M/I/M gruppo 6
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Transcript of M/I/M gruppo 6
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Senza fermarsi all’aspetto puramente es-teriore e tangibile, la ricerca si muove verso un’analisi della tradizione e del folklore ti-pici del luogo e delle usanze di chi lo abita.Forte elemento di tradizione è il legame con la religione che raggiunge l’apice della sua espressione nelle feste patronali, come ad esempio la nota festa della Madonna della Bruna. Questi eventi sono da considerarsi vere e proprie feste che coinvolgono l’intera co-munità materana, comportando una tras-formazione a 360 gradi sia del paesaggio
urbano che dell’abbigliamento di coloro che partecipano attivamente al rito. Tutto si carica di ornamenti ricchi di segni dai molteplici significati culturali e simboli-ci: le strade sono decorate con festoni lu-minosi, il carro su cui viene trasportata la Vergine è bardato di fiori di carta e velluti ed è risultato di un lavoro artigianale di mesi.Ciò che emerge in conclusione è un’idea di complessità di simboli accumulati nel corso della storia e trasformati nel significato dal susseguirsi di generazioni e modi di pen-sare.
SPAZIO QUOTIDIANO
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La complessità emergente dalla dimensione sociale, riaffiora in maniera preponderante anche nella vita privata dell’individuo. Gli interni delle case si riempiono di ele-menti decorativi che seguono una logica di accumulazione, intesa non solamente dal punto di vista visivo ma anche simbolico/emotivo: gli oggetti si caricano di significati affettivi, spesso legati all’esperienza per-sonale.
Essi risultano così racconti non solamente legati alla memoria e al passaggio di gener-azione in generazione, ma anche come pro-lungamento dell’ identità del singolo.E’ per questo che la tendenza delle persone è quella di accumulare di tutto accostandospesso elementi nuovi e innovativi ad altri antichi e tradizionali, creando una sorta di collegamento naturale tra passato e pre-sente.
P a r t e n d o d a u n a n a l i s i
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d e l l u o g o e d e l l e s u e
Mantenendo invariato l ’aspetto folklorist ico caratterizzante,
affezione per i l
su un piano globale.
LICO.
TRADIZIONI
DI SEGNI
E’ usanza antica quella di tramandare alle nuove generazioni oggetti che possano por-tare con loro significati narrativi intrin-sechi.Nei luoghi in cui questa tradizione è an-cora molto sentita vediamo gli ambi-enti domestici arricchirsi di elementi che si affiancano in soluzioni inattese.Molteplici sono le forme e le estetiche degli oggetti che convivono, raccontando storie di passati lontani e riproponendo universi valoriali e affettivi che gelosamente custo-discono.La “poesia degli oggetti” è oggi divenuta “poesia dell’accumulo”, o della rifrazione
delle cose stesse.Essi infatti, pur se privi di un correlativo og-gettivo, non restano muti nel nuovo panora-ma ma si rivestono di significati nuovi dati dalla loro compresenza. Si assiste alla sovrabbondanza di sim-boli rappresentativi di molteplici aspetti dell’essere.L’abbondanza di segni non è quindi un mero accumulare superficiale e sconsiderato, ma vuole invece creare una solida struttura di senso: una totalità di gusti e bisogni che va a simboleggiare la moltitudine di sfaccet-tature dell’animo dell’individuo a cui ap-partengono.
ACCUMULO PER PASSIONE
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Riflettendo sul tema dell ’
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U N I V E R S I
semantica
P E R S
ACCUMULOm o l t e p l i c i v a l e n z e e s t e t i c h e
COMFORT
CONCETTUALE .
all ’ interno di uno stesso ambiente
STILI
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DISTINTI. L’ idea futura di comfort sarà data dunque
s t i l i s t i c i
D I F F E R E N T I , UNITA’
ARMONIOSA.
O N A L I T A ’ ,
.20CONCEPT DI PROGETTO
I risultati emersi dall’analisi del comfort hanno portato a diverse interpretazioni dell’accumulo per passione tutte altamente significative. Nella scelta della strada da intraprendere, ci siamo rifatte non solo al nostro gusto personale ma anche a motivi pratici di realizzazione. Il concept di progetto che ne è scaturito, si definisce secondo le seguenti linee guida:
_ complessità visiva; intesa come oggetto che risulta dalla combinazione/sovrappo-sizione di singoli elementi che possono dif-ferire per determinati aspetti.
_molteplicità; intesa come intreccio di ma-teriali diversi per aspetto stilistico, materico e cromatico.
_ natura omogenea dei componenti; in-tesa come elementi che appartengono alla medesima categoria merceologica ma che, come suddetto, si differenziano fra loro in base agli aspetti già citati.
_componenti prodotti industrialmente/arti-gianalmente; ciò per evitare il problema di mancanza di reperibilità di materia prima a lungo termine.
.24COLLEZIONI
Le tipologie di prodotto progettate verranno realizzate secondo tre diverse linee o col-lezioni. Ognuna di esse si caratterizza per l’impiego di una specifica categoria di materiale che conferirà all’oggetto un determinato aspet-to estetico.Oltre a quest’ultimo, anche la componente strutturale varia da caso a caso poichè, in base alla natura del materiale, il prodotto presenterà ad esempio un determinato peso, un dato grado di morbidezza, ecc...Le tre collezioni verranno declinate differ-entemente sugli elementi di arredo pro-gettati, ma seguiranno una continuità es-tetica in merito all’uso del materiale e delle combinazioni cromatiche suggerite.Di seguito le specifiche di ogni collezione.
Coll.1: realizzata in tessuti di scarto, di-sponibili in sette varianti cromatiche, le quali prevedono un colore neutro e sei de-rivanti da scale di rossi, blu e marroni.
Coll.2: realizzata in pellame di scarto, pre-sente nella tonalità cammello.
Entrambe le collezioni possono prevedere la stampa di textures appositamente pen-sate (quattro varianti). Esse possono talvol-ta mescolarsi con tessuti/pellami di scarto con texture presistenti o lisci. Coll.3: realizzata in tessuti lavorati a ma-glia secondo diversi punti e presenti in otto varianti cromatiche, combinabili sec-ondo le specifiche del prodotto considerato.
.26DIVANO: METAFORA DELL’ACCUMULO
stratificazione di elementi che si sono ad-dizionati man mano, raggiungendo la con-figurazione odierna. Questa evoluzione può quindi essere intesa come accumulo di elementi subentrati pro-gressivamente nel tempo. Ciò, a sua volta, si ricollega ulteriormente alla stessa idea di accumulo, precedentemente analizzata, in merito alla tradizione popolare. Infatti anche un prodotto di arredo quale il divano, come tutti lo conosciamo, è frutto di un’ evoluzione di elementi molto basici, quali ad esempio assi di legno, che nel tempo si sono trasformate fino alle ultime soluzioni, allo scopo di rispondere sempre meglio ad esigenze di comfort per l’utente.
Dalla riflessione in merito ai diversi pro-dotti presenti nel panorama del design dell’arredo, tenendo conto delle innovazioni già attuate in questo settore e di ciò che in-vece ancora è stato poco sperimentato, ci si è concentrati sull’aspetto strutturale e materiale, di un elemento classico quale il divano.L’idea di seduta viene riformulata sulla base degli elementi che la costituiscono, diventando un oggetto ibrido, multifunzion-ale, dall’estetica insolita. La complessità di elementi strutturali, visi-bili e non, che costituiscono il divano, de-riva da un processo avvenuto nel corso del tempo. Esso ha seguito un percorso di
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Partendo dalla definizione di “divano”(detto anche sofà) quale sedile imbottito, dotato di braccioli come una poltrona, ma di for-ma allungata in modo da poter accogliere più persone contemporaneamente, si è ri-flettuto sui suoi componenti strutturali e le relative funzioni. Si è deciso così di “sezionare” questa tipo-logia di seduta, individuando gli elementi costitutivi:_telaio, che ne costituisce la base ed è soli-tamente realizzato in legno o in tubolare metallico.
_ scheletro, parte di sostegno, è data in-vece dalle cinghie elastiche di gomma, che permettono il classico “molleggio”. _imbottitura, solitamente in poli-uretano o fibre poliesteri o piume. Con l’intento di esaltarne la morbidezza al tatto, il poliuterano, espanso o schiumato, può essere rivestito con un soffice strato di ovatta acrilica, che conferisce rotondità al manufatto e pienezza alla pieghe del tessuto.Da quest’analisi prettamente strutturale, è stato messo in atto il processo inverso di decostruzione del divano, immaginando di
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riscomporlo fino al nucleo più interno. Tale procedimento si è svolto secondo tre livelli di profondità, che corrispondono alla ripresa del medesimo numero di elementi.Il primo stadio prevede un intervento sulla superficie esterna, ossia il sedile imbot-tito, che viene idealmente “spaccato” in due sedute.Si prosegue, in seconda istanza, con una rivalutazione della struttura interna sot-tostante l’imbottito, costituita, come già il-lustrato, da una rete di assi in legno, le quali vengono concettualmente rivisitate nella
loro funzione. Infine, l’ultimo livello indaga l’elemento del bracciolo, il quale viene idealmente svuota-to per assumere una nuova connotazione.I tre stadi di analisi appena visti, possono suggerire tre diverse linee di prodotti tutte però derivanti dal medesimo processo log-ico.In conclusione si è giunti ad un risultato di risemantizzazione degli elementi costitutivi e ad una riformulazione dell’idea di accu-mulo applicata all’ambiente, innovativa sia a livello estetico che concettuale.
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La prima fase di destrutturazione dell’elemento d’arredo studiato, porta ad una risemantizzazione della componente più superficiale, indentificabile con la sedu-ta imbottita. Essa, viene sottoposta ad un processo di rottura formale, che conduce alla genesi di due sedute a sè stanti. Così, l’imbottito contenuto all’interno di esse, diventa basi-lare elemento estetico e fuoriesce dai cus-cini stessi, i quali compongono la seduta. Il divano rimarrà costituito essenzialmente delle assi che lo compongono, diventando a loro volta luogo di seduta.Obiettivo principale di questo prodotto sarà quello di esaltare il processo di gen-esi al contrario, mostrando il passaggio dalla tradizionale fattura del divano fino alla struttura più nuda, solitamente nas-costa.Tale prodotto presenterà una pos-sibilità di scelta, poichè la seduta potrà essere data o dalla rete di assi o dai cus-cini che normalmente fungono da appoggio.L’estetica proposta sarà quindi riassumibile secondo due variabili:
_seduta costituita dai sottostanti assi, com-plementare alle due sedute imbottite es-tratte;_seduta idealmente divisa, poichè costituita da una parte “negativa” (struttura ad assi) e da una parte “positiva” (cuscino imbottito).In fase di progettazione, si è preso in con-siderazione anche il concetto di funzionalità del divano; esso è pensato come elemento d’arredo atto ad ospitare un numero definito di persone ( generalmente 2/4 per le forme standard ) in un’atmosfera colloquiale.
Seguendo le tendenze odierne che mostra-no la necessità di avere a disposizione lu-oghi e oggetti ibridi, in grado di adattarsi alle varie situazioni, e quindi di trasformarsi facilmente, si è pensato di trasferire tutto ciò all’interno di questa seduta. Questo prodotto può moltiplicare il numero di sedute grazie ad una scomposizione insi-ta nella struttura: i cuscini, pensati per es-sere usati anche separatamente, altro non sono che una conseguenza logica insita nel processo di studio dell’accumulo.
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Procedendo sull’indagine strutturale del di-vano, dopo una prima analisi dell’elemento più superficiale (sedute imbottite), ci si è concentrati sull’analisi degli elementi più interni: le rete formata da doghe in legno è stata a sua volta sottoposta ad una rivisi-tazione. Essa è stata estrapolata dalla sua abituale collocazione, per acquistare un es-plicito valore del quale normalmente non gode, essendo solitamente nascosta.Quindi questa seconda fase di distruzione dell’accumulo concettuale di elementi por-ta ad un nuovo utilizzo delle assi in legno.Il nuovo prodotto,si compone di una serie di assi in legno di medesima lunghezza ma di sezioni differenti, tenute insieme da un in-treccio accuratamente progettato in mani-era tale da creare un’ unione ma, allo stes-so tempo, permettere il movimento della struttura.
Per rappresentare al meglio la possibilità di scegliere tra più opzioni riassunte in un unico elemento, è nato un oggetto la cui in-novazione strutturale consente una molte-plicità di usi e funzioni, assecondando così le esigenze dell’utente. Oggetto che trova la giusta armonia grazie all’incontro di semplicità formale e cura del particolare, visibile nell’attenta ricerca cro-matica che caratterizza l’intreccio, il quale assume così sia una valenza strutturale che estetica.La complessità che connota questo pro-dotto deriva dal processo di genesi che sta a monte. Conseguenza diretta della ri-valutazione di un elemento solitamente na-scosto, grazie alla nuova risemantizzazione, sfrutta una moltitudine di opzioni insite nel prodotto stesso, mutando la sua essenza a seconda del contesto di utilizzo.
Il termine intreccio definisce di base una concatenazione di elementi simili o diversi: ovviamente le modalità con cui questo pro-cesso avviene sono molteplici, come molte-plici saranno poi gli effetti. E’ stato quindi necessario svolgere uno stu-dio preliminare sulle possibili tecniche in merito: nel vasto panorama degli intrecci esistenti nel settore del tessile e della pel-letteria, è stato ripreso un procedimento molto semplice che non infierisce sulla mo-bilità della struttura che viene coinvolta. L’intreccio scelto è dato da una serie di
strisce di materiale (ora tessuto di scarto, ora pelli, ora tessuti di maglieria) in ognuna delle quali vengono praticate asole equidis-tanti tra loro; esse fanno sì che la medesima striscia di tessuto si incastri tra molteplici assi di legno, fissandosi e allo stesso tempo permettendo mobilità alla struttura.Il motivo così ottenuto risulta all’occhio molto lineare nella realizzazione, ma più articolato nella composizione, in quanto risultante da un mix di striscie diverse per dimensione, texture e colore, ma non per ti-pologia di materiale.
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.42FUNZIONI
Il prodotto proposto si configura come el-emento d’arredo multifunzionale che, gra-zie alla sua forma, può essere utilizzato in molteplici modi. I principali usi di questa struttura possono essere:
_tappeto: sdraiato per terra_ panca:arrotolato su sè stesso_divano:parzialmente arrotolato_doppio sofà:arrotolato al centro_separè: posizionato in verticale
Più in generale questo oggetto può suggeri-re una serie infinita di forme, variabili a sec-onda delle esigenze. Può essere utilizzato anche come semplice elemento di decora-zione, facilmente adattabile all’ambiente in cui viene collocato, anche grazie alla vasta gamma di materiali e mix cromatici in cui è disponibile questo prodotto. Semplice per uso e struttura, progettato con un design lineare capace di assecond-are gusti ed esigenze anche molto diversi tra loro.
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15 cm
30 cm
2,50 m X 3
2,50 m X 3
numero asole: 16distanza asole: 45 cm
10 cm
20 cm10 cm
15 cm
2 m 2 m
numero assi piccole: 7
numero assi grandi: 9
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diverse in base al contesto in cui l’utente si trova. Tale prodotto si può definire come “complemento d’arredo”, se lo si consid-era quale un elemento che, come indica il nome stesso, arreda, inserendosi ogni volta in ambienti eterogenei tra loro, con estrema facilità.Esso ha lo scopo di caratterizzare il luogo in cui si trova, conferendogli una certa dose di personalità e mantendendo contempora-neamente un’armonia con l’arredamento dello spazio col quale va a convivere.Questa tipologia di prodotto, venendo inseri-ta in ambienti ogni volta diversi, deve quindi, più di tutte, avere una particolare capacità di adattarsi; si deve poter trasformare in base alle esigenze dell’utente, garantendogli così possibilità di scelta.
Il processo di decostruzione concettuale del divano prosegue in fase scuccessiva, ma volendo non ultima, nella rivisitazione dell’elemento del bracciolo. Nato come el-emento funzionale ad aumentare il livello di comfort, e successivamente soggetto a nu-merose varianti di tipo estetico, esso viene completamente svuotato del suo volume in-terno, lasciando solo il suo involucro.Il tubolare di forma cilindrica così ottenuto, fornisce una nuova ridefinizione della sua natura, fino ad evolversi in un complemento d’arredo multifunzionale e trasformabile, in grado interagire con l’utente in vari modi.I tre tubolari, pensati nella versione double-face, possono essere usati, all’occorrenza, singolarmente o combinati insieme, an-dando ad assumere forme e funzioni
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Iww tubolari, di tre dimensioni diverse, pos-sono ricoprire diversi usi.Ognuno di loro, grazie alla propria grandez-za, si distingue dagli altri due per particolari impieghi e, nel momento in cui si combi-nano anche solo due di questi elementi, si apre ancora di più lo spettro di funzioni che vengono messe a disposizione dell’utente.Si elencano brevemente qui di seguito le principali opzioni possibili:_porta-oggetti: i prodotti che possono es-sere contenuti in esso sono diversi, come diverse sono le dimensioni dei tre tubolari;_cuscino: ottenuto mediante un gioco di combinazioni ad incastro tra più tubolari, secondo svariati modi.e facendo appello
alla propria fantasia._braccioli/schienale: di dimensione varia-bile se combinati gli elementi insieme.
I tubolari prodotti sono caratterizzati, a liv-ello materico, da due aspetti principali:_double-face: accoppiando due tessuti monocromatici oppure tessuto monocromo di base, con un lato arricchito da strisce di tessuti cuciti sopra di esso;_disponibile secondo tre categorie merceo-logiche differenti: tessuto di scarto, pelle e tessuto a maglia.A seconda della propria personalità, ognuno può scegliere il proprio mix di stile, forme e materia che più gli si addice.
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imbottitura gomma piuma1,5 cm
imbottitura gomma piuma1 cm
imbottitura gomma piuma0,7 cm
30 cm
15 cm
15 cm
70 cm
35 cm
17,5 cm