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106MILA COPIE E-MAIL IN EDICOLA Il quotidiano economico-finanziario del Nord Italia VAI SUL SITO INDUSTRIAEFINANZA.COM E SEGUICI SU VENERDÌ 8 SETTEMBRE 2017 - NUMERO 1989 ANNO 20 - QUOTIDIANO ONLINE, VIA FAX E IN EDICOLA - FONDATORE E DIRETTORE: ACHILLE OTTAVIANI AUT. TRIB. DI VERONA N° 41356 DEL 20/01/1997 - ALCOGRAM SRL - EDITORI DI RETE - VIA LEONE GAETANO PATUZZI, 5 - 37121 VERONA - TELEFONO 045591316 - FAX 0458020812 - E-MAIL: [email protected] - STAMPA IN PROPRIO - TUTTI I DIRITTI RISERVATI NUOVA PROPOSTA PER SALVARE LA COMPAGNIA Un’offerta non vincolante da parte dei dipendenti di Alitalia per salvarne le sorti. È questo l’obiettivo della petizione lan- ciata dai due comandanti Alberto Arlotta e Antonio Chialastri ai propri colleghi per invitarli ad acquistare quote del vettore in amministrazione straordinaria, al fine di diven- tarne azionisti tramite un’ope- razione di ‘management buyout’. Nella sostanza, si legge nel documento che porta il titolo ‘Perché i dipendenti devono essere azionisti di Alitalia’, da “spettatori passivi di decisioni prese altrove” i lavoratori del vettore devono “entrare a far parte del capitale di rischio”. Tra le ragioni, al primo posto il fatto di ‘avere voce in capitolo’ quando si trat- ta di definire le linee strategi- che, seguita dal fatto di poter verificare e monitorare i conti dell’azienda e di poter allonta- nare con più facilità manager e dirigenti ritenuti “inadatti”. Tra tagli ai costi e cooperazione. Al terzo punto, il fatto di poter valutare tutte le voci di costo, e non solo quelle legate alla forza lavoro, nel momento in cui ci sia la necessità di rivede- re gli impegni economici ed effettuare tagli. Tra i motivi per cui i dipendenti dovrebbero sottoscrivere l’operazione, si aggiunge anche il potenziale di crescita del valore economico delle azioni, e accanto a que- sto il fatto di riuscire a mante- nere più risorse umane all’in- terno del perimetro aziendale. Infine, ’essere azionisti della società consentirebbe ai dipendenti di “intentare azioni di responsabilità civile e penale conto gli amministratori”. Tra i plus, spicca poi il valore aggiunto della “cooperazione” tra le risorse umane, fattore che i promotori della petizione sottolineano invece sia stato negli anni sostanzialmente svalutato. E sulla stessa linea si posiziona il fattore di “com- partecipazione” e “condivisio- ne” dei destini aziendali, come una sorta di “assicurazione sulla vita dell’azienda”. Comandanti di Alitalia ALITALIA AI DIPENDENTI? DUE COMANDANTI HANNO LANCIATO UNA PETIZIONE AI COLLEGHI PER INVITARLI AD ACQUISTARE QUOTE DEL VETTORE IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA : AZIONISTI PER AVERE VOCE IN CAPITOLO Jeff Bezos SALE Stanley Fischer Il vice presidente della Fed si dimette con effetto dal 13 di ottobre. In una lettera al pres- idente Trump cita motivi personali per le sue dimissioni: era stato nominato da Obama. SCENDE Il Ceo di Amazon si prepara a sdoppiare il quartier generale di Seattle, dove stima di aver generato - dal 2010 - un indotto supple- mentare di 38 miliardi per l'economia locale. CHI VUOL SALIRE SULLA DUCATI Ducati, storico marchio italia- no e bolognese di nascita, oggi controllato dalla Volks- wagen, scopre di avere molti corteggiatori. Il gruppo tede- sco non sembra più intenzio- nato a cederlo. Nonostante questo, la Ducati continua ad avere numerosi pretendenti. In primis il costruttore auto- mobilistico indiano Eicher Motors, proprietario del mar- chio di motociclette Royal Enfield. Il gruppo asiatico ha preparato un’offerta che sfio- ra i due miliardi di dollari accompagnata da un piano industriale strutturale e finan- ziario di prim’ordine. A voler salire sulla Ducati, il cui fattu- rato supera i 100milioni di euro, ci sono però altri pre- tendenti come i fondi di inve- stimento privati di KKK e CVC Capital Partners, a cui si sono aggiunti anche il costruttore americano della Harley Davidson, i giapponesi della Suzuki e gli indiani di Bajaj Auto. Insomma il marchio, un tempo eccellenza del made in Italy, oggi è corteggiato da mezzo mondo. di Achille Ottaviani

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106MILA COPIE E-MAIL IN EDICOLA

Il quotidiano economico-finanziario del Nord Italia

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VENERDÌ 8 SETTEMBRE 2017 - NUMERO 1989 ANNO 20 - QUOTIDIANO ONLINE, VIA FAX E IN EDICOLA - FONDATORE E DIRETTORE: ACHILLE OTTAVIANIAUT. TRIB. DI VERONA N° 41356 DEL 20/01/1997 - ALCOGRAM SRL - EDITORI DI RETE - VIA LEONE GAETANO PATUZZI, 5 - 37121 VERONA - TELEFONO 045591316 - FAX 0458020812 - E-MAIL: [email protected] - STAMPA IN PROPRIO - TUTTI I DIRITTI RISERVATI

NUOVA PROPOSTA PER SALVARE LA COMPAGNIA

Un’offerta non vincolante daparte dei dipendenti di Alitaliaper salvarne le sorti. È questol’obiettivo della petizione lan-ciata dai due comandantiAlberto Arlotta e AntonioChialastri ai propri colleghi perinvitarli ad acquistare quote delvettore in amministrazionestraordinaria, al fine di diven-tarne azionisti tramite un’ope-razione di ‘managementbuyout’. Nella sostanza, silegge nel documento che portail titolo ‘Perché i dipendentidevono essere azionisti diAlitalia’, da “spettatori passividi decisioni prese altrove” ilavoratori del vettore devono“entrare a far parte del capitaledi rischio”. Tra le ragioni, alprimo posto il fatto di ‘averevoce in capitolo’ quando si trat-ta di definire le linee strategi-che, seguita dal fatto di poterverificare e monitorare i contidell’azienda e di poter allonta-nare con più facilità manager edirigenti ritenuti “inadatti”. Tratagli ai costi e cooperazione. Al

terzo punto, il fatto di potervalutare tutte le voci di costo, enon solo quelle legate allaforza lavoro, nel momento incui ci sia la necessità di rivede-re gli impegni economici edeffettuare tagli. Tra i motivi percui i dipendenti dovrebberosottoscrivere l’operazione, siaggiunge anche il potenziale dicrescita del valore economicodelle azioni, e accanto a que-sto il fatto di riuscire a mante-nere più risorse umane all’in-terno del perimetro aziendale.Infine, ’essere azionisti della

società consentirebbe aidipendenti di “intentare azionidi responsabilità civile e penaleconto gli amministratori”. Tra iplus, spicca poi il valoreaggiunto della “cooperazione”tra le risorse umane, fattoreche i promotori della petizionesottolineano invece sia statonegli anni sostanzialmentesvalutato. E sulla stessa lineasi posiziona il fattore di “com-partecipazione” e “condivisio-ne” dei destini aziendali, comeuna sorta di “assicurazionesulla vita dell’azienda”.

Comandanti di Alitalia

ALITALIA AI DIPENDENTI?DUE COMANDANTI HANNO LANCIATO UNAPETIZIONE AI COLLEGHI PER INVITARLI ADACQUISTARE QUOTE DEL VETTORE IN AMMINISTRAZIONESTRAORDINARIA: AZIONISTI PER AVERE VOCE IN CAPITOLO

Jeff BezosSALE Stanley FischerIl vice presidente della Fed si dimette coneffetto dal 13 di ottobre. In una lettera al pres-idente Trump cita motivi personali per le suedimissioni: era stato nominato da Obama.

SCENDEIl Ceo di Amazon si prepara a sdoppiare ilquartier generale di Seattle, dove stima diaver generato - dal 2010 - un indotto supple-mentare di 38 miliardi per l'economia locale.

CHI VUOL SALIRESULLA DUCATI

Ducati, storico marchio italia-no e bolognese di nascita,oggi controllato dalla Volks -wa gen, scopre di avere molticorteggiatori. Il gruppo tede-sco non sembra più intenzio-nato a cederlo. Nonostantequesto, la Ducati continua adavere numerosi pretendenti.In primis il co strut tore auto-mobilistico indiano EicherMotors, proprietario del mar-chio di motociclette RoyalEnfield. Il gruppo asiatico hapreparato un’offerta che sfio-ra i due miliardi di dollariaccompagnata da un pianoindustriale strutturale e finan-ziario di prim’ordine. A volersalire sulla Ducati, il cui fattu-rato supera i 100milioni dieuro, ci sono però altri pre-tendenti come i fondi di inve-stimento privati di KKK e CVCCapital Partners, a cui si sonoaggiunti anche il costruttoreamericano della HarleyDavid son, i giapponesi dellaSuzuki e gli indiani di BajajAuto. Insom ma il marchio, untempo eccellenza del made inItaly, oggi è corteggiato damezzo mondo.

di Achille Ottaviani

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Industria e Finanza.com2 • 8 settembre 2017

RUMORS PER POSSIBILE FUSIONE

VW CON FCA?, “SPECULAZIONI”Mueller, Ceo del colosso automobilistico tedesco noncommenta le voci sui colloqui. Il titolo del Lingotto cresce

LA RELAZIONEAUTOSTRADE: NEL 2016

UN FATTURATODI QUASI 7 MILIARDI

Il settore autostradale hagenerato nel corso del 2016un fatturato pari a 6,896 miliar-di di euro, per la maggior partederivante dai pedaggi (5,71mld, quasi l'83% del totale). E'quanto emerge dallaRelazione annuale sull'attivitàdel settore autostradale inconcessione, pubblicata sulsito del Ministero delle infra-strutture e dei trasporti. In par-ticolare, i ricavi netti da pedag-gio sono aumentati lo scorsoanno del 4,1% rispetto al 2015e questa crescita - si legge neldocumento - è riconducibilesostanzialmente all'aumentodi traffico localizzato su alcunetratte. Gli altri ricavi dellagestione autostradale, com-prensivi dei proventi da con-cessioni sulle aree da servizio,sono pari a 468 milioni di euro.

Il titolo Fiat ChryslerAutomobiles non si sgon-fia a Piazza Affari (+0,74%a 13,63 euro) dopo che ilceo di Volkswagen ,Matthias Mueller, inun'intervista al Wall StreetJournal , ha bollato comepure "speculazioni" i collo-qui su una possibile fusio-ne con Fca . Mueller haconfermato che il gruppo tede-sco sta lavorando alla cessio-ne di asset ritenuti non strate-gici che rappresentano circa il20% del giro d'affari comples-sivo, inclusa Ducati ("non èvero che i sindacati hannointerrotto il processo di vendi-ta"). Il ceo di Volkswagen nonha fatto commenti sulle voci dicolloqui con Fca per dar vita auna joint venture nel segmen-

to dei veicoli commerciali leg-geri. Ha precisato che il grup-po tedesco è abitualmenteimpegnato in colloqui esplora-tivi con molti produttori, maquesto non significa cheVolkswagen presto definiràuna fusione con un produttoredi automobili di massa. "Siamouna grande impresa e nonabbiamo alcun interesse a

gonfiare le cose. C'èstata molta speculazionesu Fca , che abbiamonotato, ma si tratta solodi speculazioni e nientedi più", ha detto per poipuntualizzare: "Se dicia-mo che stiamo parlandocon Fiat , allora parliamoanche con altre cinque osei aziende per vedere

come possiamo ottimizzare ilnostro business. La differenzacon il passato è cheVolkswagen ora è disposta apartecipare a tali colloquiesplorativi".Gli analisti, scriveMF, credono che Mueller siasincero quando ha detto cheVolkswagen deve ridimensio-narsi e razionalizzarsi prima diprendere in considerazionequalsiasi altra mossa.

Matthias Mueller

INDUSTRIA 4.0 & ACCORDO PER SOSTENERE LE IMPRESE

CONFINDUSTRIA E UBI PER L’INNOVAZIONEPer lo sviluppo digitale la Banca istituisce un plafond di 1 miliardo. GiulioPedrollo: “Così si avvia anche un programma di formazione del personale”E' stato firmato dal presidentedi Confindustria VincenzoBoccia e dalla presidente delConsiglio di Gestione di UBIBanca Letizia Moratti, ilProtocollo d’Intesa traConfindustria e UBI Banca persostenere le imprese impegna-te in processi di innovazione etrasformazione digitale e pro-muoverne la crescita dimen-sionale e l’accesso ai mercatidei capitali. Alla presentazionedell'Accordo hanno partecipatoanche Frederik Geertman,Chief Commercial Officer eVice Direttore Generale di UBIBanca, Giulio Pedrollo, vicepresidente di Confindustria perla Politica Industriale, ElioCatania, presidente diConfindustria Digitale e

Matteo Zanetti, presidente delGruppo Tecnico Credito eFinanza di Confindustria.L'Accordo, che si estende finoal 31 dicembre 2019, prevede,in particolare, una serie di ini-ziative per offrire, attraverso iDigital Innovation Hub (DIH)costituiti presso il sistema con-findustriale, supporto finanzia-rio e consulenza alle impreseintenzionate ad investire ininnovazione e beneficiare delleopportunità esistenti all’internodel Piano Nazionale Industria4.0. In dettaglio, il Procollo pre-vede che UBI Banca istituiscail “Plafond ricerca, sviluppo einnovazione”, con dotazionepari a 1 miliardo di euro finaliz-zato a concedere finanziamen-ti a medio e lungo termine alle

imprese che investono in inno-vazione e digitalizzazione. Gliassociati a Confindustria bene-ficieranno di un canale privile-giato di accesso tramite i DIH."L’accordo rappresenta un tas-sello importante per supporta-re i nostri DIH che hannol’obiettivo di accompagnare leimprese nel percorso di trasfor-mazione digitale" sottolineaGiulio Pedrollo, "oltre all’attiva-

zione di finanziamenti a mediolungo termine, un aspetto qua-lificante dell’accordo riguardainfatti l’avvio di programmi diformazione dei DIH sullemodalità di valutazione degliinvestimenti e, soprattutto, delpersonale di UBI sui progettiindustria 4.0: questo faciliteràenormemente il dialogo e lerelazioni tra la banca e leimprese".

Boccia, Moratti e Pedrollo alla f irma del protocollo

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Industria e Finanza.com3 • 8 settembre 2017

Radiologia

Neurologia eNeurochirurgia

Endocrinologia e Diabetologia

DietologiaNutrizionistica

Dermatologia

Riabilitazione cardiologica

Otorinolaringoiatria

Gastroenterologia

Chirurgia Vascolare

Senologia

Urologia

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Pneumologia

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Industria e Finanza.com4 • 8 settembre 2017

IL DIRECT SELLING DI AVEDISCO

DECIMO PUNTO VENDITA A THIENE

PAVIMENTI IN LEGNOITLAS ALLARGA

LA SUA PRESENZAIN CINA E USA

Itlas, l'azienda trevigiana lea-der nella produzione di pavi-menti prefiniti in legno, nonsolo cresce del 15% rispettoallo scorso anno, in particolareall'estero, ma allarga la suapresenza, in modo massiccio,in in Cina e Stati Uniti. Itlas lan-cia anche nuovi, rivoluzionaripannelli non solo per pavimentima anche per rivestimenti,dalle pareti ai soffitti dove c'ègrande utilizzo da parte di tutti.“ Non solo”, dice Patrizio DeiTos a capo dell'azienda cone-glianese, “ pavimenti e rivesti-menti. Siamo riusciti a comple-tare le proposte per il bagnocon pannelli colorati in eco-smalto in tinta unita. L'amoreper il legno è sempre al centrodella nostra vita. Ci interessaanche il contract. Abbiamo giàarredato prestigiose residenzedalla reggia del principe delDubai alla maison di ErnieEccleston e le richieste sono incostante aumento”. Itlas, chepuò contare anche su LaborLegno e i Grandi Classici perun fatturato che supera i 30milioni di euro, punta molto suilegni che provengono dalleforeste del Cansiglio, da quellefrancesi e serbe, elementi fon-damentali per pavimentazionidi grande qualità. “ Per nostrafortuna”, conclude Dei Tos,“abbiamo la materia prima eCina e Usa, soprattutto, chie-dono sempre più questo tipo dilegno. Vogliamo crescere intutto il mondo senza dimenti-carci del nostro primo mercato,quello interno”.

Patrizio Dei Tos

BIOSAPORI DA DIECI E LODEREALTÀ DA 130 DIPENDENTICon una media di età di soli 28 anni. Idea della CazzinLa famiglia Biosapori si allar-ga. L’11 settembre al vial’apertura al pubblico del deci-mo negozio specializzato inprodotti biologici e biodinamicia Thiene, in Via delle Arti, 3, inprovincia di Vicenza, mentre iltaglio del nastro sarà persabato 23. Uno spazio di circa1000 mq, con ampio parcheg-gio, si unisce ai precedentipunti vendita di Vicenza,Bassano del Grappa, SanGiuseppe di Cassola, Treviso,Castelfranco Veneto, Villorba,Castagnole di Paese eNoventa Padovana. Dal 21 al23 settembre, in occasionedell’inaugurazione, ci sarà unosconto del 15% sulla spesa.“Ilnostro obiettivo è quello di fare

cultura nel mondo del biologi-co attraverso un percorso quo-tidiano di selezione verso cia-scun prodotto che proponia-mo, supportando allo stessotempo i piccoli agricoltori e leeconomie locali – affermaAdriana Cazzin – Rendiamo inostri clienti consapevoli del

valore dell’agricoltura biologi-ca e biodinamica e del ruolochiave della sana alimentazio-ne per un corretto stile di vita”.Il negozio di Thiene offrirà unpercorso quotidiano verso unmodo di vivere sano, sosteni-bile ed etico, che si arricchiscedi cultura e conoscenza oltreche di ambienti studiati peraccompagnare il consumatorein un’esperienza completa.Biosapori oggi rappresentauna realtà imprenditoriale digrande valore economico pertutto il territorio. Oltre 130dipendenti, con una mediad’età di soli 28 anni, concorro-no a definire il sistema diun’azienda moderna e innova-tiva.

Adriana Cazzin

VENDITA DIRETTA A NORDESTIl Veneto si dimostra la regione che incide di più sul businessLa Vendita Diretta conqui-sta il Nord Est d’Italia: AVE-DISCO, AssociazioneVendite Dirette ServizioCons umatori, rende noti idati relativi al Direct Sellinge rileva che, degli oltre215.000 Incaricati alleVendite registrati nelleAziende Associate, il24.2% è impiegato inVeneto, Friuli Venezia Giulia,Trentino Alto Adige e EmiliaRomagna per un totale di oltre52.000 unità. Un numero impor-tante associato al valore del girod’affari che, nell’area considera-ta, si dimostra vitale e dinamicoper un fatturato complessivo diquasi 191 milioni di euro - su untotale nazionale AVEDISCO di655 milioni di euro - che confer-ma come i Consumatori si affidi-no sempre più alla VenditaDiretta. Nel dettaglio, il Veneto si

dimostra la regione che incideper la maggiore sul businessnell’area d’interesse, con unaquota di fatturato che rappresen-ta il 13.6% del complessivonazionale per oltre 89 milioni dieuro e un valore occupazionaleche registra oltre 25.000Incaricati alle vendite impegnatiin questa regione, pari a quasi il12% del totale associativo. Datiimportanti arrivano anchedall’Emilia Romagna che regi-

stra un tasso occupazio-nale del 6.5% del totale eun fatturato pari all’8%con oltre 52 milioni dieuro. Seguono Friuli Ven -ezia Giulia e Trentino AltoAdige con un numero diIncaricati che rappresentail 3% del totale associativoe con un fatturato pari al3.8% e al 3.7% del totale

associativo. La costante vitalitàdel settore, secondo il presiden-te Giovanni Paolino, è dovutaanche all’impegno promossodalle Aziende Associate nei con-fronti dell’attività di formazione eaddestramento delle reti di ven-dita alla base di questo modellodi business. Nel 2016 sono statiorganizzati 3.956 corsi di adde-stramento per un totale di274.465 partecipanti e 1.029corsi di formazione dedicati a102.727 aspiranti Incaricati.

Giovanni Paolino

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“SIAMO L’ESERCITO DEL SELFIE”

Ho trascorso queste vacanze estive al mare, visi-tando una delle belle isole che arricchisce e orna-menta la nostra penisola. Nonostante abbia con-dotto uno stile di vita abbastanza solitario, mi ècapitato di incontrare in altra gente, intenta comeme a scoprire lembi di terra possibilmente, ma dif-ficilmente, non ancora battuti. Il paesaggio eramozzafiato e io mi perdevo a osservare quello chemi circondava: acqua cristallina, folta vegetazio-ne, un’alternanza di rocce granitiche e dolomiti-che che assumevano sfumature dal rosa all’aran-ciato in base alla luce che il sole rifletteva nell’ac-qua e… tanti selfie. Anzi, tantissimi selfie. Genteche assumeva le posizioni più astruse permostrarsi ai follower; addirittura, un ragazzo siera arrampicato sul cucuzzolo della scogliera e siesponeva tanto da cadere quasi, per mettersi inposa. Ora, dico io, è vero che siamo la generazio-ne dei social, di cui io per prima faccio parte, maè mai possibile tutta questa frenesia del condivi-dere? Ma soprattutto, l’aspetto che più mi halasciata di stucco è la naturalezza con cui la genteimpersonava il ruolo adesso di modella, poi diregista, di posatore o di fotografo. L’aspetto posi-tivo è che la scienza non si ferma mai e che tuttequeste esasperazioni– perché è l’eccesso che poiesula dalla normalità – diventano oggetto di stu-dio della ricerca. I social network ci espongono almondo esterno più di quanto crediamo e l’idea èquella di poter sfruttare questa stessa finestra cuinoi ci affacciamo come opportunità per un preco-ce riconoscimento (e quindi di un successivointervento) dei disturbi psichiatrici. A questoscopo, il dottor Danforth della Vermont Universityidealizza una metodologia per analizzare i datidirettamente derivabili dalle foto pubblicate suInstagram, con l’intento di eseguire uno scree-ning predittivo del disturbo depressivo. Mettendoa confronto due gruppi di volontari (uno sano euno affetto da depressione) dallo studio parrebbeche le persone che soffrono del disturbo del-l’umore siano più inclini a pubblicare immaginidai colori cupi, in bianco e nero o senza l’utilizzodi filtri; sembra inoltre che tendano a utilizzaremaggiormente i social network rispetto al gruppodi controllo sano. Quindi, qualcosa di buono pos-siamo farlo: continuiamo nelle nostre pubblicazio-ni e sosteniamo il progresso scientifico!

[email protected]

L’ANGOLO DELLA PSICOLOGA

di Camilla Tombetti

Industria e Finanza.com5 • 8 settembre 2017

Il conto alla rovescia sta per terminare: come èormai tradizione torna l’appuntamento conCosmoBike Show, la più grande fiera dedicataal mondo bici in Italia. Si terrà a Verona dal 15 al18 settembre. La manifestazione viene presen-tata lunedì da Maurizio Danese, presidente diVeronafiere, Giovanni Mantovani, direttoregenerale di Veronafiere, e Paolo Coin, projectmanager di Cosmobike Show. CosmoBikeShow è l’occasione per ammirare da vicinoanche in Italia le novità 2018 portate dai grandimarchi di bici, nostrani e stranieri. L’innovativotelaio della Cento10NDR di Wilier, in grado diassorbire le asperità del manto stradale; lanuova gamma di bici gravel e mtb di De Rosa;le mtb elettriche Shimano STEPS con il firmwa-re aggiornato. Le foto su internet aiutano, maguardare e toccare con mano è un’altra cosa.Molti di questi modelli poi possono ancheessere testati – gratuitamente – dagli appassio-nati. Basta uscire dall’area stand e dirigersiall’aperto, dove saranno approntate due piste:una su sterrato, piena di curve e dossi, per met-tere alla prova gli ammortizzatori delle mtb diultima generazione; una su asfalto, per chi pre-ferisce le bici da corsa o da città.CosmoBikeShow dà spazio non solo ai grandi marchi.Curiosando fra gli stand, è facile imbattersi inbiciclette che emanano un fascino irresistibile:sono quelle dei numerosi artigiani o piccoli pro-duttori di cui il nostro paese è ancora ricco.Persone ancora in grado di saldare un telaio inacciaio dopo avere studiato le quote antropo-metriche del cliente-ciclista. Fate due chiac-chiere con loro per scoprire un mondo antico

in grado di rinnovarsi anno dopo anno.CosmoBikeLegendè un’area all’interno diCosmoBike riservata a una vera e propriamostra di mezzi storici e cimeli del passato. Biciche hanno fatto la storia, rare da trovare, maancora in grado di stupire. Muoversi con calmae rispetto fra questi modelli è un’esperienza danon perdere.Ma la bici è anche un settore incostante evoluzione, tecnologica e di design.Sono proprio questi gli aspetti evidenziati daiTech Awards, premi assegnati in 9 categoriediverse alle bici, prodotti e servizi più innovativi.L’area dedicata ai Tech Awards è sempre fra lepiù affollate in fiera. CosmoBike Show è ancheun’occasione per fare il punto su alcuni aspettiche toccano da vicino tutti coloro che amanopedalare, qualsiasi tipo di bici preferiscano.Aumento del cicloturismo e del bike to work inItalia sono solo alcuni dei temi che verrannoaffrontati dai relatori presenti. FIAB in particola-re premierà i primi Comuni Ciclabili, i più velociad aderire all’iniziativa volta a promuovere lasicurezza nelle nostre strade.

I padigloni di Cosmo Bike

IL CONTO ALLA ROVESCIAPER IL COSMOBIKE SHOWE’ l’occasione per ammirare da vicino tutte le novitàportate in Italia dai grandi marchi. Presentazione lunedì

Paolo Coin

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Industria e Finanza.com6 • 8 settembre 2017

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VERONA - Piazzale Porta Nuova,3Tel. 045 8032033

VERONA - Corso Milano, 108Tel. 045 578048

VERONA - Via Francesco Torbido, 25/aTel. 045 8031736

SAN GIOVANNI LUPATOTO - Via Monte Pastello, 15/aTel. 045 8751773

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Il Veneto ha deciso di sospendere tempora-neamente il decreto di moratoria di due anniper l'applicazione delle norme sui vaccini.La decisione resa nota dal governatore.

BBeebbee VViioo LLuuccaa ZZaaiiaaRiconoscimento internazionale per laveneziana. Alla campionessa azzurra èstato assegnato il Paralimpic sport awardcome migliore debuttante ai Giochi di Rio.

OK KO

SSTTOOPP AALL FFAALLSSOO PPRROOSSEECCCCOOL’ISPETTORATO REPRESSIONE FRODI

Il boom del falso prosecco nonconosce crisi. Soprattutto onli-ne. L'ispettorato repressionefrodi ha bloccato l'immissione di30 milioni di lattine di bollicinecontraffatte sulla piattaformaAlibaba, gigante cinese dell'e-commerce. «È un'operazioneche dà il segno della grandezzadel fenomeno delle contraffa-zioni -sottolinea il ministro del-l'agricoltura Maurizio Martinasul suo profilo Facebook- espiega concretamente comel'Italia sia all'avanguardia nelcontrasto». 30 milioni di lattinecorrispondono a una teoricasuperficie di 1040 ettari diProsecco superiore ConeglianoValdobbiadene, ossia al 14%del territorio della Docg. «Unafollia che in termini economiciha un controvalore di circa 50milioni di euro -commenta sulGazzettino Innocente Nardi,presidente del CorsorzioConegliano Valdobbiadene- Anome dei produttori non possoche ringraziare l'Ispettoratorepressione frodi del nostroMinistero per gli ottimi risultati

conseguiti. A livello di Sistemaprosecco, che riunisce i tre con-sorzi nel segno della tutela, mipreme sottolineare come que-sto episodio consolidi la richie-sta di non abbassare mai laguardia sulla tutela del nostrovino».«La tutela del prodotto èun lavoro quotidiano e impor-tante -conferma StefanoZanette, presidente del consor-zio Doc- i risultati però sonoincoraggianti. I sequestri arriva-no perchè ci sono i controlli.Oggi la fetta più preoccupante è

proprio quella dell'e-commerce.Proprio per questo, il prossimoanno, il consorzio Doc stanzieràil doppio dei finanziamenti del2016 per i controlli».Il caso diAlibaba, per volumi, è senzadubbio eclatante. Ma è solo lapunta dell'iceberg di un busi-ness che include il proseccoalla spina e i diversi proseccovan nel Regno Unito, insiemealla comparsa in Brasile eAustralia di bottiglie etichettatecome Secco o Rossecco oanche Prosecco.

BLOCCATA L’IMMISSIONE DI 30 MILIONI DI LATTINE DI

BOLLICINE CONTRAFFATTE SULLA PIATTAFORMA

ALIBABA, IL GIGANTE CINESE DELL’E-COMMERCE.“UNA FOLLIA PER UN CONTROVALORE DI 50 MILIONI DI EURO”

Il ministro Martina al Vinitaly con Mattarella

Non c’è pace nella Lagunaveneziana. Malata di inquina-mento e ora tumorata dalMose. Per quest’opera farao-nica si sono già spesi centi-naia e centinaia di milioni,ora si scopre che la “conca”che consente il passaggiodelle navi, è inadeguata e varifatta. I lavori comincerannotra qualche settimana e servi-ranno altri 20 milioni di euro.Per questa sezione del Mosesono già stati spesi ben 400milioni. Costruita dall’impre-sa Mantovani e progettatadalla Technical in quell’infau-sto periodo in cui i soldi inLaguna arrivavano senzalimiti e controlli. L’adegua -mento necessario riaccendel’infinito contenzioso tra ilConsorzio Venezia Nuova acui era stata affidata l’operae le imprese che la dovevanorealizzare. Dopo la buferagiudiziaria si sono scopertegravi lacune. La grana è l’ul-tima solo in ordine di tempo.Tra queste anche il pasticciodella “conca”. Ci costerà altri20 milioni. E il Mose confer-ma così di essere un pozzosenza fine.

MOSE, UN TUMORETERMINALE

di Achille Ottaviani

Industria e Finanza.com 7 • 6 settembre 2017