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Mensile, edito a cura dell’Accademia dei Romiti di Gualdo Tadino, viale Don Bosco, 68 – Tel. e Fax 075 916742, Direttore responsabile Valerio Anderlini Poste Italiane spa – Spediz. in abbonamento postale DL 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46), art.1, comma 1 – AUT. CNS/CBPA/CENTRO 1 valida dal 13.02.2007. CENTRO REVISIONI - COLLAUDI BAZZUCCHI GIUSEPPE Via V. Veneto - Gualdo Tadino - Tel. 075/916473 MOTORIZZAZIONE CIVILE MCTC REVISIONE VEICOLI OFFICINA AUTORIZZATA Concessione n. 00000020 del 01/04/1998 Automobili di TUTTE le marche Gualdo Tadino (Pg) Tel. 075/9142079-9141513 IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO Anno VII - N. 6 - Giugno 2013 euro 1,50 di Salvia Franco & C. Forniture Uffici e Studi Tecnici Toner - Inkjet - Laser Cornici & Stampe Tel. 0759145066 Fax e Tel 075912143 [email protected] Viale don Bosco 72/78 06023 Gualdo Tadino PG Anche Ciclomotori Motocicli - Api - Quad Vuoi essere il primo della fila? Prenota la tua revisione on-line su www.revisionionline.com/bazzucchi Il rapporto innaturale instaurato fra la comunità gual- dese e la Rocchetta spa, in virtù di una concessione formalmente regalata all’azienda sulla scorta di una normativa regionale che “fa acqua”, non regge più: da tempo forme di denunzia erano state espresse dalla Comunità gualdese nei confronti di un sistema forte- mente squilibrato in favore della concessionaria, senza alcun vantaggio pratico per la comunità locale, dallo scontro con il Comitato per la difesa del Rio Fercia, ai comunicati del Comitato Pro acqua, e più recentemen- te con le iniziative intraprese del Comitato per la ricostituzione della Comunanza Agraria Appennino gualdese, delle quali il giornale si è già ampiamente occupato. E che la questione non potesse durare era chiaro a quanti, nella casetta dell’amicizia sede del Comitato di Boschetto, hanno preso visione della documentazione relativa ai rapporti fra “Terme di Uliveto” e il Comune di Vico Pisano, ben più onerosi della quasi gratuità della concessione rilasciata dalla Regione dell’Umbria alla Rocchetta spa che fa parte dello stesso gruppo “Terme di Uliveto”, in barba alla comunità gualdese. Ora la vicenda si arricchisce di un elemento nuovo: la sentenza del Consiglio di Stato emessa il 26 febbraio e pubblicata nel mese di marzo, relativa ad una contro- versia fra la “Terme di Uliveto” ed il Comune di Vicopisano, sentenza che fa giurisprudenza e ha ov- viamente un portato normativo nazionale, della quale ha dato notizia il consigliere comunale Graciolini su “L’allegra combriccola”, preannunziando una inizia- tiva politica mirata a “una convenzione con Rocchetta per stabilire a suo carico oneri e corrispettivi da far entrare annualmente e per tutta la durata della conces- sione nelle casse del Comune”, a fronte degli “spiccio- li che in via del tutto discrezionale Rocchetta immette annualmente nelle casse dell’Ente Giochi de le Porte, i discutibilissimi laboratori didattici organizzati dal Museo Regionale dell’Emigrazione riproposti nel pro- gramma della seconda edizione di Umbria Water Fe- stival, le sfilate delle miss, le provviste d’acqua gratui- te o scontate concesse per sagre e manifestazioni varie…. un gettito di risorse certo, continuo e stabile appannaggio del Comune e di ritorno a tutta la comu- nità.” È ora che, superando il “rispetto istituzionale” per gli errori (?) fatti in passato, Gualdo Tadino reimposti più dignitosamente le sue relazioni con Rocchetta spa ed è questo l’approccio più giusto ed altrettanto dignitoso con cui qualsiasi Amministrazione comunale, o in futuro la Comunanza Agraria dell’Appennino, do- vrebbero rapportarsi all’annosa problematica che vede una società imbottigliare e sfruttare commercialmente la nostra acqua senza tangibili ricadute sul territorio in favore di tutta la comunità. “La sentenza su Uliveto del Consiglio di Stato, conclude Graciolini, ci apre defini- tivamente gli occhi e ci indica una strada”. Gualdo sveglia! Un nuovo fronte nei rapporti con la Rocchetta È stato presentato il 21 mag- gio il progetto del Museo Archeologico, sezione An- tichi Umbri, che sarà collo- cato nel centro culturale di “Casa Cajani”, in Via Moni- na. Alla presenza di un’am- pia folla di convenuti, dopo i saluti del sindaco Morroni, hanno esposto l’articolazio- ne del progetto la dott.ssa Laura Bonomi Ponzi per la parte scientifica e l’architet- to Nello Teodori, per l’alle- stimento ed utilizzo degli spazi, cui sono seguiti gli interventi del Soprintenden- te ai Beni Archeologici Ma- rio Pagano, dell’assessore regionale Fabrizio Bracco e dell’assessore Simona Vita- li. Dagli interessanti e appas- sionati interventi è emersa la grande importanza del progetto che prevede il rien- tro di molto materiale pro- veniente dagli scavi operati in più riprese in territorio gualdese (Colle dei Mori, San Facondino, Grello, Rasina, Ginepraia) attual- mente disperso in vari ma- gazzini (Spoleto, Perugia, Ancona), dotando città di Musei e turismo: Antichi Umbri Presentato il progetto di un museo archeologico Avrà sede nella Casa Cajani insieme ad un centro studi di rilevanza interregionale. un’esposizione archeologica di rilievo nazionale poiché permetterà di entrare nel mondo degli Antichi Umbri, anche attraverso un Centro Studi che completerà l’of- ferta culturale di Casa Cajani. Grande la soddisfazione espressa dall’assessore re- gionale Fabrizio Bracco e dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici di Perugia che, con la presenza del funzio- nario di zona Clarita Natalini ha assicurato la massima collaborazione e la più am- pia partecipazione al pro- getto, anche attraverso sug- gerimenti che potranno “ul- teriormente valorizzare e promuovere una realtà museale di così ampio spes- sore per la documentazione della storia di una popola- zione che occupava gran parte del territorio centrale della penisola italica” ha sottolineato il Soprintenden- te Mario Pagano. Infine l’Assessore alla Cultura, Si- mona Vitali ha ricordato ap- passionatamente i vari aspet- ti di una iniziativa di così alto spessore culturale. Il pro- getto, alla cui concreta pre- parazione lavorerà un team di archeologi coordinati dal- la dott.ssa Laura Bonomi Ponzi, prevede una decina di mesi per la sua concreta realizzazione e se ne preve- de l’inaugurazione entro la prossima primavera. segue a pag. 2 È giallo:a sorpresa, nella seduta del Consiglio Comunale del 31 maggio, in cui si doveva discutere di problemi relativi alle cave, il Presidente ha dato lettura di un comunicato della Compagnia Cara- binieri di Gubbio con la notizia dell’arresto di Massimiliano Parlanti per estorsione (presunto tentativo aggiungiamo noi) nei confronti di un imprenditore non precisato, in una vicenda non chiara nella questione cave; una notizia ai limiti del credibile per la notorietà del personaggio, (candidato a Sindaco nelle ultime elezioni), dipenden- te di Umbria acque. Al momento la notizia è questa: sui lati oscuri della vicenda non è nostro compito indagare; sarà compito della Magistratura (che tra l’altro ha già le mani in pasta nella questione delle cave) approfon- dire e chiarire eventuali colpe e responsabilità, con l’auspicio che sia cancellata la parola estorsione, reato da cui è stata fin’ora indenne la nostra convivenza civile, con proscioglimento dell’interessato da ogni addebito infamante. Problema cave: un arresto All’interno: Presentata la Birra Flea pag. 4 Albrigi nuovo Presidente dell’EASP pag. 6 La storia dell’Accademia dei Romiti pag. 7 Andreoli nuovo Presidente della CRI pag. 8 Completata la piantagione del biancospino pag. 9 Il progetto Comenius pag. 10 L’imprenditore Angelo Pascucci pag. 11

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Mensile, edito a cura dell’Accademia dei Romiti di Gualdo Tadino, viale Don Bosco, 68 – Tel. e Fax 075 916742, Direttore responsabile Valerio AnderliniPoste Italiane spa – Spediz. in abbonamento postale DL 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n.46), art.1, comma 1 – AUT. CNS/CBPA/CENTRO 1 valida dal 13.02.2007.

CENTRO REVISIONI - COLLAUDIBAZZUCCHI GIUSEPPE

Via V. Veneto - Gualdo Tadino - Tel. 075/916473

MOTORIZZAZIONE CIVILE

MCTC

REVISIONE VEICOLIOFFICINA AUTORIZZATA

Concessione n. 00000020 del 01/04/1998

Automobili di TUTTE le marche

Gualdo Tadino (Pg) Tel. 075/9142079-9141513

IL NUOVOIL NUOVOIL NUOVOIL NUOVOIL NUOVO

Anno VII - N. 6 - Giugno 2013

euro 1,50

di Salvia Franco & C.Forniture Uffici e Studi Tecnici

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Tel. 0759145066 Fax e Tel [email protected]

Viale don Bosco 72/7806023 Gualdo Tadino PG

Anche CiclomotoriMotocicli - Api - Quad

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www.revisionionline.com/bazzucchi

Il rapporto innaturale instaurato fra la comunità gual-dese e la Rocchetta spa, in virtù di una concessioneformalmente regalata all’azienda sulla scorta di unanormativa regionale che “fa acqua”, non regge più: datempo forme di denunzia erano state espresse dallaComunità gualdese nei confronti di un sistema forte-mente squilibrato in favore della concessionaria, senzaalcun vantaggio pratico per la comunità locale, dalloscontro con il Comitato per la difesa del Rio Fercia, aicomunicati del Comitato Pro acqua, e più recentemen-te con le iniziative intraprese del Comitato per laricostituzione della Comunanza Agraria Appenninogualdese, delle quali il giornale si è già ampiamenteoccupato. E che la questione non potesse durare erachiaro a quanti, nella casetta dell’amicizia sede delComitato di Boschetto, hanno preso visione delladocumentazione relativa ai rapporti fra “Terme diUliveto” e il Comune di Vico Pisano, ben più onerosidella quasi gratuità della concessione rilasciata dallaRegione dell’Umbria alla Rocchetta spa che fa partedello stesso gruppo “Terme di Uliveto”, in barba allacomunità gualdese.Ora la vicenda si arricchisce di un elemento nuovo: lasentenza del Consiglio di Stato emessa il 26 febbraioe pubblicata nel mese di marzo, relativa ad una contro-versia fra la “Terme di Uliveto” ed il Comune diVicopisano, sentenza che fa giurisprudenza e ha ov-viamente un portato normativo nazionale, della qualeha dato notizia il consigliere comunale Graciolini su“L’allegra combriccola”, preannunziando una inizia-tiva politica mirata a “una convenzione con Rocchettaper stabilire a suo carico oneri e corrispettivi da farentrare annualmente e per tutta la durata della conces-sione nelle casse del Comune”, a fronte degli “spiccio-li che in via del tutto discrezionale Rocchetta immetteannualmente nelle casse dell’Ente Giochi de le Porte,i discutibilissimi laboratori didattici organizzati dalMuseo Regionale dell’Emigrazione riproposti nel pro-gramma della seconda edizione di Umbria Water Fe-stival, le sfilate delle miss, le provviste d’acqua gratui-te o scontate concesse per sagre e manifestazionivarie…. un gettito di risorse certo, continuo e stabileappannaggio del Comune e di ritorno a tutta la comu-nità.”È ora che, superando il “rispetto istituzionale” per glierrori (?) fatti in passato, Gualdo Tadino reimposti piùdignitosamente le sue relazioni con Rocchetta spa edè questo l’approccio più giusto ed altrettanto dignitosocon cui qualsiasi Amministrazione comunale, o infuturo la Comunanza Agraria dell’Appennino, do-vrebbero rapportarsi all’annosa problematica che vedeuna società imbottigliare e sfruttare commercialmentela nostra acqua senza tangibili ricadute sul territorio infavore di tutta la comunità. “La sentenza su Uliveto delConsiglio di Stato, conclude Graciolini, ci apre defini-tivamente gli occhi e ci indica una strada”.

Gualdo sveglia!Un nuovo fronte nei rapporti

con la RocchettaÈ stato presentato il 21 mag-gio il progetto del MuseoArcheologico, sezione An-tichi Umbri, che sarà collo-cato nel centro culturale di“Casa Cajani”, in Via Moni-na. Alla presenza di un’am-pia folla di convenuti, dopoi saluti del sindaco Morroni,hanno esposto l’articolazio-ne del progetto la dott.ssaLaura Bonomi Ponzi per laparte scientifica e l’architet-to Nello Teodori, per l’alle-stimento ed utilizzo deglispazi, cui sono seguiti gliinterventi del Soprintenden-te ai Beni Archeologici Ma-rio Pagano, dell’assessoreregionale Fabrizio Bracco edell’assessore Simona Vita-li.Dagli interessanti e appas-sionati interventi è emersala grande importanza delprogetto che prevede il rien-tro di molto materiale pro-veniente dagli scavi operatiin più riprese in territoriogualdese (Colle dei Mori,San Facondino, Grello,Rasina, Ginepraia) attual-mente disperso in vari ma-gazzini (Spoleto, Perugia,Ancona), dotando città di

Musei e turismo: Antichi UmbriPresentato il progetto di un museo archeologicoAvrà sede nella Casa Cajani insieme ad un centro studi di rilevanza interregionale.

un’esposizione archeologicadi rilievo nazionale poichépermetterà di entrare nelmondo degli Antichi Umbri,anche attraverso un CentroStudi che completerà l’of-ferta culturale di CasaCajani.Grande la soddisfazioneespressa dall’assessore re-gionale Fabrizio Bracco edalla Soprintendenza ai BeniArcheologici di Perugia che,con la presenza del funzio-nario di zona Clarita Natalini

ha assicurato la massimacollaborazione e la più am-pia partecipazione al pro-getto, anche attraverso sug-gerimenti che potranno “ul-teriormente valorizzare epromuovere una realtàmuseale di così ampio spes-sore per la documentazionedella storia di una popola-zione che occupava granparte del territorio centraledella penisola italica” hasottolineato il Soprintenden-te Mario Pagano. Infine

l’Assessore alla Cultura, Si-mona Vitali ha ricordato ap-passionatamente i vari aspet-ti di una iniziativa di cosìalto spessore culturale. Il pro-getto, alla cui concreta pre-parazione lavorerà un teamdi archeologi coordinati dal-la dott.ssa Laura BonomiPonzi, prevede una decinadi mesi per la sua concretarealizzazione e se ne preve-de l’inaugurazione entro laprossima primavera.

segue a pag. 2

È giallo:a sorpresa, nella seduta del Consiglio Comunale del 31maggio, in cui si doveva discutere di problemi relativi alle cave, ilPresidente ha dato lettura di un comunicato della Compagnia Cara-binieri di Gubbio con la notizia dell’arresto di Massimiliano Parlantiper estorsione (presunto tentativo aggiungiamo noi) nei confronti diun imprenditore non precisato, in una vicenda non chiara nellaquestione cave; una notizia ai limiti del credibile per la notorietà delpersonaggio, (candidato a Sindaco nelle ultime elezioni), dipenden-te di Umbria acque.Al momento la notizia è questa: sui lati oscuri della vicenda non ènostro compito indagare; sarà compito della Magistratura (che tral’altro ha già le mani in pasta nella questione delle cave) approfon-dire e chiarire eventuali colpe e responsabilità, con l’auspicio che siacancellata la parola estorsione, reato da cui è stata fin’ora indenne lanostra convivenza civile, con proscioglimento dell’interessato daogni addebito infamante.

Problema cave:un arresto

All’interno:Presentata la Birra Flea pag. 4

Albrigi nuovo Presidentedell’EASP pag. 6

La storia dell’Accademia deiRomiti pag. 7

Andreoli nuovo Presidente dellaCRI pag. 8

Completata la piantagione delbiancospino pag. 9

Il progetto Comenius pag. 10

L’imprenditore Angelo Pascuccipag. 11

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Attualità IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 6pag. pag. pag. pag. pag. 22222

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Condirettore Riccardo SerroniRedazione: Daniele Amoni, AlessandraArtedia, Carlo Catanossi, Alberto Cecconi,Pierluigi Gioia, Francesco Serroni, MarcoGubbini

Segr.redaz. Eugenio Sillani

Web master Sandro Farinacci

Contributi a questo numero: EnricoAmoni, Valeria Anastasi, Sara Baldelli, Ste-fano Brunetti, Carlo Crocetti,GiovanniCarlotti, Raffaele Gammaitoni, GiuseppeMariotti; Carlo Petrozzi, Edoardo Ridolfi,

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ITALIANA STAMPA PERIODICA

Un ritardo generazionaledifficile da recuperare“La Regione ha sostenutoil progetto di questo impor-tante progetto museale perGualdo Tadino poiché neha ravvisato le enormi po-tenzialità sia dal punto divista culturale e scientificoche, soprattutto, dal puntodi vista turistico”- ha di-chiarato l’assessore allaCultura della Regione Umbria, Fabrizio Bracco. Unadichiarazione che ha offer-to agli intervenuti un moti-vo di riflessione sulle occa-sioni perdute dalla città diGualdo Tadino e per essada una generazione di poli-tici ed amministratori chehanno sempre snobbato leattività culturali ed il turi-smo, facendo accumularealla città un gap generazio-nale difficile da recupera-re.Ricordando la lontana vi-cenda del villaggio turisti-co, offerto a Gualdo Tadi-no negli anni 60 per i buoniuffici dell’allora Ente Pro-vinciale per il Turismo, enon voluto dagli ammini-stratori del tempo perché“irriguardoso per i lavora-tori emigranti offrire ai loropadroni la possibilità di co-struire un villaggio turisti-co a condizioni vantaggio-se”, sentendo dall’assesso-re alla cultura Simona Vi-tali che “il felice esito delprogetto di creare un’espo-sizione archeologica di ri-lievo nazionale, con unCentro Studi che complete-rà l’offerta culturale di CasaCajani, è frutto della pas-sione, della tenacia e dellacollaborazione di molti chehanno creduto nella suaconcreta realizzazione, con-sapevoli della sua impor-tanza per la città e soprat-tutto dei suoi sviluppi al difuori del nostro territorio,rappresentando un centrovivo di documentazione edi conoscenza diretta del-

Musei e turismosegue da pag. 1

l’antica popolazione degliUmbri, uno dei popoli piùantichi e meno conosciutidella penisola italica”, ab-biamo avuto l’impressionedi vivere in un’altra città,una nuova dimensione, unmondo diverso da quellocui ci aveva abituato unaclasse dirigente obsoleta,che nelle divisioni degliassessorati era solita eti-chettare cultura e turismocome “assessorato allecazzatelle”, incapace di ca-pire e valutare che c’è an-che un modo di creare lavo-ro diverso da quello con letute blu, quello con i camicibianchi.Altri tempi, dirà qualcuno;che almeno gli errori fattiservano di lezione per re-cuperare i ritardi genera-zionali accumulati dalla cit-tà con le conseguenze chesono sotto gli occhi di tutti.

v.a.

Forti mal di pancia nel Pd diGualdo Tadino. Lo hannomanifestato pubblicamente idirigenti del CircoloR.Pinacoli in una lettera in-dirizzata al Segretario Na-zionale Guglielmo Epifani,al Segretario RegionaleLamberto Bottini ed al Se-gretario Provinciale AndreaRossi.Con le ultime vicende politi-che (rielezione di Napolita-no, governo delle larghe in-tese guidato da Enrico Letta)“il filo che unisce classe diri-genti, militanti e semplicielettori si è consumato finoquasi a scomparire. Da piùparti si alzano appelli allaricostruzione, al rilancio, allapartecipazione. Appelli che,purtroppo, vengono sistema-ticamente disattesi da un agi-re quotidiano che sembraignorare volontariamente tut-to quello che è accaduto inquesti mesi, che sembra igno-rare la volontà dei militantied il sentire dei cittadini, elet-

I mal di pancia del Pd di GualdoCritiche pesanti rivolte ai vertici nazionali e regionali del Pd

tori o meno, del Partito De-mocratico”. Sottolineatal’imprescindibilità di certescelte (l’abolizione delle Pro-vince, l’abolizione di tantienti inutili), si afferma che“Continuare in questo modonon è più tollerabile, si trat-terebbe di un vero e propriosuicidio politico di cui ognisingolo responsabile dovràfarsi carico”.Ma se Sparta piange Atenenon ride. Le frecce avvele-nate del pd gualdese vengo-no indirizzate anche verso idirigenti umbri: “in Umbriala discussione sulla nuovalegge elettorale regionale havisto in questi giorni ripro-porsi, dopo che ne era statadecisa la cancellazione,l’odioso listino, anche se informa ridotta. L’idea chepochi prescelti possano se-dere nei banchi del consiglioregionale senza aver ricevu-to nemmeno un voto, ma sol-tanto grazie ad accordi dispartizione politica, va riget-

tata quanto prima. Per mesiera stato detto e garantito aicittadini che il listino sareb-be stato eliminato dalla leg-ge elettorale regionale e al-l’improvviso, senza che nes-suno abbia il coraggio e ladignità di assumersene lapaternità, è ricomparso sen-za una qualsivoglia plausibi-le motivazione. Allo stessomodo è di questi giorni lanomina di un nuovo assesso-re regionale in sostituzionedel neo Senatore GianlucaRossi. A meno di due annidalla fine della legislatura lanomina poteva e doveva es-sere individuata tra gli eletti,siamo certi che anche così laGiunta regionale avrebbepotuto continuare il suo la-voro. Si poteva e si dovevaevitare di individuare un sog-getto esterno al consiglio re-gionale, con anche un note-vole risparmio di denaro pub-blico. Queste tre distinte si-tuazioni rendono perfetta-mente l’idea dello stato con-

fusionale in cui versano trop-pi esponenti del Partito De-mocratico e della distanzasempre più grande tra ciò cheviene detto e quello che vie-ne concretamente fatto”.Preannunciatrice di decisibracci di ferro è la conclusio-ne: “Un partito che credeancora che si possa ignorarequello che viene detto e pro-messo agli elettori, scommet-tendo su una sorta di amne-sia collettiva, è lontano anniluce non solo dai suoi mili-tanti, ma dal comune sentire.È giunto il momento, non piùrinviabile, che le istanzeveicolate in primo luogo daicircoli tornino ad essere lelinee guida di azione politicaed amministrativa; non assi-steremo in silenzio a com-portamenti ambigui e con-traddittori di chi vuole conti-nuare a credere che nulla siasuccesso e che si possa con-tinuare a vivacchiare nel par-tito e nelle istituzioni”.

Condivisione e apprezza-mento per la decisione delconsigliere Ennio Abbatidi dimettersi dall’incaricoaffidatogli dal sindaco dirivedere la spesa pubblicadel Comune al fine di otte-nere un abbassamento del-la pressione fiscale.Abbati ha svolto con gran-de competenza e responsa-bilità il compito che gli erastato assegnato, conse-gnando lo scorso mese diottobre, a conclusione diun lavoro impegnativo esicuramente non facile, undocumento chiaro conte-nente le modalità per arri-vare ad un sostanziale ab-battimento delle spese e,di conseguenza, ad una si-gnificativa riduzione della

Sandra Monacellisulla politica locale

tassazione municipale. Adoltre sei mesi quel documen-to è ancora lettera morta eper di più, su questo tema, ilconsigliere Abbati, il capo-gruppo Paoletti e la sotto-scritta sono stati oggetto diun pesante e sguaiato attac-co sul piano personale daparte della principale forzapolitica della maggioranza.Bene ha fatto quindi EnnioAbbati a rimettere con gran-de signorilità il mandato,anche se il gruppo Sms, re-sponsabilmente, non arretre-rà di un centimetro sul fron-te dell’abbassamento dellapressione fiscale che ha rag-giunto globalmente per i cit-tadini e le imprese gualdesi,alle prese più di altri con lagravissima crisi economica,

livelli insostenibili.Un bilancio di previsioneche non riporti una chiara enetta riduzione della tassa-zione locale per famiglie eaziende, che in questo mo-mento rappresenta la prio-rità assoluta, non potrà es-sere accettato. In tal caso,come sempre fatto in que-sti anni nel rispetto assolu-to delle prerogative deglieletti, consiglieri e asses-sori di Sms valuteranno in-dividualmente l’opportuni-tà di continuare o meno asostenere la giunta Morro-ni, ma personalmente to-glierò il mio appoggio aquesto esecutivo ritirandoil mio nome dal gruppo con-siliare.

Sandra Monacelli

Il serrate le fila delSindaco e della Giunta

Dopo le fibrillazioni emerse nei giorni scorsi fra componentidella maggioranza in materia di bilancio, imposte econtenimento spese, il Sindaco e la Giunta hanno resopubblica la seguente nota inviato ai capigruppo dimaggioranza in relazione al bilancio di previsione 2013: “Invista della definizione del bilancio preventivo 2013 e al finedi assicurare il pieno e attivo coinvolgimento dei gruppipolitici che compongono la maggioranza, la Giunta hadeciso di promuovere una serie di incontri dedicati allapredisposizione del documento di bilancio, allargando lapartecipazione ad almeno un componente per ciascuno deigruppi consiliari della coalizione di governo della Città.Tale metodo di lavoro è coerente con la volontà di garantirel’apporto costruttivo di tutte le espressioni presenti all’internodella maggioranza e con il proposito di giungere alla stesuradi un bilancio qualificato sul piano delle scelte e in grado dirafforzare le linee di indirizzo e le scelte programmaticheche caratterizzano la nostra esperienza amministrativa.Accanto a questo percorso si procederà, sulla scia di quantogià realizzato in occasione dei documenti di bilanciopredisposti negli anni passati, a promuovere una contestualefase di partecipazione con le associazioni di categoria e conle organizzazioni sindacali.L’obiettivo che l’esecutivo si è dato è di procedereall’approvazione del documento contabile e diprogrammazione per l’anno 2013 entro il 30 giugno p.v.,come peraltro attualmente previsto dai dispositivi di legge”.

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AttualitàIL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 6 pag.pag.pag.pag.pag. 3 3 3 3 3

Per molti di noi gualdesisono stati questi di fine mag-gio e inizi giugno i giornidell’incontro diretto con ilnuovo Papa Francesco. Il 18maggio un paio di pullmansono partiti da Gualdo perpartecipare alla veglia diPentecoste di gruppi, asso-ciazioni e movimenti con ilPapa. Il 12 giugno, invece,la Diocesi ha organizzato lapartecipazione all’udienzagenerale del mercoledì. In-contri ravvicinati con l’uo-mo venuto “quasi dalla finedel mondo” come disse luistesso il 13 marzo, giornodell’elezione. Eppure ci èparso di incontrare un vec-chio amico, un padre che ciè assolutamente familiare.Malgrado una Piazza SanPietro gremita all’inverosi-mile e strabordante fino aCastel Sant’Angelo, con piùdi 250.000 persone, il saba-to di Pentecoste non volavauna mosca quando ascolta-vamo il Papa rispondere alledomande che gli erano state

Dice Cucciolo…di GiòKarl

poste. Ho vistoanche molti ra-gazzi ed adole-scenti rapiti nel-l’ascolto.Stando in mez-zo alla gente, miè sembrato di capire comemai Francesco ispiri tantasimpatia ed attenzione. Èpiacevole il suo parlare avolte incerto e un po’ “ispa-nizzato”, ma soprattutto sicoglie una assoluta aderen-za tra le parole e l’uomo, trala teoria e la vita. Si coglieun atteggiamento positivo eduno sguardo penetrante, uninvito a non ripiegarsi su sestessi, a non dare importan-za alle forme e ad andareall’essenza del messaggiocristiano.C’era bisogno di trovare unacertezza, una persona saldanella sua calda e solida uma-nità, in tempi come i nostri,dove ti sembra di non esseremai sicuro della vera identi-tà del tuo interlocutore, dovedomina il cinismo e l’appa-

rire, dove i profili virtua-li sui social mediarilanciano spicchi di veritàinestricabilmente legati apalesi falsità, dove i politici,gli insegnanti e perfino i pretihanno perso gran parte dellaloro autorevolezza. Se tremesi fa siamo rimasti tuttiun po’ sorpresi dall’appari-re di questo sconosciuto per-sonaggio argentino, ora mipare che a noi tutti sembrinaturale che lui sia il Papaed anzi ci domandiamo comemai, avendo una persona cosìin gamba, l’abbiamo tenutain panchina fino a 76 anni.Eppure fu proprio lui, nel2005, a pregare i 40 cardina-li che lo avevano votato nelConclave a far confluire ivoti su Ratzinger, come poiaccadde. Otto anni dopo, alla

rinuncia di quest’ultimo,Bergoglio non ha potutoevitare che apparisse in tuttaevidenza la sua caratura. Sitratta dunque davvero di unaprimavera inaspettata per laChiesa e Cucciolo è certoche i frutti verranno, in si-lenzio ma copiosi. Del resto,i quattro mesi più piovosidegli ultimi quarant’anni,appena trascorsi, dicono for-se che anche il Cielo deside-ra irrigare la semina e favo-rire il raccolto. Ad ottobre,quando Francesco visiterà la“sua” Assisi, avremo giàcominciato ad accorgerceneed i primi frutti, mi auguro,saranno stati raccolti.

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Ho avuto modo di conoscere alcune badanti ucraine.Essendo passato per quella necessità della vita che ti facercare una assistenza per le persone della famiglia chenon sono più autosufficienti ho fatto esperienza di questedonne. Persone rudi, provate dalla vita e dalla lontananzadalle loro famiglie, con il cuore e la mente perennementerivolti alla loro terra di origine. Persone che sanno fare.Donne che sembrano amare sin da subito le persone a loroaffidate e che si rimettono completamente alla altruidisponibilità e generosità. Donne che non chiedono moltoperché sanno di essere estremamente deboli anche seindispensabili. Persone che vivono relegate in case alposto nostro per pochi soldi e che riservano il tempolibero a spazi aperti e lunghi colloqui con connazionali ocomunque con colleghe generalmente provenienti dall’estEuropa.C’è stato un periodo che il giovedì e la domenica trovavinugoli di queste persone in determinati luoghi di raduno.I giardini pubblici piuttosto che la Rocchetta. Lericonoscevi da lontano per il modo di vestire ma ancheper un modo di parlare tra loro quasi appassionato econcitato.Oggi questo fenomeno non c’è più. La crisi ha colpitoanche loro. Meglio sarebbe dire che la crisi ha colpitocosì tanto le famiglie che gli anziani da assistere sonodiventati una risorsa per chi non ha più altro lavoro e vedela piccola pensione e l’accompagnamento come unicaforma di reddito. Così le prime vittime sono state lebadanti.Mi hanno detto che in questi ultimi tempi ci sono altri duefenomeni in evidenza e riguardano ancora fasce debolidella popolazione. La pressione delle richieste disoggiorno all’ospizio sarebbe (uso il condizionale perchéè notizia tutta da verificare) diminuita sulla scia dellestesse motivazioni del surplus delle badanti e qualcheripercussione ci sarebbe anche sugli asili (in particolaresul nido). Il fenomeno non è preoccupante anzi, per certiaspetti, potrebbe anche essere visto positivamente. Nonsempre è infatti un male che le famiglie si riapproprinodella funzione di cura delle età deboli della vita.Il problema è quando questo avviene solo per necessità oper impossibilità a provvedere diversamente.Dovremo riuscire a capire quale possibile proposta per losviluppo economico del territorio saremo in condizionedi mettere in campo per il futuro, ma forse è venuto ilmomento di immaginare anche un diverso progetto per iservizi sociali, per le funzioni e le opzioni che la collettivitàpotrà mettere a disposizione di tutti i cittadini. Unaproposta che non potrà essere, per forza di cose, tuttapubblica, ma che dovrà invece essere fortemente integratatra pubblico, privato e privato sociale. Una proposta chedeve guardare avanti e riuscire a leggere i bisogni dell’oggie immaginare quelli del domani. Una realizzazione chenon si limiti ad enunciare ma sia operativa ed operante.Nulla vieta il pensare che possa essere anche una rispostaeconomica ed occupazionale per il futuro, una soluzioneai problemi del calo della popolazione nei centro minori,una risposta all’annosa questione dei centri storici.Bisogna però essere convinti che il futuro si costruisce enon capita per caso.

Carlo Catanossi

Controcanto di Carlo Catanossi

La badante ucraina

Giovani emergenti

Nuovo successodi Gaia TrionferaLa giovane violinista gualdese Gaia Trionfera, atredici anni, sta già facendo incetta di successi;l’ultimo in ordine di tempo è stato il Concorsomusicale Marco dall’Aquila, in cui si è affermataper la seconda volta: al concorso con quasi millepartecipanti la giovane gualdese si è classificata alprimo posto, aggiudicandosi una borsa di studio,ma sopratutto un concerto da solista messo in paliodall’orchestra da camera de “I solisti aquilani”.Gaia Trionfera studia presso la scuola di musica diFiesole con una borsa di studio del Rotary diFiesole, sotto la guida del celebre maestro russoPavel Vernikov.Auguri e....ad maiora.

Cari lettori questa volta nel-la nostra rubrica non ci oc-cuperemo di fatti e/o politi-ca “locali”, bensì di un ar-gomento così presente epressante che in questi ulti-mi mesi abbiamo potuto toc-care con mano: parleremodell’ IMU, imposta intro-dotta (e da noi pagata) dalGoverno Monti nel 2012.Prima di tutto facciamo unaprima distinzione. Abbiamoparlato di imposta e quindisarebbe opportuno conosce-re la differenza tra tasse edimposte che parecchi con-fondono o purtroppo nonconoscono. La tassa è untributo che il cittadino devepagare in relazione ad una“utilità” che egli trae dallosvolgimento di una attivitàdello Stato e/o dalla presta-zione di un servizio pubbli-co (sono ad esempio tasse laraccolta dei rifiuti, la con-cessione governativa, il bol-lo auto, l’occupazione disuolo pubblico). L’impostainvece trae il suo presuppo-sto in quanto il cittadino èsoggetto passivo (cioè nontrova giovamento da alcunservizio) e viene applicatasu un reddito prodotto dalcittadino stesso o da un benedel cittadino che produceugualmente reddito (sonoquindi imposte l’IRPEF,l’IRPEG, la ex ICI).Fatta questa distinzione ri-torniamo all’IMU, che quin-di come detto sopra, è una

Il pelo nell’uovo

Facciamo chiarezza sull’ IMUimposta: l’IMU è stata crea-ta per sostituire la vecchiaICI, ma così, cari lettori, nonè!L’ICI era l’acronimo di Im-posta Comunale sugli Im-mobili. L’IMU così come èstata pensata significa Im-posta Municipale Unica. Incomune, come vedete, han-no solo l’aggettivo Munici-pale e Comunale. Ma anchecosì non è e dopo spieghere-mo il perché.L’IMU studiata dall’alloraGoverno Berlusconi dove-va inglobare nella parola“unica” il tributo sugli im-mobili, i servizi municipali,la raccolta rifiuti, l’occupa-zione del suolo pubblico. Erauna tassa che nella sua uni-cità comprendeva tutti i ser-vizi, che veniva totalmenteinglobata ed incassata daiComuni.Il Governo Monti ha ripresol’IMU, confondendola peròa nostro parere in modo frau-dolento, con una impostaunica sugli immobili (priva-ti, industriali e rurali) e trat-tenendo il ricavato senzagirarlo, se non in piccolissi-ma parte, ai Comuni chedovevano essere i titolaribeneficiari dell’imposta.E lasciamo perdere poi chefine abbia fatto l’IMU 2012incassata per rifinanziareBanche ed una in modo par-ticolare!Abbiamo voluto parlare diquesto argomento questa

volta perché quello che viabbiamo spiegato non lo tro-verete in nessuna trasmis-sione o talk show e neppurenelle pagine dei giornali.Questo perché non convie-ne né al giornale né al gior-nalista, specie se politiciz-zato (destra o sinistra). Ericordate: il giornalista nonvi spiegherà mai la veritàma vi informerà solo su quel-lo che il giornalista stesso siauspica che accada.Ma come diceva Totò: “e iopago!!!!!!!”

Ci. Pi.

Una stradachiamata

“desiderio”Tornando ai “fatti no-stri” saremo brevissimi:qualcuno ci può dare unarisposta su che fine ab-bia fatto l’ultimo trattodella nuova Flaminia daSan Pellegrino a Fossa-to di Vico? VERGO-GNA, VERGOGNA,VERGOGNA!!!!!!!!!

Ci.Pi.

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Economia IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 6pag. pag. pag. pag. pag. 44444

Negli ultimi giorni di mag-gio la “Birra Flea” di Gual-do Tadino ha partecipato allaimportante manifestazione“TuttoFood” di Milano ri-scuotendo un buon successotra i tanti visitatori dellostand allestito dall’aziendagualdese.Ormai a Gualdo Tadino tuttihanno imparato a riconosce-re le quattro tipologie di bir-ra prodotte dall’AziendaAgricola Matteo Minelli, cheprende il nome dall’anticaRocca che domina la città: laBianca Lancia (etichettablu), la Costanza (gialla), laFederico II° (verde) e laBastola (rossa); colori cherappresentano un sinceroomaggio alla città di GualdoTadino e ai Giochi de le Por-te. Tutte sono prodotte conacqua, grano e orzo dei no-stri territori nel birrificio diVia Fratelli Cairoli – ZonaIndustriale Sud. Giusto perfornire alcuni dati, l’azien-da è in grado di produrre 24ettolitri di birra per ciclo, ha

La Birra Flea a Tuttofood a MilanoDopo la conferenza stampa di presentazione in Regione, prossimo appuntamento l’inaugurazione del birrificio di domenica 16 giugno

di Francesco Serroni

una cantina di fermentazionee stoccaggio capace di 400ettolitri ed una capacità pro-duttiva di oltre 3 milioni dibottiglie/anno.“Per me fare birra è statoprima di tutto coltivare unamia passione - spiega Mat-teo Minelli, il giovanissimoimprenditore che ha creatoFlea –. La birra sgorga comeacqua di sorgente e profumacome i campi di grano e diorzo che la mia famiglia da

sempre coltiva a GualdoTadino; ho immaginato difare birra per dare un valorein più alle acque delle miemontagne”.L’esordio alla fiera milane-se, dove la “Birra Flea” havoluto associare il propriobrand ad altre realtà del ter-ritorio quali Wald, Macelle-ria Fazi, Euroforn e La Lo-candiera, è stato precedutodalla presentazione in unaconferenza stampa in Regio-

ne, a Palazzo Donnini, allaquale hanno partecipatoMatteo Minelli, il dott. Car-lo Cambi, uno dei maggioriesperti eno-gastronomici ita-liani, l’Assessore regionalealle Politiche AgricoleFernanda Cecchini e il Sin-daco di Gualdo Tadino Ro-berto Morroni. “Queste bir-re hanno uno stile ben preci-so, una grande bevibilità,assoluta fragranza e confi-denza gustativa – ha spiega- to Cambi -. La birra è una

bevanda raffinata e la sfida èquella di produrla in una ter-ra come l’Umbria, nota peril vino, facendo leva sullericchezze che il nostro terri-torio è in grado di offrire”.L’Assessore Cecchini dalcanto suo ha espresso paroledi grande soddisfazione perl’attività di Minelli: “Èun’impresa giovane che di-mostra come anche in pre-senza delle difficoltà si pos-sa costruire qualcosa di im-portante con volontà e pas-sione. La Birra Flea è il frut-to dell’Umbria e non possia-

mo che andarne fieri”. An-che il Sindaco Morroni havoluto esternare il proprioapprezzamento: “La Fleaconiuga il futuro, in terminidi innovazione e qualità, alleradici del territorio, comel’acqua e la terra, con unforte richiamo alla storia edalle tradizioni del nostro ter-ritorio”. Infine Matteo Mi-nelli, nel ringraziare i suoicollaboratori, a partire dallamoglie Maria Cristina, hainvitato tutti all’inaugurazio-ne del birrificio che si terràdomenica 16 giugno alle 17.

Con la presentazione uffi-ciale, presso l’aula magnadell’edificio scolastico D.Tittarelli, si è concluso illaboratorio di ceramica nel-le classi quinte organizzatodalla Pro Tadino; è stato pre-sentato un pannello, è statodistribuito un opuscolo do-cumentario ed i bambinipartecipanti hanno ricevutoun diploma.Con la chiusura del CentroCeramica Umbra (quattroanni fa) si è interrotta ancheuna felice esperienza dei la-boratori di ceramica nellescuole dell’obbligo duratacirca 23 anni Il Presidentedella Pro Tadino LucianoMeccoli, grazie ad un finan-ziamento della Fondazionedella Cassa di Risparmio diPerugia e del Rotary Club,lo ha riattivato per le dueclassi del capoluogo con ladisponibilità dei maestriceramisti Mario Boldrini (ar-tista e già docente presso lascuola media) Costantino

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Il ritorno della ceramica nelle scuolePennacchioli, Graziano Pe-ricoli e Stefano Zenobi. Leinsegnanti hanno inserito ilprogetto nel loro percorsodidattico ed il prodotto fina-le è stato un bel pannello inceramica raffigurante la leg-genda della Bastula narratadal Donati.Il pannello realizzato daibambini si inserisce nel con-testo della produzione d’ar-te ceramica dedicata al mon-do dell’infanzia. Infatti laPro Tadino ha deciso di col-locare in via definitiva nellascuola D.Tittarelli due ca-polavori presentati nel 3°Concorso Internazionaledella Ceramica del 1961: “Ilcuore nei mio ricordi”diArrigo Visani e “Pinocchio”di Salvatore Cipolla.“Il pannello realizzato daibambini provoca delle emo-zioni- ha concluso il presi-dente della Pro Tadino Lu-ciano Meccoli- così come leprovocano i due pannelli cheabbiamo deciso di collocare

definitivamente in questoplesso”.L’assessore Fabio Viventi,il presidente del Rotary An-gelo Arnesano, l’imprendi-tore della ceramica MauroSpigarelli, il dirigente Sco-lastico Gaetano Ferrara han-no sottolineato l’importan-za dell’iniziativa sul pianodidattico e culturale. Sul-l’importanza di questo bre-ve corso così ha scritto ildirigente scolastico GaeranoFerrara nella brochure: “Laceramica, nonostante la cri-si, è ancora una delle princi-pali attività economiche diGualdo Tadino. La sua tra-dizione, risalente all’epocapreromana come documen-tato anche dalla fornace ri-trovata sul sito archeologicoColle dei Mori e perpetuatadalle numerose maestranzeancora impegnate in questosettore, e la presenza suimercati mondiali con pro-dotti di qualità ne fanno unelemento fortemente identi-

tario della creatività e pro-duttività della nostra comu-nità. Per questi motivi il Cir-colo Didattico ha accolto,con grande interesse, la pro-posta della Pro Tadino diattivare un laboratorio diceramica rivolto alla scola-resca della “ D.Tittarelli”.Conoscere il processo pro-duttivo della ceramica, dal-la creta informe all’oggettodecorato e cotto, sperimen-tarne le varie fasi di lavora-zione, dalla manipolazionedella creta al decoro, conl’utilizzo di tecniche speci-fiche come lo spolvero, rap-presentano momenti di cre-scita importante sul pianoformativo e culturale deinostri alunni. Sperimentarele proprie abilità manipola-tive nella produzione di unoggetto in ceramica può aiu-tarli, infatti, a migliorare lastima in se stessi e nelleproprie capacità: elementiindispensabili per un buonpercorso di apprendimento,

specialmente nel contestotecnologico attuale che pocospazio lascia alla propriacreatività.Nel laboratorio, inoltre, gliallievi lavorano a contattodiretto con i maestri cerami-sti, ne ammirano la passionee l’abilità ed imparano a co-noscere un mondo a cui, al-trimenti, sarebbero total-mente estranei. E ciò puòcostituire, per qualche ra-gazzo, anche il primo passo

per avvicinarsi a questa re-altà con l’intento di racco-gliere il testimone e perpe-tuare nel tempo una tradi-zione che, altrimenti, rischie-rebbe la graduale estinzio-ne”.Auspicio di tutti è che que-sta strada nuovamente intra-presa venga continuata an-che nei prossimi anni, coin-volgendo anche altre scuo-le.

Dalla Pro Tadino attivato un laboratorio nelle classi quinte del capoluogo

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Si è conclusa Domenica 26Maggio, nella stupenda cor-nice di un pomeriggio quasiprimaverile, che illuminaval’arengo maggiore di Gual-do Tadino, la fantastica edi-zione 2013 del Palio di Pri-mavera. La festa che ripro-duce in piccolo quella che èla classica edizione di fineSettembre, a cui noi gualde-si siamo tanto affezionati, siè dimostrata l’iniziativa piùentusiasmante che le quat-tro porte e l’Ente Giochiabbiano mai ideato. Tre gior-nate di gioia, competizionee sportività … ma soprattut-to tanta emozione.Si aprivano in un venerdì 24maggio poco promettente,con i meteorologi che nonlasciavano molte speranze, ifesteggiamenti volti ad apri-re ai portaioli di domani ilmondo dei Giochi de le Por-te.Proseguivano con ancora piùincertezze nel sabato, chesotto una pioggia quasi in-cessante non ha potuto ospi-tare il meraviglioso corteostorico e la tradizionale let-tura dei bandi, che sono staticosì posticipati alla domeni-ca. Quasi a voler premiarel’impegno e la passione im-pareggiabile di questi ragaz-zi, che anche sotto l’acquascrosciante, hanno effettua-to le prove di tiro con lafionda e con l’arco nel saba-to pomeriggio e guidato iloro destrieri la domenicamattina, qualcuno dall’altoha voluto regalarci lunghimomenti di celo azzurro…enon solo!Dopo essersi rifocillati nelletaverne di San Facondino eSan Martino, i giocolierisono tornati in piazza e sisono cimentati nelle quattro

“Piccoli” Grandi Giochidiscipline (corsa con il car-retto, tiro con la fionda, tirocon l’arco e corsa a pelo),dando prova del loro valoredi fronte alle centinaia dipersone che hanno assistitoall’evento, scandito senzasosta dai giovani tamburini.Le avvincenti gare hannotenuto tutti gli spettatori conil fiato sospeso fino all’ulti-mo, con pochissima diffe-renza di tempo nella primagara e solo un piatto di di-stanza tra il primo e il secon-do posto nella gara con lafionda. Punteggi esorbitantidi San Facondino nel tirocon l’arco riaccendono latenzone così, come spessosuccede per i giochi di Set-tembre, la corsa a pelo èdecisiva. Alla fine del giro èSan Donato a uscirne vinci-tore, a ricevere il meritatoPalio e a dar fuoco alla Ba-stola, in un tripudio difazzolettoni giallo-bianchi.Giorni di festa, di agonismo

sincero e passione con la Pmaiuscola. Perché negli oc-chi di ognuno di quei “pic-coli” grandi portaioli ognu-no ha potuto vedere il verospirito dei Giochi. Non i fi-schi e gli scherni, ma gliapplausi di tutta la piazzaper ognuno di quei ragaz-zi… per loro che hanno acuore come e più di noi que-sta festa e per essa sono statiinsieme…si sono allenati, sisono battuti, hanno riso ehanno pianto , sempre rima-nendo uniti e rispettandosil’un l’altro.Che questi ragazzi siano diesempio per tutti noi, e por-tino per sempre nel cuore iricordi di questi tre giorni,così che un domani possia-mo rivederli a competerenella piazza da “grandi”…grandi fra parentesi, perchénel cuore e nell’anima losono già.

Stefano Brunetti

L’INPS, Direzione Centra-le Credito e Welfare, hacomunicato che lo studentedel Liceo Scientifico Stata-le “Raffaele Casimiri” diGualdo Tadino PaoloNUTI (classe IV – A), natoa Gualdo Tadino (PG) il 13Aprile 1995 e residente inFossato di Vico - Palazzolo,è risultato vincitore di unaborsa di studio relativa alBando di Concorso “super-media” dell’importo di

Gioventù studiosaBorsa di studio per Paolo Nuti

nel concorso “Supermedia 2012”euro 800.La Gestione Ex Inpdap ha,tra i propri scopi istituziona-li, l’erogazione di prestazio-ni sociali in favore di dipen-denti e rispettivi figli fra lequali è esplicitamente pre-vista l’erogazione di borsedi studio. Tale Borsa di stu-dio, per la frequenza dellescuole secondarie di primo esecondo grado, è concessa asostegno degli studi, in fa-vore di giovani meritevoli;

per questo motivo il primoprincipio su cui si fondanol’ammissione al concorso el’elaborazione della gra-duatoria, è la votazione ot-tenuta al termine dell’annoscolastico precedente.Per rispettare la modestiadel vincitore e la volontà ditenere un basso profilo,niente squilli di tromba, maal ragazzo: “Auguri e Com-plimenti”. E ad majora!

Sabato 1 Giugno, presso ilMuseo della Ceramica “CasaCajani” si è aperta la mostra“TriArt (… come un raccon-to)”, degli artisti KlemenBrun, Rudi Sko ir, Etko-Tutta, Artur Bartkiewicz,Anja Klikowicz, EdmundMuczko, Massimo Lanciot-ti, Nilo Negroni, RaffaeleRicci, aperta fino al 30 Giu-gno.Orario: Venerdi, Sabato e

A casa Cajani la mostrainternazionale “Triart”

“ il talento non ha bisogno di clamore”Domenica: 10/13 – 15/18.Nove artisti internazionali(tre sloveni, tre polacchi, treitaliani) che dialogano in unimplicito confronto, con l’in-tento dichiarato di non “pro-vocare” sensazioni, emozio-ni, conoscenze estetiche soloper poter “apparire”. Il pro-getto, pensato ed elaboratoesclusivamente per GualdoTadino, invece, cerca sinto-nie profonde con tutto ciò

che è “altro” da sé ed ogniconsiderazione è “accompa-gnata” dalla scelta di elabo-rare opere artistiche checoinvolgano ed accolganoqualità e spessore elaborati-vi, senza clamore e senzaesasperate volontà d’impres-sionare.Curatore dell’evento: PinoBonanno c on il patrociniodi Comune di Gualdo Tadi-no e Polo Museale .

Il pittore aretino LucioGatteschi, poliedrico artistanaif famoso come uno deipiù grandi ritrattisti di gattidella pittura contemporanea,è approdato al Museo Civi-co Rocca Flea con una nuo-va mostra intitolata “Pen-sieri Soavi. Quando ignora-re è felicità, voler sapere èfollia”, portando le sue ope-re ispirate dalla ricerca dellaserenità, della pace interioree del senso profondo del-l’esistenza umana attraver-so il mezzo artistico. Il pitto-re ama citare questo notoaforisma del poeta ingleseThomas Gray, a significarecome la soave leggerezza,l’armonia e la serenità del-l’animo rappresentino leuniche chiavi di lettura dellarealtà che ci circonda, unmessaggio di pace e di quie-te rasserenante per un’uma-

I “Pensieri soavi” di Lucio Gatteschi “Quando ignorare è felicità, voler sapere è follia”:

Lucio Gatteschi in mostra alla Rocca Fleanità, che sembra non esserpiù in grado di saper coglie-re il piacere dell’esistenza.La mostra a cura del PoloMuseale, con il Patrociniodel Comune è stata inaugu-rata il 31 maggio e saràvisitabile fino al 30 giugno,dal martedì alla domenica,dalle 10 alle 13 e dalle 15.30alle 19.Lucio Gatteschi è una figuradi spicco della corrente naifcontemporanea che ama de-finirlo “il nuovo Rabuzin”,celebre pittore naif croatoscomparso di recente, le cuiraffigurazioni si caratteriz-zano per la spiccata armoniadei paesaggi che esprimonoottimismo, serenità e gioiadi vivere. Gatteschi, entu-siasta e istintivo creatore, sitrova sulla stessa lunghezzad’onda: le sue tele, dovecampeggiano enormi gatti

colorati, o singolari e lumi-nosi paesaggi,, o fiammeg-gianti automobili, trabocca-no di armoniosi e delicaticolori pastello in una com-posizione pittorica cxhe nonprevede ombre, ma la con-sacrazione di paradisiache esognanti visioni. “LucioGatteschi ha partecipato adimportantissime esposizio-ni nazionali ed internazio-nali di arte naif, ottenendosignificativi riconoscimen-ti”, dichiara l’assessore Si-mona Vitali, “e la sua mo-stra nella Rocca Flea antici-pa e fa da introduzione allaII edizione della Mostra In-ternazionale di arte naif chesi svolgerà dal 6 luglio nelledue sedi di Casa Cajani e laChiesa Monumentale di SanFrancesco”.2190.

Alla “Los Angeles Interna-tional Extra Virgin OliveOil Competition”, negliStati Uniti, una manifesta-zione ha visto la partecipa-zione di 516 olii extra ver-gini d’oliva, provenienti da312 produttori mondiali, tracui Croazia, Francia, Gre-cia, Israele, Italia, Giappo-ne, Libano, Messico, Ma-rocco, Portogallo, Sud Afri-ca, Spagna, Tunisia, Tur-

Olio gualdese alla ribalta

Premiato in America l’oleificio Loretichia e Stati Uniti, il FrantoioLoreti di Ulderico e RodolfoLoreti di Gualdo Tadino,complesso produttivo di an-tica tradizione familiare eche ha recentemente trasfe-rito i propri impianti nellazona industriale nord, è sta-to premiato con la medagliad’argento. Motivazione delprestigioso riconoscimentoper “sua abilità nel produrreoli pregiati dal gusto eccel-

lente, di carattere e com-plessi”.L’olio del Frantoio Loreti,uno dei due oli umbri pre-miati alla manifestazione,sarà inoltre esposto anchealla Fiera in programmanella Contea di LosAngeles dal 30 agosto al29 settembre prossimi dovepotrà essere degustato in-sieme ai migliori oli delmondo.

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Cronaca IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 6pag. pag. pag. pag. pag. 6 6 6 6 6

Come già annunciato nel-l’ultimo numero il dr PaoloFiore si è dimesso da Presi-dente dell’ESA per motivipersonali legati agli impe-gni di lavoro; alla sua suc-cessione è stato designatodal Sindaco Morroni, AlfieroAlbrigi, già candidato alleultime elezioni amministra-tive nella lista Sms (“maavevo dei problemi e nonsono riuscito a starle die-tro”).Il passaggio del testimone èstato ufficializzato in unaconferenza stampa in cui ilsindaco ha ringraziato il drPaolo Fiore per l’impegno ela competenza spesi nei dueanni della sua gestione cul-

EASP

Ulteriore avvicendamento alla PresidenzaDopo il Dr Cambiotti e il Dr Fiore è arrivato Alfiero Albrigi

minata con la decisione deltrasferimento della strutturanell’ex ospedale Calai, hapresentato il nuovo presiden-te designato alla guida del-l’Ente.Il dr Fiore dopo aver ringra-ziato tutti i collaboratori, checon il loro impegno, puravendo iniziato già da treanni la spending review,hanno contribuito a tenere iconti in ordine senza pena-lizzare i servizi ed il perso-nale, ha spiegato le motiva-zioni della sua decisione:dopo aver lasciato l’ospeda-le di Branca, per approdarein strutture private, i suoicarichi di lavoro sono note-volmente aumentati sottra-

endogli spazi da dedicareall’Easp; da qui la decisionedi lasciare l’incarico dopoaver traghettato la strutturaverso il Calai.Il nuovo presidente, AlfieroAlbrigi da parte sua, dopoessere stato lontano da Gual-do Tadino per una trentinadi anni, ricoprendo incari-chi di grande responsabilitàin importanti gruppi assicu-rativi (Ina-Assitalia e Gene-rali), emozionatissimo hadichiarato “Ho tempo dispo-nibile, volevo fare qualchecosa di utile per la mia città.Questa è l’occasione ideale;mi piacciono le cose fattebene e dobbiamo lavorare inmodo costruttivo per un

livellamento verso l’alto,non verso il basso. E perraggiungere questo obietti-vo tutti dobbiamo collabo-

rare, senza distinzioni e di-visioni politiche perché larealizzazione di certe operenon deve avere colorazione

politica”.Auguri di buon lavoro daparte del Nuovo Serrasanta.

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Domenica 2 aprile, festa del-l’Ascenzione, si è rinnovatoil rito antico caro ai gualdesidell’escursione in massa suiprati della Valsorda e pressol’eremo del Serrasanta suitappeti erbosi dei pratiammantati da un’abbondan-te fioritura primaverile.Mentre il CAI ha organizza-to per la circostanza un “Girodei monti”, nonostante lecondizioni atmosferiche in-certe, a migliaia i gualdesisono saliti lassù anche que-st’anno per una giornata diallegria e spensieratezza,lontano dai problemi dellaquotidianità.Piacevole sorpresa per imolti escursionisti è statoquest’anno il gazebo, alle-stito all’ingresso della val-lata, presso il rifugio Peru-gia, dal Consiglio Provviso-rio per la riorganizzazionedella Comunanza Agrariadell’Appennino Gualdese,con distribuzione di mate-riale per pubblicizzare l’ini-ziativa, ed in collaborazionecon altri volontari, con un

Il sit in della ComunanzaIniziativa a sorpresa per la festa dell’Ascenzione

posto ristoro volante in cuisono stati offerti, in degu-stazione gratuita a volontà,bruschetta con olio dell’olei-ficio Rinaldini, barbozzaabbrustolita, dolciumi vari,e con distribuzione genero-sa di vino e liquori tipici diproduzione propria, rievo-

cando la vicenda della vec-chia Amministrazione dellaComunanza, delle suebenemerenze e delle diffi-coltà che ostacolano la suaricostituzione.E, vista l’ottima riuscita del-l’iniziativa si è già prean-nunciata una sua ripetizione

nella giornata del.... pressole fonti storiche dellaRocchetta.....caduta massipermettendo.Nella foto a lato uno deidepliant distribuiti: benve-nuto nella tua terra, in bassol’immagine del gazebo.

a sinistra il nuovo Presidente e a destra il dimissionario

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AssociazioniIL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 6 pag. pag. pag. pag. pag. 7 7 7 7 7

Una richiesta pervenutacivia internet dall’Universitàdi Pisa ha posto alla nostraattenzione una carenza che,in questi sette ani di vitadell’Accademia, non è statamai oggetto di approfondi-mento nella nostra attivitàeditoriale, tranne in un som-mario accenno del compian-to Italo Giubilei nel lontano2007, e che non ha trovatospazio nemmeno nel nostrosito internet: le origini e lastoria dell’Accademia deiRomiti di Gualdo Tadino.Con questo articolo ci pro-poniamo pertanto l’obbiet-tivo di rimediare al proble-ma.L’Accademia dei Romiti fucostituita da Castore Duran-te in Gualdo nel periodo ri-nascimentale, seguendo unamoda che portava alla costi-tuzione di sodalizi similariin altre città più blasonate;non se ne hanno notizie piùprecise, né in merito al cor-po sociale che abbracciavaprobabilmente una ristrettaélite imperniata sulla fami-glia Durante, né per quantoriguarda l’attività svolta,anche se la vasta produzioneletteraria dei vari membridella famiglia costituisce giàun bagaglio considerevole.L’unica testimonianza certa

La nostra storiaL’Accademia dei Romiti: da dove veniamo

della costituzione del soda-lizio l’abbiamo tratta dall’in-terno di una delle opere mi-nori di Castore Durante, “IlVI libro della Eneida diVergilio, in ottava rima”,edito in Roma nel 1566, ovesi legge questa prefazionedel Cav. Confidato da Asce-si “non solo potrete aspetta-re, benigni lettori, dall’Au-tore della presente opera,simili dilettevoli e ingegno-se composizioni di Poesia;ma anchor molte altre ope-re, che se non saran di tantodiletto, saranno almeno piùutili e necessarie al Mondo:E tanto più mi induco a cre-derlo quante Egli ha già datoprincipio in Gualdo sua pa-tria, ad una Accademia deiROMITI. Dove, essendo illuogo copioso (oltre a millealtre doti concessele dallaNatura) di molti nobili spi-riti, non potete da quei feli-ci, e pellegrini ingegni aspet-tar, se non parti degni d’es-ser letti e considerati datutti…”.Questa è la base storica delsodalizio; per chi volesseandare alla fonte, una copiadella pubblicazione citata fua suo tempo in mie manipresso la Biblioteca Augu-sta di Perugia; quanto alladurata dell’Accademia in

Gualdo fu legata probabil-mente alle vicende del suofondatore, migrato a Roma emorto a Viterbo, dopo averricoperto importanti incari-chi fra i quali quello di “let-tore della cattedra di Botani-ca dell’Ateneo Romano,Medico personale di PapaSisto V ed archiatra delloStato Pontificio”, ottenendola cittadinanza onoraria diPerugia, Viterbo e Roma.Quanto alla ricostituzionedell’Accademia in tempi re-centi, nell’aprile 2007 ItaloGiubilei scriveva sul nostrogiornale: ”Il carissimo ecompianto Comm. UmbertoDonati, che tanto amava lacultura e le tradizioni delnostro paese, nell’ano 1983,e precisamente il 19 marzo,con entusiasmo tentò di ri-

costituire l’Accademia deiRomiti in Gualdo (Presiden-te fu il Prof. AntonioPieretti), ma dopo soli treanni (1985) tutto terminònell’oblio, perché non vi fu-rono persone impegnate aproseguire il cammino indi-cato dall’insigne comm.Donati….Preziosa testimo-nianza della prima esperien-za di ricostruire l’Accade-mia abbiamo rintracciato,presso l’abitazione del Com-mendatore, in piazza Dante,la lapide di granito che luiaveva fatto scolpire allora”.Questa è la nostra storia; lalapide la conserviamo nellanostra sede, per chi vorràpartecipare alla vita del so-dalizio le nostre porte sonoaperte a tutti.

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Successo di pubblico per l’evento di impegno civicoorganizzato dai Club Lions di Assisi, Foligno, Spoleto eGualdo Tadino – Nocera Umbra il giorno 13 aprile2013presso la Sala Consiliare del Comune di GualdoTadino.La tavola rotonda, sull’attuale tema “Etica e Politica.Lotta alla corruzione. Formazione nella P.A.”, si èsvolta con il patrocino del Comune di Gualdo Tadino ela collaborazione dell’Istituto di Istruzione “RaffaeleCasimiri”. Dopo i partecipati e sentiti interventi delSindaco Dr. Roberto Morroni e del Sindaco di Assisi Ing.Claudio Ricci, entrambi attentamente dedicati adimportanti questioni di impegno istituzionale e civico,hanno brillantemente relazionato e esposto sugliargomenti principali Don Carlo Maccari, Docentedell’Istituto di Teologia Morale di Assisi, il Prof. AntonioBartolini, Ordinario della Facoltà di Giurisprudenzadell’Università degli Studi di Perugia, la Dr.ssa PaolaBastianini (Segretario Generale del Comune di Gubbio)e la Dr.ssa Veronica Balducci (Segretario Generale delComune di Gualdo Tadino). I saluti Lions sono statiportati dal Presidente del Club Gualdo Tadino – NoceraUmbra, Marco Garofoli. Il coordinamento e le conclusionisul tema sono state condotte dal Presidente diCircoscrizione Lions Massimo Sepiacci, dal Presidentedi Zona Gianni Fernetti e dagli officers di ImpegnoCivico Alfredo Villa e Luigina Matteucci. Un grandeplauso alla splendida partecipazione delle allievedell’Istituto Istruzione Superiore “Raffaele Casimiri”che, coordinate dalla Prof. Katia Tittarelli, hanno seguitole relazioni e animato il dibattito con preparazione e conscrupolo.La partecipata discussione curata dalle studentesse LauraArnesano, Rachele Minelli, Sara Minelli e Elena Spigarelliha suggellato ancora di più la grande collaborazioneculturale che da anni unisce l’Istituto Istruzione Superiore“Raffaele Casimiri” ed il Lions Club Gualdo Tadino –Nocera Umbra. Per detta proficua intesa e sinergia ilsodalizio gualdese formula il più sentito- pubblico -ringraziamento agli Studenti ed agli Insegnanti tuttinonché alla Dirigente Scolastica, Prof. FrancescaCencetti.

Enrico Amoni

Lions clubAttività del Club gualdese

Ad un anno dalla nostra elezio-ne, ci troviamo ad analizzarel’attività svolta ed approvare ilrelativo bilancio.Abbiamo lavorato per tenerevivo l’interesse per la nostraassociazione e per una proficuacollaborazione con tutto il cen-tro di riabilitazione cardiologi-co. In tutto il periodo, ho rite-nuto opportuno e doveroso es-sere presente costantemente nelcentro e portare il salutodell’ANACA a tutti i parteci-panti ai corsi che si sono succe-duti nell’arco di tutto l’anno,rendendoli consapevoli di ciòche si stava realizzando e dellaimportanza della nostra asso-ciazione in sostegno del centrodi riabilitazione. Tale attivitàha dato come primo risultatouna maggiore visibilità e ancheun incremento di associati, maper rendere l’Associazione piùforte, dobbiamo e possiamo fareancora di più.Numerose sono state le iniziati-ve prese. Abbiamo iniziato conla Maratonina “Corri con il cuo-re” nel mese di Giugno, che havisto un buon numero di parte-cipanti. Nel mese di Luglio ab-biamo organizzato la “festa delCuore” a Valsorda, terminatain allegria con il pranzo pressoil ristorante “Clelia”. Iniziativerealizzate anche con il contri-buto di ditte di Gualdo, cheandiamo a ringraziare. Abbia-mo rinnovato il contratto con laditta Lepri (con notevole rispar-mio) per il trasporto dei cardio-

ANACA

Relazione del Consiglio su anno di attivitàpatici nei mesi estivi a Valsor-da per svolgere l’attività fisicaall’aperto e per mostrare ai nongualdesi la bellezza della no-stre montagne. Abbiamo stipu-lato un abbonamento per ungiornale da mettere a disposi-zione, tutte le mattine, ai car-diopatici che frequentano i cor-si di riabilitazione. Abbiamorinnovato la convenzione con iristoranti locali per i cardiopa-tici che provengono da fuoricittà e che intendono soggior-nare a Gualdo. L’iniziativa più importante epiù impegnativa che abbiamopreso è stata di acquistare edonare all’ASL per il Centro diRiabilitazione di Gualdo Tadi-no un apparecchio ecocardio-grafo di ultima generazione conprestazioni di gran lunga supe-riori a quello in dotazione alcentro da parte del’ASL. Undoveroso ringraziamento vafatto alla ditta SIRI dimostrata-si molto sensibile al nostro pro-blema e all’AmministrazioneComunale che ci ha sostenuto.Il 7 Dicembre si è tenuta la festadella donazione con la parteci-pazione di numerose autoritàcompreso il Direttore Generaledel ASL, con discreto eco sullastampa e sulle TV locali.Numerosi sono stati i contatticon l’amministrazione comu-nale di Gualdo Tadino per tene-re sempre vivo l’interesse per ilCentro e per seguire l’evolu-zione dell’ipotesi dei riapertu-ra del Calai, per assicurarci che

al centro di riabilitazione ve-nisse concesso lo spazio richie-sto nel progetto a sua tempopresentato e richiesto dellaDott.ssa Mandorla. Vari incon-tri sono stati fatti anche con laDirezione Sanitaria di Branca,nella persona della Dott.ssaTeresa Tedesco, con l’intentodi migliorare il servizio del no-stro Centro e per aderire ad unprogetto che ci vedrà presentiun giorno alla settimana pressol’ospedale di Branca nel repar-to di Cardiologia per spiegareai ricoverarti in via di dimissio-ne la presenza e l’attività delCentro di Riabilitazione diGualdo Tadino; inoltre abbia-mo incontrato anche il Diretto-re Generale Dott. Legato, ilquale ci ha assicurato che nonci sarebbero state restrizioni ri-spetto alla situazione preceden-te e quindi anche per la riabili-tazione cardiologica di GualdoTadino.Un’altra iniziativa che abbia-mo messo in cantiere ed è in viadi realizzazione è la produzio-ne di un DVD che dovrebberaccogliere sia l’attività fisicache viene svolta durante il cor-so ma anche altre utili informa-zioni, dettate da esperti, per tut-ti i Cardiopatici. Stiamo lavo-rando per rinnovare anche ilnostro sito Web, per renderlopiù efficace e fruibile a tutti.Abbiamo partecipato ad un pro-getto indetto dalla Regione Um-bria insieme ad altre Associa-zioni, Scout di Gualdo Tadino,

e UniGualdo su suggerimentodel Sig. Simone Cappellini Pre-sidente dell’Associazione Scoute capofila del progetto che ci havisto assegnato complessiva-mente una cifra di circa 14.500EuroInfine informiamo i soci cheforse siamo alla conclusionedell’operazione di recuperodella casa di proprietàdell’ANACA; abbiamo ottenu-to un bel risultato in quantosiamo passati da una ipoteticacifra di 30.000 Euro dell’anno2011, ad attuale che prevedeuna cifra che supera di poco i2.000 •. Dobbiamo ringraziarepubblicamente il geometraGaudenzi che ha rinunciato afavore dell’ANACA alla suaparcella relativa alla progetta-zione e sicurezza nella ristrut-turazione della casa.Nel mese di Marzo abbiamorinnovato il contratto alla no-stra insostituibile Loriana Toni,che dobbiamo tutti ringraziareper la sua dedizione incondi-zionata e sapiente a tutti i car-diopatici. Un ringraziamentodoveroso dobbiamo farlo allaDott.ssa Mandorla e a tutto ilpersonale medico, infermieri-stico e fisioterapico per la pro-fessionalità e collaborazionecostante ed instancabile conl’Associazione e con tutti i fre-quentatori del Centro.

Il PresidenteCarlo Crocetti

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Associazioni IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 6pag. pag. pag. pag. pag. 8 8 8 8 8

Dott.ssa Roberta MoriconiStudio in Gualdo Tadino, Via G. Lucantoni nr 127Medico del lavoro competente per:- visite mediche preassunzione;- sorveglianza sanitaria;- analisi e valutazione dei rischi nelle varie attività lavorative.Tf 075915178 - cell. 3388316471

La Croce Rossa Italiana diGualdo Tadino (ComitatoGualdo-Nocera), dopo circa20 anni di gestione di ChiaraFiorelli (prima come presiden-te e, poi, come commissario),ha un nuovo presidente nellapersona di Antonio Andreolidi Sovico (per gli amici Toni-no). Lo ha eletto a maggio-ranza l’ultima assemblea de-gli iscritti (l’altro candidatoera la dr.ssa Piperni).Quello in corso è un anno ditransizione per la CRI che daente pubblico diventerà unente privato ed avrà uno sta-tuto nuovo. Abbiamo incon-trato il neo presidente nellasede dell’associazione in viaMatteotti e ci siamo fatti illu-strare le novità dal punto divista organizzativo egestionale:Qual è la vostra strutturaorganizzativa?“Non abbiamo un direttivo madei delegati di area così distri-buiti:area 1- Tutela e protezionedella salute e della vita (dele-gato Luca Sorana);area 2- Supporto e inclusione

Croce Rossa Italiana (comitato Gualdo-Nocera)

Antonio Andreoli di Sovico nuovo presidenteOrganizzato un corso per volontari con ben 61 partecipanti

Riccardo Serronisociale (delegato SecondoAgostini);area 3- Preparazione della co-munità e risposta ad emer-genze e disastri (delegato Ser-gio Spinosi);area 4- Disseminazione deldiritto internazionale umani-tario, dei principi fondamen-tali, dei valori umanitari e dellacooperazione internazionale(delega mantenuta dal presi-dente in carica);area 5- Gioventù (volontarisotto i 32 anni- delegatoSimone Regni);area 6- Sviluppo, comunica-zione e protezione del volon-tariato (delegato Sergio Fer-ri).Quali sono stati i primi attidella sua presidenza?“Ci siamo innanzitutto orien-tati verso la formazione conun corso per volontari. Ab-biamo registrato una parteci-pazione straordinaria con 61iscritti. Un numero eccessivoper la nostra sede, per cui si èresa necessaria la scelta di ri-correre ad un locale presso ilVerde Soggiorno. Il corso èiniziato il 2 maggio con due

lezioni a settimana. Dopo le 7lezioni il programma ha pre-visto un esame finale.Abbiamo poi deciso di appro-dare su Facebook con il no-stro account Croce RossaGualdo Tadino, ciò al fine dimigliorare la comunicazione”.Quali servizi assicura laCRI?“Fino ad ora abbiamo svoltoin prevalenza servizi in am-bulanza. Basti pensare cheoggi per qualsiasi attività spor-tiva si richiede la presenza diuna assistenza come la nostracon un defibrillatore. Noi neabbiamo tre automatici, unoper ogni ambulanza. Dal 4aprile ci siamo dotati di unanuova ambulanza acquistatacon i fondi risparmiati nellagestione degli anni passati”.In tutto di quanti mezzidisponete?“Abbiamo tre ambulanze do-tate di defibrillatore, un pul-mino per trasporto disabili eduna macchina di servizio”Con l’ambulanza c’è anchela presenza di un medico?“Quando viene espressamen-te richiesto abbiamo anche la

disponibilità di un medico. Maspesso le società sportive han-no un medico loro e quindinoi siamo presenti con i nostrimezzi ed i nostri tecnici. Peresempio nella gara dimotocross siamo presenti contre ambulanze ma il medico lohanno loro. Ci siamo, poi,dotati anche di radio portatiliper rendere il nostro serviziosempre più efficiente”.Quanti iscritti avete?“Al momento abbiamo 111iscritti. Ma con il nuovo corsocontiamo di aumentarne il nu-mero”.La preparazione è finaliz-zata ai servizi in ambulan-za?“Fino ad ora, come detto, ab-biamo svolto prevalentemen-te servizi in ambulanza. Per ilfuturo abbiamo un altro obiet-tivo cui teniamo molto: im-piegare ciò che riusciamo aguadagnare con i servizi inambulanza per il reinserimen-to sociale delle persone in dif-ficoltà. Dal corso spero cheescano dei volontari che ab-biano una predilezione per leattività ASA (Attività Socio

Assistenziali). Dopo questoprimo corso base puntiamo adue corsi di specializzazione:uno per volontari ASA ed unoper volontari PSTI (PrimoSoccorso Trasporti Infermi).Naturalmente le due funzionisono intercambiabili tra di loronel senso che un volontarioPSTI può anche svolgere ser-vizi come volontario ASA”.P.S. La vita sociale, cultu-rale ed assistenziale della no-stra comunità (e delle altrecittà) vive, in prevalenza, sulvolontariato. CRI, AVIS, As-sociazione “Educare alla vitabuona”, Scout, CAI, GruppoSpeleo, CVS- Caritas, UNI-CEF, Giochi de le Porte (consbandieratori, somarai, tira-tori, tavernieri, costumisti…),Pro Tadino e pro loco deiquartieri, Protezione Civile,Accademia dei Romiti, Asso-ciazione Stefani, società spor-tive nelle diverse discipline…

(scusate se nell’elenco dimen-tico qualcuno), mettono incampo centinaia e centinaiadi volontari che spendono illoro tempo libero per far sta-re meglio gli altri, per pro-muovere il nostro territorio,per arricchire la nostra co-munità sul piano culturale erelazionale con una attivitàintensa che richiede risorseeconomiche, spirito di sacri-ficio, esperienza, competen-za e capacità organizzative.A volte dimentichiamo tuttoquesto e, di fronte a qualchedifficoltà o carenza, siamo piùpropensi alla critica che allacomprensione e collaborazio-ne, quasi che ci fosse tuttodovuto. Riflettere sul sacrifi-cio e la disponibilità verso glialtri di così tanta gente ci èutile per un approccio perso-nale più maturo e più equili-brato verso la realtà che cicirconda.Il 30 aprile si è celebrato il

60° anniversario dell’intito-lazione della Scuola del Ca-poluogo al tenente Domeni-co Tittarelli, con inaugura-zione di un busto in bronzonel giardino della scuola.Le insegnanti hanno pensa-to di rinnovare l’evento, del22 Giugno 1952, per com-memorare la figura di que-sto giovane soldato che hasacrificato la propria vita peril bene comune ed è stato esarà sempre un esempio pertutti. Questo importante an-niversario non è solo di que-sto edificio, ma di tutto ilCircolo Didattico di GualdoTadino che porta il nome diDomenico Tittarelli.Nei giorni precedenti lascuola, in collaborazione conl’Associazione mutilati edinvalidi, ha organizzato de-gli incontri con le classi quin-te del Circolo Didattico, perfar conoscere la storia delnostro recente passato ed inparticolare la figura di Do-menico Tittarelli. Alcuni ex

La festa del plesso scolastico TittarelliIl 60° anniversario dell’intitolazione del Plesso Scolastico al Ten. Domenico Tittarelli

combattenti, compreso il fra-tello di Domenico, AngeloTittarelli, intervistati daglialunni, hanno raccontato laloro triste esperienza di guer-ra e Angelo ha commossobambini e insegnanti, par-lando della vita familiare diDomenico, mettendo in ri-salto la sua bontà, il suo im-pegno nello studio, la suadedizione verso i sofferentie il suo grande desiderio dipace. Alla chiusura degliincontri è stato proiettato unvideo tratto da HistoryChannel - WWII La Guerradegli Italiani (2011), riguar-dante la figura del tenenteDomenico Tittarelli.Alla manifestazione perl’inaugurazione della statuadi bronzo sono intervenutitutti i bambini e le insegnan-ti del plesso Tittarelli e delleclassi quinte di Cartiere,Cerqueto, San Pellegrino eSan Rocco. Hanno presen-ziato alla cerimonia il Sin-daco dott. Roberto Morronie i rappresentanti della Giun-

ta comunale, i rappresentan-ti della locale Associazioneinvalidi guerra, il Preside delCircolo didattico di GualdoTadino prof. GaetanoFerrara, la famiglia Tittarel-li, i genitori dei bambini, iparenti e tanti cittadini.I bambini dei vari plessi han-no recitato delle poesie de-dicate a Domenico Tittarellie cantato le canzoni “Laguerra di Piero”, “L’Inno d’Italia” e “L‘Amico è”. Mol-to suggestivo il momento incui le autorità e il fratelloAngelo si sono avvicinati almonumento per sollevare labandiera e rendere visibile ilprezioso busto bronzeo raf-figurante il tenente Tittarel-li; commoventi le note dellatromba del maestro Tempe-relli e la lettura da parte diuna bambina della poesia“Ideali”, incisa sulla targaalla base dell’opera, trattadai “Canti di Valdigorgo”scritto dal fratello Angelo.Il monumento è stato realiz-zato grazie alla generosità

del pronipote Michele Titta-relli, per il progetto, del fra-tello Angelo, per il busto dibronzo realizzato dalla fon-deria Da Prato di Pietrasanta,della ditta Baldini Gianlucae Gaetano per il rivestimen-to in travertino, della dittaAndrea e Bruno Teodori, perla struttura in cemento, del-l’Amministrazione comuna-le, e infine della Associazio-ne Mutilati e Invalidi di guer-ra.A conclusione di questaemozionante manifestazio-ne i bambini hanno depostoun mazzo di fiori davanti almonumento e regalato adAngelo e Luciano Tittarelli,come ricordo, un opuscolodi disegni e scritti dal titolo“Abbiamo scoperto uneroe”. Con questa comme-morazione la scuola ha vo-luto rinnovare il messaggiodi pace che il tenente Titta-relli ha lasciato come testi-monianza a tutti noi con ilsuo sacrificio.

I bambini e gli insegnantidel Circolo Didattico

I Club di Gualdo Tadino, Rotary e Lions, con il patrociniodel Comune di Gualdo Tadino, si sono uniti per unainiziativa benefica con l’organizzazione del concerto“Voci di Pace” tenuto venerdì 24 maggio presso il teatroDon Bosco e l’incasso della serata è stato devoluto inbeneficenza all’Associazione Fibrosi Cistica eall’“EASP”,Ente di Assistenza e Servizi alla Persona.Ad animare il concerto è stato il coro “Batti 5”, formatoda bambini che rappresentano tutte le scuole primarie edell’infanzia di Gualdo Tadino, diretto dal M° MariaStella Vantaggi, che si è esibito in un ampio repertorio,che spazia da Batti 5 all’Inno della Gioia con l’intermezzomusicale dell’ “Ikuvium Brass Quintet”, composto daRoberto Bianconi, Federico Peverini, Gioia Fiorucci,Giordano Palazzari, Flavio Pannacci.Una bella iniziativa che vede la stretta collaborazione trail Rotary Club e il Lions Club per offrire un contributoconcreto alla preziosa attività svolta da soggetti qualil’Associazione Fibrosi Cistica e l’EASP fortementeimpegnati nella comunità sul fronte socio-sanitario.Una piacevole serata di musica dove la solidarietà, unitaall’innata spensieratezza e alla bravura dei bambini delcoro Batti 5, sono stati i veri protagonisti.

Concerto “Voci Di Pace”Rotary e Lions Club uniti in beneficenza

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Il sogno era stato manifesta-to a più riprese dal compian-to presidente della Pro Tadi-no Giovanni Pascucci: “Lepiantine del biancospinovanno verso l’estinzione to-tale. Troviamo il modo difarle sopravvivere”. Oggi,quel sogno, è diventato real-tà: lungo la strada che con-duce da Capodacqua al Bian-cospino sono state messe adimora, negli ultimi cinqueanni, circa 200 nuove pian-tine. Molti i soggetti chehanno contribuito allaconcretizzazione di questodesiderio. Da AlbertoCecconi (che cinque anni fa,in qualità di Presidente dellaPro Tadino, fece suo il so-gno di Pascucci ed ebbe la

Ripiantumati circa 200 cespugli di biancospino

Un sogno diventato realtàfelice intuizione di coinvol-gere le classi prime dallascuola elementare D. Titta-relli) alle insegnanti (chehanno tradotto il sogno in unprogetto concreto da realiz-zare con i loro bambini) aSandro Sabatini che dellacoltura del biancospino hafatto una ragione di vita eper questo meriterebbe unmonumento. Dopo cinqueanni il progetto giunge aconclusione perché i bambi-ni, ormai in quinta, dal pros-simo anno traslocherannoalle Medie, ma nulla toglieche qualcun altro raccolgaancora il testimone per pro-seguire il cammino.Sabato 18 maggio, lungo lavia del Biancospino, sono

state messe a dimora le ulti-me piantine con la collabo-razione operativa dei bam-bini e la presenza delle auto-rità (sindaco Roberto Mor-roni e dirigente scolasticoGaetano Ferrara). Una signi-ficativa esperienza, comehanno sottolineato Morronie Ferrara, sia per aver rag-giunto l’obiettivo di salva-guardare la sopravvivenzadel biancospino che fioriscein gennaio e sia perché haconsentito ai bambini di sta-re a stretto contatto con lanatura imparando quanto siaimportante rispettarla.Nelle foto: Sandro Sabatinicon l’insegnante (ormai inpensione) Norma Gentilucci

e un momento dellamanifestazione.

Il 2 maggio 2012 il nostroVice Direttore, RiccardoSerroni, perdeva la sua con-sorte Maria Conti, in età an-cora relativamente giovane,dopo una fulminante malat-tia che l’ha strappata ai suoiaffetti nel giro di pochi mesi.Le esequie, partecipatissime,un anno fa, erano state giàuna dimostrazione evidentedi quanto la persona scom-parsa, una insegnante ele-mentare del plesso di SanRocco e benemerita opera-trice della Caritas, fosse per-sona stimata ed apprezzata.Ad un anno di distanza Ric-cardo ha voluto ricordareMaria con un opuscolo, editonell’ambito delle attivitàeditoriali dell’Accademiadei Romiti, pieno di pathos,nel quale a volte facendoviolenza anche alla sua pri-vacy, ed a volte riaprendoferite difficili da rimargina-re, ha ripercorso le ansie, lesperanze e le trepidazioni deimesi terribili segnati dalmale incurabile, i tentativi ele ricerche, le attese sner-vanti negli ospedali di ri-sposte che si materializza-vano sempre più in negati-vo, i ricordi più belli e più

Libri ricevuti

Ciao Mariacari di quaranta anni di sere-na vita coniugale, gli incubidi sogni infranti a metà; nel-le sue intenzioni un omag-gio alla memoria di Maria,ma anche un modo di conti-nuare il suo impegno nellaCaritas. Infatti l’opuscolo,fuori commercio, e distribu-ito gratuitamente con la solarichiesta di un contributo allaCaritas da parte di quanti lohanno ricevuto, è andato let-

teralmente a ruba, racco-gliendo in pochi giorni con-tributi di oltre 600 Euro, tan-to da rendere necessaria unasua ristampa per soddisfarele ulteriori grandi richieste.Il successo della pubblica-zione è stato la più bellariconferma di quanto MariaConti fosse apprezzata nonsolo nell’ambito gualdese, edel grande vuoto che ha la-sciato la sua dipartita.

Al “Salone del libro” di Tori-no è stata esposta l’opera “Idirigenti scolastici nell’Euro-pa una e plurale” di AlidaGiacomini, nostra abbonataoriginaria di Purello di Fossa-to di Vico e residente a LodiVecchio, in Lombardia, an-cora freschissimo di stampa,pubblicato dall’editore Ar-mando di Roma, che lo hainserito nel proprio stand.Si tratta di uno studio nel qua-le si ripercorrono le tappe fon-damentali della scuola italia-na, si affrontano i temi dellostato giuridico di docenti e dipresidi, della figura del capod’istituto sia a livello nazio-nale, che in alcuni paesi euro-

Libri

Un ritorno di Alida Giacominipei, come Paesi Bassi, Porto-gallo, Norvegia, Lussembur-go, Irlanda, Inghilterra, Gal-les, Irlanda del Nord, Scozia,Grecia, Germania e Danimar-ca, del dialogo interculturale,della costituzione europea, dellibro verde sul lavoro, del cin-quantenario dell’Unione eu-

ropea.Il lavoro è arricchito dai con-tributi introduttivi di Giusep-pe Bonelli, Francesco Giois eCristiana Muscardini. L’ope-ra di 128 pagine (costo di 15euro) viene diffusa a livellonazionale dall’editore Arman-do.

Per tutti c’è un momentodella vita in cui ti scopridiverso; scopri che in te unaparticolare qualità se ne sta-va lì sopita in qualche ango-lo del tuo cervello. È quantoè successo a Sandro Petrini,classe 1957, quando, ventianni fa, ha tirato fuori dalsuo inconscio la sua venapoetica.Sandro di lavoro fa l’auti-sta. E, tra un viaggio e l’al-tro, si diverte a buttar giùversi.A un certo punto gli vieneanche la voglia di esporsicon questa sua passione.Quindi il coraggio di con-frontarsi con gli altri, di par-tecipare a qualche concor-so. E bene fa. I risultati nontardano a venire, ma il pri-mo vero successo è quelloche ottiene al premio di po-esia che si celebra a Ternisotto il nome di AntologiaByron, è il 2009.La voglia cresce e nel 2011si cimenta a livello naziona-le ottenendo il quinto postoal Premio nazionale Poliziadi Stato che si celebra a LaSpezia.Tanti altri, naturalmente, iriconoscimenti minori.Di Sandro Petrini vi propo-niamo:

Sandro Petrini e la poesiaPOESIA

Tu sei la rugiada che bagna il mio cuore

Il sole che riscalda il mio corpo

La notte che accompagna i miei pensieri

Tu sei il fuoco che infiamma i sentimenti

La luna che culla la mia fantasia

Il soave lamento della tristezza

La realtà dei sogni, il pane del cuore

Il nettare dei sentimenti, tu sei la luce che

Illumina i miei occhi, la sorgente dell’amore,

l’ippogrifo della passione,

tu sei la madre che piange un figlio,

la tristezza di un cuore, la gioia di un amore.

Attraverso la tua lirica ho conosciuto l’amore

Divino, la dolcezza, l’enfasi dei sogni,

con te ho ritrovato l’amore per la vita,

io ti ho guardato con affetto, col cuore ti leggo,

ti scrivo, ti recito,

elegiaco ristoro dell’anima, dalle infrastrutture

dei tuoi versi ho raccolto l’idillio dei tuoi sentimenti.

Tu sei il mio io, il tuo tu, il mio oggi, il tuo domani,

perché, attraverso il tuo essere tu, ho ritrovato

il mio me stesso.

Io ti amo mia dolce espressione d’amore,

perché insieme siamo

la straordinaria voce dell’anima.

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Istruzione IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 6pag. pag. pag. pag. pag. 10 10 10 10 10

Nuova, entusiasmante avventu-ra per gli studenti dell’Istititutodi Istruzione Superiore “Raffa-ele Casimiri” di Gualdo Tadinodopo l’indimenticabile visita al-l’incantevole Praga del dicem-bre 2011, sempre nell’ambitodel Comenius “Bridges”.

Cos’è il ComeniusÈ un Programma Ministerialeche prende il nome dall’impor-tante filosofo della RepubblicaCeca, costituisce un’offertaformativa di eccellenza rivoltaagli alunni più meritevoli, pre-vedendo numerose attività pre-paratorie da svolgersi in sede,in orario pomeridiano e viaggiper partecipare alle conferenzeinternazionali presso le scuoledei paesi coinvolti nel partena-riato: Repubblica Ceca, Polo-nia, Spagna, Svezia, Germania,Turchia ed è un’iniziativa chepromuove scambi di docentiattraverso corsi di formazioneo borse di studio e che, tramitele associazioni di studenti, uni-sce centri educativi con l’obiet-tivo di sviluppare progetti co-muni, cercando di ottenere lamobilità di Professori e Stu-denti, favorendone la socialità,l’apprendimento ed il perfezio-namento delle lingue straniere,il rispetto della multiculturalità,l’innovazione tecnologica del-l’informazione e della comuni-cazione. La mobilità individua-le Comenius rappresenta per glialunni la reale, concreta, possi-bilità di sviluppare la compren-sione delle diversità culturale elinguistica presenti in Europa e

Istituto Casimiri

Il progetto Comenius ed il fascino di Istanbuldi Salvatore Nuti

di acquisire le competenze ne-cessarie al loro sviluppo perso-nale.L’epilogo di un progettoPer celebrare la fine di quantoattuato negli anni scolastici2011-2012-2013, si è svolto adIstanbul (vera capitale euro-pea della cultura, metropoli ric-ca di storia, di attrazioni e atti-vità che la rendono una dellecittà più belle, una vera e pro-pria perla, del medioriente, lecui aree antiche fanno parte del-la lista UNESCO dei patrimonidell’umanità) il meeting con-clusivo che ha visto il fattivocoinvolgimento di studenti pro-venienti da tutta Europa.Il “Casimiri” ha preso parte alprogetto biennale europeo “Co-menius” per l’ottavo anno con-secutivo e aver partecipato aquesto tipo di esperienza ha si-gnificato vedere rafforzata lapropria dimensione europea estabilito una cooperazione so-stenibile con altri istituti, che siè tradotta anche nel riconosci-mento del valore degli studi ef-fettuati dai propri alunni.Per gli Insegnanti coinvolti,l’organizzazione della mobili-tà è stata l’occasione di vivereuna nuova esperienza pedago-gica internazionale, ricevendouna formazione specifica. L’in-traprendenza e lungimiranzadell’istituto gualdese, che hadapprima aderito all’iniziativae poi incentivato e favorito laprofusione delle energie miglio-ri (attraverso due incontri po-meridiani settimanali per pre-

parare il materiale da presenta-re alla conferenza nel paeseospitante), ha consentito a seialunni di ottenere il meritatoepilogo, a coronamento di unimpegno solido, costantementeprotrattosi negli anni, ed haancora una volta trasformato ilsogno in realtà, un sogno fattodi tanti monumenti, moschee eminareti, di aromi e profumima anche di profonde cultura eumanità.Paolo Nuti ed Houssem Khirat(classe quarta A) dello Scienti-fico e Diego Sorbelli, AlessiaDe Canonico, Martina Manca,Anna Sofia Gatti (stessa classe)del Linguistico, individuati trai più meritevoli e disponibili allavoro, selezionati secondo icriteri individuati che fanno ri-ferimento al rendimento nel-l’intero percorso scolastico ealla valutazione nell’Inglese,che è la lingua veicolare delprogetto, accompagnati dalleProfessoresse Maria Loretta Pa-scucci (Insegnante Referente),Brunella Sorbelli e SimonettaDi Paolantonio, il 14 aprile scor-so, di buon mattino, hanno rag-giunto, non senza emozione,l’aeroporto di Fiumicino e da lì,disbrigate le relative praticheburocratiche, con il volo Alita-lia AZ704, hanno toccato alleore 13,45 il suolo dello scalo“Ataturk” (dedicato alla memo-ria del padre nobile, garantedella costituzione).Il successivo trasferimento incittà, per la sistemazione nellestanze, il pasto ed il pernotta-

mento, ha visto la calda acco-glienza delle famiglie (raccon-ta Paolo Nuti di un enorme sen-so di ospitalità, generosità e di-sponibilità nei suoi confrontida parte di tutti i componenti:Padre, Madre, il coetaneo Safak,la sorella Asial e persino il gat-to Pascià, che non gli ha lesina-to le sue fusa!).Nei giorni successivi: acco-glienza e discorso delle autori-tà e del Preside, intervento deiragazzi accompagnato dai varifilmati e foto realizzati nei variprecedenti incontri, coffee bre-ak, rappresentazione teatrale acarattere internazionale, danzee musiche; a seguire pranzonella mensa scolastica e suc-cessiva presentazione del pro-getto: “Gli studenti ricostrui-scono i vari pilastri del Ponte”(non potrà sfuggire, agli osser-vatori più acuti che “ricostruireil ponte” – ingl.: bridge -, oltreche una valenza pratica nel sen-so di riassemblare i lavori deiragazzi di tutte le nazioni, haanche il forte segnale metafori-co del lanciare un aggancio inmezzo al cielo, nella galassiadell’interculturalità). Nei gior-ni successivi visita all’intrigantee misteriosa Istanbul, croceviadi culture e tradizioni che dal-l’occidente invitano ad inebriar-si dei profumi dell’Oriente. Si ècominciato con il Palazzo diTopkai, dal 1478 fino al 1853residenza ufficiale dei SultaniOttomani, ora adibito a museomazionale, poi, proseguendo:Basilica di Santa Sofia, costru-

ita nell’anno 537 e rimasta finoal 1453 (anno della caduta diCostantinopoli) una delle chie-se più importanti del mondocattolico, col tempo trasforma-ta in moschea ed attualmente inmuseo, ancora, la Cisterna Ba-silica, costruita sotto il regno diGiustiniano I (527 > 564), laMoschea Blu, edificata nelXVII secolo e in tal modo defi-nita perchè le pareti, le colonnee gli archi sono interamente ri-coperti dal colore blu; poi, Pa-lazzo Dolmabahce, costruitonella metà del XIX secolo dalSultano Abdulmecit I, sulla rivaeuropea dello stretto di Istanbul;si è proceduto con la visita del-la città, al suo parco in miniatu-ra Miniaturk e ad una delle piùimportanti colline, Pier Loti,dalla quale godere della vistamozzafiato della parte vec-chia.... e non finisce qui: hannofatto seguito le “irruzioni” alMuseo Kariye, il più importan-te monumento bizantino dopoSanta Sofia, lo shopping nelloStorico Bazar, il pranzo convista dello spettacolare panora-ma dalla collina più alta, la gitain Barca sul Bosforo, lo strettoche con i suoi 30 kilometri èl’arteria vitale della città e con-giunge il Mar di Marmara alMar Nero. Ancora, per conclu-dere, nella giornata precedentequella del rientro: escursionenella parte asiatica di Istanbul,con attraversamento del pontesospeso sul Bosforo, visita diPalazzo Beylerbeyl (residenzaestiva del sultano), sulla riva

asiatica dello stretto, TorreMaiden, struttura imponentefatta risalire a 2500 anni orsonoed infine, rientro a scuola, tem-po libero e cena di saluto.Inutile dire che il commiato deinostri, nei confronti di tutti glialtri, partecipanti (Studenti, Di-rigenti e Insegnanti) nonchècomponenti le famiglie ospi-tanti, ha visto la commozionedi tutti per aver respirato quel-l’aria internazionale che aiuta acrescere culturalmente ed in-tellettualmente e per aver vis-suto un’esperienza veramenteindimenticabile, un sogno adocchi aperti.Qualche lacrimuccia ha solcatoil volto ma ha lasciato un ricor-do che resterà indelebile....sidiventa uomini anche così! I seisono rientrati a Gualdo Tadinoil giorno 20 Aprile con la stessacompagnia di bandiera, consa-pevoli di aver sfruttato un’oc-casione unica ed irripetibile, conun minimo di stanchezza, un pòdi tristezza (gli mancherannomolto i nuovi amici e..... forsemeno le grida all’alba delmuezzin, che chiama la pre-ghiera dal minareto) ma pienidi gioia e riconoscenza per averprovato quanto neppure imma-ginabile!Grazie al “Casimiri” per la stu-penda, gratuita, opportunità of-ferta e bravi a quanti hannosaputo prontamente coglierla.Il loro: “Ciao Istanbul, ci rive-dremo” rappresenta appuntonon certo un addio ma un arri-vederci!

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StoriaIL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO IL NUOVO - N. 6 pag. pag. pag. pag. pag. 1111111111

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Il 25 agosto ricorrerannotrent’anni dalla scomparsa delprof. Angelo Pascucci, rarafigura di imprenditore nel set-tore della ceramica. Era natoa Gualdo Tadino il 21 ottobre1904 e discendeva da una fa-miglia di ceramisti. Il bisnon-no Giuseppe (1798-1868) so-prannominato “Cricchino”, ilnonno Angelo detto “Il Pic-colo” (1844-1920), il padreGiuseppe (1869-1941) sonodefiniti in pubblici atti come“vasai imprenditori”.L’avo Giuseppe (1798-1868)era proprietario di un opificionella parrocchia di San Bene-detto con produzione di cera-miche ad uso domestico e sto-viglie da tavola e, secondoalcuni storici, era il continua-tore di un’impresa sorta nel1699. Angelo (1844-1920) siera formato certamente pres-so l’opificio paterno finchéquesto non aveva cessato l’at-tività; poi collaborò per quasi25 anni con Paolo Rubboli.Nel 1888 acquistava propriodal Rubboli la casa di via Por-ta Romana e nel 1896 insiemeai figli Giuseppe (1869-1941),Luigi (1870-1937) e Riccar-do (1878-1957) creava unapropria società di maioliche,chiamata “Fabbrica diMaioliche Commerciali edArtistiche”. Oltre al mestieredi ceramista Angelo ebbe par-te attiva nella comunità gual-dese: socio fondatore dellaBanca Popolare, consiglierecomunale dal 1889 al 1895,proprietario di un albergodove la sera del 13 marzo 1889si costituì la sezione gualdesedel Circolo Operaio Educati-vo. Da una statistica elabora-ta dalla Camera di Commer-cio di Perugia, si ricava chenei primi anni del Novecento,l’opificio “è in via di trasfor-mazione e - si prevede - avràtra breve nuove fornaci e

L’imprenditore Angelo Pascucci (1904-1983)Un ricordo a trent’anni dalla sua scomparsa

movimenti a forza motrice”;l’organico della fabbrica: 20operai maschi, 6 femmine e 3ragazzi.Il padre Giuseppe (1869-1941), insieme ai figli Ange-lo (1904-1983) e Fernando(1896-1970) costituì l’8 apri-le 1925 una società chiamataICAP (Industria CeramicaAngelo Pascucci) in onore delnonno Angelo deceduto nel1920 che prendeva il postodella vecchia “Fabbrica diMaioliche Commerciali edArtistiche”. I due fratelli, chenel 1927 avevano rilevatoanche la “Fabbrica Fiammi-feri” sorta nel 1921 nei pressidella Flaminia, collaboraro-no insieme fino al 1932 quan-do, per divergenze produttivee commerciali (Fernando, fe-dele alla tradizionale cerami-ca a riflessi con l’uso dellamuffola, Angelo favorevolead una ceramica di qualità mameno impegnativa sul pianoproduttivo) ognuno intrapre-se un proprio percorso com-merciale.Nel 1934 Angelo fondò unanuova società chiamata “Icap-Unione Operai Ceramisti” in-sieme a Alessio Righi, FulvioFabbri, Discepolo e Enzo Re-migi, Settimio Anderlini, Re-nato Amoni e Nello Depretis,che si scioglierà sei anni dopo.La politica, comunque, entra-va prepotentemente nell’ani-mo di Angelo il quale avevaaderito come la maggior partedegli italiani al partito fasci-sta. Maestro elementare, fre-quentava l’università perprendere la laurea in Lettere,gionalista per passione, diven-ne un punto di riferimentodella cultura del periodo fon-dando e dirigendo il periodi-co “La Freccia” redatto a curadel “Nucleo universitario fa-scista di Gualdo Tadino” pre-cursore dei vari “Eco del Ser-

rasanta”. Il primo numero uscìil 13 aprile 1941. Alle notiziedi carattere locale affiancavataglienti critiche verso gli op-positori del regime conditecon articoli sui grandi temipolitici, colonialisti e bellici.L’ultimo numero porta la datadel 29 giugno 1943 quandoAngelo partì verso il frontelasciando la moglie Ester To-massini (1911-1999) che ave-va sposato il 29 giugno 1929e due figli piccoli: Stefania eGiuliano.Passata la grande e nefastaavventura bellica che avevalasciato un solco profondonella società socio-economi-ca italiana, Angelo riprese l’at-tività ceramica rifondando nel1947 l’ICAP insieme ai tecni-ci-pittori Luigi Morelli (1897-1970) e Enzo Remigi (1914-1973), in uno stabile ubicatoalle pendici della rocca Flea:la prima esperienza produtti-va locale di ceramica artisticaa lustri metallici a livello semi-industriale, senza l’impiegodella tradizionale muffola,certamente più affascinantedal punto di vista artistico, mameno adatta ad una produzio-ne su vasta scala. A partire poidai primi anni ’60 affiancòalla produzione a riflesso epolicroma anche la produzio-ne di piastrelle smaltate dapavimento e rivestimento. Inquel periodo raggiunse famae notorietà, tanto da essereinserito nel volume “Arteficidel lavoro italiano”, con leseguenti parole: “…Il Dott.Angelo Pascucci, laureato inlettere, ebbe in eredità dalpadre un’impresa che avevagià assunto una certa impor-tanza tra le nuove fabbrichedel ramo che si trovano aGualdo Tadino ma che eraancora legata a sistemi di pro-duzione tradizionali. A tra-sformarla completamente do-

veva essere il Dott. Pascucci,in questo dopoguerra, dopo illungo periodo trascorso sottole armi in zona operazioni.Ripresa la direzione della fab-brica provvedeva a trasfor-mare e ad organizzare la lavo-razione con criteri moderni,realizzando un complesso trai più importanti in Italia nelramo delle ceramiche artisti-che”.Consigliere della Pro Tadino,esponente dell’AssociazioneIndustriali di Perugia, nel1959, insieme con GiovanniPascucci e Costantino Fedi,ideò il Concorso internazio-nale della ceramica, indettoper completare il programmadel Congresso nazionale del-le Casse di Risparmio che siteneva in Umbria, che benpresto si affermerà come unodei più apprezzati e parteci-pati concorsi italiani, diretto-re della manifestazione, aven-do al suo fianco come segre-tario Raffaele Meccoli (1933-1997). Socio fondatore delMacef di Milano, fu uno degliartefici, negli anni ’70 (insie-me ad Aldo Biscontini), dellanascita della Domus, moder-na azienda la cui produzione

di stoviglie in ceramica, fattadi qualità ed ottimo design, siaffermò rapidamente sui mer-cati nazionali ed internazio-nali. Ne divenne il presidenteper alcuni anni, facendo con-vergere nell’iniziativa im-prenditoriale diversi cittadinigualdesi che riposero in luifiducia mettendo a disposi-zione i propri capitali. Per gliinnumerevoli meriti fu chia-mato a far parte del RotaryClub di Gubbio, assumendo-ne anche la presidenza (1970-71). Molto significativa fu lasua lunga attività in campoculturale e editoriale, a co-

minciare dal 1938 quando fon-dò una rivista goliardica chia-mata “I quattro moschettie-ri”. Corrispondente locale per“Il Littoriale” (1932-34), “IlPopolo di Roma” (1940), di-rettore de “La Freccia” (1941-43), fu anche valente ed argu-to scrittore, pubblicando an-che alcune commedie: “Cam-pioni” (1937), “Non è faciledire bugie” (1975). Nel 2004,l’amministrazione comunaleguidata da Angelo Scassella-ti, consegnò ai figli un premioalla memoria per i suoi indub-bi meriti nel campo ceramico.

Daniele Amoni

Angelo Pascucci

Inaugurazione dei nuovi macchinari produttivi dell’ICAP nel 1963.

Conosco gente che ha per-corso milioni di chilometriintorno al mondo. Intorno,senza riuscire mai a entrarcidentro per davvero. Tutti iporti e tutti i mari, le grandimetropoli e le cime più ele-vate, le isole nascoste e lecittà antiche. Milioni di chi-lometri, passi, mattoni e ce-mento. Gente che ha calpe-stato la sabbia, la terra e iprati di tutto il mondo pertornare, sempre, a casa. Per-ché poi si torna sempre, conqualcosa in più, qualcosa inmeno, ricordi, valigie pienee vuote, fotografie, cartoli-ne e souvenir. Che ci voglia-no due anni o anche tutto iltempo di una vita. Tornano acasa. Anche lasciando il cor-po in un porto nascosto inun’isola della Grecia, o il

“Lettrice per voi”

Oltre il confine Sara Baldelli

cuore in una birreria di Mo-naco, la passione in un bor-dello francese, il sorriso neltraffico di Tokyo e i vestitinelle nebbie inglesi. L’ani-ma torna da dove è partita,torna alla prima valigia.Come fosse cenere di ossacremate, evasa da ogni con-fine e ogni distanza per po-sarsi in una giornata di bo-naccia davanti all’uscio dicasa, ancora impregnato daquell’odore che si percepi-sce solo in quel posto e inquello soltanto. Anche dopomolto tempo. Quando si tor-na a casa c’è ancora quel-l’odore.Poi ci sono quelli come me,che l’odore di casa non losentono perché ci sono trop-po immersi, quelli un po’timidi e meno ambiziosi, ai

quali basta la fantasia. Bastaprovare quei sottili brividitra pagine di carta, trattene-re il fiato. Basta un librocome questo per spedirti di-rettamente “Oltre il confi-ne”, di Cormac McCarthy.Un libro che ti può far capirequanto tu possa spingertilontano e quanto potresticercare qualcosa che nem-meno sai cos’è. Senza cono-scerne forma e dimensione,colore e odore, con il rischiodi farti fregare dalla geome-tria delle ombre e dellenuvole. Quanto puoi spin-gerti oltre il confine, comeBilly Parham, il protagoni-sta, che lascia improvvisa-mente tutto e si immergenell’ignoto, tra paesaggimontuosi e deserti di sale, inverni lunghi e senz’anima,

privi anche di case, e di ani-me, incontrando solo cani epersone che della vita si sonstupiti per la sua fatalità.Quanto puoi spingerti lonta-no da solo con un cavallosenza ferri e senza alcunavoglia di portarti a spasso?Catturare una lupa e resti-tuirla al mondo, ritrovare fi-nalmente tuo fratello, per-derlo e trovarlo ancora. Rac-contarvi. Ad ogni chilome-tro aumentano le possibilitàdi essere ammazzato da pro-iettili che arrivano da lonta-no, come urla, canti di zin-gari. Come le parole. Le pa-role che per essere semplicida comprendere devono es-sere raccontate con lo prosadi qualcuno che torna da unlungo viaggio. Da lontano.

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Si fa un gran parlare di salute edambiente per iniziativa di comi-tati e cittadini che si sono attiva-ti per contrastare la realizzazio-ne sui territori di centrali per laproduzione di energia a biomas-se o di biogas. Nei vari incontri,promossi per conoscere cosasono davvero e i loro reali effet-ti negativi su ambiente e salute(purtroppo spesso taciuti), inte-ressante di un particolare ap-profondimento appare il princi-pio invocato dai vari esperti perfermare questa folle corsa, de-nominato principio di precau-zione. La sua formulazione na-sce come regola comportamen-tale negli anni ’70, quando ini-zia a comparire una coscienzaecologista che vede nelle azionidell’uomo ripercussioni negati-ve sull’ambiente per cui si ri-tennero necessarie azioni pre-cauzionali di protezione. Nonesiste, in realtà, una definizioneunica di principio di precauzio-ne, se ne contano secondo gliesperti almeno diciannove, per-ché è per lo più un concetto a cuiappellarsi nei momenti in cui ledecisioni vengono prese in con-dizioni di incertezza o addirit-tura di ignoranza, quando gliesiti finali sono imprevedibilicosì come la possibilità di even-ti inattesi. Se numerosissimisono i riferimenti a questo prin-cipio, incerto appare il primovero ingresso nella legislazio-ne. Si può attribuire la definiti-va affermazione di questo prin-cipio in forma giuridica allaConferenza di Rio del 1992 incui si stabilì che “ove vi sianominacce di danno serio eirreversibile, l’assenza di cer-tezze scientifiche non deve ser-vire come pretesto per pospor-re l’adozione di misure, anchenon a costo zero, volte a preve-nire il degrado ambientale”. Il

Il principio di precauzioneSALUTE E AMBIENTE

di Valeria Anastasiprincipio di precauzione è statointrodotto anche dall’art. 174del Trattato dell’Unione euro-pea (Trattato di Amsterdam) incui si legge che: “La politicadella Comunità in materia am-bientale mira a un elevato livel-lo di tutela, tenendo conto delladiversità delle situazioni nellevarie regioni della Comunità.Essa è fondata sui principi del-la precauzione e dell’azionepreventiva, sul principio dellacorrezione, in via prioritariaalla fonte, dei danni causati al-l’ambiente, nonché sul princi-pio «chi inquina paga»”.Rischi e precauzioniAssumere le biomasse comefonte di energia, senza un’at-tenta valutazione preventiva, si-gnifica esporsi ad una serie dirischi certi, denunciati da espertied autorità, come quelli legatialle emissioni nocive e allo sfrut-tamento intensivo di terreno,nonché una serie di eventi pre-sunti ed incontrollabili nel tem-po, come quelli associati allacompetizione con le biomassealimentari, e per tutte questeragioni viene richiamato il prin-cipio di precauzione prima didecidere. Grazie a questa nor-ma, è possibile valutare e gesti-re il rischio, soprattutto nell’am-bito delle decisioni politiche,con un atteggiamento precau-zionale quando, come nel casoin esame, ci sono fondamenticerti per pensare che possanoverificarsi danni seri oirreversibili alla salute e all’am-biente. Gran parte delle deci-sioni più importanti, che riguar-dano argomenti delicati eproblematici come le politicheenergetiche, l’uso degli OGM oi cambiamenti climatici infattisono prese da amministrazionie governi in condizioni di incer-tezza ed ignoranza e senza un

freno, senza la giusta precau-zione, molti danni irreparabilisarebbero già stati commessi.Ma benché recepito nella nor-mativa, la sua applicazione sten-ta ad affermarsi nella pratica enelle decisioni giurisprudenzialie politiche. Il problema risaleprobabilmente ad un dibattito,tutt’ora aperto, sulla effettivavalidità di questo principio cheper taluni rappresenta una for-ma di proibizionismo e di bloc-co al progresso e alla ricercascientifica per altri invece, unmodo concreto per risponderead esigenze e minacce all’uomoe all’ambiente, con l’intento dilimitare il potere di politici, ri-cercatori, scienziati ed espertiquando certe decisioni possonomettere in pericolo la vita e lasalute di tutti gli esseri viventi edi interi ecosistemi. Senza en-trare nel merito filosofico deldibattito sulla certezza o incer-tezza della scienza chiamata afornire risposte, sul valore giu-ridico del principio di precau-zione e della sua limitatezza osu chi debba valutare il rischio,che può essere approfondito suc-cessivamente, mi limito a forni-re uno spunto di riflessione sul-la applicazione e il significatopiù immediato del principio diprecauzione, quale principio ge-nerale di buon senso, di inse-gnamento dagli errori, di sceltacon cautela e senza fretta perpoter correggere gli errori quan-do questi si presentano e rende-re le decisioni reversibili e ac-cettabili per tutti.Il principio di precauzione èsoprattutto uno strumento perregolamentare e per rendere ac-cettabile il rischio a livello so-ciale poiché favorisce le discus-sioni scientifiche al dibattitopubblico, la costruzione socialee la partecipazione democratica

alla discussione pubblica deiproblemi scientifici ed esige tra-sparenza ed onestà nella comu-nicazione tra scienza e società.Prudenza è sapienzaCiò che di straordinario portacon se il principio di precauzio-ne è l’essere veicolo di concettiquali prudenza e sapienza. Nellinguaggio comune “prudenza”e “precauzione” sono sinonimi,ma in realtà non sono equiva-lenti nella storia del pensiero.Nella filosofia, il termine “pru-denza” indica la capacità di de-liberazione saggia, e corrispon-de al greco phronesis, associatodirettamente con “saggezza”(Piefer, 1999). Prudenza cheevoca sapienza e che rappre-senta una delle virtù cardinali,elogiate addirittura dal Vange-lo, come piccola pausa di rifles-sione che ci impedisce di essereprecipitosi nel giudicare, nelcondannare, nel prendere deci-sioni affrettate, ci permette dicomprendere gli avvenimenti ele scelte umane, con senso diresponsabilità per le conseguen-ze delle proprie azioni e di deci-dere con concretezza e corag-gio di opporsi quando le condi-zioni lo richiedono, quindi inpoche parole ciò che esprime ilconcetto stesso di principio diprecauzione. Se precauzione èprudenza, allora il concetto diprincipio di precauzione puòessere considerato come appli-cazione, in determinate circo-stanze, della virtù della pruden-za a decisioni concrete, che ri-chiedano appunto un atteggia-mento attento delle possibiliconseguenze sia del fare che delnon fare. O se preferiamo espri-me la necessità di un atteggia-mento di cautela e umiltà daparte dei decisori, intesa comeseria valutazione preventiva delrischio di fronte all’incertezza

delle conoscenze scientificheche la scienza, quella vera eseria, ammette di avere e cheattraverso lamultidisciplinarietà, il confron-to e il dibattito sa di poter col-mare almeno in gran parte.Perché prudenza è anche sa-pienza che non a caso è la virtùspecifica che il filosofo Platonerichiedeva per i Governanti del-la Città perfetta, anche se riferi-ta alla conoscenza del Bene. Sirende pertanto necessario an-che un rapporto più serio e co-struttivo tra portatori di cono-scenze (scienziati) e coloro chesu di esse devono definire ledecisioni finali (politici) e nontentare di strumentalizzarsi avicenda per interessi individua-li. Questa è la ragione a mioavviso che impedisce ad unanorma, comunque accettata datutti per il suo ovvio buon sen-so, di essere presa sul serio daquegli amministratori e scien-ziati ostili al dibattito con i cit-tadini i quali, benché dovrannosubire le loro scelte, non vengo-no mai messi nelle condizionidi sapere o al confronto con altriesperti.Dunque il principio di precau-zione malgrado le sua varie de-finizioni, le sue mancate appli-cazioni e il dibattito etico-filo-sofico-giuridico che ha prodot-to, altro non è che buon senso esaggezza virtù ormai quasi deltutto assenti (come è facile con-statare) nella nostra società, nel-le nostre azioni quotidiane edindividuali (quando scegliamo

partner ed amici, quando gui-diamo le nostre auto, quandoinvestiamo i nostri soldi ecc.)fino a quelle politiche che ri-guardano la collettività comequelle da cui è partita la miariflessione o che riguardanol’uso di OGM, i cambiamenticlimatici in atto, la gestione diun territorio, l’elettromagneti-smo e così via.Perché utilizzare questo princi-pio del buon senso? La precau-zione o le virtù dal sapore anti-co e immortale ad esso legate,quali prudenza e sapienza, ciaiuterebbero a superare quellalogica individuale ed economi-ca che tanto piace all’uomomoderno (per cui l’ambienteviene visto soltanto come unaproprietà da sfruttare) e ad indi-rizzare il nostro sguardo ad unavisione più collettiva e solidaledella società, che intende l’am-biente come bene comune daconservare e preservare per l’uo-mo e i discendenti, di cui ilcittadino diventa parte integran-te ed attiva. Ma cosa in realtàtrattenga l’uomo da passare dallabassezza di decisioni negative eapprossimate, come quelle alcentro del dibattito su biomassecome fonte di energia alternati-va, all’altezza di coraggiosi no,perché vi è troppa incertezza erischio nei dati scientifici che ligiustifichino, non posso spie-garlo, se non con ovvie argo-mentazioni su cui lascio riflet-tere il lettore che con prudenzae saggezza saprà comprenderlea pieno.

Nei giorni scorsi a Boschet-to, si è svolta la tradizionaleascesa della popolazione ver-so la chiesa di San Giovanni,immersa nel verde delle no-stre colline, rinnovando lostretto legame che unisce iresidenti nella frazione alSanto qui apparso quasi 600anni fa, alla presenza del Sin-daco di Nocera Umbra Gio-vanni Bontempi, dell’asses-sore Casaglia e dell’assesso-re del comune di GualdoTadino Simona Vitali.Il Comitato per la difesa delRio Fergia, per rinnovare isentimenti di gratitudine ver-so il Santo, ha piantato difronte alla chiesa parrocchia-le “L’Ulivo dell’Anno 2012”che il Comune di GualdoCattaneo, in collaborazionecon il Dott. Sandro Ciani,aveva donato al Comitato conla motivazione “Per la civilebattaglia in difesa e salva-guardia dallo sfruttamento e

Boschetto

Un Ulivo per gratitudine a San Giovannidepauperamento delle bel-lezze del proprio territorio edi una delle sue risorse piùpreziose: l’acqua, bene pri-mario e indispensabile alla

vita”.Dopo la benedizione del-l’Ulivo, il parroco Don Fran-cesco Pascolini ha donato alDott. Sandro Ciani una pic-

cola ma significativa reli-quia: un frammento del tron-co dell’albero ultracentena-rio presente ai tempi dell’ap-parizione del Santo.

Tutte le generazioni di fronte alla chiesa di San Giovanni”.

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La fusione Gualdo-Casaca-stalda è ormai cosa fatta. Seun anno fa le due squadre sifronteggiavano per un postoin serie D, da settembre sa-ranno una sola entità chepartirà dalla D per conqui-stare i professionisti.Maggio è stato un mese ditransizione, con riunioni epreparativi per la futura so-cietà.La riunione dei soci dell’A.S.Gualdo Calcio ha deliberatoil progetto “fusione” con unalarghissima maggioranza.Ora si procede con lo svolgi-mento delle pratiche buro-cratiche all’interno delle duesocietà. Nel frattempo i duepresidenti delle compagini,Scatena e Minelli sono stati

Calcio serie D

Gualdo-Casacastalda fusione avvenutaPer Gianni Francioni possibile conferma in panchina

Edoardo Ridolfispesso visti insieme davantial Carlo Angelo Luzi, sinto-mo che il progetto va avanticon costanza e impegno. IlCarlo Angelo Luzi sarà lostadio ufficiale in vista delpassaggio in serie D, ma avràbisogno di qualche leggeroritocco. Nei giorni scorsi èavvenuta una visita da partedella Lega di Serie D diRoma che ha dato le proprieindicazioni su come dovran-no essere svolti i lavori.L’entusiasmo tra i supporterbiancorossi non manca dicerto e ci sono già stati degliincontri preliminari per de-finire l’organizzazione deltifo e delle trasferte.Nulla è ancora trapelato sulfronte allenatore e squadra,

anche se voci insistenti dan-no per scontato Gianni Fran-cioni alla guida della nuovasocietà, un mister che negliultimi due anni ha saputotenere in alto il nome dellasocietà gialloverde, sfioran-do il professionismo per unamanciata di minuti. Un altrointerrogativo allettante èquello sui colori sociali del-la maglia e sul logo che ver-rà adottato. L’unica certez-za è l’obiettivo comune:quello di creare un’entitàsocietaria forte, con un set-tore giovanile all’altezza.Una società capace di riem-pire uno stadio e di vincerepartite su partite, volandodove il calcio è roba da Pro-fessionisti.

La Granfondo San Pellegri-no 2013, manifestazioneaperta a quanti “vivono” perdavvero la splendida pas-sione per le mountain bike,valida come seconda provadell’Umbria Challenge, ce-lebra il suo decimo anniver-sario. Il gruppo organizza-tore Gs Avis Gualdo Tadinopropone per gli atleti e gliaccompagnatori dal 16 al 23giugno una serie diimperdibili eventi, che ren-deranno il programma diquest’anno ricco e vario, conproposte di svago e culturagrazie alle quali ammirare lebellezze del suggestivo Par-co del Monte Cucco o visi-tare la città di Gualdo Tadi-no e i suoi musei. Di tuttorispetto anche il pacco garadi questa edizione checonterrà prodotti Power Bar

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Gran Fondo Marathon San Pellegrinoe un capo tecnico, più alcuniprodotti della gastronomialocale.La gara si articolerà in duepercorsi la Granfondo vera epropria, 40,200 km lungo unimpegnativo percorso rinno-vato soprattutto nella parteiniziale rispetto alle edizio-ni precedenti, e il percorsocorto di 21,200 km propo-sto in alternativa allaGranfondo.Per entrambi i percorsi pre-visti domenica 23 giugno lapartenza avrà luogo da Piaz-za Martiri della Libertà, nelcentro di Gualdo Tadino, alleore 9:30, per chiudersi sem-pre in piazza alle ore 13 conil gran finale, premiazioni eun’invitante pasta-party ri-volto a tutti i partecipanti!Questo il percorso della ma-nifestazione: Piazza Martiridella libertà, Via dei Cap-puccini, San Facondino, stra-da delle cave, strada dellelecciarelle, Vaccara, stradadella valle fino a PalazzoMancinelli alto, strada delle

mandorlaie, trocchetti, stra-da della vena, strada dellatartufaia, Fossato di Vico(passaggio nelle Rughe),Parco eolico di Cima Muta-li, Valmare, Pineta dell’Im-pero, Fosso Caprino, Val-sorda, Chiavellara, Pian del-le Vescole, Serrasanta, Bel-vedere Santo Stefano, Val-sorda, strada dei Santi finoal Serrasanta, strada dellebrecciaie, Zoccolanti, Ere-mo di Santo Marzio, Roc-chetta, Ponte Nuovo, incro-cio via Matteotti-via SanRocco, strada sotto le mura,Porta di sotto, corso Piavecon arrivo in Piazza Martiridella libertà; posti di ristorosono previsti a Cima Mutali,a Serrasanta ed alla stradache conduce al Castagneto.Le iscrizioni alla GranfondoSan Pellegrino sono aperte a20 euro fino a giovedì 20giugno, successivamente efino al 22 giugno a 25 euro eper chi s’iscrive il giornodella gara l’iscrizione sale a30 euro.Entro il 31 agosto il governo

dovrà varare una riforma checomprenda sia l’imposta mu-nicipale unica, sia la Tares.Ecco cosa prevede il decretoLetta. I titolari di prima casa,almeno per il momento, pos-sono stare tranquilli: l’accontoIMU “é congelato” (a menoche le abitazioni in questionenon siano di pregio). Nienteacconto poi per i terreni agri-coli, cooperative edilizie eimmobili Iacp. Versamentoconfermato, invece, per immo-bili di lusso, esercizi commer-ciali, alberghi e fabbricati in-dustriali. Attenzione, però: chinon paga non può (ancora)considerarsi totalmente liberodal versamento, dato che ladecisione definitiva é solo ri-mandata. Il Governo avrà in-fatti tempo fino al 31 agostoper varare una riforma genera-le del Fisco, che comprendanon solo l’Imu, ma anche laTares. Resta quindi un’inco-gnita: se tale riordino non do-vesse andare in porto, entro il16 settembre, tutti i proprietaridi prime case, come pure glialtri contribuenti ad oggi eso-nerati dall’acconto, dovrebbe-ro pagare. Nel dettaglio, sonoinnanzitutto esentate dal paga-

Fisco

IMU, l’acconto sulla prima casa sospeso (per ora)mento le abitazioni principali,che secondo il Fisco sono quel-le in cui il titolare e la suafamiglia hanno la residenza ela dimora. Niente acconto, an-cora, per le abitazioni dellecooperative edilizie a proprie-tà indivisa, adibite ad abitazio-ne principale dei sociassegnatari, e le loro relativepertinenze. Stesso discorso pergli alloggi regolarmente asse-gnati dagli Istituti Autonomicase popolari (Iacp) e daglialtri Istituti deputati alle me-desime funzioni. Non tutte leprime case, però, sono esentidall’acconto: restano infattivincolate all’Imu le dimore cheil catasto considera di pregio(sono meno di 100mila in Ita-lia) accatastate nelle categorieA/1, A/8 e A7 per le quali sonotassate anche le pertinenze, finoa tre. Il procedimento per pa-gare é il medesimo dello scor-so anno: innanzitutto dev’es-sere individuata la renditacatastale dell’immobile riva-lutata del 5%. Il risultato cosìottenuto dev’essere moltipli-cato per 160, coefficiente checonsente di calcolare il valorecatastale dell’immobile in que-stione. Dopo di che devonoessere controllate le aliquote

cui si é soggetti e le eventualidetrazioni cui si ha diritto se-condo le regole stabilite daiComuni nel 2012. A questopunto é possibile calcolarel’importo esatto dell’acconto(dopo aver diviso il risultatoottenuto per 2, cioè il numerodelle rate in cui il versamentoé suddiviso), da pagare a mez-zo del modello F 24 (il codicetributo é il 3912) o tramite ilbollettino postale. Novità del2013 é che nessuno potrà piùbeneficiare della dilazione in 3rate, opzione concessa per ilsolo 2012 ed esclusivamenteai titolari di prima casa. Paga-no regolarmente le secondecase, le imprese e gli immobiliconsiderati come “altri fabbri-cati”. Oltre alle seconde case,classificazione in cui rientraanche l’unica abitazione di pro-prietà in cui però non si risie-da, si deve continuare a pagarel’acconto sugli alloggi affittatie sulle case concesse in presti-to ai parenti, a meno che iComuni non abbiano stabilitodiversamente. Continuano apagare altresì “i beni merce”,cioè gli alloggi rimastiinvenduti e le abitazioni delleForze dell’Ordine i cui titolaririsiedono in caserma. L’accon-

to Imu vale poi per gli immo-bili produttivi inseriti nel grup-po catastale D, riferito a ca-pannoni, alberghi, cinema, te-atri, ospedali, banche , assicu-razioni, cliniche ed edifici pro-duttivi speciali con l’eccezio-ne della categoria D/10 (fab-bricati rurali strumentali). In-fine, nella categoria “altri im-mobili” tenuti al versamentodell’ex Ici, rientrano uffici,negozi, laboratori e fabbricatidiversi dalle abitazioni e daifabbricati produttivi. Quantoalle pertinenze, sono assogget-tate all’Imu, box auto, cantine,magazzini, tettoie e soffittepurché non riferiti a un’abita-zione principale. Nessun be-neficio fiscale alle coppie se-parate “di fatto”. Per questisoggetti, in attesa del provve-dimento di separazioneconsensuale o della sentenzadi separazione giudiziale, iconiugi continuano a essereconsiderati tali. Pertanto, l’abi-tazione “di fatto” di uno deidue risulta, per l’altro, secon-da casa, e come tale viene trat-tata ai fini fiscali, a meno chele due abitazioni non si trovinoin Comuni diversi.

Raffaele Gammaitoni

Si è concluso a Porto San Giorgio il cammino delletenniste gualdesi del Tennis Olimpia nel campionato diserie C. Le nostre tennistenon sono riuscite a decol-lare per la fase nazionalema hanno fatto comun-que un’ottima figura. In-tensissimo, soprattuttol’incontro di Arianna Calì.Due tiratissimi set per 7-5(una vittoria ciascuna)hanno caratterizzatoun’emozionante prima parte del match. Nel terzo setl’avversaria marchigiana aveva poi il sopravvento per 6-4. Alla fine il Porto San Giorgio si è imposto per 3-0.Nell’altra semifinale Villa Candida Foligno si è impostanettamente sul Senigallia per 4-0. Più equilibrato il con-fronto nella finale tra Poro San Giorgio e Villa CandidaFoligno. Si sono imposte le umbre per 3-2.Ottimo, comunque, il campionato delle tenniste portaco-lori della nostra città. La speranza è che il loro esempiopossa essere seguito da tante ragazze (e ragazzi, natural-mente) sia a livello amatoriale che a livello competitivo.La Squadra del tennis Olimpia era composta da: AriannaCalì, Michela Giustozzi, Maria Chiara Gemma.Con l’arrivo della bella stagione i campi da tennis hannoun’attrattiva maggiore. La riapertura dei campi di SanGuido consente di unire sport e desiderio di vivere all’ariaaperta respirando aria pura.

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Testimone del miracolodella vita, dell’esplosionedi un desiderio in fondo alcuore, spettatrice pagata peril momento che fa diventareuna donna mamma. SaraBaldelli, classe 1987, è unagiovane ostetrica con la pas-sione per la scrittura che l’haportata a vincere il PremioRocca Flea 2012.Sensibilità, umanità e serie-tà ne fanno una ragazza adat-ta al suo ruolo di “assistentealla vita”.Quando e perchè hai deci-so di diventare ostetrica?Nel 2010 mi sono laureata inOstetricia con la valutazio-ne di 110 e lode. Da quelmomento ho dato diversiconcorsi ma senza grandirisultati. Sin da piccola im-maginavo un lavoro a con-tatto col pubblico e la pas-sione da ostetrica è cresciutain me piano piano durante ilpercorso di studi. I tre annidi università sono stati bellie intensi, il tirocinio in cor-sia ha temprato ancor di più

Occhio al futuro

Sara Baldelli, giovane ostetrica, scrittricedi Edoardo Ridolfi

il mio carattere e la voglia dicontinuare. Questo lavoro haun qualcosa di ancestrale, ilpoter stare fianco a fianco auna donna, aiutarla in unodei momenti più dolorosi ebelli della sua vita è meravi-gliosamente appagante.A cosa aspira un giovanelaureato nell’ambito sani-tario in Italia?Un giovane in Italia aspiraal precariato. Il posto fisso?Macché! Il precariato, eccola nostra massima aspettati-va in questi tempi. Ci sonotantissimi concorsi per “pe-riodi brevi” dai tre ai novemesi, la felicità sta nel sosti-tuire qualcuno che va inmalattia o in ferie.Quale è il tuo consiglio percambiare il sistema sanita-rio italiano anche in vistadei concorsi fin tropposelettivi?Le competenze e la profes-sionalità sono fondamentalima spesso l’umanità di unapersona viene dimenticata.Per questo lavoro serve ca-

pacità di ascolto e cortesiaverso il paziente. L’ostetri-ca viene a contatto con pa-zienti che attraversano mo-menti emotivamente e fisi-camente incisivi: dalla pau-ra di un’adolescente incinta,a una ragazza che sta perpartorire concludendo conuna signora che ha subitol’isterectomia. Si deve tro-vare un modo per essere esa-minati anche su queste com-petenze, il contatto umanovale più di qualsiasi altracosa.Quanto manca una strut-tura come il Calai ai Gual-desi?A mio avviso, molto. Sonosempre stata contraria al-l’ospedale unico. Quando èassente una struttura sanita-ria, o nel nostro caso, “fuorimano”, è ovvio che manchiun punto di riferimento fon-damentale e che il cittadino,nell’ambito della sua salute,abbia delle difficoltà a do-versi continuamente con-frontare con degli sposta-

menti; questo, a mio parere,crea non pochi disagi, ma-gari non a tutte le utenze, mabasti pensare ai soggetti an-ziani. Inoltre, forse è defor-mazione professionale, maho sempre un occhio di ri-guardo per le donne incinte:tutte devono affrontare del-le “trasferte” e sono obbli-gate a scegliere tra strutturecome Branca, Foligno o Fa-briano che non sono como-dissime. Sono molto curiosadi conoscere e veder realiz-zato il piano di recupero delCalai: per me è un’ottimacosa, perchè ci dà la possibi-lità di poter fruire, se non ditutti, almeno di alcuni servi-zi e sono fiduciosa che conquesto si possa tornare adavere un punto fermo nellapropria realtà cittadina.Rifaresti questa scelta?Si, la rifarei sempre. E’ ladecisione più bella che po-tessi prendere. Sono unapersona ottimista e sono con-vinta che un giorno arriveràil mio momento, fino ad al-

lora continuerò a studiare perarricchire la mia mente e lamia anima.Sara e la scrittura. Quan-do nasce questa passione?Nasce da quando ho impara-to a tenere una penna inmano. Ho sempre letto escritto tantissimo, scrivevodiari, appunti su dei momentiche avevo vissuto durantel’arco della giornata e chevolevo ricordare. Ora misono riscritta all’Universitàdegli Studi di Perugia allafacoltà di Lettere come nonfrequentante, è una mia gran-de passione e voglio colti-varla senza rimpianti.Il coronamento di questapassione viene sancito conil Premio Rocca Flea.Era il primo concorso a cuipartecipavo e vincerlo è sta-ta una grandissima emozio-ne. Avevo letto il bando suinternet e ho subito iniziatoscrivere il racconto ma nonero molto convinta, così l’hofatto leggere a mia madreche mi ha dato un paio didritte. Ho aspettato il flussocreativo e l’ho steso tutto inuna notte. E’ un qualcosa

partito da dentro, la scritturaparte in quegli attimi di nonlucidità.Il tuo futuro lo immaginiqui a Gualdo?Il futuro qui è utopia, ma sedovessimo sognare... Sì! Ioamo Gualdo ed il massimoper me sarebbe riuscire amettere le ali dove ho giàanche le mie radici, i mieiaffetti, le mie passioni. Poi,mai dire mai, voglio fare unlavoro che mi renda felice,ma la prerogativa non è lui,sono io! Voglio costruirmistrada facendo, umanamen-te e professionalmente, pro-vare senza progettare trop-po: la vita è imprevedibile ese c’è una cosa che ho impa-rato, è che nulla va mai cometi immagini e le cose piùbelle che possano capitartisono tali proprio perché han-no quello strano sapore diinatteso.A Sara va un grande in boc-ca al lupo per i progetti incorso e se non l’avete anco-ra fatto leggete il suo rac-conto “Dopo la tempesta ilsole”, è un vortice di emo-zioni.

“Natural….mente: se conoscirispetti, se rispetti ami”: è ilprogetto di classe inserito nelprogetto di plesso della Scuo-la Primaria di Fossato di Vicoper l’a.s. 2012-2013 .Il percorso progettuale ha avu-to come protagonisti i bambi-ni delle classi III e IV e loscopo di fornire agli alunni leopportunità e gli strumenti perimparare a scoprire, conosce-re e amare il territorio e le suecaratteristiche, attraverso laricerca di antiche foreste,grandi alberi, corsi d’acquasopravvissuti nel territorio.A seguito alla sensibilizza-zione delle insegnanti, i ra-gazzi hanno potuto interagirecon gli agenti del Corpo Fore-stale di Assisi che hanno datoinizio al progetto con un inte-ressante e istruttiva proiezio-ne a scuola contribuendo, inmodo notevole, alla loro for-mazione e al raggiungimentodegli obiettivi proposti.L’esperienza, molto positivae di grande stimolo per glistudenti, è stata arricchita dallaalta professionalità dimostra-ta dalle guardie forestali e

Fossato di Vico: scuola primaria

Conosci, rispetta e ama il tuo ambienteUn’esperienza naturalistica sotto la guida del Corpo forestale dello Stato

dalle uscite sul territorio. Nelboschetto di Fossato di Vico ècominciata infatti la fase pra-tica del progetto con l’ osser-vazione diretta e con signifi-cativi laboratori sul posto.Il progetto è stato poi arric-chito dalla partecipazione alconcorso “ Dal piccolo semeal grande albero” indetto dall’Ufficio Territoriale per la bio-diversità di Assisi.Sabato 4 maggio, a conclu-sione del percorso didattico,gli alunni, gli insegnanti, laDirigente Scolastica, gliAgenti del Corpo Foresta-le e i genitori si sono ritro-vati a Val di Ranco ( Mon-te Cucco di Sigillo) per tra-scorrere una gioiosa matti-nata insieme.Con entusiasmo, conside-revole interesse, e un’or-mai acquisita competenzada parte degli alunni, si èeffettuata una “Paws med”nella faggeta. La liberazio-ne di un rapace, curatopresso il Centro di Recu-pero di animali selvaticidel Corpo Forestale, e un

allegro pic -nic, gentilmenteorganizzato dai genitori, han-no concluso la manifestazio-ne.Tutti hanno vissuto un’espe-rienza entusiasmante a con-tatto con la natura,lasciandosi sorprendere dalfatto che non serve andarlontani o in posti inaccessibiliper godere delle meravigliedella natura, amarle e rispet-tarle. Bastano pochi passi,occhi attenti ed allenati adosservare, orecchio teso, per

lasciarsi andare e gustare lemeraviglie del creato, comeci ha ricordato Papa France-sco all’inizio del suo pontifi-cato. Le sue umili parole po-tranno divenire realtà quantopiù riusciremo a sensibilizzarele nuove generazioni e tra-smettere loro l’amore per lanatura trasformando le parolein coerenza e concretezza.Questo è stato uno degli obiet-tivi che la Scuola Primaria diFossato di Vico si è prefissacon il suo progetto scolastico. Un ricordo

Dieci anni fa, il 21 giugno 2013, a soli 15 anni, cilasciava Jessica Bregolisse, alunna del liceo scientifico“Casimiri”. Oggi è intitolato a suo nome l’oratorio diCostacciaro, dove viveva insieme ai genitori e allasorella Vanessa. Chi l’ha conosciuta la ricorda comeuna ragazza allegra, coscienziosa, con un profondosenso del dovere. E il ricordo, dopo dieci anni, è ancoravivo.Ciao, Jessica!

I tuoi amiciI tuoi insegnanti

LUTTODirezione e Redazione de Il Nuovo Serra-santa partecipano al dolore di Olga e LorisBaglioni per la scomparsa del padre

Raimondoe formulano sentite condoglianze.

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Distretto sanitarioOrario servizi specialisticiChirurgia (0759109378) Mercoledì (15,30-17,30)Dermatologia (0759109377) Sabato (10-13)Fisiatria (0759109378) Da Lunedì a sabato (08,30-12,30)Fisioterapia (0759109282) Dal lunedì al sabato (8-14)Oculista (0759109374) Martedì e Giovedì (13-17,30)Disturbi cognitivi (0759109378) Martedì (9- 12)Neurologia (075919374) Lunedì e giovedì (14- 17)Ortopedia (0759109378)Mercoledì (8,30-12,30) Giovedì (14,30-18,30)Odontoiatria (0759109372)Da lunedì a venerdì (8,30-12,30) Lunedì e giovedì (14-18)Psichiatria (0759109374)Lunedì, giovedì e venerdì (10-12)Medicina sportiva (0759109373)Martedì e giovedì (13-17) Giovedì (9-12,30)Prelievi domiciliari (0759109299/294)Tutti i giorni (7,45-8,45)Assistenza domiciliare infermieristica (0759109345)Tutti i giorni (09,30-13; 14-19)Visite domiciliari specialistiche e cure palliative(0759109345) Lunedì, mercoledì e venerdì (14-19)Vaccinazioni (0759109345)Martedì, giovedì (8,30-12,30) Venerdì (10-12,30)Medicazioni (0759109345)Lunedì, mercoledì e sabato (10,12,30)Centro prenotazioni (0759109223/224)

La pioggia di maggio, quan-do non è eccessiva, non famai male: è molto utile perla vegetazione, per la buonacrescita degli orti e dei fruttisui rami delle piante e non acaso si dice che “Acqua dimaggio, parole di saggio”.Tuttavia, quest’anno la “sag-gezza” di maggio si è tra-sformata in un qualcosa dipiù simile alla follia, tantoche potremmo dire, senzatema di essere smentiti, chemaggio è stato più pazzerel-lo… di marzo. I dati lo con-fermano ampiamente.Acqua a vasche da bagno..In primo luogo la pioggia:quasi 230 mm! Ben 140 mmpiù di quanto normalmenteci si dovrebbe attendere inquesto periodo, in praticaquasi il triplo. 22 giorni dipioggia su 31 (contro i 9delle medie trentennali) nonlasciano dubbi sull’anoma-lia. Facendo qualche con-fronto, possiamo scoprireche il maggio 2013 è stato ilquinto mese più piovoso dal2000. Tuttavia, scopriamoanche che il maggio 2010 fupiovoso quasi allo stessomodo (188 mm) e ugualmen-te molto fresco. Nell’ultimosecolo, non sono mancatiepisodi del genere: un mesemolto fresco fu il maggiodel 1957, quando avvennela più terribile gelata tardivache la storia recente ricordi,con conseguenze devastantisull’agricoltura dell’epoca.Mese abbastanza fresco fuanche il maggio del 1986,del 1992 e, ovviamente, del

Meteo&Co.: rubrica di meteoclimatologia a cura di Pierluigi Gioia

Maggio… pazzerello, col fuoco e con l’ombrelloCaminetti accesi fino ad inizio giugno: era un po’ che non si vedeva. Ma in passato è giàsuccesso. Record assoluto di piogge primaverili dell’ultimo quindicennio.

2013. Sarà un caso, ma tre diquesti mesi freschi e piovosisi possono trovare l’annosuccessivo alle grande on-date di gelo, che ogni circatrent’anni si abbattono sul-l’Italia: 1956, 1985 e 2012.Questo ci suggerisce, insom-ma, al di là del fatto chepossa essere una coinciden-za fortuita, che episodi difreddo e pioggia maggiaiolisi presentano con una certaregolarità e non sono poi cosìrari.Freschino senza… ariacondizionataLe temperature dimostranoche l’anomalia negativa(meno di 2°C) è sì piuttostoalta, ma non altissima: in-somma, si è trattato di unmese piuttosto fresco ma nongelido. All’episodio sicura-mente anomalo della nevi-cata a quote basse del 25maggio, con neve scesa finsotto i 900 metri e fiocchisciolti tra la pioggia fino avalle (di sicuro uno dei piùtardivi della storia climati-ca) si contrappongono an-che giornate con temperatu-re massime persino superio-ri ai 25°C. Insomma, il fred-do anomalo è stato in partecompensato da qualche(rara) giornata tiepida. Stadi fatto che fra la media del-lo scorso mese di aprile(12,8°C) e quella di questomese di maggio (13,9°C) c’èun grado o poco più: è undato sicuramente notevole.Dati ugualmente anomalisono quelli dell’umiditàmedia (81%, quasi come a

gennaio) e della radiazionesolare media, metà di quellache dovremmo normalmen-te attenderci: davvero bas-sa, considerando che mag-gio, insieme a giugno, è ilmese in cui il sole resta piùore sopra l’orizzonte. Per chiha pannelli solari insomma,è stata una grave perdita eco-nomica sicuramente irrecu-perabile.Prospettive di normalitàEd ora? Che ci attende? Si-curamente le temperature,nel corso del mese di giu-gno, torneranno nelle mediee l’anomala posizione deglianticicloni dovrebbe lascia-re il posto ad una situazionebarica più normale entro ilmese di luglio. Probabilmen-te, però, condizioni di tem-

po instabile e sensibilmentepiù fresco potrebbero coin-volgere soprattutto l’Euro-pa occidentale, la Spagna e,in parte, il Nord Italia. Ilcentro dovrebbe, quindi,passare un’estate nel com-plesso normale, anche se unpo’ ritardata. Probabilmen-te, però, le sei-sette ondatedi calore che abbiamo subi-to d’state negli ultimi annipotrebbero manifestarsi innumero e intensità minori.Insomma, se anziché conl’anticiclone africano aves-simo la fortuna di avere ache fare con quello delleAzzorre, be’… sinceramen-te non ne saremmo affattodispiaciuti. E c’è questa pos-sibilità.

Pierluigi Gioia

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1; Festa del lavoro2; tacciono i rumori dellecave, fanno rumoreggiare lapolitica;3; il movimento 5 stelle incampo per la difesa dei “benicomuni”;4; assemblea degli aderentiall’ANACA;5; fiera “tra le fonti di Gual-do”; polemiche su Bilancio,imposte e connessi;6; Rocchetta incappata nelleattenzioni dell’autoritàgaranti della pubblicità;7; il gruppo SMS, con unpesante consuntivo delquadriennio di sostegno al-l’amministrazione Comuna-

Maggio: i giorni e i fattile, prende le distanze chie-dendo cambiamenti;8; Gilda degli Insegnanti or-ganizza, presso la Rocca Flea,Conversazioni sull’insegna-re condotta da PierluigiBrustenghi;10; dimissioni del Dr Fioreda presidente dell’EASP: èsostituito da Alfiero Alberigi;11; fuoco della minoranza sulproblema delle cave; scher-maglie fra le forze politiche eappello allacoesione del Sin-daco alla maggioranza su tas-sazione e cose varie: siamogià in campagna elettorale perle prossime amministrative;12; festa dell’Ascenzione, tut-

ti a Serrasanta: sit in dellaComunanza AppenninoGualdese a Valsorda;14; l’opposizione chiede laconvocazione urgente delConsiglio Comunale sul pro-blema cave;15; a Gubbio si corre; a Gual-do Tadino infuria la polemi-ca su cave e connessi;16; assemblea degli aderentiad “Educare alla vita buo-na”;17; pubblicizzata dal consi-gliere Graciolini una senten-za del Consiglio di Stato inmateria di acque minerali;19; il consigliere comunaleAbbati rinuncia all’incaricodi revisione della spesa pub-blica;fibrillazioni nella maggioran-za;20; presso l’Istituto Casimiripremiazione dei vincitori delconcorso Giuseppe Lucrezi”La poesia che passione”;polemiche fra Amministra-zione Comunale e consiglie-

re Graciolini;21; il Consigliere RegionaleSandra Monacelli si dissociadall’Amministrazione Comu-nale per la politica fiscale;presentato il progetto delMuseo degli Antichi Umbri;23-25; anche se siamo allafine di maggio, cade la nevesui nostri monti;26; vittoria di Porta San Do-nato nella seconda edizionedel Palio di primavera pergiovanissimi; tradizionale fe-sta della Madonna del DivinoAmore;27; iniziativa del Sindaco per“garantire l’apporto di tuttele espressioni presenti nellamaggioranza alla stesura diun bilancio qualificato sulpiano delle scelte”;28; incidente mortale sullaFlaminia;30; manifestazione pubblicadel mov. 5 stelle;31; consiglio comunale; ar-resto di Massimiliano Parlantiper tentata estorsione.

Orario Museo Rocca Flea:dal martedì alla domenica 10,30-13 e 15-18Orario Museo dell’emigrazione:dal martedì alla domenica 10-13 e 16-18,30Orari festivi SS Messe:S.Benedetto- 7,30 - 9,10 - 11,15 –18Divino Amore, 8 - 9,30 – 11 - 17,30SS. Annunziata, 17,30S. M. Madre di Dio (S.Rocco) 9 -11S. Giuseppe Artigiano (Cartiere) 9 –11Madonna del Soccorso:16Turni delle farmacie:16 giugno: Farmacia Capeci (333.4154771)23 giugno: Farmacia Comunale30 giugno: Farmacia Capeci7 luglio: Farmacia Comunale14 luglio: Farmacia CapeciReperibilità Giugno: Farmacia CapeciReperibilità Luglio: Farmacia CalaiNumeri Telefonici utiliFarmacia Cerqueto 9142234Farmacia Cogolli (Rigali) 0759140054Farmacia Comunale Calai 075912236Farmacia Capeci 0759142101Municipio (centralino) 075915021Carabinieri 075912220Infopoint 0759150263Polizia municipale 075910443Corpo Forestale 075916291Nuovo Ospedale Branca 075 9270801Croce Rossa 075912179A.N.A.CA. (Ass nuova assistenza cardiopatici)lunedi/sabato (09-13) 0759142044Guardia Medica 0759109259EASP (Ente Ass. Serv. Pers.) 075910294Umbria. Mobilità 075910340 e

075916100Isola ecologica 075 9142561Museo Rocca Flea 075916078Museo dell’emigrazione 0759142445Servizio Taxi Bensi (Fossato) 075919202Ufficio Postale 075916846 “ “ Succursale 0759142210Umbria acque 07550593202 e

075505931“ “ numero verde 800250445Gas Segn. Guasti 800900999ENEL 800900800Poligono di tiro Sascupo 3338280628ACI – Ufficio 075912111

Page 16: Mensile, edito a cura dell’Accademia dei Romiti di Gualdo Tadino, … · 2013-06-20 · Lamberto Bottini ed al Se-gretario Provinciale Andrea Rossi. Con le ultime vicende politi-che

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Un tour de force incredibilequello dell’Istituto BambinGesù di Gualdo Tadino perla tre giorni di spettacoli, il21, 22 e 23 maggio scorsi, difronte ad una platea quasicompletamente esaurita adogni replica. In scena, alTeatro “Don Bosco”, il mu-sical ispirato al Peter Pan diEdoardo Bennato, ma conun cast interamente compo-sto dagli alunni di ben treordini di scuole: la scuoladell’infanzia, compresi ibimbi della classe primave-

Scuole paritarie Istituto Bambin Gesù

E stavolta tocca a “Peter Pan”Un altro musical messo in scena al “Don Bosco” con tutti gli alunni di ben tre ordini di scuole

ra (di soli due anni!), la scuo-la primaria e la scuola se-condaria di I grado. In scenaquasi 200 fra bambini e ra-gazzi, sotto la guida di An-drea Fiorentini, ValentinaNotari e Lucia Rossi, per ilsuono, la musica e i micro-foni, gestiti con abilità daglistessi piccoli attori.Uno spettacolo godibile, siaper la bravura dei ragazzi edei bambini – che ce l’hannoevidentemente messa tutta,resistendo anche alla faticadi ben tre repliche ravvici-

nate – sia per le coreografie,realizzate da FrancescoMariottini e Alessio Anelli,di Umbria Ballet; sia per leperformance vocali, su bra-ni che non sono notoriamen-te né facili né tecnicamenteabbordabili, come quelli diBennato; sia per l’organiz-zazione, le scenografie e icambi di scena, solitamentel’inevitabile “punto debole”delle rappresentazioni sco-lastiche ed, invece, davverobuone.Una realizzazione corale che

ha visto in prima linea, ov-viamente, gli insegnanti.Quelle della scuola dell’in-fanzia (l’intramontabile suorMaria Assunta Villa, LauraGammaitoni, che ha condot-to i bimbi della sezione pri-mavera, Lucia Radicchi,Alessandra Orsini, Maria

Grazia Scapeccia e MonicaCappelletti); quelle dellascuola primaria (suor MariaPamela Ercoli, Tiziana Co-modi, Roberta Comodi, ElisaRondelli, Elisa Bianchini eStefania Apostolico, che haanche vestito i panni dellapresentatrice); quelli della

secondaria di I grado (Mo-nia Alunno, FrancescaTanari, Paola Cioli, Ericascaramucci, Fausto Paffi,Patrizia Pigliapoco, MariaAssunta Brandimarte eLeano Garofoletti). Da nondimenticare nemmeno ilcontributo dato alla realiz-

zazione e messa in scenadello spettacolo dagli alunnidella V classe del liceo dellaComunicazione e il prezio-so supporto logistico del-l’Oratorio “Don Bosco” edell’Associazione Educarealla Vita buona, con il pre-zioso intervento delle gio-

vanissime di Azione cattoli-ca per la gestione dei tantibimbi delle scuole dell’in-fanzia prima, durante e dopolo spettacolo, anche per icontinui cambi di scena chehanno richiesto spostamentidi tanti gruppi, certamentenon favoriti dal maltempo e

soprattutto dal freddo fuoristagione.Dopo Forza venite gente, IlGobbo di Nôtre Dame, Chia-ra di Dio, la casa di produ-zione “bambin Gesù” diGualdo Tadino, insomma, hamesso a segno un altro suc-cesso…

Pierluigi Gioia

90 anni:augurinonna!

La concittadina MariaVenturi il 13 maggio hafesteggiato il suo 90°compleanno.Complimenti ed auguri daifigli Liliana, Rosa,Giuseppe i nipoti epronipoti.