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MERIDIANO 16 N.10 del 31.5.2007 di ìi più (soprattutto gli i e funzionante de- incapaci di gestire lica o i capaci solo cosa propria (a i numero), dovreb- mi non un giro, ma Ila loro vita, vistele i fornite ed i penosi jti. oro, non conoscen- asa il pudore, o non requisito neces- )porsi all'elettorato mbra non chieder- lorno spostano più iella decenza, tra- ; cosa pubblica in familiare, tribale, il ed il dovere in cosa i non ha potere per stato (penoso) dei penoso è non rea- dersene nemmeno onna ci aiuti, dal ri- e nascosto dove è poter utilizzare nel •ossima estate per calura cittadina! A i è stata anche ce- ìanta Messa per i o il pranzo, ricco di , infine, si è allieta- gio con musiche, ^polari. a nffi pneta comunae le Torremaggiore. Si è conclusa la due giorni degli Scout e le Guidedell'AGESCI di Torremag- giore (gruppi Torremaggiore 1 e Torremaggiore 2) presso la Pine- ta Comunale che ora ha un nuo- vo nome: "Parco Pineta Comuna- le - BADEN POWELL - fondato- re dello scoutismo". E' stata pro- prio l'intitolazione della pineta co- munale al fondatore dello scoutismo il momento clou della due giorni che si è affiancata alla manifestazione nazionale "Noi, voi, tutti... in piazza...". Sabato 19 maggio gli esploratori e le gui- Giungla di Kipling. Alla sera c'è stato il fuoco di bivacco con la partecipazione di ragazzi esterni all'associazione, ex-scout torna- ti per l'occasione anche da fuori (qualcuno da Torino), genitori e, owiamente i ragazzi dei due grup- pi. Domenica 20 maggio, c'è sta- ta l'attività "Noi, voi, tutti... inpiazza" che ha visto i lupetti e lupette coinvolgere i cittadini di Torremaggiore da O a 80 anni nel- l'esprimere un loro sogno e nel- l'invito a raggiungere i lupetti pres- so il neo "Parco Baden Powell". de (ragazzi dai 12 ai 16 anni) e i roverelescolte(16-19/21 anni) hanno montato il campo scout al- l'interno della pineta comunale con le loro classiche costruzioni fatte di pali di castagno e funicelle e con le immancabili tende. E' stata montata l'alzabandiera, pre- parato il fuoco di bivacco, allesti- ta la mostra fotografica sulla sto- ria di tutti i gruppi scout AGESCI della zona "Alto Tavoliere" (Torremaggiore, San Severo, Le- sina, Serracapriola, Sannicandro Garganico, Apricena). Anche i lupetti e le lupette (7/8 - 11/12 anni) erano presenti e hanno dato vita a una delle loro attività di gio- co ambientate sul Libro della Gli esploratori e le guide hanno dato un contributo nella pulizia della Pineta Comunale i rover e le scolte hanno preparato il mo- mento comunitario della celebra- zione eucaristica . Alla celebra- zione, presieduta don Mario Francescano assistente diocesano della zona AGESCI Alto Tavoliere, sono intervenuti i gruppi AGESCI, tantissima gen- te, l'associazione Misericordie d'Italia con i ragazzi e le persone portatrici di handicap che l'asso- ciazione segue e assiste, i capi scout dei gruppi di Lesina e San Severo 2 e 3, il Sindaco di Torremaggiore, Alcide Di Pumpo, e gli Assessori Lamedica, Vene- ziano, Di lanni, Matarese e una folta schiera di amministratori e consiglieri comunali. Tantissima quindi la gente presente e la com- mozione specialmente nel mo- mento in cui è stata scoperta la targa che intitolava la Pineta co- munale a Baden Powell. A Sco- prire la targa insieme al Sindaco Alcide Di Pumpo, Giuseppe Guerra capo scout di Torremaggiore che ha dedicato la sua vita, fin dagli anni 50 allo scoutismo cittadino. Giuseppe Guerra ha ringraziato l'Ammini- strazione Comunale per aver con- cesso quest'area così importan- te allo scoutismo, chiedendo alla stessa un impegno forte percustodir la e migliorarla. Il Sin- daco, Alcide Di Pumpo, ha di- chiarato: "Ringrazio lo scautismo per quello che ha fatto nei cento anni da quando è nato nel mon- do, ma anche per quanto ha fat- to, da quasi 60 anni, sta facendo e farà per la nostra città. Un mo- vimento che basa - ha prosegui- to il Sindaco - il proprio lavoro educativo sulla fratellanza, la so- lidarietà, il rispetto della persona e dell'ambiente, l'esistenza di Dio, non può che esistere per al- tri e altri 100 anni ancora. BadenPowell vi ha lasciato un mandato dicendovi 'lasciate il mondo migliore di come lo avete trovato' - ha concluso il Sindaco Di Pumpo - ebbene, sono sicuro che ne farete tesoro e ne fate te- soro per cui so che la pineta co- munale intitolata a Baden Powell sarà uno stimolo maggiore per voi scout e guide di Torremaggiore per preservarla e nell'aiutare la- città a rispettarla. Grazie Ancora e auguri". La cerimonia carica di forti emozioni si è conclusa con l'omaggio fatto dall'AGESCI alia Città di Torremaggiore dell'opera omnia degli scritti educativi di Baden Powell. (cs)

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MERIDIANO 16 N.10 del 31.5.2007

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cosa propria (ai numero), dovreb-mi non un giro, maIla loro vita, vistelei fornite ed i penosijti.oro, non conoscen-asa il pudore, o noniù requisito neces-)porsi all'elettoratombra non chieder-lorno spostano piùiella decenza, tra-; cosa pubblica infamiliare, tribale, iled il dovere in cosai non ha potere per

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onna ci aiuti, dal ri-e nascosto dove è

poter utilizzare nel•ossima estate percalura cittadina! Ai è stata anche ce-ìanta Messa per io il pranzo, ricco di, infine, si è allieta-gio con musiche,^polari.

a

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pneta comunaele

Torremaggiore. Si è conclusala due giorni degli Scout e leGuidedell'AGESCI di Torremag-giore (gruppi Torremaggiore 1 eTorremaggiore 2) presso la Pine-ta Comunale che ora ha un nuo-vo nome: "Parco Pineta Comuna-le - BADEN POWELL - fondato-re dello scoutismo". E' stata pro-prio l'intitolazione della pineta co-munale al fondatore delloscoutismo il momento clou delladue giorni che si è affiancata allamanifestazione nazionale "Noi,voi, tutti... in piazza...". Sabato19 maggio gli esploratori e le gui-

Giungla di Kipling. Alla sera c'èstato il fuoco di bivacco con lapartecipazione di ragazzi esterniall'associazione, ex-scout torna-ti per l'occasione anche da fuori(qualcuno da Torino), genitori e,owiamente i ragazzi dei due grup-pi.

Domenica 20 maggio, c'è sta-ta l'attività "Noi, voi, tutti...inpiazza" che ha visto i lupetti elupette coinvolgere i cittadini diTorremaggiore da O a 80 anni nel-l'esprimere un loro sogno e nel-l'invito a raggiungere i lupetti pres-so il neo "Parco Baden Powell".

de (ragazzi dai 12 ai 16 anni) e iroverelescolte(16-19/21 anni)hanno montato il campo scout al-l'interno della pineta comunalecon le loro classiche costruzionifatte di pali di castagno e funicellee con le immancabili tende. E'stata montata l'alzabandiera, pre-parato il fuoco di bivacco, allesti-ta la mostra fotografica sulla sto-ria di tutti i gruppi scout AGESCIdella zona "Alto Tavoliere"(Torremaggiore, San Severo, Le-sina, Serracapriola, SannicandroGarganico, Apricena). Anche ilupetti e le lupette (7/8 - 11/12anni) erano presenti e hanno datovita a una delle loro attività di gio-co ambientate sul Libro della

Gli esploratori e le guide hannodato un contributo nella puliziadella Pineta Comunale i rover ele scolte hanno preparato il mo-mento comunitario della celebra-zione eucaristica . Alla celebra-zione, presieduta don MarioFrancescano assistentediocesano della zona AGESCIAlto Tavoliere, sono intervenuti igruppi AGESCI, tantissima gen-te, l'associazione Misericordied'Italia con i ragazzi e le personeportatrici di handicap che l'asso-ciazione segue e assiste, i capiscout dei gruppi di Lesina e SanSevero 2 e 3, il Sindaco diTorremaggiore, Alcide Di Pumpo,e gli Assessori Lamedica, Vene-

ziano, Di lanni, Matarese e unafolta schiera di amministratori econsiglieri comunali. Tantissimaquindi la gente presente e la com-mozione specialmente nel mo-mento in cui è stata scoperta latarga che intitolava la Pineta co-munale a Baden Powell. A Sco-prire la targa insieme al SindacoAlcide Di Pumpo, GiuseppeGuerra capo scout diTorremaggiore che ha dedicato lasua vita, fin dagli anni 50 alloscoutismo cittadino. GiuseppeGuerra ha ringraziato l'Ammini-strazione Comunale per aver con-cesso quest'area così importan-te allo scoutismo, chiedendo allastessa un impegno fortepercustodir la e migliorarla. Il Sin-daco, Alcide Di Pumpo, ha di-chiarato: "Ringrazio lo scautismoper quello che ha fatto nei centoanni da quando è nato nel mon-do, ma anche per quanto ha fat-to, da quasi 60 anni, sta facendoe farà per la nostra città. Un mo-vimento che basa - ha prosegui-to il Sindaco - il proprio lavoroeducativo sulla fratellanza, la so-lidarietà, il rispetto della personae dell'ambiente, l'esistenza diDio, non può che esistere per al-tri e altri 100 anni ancora.BadenPowell vi ha lasciato unmandato dicendovi 'lasciate ilmondo migliore di come lo avetetrovato' - ha concluso il SindacoDi Pumpo - ebbene, sono sicuroche ne farete tesoro e ne fate te-soro per cui so che la pineta co-munale intitolata a Baden Powellsarà uno stimolo maggiore per voiscout e guide di Torremaggioreper preservarla e nell'aiutare la-città a rispettarla. Grazie Ancorae auguri". La cerimonia carica diforti emozioni si è conclusa conl'omaggio fatto dall'AGESCI aliaCittà di Torremaggiore dell'operaomnia degli scritti educativi diBaden Powell.

(cs)

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TORREMAGGIORE

C O HC ERTODELLA REPUBBLICAdi Severino Carlucci (senior)

II tradizionale "Concerto della Repubblica", che abitualmenteveniva rappresentato di fronte ad un pubblico comodamente se-duto dinanzi al Palazzo di Città, quest'anno ha subito una va-riante in data, in luogo ed in esecutori, poiché la Festa dellaRepubblica è coincisa con il primo giorno della Festa in onoredel Patrono San Sabino. Il concerto è stato anticipato di ungiorno ed eseguito nel Teatro Comunale "LuigiRoss?'.Agli esecutori forestieri è stata preferita l'Orchestra di fiati dellocale Liceo Musicale "Luigi Rossi", composto da docenti edallievi dello stesso istituto musicale.Ha diretto il complesso il M°. Nazario La Piscopia, mentremerita una doverosa segnalazione il giovanissimo GiuseppeNesta, che da ex ragazzo prodigio dello strumento tromba,ora è diventato insegnante nel locale liceo e membro, per con-corso, della Filarmonica di Roma.Dopo un breve discorso del Sindaco Alcide Di Pumpo e delsaluto dell'Assessore alla Cultura sig.ra La Medica, il dr. LuigiCiavarella, Direttore del Civico Liceo Musicale, ha ricordato lefigure dei compianti Pasquale Ricciardie Peppino Barbieri, suoipredecessori nell'incarico. Ha, poi, illustrato la composizione ela funzionalità dei vari componenti e del maestro del complesso.Lo spettacolo musical-canoro è stato presentato dal docentetrombettista Antonio Carretta che ha illustrato nel loro svol-gersi i vari brani in esecuzione, soffermandosi di volta in volta atratteggiare il brano stesso ed il curriculum dell'esecutore.La manifestazione è iniziata con l'esecuzione dell'Inno diMameli, dopo il quale il pubblico ha tributato calorosi e con-vinti applausi alla fine dell'esecuzione dell'intermezzo dellaCavalleria Rusticana e la Marcia di Radetzky, con il tradi-zionale accompagnamento ritmico del battimani.L'esibizione dei cantanti lirici è stata di buon gradimento.Il soprano Brigitta Maya Picco, nata in Svizzera e reduce dinumerosi concerti tenuti in diverse parti del mondo, ha eseguito,da par suo, brani della Traviata, del Trovatore, terminando conuna canzone inglese, accompagnata dalla tromba di AntonioCarretta e dal piano di Antonio Circelli.Il pubblico è rimasto oltremodo estasiato dall'esecuzione,con la sua voce robusta, di due brani tratti dal Barbiere diSiviglia e dalla Cavalleria Rusticana offerta dallamezzosoprano Concetta D'Alessandro, non nuova alpalcoscenico del Teatro "L. Rossi'.E' stato più volte chiamato al proscenio il tenore Alexander Brown,nato in Egitto da padre scozzese e da madre italiana, ogni qualvoltaeseguiva un brano, vuoi dal Rigoletto, vuoi dal Trovatore.Il clou della serata si è avuto con l'esecuzione orchestraledel "Preludio" della verdiana Traviata e del trio nel "brindi-si" dello stesso capolavoro verdiano.La manifestazione si è conclusa con un arrivederci ai gior-ni 7 - 8 e 9 giugno nei quali, presso l'Oratorio San DomenicoSavio, il Civico Liceo Musicale darà un saggio sul grado diinsegnamento raggiunto.

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i del " Concerto della Repubblica la sera del primo di

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Il

Con il " Gonco.rto della iteputTbìica " svoltosi nel Se atro Luigi rloa; i si è dato l'av-

vio di solenni festeggiamenti in onore di 8an ballino,Patrono di Torremaggiore e poi-ché il sabato uue di giugno,giorno dedicato alla Processione del Santo coincide con -

quello della data della fondazione della Repubblica Italiana,la Procesp.ione è statarimandata al lunedì Seguente per dar mouOjnel rispetto della tradizione,di consegna-

re ai diciottenni ec alle diciottenni un attestato ed una copia nella. Costituzione

uella ìtepulDlalica italiana.Belle fotografie sot-ooatanti : due diciottenne che ricevono dal ainuaco l'atte-

stato e la copia della Costituzione.

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Alla manifestazione indetta per celebrare la Festa uella Kepub'blica hanno parte-

cipato perché ufi: icialmente invitate una rappresentanza della Puglia dell 'Associa-

zione i'<asionale dei Granatieri di ci^rdegna ed una nutrita rappresentanza della lo-

cale Asr-ociaiiionc per la Croce Rossa.Gli ex Granatieri di ^ardegna con le rispettive " colonnelle " ed imbaverà,ti con

i " Bianchi Alanari ",oltre ai torremaggioresi,sono intervenuti da Bari,da Gorato,

da H.UVO di Puglia 5 da Mie tra e da Apri cena.

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PAG. 4 MERIDIANO 16 N.11 del 14.6.2007

Torremaggiore: ilricordo di Pasquale

Rie ciarde! I i

Pasquale Ricciardelli

di Severino CarlucciTorremaggiore. Sono degne di

essere rappresentate in una ma-nifestazione teatrale alcune pa-gine scelte del libro "FolkloreTorremaggiorese" del prof. Pa-squale Ricciardelli, decedutopoco meno di un mese fa. Latrasposizione teatrale di unostralcio della nostra traduzionefolkloristica, di cui è ricco il libro,è avvenuta grazie all'adattamen-to fatto dal dr Walter Scudero,non nuovo a questo tipo di spet-tacolo da lui ideato.

Dopo un breve intervento delsindaco Alcide Di Pumpo e del-l'assessore alle Politiche SocialiEnrico Veneziano, Walter Scude-ro, rifacendosi più che altro all'idio-ma vernacolare torremaggioreseche costituisce l'asse portantedel libro di Ricciardelli, ha illustra-to questo suo progetto artisticointercalando la lettura sommariadi alcune pagine del libro con larappresentazione scenica. Perraggiungere l'effetto che il progettosi prefiggeva si è avvalso della col-laborazione del chitarrista M.oMichele Faienza, della cantantedialettale Barbara Manuppelli,delia fine dicitrice MariiùPiccolantonio e dell'ottimo parla-tore dialettale Felice Ametta. Tut-to quello che è stato tramandatodi generazione in generazione,r.nmp \/ipno rinrirtalr» noi cnttntì-

tolo, è stato portato sulla scena,sia per quanto riguarda la partecantata che qyella recitata. Almomento non ci è dato conosce-re per quale motivo alcune com-posizioni dialettali del libro, chepotevano essere cantate, sonostate recitate, mentre sono statirecitati i versi di alcune canzonet-te. Lo si deve alla espressa vo-lontà del Ricciardelli oppure al-l'adattamento operato daScudero?

Comunque lo spirito del folkloretorremaggiorese, trasposto dalloscritto alla recita, ha avuto il suoeffetto sul colto e folto pubblicoche gremiva il teatro "Luigi Ros-si", che ha racepito il messaggiotrasmesso da Autore e Adattato-re attraverso musici e dicitori,contraccambiando con calorosiapplausi. A spettacolo ultimatoRicciarda Ricciardelli, figlia delloScomparso, ha voluto ringrazia-re personalmente e pubblicamen-te quanti si sono prodigati peronorare il lavoro e la memoria delsuo illustre genitore, in particolarmodo la Civica Amministrazione,che ha patrocinato la pubblicazio-ne del libro "Folklore Torremag-giorese", che è stato distribuitogratuitamente a chiunque lo ri-chiedesse. Del libro di Ricciardellici proponiamo di fare una recen-sione critica quanto prima.

rl\tivfirrP

DIALETTI DAUNI: parte terza

Folklore torremaggiome(testo dialettale, con traduzione e commento)

(Letteratura e tradizioni: canti religiosi e profani, serenate, nenie,racconti, superstizioni, aneddoti e filastrocche, motteggi paesani, giochie passatempi, indovinelli e brindisi, cucina e soprannomi, con Appendicee partiture musicali, preceduti da cenni storici su Torremaggiore)

Con il patrocinio della Città di TorremaggioreAssessorato alle Politiche Sociali

||!> , della Regione Puglia.

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Cartacei SeverinoVia Marsala, 104

7l017Torremaggiore-Fg

Direttore Responsabile: Tonino Del Duca. Redazione, Amministrazione e Pubblicità: EDISTAMPA via Donatelle, 44LUCERA fax e tei. 0881.548481. P. IVA 00994420719. Abbonamento annuale 22 numeri: ordinario 15,00, benemerito 30,00,sostenitore, enti ed associazioni 51,00. ccp 10772713. Tariffe pubblicità b/n e avvisi: ,. 3,70 a mm. di colonna + IVA. Per leposizioni di rigore aumento dal 30 al 70%. Anno XXII n.12 (509) del 28.6.2007. Prezzo: e 0,70

Poste Italiane spa- Spedizione in A.P.DL 353/2003 (L 27/2/2004 n.46) arti,comma 2, DCB FOGGIA

nostro

meridiano16.com

^informazione

afe i

Folklore paesano diTorremaggiore PAG. 2

di Severino CarlucciTorremaggiore. Pubblicato po-

stumo il libro "Folkloretorremaggiorese" del compiantoPasquale Ricciardelli rende per-plesso il lettore fin dal disegnoriportato in copertina che oltre aicampi ed all'abitato riproduce unaratro a spinta...

Forse l'Autore, ignaro del fattoche la pistolicchia, la francesotta,la filoterra ed il bivomere eranotrainati da un quadrupede, nellasua "licenza disegnatoria" ha vo-luto simboleggiare che era l'ara-tro l'attrezzo agricolo più adope-rato.

In questo saggio critico sull'ul-timo libro del Ricciardelli ho pre-senti tre cose: Pasqualino era per

lo ritengo di sì, altrimenti nonavrebbe aggiunto confusione aconfusione riportando nel suo li-bro che la Fontana venne edifica-ta dai Benedettini, che il"codacchio" deriva da "coda", chela torre centrale del castello ènormanna, che la Chiesa del Ritosia stata edificata dai Saraceni,che le torri del nostro StemmaComunale ammontano a tre an-ziché a quattro: la Torre Maggio-re, Merlata e munita di portonecon sopra altre torri minori an-ch'esse merlate e cioèCantigliano, Fiorentino eDragonara e non avrebbe postele sorgenti del Canale Radicosada Ponterotto, sul Fortore neipressi di Melanico.

ta i canti eccetera in dialettotorremaggiorese ma sbagliaquando attribuisce loro una pa-ternità torremaggiorese perchéessi erano originati nelle Masse-rie frequentate durante i lavori dipunta da lavoratori e lavoratriciprovenienti dagli abitati del Cir-condario.

Gran parte dei racconti riporta-ti nel libro me li ha raccontati miaMadre quando, nelle serate d'in-verno, seduto attorno allo"sciucapanni" poggiato sul"peterascjere" mi riscaldavo alcalore del focolare domesticomagari dopo una giocata a "mazze Ilick" o a '"ntingaloo" con i coe-tanei.

Altri racconti, quelli che

una affinità con le parlateabruzzesi, cosa, questa, chemerita una mia personalepuntualizzazione. In un mio librosul dialetto di Torremaggiore ripor-to che sono tre le correnti foneti-che che interessano il compren-sorio della Provincia di Foggia: il"Transumantico" dal Gran Sassoal Golfo di Tarante; il"Napoletanico" nella parte aonen-

gime finiva al confino o in prigio-ne.

E veniamo ai soprannomi ripor-tati nel libro in ordine alfabetico.

E' mio dovere precisare che il"soprannome" differenzia tra loroi rami di alcune famiglie portantilo stesso casato, che il nomigno-lo è personale e viene affibbiatoal soggetto per una somiglianzà.i ma fra^P a li

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lorremaggiore è il Paese dovessono nato e dove sono sepolti imiei Genitori ed i miei Antenati eche la materia principale che co-stituisce l'ossatura del libro — ildialetto torremaggiorese — l'hotrattata con cognizione di causae secondo "scienza e coscienza".

Per quanto riguarda i "Cennistorici" il Ricciardelli soltantonelle prime battute fa una distin-zione tra Ja "Turris Maioris" e la"Terrae Maioris" poi confondel'una con l'altra offrendo così ildestro a certi "storici" o presuntitali di aggiungere confusione aconfusione fino ad arrivare ad uncerto corteo senza né capo e nécoda che non ha niente a chevedere né con la Storia e né conia città di cui porta il nome. Par-lando poi del "Monasterium TerraeMaioris" egli omette di dire cheera un "lenimento" e non una co-struzione la quale era una badiache ospitava l'Abate per cui i"casali ante vestrumMonasterium" erano situati al difuori e non all'interno deltenimento monasteriale. Possi-bile che Pasqualino, che riassu-me queste notizie da don lacovellie da don Leccisotti, non abbialetto i libri che consigliava a meda lui ritenuto uno dei tre più as-sidui frequentatori della Bibliote-ca comunale assieme a MicheleFuiano ed a Mario Leccisotti ?

Possibile mai che alla sua at-tenzione siano sfuggite il conte-sto della lapide posta sul cam-panile di San Nicola e quello del-le architravi della stessa Chiesa?

E veniamo all'ossatura del li-bro: la "PARLATA", ovverosia ildialetto torremaggiorese, chePasquale Ricciardelli riporta dalverbo alio scritto "canti, racconti,filastrocche, passatempi e so-prannomi"; si tratta senza dubbiodi un lavoro portentoso anzi diffi-cile in quanto, tenendo presenteche nel nostro dialetto quasi tut-te le vocali in alcune parole nonhanno un suono preciso e nonvengono pronunziate come purele stesse vocali; talvolta, assu-mono un accento grave oppureuno acuto per cui, nellatrasposizione dalla parola alloscritto hanno bisogno di alcunisegni grafici particolari: pertantonon è sufficiente la "e" capovoltache accomuna tutte le vocalimute. Lo stesso dicasi di alcuneconsonanti quali la "d" e la "t" e la"b" e la "p" che nella nosra foneti-ca vengono scambiate.

L'Autore fa bene quando ripor-

Pasqualino definisce scurrili lisentivamo dalle voci degli anzia-ni allorquando primeggiava il det-to vernacolare "Scala di zappaturie femmine allu sole, povera figlia/o de mamma ca ce capita".

Sui canti religiosi c'è da direche essi venivano cantati in coroo attorno ai "fuoco di San Giusep-pe" o durante la festività, natalì-zia, in Chiesa o nei suoi pressi.

Nella sua descrizione aPasqualino è sfuggito il fatto didare la paternità alla cantatavernacolare natalizia "Quandnascette u Ninno a Betlemme" aSant'Alfonso Maria de' Liguori eche il "tuli, tuli, tuli tuia" riferen-dosi al Natale degli scarpari nonera altro che la "passata" dellastessa canzone Liguoriana.

A proposito di questa cantatail Ricciardelli riporta che la nosta"parlata" è ricca di etimi napole-tani e poi si contraddice trovando'

continua in 2a

"Marinese" praticato dal Salenteal Gargano. tre correnti fonetichedove l'italiana "quella là" viene ri-portata in "quella ila", "chella Ila"e "quedda ddà", generando que-st'ultima a sua volta "ddà", "ddì"e "ddù" per "quella", "quei" e"quel".

Quasi tutte le canzoni, non re-ligiose, riportate da PasqualeRicciardelli nel suo libro noi lecantavamo con la "bannarella deicupa—cupi" durante le serenateche portavamo a qualche paren-te o conoscente nelle serate dicarnevale. Erano innocenti canti-lene ritmate al tempo del "cupa—cupo" per le quali cantanti esuonatori venivano ricompensaticon una manciata di ceci abbru-stoliti e qualche sorso di vino.

E tra le tante ne voglio riporta-re la seguente: "Masjntch'afattnu fascisti ha dat'a puria a nuuaglione/ ca pa pavura c'hapigghiata/ ci ha cacato u cavzone./ E' iuto o mare e eie lavato/ iemiss o sole e eie sciugato/ e iutaa mori e ci l'ha pìgghiato/ e ocampsant l'ann purtato. /

: Giovinezz, Giovinezza, tira u: ciuccio p'a capezza/ e e tu nu vù

tira/ c'a mazz a scopa ti vengo ada". Naturalmente ciò era con-sentito soltanto durante il carne-vale, passato il quale, durante ilcarnevale dominante chiunque siazzardava a ridicoleggiare sul re-

ti elDFeWvòl̂ Jazioh aie aei coor-dinamento dei Fori non provincialiper il triennio 2007-2010, durantel'assemblea tenutasi in Romasabato 16 giugno.

ni soprannomi derivano o dal co-gnome materno oppure dal vez-zeggiativo del nome proprio comenel caso de "il Politticchio" chenon discende da "Policognome",ma da lppolito= Ippoliticchio.

Mi basta, a proposito, riporta-re uno dei soprannomi— nomi-gnoli riportati nel libro: TommasoPensato preferiva farsi "intende-re" come Tommaso Mariaccia, dalnomignolo della nonna maternache era una donnona di nomeMaria anziché preferire il sopran-nome paterno "Giammalora" de-rivato da un antenato conosciutocome Giovanni Malavurio che ar-ruolatosi nell'esercito di ReCiocchino Murat dove predomina-va la lingua francese veniva chia-mato dai commilitoni "JeanMaleur" che venne tradotto inGiammalora e il nominatoTommaso non voleva nemmenoessere inteso come "U diavi 'ntaButtiglia" per la somiglianzà disuo padre con l'attore che inter-pretò questa commedia in teatro.

Comunque, malgrado qualchesvista, il libro sul Folkloretorremaggiorese di PasqualeRicciardelli ha il merito di ricordarci che "ATormaggiore, antani icome mmò, quant stime tra nùenù accusi parlamm e accusipariamo" e vorremmo che le nuove generazioni continuassero aparlarlo.

aei numero aei magistrali deliagiudicante, il Tribunale di Lucerarisulta avere dimensioni magcr iridei seguenti Tribunali che hai u io

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lei tardo pomeriggio di lunedì due di giugno il Simulacro del Santo patrono

di Torremaggiore,San Sabino,viene portato in Processione per le principali stra-

de cittadine seguita dalle Autorità Civili e Militari,dalla Sanda e da parte della

popolazione in festa mentre è preceduta dalle Autorità Religiose e dalle varie Con-

fraternite ed ogni tanto si ferma per l'accensione di una "batteria pirotecnica a

devozione degli aiutanti del quartiere.Ka giunta la Processione in prossimità della nuova Chiesa dello Spirito Santo

viene a pio vere e la Statua viene provvisoriamente ricoverata all'interno della

nuova Cìiiesa.La Processione di San Satino riprenderà nella mattinata del Lurieéì successivo.

V"

San Satino in Processione il sabato e

le Autorità al seguito il lunedì,

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II programma stabilito in precedenza dal Comitato della Pesta Patronale reso pub-

blico tramite manifesti e depliants va rispettato,salvo pioggia,in tutto e per tutto,

La Festa di San Sabino comprende anche la Fiera di San Sabino.

Parte di Corso Italia,parte di Via Sacco e Vanzetti e tutto il viale del Cimite-

ro fino all'altezza del Campo sportivo ospitano gli stands dei vari espositori.

All'attenzione degli eventuali acquirenti viene esposto di tutto : dai trattori

alle auto usate,dai mobili ai capi di abbigliamento,dagli attrezzi agricoli alle

macchine da cucire,dai libri alle cianfrusaglie di ogni genere.

E la gente in visita alla Pierà comportante anche forestieri pervenuti dalle loca-

lità limitrofe ritira e legge i volantini pubblicitari,commenta l'utilità della

mercé esposta,tira sul prezzo richiesto o compra ciò che ritiene utile.

Di ritorno da Torino ho notato verso Lesina gualche campo di frumento è stato già

mietuto dalle mietitrebbiatrici.

La moderna Fiera di San Sabino non espone più,come una quarantina, di anni fa,fal-

ci, forcole e forconi appartenenti ad un, tempo che ormai non c'è più,ma espone sol-

tanto la mercé che la moderna tecnologia mette a disposizione dei consumatori.

Mentre gran parte della gente gira per la Fiera una piccola, parte di essa,quella

Q.ei " Patiti ciella Lirica ",ascolta davanti al Palazzo di Città il Complesso Ban-distico " Città di Lecce " che,diretto dal Bravo Maestro Salvatore Cammarano,sta

esibendosi eseguendo il suo " Mattinee " e la sera proseguirà nel suo programma mu-

sicale esibendosi sulla uassa Armonica allestita in Piazza Antonio Granisci.

La Banda " Città di Lecce " davanti al Municipio.