili-tà, cambiamento climatico e fonti rinnovabili” fanno parte sempre

più del lessico di chi lavora nel settore delle “energie” come ricerca, produzio-ne e commercializzazione. Determinati comportamenti nel settore dell’approv-vigionamento dell’energia sono ormai necessari per permettere uno sviluppo prima di tutto economico, ma anche un mantenimento ambientale e sviluppo sociale. Le possibilità commerciali ed economiche che il settore offre a pic-coli e grandi investitori sono numerose. Al riguardo, i numeri parlano da soli: il “Rapporto Attività 2012” del GSE ripor-ta un aumento sensibile degli impianti di produzione energetica (4.500 impianti di produzione totali di cui 3.500 di nuo-va costruzione) alimentati a fonti rinno-vabili diverse dal fotovoltaico, che sono nell’ordine idraulici, a biogas, eolici e a bioliquidi. Complessivamente, gli inve-stimenti sono dislocati maggiormente al Nord (circa il 40 per cento), mentre il 30 per cento sono nell’area Sud e Isole ed infine il 20 per cento nel Centro Italia.

Nella nuova ottica della multifunziona-lità aziendale e di rispetto delle norme vigenti per la sostenibilità ambientale, il mondo agricolo punta fortemente a nuo-vi investimenti. Le maggiori opportunità per il presente sono offerte dal biogas, partendo dal principio di sostenibilità e dalle possibilità di raggiungere un’ade-guata efficienza economica, le quali sono poi legate alla capacità di radicarsi nel contesto produttivo locale e di creare un circolo virtuoso grazie all’abbattimento dei costi di produzione, recupero e tra-sporto della biomassa. Per il futuro ci si aspetta molto dallo sviluppo di tecniche per l’utilizzo di biomassa solida da resi-duato agricolo, lo scarto vero e proprio delle lavorazioni come paglie lasciate sul campo o sfalci e potature. Queste potrebbero essere utilizzate per la pro-duzione di agripellet per poi sfruttare gli stessi per l’autosostentamento della re-altà agricola che li produce oppure per la commercializzazione su scala locale, valorizzando il territorio e le sue realtà produttive a costi contenuti.A tale proposito va detto che lo sviluppo

delle agroenergie può fornire un contri-buto alla sicurezza energetica delle aree rurali dei Paesi sviluppati e di quelli in via di sviluppo, oltre che contribuire alla valorizzazione territoriale. Questo con-tributo dovrà venire da vari fattori:   un miglioramento dell’efficienza energetica delle produzioni, un migliore utilizzo dei sottoprodotti (eccedenze, residui, rifiuti), una migliore gestione delle foreste. La produzione di biogas, infatti, può ri-sultare una soluzione molto convenien-te, ma solo se vista come una soluzione integrata che permetta uno smaltimento di rifiuti a basso costo, un riciclo dei nu-trienti, accoppiata ad una generazione di energia. Tutto ciò favorirebbe lo svilup-po all’interno di una zona rurale, con-tribuendo a creare valore aggiunto dal punto di vista territoriale e sociale, anche creando nuove occupazioni.

Le Agroenergie e lo sviluppo aziendaleLa valorizzazione del territorio e la sostenibilità ambientale

Rosaria MestichelliArea Formazione Settore Agroalimentare Sida Group

Mattia Binci, Alessio RadicioniAllievi Sida Executive Master in Agro-energie

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Sulle morbide colline di Tolentino, nel Maceratese, si scorge un ca-sale con una colombaia dai colori

tenui, quelli tipici della pietra utilizzata fin dai tempi più antichi nella Regione e che, in contrasto con i colori accesi della campagna nel periodo di maggio, crea quell’armonia di sfumature che cullano l’animo e l’occhio. Una volta tutto il pae-saggio si mostrava così al forestiero. Oggi, con l’edilizia fuori controllo degli anni Sessanta e Settanta, sono quasi una rarità. Anche se la tendenza dell’ul-timo decennio sembra essere quella di un ritorno al gusto e all’armonia dei pa-esaggi. Un ritorno alle vecchie tradizioni che però non significa tralasciare l’inno-vazione a favore dell’estetica.

Patrizia, quando nasce questa dedizione al biologico e ecosostenibile?“È una passione di famiglia. Mio padre ha sempre coltivato i suoi campi evitando qualsiasi tipo di diserbante e pesticida. Mi ricordo che quando si raccoglievano le mele, mi diceva sempre: la vedi questa mela? Quanto è brutta, irregolare? Ma se l’assaggi, quanto è buona?”.

E l’idea di ripristinare il casale e il fieni-le e adibirle a agriturismo, come è nata?“La volontà era quella di far rivivere

un luogo che per me e la mia famiglia è casa. Io qui ci sono nata, mio e i miei nonni padre pure. E avendo questa pas-sione e amore per la terra, abbiamo de-ciso di trasferire questo nostro animo verde anche ai muri che ci circondano”.

Vuole dire che avete ristrutturato se-condo i canoni di bioarchitettura e di eco-edilizia?“Esattamente. Sia la casa colonica, che oggi ospita le camere e gli appartamenti, sia il vecchio fienile con annessa colom-baia, oggi ristorante e camera con in-gresso indipendente, oltre a mantenere l’architettura originale, sono stati ristrut-turati scegliendo materiali naturali come il legno quale elemento strutturale, al-ternato a elementi in muratura a faccia a vista con mattoni vecchi e intonaco a calce. Non si è fatta semplicemente una scelta di tipologia dei materiali di recu-pero, ma anche di provenienza, contat-tando ditte che operano in un raggio con-tenuto rispetto al cantiere”.

Oltre all’aspetto ecologico della struttu-ra che ne è derivata, l’impatto ambien-tale è altrettanto “verde”?“Il legno e i suoi derivati sono stati i materiali scelti non solo per la sosteni-bilità ambientale ma anche per le loro

caratteristiche coibenti a livello termico e acustico: sia d’estate che d’inverno la temperatura all’interno dei locali è pres-soché la stessa. Inoltre l’aver installato un termo-camino a legna per il riscal-damento, per la produzione di acqua calda abbinata a pannelli solari termici e l’apposizione di infissi esterni con tri-plo vetro, ci ha permesso di raggiungere un’elevata efficienza energetica ed un alto livello di sostenibilità”.

E il ristorante?“Anche, e soprattutto il ristorante ha un’anima ecologica. L’edificio che ospita il locale ristorante ha ottenuto la Classe A energetica, uno dei pochissimi agritu-rismi nelle Marche, con una prestazione globale pari a 11,5KWh/m3. Tutto questo ci ha permesso anche di ridurre i costi. Il ristorante garantisce anche una cucina con prodotti bio e a km0. I nostri campi si estendono per 12 ettari e sono coltivati a orzo, ceci, grano e farro che trasformia-mo che trasformiamo in farine per zuppe profumate e in pane cotto nel forno a le-gna. Abbiamo il nostro orto e gli animali di bassa corte, produciamo salumi, mar-mellate, olio e vino.Per formaggi e altri tipi di carne ci serviamo da bio-agricolto-ri locali. Tutto ciò ci permette di realizza-re piatti della tradizione, curare la cucina

Bio Agriturismo Colle Regnano, verde dentro e fuoriL’Agriturismo Colle Regnano, alla bellezza della pietra chiara sfumata di rosa alla luce del tramonto, dei coppi rustici e delle travi in legno di soffitti e parquet, abbina la tecnologia di materiali e impianti impiegati per ottenere il totale rispetto dell’ambiente. E non solo: la cultura dell’eco-sostenibilità, è per la famiglia Francioni una filosofia, una fede che non si può tradire, tanto meno nella cura dei prodotti coltivati

di L. Radaelli

FOCUS: ENERGIA E AMBIENTE

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vegetariana, ma soprattutto creare”

Altri accorgimenti eco?“L’agriturismo è dotato di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 10kw che è in grado di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica dell’intero complesso. Nei due edifici c'è il tetto ventilato, che favorisce il confort di ventilazione na-turale nel periodo estivo. Abbiamo due vecchi cisterne per la raccolta delle ac-que piovane, da utilizzare per l'irrigazio-ne dell'orto e del giardino ed ancora la fito-depurazione”.

Bio-edilizia, bio-architettura, impian-to fotovoltaico e termo-camino. Questo per la struttura. Immagino che l’eco-compatibilità sia una leva sulla quale concentrare molte energie anche per la promozione turistica, visto comunque la funzione di struttura ricettiva?“Indubbiamente. Abbiamo ricevuto molti riconoscimenti da parte di enti e asso-ciazioni che promuovono comportamenti come il nostro, da Legambiente Turismo per esempio. Siamo inseriti in vari circu-iti di promozione turistica bioecologica che ci aiutano a farci conoscere in Italia e all’estero: ReteEco Turistica provin-cia di Macerata, ICEA Eco Bio Turismo, EcoWorldHotel, AIAB Agriturismi Bio-

ecologici. L’offerta di varie tipologie di alloggi, camera o appartamento, casa sull’albero e colombaia, valorizza ulte-riormente la struttura soddisfando le richieste di ogni ospite. Oggi ci stiamo impegnando per poter ottenere la cer-tificazione: "Ecolabel Europea", avendo tutti i requisiti.”

A proposito di turismo, come va il mer-cato in questo settore? E’ ancora una scelta di pochi o si sta diffondendo? “Diciamo che è un settore in crescita. Le presenze si fanno importanti di anno in anno, anche se c’è da evidenziare una partecipazione straniera molto più alta rispetto a quella italiana. Nonostante l’I-talia sia il paese del sole, non si è ancora diffusa la cultura del turismo “verde”. Gli stranieri arrivano a trascorrere anche una settimana qui da noi, mentre gli ita-liani si concentrano nei fine settimana. Comunque noi continuiamo a crescere, almeno nell’offerta di attività correlate da presentare ai nostri possibili ospiti per incuriosirli. Aggiungere alla fine:In una posizione incantevole nei pressi del parco giochi abbiamo realizzato l'agri-campeggio, con sei piazzole e relativi servizi. Fondamentalmente pensiamo alla partecipazione e alla cura dell’intero nucleo familiare”.

Avete delle attività particolari per allie-tare gli ospiti?“La fattoria didattica riscuote molto suc-cesso. E’ pensata principalmente per i bambini che, fino agli 8 anni circa, vivo-no la loro esperienza verde realizzando quella che negli anni è diventata la loro casetta di legno: l’hanno costruita tutta loro, dall’inizio alla fine, poi l’hanno di-pinta e per quest’anno stiamo pensando alla recinzione. Con i più grandi, da 9 anni, lavoriamo già sull’eco-sostenibilità con attività di “baby agricoltura”. Con cappello di paglia e piccole carriole, an-diamo nei campi e piantano, innaffiano e curano una loro piantina che, magica-mente, il giovedì sboccia ed è pronta poi per essere portata a casa come ricordo o da mangiare! Per i più grandi poi orga-nizziamo eventi di vario tipo, anche priva-ti, cene a tema e cerimonie. Sempre re-stando nello spirito verde, ovviamente!”.

Bio Agriturismo Colle Regnanoc.da Casadicristo, 11 - 62029 Tolentino (MC) Tel. (+39) 0733.967691 – (+39) 335.1278072 www.colleregnano.it

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FOCUS: ENERGIA E AMBIENTE

EVENTI NAZIONALI

PERIODO NOME EVENTO TIPOLOGIA LUOGO SITO

18 – 20 Settembre 2014 KLIMAENERGYFiera internazionale energie rinnovabili per usi commer-ciali e pubblici

Bolzano www.fierabolzano.it

1 – 4 Ottobre 2014 GEOFLUID

Mostra internazionale delle tecnologie e attrezzature per la ricerca, l'estrazione e tra-sporto dei fluidi sotterranei

Piacenza www.piacenzaexpo.it

2 – 4 Ottobre 2014 KLIMAHOUSE PUGLIA

Convegno specializzato per l'efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia in Puglia

Bari, Cittadella Mediterranea della Scienza

www.fierabolzano.it/klima-housepuglia/

8 – 10 Ottobre 2014GREENBUILD EUROPA 2014

Evento dedicato alla for-mazione e comunicazione nell'ambito della sostenibilità nel settore delle costruzioni

Verona www.gbcitalia.org

9 – 11 Ottobre 2014EOLICA EXPO

MEDITERRANEANRoma www.zeroemission.eu

9 – 11 Ottobre 2014 ZEROEMISSION Roma www.zeroemission.ru

22 – 24 Ottobre 2014 ACCADUE0 H2Oenergie rinnovabili, acqua e trattamento acque

Bologna

5 – 8 Novembre 2014 ECOMONDO 2014

18° fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile

Rimini www.ecomondo.com

14 – 17 Novembre 2O14 GLUTEN FREE EXPOAttrezzature, industria dei processi alimentari, salute

Rimini

20 – 22 Novembre PROENERGY BARIEfficienza energetica, energie rinnovabili

Bari

Energia&Ambiente: Calendario fiere ed eventi

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EVENTI INTERNAZIONALI

PERIODO NOME EVENTO TIPOLOGIA LUOGO SITO

17 – 19 GIUGNO 2014 ENERGY SOLUTIONS EXPO

Energie rinnovabili, bio-combustibili, produzione energetica, riciclaggio rifiuti, trattamento rifiuti

Londra (UK)Excel London One Gateway

Royal Victoria Dock

3 – 5 SETTEMBRE 2014RENERGY,

RENEWABLE ENERGY INDIA EXPO

Energie rinnovabili, ambien-te, tecnologie, attrezzature e tecnologia

Greater Noida – INDIAIndia Expo Centre – Expo XXI

25-29 Knowledge Park – II

22 – 26 SETTEMBRE RAI Energie rinnovabili, fiere industriali, tecnologia

Amsterdam (Paesi Bassi)

– International exhibition and congress centre europa-

plein 22

2 – 4 OTTOBRE 2014SALON DEL VEHICULO Y

DEL COMBUSTIBLE ALTERNATIVOS

Energie rinnovabili, veicoli, biocombustili

Villadolid (Spagna)

Feria de Villadolid Avda. Ramon Pradera Villadolid

12 – 13 NOVEMBRE 2014ECOMOBIL –

MOBILITAT NEU DENKEN 2014

Energie rinnovabiliOffenburg

(Germania)

13 – 16 NOVEMBRE 2014 BIOCULTURAenergie rinnovabili, industria dei processi alimentari, pro-dotti ecologici, terapie

IFEMA – Madrid (Spagna)

Avenida Partenon

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SECONDA SESSIONE ore 15.00 – 18.00

UN EXPO PER RACCONTARE IL FUTUROSALUTAGIOVANNI CORBETTA Direttore Generale Ecopneus

PRESIEDEFRANCO PASQUALI Presidente Forum Fondazione Symbola

RELAZIONI INTRODUTTIVEALDO BONOMI Direttore AasterGIUSEPPE DE RITA Presidente CENSIS

INTERVENGONOMAURIZIO LUPI Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ANDREA BIANCHI Direttore Politiche Industriali ConfindustriaCARLO CAMBI Comitato scientifico progetto Unioncamere EXPO 2015 FRANCESCO DELZIO Direttore Relazioni Esterne Atlantia e Autostrade per l’ItaliaCESARE FUMAGALLI Segretario generale Confartigianato EUGENIO GUARDUCCI Responsabile Cluster Cacao e Cioccolato EXPO 2015STEFANO MASINI Responsabile Ambiente e Territorio Coldiretti nazionaleALBERTO MEOMARTINI Vicepresidente Camera di Commercio di MilanoFRANCESCA MOLTENI Amministratore MUSE Factory of Projects DANIELE VACCARINO Presidente nazionale CNA

CONCLUDEMAURIZIO MARTINA Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

ore 18.15 – 19.00 ITALIANI DI FRONTIERA, UN VIAGGIO DAL WEST AL WEB con Roberto Bonzio

SABATO 28 GIUGNOTREIA – TEATRO ARCANGELI

TERZA SESSIONE ore 9.30 – 13.00

COESIONE È COMPETIZIONE Perché l’Italia deve fare l’ItaliaSALUTAGIULIANO BIANCHI Presidente Camera di Commercio di Macerata

CONDUCEMONICA MAGGIONI Direttore Rai News 24

INTERVENGONOGIORGIA ABELTINO Responsabile Public Policy Google ItaliaCATIA BASTIOLI Presidente Terna e Amministratore delegato NovamontALDO BONOMI Direttore AasterBRUNELLO CUCINELLI Titolare Brunello CucinelliFERRUCCIO DARDANELLO Presidente UnioncamereGRAZIANO DELRIO Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri MARIA LETIZIA GARDONI Presidente Coldiretti Giovani ImpresaGIOVANNA MELANDRI Presidente Human Foundation GIAN MARIO SPACCA Presidente Regione MarcheFRANCESCO STARACE Amministratore delegato Enel

CONCLUDEERMETE REALACCI Presidente Fondazione Symbola

SOFT ECONOMY FESTIVAL DELLE QUALITÀ ITALIANE

Festival della Soft Economy dal 24 giugno al 26 giugno 2014 Mogliano, Camerino, Macerata Seminario Estivo, Treia (MC) 27 e 28 Giugno 2014

SEMINARIO ESTIVOMARTEDÌ 24 GIUGNOMOGLIANO TEATRO APOLLO

RIMADE IN ITALYore 9.30 – 18.00 La nuova manifattura urbana, con le stampanti 3D e i makers, e le nostre imprese che nell’export sono campioni del mondo. Ritratto del nuovo made in Italy.

MERCOLEDÌ 25 GIUGNOCAMERINO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

GREEN ECONOMY & GREEN SOCIETYore 9.30 – 18.30Si scrive Green economy, si legge Italia di qualità: la manifattura, i territori, le comunità traggono forza dall’economia verde. Quali politiche strategiche per il Green New Deal del Bel Paese?

GIOVEDÌ 26 GIUGNOMACERATA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

COMPETERE CON LA CULTURAore 9.30 – 18.00Come nasce la manifattura più innovativa? Come può l’Italia agganciare il mercato dell’hi-tech evoluto? Come promuovere una nuova idea di società e di economia? Vedi alla voce ‘cultura’.

VENERDÌ 27 GIUGNO TREIA - TEATRO ARCANGELI

SALUTAFRANCO CAPPONI Sindaco di Treia

RIFLESSIONI INTRODUTTIVEFABIO RENZI Segretario generale Fondazione Symbola

PRIMA SESSIONE ore 9.30 – 13.00

INSIEME PER COMPETEREPRESIEDEERMETE REALACCI Presidente Fondazione Symbola

PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO “LE NUOVE GEOGRAFIE DELLA PRODUZIONE DEL VALORE IN ITALIA” realizzato da Aaster, Unioncamere e SymbolaCLAUDIO GAGLIARDI Segretario generale Unioncamere

INTERVENGONOGIULIANO POLETTI Ministro del LavoroSERGIO ARZENI Direttore Imprenditorialità PMI e Sviluppo Locale OCSEVALERIA FEDELI Vicepresidente Senato della RepubblicaMARCO FREY Presidente Comitato scientifico Symbola e CittadinanzattivaSTEFANO MICELLI Direttore scientifico Fondazione Nord EstROSSELLA MURONI Direttrice Nazionale LegambienteALBERTO ORIOLI Vicedirettore ed editorialista Il Sole 24 OreSTEFANO ZAMAGNI Ordinario Economia Politica Università di Bologna

CONCLUDELAURA BOLDRINI Presidente Camera dei Deputati

“ Se si potesse insegnare la geografia al piccione viaggiatore, il suo volo incosciente, che va dritto alla meta, diventerebbe d’un tratto impossibile”

Carl Gustav Carus

Per uscire dalla crisi dobbiamo cambiare. Non batteremo i nostri mali antichi con vecchie ricette, o guardando l’Italia solo con gli occhi delle agenzie di rating. In un’economia più a misura d’uomo, l’Italia trova il suo spazio perché è la patria della qualità. Che nasce dal legame tra imprese e territori che sperimentano insieme nuove forme di coesione. Dal non profit che si apre a nuove sfide. Dall’innovazione che si lega alla bellezza e alla green

economy: la risposta più autentica ai nuovi bisogni globali e agli stili di vita che cambiano. È il nuovo made in Italy. E se l’Expo vuole offrire al mondo non solo padiglioni ma anche uno sguardo rivolto al futuro deve raccontarlo: puntando più sulle idee che sul cemento. Dobbiamo ripartire dai nostri talenti, sposando il saper fare alle nuove tecnologie, rinnovando con la ricerca tradizioni antiche. Insomma, l’Italia deve fare l’Italia.

PROMOTORI CON IL PATROCINIO

Città di Treia

COESIONE È COMPETIZIONE PERCHÉ L’ITALIA DEVE FARE L’ITALIA

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Agricoltura biologica dal 1980

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SECONDA SESSIONE ore 15.00 – 18.00

UN EXPO PER RACCONTARE IL FUTUROSALUTAGIOVANNI CORBETTA Direttore Generale Ecopneus

PRESIEDEFRANCO PASQUALI Presidente Forum Fondazione Symbola

RELAZIONI INTRODUTTIVEALDO BONOMI Direttore AasterGIUSEPPE DE RITA Presidente CENSIS

INTERVENGONOMAURIZIO LUPI Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ANDREA BIANCHI Direttore Politiche Industriali ConfindustriaCARLO CAMBI Comitato scientifico progetto Unioncamere EXPO 2015 FRANCESCO DELZIO Direttore Relazioni Esterne Atlantia e Autostrade per l’ItaliaCESARE FUMAGALLI Segretario generale Confartigianato EUGENIO GUARDUCCI Responsabile Cluster Cacao e Cioccolato EXPO 2015STEFANO MASINI Responsabile Ambiente e Territorio Coldiretti nazionaleALBERTO MEOMARTINI Vicepresidente Camera di Commercio di MilanoFRANCESCA MOLTENI Amministratore MUSE Factory of Projects DANIELE VACCARINO Presidente nazionale CNA

CONCLUDEMAURIZIO MARTINA Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

ore 18.15 – 19.00 ITALIANI DI FRONTIERA, UN VIAGGIO DAL WEST AL WEB con Roberto Bonzio

SABATO 28 GIUGNOTREIA – TEATRO ARCANGELI

TERZA SESSIONE ore 9.30 – 13.00

COESIONE È COMPETIZIONE Perché l’Italia deve fare l’ItaliaSALUTAGIULIANO BIANCHI Presidente Camera di Commercio di Macerata

CONDUCEMONICA MAGGIONI Direttore Rai News 24

INTERVENGONOGIORGIA ABELTINO Responsabile Public Policy Google ItaliaCATIA BASTIOLI Presidente Terna e Amministratore delegato NovamontALDO BONOMI Direttore AasterBRUNELLO CUCINELLI Titolare Brunello CucinelliFERRUCCIO DARDANELLO Presidente UnioncamereGRAZIANO DELRIO Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri MARIA LETIZIA GARDONI Presidente Coldiretti Giovani ImpresaGIOVANNA MELANDRI Presidente Human Foundation GIAN MARIO SPACCA Presidente Regione MarcheFRANCESCO STARACE Amministratore delegato Enel

CONCLUDEERMETE REALACCI Presidente Fondazione Symbola

SOFT ECONOMY FESTIVAL DELLE QUALITÀ ITALIANE

Festival della Soft Economy dal 24 giugno al 26 giugno 2014 Mogliano, Camerino, Macerata Seminario Estivo, Treia (MC) 27 e 28 Giugno 2014

SEMINARIO ESTIVOMARTEDÌ 24 GIUGNOMOGLIANO TEATRO APOLLO

RIMADE IN ITALYore 9.30 – 18.00 La nuova manifattura urbana, con le stampanti 3D e i makers, e le nostre imprese che nell’export sono campioni del mondo. Ritratto del nuovo made in Italy.

MERCOLEDÌ 25 GIUGNOCAMERINO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

GREEN ECONOMY & GREEN SOCIETYore 9.30 – 18.30Si scrive Green economy, si legge Italia di qualità: la manifattura, i territori, le comunità traggono forza dall’economia verde. Quali politiche strategiche per il Green New Deal del Bel Paese?

GIOVEDÌ 26 GIUGNOMACERATA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI

COMPETERE CON LA CULTURAore 9.30 – 18.00Come nasce la manifattura più innovativa? Come può l’Italia agganciare il mercato dell’hi-tech evoluto? Come promuovere una nuova idea di società e di economia? Vedi alla voce ‘cultura’.

VENERDÌ 27 GIUGNO TREIA - TEATRO ARCANGELI

SALUTAFRANCO CAPPONI Sindaco di Treia

RIFLESSIONI INTRODUTTIVEFABIO RENZI Segretario generale Fondazione Symbola

PRIMA SESSIONE ore 9.30 – 13.00

INSIEME PER COMPETEREPRESIEDEERMETE REALACCI Presidente Fondazione Symbola

PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO “LE NUOVE GEOGRAFIE DELLA PRODUZIONE DEL VALORE IN ITALIA” realizzato da Aaster, Unioncamere e SymbolaCLAUDIO GAGLIARDI Segretario generale Unioncamere

INTERVENGONOGIULIANO POLETTI Ministro del LavoroSERGIO ARZENI Direttore Imprenditorialità PMI e Sviluppo Locale OCSEVALERIA FEDELI Vicepresidente Senato della RepubblicaMARCO FREY Presidente Comitato scientifico Symbola e CittadinanzattivaSTEFANO MICELLI Direttore scientifico Fondazione Nord EstROSSELLA MURONI Direttrice Nazionale LegambienteALBERTO ORIOLI Vicedirettore ed editorialista Il Sole 24 OreSTEFANO ZAMAGNI Ordinario Economia Politica Università di Bologna

CONCLUDELAURA BOLDRINI Presidente Camera dei Deputati

“ Se si potesse insegnare la geografia al piccione viaggiatore, il suo volo incosciente, che va dritto alla meta, diventerebbe d’un tratto impossibile”

Carl Gustav Carus

Per uscire dalla crisi dobbiamo cambiare. Non batteremo i nostri mali antichi con vecchie ricette, o guardando l’Italia solo con gli occhi delle agenzie di rating. In un’economia più a misura d’uomo, l’Italia trova il suo spazio perché è la patria della qualità. Che nasce dal legame tra imprese e territori che sperimentano insieme nuove forme di coesione. Dal non profit che si apre a nuove sfide. Dall’innovazione che si lega alla bellezza e alla green

economy: la risposta più autentica ai nuovi bisogni globali e agli stili di vita che cambiano. È il nuovo made in Italy. E se l’Expo vuole offrire al mondo non solo padiglioni ma anche uno sguardo rivolto al futuro deve raccontarlo: puntando più sulle idee che sul cemento. Dobbiamo ripartire dai nostri talenti, sposando il saper fare alle nuove tecnologie, rinnovando con la ricerca tradizioni antiche. Insomma, l’Italia deve fare l’Italia.

PROMOTORI CON IL PATROCINIO

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INCHIESTA

L'imprenditoria femminile ha retto la crisi meglio di quanto non ab-bia fatto fatto quella maschile: è

quanto emerge da una ricerca Confcom-mercio – Censis presentata a Palermo in occasione del primo Forum Terziario Donna Confcommercio.Negli anni della crisi, a partire dal 2010, sono state iscritte al registro delle im-prese 281mila nuove attività femminili, di cui il 76% nell'ambito del terziario. Se il terziario si conferma il settore più' scelto dalle donne, in testa alloggio e ristora-zione e servizi alla persona, la presen-za delle imprenditrici aumenta anche in settori tradizionalmente maschili come le attività immobiliari (+7,2%) e quelle fi-nanziarie e assicurative (+4,3%).

Su 100 donne titolari di impresa, il 21,6% ha avviato la propria attività negli ultimi tre anni; se si considerano i soli servizi, la percentuale sale al 23,9%. Si tratta per lo più' di donne giovani, e in alcuni casi giovanissime. Ben il 58,6% (ma nei ser-vizi la percentuale e' del 60,3%) ha tra i 30 e 50 anni, 19,1% meno di 30 e ben il 22,2% più di 50 anni.Significativa è la presenza di straniere, pari al 17,3% del totale. Il 22,7% delle neo imprenditrici aveva un'altra occu-pazione, di tipo per lo più dipendente; il 37,9% era disoccupata o alla ricerca del primo impiego, mentre il 39,4% casalin-ga o studentessa. L'attività terziaria co-stituisce la scelta principale per le donne che hanno deciso di avviare un'impresa

negli ultimi tre anni (sceglie questo set-tore il 76% delle nuove imprenditrici) e ancora di più lo e' tra le giovani e gio-vanissime: ben l'82,3% delle nuove im-prenditrici con meno di 30 anni sceglie i servizi per l'avvio di una nuova attività, e stessa preferenza esprime il 78,2% di quante hanno tra i 30 e 50 anni. Tra gli ambiti più gettonati si contano 74 mila nuove attività di commercio al dettaglio (abbigliamento, alimentare, arredo, etc), 35 mila attività di ristorazione e catering, 24 mila istituti di bellezza, centri esteti-ci, quasi 20 mila imprese di commercio all'ingrosso; ancora circa 8 mila donne si sono registrate alla Camera di commer-cio rispettivamente come agenti o inter-mediari assicurativi, e altrettanti come

Le imprese rosareggono la crisiSecondo una ricerca condotta da Confcommercio – Censis, negli ultimi 5 anni a fronte di una riduzione del numero di imprenditori (- 205mila unità) la componente femminile ha registrato una miglior tenuta ( - 47 mila unità contro - 158 mila unità maschili)

a cura della Redazione

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agenti immobiliari, mentre 5 mila hanno avviato servizi in nuove attività' di manu-tenzione e pulizia di edifici. Il terziario si conferma come il settore che gode di miglior salute. Il numero delle impren-ditrici e' rimasto pressoché invariato ne-gli anni (-0,3% tra 2009 e 2013) mentre si rafforza il suo peso sull'economia: la quota di imprenditrici terziarie sul totale e' passata dal 66,6% del 2009 al 68,9% del 2013. I servizi di alloggio e ristorazio-ne sono i settori dove con quasi 140 mila imprese le donne rappresentano il 42,9% della base imprenditoriale. Le donne consolidano la loro presenze anche nelle molteplici attività di servizio alla perso-na, che hanno a che vedere con il benes-sere individuale (centri estetici, tatuatori,

ecc.), ma anche sociale (attività legate all'organizzazione di eventi): un settore importante (con 207 mila imprese racco-glie l'8,5% delle iniziative imprenditoriali nel terziario) e che vede le donne pro-tagoniste, con 113 mila imprese, pari al 54,4% del totale. Nell'assistenza sociale solo tra 2009 e 2013 il numero degli im-prenditori e' aumentato del 4,8%, e tra le donne del 5,1%. Qui le imprenditrici gio-cano un ruolo determinate, rappresen-tando ben il 59,2% della base impren-ditoriale. Le imprenditrici si sono fatte strada anche nelle nicchie emergenti di attività' terziaria, tradizionalmente de-stinate all'intrapresa maschile, come le attività' finanziarie e assicurative, di bro-keraggio, intermediazione, subcontrac-

tor, dove rappresentano solo il 29,5%. Negli ultimi anni il settore e' cresciuto grazie esclusivamente all'apporto delle imprenditrici, aumentate del 4,3%. Nelle attività immobiliari, la presenza femmi-nile, già buona (rappresentano il 44,5% della base imprenditoriale) si rafforza ulteriormente, segnando un +7,2% tra 2009 e 2013. Anche nel settario alcuni settori hanno subito la crisi. Il più penalizzato, in ter-mini assoluti e' stato il commercio, set-tore centrale dei servizi (quasi la meta' delle imprese terziarie e' attiva nel com-mercio) che ha perso tra 2009 e 2013 quasi 30 mila titolari di imprese (-2,3%), soprattutto donne (-18 mila, per un de-cremento del 4,4%).

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LUCI DELLA RIBALTA

Un'intervista a quattr'occhi, o forse dovrei dire live, come uno spet-tacolo teatrale, perché quando

parla, nel suo modo di esprimersi, di scandire le parole, di rispondere, c'è un'intensità davvero unica. Chi passa per la saletta dove stiamo conversando inevitabilmente si ferma e si gira. “Ma è…”? Sì, è lui, e ognuno lo ricorda in un'occasione diversa: la voce narrante di “Geo & Geo” e “Alle falde del Kilimangia-ro” e di molti spot nazionali, lo speaker de La7, Hase 24 e dei canali satellitari, Yacht & Sail, Leonardo, Sitcom, Anica Flash, Nuvolari, o ancora il doppiatore di Dolph Lundgren, Chazz Palminteri, Bru-ce Payne, Ron Silver, James Russo, solo per citarne alcuni. Sul palco Luca Violini rievoca (con il suo RadioTeatro) gli attori degli anfiteatri greci e romani, che con con la sola potenza della voce offrivano spettacoli di grande suggestione. Oggi ci presenta un nuovo progetto che ha come protagonisti i libri, le emozioni, il piacere dell'ascolto.

Tempo di primavera, tempo di novità: cosa c'è dietro le quinte?“Ho messo in piedi con alcuni colleghi un progetto di natura culturale, che mira a collegare chi scrive a chi legge e ascolta, tramite le emozioni suscitate dalla voce. Chi apre un libro ha bisogno di uno spazio di intimità per stare con se stesso; così abbiamo pensato di far leggere ad un at-tore/doppiatore dieci pagine di un'opera, portando chi ascolta direttamente nella trama, attraverso un crescendo di sug-gestioni. Ci siamo resi conto che la gente ha voglia e bisogno di sognare, di emo-zionarsi”. Nel concreto, come si realizza il vostro progetto?“Abbiamo creato il portale web 'Lepri-mediecipagine.it', di proprietà di Quelli-checonlavoce...Produzioni, con libero accesso per il pubblico, che contiene una selezione di file audio delle sinossi di grandi classici della letteratura italiana e straniera (da

riscoprire e/o rivalorizzare) e file audio di opere di scrittori emergenti o anco-ra poco conosciuti. Il sito non contiene audiolibri, ma solo ed esclusivamente file audio di quelle dieci pagine, ritenute dall’autore medesimo o dall'editore più emozionanti e coinvolgenti”.

Una nuova vetrina per il mondo della letteratura e delle arti scritte quindi?“Sì, abbiamo ideato una piattaforma di comunicazione alternativa realizzando così il file audio delle dieci pagine dell’o-pera, che stimola e promuove la lettura, la scoperta di nuove opere editoriali e di nuovi autori emergenti e naturalmente contribuisce alla diffusione e alle vendite delle opere editoriali. Il progetto si pre-figge quindi, con l'uso di un'anteprima audio letta da doppiatori/attori professio-nisti, di incuriosire l'utente a continuare poi la lettura, in maniera autonoma ac-quistando il testo”.

Che ruolo gioca in questi termini il dop-

La voce delle Marche: Luca VioliniAttore, doppiatore, speaker di successo, è la voce italiana di Pardo, uno dei protagonisti della gettonata serie televisiva “Il segreto”. Con il portale “Leprimediecipagine” lancia una nuova inedita idea di promozione culturale

di A. Dachan

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“La voce come unico e vero strumento evocatore della parola scritta”

piatore?“Il doppiatore/attore rappresenta l'a-nello di congiunzione tra lo scrittore ed il lettore senza condizionare l'intimità di quest'ultimo nella scoperta personale del testo. La voce riveste esclusivamente il ruolo emotivo di portare il lettore a cer-care intimamente il contatto con l’autore proseguendo nella lettura del testo. 'Le-primediecipagine.it' vede impegnati dop-piatori/attori professionisti e studi per la registrazione dei file audio per rendere un servizio di altissimo livello ed adegua-to alla qualità delle opere a catalogo”.

Cosa deve fare un autore che voglia es-sere inserito nel portale?“Tutti i contenuti presenti nel portale saranno inseriti su richiesta degli scrit-tori/autori o degli editori che, in base ad un regolamento di utilizzo del servizio e con semplici operazioni online potran-no commissionare la realizzazione e la conseguente pubblicazione del file audio con dieci pagine dell'opera, delle infor-

mazioni utili per il lettore (copertina del libro, casa editrice, numero pagine, in-formazioni per l'acquisto, costo, catene di distribuzione) ed altri servizi aggiuntivi quali ad esempio le interviste con l'auto-re, redazionali, recensioni, ecc”.

Torniamo per un istante al palco: dove la vedremo prossimamente?“Sarò impegnato in diversi reading e nel-la mia ultima produzione, uno spettacolo di RadioTeatro liberamente ispirato ad un'opera di Agatha Christie, che porte-remo in diversi palchi d'Italia. Le prime date hanno riscosso un grande succes-so. Il pubblico ascolta la tua voce e con la voce ti risponde, attraverso i suoi applau-si e le sue acclamazioni. È uno scambio che suscita molte emozioni perché lo percepisci in diretta, diversamente da ciò che accade con i doppiaggi di serie Tv, come Il Segreto ad esempio, dove il gra-dimento ha altri termini di misurazione”.

“Il Segreto” è stato certamente una sor-

presa per molti: secondo lei, a cosa è da attribuire il successo di questa serie spagnola?“Il successo è stato assolutamente ina-spettato: non immaginavano che po-tesse ottenere simili consensi in Italia. In questa telenovela presto la mia voce al personaggio di nome Pardo uno dei 'cattivi'. Penso comunque che i fattori siano diversi: l'ambientazione, i costu-mi d'epoca, la struttura della trama, ma l'elemento principale è che si tratta di una telenovela che, nella sua semplicità, regala emozioni, fa sognare, dove i buo-ni sono buoni e i cattivi sono cattivi. La gente ha bisogno di chiarezza, di vivere sensazioni positive, di lasciarsi andare, di staccare dalla serietà del quotidiano. Ci piace essere complici di queste paren-tesi di piacere”.

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aeroporto delle Marche

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CULTURA

Il bene è stato il tema della ventisette-sima edizione del Salone del Libro di Torino, in scena dall’8 al 12 maggio al

Lingotto Fiere. E’ stata l’occasione, per le Marche, regione dalla forte sensibilità per il patrimonio comune dove la qualità della vita è alta, la religiosità è sentimen-to radicato e il saper fare artigiano regna, per presentare il concetto del bene decli-nato alle proprie qualità e peculiarità.

La Regione partecipa al Salone del Libro da vent’anni, segno dell’importanza che viene attribuita alla lettura, ai libri e al mondo editoriale più in generale. L’ap-puntamento del Lingotto è, oltre che un prestigioso festival culturale, un’impor-tante vetrina professionale e commercia-le per editori, librai, bibliotecari, agenti, illustratori e traduttori. Rappresenta un’occasione unica, e dall’eco internazio-nale, per presentare non solo il settore dell’editoria regionale, ma anche il profilo culturale delle Marche.

I 47 espositori e gli oltre 60 appuntamen-ti, hanno offerto ai visitatori del Salone numerosi spunti per cogliere il valore aggiunto delle Marche in termini cultura-li e turistici, con un programma ricco di presentazioni, incontri con editori, espo-sizioni e approfondimenti.

Lo stand, oltre 120 metri quadrati, com-prendeva anche una sezione dedicata all’offerta turistica, in perfetta armo-nia con il tema del “bene”. “Il bene, non

come oggetto materiale, ma come valore portante della nostra terra. Sinonimo an-che di beni culturali, in una regione dove la bellezza è stata tradotta da artisti ge-niali sotto forma di musica, poesia, arte e architettura”, ha dichiarato Vittoriano Solazzi, Presidente dell’Assemblea legi-slativa delle Marche.

“Le Marche, con lo slogan #destinazione-marche, si sono proposte per la “cultura del fare bene”, ha specificato l’assessore regionale Pietro Marcolini, “con le eccel-lenze rappresentate dal mare, dalla na-tura, dalla cultura, dalla spiritualità, dai borghi e dai prodotti tipici”.

Il tema delle donne, figure coraggiose e importanti per l’impegno culturale e intellettuale nel Novecento, ha aperto la prima giornata di incontri allo stand marchigiano, con la presentazione del volume a cura di Lidia Pupili e Emanuela Sansoni (edizioni Aras). Il libro raccoglie gli atti del Convegno nazionale di studi tenutosi a Macerata nel novembre 2013 e contiene le biografie di politiche, femmi-niste, sindacaliste e intellettuale eviden-ziandone il ruolo svolto nei tempi.

Tra gli appuntamenti in programma presso lo stand regionale quelli dedicati alla storia della stampa satirica dal 1848 al 1999, sul centenario della Settimana Rossa e i campi di concentramento nelle Marche, e sulla stagione politica a cavallo degli anni Settanta/Ottanta con un focus

sul Pdup (Partito di Unità Proletaria). Una serie di presentazioni è stata dedicata al “Segno dei tempi” con approfondimenti sulle vicende politiche italiane dal 1978 al 1984, ripercorse attraverso la storia del Pdup, considerato “un piccolo partito di quadri, che sapeva guardare avanti, anti-cipando le tendenze in atto”, come ha ri-ferito Lucina Castellina che ha partecipa-to alla presentazione del volume Da Moro a Berlinguer. Il Pdup dal 1978 al 1984, di Valerio Calzolaio e Carlo Latini (edizioni Ediesse). Il volume ripercorre le origini del partito partendo dal sequestro Moro per poi trattare diffusamente il 1984, anno della morte di Enrico Berlinguer, chiudendo con l’assemblea nazionale del Pdup che assunse la scelta di terminare la propria esperienza politica.

A fare da collante tra l’offerta culturale e quella turistica, inoltre, le presentazioni di importanti festival come “Futura” a Ci-vitanova (25 luglio – 3 agosto), “Biumor” di Tolentino – partito a marzo e in chiusu-ra ad agosto -, “Macerata Racconta-Mar-che Libri” (appena conclusosi) e “Piceno d’Autore” a San Benedetto del Tronto, passando per il confronto sui sistemi museali e sul Distretto Culturale Evoluto con l’esperienza del progetto di Urbino e Montefeltro, esempio eclatante di model-lo di sviluppo locale a traino culturale che integra cultura, economia, nuove tecno-logie, creatività e formazione.

Le Marche da leggere e che leggonoAl Salone del Libro di Torino la Regione ha presentato il suo ricco patrimonio culturale abbinato all’offerta turistica. Un binomio vincente nella patria del “fare bene”

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CULTURA

Una vita dietro la telecamera, come video operatore, film maker, ma anche fotografo. Come ha iniziato

la sua carriera?“Ho iniziato la mia attività come operato-re video nel 1995 quando ero in Albania. Per certi versi sono figlio d'arte: mio pa-dre, Ibrahim Berdaku, era un noto regi-sta, un innovatore che ha portato in sce-na spettacoli come il Barbiere di Siviglia già nel '79, nonostante le difficoltà legate al regime comunista. Ha lavorato molto anche in America, aveva una visione del mondo e dell'arte molto aperta. Un gior-no mi ha regalato una telecamera e da lì è scattata per me la scintilla. A quindici anni è arrivata la mia prima esperienza come operatore video per una TV e qual-che anno dopo ho aperto un mio studio".

Cosa l'ha portata nelle Marche?“Sono venuto il Italia nel 2000, raggiun-gendo gli zii a Loreto. Ho lavorato per qualche tempo in fabbrica e, nel frattem-po, ho frequentato corsi di cinema, grafi-ca, regia e, infine, la scuola di teatro e la grafica digitale CSD Poliarte. Ora ho uno studio in cui presto la mia opera come

fotografo, operatore, direttore della fo-tografia; inoltre, collaboro con Mediaset, Sky e soprattutto con la Rai nazionale”.

A distanza di tanti anni, cosa può rac-contare di questa regione? “Le Marche sono una regione bellissima. Ho viaggiato in tutta Italia e ho girato il mondo, ma devo dire che questo terri-torio ha una bellezza rara, unica. Ogni scorcio ha una sua storia, una sua pe-culiarità che vale la pena di scoprire e raccontare. Le Marche ti danno qualcosa in più che altrove non c'è e ti chiedono lo sforzo di cercare, di scoprire, perché è come se non volessero raccontare troppo di sé. C'è tanta storia, tanta cultura, ma forse non sono adeguatamente valorizzate. At-traverso il mio lavoro posso offrire uno sguardo al telespettatore che altrimenti non avrebbe. Ognuno di noi ha una visio-ne diversa dall'altro, nulla è lasciato al caso e la telecamera dà la tua dimen-sione alle immagini, offrendo frammenti irripetibili e dettagli preziosi”.

Tra i suoi tanti lavori, puoi raccontarci di

quando ha ripreso le Marche dall'alto?“Nel 2012, in occasione della visita di Papa Benedetto XVI nelle Marche, ho effettuato riprese per Rai1, destinate al programma A sua immagine, accom-pagnato dal Corpo della Forestale. Vista dall'alto la regione è ancora più bella, con quella varietà di paesaggi che la caratterizza e che regala emozioni uni-che: riesci ad apprezzare l'alternarsi del mare, dei borghi, delle colline, dei corsi dei fiumi, delle montagne e il loro insie-me si presenta ai tuoi occhi come un mo-saico di rara suggestione. E poi il volo in sé è qualcosa di magnifico, ti fa sognare, ti dà la sensazione che puoi fare tutto, ridimensiona le tue preoccupazioni e ti fa sentire libero. Per Rai 3, programma Geo & Geo, ho effettuato riprese volando in parapendio: adrenalina pura miscela-ta all'incanto di immortalare dell'alto le bellezze di Ascoli Piceno”. A livello professionale, le Marche offro-no buone possibilità?“Nelle Marche c'è il problema che spes-so i professionisti locali non sono ade-guatamente considerati. Capita che ci

Adriatik Berdaku: vi racconto le Marche con la mia telecameraIl suo destino è scritto nel suo nome: Adriatik, come quel mare che collega l'Albania, sua terra d'origine, all'Italia e alle Marche, che ha scelto come patria del cuore

di A. Dachan

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CULTURA

si rivolga ad operatori fuori regione per dei lavori, senza tenere conto delle com-petenze e dell'esperienza che esiste in loco”.

Che rapporto ha con la sua telecamera?“Per descrivere la nostra relazione ti racconto un aneddoto che mi è successo quando lavoravo con un regista di Vene-zia: una volta ho preso la sua telecamera e per l'ho appoggiata a terra. Lui mi ha lanciato uno sguardo cupo e m ha detto: “La telecamera e la moglie sono tue, non si lasciano a nessuno”. Aveva ragione: la telecamera è la mia vita, mi accompagna da quando avevo quindici anni, è il mio terzo occhio. Anche quando non lavoro, lei è sempre con me e sempre con un ruolo da protagonista. La mia famiglia è coinvolta nella mia passione e spesso loro sono i giudici più severi”.

Tra foto e video, cosa preferisce?“Bisogna premettere che un operatore video deve anzitutto conoscere bene la fotografia e le sue tecniche, altrimenti è come se gli mancasse una gamba. Io ho fatto il percorso all'inverso: ho comincia-to con la telecamera e poi mi sono dedi-

cato anche alla fotografia. Si tratta di due mondi diversi: con la telecamera devi raccontare una storia, con tanti passaggi e ogni filmato ha i suoi tempi. La foto-grafia, invece, è un'immagine singola in cui tu devi raccontare tutto: un mondo immortalato in un unico istante, secondo quello che il tuo sguardo coglie di quel momento. Mentre il video ha bisogno di un progetto, nella fotografia cogli l'atti-mo e c'è immediatezza”.

Che consiglio darebbe ad un giovane che voglia lavorare nel mondo del vi-deo-making?“Forse anni fa era più facile per un ra-gazzo emergere: c'erano meno profes-sionisti e la selezione avveniva più rapi-damente. Oggi invece, a scanso di una maggiore preparazione e specializzazione dei gio-vani, diventa sempre più faticoso farsi conoscere e apprezzare perché è cre-sciuta anche l'offerta. Il mio consiglio è quello di fare gavetta, essere pronti a sa-crificarsi e impegnarsi, apprendere il più possibile e restare mentalmente aperti e flessibili. Nessuno di noi sa in partenza dove lo porta la sua strada, ma se c'è

una passione vera, vale sempre la pena di mettersi in marcia”.

A proposito di apprendimento, c'è stata una figura nella sua vita che ha funto da esempio, da maestro?“Al di là di mio padre, io non ho mai vo-luto farmi influenzare da nessuno e per molte cose sono autodidatta. Certamen-te ho fatto tesoro di tutte le esperienze che ho avuto, lavorando anche a fianco di grandi professionisti, ma ho sempre vo-luto portare avanti una mia visione della vita".

Recentemente ha ricevuto un prestigio-so premio: ce ne vuole parlare?“Il 4 maggio sono stato premiato per un concorso fotografico a Comacchio nella sezione cultura, ottenendo il terzo posto: l'opera scelta, tra le 1870 che si sono candidate, ritrae una sposa al tramonto sullo sfondo e in primo piano un vendi-tore ambulante, con in braccio la sua mercanzia. Ho contrapposto la gioia di un matrimonio alle difficoltà di un lavo-ratore”.

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CULTURA

Capita che incontro Franco Cecchi-ni e mi ammicca in modo furbetto. Io, che credo di conoscerlo a fondo

dagli anni settanta, non ci casco quando mi dice: “ti debbo parlare di una cosa e, soprattutto, ti debbo far vedere quel che sto facendo e che nessuno sa, poiché ognuno di voi mi ha sempre visto impe-gnato a realizzare cartelloni di prosa per il Pergolesi di Jesi”. Non solo, aggiungo io, anche a seguire tutto quello che la Cultura, in particolare le arti figurative, propone in un periodo di vacche magre che nemmeno in India. Ma tanto nessu-no muove quel che abbiamo da secoli,

al limite lo ignora. Perché ignoranti, ma questo è un altro discorso. Vengo poi a conoscenza della sorpresa di cui mi vo-leva parlare: le sue foto. Il che mi prende alla sprovvista: figuriamoci, negli anni abbiamo discusso, più o meno anima-tamente, di cartelloni, di registi, di atto-ri, abbiamo realizzato insieme idee che coinvolgevano, comunque, il Palcosce-nico. Ed io mi dovrei mettere a parlare delle tue foto? Armato di buona volontà, vado alla Galleria Contemporaneo, tanto, mi dico, ci sono i pittori della domenica e anche i fotografi del week end. Sorpre-sa quando le immagini escono, una ad

una, e si posizionano perché gli occhi, e la mente, le possano esaminare. Al di là della straordinaria ed efficace ambienta-zione, Cecchini ci mette ko. E lentamente scorrono davanti ai nostri occhi immagi-ni che ci portano nel mondo dell’imma-ginario travestito da sfondo per le sensa-zioni che dalla mente passano all’occhio in un frammento di secondo. Pure inven-zioni che passano dalla poesia del calore espresso dall’umanità protagonista sia come interprete principale sia come rea-lizzatore di opere, alle forme che trovano una nuova sostanza, un’anima pittori-ca che sembra voler essere il fulcro di

Grande successo per la mostra fotografica di Franco Cecchini che si è tenuta alla Galleria Contemporaneo di Maiolatesi G. & C. a Jesi

di Giovanni Filosa

“Riflessi condizionati”

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una rappresentazione teatrale. Laddove dramma e vita si incrociano, comicità e sentimento si contrastano, ma sem-pre con un occhio attento alla sostanza dell’esistenza. Nelle foto di Cecchini, che erano divise in tre stanze con titoli diversi, c’è la storia di un animo, il suo, che ha voglia di raccontarsi e ricordare le impressioni che la sua vita tra le arti figurative gli ha regalato. Ci sono scatti che ci ricordano … ma no, non ci ricor-dano nessuno, perché puoi aver frequen-tato mille mondi in una vita ma quello che esprimi, se non sei arido, è solo te stesso. Una ricerca della bellezza è alla

base delle opere di Cecchini, tutte rea-lizzate dove la cultura e la bellezza sono di casa, per essere mostrate al pubblico che le fa sue e le elabora. Musei, anti-chi palazzi, teatri, quinte di neve, finestre che farebbero invidia a Hopper o Magrit-te, eccoli tutti lì, usciti dalla mente che cerca la sua filosofia, la sua soddisfazio-ne estetica, così come ci piace pensare abbia fatto Cecchini scegliendo gli istanti in cui l’acqua cessa quasi di muoversi o i riflessi sui vetri rimandano i refoli di una coscienza. Colpisce, Cecchini, i suoi “Ri-flessi condizionati”, così aveva intitolato la mostra dei suoi lavori, sono i riflessi

di una generazione che ha visto e goduto della cultura e l’ha fatta sua, perché an-cora circolante nel “dna” di questo Pae-se. Ma fino a quando dureranno i riflessi dell’anima che Cecchini ci propone dopo aver girato il suo “io” come un calzino? Non lo sappiamo, come non sanno dove vagare quei “notturni” di Rialto o i vian-danti “di passaggio”. Tutto si muove e poi tutto si ferma e si fissa. In fondo alle coscienze.

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TENDENZE

Mi piace pensare a questa rubrica “Tendenze e Moda” un po’ me-taforicamente come a una lente

curiosa in grado di svelare volti nascosti di oggetti che frequentiamo e maneggia-mo con fare abitudinario.Per esempio in profumeria, tra un sapo-re dolce e un odore acerbo, vi siete mai chiesti da dove vengano i profumi, quale sia la loro origine e quella dei loro cre-atori? Proprio l’altro giorno assaporavo l’ammaliante fragranza di Ferragamo o il dolce retrogusto di Chanel n. 5… che storia hanno? Da quale lungimirante ol-fatto nascono?E allora un pizzico di ricerca, quasi im-mediata grazie alle risorse del web. Salvatore Ferragamo, classe 1898 e non anni 2000 come molti di noi si aspette-rebbero, era un artigiano calzolaio che

produceva scarpe su misura. Dagli Stati Uniti, ritornò a Firenze nel 1927 fondan-do il suo laboratorio in via Mannelli 57 e cominciando a vestire i piedi anche delle donne italiane. Nel ’39 il futurista Lucio Venna, realizzò la prima campagna pub-blicitaria per il marchio “Ferragamo”. Negli anni Cinquanta, dopo un periodo di tracollo economico, Ferragamo ebbe l’occasione di realizzare scarpe per le più famose dive del jetset internazionale distinguendosi per creatività e inventiva. Il successo venne con la versatilità di un artista calzolaio che conciliava creazioni più bizzarre e audaci con altre estrema-mente eleganti e dall’aria tradizionale. Il passaggio alla casa di moda avvenne con la moglie Wanda e i figli dopo la sua morte nel 1960, un passaggio quasi ob-bligato che ha trasformato le mani ar-

tigiane, veloci e imprevedibili di un cal-zolaio visionario in uno dei marchi più famosi e ricercati sul mercato. Questo è quel sapore in più che possiamo intrave-dere nelle trasparenze di una boccetta di profumo, questa la storia che rende ine-vitabilmente tutto più prezioso. E per citare Coco Chanel “La moda pas-sa, lo stile resta”… non possiamo non credere che lo stile stesso non sia frutto della storia, dei racconti, della curiosità di chi ricerca e sperimenta. A proposito di Coco Chanel… in primo luogo ho scoperto che non si chiamava così, sfatando il mito delle due C incate-nate, la famosa Coco in realtà si chiama-va Gabriel Bonheure Chanel, nacque nel 1883 a Saumur. Dopo un’infanzia difficile che la portò anche per un periodo forza-to in convento, Gabrielle, a diciotto anni,

Le stravaganti origini dello stile

di B. Piccolo

Da Chanel a Ferragamo

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cominciò a lavorare come commessa a Moulin presso un negozio di biancheria e maglieria. Sembra che in quegli anni, ma su questa interpretazione convivo-no pareri contrastanti, Gabrielle visse una breve esperienza come cantante in alcuni locali tanto che il soprannome “Coco” nacque dalla canzone “Qui qu’a vu Coco?”, o forse il soprannome nacque da strani gorgheggi che la futura stilista usava intonare la mattina al risveglio… ci rimarrà il dubbio!La creatività emerse attraverso la realiz-zazione di cappellini alternativi in un ap-partamento parigino nella zona del Bou-levard Malesherbes. In un’epoca in cui il cappello non era considerato tale se non sontuoso, ricco di piume e drappeggi, Coco Chanel realizzava semplici cappelli in paglia con fiori in raso o singole piu-

me. Fu scioccante per la moda del tempo ma contemporaneamente si aprirono le nuove strade della moda parigina. Nel 1912 Chanel cominciò ad ampliare la sua collezione di cappellini con maglio-ni, gonne e qualche vestito. Era davvero una questione di stile anche la scelta di trasformare la vita in lavoro e il lavoro in vita.“Per prima cosa io non disegno, non ho mai disegnato un vestito. Adopero la mia matita solo per tingermi gli occhi e scri-vere lettere. Scolpisco il modello, più che disegnarlo. Prendo la stoffa e taglio. Poi la appiccico su un manichino e se ne va, qualcuno la cuce (…) in tutta sincerità non so nemmeno cucire”.Credo che proprio la convinzione di an-dare oltre la mera operatività per tra-sformare il lavoro in ingegno abbia fatto

la differenza per una donna che è diven-tata icona della moda, dettame di una tendenza inconfondibile.Insomma chi lo avrebbe mai immaginato di poter percorrere storie così interes-santi solo grazie a fragranze conosciute? Chi lo avrebbe detto che un pizzico di cu-riosità mi avrebbe aperto la possibilità di scoprire retroscena così poco conosciuti della moda e dello stile con la S maiu-scola?Resta il fatto che la prossima volta che entrerò in profumeria assaporerò quel-le fragranze scoprendone un sapore di-verso, intenso, oserei dire sfaccettato e multiforme come le vite di chi le ha cre-ate.

Da Chanel a Ferragamo

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IL GIARDINOSEGRETO

A CASA DI

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Ascoli, oltre ad essere uno stupendo centro me-dievale, è anche una stupenda città rinasci-mentale. Tra il 1400 e il 1500 il capoluogo pi-

ceno visse un'epoca di grande fioritura artistica ed intellettuale,oggi ancora percepibile attraverso uno sguardo al centro storico della città.Sono di quest'epoca, infatti, i meravigliosi palazzi signo-rili costruiti nella caratteristica pietra bianca di traverti-no, come il palazzo Ferretti, all'interno del quale si trova il Giardino Segreto.Il palazzo settecentesco fu abitato dalla famiglia Ferret-ti fin dai primi anni dell'Ottocento e si trova in uno dei quartieri storici della città , la"piazzarola", ai piedi della collina dell'Annunziata, attorno al complesso monastico dedicato a San Michele arcangelo, oggi quartiere signo-rile, dedalo di rue, palazzi nobiliari,cortili, giardini end edifici religiosi che si inseriscono con estrema decisio-ne fra le rovine dell'antico ambiente romano.La casa, già presente in uno scritto realizzato dal pro-fessor Luigi Serra sugli edifici monumentali della provincia, si trova in quello che viene definito il Cardo Massimo, una delle due arterie principali dell'Asculum Romana.La stessa facciata del palazzo richiama lo stile di mol-te altre abitazioni del centro storico, con il suo portale settecentesco,inserito su un impianto medievale.

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A CASA DI

Parte principale della struttura è sicuramente il suo giar-dino interno, sospeso al terzo piano dell'edificio. Proprio nel Quattrocento i palazzi cittadini, più fortezze che abitazioni per le loro caratteristiche torri svettanti, si addolciscono creando al loro interno i loro giardini segreti, ricchi di reperti, piante ed aiuole fiorite.

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Ph: Alessandra Raimondi

Per infoIl Giardino SegretoVia Pretoriana, 55 - 63100 Ascoli Picenowww.ilgiardinosegreto.euTel: 3317211529

Questi orti murati sono diventati una delle grandi bellezze na-scoste della città.

Nel 2009 la famiglia Scaramucci, proprietaria dell'immobile da generazioni, ha deciso di aprire la dimora a tutti coloro che desiderano un soggiorno in un’oasi di charme e relax nel cuore della città, facendone un accogliente B&B, adatto a chi cerca un soggiorno in un ambiente ricercato ed accogliente.

La filosofia è quella di rendere ideale il soggiorno degli ospiti, offrendo loro il calore di una casa abitata assieme al piacere di nuove amicizie.

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VIAGGI

SOLUZIONIMID BREAK

SOLUZIONILONG BREAK

A cura di Maraviglia viaggi

www.maravigliaviaggi.it PER STACCARE LA SPINA

info su: [email protected]. 071 2133845

AZZORRE SCONOSCIUTE: PortogalloUnico il Portogallo delle isole Azzorre da scoprire attraverso un tour ideato per vivere a contatto con la natura nelle verdissime e bucoliche isole dell'arcipelago delle Azzorre. Nove puntini verdi sparsi nel blu del Mediterraneo; sconosciute ai grandi flussi tu-ristici eppure così ricche di spunti di viaggio. L’itinerario tocca l’ isola di São Miguel con le sue limpide lagune, la coloratissima Terceira con i caratteristici Misterios e la verde Faial con i suoi tramonti che offrono splendidi panorami anche sulla vicina isola di Pico, sovrastata dal grande vulcano spento e patria letteraria dei balenieri di Moby Dick. Durata: 9 nt/10 gg per un tour di 4 isole

PARTENZE GIORNALIERE DA MILANO E BOLOGNAIl pacchetto comprende: Voli di linea A/R in classe economica, trasferimenti privati da/per aeroporto, sistemazione in camera doppia in hotel 4 stelle con trattamento BB, tutte le escursioni previste in auto privata con autista (senza guida locale), tasse locali e percentuali di servizio.

Quota a partire da euro 1.760 a persona

LE METROPOLI D’ASIA: Bangkok, Singapore e Kuala LumpurUn viaggio di 11 giorni a bordo del lussuosissimo treno Eastern & Oriental Express alla scoperta di tre metropoli asiatiche affascinanti ed ognuna con una forte caratterizzazione: Bangkok, capitale della Thailandia, la città più visitata al mondo con i suoi templi e gli sfa-villanti centri commerciali; Singapore, città-stato e quarto principale centro finanziario del mondo e infine Kuala Lumpur modernissima metropoli malese pregna di tradizioni e culture diverse.

PARTENZE DA MILANO IL 28/06/2014 E DA ROMA IL 27/07 E 24/08/2014Il pacchetto comprende: Volo A/R Thai Airways, trasferimenti a Ban-gkok a Singapore e a Kuala Lumpur con assistente parlante inglese, pernottamento in camera doppia in hotel 5 stelle, 3 pernottamenti in treno Orient-Express, pasti come da programma, personale a bordo del treno e durante le visite sul percorso parlante inglese, guida ita-liana durante la visita a Bangkok, durante la visita a Singapore e nel tour tra Singapore e Kuala Lumpur.

Quote a partire da euro 4.630 a persona, visto, tasse e assicurazioni escluse

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LE PROPOSTE WEEKEND DI MARAVIGLIA A DUE PASSI DA CASA

Piccolo paradiso del fermanoCOLLE INDACO

Natura, quiete e una splendida vista sulle colline di Ortezzano fanno di questo luogo una vera rarità, dove gentilezza e perfetta accoglienza del viaggiatore sono, prima di tutto, uno stile di vita. Che siate in coppia o in famiglia sarà il senso di benessere profondo a colpirvi, tanto da non poter fare a meno di tornare. Il pacchetto comprende: • 2 notti in camera matrimoniale o appartamento con prima colazione • Libero ingresso in Spa con idromassaggio, sauna, bagno turco, percorso Kneipp, doccia emozionale • 1 bottiglia di vino di propria produzione in omaggio. Valido fino al 30/09/2014

Da euro 125 a persona - Ortezzano (FM)

Il calore di una vera dimoraIL GIARDINO SEGRETO

Una casa signorile, dimora di famiglia per generazioni diventa oggi un luogo magico e pieno di fascino per chi cerca un soggiorno all’insegna dell’accoglienza più autentica nel cuore più intimo e segreto della città di AscoliIl pacchetto comprende: • 2 notti in camera matrimoniale La Torre con ricca colazione servita in camera • Romantico aperitivo-buffet al tramonto in terrazzo panoramico con affaccio sui tetti della città di Ascoli. Valido fino al 30/09/2014

Da euro 100 a persona - Ascoli Piceno (AP)

Autentico benessere nel montefeltroHOTEL TERME ALESSANDRA GONZAGAEleganza senza tempo nel vecchio Monastero delle Clarisse, oggi ristrutturato con estrema cura e aperto alla ricettività. Situato accanto alle Terme di Macerata Feltria, l’hotel offre camere eleganti e una Spa funzionale dove riacquistare le energie spese alla scoperta dell’unicità del territorio circostante. Il pacchetto comprende: • 2 notti in camera matrimoniale Magnolia con ricca colazione • Ingesso giornaliero in Spa con sauna, bagno turco, docce emozionali e piscina idromassaggio con getti cervicali • Omaggio di vino in bottiglia. Valido fino al 30/09/2014

Da euro 125 a persona - Macerata Feltria (PU)

L’incanto di antiche pietreANTICO BORGO COUNTRY HOUSEUn borgo di origine trecentesca si converte allo charme e ogni ambiente risulta essere perfetto in un contesto di eleganza dominata dalla pietra faccia a vista. Piscina esterna e parco, godono di una cornice paesaggistica incantevole che rende l’insieme unico e indimenticabile grazie anche all’ottima ristorazione. Il pacchetto comprende: • 2 notti in Deluxe Room con prima colazione • Aperitivo con stuzzichini e calice di vino servito presso ristorante interno • Welcome Gift: bottiglia di vino in camera. Valido fino al 30/09/2014

Da euro 125 a persona - Arcevia (AN)

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VIAGGI

I VIAGGI DIMICHELARefrigerio d'estate… nel giardino dello scienziato

Miei cari lettori, l’estate si avvici-na e con essa anche le gremite volte stellate che tanto ci fanno

stare col naso all’insù.Nelle calde notti estive, quando andia-mo disperatamente in cerca di refrigerio, non v’è nulla di meglio che distendersi su una sdraio all’aperto, in giardino o in terrazzo, e raccogliere sulla pelle quel pochino di venticello che tanto ci dà pia-cere, mentre fissiamo in alto la luna e ammiriamo le stelle.

Sapete che, oltre al vostro giardino o ter-razzo di casa, esiste un posto altrettan-to magico e rilassante, nel verde della campagna, dove potete vivere tutto ciò e, in più, con l’ausilio di sofisticati stru-menti che permetteranno ai vostri occhi di arrivare ancora più su, quasi a toccare quelle lontane stelle. Dov’è? È a Saltara di Cartoceto, al Museo del Balì.

Ci troviamo nella particolare location di una bellissima villa del Settecento, cir-condata da un ampio parco. Un tempo fu la casa di uno scienziato e oggi apre le porte al pubblico, avvicinando adulti e bambini all’astronomia e alle leggi della

fisica in maniera semplice e divertente. La villa ospita un museo interattivo della scienza, un osservatorio astronomico e un planetario, che tutti insieme compon-gono uno dei più moderni e curati scien-ce center del centro Italia. Qualità garan-tita e certificata dalla vostra Michela di fiducia!

Il nostro punto clou per l’estate è indub-biamente l’osservatorio astronomico che, collocato all’aperto, nel giardino del museo, permette l'osservazione in di-retta dei principali corpi celesti del cielo notturno. La moderna dotazione di stru-menti comprende diversi telescopi tra cui il principale, un Ritchey-Chrétien da 40 cm di diametro, e due Coronado, studiati appositamente per osservare il Sole in due diverse lunghezze d'onda. L'osser-vazione ha inizio con il favore del buio e in luglio e agosto resta aperto addirittura sino alle 23:30. Per chi non ha pazienza di stare a fissare la volta celeste, nor-malmente in agosto viene anche allestito un maxi schermo collegato al telescopio che permette di godersi lo spettacolo in diretta ad occhio nudo mentre se ne sta disteso comodamente nel parco. Niente

male, eh?

Se il meteo non fosse favorevole (l’os-servatorio è funzionante solo quando il cielo è sgombro da nuvoloni), la villa of-fre anche un Planetario, che consente in qualsiasi momento di viaggiare attraver-so le più lontane galassie e di proiettarsi nel futuro così come nel passato. Certo, è un cielo artificiale, non in diretta, ma vi assicuro che lo spettacolo è talmente coinvolgente e la spiegazione dei ragaz-zi addetti così affascinante, tra storie e leggende, che resterete letteralmente a bocca aperta.

A completare l'opera, vi è il museo della scienza, uno straordinario e divertente percorso al termine del quale vi risco-prirete appassionati di scienza come non mai. Il museo consta di ben 40 postazio-ni interattive dove è possibile sperimen-tare gli inganni della mente e giocare ad esempio con le illusioni ottiche, con la fusione dei volti, la camera distorta o lo specchio anti gravità, giocare con i colori inaspettati della propria ombra e con gli inganni delle onde sonore, con gli spettri in casa, il silenzio del vuoto o la molla

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DOVE MANGIARE:

Trattoria Al Bali Via San Martino 10, 61030 Saltara (PU)Tel. 390721891781

La locanda del gelso AgriturismoVia Morola, 12, 61030 Cartoceto (PU)Tel. 348 3772135

Symposium 4 stagioniVia Cartoceto 38, 61030 Cartoceto (PU)Tel. 0721 898320

DOVE DORMIRE:

Villa Tombolina Country HouseVia Tombolina sn, 61030 Montemaggiore Al Metauro (PU)Tel. 0721 891918www.villatombolina.it

Villa San Martino Country HouseVia San Martino 10, 61030 Saltara (PU)Tel. 0721 894125www.villasanmartino-countryhouse.it

Albergo diffuso Casa OlivaVia Castello 19, 61030 Bargni di Serrungarina (PU)Tel. 0721 891500www.casaoliva.it

> >

Scrivi a:[email protected] I racconti e le foto più belle saranno pubblicati.

gigante. Ci sono poi le postazioni della meccanica che svelano il segreto delle pattinatrici o il trucco del cadere in sa-lita, il potere della rotazione o i pendoli di Newton. Si conclude con un ripassi-no ai teoremi di Pitagora e di Euclide, al pendolo di Foucault e alla distribuzione Gaussiana. Vi assicuro, di fronte ai bambini potre-ste rischiare di trovarvi in imbarazzo ma..attenzione! se sarete abbastanza veloci nel leggere le didascalie accanto ad ogni esperimento, farete ancora in tempo a salvarvi.

Se si è fatta un’ora tarda, vi ricordo che nelle vicinanze ci sono anche diverse soluzioni non costose per dormire e per mangiare. Bene, ora avete tutti gli strumenti in mano, non mi resta che augurarvi buon viaggio e buon inizio estate 2014!

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CA’ VECCHIA VINO E SFIZIVia Centofinestre 20, Filottrano (AN)Tel. 3395062806

Un’antica casa colonica alle porte di Filottrano si trasforma in un Centro Rurale di Ristoro e Degustazione con piatti semplici e curatissimi basati sulla tradizione agricola locale e sulle stagioni. Vino al bicchiere rigorosamente marchigiano. Impagabile l’atmosfera di serenità che regna tutt’intorno con visioni spettacolari sulla campagna circostante. Perfetto per la buona stagione quando vengono allestiti numerosi tavoli all’aperto.

FRANGIPANE CASUAL RESTAURANTVia S.Agostino 36, Grottammare (AP)Tel.0735736111

Tanti dettagli a creare un’atmosfera romantica al limite del fiabesco fanno di questo locale un luogo unico, perfetto per la coppia e per tutti coloro che cercano classe, intimità e ricercatezza. Il cibo è ottimo e curato sia nella preparazione con prodotti freschi di stagione che nella presentazione. Consigliamo il menù degustazione, che offre la possibilità di assaggiare tanti piatti diversi abbinati ad un’ottima carta dei vini.

TERRAZZA SUL BURANOVia Flaminia Sud 14, Cagli (PU)Tel. 0721781768

Sembra proprio azzeccato il mix di cucina italiana e iberica, proposta di questo locale affacciato sul Fiume Burano. Un menù alternativo e fantasioso, pieno di gusto e colore preparato da uno chef giovane e talentuoso che sa ispirarsi sapientemente all’etnico. Il pesce è principe della tavola con l’imperdibile baccalà o il tonno rosso al sesamo che si scoglie in bocca. Da non perdere la pizza a lievitazione naturale, gustosa e altamente digeribile.

ITINERARI DEL GUSTO

LA BOTTE GAIAPiazza Mazzini 1, Macerata (MC)Tel. 0733236645

Localino davvero incantevole..piccolissimo e ubicato nella bella piazza che accoglie i visitatori in prossimità dello Sferisterio dove è possibile gustare eccellenti aperitivi a base di salumi locali tagliati a mano, focacce farcite e torte salate. La selezione dei vini a mescita è eccellente e abbraccia produzioni regionali, italiane e francesi da gustare d’estate sedendosi in uno dei tavolini all’aperto. Perfetto per un momento di relax e di buona conversazione.

ITINERARI DEL GUSTO

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www.ancona.porsche.itConsumi ciclo combinato: da 9,2 a 6,1 l/100 km. Emissioni CO2: da 216 a 159 g/km.

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TURISMO

Sovra-stimolati dal successo dell’anno zero di Like Tourism, la mente degli organizzatori, la squa-

dra del Consorzio Marche Maraviglia, viaggia alla stessa velocità delle loro mani e piedi ai tempi dell’organizzazione e allestimento della prima edizione. Vola.

Volendo imprimere nella mente di par-tecipanti effettivi e potenziali l’idea che Like Tourism non sia stato e non sarà un evento che semplicemente riunisce gli operatori del settore in una tre-giorni-di-formazione-informazione-networking, caratteristica innovativa sì ma limitata ad avere un impatto di breve termine sulla cultura di fare business turistico nel XXI secolo, iniziano a delinearsi i contorni

della creatura che ha tutte le intenzioni di crescere con il mercato turistico re-gionale.

La volontà è quella di creare continui-tà tra il main event e la serie di related event che possa contribuire in maniera significativa ad innalzare la capacità di accoglienza del sistema turistico territo-riale e a radicare la cultura del turismo, candidandosi come imperdibile occasio-ne per intercettare nuovi scenari e op-portunità.

Come fare? Coltivando il terreno fertile della formazione continua degli operato-ri del settore grazie all’istituzione di un calendario eventi che preceda l’edizione

Like Tourism 2015.In poche parole, accompagnando alber-gatori, ristoratori, guide turistiche e tut-ti i protagonisti della filiera turistica in un percorso che li veda costantemente coinvolti nella crescita del loro saper fare turismo e stimolati nell’applicare, adat-tandole alle proprie esigenze, le pillole formative e informative trasmesse dai docenti-esperti nelle diverse aree d’inte-resse e competenza.

Gli ideatori del progetto puntano a vei-colare seminari sul web tecnicamente definiti webinar, che permettano agli interessati di seguire i corsi/seminari formativi in qualsiasi momento. Si trat-terebbe quindi di brevi sessioni disponi-

il processo evolutivo E’ partita la macchina per l’organizzazione di Like Tourism 2015. Non cresce solo l’attesa per l’evento cult della prossima stagione, ma ci sono grandi aspettative per il percorso formativo a puntate che lo precederà

di L. Radaelli

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bili in diretta streaming con il supporto di piattaforme gratuite alle quali gli utenti vengono indirizzati dal sito di LikeTouri-sm.it, oppure reperibili online dal canale Youtube dedicato. Ovviamente, a garan-zia dell’esclusività del servizio, i conte-nuti saranno a disposizione solo degli utenti registrati alla newsletter che si siano iscritti online.

In linea con le attività di promo-com-mercializzazione messe in campo dal Consorzio Marche Maraviglia e dopo un’attenta analisi svolta dal Comitato Scientifico, la prossima edizione aprirà le porte all’internazionalizzazione at-traverso l’organizzazione di workshop, incontri b2b e seminari che vedranno

la partecipazione di buyer (compratori) esteri, tour operator specializzati nel tu-rismo outgoing, verso l’Italia e l’Europa e che prevedono un’offerta sulle Marche. Provenienti da tutto il mondo, con par-ticolare focus sui paesi del nord Europa (Germania in primis), USA, Russia ed Oriente, i buyer avranno la possibilità di visitare il territorio ed il suo comparto ricettivo oltre ad incontrare (in sezioni create appositamente) i seller (venditori).L’intenzione quindi è quella di organizza-re delle attività mirate pre evento e una giornata dedicata durante la tre-giorni 2015, nella quale la realtà Marche incon-tra le realtà internazionali per promuo-vere la sua offerta cercando così di for-mulare la propria proposta turistica per

diffondere il bello della Regione.

Il processo evolutivo di Like Tourism è quindi ufficialmente iniziato. Quello di Aprile 2014 è stato il banco prova e ora, credendo nelle potenzialità del progetto, si vuole migliorare e correggere il tiro ampliando l’offerta e rendendola di vol-ta in volta più autorevole e tailor made, cucita su misura per tutti gli addetti ai lavori.

Per non perdere le ultime informazioni e approfondimenti www.liketourism.it

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TURISMO

Il fascino di Dubai sbarca sulla riviera del Conero: torna anche quest'anno Marche Endurance Lifestyle, l'atteso

evento che porterà nella nostra regione le personalità più influenti degli Emirati. Una quattro giorni all'insegna delle re-lazioni bilaterali, attraverso uno scambio sul piano economico, culturale e sociale che mira a rafforzare la partnership tra la Regione Marche e gli EAU che, negli ul-timi anni, ha conosciuto un rapido e con-solidato sviluppo. Anche nell'edizione 2014 saranno protagonisti i cavalieri che parteciperanno alla Conero Enduran-ce Cup, la competizione equestre a cui prende parte persino la famiglia dell'e-miro Mohamed bin Rashid Al Maktoum, primo ministro e vicepresidente degli EAU e governatore di Dubai. Sono in programma quattro gare: una sui 120 chilometri valida come prova unica del Campionato Italiano a squadre open, una riservata agli young riders, una sui 90 e un'ultima sui 160 chilometri, la “Road to the Weg”, valida come qualificazio-ne per i migliori cavalieri del mondo ai World Equestrian Games che si terranno a fine estate in Normandia. Rinnovato in

Regione, alla presenza dell'assessore alle Infrastrutture e Protezione Civile Paola Giorgi l'accordo tra gli enti loca-li coinvolti e sistemaeventi.it la società organizzatrice dell'evento rappresen-tata dal suo CEO & Chairman Gianluca Laliscia. La conferma dell'evento per il terzo anno consecutivo si basa sugli eccezionali risultati raggiunti gli scorsi anni, in termini di presenze turistiche, ritorno d'immagine per la regione, inve-stimenti conclusi e relazioni instaurate e consolidate tra le imprese emiratine e le imprese marchigiane. La Regione Mar-che, partner del Padiglione Italia all'expo 2015, punteranno anche sull'Endurance Lifestyle come evento clou per promuo-vere il territorio e le sue eccellenze at-traverso iniziative mirate. Italia ed Emi-rati Arabi Uniti saranno rappresentati da massimi esponenti nel comitato d'onore di Marche Endurance Lifestyle. A partire dal presidente del Consiglio Matteo Ren-zi e da Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum, vice presidente e primo mini-stro degli Emirati Arabi Uniti e governa-tore di Dubai insieme a Sheikh Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum,

principe ereditario di Dubai. Il governo italiano sarà presente con ben quattro ministri: Federica Mogherini degli Affari Esteri, Federica Guidi dello Sviluppo Eco-nomico, Maurizio Martina delle Politiche agricole, alimentari e forestali e Stefania Giannini dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Di rilevanza straordinaria il comparto di entrambi i paesi legato al business con le presenze per gli Emirati Arabi Uniti del ministro per l' Economia, Sultan Bin Saeed Al Mansouri e l' am-basciatore in Italia Abdulaziz Nasser Al Shamsi, Sheikh Mohammed Bin Faisal Sultan Al Qassimi Presidente della Ca-mera Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti, Abdullah Saeed Al Darmaki CEO del Khalifa Fund e per l'Italia Ric-cardo Monti, presidente dell'Agenzia per la promozione all'estero e l'internazio-nalizzazione delle imprese italiane, e Diana Bracco, presidente Expo Milano 2015. Su tutte sarà la presenza della principessa Haya bint Hussein (presi-dente Fei) a impreziosire e sottolineare l'estrema rilevanza sportiva dell'even-to. Inoltre 10 primi cittadini e varie alte autorità locali ribadiranno l'aderenza e

Marche Endurance Lifestyle 2014 Dal 12 al 15 giugno torna sulla Riviera del Conero l'atteso evento che porta nella nostra regione gli sceicchi degli Emirati Arabi Uniti

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l'integrazione territoriale del progetto nella Regione Marche. È stato deciso il trasferimento a Senigallia del Forum Internazionale Italia-Emirati Arabi Uniti previsto per venerdì 13 giugno durante l'evento Marche Endurance Lifestyle dal titolo "Our vision, our future" - "From Mi-lano Expo 2015 to Dubai Expo 2020". Ad annunciarlo è stato lo stesso Presidente della Regione Marche Gian Mario Spac-ca dando il via all'"Operazione Rinasci-ta", con l'obiettivo di mettere Senigallia al centro dell'attenzione internazionale e aiutare la città ed il suo territorio a risol-levarsi dai danni della recente alluvione. Marche Endurance Lifestyle avrà uno dei suoi momenti di maggior interesse in "UAE Days nelle Marche" e nelle attività messe in cantiere sin dallo scorso anno e soprattutto da parecchi mesi a que-sta parte per incentivare e promuovere lo sviluppo delle relazioni economiche tra le Marche ed Emirati Arabi Uniti. In quest'ambito rientrano gli incontri che vedranno coinvolte 85 aziende marchi-giane e 15 imprese emiratine selezio-nate dal Khalifa Fund. I comparti di ri-ferimento esclusivi per l'edizione 2014

dell'iniziativa saranno quelli dell'agro-alimentare e del florovivaismo, secondo un format ormai collaudato che prevede due momenti ben precisi: l'11 e il 12 giu-gno sono in programma incontri B2B con l'obiettivo di far incontrare aziende dei due Paesi allo scopo di prendere in esa-me future possibilità di collaborazione e sviluppo; il 13 giugno sarà la volta delle visite nei distretti industriali marchigiani da parte delle aziende emiratine. Signi-ficativo, senza dubbio, il numero degli incontri previsti: non meno di 1.000, per dare la possibilità a ognuna delle azien-de di rendersi conto in maniera compiuta delle potenzialità dei rispettivi mercati e dei partner. Alla luce delle interessanti opportunità emerse nelle scorse edi-zioni, è confermata anche quest'anno la collaborazione fra Marche Endurance Li-festyle e l'Ospedale veterinario universi-tario didattico della Scuola di bioscienze e medicina veterinaria dell'Università di Camerino, che sarà la struttura clinica di riferimento e di supporto per le gare del-la Conero Endurance Cup in programma sabato 14 giugno. L'ospedale veterinario universitario didattico, struttura sanitaria

con standard di qualità certificati dall'au-torevole agenzia europea Eaeve, è dotato delle più moderne strumentazioni bio-medicali, opera in regime di continuità, con servizio di pronto soccorso H24 reso possibile anche da un finanziamento re-gionale finalizzato all'attivazione di borse di studio destinate a laureati in medicina veterinaria. Centrale sarà il ruolo del-le donne che, durante il Convegno Voci di Donne Arabe focalizzato su Fashion e Design, avrà il massimo momento di aderenza e sintesi rispetto alle recenti parole del Governatore di Dubai Moha-med Ben Rashed Al Maktoum: “Women are the soul of our society. Whatever role a woman takes, her choice is sacred. Her contibution earns our deep respect.” - “ Le Donne sono l'anima della nostra so-cietà, l'opinione di una Donna, qualsiasi sia il ruolo che essa rivesta, è sacra. Il suo contributo merita il nostro rispetto più profondo”. Parole che si traducono in sinergie di altissimo profilo rispetto al settore creativo a livello internazionale dove è preponderante il ruolo femminile.

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TURISMO

Dopo Dustin Hoffmann, è l'attore marchigiano Neri Marcorè, il nuo-vo testimonial della campagna

per la promozione turistica della regione Marche.

Da lunedì a giovedì dell’ultima settimana di maggio sono stati girati gli spot che, da metà giugno, promuoveranno i “turi-smi” delle Marche sui principali media nazionali e regionali.

“Da Senigallia a Urbino, dalle Grotte di Frasassi a Portonovo, da San Benedetto del Tronto al Lago di Fiastra, da Fermo ad Ascoli Piceno. Le location sono state scelte per restituire alle Marche un’im-magine completa e unitaria dell’offerta turistica marchigiana. Un assaggio dei diversi cluster di prodotto turistico di cui si compone la strategia d’insieme”, ha dichiarato il Presidente della Regione e assessore al Turismo, Gian Mario Spac-ca.

“Questa campagna vuole promuovere la

bellezza di tutta la nostra regione utiliz-zando ironia e suggestione e stimolare la curiosità dei turisti”, ha continuato Spac-ca.

Ancora sconosciuta la trama della cam-pagna, di cui però, oltre al protagoni-sta, l’attore Neri Marcorè, si conoscono i registi: due marchigiani doc, Giacomo Cagnetti e Rovero Impiglia. Creativi e af-fermati a livello internazionale grazie a progetti come A guitar hero (Coca Cola) e The Jump (Gillette), che saranno af-fiancati nella produzione dalla Minimum FaxMedia. Il primo ciak è stato all’in-terno delle Grotte di Frasassi, nel sug-gestivo complesso ipogeo conosciuto in tutta Europa. Poi la troupe si è spostata a Portonovo, tra i bianchi sassi e l’acqua cristallina della baia e la torre.

Il giorno seguente le riprese si sono spo-state a Senigallia, sul lungomare della Spiaggia di velluto, dove hanno ricevuto la visita del governatore Spacca e del sindaco della città Maurizio Mangialardi.

“Con lo spot dedicato alla città si vuole lanciare un messaggio forte: – ha dichia-rato Spacca – la stagione estiva è inizia-ta e sta entrando nel vivo sospinta dalla generosità e dalla professionalità degli operatori turistici che sono stati in grado di rilanciare la propria offerta turistica superando ogni difficoltà”.

I Monti Sibillini hanno fatto da sceno-grafia alle riprese del quarto giorno, in particolare il Lago di Fiastra. La monta-gna, i parchi, il mare, l’arte, la cultura e lo shopping infatti sono alcuni dei tanti turismi di cui si compone la proposta marchigiana.

A concludere il tour di riprese, la troupe si è fermata a Fermo, al settecentesco Teatro dell’Aquila.

Non resta che godersi lo spettacolo nello spettacolo, con il nuovo spot che mostra le meraviglie del territorio e che darà nuovo impulso al turismo incoming nella “regione del picchio”.

Neri Marcorè promuove le MarcheClasse 1966, l'attore, comico, imitatore, doppiatore, conduttore televisivo e cantante originario di Porto Sant'Elpidio è il nuovo testimonial della promozione turistica della regione

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TURISMO

Trend turistici in crescita alle Grotte di FrasassiIl Generale Cecchi e la sua squadra celebrano il successo dell’operato di cinque anni di governanceMaggio mese da record con un aumento del 34% rispetto allo scorso anno.

Trend in continua crescita quello relativo alle presenze turistiche alle Grotte di Frasassi, con un in-

cremento di ben il 34 per cento in più rispetto allo scorso anno. Sono infatti 22.000 le presenze registrate alle Grotte di Frasassi dal primo di maggio - nello stesso periodo del 2013 il dato si atte-stava intorno ai 16.500 visitatori. Nume-ri che riportati nella media annuale, dal 1° gennaio 2014, registrano un valore di crescita delle presenze pari al 10 per cento annuo.

A poche settimane dalla scadenza del mandato dell’attuale gestione del Con-sorzio Grotte di Frasassi, il Presidente, Generale Filiberto Cecchi, già Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, sottolinea il successo delle scelte strategiche e delle azioni programmatiche pianificate in questi cinque anni.

“Nonostante la difficile congiuntura

economica e funzionale del Consorzio, cinque anni fa ho assunto questo ruolo con piacere ed entusiasmo, spinto dall’a-more per la mia terra e sicuro di poter valorizzare questo immenso patrimonio naturalistico – ha dichiarato il Generale Filiberto Cecchi. Oggi con grande soddi-sfazione mi congratulo con la mia squa-dra per il successo del suo operato, la visione strategica e l’attenta attività di promozione, preservazione, gestione e sviluppo delle Grotte che ci ha permesso di arrivare a questi risultati con numeri in totale controtendenza con i dati na-zionali. Un grazie particolare va a tutti i nostri dipendenti che con il loro prezioso lavoro hanno permesso il raggiungimen-to di questi obiettivi”.

L’attuale amministrazione del Consorzio fu chiamata nel 2009 a fronteggiare la pesante eredità di una situazione finan-ziaria gravissima, non solo per il Con-sorzio Frasassi, ma anche per lo stesso

Comune di Genga.A distanza di soli cinque anni, il Consor-zio ha vinto la scommessa, e oggi con orgoglio può riconsegnare al Comune di Genga e al suo territorio uno dei siti na-turalistici più importanti e amati d’Euro-pa, con una nuova immagine e una nuo-va spinta propositiva confermata proprio dall’andamento positivo dell’affluenza stagionale.

Dati e numeri che premiano l’intenso lavoro portato avanti dalla squadra che in questi anni ha concentrato la maggior parte degli sforzi nel contenimento dei costi di gestione, nell'ottimizzazione del-le procedure interne, nel miglioramento dei servizi offerti ai visitatori e nella pro-mozione del marchio Grotte di Frasassi, attraverso importanti e programmatiche azioni di marketing turistico e territoria-le. Infatti, grazie ad una accorta e lungi-mirante politica di marketing , il brand Grotte di Frasassi è oggi ben riconoscibi-

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le e altamente desiderabile sul mercato turistico internazionale, con indubbi be-nefici per tutto il territorio. Particolare attenzione è stata dedicata all’educa-zione ambientale e alla formazione dei giovani, testimoniata da un'ampia gam-ma di iniziative offerte alle scuole : nel solo 2013 sono stati realizzati oltre 3.500 laboratori didattici esterni e più di 4.600 visite didattiche all'interno delle Grotte. Risultato conseguito anche grazie alla stretta collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e con Lega Ambiente, che ha premiato il Consorzio con il titolo di “Capitale del turismo scolastico di qua-lità”.

Vincente è risultata anche la strategia di comunicazione intrapresa fin dall’ini-zio, sia nel consolidamento sui principali media nazionali e internazionali, sia nel-la pianificazione di importanti campagne mirate sul web e sui social network oltre a eventi artistici e socio-culturali che,

opportunamente evidenziati dai mez-zi di comunicazione, hanno contribuito a migliorare l'immagine delle Grotte e dell'intero territorio.

Alle affermazioni del presidente si uni-scono anche il saluto e i ringraziamen-ti del Responsabile marketing Maurizio Tosoroni che, terminando il suo man-dato, si dichiara soddisfatto dei risultati raggiunti e onorato di aver potuto lavora-re a fianco del Generale Cecchi.

“A un mese dal termine del mio man-dato, - ha detto Maurizio Tosoroni - non posso che festeggiare l’ottima riuscita del lavoro svolto. Il Consorzio Frasassi oggi rappresenta un'importante eredità che offre grandi prospettive per il futu-ro delle Grotte e per tutta la comunità di Genga. È stata un’esperienza eccezio-nale, una grande sfida vinta grazie alla professionalità e alla tenacia del Gene-rale Cecchi e del suo cda, dei dipendenti

e collaboratori delle Grotte e di tutta la cittadinanza”.“ Mi accingo a concludere questa esal-tante esperienza alla guida del Consor-zio Frasassi con animo sereno - ha detto il Generale Cecchi - onorato di aver of-ferto il mio contributo al servizio del Pa-ese e dei cittadini di Genga; lusingato dei risultati, ottenuti, grato ai componenti della mia squadra – direttore, consiglie-ri, funzionari, personale fisso e stagio-nale – che mi hanno sempre sostenuto con lealtà, professionalità e dedizione; convinto di lasciare agli amministratori che ci succederanno una struttura più solida, più moderna e dinamica, in grado di affrontare le immancabili sfide future.

A questi ultimi auguro di cuore di trovare la volontà e la forza di proseguire lungo la strada tracciata, per garantire una va-lorizzazione sempre maggiore al nostro straordinario complesso ipogeo e al me-raviglioso territorio di Genga”.

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TURISMO

La 32^ rievocazione della Mille Mi-glia ha visto importanti novità sul percorso e sulle giornate di gara.

Dopo circa vent’anni la manifestazione automobilistica “più bella del mondo” ha attraversato tutta la regione, da nord a sud durante la seconda tappa Monte-grotto Terme-Roma. I marchigiani hanno potuto ammirare centinaia di fantastiche vetture, costruite nel periodo della Mille Miglia (1927-1957) con al volante parteci-panti da tutto il mondo. L’evento lo scorso 16 maggio è sceso lungo la costa adria-tica per la SS16 attraversando Pesaro, Fano, Senigallia, Falconara, per poi rice-vere l’abbraccio della città di Ancona con l’attraversamento del centro, corso Ga-ribaldi, piazza Roma, viale della Vittoria per poi avviarsi sul suggestivo itinerario del Conero. La Mille Miglia nei pressi del Poggio di Portonovo prevedeva prove a cronometro per la classifica generale, poi via ancora verso Sirolo, Numana e con un breve tratto di SS16 la coloratissima te-oria di auto ha attraversato Loreto fin su Piazza della Madonna, per poi proseguire verso Recanati, un'altra tappa all’insegna della storia, della cultura e del paesag-gio. Ma le nostre Marche hanno offerto ancora nuovi scorci, strade suggestive, continui festeggiamenti dal numerosis-simo pubblico che ha incorniciato tutti i percorsi urbani e non solo. Per i protago-nisti, altre prove di precisione a cronome-tro nella zona industriale di Sambucheto per inerpicarsi successivamente sul colle di Macerata, dove in Piazza della Libertà c’è stato un altro momento di festa. L’AC Macerata con il presidente Enrico Ruffi-ni (nominato componente del Comitato d’Onore della Mille Miglia) ha contribuito alla scelta dei percorsi per poter offrire i migliori aspetti durante il passaggio in regione. La discesa verso Sforzacosta e

l’itinerario ha poi dirottato verso Sarna-no, Amandola, Comunanza, altre prove a cronometro per toccare infine l’ultimo lembo a sud della regione, la bellissima Ascoli Piceno che si è aperta alla Mille Miglia offrendo i fantastici scorci di Piazza Arringo e Piazza del Popolo. Questo pas-saggio ha idealmente onorato il cente-nario di fondazione dell’Automobile Club delle Marche, che prese vita nel 1914 proprio ad Ascoli. Le centinaia di vetture, con il contorno delle vetture d’assistenza, dell’organizzazione, altre auto d’epoca di appassionati che per un giorno si sono accodati ad una manifestazione da sogno, hanno proseguito verso Teramo, L’Aquila, Rieti per arrivare con il buio a Roma. Tra le belle linee filanti di Mercedes, Alfa Ro-meo, Jaguar, Porsche, Ferrari, l’entusia-smo del pubblico si è acceso anche per le diverse personalità che come ogni edi-zione prendono parte alla gara. Dal pre-mio Oscar Jeremy Irons a Paloma Picas-so, la figlia del grande artista spagnolo, da Brian Johnson cantante degli AC/DC a Bruno Senna nipote del grande Ayrton del quale si sono ricordati poche setti-mane fa i 20 anni dalla scomparsa. Poi altri ex-piloti come Jochen Mass, Martin Brundle, Teo Fabi, il principe Leopoldo di Baviera, l’anchor-men statunitense Jay Leno, la giornalista del TG1 Francesca Grimaldi alla sua decima partecipazione. La Grimaldi ha tra l’altro vinto la classi-fica femminile. Sul traguardo di Brescia hanno vinto i bergamaschi Mozzi-Biacca con una bella Lancia Lambda del 1928. Se per quattro giorni quest’anno l’Italia si è fermata al passaggio della Mille Miglia, è vero anche che nelle Marche si è risve-gliata per un’intera giornata la passione e l’entusiasmo senza età, dalla curiosità dei bambini, all’attenzione culturale e sportiva degli adulti, fino ai bellissimi ri-

cordi dei più anziani, che magari hanno sfidato la notte, il freddo e la pioggia per veder passare da giovanissimi la corsa delle Mille Miglia, la gara che affascinò l’Italia per un trentennio.La favola Mille Miglia nacque nel dicembre 1926, quando quattro appassionati di corse si riunirono per ideare un evento che riaccendesse gli entusiasmi della nazione, risvegliasse le case automobilistiche e vendicasse il ter-ritorio bresciano dallo “scippo” del Gran Premio d’Italia, che era stato trasferito sul circuito di Monza, costruito pochi anni prima. La prima edizione venne disputa-ta nel marzo del 1927 ed i concorrenti dovevano correre lungo la penisola da Brescia a Roma e ritorno per circa 1600 km, da qui il nome Mille Miglia. Vinse una OM con equipaggio Minoja-Morandi ed il sasso ormai era lanciato. Dal ’27 al ’57 sono state disputate 24 edizioni a caval-lo del secondo conflitto mondiale. Anno dopo anno si sono avvicendati grandi campioni, come Nuvolari, Varzi, Fangio, Moss, grandi case, Alfa Romeo, Lancia, Mercedes, Ferrari, si sono migliorate le strade, l’evento ha assunto grande signi-ficato sportivo, ma anche contribuito allo sviluppo sociale, allo sviluppo tecnico, per poi essere caratterizzato dal ’47 in poi anche l’accesso a tanti piloti dilettanti che si sono cimentati nell’impresa estre-mamente difficile ma piena di fascino e passione. L’automobilismo nel periodo di rinascita degli anni cinquanta, ha for-se rappresentato l’aspetto più genuino e coinvolgente, stimolando tanti piccoli co-struttori che hanno riempito con le loro creature artigianali le griglie di partenza dei vari circuiti cittadini, delle gare sui circuiti importanti e ovviamente anche della Mille Miglia.

La Mille Miglia 2014 ha attraversato le MarcheDa Pesaro ad Ascoli Piceno, la sfilata della “più bella d'Italia” ha regalato uno spettacolo di grande suggestione

di Giuseppe Sallusti

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Bugatti - una Bugatti, affascinanti vetture da corsa delle prime edizioni fine anni venti Jeremy Irons - festeggiatissimo

Jay Leno - il celebre personaggio tv americano

PiazzaPopolo - il passaggio in Piazza del

Popolo ad Ascoli in serata

Equipaggio1 - Equipaggio2 - partecipanti provenienti da tutto il mondo

OM - una OM del 1927

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MOTORI

Un’area di oltre 25.000 mq, dei quali 4.800 mq coperti. Due li-velli per l'esposizione: al piano

terra il nuovo, al piano superiore l'usato. Un’officina di 1.000 mq e un magazzino ricambi di ca. 600 mq.Un ambiente di stile e accoglienza, dal design futuristico e originale, nel quale accogliere i clienti facendo loro vivere la sensazione di so-gnare di essere alla guida della vettura dei sogni sulla più piacevole delle strade pur essendo ancora in concessionaria.

Orientamento al marchio, stile di guida, esigenze di linea, disponibilità economi-ca, attenzione ai consumi, all'ambiente e ai comfort. Il cliente prospect, colui cioè che entra in concessionaria con l'intenzione di comprare, trova perso-nale esperto e qualificato, motivato e di-sponibile.La possibilità di trovare in una concessionaria un punto di riferimento anche, e soprattutto, post vendita. Assi-stenza e manutenzione, ordinaria e stra-ordinaria, fanno parte del pacchetto che l'automobilista si porta a casa oltre alla vettura. Questa è la Delta Motors di An-cona. Mercedes-Benz e Smart dal 2006.

Hyundai dal 2012. Volvo dal 2014. L'ec-cellenza del marchio Mercedes convive con l'innovazione e l'originalità di Smart fin dall'apertura, in un crescendo del vo-lume del pacchetto clienti che sempre più trova nell'offerta di Delta Motors la risposta alle proprie esigenze.

Poi il salto, l'apertura ad un marchio, Hyundai, che nella linea si differenzia dall'eleganza classica del marchio tede-sco per la semplicità e compattezza del-le forme e, in termini di pubblico, attira un compratore con esigenze e attitudini di guida completamente diverse. Ma un marchio, quello coreano, leader per l'of-ferta eco dei suoi prodotti. La decisione di ospitare la casa coreana nella presti-giosa sede di Delta Motors viene presa dalla squadra di Jean Pierre Sabbatini, General Manager di Delta Motors, con il chiaro obiettivo di ampliare l'offerta al pubblico mantenendo comunque alto lo standard qualitativo che contraddistin-gue la concessionaria, riuscendo inol-tre a conquistare un importante fetta di mercato. Oggi, nonostante l'andamento altalenante del settore automobilistico,

Delta Motors compie un altro salto di qualità.Da febbraio è rivenditore ufficia-le, per la provincia di Ancona, di Volvo, la casa svedese che vanta l'eccellenza nell'affidabilità, sicurezza e nella resi-stenza delle sue vetture, in tutti i tipi di percorsi. L'operazione, studiata e pon-derata fin nei minimi particolari, vede la sua ragione d'essere nella valorizzazione e nel voler dare continuità alla politica di Delta Motors, che vede la qualità del pro-dotto al primo posto abbinata alla preci-sa e puntuale assistenza al cliente.

All'inaugurazione di Delta Motors per Volvo, del 24 maggio, erano presenti i re-sponsabili della casa madre di Volvo per l'Italia, il vice sindaco di Ancona, Pier-paolo Sediari i quali, in seguito ad una presentazione storica del marchio hanno espresso il loro entusiasmo e il supporto al team di Sabbatini per raggiungere gli obiettivi che si sono prefissati: raddop-piare i numeri della vendita di vetture Volvo nell'anconetano e sviluppare una nuova rete di fedeli al marchio.

Delta Motors, a tutta eccellenzaDalla passione per le automobili di un imprenditore marchigiano nasce una concessionaria dedita all'eccellenza dei marchi rappresentati e dei servizi offerti al cliente. Il tutto alimentato dalla capacità di cogliere le tendenze del settore in largo anticipo

di L. Radaelli

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Cosa facciamo di bello stasera?Quante volte vi sarete posti questa domanda… ML ha pensato a voi selezionando una rosa di iniziative culturali, d’intrattenimento, sportive e musicali davvero imperdibili!

SERATE FINALI DI MUSICULTURA - XXV EDIZIONEMacerata, Arena Sferisterio, 20/22 giugno 2014

Dal 20 al 22 giugno, presso l’Arena di Sferisterio di Macerata, l’appuntamento è con le serate finali di Musicultura, nell’ambito delle quali verrà decretato il vincitore assoluto del concorso, che salirà sul palco insieme ai grandi nomi della musica e della cultura italia-

na. In venticinque anni, il Festival (già Premio Recanati) si è affermato come una delle rassegne musicali italiane più innovative. La peculiarità della formula, la prerogativa di

attingere alla creatività della musica “popolare” senza confini di genere e senza criteri di esclusione che non siano quelli della qualità e della originalità, il dinamismo delle scelte

hanno reso Musicultura un polo di riferimento spettacolare verso cui si volge annual-mente l’attenzione del pubblico e del circuito mediatico. Al contempo, l’elevato profilo culturale della rassegna, anche per l’attenzione dedicata alla poesia e più in generale

alla “parola”, ha alimentato nell’immaginario di una platea molto vasta l’idea del Festival di Macerata come “contenitore culturale” credibile, ma non per questo accademico.

Info: www.musicultura.it

MOSTRA INTERNAZIONALE DEL NUOVO CINEMAPesaro, Centro Storico, 23/29 giugno 2014

Diretta, dal 2000, da Giovanni Spagnoletti, a distanza di quasi 50 anni la Mostra Inter-nazionale del Nuovo Cinema di Pesaro ha mantenuto la sua identità di manifestazione votata alla scoperta, di piattaforma da cui giovani registi e nuovi linguaggi prendono lo

slancio verso il grande pubblico, di festival in cui si può rinunciare ai lustrini e ai tappeti rossi ma non alla ricerca, alla cultura, alla curiosità e alla sperimentazione. E, nonostante

l’età, la Mostra non ha perso la freschezza di festival giovane che propone uno sguardo inedito – “nuovo”, come vuole il suo nome – sui film nazionali e internazionali, e che invita

lo spettatore a un viaggio nel cinema di oggi, per (pre) vedere quello di domani. Info: www.pesarofilmfest.it

VEREGRA STREET FESTIVALMontegranaro, Centro Storico, 21/28 giugno 2014 Anche quest’anno, piazze, piazzette, vicoli e stradine del centro storico di Montegranaro si trasformeranno in una grande e magica ribalta dove si alterneranno sino a notte inoltrata teatranti, musicisti e giocolieri con le loro artistiche, straordinarie, a volte particolarissime performance. Il Veregra Street è un caleidoscopio di colori, suoni, immagini e sapori, un luo-go dove è bello perdersi e ritrovarsi; ma è anche un’occasione per conoscere il territorio, i prodotti artigianali, le tipicità enogastronomiche locali ed etniche, i beni culturali e ambien-tali del territorio. Grazie al progetto “Open street”, poi, il festival ha acquisito una dimensio-ne sempre più internazionale, ponendosi come uno dei punti di riferimento in Italia per l’arte di strada.Un appuntamento unico, quindi, per durata temporale, per qualità artistica e per il coinvolgimento di una pluralità di soggetti in una rete sempre più dinamica e creativa. Info: www.veregrastreet.it

APPUNTI IN AGENDA

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POPSOPHIAPesaro, Rocca Costanza, 2/7 luglio 2014

Pesaro è la città della pop filosofia in Italia. Dopo il successo della passata edizione, la cittadina della riviera è di nuovo pronta ad ospitare la quarta edizione del Festival del Contemporaneo.

Nel 2014 si rinnova la sfida culturale, programmata dall’Associazione culturale Popsophia e dalla sua direttrice artistica Lucrezia Ercoli. “La filosofia indaga il pop e il pop racconta la filosofia”, un incontro che non esclude alcun fenomeno popolare dall’occhio attento del pensiero critico. Ogni

edizione del Popsophia festival è contraddistinta dalla scelta di un tema diverso in grado di declina-re e approfondire le passioni e le ossessioni che compongono il nostro presente. Una sfida intel-

lettuale che unisce protagonisti e spettatori nel tentativo di cambiare gli occhiali con cui decifrare il mondo della cultura internazionale. Una cinque giorni, dal 2 al 6 luglio, per svolgere le problema-tiche della pop filosofia. Un luogo d’eccellenza e di straordinaria bellezza è stato scelto e messo a

disposizione dall’amministrazione del comune di Pesaro per lo svolgimento del festival. Si tratta di Rocca Costanza, splendida struttura militare del quattrocento.

Info: www.popsophia.it

LA QUINTANAAscoli Piceno, Centro Storico, 5 luglio/3 agosto 2014La Quintana di Ascoli Piceno compie 60 anni e festeggia con un ricco calendario di iniziative, che andranno a sommarsi al programma già delineato, che sarà inaugurato il 21 giugno con l’apertura del punto di accoglienza nella sede dell’Ente Quintana. Si proseguirà sabato 5 luglio, alle ore 11, con la presentazione alla civica pinacoteca del Palio di luglio della Giostra e del Palio degli sbandieratori. La giornata prevede poi, alle ore 18.30, la lettura del bando di sfida per le vie e le piazze del centro e, alle ore 21, in piazza Arringo, la prima fase della ‘Gara degli sbandieratori’ (specialità singolo e piccola squadra). Quest’ultima proseguirà e si concluderà il giorno dopo, domenica 6 luglio, sempre alle ore 21 e sempre in piazza Arringo, con le specialità coppia e grande squadra. Il tradizionale e suggestivo saluto alla Madonna della Pace, invece, sarà di scena venerdì 11 luglio, alle ore 19, in piazza Sant’Ago-stino. La cerimonia si chiuderà con il sorteggio dell’ordine con il quale i cavalieri giostranti gareggeranno il giorno dopo, sabato 12 luglio, alle ore 21, al campo dei giochi, in occasione della Giostra in notturna della Quintana. La presentazione del Palio della Giostra di agosto, invece, è in programma sabato 26 luglio, alle ore 11, nella civica pinacoteca. Alle ore 19, poi, per le vie e le piazze del centro, è prevista la lettura del bando di sfida, mentre alle ore 21, al campo dei giochi, è in programma la gara degli arcieri ‘Freccia d’Oro’. Sabato 2 agosto, alle ore 20, in piazza Arringo, si svolgerà la tradizionale cerimonia dell’Offerta dei Ceri, alla quale seguirà il sorteggio per la Giostra dedicata a Sant’Emidio. Quest’ultima si disputerà domenica 3 agosto, alle ore 16, al campo ‘Squarcia’. L’ammassamento dei figuranti in piazza Ventidio Basso avverrà alle ore 14.30.Info: www.quintanadiascoli.it

ALESSANDRO MANNARINO IN CONCERTOTolentino, Piazza della Libertà, 6 luglio 2014

Domenica 6 luglio, con inizio alle 21.30, Piazza della Libertà di Tolentino ospiterà una tap-pa del tour 2014 di Alessandro Mannarino, “Al Monte Live”, evento organizzato dall’Elite Agency con il patrocinio del Comune di Tolentino A tre anni di distanza dall’ultimo album e dopo il clamoroso successo di pubblico degli ultimi tour, Alessandro Mannarino torna sulle scene con “Al Monte” (Leave Music/Universal Music), l’atteso terzo disco di inediti.

Dopo il racconto di una ribellione sgangherata, quella dell’osteria e del vino (con l’album d’esordio “Bar della Rabbia”) e dopo il ritratto della metropoli e della strada dove i per-

sonaggi che ce la fanno sono pochi e il ruolo della donna è centrale (con l’album “Su-persantos”), con “Al Monte” Mannarino affronta un nuovo viaggio dove l’uomo è ancora

una volta al centro: «Al Monte ci vanno i Santi e i Briganti, i rivoluzionari e gli asceti. E’ un luogo sicuro, perché libero da recinti e da bandiere, da costruzioni e campi ordinati, e di

notte ci si può nascondere da ciò che non è umano».Info: www.ticketone.it

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CHEF

Chef Paolo, come è iniziata la sua avventura ai fornelli?“Fin da piccolo avevo una vera pas-

sione per la cucina; mi sono diplomato alla Scuola Alberghiera di Tolentino nel 1988 e da lì ho iniziato la carriera lavo-rando in ristorante. Mi sono poi iscritto alla Scuola Etoile e ho seguito corsi con chef professionisti come Ciccio Sultano, Vincenzo Camerucci e Igles Corelli. Nel 2003 sono entrato all'Accademia Elec-trolux Professional, che ha costituito per me il maggiore punto di formazione, con collaborazioni con chef affermati. Ognu-no di questi maestri mi ha dato qualcosa, consentendomi di apprendere le migliori tecniche per l'elaborazione dei prodotti e la realizzazione di piatti originali e gusto-si”.

Quando ha deciso di mettersi in proprio?“Ho aperto il mio primo ristorante nel 2009 e nel 2013 ho inaugurato il 'Paolo Restaurant' un locale posizionato in zona strategica a Tolentino, dove la cucina è semplice ma dinamica, innovativa”.

Qual è la sua filosofia in cucina?“Anzitutto il rispetto della materia prima.

Lavoriamo con prodotti di stagione, nel rispetto della natura e dei suoi equilibri e i piatti vengono meglio, sono più buoni, ma anche più genuini. Ho scelto di utiliz-zare le delizie del territorio, selezionando con la massima cura i prodotti nel man-giare come nel bere. La mia cucina è in-tesa come un lungo viaggio attraverso il Mediterraneo, sia via terra, che via mare, alla scoperta di sapori che trasmettono sensazioni uniche: la perfetta armonia fra tradizioni radicate e ricerca”.

È più incline alla sperimentazione quin-di?“Sì, in cucina è importante innovare, es-sere originali, attingere dalla tradizione ma avanzando nuove proposte, spazian-do nella grande varietà di prodotti che la natura offre. Il cliente che entra da noi trova un menù alla carta e una rosa di proposte giornaliere, oltre ad una canti-na con più di cinquanta etichette marchi-giane e bollicine del territorio”.

In base alla sua esperienza, ritiene che la cucina possa fare da volano per il tu-rismo incoming?“Certamente, ma dobbiamo fare siste-

ma, superando le divisioni interne e fa-vorendo un atteggiamento sinergico. Qui a Tolentino non ci sono flussi di turisti notevoli, ma quando arrivano persone da fuori, italiani, giapponesi, russi, sono at-tratti dal territorio e dalla cucina e biso-gna saperli accogliere, stupire, divertire e gratificare a tavola”.

Qual è il suo piatto forte?“Gli gnocchi del Vescovo, a base di tartu-fo e salciccia, con guarnizione di zucchi-ne fritte a spaghetto”.

In questa stagione, cosa propone in par-ticolare? “Ci sono notevoli possibilità offerte dal mondo vegetale, che in questo periodo è particolarmente vario. Proporrei una flan con zucchine con fiori di zucca, ravioli di ricotta e patate con pomodoro aromatiz-zato allo zenzero, oppure polpette di ceci su crema di riso “

Recentemente ha vinto due prestigiosi premi. Ce ne vuole parlare?“Lo scorso marzo ho partecipato agli In-ternazionali di Carrara nella categoria 'Piatti caldi competizione singola”, por-

Paolo PaciaroniUn modo nuovo di fare cucina

di A. DachanPh. Gio Ghiandoni

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tando a casa una medaglia di bronzo. L'al-tro premio è arrivato dal concorso Cuoco dell’Anno ad Erba al quale ho partecipato nella categoria 'Cucina calda individuale mediterranea', ottenendo una medaglia d'argento. Sono premi molto ambiti e onestamente, essendo per me le prime volte che partecipavo a delle competizio-ni, non mi aspettavo di ottenere dei buoni risultati. È stato bello, in trentacinque mi-nuti, di fronte ad una giuria ed un pubbli-co, preparare le mie specialità e vederle poi così apprezzate”.

A proposito di pubblico, cosa ne pensa del dilagare della moda di programmi TV sulla cucina e dei grandi show sugli chef?“Onestamente ritengo che sia in atto una strumentalizzazione della figura del cuo-co, si sta davvero esagerando. Bisogne-rebbe fare un passo indietro, ritornare alle origini del mestiere, nel rispetto del-la figura dei veri chef, che si svegliano la mattina ed entrano in cucina presto, fan-no la spesa, organizzano la mise en place, lavorano duramente. Una trasmissione Tv non fa di una persona un cuoco: sono la dedizione, la passione, l'impegno e la cre-atività che contano davvero”.

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SALUTE E BENESSERE

La Dieta Mediterranea viene spesso raffigurata dalla cosiddetta “pira-mide alimentare”, la quale rappre-

senta un modello schematico ed intuitivo del regime alimentare ideale da seguire.Alla base della piramide alimentare, in cui sono posti gli alimenti che dovreb-bero essere consumati con maggior fre-quenza, sono situati la frutta e la verdu-ra. L’associazione tra il consumo di frutta e verdura e la diminuzione dell’incidenza di numerose patologie croniche, come ad esempio obesità, cancro, malattie neurodegenerative e cardiovascolari, è

stato oramai riconosciuto da più parti all’interno della comunità scientifica.Recentemente, sulla tavola degli italiani sta conquistando sempre più spazio un particolare gruppo di frutti, i cosiddet-ti piccoli frutti o “berries”, dei quali la fragola rappresenta sicuramente quello più comune, sia per il suo aspetto accat-tivante che per la sua facile reperibilità sul mercato italiano e le elevate qualità nutrizionali che presenta.I frutti di fragola che ogni consumatore può trovare quotidianamente nei super-market o nei mercati frutticoli derivano

da un processo di lunga e attenta sele-zione delle varietà più adatte all’alimen-tazione umana, ed in particolare quelle varietà che possiedono determinate ca-ratteristiche nutrizionali tali da rappre-sentare un valore aggiunto. Il Diparti-mento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali (D3A) dell’Università Politec-nica delle Marche sta da anni conducen-do la sua linea di ricerca nella creazione di nuove varietà di fragola dalle spiccate caratteristiche sensoriali e nutrizionali, che contengano in particolare una serie di composti cosiddetti “bioattivi”, i qua-

Lo straordinario legametra fragola e saluteLo stato di salute di un individuo è determinato da fattori sia genetici che ambientali. Tra questi, la nutrizione incide in maniera determinante sulla salute del singolo, e quindi di una intera popolazione. In Italia, così come in molti dei Paesi che si affacciano sulle sponde del Mar Mediterraneo, l’adozione di uno stile di vita sano, anche noto come “Dieta Mediterranea”, è stato associato all’ottimo stato di salute riscontrato nei numerosi studi epidemiologici condotti sulle popolazioni che attuano questo tipo di modello alimentare

di Luca Mazzoni

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li sono responsabili dei numerosi effetti positivi che la fragola svolge nell’orga-nismo umano. Tali composti possono essere individuati nelle classi delle vi-tamine (in particolare la vitamina C e la vitamina B9) e dei polifenoli.Il programma di miglioramento geneti-co svolto dal D3A prevede la valutazio-ne sia in campo che in laboratorio delle numerose selezioni che ogni anno ven-gono poste in studio dal team di ricer-catori diretto dal Professor Bruno Mez-zetti. La valutazione in campo permette di determinare la struttura della pianta,

la dimensione media dei frutti e la pro-duzione commerciale di ogni selezione, nonché la quantità di scarto prodotta da ogni pianta. Nelle successive analisi di laboratorio si valutano i caratteri quali-tativi e nutrizionali del frutto, che vanno dalla misura di caratteristiche fisiche come la consistenza e il colore, a carat-teristiche chimiche e biochimiche come il contenuto di zuccheri, l’acidità totale, il contenuto totale di flavonoidi, antocia-ni e polifenoli e la capacità antiossidante del frutto. Le migliori selezioni per i pa-rametri di interesse analizzati possono

essere ulteriormente incrociate con altre varietà/selezioni che abbiano presentato ottimi risultati per altri parametri di in-teresse, in modo da ottenere alla fine del processo di miglioramento genetico, una pianta che produca frutti con la maggior quantità possibile delle caratteristiche ricercate. A questo punto, la selezione scelta può andare incontro al proces-so di brevettazione, che permetterà la creazione di una nuova varietà commer-ciale. Negli ultimi anni, la valutazione di diverse centinaia di selezioni all’interno del D3A hanno portato alla produzione

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SALUTE E BENESSERE

di numerosi articoli scientifici su riviste internazionali specializzate e al rilascio di quattro nuove varietà di fragola: Sveva, Adria, Romina e Cristina.Ma come è possibile essere certi del rea-le beneficio che il consumo di queste fra-gole può apportare per la salute dell’uo-mo? Una risposta a questa domanda può essere trovata se si prendono in consi-derazione i risultati ottenuti dal team del Professor Battino del Dipartimento di Scienze Cliniche Specialistiche ed Odon-tostomatologiche (DISCO) dell’Università Politecnica delle Marche. Questo gruppo di ricerca da anni studia l’effetto di un

consumo di diverse varietà di fragola, sia in volontari sani, che in modelli animali di stress ossidativo e in modelli cellulari di patologie croniche e/o infiammatorie. La prima fase di questo tipo di ricerca consiste nella selezione delle migliori varietà e selezioni di fragola da testare, che corrispondono a quelle indicate dal programma di miglioramento genetico del D3A. Una volte scelte, tali selezio-ni vengono ulteriormente analizzate e successivamente utilizzate in due modi differenti: in vitro, ovvero tramite som-ministrazione di un estratto derivante dal frutto a cellule in coltura, oppure in

vivo, cioè fornendo il frutto intero diret-tamente nella dieta del soggetto da ana-lizzare (umano o animale). A seconda del disegno sperimentale che si è pianificato previamente all’implementazione dello studio, verranno quindi analizzati e va-lutati diversi parametri, che serviranno a determinare la presenza o meno di effet-ti benefici della somministrazione di fra-gole nella prevenzione di malattie croni-che e/o infiammatorie. Gli ottimi risultati ottenuti da questo gruppo di ricerca han-no permesso negli ultimi anni la pubbli-cazione di molti articoli su riviste scien-tifiche di primo livello, ma ovviamente

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hanno allo stesso tempo colpito l’atten-zione dei consumatori e dell’opinione pubblica di tutto il mondo. Gli esempi più eclatanti riguardano tre diverse linee di ricerca: la prima ha dimostrato come il pre-trattamento di cellule di fibroblasti umani con estratti della fragola Sveva protegga le cellule stesse dai danni al DNA e dalla morte cellulare provocate dall’esposizione ad una sorgente di raggi ultravioletti, comparabile all’esposizione alla luce solare.

Un secondo studio invece ha messo in evidenza gli effetti protettivi del consumo

delle fragole Adria, Alba e Sveva nella dieta di diversi gruppi di ratti sani contro i danni allo stomaco provocati dall’as-sunzione da parte degli stessi ratti di una certa quantità di etanolo.

Infine, un recente studio pubblicato su The Journal of nutritional biochemistry ha dimostrato come un consumo gior-naliero di 500g di fragole per 30 giorni consecutivi sia in grado di migliorare i markers plasmatici di stress ossidativo, la funzionalità delle piastrine, le difese antiemolitiche ma soprattutto di miglio-rare il profilo lipidico plasmatico, ridu-

cendo in particolare i livelli di colesterolo totale, LDL e trigliceridi.

Lo studio quindi della composizione nu-trizionale dei frutti di fragola e della loro attività benefica nella prevenzione di ma-lattie croniche e/o infiammatorie nell’uo-mo, sta portando sempre più allo svilup-po di nuove varietà che, oltre alle ottime qualità commerciali e aromatiche, pos-siedono anche numerosi vantaggi dal punto di vista della salute dell’uomo, in maniera tale da ottenere frutti sempre più gradevoli e sempre più salutari.

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SPORT

A soli 14 anni è già un nome per la ginnastica ritmica nazionale ed internazionale. Letizia Cicconcelli,

marchigiana DOC, sponda Fabriano, è l’unica tra le azzurrine italiane ad esse-re salita sul podio, ottenendo un sonante bronzo alla palla, nella tappa pesarese della World Cup di ginnastica ritmica, la seconda dopo l’esordio di Stoccarda.Una junior che sta bruciando rapidamen-te le tappe, per mettere le ali ed aggiu-dicarsi un posto tra le “farfalle azzurre” (soprannome della squadra femminile italiana di ginnastica ritmica).L’abbiamo intervistata per capire cosa l’abbia spinta ad intraprendere questa

carriera mediana tra arte ed agonismo, di cui le Marche rappresentano una fu-cina di talenti, e per conoscere i progetti futuri di una promessa tra le eccellenze sportive marchigiane:

Com’è nato il tuo amore verso la ginna-stica ritmica?“Ho conosciuto la ginnastica ritmica per caso, grazie ad vicina di casa, che già la praticava. Io venivo dal nuoto e sono ri-masta subito affascinata dall’eleganza e dalla femminilità che questo sport per-mette di tirare fuori. E poi trovavo diver-tentissimo sin da subito utilizzare i vari attrezzi e scoprire le infinite possibilità

che offrivano nel maneggiarli”.

Le principali tappe della tua carriera?“Sono entrata nei gruppi di interesse nazionale, partecipando agli stage pe-riodici estivi, all’età di dodici anni, anche grazie ai buoni risultati sempre riportati nei campionati di categoria. Ho avuto la prima convocazione in nazionale a Pesa-ro, nell’ambito della World Cup, nel 2012, ma la prima vera e stupenda esperienza con la maglia della nazionale è stata la partecipazione ai Campionati Europei di Vienna nel 2013 nella squadra junior con l’esercizio di insieme, ottenendo un otti-mo sesto posto.

LetiziaCicconcelliSogni ed ambizioni di una giovane campionessa

di F. Delfino

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SCHEDA TECNICA LETIZIA CICCONCELLINata a Fabriano (AN) il 07/10/1999, ginnasta juniores in forza alla Società Ginnastica Fabriano. Inizia con il settore agonistico all’età di 9 anni e si distingue da subito conquistando, come allieva, il titolo di campionessa interregionale di categoria e ottenendo, nello stesso anno, un ottimo quinto posto alle finali nazionali. Diventa atleta di interesse nazionale a 12 anni. Attualmente è vice-campionessa italiana di Categoria per la categoria Juniores.

Convocazioni in Nazionale:• World Cup/Torneo

Internazionale di Pesaro – individualista – aprile 2012

• World Cup/Torneo Internazionale di Pesaro – squadra – aprile 2013

• Campionato Europeo per squadre junior a Vienna – squadra – giugno 2013

• World Cup/Torneo Internazionale di Pesaro – individualista – aprile 2014

• Torneo bilaterale Italia- Russia – individualista – maggio 2014

• Prossimo Campionato Europeo a Baku – individualista – giugno 2014

Quest’anno sono stata convocata come individualista junior per il Torneo Inter-nazionale di Pesaro, parallelamente alla World Cup di Pesaro, ottenendo la me-daglia di bronzo all’esercizio alla palla, dietro Russia e Bielorussia. Una bella soddisfazione!”.

Cosa rappresenta la ginnastica ritmica per il territorio marchigiano?“La ginnastica ritmica nelle Marche è sicuramente uno sport che ha portato e sta portando grossi risultati a livello na-zionale e internazionale. Fabriano, in particolare, è sicuramen-te molto conosciuta e apprezzata come

scuola e siamo molto temuti dagli avver-sari!”.

Da farfalla junior stai ottenendo grandi soddisfazioni, a quali figure ti ispiri?“Mi ispiro alle atlete russe che sono le migliori in questo sport e in particolare mi piace lo stile di Daria Dmitrieva. Vo-glio anche ringraziare, per i risultati che sto ottenendo, le mie allenatrici Kristina Ghiurova e Jiulieta Cantaluppi. Non posso scordare sicuramente la Fe-derazione, nella persona della Direttrice tecnica Marina Piazza e la mia famiglia che mi ha sempre supportato con tanta dedizione e passione”.

È un anno ricco di impegni per la nazio-nale azzurra, cosa vi aspettate in futuro e che obiettivi volete raggiungere? “L’impegno più importante che ci aspet-ta come Italia team junior sono i Cam-pionati Europei di Baku, in Azerbaijan, a metà giugno. Spero proprio di far bene, insieme alle altre tre juniores del team. Dovremo vedercela con le più forti av-versarie europee, in particolare Russia e Bielorussia. Personalmente mi sto pre-parando con cura e impegno, anche con la partecipazione a diversi tornei inter-nazionali. Incrociamo le dita!”.

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a cura del Gruppo Sida di Ancona - www.sidasrl.it OFFERTE DI LAVORO

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Il candidato ideale:• ha maturato un’esperienza plurien-

nale nel ruolo in società di servizi o in enti/associazioni operanti nell’euro-progettazione;

• ha spiccate doti relazioni e propen-sione alla sviluppo.

• è abituato a lavorare per obiettivi;• ha un livello di lingua inglese avan-

zato.Vogliamo entrare in contatto con can-didati con spirito imprenditoriale moti-vati al coordinamento, allo sviluppo. La sede di lavoro è ad Ancona. I candidati interessati possono inviare una co-pia del curriculum, corredata dell'auto-rizzazione al trattamento dei dati (art.13 D.Lgs. 196/03) all’indirizzo [email protected] indicando il riferi-mento dell’annuncio.

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coordinando un team di circa 30 perso-ne (2 turni). Sarà inoltre di sua compe-tenza la gestione operativa del reparto confezionamento. Requisiti richiesti:• Età: preferibilmente compresa tra i

30-35 anni;• Formazione: laurea in Ingegneria,

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nizzare il team di lavoro;• controllare la rotazione ed il flusso

della merce in assortimento.• verificare la corretta applicazione dei

criteri espositivi di Visual Merchandi-sing indicati dall'Azienda

Sarà inoltre responsabile della ge-stione e dell'andamento dei costi del punto vendita e del raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi assegnati. Il candidato ideale ha un’età compresa tra i 30 ed i 40 anni, ha ma-turato esperienza significativa in ruoli analoghi, (store manager e/o respon-sabile punti vendita) preferibilmente nei settori GDS e/o GDO. Desideriamo co-noscere candidati ambiziosi con una forte predisposizione ai rapporti inter-personali, autorevolezza, capacità di motivazione ed attitudini organizzative.

La sede di lavoro si trova in Emilia Romagna. I candidati ambosessi (L. 903/77) sono invitati a leggere sul no-stro sito l’informativa sulla Privacy (D. Lgs. 196/03). Inviare CV con consenso al trattamento dei dati citando il riferi-mento RSM/01, tramite e-mail ([email protected]) o fax. (071.2852245) o tramite posta a : SIDA GROUP srl Via I° Maggio 156 – 60123 ANCONA – tel 071.28521

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dell'Area in collaborazione con i rispet-tivi Responsabili di Prodotto ( Ricerca e Selezione,Consulenza Direzionale, Con-tract Management); affianca i Respon-sabili di Prodotto nello sviluppo dello stesso. L'offerta prevede il contratto di consulenza con compenso a risulta-to, articolato su una percentuale fissa per l'attività di coordinamento ed una variabile legata alle fasce di risultato raggiunto. Il candidato ideale ha matu-rato un'esperienza nel ruolo di almeno 10/15 anni in imprese di consulenza o in aziende private. Sono gradite an-che candidature provenienti da ruoli di responsabilità di sviluppo e vendita in aziende di servizi, con coordinamento di collaboratori. I candidati interessati possono inviare una copia del curri-culum, corredata dell'autorizzazione al trattamento dei dati (art.13 D.Lgs. 196/03) all’indirizzo [email protected] indicando il riferimento dell’annuncio.

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Gli interessati sono pregati di inviare dettagliato curriculum, con consenso al trattamento dei dati, citando in busta il riferimento a: SIDA S.r.l.Via I° Maggio - 60131 Ancona - Fax 071/2852245 - [email protected] - www.sidasrl.itConsenso: richieste di autorizzazione provvisioria alla Ricerca e Selezione del personale in corso, ai sensi del D.Lgs. 276/03.I candidati ambosessi (L. 903/77) sono invitati a leggere sul nostro sito l’informativa sulla Privacy (D. Lgs. 196/03).

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