MESA/BOOGIE Mark V

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Manuale Operativo

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MESA/BOOGIE Mark V manuale 2010

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Manuale Operativo

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Saluti dalla Fabbrica del Suono

Congratulazioni per aver acquistato il MARK V e benvenuti nella famiglia Mesa/Boogie! Il vostro nuovo strumento porta con se una profonda eredità che combina le migliori caratteristiche dell’amplificazione valvolare vintage con pionieristiche innova- zioni in grado di portare le performance dei canali high-gain verso una nuova fronitera. Basta dare una rapida occhiata alla parte destra del pannello posteriore - troverete un elenco di 9 brevetti in grado di certificare l’autenticità di queste innovative caratteristiche (attenzione imitatori!) e non potrete che provare un senso di orgoglio nel sapere che state per suonare con un amplificatore diverso da qualsiasi altro.

I nostri 40 anni d’impegno verso l’eccellenza, uniti alla nostra solenne promessa a tutti i musicisti - cioè di trattare ciascuno di essi come noi stessi vorremmo essere trattati - vi garantiranno un’esperienza che vi farà sentire pienamente soddisfatti della vostra scelta. Siamo assolutamente certi che il vostro nuovo amplificatore vi renderà felici ed ispirati fin dal primo momento in cui collegherete il vostro strumento… ma l’aspetto veramente gratificante è che riuscirete a trovare nuovi ed incredibili suoni anche dopo diversi anni di utilizzo; il prezzo pagato per il vostro ampli sarà ormai un ricordo lontano, ma il MARK V continuerà a svelare il suo vero potenziale giorno dopo giorno.

È con la nostra più sincera gratitudine per aver scelto il nostro ampli per dar voce al vostro suono e con i migliori auguri per tutti i vostri progetti musicali che vi diamo il benvenuto nella nostra casa. In caso di assistenza e consigli, saremo pronti ad aiutarvi. Avete ora tra le mani uno strumento dal potenziale espressivo illimitato. La nostra speranza è che possa portare voi e la vostra musica verso nuovi ed inesplorati territori del vostro viaggio. Da tutto lo staff MESA…Buon divertimento!

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SommarioPANORAMICAPANNELLO FRONTALE ____________ 1-4PANNELLO POSTERIORE __________ 5-6GUIDA INTRODUTTIVA ____________ 7-10

I CANALI:CANALE 1 _________________________ 11CANALE 2 ________________________ 12CANALE 3 ________________________ 13NOTA DELL’AUTORE ____________ 14-16

LE MODALITA’:CANALE 1: PANORAMICA ___________ 17CANALE 1 : NORMAL / BOLD ________ 17CANALE 1: CLEAN _________________ 18CANALE 1: FAT ________________ 18-19CANALE 1: TWEED _____________ 19-20

CANALE 2: PANORAMICA ___________ 20CANALE 2 : MARK I NORMAL / THICK _ 20CANALE 2: EDGE __________________ 21CANALE 2: CRUNCH _______________ 21CANALE 2: MARK I _________________ 22

CANALE 3: PANORAMICA ___________ 23CANALE 3: NORMAL / BRIGHT _______ 23CANALE 3: MARK IIC+ ______________ 24CANALE 3: MARK IIC+ ___________ 24-25CANALE 3: MARK IV ____________ 26-27CANALE 3: EXTREME ______________ 28

PANNELLO FRONTALE: EQ, POWER SELECT, EQ ___________________ 29-30POWER SELECT: 90W SIMUL CLASS __ 30POWER SELECT: 45W EXTENDED CLASS A 31POWER SELECT: 10W CLASS A ___ 31-32

PANNELLO FRONTALE : I CONTROLLIGAIN _____________________________ 33MASTER __________________________ 34PRESENCE _____________________ 34-35TREBLE _______________________ 35-36MID ______________________________ 36BASS _____________________________ 37

PANNELLO FRONTALE: OUTPUT & SOLO ___________________ 38SOLO: PULL MUTE _________________ 38LED ______________________________ 39STANDBY _________________________ 39FULL POWER / VARIAC _____________ 39

PANNELLO POSTERIOREFUSE _____________________________ 40EXTERNAL SWITCHING _____________ 40EFX LOOP _____________________ 40-41REVERB __________________________ 41SWITCHABLE RECTIFIERS __________ 42CHANNEL 3: TRIODE / PENTODE _____ 42SPEAKERS ________________________ 43TUNER ___________________________ 43SLAVE ____________________________ 43SELEZIONE BIAS ___________________ 43

ESEMPI D’IMPOSTAZIONE ________ 44-45IMPOSTAZIONI UTENTE __________ 46-47REGOLAZIONE DEL BIAS ________ 48-50PROBLEMI DELLE VALVOLE ______ 51-52IMPEDENZA DEGLI SPEAKER _____ 53-58PENTODI, TRIODI ED IRLANDESI __ 59-61SCHEMA DELLE VALVOLE __________ 62ELENCO PARTI ____________________ 63

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PRECAUZIONI ED AVVISIIl vostro ampli MESA/Boogie è uno strumento professionale. Trattatelo dunque con rispetto ed

utilizzatelo in modo corretto.

UTILIZZARE SEMPRE IL BUON SENSO ED OSSERVARE LE SEGUENTI PRECAUZIONI:

PER UN CORRETTO UTILIZZO LEGGERE CON ATTENZIONE IL SEGUENTE MANUALE OPERATIVO.

QUESTO AMPLIFICATORE È IN GRADO DI PRODURRE LIVELLI DI VOLUME ESTREMAMENTE ELEVATI! L’ESPOSIZIONE PROLUNGATA A SUONI AD ALTO VOLUME POTREBBE PROVOCARE DANNI PERMANENTI

ALL’UDITO !

All’interno non è presente alcuna componente utile all’utente. Consultare unicamente un tecnico qualificato. Prima di rimuovere lo chassis, scollegare il cavo di alimentazione.

UTILIZZO ALL’ESTERO: Assicurarsi che l’unità sia predisposta per soddisfare il voltaggio adeguato. Assicurarsi che la messa a terra sia conforme agli standard locali.

AVVISO: Gli amplificatori valvolari generano calore. Per consentire una corretta ventilazione, mantenere uno spazio di circa 10 cm tra la parete ed il pannello posteriore del cabinet dell’amplificatore. Tenere a distanza da tende o da qualsiasi altro oggetto infiammabile.AVVISO: Non ostruire in alcun modo le griglie di ventilazione presenti sul retro e sul top dell’amplificatore. Non impedire la ventilazione posizionando sul top dell’amplificatore oggetti che sporgano oltre il bordo posteriore del cabinet.AVVISO: Non esporre l’amplificatore a pioggia, umidità, sgocciolamenti o spruzzi d’acqua. Non posizionare oggetti pieni di liquidi sopra o nelle vicinanze dell’amplificatore. AVVISO: Assicurarsi di collegare un carico corretto prima di utiizzare l’amplificatore per evitare scosse elettriche ed eventuali danni all’amplificatore.

Non esporre l’amplificatore alla luce diretta del sole o a temperature troppo elevate.

Assicurarsi che l’amplificatore sia sempre dotato di messa a terra. Scollegare sempre il cavo di alimentazione prima di sostituire un fusibile o una valvola. Quando si sostituisce il fusibile, utilizzarne uno nuovo dello stesso tipo e dotato delle stesse caratteristiche.

Evitare il contatto diretto con le valvole surriscaldate. Tenere l’amplificatore lontano dalla portata dei bambini.

Assicurarsi che la presa di corrente al quale collegherete il vostro amplificatore sia in grado di fornire un’alimentazione compatibile con i valori riportati sul retro dell’unità. Scollegare il cavo di alimentazione nel caso in cui si preveda di non utilizzare l’amplificatore per un lungo periodo di tempo. In caso di temporale, scollegare preventivamente l’amplificatore dalla presa di corrente.

Per evitare danni ai coni o ad altri strumenti di riproduzione, spegnere tutti i dispositivi prima di effettuare le connessioni.

Non esercitare forza eccessiva su pulsanti, interruttori e controlli. Per pulire l’unità non utilizzare solventi quali benzene o acquaragia. Spolverare l’esterno dell’amplificatore utilizzando un panno morbido.

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Manuale OperativoPanoramica: il Pannello frontale

Il MARK V è una vera e propria collezione di amplificatori. Sono presenti troppi circuiti e suoni per poter pensare che sia un semplice amplificatore. Rappresenta inoltre la storia della nostra compagnia. Dal micidiale MARK I che introdusse al mondo il concetto di high-gain grazie ai preamplificatori in cascata, al Mark II - il prima amplificatore al mondo high gain Dual Mode ed al suo seguito che introdusse la tecnologia Simul-Class™. Dal MARK III che iniziò l’era delle performance a 3 Canali, al MARK IV che assegnò a tutte queste caratteristiche la possibilità di essere controllate individualmente, il MARK V è la summa degli ultimi 40 anni di storia dell’amplificazione per chitarra.

PREAMPLIFICATORE:I tre diversi canali offrono 3 suoni attivabili tramite la pedaliera e semplici da gestire, ma non fatevi ingannare... sotto ciascun set di controlli giace un altro livello di performance. Ciascun canale del preamplificatore contiene 3 moda-lità distinte che possono essere controllate tramite un semplice interruttore MODE posizionato nell’angolo in alto a sinistra di ciascun canale. Questo interruttore è responsabile per la voce di ciascun canale. In alcuni casi queste voci sono relazionate ad uno stile ed offrono diversi risultati sonori modificando la struttura del gain e del carattere sonoro. In altri casi, sia il gain che l’equalizzatore verranno completamente alterati per ottenere suoni radicalmente diversi - questi suoni compariranno però sullo stesso set di controlli. Questo comporta la necessità di utilizzare un determinata struttura dei circuiti ed un certo controllo tonale per ottenere il suono tipico di un determinato stile. A volte però le radicali differenze tra queste modalità richiedono di intervenire sui controlli tonali e sul gain per poter ottenere un suono unico ed inimitabile. In altre parole, potrebbe essere necessario modificare alcuni parametri nel momento in cui andrete a provare queste modalità. Date le possibilità estreme offerte da questi circuiti, non vi è modo di evitare ciò. Non preoccupatevi però; seguendo attentamente le istruzioni presenti in questo manuale ed utilizzando al meglio il vostro orecchio, sarete presto in grado di selezionare la modalità più adatta a voi e di modificarla in pochi secondi.

CANALE 1 contiene il suono con il minor gain dei tre canali presenti e potrete utilizzarlo come canale Rhythm o Clean. Gli altri due canali infatti presentano modalità in grado di offrire il meglio per suoni soft clip, medium crunch e high gain. Troverete un suono compatto e asciutto CLEAN (interruttore verso l’alto), un suono clean caldo e ricco con maggiore presenza sulle basse FAT (interruttore al centro) ed una versione di questo canale dotata di un maggiore gain con l’impostazione TWEED (interruttore verso il basso). Il controllo globale BOLD aggiunge presenza ed intensità alle frequenze medio-alte per riuscire a far spiccare il suono all’interno di mix molto densi e di aumentare l’headroom.

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GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

VISTA FRONTALE: MARK V ™

VISTA POSTERIORE: MARK V ™

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CANALE 2 questo canale è una via di mezzo tra il suono low gain del CANALE 1 e la furia high gain del CANALE 3. Questo canale offre la maggiore differenza tra le diverse modalità presenti e sarà sicuramente necessario aggiustare i parametri per ottimizzare il suono della modalità selezionata. La modalità d’ispirazione British EDGE (interruttore verso l’alto) sprigiona un’aggressione sonora con gain da basso a medio. Selezionando la modalità CRUNCH verranno aggiunte le medio-basse per un suono più intenso e rauco in grado di mantenere un attacco rapido con qualsiasi im-postazione del gain. Infine, la modalità MARK I consente di riprodurre il leggendario suono high gain MESA portandovi indietro al 1970 con il piccolo ampli Boogie. Questo suadente suono è arricchito da basse presenti ed è ideale per arricchire il suono di assoli a nota singola. Potrebbe essere necessario abbassare di molto il controllo BASS (intorno a ore 10:00) se si imposta il controllo GAIN su valori elevati per conservare un buon attacco ed evitare che il suono risulti impastato. È inoltre presente l’interruttore NORMAL/THICK che andrà ad influenzare unicamente la modalità MARK I per aggiungere extra gain alle medie per mettere ancora di più in risalto le note singole.

CANALE 3 consente di suonare con il migliore suono overdrive della serie MARK. Nella modalità MK II C+ (interrut-tore verso l’alto) il suono è puro, incredibilmente compatto e rappresenta la classica voce Boogie degli anni 80 alla base del suono di chitarristi quali John Petrucci, James Hetfield, Kirk Hammett, ma anche di Steve Lukather, Mike Landau, Dean Parks e molti altri ancora. La classica impostazione con curvatura a “V” dell’equalizzatore grafico divenne parte integrante di questo suono e la scelta delle più aggressive band Punk e Hardcore degli anni 90 e del 2000 e continua ad essere la scelta di molti dei principali gruppi. Ad oggi i II C possono costare molto di più del loro prezzo originale (sempre ammesso che ne troviate uno); la fedele riproduzione di quell’incendiario suono qui presente è la pietra miliare del CANALE 3. Troverete anche una rappresentazione del MARK IV selezionando la modalità FAT (interruttore al centro) contenente una ricca dose di gain sulle medie abbinata ad uno smussamento dei picchi armonici delle alte. Per finire, la modalità EXTREME (interruttore verso il basso) sprigiona tutta l’aggressione sonora di questa circuiteria per offrirvi un assalto sonoro “full gain” in grado di tagliare qualsiasi mix. (Attenzione, il volume aumenterà di molto selezionando la modalità EXTREME.) È inoltre presente l’interruttore NORMAL / BRIGHT che andrà ad influenzare tutte le modalità presenti sul CANALE 3.

EQUALIZZATORE:L’equalizzatore grafico a 5 bande integrato è un vero e proprio marchio di fabbrica della serie MARK fin dalla prima incarnazione del MARK I nel 1970. La capacità di modellare il suono offerta da questo equalizzatore è assolutamente fuori discussione, specialmente quando combinata con il suono gain puro e compatto del MARK II. Negli anni 80 la classica impostazione a “V” dell’equalizzatore del MARK II e III contribuì alla creazione del nuovo suono Heavy Rock, assicurandogli un posto nella storia del Rock.

Se da un certo punto di vista i controlli tonali del MARK V consentono un’ampia gamma di accuratezza ed efficacia, è necessario tener presente che essi sono posti all’inizio del percorso del segnale e che dunque potrebbero anche causare alcune inconvenienti in alcune modalità. (Un esempio potrebbe essere l’effetto prodotto dal controllo Bass nei Canali 2 e 3 quando si selezionano le modalità MARK I e MARK II-C: in tal caso, un quantitativo eccessivo di bassi all’inizio del percorso del segnale potrebbe produrre un suono impastato ed impreciso).

L’equalizzatore grafico è invece posizionato alla fine del percorso del segnale per consentire di modellare il suono finale tenendo unicamente a mente il livello con cui speaker, cabinet ed infine le vostre orecchie siano in grado di gestire determinate frequenze. (Impostazioni estreme delle due bande più basse - 80Hz e 240Hz - satureranno velocemente il finale ed influenzeranno l’headroom globale, specialmente se andrete ad impostare l’interruttore del canale Power su 50W e 10W).

Ciascun canale è dotato di un mini-interruttore tramite il quale poter attivare o disattivare l’equalizzatore grafico, ma il divertimento non finisce qui. Il MARK V consente anche di selezionare due modalità di utilizzo dell’equalizzatore per ciascun canale! L’interruttore presente su ciascun canale (il mini-interruttore al centro) consente di stabilire se vorrete che l’equalizzatore sia sempre attivo su quel canale - EQ ON (interruttore verso l’alto), che sia sempre spento su quel canale - EQ OFF (interruttore al centro) o di poterlo attivare tramite il pulsante EQ presente sulla pedaliera - EQ FTSW (interruttore verso il basso).

Tramite i mini-interruttori posizionati a sinistra dell’equalizzatore grafico (uno per canale) potrete selezionare se vorrete utilizzare gli SLIDERS (interruttore verso l’alto) per scolpire il suono o se utilizzare un PRESET (interruttore verso il basso) basato sulla popolare curva a “V”. La modalità PRESET è correlata di un controllo PRESET DEPTH tramite

Panoramica: il Pannello frontale(Continua)

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il quale potrete stabilire quanto il PRESET andrà ad influenzare il suono di ogni singolo canale. Ad esempio potrete utilizzare gli SLIDER per scolpire il vostro personale suono lead sul Canale 3 e selezionare due impostazioni di mix diversi di PRESET sui Canali 1 e 2 per i vostri suoni clean e crunch.

La possibilità di poter utilizzare una di queste due opzioni quando andrete ad impostare l’equalizzatore grafico per i vostri suoni, vi offre la massima flessibilità di gestione del singolo canale. Combinando le variazioni sui controlli tonali alle opzioni offerte dall’equalizzatore grafico, potrete virtualmente avere a portata di mano qualsiasi suono imma-ginabile. Questa potenza di personalizzazione del suono è il marchio di fabbrica del MARK V e vi offre un altro motivo per cui sorridere: sapere cioè di aver fatto un investimento capace di seguirvi per molto tempo nel vostro viaggio mu-sicale. Questo strumento infatti sarà in grado di crescere con voi, aiutandovi ad esprimere il vostro pieno potenziale.

MULTI-WATT™

I tre mini-interruttori posizionati in basso a sinistra di ciascun Canale consentono gestiscono l’opzione MULTI-WATT™ tramite la quale potrete stabilire livello (wattaggio) e tipologia (configurazione) della potenza di ciascun preamplifica-tore. Il suono di tutti gli amplificatori è creato al 50% dal preamplificatore ed al 50% dal finale; questi mini-interruttori potranno dunque stabilire gran parte della personalità e della timbrica di ciascun Canale. Le opzioni sono comuni ai 3 Canali: 90 W, 45 e 10 W. Utilizzare questo interruttore è semplice… basta selezionare la potenza desiderata per ciascun canale, tenendo a mente che le migliori performance di headroom, precisione ed autorità si otterranno sempre selezionando l’opzione 90 watt. Questo è quanto, ma per chi volesse sapere l’intera storia, eccola qua.

Fin dal 1981, l’alimentazione Simul-Class™ è stata il cuore e l’anima degli amplificatori MARK, impartendo il suo carattere dolce e musicale a qualsiasi suono della vasta libreria della famiglia MARK. Suoni Clean che risplendono con strati trasparenti di dolci e delicate alte, associate a basse dalle fondamentali calde giacenti sotto un letto di me-dio basse. Grazie al suo carattere mai aspro e sempre “fat”, il tono Simul lead è la quinta essenza del suono a nota singola che potremmo descrivere con una caratteristica umana…vocale.

Questo sistema brevettato di cablaggio della sezione d’uscita abbina due coppie di valvole di potenza con diverse impostazioni di bias e differenti parametri operativi, combinate per garantire le migliori caratteristiche di entrambe.

Parlare della classe operativa degli amplificatori è un argomento troppo complesso da riportare in questo manuale utente; il manuale “Class A: Exposed and Explained” disponibile su http://www.mesaboogie.com/US/Smith/ClassA.htm può esservi però d’aiuto.

In parole povere, lo stage d’uscita Simul-Class associa due coppie diverse di valvole di potenza che lavorano in simul-tanea. Una coppia ricrea un tono stile Classe A, mentre l’altra coppia opera con la tradizionale Classe AB per offrire quella potenza extra necessaria per un headroom pulito. Fin dal suo debutto nel 1980, la tecnologia Simul-Class si è evoluta e migliorata, offrendo maggiore potenza ed eliminando allo stesso tempo qualsiasi forma di asprezza del suono.

Nel Mark II-C+ la coppia in Classe A è stata definitivamente cablata con configurazione a Triode e nel MARK V tale effetto può essere ottenuto (solo per il Canale 3) tramite l’interruttore presente sul pannello posteriore. Riducendo la suscettibilità delle valvole alla potenza, il cablaggio Triode spinge la coppia di valvole ancora oltre la regione della Classe A. Questo consente di ottenere una maggiore compressione dinamica ed una maggiore diffusione delle armoniche per garantire il sustain della singola nota definitivo, senza però ridurre l’headroom.

Vediamo dunque in breve i diversi livelli di potenza: L’opzione 90 WATTS riproduce in pieno la modalità Simul-Class con quattro 6L6 combinate con due impostazioni di polarità distinte per riprodurre la massima potenza ed headroom. In sostanza risulta più dolce e calda e leggermente più scavata rispetto al classico ampli da 100 Watt, mantenendo però grande aggressività ed autorevolezza.

L’opzione 45 WATTS disabilita la coppia di 6L6 esterna lasciando operativa la coppia centrale. Queste solo le valvole dotate del valore minore di bias per cui, pur rimanendo in classe AB, le loro proprietà in classe A risultano espanse. Nel Canale 3, possono essere impostate per lavorare con configurazione Triode per tagliare il loro headroom clean

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all’incirca del 50%.

La combinazione di questi due stili opposti di cablaggio offre il meglio degli amplificatori moderni e vintage all’interno di un solo strumento. Headroom e potenza sono sempre disponibili quando richiesti… ma avrete sempre una qualità acustica naturale e piacevole per un suono magico sia per le vostre dita che per le vostre orecchie. La tecnologia Simul garantisce sensazioni fantastiche e grande ispirazione!

L’opzione 10 WATTS riconfigura l’intero set di 6L6 per far si che le due più vicine alla 5U4 operi in Class A, single-ended. Questa è la modalità d’uscita a wattaggio ridotto definitiva in grado di riprodurre l’essenza dei migliori circuiti vintage. In questo caso, la seconda armonica (un’ottava al di sopra della nota suonata) NON verrà soppressa (come succede nei circuiti push-pull) offrendo un’aura magica intorno ad ogni nota. L’onestà del clip è così graduale che risulterà difficile capire dove avverrà la transizione da clean ad overdrive.

Queste tre opzioni vi offrono la massima flessibilità in termini di stili e modalità d’utilizzo al quale il MARK V può adattarsi; sarà come avere a tutti gli effetti tre diversi amplificatori all’interno di un singolo case - ciascuno dei quali dotato del perfetto livello di potenza a seconda dell’utilizzo. Nel momento in cui andrete a combinare la potenza dei singoli canali di preamplificazione, le configurazioni degli equalizzatori e le opzioni di potenza, potrete godere della più completa collezione di amplificatori valvolari mai vista. Queste potranno sembrarvi solo semplici parole; ma dopo aver passato un po’ di tempo ad esplorare le varie combinazioni, siamo sicuri che ci darete ragione.

OUTPUT & SOLO:Questi due controlli gestiscono il livello d’uscita (volume) generale del MARK V quando l’interruttore EFFECTS LOOP del pannello posteriore è impostato in modalità LOOP ACTIVE (interruttore verso l’alto). Se l’interruttore EFFECTS LOOP è posizionato in modalità HARD BYPASS (interruttore verso il basso) i controlli OUTPUT e SOLO verranno disattivati ed il volume generale verrà gestito dai controlli MASTER dei canali. L’EFFECTS LOOP aggiunge inoltre uno stadio di amplificazione; i controlli OUTPUT e SOLO sono posizionati dopo tale stadio. L’opzione HARD BYPASS è concepita per registrazioni o ambiti in cui il bilanciamento del volume dei canali non è così essenziale.

Il controllo OUTPUT consente di aumentare o diminuire il livello di riproduzione globale del MARK V senza influenzare il bilanciamento del volume tra i canali tramite l’utilizzo del controllo MASTER.

Il controllo SOLO può essere controllato tramite il pedale e funge da volume Master cablato in parallelo con il con-trollo OUTPUT. Questo consente di impostare un volume diverso che potrete attivare o disattivare per enfatizzare il volume durante un assolo o evidenziare un certo passaggio. Per fare ciò è sufficiente impostare il livello generale del volume tramite il controllo OUTPUT, selezionare SOLO tramite la pedaliera del MARK V ed impostare l’incremento di volume desiderato tramite il controllo SOLO.

NOTA: Il controllo SOLO può essere utilizzato unicamente per aumentare il volume al di sopra del livello impostato tramite il controllo OUTPUT. Non è possibile selezionare un livello di volume più basso rispetto a quello impostato tramite il controllo OUTPUT.

NOTA: Prima di attivare il controllo SOLO verificare che il volume impostato non sia troppo elevato per evitare incrementi eccessivi del volume.

L’interruttore STANDBY consente di disabilitare parte della circuiteria delle valvole di potenza per evitare sovraccarichi. Tale interruttore va utilizzato durante l’accensione (in caso di accensione “a freddo”… attendere almeno 30 secondi dopo aver acceso l’ampli tramite l’interruttore POWER prima di impostare STANDBY su ON). Tale procedura riduce eventuali shock sulle valvole di potenza fredde aumentandone la durata nel tempo. L’interruttore STANDBY è inol-tre utile per mettere il mute il suono quando si cambia cabinet; dovrebbe inoltre essere utilizzato per far raffreddare

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l’amplificatore durante una pausa o quando si vuole sostituire una valvola.

L’interruttore POWER è dotato di un variac integrato per consentire di utilizzare l’amplificatore con un voltaggio ridotto. Tale riduzione modificherà il suono globale dell’amplificatore. Selezionando l’impostazione SPONGY si otterrà un taglio sui medi utile per un suono dal carattere più vintage, e più facile da saturare. L’impostazione FULL POWER (BOLD) offrirà il massimo livello di headroom, precisione e attacco e può essere considerata la modalità d’utilizzo “normale”. Il controllo rotativo a 4-stadi CHANNEL SELECT consente di accedere ai 3 nel caso in cui non si avesse a dispo-sizione il pedale. È sufficiente selezionare il canale che vorrete utilizzare. Se si desidera invece utilizzare il pedale, posizionare questo controllo sull’opzione FT SW e collegare il cavo del pedale al jack FOOT SWITCH presente sulla destra del pannello posteriore.

Il controllo rotativo a 5-stadi LOOP ASSIGN consente di associare EFFECTS LOOP ad uno o a tutti canali o di utilizzare il pedale del MARK V per attivare o disattivare il LOOP selezionando l’opzione FTSW. Il controllo rotativo LOOP ASSIGN dovrà essere posizionato sull’opzione LOOP ACTIVE affinchè il LOOP funzioni.

NOTA: Prima di attivare il LOOP verificare il livello del controllo OUTPUT con i controlli LOOP ACTIVE e l’interruttore su HARD BYPASS (pannello posteriore) per evitare danni ai coni ed al vostro udito.

Sono presenti quattro jack da ¼” EXTERNAL SWITCHING tramite il quale potrete controllare da remoto i canali del MARK V, l’EQ ed il controllo SOLO da una pedaliera di controllo master (possibilmente controllabile via midi). Que-sta funzione è particolarmente utile se si utilizza il MARK V in un setup live dove tutti gli amplificatori ed i processori vengono pilotati da un’unità programmabile master.

NOTA: I quattro jack EXT SWITCHING rispondono a comandi standard (tip to ground) latching (non momentary). Tale protocollo è uno standard utilizzato dalla maggior parte delle unità switch master.

L’EFFECTS LOOP è dotato di funzione HARD BYPASS che rimuove dal percorso del segnale una valvola (due stadi) e la circuiteria ad essa associata per chi volesse ottenere in studio un percorso del segnale più diretto. Attivan-do EFFECTS LOOP e selezionando l’opzione LOOP ACTIVE (interruttore vero l’alto), si potrà utilizzare il controllo rotativo SEND LEVEL per ottimizzare il livello del segnale inviato al processore esterno.

NOTA: Ricordate che l’opzione HARD BYPASS disabiliterà i controlli OUTPUT e SOLO e che i controlli MASTER di ogni canale diventeranno i controlli generali del volume.

I controlli individuali per ciascun canale REVERB consentono di impostare il livello di mix desiderato del riverbero valvolare per ciascun canale. L’effetto può essere attivato o disattivato dal percorso del segnale tramite la pressione del pedale REV presente sulla pedaliera del MARK V.

Il mini-interruttore PENTODE / TRIODE (posizionato subito al di sotto del controllo CH 3 REVERB) consente di se-lezionare il cablaggio della coppia di valvole di potenza centrali del canale 3. Questa caratteristica è stata introdotta con il MARK 4 ed è in grado di cambiare il carattere dell’attacco e la fluidità del suono high gain tipico del canale 3. L’opzione PENTODE consente di produrre un suono più ricco e compatto dotato di una curva più pronunciata delle frequenze medie ed è eccellente per conferire maggiore percussività ed autorevolezza alle note singole di un assolo con gain ridotto. L’opzione TRIODE ammorbidisce l’attacco scavando i medi per creare un suono più fluido e con una sensazione di legato in grado di enfatizzare i suoni high gain e le tecniche esecutive più veloci.

L’opzione di controllo della rettifica fa il suo esordio nella serie MARK. I canali 1 e 2 sono dotati di mini-interruttori (po-

Panoramica: il Pannello Posteriore

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sizionati al di sotto dei controlli REVERB) che consentono di selezionare la risposta compatta e ricca con headroom elevato dei diodi in silicone o il suono più morbido e sabbiato delle valvole (solo con la configurazione a 45 Watt di potenza). Selezionando la configurazione a 90, verranno automaticamente selezionati i diodi in silicone; selezionando la configurazione a 10 Watt verrà selezionata la rettifica a valvole per un utilizzo sicuro.

Sono presenti due uscite SPEAKER da 8 Ohm e due uscite a 4 Ohm per poter soddisfare praticamente qualsiasi tipo di configurazione. Il MARK V non è particolarmente suscettibile alle differenze di impedenza, per cui sentitevi liberi di sperimentare diversi schemi di configurazione dei cabinet. Diversi carichi modificheranno la risposta a seconda delle vostre preferenze. Il carico da 8 Ohm produrrà un suono più incisivo e compatto con un livello massimo di headroom. Tenete a mente che la vita della valvola di potenza aumenterà se si utilizzerà un carico globale da 8 o 4 Ohm.L’uscita con jack da ¼” TUNER OUTPUT è dedicata all’accordatore; è inoltre presente l’opzione SILENT TUNING per poter accordare il vostro strumento sul palco senza infastidire il vostro pubblico e la vostra band. Collegare semplicemente il vostro accordatore e premete il pulsante TUNE della pedaliera del MARK V per mettere in mute il suono ed accordare.

L’uscita SLAVE ed il controllo SLAVE LEVEL consentono di catturare il suono globale del MARK V, sia del preampli-ficatore che dell’uscita di potenza, per potersi collegare a finali di potenza e/o processori esterni (come ad esempio il MESA Stereo Rack) per utilizzo su palchi molto grandi.

NOTA: Iniziare sempre qualsiasi procedura di collegamento SLAVE impostando il controllo SLAVE LEVEL a zero per evitare eventuali danni a speakers o all’udito! È infatti consigliabile posizionare il controllo SLAVE LEVEL ad ore 7:00 (OFF) quando non lo si utilizza per evitare incidenti.

Il connettore FOOT SWITCH DIN (femmina) è posizionato sul lato destro del pannello di controllo; ad esso è possibile collegare un cavo din maschio a 7 pin. Collegate qui la pedaliera del MARK V.

La ventola di raffreddamento è dotata di un’interruttore di accensione/spegnimento ON/OFF per poter selezionare una modalità operativa silenziosa in studio o durante le vostre sessioni notturne con configurazioni a voltaggio basso. Consigliamo comunque di lasciare l’interruttore FAN su ON quando possibile per aumentare la vita delle valvole. In altre parole, a meno che il suono della ventola non sia un problema... lasciatela sempre accesa.

Infine, l’interruttore BIAS SELECT consente di selezionare il bias se utilizzare le valvole di potenza EL34 al posto delle 6L6 in dotazione. Le valvole stile EL34 producono un suono più brillante ed asciutto in grado di distorcere con contenuti armonici completamente diversi che possono essere molto efficaci, specialmente se utilizzate in studio di registrazione dove non si deve utilizzare per forza il suono di tutti e 3 i canali, dedicando l’ampli ad un suono specifico. Le valvole 6L6 sono in grado di lavorare al meglio quando utilizzate con una più ampia gamma di suoni garantendo un suono decisamente più ricco e profondo sulla maggior parte dei suoni, offrendo un maggiore headroom. Qualunque valvola vogliate utilizzare, ASSICURATEVI DI SELEZIONARE IL BIAS CORRISPONDENTE ALLE VALVOLE IN USO!

NOTA: VERIFICARE SEMPRE CHE TALE INTERRUTTORE SIA POSIZIONATO SULLA CONFIGURA-ZIONE DI BIAS CORRETTA DOPO LA SOSTITUZIONE DELLE VALVOLE O DOPO IL TRASPORTO DEL VOSTRO AMPLI! IL BIAS DEVE SEMPRE ESSERE IMPOSTATO SUL TIPO DI VALVOLE UTILIZZATE!

Dopo questa panoramica sulle funzioni del MARK V e sulla storia dell’origine dei suoni, proseguite con l’analisi delle funzioni dei controlli per riuscire a creare il vostro sound personalizzato!

Panoramica: il Pannello Posteriore (Continua)

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Page 11: MESA/BOOGIE Mark V

1. Una volta tirato fuori l’amplificatore dall’imballo, rimuovere gli involucri in plastica dalle valvole (incluse le valvole di preamplificazione posizionate dietro le valvole di potenza e rettifica) ed assicurarsi che tutte le valvole siano inserite correttamente nel loro alloggiamento.

2. Collegare il cavo di alimentazione ad una presa di corrente con messa a terra (con 3 poli).3. Estrarre la pedaliera dal suo alloggiamento (nella versione combo sarà posizionata in una sacca attaccata

al retro del cabinet) e collegare il cavo DIN a 8 pin al jack FOOT SWITCH DIN presente sul lato destro del pannello posteriore. Selezionare l’impostazione FTSW del knob CHANNEL SELECT posizionato sulla sinistra del pannello posteriore. NOTA: Non far forza nel collegare il cavo al jack! Una volta che gli 8 pin saranno allineati correttamente, il connettore entrerà agevolmente.

4. Collegare il vostro cabinet al connettore SPEAKER OUTPUT dotato della corretta impedenza; tali con-nettori sono posizionati sulla destra del pannello posteriore del MARK V. Un carico da 8 Ohm potrebbe essere un buon punto di partenza se siete alla vostra prima esperienza con il MARK V dal momento che è in grado di offrire la piena potenza ed un bilanciamento tonale ottimale. (I modelli Combo sono cablati di default ai connettori SPEAKER OUTPUT da 8 Ohm).

5. Posizionare l’interruttore POWER sulla posizione FULL POWER (verso l’alto) lasciando l’interruttore STANDBY in posizione STANDBY ed attendere almeno 30 secondi per far scaldare i filamenti della val-vola di potenza. Questa modalità d’avvio a freddo prolungherà di gran lunga la vita delle valvole, per cui cercate di seguire questa procedura ogni volta che accenderete il vostro amplificatore.

6. Se desiderate utilizzare un processore effetti esterno, effettuate ora le connessioni al loop (vedi la sezione LOOP EFFETTI per maggiori informazioni su connessioni ed utilizzo); al primo utilizzo vi consigliamo però di provare il MARK V senza alcun effetto. Se vorrete utilizzare il Loop, impostare il controllo OUTPUT LE-VEL posizionato sulla destra del pannello frontale ad ore 9:00 (o meno) per evitare danni al vostro udito o ai coni; una volta sollevato l’interruttore STANDBY su ON, aumentare gradualmente il volume d’uscita fino ad ottenere il livello desiderato.

7. Seguire gli esempi di configurazione sottostanti ed impostare i controlli in modo simile a quanto riportato nelle illustrazioni per avere un primo assaggio dei suoni offerti dal vostro nuovo ampli. Tenete a mente che questo è solo un breve cenno delle potenzialità offerte. A questo punto provate a regolare il suono a piacimento… non potrete fare alcun danno ed imparerete presto a scolpire il vostro personale sound.

8. Posizionare l’interruttore STANDBY su ON per iniziare ad utilizzare il vostro nuovo ampli!

ESEMPI DI CONFIGURAZIONE:Le seguenti illustrazioni mostrano un paio di esempi di configurazione dei 3 Canali. Ricordate che potrete impostare ciascun canale in un numero infinito di modi e che dopo aver letto con attenzione il seguente manuale operativo sarete in grado di sfruttare ciascun canale al meglio, adattandolo alle vostre esigenze in modo rapido e semplice.

GUiDa introDUttiVa:

PAGE 7

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

Page 12: MESA/BOOGIE Mark V

CONSIGLI UTILI:

1. Il controllo rotativo del pannello posteriore CHANNEL SELECT dovrà essere posizionato su FTSW (verso destra) per consentire di selezionare un canale tramite la pedaliera.

2. I controlli OUTPUT e SOLO saranno attivi solo quando il LOOP EFFETTI è attivo e presente all’interno del percorso del segnale. Quando il LOOP non è attivo, i controlli MASTER di ciascun canale fungeranno da controlli del volume. Per attivare il LOOP EFFETTI ed utilizzare i controlli OUTPUT e SOLO, posizio-nare l’interruttore del pannello posteriore EFX LOOP (in basso a sinistra) su LOOP ACTIVE (verso l’alto) ed impostare il controllo EFX SEND LEVEL ad ore 12:00. NOTA: Iniziare posizionando il controllo del pannello frontale OUTPUT ad ore 9:00 (o meno).

3. La funzione SOLO può essere attivata premendo il pulsante SOLO della pedaliera o tramite un pedale connesso al jack EXTERNAL SWITCHING. Non sarà possibile utilizzarla in caso di assenza di un pedale dal momento che questa è una caratteristica concepita per il live. Ricordatevi che il LOOP EFFETTI dovrà essere attivo per poter utilizzare la funzione SOLO.

4. La funzione SOLO può essere utilizzata per enfatizzare il livello d’uscita impostato tramite il controllo OUTPUT utilizzando il pulsante della pedaliera. Non può essere utilizzata per “tagliare” il volume.

5. I controlli GAIN e TREBLE sono i più potenti strumenti di modellazione a vostra disposizione e dovreb-bero essere utilizzati con accortezza e gusto. Essi avranno un ruolo fondamentale nel determinare le caratteristiche di attacco e la personalità del vostro suono in tutte le Modalità. Molti tra i migliori suoni dei diversi canali presentano questi due controlli impostati nella fascia centrale. Evitare di impostare il con-trollo TREBLE molto in alto (sopra ore 2:00) quando si imposta il controllo GAIN su valori alti per evitare la comparsa di un leggero effetto di valvole microfoniche.

6. Quando si impostano valori alti di GAIN provare ad utilizzare i controlli dell’equalizzatore per aggiungere presenza alle frequenze; tali controlli sono infatti posizionati al fondo della catena del percorso del segnale alleggerendo di conseguenza il carico sulle valvole del preamplificatore. Ricordatevi che il MARK V è uno strumento in grado di offrire performance elevatissime. Esattamente come un’auto da corsa non dovrà essere sempre spinto “a manetta” per potersi divertire. Otterrete risultati eccezionali anche impostando tutti i controlli su valori medi. In alcuni casi avrete voglia di spingere al massimo… ma così come un’auto necessita di pneumatici speciali per poter correre al limite, alo stesso modo dovrete trovare un raro set di valvole per poter spingere sempre il vostro ampli al limite.

7. Noterete un incremento del volume nel momento in cui andrete a selezionare la modalità EXTREME del Canale 3. Questo è normale dal momento che verrà modificato il feedback negativo del finale.

8. Il controllo PRESENCE è uno potente strumento di modellazione dei suoni high gain dei Canali 2 e 3 (an-che per la modalità TWEED del Canale 1). Impostato su valori bassi andrà a comprimere ed arrotondare il suono, offrendo maggiore chiarezza sui fraseggi a nota singola. Valori più elevati “apriranno” il suono facendo fluire l’intero spettro delle armoniche. Utilizzare questo controllo per scolpire nel dettaglio il vostro suono lead una volta impostati gli altri controlli del preamplificatore.

GUiDa introDUttiVa:

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Page 13: MESA/BOOGIE Mark V

9. Evitare impostazioni eccessivamente elevate del controllo BASS sui Canali 2 e 3, specialmente se si uti-lizzano valori elevati di GAIN. Valori elevati del controllo BASS potrebbero portare ad un suono impastato con un attacco poco chiaro. Nella modalità MARK 1 del Canale 2 è assolutamente consigliabile impostare il controllo BASS su valori molto bassi (8:30) o addirittura al minimo quando si imposta il GAIN su valori alti (sopra ore 1:30). Le modalità del Canale 3 sono in grado di gestire valori leggermente superiori del controllo BASS, ma prestare comunque attenzione a non esagerare. Una regola di base potrebbe essere la seguente: con il crescere del controllo GAIN… il controllo BASS dovrebbe diminuire.

10. L’unica eccezione alla regola appena descritta è la modalità EDGE del Canale 2. In questo caso il controllo BASS potrà essere impostato su valori più elevati rispetto alle altre modalità. Il preamplificatore verrà modificato per focalizzare le frequenze basse in una regione decisamente più elevata consentendovi di utilizzare questo controllo con maggiore decisione prima di saturare il suono.

11. L’interruttore MARK 1 NORMAL / THICK del Canale 2 avrà effetto solo sulla modalità MARK 1 (interrut-tore MODE SELECT verso il basso). Selezionando THICK aggiungerete gain al frequenze medio-basse arrotondando il suono per assoli più chiari o ritmiche accordali più incisive.

12. L’interruttore NORMAL / BRIGHT del Canale 3 agisce su tutte e 3 le modalità. L’impostazione NORMAL avrà un suono più rotondo, ricco e caldo ed è ideale per i vostri assoli. BRIGHT presenterà un maggior numero di armoniche alte offrendovi il classico spettro armonico Boogie.

13. L’interruttore TRIODE / PENTODE (posizionato nel pannello posteriore al di sotto del controllo CH 3 RE-VERB) avrà effetto sul cablaggio delle valvole di potenza e sul suono del Canale 3. Andrà ad ammorbidire l’attacco rendendo il suono più “liquido” in TRIODE e a compattare l’attacco aggiungendo presenza alle frequenze medio basse aumentando l’headroom quando impostato su PENTODE.

14. Gli interruttori RECTIFIER TRACKING (posizionati sotto i controlli CH 2 e CH 3 REVERB ) consentono di variare la rettifica dei Canali 2 e 3 quando impostati in modalità 45 Watt (L’interruttore del pannello frontale Multi-Watt Power collocato in basso a sinistra di ciascun canale deve essere posizionato su 45W). In tal modo andrete a selezionare una rettifica di tipo valvolare o Solid State per la modalità 45 Watt. Le altre rettifiche verranno selezionate in modo automatico: (Solid State) in modalità 90 Watt e (Tube) in modalità 10 Watt.

15. Non impostare l’equalizzatore (sia coi controlli SLIDERS che PRESET) su valori estremi quando si utilizza la modalità MARK 1 del Canale 2. Prestate particolare attenzione agli 80Hz e 240Hz, dal momento che in concomitanza con valori elevati dei controlli PRESET potrebbero sovraccaricare il livello di frequenze basse nel mix provocando un suono impastato e poco definito che potrebbe provocare danni ai coni se utilizzato a livelli di volume molto elevati.

16. L’impedenza degli speaker avrà un grande impatto sul suono dal momento che il finale del MARK V verrà modificato a seconda della modalità selezionata. Per ottenere le migliori performance ed un bilanciamento ottimale vi consigliamo di collegare uno speaker con carico da 8 Ohm al connettore 8 Ohm SPEAKER OUTPUT. La sezione d’uscita Simul-Class™ è però un animale misterioso in grado di offrire risultati estremamente interessanti utilizzando anche altri carichi d’impedenza. Provate ad esempio a collegare uno speaker con carico da 8 Ohm al connettore 4 Ohm SPEAKER OUTPUT utilizzando la modalità 45 Watt. Provate dunque ad utilizzare diverse combinazioni. Non causerete alcun danno al vostro ampli e potreste scoprire uno scenario tecnicamente “errato”, ma dotato di un carattere ideale per il vostro sound. L’unico aspetto negativo potrebbe essere un consumo più rapido delle valvole del finale, specialmente

GUiDa introDUttiVa:

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Page 14: MESA/BOOGIE Mark V

con dei mismatch verso il basso (carico da 4 Ohm nel connettore 8 Ohm OUTPUT).

17. Assicuratevi che l’interruttore BIAS (sulla destra del pannello posteriore) sia posizionato in modo da ri-specchiare le valvole attualmente montate nell’ampli…SEMPRE! Dovreste verificare che l’interruttore sia posizionato sulla modalità corretta ogni volta che sposterete il vostro ampli dal momento che potrebbe essere modificato involontariamente durante il trasporto. NOTA: Posizionare questo interruttore in maniera errata potrebbe provocare danni al vostro ampli.

18. Il vostro MARK V suonerà molto meglio se suonerete con almeno un cabinet (il combo o il cabinet aggiun-tivo) posizionato a terra. L’effetto di risonanza, specialmente per la trasmissione delle frequenze basse renderà il suono dell’ampli più ricco offrendovi una sensazione di maggiore presenza delle corde della vostra chitarra. I pavimenti in legno sono il massimo! Ammettiamolo… la chitarra è uno di quegli strani strumenti che difficilmente suonano allo stesso modo per due giorni di fila - sera dopo sera, pavimento dopo pavimento… ci servirà tutto l’aiuto possibile. Questo piccolo arrangiamento potrebbe essere d’aiu-to… a meno che non vi troviate su un palco sul quale sono presenti numerosi microfoni live… in tal caso sarà necessario sollevare l’ampli da terra.

19. Provate l’opzione TWEED POWER (Interruttore del pannello frontale POWER verso il basso) quando vorrete mandare in clip le due modalità CLEAN del Canale 1 suonando a basso volume. Utilizzare questa opzione in concomitanza con le modalità di potenza 45 e 10 Watt per produrre suoni al limite del distorto e dal feel vintage.

20. Utilizzare l’interruttore STANDBY all’accensione, durante le pause, mentre effettuate le connessioni ed in qualsiasi altro momento in cui non dovrete suonare per alcuni minuti. In tal modo prolungherete di gran lunga la vita delle vostre valvole.

GUiDa introDUttiVa:

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Page 15: MESA/BOOGIE Mark V

I tre Canali del MARK V sono estremamente versatili ed è quindi difficile catalogarli semplicemente come Rhythm, Crunch e Lead. Molti musicisti utilizzeranno all’inizio il Canale 1 per gestire i suoni puliti, il Canale 2 per ritmiche distorte ed il Canale 3 per gli assoli. Anche se non c’è niente di male nell’utilizzare questa configurazione - il MARK V infatti si presta molto bene a questo approccio – dovrete comunque considerare che tutti e tre i canali potranno offrirvi le tre tipologie di suono. In altre parole, il Canale 3 può offrire delle fantastiche ritmiche distorte, il Canale 2 è in grado di produrre degli stupendi suoni clean ed il Canale 1 vi stupirà con degli ottimi suoni per i vostri assoli. Vi consigliamo dunque di non etichettare i Canali a priori, ma di pensare a ciascuno di essi come ad una struttura differente del gain. In tal modo non andrete a porre alcun tipo di barriera durante la ricerca del vostro suono ideale e ad utilizzare al massimo la vostra creatività. Il Mark V è stato concepito per garantirvi la massima libertà di espressione ed offre tutto il gain e gli strumenti di modellazione del suono necessari per potervi accompagnare nel vostro viaggio alla ricerca del suono ideale.

Ecco una breve descrizione delle diverse modalità presenti nei Canali. Il modo in cui vorrete utilizzarle è interamente a vostra discrezione… il divertimento inizia ora!

CANALE 1:

Il Canale dotato del minor livello di gain. Le due modalità CLEAN (interruttore vero l’alto) e FAT(interruttore al centro) sono ideali per i vostri suoni. Queste due modalità sono ben descritte dai loro stessi nomi dal momento che CLEAN offre un suono low gain dolce e frizzante e FAT aggiunge presenza alle frequenze basse e maggiore respiro al suono. Entrambe sono dotate del massimo headroom e della maggior estensione dinamica. Queste modalità offrono grande rapidità d’attacco ed il minor livello di compressione del suono.

La modalità a gain medio TWEED (interruttore verso il basso) è dedicata ai suoni clean leggermente distorti. In questa modalità avrete maggiore enfasi delle frequenze medio basse ed un suono più ricco che, quando mandato in clip, offrirà un carattere estremamente morbido. Il livello di gain leggermente superiore produrrà un attacco leggermente meno rapido ma aggiungerà sustain e rotondità. La dinamica bilanciata della modalità TWEED vi consentirà di eseguire sia ritmiche che assoli.

CANALE1: NORMAL / BOLD

Questo è un interruttore globale per il Canale 1 ed offre due modalità di impostazione delle frequenze medie e medio alte. L’opzione NORMAL vi offrirà una risposta bilanciata e morbida in grado di offrire brillanti suoni clean e morbidi toni soft-clip aumentando il livello del controllo GAIN. Con questa opzione non verrà evidenziata alcuna frequenza; essa risulterà dunque l’ideale base di partenza per le vostre ritmiche che potrete poi ulteriormente abbellire tramite l’utilizzo dell’equalizzatore grafico o del PRESET Contour.

L’opzione BOLD presenterà invece un’enfatizzazione delle frequenze medie e medio alte che vi consentirà di far spiccare il vostro suono anche all’interno di un mix estremamente denso. Offrirà inoltre una sensazione di maggiore potenza e headroom conferendo maggiore autorevolezza al vostro suono clean. Nei suoni overdrive, specialmente nella modalità TWEED, potrete sfruttare il maggiore livello d’attacco e convertirlo in aggressione sonora. Utilizzare i controlli TREBLE, MID e PRESENCE per regolare in modo dettagliato il vostro suono.

i canali:

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

PAGE 11

Page 16: MESA/BOOGIE Mark V

CANALE 2:

Questo canale “Crossover” contiene sia una delle modalità dal minore livello di gain (EDGE) che una delle modalità dal livello più ampio di gain (MARK I). Il Canale 2 è in grado di offrirvi da solo più tipologie di suono della maggior parte degli altri ampli e può essere utilizzato per qualsiasi tipo di timbrica.

La modalità EDGE è dotata del minore livello di gain del Canale 2 ed è regolata per essere rapida e rispondente. Le frequenze basse sono ridotte per aumentare la ri-sposta dinamica ed offrire una maggiore velocità d’attacco. Con impostazioni medie

del GAIN, è l’ideale per ritmiche accordali classic Rock. Impostazioni elevate di GAIN produrranno articolate e mordenti note singole.

CRUNCH modalità dal gain medio dotata di una maggiore presenza delle frequenze medio basse e basse. Produce un suono più morbido, ma pur sempre rapido e compatto, dotato di un carattere maggiore rispetto alla modalità EDGE. La risposta dinamica è sempre rapida e precisa, ma il maggiore livello di gain introduce il primo stadio di compressione valvolare naturale. CRUNCH è utile sia per ritmiche accordali che per assoli dotati di overdrive, ma non eccessivamente saturi.

MARK I è la modalità dotata del maggiore livello di gain del Canale 2 - dotata dello stesso gain presente nelle modalità del Canale 3 - ed il motivo per cui è limitativo considerare il Canale 2 come un semplice canale “Rhythm”. Questa è la classica voce roboante ed intensa che ha reso famosa MESA quando pubblicò nel 1970 il Boogie 1x12 combo. Il maggiore livello di gain lungo l’intera estensione dello spettro sonoro consente di creare uno spesso muro di armoniche distorte in grado di offrire il massimo livello di sustain e saturazione. Il suono del MARK I è noto per la grande presenza delle frequenze basse in grado di arricchire le note singole e creare una voce in grado non solo di sostenere, ma di enfatizzare la melodia. Questo muro di gain può essere modellato non solo per enfatizzare le note singole; può anche essere alleggerito per creare ritmiche accordali e suoni Blues. Valori elevati di GAIN produrranno spettacolari assoli; impostando valori bassi dei controlli BASS e MID e regolando l’equalizzatore, otterrete potenti ritmiche accordali.

MARK I : NORMAL / THICK

Questo interruttore andrà a modificare l’impostazione delle frequenze alte; con l’opzione NOR-MAL (interruttore verso l’alto) avrete enfasi delle alte ed un suono brillante - con l’opzione THICK (interruttore verso il basso) – andrete ad arricchire le frequenze medio alte. Questo interruttore sarà attivo solo nella modalità MARK I e non influenzerà le modalità EDGE e CRUNCH. Utiliz-zare l’opzione NORMAL per ritmiche con un minore livello di gain, per toni Blues e per avere

armoniche aperte e morbide. Utilizzare l’opzione THICK per aggiungere ulteriore gain ed arricchire i vostri assoli o rendere più aggressive le vostre ritmiche. Potete pensare all’opzione NORMAL come ad un classico suono “black face” ed all’opzione THICK come ad un classico amplificatore British.

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

i canali: (Continua)

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Page 17: MESA/BOOGIE Mark V

CANALE 3:

Questo canale offre il maggiore livello di gain del MARK V ed è dedicato alla riproduzione dei migliori suoni high gain del MARK II-C+ e del MARK IV. Anche se questo canale è dedicato ai suoni high gain, potrete ottenere moltissimi suoni low/medium gain espressivi e dinamici impostando il controllo GAIN su valori bassi (al di sotto di ore 12:30). Questo canale può essere dunque utilizzato per suoni high e low gain, ritmiche ed assoli.

MARK II C+ non serve dire altro. Questa modalità è una fedele riproduzione della leg-gendaria modalità LEAD di questo incredibile ampli. Il potente e preciso gain unito ad

un attacco esplosivo e ad un ricco contenuto armonico, sono le componenti essenziali che costituiscono un suono che rappresenta la prima linea del Rock degli ultimi 20 anni. La compattezza delle frequenze medie consente di utilizzare l’equalizzatore per colorare al meglio il vostro suono; la classica impostazione a V dell’equalizzatore è diventata un ingrediente fondamentale dei suoni high gain del II-C per la musica heavy.

MK IV è una fedele riproduzione del canale Lead del MARK IV. Vista l’ampia gamma di opzioni disponibili per la configurazione di questo canale sul MARK IV – unita al fatto che la modalità MK II C+ copre un’ampia gamma di suoni più brillanti – abbiamo configurato questa modalità per offrirvi un suono più caldo. La modalità MK IV è dotata di una sostanziale enfasi delle frequenze medie che offre la sensazione di un taglio delle armoniche alte offrendo un suono estremamente ampio. Offre una sensazione di pienezza diversa rispetto alla modalità MARK I del Ca-nale 2 dal momento che in modalità MK IV avrete maggiore enfasi delle medie e compattezza. Grazie a queste caratteristiche, l’equalizzatore grafico vi consentirà di scolpire il suono in qualsiasi modo vorrete. L’EQ non dovrà scontrarsi con le basse enfatizzate del MARK I e potrà essere utilizzato con maggiore libertà.

EXTREME è esattamente questo…estremo! Questa modalità deriva dal MARK IV, ma è dotata di un carattere completamente diverso dalla modalità MK IV. Diretto, aggressivo, compatto e rapido sono gli aggettivi in grado di descrivere al meglio la sua natura; questa modalità è senza dubbio quella dotato di maggiore gain ed aggressività tra le nove modalità offerte dal MARK V’. Selezionando la modalità EXTREME noterete un discreto innalzamento del volume rispetto alle altre modalità del Canale 3… nonostante le attenuazioni da noi inserite. Utilizzate questa modalità per avere un impatto devastante. La modalità EXTREME è adatta soprattutto a generi musicali heavy dove sono richiesti elevati valori di gain ed un attacco ultra rapido.

NOTA: La maggiore sensibilità del finale della modalità EXTREME potrebbe produrre alcuni rumori di sottofondo.

CANALE 3 : BRIGHT / NORMAL

Questo interruttore a due posizioni determina il livello di armoniche alte presente nel suono delle 3 modalità del Canale 3. Alcuni suoni verranno maggiormente influenzati dall’azione di questa opzione, a seconda del livello di frequenze alte presenti nel suono iniziale; in ogni caso andrà ad aggiungere o ridurre brillantezza al suono. Ad esempio potrete udire l’effetto maggiormente nella modalità MK II C+ Mode rispetto alla modalità MK IV (FAT) dove le frequenze alte sono maggiormente tagliate - e di conseguenza l’opzione BRIGHT avrà poche frequenze da enfatizzare .

Selezionando l’opzione BRIGHT (interruttore verso il basso) il suono verrà arricchito di armoniche alte. Questa maggiore enfasi delle frequenze alte diverrà ancora più presente nel momento in cui andrete ad aumentare il livello del GAIN, specialmente utilizzando le modalità MK II C+ ed EXTREME. L’opzione BRIGHT è ideale per rendere il suono più tagliente per le ritmiche high gain di queste due modalità. Consentirà alle frequenze alte di passare in un punto all’inizio della catena del segnale del

preamplificatore; il controllo PRESENCE e l’equalizzatore grafico possono essere poi utilizzati per eventualmente attenuarle in un secondo momento. Selezionando l’opzione NORMAL (interruttore verso l’alto) queste armoniche verranno tagliate, offrendo un suono più scuro e caldo ideale per i vostri assoli. Questa opzione consente di aggiungere mordente e pienezza ai suoni low gain ed attenuare i rumori di fondo prodotti dai pickup con livelli elevati di gain.

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

i canali: (Continua)

PAGE 13

Page 18: MESA/BOOGIE Mark V

NOTA DELL’AUTORE: Douglas West A.K.A Tone Boy

Randy mi ha chiesto di scrivere personalmente questo articolo, anche se mi sembra strano scrivere “Io” e non “Noi”, in modo che la mia esperienza personale potesse convalidare la fonte.

Dal 1982-1991 ho collaudato di persona qualsiasi amplificatore prodotto in MESA - oltre agli altri compiti da me svolti in veste di Ricercatore, Servizio Clienti e scrittore di manuali. Ho lavorato al fianco di Randy (suo-nando la chitarra e chiedendo nuovi suoni e nuove caratteristiche) sulla revisione del MARK II B che diventò in seguito il MARK II C+… e su tutti gli altri ampli in seguito. In quel periodo mi venne affiliato il soprannome di Tone Boy (ragazzo dei suoni) per la mia continua ricerca di attacco e caratteristiche armoniche particolari. Stavo facendo letteralmente impazzire Randy - e approfitto dell’occasione per ringraziarlo della pazienza nel sopportare i miei deliri. Lui non suonava nemmeno la chitarra - ma mi stava ad ascoltare - ed era convinto quanto me dell’obiettivo da raggiungere. Ancora meglio - trovò un modo per conseguire tale obiettivo! Da parte mia e di tutti i chitarristi che hanno reso questo suono la propria voce espressiva... Grazie!

Come nuovo utente del MARK V, ci sono alcune nozioni che dovete imparare per ottenere il massimo dal Canale 3. Questo vale in particolar modo per i proprietari del MARK II C+ e del MARK IV che cercheranno il suono del loro vecchio ampli in questo canale e che potranno comparare fianco a fianco il MARK V con il II C+ o il IV.

Ripensando ai tempi in cui stavo testando il II C+’, ho sempre pensato che gli amplificatori privi di EQ grafico possedessero una certo tipo di attacco e di purezza del suono non riscontrabili negli ampli dotati di tale EQ. Trovavo il suono più incisivo… sembravano infatti essere più compatti ed efficaci. Ad oggi, offriamo più am-plificatori dotati di EQ grafico rispetto a quelli privi di tale caratteristica…probabilmente il 70% posseggono l’EQ, ma ben poche persone hanno la possibilità di effettuare così tanti paragoni. I modelli dotati di EQ offrono il vantaggio di poter scolpire il suono…senza dubbio; e sicuramente i suoni offerti dal II C+ sono diventati famosi grazie all’utilizzo del EQ, ma se analizziamo il suono puro e diretto – privo di EQ – i modelli senza equalizzatore grafico mi hanno sempre colpito per la loro rapidità ed autorevolezza.

Divenni così l’ossessionato/compulsivo proprietario di 8 testate II C+ Simul-Class™, Reverb (privi di EQ grafi-co). Gli ho scelti perchè li reputavo i migliori ampli tra le migliaia di modelli di II C+ da noi prodotti. Tra questi otto ampli trovai immediatamente il mio favorito - che soprannominai “Sua maestà dei C” e che ho utilizzato come modello di riferimento da far copiare dal nostro Capo Tecnico e Guru Michael Bendinelli per gli altri 7 ampli. Tutte venne misurato e rilevato (resistenze, rivestimenti, trasformatori, ecc.) e replicato ed alla fine... tutti e 8 gli ampli suonavano allo stesso modo. Indipendentemente da questo Sua Maestà è sempre stato il mio punto di riferimento per il suono della serie MARK II C+ e per tutti gli ampli della serie MARK a seguire, compreso il MARK IV.

Naturalmente, nel progettare il Canale 3 del MARK V, ci siamo rivolti all’oracolo – Sua Maestà dei C - chie-dendo il permesso di offrire un tributo al suo suono regale… Lui acconsentì e noi iniziammo a lavorare.

Nella nostra infinita comparazione tra diversi II C+ originali - con e senza EQ - unita al nostro regale strumento di riferimento, abbiamo scoperto che non stavo vaneggiando. Effettivamente esisteva una differenza tra i modelli con e senza EQ. Alla base di tutto vi era un condensatore posizionato alla fine dei circuiti dell’EQ che alimentava il driver. Nei modelli dotati di EQ si trattava di un condensatore che lasciava transitare svariate frequenze basse, rallentando il suono e rendendolo più ricco. Nel mio ampli - privo di EQ - tale condensato-re era più piccolo e non lasciava passare così tante frequenze basse - rendendo il suono più rispondente e compatto. Trovato il problema! Un semplice, ma fondamentale componente.

Al mondo esistono però talmente tanti amplificatori dotati di questo equalizzatore grafico che per molti tale suono è diventato un vero e proprio riferimento. Non sarebbe dunque stato corretto impostare in modo permanente il MARK V in questa modalità più rapida e compatta. Troppi musicisti avrebbero passato ore a regolare le

i canali: (Continua)

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Page 19: MESA/BOOGIE Mark V

impostazioni dei canali comparando gli amplificatori ottenendo però una risposta diversa. Cosa fare dunque? Quale strada scegliere? Abbiamo deciso semplicemente di darci da fare ed imboccare entrambe le direzioni.

Il MARK V offre dunque il meglio dei due mondi.

La modalità II C+ del Canale 3 utilizza questo condensatore più piccolo per garantirvi un suono più compatto e rapido. In aggiunta avrete la possibilità di utilizzare con maggiore efficacia questa modalità in congiunzione con l’equalizzatore, dal momento che l’assenza di frequenze basse extra vi permetterà di regolare le basse con maggiore libertà. I possessori di II-C e MARK IV non potranno che apprezzare questa nuova caratteristica.

Le modalità MK IV ed EXTREME utilizzano il condensatore più grande per aggiungere frequenze basse e rallentare l’attacco per ottenere un suono più ricco e pieno. Dovrete di conseguenza prestare maggiore at-tenzione con gli slider 80 e 240Hz, ma il risultato è assolutamente fenomenale.

Se cercate dunque un suono compatto e rapido, selezionate la modalità MK IIC+. Se volete un suono ricco e pieno dove non è richiesto un attacco super-rapido, selezionate le modalità MK IV e EXTREME.

Missione compiuta! L’Oracolo, Sua Maestà dei C, ora condivide il trono con il MARK V. A regnare però oggi è il MARK V grazie agli innumerevoli regni sonori in grado di offrirvi.

NOTA: POSSESSORI DI II-C+ e MARK IV Se volete fare un test comparativo con la modalità LEAD del II-C+, dovrete utilizzare la modalità II-C+ ed impostare il MARK V nel seguente modo:

Impostare il II-C+ nel seguente modo:

VOLUME (a sinistra) controllo tirato (Bright On) ed impostato all’incirca a 7 ¾. (Questo stadio nel MARK V è impostato su uno sweet spot trovato dopo aver misurato diversi ampli privi di controlli). LEAD DRIVE Controllo tirato ed impostato a piacere Tutti i controlli tonali impostati ad orecchio quanto più vicini possibili (abbiamo misurato ciascun controllo e lo abbiamo impostato esattamente utilizzando un misuratore di ohm).PRESENCE Impostarlo a piacimento. (0 o 10 sono le posizioni migliori per un paragone diretto e rimuovo qualsiasi variazione).GRAPHIC EQ Off (Bypassato) Impostare il MARK V nel seguente modo:

Controllo GAIN impostato ad orecchio con la relativa corrispondenza con il controllo LEAD DRIVE del II-C.Controlli tonali impostati ad orecchio con la relativa corrispondenza con i controlli tonali del II-C. (Ricordatevi che il controllo BASS del II-C è in seconda posizione e MID in terza mentre nel MARK V l’ordine è TREBLE, MID, BASS).Interruttore BRIGHT del Canale 3 posizionato su BRIGHT (interruttore verso il basso).Interruttore del pannello posteriore TRIODE / PENTODE del Canale 3 impostato su TRIODE (interruttore verso il basso). Interruttore del pannello frontale EFX LOOP posizionato su ACTIVE (interruttore verso l’alto).

i canali: (Continua)

PAGE 15

Page 20: MESA/BOOGIE Mark V

ATTENZIONE: La modalità EXTREME di questi due amplificatori è in grado di produrre volumi mo-struosi… Prestare attenzione ed azzerare il controllo OUTPUT prima di iniziare la comparazione

Impostare il MARK IV nel seguente modo:

Canale 3 (LEAD) LEAD GAIN (a sinistra) Tirato ed impostato a 7 ¾ LEAD DRIVE Tirato ed impostato a piacereCanale 3 (LEAD) Controlli tonali impostati a piacere.Tirare tutti i controlli (a meno che non vogliate comparare la modalità EXTREME - in tal caso lasciare LEAD PRESENCE in posizione = EXTREME)PRESENCE impostato a piacere (0 o 10 sono le posizioni migliori per un paragone diretto e rimuovo qualsiasi variazione)Interruttore del pannello posteriore TRIODE / PENTODE impostato su PENTODE

Impostare il MARK V nel seguente modo:

Canale 3 impostato su modalità MK IV o EXTREME (Come impostato sul MARK IV)Controllo GAIN impostato ad orecchio con la relativa corrispondenza con il controllo LEAD DRIVE del MARK IV.Controlli tonali del Canale 3 impostati ad orecchio con la relativa corrispondenza con i controlli del Mark IV.Interruttore del Canale 3 BRIGHT / NORMAL impostato su BRIGHT (interruttore verso il basso).Controllo PRESENCE del Canale 3 impostato come sul MARK IV.Interruttore del pannello posteriore TRIODE / PENTODE impostato su PENTODE (interruttore verso l’alto).Interruttore del pannello posteriore EFX LOOP impostato su ACTIVE (interruttore verso l’alto).

Non potrete riscontrare la stessa risposta della modalità MK II C+ del MARK V su un modello MARK prece-dente dal momento che il condensatore alla fine dell’EQ presente in tali ampli è troppo grande ed aggiunge troppe frequenze basse per poter fare un paragone diretto.

NOTA: Queste comparazioni sono quanto più vicine possibile tenendo conto delle impostazioni e della con-figurazioni della circuiteria. Quando si effettuano test di questo tipo bisogna tenere a mente che le valvole del finale, le valvole del preamplificatore, i trasformatori, i condensatori e le resistenze potrebbero variare a seconda della disponibilità del costruttore ai tempi della produzione.

i canali: (Continua)

PAGE 16

Page 21: MESA/BOOGIE Mark V

le moDalità:Diamo ora un’occhiata individualmente alle modalità per conoscerne le diverse applicazioni ed utilizzarle al meglio a seconda delle vostre esigenze.

CANALE 1:Questo Canale presenta il livello di gain minore dei tre Canali del MARK V e soddisferà le vostre esigenze di suoni clean per ritmiche ed assoli, offrendovi anche suoni leggermente distorti per le vostre ritmiche accordali.

Delle tre modalità presenti troviamo la più morbida e compatta CLEAN, seguita dalla leggermente più ricca modalità FAT per concludere con la modalità mid-gain TWEED.

CLEAN deriva da una combinazione dei nostri migliori suoni clean presenti nelle serie MARK presente sul MARK IV ed è ideale per eseguire ritmiche in contesti in cui la chitarra deve essere collocata in un punto specifico all’interno di un mix complesso. Risulta inoltre estremamente accurata in termini di attacco ed offre un buon bilan-

ciamento tra basse compatte ed alte cristalline. Questa modalità offrirà un fantastico clip nelle modalità di potenza 45 e 10 grazie alla sua natura estremamente bilanciata.

FAT dotata di frequenze basse ricche in grado di conferire pienezza anche alle frequenze alte. Questo suono è un tributo ai migliori suoni black face e la circuiteria interna deriva dall’architettura dell’INPUT 2 del MARK I originale e della modalità CLEAN del MARK V. La modalità FAT offre il meglio con ritmiche accordali e assoli puliti, ma può essere anche utilizzata per suoni in clip (controllo BASS al minimo) utilizzando le modalità di potenza 45 o 10.

TWEED aggiunge enfasi alle medie tagliando leggermente le alte per generare un suono in grado di penetrare all’interno del mix con autorevolezza e di andare in clip con un suono più ricco. La modalità TWEED lavora al meglio con ritmiche crunch a basso gain; utilizzando il controllo PRESENCE potrete tagliare le frequenze alte dal momento che il quantitativo di armoniche alte è già ridotto.

CANALE 1 - IMPOSTAZIONI GLOBALI:

NORMAL / BOLD: Questo è un interruttore globale per il Canale 1 ed offre due modalità di impostazione delle frequenze medie e medio alte. L’opzione NORMAL vi offrirà una risposta bilanciata e morbida in grado di offrire brillanti suoni clean e morbidi toni soft-clip aumentando il livello del controllo GAIN. Con questa opzione non verrà evidenziata alcuna frequenza; essa risulterà dunque l’ideale base di partenza per le vostre

ritmiche che potrete poi ulteriormente abbellire tramite l’utilizzo dell’equalizzatore grafico o del PRESET Contour.

L’opzione BOLD presenterà invece un’enfatizzazione delle frequenze medie e medio alte che vi consentirà di far spiccare il vostro suono anche all’interno di un mix estremamente denso. Offrirà inoltre una sensazione di maggiore potenza e headroom conferendo maggiore autorevolezza al vostro suono clean. Nei suoni overdrive, specialmente nella modalità TWEED, potrete sfruttare

il maggiore livello d’attacco e convertirlo in aggressione sonora. Utilizzare i controlli TREBLE, MID e PRE-SENCE per regolare in modo dettagliato il vostro suono.

Pannello frontale : le moDalità

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

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Page 22: MESA/BOOGIE Mark V

CLEAN:La modalità CLEAN deriva dalla classica serie MARK offrendo un suono per ritmiche compatte e pulite e per

esecuzioni di articolati assoli clean. Questa modalità è dotata del maggior livello di headroom di tutte le modalità presenti, ma può essere spinto in clip se impostato su valori estremi di GAIN (ore 4:00 – 5:30), rimanendo comunque più compatta e dura rispetto alla modalità FAT quando utilizzata in questo modo. L’aspetto positivo legato a questa “durezza” è che il controllo BASS potrà essere su valori più alti rispetto a quanto consentito dai suoni in clip della modalità FAT - questo perchè il carattere globale della modalità CLEAN è priva delle ricche frequenze basse della modalità FAT che potrebbero essere complesse da gestire se si è alla ricerca di un suono

ritmico aggressivo e compatto.

La modalità CLEAN funziona alla grande per ritmiche accordali agro leggermente distorte, specialmente quan-do si selezione l’opzione di potenza a 45 watts e si imposta un valore del controllo PRESENCE abbastanza elevato (ore 1:00 - 2:30). Provate queste impostazioni per veloci ritmiche in stile Punk o Rock dove avrete bisogno di suono aggressivi “quasi-puliti” che inizieranno e termineranno in modo estremamente rapido.

La modalità CLEAN eccelle nell’esecuzione di accordi ed arpeggi grazie alle alte cristalline ed all’ariosita delle armoniche alte. Le frequenze basse sono tagliate in modo da garantire ariosità e calore al suono, evitando però di ottenere un’eccessiva rotondità e offrendovi delle fantastiche e precise ritmiche. CLEAN è l’ideale per ritmi Funk o Country.

Le frequenze medie sono inoltre più presenti rispetto alla modalità FAT, consentendo alla modalità CLEAN un attacco più percussivo incredibilmente compatto e dal grandissimo impatto per poter spiccare anche all’interno di un mix molto ricco. Suonare con un livello di frequenze medie più elevato può essere un potente mezzo per modellare la modalità CLEAN dal momento che avranno l’effetto di mettere in risalto il suono – renden-dolo anche più rapido - o di creare una timbrica più rilassante, offrendogli un carattere più lento. Provate a regolare i controlli BASS e MID per regolare l’attacco a vostro piacimento e gestire l’ampiezza del suono a seconda dello stile e della velocità d’esecuzione richiesti.

FAT:La modalità FAT deriva dall’Ingresso 2 del MARK I (dal quale deriva anche la modalità CLEAN del MARK V) ed è estremamente diversa dalla voce compatta e brillante della modalità CLEAN.

La circuiteria deriva dalle storiche circuiterie Black Face progettate da Leo Fender che sono di-ventate un vero e proprio marchio di fabbrica del classico suono Rock e Blues.

Le frequenze alte presenti in questa modalità risuoneranno con angelica autorità. Le medie sono compatte, ma sufficientemente scavate da conferire peso e struttura. I bassi robusti nascono dalle fondamenta della terra portando con se la fondamentale per dare inizio alla festa. Queste caratteristiche offrono un sensazione di facilità d’esecuzione unica in grado di valorizzare il vostro modo di suonare… e la vostra anima.

La modalità FAT è ideale per accordi e ritmiche ma, a differenza della modalità CLEAN, offrirà una voce in grado di riempire il mix grazie alla mostruosa ricchezza di armoniche. L’impronta sonora è decisamente più ampia ed è in grado di costituire la spina dorsale di un’intera song senza subire alcun processing.

La struttura del gain è ottimizzata per suoni leggermente distorti che avranno inizio già da impostazioni del GAIN basse. Spingendo la modalità FAT verso la soglia di clip, i maggiori valori del catodo del preamplifi-catore offriranno suoni morbidi e ricchi che potranno essere utilizzati per accordi e assoli blues. La modalità FAT è utile in studio per registrare parti sia pulite che leggermente distorte, dove vorrete sfruttare un suono ricco e mantenere tutte le sfumature dinamiche. Questo vale in particolare con le impostazioni di potenza 45 e 90 watt, dove la differenza di potenza provoca diverse dinamiche.

Una cosa da tenere a mente e che le impostazione di partenza delle frequenze basse renderà più facile

Pannello frontale: moDalità (Continua)

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

CH 1NORMAL

BOLD90 W

CH

1

FAT

INPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

CH 1NORMAL

BOLD90 W

CH

1

FAT

INPUT

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Page 23: MESA/BOOGIE Mark V

sovraccaricare sia il preamplificatore che gli speakers con impostazioni dei controlli BASS e MID elevate (superiori ad ore 11:30). Anche il finale non sarà immune - dal momento che la saturazione delle basse consumerà potenza rapidamente (per amplificare le frequenze basse è necessario un wattaggio superiore) e se unito ad un clip prematuro, potrebbe portare un suono impastato e poco chiaro. Seguite il consiglio che vi abbiamo già dato nella sezione consigli utili: se aumentate il GAIN – dovrete diminuire il controllo BASS (in questo caso anche MID). In tal modo eviterete di sovraccaricare la strumentazione e di impastare il suono.

NOTA: Le frequenze basse prodotte dalla modalità FAT possono creare un suono impastato e poco definito riducendo l’headroom se si imposta il controllo BASS su valori troppo elevati, specialmente in concomitanza con valori elevati di GAIN. Questo effetto è normale ed è quindi consigliato abbassare il controllo BASS (ed il controllo MID) intorno ad ore 10:00- 7:30 (se non addirittura impostarlo al minimo) se si vuole aumentare il livello del GAIN della modalità FAT.

TWEED:La modalità TWEED vi farà salire di un gradino la scala del gain offrendo il perfetto mix tra un canale clean – con grande risposta dinamica ed alte definite - ed i primi sentori del calore di un canale mid-gain dotato di sustain e drive. Non siamo ancora di fronte ad un canale high gain o lead, ma è comunque la modalità più ricca di gain dell’intero Canale 1. La modalità TWEED è il punto di unione tra l’attacco rapido della modalità CLEAN, il calore della modalità FAT ed il gain offerto dalle 3 modalità del Canale 2.

Questa modalità presenta delle caratteristiche sonore simili a quelle della modalità Rhythm 2 del Mark IV e della modalità TWEED del Dual Rectifier Road King e degli amplificatori Roadster. Il nome ci ricorda la voce dei primi strumenti progettati da Leo Fender nell’era degli amplificatori Tweed che i primi rocker alzavano a manetta per ottenere la meravigliosa distorsione che ha fatto entrare questi ampli nella storia del rock.

Nelle regioni basse e medie del controllo GAIN troverete un suono clean ideali per parti in cui vi servirà un suono pulito ma estremamente incisivo e diretto. Per ridurre questo effetto non dovrete fare altro che abbas-sare il controllo MID (ad ore 8:30 – 10:30) per attenuare l’impatto delle frequenze medie. Potrete ottenere un altro suono spettacolare utilizzando gli SLIDER o il PRESET EQ con la modalità TWEED ammorbidendo le medie ed enfatizzando le alte e le basse… questo suono ricco ed aggressivo può essere utilizzato in tan-tissimi stili diversi!

La modalità TWEED eccelle nei suoni di confine, quali ritmiche leggermente distorte utilizzate in svariati stili musicali dove è richiesto un suono in grado di penetrare all’interno del mix. Questi stili trarranno beneficio da impostazioni discretamente elevate dei controlli GAIN e TREBLE (ore 2:00 – 5:00) per poi aggiungere taglio e presenza tramite il controllo PRESENCE. È inoltre ideale per ritmiche stile Blues e Roots che potrete ottenere modificando semplicemente le impostazioni dei controlli BASS e MID per poi arrotondare il suono abbassando l’impostazione del controllo PRESENCE.

In questa modalità troverete inoltre un tipo di voce estremamente dinamico e sensibile - dovrete però impostare i controlli GAIN e TREBLE su valori abbastanza elevati (ore 4:30 – 5:30) per ottenere il gain necessario per sostenere la singola nota. Il controllo Presence dovrebbe essere impostato su valori bassi (ore 7:30 – 9:30) per ottenere un suono morbido e rotondo, dal momento che il controllo TREBLE deve essere impostato su valori elevati per poter ottenere il massimo gain possibile.

La regola del rapporto GAIN/ BASS dovrà comunque essere applicata, specialmente se si devono suonare fraseggi a nota singola o ritmiche accordali dotate di attacco e decadimento rapidi; aumentando il GAIN – BASS dovrà essere abbassato.

Per finire, non dimenticate di provare a sperimentare la modalità TWEED in combinazione con le due impo-stazioni di potenza più basse (45 e 10 W) dell’interruttore MULTI-WATT per ottenere un clip pre/finale. Un’ul-

Pannello frontale: moDalità (Continua)

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

CH 1NORMAL

BOLD90 W

CH

1

FAT

INPUT

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Page 24: MESA/BOOGIE Mark V

tima cosa: non siate timidi nell’utilizzare l’equalizzatore, SLIDERS o PRESET, nel momento in cui andrete ad aumentare il GAIN. La capacità di scolpire il suono dell’EQ può creare incredibili ritmiche Rock compatte ed aggressive, ma anche ricche e roboanti. La combinazione di un gain non troppo elevato del preamplificato-re (se paragonato alle modalità high gain dei Canali 2 e 3) con un potente equalizzatore vi offrirà un suono potente, diretto e versatile.

NOTA: Tutte le modalità del Canale 1 possono essere utilizzate con pedalini di Overdrive posizionati tra l’uscita della chitarra e l’ingresso del MARK V. Se le modalità CLEAN e FAT andranno in overdrive in modo estremamente efficace, la modalità TWEED produrrà il maggior livello di saturazione nel momento in cui la prima valvola verrà colpita dal potente segnale prodotto dal pedale. Se si utilizza la modalità TWEED con impostazioni molto elevate in congiunzione con un pedale di overdrive, potrebbe verificarsi un effetto di valvole microfoniche che potrebbe causare rumori di sottofondo. In tal caso, abbassare leggermente i controlli GAIN, TREBLE e/o PRESENCE per ridurre la saturazione delle valvole del preamplificatore. Potrebbe inoltre essere necessario ridurre il livello d’uscita del pedale. Nessuna delle operazioni appena descritte danneggerà l’ampli. Se il vostro suono principale è ottenuto tramite lo schema appena descritto, potreste provare ad utilizzare delle valvole del preamplificatore particolarmente stabili (come le SPAX7) sostituendole una alla volta fino a trovare quelle in grado di operare nelle migliori condizioni. Il MARK V lascia la fabbrica dotato di valvole in grado di gestire la maggior parte delle situazioni, ma un pedale di distorsione potrebbe causare un carico in ingresso aggiuntivo. Contattateci per richiedere assistenza ai nostri Product Specialist se avete dei dubbi.

CANALE 2:Il Canale 2 non è semplicemente un canale “di transizione” tra i suoni low gain del Canale 1 e la massima saturazione presente nel Canale 3, ma rappresenta l’apice della versatilità offerta dal vostro nuovo ampli.

Partiamo dalla modalità quasi-clean EDGE per poi salire nuovamente la scala del gain per raggiungere la modalità dal gain medio-alto CRUNCH per raggiungere la vetta del muro sonoro offerto dalla modalità MARK I. Vi consigliamo di provare diverse impostazioni del controllo GAIN in tutte e tre le modalità. Ad esempio, troverete dei fantastici suoni clean nelle regioni basse della modalità EDGE, dei suoni Rock per assoli nelle regioni alte della modalità CRUNCH e dei caldi e dinamici suoni lead Blues

leggermente distorti nelle regioni basse della modalità MARK I. La voglia di esplorare le opzioni offerte dalle modalità presenti in questo canale vi ripagherà. Analizziamo dunque nello specifico le modalità presenti e come utilizzarle.

CANALE 2 - IMPOSTAZIONI GLOBALI

MARK I: NORMAL / THICK Questo interruttore andrà a modificare l’impostazione delle frequenze alte; con l’opzione NORMAL (interruttore verso l’alto) avrete enfasi delle alte ed un suono brillante - con l’opzione THICK (interruttore verso il basso) – andrete ad arricchire le frequenze medio alte. Questo interruttore sarà attivo solo nella modalità MARK I e non influenzerà le modalità EDGE e CRUNCH. Utilizzare l’opzione NORMAL

per ritmiche con un minore livello di gain, per toni Blues work e per avere armoniche aperte e morbide. Utilizzare l’opzione THICK per aggiungere ulteriore gain ed arricchire i vostri assoli o rendere più aggressive le vostre ritmiche. Potete pensare all’opzione NORMAL come ad un classico suono “black face” ed all’opzione THICK come ad un classico amplificatore British.

Pannello frontale: moDalità (Continua)

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

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Page 25: MESA/BOOGIE Mark V

EDGE:La modalità EDGE presenta il minor livello di gain presente nel Canale 2. Parte da un suono praticamente

clean per poi iniziare a saturarsi in modo graduale dopo ore 12:00 per diventare aggressiva da ore 2:30 in avanti. Questa modalità risulta inoltre più dinamica e rapida rispetto alle modalità del Ca-nale 2. Questo è principalmente dovuto alle caratteristiche di compattezza delle frequenze basse ottenute utilizzando un taglio maggiore rispetto alle altre modalità del Canale 2. Grazie a questa regolazione delle frequenze basse, le medie e le alte potranno fluire liberamente per creare un suono rapido ed articolato in grado di mantenere un’ampia dinamica.

Vista l’impostazione delle frequenze basse della modalità EDGE, vi consigliamo di impostare il controllo BASS su valori più alti rispetto alle altre modalità (ore 12:00 – 3:00). Vista inoltre la massiccia presenza all’interno del mix di frequenze alte e medie, vi consigliamo di impostare i controlli TREBLE e PRESENCE su valori leggermente inferiori a quelli utilizzati nelle modalità CRUNCH e MARK I. Noterete che la modalità EDGE potrà risultare molto brillante con la maggior parte dei pickup e che potrebbe essere necessario im-postare il controllo TREBLE al di sotto di ore 11:30 per ottenere un suono sufficientemente caldo, anche se si impostano valori alti del controllo BASS. Il controllo MID gestirà anche un discreto livello di frequenze alte e potrà dunque essere utilizzato per aprire il suono ed aggiungere incisività in diverse regioni. Provate ad impostare il controllo MID basso (ore 9:00 – 9:30) e ad aumentare il controllo PRESENCE (ore 11:30 – 2:00) e l’impostazione inversa – MID alto (ore 12:00 – 3:00) e PRESENCE basso (ore 10:00 – 2:30) per ascoltare le diverse opzioni offerte da questa modalità. Le caratteristiche di clip della modalità EDGE sono di tipo bril-lante piuttosto che ricco e corposo; se siete dunque alla ricerca di una saturazione patinata e suadente, vi consigliamo di provare la modalità CRUNCH o impostazioni basse della modalità MARK I.

Se siete alla ricerca di un suono clean alternativo, la modalità EDGE vi potrà offrire un suono pulito aggressivo e rapido. Impostare il controllo GAIN su valori bassi (ore 10:00 – 11:30), TREBLE su valori bassi (al di sotto di ore 12:30), MID su valori bassi (ore 8:00 – 9:30), BASS su valori alti (ore 1:00 – 3:00) e regolare il controllo PRESENCE a piacimento a seconda di quanto vorrete enfatizzare le frequenze alte.

CRUNCH:Questa modalità è completamente inedita e rappresenta “la modalità crossover del Canale crossover”. Ri-

sulterà essere più bilanciata e ricca di gain rispetto alla modalità EDGE. Le frequenze basse sono decisamente più presenti rispetto alla modalità EDGE, ma non tanto quanto quelle presenti nella modalità MARK I.

La modalità CRUNCH offre un suono rapido e dinamico, ma allo stesso tempo caldo e ricco in grado di ricoprire il territorio compreso tra un leggero clip ed un aggressivo crunch. Questo rende

la modalità CRUNCH una delle più versatili presenti nel vostro ampli e a differenza di quanto suggerito dal nome stesso, risulterà efficace sia per ritmiche accordali che per assoli. Scoprirete che il controllo TREBLE può essere impostato su valori alti senza diventare troppo brillante - a differenza della modalità EDGE. In tal modo andrete ad aggiungere gain alle frequenze alte; potrete poi abbassare il controllo PRESENCE nel caso in cui il suono diventasse troppo brillante. Al contrario, il controllo BASS può essere abbassato per ottenere maggiore compattezza mantenendo allo stesso tempo un suono caldo e ricco.

La modalità CRUNCH lavora inoltre in modo eccellente con l’interruttore POWER SELECT. Selezionando le modalità 45 e 10 watt potreste ottenere dei suoni fantastici, dove i diversi livelli di clip vi consentiranno di abbassare il livello del controllo GAIN per ottenere la perfetta fusione tra il clip del pre e del finale. Questo vale sia per suoni di ritmiche che per gli assoli.

Se vorrete utilizzare la modalità CRUNCH per un suono quasi-clean dovrete impostare il controllo GAIN su valori discretamente bassi. Provate ad impostare GAIN ad ore 10:00 – 11:00, TREBLE ad ore 11:30 – 1:00, MID ad ore 8:30 – 11:00 e BASS ad ore 11:00 – 1:00. A questo punto regolate le frequenze alte utilizzando il controllo PRESENCE, senza dovervi preoccupare di aggiungere gain addizionale al mix.

Pannello frontale: moDalità (Continua)

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

MARK I THICK

10 W

45

90 W

CH

2

CRUNCH

EDGE

MARK I

GAINTREBLE

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

MARK I THICK

10 W

45

90 W

CH

2

CRUNCH

EDGE

MARK I

GAINTREBLE

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Page 26: MESA/BOOGIE Mark V

MARK I:Eccoci! Il suono che ha reso famosa MESA quando nel 1970 presentò il piccolo Boogie combo. Questo

devastante piccolo lupo travestito da pecora ha introdotto al mondo il primo preamplificatore high gain. Prima del MARK I, tutti gli amplificatori erano dotati dello stesso schema di gain. Gli ampli-ficatori prodotti prima di questo appartengono all’epoca Vintage ed in un certo senso, il MARK I rappresenta un punto di svolta per la musica... almeno per quanto riguarda il suono della chitarra.

Randall Smith riuscì ad abbattere un muro costruendo il primo preamplificatore a cascata high gain offrendo ai chitarristi un gain infinitamente superiore a quanto mai visto prima d’allora. All’improvviso

la chitarra poteva sfruttare una nuova voce dal momento in cui - per la prima volta - le note potevano risuo-nare con la fluidità tipica di un sax… con un sustain virtualmente infinito. E per la prima volta, il sustain era indipendente dal controllo del volume! I musicisti potevano così ottenere qualsiasi suono, dal clean cristallino all’esplosione controllata dell’overdrive a qualsiasi livello di volume. Inutile a dirsi che la notizia si diffuse rapi-damente quando i chitarristi di tutto il mondo udirono per la prima volta il suono dell’album di Carlos Santana ABRAXAS. Di colpo il nostro laboratorio di Lagunitas, CA. venne sommerso da una valanga di ordini per il piccolo Boogie ed in breve tempo, il suono del Boogie comparve in moltissimi dischi.

Quarant’anni dopo quel suono è ancora vivo e vegeto ed è la base di partenza per un’intera famiglia di cir-cuiterie oggi utilizzate in questa modalità del MARK V nella sua riedizione del MARK I.

Questa circuiteria è estremamente versatile e si distingue sia per le ritmiche che per gli assoli anche se sarà necessario utilizzare impostazioni diverse per le due applicazioni. Due aspetti dei controlli tonali rimarranno invariati. Per prima cosa il controllo TREBLE risulterà estremamente efficace nell’aggiungere gain al segnale; impostazioni elevate (ore 12:15 – 3:00) risulteranno dunque più utili rispetto ad altre modalità. Questo aspetto è in relazione con il secondo tratto caratteristico della circuiteria del MARK I… la mostruosa presenza di fre-quenze basse. Tenete dunque a mente quanto menzionato nella sezione CONSIGLI UTILI - con l’aumentare del GAIN dovrete ridurre il livello del controllo BASS. Molti dei suoni disponibili in questa modalità si potran-no ottenere impostando il controllo BASS su valori inferiori rispetto ad altre modalità e con impostazioni più elevate del controllo TREBLE. I controlli tonali risulteranno particolarmente interattivi: verrà infatti trasmesso un livello di segnale inferiore ai controlli BASS e MID dove risiede un mostruoso livello di frequenze basse.

Questo discorso è particolarmente utile per suoni high gain per assoli dove vorrete impostare il controllo TRE-BLE a circa ore 2:30 ed il controllo Bass (e forse il controllo MID) ad ore 9:30 o meno. Per suoni per assoli con un livello di gain inferiore potreste provare ad abbassare leggermente il controllo TREBLE (ore 12:30 - 1:30) e ad alzare un po’ i controlli BASS e MID (ore 9:30 – 10:30) per aggiungere calore ed ariosità al suono.

Nell’utilizzare l’equalizzatore grafico (SLIDERS o PRESET) con suoni high gain della modalità MARK I, è importante impostare le frequenze basse su valori discretamente contenuti. Se proverete ad alzare i bassi dell’EQ in presenza di un livello discreto di bassi già impostati tramite il controllo BASS, potreste sovraccari-care (e addirittura danneggiare) gli speakers… per non parlare dell’orribile ed impastato suono che otterrete.

Pannello frontale: moDalità (Continua)

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

MARK I THICK

10 W

45

90 W

CH

2

CRUNCH

EDGE

MARK I

GAINTREBLE

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Page 27: MESA/BOOGIE Mark V

CANALE 3:Il Canale 3 è un tributo all’intera serie di amplificatori MARK e contiene il meglio delle circuiterie proposte

negli anni. Le due più ricercate tra queste, quelle del MARK II-C+ e del MARK IV, rappresentano il punto di partenza ed il riferimento definitivo di questa collezione di modalità. Questi due amplificatori condividono un’ampia e prestigiosa lista di crediti e sono alla base di alcuni tra i più famosi suoni di chitarra high gain mai registrati. Il Canale 3 contiene il Canale Lead del II-C+ e due modalità del MARK IV: LEAD e LEAD EXTREME. Queste modalità sono una riproduzione fedele e racchiudono 40 anni di esperienza nella messa a punto di amplificatori high gain valvolari.

Questo canale offre le modalità con il maggiore livello di gain presenti nel MARK V e potrebbe essere consi-derato come il classico Canale Lead, anche se i suoni prodotti potranno essere utilizzati in moltissime situa-zioni. Il tipo di sonorità offerta si presta ad essere utilizzata sia per le ritmiche che per gli assoli grazie alla sua risposta compatta ed articolata ed ai diversi livelli di armoniche presenti. Queste modalità offrono inoltre grande definizione sull’intera estensione del gain con una grande soglia di clip; troverete dei suoni clean compressi con il GAIN al minimo ed esplosivi suoni lead utilizzando valori alti… trovando un’intera gamma di suoni da utilizzare per le ritmiche utilizzando valori intermedi. Questa incredibile risoluzione e definizione del gain rende il Canale 3 versatile come tutti gli altri Canali; vi aspettano ore di divertimento ed esplorazione per poter scoprire come utilizzare al meglio la potenza di questo canale.

CANALE 3 IMPOSTAZIONI GLOBALI:

NORMAL / BRIGHT Questo interruttore a due posizioni determina il livello di armoniche alte presente nel suono delle 3 modalità del Canale 3. Alcuni suoni verranno maggiormente influenzati dall’azione di questa opzione, a seconda del livello di

frequenze alte presenti nel suono iniziale; in ogni caso andrà ad aggiungere o ridurre brillantezza al suono. Ad esempio potrete udire l’effetto maggiormente nella modalità MK II C+ Mode rispetto alla modalità MK IV (FAT) dove le frequenze alte sono maggiormente tagliate - e di conseguenza l’opzione BRIGHT avrà poche frequenze da enfatizzare .

Selezionando l’opzione BRIGHT (interruttore verso il basso) il suono verrà arricchito di armoniche alte. Questa maggiore enfasi delle frequenze alte diverrà ancora più presente nel momento in cui andrete ad aumentare il livello del GAIN, specialmente utilizzando le modalità MK II C+ ed EXTREME. L’opzione BRIGHT è ideale per rendere il suono più tagliente per le ritmiche high gain di queste due modalità. Consentirà alle frequenze alte di passare in un punto all’inizio della catena del segnale del preamplificatore; il controllo PRESENCE e l’equalizzatore grafico possono essere poi utilizzati per eventualmente attenuarle in un secondo momento. Selezionando l’opzione NORMAL (interruttore verso l’alto) queste armoniche verranno tagliate, offrendo un suono più scuro e caldo ideale per i vostri assoli. Questa opzione consente di aggiungere mordente e pienezza ai suoni low gain ed attenuare i rumori di fondo prodotti dai pickup con livelli elevati di gain.

Pannello frontale: moDalità (Continua)

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

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Page 28: MESA/BOOGIE Mark V

MARK II-C+:NOTA: Il MARK II-C+ originale possedeva un cablaggio del finale con configurazione a TRIODE. Per poter riprodurre il suono del II-C+, dovrete impostare l’interruttore del pannello posteriore Power Switch (posizio-nato al di sotto del controllo CH. 3 REVERB) su TRIODE. Vedi la NOTA IMPORTANTE al fondo di questa sezione per maggiori informazioni.

Questa modalità è una riproduzione del ricercato suono di questo amplificatore a due canali della serie MARK prodotto intorno alla metà degli anni ottanta che divenne la voce di moltissimi chitarristi dell’epoca. Oggi esiste

un seguito di fedelissimi di questi amplificatori vintage II-C+ e - nel caso riusciste a trovarne uno - potreste pagarlo fino a 3 - 4 volte il prezzo originale. Molti artisti continuano a ricercare questi amplificatori, indifferentemente dal prezzo richiesto. Niente paura… avete ora tra le mani un MARK II-C+ riprodotto fino all’ultimo circuito ed il suono è identico, a parte per le valvole Sylvania 415 che non sono più disponibili. Durante la fase di ricerca e sviluppo siamo riusciti addirittura ad emulare le medie pronunciate tipiche di quelle valvole. Ed ancor meglio… non dovrete compromettere i

vostri suoni clean o lead come accadeva con i controlli condivisi del modello originale! Nel caso in cui doveste quindi incontrare un fanatico del II-C+ che mette in dubbio l’autenticità del vostro sound, sorridete e pensate a quanti soldi quel poveretto abbia dovuto tirar fuori per avere il suo momento di gloria.

Il suono caratteristico del II-C+ è rapido ed essenziale, ma comunque estremamente preciso nonostante la vasta stratificazione di armoniche alte presenti. Questo suono può essere utilizzato sia per aggressive ritmi-che accordali high gain che per furiosi assoli nelle regioni basse o alte del controllo GAIN. Quando impostato (GAIN ore 1:30 – 2:30, TREBLE ore 12:00 – 1:00, BASS ore 10:00 – 12:00, PRESENCE ore 9:00 – 11:30), offrirà una voce solista articolata, dettagliata e precisa per i vostri assoli high gain. Queste qualità verranno in particolar modo apprezzate dai musicisti dotati di un’abilità tecnica che necessita di una risposta rapida e compatta. Dopo l’attacco avverrà un meraviglioso morphing di armoniche e le note fluiranno in un susse-guirsi di cambi di dinamica e frequenza. Presto inizierete a suonare come mai prima d’ora e raggiungerete un nuovo livello d’espressione.

Per quel che riguarda le ritmiche high gain, il II-C+ rappresentò il nuovo suono crunch dell’Heavy Rock. La sua natura più complessa e ricca di armoniche rispetto alla controparte British rendeva il C+ uno spaventoso muro di gain. Tale aggressione veniva inoltre enfatizzata dall’utilizzo dell’equalizzatore grafico integrato. L’impietoso taglio delle frequenze medie e la spaventosa enfatizzazione sia delle basse che delle alte tipiche della classica configurazione a “V” divenne una componente fondamentale del suono dei dischi degli anni ottanta. Questo suono venne presto soprannominato Boogie Crunch o addirittura “California Sound”.

Negli anni novanta, il suono del nostro Dual Rectifier divenne la voce del pop-metal. Molti musicisti conti-nuarono però ad utilizzare il suono crunch della serie MARK con EQ grafico (re-introdotto nel MARK IV). Ai giorni nostri, questo suono è nuovamente utilizzato per generi Punk ed Indie Rock.

Nella modalità C+ non dovrete affrontare particolari pericoli… semplicemente ricordatevi di abbassare legger-mente il controllo BASS con l’aumentare del livello del GAIN. Non provate ad impostare il GAIN al massimo se avete già impostato TREBLE e/o PRESENCE su valori estremamente elevati per evitare di sovraccaricare eccessivamente le valvole del preamplificatore.

Pannello frontale: moDalità (Continua)

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W

10 W

45

CH

3

CH 3NORMAL

BRIGHT

GAINTREBLE

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Page 29: MESA/BOOGIE Mark V

Consigli d’uso della modalità C+ :

Utilizzate l’equalizzatore grafico - SLIDER o PRESET - nel caso in qui vogliate un livello elevato di bassi in presenza di valori elevati di GAIN - tale controllo è infatti posizionato in un punto più avanzato del percorso del segnale e tenderà ad essere meno impastato rispetto al risultato che potrete ottenere utilizzando il con-trollo BASS.

Utilizzate in modo molto accurato i controlli GAIN, TREBLE e PRESENCE per trovare il vostro suono lead ideale dal momento che questi controlli interagiscono in modo perfetto tra loro ed influenzeranno molto la velocità d’attacco e la precisione. Il controllo PRESENCE tenderà a comprimere le frequenze basse creando un suono più chiaro ed aprendo lo spettro armonico delle frequenze contribuendo ad un suono più tagliente e rapido.

Per i suoni di lead - aumentare il livello del controllo BASS solo dopo aver impostato l’attacco tramite i controlli GAIN, TREBLE e PRESENCE. Riempite il suono quanto basta, ma non esagerate per evitare di impastare il suono e compromettere l’attacco.

Non sottovalutate questa modalità per suoni con livelli di gain inferiori! Grazie al contenuto armonico ed alle proprietà di attacco rapido, la modalità C+ può essere eccellente per ottenere suoni Blues low gain – sia per ritmiche che per note singole – ed è addirittura in grado di produrre suoni quasi clean. Risulterà un suono aperto e dinamico in grado di essere utilizzato anche con tecniche di plucking. I tradizionalisti hanno spesso commentato quanto sia efficace con questo suono la vecchia tecnica di “alzare il volume dalla chitarra” o “cambiare il canale”. Se impostato su valori bassi, la modalità C+ consente di utilizzare suoni clean per poi aggiungere distorsione aumentando semplicemente il volume dal controllo della chitarra. Con valori di GAIN così bassi potrete anche aumentare il livello del controllo BASS per aggiungere calore e spazialità al suono.

NOTA IMPORTANTE! Provate a sperimentare le diverse impostazioni dell’interruttore TRIODE/PENTODE posizionato nel pannello posteriore al di sotto del controllo Channel 3 REVERB. Questo controllo riconfigu-rerà il cablaggio delle valvole producendo suoni radicalmente diversi tra loro. Alcuni musicisti preferiscono utilizzare una sola configurazione, ma noi vi consigliamo di provare le diverse impostazioni di questo potente parametro.

L’opzione TRIODE andrà ad ammorbidire l’attacco delle medie e ad accentuare le armoniche alte, creando un suono più liquido ed abbassando il volume d’uscita. L’opzione PENTODE accentuerà le frequenze medie abbassando le armoniche alte per un suono più compatto – specialmente sulle basse – e maggiore volume ed headroom. TUTTI i modelli II-C+ originali erano cablati in modalità TRIODE.

Questa è una delle modalità più interessanti ed espressive presenti nel vostro MARK V. Provate dunque a passare un po’ di tempo ad esplorare le possibilità d’interazione tra i diversi controlli… una volta trovato l’impostazione adatta a voi… la magia avrà inizio.

Pannello frontale: moDalità (Continua)

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Page 30: MESA/BOOGIE Mark V

MARK IV:

Questa modalità rivitalizza i suoni dei più recenti ampli della serie MARK grazie all’aggiunta di nuove carat-teristiche per una maggiore versatilità. Il predecessore del MARK V, il MARK IV, è stato prodotto per oltre diciotto anni – conquistando sempre nuovi fan in tutto il mondo, dimostrando che il suono della serie MARK è del tutto immune ai cambi di stile, moda o all’avanzare della tecnologia… è un classico ed è qui per rimanere.

Se paragonata alla modalità MARK II-C+, la modalità MARK IV offre un maggior livello di frequenze basse ed un attacco più ampio e meno preciso nelle medio-alte. Le basse raggiungono frequenze più pro-fonde e sono dotate di un maggiore livello di gain, offrendo al suono spessore e rotondità per potervi offrire ritmiche possenti e assoli morbidi. Queste differenze contribuiscono a creare un diverso feeling; la modalità MARK IV offre maggiore densità ed una sensazione di minore resistenza delle corde - rendendo più semplici le esecuzioni per molti chitarristi. L’attacco leggermente meno-istantaneo creato dall’aggiunta di frequenze basse rende la modalità IV più lenta e la vostra plettrata meno definita che può essere vista sia come una maggiore libertà che come una mancanza di definizione - a seconda del vostro punto di vista e delle vostre esigenze stilistiche.

Per i suoni con un livello di gain inferiore, la modalità MARK IV offrirà maggiore ariosità e spazialità rispetto alla modalità C+ . Potrete trovare suoni sulla soglia del clip con impostazioni molto basse del GAIN (ore 9:00 – 10:00) e con il controllo TREBLE impostato all’incirca ad ore 12:30. Con impostazioni così basse di GAIN potrete aumentare il livello del controllo BASS (ore 11:00 – 1:30) facendo però attenzione a non impastare il suono. Anche in questo caso potrete divertirvi a sperimentare diverse configurazioni dell’interruttore TRIODE/PENTODE e/o diverse impostazioni di potenza. L’opzione 90 watt in congiunzione con l’opzione PENTODE produrrà un suono spesso ed aggressivo. Le impostazioni 45 e 10 watt in congiunzione con l’opzione TRIODE vi offriranno caratteristiche di attacca più lente ed un maggiore contenuto armonico.

I suoni high gain presenti nella modalità IV sono veramente potenti! Le frequenze basse unite al gain aggiunto delle medio-basse vi garantiscono le migliori ritmiche crunch dell’intero ampli. In questo caso dovrete pre-stare attenzione alle impostazioni del controllo BASS dal momento che le basse potrebbero saturarsi molto velocemente. Se vorrete irrobustire le basse con suoni high gain, vi consigliamo di utilizzare l’equalizzatore grafico, SLIDERS o PRESET. Il controllo BASS potrebbe infatti introdurre un livello eccessivo di bassi in una fase eccessivamente precoce del percorso del segnale. Essi verranno poi amplificati più volte fino ad ottenere un suono impastato; l’equalizzatore grafico è invece posizionato alla fine del percorso del segnale ed andrà ad arricchire di basse il suono “già interamente preamplificato”.

Il controllo globale del Canale NORMAL/BRIGHT è estremamente efficace per evidenziare le armoniche alte – specialmente se si utilizza la modalità MARK IV per ritmiche ed assoli high gain. Andando ad aggiungere questo strato di armoniche tramite l’utilizzo dell’opzione BRIGHT, potrebbe essere necessario ridurre il livello del controllo PRESENCE (che contiene una gamma più ristretta e regolabile di frequenze alte) per ottenere il risultato desiderato. Alcune persone trovano queste frequenze molto alte fastidiose e squillanti. In tal caso vi consigliamo allora di utilizzare l’opzione NORMAL per tagliare quasi del tutto tali frequenze. Noi siamo dell’idea che siano un elemento fondamentale dello spettro sonoro e che conferiscano al suono maggiore spaziosità ed apertura. Dovranno però essere miscelate come parte integrante del suono.

Questo può essere ottenuto in diversi modi; una volta deciso di aggiungere questa gamma di frequenze al vostro suono attivando l’opzione BRIGHT si dovranno considerare le impostazioni dei controlli tonali, dell’equa-lizzatore grafico, dell’interruttore TRIODE/PENTODE, del cabinet ed infine… di una componente che molti chitarristi sottovalutano: la chitarra ed i pickup utilizzati. Persino il tipo di plettro, le tecniche di finger picking e la scalatura delle corde andranno ad influenzare il quantitativo di armoniche alte che dovranno essere bi-lanciate. Dobbiamo dunque chiarire un aspetto fondamentale del MARK IV.

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MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W

10 W

45

CH

3

CH 3NORMAL

BRIGHT

GAINTREBLE

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Page 31: MESA/BOOGIE Mark V

I pickup sono un ingrediente fondamentale del carattere globale del suono. Molti musicisti utilizzano sempre lo stesso strumento ed a volte trovano difficoltà nel trovare il suono giusto con il loro ampli; non tengono con-to che gran parte del suono è caratterizzato dal tipo di segnale che l’amplificatore riceverà dallo strumento.

I suoni high gain sono particolarmente sensibili al tipo di voce prodotta dai pickup e dal livello di frequenze alte che verranno enfatizzate. Secondo la nostra esperienza, pickup più deboli in stile vintage tendono ad accentuare le armoniche alte e sono ideali per suoni risonanti con gain medio-basso. Se siete alla ricerca di elevate performance high gain, questo tipo di pickup potrebbe presentare alcune difficoltà perchè le armo-niche alte risulteranno eccessivamente squillanti con il crescere del livello del gain. In tal caso provate ad abbassare il livello dei controlli TREBLE e PRESENCE.

Se invece siete dei fanatici dei suoni high gain avrete già probabilmente acquistato un tipo di pickup dotato di un livello d’uscita elevato – almeno per il pickup al ponte – per ottenere un suono preciso e compatto ideale per applicazioni high gain. In caso contrario, vi consigliamo di provare diversi modelli di questo tipo di pickup – che tendono ad enfatizzare le medie e le medio-alte. La differenza di suono produrrà basse più compatte per le vostre ritmiche ed i vostri assoli crunch.

LA GEMMA NASCOSTA: Il vostro nuovo amplificatore è stato progettato per soddisfare qualsiasi tipo di esi-genza stilistica e liberare la vostra creatività. È però dotato di un attributo nascosto che potrebbe richiedere molti mesi – se non anni - per essere assimilato ed apprezzato. Presenta infatti le caratteristiche necessarie per diventare il vostro nuovo insegnante. Suona strano? Forse… ma per noi è impossibile tenere il conto del numero di clienti che ci ha scritto per raccontarci di come la loro tecnica sia migliorata dopo aver acquistato un ampli della serie MARK. Ci hanno scritto che la struttura articolata dell’attacco e l’incredibile livello di dettaglio offerto li ha obbligati a prestare maggiore attenzione alla loro tecnica ed al loro fraseggio. Abbiamo spesso ricevuto commenti sulle sensazioni trasmesse dal suono del loro nuovo ampli! Io (l’autore) sono convinto di tali benefici e dei benefici tecnici offerti da uno strumento come il MARK V. Datemi pure del pazzo e del viziato, ma personalmente preferirei restarmene a casa a suonare la mia chitarra acustica che dover suonare in pubblico senza il mio ampli MARK.

NOTA IMPORTANTE! Provate a sperimentare le diverse impostazioni dell’interruttore TRIODE/PENTODE posizionato nel pannello posteriore al di sotto del controllo Channel 3 REVERB. Questo controllo riconfigu-rerà il cablaggio delle valvole producendo suoni radicalmente diversi tra loro. Alcuni musicisti preferiscono utilizzare una sola configurazione, ma noi vi consigliamo di provare le diverse impostazioni di questo potente parametro.

L’opzione TRIODE andrà ad ammorbidire l’attacco delle medie e ad accentuare le armoniche alte, creando un suono più liquido ed abbassando il volume d’uscita. L’opzione PENTODE accentuerà le frequenze medie abbassando le armoniche alte per un suono più compatto – specialmente sulle basse – e maggiore volume ed headroom

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Page 32: MESA/BOOGIE Mark V

EXTREME:L’ultima modalità presente nel Canale 3 non poteva avere un nome migliore, perchè tutto è di più: il gain,

l’attacco, i medi sono più compatti, i bassi più roboanti e, come forse avrete già notato, il volume. La modalità EXTREME deriva da una caratteristica del MARK IV presente nel Canale 3 (LEAD): l’opzione push/pull del controllo PRESENCE. Il controllo variabile consentiva di rimuovere il fee-dback negativo e di sprigionare la furia dell’uscita Simul-Class™.

Questa caratteristica (ora promossa a modalità vera e propria) consente alla circuiteria del controllo di rispondere con maggiore equità a tutte le frequenze – e non solo ad un livello stabilito di frequen-

ze alte - e di rimuovere un elemento di “controllo” e di compressione intrinseca presente nel finale. Questa curva più ampia dell’EQ contribuisce a creare una timbrica ribelle, selvaggia ed estremamente “aperta”. Se si combina questa personalità aggressiva con il muro high gain ricco di armoniche presente nella modalità MARK IV, otterrete un suono dalla potenza assolutamente incredibile.

La modalità EXTREME del MARK V trae beneficio dai molti anni di ricerca nel campo dei suoni high gain. Le frequenze alte sono più calde, le basse risultano più compatte rendendo la modalità EXTREME del MARK V più semplice da suonare e più espressiva rispetto alla versione presente nel MARK IV. Alcuni possessori del MARK IV potrebbero preferire il suono leggermente più scavato del loro vecchio ampli, ma le caratteristiche di attacco, corposità, rotondità e versatilità della modalità EXTREME del MARK V vi consentirà di sfruttare questa potenza per un maggior numero di stili rispetto al suo predecessore.

Molti devoti alle sonorità Hard Core impazziranno per come la modalità EXTREME è in grado di gestire livelli di GAIN estremamente elevati mantenendo attacco e compattezza. Non dovrete nemmeno alzare più di tanto il controllo TREBLE; impostazioni comprese tra ore 12:00 ed ore 1:00 sono comuni. Ricordatevi che per ritmiche high gain è consigliabile impostare il controllo BASS su valori bassi (ore 10:00 – 11:00) ed utilizzare l’equalizzatore grafico per aggiungere bassi alla fine del percorso del segnale.

Come menzionato in precedenza, potrete anche provare suono con livelli inferiori di gain. In questi casi potrete aumentare il livello del controllo BASS (11:30 – 1:30) per conferire maggiore rotondità senza correre il rischio di impastare il suono.

Noterete una leggera attenuazione dell’influenza del controllo PRESENCE dal momento che il feedback negativo è stato ridotto drasticamente lungo un ampio spettro di frequenze, comprese quelle scelte per la circuiteria del controllo PRESENCE; questo vuol dire che il controllo PRESENCE avrà un minore impatto sulle frequenze da lui gestite. Questo non è un problema dal momento che potrete regolare la brillantezza delle alte tramite l’utilizzo del controllo TREBLE e dell’equalizzatore grafico.

Provate a sperimentare le diverse impostazioni dell’interruttore TRIODE/PENTODE presente nel pannello posteriore (vedi sezioni precedenti MARK IV o II-C+) dal momento che potreste ottenere sonorità radicalmen-te diverse. Per un tipo di suono più vintage in modalità EXTREME con impostazioni basse di gain, provate l’opzione TRIODE per un suono più dolce e ricco di armoniche.

Per maggiore autorevolezza e compattezza delle basse, provate l’opzione PENTODE con livelli elevati del controllo GAIN. Otterrete così un attacco più rapido ed un livello maggiore di headroom per gestire le fre-quenze basse solitamente associate a questo stile. In questi casi non vorrete alcun tipo di effetto “vintage” che potrebbe rallentare la risposta ed ammorbidire le basse; l’opzione PENTODE vi garantirà una potenza rapida e devastante.

La modalità EXTREME offre il suono più estremo e radicale presente nel MARK V. Proprio mentre pensavate di aver sentito il massimo nella modalità MARK IV, la modalità EXTREME vi offrirà una nuova definizione di suono aggressivo e diretto. Buon divertimento quindi… abbiate solo un minimo di pietà per i poveri fan posizionati di fronte ai vostri cabinet!

Pannello frontale: moDalità (Continua)

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W

10 W

45

CH

3

CH 3NORMAL

BRIGHT

GAINTREBLE

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Page 33: MESA/BOOGIE Mark V

L’EQUALIZZATORE:

Tutti gli amplificatori della serie MARK, a partire dal MARK I, hanno sempre avuto uno strumento di model-lazione del suono ; il MARK V prosegue la leggendaria tradizione dell’equalizzatore grafico a 5 Bande. Molti dei suoni leggendari della serie MARK sono stati creati applicando l’equalizzatore grafico per alterare la so-

norità tendenzialmente “mediosa” del MARK per ottener un suono più scavato delle frequenze medie. Una delle configurazioni più popolari è la curva a “V” grazie al suono mostruoso provocato dall’enfatizzazione delle basse e delle alte unite al taglio delle medie. Abbiamo però aggiunto un nuovo modo per utilizzare questo classico sound.

Il MARK V offre al classico suono dai medi scavati una nuova dimensione grazie all’introduzione dei controlli rotativi PRESET specifici che possono essere assegnati ad uno o a tutti i Canali. Osservando la sezione dell’EQ noterete che il classico set di controlli a 5 bande Boogie presenta anche una serie di controlli aggiuntivi. Sulla sinistra vedrete un set di mini-interruttori dedicati a ciascun Canale che vi permetteranno per la prima volta di scegliere se utilizzare gli SLIDERS o i controlli rotativi sulla destra chiamati PRESET; tali controlli vi consentiranno di applicare un determinato livello della curva di equalizzazione a “V”.

Tale opzione potenzia ulteriormente la sezione dedicata all’equalizzatore consentendovi di utilizzare gli SLI-DER per effettuare delle regolazioni specifiche e creare curve di equalizzazione radicalmente diverse dalla classica curva a V che potrà invece essere selezionata tramite i controlli rotativi PRESET.

All’interno di ciascun Canale potrete l’interruttore a tre posizioni EQ CONTROL (posizionato al centro del set di interruttori al di sotto dell’interruttore di selezione modalità). Qui potrete scegliere di BYPASSARE comple-tamente la sezione EQ o decidere se la vorrete applicare a quel canale. La posizione centrale dell’interruttore EQ OFF bypasserà completamente l’EQ. Posizionando l’interruttore in questo modo, i controlli SLIDERS e PRESET non avranno alcun effetto sul segnale.

L’opzione “EQ ON” (interruttore verso l’alto) attiva l’EQ ed abiliterà sia gli SLIDERS che i PRESET a seconda di quanto selezionato tramite l’interruttore SLIDER/PRESET collocato nella sezione EQ (SLIDERS = inter-ruttore verso l’alto, PRESET = interruttore verso il basso). In questa posizione l’equalizzatore sarà sempre attivo in quel Canale (indipendentemente da quanto selezionato dalla PEDALIERA). L’opzione “EQ FS” (EQ FOOTSWITCH - interruttore verso il basso) consente di gestire lo stato dell’equalizzatore tramite il pulsante EQ della pedaliera del MARK V. In questa posizione l’equalizzatore sarà attivo solo quando si premerà il pulsante della pedaliera.

Il LED centrale EQ (posizionato sopra gli interruttori POWER e STANDBY del pannello frontale) si illuminerà per indicare che l’equalizzatore è attivo e funzionante. In tal modo potrete verificare anche a distanza lo stato operativo dell’EQ.

L’equalizzatore è uno strumento di modellazione del suono estremamente potente da utilizzare con atten-zione. L’eccessiva enfatizzazione di determinate frequenze - in particolar modo quelle molto alte o molto basse - può provocare danni alle valvole, agli speakers ed al vostro udito. Vi consigliamo dunque di utilizzare l’equalizzatore con gusto e musicalità. Enfatizzando eccessivamente le frequenze basse andrete inoltre a saturare con maggiore rapidità sia la potenza che l’headroom.

Dal momento che questo equalizzatore è in grado di produrre tagli ed enfatizzazioni estreme, nell’ascoltare i suoni privi di equalizzazione potrebbero sembrarvi piatti e vuoti. Questo effetto è assolutamente normale… siete semplicemente in preda alla classica “sbornia da EQ”. Come in tutte le forme di assuefazione dovrete dar tempo al vostro corpo – in questo caso le vostre orecchie – di riprendersi. Provate dunque ad aspettare qualche minuto per “resettare” il vostro udito; i suoni inalterati vi suoneranno nuovamente corretti. Vi consi-gliamo dunque di applicare l’equalizzatore solo dopo aver ascoltato il suono con l’EQ in BYPASS. È infatti molto comune la tendenza ad “esagerare” con l’utilizzo dell’EQ provocando un suono sbilanciato. Nella

Pannello frontale: l’eqUalizzatore

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

45 3

2

1

3

2

1

CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

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Page 34: MESA/BOOGIE Mark V

maggior parte dei casi la chitarra dovrà inserirsi all’interno di un mix e non sovrastarlo. Utilizzate dunque l’equalizzatore per enfatizzare con delicatezza i suoni da voi creati all’interno di una modalità.

NOTA: Alcune modalità funzionano meglio di altre insieme all’EQ e rispondono meglio alle modifiche radicali. In generale, le modalità dotate di un minore livello di frequenze basse tendono ad offrire i risultati migliori. Le modalità CLEAN e TWEED del Canale 1, le modalità EDGE e CRUNCH del Canale 2 e tutte le modalità del Canale 3 (in particolare la modalità MK II C+ ) sono le candidate ideali per essere rinforzate dall’equalizzatore.

ATTENZIONE: La modalità FAT del Canale 1 e la modalità MARK I del Canale 2 posseggono un grande livello di frequenze basse e dovranno dunque essere equalizzate in modo più delicato. Evitare dunque impostazioni estreme dei controlli SLIDER 80Hz e 240 Hz ed impostazioni elevate dei controlli PRESET (sopra ore 1:30). Queste regioni potrebbero introdurre livelli esagerati di frequenze basse a suoni già ricchi di tali frequenze, rischiando di produrre un suono impastato, sovraccaricare il mix e danneggiare le casse. All’interno di queste due modalità dunque, utilizzare l’EQ con estrema attenzione.

INTERRUTTORE POWER SELECT:

Il MARK V offre tre diverse modalità di potenza (wattaggio) selezionabili indipendentemente per ciascun Ca-nale. Queste opzioni sono molto di più che semplici modifiche del wattaggio create dalla messa in “standby” di alcune valvole. Ciascuna modalità di potenza infatti andrà a modificare il wattaggio globale, a riconfigurare il cablaggio e ad alterare la classe operativa.

Il mini-interruttore posizionato al fondo della fila d’interruttori vi consentirà di variare la potenza di ciascun Canale a seconda delle vostre esigenze. I tre brevetti esclusivi di questa sezione sono un’indicazione dell’incredibile livello di tecnologia presente nel vostro MARK V. Nessun altro ampli vi offrirà una così vasta gamma di opzioni e di flessibilità dello stadio d’uscita. Che siate o meno degli appassionati della configurazione delle valvole d’uscita, rimarrete comunque impressionati dalla versatilità tonale offerta dalla tecnologia Simul-Class™ del MARK V dotato delle opzioni Multi-Watt™ e Duo-Class™.

90 WATT (SIMUL-CLASS™ : CLASSE AB + CLASSE A, PUSH-PULL):

L’opzione 90 W (interruttore verso l’alto) è dotata della nostra tecnologia brevettata Simul-Class™ ed offre il livello massimo d’uscita grazie ai 90 watts di morbida, pulita ed intensa potenza ed headroom. Selezionan-do questa opzione attiverete tutte e quattro le valvole di potenza utilizzando in contemporanea due classi operative per ottenere il più musicale stadio d’uscita “cento watt” presente sul mercato. La coppia di valvole

esterne (la seconda da sinistra e l’ultima a destra) è cablata in Classe AB ed opera a temperatura inferiore - rimanendo però il fulcro della potenza. Questo tipo di configurazione moderno è più efficiente e consente di produrre maggior potenza con un minor livello di calore.

La coppia di valvole interne opererà invece in “Classe A estesa” grazie al bias ridotto e tendenzial-mente rimarrà sempre “accesa”, sia in presenza che in assenza di segnale. Questa configurazione

del bias e del cablaggio riduce la potenza e produce più calore, offrendo però caratteristiche di clip più morbide ed un suono più caldo… specialmente sulla soglia del clip dove i transienti più aggressivi possono risultare sgradevoli con un’uscita in Classe AB. La tecnologia Simul-Class™ si occuperà di gestire tutti questi aspetti e di riconfigurare le frequenze alte - offrendovi un clip estremamente musicale nella zona di transizione ed incredibili potenza ed headroom. L’opzione 90 W (Simul-Class™) è ideale per la maggior parte delle situazioni live dove vorrete il massimo livello di headroom, frequenze basse compatte ed articolate per ritmiche crunch unite ad una timbrica dolce e vocale per i vostri assoli.

Panello frontale: (Continua)

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W

10 W

45

CH

3

CH 3NORMAL

BRIGHT

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Page 35: MESA/BOOGIE Mark V

45 WATT (CLASSE A ESTESA, PUSH-PULL):Selezionando questa impostazione si attiverà unicamente la coppia di valvole centrali 6L6; esse operano in

Classe A estesa con bias ridotto. Questo vuol dire che opereranno a temperatura superiore, ma comunque con morbidezza, in particolar modo sulla soglia del clip senza risultare sgradevole.

Questo utilizzo a metà potenza è ideale per ritmiche serrate e suono sulla soglia del livello di clip non aspro e leggermente brillante sulle frequenze alte. Questa soluzione è eccellente per assoli Blues, Roots e Classic Rock dove non vorrete saturare eccessivamente il preamplificatore, in favore di un autentico clip del finale. Ad un volume da concerto, l’opzione 45 watt garantirà la potenza

necessaria dal suono overdrive “old school”.

NOTA SULLE RETTIFICA: Nei Canali 1 e 2, la modalità 45 Watt include la possibilità di poter selezionare il tipo di Rettifica più adatto al vostro genere musicale. (Dal momento che il Mark II C+ ed il Mark IV non han-no mai avuto una rettifica valvolare, l’interruttore del Canale 3 consentirà di selezionare l’opzione Pentode o Triode, consentendovi di replicare le performance dei modelli originali – Il Mark II C+ era cablato come Trio-de mentre il Mark IV era dotato di interruttore di selezione Triode o Pentode.) In modalità 90 watt verranno automaticamente selezionati i diodi in silicone per poter garantire la potenza necessaria; in modalità 10 watt verranno invece selezionate le valvole 5U4 per offrirvi un voltaggio inferiore e performance di stile vintage.

Come menzionato in precedenza, diversi stili musicali trarranno beneficio dalle caratteristiche della rettifica valvolare piuttosto che dalla rettifica dei diodi in silicone.L’opzione DIODES offre il massimo livello di headroom ed impatto sonoro, offrendo basse più compatte. Suoni clean, crunch e lead risulteranno più espressivi, precisi ed articolati.L’opzione TUBE renderà il suono più lento, ridurrà l’headroom, ammorbidirà il suono e scaverà le medio-alte creando un effetto di maggiore elasticità delle corde. La rettifica valvolare è ideale per suoni sulla soglia della distorsione per parti ritmiche ed assoli in stile vintage. L’opzione TUBE andrà inoltre a modificare la risposta delle frequenze alte aumentandole di un’ottava e rendendole allo stesso tempo più recessive.

10 WATT (CLASSE A, SINGLE-ENDED):

Questa posizione offre non solo una versione a bassa potenza di una circuito di Classe A, ma porta il suono di stile vintage ancora oltre offrendo un cablaggio con configurazione Single-Ended! Nel mondo del cablaggio degli stadi d’uscita, la configurazione Single-Ended rappresenta il Santo Grahal delle circuiterie. Esso è infatti lo stile di potenza più dolce e morbido che potrete ottenere; la potenza relativamente bassa vi offrirà allo stesso tempo un suono assolutamente unico.

Il cablaggio single-ended enfatizza la seconda armonica -- quella cancellata dalla circuiteria push-pull. Dal momento che la seconda armonica è un ottava sopra la nota fondamentale, risulta estremamente consonante. Andrà quindi ad ammorbidire la nota, aggiungendo un alone di ricchezza che viene solitamente soppresso dai più moderni e potenti circuiti push-pull. Nell’evoluzione della progettazione degli amplificatori, i circuiti push-pull vennero considerati come un notevole passo in avanti: maggiore potenza e meno distor-sione. Quei primi amplificatori erano stati però progettati come diffusori per il teatro e non per applicazioni musicali dove tali armoniche potevano diventare una componente espressiva magica.

Selezionando la modalità 10 WATT le due valvole 6L6 a fianco delle 5U4 forniranno la potenza single-ended in Classe A dal momento che verranno cablate in parallelo e non in push-pull. Le altre due faranno in modo di abbassare la corrente consentendo al trasformatore push-pull di continuare ad operare in modo corretto in configurazione single-ended.

Utilizzate questa opzione per esercitarvi a casa apprezzando l’incredibile sensazione di ricchezza e pienezza sulla corda per le vostre ritmiche ed assoli overdrive. Non potrete fare a meno che spingere in clip utilizzando impostazioni più basse del gain del preamplificatore per creare un potente ed espressivo overdrive valvolare.

Panello frontale: (Continua)

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W

10 W

45

CH

3

CH 3NORMAL

BRIGHT

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W

10 W

45

CH

3

CH 3NORMAL

BRIGHT

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Page 36: MESA/BOOGIE Mark V

Per registrare generi Blues e Classic Rock difficilmente potrete fare a meno del clip prodotto dall’opzione 10 Watt utilizzata in concomitanza con le modalità del Canale 1 o con il controllo GAIN impostato su valori relativamente bassi (ore 10:00 – 1:00) delle modalità del Canale 2.

La circuiteria Single-Ended lavora anche alla grande con i suoni high gain dei Canali 2 e 3. Vi consentirà di ottenere un livello di saturazione assolutamente ridicolo mantenendo però definizione e precisione del suono. La compattezza delle basse potrebbe al limite iniziare ad ammorbidirsi e a diventare più lenta – specialmente se si andrà ad aggiungere un livello esagerato di basse utilizzando l’equalizzatore grafico - ma avrete comun-que un ampio margine di volume prima che ciò accada.Non dimenticate di provare la modalità TWEED del Canale 1 spinta al massimo (GAIN al massimo, TREBLE ad ore 2:00, BASS ad ore 8:30 – 10:00, PRESENCE ad ore 10:00 – 12:00) in combinazione con l’opzione 10 Watt per un oltraggioso suono di ritmiche old-school distorte. Questo è uno dei migliori suoni Rock che potrete ottenere. Questo suono è infatti ideale per chi non ama utilizzare le pedaliere e non utilizza tonnellate di gain per il suo suono lead… sarà sufficiente abbassare il controllo del volume della chitarra per le ritmiche per poi alzarlo all’inizio del vostro assolo.

NOTA: La modalità 10 Watt non è stata concepita per essere parte di un setup da controllare tramite pedaliera a causa delle sue limitate capacità di volume. Avverranno infatti enormi variazioni di voltaggio nel passare da e verso l’opzione 10 Watt rispetto alle altre due modalità (90W & 45W). Tali variazioni di voltaggio delle valvole di potenza potrebbero infatti causare rumori di fondo (pop) durante il cambio di voltaggio. .

Indifferentemente da come imposterete la potenza nei diversi Canali, il MARK V vi offrirà sempre performance eccezionali mai viste all’interno di un singolo amplificatore. Da oggi potrete tranquillamente ridere dei vostri colleghi chitarristi che si trascinano una tonnellata di amplificatori “boutique” dotati di diversi livelli di potenza… il MARK V vi offrirà tutto questo e molto altro ancora con un solo viaggio dalla macchina al palco!

Panello frontale: (Continua)

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Page 37: MESA/BOOGIE Mark V

Diamo ora un’occhiata ai singoli controlli e a come interagiscono fra loro per creare il vostro suono ideale.

GAIN: Questo è senza ombra di dubbio il controllo più potente presente nel MARK V e la sua impostazione determina lo stile e la personalità delle modalità presenti in ciascun Canale. Misura il livello di gain nei di-versi stadi valvolari a seconda del Canale e della modalità selezionata – e stabilisce l’headroom dello stadio d’ingresso - per determinare se il suono sarà pulito o distorto. Funge inoltre da leggero controllo tonale dal

momento che l’aumento e la diminuzione del livello di gain andranno a modificare an-che in “colore” del suono. In tutti i canali sono presenti tre diverse regioni del controllo GAIN – una zona low gain compresa tra ore 9:00 ed ore 11:30, una zona più calda e satura compresa tra ore 12:00 ed ore 2:00 ed una zona high gain compresa tra ore 2:30 ed ore 5:30. Ciascuna zona può essere utilizzata per diverse applicazioni e tutte sono adatte sia alle ritmiche che agli assoli. Modificando il livello del controllo GAIN

si andranno a modificare le caratteristiche tonali e le texture del suono.

In generale, in tutte le modalità e Canali la zona inferiore del controllo (ore 9:30 – 11:30) produrrà un suono più brillante ed aperto dotato di maggior dinamica. Questa regione è ideale per ritmiche pulite e frizzanti nel Canale 1, dove si avrà il massimo livello di headroom ed un attacco incredibilmente rapido. Le modalità del Canale 2 sono regolate per offrire in questa regione suoni sulla soglia della distorsione incredibilmente caldi. Questa zona è eccellente per tutti i suoni del Canale 2 se utilizzata per ritmiche in clip dal momento che lascerà intatta gran parte della dinamica non ancora compressa da un’eccessiva saturazione. Il Canale 3 risponde anche molto bene a questa zona bassa. Rimarrete stupiti da come la stessa modalità possa suonare in modo agile e in stile vintage con impostazioni basse per poi esprimere una ferocia inaudita con impostazioni elevate del gain.

La zona intermedia del controllo GAIN (ore 12:00 – 2:00) offre i suoni più bilanciati; qui potrete trovare suoni caldi e ricchi, un attacco preciso ed una buona dinamica. I controlli tonali avranno inoltre ancora una grande influenza sul segnale. Le modalità del Canale 1 CLEAN e FAT offriranno una grande risposta, suonando in modo più ricco e corposo. A seconda del tipo di pickup e dall’intensità dell’esecuzione dovrete far attenzione al clip dal momento che sarete in un territorio di confine. Potrete trovare in questa zona alcuni dei migliori suoni del Canale 2 dal momento che inizierete ad avvertire i primi sentori dello stupendo overdrive valvolare. Le modalità del Canale 3 offriranno in questa zona il massimo livello di flessibilità, precisione e dettaglio. Dal momento che le modalità del Canale 3 sono dotate di un gain superiore a quelle dei Canali 1 e 2, la migliore risposta dinamica e caratteristiche d’attacco risiederanno in questa zona. Con l’avvicinarsi di ore 2:00 si raggiungerà un alto livello di saturazione in grado di offrire un ampio sustain – senza però compromettere la vitalità del suono. Nel caso in cui non doveste ottenere dei buoni risultati in questa regione per i vostri suoni high gain nei Canali 2 e 3, potreste pensare di provare dei pickup dotati di un maggiore livello d’uscita.

Nella zona alta del controllo GAIN (ore 2:30 – 5:30) la parola chiave è saturazione. In questa zona le frequen-ze basse diventeranno più ricche e le alte inizieranno a degradare creando un suono rotondo e compresso. La dinamica inizierà ad appiattirsi creando un effetto di legato. Nel Canale 1 la parte alta del controllo GAIN produrrà dei meravigliosi suoni “clean in clip” con l’aumentare della saturazione dello stadio d’ingresso. Tali suoni potranno ulteriormente essere migliorati utilizzando le modalità di potenza 45 e 10 e l’opzione VARIAC POWER dell’interruttore POWER. Il Canale 2 risulterà estremamente selvaggio in questa zona del controllo GAIN e tutte e tre le modalità mostreranno le loro capacità di modalità Lead. In questa zona troverete gain sufficiente per qualsiasi stile musicale – in particolare con la modalità MARK I che opererà a volumi sproposi-tati per assoli fluenti e compatti. Il Canale 3 sfonderà ogni barriera con il controllo GAIN impostato in questa zona. La maggiore presenza delle frequenze medie in queste modalità vi offrirà una buona articolazione nonostante il devastante livello di saturazione. Il gain preciso ed articolato che avvolgerà le vostre note è in puro stile Boogie… e l’unico ampli in grado di offrirvi un risultato del genere è il MARK V (e naturalmente i suoi predecessori MESA). In questa zona del gain potrete notare che i controlli tonali avranno una minor influenza sul suono; questo perchè le note saranno così sature che il loro carattere verrà prestabilito dalle caratteristiche di ciascuna modalità.

Panello frontale: (Continua)

TREBLE MID BASSGAIN MASTER PRESENCE

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

CH 1NORMAL

BOLD90 W

CH

1

FAT

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Page 38: MESA/BOOGIE Mark V

MASTER: Questo controllo determina il livello d’uscita globale di ciascun Canale ed è posizionato alla fine del preamplificatore. Se utilizzato in combinazione con il controllo GAIN, potrete ottenere qualsiasi livello di

intensità del segnale del preamplificatore – gain – a qualsiasi volume di riproduzione. Una volta stabilito il suono di ciascun canale tramite i controlli, potrete bilanciare tra loro i volumi dei diversi canali tramite l’utilizzo del controllo MASTER. Per voi puristi… quando l’interruttore EFFECTS LOOP è posizionato su HARD BYPASS (interruttore verso il basso), il controllo MASTER diventerà il controllo fi-nale del volume (questo perchè il controllo di volume globale OUTPUT è parte della circuiteria del LOOP EFFETTI). Per aumentare o diminuire il livello di riproduzione

dell’intero amplificatore dovrete regolare tutti e tre i controlli MASTER dei Canali.

Il controllo MASTER funge anche da controllo EFFECTS RETURN per il LOOP EFFETTI quando il LOOP è abilitato (LOOP ACTIVE, interruttore verso l’alto). Una volta stabilito il livello del segnale in ingresso del vostro effetto utilizzando il controllo del MARK V EFX SEND LEVEL, modificate il LOOP su HARD BYPASS e verificate di avere ancora un gain unitario (il suono non si abbasserà di volume); in caso contrario regolate il controllo (o i controlli) MASTER fino a quando il volume non rimarrà invariato nel momento in cui si andrò ad attivare e disattivare il LOOP EFFETTI dal percorso del segnale.

In linea di massima vi consigliamo di impostare il controllo MASTER su valori compresi tra ore 9:00 ed ore 12:00; molti di voi assesteranno il livello ad ore 10:30 per normali volumi di riproduzione. Nel caso in cui il LOOP sia bypassato potreste aver bisogno di alzare leggermente il volume.

Alcuni puristi amano impostare al massimo il controllo MASTER per poi alzare il GAIN fino a raggiungere il suono desiderato – pensando di ottenere così la massima purezza del suono. In teoria, sono convinti che in questo modo si rimuova il controllo dalla catena del segnale e da un certo punto di vista hanno anche ragione. La maggior però parte degli amplificatori “vintage non-master” che tentano di imitare sono dotati di resistenze discrete all’interno del circuito per regolare l’uscita del preamplificatore verso il finale. Il controllo MASTER non è altro che una resistenza variabile che offre un’infinita gamma di impostazioni rendendo l’ampli molto più versatile. Se volete utilizzare questo approccio di tipo old school, fate pure… non causerete alcun danno al vostro ampli. Andrete però a porre diverse limitazioni nel rimuovere la possibilità d’interazione offerta dai controlli GAIN e MASTER.

PRESENCE: Questo controllo regola le frequenze alte - superiori a quelle gestite dal controllo TREBLE - ed è posizionato nel finale, al fondo del percorso del segnale e non nel preamplificatore. Il controllo PRESENCE consente di regolare una determinata gamma di frequenze specifiche per ciascuna modalità nella circuiteria

con feedback negativo del finale. Il MARK V racchiude avanzate circuiterie in grado di alterare le parti necessarie per configurare ciascuna modalità in modo corretto ed assegnare al controllo PRESENCE la gamma desiderata di frequenze da gestire.

Potete pensare al controllo PRESENCE come ad un controllo in grado di smorzare la potenza dell’ampli - comprimendo e scurendo il suono - o di aprire e far risuonare l’intero spettro armonico. Avrà inoltre grande influenza sulla dinamica e sulla capacità

del suono di penetrare all’interno di un mix.

Selezionando impostazioni basse (da ore 7:30 a ore 10:30) il suono risulterà caldo e rotondo, dotato di un feel compresso e dalla dinamica ridotta. Con l’aumentare del controllo PRESENCE (da ore 11:00 ad ore 2:30), le alte saranno più presenti e l’effetto di compressione lascerà spazio ad un maggior “taglio” dove i picchi della dinamica inizieranno a farsi notare con velocità e precisione. Impostando valori alti (da ore 2:30 ad ore 5:30), il suono verrà sovrastato da armoniche alte incredibilmente aggressive che potrebbero addirit-tura risultare pericolose se non dosate con attenzione. Le note alte potrebbero mettere alla prova anche gli uditi più arditi; vi consigliamo di utilizzare questa regione soprattutto in studio di registrazione per registrare ritmiche heavy crunch suonate prettamente sulle corde basse. Questa regione – specialmente se combinata

Panello frontale: (Continua)

TREBLE MID BASS

GAIN MASTER PRESENCE

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

CH 1NORMAL

BOLD90 W

CH

1

FAT

GAIN MASTER PRESENCE

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

CH 1NORMAL

BOLD90 W

CH

1

FAT

TREBLE MID BASS

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Page 39: MESA/BOOGIE Mark V

con le curve di molti microfoni utilizzati nei sistemi P.A. - potrebbero risultare molto invasive. Vi consigliamo dunque di utilizzare il controllo PRESENCE nelle zone medio basse (da ore 9:00 a ore 12:30) per ottenere suoni bilanciati in tutte le modalità e di avventurarvi al di fuori di questi territori solo per applicazioni specifiche.

I suoni clean del Canale 1 potrebbero beneficiare di impostazioni leggermente superiori (da ore 10:30 a ore 12:30) rispetto ai suoni dotati di overdrive. Con il progredire del livello di saturazione, le frequenze gestite dal controllo PRESENCE potrebbero rendere il suono spigoloso ed instabile… se non addirittura fastidioso. Le ritmiche distorte sono in grado di gestire livelli superiori (ore 10:30 – 12:30) rispetto a suoni solisti dove vorrete utilizzare impostazioni inferiori ad ore 11:00.

NOTA: La modalità EXTREME del Canale 3 modifica in modo radicale il feedback negativo del finale ed è intrinsicamente dotato di un maggior numero di armoniche alte rispetto alle altre modalità. Tale variazione rende il controllo PRESENCE meno efficace rispetto alle altre modalità.

NOTA: Valori elevati del controllo PRESENCE (da ore 2:30 ad ore 5:30) possono provocare ulteriore stress su valvole del preamplificatore tendenti al microfonico (esse sono infatti particolarmente sensibili alle frequen-ze molto alte ed ai rumori) provocando risonanze indesiderate ed instabilità. Sono stati effettuati numerosi test sulle valvole montate sul vostro MARK V per assicurare la massima stabilità. Le valvole però non sono strumenti perfetti – come le lampadine – e col tempo possono cambiare e diventare sempre più microfoni-che. Potete risolvere la maggior parte di questi problemi sostituendo semplicemente le valvole. Per evitare problemi evitate comunque impostazioni estreme di questo controllo.

TREBLE: Se GAIN è il controllo più potente del MARK V, TREBLE si piazza al secondo posto. Il controllo TREBLE consente di regolare il carattere tonale globale dell’ampli. È in grado di sovrastare tutti gli altri controlli tonali ed è dunque importante regolarlo in maniera corretta per ottenere un suono ricco e bilanciato da tutte le modalità. Il controllo TREBLE infatti trasmette il segnale ai controlli MID e BASS agendo da “rubinetto” sull’intensità del loro segnale.

Impostando valori alti del controllo TREBLE (da ore 2:00 ad ore 5:30) verrà inviato un segnale minimo a questi controlli che di conseguenza risulteranno mano influenti rendendo il suono molto ricco di frequenze alte. Al contrario, impostazioni molto basse del controllo TREBLE produrranno suoni ricchi di bassi e scuri dal momento che verrà inviato un livello molto ampio del segnale ai controlli MID e BASS. Come potete dunque capire, impostare il controllo TREBLE con attenzione e gusto è un

passo cruciale per ottenere un suono ben bilanciato.

In tutti i Canali e le rispettive modalità, le zone centrali del controllo TREBLE offriranno il migliore bilanciamento creando suoni brillanti e caldi allo stesso tempo. Vi consigliamo di partire impostando il controllo TREBLE ad ore 12:00 e di alzarlo ed abbassarlo con cautela fino a raggiungere il bilanciamento desiderato. Ricordate che potrete sempre utilizzare il controllo PRESENCE per aggiungere ulteriori frequenze alte senza influen-zare le regolazioni dei controlli tonali visto che il controllo PRESENCE è posizionato in una posizione ben più avanzata del percorso del segnale.

NOTA: Una circostanza in cui potrete gettare al vento tutte le precauzioni relative all’utilizzo del controllo TREBLE sarà durante la ricerca di suoni Blues in clip sul Canale 1 con impostazioni elevate del controllo GAIN. Il gain extra aggiunto da valori elevati del controllo TREBLE (ore 1:30 – 2:30) può aiutare a saturare le modalità del Canale 1 in modo sufficiente da poter ottenere eccellenti suoni overdrive. Per mantenere il suono compatto dovrete però mantenere il controllo BASS su valori abbastanza bassi (ore 8:30 – 9:30).

NOTA: Nella modalità EDGE del Canale 2 potrebbe essere necessario abbassare leggermente il controllo TREBLE (ore 10:30 – 11:30) per ottenere un suono caldo e bilanciato dal momento che la timbrica della modalità stessa è dotata di un aggressivo livello intrinseco di frequenze alte.

Panello frontale: (Continua)

GAIN MASTER PRESENCE

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

CH 1NORMAL

BOLD90 W

CH

1

FAT

TREBLE MID BASS

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Page 40: MESA/BOOGIE Mark V

NOTA: La modalità MARK I del Canale 2 è in grado di gestire un livello leggermente più elevato del controllo TREBLE (ore 1:30 – 2:30) per ottenere suoni high gain per ritmiche ed assoli. Questa impostazione aggiunge il corretto livello di gain al posto giusto, offrendo precisione e velocità di risposta.

NOTA: Impostazioni elevate del controllo TREBLE (ore 2:30 – 5:30) può aumentare lo stress delle valvole microfoniche del preamplificatore (quelle cioè più suscettibili a fischi e rumori) portando rumori, fischi ed altri segni d’instabilità. Sulle valvole montate sul vostro ampli sono stati effettuati numerosi test. Le valvole però – come le lampadine – non sono perfette e possono variare il loro comportamento nel tempo. La maggior parte però dei problemi legati alle valvole si possono risolvere semplicemente sostituendo le valvole stesse. Evitate dunque di utilizzare queste impostazioni (specialmente negli amplificatori Combo dove le vibrazioni aggiuntive potrebbero portare ulteriore stress) per performance prive di problemi.

MID: Il controllo MID opera in modo simile ad un qualsiasi controllo tonale standard; non è dotato dell’enor-me potere di modellazione del suono presente nei controlli GAIN e TREBLE, ma è comunque in grado di

impartire un forte carattere ai suoni di tutte le modalità. È in grado di enfatizzare e tagliare un’ampia gamma di frequenze medie e - come menzionato in precedenza – un discreto quantitativo di medio-alte. Queste frequenze medio alte saranno inferiori a quelle gestite dai controlli TREBLE o PRESENCE, ma saranno comunque fonda-mentali nello stabilire l’incisività del vostro suono all’interno del mix.

Per suonare ritmiche nelle modalità CLEAN e FAT del Canale 1, impostazioni inferiori del controllo MID (ore 7:30 – 10:00) andranno a scavare l’attacco delle medie offrendo maggiore respiro alle basse. Questa impostazioni faciliterà inoltre l’esecuzione delle note offrendo una sensazione di maggiore “elasticità” delle corde. Le chitarre dotate di pickup single coil renderanno alla grande in questa modalità offrendovi il carattere tipico dei generi Blues, R&B e Country.

Nella zona intermedia (ore 10:00 – 1:00) inizierete a trovare maggiore incisività e rapidità d’attacco; questa è la zona ideale per le chitarre dal corpo in mogano per ottenere grande taglio e definizione. Le frequenze medio alte inizieranno ad aggiungersi al mix rendendo le ritmiche più risonanti e presenti.

Da qui in poi (ore 1:00 – 5:30) il controllo MID introdurrà un’aggressiva gamma di suoni ricchi e presenti. Utilizzando queste impostazioni dovrete probabilmente aumentare il livello del controllo BASS per aumentare la ricchezza ed il calore del suono che potrebbe essere messo in secondo piano da impostazioni elevate del controllo MID. Se amate la rapidità d’attacco offerta da queste impostazioni elevate del controllo MID, dovrete di conseguenza aumentare i livelli di tutti gli altri controlli (ad eccezione del controllo MASTER che dovrete probabilmente abbassare) per bilanciare la curva introdotta dal controllo MID. Questo può andar bene, ma tenete presente che prima o poi raggiungerete un punto in cui l’headroom del preamplificatore verrà divorato da questa armata tonale ed inizierete a mandare in clip il segnale.

Per i suoni high gain dei canali 2 e 3, il comportamento è pressoché lo stesso. Impostazioni basse (ore 7:30 – 10:30) produrranno suoni ampi, ritmiche più elastiche e note singole dal carattere morbido e vellutato. Le armoniche alte prodotte dal gain e controllate per lo più dai controlli TREBLE e PRESENCE, aggiungeranno una patina tridimensionale dal sapore vintage. Con l’aumentare delle impostazioni del controllo MID, otterrete maggiore incisività e presenze delle medio basse rendendo il suono più incisivo e presente.

NOTA: Provate a sperimentare le diverse impostazioni del controllo MID nelle modalità high gain dei Canali 2 e 3, prestando particolare attenzione sia al suono che alla sensazione trasmessa durante l’esecuzione. Il controllo MID è in grado di modificare sostanzialmente la dinamica e la sensibilità delle corde. Le modalità EDGE e CRUNCH del Canale 2 possono essere modificate in modo radicale tramite il controllo MID. In que-ste modalità, impostazioni basse offriranno un suono adatto ad assoli morbidi e scavati, mentre impostazioni alte saranno indicate per ritmiche crunch Classic Rock autorevoli e ben definite.

Panello frontale: (Continua)

GAIN MASTER PRESENCE

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

CH 1NORMAL

BOLD90 W

CH

1

FAT

TREBLE MID BASS

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Page 41: MESA/BOOGIE Mark V

BASS: Esattamente come il controllo MID, il controllo BASS lavora come un normale controllo tonale e con-sente di gestire un’ampia fetta di frequenze basse in grado di arrotondare il suono. Le modifiche interne della

circuiteria che avverranno selezionando le diverse modalità andranno a modificare l’estensione delle frequenze gestite da questo controllo. Queste differenze sono un elemento fondamentale del carattere del suono.

Le modalità CLEAN e FAT del Canale 1 racchiudono frequenze basse più profonde in grado di aggiungere profondità ed ariosità al suono e necessitano quindi di impo-stazioni del controllo BASS inferiori. La modalità TWEED del Canale 1 e la maggior

parte delle modalità dei Canali 2 e 3 (eccetto la modalità MARK I del Canale 2 che utilizza un’ampia gamma di frequenze molto basse) utilizzano frequenze basse più elevate. Questo consente di ottenere un carattere sonoro più risonante e compatto. Queste frequenze basse superiori possono essere utilizzate con una per-centuale superiore rispetto alle frequenze più profonde – e possibilmente dannose per il vostro suono – pre-senti nelle modalità CLEAN, FAT e MARK I dal momento che avranno la tendenza ad impastare e rallentare molto meno il vostro suono.

Potrete utilizzare impostazioni estremamente elevate del controllo BASS all’interno della modalità EDGE del Canale 2 e della modalità EXTREME del Canale 3 dove sarà presente un enorme quantitativo di attacco sulle medio alte. Provate ad impostare il controllo BASS tra ore 11:00 ed ore 1:30 in queste due modalità per ottenere suoni di ritmica incredibilmente potenti.

Nella modalità MARK I del Canale 2 dovrete essere particolarmente attenti nell’utilizzo del controllo BASS; questa modalità infatti utilizza una circuiteria dotata di frequenze basse estremamente profonde – elemento fondamentale del carattere ricco di questa modalità. Grazie a questa profondità delle frequenze basse, i vostri assoli suoneranno ricchi e potenti e le ritmiche high gain si presenteranno come un enorme e spesso muro di crunch. Vi raccomandiamo di impostare il controllo BASS su valori bassi (compreso tra ore 7:30 ed ore 10:00) sia per ritmiche che per assoli dotati di valori elevati di GAIN. Potrete aumentare leggermente il controllo BASS (10:00 – 11:30) diminuendo il controllo GAIN per aggiungere ariosità e pienezza ai vostri suoni ritmici ed assoli Blues.

Ora che abbiamo terminato di analizzare i Canali, le modalità ed i rispettivi controlli, vediamo le altre caratte-ristiche uniche presenti sul vostro MARK V.

Panello frontale: (Continua)

GAIN MASTER PRESENCE

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

CH 1NORMAL

BOLD90 W

CH

1

FAT

TREBLE MID BASS

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Page 42: MESA/BOOGIE Mark V

OUTPUT & SOLO: Questa sezione determina il volume d’uscita globale del MARK V solo se il LOOP EFFETTI del pannello posteriore è attivato (interruttore verso l’alto in posizione LOOP ACTIVE) ed è parte integrante

del percorso del segnale. Come menzionato in precedenza, se il loop effetti è in modalità HARD BYPASS, i controlli individuali MASTER dei Canali fungeranno da controllo finale del livello d’uscita per il canale corrispondente. Tali controlli sono posizionati alla fine dell’amplificatore di potenza e possono anche fungere da controlli Effects Return; l’utilizzo rimane comunque molto semplice: alzate il controllo per ottenere il volume desiderato. Utilizzate i controlli individuali MASTER di Ciascun canale per bilanciare tra loro i diversi volumi d’uscita dei Canali ed alzate o abbassate il volume globale utilizzando il controllo

OUTPUT. Alzando il volume tramite il controllo OUTPUT potrebbe essere necessario riequilibrare tra loro i livelli dei Canali. Questo perchè con l’aumentare del volume alcune modalità offriranno un carattere più dinamico (ad esempio i suoni clean e low gain) di altre (i suoni high gain).

Il MARK V offre un’altra modalità brevettata estremamente utile nelle performance live: il controllo SOLO. Questo controllo è cablato in serie con il controllo OUTPUT ed offre un determinato livello di volume extra che potrete attivare tramite la pedaliera nel momento in cui vorrete mettere in evidenza un passaggio o assolo. Non dovrete dunque affidare il controllo dei vostri momenti di gloria al tecnico del suono… l’opzione SOLO offre la possibilità di alzare il volume quando necessario.

Il controllo SOLO può essere attivato unicamente tramite il pulsante SOLO della pedaliera del MARK V e rimarrà inattivo se non si collega la pedaliera all’ingresso FOOTSWITCH DIN del pannello posteriore.

NOTA: Il controllo SOLO può essere utilizzato unicamente per ottenere un livello di volume superiore a quello impostato tramite il controllo OUTPUT.

SOLO: PULL MUTE Il controllo SOLO utilizza un potenziometro che può essere sollevato per attivare la funzione PULL MUTE che consente di accordare il proprio strumento mettendo in mute il segnale durante le vostre performance. Collegate un accordatore al jack da 1/4” TUNER OUTPUT posizionato sulla destra del pannello posteriore subito sotto al connettore SLAVE OUTPUT e semplicemente tirate verso di voi il controllo SOLO per attivare la modalità di accordatura silenziosa. Una volta accordato il vostro strumento, spingere il

controllo SOLO nella sua posizione originale per riprendere a suonare.

L’opzione PULL MUTE può essere utilizzata se il Loop effetti è attivato e presente all’interno del percorso del segnale per mettere in mute il suono ad esempio per cambiare un cavo. Per mettere in mute l’ampli per periodi di tempo prolungati utilizzate però l’interruttore STANDBY.

NOTA: L’uscita TUNER OUTPUT e la funzione PULL MUTE ad essa associata non funzioneranno se l’in-terruttore EFX LOOP è in posizione HARD BYPASS (interruttore verso il basso) dal momento che il controllo SOLO è parte integrante della circuiteria del loop effetti.

Panello frontale: (Continua)

GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCE GAIN MASTER PRESENCETREBLE MID BASS TREBLE MID BASS TREBLE MID BASS

OUTPUT

CLEAN

TWEED

EQ ON

O

EQ FS

10 W

45

EQ ON

O

EQ FS

MARK INORMAL

CH 1NORMAL

MARK I THICK

BOLD

10 W

45

MK II C+

MKIV

EXTREMEEQ ON

O

EQ FS90 W 90 W 90 W

10 W

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESET

SLIDERS

PRESETDEPTH

PRESETDEPTH

SOLOPULL MUTE

PRESET 80Hz 240 750 2200 6600

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2

1

3

2

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CH CH CH

1 2 3

FAT

CRUNCH CH 3

NORMAL

BRIGHT

EDGE

MARK I

STANDBY

ON FULLPOWER

VARIACPOWER

MUTE EQ FX

0

INPUT

OUTPUT

SOLOPULL MUTE

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Page 43: MESA/BOOGIE Mark V

INDICATORI LED: Questi tre indicatori LED vi offrono un monitoraggio in tempo reale dello stato delle opzioni MUTE, EQ SECTION e EFX LOOP e si illumineranno nel momento in cui una di tali funzioni sarà at-

tivata. Questa caratteristica risulterà particolarmente utile sui palchi molto grandi dove potreste trovarvi molto lontani dal vostro ampli e vorrete verificare lo stato di queste funzioni attraverso una rapida occhiata.

NOTA: Le funzioni MUTE ed EFX LOOP saranno attive solo quando l’interruttore EFX LOOP sarà in posizione LOOP ACTIVE (interruttore verso l’alto).

STANDBY: Ideale per prendersi una pausa... questo interruttore è stato introdotto per una ragione ben più importante. In posizione di Standby le valvole verranno disattivate; durante l’accensione esse potranno avere

il tempo di riscaldarsi prima di essere messe in funzione. Prima di accendere il vostro ampli, assicuratevi dunque che questo interruttore sia posizionato su STANDBY. Attendere almeno 30 secondi e spostare l’interruttore sulla posizione ON. Seguendo tale procedura si eviteranno problemi alle valvole aumentandone anche la durata nel tempo.

FULL POWER / VARIAC POWER: Questo interruttore globale assolve due funzioni: determina il flusso di cor-rente AC in ingresso e riduce il livello di potenza dell’ampli.

FULL POWER consente all’ampli di operare alla piena potenza di 120 volt producendo il mas-simo livello di volume, headroom e compattezza del suono attraverso tutti i Canali.

VARIAC POWER limita il voltaggio AC in ingresso ad un valore di circa 95 volt offrendovi un incredibile suono “brown”. Questa opzione andrà a scavare i medi offrendo una sensazione di maggiore elasticità delle corde ed un maggiore carattere sulle armoniche alte. Questo può

essere utile nei suoni che fanno affidamento sul clip dello stadio d’uscita (finale)… suoni di ritmiche clean, Root, Blues o Classic Rock. Se utilizzato in concomitanza con l’impostazione di potenza 10 WATT, il MARK V vi offrirà la performance a bassa potenza definitiva.

Per la maggior parte delle applicazioni vi consigliamo di utilizzare l’opzione FULL POWER dal momento che offrirà il maggior livello di headroom per i suoni puliti, ma anche maggiore precisione per i suoni overdrive.

NOTA: Alcune location potrebbero fornire un livello molto basso di vattaggio dalla presa di corrente (vecchi club, esterni, case posizionate in zone industriali); in tal caso vi raccomandiamo di selezionare l’opzione FULL POWER. Se il vattaggio è troppo basso potreste infatti incorrere in di switch intermittente selezionando l’opzione VARIAC POWER.

Ora che avete il pieno controllo del pannello frontale, potrete divertirvi a cercare i vostri suoni ideali. Diamo ora un’occhiata alle caratteristiche presenti nel pannello posteriore.

Panello frontale: (Continua)

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Page 44: MESA/BOOGIE Mark V

FUSE: Questo è il fusibile principale A.C.(Corrente Alternata); offre protezione da variazioni esterne di cor-rente A.C. e previene danni alle valvole di potenza. Nel caso in cui il fusibile dovesse saltare, sostituirlo con uno dotato delle stesse caratteristiche. La versione domestica per gli Stati Uniti necessita di un fusibile 4 amp Slo-Blo. Una valvola di potenza scarica o danneggiata potrebbe essere una delle prime cause di un fusibile

saltato... Seguite la procedura di avviamento a freddo illustrata in precedenza e guardate le val-vole di potenza nel momento in cui andrete a posizionare l’interruttore STANDBY sulla posizione ON. Se una valvola di potenza dovesse essere esaurita o danneggiata lo vedrete! Riposizionare immediatamente l’interruttore su STANDBY e sostituire la valvola ed eventualmente il fusibile.

Nel caso in cui non doveste notare nulla di anormale posizionando l’interruttore STANDBY su ON, potrebbe essere che una valvola di potenza abbia subito un calo temporaneo, facendo saltare il

fusibile. In tal caso potrebbe nuovamente funzionare. Per sicurezza, potete sostituire la valvola adiacente o tutte le valvole di potenza e conservare le valvole sostituite. È sempre consigliabile portare con se dei fusibili e delle valvole di ricambio: potrebbero essere fondamentali.

EXTERNAL SWITCHING: Tramite questi quattro jack potrete controllare i 3 Canali, l’EQ e l’opzione SOLO tramite un’unità di switch master esterna. Questo è fondamentale se si utilizza il MARK V come parte di un setup Midi dove i suoni vengono richiamati da una pedaliera MIDI; in tal caso, sia gli amplificatori che gli effetti esterni verranno memorizzati come numeri program midi. La logica utilizzata per triggherare queste

porte è la classica tip-to-ground, di tipo latching; la maggior parte delle unità di switch Master sono dotate di numerosi jack dedicati a tale logica.

I jack EXTERNAL SWITCHING andranno a bypassare la pedaliera del MARK V. Se dunque si attiva un caratteristica tramite una di queste porte, non sarà possibile disattivarla fino a quando non si invertirà la logica tramite lo switch esterno.

EFX LOOP: Serie Il vostro MARK V è dotato di un loop effetti per potersi interfacciare con un processore esterno. Tale loop è posizionato tra il preamplificatore e l’amplificatore di potenza ed è cablato in modo tale che il segnale dry risulti in serie con il segnale effettato (wet). Questa circuiteria offre anche il controllo SEND

LEVEL tramite il quale potrete regolare l’uscita dello stadio del preamplificatore per farla combaciare con la sensibilità d’ingresso del vostro processore (o con il primo processore di un sistema a rack). La circuiteria EFFECTS LOOP può essere completamente rimossa dal percorso del segnale tramite l’interruttore HARD BYPASS/LOOP ACTIVE. Nel caso in cui non fosse richiesto l’utilizzo di processing esterno, tramite questo interruttore potrete rimuovere tutti i loop dal percorso del segnale assicurandovi la totale purezza del segnale e le migliori

performance sonore. I connettori SEND e RETURN racchiudono degli elementi di switch per consentirvi di selezionare l’opzione LOOP ACTIVE ed utilizzare i controlli del pannello frontale OUTPUT e SOLO anche se non si connette alcun processore al Loop.

NOTA: i controlli del pannello frontale OUTPUT e SOLO sono entrambe parte del Loop e saranno attivi solo se il loop effetti è attivo. Sono entrambe parte dello stadio Return e rimarranno inattivi se l’interruttore è po-sizionato su HARD BYPASS.

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PANNELLO POSTERIORE: MARK V

Page 45: MESA/BOOGIE Mark V

Per collegare un processore effetti al LOOP:

1. Collegare il jack SEND del pannello posteriore del MARK V all’ingresso del processore utilizzando un cavo schermato di alta qualità della minore lunghezza possibile.

2. Collegare il jack RETURN del pannello posteriore del MARK V al jack OUTPUT del vostro processore utilizzando un cavo schermato di alta qualità della minore lunghezza possibile.

3. Regolare il controllo SEND LEVEL del pannello posteriore del MARK V per ottenere un giusto livello d’in-gresso del vostro processore. Regolare il livello d’uscita del processore (solitamente i processori effetti sono dotati di un controllo OUTPUT LEVEL) per fare in modo che il volume risulti uguale a quello impo-stato prima di collegare l’unità al MARK V. Potete effettuare questa verifica semplicemente rimuovendo in simultanea entrambe i cavi dai connettori SEND e RETURN.

4. Utilizzare il controllo del pannello frontale OUTPUT per alzare o abbassare il volume generale dell’ampli.

NOTA: È normale che utilizzando il Loop effetti si avverta un cambiamento del suono. In linea di massima si tratta di un problema insignificante. Dal momento che il loop effetti è cablato in serie con il segnale principale, è molto importante utilizzare delle unità di processing di livello professionale. Vi consigliamo di portare con voi il vostro ampli e di provarlo con il processore effetti che volete acquistare per assicurarvi la compatibilità con il MARK V. Tendenzialmente, i prodotti di qualità professionale funzionano alla grande, ma alcuni effetti così detti “professionali” possono offrire performance di basso livello.

NOTA: Attivando il Loop effetti si andrà ad invertire la fase dell’intero ampli. Questo non è un problema e se non ve lo avessimo fatto notare, probabilmente non ve ne sareste neanche accorti. L’unica evenienza in cui dovrete tener presente questa inversione di fase è in un setup stereo con un altro ampli (non un altro MARK V dal momento che attivando il loop i due ampli sarebbero in fase). In tal caso po-trebbe dunque essere necessario allontanare il più possibile i due amplificatori per evitare problemi di fase.

REVERB: Il MARK V presenta offre uno dei migliori riverberi presenti sul mercato in grado di garantirvi le migliori performance per ciascuna modalità. I controlli REVERB del livello di mix, individuali per ciascun ca-nale, consentono di impostare il livello di wet/dry desiderato del ricco effetto di riverbero valvolare.

Se volete bypassare il riverbero, impostate semplicemente al minimo i controlli mix (ore 7:30). L’effetto di riverbero può essere inoltre attivato e disattivato tramite il pedale REV della pedaliera del MARK V.

NOTA: Impostando il mix al massimo (ore 5:30) noterete che il livello del riverbero presente nel Canale 2 sarà inferiore a quello dei Canali 1 e 3. Questo è dovuto all’ar-

chitettura dei Canali ed al percorso del segnale delle modalità. Nella maggior parte dei casi questo non sarà un problema dal momento che il Canale 2 verrà il più delle volte utilizzato per ritmiche overdrive ed assoli high gain in modalità MARK I. L’unico caso in cui vorrete impostare il controllo Reverb del Canale 2 su valori superiori a quelli degli altri canali e quando si utilizza la modalità MARK I per suoni low gain Blues.

Pannello Posteriore (Continua)

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Page 46: MESA/BOOGIE Mark V

SELEZIONE RETTIFICA: 45 WATT La modifica della rettifica fa il suo debutto nella serie MARK offrendovi la nostra tecnologia brevettata Rectifier Tracking™. I Canali 1 e 2 presentano dei mini-interruttori

(posizionati sotto ai controlli REVERB del Canale 1 e 2) tramite i quali potrete selezionare la risposta compatta, intensa e con elevato headroom del diode in silicone o la timbrica dolce e rotonda della rettifica valvolare in modalità 45 Watt. Il Canale 3 utilizzerà unicamente la rettifica dei diodi in silicone.

La modalità Simul-Class™ con potenza da 90 Watt selezionerà automaticamente la maggiore spinta dei diodi in silicone mentre la circuiteria in Classe A dell’impostazione 10 Watt necessita della rettifica a valvole per operare al meglio. La rettifica della circuiteria convertirà il voltaggio in ingresso A.C. in un vol-taggio D.C. modificando radicalmente il suono dell’ampli.

L’impostazione DIODES offre il massimo headroom, grande dinamica e velocità d’attacco – specialmente sulle basse. È ideale per ritmiche accordali nel Canale 1 e ritmiche compatte e distorte dei Canali 2 e 3. I suoni Lead risulteranno più esplosivi, precisi ed articolati.

L’impostazione TUBE rallenterà il suono, ridurrà l’headroom, ammorbidirà l’uscita e scaverà le frequenze medie offrendo una sensazione di maggiore elasticità sulle corde. La rettifica valvolare è ideale per ottene-re una grande soglia di distorsione sulle ritmiche e per assoli in stile vintage. Verranno inoltre innalzate di un’ottava le frequenze alte.

CANALE 3: TRIODE / PENTODE L’interruttore PENTODE / TRIODE (posizionato al di sotto del controllo REVERB del Canale 3) consente di selezionare il cablaggio della coppia di valvole di potenza centrali del

Canale 3. Questa è una caratteristica che è stata molto apprezzata nel MARK 4 e consente di modificare la personalità dell’attacco e la liquidità dei suoni high gain presenti nel Canale 3.

Questi interruttori andranno a modificare il cablaggio in Classe A della coppia di valvole d’uscita (le due 6L6 interne) per produrre una radicale alterazione del suono delle modalità del Canale 3. Abbiamo notato che molti musicisti utilizzano una sola impostazione, ma vi invitiamo ad esplorare le caratteristiche tonali offerte da questa opzione.

L’impostazione TRIODE ammorbidisce l’attacco delle medie ed accentua le armoniche alte creando un suono morbido, più compresso - quasi liquido - abbassando la potenza del segnale. Questa impostazione tenderà ad aumentare il livello delle armoniche e ad ammorbidire le frequenze alte offrendo la massima espressività per i vostri assoli e ritmiche high gain. Offrirà maggiore complessità e sfumature, ma potrebbe però risultare meno incisiva all’interno del mix. L’impostazione TRIODE produrrà un minore livello d’uscita e potrebbe dunque non essere adatta a ritmiche low gain a meno che non siate alla ricerca di un suono dal feeling vintage. Tutti gli amplificatori originali MARK II-C+ erano cablati in configurazione TRIODE, mentre il MARK IV consentiva già di selezionare una delle due configurazioni.

L’impostazione PENTODE andrà ad enfatizzare le medie e ad abbassare le armoniche alte offrendo un suono più compatto, un attacco più rapido – specialmente sulle basse – ed un maggiore livello di potenza ed headroom. L’impostazione PENTODE offre una dinamica più immediata ed una sensazione di maggior “velocità” nell’esecuzione. Questa rapidità indica che l’impostazione PENTODE è ideale per stili in cui le sfumature della ritmica e la massima precisione sono degli elementi fondamentali. Questa è probabilmente la scelta ideale per assoli in grado di spiccare all’interno del mix e ritmiche distorte high gain definite ed arti-colate dotate di basse presenti e compatte.

Pannello Posteriore (Continua)

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Page 47: MESA/BOOGIE Mark V

SPEAKERS: Sono presenti due jack a 4 Ohm, uno a 8 Ohm ed uno a 16 Ohm per collegarsi alle casse. Il MARK V non è particolarmente suscettibile ad incompatibilità di casse e non verrà danneggiato, ad eccezione

del fatto che i carichi d’impedenza molto bassi consumeranno più velocemente le valvole. Una singola cassa da 12” a 8 Ohm dovrebbe essere collegata all’uscita a 8 Ohm. Se si utilizzano due casse da 8 Ohm, collegarle entrambe alle uscite da 4 Ohm (in questo caso il carico totale sarà di 4 Ohm.) Consultare la sezione in fonda a questo manuale per maggiori informazioni sui carichi d’impedenza delle casse e sulle varie possibilità di connessioni. Un cabinet da 4X12” potrebbe essere da 4, 8 o 16 Ohm. Se non siete sicuri dell’impedenza del vostro cabinet, provate a rimuovere il pannello posteriore e verificare il carico d’impedenza dei singoli coni. I cabinet

MESA 4x12” e 4x10” sono cablati con un’impedenza standard di 8 Ohm in serie-parallelo. Alcuni cabinet non-MESA 4x12” sono cablati a 16 Ohm ed utilizzano quattro coni da 16 Ohm. Cablando tutti e quattro i coni in parallelo, è possibile ridurre il cabinet ad un carico d’impedenza di 4 Ohm (presumendo che i coni siano da 16 Ohm ciascuno.) Non importa quanto possa essere inusuale il vostro setup, riuscirete sempre ad ottenere una buona performance.

TUNER: Questo connettore, posizionato sopra al jack SLAVE, è un’uscita dedicata all’accordatore che vi consentirà di accordare il vostro strumento in modo silenzioso. Una volta collegato un accordatore a questo ingresso, premere il pulsante MUTE della pedaliera per mettere in mute il suono. Il segnale rimarrà in mute fino a quando non si premerà nuovamente il pulsante della pedaliera.

NOTA: L’interruttore EFX LOOP dovrà essere impostato su LOOP ACTIVE affinchè questa funzione sia disponibile.

SLAVE: Il jack da 1/4” ed il controllo di livello offrono un segnale derivato dal jack speaker. Ideale per utilizzare le versioni testata o combo del MARK V come preamplificatore master ed altri amplificatori di potenza nei casi

in cui è richiesta una potenza maggiore. Alcuni musicisti utilizzano l’uscita SLAVE ricavare un segnale FX Send e collegarsi ad amplificatori per i suoni effettati.NOTA: Una volta preso il segnale dall’uscita SLAVE, non è possibile reinserirlo tramite il jack FX Loop Return dal momento che questo provocherebbe un effetto di feedback. Il risultato sarebbe uguale a quando si tiene un microfono puntato verso i cabinet di un sistema PA... un fischio ad altissimo volume

BIAS: Questo mini-interruttore consente di modificare il bias se si decide di montare delle valvole di potenza EL34. Andrà a selezionare una diversa resistenza ottimizzando la circuiteria alle valvole selezionate. Il LED posizio-

nato a fianco si illuminerà per indicare che il bias è stato impostato per accomodare le valvole EL34.

NOTA: Dovrete fare molta attenzione nell’impostare questo controllo per assicurarvi che sia selezionata l’opzione corrispondente alle valvole da voi utilizzate. Impostazioni errate potrebbe-ro danneggiare il vostro amplificatore. Verificare sempre l’impostazione di questo interruttore quando si sostituiscono le valvole!

Indipendentemente dal tipo di valvole selezionate, vi consigliamo di portare sempre con voi un set di valvole e fusibili di ricambio. Questa precauzione potrebbe salvarvi da situazioni imbarazzanti.

NOTA: Impostando l’interruttore AC POWER su VARIAC ridurrete il carico sulle valvole EL34 (anche delle 6L6). Se preferite il suono di questa impostazione, ridurrete il rischio di problemi alle valvole allungandone di gran lunga la durata.

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Page 48: MESA/BOOGIE Mark V

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REGOLAZIONE DEL BIAS:

Ecco a voi un articolo scritto da Randall Smith chetroverete sicuramente interessante.

Spesso ci viene rivolta una domanda:

“Perchè Mesa non consente di regolare il bias nei suoi amplificatori?”

Possiamo rispondere a questa domanda in modo sia breve che lungo.

La risposta breve è che durante i miei 12 anni di esperienza nella riparazione di amplificatori Fender, uno dei problemi più frequenti era il controllo del bias che risultava o settato male o alterato a causa delle vibrazioni. Come qualsiasi tecnico onesto vi potrà confermare, questo può essere un modo molto semplice per far soldi riparando un amplificatore... “Il tuo amplificatore necessita di una regolazione del bias”. Capite cosa intendo? Come può il cliente obiettare di fronte ad una simile affermazione?Sono sufficienti un voltmetro ed un paio di minuti: Il diagramma Fender spiega anche come procedere: “Set-tare il potenziometro di regolazione per - 52 volt.” Tutto qui. Niente di più.Ora, non lasciatevi ingannare pensando che le valvole “richiamino” un voltaggio maggiore o inferiore del bias, perchè non è così. Il modo in cui la sorgente di bias è connessa ad una valvola è paragonabile ad una strada senza uscita, che non porta da nessuna parte e non completa in alcun modo il circuito. Si tratta di un voltaggio statico ed indifferente al tipo di valvola presente nell’alloggiamento — anche nel caso in cui la valvola non sia nemmeno connessa, il voltaggio del bias non cambierà di una virgola.La risposta breve quindi alla domanda è questa: dal momento che una sorgente di bias deve per forza pro-durre il giusto voltaggio senza mai variare, ho voluto costruire degli amplificatori cablati individualmente sul valore corretto e che NON necessitassero di alcuna regolazione. E per ben 25 anni, questo è il modo in cui sono stati costruiti gli amplificatori MESA/Boogie.È arrivato il momento di sostituire le valvole? Inserite semplicemente le nostre valvole all’interno di un qual-siasi nostro amplificatore ed il gioco è fatto. Non avrete bisogno di un tecnico, non dovrete pagare nessuno e soprattutto il bias sarà CORRETTO dal momento che non può cambiare!

Volete ora una risposta più esaustiva? Eccovi allora alcune informazioni relative al modo in cui la nostra circuiteria risolve qualsiasi problema legato al bias. Leggete quanto segue.Pre prima cosa però, dovremo fare un’importante distinzione. Il nostro mestiere è quello di progettare e costru-ire amplificatori dalle performance elevate. Per questo motivo abbiamo bisogno di valvole le cui discrepanze sono limitate ad un’estensione molto contenuta. I nostri magazzini sono pieni di scarti... scarti funzionanti, ma non compatibili con la nostra gamma di tolleranza . Abbiamo una postazione informatica estremamente sofisticata dedicata al controllo delle valvole (soprannominata “Robotube”) che analizza e misura sette pa-rametri fondamentali di ciascuna valvola. È addirittura in grado di stabilire a priori le valvole che potrebbero avere una vita relativamente breve — anche se hanno lavorato perfettamente durante i test.Dal momento che il nostro mestiere è costruire amplificatori di qualità, possiamo permetterci di scartare molte valvole non compatibili con i nostri standard. Le persone che si lamentano del fatto che Boogie non offra un regolatore di bias sono per lo più dei costruttori di valvole, e non di amplificatori, che non intendono buttare via il 30 % del loro inventario; per evitare ciò, tentano di promuovere l’idea che le valvole non congrue con i nostri parametri possono essere utilizzate per “customizzare” gli amplificatori, criticandoci il fatto che i nostri amplificatori non possano essere regolati per sfruttare queste valvole non compatibili con gli standard MESA.

A questo punto starete pensando, “Ma hai appena detto che le valvole non “richiamano” voltaggio di bias, quindi non influenzano la sorgente di bias e di conseguenza non necessitano di alcuna regolazione”. Quando si imposta il bias (sia tramite la selezione di resistenze corrette, come facciamo noi, che tramite un controllo di regolazione — che è più veloce) si va a stabilire il quantitativo corretto di CORRENTE ideale che fluttuerà attraverso le valvole di potenza. Ma non è possibile regolare la corrente direttamente, è possibile solo modi-ficandola tramite una regolazione del livello di VOLTAGGIO del bias che andrà a convergere sulla griglia di

PLACCA

Struttura di una valvola 6L6 / 5881 con pentodo a corrente irradiante.

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Page 53: MESA/BOOGIE Mark V

REGOLAZIONE DEL BIAS: (Continua) controllo della valvola. Corrente e voltaggio NON sono due cose uguali. La corrente è il LIVELLO di elettricità, la “quantità” — ed è misurata in amper. Il voltaggio è il grado della carica elettrica — come la “pressione” per utilizzare un’analogia con l’acqua. Consentitemi di illustrarvi le differenze tra voltaggio e corrente:Se provate a strofinare i vostri piedi su un pavimento dotato di moquette in una giornata invernale molto secca, il vostro corpo si acquisirà una carica elettrica statica compresa tra i 50,000 ed i 100,000 volt. Non appena raggiungerete la maniglia della porta, riceverete una scossa che sicuramente avvertirete! In tal caso il voltaggio sarà estremamente elevato, ma la corrente (misurabile nell’ordine dei micro-amper) sarà minima - altrimenti morireste fulminati.Al contrario, la batteria della vostra macchina è dotata di una carica di soli 12 volt. Potete mettere le mani sui terminali e non sentire nulla. Il livello di corrente disponibile però può arrivare a diverse centinaia di amper.. sufficienti a far partire un motore a freddo.La corrente ed il voltaggio sono dunque due parametri elettrici totalmente distinti — anche se moltiplicando i due valori tra loro otterrete la POTENZA, misurata in watt.Quando si imposta il bias di un amplificatore, si va a regolare il VOLTAGGIO statico della griglia di controllo della valvola per produrre un dato livello di CORRENTE ideale che verrà inviato alla placca della valvola stessa. Una leggera variazione nella griglia di voltaggio, produce un’ampia variazione del livello del flusso di corrente — e questo è in pratica il modo in cui operano le valvole. Ripetiamo dunque questo concetto, perchè è molto importante: una piccola variazione di voltaggio alla griglia provoca un’ampia variazione del flusso di corrente inviata alla placca. Questo principio è l’essenza stessa dell’amplificazione: una piccola modifica in grado di provocare una grande modifica. Nel nostro caso si tratta di una piccola variazione di voltaggio in grado di causare un’ampia variazione di corrente. Lo stato del bias determina il quantitativo di corrente che fluirà attraverso le grandi valvole di potenza quando non state suonando. Ciò che andrà ad alimentare i vostri coni sarà la fluttuazione del flusso di corrente mentre state suonando. Se il livello di corrente aumenterà e diminuirà per 440 volte al secondo, verrà riprodotta la nota LA. Se tali fluttuazioni del flusso di corrente saranno più ampie, ma con una frequenza di sempre 440 cicli al secondo, udirete la nota LA ad un volume più elevato!Nel caso però del bias, si tratta del quantitativo di “corrente sulla placca” che fluirà nel momento in cui non verrà applicato alcun segnale. Sfortunatamente è difficile misurare la corrente dal momento che il circuito dovrà essere interrotto — as in “cut the wire” — e l’indicatore verrà collegato “in serie” con il circuito interrotto. La misurazione del VOLTAGGIO però è molto semplice. Non è necessario interrompere il circuito dal momento che è possibile effettuare una misurazione del voltaggio in PARALLELO con il circuito intatto.Quindi, per motivi di praticità, la maggior parte delle impostazioni del bias sono fornite in volt misurati sulla griglia... anche se in realtà il fattore rilevante è la corrente che fluisce attraverso la placca. Dal momento che la corrente della placca è decisamente sconveniente (e pericolosa) da misurare, Fender non riporta nemmeno il valore che dovrebbe essere presente, fornendo unicamente il voltaggio della griglia che andrà a produrre la corrente (Ecco cosa vuol dire - 52). Questo principio però può essere applicato unicamente nel caso in cui le valvole utilizzate siano dotate dei parametri “corretti”.Se le valvole utilizzate soddisfano le specifiche, il voltaggio corretto del bias fornirà “corrente” alla placca - e non ci sarà alcun bisogno di regolare il voltaggio del bias!Se le valvole invece non soddisfano le specifiche, l’unico modo per reimpostare il bias è tagliare il circuito e misurare la corrente mentre si regola il bias... ma nessun costruttore di amplificatori da me conosciuto ha mai dichiarato il valore di corrente corretto! Detto questo, nel momento in cui si modifica il voltaggio originale del bias, si andrà a compensare il comportamento anomalo della valvola e sarà poi possibile ripristinare il flusso di corrente ideale. Chiaramente nessun centro d’assistenza eseguirà mai una simile procedura.Alcuni amplificatori di ultima generazione sono dotati di indicatori LED collegati al circuito che si accenderanno nel momento in cui si raggiungerà la soglia corretta di flusso di corrente. Questa è senza dubbio una buona soluzione e può valerne la pena se desiderate che sul percorso audio del segnale del vostro amplificatore vengano inseriti resistenze e luci — noi però non ne vogliamo sentir parlare. L’altro “vantaggio” offerto da questo sistema è l’evitare ai costruttori di amplificatori di dover far combaciare i set di valvole di potenza. Il ragionamento alla base di questa procedura è che regolando il bias in modo indipendente per ciascuna valvola si andranno a rimuovere le differenze inerenti a ciascuna valvola facendo fluire lo stesso flusso di corrente interna.

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REGOLAZIONE DEL BIAS: (Continua) Anche in questo caso possiamo dire che sulla carta tale procedura sia corretta... ma il risultato finale non avrà la stessa qualità di quello ottenuto utilizzando valvole già associate a priori dal momento che il bilanciamento delle differenze di relazione andrà a sbilanciare il circuito push-pull. Due affermazioni sbagliate non ne fanno una giusta!Altri “metodi” consigliati di regolazione del bias, — quali “... se le valvole risultano incandescenti, incrementare il bias .. il suono è aspro e freddo, abbassate il bias...” sono mere congetture. Per fortuna, una delle migliori caratteristiche degli amplificatori valvolari è che sono in grado di reggere discretamente gli abusi senza pro-vocare alcun segno di allarme... per lo meno non immediatamente. Ma questo tipo di alterazioni non vanno forse ad affermare in modo implicito che si vuole migliorare quanto progettato dal costruttore del vostro ampli e che esistono condizioni operative non note ai costruttori di amplificatori e scoperte dai produttori di valvole?Alcuni musicisti potrebbero anche preferire il suono del loro amplificatore alterato da valvole dotate di caratte-ristiche estreme compensate dall’impostazione del bias, ma il più delle volte si tratta unicamente del fascino della novità. Nel momento in cui andranno a ripristinare le impostazioni originali, capiranno all’istante cosa si sono persi!Questo perchè ogni singolo componente presente nei nostri progetti è stato meticolosamente valutato, compa-rato e messo sotto stress — indifferentemente da quanto potesse sembrare insignificante. In ciascun progetto abbiamo cercato con estrema cura il “punto ideale” in cui tutti i parametri — compreso il bias — lavorassero in perfetta armonia per garantirvi le migliori performance sonore, consistenza ed affidabilità. Ciascun elemento e voltaggio è importante — e nessuno si è mai lamentato del fatto che non sia possibile alterare tali parametri.Considerate ad esempio la nostra circuiteria brevettata Simul-Class dove sono presenti due diverse valori di voltaggio del bias per ciascuna coppia di valvole di potenza... e dove la modifica di un voltaggio implementa la modifica dell’altro. È stata dedicata grandissima attenzione per trovare il giusto bilanciamento e pensiamo che consentire di variare tali valori porterebbe solo svantaggi... a meno che vogliate tirare fuori dei soldi per pasticciare il vostro amplificatore. Scusate volevo dire, “Uh, ... il tuo amplificatore necessita di una regolazione del bias.” Se tali problematiche non fanno al caso vostro, allora montate semplicemente una coppia di valvole abbinate MESA in una dei nostri amplificatori e sarete pronti per suonare. Garantito. Rimarreste stupiti di quante tele-fonate riceviamo ai nostri numero di assistenza ogni giorno riguardanti problematiche legate a valvole non adeguate. Pensare che questi problemi potrebbero essere risolti dall’implementare la possibilità di regolare il bias è un insulto alla nostra e alla vostra intelligenza. Se montate sulla vostra macchina dei pneumatici di dimensioni errate, pensate di poter risolvere il problema cambiandone la pressione?Vi preghiamo di non considerare quanto appena detto come una mera invettiva nei confronti dei produttori di valvole perchè non lo è! Le loro valvole sono assolutamente valide. Non ha semplicemente senso spendere il denaro da voi faticosamente guadagnato per delle valvole che il più delle volte sono state assemblate nella stessa fabbrica in Russia o Cina e che potrebbero non essere adeguate a soddisfare gli standard qualitativi da noi stabiliti per offrirvi le massime performance del vostro amplificatore. Ed è per noi un gran dispiacere sentire tutte le congetture ed i misticismi costruiti attorno alla regolazione del bias quando venticinque anni di indizi non fanno che dar ragione alla nostra scelta di offrirvi circuiti con bias che non necessitano di alcun tipo di modifica. Non potete nemmeno immaginare il quantitativo di denaro che MESA/Boogie ha fatto risparmiare ai suoi utenti.Le nostre valvole sono state tutte testate in modo rigoroso e selezionate manualmente; le potrete trovare presso il vostro rivenditore di fiducia MESA/Boogie Pro o richiederle direttamente a noi. Nessuno vi offre prezzi, garanzie e qualità migliori delle nostre... quindi perchè complicarsi la vita?La prossima volta parleremo del nostro ruolo nello sviluppo delle leggendarie Sylvania STR 415 tipo 6L6 e di come potremo presto vedere sul mercato qualcosa di molto simile. Ricordatevi che abbiamo ancora a disposizione alcune di queste ruvide valvole per i vostri vecchi amplificatori — ovviamente solo per i Boogie! Fino ad allora, rilassatevi, respirate e continuate a nutrire la vostra anima!

Saluti!MESA/Boogie Ltd.

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VALVOLE RUMOROSE E MICROFONICHE: In alcuni casi potrebbero presentarsi problemi di rumori di fondo o un effetto “microfonico” provenienti dalle valvole. Non è sicuramente il caso di allarmarsi, questo tipo di comportamento è tipico degli amplificatori valvolari. Così come non dovete chiamare un elettricista per cambiare una lampadina, vi renderete presto conto di quanto sia semplice e veloce risolvere questo tipo di problemi... sostituendo le valvole del preamplificatore o le valvole di potenza! Per prima cosa vi consigliamo di posizionare il vostro amplificatore sopra ad un tavolo per evitare di dovervi piegare durante l’operazione di sostituzione delle valvole. Un’adeguata illuminazione è inoltre consigliabile per poter vedere chiaramente gli alloggiamenti delle valvole. Prestate molta attenzione a non toccare le valvole subito dopo aver spento l’amplificatore perchè potrebbero essere bollenti! Nel caso in cui le valvole fossero molto calde e non abbiate il tempo di aspettare che si raffreddino, provate ad afferrarle con uno straccio tenendo presente che il vetro adiacente all’attaccatura in argento è solitamente molto meno caldo. Far oscillare avanti e indietro con delicatezza la valvola mentre la si rimuove dal proprio alloggiamento.

DIAGNOSTICARE UN PROBLEMA ALLE VALVOLE DI POTENZA: Esistono due casi principali di guasti alle valvole: cortocircuito e presenza di rumori di fondo. Sia le valvole grandi che quelle piccole potreb-bero essere soggette ad uno di questi problemi, ma diagnosi e soluzione sono solitamente molto semplici.Nel caso in cui dovesse saltare un fusibile, la causa potrebbe essere un cortocircuito di media o elevata entità di una valvola di potenza. In un cortocircuito di media entità, il flusso di elettroni andrà a sovrastare la griglia di controllo provocando una scarica di corrente in eccesso verso la piastra. In tal caso l’amplificatore solitamente suonerà in modo distorto e potrebbe verificarsi un leggero ronzio. In tal caso, dare un’occhiata alle valvole di potenza mentre si accende l’amplificatore ed identificare la valvola di colore rosso incandescente. Può darsi che tale colore sia presente sulla coppia di valvole dal momento che la valvola in cortocircuito andrà a ridurre la polarizzazione della valvola adiacente; una delle due valvole presenterà comunque un colore più intenso — questa sarà la valvola da sostituire. le altre valvole dovrebbero essere a posto, a meno che non vengano sovraccaricate per diversi minuti.Dal momento che all’interno delle valvole non si verifica un cortocircuito “fisico” (ma semplicemente un flusso incontrollato di elettroni), Provare a posizionare l’interruttore su STANDBY per alcuni secondi e poi riposizio-narlo su ON; in alcuni casi potreste risolvere il problema... temporaneamente. Guardate ora con attenzione le valvole. Nel caso in cui il problema si ripresentasse, la valvola intermittente si scalderà molto più rapidamente delle altre consentendovi di identificarla all’istante. Dovrà essere sostituita con una nuova valvola dotata delle stesse caratteristiche, come riportato sull’etichetta. Contattateci per ricevere le valvole sostitutive. Il cortocircuito di entità elevata non sarà di natura così benigna. Nei peggiori casi si verificherà un cortocircu-ito tra la placca ed il catodo con scariche visibili all’interno del vetro e violenti rumori provenienti dai coni. In questi casi, spegnere IMMEDIATAMENTE l’amplificatore. A questo punto il fusibile sarà quasi sicuramente saltato. Un simile cortocircuito è solitamente provocato da un guasto fisico all’interno della valvola. Sostituire la valvola ed il fusibile ed accendere l’amplificatore seguendo la procedura di avviamento a freddo descritta in precedenza.

RUMORE DELLE VALVOLE: Spesso dovuto ad una contaminazione interna, potrete identificare facilmente la valvola colpevole; picchiettando delicatamente il vetro della valvola, probabilmente sentirete il rumore cam-biare. La comparsa di rumore di fondo mentre si tocca una valvola 12AX7 è comunque normale. La valvola più vicina al jack INPUT produrrà sempre un rumore più forte dal momento che il suo stadio d’uscita verrà ulteriormente amplificato dalla seconda valvola 12AX7.Le valvole di potenza risulteranno tutt’altro che silenziose se si prova a picchiettarle. Se il tipo di rumore o sibilo cambierà mentre si picchietta la valvola, avrete probabilmente identificato il problema. Per conferma-re la presenza di una valvola di potenza causa di rumore, provate semplicemente a mettere il Roadster in Standby, rimuovere la valvola e riaccendere nuovamente l’ampli. Utilizzare il Roadster pre un periodo molto breve di tempo senza una valvola di potenza, non provocherà alcun danno. Potreste notare però un leggero ronzio di sottofondo dal momento che verrà alterato l’equilibrio push-pull. Quando siete alla ricerca di una valvola difettosa, tenere sempre una mano posizionata sugli interruttori POWER e STANDBY nel caso in cui dovesse comparire una forte scarica.Se pensate di aver identificato la valvola difettosa, ma non siete sicuri, vi consigliamo di sostituirla con una valvola nuova per poter confermare la diagnosi. Vi raccomandiamo di seguire con molta attenzione le istruzioni già menzionate relative alla sostituzione delle valvole. Seguendo questa procedura riuscirete a risolvere il problema con una fatica decisamente inferiore rispetto al dover portare l’ampli da un tecnico che, il più delle volte, effettuerà lo stesso tipo di test ed interventi sopra descritti. Se le valvole saranno ancora in garanzia (valida per sei mesi), saremo felici di inviarvi le valvole sostitutive. Annotare semplicemente il colore di designazione presente sull’etichetta delle valvole per ricevere la valvola corretta.

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DIAGNOSTICARE UN PROBLEMA ALLE VALVOLE DEL PREAMPLIFICATORE: Essendo il vostro ampli interamente valvolare, potrebbero verificarsi ad un certo punto dei lievi rumori di sottofondo provocati dalle valvole del preamplificatore. State tranquilli, non è il caso di allarmarsi visto che potrete risolvere il pro-blema da soli in pochi minuti sostituendo semplicemente le valvole.Per prima cosa ricordatevi sempre di tenere a portata di mano almeno una coppia di valvole del preamplifica-tore di riserva. Questi problemi di rumori di fondo legati alle valvole del preamplificatore possono assumere diverse forme, ma possiamo in generale suddividerli in due categorie: rumori ed effetto microfonico. Il rumore può presentarsi sotto forma di crack, crepitii, rumore bianco/sibilo e/o ronzio. I problemi legati all’effetto micro-fonico si presentano solitamente sotto forma di un fischio acuto o risonante che peggiorerà con l’aumentare del gain o del volume e diventerà più presente se si selezionano delle modalità high gain. Tale problema è di facile identificazione dal momento che sarà presente anche se si abbassa al minimo il controllo del volume presente sulla chitarra o se si scollega il cavo dello strumento - a differenza del feedback classico causato dai pick-up che sparirà non appena si abbassa il volume dello strumento. Il rumore microfonico è causato da colpi e vibrazioni meccaniche: immaginate il classico feedback prodotto da un microfono e capirete da dove deriva il termine.Il miglior modo per gestire un problema legato alle valvole del preamplificatore è verificare se tale problema si presenta unicamente su un canale o una modalità specifica. In tal modo riuscirete a risalire alla valvola che dovrà essere rimpiazzata. A questo punto non vi resta che sostituire la valvola corrispondente. Se non riuscite ad isolare il problema su uno specifico canale o modalità, la causa potrebbe essere la piccola valvola che alimenta le valvole di potenza dal momento che tale valvola è operativa per tutti i canali e le modalità. Anche se molto rari, i problemi legati a questa piccola valvola si verificheranno su tutti gli aspetti della perfor-mance. Se dunque non riuscite ad attribuire il problema ad una modalità o canale specifico, potreste provare a sostituire tale valvola; i problemi ad essa legati si verificano solitamente sotto forma di crepitii del suono o fruscii e ad un abbassamento del volume d’uscita e saranno presenti su tutte le modalità e canali. In alcuni casi, l’indebolimento di questa piccola valvola potrebbe provocare un’emissione sonora piatta e vuota, anche se nella maggior parte dei casi tale problema sarà causato dalle valvole di potenza.In alcuni casi effettuare una diagnosi potrebbe portar via diverso tempo; risulterà dunque molto più semplice e veloce sostituire le valvole del preamplificatore UNA ALLA VOLTA. Assicuratevi però di riposizionare le valvole nella loro posizione originale fino a quando non troverete la valvola incriminata. Noterete che le val-vole posizionate a fianco al jack INPUT risulteranno sempre più rumorose: questo perchè sono posizionate all’inizio della catena del segnale ed il loro rumore verrà amplificato a sua volta dalle valvole successive. La valvola che andrà posizionata in questo alloggiamento “in ingresso” (solitamente chiamata V1) dovrà essere la meno rumorosa. La valvola che verrà posizionata alla fine della catena del segnale del preamplificatore - subito prima delle valvole di potenza - potrà essere anche leggermente rumorosa senza però compromettere la qualità del suono. Le valvole del vostro ampli sono già state posizionate negli alloggiamenti più idonei e per questo motivo non dovrete MAI rimuoverle tutte insieme, ma sostituirle SEMPRE una alla volta. Riposizionare SEMPRE una valvola in buone condizioni nel suo alloggiamento originale. È inoltre raccomandabile di mettere l’amplificatore in STANDBY durante la procedura di sostituzione per ridurre il surriscaldamento delle valvole ed evitare la riproduzione di rumori dai coni. Ricordatevi di effettuare queste operazioni con calma e pazienza; in tal modo riuscirete a risolvere da soli la maggior parte dei problemi causati dalle valvole. È veramente un peccato dover spedire il vostro ampli in assistenza per poi scoprire che il problema era semplicemente causato da una semplice! Nel caso in cui fosse necessario spedire il vostro amplificatore, rimuovere lo chassis dal cabinet svitando i quattro bulloni montanti presenti sul fondo del top e facendo slittare all’indietro come un cassetto lo chassis. Rimuovere le valvole di potenza grandi ed annotare la loro posizione originale da sinistra a destra 1, 2, ecc. Dovrete avvi-lupparle utilizzando moltissima carta di giornale imbottita e posizionarle all’interno di una scatola più piccola che andrete poi ad inserire all’interno dell’imballo generale. Rimuovere ed avviluppare anche le valvole di rettifica. Potete lasciare le valvole del preamplificatore nel loro alloggiamento o rimuoverle ed avvilupparle a parte, annotando la loro posizione originale. Per avviluppare lo chassis, utilizzare moltissima carta di giornale in modo da creare uno spazio di sicurezza di almeno 5 centimetri tra lo chassis e la scatola di cartone. Anche la carta pluriball può andar bene, ma vi preghiamo di non utilizzare polistirolo, dal momento che durante il trasporto potrebbe sbriciolarsi e spostarsi lasciando il vostro amplificatore non protetto. Le valvole del preamplificatore solitamente non sono soggette ad esaurimento. Non è quindi una buona cambiarle senza un valido motivo. Se un problema non esiste - non aggiustatelo. Se sostituendo una valvola il problema persiste, potrebbe esserci un guasto anche su una seconda valvola. Anche se molto raramente, questa situazione potrebbe presentarsi e rendere la risoluzione del problema leggermente più complicata, ma comunque gestibile.NOTA: Se provate a picchiettare le valvole di potenza, è normale che compaia un leggero suono metallico risonante. Fino a quando una valvola non si guasterà o inizierà ad avere comportamenti anormali, potrà es-sere considerata funzionante.

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CONNETTERE ED ABBINARE L’IMPEDENZA DEGLI SPEAKER

IMPEDENZA: Collegare gli speaker in modo corretto per ottenere un carico efficiente ed assicurarsi che tutte le componenti siano in fase vi aiuterà ad ottenere il migliore sound possibile. Tale procedura non è difficile, ma prima dovete aver ben chiari alcuni aspetti legati al carico d’impedenza e di come collegarsi agli speaker per ottenere un carico resistivo ottimale.Gli ampli MESA/Boogie possono gestire in modo efficiente carichi di 4 e 8 ohm. Mai utilizzare carichi inferiori a 4 ohm quando si utilizza un amplificatore valvolare a meno che non siate assolutamente sicuri che il sistema sia in gradi di gestirli correttamente; questo potrebbe causare danni al trasformatore in uscita. Alcuni amplifi-catori sono in grado di gestire carichi di 2 ohm in modo efficiente senza causare danni (ad esempio il MESA Bass 400+). È sempre possibile utilizzare delle resistenze maggiori (ad esempio di 16 ohm) senza provocare alcun danno, ma resistenza minori potrebbero causare problemi.

ABBINAMENTI ERRATI (MISMATCH): Se si alimenta una resistenza superiore (ad esempio: un uscita da 8 ohm inviata ad un cabinet da 16 ohm), potrete notare una risposta ed un feeling leggermente diversi. Un abbinamento leggermente errato (detto anche MISMATCH) potrebbe portare un suono più scuro e morbido dotato di un volume d’uscita ed un attacco inferiori. Tale risposta è dovuta al fatto che l’ampli opererà in modo più “freddo”. In alcuni casi in cui si debbano utilizzare più cabinet, tale comportamento sarò inevitabile.

CHE IMPEDENZA HA IL MIO CABINET?: Se possedete un solo speaker, dovrete solo far combaciare l’impedenza del cono con l’impedenza dell’amplificatore. In molti casi dovrete utilizzare più speaker; sarà dunque necessario calcolare il “carico” dell’amplificatore al quale vi dovrete collegare. Esistono solitamente tre modalità di cablare più speaker tra loro:

IN SERIE: Nel momento in cui dovrete cablare (connettere) gli speaker in Serie, la resistenza degli speaker (misurata in ohm) sarà di tipo additivo - quindi collegando due speaker da 8 ohm in Serie otterrete un carico di 16 ohm.

Speaker A = 8 Ohm Speaker B = 8 Ohm

SERIE: Collegare il connettore negativo dello Speaker Aal connettore positivo dello Speaker B

POSITIVO = NEGATIVO =

BLACK SHADO

W BL

ACK SHADOW

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CONNETTERE ED ABBINARE L’IMPEDENZA DEGLI SPEAKER: (Continua)

IN PARALLELO: Se si effettua un cablaggio in parallelo, la resistenza degli speaker diminuirà. Due speaker da 8 ohm cablati (connessi) in Parallelo forniranno un carico di 4 ohm. È facile calcolare il carico risultante quando tutti gli speaker sono dotati della stessa resistenza. Non è consigliabile cablare in paral-lelo degli speaker dotati di diversi carichi (8 e 4, 16 e 8 ecc.). La formula per stabilire il carico totale di un cablaggio in parallelo è la moltiplicazione dei due carichi divisa per la somma dei due carichi - ad esempio: cablando in parallelo due speaker da 8 ohm otterrete un carico di 4 ohm. Collegare il connettore positivo dello Speaker A al connettore positivo dello Speaker B e collegare il connettore negativo dello Speaker A al connettore negativo dello Speaker B.

COMBINAZIONE DI SERIE E PARALLELO: Questa soluzione implementa il cablaggio di due set di

speaker in serie connessi in parallelo. È una buona soluzione per mantenere un carico consistente utiliz-zando speaker multipli. L’importanza di questo fattore è più evidente nel caso in cui dovrete collegare più speaker al vostro ampli prestando attenzione ad ottenere carichi totali troppo bassi.

Collegare semplicemente il connettore positivo dello Speaker A al connettore positivo dello Spe-aker C. Collegare il connettore negativo dello Speaker A al connettore positivo dello Speaker B. Poi col-legate il connettore negativo dello Speaker B al connettore negativo dello Speaker D. Infine collegate in connettore positivo dello Spea-ker D al connettore negativo dello Speaker C. 4 speaker da 8 Ohm cablati in Serie/Parallela produrranno un carico totale di 8 Ohm.

POSITIVO

Speaker A8 Ohm

Speaker B8 Ohm

NEGATIVO

CARICO TOTALE = 4 OhmBL

ACK SHADOW

BLACK SHADO

W

SPEAKER A SPEAKER B

SPEAKER C SPEAKER D

NEGATIVO

Tutti i 4 Speaker sono da 8 Ohm

POSITIVO

BLACK SHADO

W BL

ACK SHADOW

BLACK SHADO

W

BLACK SHADO

W

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1 2

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4 Ohm Cabinet

3

8 OHM 4 OHM 4 OHM

Visuale parziale del retro di alcuni ampli Mesa

Cabinet da 8 OhmMISMATCH SICURO

SCHEMA DI CONNESSIONE...Ampli a Speaker Cabinet

4 OHM 8 OHM 16 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

Cabinet da 16 Ohm

4 OHM 8 OHM 16 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

Cabinet da 16 Ohm MISMATCH SICURO

8 OHM 4 OHM 4 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

8 OHM 4 OHM 4 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

Cabinet da 8 Ohm

Cabinet da 4 Ohm Cabinet da 8 Ohm

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8 OHM 4 OHM 4 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

Cabinet da 8 Ohm Cabinet da 8 Ohm

6

Cabinet da 8 Ohm Cabinet da 16 Ohm

8

4 OHM 4 OHM 8 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

MISMATCH SICURO

8 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

SCATOLA DER.IN SERIE

8 Ohm

4 Ohm 4 Ohm

Cabinet da 4 Ohm Cabinet da 4 Ohm

4 OHM 4 OHM 8 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

SCATOLA DER.IN PARALLELO

8 Ohm

16 Ohm 16 Ohm

Cabinet da 16 Ohm Cabinet da 16 Ohm

9

4 OHM 4 OHM

7 SCHEMA DI CONNESSIONE...Ampli a Speaker Cabinet

CONNESSIONE CORRETTA

CONNESSIONE CORRETTA

CONNESSIONE CORRETTA

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4 OHM 4 OHM 8 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

Cabinet da 8 Ohm Cabinet da 8 Ohm

SCATOLA DER.IN SERIE

16 Ohm

8 Ohm 8 Ohm

Cabinet da 8 Ohm

10

MISMATCH SICURO

12

4 OHM 4 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

Cabinet da 16 Ohm Cabinet da 16 Ohm

11

8 OHM

Cabinet da 8 Ohm

Cabinet da 16 Ohm Cabinet da 16 Ohm

4 OHM4 OHM8 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

SCATOLA DER.IN PARALLELO

8 Ohm

16 Ohm 16 Ohm

SCHEMA DI CONNESSIONE...Ampli a Speaker Cabinet

CONNESSIONECORRETTA

MISMATCH SICURO

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4 OHM 4 OHM 8 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

Cabinet da 8 Ohm Cabinet da 8 Ohm

SCATOLA DER.IN SERIE

16 Ohm

8 Ohm 8 Ohm

Cabinet da 16 Ohm

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MISMATCH SICURO

SCHEMA DI CONNESSIONE...Ampli a Speaker Cabinet

4 OHM4 OHM8 OHM

Visuale parziale del retro dell’ampli

Cabinet da 16 Ohm Cabinet da 16 Ohm

SCATOLA DER.IN PARALLELO

8 Ohm

16 Ohm 16 Ohm

Cabinet da 16 Ohm

MISMATCH SICURO

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Con le dovute scuse ad amici e parenti provenienti dall’isola di smeraldo, la battuta che seguirà è dedicata alla memoria di Spec McAuliff e Fae (Rafael) McNally, due veri grandi!Come suggerito dai nomi stessi, i termini Diode, Triode e Pentode indicano il numero di elementi contenuti all’interno di una valvola (due, tre o cinque). Tutte le valvole necessitano inoltre della presenza di un fila-mento o di un calorifero non compresi in tale conto. Il suo scopo è eccitare gli elettroni dal rivestimento del catodo alzando la temperatura in modo da farli evaporare dal materiale di rivestimento ricco di elettroni fino a formare un nube di elettroni liberi nello spazio vuoto che circonda il catodo.Anche se il termine filamento e calorifero sono spesso utilizzati in modo intercambiabile, esistono delle dif-ferenze specifiche: un filamento è un catodo alimentato direttamente dove il rivestimento del catodo viene applicato direttamente all’elemento riscaldante. Un esempio possono essere i diodi rettificatori gemelli 5U4 e le valvole di amplificazioni triodi 300B. Il calorifero, d’altro canto è un elemento surriscaldante separato rispetto al catodo ed è solitamente inserito all’interno del manicotto tubulare del catodo. Un esempio sono le valvole di amplificazioni triodi 12AX7 e le valvole a corrente irradiante pentodi 6V6 o EL84. In tutti i casi, questo elemento essenziale della struttura di ciascuna valvola è chiaramente visibile, specialmente nel momento in cui l’elemento surriscaldante diventerà rosso incandescente.Il catodo dunque dovrebbe essere considerato il primo elemento dal momento che è funge da sorgente di elettroni. La parola stessa deriva dal greco e letteralmente significa “completamente ridotto” ed implementa un senso di origine centrale - come a rappresentare il centro della terra dal quale ha origine il vostro suono. Possiamo dire che un appassionato di audiofilia proverà un senso positivo di catarsi e che la sua anima verrà purificata nel momento in cui il suo sistema lo trasporterà nel Nirvana dell’audio. L’unico problema relativo a questa visione positivista è che il catodo, sfortunatamente, sia negativo... almeno da un punto di vista elettrico. Questo fattore non è però difficile da ricordare dal momento che qualsiasi musicista o au-diofilo ha dovuto anche subire la ben più comune catarsi negativa provocata dalla traumatica riemersione emozionale accompagnata da urla e frustrazione.Una volta scaldati, gli elettroni intrinsicamente negativi non saranno altro che piccoli elementi energetici quasi privi di massa. Di conseguenza potranno essere accelerati quasi istantaneamente per iniziare il loro viaggio all’interno dello spazio vuoto ad una velocità di poco inferiore a quella della luce. Data la natura del-la loro carica negativa, tenderanno a respingersi l’un l’altro provocando nella nube di elettroni che circonda il catodo diverse spinte e gomitate per poter mantenere la giusta distanza tra loro... a meno che non si presenti un’attrazione forte ed universale proveniente dal mondo esterno.Provate ora ad immaginare un gruppo di Irlandesi sub-atomici sgomitanti e di pessimo umore, imbronciati e minacciosi che non vogliono aver nulla a che fare l’uno con l’altro. Inserite ora una forte attrazione, come ad esempio un bar aperto al pubblico, e potrete facilmente visualizzare un rapido ed ordinato movimento dell’intero gruppo verso un’unica direzione. Questo è quello che accade quando si introduce all’interno dello spazio vuoto un elemento dotato di carica positiva chiamato anodo o placca.La placca è quell’ampio elemento metallico chiaramente visibile attraverso il vetro di una valvola ad elettro-ni. È l’elemento più esterno presente all’interno della struttura di una valvola circondando tutti gli altri ele-menti. Il catodo è posizionato al centro ed irradia elettroni verso l’esterno. Con l’aumentare della carica di voltaggio positiva applicata alla placca, l’attrazione degli elettrodi che circondano il catodo aumenterà e se tra essi non è presente un elemento, tale flusso verso la placca diventerà completamente disinibito... come se si rimuovessero le porte del bar offrendo consumazioni gratuite alla folla di burberi Irlandesi. Mentre gli elettroni fluiscono verso la placca, la carica spaziale verrà continuamente alimentata dalla costante “ebolli-zione” del catodo ricco di elettroni come se altri Irlandesi impazienti prendessero il posto di quelli già serviti al bancone del bar - fino a quando l’intero villaggio non sarà deserto.Ora, da dove provengono? Una volta una gentile ed elegante signora mi mostrò come ravvivare uno champagne ormai sgasato introducendo un chicco di uva passa nel bicchiere. Si verificò all’istante un drammatico e rapido incremento dell’effervescenza tramite l’inserimento di tale elemento catodico. Migliaia di piccole bollicine apparvero all’improvviso - continuando a fluire dal chicco d’uva. Naturalmente le bollici-ne erano provocate del gas dissolto nella bevanda, ma questa analogia consente di visualizzare facilmente gli elettroni sciolti e vincolati dissolti nel ricco rivestimento del catodo mentre prendono vita stimolati dalla superficie di surriscaldamento.Ma torniamo ora al nostro flusso di elettroni. Se gli elettroni vengono attratti con forza da una placca con carica positiva, saranno di conseguenza respinti da una placca con carica negativa. Quindi, applicando una corrente alternata - come quella prodotta da un trasformatore - alla placca, gli elettroni fluiranno unicamen-te solo nei periodi di tempo in cui la placca sarà caricata positivamente. Nei periodi in cui la placca avrà una carica negativa, il flusso di elettroni si arresterà e la nube di elettroni andrà a comprimersi nell’area intorno al catodo.

TRIODI, PENTODI ED IRLANDESI:

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TRIODI, PENTODI ED IRLANDESI:(Continua) Quindi una valvola diode - una dotata di un catodo e di un anodo - viene per lo più utilizzata per rettificare la corrente alternata in corrente diretta facendola fluire senza alcun impedimento, ma in un’unica direzione. Questo spiega anche la rigorosità applicata all’orario di chiusura dei pub Irlandesi: in una normale giornata, il flusso del traffico è altrettanto privo d’impedimenti ed unidirezionale e questo processo andrà a rettificare negativamente la giornata lavorativa. Inutile dire che nessuno però lascerà il locale fino a quando l’atmosfera intorno al bar emanerà una carica positiva. TRIODI: Questa sezione prosegue il trattato tecnico relativo all’analisi del lavoro nei pub Irlandesi, ma

per semplificare la vita ai profani, verrà spiegato con un’analogia comparativa della tecnologia delle val-vole. Entriamo nel bar già citato - birra gratis e niente porte. Scoprirete che un certo livello di controllo sul flusso potrebbe risultare necessario e vantaggioso. Proprio per questo motivo sono state inventate le porte oscillanti dei saloon aperte sia di sopra che di sotto. Tali porte verranno posizionate subito dopo la griglia di controllo della valvola e si presentano sotto forma di una bobina vagamente frastagliata composta da un sottile filo e posizionata tra il catodo e la placca.In un sistema Triode la placca sarà sempre caricata positivamente con un alto voltaggio D.C. e anche se la griglia andrà ad ostacolare il percorso, gli elettroni con carica negativa potranno ancora avvertire la forte attrazione - esattamente come gli Irlandesi possono vedere l’interno del bar anche con le porte chiuse. Conoscono benissimo i piaceri che li attendono al di la di tale barriera, ma per arrivare all’agogniata meta dovranno superare l’influenza negativa che controlla l’accesso. Questa influenza negativa viene anche chiamata Bias. In termini di elettronica, questo vuol dire che la griglia è dotata di un voltaggio negativo leg-germente maggiore rispetto alla carica degli elettroni. Maggiore sarà la carica negativa del Bias, maggiore sarà l’azione di neutralizzazione dell’attrazione della placca respingendo gli elettroni nuovamente verso il catodo.Gli Irlandesi possono essere anch’essi carichi di Bias, ma a meno che non siate anche voi, questo tipo di Bias potrebbe essere molto difficile da capire. L’effetto però è simile: con l’aumentare della negatività del bias, aumenterà di conseguenza l’impedimento all’avanzata. In termini generali, il Bias elettronico della gri-glia è più semplice da però da sovrastare per due motivi: primo, il Bias è impostato - come le porte del bar - per consentire un passaggio regolato. Secondo, la griglia copre solo una piccola parte di spazio, come nelle ante delle porte del bar che consentono di vedere comodamente l’interno. A differenza della placca che è solida, la griglia è simile alla molla a spirale di un materasso. È in grado di creare un campo repellen-te, ma per lo più è costituita da spazio vuoto compreso tra le ampie maglie della griglia. È molto semplice controllare gli elettroni mentre transitano attraverso il campo di forza della griglia: modificando leggermente il voltaggio della griglia si otterrà un significativo effetto sul livello del flusso di corrente... e questo è alla base del concetto di AMPLIFICAZIONE: una piccola carica voltaica applicata alla griglia in grado di provo-care un’ampia variazione del flusso di corrente verso la placca.Lo scopo delle porte oscillanti del bar è simile a quello della griglia, vale a dire un momento di tregua che consente però di ammirare la ricompensa da essa celata. L’esitazione il più delle volte porta alla tentazio-ne, ma nonostante tutto, alcuni di questi impavidi Irlandesi dopo un’attenta riflessione decidono di tornare più tardi. Molti rimangono fermi ed aspettano ad entrare. Questo è lo scopo di queste porte: evitare che tutti entrino nel bar nello stesso momento - ed è per questo che vengono utilizzate queste porte da saloon, per trasmettere l’influsso attrattivo del bar anche all’esterno ed amplificare il flusso ed l numero di clienti.

PENTODI: In alcuni casi però, le porte del bar - anche quelle stile saloon - risultano essere troppo effi-cienti, lasciando fuori dal locale troppi clienti. Si è dovuto dunque trovare un modo per aumentare il potere d’attrazione del bar e surclassare la resistenza creata dalle porte. E così nacque la cameriera dei cocktail. Anche in questo caso l’idea è stata ispirata dal funzionamento delle valvole. Si scoprì che in alcuni tipi di valvole, in particolare quelle di grandi dimensioni, la distanza dalla placca era troppo grande e che non era in grado di attirare un numero sufficiente di elettroni attraverso l’influenza negativa offerta dalla griglia di controllo. Venne così inserita un’altra bobina di controllo formata da un cavo sottile e posizionata tra la prima griglia e la placca. Tale griglia reticolare venne fornita di una carica altamente positiva, agendo come una sorta di “esca” per la placca.In valvole accuratamente progettate come le EL84 o le 6V6, le maglie della griglia reticolare sono alline-ate con precisione in modo da replicare la griglia di controllo. In questo modo gli elettroni che subiscono la spinta della griglia di controllo verranno allineati nel momento in cui passeranno attraverso le maglie interne della griglia reticolare... per poi scoprire di essere state ingannate! Una volta superata la griglia di controllo in direzione della griglia reticolare scopriranno che... non c’è quasi nulla. Il percorso sul quale si trovano li ha semplicemente allineati per passare ATTRAVERSO gli spazi delle maglie della griglia reticola-re. Per cui l’illusione di un incontro ravvicinato si trasforma in un semplice passaggio al volo - ed una volta superato questa fase, nulla li potrà più fermare. L’influenza della placca avrà la meglio e - essendo di solido metallo e dotata della più elevata carica positiva - diventerà la meta finale del gruppo di elettroni.

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PENTODI: (Continua) Allo stesso modo la cameriera - visibile attraverso le porte del locale - si comporte-rà nello stesso ingannevole modo rinforzando l’attrazione verso il suo bar posizionandosi tra la porta ed il bancone, fungendo da esca per attrarre i clienti attraverso l’influenza negativa della porta. Una volta oltre-passata la soglia del locale però, pochissimi Irlandesi riusciranno ad entrare in contatto con la cameriera dato che, per ovvie ragioni, la ragazza - come la griglia reticolare - non si rivelerà che una semplice illusio-ne. Giunti a questo punto però, la potente attrazione esercitata dal bancone del bar prenderà il sopravvento convincendo i clienti ad assemblarsi intorno ad esso, ben felici di essere giunti all’agogniata meta.Se siete riusciti a seguire tutti i passaggi fino ad ora elencati, avrete notato che manca ancora un elemento per raggiungere i cinque necessari per costruire un Pentode. Quest’ultimo elemento è costituito da una coppia di schermi di contenimento dell’irradiazione caricati negativamente che consentono di indirizzare il flusso direttamente verso la placca. Esattamente come una hall d’ingresso che impedisce di ritrovarsi invo-lontariamente nel bagno degli uomini.Una volta raggiunto il bar, il circuito sarà completato ed il processo nutrimento dell’anima sublimerà nella sua magia rituale. I Bias sono stati superati, le illusioni sono svanite, e gli spiriti si elevano dal momento in cui quelli che erano dei burberi Irlandesi sono ora stati gratificati dalla cordiale e calorosa amicizia mentre si godono la musica.Porgendo i nostri più calorosi ringraziamenti agli abitanti della terra dei Leprecauni, abbiamo così concluso la nostra piccola diversione dedicata ai meccanismi alla base di un bar.

Articolo scritto da Randall SmithDesigner / Presidente

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Grazie per aver riposto la vostra fiducia in un amplificatore MESA/Boogie. Vi auguriamo di potervi divertire per molti anni con i suoni offerti da questo strumento interamente valvolare di produzione artigianale.

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