Michele Rua nacque a Torino il 9 Giugno 1837. Ultimo di 9 figli, perse il padre alletà di otto...
Transcript of Michele Rua nacque a Torino il 9 Giugno 1837. Ultimo di 9 figli, perse il padre alletà di otto...
Michele Rua nacque a Torino il 9 Giugno 1837.
Ultimo di 9 figli, perse il padre all’età di otto anni.
Rimane orfano di padre il 2 agosto 1845.
Vive con la madre che ha un alloggio
nella azienda dove lavora. È in questo
momento che incontra don Giovanni
Bosco.
Partecipa subito all'oratorio e diventa un
entusiasta amico del futuro santo.
Don Bosco gli disse:
“Ho bisogno di aiuto. Ti
farò indossare la veste
dei chierici, sei
d’accordo?”.
“D’accordo!”, rispose.
Il 3 ottobre 1853 riceve
da don Bosco stesso
l'abito clericale ai Becchi
di Castelnuovo
Il 25 marzo 1855 nella cameretta di don Bosco fece, nelle mani del fondatore, i voti di povertà, castità e obbedienza.
Nel novembre del 1856 muore
mamma Margherita.
Michele andò a trovare sua madre:
“Mamma vuoi venirci tu?”.
La signora Giovanna Maria venne,
e anche in questo la famiglia Rua
fece a metà con la famiglia Bosco.
Rimase a Valdocco 20 anni.
Nel 1858 accompagna don Bosco
dal Papa Pio IX per l’approvazione
delle regole, e al ritorno gli viene
affidata la direzione del primo
oratorio a Valdocco.
Il 29 Luglio del 1860 fu ordinato sacerdote.
Don Rua apre la prima casa
salesiana fuori da Torino a
Mirabello.
Pochi anni dopo torna a
Valdocco e sostituisce e
assiste don Bosco in tutto.
Nel luglio 1868 sfiora
la morte a causa di
una peritonite,
i medici gli danno
poche ore di vita, ma
invece arriva la
guarigione,
pare per miracolo
compiuto per
intercessione di Don
Bosco.
Nel novembre del 1884 papa Leone
XIII nomina don Rua vicario e
successore di don Bosco, che morirà
nelle sue braccia quattro anni dopo.
3 maggio 1886 con Don Bosco a Barcellona
Don Bosco gli scrive un biglietto:
“Tu vedrai meglio di me l’Opera salesiana valicare i confini
d’Italia e stabilirsi nel mondo”.
Il 31 gennaio 1888 muore
don Bosco, don Rua diventa
il superiore generale
dei Salesiani.
Nel 1889 riprende prepotente l'espansione della
congregazione che ormai ha una dimensione
mondiale con case in tutti i continenti.
Don Rua, già considerato la
regola vivente, diventa
paterno e amorevole come
don Bosco.
Affronta e supera numerose
difficoltà nel governo della
congregazione. Consolida le
missioni e lo spirito salesiano.
Con i Benefattori dell’Opera Salesiana
Con gli exallievi di Valdocco
Nell’anno 1904 la Nobildonna Maria Caterina Scoppa Marchesa di Cassibile
lascia a Don Michele Rua, Rettor Maggiore dei Salesiani, i territori di
Soverato con l’obbligo di edificare sul fondo Mortaro una chiesa in onore di
S. Antonio di Padova
13 Maggio 1906
Don Michele Rua a Soverato per organizzare la costruzione di una nuova opera salesiana
Domenica 1 luglio
Prima festa di Maria Ausiliatrice a Soverato
Il giorno 11 maggio 1908, alle ore 10,
il Rettor Maggiore dei Salesiani don Michele Rua
benedisse la prima pietra della Chiesa di S. Antonio di Padova
prima parte di una grande opera
Don Michele Rua
ancora a Soverato
Entro la pietra venne collocato un astuccio di zinco contenente alcune monete
di Vittorio Emanuele III, i ritratti di D. Bosco e di D. Rua ed alcune medaglie
ed immagini di Maria SS. Ausiliatrice, con un'artistica pergamena lavorata dal
Cav. Avv. Santacroce di Catania, contenente il verbale della cerimonia.
Don Rua in visita alla casa di Betlemme
Don Rua in visita a Lilla
In visita ad Alessandria d’Egitto
1891 Benedice i Missionari
Morì il 6 aprile 1910, a 73 anni. Con lui la Società era passata da 773 a 4000 salesiani, da 57 a 345 Case,
da 6 a 34 Ispettorie in 33 paesi.
Paolo VI
lo beatificò il 29 ottobre del1972,
dicendo:
“Ha fatto della sorgente un fiume”.
La folla in Piazza San Pietro
Don Michele Rua
nella “Gloria” del Bernini
Tutto il mondo festeggia il centenario della sua nascita