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Mimep ieri e oggi 50 anni Immagini e parole per vocazione

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50 anni nel segno della Mimep - Immagini e parole per vocazione

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Mimepieri e oggi

parole

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biografiesanti

immaginibuona

stampa

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spiritualità

MIMEPnel segno della

anni

anni

50 Immagini e parole per vocazione

Casa Editrice Mimep - Docetevia Papa Giovanni XXIII, 2

20060 Pessano con Bornago (Mi)

tel.: 02/95741935; 02/95744647e-mail: [email protected]

www.mimep.it; www.mimepjunior.it

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Mimepieri e oggi

50anni

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Lo scopo principale della MIMEP-DOCETE è quello di diffondere la dottrina cattolica,

nella fedeltà al Magistero della Chiesa, stampando opere economiche.

“MIsit Me Evangelizare Pauperibus”

“Euntes, DOCETE omnes gentes”

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Promuoviamo i valori cattolici, abbiamo a cuore la Parola di Dio, l’insegnamento della Chiesa e del Papa, l’esempio e la spiritualità dei santi, le testimonianze dei martiri.

Sosteniamo l’educazione cristiana, il rispetto della vita, il valore della famiglia,

l’espressione culturale e l’impegno sociale che nascono da un’esperienza cristiana viva

e da una fede matura.

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IERINel 1965 a Pessano con Bornago giunge don Massimo Astrua, un sacer-dote energico e sempre teso a migliorare la vita del prossimo. L’idea di fondare una casa editrice nasce dal suo desiderio di diffondere la Parola di Dio, dando contemporaneamente lavoro alle ragazze ospiti del Centro Pro Juventute di don Gnocchi, di cui don Astrua è il padre spirituale. Così, nello stesso 1965, nasce la Mimep Docete.

MIMEP significa: “Misit me evangelizzare pauperibus” (Lc 4,18) cioè “mi ha mandato ad annunciare la buona notizia ai poveri”.

DOCETE: “Euntes, docete omnes gentes” (Mt 28,19) cioè “andate dunque, ammaestrate tutte le genti”.

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Don Massimo Astrua è aiutato da un altro sacerdote che con lui fonda la casa editrice Mimep Docete, don Angelo Albani, parroco della

chiesa dei Santi Vitale e Valeria a Pessano. Con pochi mezzi ma tanto entusiasmo, i due sacerdoti e amici iniziano a stampare

testi religiosi, sussidi didattici, espressi in forma semplice e lineare, accessibili a tutti.

Il cuore pulsante della casa editrice è don Massimo. Egli, con una geniale intuizione, comprende i cambiamenti sociali ed elabora libri semplici, popolari. Nei testi cerca di trasmettere con passione l’amore per il Signore e la sua Chiesa.

Fin da subito lo scopo principale della Mimep Docete è quello della fedeltà alla dottrina, del vasto apostolato e

dell’accessibilità economica. Infatti, per accentuare il pri-mato dell’apostolato, la Mimep Docete cede i suoi libri a

prezzi di costo. Quando durante l’udienza presso san Gio-vanni Paolo II, il Papa venne a conoscere questa finalità evan-

gelica, disse: “Molto bene! Allora guadagneranno le anime!”.

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Don Massimo Astrua““Siamo su una barca che va verso il Cielo. Questa barca è Gesù.Noi chiudiamo gli occhi e lasciamoci condurre da Lui.”

Don Massimo Astrua nasce il 2 gennaio 1924 in una famiglia milanese. A 25 anni è ordinato sacerdote. Dopo un periodo trascorso nel seminario minore a Masnago con l’incarico di padre spirituale, diventa vice rettore del collegio di Gorla. Dal 1958 passa all’istituto del Beato Angelico di Milano per poi arrivare nel 1965 a Pessano con Bornago. Qui segue per molti anni i mutilatini del col-legio Pro Juventute di don Carlo Gnocchi, lavorando incessantemente anche nella parrocchia dei Santi Vitale e Valeria.

Nello stesso 1965 fonda, insieme a don Angelo Albani, parroco di Pessano, la casa editrice Mimep Docete. In un’intervista degli anni ’80, rilasciata al setti-manale Radar, don Massimo definisce così l’iniziativa:

“Intorno al 1965 abbiamo organizzato una scuola di grafica per poter dare un lavoro ai mutilatini del Don Gnocchi e a coloro che non pote-vano frequentare regolarmente gli studi. Poiché non avevamo sussidi, abbiamo cominciato a creare delle edizioni”.

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La realtà della Mimep cresce e si arricchisce di sempre nuove edizioni e collaborazioni. Nel 1980 sono state invitate a venire, dalla Polonia, le prime suore della Congregazione di Maria Vergine di Loreto.

Il talento di don Massimo si manifesta semplicemente in tutto, è lui l’anima di ogni cosa all’interno della casa editri-ce, dalla riparazione delle macchine in stamperia e in le-gatoria alla stesura dei testi. È lui l’autore di tanti libri, di teologia, catechismo, vita dei santi e padri della Chiesa, adatti sia per gli adulti che per i giovani.

Don Massimo ha una grande capacità comunicativa e riesce a rendere comprensibili i concetti sia attraver-so un linguaggio semplice che con l’aiuto della grafica. Lo spirito dell’apprendere sempre qualcosa di nuovo lo nutre seguendo la sfida della tecnologia; infatti, realizza i primi film documentari, dove lui stesso è sceneggiatore, regista, attore, disegnatore, ed esecutore di tanti ruoli. Infi-nitamente innamorato di Gesù, si trova sempre degli esempi da seguire, ed è affascinato dal suo grande santo, san Giovanni della Croce, da cui lo pseudonimo con il quale, a volte, si firma: Jean Marie de La Croix.

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Dai santi don Massimo è ispirato nello zelo e nel sacrificio; grazie alla Ma-donna si sente incoraggiato e tenace; per amore misericordioso di Dio è

sempre pronto a tutto!

Negli ultimi anni della sua vita la malattia gradualmente gli toglie le forze e, con esse, la possibilità di rispondere ai numerosissimi

impegni. Tutto ciò gli causa un grande dispiacere. Lui, però, non si arrende mai, e nel suo piccolo studio, con il computer, continua a scrivere libri, non smette di leggere e arricchire le sue già vaste conoscenze, prega e continua la sua mis-sione di sacerdote nella Messa quotidiana e confessando chi ne ha bisogno. Quando non riesce a dormire, di notte registra i suoi pensieri, conferenze che poi le suore hanno trasformato in CD. Diverse crisi fisiche dovute alla ma-lattia gli tolgono man mano anche gli ultimi strumenti di “creazione” del suo genio. Rimane la preghiera, un silenzio

in adorazione della Croce nel vero dolore fisico che pati-sce, e la Santa Messa, alla fine celebrata quasi sul letto, con la

voce tremante e le mani, martoriate dagli aghi delle flebo, che spezzavano il pane… le sue mani che non hanno mai smesso

di benedire… fino all’8 novembre 2011, giorno in cui ritorna alla casa del Padre.

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Don Angelo nasce a Carugate il 22 agosto 1919, ultimo di undici fratelli. Da ragazzo divide il suo tempo tra casa, scuola, oratorio e opere parroc-chiali. Nei primi anni ’30 inizia a lavorare presso una ditta meccanica di Milano, dove si reca in bicicletta di buon mattino. Terminata la giornata lavorativa, sempre in bicicletta va al seminarietto del Duomo per gli studi di ginnasio e liceo, per poi tornare, la sera tardi, a casa a Carugate, sempre in sella alla sua bicicletta.

I nati nel ’19 sono stati tra i più tartassati dalla guerra. A don Angelo tocca, nel 1940 – 1941, affrontare l’esercito francese a Montgenévres, sul “Fronte occidentale”. Poi viene mandato in Albania, dove soffre le tre “F”: Freddo, Fame e Fuoco. Ferito gravemente, è rimpatriato su una nave italiana. Du-rante il tragitto gli viene amputata la gamba sinistra e mezzo piede destro. Ricoverato all’ospedale di Bari, gli sono riconosciute nel corpo più di 50 schegge metalliche di shrapnel, schegge che porterà nel suo corpo fino alla morte.

Rimessosi alquanto in salute tenta di entrare in seminario, ma la strada non è facile, sia per la sua condizione fisica, sia per gli studi non del tutto completati. Alla fine, con un po’ di astuzia riesce a passare tutti gli ostacoli

Don Angelo Albani

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ed è consacrato sacerdote dalle mani del beato Cardinal Schuster, nel 1948. Dopo di che è destinato alla parrocchia di Pessano prima come assistente dell’oratorio e dal 1965 come parroco, per poi restarvi come residente con incarichi pastorali fino alla sua morte.

Don Angelo è un servo del Signore silenzioso e tenace, una persona seria e responsabile, convinto di fare del bene anche se si scontra con umiliazioni e critiche. Grazie a lui si costruisce un nuovo asilo parrocchiale, l’attuale “Asilo Modini”.

Don Angelo mette fisicamente in piedi – perché per lavorare ci vogliono anche i locali – la realtà della Mimep Docete, permettendo ad essa di crescere e di-ventare una casa editrice a tutti gli effetti. Si impegna nella distribuzione delle edizioni stampate, le pubbli-cizza e diffonde, molto spesso anche le protegge da chi cerca di ostacolare questa grande iniziativa.

Negli ultimi anni da parroco, don Angelo invita a Pessa-no le Suore Militanti della Beata Vergine di Gitega, con lo scopo di istruirle in Italia, per poi rimandarle in Burundi a continuare una mansione apostolica nella Chiesa locale.

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Tutta la sua vita è segnata da dolore, impegno e altruismo. È il confes-sore di tante anime, impegnato nel servizio sacerdotale fino all’ul-

timo giorno, desideroso di migliorare sempre le condizioni del prossimo, cercando consiglio nella preghiera e nella medita-

zione. Un operoso e silenzioso servo del Signore.

Don Angelo si spegne nella notte del 31 agosto 2004, avendo dato tutta la sua vita per i fedeli di un’unica parrocchia. Il Cardinale Dionigi Tettamanzi, allora ar-civescovo di Milano, che celebrò la Santa Messa ese-quiale, conferì a don Angelo due titoli: “Apostolo del Vangelo” e “Angelo della ospitalità”.

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Nel 1980, dalla Polonia vengono invitate a collaborare le Suore della Beata Vergine di Loreto (Suore Loretane). I due fondatori della Mimep Doce-te non potevano scegliere di meglio: le suore sono esperte di editoria da quando sono state fondate a Varsavia nel 1920.

Con l’arrivo delle suore nasce la necessità di creare degli ambienti di lavoro, dove progettare, stampare e rilegare i libri, e di un convento, dove vivranno e pregheranno le suore. Così, gradualmente, la Mimep si sposta dai locali dell’oratorio parrocchiale nei propri edifici in via Papa Giovanni XXIII.

Oggi

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Le Suore Loretane sono adesso le uniche eredi di tutto lo spirito, l’entusiasmo e lo scopo umanitario trasmessi da don Massimo Astrua e da don Angelo Albani. In questo compito non sempli-ce, le religiose rimangono comunque fedeli ai princìpi dei due sacerdoti fondatori, diffondendo il cristianesimo attraverso la pubblicazione del Vangelo, dei catechismi, dei testi patristici, delle opere di spiritualità. Come don Massimo, stanno al passo con i tempi, e sono attente a tutti i mezzi di apostolato moderno, come ad esempio internet.

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La Congregazione delle Suore Loretane è stata fondata nel 1920 dal beato don Ignazio Klopotowski, un prete diocesano di origine polacca. Mons. Klopotowski, che già durante la guerra si era totalmente dedicato alla as-sistenza dei poveri e degli orfani, intuì la necessità di portare alla gente, disorientata da varie ideologie atee, il messaggio divino di Cristo e la testi-monianza del Suo amore per gli uomini. Iniziò così quell’umile ma capil-lare apostolato della buona stampa, scrivendo, stampando e diffondendo gratuitamente migliaia di opuscoli sulle verità cristiane che contribuirono in modo determinante alla salvezza della fede nella sua patria.

Fu per proseguire in questa sua opera che egli raccolse intorno a sé le prime Suore, che volle consacrate alla Madonna di Loreto e che chiamò “Loretane”.

La Congregazione delle Suore Loretane

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Fedeli allo spirito del Fondatore, le Suore portano nel mondo la Parola di Dio, stampando e diffondendo libri religiosi. Ogni casa delle Suore è una piccola “casa di Nazaret” che emana attorno l’atmosfera e l’amore della Sacra Famiglia, la quale pone al suo centro Gesù, la Parola incarnata.

La più grande eredità che il Fondatore ha lasciato alla sua Congregazione è l’esempio del suo fervente apostolato nell’aiuto dato al prossimo. Egli andava incontro alla gente diffondendo il fuoco ardente di Dio, che desiderava tanto si accendesse nei cuori. Animate dal suo esempio, le Suore Loretane lavorano anche nelle scuole, come catechiste, negli asili, con i più piccoli, e nei centri per gli anziani come infermiere.

“Vogliamo formare un gruppo di apostoli della stampa, il quale, ser-vendo questo santo apostolato di insegnamento tramite i mass-me-dia, contribuirà alla diffusione del Regno di Dio sulla terra.” B. Ignazio Klopotowski

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Il beato don Ignazio Klopotowski è uno dei maggiori rappresentanti del cattolicesimo sociale polacco ed è considerato, fino ad oggi, uno dei più eminenti editori polacchi. Il suo patrimonio letterario è ricchissimo: nei suoi scritti trattò di argomenti teologici, morali, sacerdotali ed ascetici.

L’apostolato della stampa cattolica

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Caratteristica del suo apostolato è stata un’azione pastorale ininterrotta ed illimitata, alimentata da una intima e conti-nua unione con Dio e con la Santissima Vergine.

Prima che un grande Apostolo, don Ignazio fu un gran-de Mistico, forse uno dei più grandi che la Polonia ab-bia espresso in quegli anni, accanto a Padre Massimi-liano Kolbe e a suor Faustina Kowalska.

Il beato Klopotowski definiva la missione dell’apo-stolato della stampa “l’ambone dei nostri giorni”, e si riferiva a giornali e libri buoni come a “il pane dell’a-nima”. Di questo pane della buona stampa, fedele a Dio, c’era un bisogno particolare nell’atmosfera della russificazione della Polonia. Don Ignazio considerava la Parola stampata come il prolungamento dell’ambone, un mezzo per diffondere il Regno di Dio sulla terra, uno strumento nuovo e moderno per la catechesi. La stampa aveva per lui un ruolo missionario.

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Scriveva su uno dei suoi giornali:

“Cercherò di preparare le mie pubblicazioni nel modo più semplice possibile, affinché le intendano i più semplici, quelli che fino ad ora sono stati trascurati dagli scrittori. Voglio che, grazie a queste pubblicazioni, voi stessi imparate a seminare tra di voi l’a-

more fraterno e l’amore di Dio. Così, tutti insieme, diventeremo una catena forte ed in-

vincibile nel lavoro per la Chiesa e per il bene della Patria”.

Questo lavoro era troppo grande per un uomo solo. Egli aveva bisogno d’aiuto. Così, nel 1920 fondò una nuova Congregazione che por-tasse avanti il suo apostolato anche dopo la sua morte.

Le Suore portano avanti il carisma del loro Fondatore, trattandosi di pane buono per l’anima del XXI secolo, tanto assetata di veri valori e della Verità.

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La Mimep di ieri e di oggi

don Massimo Astrua 1965 - 2011

suor Daria 1981 - 1984

suor Teresilla1986

don Angelo Albani 1965 - 2004

suor Ambrozja 1981 - 1992

suor Nikodema 1987

suor Karola1980 - 19952008 - 2011

suor Krzysztofa1982 - 1992

suor Marietta1980 - 1986

suor Alda1984

suor Daniela1987 - 1996

suor Monika1981, 1991 - 1994

1998 - 2000

suor Witaliana1984

don Paolo Acquistapace

1965 -

Mons. Enrico Galbiati

1965 - 2004

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suor Irmina 2000 - 2003

suor Nulla 1993 - 1994

suor Longina2001 - 2003

2010

suor Florentyna 1995 - 2002

suor Scholastyka 1993 - 1997

suor Samuela1991

suor Emilia1994 - 1997

suor Emanuela1992 - 1998

suor Malgorzata1994 - 2012

suor Urszula1998 - 2004

suor Chrystiana1992

2001 - 2002

suor Szymona1995 - 2000

suor Edmunda1999 - 2001

suor Anita 1990 - 1998

2001

suor Marianna1991 - 1992

2005

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suor Noela 2008 - 2009

suor Kinga2004 - 2005

suor Benedykta 2001 - 2002

suor Franciszka2007 - 2010

2012

suor Gracja2003 - 2006

suor Beniamina2001 - 2004

suor Terezja2009

suor Lorena2004 - 2007

suor Katarzyna2010 - 2012

suor Aurelia2012

suor Dolores2005 - 2010

2011

suor Assunta2010 - 2013

suor Filipa2013

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“Il libro è il pane dell’anima. Condividetelo con gli altri!”

B. Ignazio Klopotowski

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“Se andiamo avanti portando il Vangelo, la Parola del Signore, a più gente possibile,

in tutto il mondo, siamo certi che il Signore ci aiuterà.”

don Massimo Astrua

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