Dall’opac al web – Dal web all’opac
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Dall’opac al web – Dal web all’opac
CORSO DI PERFEZIONAMENTO SAPERI STORICI E NUOVE TECNOLOGIE
(Napoli, 6 giugno 2006) --------
Paul Gabriele [email protected]
Il campione dell’indagine
Ambiti di indagine Biblioteche e fonti di informazione: uso, familiarità e preferenze
analisi comparativa dei comportamenti degli utenti riguardo a: fonti di informazione fisiche e virtuali (motori di ricerca, biblioteche, librerie, archivi di testi elettronici, librerie online); risorse elettroniche (motori di ricerca, librerie online, periodici elettronici, e-books, siti web specializzati, messaggistica elettronica, siti web di biblioteca, notiziari online, blogs, basi di dati, posta elettronica, audiolibri, e-reference); uso di prodotti di consolidata notorietà (una ventina di prodotti tra i quali AllTheWeb.com, AOL Search, Ask a librarian, Ask an expert, Ask Jeeves, Google.com, HotBot.com, siti web di biblioteche, Yahoo.com)
Uso della biblioteca: in presenza e a distanza in che modo i consumatori di informazioni fanno uso delle
biblioteche e quale è l’impatto delle più recenti fonti informative e delle risorse elettroniche sulle loro abitudini e sui loro comportamenti
Altri ambiti
Il marchio biblioteca le caratteristiche positive o negative ritenute specifiche
dell’istituzione bibliotecaria o sulle quali sarebbe opportuno investire
Raccomandazioni degli intervistati alle biblioteche il risultato dell’analisi di oltre 3.000 suggerimenti
riguardanti i servizi, le risorse e l’organizzazione delle biblioteche
Biblioteche: un marchio universale? il grado di omogeneità dei risultati dell’indagine nelle aree
geografiche interessate
Utilizzo della biblioteca
Utilizzo passato e futuro
Strumenti di ricerca preferiti
Punto di partenza della ricerca elettronica
Fonti informative
Conoscenza delle risorse disponibili in biblioteca
Conclusioni dell’indagine emerge “la crescente difficoltà di caratterizzare e descrivere le
motivazioni alla base dell’uso delle biblioteche [...] Le relazioni tra i professionisti dell’informazione, gli utenti e il contenuto sono mutate e continuano a cambiare”.
viene evidenziata una crescita tendenziale della discordanza tra il contesto e il patrimonio documentale offerti dalle biblioteche e il contesto e il patrimonio documentale ritenuti necessari dai consumatori di informazioni al fine di garantire il massimo di efficacia alla propria ricerca
le criticità sembrano riguardare facilità d’uso, convenienza e disponibilità, ritenute requisiti fondamentali tanto quanto la qualità e l’affidabilità dell’informazione, due caratteristiche da sempre associate ai servizi bibliografici erogati dalla biblioteca
Confronto opac-web qualità e quantità delle informazioni sono unanimemente ritenute
indicatori di soddisfazione, mentre la credibilità è il criterio prevalente nella valutazione delle risorse elettroniche, seguita a breve distanza dalla gratuità
il tempo occorrente per l’effettuazione di una ricerca è un criterio ritenuto meno decisivo rispetto alla semplicità di uso dello strumento e i cataloghi, sebbene conducano in definitiva più velocemente all’individuazione e alla selezione delle risorse documentarie potenzialmente utili, sono ritenuti troppo complessi e molto più difficili da utilizzare dei motori di ricerca
l’utente gradisce far da sé, piuttosto che richiedere l’ausilio del bibliotecario e considera sempre più irrinunciabile la possibilità di passare immediatamente dalla citazione bibliografica al documento, dalla notizia al dato.
Struttura dello studio finalità:
individuare le scelte strategiche e tecnologiche da operare per consentire a prodotti, dotati di caratteristiche appropriate allo scopo per cui erano stati realizzati, di garantire un livello di interoperabilità adeguato alle esigenze della biblioteca digitale da realizzare negli anni a venire
raccomandazioni: raggruppate in tre macroaree:
potenziamento della ricerca e dell’accesso ristrutturazione dell’opac adozione di nuove pratiche catalografiche
Criticità dei sistemi bibliografici non hanno tenuto il passo con i tempi e non sono stati capaci di
beneficiare dei cambiamenti in atto negli strumenti di organizzazione e diffusione delle risorse digitali Amazon, Google, iTunes realizzano un modello di semplicità d’uso che i sistemi
bibliotecari, opac in testa, sono ben lungi dal conseguire e l’utente ha iniziato a disaffezionarsi ai servizi informativi delle biblioteche, preferendo rivolgersi ad altre fonti
il catalogo viene percepito dai lettori come un dispositivo per la localizzazione degli esemplari e la gestione del prestito, al quale ricorrere una volta in possesso di dati ricavati consultando altri strumenti (motori di ricerca)
troppe risorse sono state dedicate a mantenere in vita l’esistente, rinunciando ad interventi radicali sulla struttura dei dati e sulle funzionalità dei sistemi, a causa dei costi esorbitanti richiesti da modifiche anche di modesta entità perpetuazione del formato MARC, con le rigidità dovute alla sua funzione
originaria e all’architettura dei sistemi elettronici degli anni Sessanta e Settanta rinnovamento dell’opac principalmente dal punto di vista della grafica, senza
implementarvi le funzioni che avrebbero garantito maggiore colloquialità allo strumento
Nodi cruciali dell’opac le biblioteche mettono a disposizione dei propri lettori uno
strumento ibrido che non svolge adeguatamente né le funzioni di un repertorio bibliografico, né quelle di un vero e proprio catalogo
la moltiplicazione delle descrizioni, in conseguenza della cumulazione dei cataloghi, costringe a scorrere pagine e pagine di risultati, rendendo l’individuazione di un documento una procedura spesso inutilmente faticosa
il trattamento separato di ciascuna fonte bibliografica – catalogo, periodici elettronici, archivi istituzionali, banche dati, archivi di testi, web – presuppone l’esistenza di esigenze organizzative diverse, anche se le ragioni per mantenere questa separazione anche al momento della ricerca, per lo più, sfugge agli utenti, ai quali più che la natura bibliografica o la tipologia documentaria interessano i dati
“only librarians like to search, everyone else likes to find” (Roy Tennant)
UCL – Raccomandazioni finali
potenziamento della ricerca e dell’accesso fornire agli utenti un accesso diretto al documento suggerire la lettura di documenti con caratteristiche e
contenuti simili a quelli ricercati favorire la personalizzazione suggerire l’adozione di strategie di ricerca e procedure
alternative migliorare la navigazione nel caso di risultati molto
numerosi erogare i servizi bibliografici dove si trovano gli utenti introdurre criteri di ranking nella restituzione dei risultati agevolare la ricerca in ambienti multi-alfabeto
UCL – Raccomandazioni finali
ristrutturazione dell’opac creare un’unica interfaccia per tutti i cataloghi unificare la ricerca per tutte le risorse informative
adozione di nuove pratiche catalografiche ripensare il flusso operativo scegliere lo schema di metadati più adeguato a ciascuna
tipologia documentaria arricchire manualmente i metadati relativamente a
specifici elementi (nomi, titoli, serie, ecc.) o a particolari ambiti (musica, letteratura, ecc.)
automatizzare la creazione di metadati
Strategie illustrate nel documento LC
promuovere un uso più frequente da parte degli utenti abituali
sviluppare nuovi servizi per gli utenti abituali trovare nuovi utenti del prodotto esistente trovare nuovi servizi e nuovi utenti
Nuovi utenti
Servizi esistenti
marketing diretto a nuove fasce utenza ricerche bibliografiche o brevettualid-d e ill a richiesta diretta
Nuovi utenti
Nuovi servizi
valorizzazione cultura locale portali disciplinari
conservazione siti web progetti digitalizzazione
contenuti pacchetti formativi
Utenti abituali
Servizi esistenti
modalità di ricerca visualizzazione risultati
Utenti abituali
Nuovi servizi
descrizione risorse elettr. servizi a valore aggiunto
export bibliografie multiformato
uten
ti
servizi
nuovi
nuoviesistenti
Strategie alternative(da ultima spiaggia)
ricerca della leadership individuazione di una nicchia affidamento all’harvesting rinuncia al catalogo locale
Ostacoli da prevedere mancanza di consenso riguardo all’introduzione di procedure operative
standard, semplificate e automatizzate indisponibilità a rinunciare alla personalizzazione degli acquisti e della
catalogazione difficoltà ad accettare la semplice cattura di dati da fonti esterne, anche
non bibliotecarie indisponibilità a modulare la catalogazione sulle reali esigenze richieste
dalla natura della pubblicazione e dalla vocazione della biblioteca mancanza di dialogo con gli altri soggetti interessati (ad esempio i
fornitori degli applicativi gestionali) difficoltà ad adeguarsi agli standard richiesti per l’interoperabilità incapacità di ascoltare gli utenti (le loro richieste, esperienze,
motivazioni) inadeguatezza degli strumenti di monitoraggio a supporto delle scelte
strategiche competenze inadeguate degli operatori incapacità di motivare gli amministratori
Una strategia di lungo periodo in primo luogo
consolidare i servizi esistenti e le strutture necessarie a supportarli,
favorire i processi di integrazione tra soggetti omogenei di seguito
cominciare ad espandere i propri servizi attuare la condivisione delle risorse con altri istituti bibliotecari individuare all’interno della rete la propria specificità
al termine di questo processo la biblioteca, o per meglio dire la rete, il consorzio di biblioteche, sarà pronto per cooperare con altri soggetti erogare nuovi servizi raggiungere nuove e sin qui non individuate fasce di utenza.
Modelli funzionali per il nuovo opac
l’opac che si adatta differenziandosi di volta in volta dal punto di vista
del linguaggio, degli elementi visualizzati, della tipologia delle ricerche permesse e dall'arricchimento bibliografico e semantico proposto
modellandosi sul comportamento dell’utente che lo sta consultando o che li raggruppi per “classi” (clusters), definendo profili, più o meno omogenei, di utenti con caratteristiche simili
Data mining (applicato all’analisi dell’utenza) processo di estrazione della conoscenza che si basa sull’applicazione di
algoritmi che consentono l’esplorazione di dati con l’obiettivo di individuare le informazioni più importanti
“garbage in, garbage out”: la correttezza dei dati inseriti è essenziale per ottenere risultati organici e profittevoli
negli opac, i dati possono venire estratti da un modulo elettronico (form) messo a disposizione dell'utenza con lo scopo
dichiarato di definire il profilo della stessa dall'analisi dei comportamenti dell'utilizzatore
Knowledge Discovery in Databases selezione ed eliminazione dei dati che non sono riconducibili a nessun cluster
(eliminazione degli outliers) analisi dei dati scelti (età, titolo di studio, professione, lingua, interessi etc.) mediante
un algoritmo di clusterizzazione per raggruppare il campione in un numero (definito in precedenza o libero) di clusters.
estrazione di un albero decisionale (schema di analisi che, a partire da un nuovo utente ipotetico, tenti di ricondurlo all’interno di uno dei profili precedentemente definiti)
esempio: Amazon in fase di creazione dell’account personale viene compilato un profilo mirato alla fornitura di suggerimenti di acquisto conformi ai propri interessi e ai propri gusti, che si arricchisce nel tempo delle informazioni provenienti dalle ricerche effettuate e dagli acquisti portati a buon fine
Flexplearn – Navigazione sulla base della tipologia delle risorse
Elenco dei powerpoint disponibili
Possibilità di navigare per autore e per l’argomento a cui è collegato
Navigazione per autore
Navigazione delle risorse per gruppo di studio
Dettaglio del gruppo di studio su dreamweaver, con date, lezioni e risorse collegate
Modelli funzionali per il nuovo opac
l’opac che si adatta l’opac che suggerisce
orientando l’utente in quei casi in cui la ricerca sembri approdata ad un punto morto, vuoi in seguito ad una conoscenza approssimativa di ciò che si sta cercando e del modo di cercarlo, vuoi per l’assenza di record che corrispondano esattamente alla caratteristica richiesta
Fuzzy logic rendere più fruttuosa la ricerca, anche attraverso la valorizzazione
della serendipità: correggere eventuali errate digitazioni della stringa di ricerca suggerire chiavi alternative e nuovi patterns
generazione dinamica di liste o reti di termini affini, in senso semantico o anche soltanto lessicale, alla stringa iniziale, tra i quali operare scelte o navigare ed ottenere risultati diversi rispetto a quelli ricercati in prima battuta
livelli crescenti di complessità: estrazione degli elementi dai soggetti, dai nomi e dalla
classificazione traduzione (semantica e non solo letterale) degli elementi enucleati implementazione della distanza semantica fra i nodi della rete e
adattamento della navigazione e dei topics proposti allo specifico cluster di utenza, in modo che la navigazione sia influenzata dai comportamenti dell'utenza stessa
Aquabrowser
Discover attraverso associazioni generate automaticamente
Refine, attraverso liste
Review
Character Informaton
Possibilità di navigare gli argomenti del JNCI Cancer Spectrum attraverso una mappa topica
Zoom nel dettaglio con successivi sotto argomenti
Possibilità di ricercare il singolo topic
Modelli funzionali per il nuovo opac
l’opac che si adatta l’opac che suggerisce l’opac che apprende
il sistema legge il comportamento dei diversi utenti per estenderlo a profili simili, presumendo che utenti simili possano avere gusti simili
Social bookmarks Esempi: Del.icio.us (http://del.icio.us/), Connotea (
http://www.connotea.org/) e Furl (http://furl.net/) possono essere utilizzati per favorire il reference digitale e la
creazione di virtual reference desk contro:
rumore in assenza di una soggettazione univoca e di un vocabolario controllato
in parte contrastato tramite l’applicazione di algoritmi di controllo che eliminino le indicizzazioni
difformi l’utilizzo dell’opac come ontologia di riferimento
pro: servizio tarato sull’utenza allestimento di virtual reference desk non più costituiti da semplici
directory e link classificati, ma componenti di un servizio modellato sull’utenza e diverso a seconda delle caratteristiche di chi lo consulta
Collaborative filtering e punti di accesso il comportamento degli utenti può essere utilizzato anche ai fini
del popolamento e della manutenzione delle liste di autorità non sempre le forme che appaiono sulle pubblicazioni o quelle
ottenute attenendosi agli standard internazionali di traslitterazione o di trascrizione fonetica sono quelle con le quali gli utenti hanno maggiore familiarità
l’opac, nel caso di stringhe (per esempio costituite da nomi) che non producano corrispondenze, potrebbe proporre una o più stringhe alternative, secondo il modello illustrato in precedenza, considerare l’eventuale scelta da parte dell’utente come un indizio affirmatorio e registrare in un file temporaneo l’associazione
se la medesima associazione dovesse ripetersi più volte, fino al superamento di una soglia predeterminata, il sistema potrebbe provvedere a stabilizzare l’associazione o richiamare l’attenzione del bibliotecario
Modelli funzionali per il nuovo opac
l’opac che si adatta l’opac che suggerisce l’opac che apprende l’opac che integra
mediante il servizio di arricchimento bibliografico, che consiste nel collegare alla notizia di catalogo altre notizie e documenti che possano fornire informazioni supplementari utili al lettore per conoscere il contenuto di una pubblicazione
Biblioteche, editori, distributori la biblioteca può avvalersi dei dati presenti sul sito dell’editore per potenziare il
proprio catalogo e promuovere percorsi di lettura a beneficio dei lettori, nonché disporre di uno strumento prezioso per orientare la propria politica degli acquisti
la presenza delle notizie sul catalogo contribuisce a favorirne la conoscenza presso il pubblico e, di conseguenza, il catalogo svolge per conto dell’editore una funzione di tipo promozionale
l’editore può avvalersi, per il controllo semantico delle pubblicazioni in commercio, di quei dispositivi di controllo sofisticati (soggettario, classificazione, ecc.) che sarebbero troppo onerosi per lui da gestire e che fanno parte invece del mestiere del catalogatore
editori e bibliotecari stanno incominciando a valutare l’opportunità di una maggiore convergenza nel modo di rappresentare le pubblicazioni: editori e distributori mirano a valorizzare le descrizioni, chiedendo la
collaborazione degli utenti più esperti per migliorare la qualità complessiva dei dati
le biblioteche dedicano più attenzione al trattamento semantico rispetto a quello descrittivo
sono più numerosi i sistemi di catalogazione in grado di catturare e trattare i metadati provenienti dagli archivi degli editori, allo stesso modo in cui sono trattate le notizie catturate dai cataloghi delle reti e delle agenzie bibliografiche nazionali
Modelli funzionali per il nuovo opac
l’opac che si adatta l’opac che suggerisce l’opac che apprende l’opac che integra l’opac che aggrega
gestire insiemi di risultati resi particolarmente corposi per le dimensioni raggiunte dai cataloghi collettivi e che si presentano più eterogenei rispetto al passato per la crescente varietà di formati editoriali.
Ranking e aggregazioni
il ranking: restituzione dei risultati di una ricerca secondo criteri di
priorità regolati mediante algoritmi prestabiliti non è la soluzione più opportuna, specialmente nel caso
delle opere letterarie, per le quali possono esistere decine di edizioni curate da editori diversi, in lingue e su supporti differenti
ricorso ad aggregazioni virtuali e dinamiche applicazione della logica espressa in FRBR per produrre
dei sottoinsiemi per le singole opere, per le edizioni costituite da versioni sostanzialmente simili del medesimo testo, per le traduzioni, per i diversi formati di pubblicazione
Classificazione a “faccette” dei risultati della ricerca i dati vengono analizzati e categorizzati per data, lingua, formato,
soggetto, intestazione, disponibilità per la consultazione l’applicazione di una o più faccette per la determinazione dei
sottoinsiemi può essere determinata dinamicamente in funzione del numero di occorrenze individuate per un certo aspetto (qualora, ad esempio, il raggruppamento per secoli abbia determinato per il range 1900-1999 più di cento occorrenze, il sistema provvede automaticamente ad applicare la ripartizione per decennio)
Esempi: Endeca Grokker (http://www.grokker.com/)
RedLightGreen: aggregazioni per opere
Grokker – Visualizzazione per liste – ricerca di “digital libraries”
Grokker – raffinamento della ricerca attraverso una keyword
Risorse
Possibilità di limitare il dominio su cui effettuare la ricerca
Dettaglio dell’area selezionata
Dettaglio dell’area selezionata
Modelli funzionali per il nuovo opac
l’opac che si adatta l’opac che suggerisce l’opac che apprende l’opac che integra l’opac che aggrega l’opac che organizza il web
instaurando rapporti con i contenuti della rete, l’insieme dei cataloghi e degli altri repertori bibliografici contribuiscono all’organizzazione del web semantico
Macro areeLCC
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Lista di termini associati per raffinare le ricerche
Macro areeLCC
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