Milano, 15 aprile 2014 Algae Canopy: la facciata in …...2014/04/15 · In occasione di EXPO 2015,...
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8/5/2014 Algae Canopy: la facciata in microalghe che mangia l'inquinamento
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Milano, 15 aprile 2014Articolo
I prototipi Algae Canopy saranno esposti fino al 18 aprile nel Cortile d'Onore dell’Università degli Studi diMilano
Algae Canopy: la facciata in microalghe che mangial’inquinamento
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In occasione di EXPO 2015, il team dell’arch.Carlo Ratti ha messo a punto Algae Canopy, dueprototipi con microalghe integrate capaci di assorbire CO2 e produrre energia
(Rinnovabili.it) Il potenziale delle microalghe per ilsettore dell’architettura ed il settore energetico èpraticamente infinito, le incredibili proprietàfotosintetiche permettono contemporaneamente diridurre i livelli d’inquinamento ed aumentare quelli diossigeno, produrre energia e migliorare la qualitàdell’aria interna ed esterna. Nell’ambito del progetto Future Food District, ideatodall’architetto Carlo Ratti Associati per l’Expo 2015 diMilano, il team di progettisti ha messo a punto AlgaeCanopy, un esempio unico di quelle che potrebberoessere le potenzialità dell’architettura se associateall’impiego delle microalghe.Si tratta di due prototipi in scala reale che riproducono
una facciata ed una baldacchino con un rivestimento in microalghe integrato perfettamente funzionante.Il principio di funzionamento di Algae Canopy è stato messo a punto dall’architetto Ratti con lacollaborazione di Cesare Griffa ed ecoLogicStudio e si base sull’incredibile proprietà fotosintetica dellemicroalghe, dieci volte più efficiente rispetto agli alberi o all’erba.
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L’utilizzo delle alghe come sistema dirivestimento architettonico integrato potrebberappresentare una valida soluzione per le urbanfarm, trasformando ad esempio le stessefacciate degli edifici, in sistemi dedicatiall’agricoltura urbana.Giusto un anno fa è stato inaugurato adAmburgo BIQ House, un edificio alimentato al100% dalla bioenergia prodotta dellamicroalghe inserite in facciata. Seguendoquesto stesso concetto, il progetto messo apunto da Carlo Ratti mette in pratica unsistema costruttivo del tutto innovativo edecosostenibile.La “pelle” biologica in microalghe permette diassorbire notevoli quantità di anidride carbonicatrasformandola in ossigeno, questi singolielementi contenenti i microorganismi svolgonola funzione di bioreattoriinnescando ilprocesso di fotosintesi attraverso il quale è possibile produrre biomassa ed energia termica per alimentarel’edificio. Un sistema praticamente completo integrato alla struttura esterna in ETFE, un particolare polimerodalle notevoli proprietà, e dotato di un pannello di controllo “smart” per la gestione ed il monitoraggio deiconsumi.
Grazie alle microalghe, il prototipo Algae Canopy produrrà lo stesso quantitativo di ossigeno che sarebbe ingrado di produrre un bosco di 4 ettari e ben 150 kg di biomassa al giorno.I due prototipi saranno esposti fino al 18 aprile nel Cortile d’Onore dell’Università degli Studi diMilano, nell’ambito della mostra “Nutrire nuove idee per la città del Futuro” per la Settimana del Design di
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Milano.