Milano 25 Ottobre 2014 - GIORNATA ARIR: falsi miti in ... · il termine in maniera chiara ed...

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Esercizi callistenici e precoce mobilizzazione in TI Ft Piaggi Giancarlo Fondazione Salvatore Maugeri – Istituto Scientifico di Pavia U.O. Pneumologia Riabilitativa Milano 25 Ottobre 2014 - GIORNATA ARIR: falsi miti in riabilitazione respiratoria Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico

Transcript of Milano 25 Ottobre 2014 - GIORNATA ARIR: falsi miti in ... · il termine in maniera chiara ed...

Esercizi callistenici e precoce mobilizzazione in TI

Ft Piaggi Giancarlo Fondazione Salvatore Maugeri – Istituto Scientifico di Pavia

U.O. Pneumologia Riabilitativa

Milano 25 Ottobre 2014 - GIORNATA ARIR: falsi miti in riabilitazione respiratoria Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico

Sfatare ……

SIGNIFICATO: Dimostrare inconsistente o falsa una credenza o un’opinione radicate nella massa SINONIMI: demolire, screditare, smentire, smascherare, scoprire, distruggere, ridimensionare, demitizzare, smitizzare, contraddire, esautorare, disconoscere

Il mito

Indica qualcosa di favoloso o di irraggiungibile, che viene in qualche modo amplificato e allontanato dal reale. Un aspetto/persona che catalizza l’attenzione del mondo intero e per molto tempo. Si pensi ad espressioni come 'il mito dei Rolling Stones‘.

Il mito

39.200.000 risultati

Esercizi callistenici

Sono veramente un mito?

Callistenici: Definizione

La parola deriva da due termini greci, “kalos” che significa bellezza e “sthenos” ovvero forza. Calisthenics è un termine inglese che identifica un insieme di esercizi fisici (di forza e di allungamento/stretching) a corpo libero o con utilizzo di attrezzatura molto semplice. A volte si trovano anche i termini calisthenic e callisthenic che di fatto identificano lo stesso concetto.

Esercizi callistenici in letteratura

14 articoli

Esercizi callistenici

Probabilmente il termine «esercizi callistenici» in Riabilitazione respiratoria è molto più in uso in Italia

rispetto al resto del mondo

The results of this study demonstrate that no difference in Vo2 exists

between healthy women and women with CAD when they are performing

calisthenics in the range of 1.6 to 2.9 METS

1,2

2,0

1,6

1,3

METS

Takahashi et al. Japanese Journal of Comprehensive Rehabilitation Science (2011)

67 males with stable COPD undergoing outpatient treatment. They were randomly assigned to either a calisthenics group (n = 35), performed at home for 3 months and an educational program at the outpatient department, or a control group (n = 32) that underwent only a monthly outpatient educational program.

The CSC is a program of low-intensity calisthenics that consists of stretches, strength training, and aerobic exercises. The purpose of this study was to investigate the effectiveness of PR consisting of CSC in patients with stable COPD undergoing outpatient treatment.

We advocated a program of COPD sitting calisthenics (CSC) that could be performed while being seated in an ordinary chair.

The exercise intensity of the aerobic exercises was set using target dyspnea ratings (TDR), and the exercises were performed at low intensity, rated as 2 (weak level) on the 10-level Borg scale

5 ripetizioni

3 ripetizioni per lato

3 ripetizioni per lato

Takahashi et al. Japanese Journal of Comprehensive Rehabilitation Science (2011)

Per ognuno dei 4 esercizi: 5 contrazioni isometriche da 6’’ l’una

Takahashi et al. Japanese Journal of Comprehensive Rehabilitation Science (2011)

Durata di ogni esercizio 2’ 30’’, serie per ogni esercizio 2 = 20 minuti di lavoro

Takahashi et al. Japanese Journal of Comprehensive Rehabilitation Science (2011)

The exercise intensity of the aerobic exercises was set using target dyspnea ratings (TDR), and the exercises were performed at low intensity, rated as 2 (weak level) on the 10-level Borg scale

1,6 METS 1,7 METS

2,1 METS

1,9 METS

Takahashi et al. Japanese Journal of Comprehensive Rehabilitation Science (2011)

Aderenza alla terapia domiciliare

61 stable COPD: - 31 “Individualized Training” (IT) - 30 “Non-individualized Training” (NT)

IT: Each patient received an individual training schedule at the beginning of the training period based on his maximal force and endurance time in different approaches.

NT: The training unit was divided into three parts: warm-up (free movements, stretching) for ten minutes; the main part was a forty minute training which included collectively performed exercises like ball games, stepping, thera-band training and dumbbells. The training period was finalized by a ten minute relaxing exercises period.

Frequenza dell’allenamento: 1 seduta a settimana

Randomized 40 patients with COPD to perform: Endurance and strength training (n.20) at 60–75% of maximum capacity calisthenics and breathing exercises training (n.20) Both training programs consisted of 1-hour training sessions, 3 times per week, for 12 weeks

Calisthenics and breathing program (low-intensity) consists of 5 sets of exercises: breathing exercises (diaphragmatic breathing and pursed-lips breathing); strengthening of the abdominal muscles (crunches); and calisthenics (trunk rotation and flexion, associated with pursed lips breathing and prolonged expiration). Each set consisted of 12 different exercises, repeated 15 times each

Endurance and strength exercise training (high intensity) included cycling (60% of the initial maximum work rate); walking (75% of the average walking speed during the 6MWT); and strength training (70% of the baseline one-repetition maximum test) for the quadriceps, biceps, and triceps muscle groups.

Primary Outcomes Secondary Outcomes

The drop-out rates did not differ between the 2 groups (35% in the calisthenics, 38% in the endurance/strength group), which conflicts with the expectation that a lower-intensity training program should have a lower drop-out rate and higher adherence than a higher-intensity program

L’utilizzo del termine «esercizi callistenici» andrebbe ridimensionato perché:

• Esiste una variabilità dei contenuti che non permette di utilizzare il termine in maniera chiara ed univoca

• Il termine «esercizi callistenici» è stato gradualmente sostituto

con termini più specifici quali esercizi di endurance, di forza, di stretching

• In letteratura le evidenze di efficacia per i callistenici sono molto

deboli (per non dire nulle)

Precoce mobilizzazione in TI

• Il progresso della medicina intensivistica ha portato ad un significativo aumento della sopravvivenza del paziente critico

• Migliore sopravvivenza spesso significa aumento della degenza in Terapia Intensiva

• L’aumento della degenza in Terapia Intensiva spesso implica un incremento del rischio di complicanze associate alle cure intensive e all’allettamento

IL PAZIENTE CRITICO

IL PAZIENTE CRITICO

Lasciamolo tranquillo, quando starà meglio inizieremo a trattarlo……………..

• 49%: è ritornato al lavoro • 100%: riferisce limitazioni funzionali, debolezza e fatica muscolare • 7%: neuropatie da intrappolamento • 5%: ossificazione ectopica • 4%: contratture alle dita e spalla congelata • 7%: problemi nella zona della tracheotomia

Herridge et al. N. Engl. J. Med. 348:683-693, 2003

PROBLEMI CLINICI (ad 1 anno)

La mobilizzazione precoce

Migliora la capacità funzionale del paziente

Bailey et al., 2009; Morris et al., 2008; Needham et al.,2010

Riduce la durata del ricovero in TI fino a 3 giorni

Morris et al., 2008; Needham et al., 2010

Riduce l’incidenza del delirio Needham et al., 2010; Schweickert et al., 2009

Migliora l’autonomia del paziente Needham et al., 2010; Schweickert et al., 2009

Che cosa volete farmi?? Non vorrete mica muovermi? Non vedete come sono ridotto?

INSTABILE, ALLETTATO, POCO COLLABORANTE

STABILE, COLLABORANTE

• RIALLENAMENTO

• DEAMBULAZIONE • ESERCIZI CONTRO RESISTENZA • MOBILIZZAZIONI ATTIVE

• ELETTROSTIMOLAZIONE • POSTURE MOBILIZZAZIONI PASSIVE

MOBILIZZAZIONE PASSIVA

Il 99% dei fisioterapisti la utilizza per: Valutazione, Prevenzione, Mantenimento e Ripristino

C’è una debole evidenza sull’efficacia della mobilizzazione passiva (MP) sul paziente critico (e non solo). Gli unici lavori che supportano l’evidenza della MP hanno trattato i pazienti mediante sedute giornaliere prolungate (9 h/die) e con apparecchiature.

? ? ?

La precoce mobilizzazione del paziente critico è pericolosa?

593 701

1550

100

200

300

400

500

600

700

800

ET tubo Non intubati

Tracheo

0,96 % effetti avversi

Num

ero

at

tivi

1449 attività (233 seduto sul letto, 454 seduto sulla sedia, 762 Deambulazione)

0,6% di eventi avversi

La mobilizzazione precoce viene utilizzata comunemente nel paziente critico?

We were surprised that only 54% of patient days involved mobilization, as we expected the proportion of mobilized patient days to be higher than this

Critical Care Medicine May 2014 • Volume 42 • Number 5

Ostacoli alla mobilizzazione precoce

MEDICO INFERMIERE FISIOTERAPISTA

Risolvere gli ostacoli

• Lavoro in team (es. mobility team, ma anche solo maggior

collaborazione tra le figure)

• Utilizzo di protocolli di mobilizzazione (valutazione e monitoraggio

pre mobilizzazione, durante mobilizzazione e post mobilizzazione)

• Ottimizzazione delle risorse

3 operatori per 1 paziente

FT FT

IP

FT

1 operatore per 18 pazienti

MOBILIZZAZIONE PRECOCE ESERCIZI CALLISTENICI