Mercatino n° 2947 del 22-03-2013

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Pensiero stupendo «Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa».» Rainer Maria Rilke Fantapolitica Il prossimo Governo italiano farà uno sforzo straordinario per aumentare l’offerta di asili nido, incentivando anche la creazione di coo- perative di baby nido aziendali e la creazione di asili nido privati-conven- zionati, nonché favorendo la costituzione di fondi bilaterali per sostenere le famiglie che devono far fronte al pagamento delle rette degli asili nido. Inoltre Il pagamento della retta sarà stabilito sulla base del reddito del nu- cleo familiare, mentre le risorse destinate saranno sicure e strutturali, in- dividuate nella legge di stabilità e non più con misure una tantum. segue dall prima pagina E se da un lato Grasso ha segnato il cambiamento dall'altro ha dato un forte segnale di inclinazione al Movimento 5 stelle. È stato forte l'apprezzamento nei confronti dell’ex-magistrato che si è sotto- lineato anche dai tanti applausi ricevuti dai banchi dei "cittadini portavoce" ad av- venuta proclamazione. Nonché dal cordia- le scambio di battute avuto con Crimi uscendo dall’aula: «Dobbiamo lavorare insieme per il bene del paese, ci sono molte cose da fare», «Siamo qui per fare il possibile». Ma il vero problema per il Movimento, resta la messa in discussione di un metodo sul quale i 5 Stelle hanno fa- ticosamente costruito parte della propria credibilità. Determinanti sia le preferenze dei montiani che dei grillini. Sebbene ab- biano avuto possibilità di scegliere, la ra- pidità con cui gli appartenenti alla Lista Civica hanno attraversato il seggio ha fat- to intuire una lunga processione di schede bianche. Non altrettanto hanno invece fat- to alcuni del Movimento 5 Stelle che, no- nostante sia stata loro negata la libertà scelta, in diversi hanno votato per Pietro Grasso. Un solo auspicio che la politica recuperi quanto ha perso per strada e ritor- ni servizio per il popolo. Non importa quello che si potrà leggere tra le righe, o il colore che si ha, ma quello che deve esse- re avvertito è una sintonia di ragionamen- ti, un connubio di concetti che si sposava- no bene fra loro e da queste considerazio- ni devono nascere le novità essenziali. La sconfitta della politica a vantaggio delle aspettative della gente che esce dissangua- ta e in ginocchio da una crisi strutturale. Che il rinnovamento sia in atto lo atten- diamo nella prossima primavera, quando si tratterrà di eleggere il capo dello Stato. Nel frattempo la sfida che adesso si deli- nea all’orizzonte è la formazione di un go- verno pronto e attento. Siamo fiduciosi che la strada intrapresa porterà dei buoni frutti; per cui avanti, ma con fiducia. Santa Rosaria Basile Dal sottobosco politico spiccano due nomi che tanto hanno lavorato per la legalità Con Boldrini e Grasso partirà il cambiamento? La rivoluzione di Papa Francesco Il primo Pontefice proveniente dall’America Latina, il primo a scegliere il nome del Santo d’Assisi, il primo a provenire dalla Compagnia di Gesù segue dall prima pagina Come sarà? Cosa dirà? È il pensiero che corre più veloce di qual- siasi connessione inter- net. Ma è bastato quel «Fratelli e sorelle, buo- nasera!» e poi «Vi chie- do un favore: prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica» perché un fremito di gioia pervadesse, in un lampo, il mondo intero, accomunandolo, una volta tanto, oltre le barriere sociali, politiche, ideologiche. Adesso impareremo a conoscerLo, leggeremo i Suoi scritti, ci accosteremo al Suo magistero, lo seguiremo nei Suoi viaggi apostolici, nelle celebra- zioni, negli incontri, ma in questi pochi giorni trascorsi dall’elezio- ne percepiamo che qualcosa di nuovo è iniziato. Ad iniziare dai gesti. Il riferirsi a Se stesso come al “Vescovo di Roma”, chiamare i porporati “Fratelli Cardinali” (e non “Signori Cardinali”) se- dendosi in un posto qualunque con loro sul pulmino per gli spo- stamenti o a tavola per consuma- re i pasti; andare a sorpresa in ospedale a trovare il connazionale Cardinale Jorge Mejia ammalato o nell’albergo dove era ospitato per pagare di persona il conto e ritirare i bagagli; scegliere l’anel- lo del pescatore non in oro ma nel più modesto argento dorato, at- tendere i fedeli all’uscita della parrocchia Sant’Anna in Vatica- no, all’indomani della Sua elezio- ne, e fermarsi a parlare con i bambini; scendere dalla jeep, prima della celebrazione della Messa di inizio Pontificato, ed andare ad abbracciare un tetraple- gico “senza aver paura della te- nerezza”. Gesti sì, ma compiuti con l’af- fabilità del cuore, ci dichiarano con certezza come una nuova pa- gina della Storia ha già comincia- to ad essere scritta. Katya Musmeci Oggi scade il permesso elet- torale dato dalla Corte Suprema indiana ai due militari italiani, Massimiliano La Torre e Salva- tore Girone. E solo oggi si saprà se tutte le discussioni dei giorni scorsi tra Italia e India hanno avuto senso o no: caduta della fi- ducia, ritorsioni sull’ambascia- tore, accuse reciproche. Il dato di fatto è che gli italiani oggi sa- ranno scorretti, gli indiani non lo sono stati di meno quando hanno fatto rientrare con l’inganno la nave italiana in un loro porto per poi fermare i due militari con l’accusa di omicidio. Non si può fare a meno di pensare se la stessa cosa fosse occorsa a mi- litari americani, francesi o ingle- si. Oppure agli stessi italiani ma con un’altra guida politica. Come quella, direbbero alcuni inguaribili nostalgici, che a Si- gonella nell’ottobre 1985, tenne testa e vinse (politicamente) contro l’allora presidente degli Stati Uniti Ronald Regan. Ma quella era un’Italia forte politi- camente ed economicamente. In quegli anni era la quinta potenza mondiale come ricchezza. A sentire Beppe Grillo, che prospe- ra sulla mediocrità di chi ha poi preso il posto di quei politici, si trattava di una banda di ladri. Cosa che sostiene finora. E forse questa banda è stata identificata come tale proprio perché aveva la forza di tenere testa a chiunque nel mondo? Guarda caso che dopo, ma solo dopo, l’Italia è an- data sempre più giù e paesi come la Cina e perfino l’India sempre più su. Ma ormai è acqua passata. Quella classe po- litica è sparita, in Parlamento sie- dono i grillini, Scilipoti e Razzi. Forse meglio che La Torre e Gi- rone rimangano in Italia: il Paese perderà la faccia (e quante volte l’ha persa in questi ultimi 20 anni) ma almeno i nostri due ra- gazzi non rischieranno di perdere ben di più. Inserto di informazione - economia - politica - cultura Edizione N. 12 Anno VIII 22 MARZO 2013 Commenta sulla nostra bacheca di Facebook Commenta sulla nostra bacheca di Facebook Pietro Grasso e Laura Boldrini Papa Francesco Massimiliano La Torre e Salvatore Girone Scade oggi il termine per il rientro dei due marò India forte, Italia debole

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Page 1: Mercatino n° 2947 del 22-03-2013

Pensiero stupendo«Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi

che sappiamo, anche la brezza sarà preziosa».»Rainer Maria Rilke

FantapoliticaIl prossimo Governo italiano farà uno sforzo straordinario per

aumentare l’offerta di asili nido, incentivando anche la creazione di coo-perative di baby nido aziendali e la creazione di asili nido privati-conven-zionati, nonché favorendo la costituzione di fondi bilaterali per sostenerele famiglie che devono far fronte al pagamento delle rette degli asili nido.Inoltre Il pagamento della retta sarà stabilito sulla base del reddito del nu-cleo familiare, mentre le risorse destinate saranno sicure e strutturali, in-dividuate nella legge di stabilità e non più con misure una tantum.

segue dall prima pagina

E se da un lato Grasso ha segnato ilcambiamento dall'altro ha dato un fortesegnale di inclinazione al Movimento 5stelle. È stato forte l'apprezzamento neiconfronti dell’ex-magistrato che si è sotto-lineato anche dai tanti applausi ricevutidai banchi dei "cittadini portavoce" ad av-venuta proclamazione. Nonché dal cordia-le scambio di battute avuto con Crimiuscendo dall’aula: «Dobbiamo lavorareinsieme per il bene del paese, ci sonomolte cose da fare», «Siamo qui per fareil possibile». Ma il vero problema per ilMovimento, resta la messa in discussionedi un metodo sul quale i 5 Stelle hanno fa-ticosamente costruito parte della propriacredibilità. Determinanti sia le preferenzedei montiani che dei grillini. Sebbene ab-biano avuto possibilità di scegliere, la ra-pidità con cui gli appartenenti alla ListaCivica hanno attraversato il seggio ha fat-to intuire una lunga processione di schedebianche. Non altrettanto hanno invece fat-to alcuni del Movimento 5 Stelle che, no-nostante sia stata loro negata la libertàscelta, in diversi hanno votato per PietroGrasso. Un solo auspicio che la politicarecuperi quanto ha perso per strada e ritor-ni servizio per il popolo. Non importa

quello che si potrà leggere tra le righe, o ilcolore che si ha, ma quello che deve esse-re avvertito è una sintonia di ragionamen-ti, un connubio di concetti che si sposava-no bene fra loro e da queste considerazio-ni devono nascere le novità essenziali. Lasconfitta della politica a vantaggio delleaspettative della gente che esce dissangua-ta e in ginocchio da una crisi strutturale.Che il rinnovamento sia in atto lo atten-diamo nella prossima primavera, quandosi tratterrà di eleggere il capo dello Stato.Nel frattempo la sfida che adesso si deli-nea all’orizzonte è la formazione di un go-verno pronto e attento. Siamo fiduciosiche la strada intrapresa porterà dei buonifrutti; per cui avanti, ma con fiducia.

Santa Rosaria Basile

Dal sottobosco politico spiccano due nomi che tanto hanno lavorato per la legalità

Con Boldrini e Grassopartirà il cambiamento? La rivoluzione di Papa Francesco

Il primo Pontefice proveniente dall’America Latina, il primo a scegliere il nome del Santo d’Assisi, il primo a provenire dalla Compagnia di Gesù segue dall prima pagina

Come sarà? Cosadirà? È il pensiero checorre più veloce di qual-siasi connessione inter-net. Ma è bastato quel«Fratelli e sorelle, buo-nasera!»e poi «Vi chie-do un favore: prima cheil vescovo benedica ilpopolo, vi chiedo chevoi preghiate il Signoreperché mi benedica»perché un fremito digioia pervadesse, in unlampo, il mondo intero,accomunandolo, una volta tanto,oltre le barriere sociali, politiche,ideologiche. Adesso impareremoa conoscerLo, leggeremo i Suoiscritti, ci accosteremo al Suomagistero, lo seguiremo nei Suoiviaggi apostolici, nelle celebra-zioni, negli incontri, ma in questipochi giorni trascorsi dall’elezio-ne percepiamo che qualcosa dinuovo è iniziato. Ad iniziare daigesti. Il riferirsi a Se stesso comeal “Vescovo di Roma”, chiamarei porporati “Fratelli Cardinali” (enon “Signori Cardinali”) se-dendosi in un posto qualunquecon loro sul pulmino per gli spo-stamenti o a tavola per consuma-re i pasti; andare a sorpresa inospedale a trovare il connazionaleCardinale Jorge Mejia ammalato

o nell’albergo dove era ospitatoper pagare di persona il conto eritirare i bagagli; scegliere l’anel-lo del pescatore non in oro ma nelpiù modesto argento dorato, at-tendere i fedeli all’uscita dellaparrocchia Sant’Anna in Vatica-no, all’indomani della Sua elezio-ne, e fermarsi a parlare con ibambini; scendere dalla jeep,prima della celebrazione dellaMessa di inizio Pontificato, edandare ad abbracciare un tetraple-gico “senza aver paura della te-nerezza”.

Gesti sì, ma compiuti con l’af-fabilità del cuore, ci dichiaranocon certezza come una nuova pa-gina della Storia ha già comincia-to ad essere scritta.

Katya Musmeci

Oggi scade il permesso elet-torale dato dalla Corte Supremaindiana ai due militari italiani,Massimiliano La Torre e Salva-tore Girone. E solo oggi si sapràse tutte le discussioni dei giorniscorsi tra Italia e India hannoavuto senso o no: caduta della fi-ducia, ritorsioni sull’ambascia-tore, accuse reciproche. Il datodi fatto è che gli italiani oggi sa-ranno scorretti, gli indiani non losono stati di meno quando hannofatto rientrare con l’inganno lanave italiana in un loro porto perpoi fermare i due militari conl’accusa di omicidio. Non sipuò fare a meno di pensare se lastessa cosa fosse occorsa a mi-litari americani, francesi o ingle-si. Oppure agli stessi italiani

ma con un’altra guida politica.Come quella, direbbero alcuniinguaribili nostalgici, che a Si-gonella nell’ottobre 1985, tennetesta e vinse (politicamente)contro l’allora presidente degliStati Uniti Ronald Regan. Maquella era un’Italia forte politi-camente ed economicamente. Inquegli anni era la quinta potenzamondiale come ricchezza. Asentire Beppe Grillo, che prospe-ra sulla mediocrità di chi hapoi preso il posto di quei politici,si trattava di una banda di ladri.Cosa che sostiene finora. E forsequesta banda è stata identificatacome tale proprio perché avevala forza di tenere testa a chiunquenel mondo? Guarda caso chedopo, ma solo dopo, l’Italia è an-

data sempre più giù e paesicome la Cina e perfino l’Indiasempre più su. Ma ormai èacqua passata. Quella classe po-litica è sparita, in Parlamento sie-dono i grillini, Scilipoti e Razzi.Forse meglio che La Torre e Gi-rone rimangano in Italia: il Paeseperderà la faccia (e quante voltel’ha persa in questi ultimi 20anni) ma almeno i nostri due ra-gazzi non rischieranno di perdereben di più.

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Edizione N. 12 Anno VIII 22 MARZO 2013

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Scade oggi il termine per il rientro dei due marò

India forte, Italia debole

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Nel 2012 ben 2023 impresecatanesi hanno abbassato lesaracinesche. I dati forniti

dal report di Confesercenti assomi-gliano a un vero e proprio bolletti-no di guerra. Il direttore della se-zione di Catania, Salvo Politinolancia un vero e proprio grido d’al-larme. “Dinnanzi alla inarrestabiledesertificazione dei centri storici ecommerciali delle nostre città ab-biamo il dovere morale di interve-nire e di farlo nel più breve tempopossibile”. Del resto i dati relatividal report sono poco confortanti.“Catania gode di un tristissimoprimato, è la terza città d’Italia pernumero di botteghe non affittate, il27%, con una perdita economicache va dai 20 ai 40 mila euro almese. Il dato peggiore degli ultimi

20 anni”. A fronte delle 1073aziende nate nel 2012, infatti,2330 hanno chiuso i bat-tenti: un saldo negativodi 1257 imprese. Nel2011, invece, ne eranonate 1371 e morte1851, con un saldo di480 imprese. Il dato ne-gativo si è, nei fatti, quasitriplicato in un anno. Politino haindividuato vari fattori all’origine

del fenomeno: la crisi economica,la mancanza di unapolitica a supporto

delle piccole emedie imprese,

l ’ e c c e s s i v apressionefiscale, ilcosto del

lavoro e icanoni di

l o c a z i o n e

diventati proibitivi. Inoltre “lamancata pubblicazione delle gra-duatorie per i centri commercialinaturali e l’impatto negativo deicentri commerciali che hannosvuotato il centro storico”. Nessunbeneficio hanno inoltre sortito lepolitiche di liberalizzazioni degliorari legate al celeberrimo decreto“Salva Italia”. Secondo Politino,infatti, l’orario continuato “non èservito ad aumentare i consumi e

l’occupazione, ma ha solo agevo-lato la grande distribuzione, met-tendo sempre più in difficoltà ipiccoli esercenti”. Per questo Con-fesercenti Catania propone di ade-rire alla campagna nazionale Libe-ra la Domenica, in collaborazionecon la CEI. L’obiettivo è di racco-gliere un numero sufficiente di fir-me per inviare in Parlamento unaproposta di legge di iniziativa po-polare che abroghi l’articolo delcosiddetto “Decreto Salva Italia”che ha liberalizzato il regime degliorari. “Non vogliamo demonizzarele aperture festive - conclude Sal-vo Politino - ma riconsegnare alleRegioni la potestà di disciplinare icalendari di apertura in base alleesigenze territoriali”.

Roberta Fuschi

Nel 2012 ben 2023 imprese hanno abbassato le saracinesche

Crolla il commercio a CataniaI dati della Confesercenti sembrano un bollettino di guerra

Ristrutturata con un finanziamento di C&G su un progetto di Mignemi, Cusa e Torretti

Critiche e polemiche, è la nuova piazza Lincoln

CRONACA

Dieci punti per governare Catania

Caserta apre la sua “bottega”

La corsa verso Palazzo degli Elefantisegue dalla prima pagina

Recita un ben fatto comunicatostampa “Il padre salesiano Don Bene-detto ha dato la pubblica benedizione.Un vecchio trenino della Fce per alcu-ne settimane campeggerà nella piaz-za, proprio sui binari dove fino aqualche anno addietro transitava, og-getto di interesse e curiosità di nume-rosi cittadini. Tutti gli spazi dellapiazza sono oggetto di un servizio divideosorveglianza a circuito chiuso”.

In realtà i difetti ci sono ed ancheben visibili. E una ricca collezione difoto che testimoniano magagne e pre-gi è pubblicata sulla nostra pagina “Il-Mercatino” che trovate su facebook.Sulla quale vi invitiamo ad andare percommentare insieme.

Qui vi anticipiamo che quelle stra-ne dune non sono fatte di sabbia bensìdi cemento e sembrano messe lì perlimitare lo spazio ai giochi dei bambi-ni ma non si capisce a cosa servanointorno agli alberi. Anche se il Comu-ne afferma che il progetto è stato cu-rato dagli architetti Rosario Mignemi,Giuseppe Cusa e Rita Torretti, con laconsulenza di esperti in scienze bota-niche quanto agli interventi sul verde,è stato condiviso con il Comune valu-

tando ogni aspetto per la tutela e lagaranzia dell'ambiente. Insomma averingabbiato le radici degli alberi paresia stata l’unica possibilità per garan-tire i fusti. Ma non entriamo nel meri-to di quella che potrebbe essere unavalutazione estetica. Purtroppo i difet-ti sono tanti e ben più gravi di unamancanza di design. Tralasciamo an-che lo spazio a verde che è lungo po-chi metri, ma non possiamo sorvolaresui mille e mille inghippi che mettonoa rischio la semplice passeggiata di unviandante. Mattonelle malmesse intutto il perimetro nella parte che do-vrebbe corrispondere al marciapiede.Dislivelli anche di 3-4-5 centimetrilungo tutta la piazza in corrisponden-za di lunghi zig zag creati con rivesti-menti differenti. L’altalena per i di-versamente abili messa su mattonellemorbide e in un declivio. Panchineavveniristiche con spigoli vivi a ri-dosso delle dune di cemento che ver-ranno utilizzate più come piste daskateboard che altro.

Ovviamente per la felicità di chiutilizzerà le panchine. E ancora. Pocopratici e con altezze differenti le lu-nette di accesso per i diversamenteabili tranne per quello nel lato nord

che, pur fatto a livello, finisce in cor-rispondenza dell’erba e quindi l’affos-samento è dietro l’angolo.

Giusto per dimostrare che le nostrenon sono follie martedì mattina lapiazza era ricoperta di strisce rosse ebianche cioè “avviso di pericolo”.

Pochi i cestini per le cartacce epiccolo e bruttino lo spazio in cui li-berare i cani.

Anche se usare la parola “liberare”è cosa grossa visto che la recinzione èaperta e quindi la fuga è a portata dimano. Prevista anche un’altalena perbambini che però al momento manca,come manca la rastrelliera per le bici-clette promessa da un annuncio lungi-mirante.

A completare il tutto le strisce pe-donali “artistiche” che dovrebbero ri-spettare la normativa europee e chetutto sommato ci sono piaciute. Unpunto di demerito spetta invece all’il-luminazione predisposta rasoterra: chipassa di sera viene abbagliato e nonvede nulla della piazza. Pazienza, sicontenterà utilizzando lo schermo peril touch screen che troverà proprio alcentro di una struttura in metallo blu-blu in cui il nome della piazza è cam-biato: "PiazzA Bramo Link on".

Map e Mat

Ci vuole veramente un gran coraggio per tentaredi cambiare i catanesi e indurli a non seguire la partitadei rossazzurri, in televisione o allo stadio, perrecarsi all’inaugurazione di un comitato elettorale. Sa-bato scorso Maurizio Caserta, candidato sindaco diCatania, ha inaugurato la “sua bottega”, cioè il suo co-mitato elettorale, alle 18,30, quando già dalle 18 i ra-gazzi di mister Rolando Maran si contrapponevanoall’Udinese al Massimino. Il fatto che il professore Ca-serta fosse all’oscuro dell’evento non è una cosa grave.Anche perché spesso gli accademici sono lontani daimomenti ludici più popolari ma i componenti del suostaff avrebbero potuto segnalargli che la concomitanzad’orario poteva essere interpretata come un disinteresseper i fatti cittadini e soprattutto perché i 25.000 accorsiallo stadio e molti dei quasi 300.000 che l’hanno vistain televisione, sono potenziali elettori.

Quantunque ciò, l’evento ha la sua portata politica.Dopo Raffaele Stancanelli, Lidia Adorno ed EnzoBianco, Caserta è il quarto candidato sindaco ufficialeper la poltrona di sindaco di Catania dopo la quasi or-mai quasi certa rinuncia di Giuseppe Berretta e la pro-posta esclusivamente velleitaria e autolesionista (peril centrosinistra) di Paolo Castorina (ma non è già statosindaco di Aci Castello?). Caserta propone innanzituttodi fare diventare Catania una “smart city” nel sensoche l’amministrazione comunale deve avere un ruololeggero, solo di regia. Ovviamente da economista hale idee chiare su come affrontare i problemi dibilancio dell’ente. Quindi sono stati presentati idieci punti del programma per rilanciare Catania: Bi-lancio, piano regolatore generale, integrazione tra leMunicipalità, green economy, turismo, beni pubblicicollettivi, housing sociale, integrazione sociale ancheper gli stranieri, registro delle unioni civili, risorse eu-ropee. Ovviamente con il tempo si scenderà nel det-taglio. L’unica cosa ben chiara è: niente primarie e nes-sun accordo con Enzo Bianco.

Ma i lavori non erano finiti?

La lunetta per l'accesso dei disabili (lato est) con un dislivello piu ̀ alto di 3 cm

II 22 MARZO 2013

Page 3: Mercatino n° 2947 del 22-03-2013

L e emissioni di cenere vulcanicada parte dell’Etna stanno prati-camente messo in ginocchio i

paesi dell’area jonica. Le frazioni set-tentrionali di Acireale,ed i comuni diCalatabiano, Castiglione di Sicilia,Fiumefreddo, Giarre, Linguaglossa,Mascali, Milo, Piedimonte etneo, Ri-posto, Sant’Alfio, Santa Venerina eZafferana, sono continuamente ricoper-ti di pietre, lapilli e polvere. Non solole strade sono diventate pericolosissi-me ma la mancanza di risorse econo-miche ha paralizzato la gestione del-l’emergenza. Tutti i sindaci della zonahanno protestato insieme alla cittadi-

nanza, sconvolta e fortemente danneg-giata dall’evento, chiedendo alla Re-gione interventi immediati per i costinecessari all’eliminazione dei lapillidepositati sul suolo; l’istituzione di unapposito capitolo di bilancio per le

emergenze; una dotazione di mezziidonei per eliminare i detriti vulcaniciin forma autonoma.

Il commissario straordinario dellaProvincia di Catania, Antonella Liotta,ha inviato al presidente della Regione,Rosario Crocetta, una nota dove si ri-chiede il riconoscimento dello stato dicalamità naturale. Crocetta ha subitoorganizzato un incontro con i sindacidelle zona colpita nel corso della qualeha preso tutti gli impegni necessari arisolvere i vari problemi tra i quali an-che quello di inviare la richiesta al Go-verno nazionale per lo stato di calamitànaturale.

Salvo Andò, l’ex ministrosocialista ed ex rettore del-l’Università Kore di Enna, saràcandidato sindaco a Giarre.L’annuncio è arrivato sabatoscorso, durante una partecipataconferenza stampa pubblica,con una sala gremita oltremododi amici, simpatizzanti e sem-plici cittadini, nel corso dellaquale è stato presentato il Co-mitato civico “Per un’altraGiarre”. Insieme ad Andò c’eral’assessore “in pectore” SalvoVitale.

La campagna elettorale saràbasata sulla parola chiave “di-scontinuità” vissuta con senti-mento di unione con la comuni-tà giarrese, per rilanciare la cit-tà di Giarre e far sì che essa siriprenda quel ruolo di centralitàche ha avuto nel passato.

«Avremo modo - ha dettoAndò- di organizzare una mani-festazione che entri nel meritodel programma in seguito, per-ché vogliamo coinvolgere nellasua stesura il maggior numerodi persone possibili, attraversouna consultazione pubblica, chepunti al rinnovamento. L’impe-gno che assumiamo - ha ag-giunto - in riferimento alla ge-stione della campagna elettora-le e della composizione delle li-ste, vuole sottolineare soprattut-to il senso di rinnovamento chedeve caratterizzare questa con-sultazione. Io come voi ricordoun’altra Giarre; ricordo la no-

stra comunità come una comu-nità operosa, con una forte par-tecipazione politica e un grandeconsiglio comunale e, soprattut-to, ricordo una posizione dellanostra città in questo compren-sorio che costituiva in positivoun punto di riferimento per tut-to l’ hinterland. Insieme agliamici che sostengono questoprogetto politico, primo fra tut-to Salvo Vitale, credo che moltecose che hanno segnato la no-stra storia migliore possano co-stituire di nuovo, nella realtàche vogliamo costruire, deipunti di forza di questa città.L’appello che faremo in campa-gna elettorale ha concluso Andò- è rivolto alla scoperta di unnuovo senso della cittadinanzache potrà essere l’occasione perrinnovare il grande patto tra po-polo e potere».

Le emissioni da parte dell’Etna stanno sconvolgendo tutta la zona jonica

Cenere vulcanica, in arrivolo stato di calamità naturale

Presentato il Comitato civico “Per un’altra Giarre”

Salvo Andò candidato sindaco«La parola chiave è discontinuità»

CRONACA

L’amministrazione guidata dal sindaco Garozzo sconfitta due volte in aula

Vento di polemiche ad Acirealeper depuratore e cementificio

Sono due gli argomenti chenelle ultime settimane hannosconvolto la vita politica di Acirea-le: l’ubicazione del nuovo depu-ratore e la sanatoria di un inse-diamento industriale, un cemen-tificio, in un’area destinata a ver-de agricolo. In entrambi i casil’amministrazione guidata dalsindaco Nino Garozzo è statasconfitta in Consiglio comunale.

Nel corso degli anni, il sito cheera stato identificato per colloca-re il depuratore consortile delleAci era la zona di Rocca di Vo-lano. Improvvisamente il Consi-glio comunale, o almeno unaparte di esso, ha pensato di col-locarlo in una zona diversa: cioèa Femmina Morta. Ma mancan-do ancora tutti gli studi necessariper la definitiva indicazione dellazona, il Consiglio comunale haindicato tre siti nell’area di Fem-mina Morta. Toccherà adessoagli uffici comunali espletare lepratiche necessarie. A questopunto, poiché tutto deve essereriscritto, comincia a profilarsi al-l’orizzonte il rischio concreto diperdere il finanziamento e perfinodi andare incontro a sanzioni eda rivalse degli altri comuni checompongono il comitato del com-prensorio per quello che si rischiadi non poter fare. La scadenzadei termini è infatti fissata per ilprossimo mese di giugno.

Sulla vicenda ovviamente po-lemico il sindaco Garozzo: «Il sitodi Fimmina morta ha un pareredi carattere tecnico negativo,

non migliora il progetto di depu-razione ma la aggrava sia sulpiano gestionale che per il coin-volgimento delle reti esistenti e,inoltre, crea una inutile battagliatra i territori, peraltro fittizia per-ché è ben chiaro che questo sitonon potrà mai ospitare il depura-tore per ragioni sismiche, geolo-giche, paesaggistiche. Il tentativodi cambio del sito creerà un mi-glioramento complessivo allaCittà? Assolutamente no. Ma aquesta domanda dovrà dare ri-sposta chi ha voluto stravolgere30anni di programmazione».

L’insediamento industriale inzona di verde agricolo, in un’areanei pressi di via Sclafani ad Aci-reale, dove si trova anche l’ospe-dale, all’inizio doveva produrrecemento solo per la ditta costrut-trice di cui è proprietà; in seguito,però, è stato anche prodotto perla vendita a terzi. La motivazioneper cui il consiglio ha votato lasanatoria è che ad Acireale nonesistono aree destinate all’in-dustria. L’amministrazione, in-vece, sosteneva che queste areepotessero essere inserite nellearee destinate agli insediamentiindustriali. Cosa non accettatadalla maggioranza dei consiglieri.Anche in questo caso, è stata du-rissima la risposta del sindacoGarozzo: «In occasione dell’ap-provazione di un insediamentoproduttivo in verde agricolo, i fa-vorevoli alla infausta previsione,al fine di giustificare una sceltapalesemente in contrasto con gli

interessi di Acireale, affermaronoche l’approvazione era inevitabilee dovuta alla carente program-mazione da parte dell’Ammini-strazione in materia urbanisticae gli imprenditori non potevanoper questo essere mortificati.Una scusa grossolana e permolte ragioni. Nel caso specificoperché prima della approvazionedell’insediamento produttivo nellearee a verde agricolo, per una-nime decisione dei capigruppoconsiliari, si chiese una deliberache consentisse l’inclusione dellearee industriali all’interno dellearee artigianali proprio per pre-servare il territorio; delibera chevenne redatta dagli uffici, rimasein Consiglio per molti mesi ma fubocciata, anche da chi la richie-se, alla vigilia della trattazionedell’insediamento produttivo inverde agricolo. Quindi – ha con-cluso Garozzo -, con un gioco adincastro, l’insediamento produt-tivo fu votato favorevolmente inverde agricolo in mancanza diquelle aree che avevano boccia-to». Anche in questo caso, però,la partita rimane aperta. Garozzoha infatti dato mandato agli ufficicomunali per valutare se esisto-no i presupposti giuridici perfare opposizione contro la deci-sione di collocare in cementificionell’area a verde agricolo di viaSclafani.

Alcune immagini della cenere dell'Etna che haricoperto strade e città (foto Angela Platania)

Il sindaco di Acireale Nino Garozzo

Salvo Ando ̀

III22 MARZO 2013

Page 4: Mercatino n° 2947 del 22-03-2013

L e vendite di automobilidel gruppo Fiat in Eu-ropa occidentale (in-

clusa Svizzera e la Scandina-via) sono previste in calo afebbraio con una flessione su-periore a quella del mercato.Lo ha detto a Radiocor Pier-luigi Bellini, l’associate direc-tor di “Ihs Global Insight”,istituto internazionale di anali-si e ricerche. Bellini prevedeper il marchio torinese un calodel 20,5% delle vendite pari aquasi 53.580 unità; il calo ge-nerale sarebbe invece di -10,2% pari a 775.530 vetture.

Previsto anche cali per laFord, a -21,7%, e la GeneralMotors, con -21,2%. I marchidel segmento superiori do-vrebbero contenere le perdite:Bmw a -1,1% e Daimler a -3,2%.

Per la Volkswagen è stataprevista una flessione del7,5%, per la Renault del7,3%, per la Psa Peugeot Ci-troen dell’11,8% e per la To-yota del 9,1%. La Hyundai,l’unica tra i primi 10 grandicostruttori, dovrebbe cresceredell’1,8%.

La Fiat, nel mese di febbra-io, si è piazzata al quinto po-sto tra i 10 principali costrut-tori. In vetta alla classifica c’èla Volkswagen, al secondo laRenault/Nissan e al terzo laPsa Peugeot Citroen.

«Nei primi due mesi del-l’anno il gruppo Fiat - ha ag-giunto Bellini -, dovrebbe se-gnare una flessione del 18,4%delle vendite a circa 112.230unità verso un anno prima conuna quota pari al 6,9% (da

7,6% nei primi due mesi2012) su un mercato atteso incalo del 9,5% a oltre 1,63 mi-lioni».

Peggio della Fiat dovrebbeandare la Ford con un -23,5%.In terreno negativo anche laVolkswagen con -7,6%, la Re-nault/Nissan con-6,9%, la Psacon -13,6%, la General Mo-tors con -13% e la Toyota con

-12,6%.Il segmento alto conclude i

primi due mesi in area positi-va con un rialzo del 3,2% perla Bmw, mentre la Dramlermantiene le posizioni con ap-pena -0,4%. Vanno bene le co-se anche la Hyundai, con+2,4%.

Guardando ai maggiorimercati europei dell’auto Bel-

lini ha sottolineato che anchela Germania a febbraio ha fat-to segnare una considerevoleflessione pari a-10,5%. Que-sto nonostante i recenti lancidi nuovi modelli: Bmw Serie3, Volkswagen Golf e Merce-des Classe A. La Gran Breta-gna, invece, continua a cre-scere con un +7,9%.

La nazioni che vanno peg-gio sono Francia, con -12,1%,Italia, con -17,2%, e Spagna,con -9,8%. Crescono le vendi-te in Grecia ma incidonopoco in termini asso-luti sul mercato eu-ropeo trattandosisolo di poco piùdi 4.000 automo-bili. Per di più,nel recente passa-to, la media dellevendita greca era di25.000 unità.

Ihs, fine, ha calcolato

che su base annua, il mercatoeuropeo è destinato a venderemeno di 11 milioni di auto, illivello più basso dalla fine del1999. In Italia si calcola chenel 2013 si registrerà un’ulte-riore flessione delle vendite:da 1.350.000 auto nel 2012 a1.325.000 dell’anno in corso

«con l’incertezza poli-tica che pesa sui

comportamentidei consumatorie che non pro-mette di far ri-partire la do-manda verso

fine anno, quan-do invece l’Euro-

pa dovrebbe ripren-dersi».

Lo ha anticipato a Radiocor Pierluigi Bellini, l’associate director di Ihs Global Insight

Fiat, altri cali nelle venditeIn Italia l’incertezza politica rallenta la ripresa del mercato auto

Sbarca in Italia la nuova versione del tablet di casa Amazon

Ecco il Kindle Fire HD da 8.9 pollici

Presentato la settimana scorsa a New York

Il Galaxy S IV è realtàIl 2013 è l’anno dei phablets

Si collocano a metà strada tra gli smartphone e i minitablet e hanno uno schermo che va tra i 5 e i 7 pollici.Possiamo dire che è più grande di uno smartphone ma noncosì tanto da poterlo paragonare a un tablet né a un mini-tablet. Il nome è un neologismo e anche una nuova parolacomposta da phone e tablet. Il primo phablet della storia èuscito nel 2010 ed era il Dell Streak, ma quelli più famosisono il Samsung Galaxy Note, il Note II e l’LG Intuitiontutti dotati di un pennino (stilo) di comando comodissimoper prendere appunti. Al di là dell’aspetto tecnico, questicellulari con grandi schermi e alta definizione delle imma-gini anche in versione fotocamera, pare siano destinati aun successo rapido e crescente. L’Istituto Abiresearch af-ferma che si supereranno i 208 milioni di unità venduteentro il 2015, affermazione confermata dalle vendite delGalazy Note II: 5 milioni di vendite nei primi mesi.

ATTUALITÀ

Sergio Marchionne, amministratore delegato del Gruppo Fiat

Finalmente l’Amazon (compagnia statunitensedi commercio elettronico), ha lanciato sul mer-cato italiano la vendita di Kindle Fire HD da8.9 pollici, derivato dal precedente modello da7 pollici. Il nuovo Kindle nelle dimensioni è si-mili ad un iPad 4, ma con un schermo un po’più piccolo, appunto 8.9 pollici ed ha un pesodi 90 grammi. Per quanto la risoluzione videosia abbastanza alta, 1900 per 1200 pixel. Nelgioiello di casa Amazon, in parte è stato risoltoil problema dei riflessi sullo schermo, grazie al-la laminazione del sensore touch dell’LCDche forma un singolo strato di vetro che dàla possibilità di leggere in modo agevole

anche con la luce diretta del sole. Passando al comparto tecnico, ilnuovo modello di Kindle è dotato di un processore TIOMAP4470 che ha il 40 % in più di banda di memoria rispettoad un Tegra 3, mentre per la grafica, dispone di un motore grafico3D Imagination SGX544 ad alte prestazioni. Completano il com-

parto tecnico, un ottima fotocamera HD frontale con cui è pos-sibile videochiamare con Skype e scattare foto inHD, mentre la navigazione web è molto velocegrazie alla doppia antenna Wi-Fi dual band, contecnologia Multiple In/Multiple Out (MIMO) e Wi-Fi Ready. Per concludere il nuovo Kindle Fire Hd èacquistabile a 269 euro per la versione da 16 Gb e

299 euro per quella da 32.Antonino Navarria

Una settimana fa a New York èstato presentato il nuovo Galaxy SIV con la quale il colosso coreanovuole offrire un dvice che ci accom-pagni nel viaggio della vita a dettadel capo Samsung, Shin.

Il nuovo Galaxy, ha un displayda 5 pollici full HD, pesa appena130 grammi e le dimensioni sonoampie (136.6 x 68.9 x 7.9 mm). Do-tato di una doppia fotocamera, quel-la posteriore da 13 mpixel e quellafrontale da 2 mpixel.

Ma sicuramente le novità dell’SIV sono le funzioni, con la “dual ca-

mera” che consente di lavorare adue fotocamere contemporaneamen-te e di girare video che le usano en-trambe, con particolari funzionalità,tipo la "drama shot" che scatta centofoto in quattro secondi e mette in-sieme le migliori, o “l’eraser” checancella dalle foto le presenze inde-siderate, ad una funzione di corre-zione simile a quella di Instagram.

Mentre per abbattere le barrierelinguistiche e per migliorare le co-municazioni in viaggio è stata inse-rita la funzione “S-Traslator” checonsente la traduzione immediata di

vari tipi di testo. Continuando l’SVoice Drive, oltre ad essere un navi-gatore vocale, integra anche il mes-saging e le telefonate, in modo danon interrompere mai la guida econtinuare ad usare lo smartphonecon i comandi vocali, e funziona co-me una "personal assistant". E cosìmentre Health, calcola il nostro con-sumo di calorie, invece Knox, è unsistema che garantisce la privacy etiene separati, sulla stessa macchina,i dati legati al lavoro da quelli per-sonali e familiari.

A.N.

IV 22 MARZO 2013

Page 5: Mercatino n° 2947 del 22-03-2013

Alla fine del 2012 il mercatoimmobiliare si è ridottoquasi di un terzo: le vendite

sono crollate del 29,6% nell'ultimotrimestre dell'anno, come mai eraaccaduto dall'inizio delle serie sto-riche, cominciate nel 2004. La per-centuale è la più bassa dal 1985.

Il mercato è così tornato ai livel-li di 27 anni fa, dimezzato rispettoai picchi del 2006. Anche i prezzistanno iniziando a flettere, ma inmaniera contenuta: gli italiani pre-feriscono aspettare piuttosto checedere abitazioni a un valore digran lunga inferiore rispetto aquello d’acquisto. Secondo il rap-porto dell’Osservatorio sull’immo-biliare dell'Agenzia delle Entrate(che ha incorporato l’Agenzia delTerritorio), gli ultimi mesi nonhanno fatto altro che aggravare ilbilancio sull'intero anno: il 2012chiude con una caduta del 24,8%,ma dati peggiori emergono nelquarto trimestre, tutte discese adoppia cifra: dal residenziale, che

segna la perdita più pesante (-30,5%) al terziario (uffici), dalcommerciale (negozi) al produttivo(capannoni).

Sul congelamento del mercatopesa la stretta creditizia: sempresecondo i dati dell'Osservatorio, lecompravendite di abitazioni con

mutuo ipotecario nel 2012 sonoscese del 38,6%, con il valore ineuro dei prestiti caduto ancora piùin basso (-42,8%).

Intanto sono saliti anche i tassid'interesse e la rata iniziale del mu-tuo ormai supera in media i 700euro. Comprare una casa oggi è

sempre più un miraggio. Tuttaviaancora non si assiste a un totaletracollo dei prezzi: analizzando ledodici città più grandi per popola-zione, nella seconda metà dell'annoa Verona le quotazioni risultanoaddirittura in rialzo (+0,2%), men-tre i ribassi più accentuati vengonoregistrati per Catania (-4,1%), Ge-nova (-3,5%) e Palermo (-3,4%).Inoltre nei centri storici le diminu-zioni sono ancora meno evidenti,sopratutto a Roma (7 mila euro almetro quadro). Qua e là i valoriiniziano a incrinarsi ma niente aparagone con il collasso delle ven-dite.

Anzi per i primi mesi del 2013 ilportale c’è un rallentamento nelladiscesa dei prezzi. Vista la situa-zione, per i consumatori del Coda-cons, e per l'associazione di cate-goria dei proprietari, la Confedili-zia, la strada per la ripresa sta nel-l'abbattimento dell'Imu.

Antonino Calì

Nel 2012 le compravendite hanno raggiunto il livello più basso dal 1985. Catania –4,1%

Mercato immobiliare sempre più giùForse una ripresa eliminando l'Imu

ATTUALITÀ

Rimarrà aperto al pubblico dalle09.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle17.30, sabato 23 e domenica 24marzo, nell'ambito delle "GiornateF.A.I. di primavera", anche il Faro diCapo Molini. L'iniziativa, promossadal Fondo Ambiente Italiano, è stataresa possibile grazie alle intese inter-corse tra il Gruppo di Acireale, di-retto dall'Arch. Loredana Grasso e gliAmmiragli Roberto Camerini e Do-menico De Michele, rispettivamenteComandante Militare

Marittimo Autonomo in Sicilia e Di-rettore Marittimo della Sicilia orien-tale. Ad illustrare la storia e le carat-teristiche del Faro di Capomolini, sa-ranno gli "apprendisti ciceroni" delLiceo Classico "Gulli e Pennisi" diAcireale, dove l'evento è stato pre-sentato lo scorso 19 marzo.

Nella stessa giornata del 19 mar-zo, una conferenza in materia di si-curezza in mare e sulle spiagge,espressamente richiesta dal DirigenteScolastico Prof.ssa Antonia Puzzo,è stata effettuata da personale dellaCapitaneria di Porto di Catania, a fa-vore di alcune classi del Liceo "Gullie Pennisi", nell'ambito dell'operazio-ne "Mare Sicuro".

Un interessante filmato sui Fari in

Sicilia, invece, è stato proiettato dalpersonale militare del ComandoZona Fari della Sicilia, diretto dalCapitano di Fregata Maurizio Roma-no.

«Abbiamo aderito immediata-mente a questa iniziativa - spiega ilCapitano di Fregata Roberto D'Ar-rigo, Capo Ufficio Relazioni Esternedella Direzione Marittima di Catania- che oltre a coinvolgere i più giova-ni, rende visitabile un sito di parti-colare importanza per la sicurezzadella navigazione».

Si riportano, di seguito, alcune ca-ratteristiche tecniche del Faro diCapo Molini tratte dal sito web isti-tuzionale della Marina Militare ita-liana.

News dalla Guardia Costiera

Giornate F.A.I. di PrimaveraIl 23 e 24 marzo aperto il Faro di Capo Molini

FARO di CAPO MOLINI (nunero 2788 dell'Elenco Fari)

Riferimenti geograficiProvincia CTComune AcirealeCoordinate Latitudine: 37° 34,6` N - Longitudine: 15° 10,6` E

Dati TecniciTipo di segnalamento Faro a Ottica RotanteFunzione del segnalamento Riferimento MarittimoAlimentazione Rete Elettrica

Tipo: LD 3Lanterna Dv: 2,15

Hv: 0,927Ottica Tipo: OR T3 Distanza focale:Fanale Tipo: Distanza focale: 500

Caratteristiche sorgente luminosaTipo Fl(3)Colore WPeriodo 15 secFasi 0.2 - 2.8 - 0.2 - 2.8 - 0.2 - 8.8SettoriAltezza luce sul livello del mare 42 mLampada Principale: AL 1000 W

Riserva:Portata nominale Principale: 22 Mn

Riserva: 18 MnDati strutturali

Anno di attivazioneAltezza 20 mTipo Casotto / edificio bianco a 2 piani

(fonte: http://www.marina.difesa.it/storiacultura/fari/Pagine/Molini.aspx)

V22 MARZO 2013

Page 6: Mercatino n° 2947 del 22-03-2013

SPETTACOLO

L ’Associazione Nuovo Teatro Stabile di Masca-lucia ha presentato al Teatro S. Gabriele la com-media in due atti “Taxi a due piazze” di Ray

Cooney adattata in italiano da Iaia Fiastri per la regiadi Andrea Luca.

Dobbiamo subito dire che il debutto di Andrea Lucacome regista di questa commedia è stato a dir poco ec-cellente. Indovinatissimi i tempi di ingresso ed uscitadei vari personaggi e soprattutto delle varie battute in-trise di doppi sensi, ma il maestro di Andrea è MarioRe quindi tutto si spiega facilmente. E lo dimostra quan-do, nel suo piccolo, ha ricordato il famoso Alfred Hit-chcok che in tutti i suoi film appariva almeno in unascena, ritagliandosi una parte brevissima (per non scor-dare il suo trascorso di attore) nei panni del giornalistache segue la vicenda.

Il protagonista è Mario Rossi, interpretato da unoscatenato Corrado Di Pietro, che da anonimo innocuoed ignorato tassista si è costruito una doppia vita condue mogli, Carla (Eleonora Musumeci) e Barbara (RitaRe) regolarmente sposate e che mantiene in duedistinti appartamenti. Lo aiuta il lavoro di tassista grazieai turni notturni e diurni e, sempre a turno, percoccolare le due mogli, annotando diligentemente ogniattività in una agendina.

Il suo tran tran procede felicemente fin quando unmalaugurato giorno mentre gira col taxi vede un’anzianasignora che subisce uno scippo ed interviene per difen-derla, ma la signora lo scambia per uno scippatore elo colpisce con un colpo di borsetta alla testa. Il ricoveroin ospedale è inevitabile!

Le “mogli” non vedendolo rincasare ne denuncianola scomparsa ai rispettivi commissari di zona, Pascucci(Domenico Cappello) e Ferroni (Claudio castigliane).E con l’inizio delle indagini collassa definitivamentela perfetta armonia creata da Mario Rossi.

Nei due appartamenti vi sono due vicini, in quellodi Carla c’è Walter Fattore (Andrea Zappalà) ed in quel-lo di Barbara c’è Bobby un gay magistralmente inter-pretato da Andrea Giuffrida che tra movenze e atteg-giamenti scatena il pubblico in scroscianti e convintiapplausi dispensati a piene mani anche a Carla e Barbara(Eleonora e Rita). Alla fine, grazie all’intreccio dellastoria e l’accavallarsi delle situazioni e delle bugie in-ventate da Mario e Walter, le due mogli si incontrano.Con quale epilogo? Non resta che scoprirlo domenica24 alle 18 per la replica al San Gabriele.

Il prossimo spettacolo “I niputi du sinnucu”, com-media in tre atti di E. Scarpetta per la regia di M. P. Rus-so messa in scena dalla C.A.F. di Aci Catena, andrà inscena l’11, il 13, il 14 e il 21 aprile.

Nino Parrinelli

La commedia di Ray Cooney in scena grazie alla compagnia Nuovo Teatro Stabile

Un effervescenteTaxi a due PiazzeAl San Gabriele di Mascalucia ottimo debutto di Andrea Luca come regista

Il Centro culturale Zo di Catania loscorso week end è stato location d'ec-cezione per la compagnia teatrale GliStravaganti che ha scelto di mettere inscena il dramma dannunziano “Sognod'un mattino di primavera” con la su-pervisione alla regia di Guido Turrisi.

Il cast, esibitosi in scena, formato dasei carismatici attori (il ruolo della pro-tagonista Isabella è stato interpretato daBarbara Gallo; la nutrice Teodata, in-vece, da Ileana Rigano; nei panni delsaggio Dottore, Antonio Caruso; inquelli di Beatrice, la sorella di Isabella,Chiaraluce Fiorito; ed ancora il ruolodi Virginio è stato interpretato da Da-niele Sapio; nelle vesti del giardiniere

Panfilo, Antonio Starrantino) si è tro-vato a dover coniugare la sperimentalitàdel poema tragico con il forte pathos in-terpretativo. Difficile compito questo,se si pensa all'osticità del testo originalee all'arduo tentativo di amalgamare iltutto in modo fruibile per il pubblicoevitando prolissità ed inevitabili asso-pimenti in un atto solo. Proprio questoaspetto sembra non essere riuscito ap-pieno... il duplice impegno sia degli at-tori, alle prese con la stucchevole inge-nuità/pazzia di Isabella, sia degli spet-tatori per il notevole sforzo di attenzio-ne, alle volte ahimè è venuto meno.Forse l’eccessivo rispetto del classici-smo nella recitazione, di certo voluto

e imposto dal regista, ha contribuito daun lato mentre dall’altro ha giocato unruolo importante la non conoscenza eabitudine a questo genere per unaparte del pubblico. La trama di per sétragica che racconta la sconvolgente,ricca di passione, ma terribile vicendadi Isabella - impazzita, dopo avertenuto su di sé, per tutta la notte, il cor-po senza vita dell'amante massacrato trale sue braccia dal marito - in un'atmo-sfera sospesa tra sogno, follia, aliena-zione e morte dove la primavera è soloun pretesto per una flebile speranza dirinascita, ha denotato un impegno no-tevole di comprensione proprio per lavoluta scelta di rigore formale del lin-

guaggio scenico. Quindi di primaverileoltre al titolo e alle scene c'è stato dav-vero poco se consideriamo il mero con-tenuto del dramma. Un plauso, senzaombra di dubbio, spetta alla direzionetecnica quanto alle scelte effettuate perla scenografia curata da Piero Lo Mo-naco e Mario Platania inserita nel con-testo della location; i costumi di Rosea-studio; il light designer Aldo Ciulla; itecnici luci e audio Luigi Galatioto eSegolène Le Contellec. La scenografia,appunto, dal forte impatto visivo findall'ingresso in sala, con visual effectsinnovativi curati da Media Pres, ametà tra il naturalismo e l'estetismo ri-goroso (l'immagine della luna e poi an-

cora una farfalla, per poi diventare unacandida e verginea rosa bianca che viavia è diventata rossa come il sanguequale presagio di morte), e gli arreda-menti moderni e minimalisti, che sicu-ramente hanno dato un taglio netto al-l'intero contesto teatrale legato al mon-do di D'Annunzio e al periodo del No-vecento ma proprio per questo piùapprezzati. (Miriam Romeo)

“La cena dei cretini” a Caltagirone

Domani, sabato 23 marzo, alle 20,30, al cine-teatro Poli-teama di Caltagirone, si terrà “La cena dei cretini”, di FrancisVeber, regia di Germano Martorana, commedia in due atti acura dell’associazione culturale “Show People”, adattamentotesti di Raffaele Alemanno, adattamento scenico di Tony Cre-scimone e Giuseppe Indovino, introduzione narrativa di Fran-co Papale, fotografia di Roberto Strano. Lo spettacolo è il se-condo dei quattro appuntamenti in cui si articola “Voglia diteatro”, la rassegna teatrale patrocinata dal Comune.

Le Orme e i New Trolls a CataniaQuesta sera, alle 21.30, al Teatro Odeon di Catania, Son-

ny Boy Management presenta: Le Orme & New Trolls. Duenomi storici del Progressive Rock italiano, un concerto all'in-segna della musica nata dai vinili degli anni 70 e tornata pre-potentemente alla ribalta per un pubblico sempre più vasto.La leggenda New Trolls e Le Orme raccontano quegli anni ,e non solo, attraverso le pagine dei loro album più prestigio-si: “Concerto Grosso”, “Felona e Sorona”.

“Da giovedì a giovedì” a Trecastagni

Domani alle 21 e sabato alle 18, al Teatro Comunale diTrecastagni, andrà in scena “Da giovedì a giovedì” di AldoDe Benedetti. Regia: Paolo Merlini. Con: Guia Jelo, ValeriaContadino, Valerio Santi, Francesco Russo, Gianni Rossi eLiliana Lo Furno. Scenografia: Carmelo Miano. Musiche:Mario Incudine. Costumi: Rosi Bellomia. La commedia “Dagiovedì a giovedì” racconta con garbo e ironia una vicendache ha per protagonista una coppia alto borghese quale ilmarito, l'avvocato Paolo Guarnieri, si dedica solo al suo la-voro e la moglie, Adriana, è rapita da libri, moda e shopping.

Da domenica “Body painting” alle CiminiereCatania - 180 artisti in esposizione, esibizioni di “body

painting” sui corpi nudi di una dozzina di ragazze che ver-ranno dipinti sotto gli occhi dei visitatori, offerta al pubblicodi pasticceria inglese, performances di percussionisti, sfilatadelle ragazze “dipinte”, sfilate di moda, musica e readingpoetico. E dulcis in fundo assaggi di dolcetti in glassa dizucchero. Questo il programma di “The three dimensiond ofthe art” che aprirà i battenti alle Ciminiere di Catania dome-nica 24 marzo alle 17,30. La manifestazione organizzata da“Spazio Art e Art Center” si protrarrà fino al 7 aprile. Molti gliartisti catanesi coinvolti (Franco Sciacca, Manolo Coco...),lo scultore Maestro Angelo Cottone di Torino, Chris Minol-di,Gianluca Mantovani di Livorno, Jhon Picking, pittoreamericano, lo scultore Gianfranco Bevilacqua, e altri. In-gresso libero tutti i giorni ore 10-12,00 e 16-19,30.

Da

non

perd

ere

Al centro culturale Zo in scena “Sogno d'un mattino di primavera” con Guido Turrisi assistente di regia

Il dramma dannunziano in un sogno di primavera

Barbara Gallo nei panni di Isabella

Una scena

Andrea Giuffrida (Bobby)

VI 22 MARZO 2013

Page 7: Mercatino n° 2947 del 22-03-2013

I rifiuti dei divi hollywoodiani hanno regalato anche Oscar… a qualcun altro

Capricci da vip

L 'Associazione CulturaleEtna-Ngeniousa, in occa-sione della rassegna teatrale

XXI in Scenalo scorso fine settima-na al Teatro del Canovaccio di Ca-tania ha rappresentato un capolavo-ro del francese Jean Genet: LeServe.

Il dramma, simbolo del Nove-cento francese, con l'ideazione el'adattamento di Saro Minardi; lacollaborazione alla regia di Alessan-dra Barbagallo; l’assistenza luci esuoni di Daniela Cunsolo e la benstudiata scenografia di FedericaBuscemi, si è svolto in un atto uni-co, in un ambiente ambiguo che ri-specchiava sapientemente le as-surdità dell’animo umano.

I riflettori si sono accesi sulle dueprotagoniste, due sorelle, due came-riere, due sottomesse: Solange(Luana Toscano) e Chiara (Egle Do-ria) - identiche nei gesti e nelle frasi,in posizione assoggettata e specu-lare - sullo sfondo di una scena daipannelli bianchi e trasparenti insie-me, divise da una linea rossa (sim-bolo di passione e di sangue), realee immaginaria, che taglia in due tut-

to: le pareti, il letto, la scena, il pal-co, l'animo. La loro vita.

Il duale, la doppiezza e la dupli-cità sono alla base di ogni cosa incui falsità e realtà si mescolano e siconfondono.

«La Signora è buona, La Signoraè bella, La Signora è dolce!». Unasorta di mantra, questo, ripetutomeccanicamente con parole dallacadenza quasi ipnotica. E ancorauna formula mistica, un ritualedalla forte componente di autoconvincimento... ma senza risulta-to.

Drammaticamente toccanti e in-quietanti allo stesso tempo, le dueattrici hanno interpretato e abilmen-te comunicato, conferendo al pub-blico un senso di veridicità contem-poranea, la difficoltà del doppio inassoluto: luci e ombre di valori esentimenti. Il Bene e il Male,l'Amore e l'Odio in una ritualità esa-sperata che si è reiterata con lucidafollia. La ripetizione dei gesti,meccanici, svogliati e, alle volte,privi di senso, sono una prassi allaquale non sarà più possibile sottrar-si.

Chiara e Solange sembrano en-trare davvero nelle parti che recita-no, (l'una in quella dell'altra e vice-versa, in quella de La Signora), qua-si che il “personaggio” si impossessidi loro. Queste due donne hannodato inizio al loro duplice gioco difinzione/realtà e menzogna/verità.Ma il gioco si è spinto troppo in là...

L'unico ingresso, a metà rappre-sentazione, de La Signora, interpre-tata en travesti da Sergio Valastro,ha insito in sé il senso più sconvol-gente della realtà nella sua doppiafaccia. Così quelle che prima sem-bravano solo vittime, alla fine dellapièce si sono trasformate anche incarnefici. Carnefici di loro stesse!

Lo spettacolo Le Serve sarà re-plicato nuovamente, sempre al Tea-tro Del Canovaccio, dal 21 al 23marzo nel turno serale.

Miriam Romeo

Al Teatro del Canovaccio il capolavoro del francese Jean Genet

Quelle Servecarnefici di sé stesseOttima la messa in scena di Etna-Ngeniousa diretto dalla Barbagallo

SPETTACOLO

Sabato 23 e domenica 24“Tutto Costa sempre di più”al teatro Metropolitan

Luana Toscano e Egle Doria(Foto Licari)

Luana Toscano, Sergio Valastro e Egle Doria (Foto di A.)

Catania - Continua con “Tutto costa sempre di più”, spettacolo di e conAntonello Costa, la rassegna “Una stagione a 4 stelle”, al Teatro Metropolitandi Catania. Lo spettacolo andrà in scena sabato 23 marzo, alle 17,30 e alle21, e domenica 24 marzo alle 21. Le altre “Stelle” sono GianfrancoIannuzzo, Pino Caruso e Gilberto Idonea che chiuderà la stagione con “Lafortuna con la A maiuscola” il 27 e 28 aprile prossimi.

Quanti attori hollywoo-diani hanno rifiutato di saliresull’aereo giusto pensandofosse un ferrovecchio e nonun jet? Intanto, fuori metafo-ra, sull’aereo del celeberrimo“Casablanca” non è davverosalita Hedy Larmarr (si la-mentava del copione incom-pleto). Così ad andarci è stataIngrid Bergman. Il risultato siconosce: il film è uno deigrandi cult del cinema. Lostesso ha fatto Burt Lancasterrifiutando il ruolo di BenHur, andato a Charlton He-ston che vinse una non pro-prio insignificante statuettad’orata: l’Oscar.

La carriera di HumphreyBogart è in parte dovuta al-l’ex pugile, ballerino (e perinciso amico di Al Capone)George Raft, oggi pressochédimenticato. Raft oppose di-nieghi a ripetizione per ilruolo di protagonista de “Ilmistero del falco” (famosis-simo noir), di “Casablanca”e del “Tesoro della SierraMadre”. Per il primo (udite!udite!) accampò la scusa chelui non poteva lavorare conun regista esordiente… taleJohn Huston!

Madonna giudicò la tramadi “I favolosi Baker” troppo“melensa”, sicché il ruolo fuaffidato a Michelle Pfeiffer etante nomination agli Acade-my Awards… E a propositodi giudizi stravaganti RobertRedford scartò il ruolo diBen Braddock, il protagonistade “Il laureato” perché “trop-po naif”. Fu allora chiamatoun attore semisconosciutodell’off Broadway, un certoDustin Hoffman, che da allo-ra un po’ di strada ha fatto.Non vi pare?

Altro Oscar mancato perEva Marie Saint, la tormen-tata ragazza di “Fronte delporto”, che dopo aver letto lasceneggiatura de “La donnadai tre volti” la mise daparte dicendo che era “trop-po debole”. Joan Wood-

ward, meno schifiltosa dellacollega, accettò volentierie… vinse l’Oscar. Al picco-letto terribile James Cagneyla produzione nel 1964 misesu un piatto d’oro un milionedi dollari per offrirgli il per-sonaggio di Alfred Doolittledi “My fair lady”. Non accet-tò regalando il successo aStanley Holloway.

E chiudiamo con alcunecuriosità. A Sergio Leoneche proponeva “Per un pugnodi dollari”, i produttori italianidissero di accettare, ma che ilfilm doveva essere interpre-tato da Tognazzi e Vianello.Poi interpretato da Clint Ea-stwood e Gian Maria Volon-tà.

E ancora, il primo provinodi Rock Hudson fu giudicatocosì brutto che veniva mostra-to agli aspiranti attori per in-segnare loro come non ci sidoveva comportare davantialla macchina da presa.

Il nome di Alberto Sordinon compare nei primi mani-festi de “I vitelloni” perchédopo l’insuccesso de “Losceicco bianco” i produttorinon volevano che Sordi reci-tasse nel film. Fellini ne im-pose la presenza e a seguitodel successo i manifesti furo-no tutti ristampati di grancarriera. La bellissima Mari-lyn Monroe ha sbagliato 59volte la scena con la battuta“Dov’è il bourbon” nell’indi-menticabile “A qualcuno pia-ce caldo”.

Romoletto

Humphrey Bogart e Ingrid Bergman in Casablanca

Alberto Sordi in unaindimenticabile scena del

film I Vitelloni

VII22 MARZO 2013

Page 8: Mercatino n° 2947 del 22-03-2013

Semmai fosse affiorato qual-che dubbio, la prestazionesciorinata dalla squadra di

Maran contro l'Udinese ha fugatoogni possibile equivoco: il Cataniasgomiterà sino all'ultima giornatacon le altre formazioni dell’altaclassifica sognando una clamorosaqualificazione per l'Europa League.Le sconfitte contro Inter e Juventusnon hanno lasciato scorie all'internodel gruppo rossazzurro che, anzi,si è ulteriormente compattato comedimostrato soprattutto nel corsodello spumeggiante secondo tem-po di domenica scorsa. La netta affermazione sull'Udineseha, di fatto, rilanciato le velleità etnee anche se in tutti c’èla piena consapevolezza che, nelle restanti nove gare del-l'attuale campionato, nessuno regalerà niente e la concor-renza sarà via via sempre più agguerrita.

Troppo alta la posta in palio (anche sotto il profilo delritorno economico) perché si possa pensare a un rilassa-mento delle squadre che precedono in classifica ilCatania. Questo lo sa bene Rolando Maran e lo sanno benei suoi calciatori che meriterebbero, al pari dei tifosi, la sto-rica conquista. Vada come vada, il Catania non lascerà nul-la di intentato come più volte ha ripetuto lo stesso pre-sidente Pulvirenti. Già dopo la sosta dovuta agli impegnidelle varie Nazionali, qualche indicazione in più potrà cer-tamente arrivare dentro... l’uovo di Pasqua. Nel turno cheprecede la Santa Festività, infatti, Gomez e compagni sa-

ranno di scena all'Olimpico di Roma contro la Lazio, cioèuna formazione che ambisce addirittura alla ChampionsLeague a prescindere dall’ultimo periodo che ha visto ibianco celesti un tantino sotto tono.

La mini crisi laziale, d'altronde, è coincisa con l'infor-tunio occorso a Klose, autentico e insostituibile terminaledella manovra offensiva di Petkovic. Insieme con lui, tor-nerà probabilmente a disposizione anche capitan Maurie tutto ciò potrebbe creare grattacapi alla retroguardia etneache, per allora, sarà nuovamente priva dello squalificatoSpolli.

Ma i tifosi cominciano già a stilare tabelle di ogni tipo,a cominciare da quella imprescindibile secondo la qualei rossazzurri dovranno conquistare necessariamente 12punti nelle quattro partite casalinghe che rimangono daqui alla fine della stagione. Al “Massimino” saranno discena Cagliari, Palermo, Siena e Pescara, tutti avversariabbordabili e... battibili. In trasferta, invece, il Catania do-vrà vedersela con Lazio, Chievo, Milan, Sampdoria e To-rino ed, anche in questo caso, dovrà cercare di fare quantipiù punti possibili. Sinora è stata la compattezza del gruppol'arma vincente del Catania: il nocchiero Maran e prontoa far salpare la sua flotta verso i... fiordi europei!

Francesco La Rosa

Dopo il finale 2012 in crescendo laLotus con il “freddo finlandese”, KimiRaikkonen ha messo il sigillo sulla pri-ma gara del 2013. Ma le buone notizievengono dalla Ferrari, in testa al mon-diale costruttori con 30 punti, che haconquistato un meritatissimo 2° posto,con il solito battagliero Alonso, e il 4°con Massa che pur essendo stato in te-sta nella prima parte di gara al primopit-stop guarda caso si ritrova sempredietro il compagno di gara. Eppure iproclami sono che i due piloti sonosempre alla pari. Brutta delusione perla Red Bull che pur avendo dominatole qualifiche, in gara ha avuto i suoi ro-spi da pelare prima con la pessima par-tenza di Webber scivolato subito al7°posto e poi con la gestione deglipneumatici Pirelli che a Vettel si degra-davano più di Alonso. Infatti nella pri-ma parte di gara il “tedeschino” ha dato

la polvere allo spagnolo ma poi èsuccesso il contrario e Vettel si èdovuto accontentare del podio basso.

Disastro in casa Mercedes e MacLaren, la prima ha perso per un inci-dente tecnico Rosberg che ha posteg-giato lungo la pista ed Hamilton ha ar-rancato e si è difeso da par suo. Salvopoi essere stato superato anche daMassa; la seconda è sprofondata conil 9° posto di Button e l’11° di Perez:dov’è finita la straripante vettura dellafine 2012? Di regola l’anno successivodovrebbe essere migliore del preceden-te, ma per la squadra di Ron Dennispare l’inizio dell’anno zero!

Invece quatta quatta La Lotus conil sornione Raikkonen ha saputo gestireal meglio le gomme e con due soli pitstop è giunto alla vittoria, ma ci aspet-tavamo di più del 10° posto di Grosje-an. Altra sorpresa è stata la Force

India (motore Mercedes) che con ilrientrante Sutil e Di Resta ha, solo nelfinale, ceduto allo strapotere Lotus eFerrari anche se in classifica è alla pari(10 punti) con la casa madre (di mo-tore). Se il buon giorno si vede dal mat-tino la Ferrari nel 2013 darà soddisfa-zione e non come avvenne ad inizio2012. Arrivederci a domenica prossima24 marzo col GP della Malesia a Se-pang sempre in differita su Rai 1 e RaiHD alle 14 (a meno di un cambio nellaprogrammazione).

Nino Parrinelli

Il nocchiero Maran e pronto a far salpare la sua flotta verso i... fiordi europei

Il Catania non molla la presaSabato difficile impegno a Roma contro la Lazio

SPORT

Da settembre le due squadre rilanceranno il settore

Planet e Roomy…insieme per crescere

Al Cibali, vecchie gloriein campo per beneficenza

Formula Uno – Campionato del Mondo 2013 – Gran Premio d’Australia

Il ritorno di Raikkonen

Kimi Raikkonen

La pallavolo catanese al fem-minile si arricchisce di un nuovoprogetto sportivo. Dalla prossi-ma stagione la Roomy Club e laPlanet Pedara hanno sottoscrittol’accordo di collaborazione perrilanciare il settore femminiledalla base. Le due realtà hannodeciso di unire le forze partendodal desiderio di costruire a Ca-tania gruppi vincenti e convo-gliare il maggior numero di ta-lenti all’interno di un’unica re-altà sportiva. Il sogno, insomma, è quello di trovare presto una nuovaGilda Lombardo, la schiacciatrice catanese in forza al Busto Arsiziolanciata anche in Nazionale nei mesi scorsi.

I referenti del progetto Planet-Roomy sono al tempo stesso le animedelle due realtà, da un lato Giovanni Barbagallo (Roomy), dall’altroFrancesco Andaloro che, coadiuvati da tutto lo staff delle due società,metteranno insieme professionalità e competenza per alimentare lacrescita del progetto. La Planet è una realtà emergente e con grandiambizioni nel settore femminile: diverse sono le atlete Planet che oggicalcano palcoscenici di serie B. Oggi la Planet, che ha già assaporatol’ebbrezza di disputare un campionato nazionale, partecipa alla C coni propositi chiari di promuovere nuovi talenti.

Si partirà da settembre 2013, anche se i mesi precedentiserviranno per costruire gruppi omogenei dalle grandi potenzialità.Il progetto prevede la partecipazione a tutti i campionati di categoriae di serie. “Sono certo - ammette Francesco Andaloro - che questaunione sarà proficua per migliorare la qualità del lavoro fin qui svolto.L’unione con la Roomy che negli anni ha dimostrato efficienza, com-petenza, professionalità e risultati, ci consentirà di ampliare gli oriz-zonti. Planet e Roomy, con le oltre 500 tesserate, rappresentano ilpiù grande settore femminile in Sicilia. Adesso la parola passa al cam-po. Ai risultati”.

Giovanni Barbagallo replica: “Partiamo con grande entusiasmo,la Planet, come noi, è una società ben strutturata e ambiziosa. Dob-biamo oliare i meccanismi per amalgamare atlete, staff e strategie.Sono certo che riusciremo a vincere anche questa scommessa”.

Nunzio Currenti

Catania -Amichevole a scopo benefico per il Catania,domani (sabato 23 marzo) alle 15, allo stadio "AngeloMassimino". Scenderanno in campo tra le "Vecchie Glo-rie": Aldo Cantarutti, Angelo Crialesi, Carlo Borghi, Ren-zo Castagnini, Gennaro Monaco, Claudio Ciceri, Giam-pietro Spagnolo, Gianni Di Marzio (allenatore), RobertoBenincasa, Fortunato Torrisi, Pietro Tarantino, OrazioRusso, Andrea Suriano, Gigi Chiavaro, Nino Leonardi,Salvo Bianchetti (allenatore), Antonio Dal Poggetto, GinoMaltese (massaggiatore), Maurizio Pellegrino, Saro Pi-cone, Mimmo Crisafulli, Sandro Cicchetti, CiccioBifera, Gionathan Spinesi, Maurizio Anastasi e Lulù Oli-veira.

Giovanni Barbagallo eFrancesco Andaloro

Spalti pieni di tifosi al Massimino

VIII 22 MARZO 2013