Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell ... · Renato Zero. Insomma è perfetta per...

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alterni; competenze ed incarichi assegnati, trasferiti e revocati da un dipendente all’altro, con inevi- tabile disorientamento… insomma parrebbe una ricerca affannosa di ottimizzare un qualcosa che ad og- gi ha dato ben scarsi risultati. La maggioranza dei dipendenti, seppur sottoposti a pressioni, la- mentele e malcontento di tanti cit- tadini, si da comunque un gran daf- fare per ovviare a questa situazio- ne insostenibile, sopravvivendo im- mersi tra carte, faldoni e pratiche in attesa per giorni di una firma da parte del Funzionario responsabile per il rilascio definitivo. E NEL PAESE LE COSE COME VANNO? Allontanatomi dal palazzo ho ini- ziato a sorvolare il lungo mare ri- scoprendo i lavori del “molo” il pontile Bestoso; …non credevo ai miei occhi!!! È ancora punto a ca- po… un’immagine che non ha ag- gettivi; per una cittadina come la nostra il molo è da sempre un luo- go di riferimento ed incontro sia dei giovani che degli anziani; non è concepibile non riuscire a trovare una soluzione al problema!!! Volo (continua a pagina 2) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Socio Effettivo 25,00 - Socio Aderente 22,00 - Socio Aderente estero 27,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) ANNO LIII - N. 4 Sabato 13 Aprile 2013 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Q uanto segue è pura opera di immaginazione (perché la fantasia è l’unica arte che ci resta), ma ogni riferimento a fatti e persone è puramente voluto. C’era una volta la santa esaspe- razione di cittadini – bambini, ge- nitori, studenti, lavoratori, com- mercianti – che, divenuta impe- gno, si rimboccò la maniche e capì che prepotenti verbi come aggredire o sfruttare erano ormai di tante, troppe, “collezioni” co- munali fa e che era necessario va- lorizzare e curare con eleganza le risorse naturali di Alassio. Ci furono divergenze e discus- sioni, ma i cittadini riuscirono a collaborare, per non ostacolare il cambiamento. Del resto, erano a un passo dal trascorrere il tempo a costruire ipotetici quadrati sul- le ipotenuse in mezzo a panorami fatti di parcheggi e dal guardare gabbiani che guardano il treno passare. Per non far avverare quello che si diceva nella serie tv Boris: “Perché questa è l’Italia del futuro: un paese di musichette, mentre fuori c’è la morte”; per non diventare infelici interpreta- zioni di Estragone e Vladimiro convinti che Godot non sarebbe mai arrivato, tutti quanti – tutti – fecero prendere aria al buon sen- so, sgranchendo un po’ l’intelli- genza e sviluppando i sensi: cam- minare, ascoltare, percepire, guardare. Si appropriarono del termine tedesco Fremdschämen – provare vergogna per conto di terzi – che li aiutò a lustrare l’in- dignazione per combattere la noia e la mancanza di educazione di chi sporcava le strade e la spiaggia; sfoderarono l’orgoglio da bravi padroni di casa, vincen- do nello stile. Partirono dalle cose essenziali e tutt’oggi non hanno ancora fini- to; ma devono dire anche grazie all’Amministrazione Comunale per l’importante contributo alla realizzazione delle loro tante ini- ziative. Come ci sono riusciti gli Alassini? Beh: • Si sono resi conto che le don- ne non hanno bisogno di quote rosa, ma di asili nido. • Una para giunta comunale composta da bambini, che apre le sue sedute leggendo una favola di Gianni Rodari, con il tempo ha fat- to valere il suo peso. • Solerti nel divulgare la Cul- tura e nell’assicurare il Diritto al- la Salute, gli Alassini hanno impo- sto che l’Istruzione e la Sanità fos- sero i primi punti del programma di ciascun candidato alle elezioni. Resurrezione di Tolstoj è diventa- to un testo fondamentale ed ad Alassio è stato aperto un efficien- tissimo Pronto Soccorso. Poco alla volta sono state (ri)aperte sei sale cinematografi- che, che oggi come oggi sanno sa- ziare ogni tipo di curiosità come mai nessuna multisala. Le Compagnie Teatrali e gli Artisti, di qualsiasi genere musicale, fan- no a gara per mettere una data del loro spettacolo ad Alassio per la perfetta acustica del nuovo tea- tro. Ed è merito di quella santa esa- sperazione e della collaborazione tra tutti i commercianti se oggi, tra giugno, luglio e agosto, ogni settimana in piazza c’è una sagra diversa: del pesto, della panissa, del bacio di Alassio, dell’olio, del- la sogliola, del raviolo, della fo- caccia, dell’hamburger, della zuc- china… del merengue, della san- gria, del “volemose bene”. Le sta- gioni vengono inaugurate con fie- re e sfilate a tema, ci sono le setti- mane dedicate al libro, alla danza, al ping pong, al fumetto, agli ani- mali, ...e quando arriva il carne- vale i tiggì dedicano prima un ser- vizio a noi e poi a Venezia. • La collina, di un verde abba- gliante, è diventata prestigiosa come Central Park, tanto che è stata segnalata su tutte le guide turistiche esistenti per le aree, dai giochi ai bar, esclusivamente riservate ai bambini; per le como- de panchine e passatempi per tut- ti; per gli spazi attrezzati per gli animali. La Baia del Sole, sinonimo di cortesia, sorriso e disponibilità, qualità e convenienza è la spiag- gia più rinomata d’Italia, perché riesce a far fronte alle esigenze balneari di tutti: dai maniaci della tintarella, ai nuotatori cronici, ai cani, agli amanti di cocco e di gra- nite, di muscoli e bikini, di stranie- ri e di bagnini come canterebbe Renato Zero. Insomma è perfetta per chi desidera solo una sdraio, un libro e un cocktail con l’om- brellino; per chi vuol dar sfogo al costruttore dentro di sé proget- tando castelli di sabbia con tanto di ponti levatoi e draghi; per chi vuol dedicarsi allo yoga. Non ci sono più quei locali tri- stemente in disuso che scandiva- no il tempo della crisi; abbassan- do gli affitti e incoraggiando gli in- vestimenti, il futuro non solo turi- stico di Alassio ha prevalso, rivol- to ai giovani e agli anziani. Il Comune ha colto finalmente il va- lore aggiunto dell’artigiano e del commerciante che lavorano ad Alassio e che fanno la differenza. La vecchia Aurelia, quella rou- lette russa per i ciclisti, è solo un lontanissimo ricordo. Ora ad Alassio ci sono ben due piste ci- clabili, gli automobilisti possono guidare sicuri e i pedoni passeg- giare tranquilli, perché al calar del sole o quando piove le strade si illuminano a giorno. Dopo l’en- nesimo capitombolo sono stati si- stemati i marciapiedi, che ora so- no dei perfetti sentieri dei matto- ni gialli che farebbero invidia al Mago e a tutta Oz. • I tornei cittadini di basket, (beach)volley, bocce, (beach) tennis, calcio, gare di cucina e di giardinaggio e – visto che ci sia- mo – Giochi senza Frontiere – hanno avuto talmente successo che le città vicine ci hanno subito imitato. Anche se, e qui siamo onesti, sappiamo che ci sono sta- ti dei problemi con i tifosi scal- manati dei vari borghi, affeziona- ti alla loro squadra. Ad Alassio far parte di una qualsiasi squadra è diventato un diritto per tutti i bambini e gli adolescenti, grazie all’impresa vincente di finanzia- mento compiuta dagli enti sporti- vi e dall’Amministrazione. E il campo da calcio, la piscina e il pa- lazzetto dello sport non hanno più date libere per i prossimi die- ci anni, tra gare nazionali e inter- nazionali. … No, non vissero per sempre tutti felici e contenti: gli Alassini hanno avuto un finale migliore. Ad Alassio è tre volte Natale e fe- sta tutto il giorno e anche i preti possono sposarsi, ma soltanto a una certa età. Ilaria Falcone per l’AVA con la collaborazione di Ulisse e Amerigo, Davide e Simone, e dei loro genitori, di Antonio, di Cinzia, di Prisca, di Simone, di Roberta, Marinella ed Elisa. Solva - Domenica 21 aprile 2013 MOSTRA UNITRE dal 22 al 27 aprile 2013 SALA CARLETTI - Via XX Settembre, 7 Il ritorno del gabbiano - ALASSIO… CHIUSO PER RESTAURI ALASSIO CHE VERRÀ… Finalmente…! Finalmente è arrivata! Con l’equinozio del 21 marzo è arri- vata la primavera! È considerata da sempre un periodo di rinnovamento e fer- tilità, l’avvento della vita e la re- surrezione della natura dopo il lungo inverno. Quest’anno sembra che la sua aria frizzante si insinui tra la gente a risvegliare le strade di questo nostro disastrato paese: un’aria leggera di spe- ranza. Sono stata invitata a rappre- sentare la nostra amata Asso- ciazione ad un tavolo di incon- tro, di conoscenza personale e comunicazione, intorno al qua- le erano seduti rappresentanti delle varie categorie economi- che e di altre associazioni che sono riconosciute utili ed im- portanti per Alassio. Ognuno parlava delle sue esigenze, cer- cava il modo migliore per af- frontare al meglio l’estate turi- stica nonostante la situazione asfittica che stiamo vivendo, e ognuno si è impegnato a man- tenersi in contatto e comunica- re per iniziare un cammino co- mune. Non credevo ai miei oc- chi…forse sta davvero cam- biando qualcosa…! Final- mente…! Finalmente si intuisce che ogni persona e ogni attività è come la nota di uno spartito gigantesco e non si può suona- re da soli: si può decidere qua- le nota essere, ma non di suo- narla da soli. Siamo parte di un’orchestra.! In questi giorni si è inevitabil- mente investiti dalla spumeg- giante euforia che scuote gli Alassini nel periodo pre-eletto- rale: discorsi, capannelli agli angoli delle strade, incontri or- ganizzati… Dopo tanti anni di passiva rassegnazione è bello vedere tante persone mature ricorda- re i momenti bui delle prece- denti amministrazioni,e utiliz- zare le personali competenze per offrire agli abitanti propo- ste risolutive. Allarga il cuore vedere i tanti giovani che per l’amore alla no- stra città non emigrano, ma, cercando tra di loro persone con professionalità competen- ti, usando internet, preparando programmi ed incontri, decido- no di partecipare alla vita pub- blica e si danno da fare per la- sciare ai loro piccoli figli un’Alassio che dimostrano di sentire finalmente di nuovo, co- me il LORO paese. “Gli esseri umani sono legati da fili imperscrutabili e qualun- que scelta da loro compiuta, o evitata, incide sull’esistenza di qualcun altro”. L’augurio che sento nel cuo- re, per tutti coloro che deside- rano impegnarsi ad ammini- strare il nostro paese, è che sia- no sempre profondamente con- sapevoli che le scelte affrontate e quelle evitate incideranno sul- la esistenza degli abitanti, del paese e delle loro fortune. È sì un’enorme responsabi- lità, un grande impegno, una fa- tica che non si delega, che re- gala la speranza di servire a qualcosa, di costruire e di suo- nare, non come nota sola, ma in una splendida orchestra.! FLOREAT ALAXIUM.. SEM- PER! A.V.A. In una giornata uggiosa e fredda di marzo, in cui l’inverno non vuol lasciare il passo ad una primavera già iniziata, il nostro amico gab- biano, frequentatore assiduo e cu- rioso dei comportamenti e abitu- dini dei nostri cittadini, si è fatto nuovamente vivo con volo plana- to e silenzioso, adagiandosi sul pa- lazzo Comunale per carpire cosa c’è di nuovo in questa amata “Baia del Sole” ed ecco quali sono le sue scoperte. La prima è che Alassio è senza Amministrazione o meglio la Mag- gioranza ha perso i numeri per go- vernare e la gestione del Palazzo Comunale è passata ad un Commis- sario Prefettizio. Origliando dietro le finestre dei vari uffici, comportamento inedu- cato per gli uomini, ma irrilevante per noi gabbiani, ho avvertito tra i dipendenti un malcontento gene- rale ed una palpabile demotivazio- ne a svolgere il proprio lavoro. Tra gli Uffici del Settore Tecnico, Lavori Pubblici e Privati, si è verifi- cato per scelta dei capi, un susse- guirsi di movimenti del personale da una stanza all’altra con scambio di incarichi e competenze; capo uf- ficio rimosso ieri, reintrodotto oggi e nuovamente rimosso per proble- mi legali; Dirigente Capo Settore in- caricato ma con presenza a giorni

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alterni; competenze ed incarichiassegnati, trasferiti e revocati daun dipendente all’altro, con inevi-tabile disorientamento… insommaparrebbe una ricerca affannosa diottimizzare un qualcosa che ad og-gi ha dato ben scarsi risultati.

La maggioranza dei dipendenti,seppur sottoposti a pressioni, la-mentele e malcontento di tanti cit-tadini, si da comunque un gran daf-fare per ovviare a questa situazio-ne insostenibile, sopravvivendo im-mersi tra carte, faldoni e pratichein attesa per giorni di una firma daparte del Funzionario responsabileper il rilascio definitivo.

E NEL PAESE LE COSE COMEVANNO?

Allontanatomi dal palazzo ho ini-ziato a sorvolare il lungo mare ri-scoprendo i lavori del “molo” ilpontile Bestoso; …non credevo aimiei occhi!!! È ancora punto a ca-po… un’immagine che non ha ag-gettivi; per una cittadina come lanostra il molo è da sempre un luo-go di riferimento ed incontro siadei giovani che degli anziani; non èconcepibile non riuscire a trovareuna soluzione al problema!!! Volo

(continua a pagina 2)

Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.Socio Effettivo € 25,00 - Socio Aderente € 22,00 - Socio Aderente estero € 27,00ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it

Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)

ANNO LIII - N. 4 Sabato 13 Aprile 2013 € 2,00Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA

Quanto segue è pura opera diimmaginazione (perché lafantasia è l’unica arte che ci

resta), ma ogni riferimento a fattie persone è puramente voluto.

C’era una volta la santa esaspe-razione di cittadini – bambini, ge-nitori, studenti, lavoratori, com-mercianti – che, divenuta impe-gno, si rimboccò la maniche ecapì che prepotenti verbi comeaggredire o sfruttare erano ormaidi tante, troppe, “collezioni” co-munali fa e che era necessario va-lorizzare e curare con eleganza lerisorse naturali di Alassio.

Ci furono divergenze e discus-sioni, ma i cittadini riuscirono acollaborare, per non ostacolare ilcambiamento. Del resto, erano aun passo dal trascorrere il tempoa costruire ipotetici quadrati sul-le ipotenuse in mezzo a panoramifatti di parcheggi e dal guardaregabbiani che guardano il trenopassare. Per non far avverarequello che si diceva nella serie tvBoris: “Perché questa è l’Italia delfuturo: un paese di musichette,mentre fuori c’è la morte”; pernon diventare infelici interpreta-zioni di Estragone e Vladimiroconvinti che Godot non sarebbemai arrivato, tutti quanti – tutti –fecero prendere aria al buon sen-so, sgranchendo un po’ l’intelli-genza e sviluppando i sensi: cam-minare, ascoltare, percepire,guardare. Si appropriarono deltermine tedesco Fremdschämen– provare vergogna per conto diterzi – che li aiutò a lustrare l’in-dignazione per combattere lanoia e la mancanza di educazionedi chi sporcava le strade e laspiaggia; sfoderarono l’orgoglioda bravi padroni di casa, vincen-

do nello stile. Partirono dalle cose essenziali

e tutt’oggi non hanno ancora fini-to; ma devono dire anche grazieall’Amministrazione Comunaleper l’importante contributo allarealizzazione delle loro tante ini-ziative.

Come ci sono riusciti gliAlassini? Beh:

• Si sono resi conto che le don-ne non hanno bisogno di quoterosa, ma di asili nido.

• Una para giunta comunalecomposta da bambini, che apre lesue sedute leggendo una favola diGianni Rodari, con il tempo ha fat-to valere il suo peso.

• Solerti nel divulgare la Cul-tura e nell’assicurare il Diritto al-la Salute, gli Alassini hanno impo-sto che l’Istruzione e la Sanità fos-sero i primi punti del programmadi ciascun candidato alle elezioni.Resurrezione di Tolstoj è diventa-to un testo fondamentale ed adAlassio è stato aperto un efficien-tissimo Pronto Soccorso.

Poco alla volta sono state(ri)aperte sei sale cinematografi-che, che oggi come oggi sanno sa-ziare ogni tipo di curiosità comemai nessuna multisala. LeCompagnie Teatrali e gli Artisti,di qualsiasi genere musicale, fan-no a gara per mettere una data delloro spettacolo ad Alassio per laperfetta acustica del nuovo tea-tro.

Ed è merito di quella santa esa-sperazione e della collaborazionetra tutti i commercianti se oggi,tra giugno, luglio e agosto, ognisettimana in piazza c’è una sagradiversa: del pesto, della panissa,del bacio di Alassio, dell’olio, del-la sogliola, del raviolo, della fo-

caccia, dell’hamburger, della zuc-china… del merengue, della san-gria, del “volemose bene”. Le sta-gioni vengono inaugurate con fie-re e sfilate a tema, ci sono le setti-mane dedicate al libro, alla danza,al ping pong, al fumetto, agli ani-mali, ...e quando arriva il carne-vale i tiggì dedicano prima un ser-vizio a noi e poi a Venezia.

• La collina, di un verde abba-gliante, è diventata prestigiosacome Central Park, tanto che èstata segnalata su tutte le guideturistiche esistenti per le aree,dai giochi ai bar, esclusivamenteriservate ai bambini; per le como-de panchine e passatempi per tut-ti; per gli spazi attrezzati per glianimali.

La Baia del Sole, sinonimo dicortesia, sorriso e disponibilità,qualità e convenienza è la spiag-gia più rinomata d’Italia, perchériesce a far fronte alle esigenzebalneari di tutti: dai maniaci dellatintarella, ai nuotatori cronici, aicani, agli amanti di cocco e di gra-nite, di muscoli e bikini, di stranie-ri e di bagnini come canterebbeRenato Zero. Insomma è perfettaper chi desidera solo una sdraio,un libro e un cocktail con l’om-brellino; per chi vuol dar sfogo alcostruttore dentro di sé proget-tando castelli di sabbia con tantodi ponti levatoi e draghi; per chivuol dedicarsi allo yoga.

Non ci sono più quei locali tri-stemente in disuso che scandiva-no il tempo della crisi; abbassan-do gli affitti e incoraggiando gli in-vestimenti, il futuro non solo turi-stico di Alassio ha prevalso, rivol-to ai giovani e agli anziani. IlComune ha colto finalmente il va-lore aggiunto dell’artigiano e delcommerciante che lavorano ad

Alassio e che fanno la differenza.La vecchia Aurelia, quella rou-

lette russa per i ciclisti, è solo unlontanissimo ricordo. Ora adAlassio ci sono ben due piste ci-clabili, gli automobilisti possonoguidare sicuri e i pedoni passeg-

giare tranquilli, perché al calardel sole o quando piove le stradesi illuminano a giorno. Dopo l’en-nesimo capitombolo sono stati si-stemati i marciapiedi, che ora so-no dei perfetti sentieri dei matto-ni gialli che farebbero invidia alMago e a tutta Oz.

• I tornei cittadini di basket,(beach)volley, bocce, (beach)tennis, calcio, gare di cucina e digiardinaggio e – visto che ci sia-mo – Giochi senza Frontiere –hanno avuto talmente successoche le città vicine ci hanno subitoimitato. Anche se, e qui siamoonesti, sappiamo che ci sono sta-ti dei problemi con i tifosi scal-manati dei vari borghi, affeziona-

ti alla loro squadra. Ad Alassio farparte di una qualsiasi squadra èdiventato un diritto per tutti ibambini e gli adolescenti, grazieall’impresa vincente di finanzia-mento compiuta dagli enti sporti-vi e dall’Amministrazione. E il

campo da calcio, la piscina e il pa-lazzetto dello sport non hannopiù date libere per i prossimi die-ci anni, tra gare nazionali e inter-nazionali.

… No, non vissero per sempretutti felici e contenti: gli Alassinihanno avuto un finale migliore.Ad Alassio è tre volte Natale e fe-sta tutto il giorno e anche i pretipossono sposarsi, ma soltanto auna certa età.

Ilaria Falcone per l’AVAcon la collaborazione di Ulissee Amerigo, Davide e Simone, e dei loro genitori, di Antonio, di Cinzia, di Prisca, di Simone, di Roberta, Marinella ed Elisa.

Solva - Domenica 21 aprile 2013

MOSTRA UNITREdal 22 al 27 aprile 2013

SALA CARLETTI - Via XX Settembre, 7

Il ritorno del gabbiano - ALASSIO… CHIUSO PER RESTAURI

ALASSIO CHE VERRÀ…Finalmente…!Finalmente è arrivata! Con

l’equinozio del 21 marzo è arri-vata la primavera!

È considerata da sempre unperiodo di rinnovamento e fer-tilità, l’avvento della vita e la re-surrezione della natura dopo illungo inverno.

Quest’anno sembra che lasua aria frizzante si insinui trala gente a risvegliare le stradedi questo nostro disastratopaese: un’aria leggera di spe-ranza.

Sono stata invitata a rappre-sentare la nostra amata Asso-ciazione ad un tavolo di incon-tro, di conoscenza personale ecomunicazione, intorno al qua-le erano seduti rappresentantidelle varie categorie economi-che e di altre associazioni chesono riconosciute utili ed im-portanti per Alassio. Ognunoparlava delle sue esigenze, cer-cava il modo migliore per af-frontare al meglio l’estate turi-stica nonostante la situazioneasfittica che stiamo vivendo, eognuno si è impegnato a man-tenersi in contatto e comunica-re per iniziare un cammino co-mune.

Non credevo ai miei oc-chi…forse sta davvero cam-biando qualcosa…! Final-mente…! Finalmente si intuisceche ogni persona e ogni attivitàè come la nota di uno spartitogigantesco e non si può suona-re da soli: si può decidere qua-le nota essere, ma non di suo-narla da soli. Siamo parte diun’orchestra.!

In questi giorni si è inevitabil-mente investiti dalla spumeg-giante euforia che scuote gliAlassini nel periodo pre-eletto-rale: discorsi, capannelli agliangoli delle strade, incontri or-ganizzati…

Dopo tanti anni di passivarassegnazione è bello vederetante persone mature ricorda-re i momenti bui delle prece-denti amministrazioni,e utiliz-zare le personali competenzeper offrire agli abitanti propo-ste risolutive.

Allarga il cuore vedere i tantigiovani che per l’amore alla no-stra città non emigrano, ma,cercando tra di loro personecon professionalità competen-ti, usando internet, preparandoprogrammi ed incontri, decido-no di partecipare alla vita pub-blica e si danno da fare per la-sciare ai loro piccoli figliun’Alassio che dimostrano disentire finalmente di nuovo, co-me il LORO paese.

“Gli esseri umani sono legatida fili imperscrutabili e qualun-que scelta da loro compiuta, oevitata, incide sull’esistenza diqualcun altro”.

L’augurio che sento nel cuo-re, per tutti coloro che deside-rano impegnarsi ad ammini-strare il nostro paese, è che sia-no sempre profondamente con-sapevoli che le scelte affrontatee quelle evitate incideranno sul-la esistenza degli abitanti, delpaese e delle loro fortune.

È sì un’enorme responsabi-lità, un grande impegno, una fa-tica che non si delega, che re-gala la speranza di servire aqualcosa, di costruire e di suo-nare, non come nota sola, ma inuna splendida orchestra.!

FLOREAT ALAXIUM.. SEM-PER!

A.V.A.

In una giornata uggiosa e freddadi marzo, in cui l’inverno non vuollasciare il passo ad una primaveragià iniziata, il nostro amico gab-biano, frequentatore assiduo e cu-rioso dei comportamenti e abitu-dini dei nostri cittadini, si è fattonuovamente vivo con volo plana-to e silenzioso, adagiandosi sul pa-lazzo Comunale per carpire cosac’è di nuovo in questa amata “Baiadel Sole” ed ecco quali sono le sue

scoperte.La prima è che Alassio è senza

Amministrazione o meglio la Mag-gioranza ha perso i numeri per go-vernare e la gestione del PalazzoComunale è passata ad un Commis-sario Prefettizio.

Origliando dietro le finestre deivari uffici, comportamento inedu-cato per gli uomini, ma irrilevanteper noi gabbiani, ho avvertito tra idipendenti un malcontento gene-

rale ed una palpabile demotivazio-ne a svolgere il proprio lavoro. Tragli Uffici del Settore Tecnico,Lavori Pubblici e Privati, si è verifi-cato per scelta dei capi, un susse-guirsi di movimenti del personaleda una stanza all’altra con scambiodi incarichi e competenze; capo uf-ficio rimosso ieri, reintrodotto oggie nuovamente rimosso per proble-mi legali; Dirigente Capo Settore in-caricato ma con presenza a giorni

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Chi leggerà forse saprà già quali scenari si prospettano per Alassio ma, anche se adesso siamo in clima diincertezza, ritengo molto importante soffermarmi su alcune considerazioni.

Date le scarse disponibilità finanziarie di cui oggi un Comune può disporre, è di primaria necessità che s’in-dividuino gli obiettivi e il progetto per la nostra città, al fine di convogliare le risorse in quella direzione, evi-tando di disperderle, per quanto possibile.

Partendo dalla considerazione che il PAESAGGIO È UNICO e non riproducibile dalla concorrenza, come adesempio potrebbe essere per un buon vino, siamo COMPETITIVI se ne conserviamo l’unicità. In cosa consi-ste l’“unicità” del paese di Adelasia? Ecco alcuni punti:

POTENZIALITÀ DI ALASSIO

• LITORALE SABBIOSO UNICO (dalla Versilia a St. Tropez)per lunghezza e qualità della sabbia• PAESAGGIO AGRARIO COLLINARE di grande bellezza• CENTRO STORICO con piazze, chiese e antichi palazzi• DISEGNO DEL GOLFO con l’isola Gallinara• REPERTI STORICI, ARCHEOLOGICI, CULTURALI (dalla Chiesa di S. Croce alla Iulia Augusta…)• STORICITÀ DEL TURISMO (ville, giardini, eredità degli inglesi)• TRADIZIONE NEL VERDE PUBBLICO, con specie rare e autoctone• MITEZZA DEL CLIMA, adatto anche al turismo invernale

Purtroppo, però queste caratteristiche di eccellenza negli anni sono state molto aggredite, in alcuni casi fi-no a perdersi. Provo ad elencare le criticità più evidenti, che con l’andar del tempo si sono accumulate, condiverse responsabilità, a seconda delle amministrazioni:

ATTUALI CRITICITÀ

Distruzione di muri a secco, ca-ratteristica dell’agricoltura ligure edifesa da frane e alluvioni.• CEMENTIFICAZIONE e PERDITA

DI UNICITÀ del PAESAGGIO (incollina e in zone del paese)

• ECCESSIVO SFRUTTAMENTOdel LITORALE (es. le cabine im-pediscono di vedere il mare…)

• DEGRADO DELL’AMBIENTE(strutture inidonee sulla spiag-gia, in paese, sulle passeggiate)

• MANCANZA di DEPURATORE eCARENZA di RETI FOGNARIE eIDRICHE

• DISSESTO IDROGEOLOGICO(abbandono terra, frane, perico-losità di alcuni torrenti)

• INSUFFICIENTI SPAZI VERDIPUBBLICI e cure non sempreadeguate

• MANCANZA di QUALITÀ NEGLIARREDI URBANI e di alcune PIAZZE (es. piazza Partigiani)

• CARENTE DISCIPLINA dei RUMORI• MANCANZA di ADEGUATA POLITICA CULTURALE e TURISTICA

Sarà molto importante conoscere le intenzioni di chi sarà ai vertici dell’Amministrazione alassina. Questele riflessioni su alcune delle priorità che ci piacerebbe veder tenute in considerazione e che riguardano inparticolare i temi cari a Italia Nostra ma che so essere condivisi da molti cittadini:• RECUPERARE LA SPECIFICITÀ di VILLEGGIATURA STORICA E RITROVARE LA SUA BIODIVERSITÀ CULTU-

RALE• VALORIZZARE LA MITEZZA DEL CLIMA CHE CONSENTE UNA PARTICOLARE RICCHEZZA DI VEGETAZIO-

NE E UN TURISMO PRESENTE TUTTO L’ANNO• INVERTIRE IL PROCESSO DI DECLINO, PROPONENDOSI, COME IMMAGINE DI BENESSERE• INCORAGGIARE UN TURISMO AMANTE DELLE RISORSE CULTURALI E NATURALI, IN AGGIUNTA AL TURI-

SMO BALNEARE• RECUPERARE LE AREE DEGRADATE, POTENZIANDO IL VERDE• DISPORRE UN NUOVO PIANO REGOLATORE PER LA FASCIA COLLINARE E QUELLA COSTIERA DOVE SI DIA

SPAZIO AL RECUPERO E AL RESTAURO, CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE DI NUOVE AREE.• PREDISPORRE UN PIANO D’AVANGUARDIA NELLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI, RISPARMIO ENERGETICO,

DISCIPLINA DEL TRAFFICOQuesti alcuni suggerimenti di Italia Nostra che è e deve continuare ad essere una sentinella in difesa del

paesaggio e uno stimolo alla sua valorizzazione, attraverso il contatto con la pubblica opinione, libera dal vin-colo di qualsiasi partito.

Giovanna FazioPresidente Italia Nostra, sezione di Alassio

via con molta amarezza e scopro lanuova viabilità di via Dante, di cuiho sentito parlare parecchio; pri-ma inversione di marcia su tutto iltratto con annessa pista ciclabile,…poi ripensamento, solo un pezzosenza ciclabile ed ora una fase diverifica…

Il volo prosegue e scopro quelloche avevo a suo tempo descrittocome un’opera riuscita e di pregio:il nuovo Campo da Calcio; ma an-che qui controversie tra ammini-strazione pubblica e privato hannofatto si che l’agibilità della struttu-ra venisse bloccata, interrompen-do nel nascere tutta una serie diopportunità sia per i giovani ap-passionati di calcio, sia tra i nume-rosi e prestigiosi club stranieri checon piacere avrebbero sceltoAlassio per i loro allenamenti nelperiodo invernale… Un’altra operaincompiuta o meglio finita ma non

fruibile che… è pure peggio.Volo verso nord e ritrovo le rovi-

ne del Vecchio Mattatoio. Anchequi stendiamo un velo pietoso, pa-re non si riesca a trovare una solu-zione… e meno male che è statoclassificato come struttura storicoindustriale!!!

Supero la collina di Costa Luparae proseguendo verso levante scor-go quella perla incastonata nel ver-de che è Parco San Rocco con il suopiccolo anfiteatro degli anni set-tanta, vanto della nostra cittadina eteatro all’aperto per molteplici ma-nifestazioni artistiche che vi sisvolgevano nel periodo estivo.Ebbene anche questo avrebbe bi-sogno urgentissimo di manuten-zione e di messa in sicurezza, spe-cie la parte sopraelevata che fungeda palcoscenico e i locali sotto-stanti, destinati a camerini e servi-zi, oggi inagibili ed in uno stato di

totale abbandono.Ultima chicca, non per questo

meno grave, la chiusura del parcogiochi dei giardini Chaplin, dovuto,pare, ad un pericolo causato da unfungo che aggredisce i pini, renden-doli precari ed a rischio caduta.

Ci sarebbe altro ma per ora bastae avanza; vi lascio ai vostri lavoriincompiuti.

Proporrei però di apporre sullascritta COMUNE DI ALASSIO, sia dilevante che di ponente, la frase “CO-MUNE CHIUSO PER RESTAURI…STIAMO RIPOSANDO PER VOI ”.

Io ritorno da dove sono venuto,l’Isola Gallinara, un piccolo paradi-so dove non c’è quasi nulla ma al-meno lì la natura si RINNOVA gior-no dopo giorno. Meditate gente!!!

GiGi AVA25/03/2013

SALVIAMO L’ESTATE....ma cosa si potrà ormai fare ad

aprile? Poco ma non niente! La prossima giunta avrà il dovere

di intervenire sulle manifestazioni epromozioni turistico-culturalidell’imminente stagione. Ovvia-mente i grandi eventi, la cui pro-grammazione richiede mesi, sono,allo stato, difficilmente immaginabi-li; ma anche con poca spesa e pocotempo si possono e si devono orga-nizzare serate che intrattenganoall’aperto i turisti, ma anche gli alas-sini ormai delusi, annoiati e frustratida una città morta e quasi sepolta.

Non può un’amministrazione co-

munale essere cieca e sorda alle esi-genze turistiche ed alle istanze deglioperatori del settore.

Non può un’amministrazione co-munale costringere i privati ad orga-nizzare eventi, comprare luminarie,tappeti rossi e mortaretti da spararesulla spiaggia per attirare un po’ digente.

La prossima amministrazione,anche se insediata a maggio, dovràsupportare e sostenere commer-cianti, albergatori, ristoratori e ge-stori di stabilimenti balneari in ini-ziative che, seppur “piccole”, do-vranno essere il fulcro della “movi-

da” alassina. Quindi, dopo aver ringraziato

l’emerito Sindaco Avogadro peraverci tolto anche l’ultima certezzadei fuochi di ferragosto, proporreialmeno di rispolverare “antiche”manifestazioni che lustro hanno da-to ad Alassio e divertimento a citta-dini e turisti; ben venga quindi la rie-dizione di Arena Carnaval e GrandPrix Sciaccagiara che non sarannoall’altezza del premio Strega, ma per-lomeno potranno dar luce ad un’of-ferta turistica troppo appannata.

Avv. Giovanni Parascosso

«L’ALASSINO»2 Sabato 13 Aprile 2013

IL RITORNO DEL GABBIANO (segue dalla prima pagina)

Pranzo e Assemblea della Società Operaia Mutuo Soccorso AlassioL’assemblea ordinaria della

SOMS di Alassio si è svolta in un cli-ma di particolare serenità e allegriaintorno ai tavoli del ristorante “LaVecchia Maremma” presso l’hotelToscana, domenica 17 marzo 2013.

Al termine del gustoso e lautosimposio, caratterizzato dai prezio-si vini della casa Mantellassi e so-prattutto dal rumoroso dialogaredei partecipanti, ha preso la parolail presidente Claudio Gavaldo cheha salutato i graditi ospiti e natural-mente i soci. Il 2012 è stato un annointeressante per gli importanti con-tributi a livello sociale e culturale, inparticolare a favore della nuova se-de per anziani “l’Isola che c’è” e del-la residenza protetta “Sole d’autun-no”, grazie soprattutto al lascito te-stamentario del comm. Aldo Cer-rina e agli oculati consigli del dott.Giancarlo Maritano.

La Società ha partecipato aglieventi sociali e religiosi della cittàcon una presenza costante. Ha se-guito i festeggiamenti in onore deiCorpi Santi il 22 aprile, ha presen-ziato alla S. Messa in suffragio deidefunti delle Associazioni diVolontariato il 25 aprile, alla ceri-monia in onore dei caduti di tutte leguerre presso il monumento il 4 no-vembre ed infine alla solennità di S.Ambrogio, patrono di Alassio, il 7dicembre.

Il 2013 è un anno significativo nel-la storia della SOMS, è la ricorrenzadel 150° anniversario di fondazione,avvenuta il 15 marzo del 1863. Le ini-ziative a ricordo dell’evento verran-

no realizzate dopo il periodo estivocon la partecipazione anche dellanuova amministrazione cittadina.

Il segretario Paolo Pezzuolo haletto, in seguito, il verbale dell’As-semblea precedente per l’approva-zione. Il tesoriere Carlo Cavedini,per parte sua, ha commentato la re-lazione finanziaria relativa all’anno2012. Il bilancio è stato certificato dastudio commerciale e dai revisoridei conti. L’assemblea lo ha appro-vato all’unanimità.

È stata assegnata in chiusura diriunione la medaglia d’oro al sociomeritevole. Quest’anno ha ottenu-to l’ambito premio Cesare Caviglia,autorevole membro della Prote-zione Civile.

In occasione del brindisi finalecon il gustoso “Prosecco NonnaSilvana” alle signore presenti è stataofferta una rosa gialla, simbolo difemminilità e grazia.

Giovanni Puerari

LE TRE SCIMMIETTE

VEDO SENTO PARLO

Corso di primo soccorsodi tre sere il 17 (aggiorna-mento), 19 e 23 aprile alleore 20.30 presso CroceBianca Alassio; si rilasciacertificazione ai sensi DL81; il costo è di € 60,00 peruna sera di aggiornamen-to e di € 120,00 le tre sere- corso intero, viene rila-sciata fattura detraibile aifini fiscali.

Corso di primo soccorso

Tempo grammo, Pasqua sotto l’acqua e in via C. Colombo alcune griglie trasversali di smaltimento acqua piova-na risultano totalmente intasate; un minimo di manutenzione e pulizia eviterebbero improbabili formazioni di la-ghetti di montagna ... Lo stesso si verifica tra la pavimentazione di basole antistante la chiesa di Sant’Anna.

Lo sconcio oltre la rete ... purtroppo è sempre di attualità lo stato di degrado in cui si trova la scarpata tra via P.Ferreri e via I. dell’Oro, adiacente il sottopasso della ferrovia.La maleducazione umana è riuscita con perseveranza ed impegno a ridurre quel tratto di scarpata delle ferro-vie,oltre la rete metallica di protezione, ad una discarica a cielo aperto, dove si può trovare da un forno a mi-croonde, a pezzi di computer, gambe di tavolini,bottiglie,sacchetti dell’immondizia,pannolini ecc... sarebbe sta-to troppo faticoso trasportarli negli appositi cassonetti pochi metri prima o dopo il sottopasso??? Facciamo qual-cosa .... Un cestello raccolta rifiuti nei paraggi forse potrebbe invogliare gli imbecilli a mettere lì dentro ciò cheinvece gettano oltre la rete.

Una nutrita presenza di turisti occasionali e/o di passaggio, ha “invaso” in senso buono la nostra cittadina nelle ap-pena trascorse feste di Pasqua, riproponendo l’annoso problema viabilità e parcheggi, Alcuni di loro hanno po-tuto sperimentare di persona la solerzia dei vigili urbani che hanno elargito multe con generosità... Ma una do-manda nasce spontanea”. Vista la presenza massiccia anche di animali a quattro zampe con i rispettivi padroni evisto lo scandaloso incremento di “cacche” ovunque, che i padroni dei loro amici a 4 zampe non si degnano diraccogliere, i vigili urbani non potrebbero attivarsi con la stessa solerzia e sparare multe a raffica per vedere dinascosto l’effetto che fa... probabilmente i colpevoli capirebbero rapidamente la lezione, la notizia viaggerebbe ela cittadina ne acquisterebbe sicuramente in immagine e decoro.

VALORIZZARE IL PAESAGGIO PER RILANCIARE LA NOSTRA ECONOMIA

CONSIDERAZIONI E SUGGERIMENTI ALLA NUOVA AMMINISTRAZIONE.

Punta Murena: uno dei luoghi di pregio di Alassio, minaccito dal cemento.

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L’industrializza-zione è il fenome-no che ha permes-so lo sviluppo de-gli agglomerati ur-bani, come li cono-

sciamo noi oggi, in tre parti: un cen-tro storico, la periferia talvolta for-mata da “villaggi dormitorio” e icentri di produzione industriale. Dauna semplice struttura della città in-dustrializzata deriva anche unasemplice, ma logorante, vitadell’uomo urbano. Ritmi di lavorofrenetici e meno tempo libero con-tribuiscono alla perdita dalla pro-pria vista del contorno sociale.Proporzionale alla crescita del fe-nomeno della globalizzazione, concui si intende un’apertura all’ester-no per quanto riguarda economia,lavoro, informazioni e beni di con-sumo, è la chiusura del singolo uo-mo urbano ad una condizione di so-litudine. Solitudine che può non es-sere reale, ma psicologica. Di fatto,si può essere soli anche in un luogoaffollato, quando non vi è comuni-cazione esterna. La lingua inglesedescrive perfettamente con i termi-ni “alone” e “lonely” questa sfuma-tura. Entrambe le voci, se letteral-mente tradotte, vogliono dire “so-lo”, ma se il primo indica una condi-

zione di solitudine reale, il secondodescrive una situazione soltantoapparente. Sembra un paradosso,ma la televisione e tutte le forme dimedia, che sono nate per mettere incomunicazione l’uomo con la co-munità, non hanno fatto altro cheisolarci in un mondo nostro, priva-to, personale, chiuso. La ricostru-zione del “villaggio globale” è soloapparente, poiché le ore passatedavanti allo schermo del televisoreo del computer sottraggono tempoprezioso alla socializzazione e alcontatto con il mondo reale che cicirconda. Ed è questa la condizionedella “gente sola” (lonely people)che frettolosamente gira in città.Volti monoespressivi, occhi fissi egambe quasi come automi fanno dasfondo ai merletti di opere d’arte earchi a volta che spuntano, quasi in-curiositi, sulle facciate dei palazzi.Questo è lo scenario che caratteriz-za il centro storico. La zona indu-striale non sembra essere da meno,ma tutto ciò si traduce in colonnechilometriche di automobili fra ci-miniere sbuffanti di grigio e asfaltorovente. I villaggi dormitorio resta-no, invece, vuoti di giorno mentre siriempiono di luci la notte e accolgo-no impiegati e operai sfiniti. In tuttociò, nel logorìo della routine quoti-

diana e nel confronto con la giunglacittadina, le persone sono sole.

La ricetta per una città social-mente ben organizzata non sembraessere adeguata, se presentata ai“gran gourmet” che oggi popolanole “tavole” cittadine. Aggregazionesociale, organizzazione collettiva esenso di appartenenza quanto ba-sta sembrano essere ingredientinon più richiesti dalla globalizza-zione. Oggi valgono rendimento, ef-ficienza e aggiornamento informati-co, il tutto servito caldo con un’ab-bondante spruzzata di consumi-smo. Ma in un mondo urbano dovequello che si fa non è mai abbastan-za e quello che si è “non viene ri-chiesto dalla traccia” sarà capaceun CD-ROM, inserito nell’appositoslot, a farci emozionare come fossi-mo di fronte a un film drammatico ea sostituire il calore emozionale diun abbraccio? Potrebbe esserequesta la domanda che ci dovremoporre in un futuro non molto lonta-no, se l’uomo moderno non riusciràad unire i valori urbani di realizza-zione economica a quelli genuini diuna realtà rurale ormai trascorsa.

Federico Pietro FolcoClasse quinta

linguistico aziendale

A.A.A. CERCASI!!!Fotoamatori veramente motivati per dare nuova vita al Circolo Fotografico Barinettidi Alassio. Chi fosse interessato a creare un gruppo fotografico, scambiarsi pareri,confrontare fotografie, organizzare uscite didattiche magari anche con altri gruppi,organizzare corsi e perché no concorsi; può contattarmi all’indirizzo e-mail:[email protected] si può!!!

Pianta erbacea annuale della fa-miglia delle crocifere. Per la sua di-versità le varie qualità di BrassicaOleracea si classificano in varie sot-tospecie.

S. ACEPHALA: Cavolo da foglie ocavolo verde, utilizzato solo perl’alimentazione animale o a scopoornamentale; è caratterizzato dallamancanza di testa: da qui il nome di“acephala”, ossia senza testa

S. GEMMIFERA: Cavolo diBruxelles, pianta alta fino a un me-tro dl quale vengono utilizzati i ger-mogli detti appunto “cavoli diBruxelles”

S. CAPITATA: Cavolo cappuccio,simile alla verza, a foglie lisce, verdiall’esterno e biancastre e tenerissi-me all’interno. Il nome deriva dal la-tino “Capitata” ovvero che ha una“grossa testa”.

S. SABAUDA: Cavolo verza o ca-volo di Milano, a foglie grandi, grin-zose, increspate con nervature evi-denti bianche: La denominazione“Sabauda” è stata data con riferi-mento alla Savoia, regione nellaquale era coltivata: Il nostro termi-ne dialettale è “Garbuxiu”.

S. GONGILOIDES: Cavolo rapa, hala parte del fusto molto ingrossata etondeggiante, color bianco violet-to:Il suo nome deriva dal latino“gongylis” ossia a forma di ravanel-lo: Poco coltivato in Italia.

S. BOTRYTIS: Cavolfiore, ha fustoeretto, robusto alto da 20 a 50 cm, lacui testa o infiorescenza di colorebiancastro o giallognolo è la partecommestibile: Il nome “Botritis” de-riva dal latino “grappolo” Il terminedialettale è “Corusciù”

S. BOTRYTIS CIMOSA: cavolobroccolo, simile al cavolfiore, configlie più piccole e infiorescenzache può essere compatta o rada: Alnome originale viene aggiunto“Cimosa” che significa “ricco di ger-mogli”.

• • • • •Simbolo di frugalità e sempli-

cità, il cavolo (dal greco Kaulos, fu-sto. Stelo – nel latino Caulum) èsempre stato considerato un ciboadatto a una mensa sobria:. Perquesto motivo lo si usa come sino-nimo di “cosa priva di valore” inmolte espressioni quale “non vale

Nel secolo scorso, nelle cam-pagne piemontesi-lombarde gi-ravano degli attivi e astuti vendi-tori i quali, per sopravvivere, riu-scivano a vendere alla poveragente cose di cui non c’era pro-prio bisogno, come appiopparele scatole di lucido nero per scar-pe a lavoratori della terra che pertutto l’anno indossavano solozoccoli di legno. A questo propo-sito vedi il bellissimo film diErmanno Olmi “L’albero deglizoccoli”. Nota bene: qualcunodei miei più attenti lettori avrànotato la mia raffinatezza lessica-le nell’uso del verbo “appioppa-re” per significare “vendere fur-bescamente” adoperato per rac-contare un fatto in cui i pioppierano protagonisti. Orbene: mi èvenuto in mente questo episodioper aprire il discorso su un argo-mento che interessa tutti i citta-dini di Andate in previsione delleprossime elezioni comunali diMaggio. E cioè: girano vari nomidi candidati sindaci, tutte perso-ne per bene, di buona volontà eche desiderano esclusivamenteil miglioramento della città e la fe-licità dei loro concittadini. Ma iloro programmi dettagliati, qualisono? Perché, nel caos generale,nazionale e locale, nella sparizio-ne, fusione, evaporazione deipartiti, i cittadini dovrebbero ri-chiedere ai candidati i loro pro-grammi e giudicarli in base ad es-si, e non alle simpatie superficia-li. Un vecchio proverbio del mio

paese dice: “Quando nascono so-no tutti belli, quando si sposano,tutti ricchi, quando muoiono so-no tutti santi”. Invece chiediamociò che vogliono realizzare, ciòche vogliono promuovere o im-pedire. E perché immagino chegli Andatini non vogliano più sba-gliare, mi auguro che leggerannoattentamente ciò che è scritto neiprogrammi e non faranno comenelle scorse elezioni. Allora, in-fatti, molti, avendo come unicoscopo il pensionamento del Me-gagalatico, hanno votato il sinda-co Dalton senza leggere bene ciòche lui andava promettendo daanni. Se lo avessero letto (ed erastato scritto su manifesti enor-mi) avrebbero visto che nelle co-se da realizzare c’era l’inversionedel traffico in via Prendente, lospostamento del mercato setti-manale, compreso il blocco degliscavi per i box in Piazza Rimessa,cosa di cui non è mai stato rin-graziato abbastanza. Certo c’erail suo carattere autoritario, manon era un esordiente e neppureera sceso ad Andate con la pienadel torrente Passerotto, per cuichi è andato in lista con lui avreb-be dovuto immaginare cosa sa-rebbe successo. Ed allora, perevitare di rifare le elezioni per laterza volta fra un anno, ed essereindicati come i più abbelinati(leggi: scioccherelli) della repub-blica, chiediamo a tutti i candida-ti di metterci per iscritto il loromenù amministrativo, promet-

tendo loro che li seguiremo conla matita rossa in mano, cancel-lando a poco a poco ciò che saràfatto e sottolineando quello che èpromesso e subito dimenticato.Anche perché non ci sarà un co-lonnello della Marina Militare adurlare al sindaco: “Torni subito abordo, caro!” Veramente l’ultimaparola non è esatta, ma mi avetecapito ugualmente). Ed ora, do-po i consigli dati ai cittadini ec-covi qualche suggerimento aicandidati. Non vi fidate eccessi-vamente di chi vi spinge ad anda-re e vi promette valanghe di voti.Siate prudenti nel giudicare enon fate come quel mio amicoche, candidato consigliere alleelezioni comunali, scriveva nellasua agenda il nome di chi gli ave-va promesso il voto e mi disse:“ho già 624 voti sicuri”. Si andò al-le urne. Ventiquattro voti venne-ro, ma gli altri 600 non si sa come,sparirono. D’altra parte una na-zione che esprime tre partiti del-la stessa forza, uno dei quali si al-leerebbe con chiunque (bastaandò), il secondo che vorrebbescegliere (siamo i migliori) e ilterzo che non vuole andare connessuno, ma solo mugugnare(d’altra parte essendo il suo lea-der genovese si doveva prevede-re), dimostra una cosa chiara:che il popolo non è migliore deipolitici eletti. È solo perfettamen-te uguale.

Luca Caravella

«L'ALASSINO» 3Sabato 13 Aprile 2013

Molti sono i chiamati

CRONACA DI ANDATEMESE DI APRILE 2013

Curiosando nei nostri ortiRubrica mensile a cura di Gianni Croce

CAVOLO - (Brassica oleracea) - Termine dialettale: Coruun cavolo” o “un cavolo a meren-da” e così via. Per significare che inmancanza di meglio ci si acconten-ta di quello che si ha. Da noi si usadire, non potendolo nasconderegrazie al “profumo”, il frugale pa-sto del giorno “Ancôi u l’è pulla-stru” (oggi è pollo).

I Greci e gli Egizi lo usavano come

che, antidiarroiche, cicatrizzanti,depurative, emolienti e vermifughe:Insomma, da qui una infinità di ri-cette interessantissime per la curadi molti mali.

Nei tempi il cavolo resta, passa leinvasioni barbariche, entra nelMedio Evo, trascorre il rinascimen-to e nel 1700 arriva trionfante nella

un rimedio efficacissimo – o quan-tomeno lo ritenevano tale – controle ubriacature, sostenendo, infattiche dopo aver mangiato del cavolocrudo fosse possibile bere vino avolontà senza conseguenze e talecredenza si mantenne nel corso deisecoli.

I Romani ne facevano grandeuso perché lo consideravano un ri-medio per tutti i mali. In tempi an-cora recenti, per un malinteso sen-so del pudore, i genitori racconta-vano ai figli che i bambini nasceva-no sotto i cavoli, forse ispiratidall’aspetto tondeggiante del ca-volo, quasi un utero vegetale. D’al-tronde la convinzione che i primiuomini siano nati dal mondo vege-tale è antichissima e molte leggen-de si trovano ancora in India e neiPaesi Arabi.

È un alimento ricco di sostanzebenefiche- protidi, lipidi, glucidi, fo-sforo, calcio, iodio e vitamine delgruppo C e in misura minore deigruppo A e B – ma dalla digestionelaboriosa. Ha proprietà antianemi-

marineria dove viene impiegato…contro le sbornie dei marinai, comeantibiotico e per preservare dal ter-ribile scorbuto.

Anche in epoca recente si sonocompiuti studi sulle sue virtù.

Nel 1960, dopo aver curato permolto tempo, e senza alcun risulta-to, con farmaci tradizionali 65 pa-zienti affetti da ulcera allo stomaco,il Prof. Granett-Cheney, della fa-coltà di medicina di StandfordU.S.A.), passò alla cura dei pazienticon solo succo estratto dal cavolo62 di essi guarirono in breve tempo.Il medico ne attribuì la guarigionealla ricchezza di “Vitamina U” in es-sa contenuta confermando quantogli antichi avevano già intuito senzanulla sapere di vitamine.

COME SI COLTIVA: Tutte le spe-cie vengono seminate in semenzaioe trapiantate dopo circa 40 giorni.Pur essendo pianta tipicamente in-vernale, effettuando queste opera-zioni nei diversi periodi dell’anno,si potrà avere il prodotto fresco incontinuazione.

Gli imprenditori turistici di “QUI LAIGUEGLIA” finanziano una borsa di studio

per un progetto di marketing sul Nordic WalkingAlassio (SV). Gli imprenditori turi-

stici di “QUI LAIGUEGLIA” hanno de-stinato una borsa di studio agli alun-ni della classe V del corso Turisticodell’Istituto Alberghiero di Alassioper il miglior progetto di marketingper il lancio e lo sviluppo, nel seg-mento sportivo, del prodotto NordicWalking. Gli obiettivi del concorsosono stati illustrati ai discenti daAlessandra Anfossi, responsabiledel gruppo degli operatori turisticilaiguegliesi, nell’ambito di un focusgroup, che ha coinvolto i professori

del “Giancardi” Silvano Muscas,Luciana Labate, Loredana Baldo,Maura Danesi e Franco Laureri. I ra-gazzi svolgeranno un compito comesimulazione della seconda provadell’esame di stato. La prova preve-de che il candidato, partendo dallafase di progettazione, attraversol’esordio sul mercato e fino al suo ri-tiro, analizzi tutte le fasi che ne ca-ratterizzano il ciclo di vita. Gli stu-denti e le studentesse dovranno illu-strare, inoltre, le strategie di marke-ting che corrispondono a ciascuna

delle fasi e le diverse strategie di di-versificazione e di rilancio. I prati-canti di Nordic Walking, come atte-stano le ricerche di mercato, stannocrescendo sia in Italia sia nel mondo,dalle grandi città ai paesi a vocazio-ne turistica. L’attività sportiva con lebacchette è il mercato obiettivo sulquale gli albergatori di Laiguegliahanno deciso di puntare per desta-gionalizzare la loro offerta climatico-balneare e per riposizionarsi strate-gicamente nel segmento fitness esport.

LIGUCIBARIOPREMIO “LA SETTIMA SALSA”

REGOLAMENTO DI PARTECIPAZIONE

In considerazione del grandesuccesso ottenuto nel 2012, anchenel quest’anno viene istituito ilPREMIO “LA SETTIMA SALSA” suiniziativa di Ligucibario® e dell’an-tico Ordine dei Cavalieri diAdelasia ed in collaborazionecon altri numerosi e qualificatisoggetti del food&wine.

Il titolo del premio allude allacreazione, avvenuta nel 2012, diuna settima salsa ligure al mortaioda affiancare alle sei tradizionaligià esistenti. Vinse una delicatissi-ma ma gustosa “Salsa Rustica diSalvia e Maggiorana” creata almortaio da Andrea Zappia, un gio-vane studente genovese appassio-nato di cucina.

Quest’anno, mantenendo il no-me originario, il concorso si allar-ga ad altre regioni d’Italia e fuorid’Italia e a tutti coloro che deside-rino presentare una salsa origina-le rigorosamente al mortaio, nonimporta se utilizzando prodotticotti o crudi.

La partecipazione è riservata apersone maggiorenni di qualsiasinazionalità e ovunque residenti.

Avviene inviando una mail [email protected] recante inallegato, in formato word, la ricet-ta ideata completa di “titolo” conaccurata indicazione degli ingre-dienti, delle quantità (indicativa-mente per 4/6 persone), delle me-todologie d’esecuzione.

Ogni partecipante potrà inviaresolo una (1) ricetta. La mail dovràaltresì contenere nominativo, da-ta di nascita, indirizzo, telefono/email, professione, autorizzazio-ne al trattamento dei dati perso-nali secondo le norme in vigore>;\Nell’oggetto dovrà essere neces-sariamente indicata “la settimasalsa”. La mancanza di uno o piùdegli elementi testé precisati sarà

motivo di esclusione.La partecipazione al concorso è

del tutto gratuita e il termine pergli invii è il 22 settembre 2013.

Auspicando che le numeroseConfraternite EnogastronomicheEuropee vogliano partecipare aquesto grande concorso segnalia-mo che, in occasione del TerzoGrande Capitolo dei Cavalieridi Adelasia che si terrà il 28 e 29settembre 2013, verranno comu-nicati i nominativi delle Confra-ternite partecipanti al Concorso.

Il Comitato Organizzatore, conparere inappellabile, selezioneràfra le pervenute le sei ricette piùmeritevoli di accedere in finale euna Giuria, individuata dai Comi-tato Organizzatore fra Personalitàqualificate, sceglierà, con parereinappellabile, la ricetta vincentefra le sei finaliste.

Tutte le ricette pervenute sa-ranno via via pubblicate on line suuno dei blog (Liguricettario) affe-renti a Ligucibario® con menzionedell’autore.

L’autore della ricetta vincentericeverà, durante l’apposita ceri-monia d’assegnazione, un piattoin ceramica d’Albisola realizzatoper l’occasione nonché il TrofeoCavaderi di JAdeCasia e una confe-zione di olii liguri DOP messa a di-sposizione da sponsor.

Gli autori delle altre cinque ri-cette finaliste riceveranno ciascu-no un attestato di partecipazionealla finale del concorso rilasciatodall’Antico Ordine dei Cavalieridi Adelasia ed una confezione dipregiati vini liguri DOP messi a di-sposizione da sponsor.

Gli autori delle ricette finalistesaranno invitati, ove lo gradisca-no, e liberi da impegni, a presenta-re personalmente le proprie crea-zioni in alcuni dei numerosi even-

ti che Ligucibario® e I’AnticoOrdine dei Cavalieri di Adela-sia, organizzano o ai quali parte-cipano.

Si intende sin d’ora che, qualorai materiali in arrivo risultino pecu-liarmente interessanti, il Comitatoorganizzatore potrà mandare instampa anche una pubblicazione,cartacea o e-book, contenente tut-te o alcune ricette, con menzionedell’autore.

I risultati del premio sarannotempestivamente pubblicati suwww.liaucibario.com e su alcunepiattaforme on line di circuiti col-legati con Ligucibario® e conI’Antico Ordine dei Cavalieri diAdelasia, nonché sulle testateche riterranno di pubblicare il re-lativo comunicato stampa diffusoda Ligucibario®. Il Comitato orga-nizzatore si riserva, per ovvie ra-gioni, ogni ulteriore comunicazio-ne circa svolgimento, tempistichee assegnazione finale del premio.

La partecipazione implica sind’ora la totale accettazione delpresente regolamento.

Il Comitato organizzatore ha se-de presso Welcome Managementdi Luisa Puppo, corso Galliera,12/3 - 16142 Genova - tel-fax010.5299905

* La mail di partecipazione do-vrà contenere la frase: “Con la pre-sente dichiaro di mia creazione edunque originale la ricetta da meinviata, sollevando Ligucibario®

da qualunque eventuale contesta-zione. Accetto integralmente il re-golamento del premio ‘La settimasalsa’ e autorizzo Ligucibario® altrattamento dei miei dati persona-li per le finalità ad esso connesse,in conformità della normativa vi-gente sulla privacy”.

SOLITUDINE NELLE CITTÀ AFFOLLATE

Page 4: Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell ... · Renato Zero. Insomma è perfetta per chi desidera solo una sdraio, ... è come la nota di uno spartito gigantesco e

«L’ALASSINO»4 Sabato 13 Aprile 2013

Ho sognato il borgoMi capita raramente di sognare

o meglio difficilmente ricordoquello che ho sognato; questa vol-ta però l’ambiente sognato era co-sì ricco di sorprese che sarebbeimpossibile dimenticarlo.

La “location” del sogno era unaALASSIO guidata da un gruppoonesto e competente di Ammi-nistratori che avevano affrontatocon decisione il tema della valo-rizzazione delle risorse del nostrobellissimo golfo ed avevano ini-ziato il lavoro dall’antico borgomarinaro della “Coscia”, con lasua impareggiabile spiaggia.

La tempo gli abitanti del Borgolamentavano l’impoverimentodelle attività commerciali che, so-prattutto nell’inverno, riduceva-no la via Garibaldi, naturale pro-secuzione della più conosciutavia XX Settembre, una landa de-serta.

Con un’efficace azione di ap-poggio e di facilitazione dell’ini-ziativa privata, il Comune avevaincoraggiato l’apertura di nuoveattività.

In particolare un affermato im-prenditore aveva deciso di am-modernare alcuni locali per rea-lizzare un nuovo punto vendita diborse firmate, scarpe ed altri arti-coli in pelle e cuoio, mentre avevariaperto, con look rinnovato, unluminosissimo elegante negoziodi profumeria in grado di fornireanche trattamenti estetici.

Alcune giovani alassine aveva-no aperto, lungo la via Garibaldi,una fornitissima parafarmacia,specializzata anche in erboriste-ria, omeopatia, prodotti dell’al-veare, integratori alimentari e si-mili.

Nei pressi di p.za Andrea Doriaun noto commerciante del ramoaveva aperto, per il periodo mag-gio-ottobre di ogni anno, una pe-scheria che proponeva, durantel’estate, anche piatti pronti delletradizionali ricette della cucina li-gure di mare.

Gli albergatori della zona ave-vano concordato, tramite la loroAssociazione, un turno di ferietale da consentire la presenza, inqualsiasi momento dell’anno, dialmeno tre strutture aperte neltratto tra via IV Novembre e viaPiave.

La collaborazione davveroesemplare tra i gestori delle strut-ture ricettive del Borgo aveva per-fino favorito il rilancio di alcunemanifestazioni concordate con1’Associazione degli Amici delBorgo Coscia. Ben ricordandol’entusiasmo profuso dai residen-ti in epoche precedenti, gli opera-tori del settore turistico-alber-ghiero avevano assunto anche1’impegno di organizzare, ognianno, una manifestazione eno-ga-stronomica lungo le strade delBorgo; si trattava di una “Mangia-longa” o di una “Passeggiata delBuongusto” che consentiva ai tu-risti di assaporare all’aperto unpiatto tipico per ciascuno degliAlberghi/Ristoranti del Borgo, co-me se un’ideale lunga tavolatafosse posizionata nel LungomareCadorna.

Una delle primarie BancheItaliane aveva dotato il Borgo diun ATM o BANCOMAT di ultimagenerazione, abilitato per quasitutte le operazioni bancarie e que-sto servizio aveva riscosso il fa-vore di commercianti, turisti e re-sidenti che lamentavano la note-vole lontananza di uno sportellobancario.

Nel mio sogno però l’aspettopiù sbalorditivo era la sistemazio-ne del lato mare del Borgo. Con unprogetto che aveva saputo unireestetica e funzionalità era statarealizzata, nel tratto tra piazzaFrati Cappuccini e la Pineta, unapasseggiata pedonale a sbalzo

sulla spiaggia che aveva consenti-to il sottostante alloggiamentodelle strutture balneari (cabine,chioschi, servizi, etc) mantenen-do l’accesso dal piano strada. L’o-pera non aveva cementificato ilbordo della spiaggia poiché erastata realizzata su arcate metalli-che che esteticamente richiama-vano l’architettura dei bagni ma-rini degli anni ’30 e ’40 veniva con-servata la tipicità delle strutturebalneari, ma nello stesso tempoveniva offerto ai pedoni un pianodi calpestio sopraelevato e dota-to di illuminazione con plafoniereposizionate al piano di calpestiomedesimo. Oltre a garantire sicu-rezza la nuova soluzione consen-tiva di assaporare in ogni momen-to, di giorno e di sera, la stupendavisione del mare e dell’interogolfo, dalla Gallinara a Capo Mele.

La sistemazione adottata avevarisolto l’annoso problema dellapericolosa contemporanea pre-senza di pedoni ed autoveicoli neltratto tra l’Hotel Regina e laPineta, lungo la strada che condu-ce al Porto.

Il consenso degli operatori bal-neari si era concretamente mani-festato con una notevole spinta arafforzare la qualità dei servizi of-ferti ai frequentatori della spiag-gia e finalmente erano state impo-state collaborazioni di ampio re-spiro tra le strutture confinanti,nell’ottica di contenere i costi purincrementando e migliorando leprestazioni.

Oltre all’ammodernamentodell’impiantistica elettrica ed idri-ca,erano stati raggiunti tra i ge-stori delle spiagge, soddisfacentiaccordi per la pulizia dell’arenile,per i turni di sorveglianza a bordomare, per la condivisione di nuo-vi servizi da offrire alla clientela(aree giochi,aree fitness, etc), perla dissuasione del commercioabusivo, per la somministrazionedi bevande, per la ristorazione epersino, in qualche caso, per l’in-trattenimento musicale nellestrutture che avevano ottenuto leautorizzazioni per restare apertenelle ore del dopo cena.

La spiaggia di Borgo Cosciasembrava rivitalizzata!

Le attività di elioterapia e dibalneazione, in sintonia con la ri-cettività alberghiera ed in accor-do con. le Autorità preposte,avevano ampliato il calendariodi apertura coprendo il periododa Pasqua al 1° Novembre. In untripudio di colori tutti avevanomigliorato le attrezzature daspiaggia, compresi i “mosconi”in dotazione ai bagnini, final-mente tutti del tipo “Senigallia”,i più sicuri per prestare soccor-so in mare.

L’area del Borgo e la spiaggiaerano “coperti” dalla rete WI-FI ela sicurezza era garantita da tele-camere di sorveglianza le cui im-magini erano disponibili pressoCarabinieri, Polizia, Vigili Urbani,Capitaneria di Porto e Guardia diFinanza. Finalmente Alassio tor-nava ad offrire le sue bellezze an-che a levante della Piazza Parti-giani!

Tra qualche mese dovremo af-frontare ancora una difficile sta-gione estiva ed il confronto tra so-gno e realtà incrementerà il sensodi sconforto.

Mi rifugerò nella speranza chequalcuna delle cose sognate di-venti realtà; se questo potrà acca-dere sarò felice di aver contribui-to a stimolare la valorizzazionedella terra che amo e rispetto co-me ho visto fare la parte di coloroche mi hanno preceduto.

Agostino SCHIVO

Febbraio 2013Solva - Alassio

Ricostruiamo la RepubblicaIn occasione del 10 marzo la

Direzione Nazionale dell’A.M.I.riunitasi a Pisa, nella DomusMaziniana, ha elaborato un mani-festo con il titolo riportato qui so-pra partendo dall’esame del risul-tato delle elezioni dei giorni 24-25febbraio ultimi scorsi che hannoevidenziato come sia doveroso enon più rinviabile il monito diSalvemini di trasformare le prote-ste in riforme.

Questo noi lo chiamiamo TerzoRisorgimento.

Dopo il risorgimento che ci haportato all’unità d’Italia e quello,il secondo, che iniziato l’otto set-tembre 1943 ci ha portato al 25aprile 1945, poi all’AssembleaCostituente, quindi al referen-dum e alla promulgazione dellaCostituzione che istituiva la Re-pubblica Italiana, una e indivisibi-le, fondata sul lavoro, noi siamoconvinti che occorra un Terzo Ri-sorgimento; senza armi, senzaguerra civile, senza dittature macon la stessa fermezza con la qua-le i nostri nonni e i nostri padri sisono opposti agli occupantil’Italia prima e alla dittatura comealla incapacità monarchica di ge-stire la Nazione.

Da Mazziniani dobbiamo bat-terci per riaffermare la nozione diPopolo, che non può diluirsi nellacittadinanza titolare di diritti,perché in tal modo si dimenticanoi doveri. Da Mazziniani dobbiamoricostruire la Repubblica impe-gnandoci per gli obiettivi fonda-mentali che sono stati indicati nelmanifesto programmatico, masoprattutto promuovere una ri-flessione nell’opinione pubblicaper salvaguardare la democraziacostituzionale e la scelta euro-pea, a cominciare dai seguentiprincipi:

1. La politica non è una cosasporca ma la più nobile espres-sione morale.

2. Il Parlamento, non è un covodi ladri, ma il garante della libertàdi ogni singolo cittadino.

3. Lo Stato si moralizza ridu-cendo la burocrazia e combatten-do il corporativismo e non demo-nizzando il pubblico né crimina-lizzando il profitto.

4. Il disboscamento dei privile-gi a tutti i livelli deve rapidamen-te riaprire ai giovani le vie dellostudio e del lavoro, ampliando altempo stesso i diritti civili.

5. L’Europa è la sola speranzaper l’Italia da concretare non soloaccettando i sacrifici, ma proget-tandone il futuro. Ancora una vol-ta, dobbiamo ripetere che l’Italiasi salverà solo grazie alla rinasci-ta della politica. Negli ultimi de-cenni, abbiamo avuto non troppapolitica, ma troppo poca! Tantoche gli spazi istituzionali, compli-ci i promotori degli attuali sistemielettorali nazionali e locali, sonostati riempiti da soggetti non soloinadeguati, ma sostanzialmenteprivi di legittimazione rappresen-tativa (liste elettorali compostedai padroni del partito, della coa-lizione, del movimento).

Ci siamo illusi che bastasseriformare la legge elettorale opeggio modificare la Costituzioneper indurre un’evoluzione del si-stema politico, che fosse in gradodi governare una società post-moderna, dimenticando che inve-ce solo l’educazione e la coscien-za, individuali e collettive, posso-no determinare una selezione ef-ficiente della classe politica e por-tare alla moralità politica.

La sottrazione al corpo eletto-rale della scelta dei propri rap-presentanti ha accentuato il sen-timento di estraneità verso il co-siddetto palazzo portandolo adun punto ormai talmente criticoda poter essere di non ritorno.

L’Italia è in una così grave crisi

che appare senza uscita non soloper la corruzione e l’inadeguatez-za della classe politica, ma anchee soprattutto perché quest’ulti-ma ha fatto scelte sbagliate di go-verno ovvero non ne ha propriofatte rinviando i problemi.

Ma come uscire oggi dalla cri-si? Occorre prendere atto che leelezioni non hanno dato un risul-tato di governo e che hanno sem-plicemente perpetuato gli irrisol-ti equilibri della precedente legi-slatura, dal momento che non sisono presentate offerte politichenuove. Occorre prepararle e civuole tempo. I partiti devono pro-babilmente scomporsi e ricompor-si per consentire alla maggioran-za riformista che esiste nel Paese,ma è divisa nei vari poli, di espri-mersi elettoralmente. Non sem-bra che da questo Parlamentopossa venire fuori quella serie diriforme di cui abbiamo bisogno.Non basta improvvisare una listapescando qua e là. Ci sembra in-vece che da tutte le parti ci si pre-pari ad una nuova campagna elet-torale che rischia di essere altret-tanto disastrosa, se non cambiaappunto, e radicalmente, l’offertapolitica. Già prima della nascitadell’ultimo esecutivo, abbiamochiesto un governo di salute pub-blica in cui i capi di tutti i partiti siassumessero direttamente re-sponsabilità ministeriali per rifor-mare la legge elettorale e riavvia-re l’economia, oltre che per ono-rare gli impegni europei ed inter-nazionali. Ne ribadiamo la dram-matica necessità per non tornarea votare al buio, o meglio al chia-rore della vittoria di CinqueStelle.

La conclusione è davanti agliocchi di tutti con la conquista del-la centralità della scena politicada parte del Movimento CinqueStelle che spaventa non solo peril consenso raggiunto ma ancheper quello maggiore che potreb-be in futuro ricevere. Questo suc-cesso era naturalmente prevedi-bile anche perché in linea conanaloghe esperienze di altri paesieuropei, ma non in queste pro-porzioni e con queste ricadute.

Giuseppe CottaSocio isolato AMI Nazionale

Fonti: www.associazionemazziniana.it

Visita al cimitero… con sorpresa

Marzo 2013. Mi sono recato al ci-mitero di Alassio per rendereomaggio e pregare per i miei cari, èmia abitudine, ma giunto nell’area“nuova” mi sono trovato davantitransenne e nastro. Ho comunqueportato a termine la visita. Ma per-ché quello sbarramento?

Preferisco siano le immagini a

rendere la spiegazione. Commen-ti: complimenti alla Ditta che haeseguito i lavori. Mi auguro che ilcedimento sia tutto lì. Ve lo imma-ginate se...

Ho fotografato anche il colonna-to che esiste dal 1933, sicuramen-te più solido.

Fal/.

Festival dell’età libera 2012Alassio 14 marzo 2013

Mercoledì 13 marzo all’Istitu-to Trincheri di Albenga è avve-nuta la premiazione dell’iniziati-va “Festival Dell’Età Libera2012”.

Due degli ospiti del PoggioFiorito hanno ricevuto in que-st’occasione il premio per il pri-mo e il terzo posto per i miglioriracconti presentati.

Il sig. Gianetto ha ricevuto ilterzo premio, presentando informa di racconto un episodiodella sua gioventù, quando rap-presentante girava per l’Italia e

arrivando un giorno nel SudItalia, trovò la strada bloccatada uno sciopero.

Il sig. Branco ha ricevuto ilprimo premio raccontando lagioia provata da bambino,quando con la famiglia affronta-va il lungo viaggio in macchinaper andare a trascorrere le va-canze dai parenti nel Sud Italia.

Tutto il Poggio Fiorito, ospitie operatori, sono lieti per questidue amici che con i loro raccon-ti di vita hanno non solo parte-cipato, ma vinto il concorso.

Il Poggio Fiorito

Lettere del pubblico riceviamo e pubblichiamo(le lettere anonime non vengono pubblicate)

In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubbli-cazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà del-lo stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.

CORSO GRATUITO DI INFORMATICA

PER LA TERZA ETÀANNO 2012/2013

Lunedì 4 marzo, si sono conclusicon la consegna degli attestati dipartecipazione, i corsi gratuiti diinformatica per la terza età2012/13, organizzati dal ServizioPolitiche Sociali in collaborazionecon l’Istituto Secondario Superiore“Giancardi Galilei Aicardi” diAlassio e con la disponibilità dellaCroce Rossa Italiana sez. di Alassio.

I corsi, articolati in due livelli –“Nozioni di base per l’uso delcomputer” e “Uso pratico delcomputer nella quotidianità” –hanno offerto la possibilità di av-vicinarsi al mondo informatico odi approfondire le conoscenze giàacquisite, grazie all’aiuto di un do-cente qualificato e sono stati por-tati a termine rispettivamente da14 e 15 iscritti.

Si ringrazia il Dirigente scolasti-co prof. Salvatore Manca, il do-cente Italo Bellino e anche tutti ipartecipanti che hanno aderitoall’iniziativa.

La foto è stata scattata Domenica delle Palme (24 Marzo). Mette in evidenzaun disagio che da ANNI puntualmente si ripete ogni volta che piove. Il lun-gomare interessato è a ponente di Alassio conosciuto come p.ta Ciccione.È tutta una pozzanghera e l’acqua stagna per giorni. E non basta, il fondo dipiastrelle si presenta dissestato aumentando le difficoltà a chi vorrebbe go-dersi il sole quando c’è.

Fal/.

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Con l’avviodell’era industria-le, la crescita dellecittà, il sovraffolla-mento, lo sviluppo

di comprensori abitativi enormi,regioni intere intese come mezzidi produzione e l’inserimento diun numero sempre maggiore dietnie diverse non c’è molto di cuisorprendersi se le comunità, vitti-me o beneficiarie, di tali fenomenisembrano aver perso la loro iden-tità.

Non è necessario, però, andarenelle megalopoli o metropoli eu-ropee ed italiane per osservarecome le comunità oggi si sianosfaldate ed impoverite di personeattive, che vedano la salute dellacomunità come specchio del be-nessere personale.

Anche piccole realtà, piccoli co-muni, sono affetti da un fenomeno,che, come una malattia terminaleo la desertificazione, è inarrestabi-le e poco alla volta avanza, impo-verendo ed infettando: l’indivi-dualismo. È sufficiente osservarecerte dinamiche all’interno di unapiccola cittadina come quella diAlassio, che, grazie ad un territo-rio particolarmente favorevole, èin grado di puntare tutto su un tu-rismo a 360 gradi, capace di offrireuna piacevole permanenza agliospiti e divertimenti a giovani, fa-miglie con bambini ed anziani.

Alassio è stata scoperta comemeta turistica dagli inglesi tra lafine dell’Ottocento e i primi delNovecento; poi in seguito alboom economico, che ha favori-to l’Italia ed il resto d’Europa, èdiventata una meta molto ap-prezzata dal cosiddetto turismodi massa, meritandosi addirittu-ra il soprannome di “Perla dellaRiviera”. Oggi Alassio è invece aldeclino, sicuramente per via del-la crisi economica che sta col-pendo tutta l’Europa, ma ancheperché negli ultimi decenni si èdimostrata una città statica emiope verso innovazioni, iniziati-ve e bisogni, con una comunitàche al posto di sostenerla ha la-sciato che si deteriorasse comeuna medusa al sole.

Gli alassini hanno, infatti, per-messo con la loro disinformazio-ne, la loro noncuranza o i loro in-teressi personali a persone pocoidonee di amministrare la città eaddirittura ricoprire cariche im-portanti per diverso tempo e perdiverse volte. Una città fertile dipossibilità e speranze si è tra-

sformata, quindi, in un territoriosterile, dove i profitti economicisi limitano ormai a tre o quattromesi all’anno e dove la tendenzadi una cospicua parte di commer-cianti, albergatori e ristoratoriprevede di adottare una politicadi austerità, se non addirittura lachiusura.

Se la comunità di Alassio nonsi responsabilizzerà attivandosialla ricerca delle giuste soluzio-ni, e instaurerà un dialogo coraletra i diversi elementi che la com-

pongono rischia di passare daldeclino al tramonto, fagocitatadalla crisi economica, che in-ghiottirebbe centinaia di fami-glie e migliaia di residenti. Daquesto esempio è facile com-prendere come la comunità sial’anima di qualunque città, regio-ne e stato. Forse, una buona me-dicina oggi è internet, un mezzodi comunicazione che a differen-za di quelli più tradizionali, comegiornali, radio o televisione, per-mette di essere interattivi instau-

rando un dialogo meno formale epiù pratico. Grazie al livello didiffusione e capacità raggiuntodalla rete e dalle tecnologie è for-se possibile risvegliare il sensodi comunità assopito da ormaitroppo tempo nella popolazionee farci partecipi di un nuovo “ri-sorgimento” della nostra comu-nità e di tutti noi.

Gianandrea GaltieriClasse quinta

linguistico aziendale

«L'ALASSINO» 5Sabato 13 Aprile 2013

8 incontri salutariGiovedì 14 marzo 2013, presso il

Centro d’Incontro per la terza età“L’Isola che c’è” in via Robutti 5, si èsvolto il terzo incontro del ciclo diconferenze per la terza età “8Incontri Salutari”, organizzate dalServizio Politiche Sociali delComune di Alassio, con l’interventodel dott. Giancarlo Abregal, medicod’urgenza, che ha trattato il tema “Irimedi naturali nella cura del mal di

Rinaldo Pastorino, Otorino, che hatrattato il tema “Sordità, il disagio dinon sentire”. Il dott. Pastorino sup-portato anche da immagini video,ha illustrato la conformazionedell’orecchio esterno ed interno, hatrattato le principali patologie e si èinfine concentrato sulle diverse ti-pologie di apparecchi acustici.

Martedì 9 marzo 2013 si svolgeràil quinto incontro salutare con il

schiena”. Il dott. Abregal ha illustra-to le principali patologie che inte-ressano la schiena e grazie alla col-laborazione della dott.ssa CarlaIsolica farmacista e la dott.ssaAmbra De Capitani fisioterapista,sono stati consigliati utili rimedi na-turali per la cura del mal di schiena.

Martedì 26 marzo 2013 si è svoltoinvece il quarto incontro salutare,con la partecipazione del dott.

dott. Roberto Durante, diabetologo,che affronterà il tema “Parliamo ditiroide”.

Come le passate edizioni anchequest’anno gli incontri salutari,complice anche la comodità dellanuova location e la disponibilità deirelatori, vedono una grande affluen-za di partecipanti.

Vi aspettiamo numerosi comesempre al prossimo incontro.

“PINI A RISCHIO”Come esponenti del WWF

Savona e come cittadini diAlassio diciamo basta a questanuova ondata di “TerrorismoArboreo” che si sta abbattendosulla nostra città, dopo che in al-cuni Pini Domestici è stata riscon-trata la presenza di un fungo chepuò danneggiare le radici deglistessi.

“Fungo Killer. Pini a rischiocrolli”

“Pericolo! Zona soggetta a ca-duta alberi” Ricordiamo a tuttiche ogni albero sul suolo pubbli-co è un bene prezioso di pro-prietà dello Stato Italiano e cometale va amministrato.

Tanto più se l’albero cresce inuna zona sottoposta per Legge aTutela Paesaggistico-Ambien-tale, come è sovente il caso!

La sicurezza va al primo posto,certamente, ma non possiamo ce-dere di nuovo, come anni fa, aduna sorta di “psicosi collettiva daabbattimenti”...

Per una cittadina balneare co-me Alassio, il Turismo è fonte divita, va ricordato senza mezzi ter-mini, e il Verde Pubblico ricopreun ruolo primario nell’attratti-vità turistica.

Ogni albero abbattuto portaimpercettibilmente ma realmentead una diminuzione di questa at-trattività turistica.

Purtroppo, e per cause e motivivari, nei tempi recenti il Patri-monio Arboreo della città è statoletteralmente “massacrato”!

E quello di cui non ha bisognoAlassio ora, proprio all’inizio dellastagione turistica, è un’altra onda-ta di abbattimenti “indiscrimina-ti”.

Quindi come WWF Savona e co-me cittadini di Alassio chiediamofermamente 3 cose per il BeneComune della nostra Città e per lasua Industria Turistica:

1) ai Signori Periti Agronomiche collaborano col Comune chie-diamo di cercare sempre una so-luzione per salvare l’albero, conle moderne Tecniche di Arbo-ricoltura oggi a nostra disposizio-ne, lasciando l’abbattimento co-me “ultima ratio”.

Per abbattere un albero e’ infat-ti sufficiente un’ora di lavoro di se-ga a motore, ma farne crescereuno nuovo richiede decenni!

2) Al Sig. Dirigente del ServizioVerde Pubblico chiediamo di “bi-lanciare” le perizie tecniche deitecnici con concreto buon senso e“sangue freddo”, chiedendo even-tualmente anche delle contro-pe-rizie.

3) Ai Sig. dei Media chiediamodi evitare allarmismi e “catastrofi-smi arborei”.

Invitiamo tutti gli interessati acollaborare costruttivamenteper curare, difendere e sviluppa-re il parco Alberi della Città.

Stefano GattiDelegato alla Tutela

del Patrimonio ArboreoWWF Savona

RINGRAZIAMENTOEro una ragazzina quando il mio

papà ha iniziato i suoi viaggi viamare con “Delmino”. Delmino eraun vero lupo di mare, coraggioso,amante dell’avventura e del peri-colo ed in più era un bellissimo uo-mo, affascinante ed intrigante, pro-prio per quel viso sempre abbron-zato e segnato da quelle rughe chesolo il sole è capace di regalare.Passano gli anni, il mio papà lasciaDelmino a continuare le sue impre-se con il mare, il sole ed il vento. Almio papà iniziano tanti problemi disalute, inizia a perdere la vista, nonriesce a deambulare e trascorretutto il suo tempo seduto sul diva-no. Le giornate per lui sono inter-minabili.

…nel frattempo, anche Delminoabbandona il mare. Un giorno, ina-spettatamente, ricevo una sua te-lefonata, dove mi chiede se può ve-nire a salutare il mio papà.

L’incontro è stato commoventenel vedere abbracciarsi due amicidopo tanto tempo che non si vede-vano. Iniziano a raccontare, a sor-ridere, a ridere. E che memoria!!!

Devono aver trascorso proprio

dei bei tempi insieme, per lo menoemozionanti.

Che gioia per il mio papà aver ri-visto Delmino! Ma aveva il timoredi non rivederlo più. Invece,Delmino, puntualmente, è sempretornato a tenere compagnia a quelsuo amico malato. Aveva capitoquanta gioia gli dava nel ricordarele belle giornate, le avventure, le di-savventure trascorse insieme inmezzo al mare. E ogni volta cheDelmino andava via, com’era toc-cante vedere quei due omoni ab-bracciarsi e baciarsi con tanto af-fetto. Il mio papà è mancato eDelmino è stata la prima personache è venuta a fargli visita e salu-tarlo come tutte le altre volte, soloche sul viso di Delmino scorrevanolacrime di dolore.

“GRAZIE DELMINO”Uomo dall’apparenza dura, fred-

da ma con un cuore ed una sensi-bilità talmente grande da essereriuscito a regalare al mio papà tan-te ore serene. Grazie ancoraDelmino, per tutto l’amore e l’ami-cizia che gli hai trasmesso.

S.C.

Morteo Ollandini – Anno scolastico 1958-59

(IN ALTO DA SINISTRA) Antonio ENRICO – …… ASCOLI – Guido BARISONZI – …… VIOLA – Tino SALMOIRAGHI – Roberto RINAU-DO – Aldo ROSSI – Prof. Battaglieri – …… MORALDO – Davide SCHIVO – (ACCOSCIATI) Armando GRILLO – Mario CELLI – FrancoFERRARO – …… MAGGI – Carlo BRIOZZO – Giovanni ARDISSONE.

Rubrichetta mensile - Un ricordo per...

Centro di incontro per la terza età“L’ISOLA CHE C’È”

ALASSIO: L’AGONIA DI UNA COMUNITÀ

PROGRAMMAZIONE MENSILE APRILE 2013Inizio attività ore 16,00 – Incontri Salutari ore 15,30

MARTEDÌ 16 APRILE – “Incontro salutare” – DERMATOLOGIA NELL’ANZIANO – con ilDott. Germain Tagliapietra – dermatologo – a cura dello Sportellodi Cittadinanza del comune di alassio

MERCOLEDÌ 17 APRILE – “Tombolata” -– a cura della Croce Rossa Italiana di AlassioGIOVEDÌ 18 APRILE – LABORATORIO “Decorare con i fiori” – a cura dell’Unitre di

AlassioVENERDÌ 19 APRILE – “Pomeriggio in musica”SABATO 20 APRILE – “Quiz italia” – a cura degli “Amici di padre Hermann”LUNEDÌ 22 APRILE – “Merenda con accompagnamento musicale dei Cantalassio” –

a cura del Gruppo Alpini di Alassio MARTEDÌ 23 APRILE – Attività liberaMERCOLEDÌ 24 APRILE – “Proiezione film commedia” – a cura della Croce Rossa Italiana

di AlassioGIOVEDÌ 25 APRILE – ChiusuraVENERDÌ 26 APRILE – Giochi di prestigio e musica… – a cura dell’Associazione Alassio

DonnaSABATO 27 APRILE – “Tombolata” – a cura degli “Amici di Padre Hermann”LUNEDÌ 29 APRILE – “Merenda e inizio torneo di carte” – a cura del Gruppo Alpini di

AlassioMARTEDÌ 30 APRILE – “Incontro salutare” – TERZA ETÀ O TERZA GIOVINEZZA? – con

la Dott.sa Federica Rapa – psicologa – a cura dello Sportello dicittadinanza del Comune di Alassio

Il centro è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 14,30 alle ore 18,30

Per informazioni rivolgersi allo Sportello di Cittadinanza - Ufficio Politiche Sociali Comune di Alassio - telefono 0182/602228

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«L'ALASSINO»6 Sabato 13 Aprile 2013

Oratorio Maria Ausiliatrice - Alassio

ESTATE MARE 2013:WORK IN PROGRESS!!!

Ciao ragazzi!!! Non vedete l’orache arrivi questa estate, vero?Sapete che vi attenderà un EstateMare scoppiettante?? Infatti, i pre-parativi hanno già avuto inizio!Anzi i vostri animatori non si sonoancora fermati dalla scorsa estate!Sì, è proprio dalla fine della nostraavventura estiva che stiamo lavo-rando per voi. Certo è un lavoro si-lenzioso, di cui però potrete gu-

qualche anticipazione? Beh pos-siamo darvi qualche indizio. Vi ri-cordate il tema dell’anno passato?PassparTu! Quindi la parola! Ci era-vamo resi conto di come la nostravita fosse affollata di parole e chesenza di esse non avremmo potu-to fare nulla. Avevamo dato ad es-se un peso, cercandone di nuove eapprofondendo il significato diquelle vecchie. Con questa sensi-

stare i frutti! Non crediate che sitratti solo di preparare cartelloni,cacce al tesoro, cluedi o altri gio-chetti! Fare gli animatori richiedeuna bella formazione sia persona-le sia di gruppo. Essere animatorenon è cosa facile! Quindi rimboc-cate le maniche, ci siamo messiall’opera. Ad ottobre abbiamo da-to inizio al nostro percorso con ilritiro formativo Voliamo Insieme!a Col di Nava, che ha coinvolto sia“le matricole” (ragazzi e ragazzedai 14 ai 17 anni che intendono di-ventare animatori) sia “i veterani”(i ragazzi che da anni ormai fannogli animatori ma che non si stan-cano di voler imparare), ovvia-mente con la coordinazione diRosanna Iebole e il sostegno dellenostre suore le Figlie di MariaAusiliatrice, con la presenza dellastessa Direttrice Suor Carmen,che a suo tempo era proprio ap-pena arrivata. Dal successo delcampo, è scaturita una serie di in-contri formativi, avvenuti con ca-denza mensile, che hanno preso inanalisi i vari aspetti dell’essereanimatore: dal gioco all’educazio-ne, dalla festa al sistema preventi-vo di Don Bosco, dall’accoglienzaalla preghiera, etc. E in tutto que-sto non ci siamo annoiati! Anzi, ab-biamo avuto occasione di festeg-giare insieme i momenti importan-ti dell’anno cristiano come ilNatale, con tutta la Comunità del-le Figlie di Maria Ausiliatrice, e laPasqua, che ci ha aperto ai ragazzidell’Oratorio Don Bosco e in se-guito a tutta la Diocesi, con la par-tecipazione alla Via Crucis tenuta-si alla Madonna della Guardia. Inquest’ottica più ampia, abbiamopartecipato anche agli incontri re-gionali del Movimento GiovanileSalesiano del gruppo Ricerca eAnimatori.

E tra qualche giorno il nostrogruppo partirà alla volta diTiglieto (GE) per il campo Ho curadi te! (dal 25 al 27 aprile) che avràlo sguardo già tutto rivoltoall’Estate Mare 2013. La vorreste

bilizzazione ci eravamo avvicinatia tutti gli aspetti della nostra vita.Salutare, presentarsi, amare, sce-gliere, giudicare, tradire, testimo-niare, insultare, perdonare: maOmen nomen. Così tutte questeparole sono convogliate in una so-la con la P maiuscola. La Parola diDio. Dal eu aggelion, il Vangelo,avevamo estratto le parole da ana-lizzare, i comportamenti da segui-re. E poi, Dio non è egli stessoParola? “In principio era il verbo. Eil verbo era presso Dio e il verboera Dio”. Così ci dice Giovanniall’inizio del suo Vangelo. E pro-prio da qui ripartiamo questa esta-te: sapete come prosegue l’iniziodi Giovanni? Beh, se volete scopri-re il tema dell’Estate soffermatevia 1, 14!!! Ecco, non siamo più soloparole, ma siamo anche… quindilavoreremo con i nostri c… sco-priremo un nuovo modo di comu-nicare! Ma sulla tematica vi terre-mo aggiornati!

Sperando di avervi messo unabella pulce nell’orecchio, vi salu-tiamo lasciandovi un promemo-ria: da maggio (tra un mesetto!) sa-ranno già aperte le iscrizioni perl’Estate Mare 2013 e non manche-ranno le novità! Noi siamo tuttipronti a buttarci in questa avven-tura! Passare la giornata insieme avoi ragazzi, condividere con voiogni momento della giornata ci av-volge di un’euforia straordinaria.Ci date la carica! Vedere i vostrisorrisi ogni giorno, ma anche i vo-stri pianti, le vostre domande im-pertinenti, le vostre litigate e i vo-stri musi…tutto ci fa comprende-re quanto sia bella la vita e sia unospreco non godersela. Vi aspettia-mo!!!

Team AnimatoriOratorio Maria Ausiliatrice

Corso Diaz 60 – Alassio

Per informazioni sull’attivitàestiva e iscrizioni rivolgersi aRosanna Iebole cell. 3284862179

I binomi costa-entroterra eturismo-enogastronomia con-quistano i visitatori delMoscow International Travel& Tourism Exhibition, la piùimportante fiera russa del turi-smo. Il grande successo delMITT, come sottolineanoEgidio Mantellassi e FrancoLaureri, responsabili del pro-getto di comunicazione emarketing, è maturato grazieal grande lavoro di squadrapartito lo scorso settembrecon il team building in vigna diRanzo e proseguito poi con icorsi di lingua russa, diWelcome you are in Liguria,che hanno confermato, anco-ra una volta, che “l’unione fa laforza”. Un concetto concretiz-zato dagli imprenditori diAlassio, Laigueglia e Ranzo inuna strategia che ha visto leeccellenze e i territori unirsiper promuovere all’estero il si-stema turistico azzurro-verdedella “Baia del Sole”. Questaesperienza ha dimostrato chela differenza la fanno gli im-prenditori con la “I” maiusco-la, quelli capaci di fare qualitàe di investire per il migliora-mento continuo. Operatori ingrado di orientarsi al marke-ting con l’analisi del mercato elo studio di prodotti innovativiatti ad essere competitivi.Resta inteso, come sottolinea-no Franco Laureri ed EgidioMantellassi, che si può pensa-

re a nuovi mercati senza unastrategia e senza prodotti turi-stici idonei a soddisfare i biso-gni di quel target. Nel caso deiturismo russo, la differenzal’ha fatta l’Alassio style con loshopping e la ristorazione diqualità abbinata ai vini dellecantine ranzesi che hanno va-lorizzato la cucina dello chefstellato Valentino Bontempi e isapori delle salse al mortaiodurante le degustazioni alMitt. I laboratori del gusto han-no registrato, nei quattro gior-ni, oltre 2500 visite ed oltre1500 accrediti per la mailing-li-st Alassio. Un successo anchein termini di pubbliche relazio-ni con contatti importanti condirigenti ENIT, tour operator,organizzatori di eventi e gior-nalisti russi fondamentali peresplorare altri mercati emer-genti dell’ex Unione Sovietica.Egidio Mantellassi mette inevidenza il grande gioco disquadra che ha consentito,per la prima volta, grazie al ri-storante Bontempi, di prose-guire al di là del workshop,l’azione di comunicazione emarketing del brand alassinocon ben due settimane gastro-nomiche dedicate alla nostracucina. Partnership che prose-guirà con uno stage ad Alassiodi due chef russi dello staff diValentino Bontempi per ap-profondire i piatti della tradi-zione di Liguria.

Il Memorial Marchiano con la cucinaprovenzale conquista Saint TropezIn sfida per il secondo ap-

puntamento, nelle cucinedell’Istituto Alberghiero F.Maria Giancardi di Alassio, èstata la volta delle chef NicoleTurion e Lyliane Gaudry, delLions Club “La Mole Golfe” diSaint Tropez, che hanno guida-to ai fornelli gli alunni delleclassi quinte, sezioni A e B, perla preparazione di un menucomposto da: aperitivo fanta-sie de “bruschette” à la pro-vençale, pistou-“pecorino”(fromage de brebis)-tomate-basilic-anchois e petite tourteaux légumes, antipasto Terrinede pot au feu, primo piattoGnocchis au safran avec arô-mates pignons et artichauts,secondo piatto Lapin a la cau-

della Regione Liguria i giovanichef del “Giancardi”, coordina-ti in cucina dalla professoressaKatiuscia Giuria e dagli chefAurelio Pepe e Luigi Natale, peri “piatti della memoria” dellecucine regionali che di volta involta sono in concorso e votatidai commensali. Il percorsopedagogico, dedicato alle cuci-ne di Piemonte, Toscana,Emilia e Provenza, è promossodal Lions Club “Baia del Sole”,è sostenuto da CONAD, dallaCantina Sartori di “TorrePernice”, dal frantoio Armato,dal Panificio Cacciò di Gave-nola e dalla torrefazione LaGenovese e si avvale della col-laborazione di Fausto Carraradell’Associazione Italiana Som-

choise - pommes de terre et ca-rottes avec arômates e, perconcludere, Tarte aux abri-cots. Oltre novanta gli ospitiche hanno partecipato alla se-rata gastronomica patrocinatadalla Regione Liguria e dallaProvincia di Savona che ha inSlow Food e nel progetto “terramadre” i suoi principi ispirato-ri. La sfida ai fornelli promossada Angelo Marchiano, già lea-der degli albergatori liguri, pa-tron del Memorial e figlio delgrande gourmet Bartolomeo,vede competere per il trofeo

melier. Il prossimo appunta-mento, venerdì 19 aprile, vedràprotagonista al memorial Mar-chiano la cucina emiliana con ilLions Club “Maria Luigia” diParma. Il memorial Bartolo-meo Marchiano è coordinatodai docenti Antonella Annitto,Monica Barbera, Michela Ca-landruccio, Daniele Cuminetti,Franco Laureri ed è seguitodalle telecamere di Telegusto eda Radio Jeans. La cena è aper-ta a tutti, per prenotazioni:Istituto Alberghiero tel 0182470224 – 0182 470252

Angelo Marchiano consegna l’attestato ai Soci Lions Club Saint Tropez.

CIRCOLO DEGLI ARTISTI Pozzo Garitta, 32 17012 Albissola Marina (SV)

[email protected]

VIAGGIO IN KENIASiamo appena tornati dal

Kenia dove abbiamo avuto lafortuna di conoscere Salimu eJustin, due persone specialiche si occupano di circa 350bambini in un orfanotrofiosperduto nella foresta.

Lo abbiamo visitato con lanostra famiglia e ci siamo resiconto che l’orfanotrofio non èuna struttura ma è composto

delle piogge è in anticipo e laloro principale fonte di so-stentamento, il turismo, si staesaurendo.

In pochi giorni grazie all’aiu-to di molti amici abbiamo rac-colto più di € 1000,00 chemanderemo subito e che ser-viranno per tamponare que-sta situazione di emergenza.Ci sarà comunque da oggi e

solo dai bambini che ci vivo-no... Hanno solo poche stanzedove dormire e dove conser-vano i loro pochi averi, mentretutto il resto è all’aperto. Cisiamo impegnati ad aiutarliquando saremmo arrivati inItalia, perché la loro gioia e i lo-ro sorrisi ci hanno veramentetoccato il cuore. Pochi giornifa abbiamo ricevuto una ri-chiesta d’aiuto, la stagione

per sempre da noi al frantoioArmato in via Solferino unacassetta per la raccolta. Vipreghiamo, se potete, di con-tribuire anche con poco (perloro è moltissimo!!).

Grazie di cuore a quelli chehanno donato e a quelli che lofaranno!

Alessandra Armato e Giordano Mazzariol

....un altro importante passonel percorso artistico e creati-vo di Lorenzo Giusto Acqua-viva, giovane artista savonese

trapiantato in Toscana, interes-sato alla materia fittile, conesposizione di sculture e cera-miche della sua più recente

produzione. Nelle opereesposte Giusto Acqua-viva indaga i luoghi privi-legiati del proprio imma-ginario, la materia cera-mica - incisa, allungata,esplosa- si copre di oro, diplatino e cristallo, evo-cando i riverberi luminosie le trasparenze di miste-riose creature marine e digalassie sconosciute.

(Courtesy - Museo Con-temporaneo - MontelupoFiorentino)

Numeri da record per la Baiadel Sole al Mitt di Mosca

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«L'ALASSINO» 7Sabato 13 Aprile 2013

Orchestra Sinfonica di Sanremo

Vigilia di Pasqua nel nome diGiuseppe Verdi. All’ex ChiesaAnglicana un concerto tenutodall’Orchestra Sinfonica di SanRemo ha dato il suo contributo afesteggiare il bicentenario ver-diano. Il numerosissimo pubbli-co ha ringraziato con generositàl’iniziativa con applausi più checonvinti. La partecipazione delsoprano Gabriella Costa ha ar-ricchito la serata che è stata im-prontata su brani di varie operedel grande Maestro bussetano.Il tesoro musicale che ci appar-tiene dovrebbe avere più spazionelle proposte culturali non so-

lo della nostra Alassio ma a li-vello nazionale. Molti giovanipresenti si sono espressi con en-tusiasmo nei confronti di un ge-nere musicale a loro sconosciu-to perché, appunto, poco rap-presentato. La nostra bell’Italia,culla di cultura, che non teme ri-vali al mondo, dovrebbe accor-gersi della propria ricchezza erenderla fruibile a quel pubblicogiovane, e no, che aspetta di sco-prire, avendone le opportunità,le meraviglie musicali tipica-mente ed assolutamente italia-nissime. Viva Verdi!!!

A.E.

FEDERAZIONE ITALIANA EXALLIEVI/E DI DON BOSCOUNIONE DI ALASSIO ONLUS

E sono cento…Eccoci ormai giunti al grande

giorno e alle manifestazioni cheper tutto il mese di maggio vo-gliono ricordare un traguardo in-vidiabile per un’associazione diVolontariato, quale l’Unione de-gli Exallievi/e di Don Bosco diAlassio.

Nel contesto della nostra cittàvediamo associazioni nascere emorire nel giro di un tempo mol-to limitato: in genere sono quellelegate al carisma e all’entusiasmodi un persona. Sopravvivere per100 anni è un vero record e senzaombra di dubbio pensiamo chequesto primato sarà ancora mi-gliorabile.

Uno sprone verrà indubbiamen-te dall’avvento alla cattedra diPietro di Papa Francesco. Il giova-ne Bergoglio studia presso ilCollegio dei Salesiani di RamosMejia e frequenta abitualmente lacomunità salesiana di Almagro,quartiere di Buenos Ayres, doveconosce don Enrico Pozzoli, chediventerà il suo direttore spiritua-le, e don Lorenzo Massa, fondato-re della squadra di calcio del S.Lorenzo (un po’ l’Auxilium diBuenos Ayres!): quindi PapaFrancesco è un exallievo salesia-no e ci tiene a farlo sapere! (nellafoto lo vediamo mentre riceve donPascual Chavez, Rettor Maggiore

dei Salesiani e il suo vicario, donAdriano Bregolin, che fa omaggioal Papa di una statua di Maria Au-siliatrice, di cui Francesco è dasempre molto devoto).

Il prossimo 5 maggio, giorno delConvegno Annuale e giorno dedi-cato ufficialmente alla ricorrenzadel Centenario, avremo all’altareuna concelebrazione con la parte-cipazione di alcuni dei Direttoriche si sono avvicendati negli ulti-mi cinquant’anni: credo sarà que-sta la prova del futuro della nostraAssociazione. L’attuale Consigliodi Presidenza, che per metà è for-mato da giovani freschi di laurea oancora studenti universitari, è fie-ro di essere il Consiglio delCentenario. Sono proprio loroche, insieme a Papa Francesco,rappresenteranno di fronte allenuove leve della nostra scuola edel nostro Oratorio l’avvenire del-la nostra Associazione.

Ci rivolgiamo pertanto a tutti gliexallievi e alle exallieve della no-stra città affinché la loro presenzadia smalto alla nostra festa: anchesolo una visita, un saluto ci daràtestimonianza di quanto il cari-sma di Don Bosco abbia fatto nelloro animo e nella loro vita.

A questo proposito, propongol’elenco delle manifestazioni ditutto il mese, alle quali tutta la po-

polazione è invitata a partecipare.(veder elenco in allegato).

Programma:• Venerdì 3 maggio, ore 20,30, in

occasione del “Mese di Mag-gio” presentazione del Cente-nario; al termine gelato per tut-ti i bambini presenti; per gliadulti, in Oratorio, proiezionedel DVD del Centenario.

• Sabato 4 maggio, ore 21, con-ferenza di Don Rossano Sala,del Pontificio Ateneo Salesia-no, sul tema: “La pedagogiadella bontà”.

• Domenica 5 maggio: CONVE-GNO DEGLI EXALLIEVI pressola Chiesa alle ore 11,15 relazio-ni seguite dalla solenne conce-lebrazione. Al termine conse-gna dei distintivi d’oro, dellatarga di benemerenza, delleborse di studio. Foto di gruppo.Pranzo.

• Sabato 11 maggio ore 21,15,

presso la sala polivalentedell’Oratorio, proiezione delFilm “Uomini di Dio” (vederrecensione in altra parte delgiornale). Ingresso libero.

• Giovedì 23 maggio, ore 21,15,incontro degli Exallievi e dellacittadinanza con Don LeonardoMancini, Ispettore ICC. Suo in-tervento.

• Venerdì 24 maggio, ore 20,30,solenne processione di MariaAusiliatrice.

• Sabato 25 maggio, ore 21,Campo delle Bandiere (posti asedere), MusicALL CIRCUS2013, della Scuola.

Il Consiglio di Presidenzadell’Unione degli Exallievi/e diDon Bosco è lieto di rivolgerel’invito alla partecipazione atutta la cittadinanza: Don Bo-sco ha voluto bene ad Alassio,donandoci l’Oratorio e laScuola!

MOSTRE D’ARTESALA CARLETTI (Sede A.V.A.)

a cura di G. Puerari

Originali pittori russi

In qualità di ex assessore al ver-de del comune di Alassio e comecittadino Giacomo Nattero, rin-grazio la Sig.ra Penati Sandra perla collaborazione e la realizzazio-ne del Muretto dei cani di Alassio.

Nel mese di gennaio correnteanno, la Signora mi ha contattatoe portato personalmente in uffi-cio numerosi bozzetti da Lei rea-lizzati raffiguranti ritratti di cani.L’intento era quello di donare a ti-tolo gratuito ben 152 piastrelle di-pinte a mano al Comune di

Alassio, quindi alla Nostra Città. Il desiderio della Signora

Penati era quello di vedere desti-nate tali opere ad una zona dovei cittadini e i proprietari degli ani-mali potessero ammirarle.

Con la delibera n. 24 del22/01/2013 abbiamo accolto favo-revolmente la donazione esau-dendo il progetto di creare un“Muretto dei Cani di Alassio”; ladestinazione scelta era il murettodell’area pubblica ceduta dall’Im-mobiliare Palace e i Giardini

Morteo.Tutte queste meravigliose pia-

strelle dovevano fare parte di unmio personale progetto che con-stava nel creare un dog park inuna zona degradata dei giardiniMorteo attigui a Piazza Stalla.

Tale spazio per i cani avrebbedovuto sorgere tra il condominio“Palace” e il retro della tipografiaal fine di creare uno spazio per inostri amici a quattro zampe, unparco di facile accesso, finalmen-te centrale, corredato di ogni ser-vizio, delimitato da una recinzio-ne, due cancelli in modo tale chegli animali potessero corrervisenza pericoli. Non un dog parkestremamente decentrato comequello esistente.

Quando la Signora Sandra ilgiorno 24/03/13 mi ha contattatotelefonicamente e comunicatol’arrivo delle piastrelle, il 25/03/13sono stato orgoglioso di realizza-re parte del progetto prepostomiquando ero in carica.

Tengo a ringraziare la SignoraPenati anche per aver sostenutole spese inerenti l’acquisto dellacolla e della vernice utilizzata percancellare i graffiti presenti sulmuretto, in quanto, il Comune diAlassio, che da poco era final-mente rientrato nel patto di sta-bilità, attualmente in Commis-sariamento sembra non si possapermettere l’acquisto neppuredel materiale di manutenzioneordinaria!

Giacomo Nattero

Un’esperienzamai provata e in-d iment icabi le !Dall’inizio dell’an-no scolastico si

preannunciava questa visita: du-rante il mese di marzo saremmoandati alla casa circondariale diImperia, una vera e propria visita inun carcere. Non appena varcata lasoglia e consegnati i documenti al-la Guardia Penitenziaria, dalla pri-ma porta abbiamo avvertitoquell’odore di chiuso che dà la net-ta impressione che la libertà fini-sca proprio in quel momento.Veniamo introdotti nella sala “riu-nioni”, dove le Guardie e ilDirettore hanno discusso con noidi argomenti riguardanti il carcerestesso. Dopo il saluto del Direttoree le varie presentazioni, inizia la no-stra vera e propria visita… la primatappa è la “stanza” dove si organiz-zano le scorte per i trasporti dei de-tenuti. Di norma dovrebbero esse-re quattro le persone al fianco delprigioniero, ma a causa dei costitroppo elevati e della crisi che in-combe nell’ultimo periodo è statonecessario diminuire il personale,così anche le scorte sono diminui-te a tre unità. Usciti da qui, ci diri-giamo verso la sala dove i detenutivengono schedati; con una serie diprocedure vediamo come le gene-ralità vengono archiviate per poi ri-manere segnalate a vita! Da questastanza vediamo con la codadell’occhio alcuni detenuti chestanno trascorrendo la cosiddetta“ora d’aria”. Il cortile, se lo si puòdefinire tale, è davvero piccolo. Idetenuti camminano avanti e in-dietro pensierosi e allo stesso tem-po con uno sguardo rassegnato.Successivamente ci portano nellasala colloqui, nella quale i carcera-ti hanno il diritto ad incontrare i lo-ro parenti più stretti senza essereascoltati da nessuno, pur essendotenuti sotto sorveglianza da unaGuardia dall’altra parte della vetra-ta; questo permette agli agenti dicontrollare la situazione in ogni

momento. Una volta è capitato, cihanno raccontato, che la madre diun giovane abbia tentato di elude-re la sorveglianza portando al figliosostanze stupefacenti, ma natural-mente è stata scoperta dalleGuardie ed arrestata. Non si può di-re, però, che gli agenti non cerchi-no di mettere a proprio agio i dete-nuti, nei limiti ovviamente. C’è unastanza, ad esempio, dedicata, incollaborazione con l’Istituto d’artedi Imperia, alle visite dei bambini ailoro padri, così che si possano sen-tire più a loro agio tra giochi e pit-ture sulle pareti. Passati dall’infer-meria, arriviamo al primo piano: difronte a noi abbiamo la primaschiera di celle con i detenuti al lo-ro interno, loro guardano noi e noiloro, ma non si riesce a capire chisia davvero l’estraneo!!! Alcuni so-no stupefatti nel vederci, altri alza-no la voce per richiamare l’atten-zione… Prendiamo l’ascensore earriviamo all’ultimo piano, dedica-to ai vari laboratori: la scuola, la pa-lestra, la biblioteca e la sala dise-gni. Non appena usciti dall’ascen-sore vediamo due ragazzi che han-no appena concluso la lezione conl’insegnante, le guardie ci dicono dispostarci per farli passare e pro-prio in quel momento uno dei duegrida ironicamente verso di noi, ri-masti un po’ spaventati: “Guardateche non vi mangiamo mica!”. La no-stra giornata si è conclusa con unsaluto da parte del Direttore e degliAgenti i quali ci hanno lasciato unaraccomandazione, quella di fare at-tenzione il sabato sera, perché civuole davvero poco a finire in car-cere, anche per poco tempo, e unavolta fatto è troppo tardi pentirsi!!La giornata è stata molto formativae di grande impatto, un’opportu-nità per conoscere una realtà di cuispesso ci capita di parlare, ma inrealtà quasi completamente sco-nosciuta.

Manuel MarzoClasse Quinta

Linguistico Aziendale

Merita una visita attenta lamostra delle opere di alcuni ar-tisti contemporanei di originerussa. L’esposizione ci proponeun mondo ricco di suggestioni,di tecniche, di sensibilità. La ma-gia dei colori ora accostati se-condo i canoni tradizionali chepropongono tonalità diverseora fusi in impasti densi e com-patti costituiscono il segno di-stintivo di una parte dei dipintiesposti. I paesaggi sempre nuo-vi si presentano in una veste rea-listica, dove la precisione del se-gno è ben evidenziata dal coloremolto carico di forza espressi-va. Siamo di fronte non tanto aduna copia fedele della natura maad una trasposizione dei pro-prio “io interiore” nella realtà

paesaggistica.Si possono ammirare, tra le

numerose opere, anche inter-pretazioni decisamente naif del-la natura, delle cose e delle per-sone: è un mondo astratto, fattodi oggetti irreali, di situazionifantastiche, di combinazionisuggestive.

Il clima metafisico, un po’ si-mile ad una certa produzione diPicasso e di De Chirico, è evi-dente in altre opere degli artistiesposti. Volti stilizzati, figure ri-dotte a linee perfette, accosta-menti di tinte assolutamente ori-ginali conferiscono alla produ-zione dei pittori russi un carat-tere di ripresa della tradizioneoccidentale e di innovazione al-lo stesso tempo.

GLI EXALLIEVI DON BOSCO PRESENTANO: UOMINI DI DIO

“Gli uomininon fanno mai ilmale così com-pletamente edentusiasticamen-

te come quando lo fanno perconvinzione religiosa.” (BlaisePascal, da Pensées, 1670)

Per festeggiare il suo Cen-tenario l’Unione Exallievi donBosco di Alassio, sabato 11 mag-gio, alle ore 21,15, presso la Saladell’Oratorio, presenterà il filmUomini di Dio di Xavier Beau-vois, che racconta con potenzauna storia vera, tragica perl’umanità. Nel mese di maggiodel 1996 sette monaci trappisti,in circostanze poco chiare, furo-no rapiti e assassinati a Tibhi-rine (Algeria). All’inizio si riten-ne che i responsabili fossero imembri del gruppo islamico ar-mato (gia), poi si parlò di un er-

rore dell’esercito algerino. Deshommes et des dieux inizia lasua narrazione tre anni prima latragedia, raccontando la storiadi questo gruppo di setteMonaci, che si è installato da de-cenni sui monti dell’Atlante al-gerino, dove hanno costruitouna convivenza fraterna tra mu-sulmani e cristiani. Qui vivonopacificamente secondo le sem-plici e amorevoli regole dell’“oraet labora”, della carità cristianae “dell’ama il prossimo tuo co-me te stesso”. I monaci pregano,cantano inni, vivono di quelloche coltivano e aiutano le gentedel posto, indistintamente.

Uomini di Dio commuove peril linguaggio usato. Il regista nonha stilato un trattato di religioni,il suo film racconta che il dialo-go tra esseri umani e tra le lororeligioni è possibile.

IL MURETTO DEI CANI DI ALASSIO

UN’INTENSA ESPERIENZA FORMATIVA: VISITA ALLA CASA CIRCONDARIALE

DI IMPERIA

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Il 23 aprile 2013 alle 11,00presso l’Istituto Comprensivo diAlassio si inaugurerà il Giardinodella Memoria dedicato a perso-naggi locali che hanno compiutoimpresa di particolare valor ci-vile.

L’inaugurazione si aprirà conla commemorazione dell’opera-zione di sminamento della galle-ria ferroviaria di Santa Croce. Inazisti, che temevano uno sbar-co in Liguria, avevano pensato ditagliare ogni via di fuga daAlassio. L’incarico venne affida-to a Dario Franco, Lino Pelle eLibero Piccolini.

Il 23 aprile sarà loro dedicatoun albero proprio in ricordo diquell’impresa temeraria e gene-rosa.

La prof.ssa Maria Baldi e i ra-gazzi della 2a C in particolare han-no curato il lavoro di studio epresentazione dell’evento, a cuicontribuiscono i Vivai Montina, ilGarden Service, il WWF, la CroceBianca, l’Hotel Toscana e ilGrand’Hotel Spiaggia.

La scuola intende dedicare ognianno una pianta a un personaggioche sappia ispirare i valori di ci-viltà e di solidarietà alle nuove ge-nerazioni.

«L'ALASSINO»8 Sabato 13 Aprile 2013

Presenza russe ad AlassioLo sviluppo delle attività turi-

stiche in Alassio subisce una no-tevole accelerazione a partire dal1872, in seguito all’inaugurazio-ne della linea ferroviaria Genova-Nizza, che favorisce l’afflusso dituristi nell’estrema Riviera diPonente, dove il clima è dolce e lavegetazione è lussureggiante edove cominciano anche a sorge-re numerose strutture alberghie-re all’avanguardia.

Tra l’Ottocento e il Novecentola presenza di personalità russead Alassio non raggiunge la no-torietà e la grandezza della nonlontana Sanremo, che tra il di-cembre del 1874 e il febbraio del1875 può annoverare tra i suoiaugusti ospiti l’imperatrice rus-sa Maria Aleksandrovna, mogliedello zar Alessandro II dellaCasa Romanov, con al seguito ildrammaturgo e poeta AleksejKonstantinovic Tolstoj, lontanoparente del più celebre LevNikolaevic. Si può ipotizzare chein questo breve soggiorno la za-rina possa aver compiuto unviaggio in treno per conoscerele più belle località della riviera,ma non si può pensare ad unasua permanenza ad Alassio, da-ta la mancanza in quel periododi strutture adatte al rango.

Alcuni importanti artisti et intel-lettuali russi, tuttavia, non disde-gnano di godere, in questo perio-do, del mite clima della città ligure.

Il cantante lirico Fedor Ivano-vic Saljapin, originario di Ometo-vo, Kazan, dove nasce nel 1873, èun basso-baritono di fama inter-nazionale. La sua prima appari-zione fuori dalla Russia avviene aMilano nel 1901 in una memora-bile interpretazione di Mefisto-fele accanto ad Enrico Caruso neipanni di Faust con la direzione diArturo Toscanini, che riconosce

in Saljapin un grande talentooperistico. Il cantante ama tra-scorrere l’estate in Italia. A giu-gno e a luglio del 1907 è in vacan-za ad Alassio, non si sa in qualealbergo, molto probabilmentepresso il Grand Hotel. Il 3 agostoè a Capri, dove canta per MaksimGor-kij, Marija Andreeva e Kon-stantin Pjatnickij romanze diCajkovskij e di Schumann e lacanzone popolare russaNocen’ka. Il 13 agosto riparte perAlassio. Non si conoscono, pur-troppo, altri particolari sulla suapermanenza nella baia, ma que-sti rapidi cenni testimoniano chela città ligure è meta molto ambi-ta. La presenza del Grand Hotel,aperto dal 1897, offre lusso eagiatezza e la sua posizione spet-tacolare, con arredi moderni eun servizio di prima classe, è unanota particolare che lo contrad-distingue dagli altri alberghi. Nel1932 Saljapin pubblica un’auto-biografia, scritta in collaborazio-ne con Maksim Gorkij “Uomo emaschera: quarant’anni della vi-ta di un cantante”.

Il giornalista e romanziereAleksandr Valentinovic Amfitea-trov nasce a Kaluga nel 1862 e

muore a Levanto nel 1938. Il pri-mo soggiorno stabile in Italia daemigrato inizia nel 1907 e si pro-trae sino al 1916. In questo perio-do risiede quasi senza interru-zione e per buona parte sullaRiviera Ligure. È particolarmen-te legato allo scrittore Gorkij emantiene contatti regolari con ilsuo entourage, in particolare conil figlio adottivo Zinovij Peskov ela prima moglie Ekaterina Pesko-va, nei periodi in cui risiede adAlassio. Gorkij ama molto i rac-conti di Amfiteatrov sull’epoca

romana, testimonianza dell’ami-cizia con lo storico-archeologoTheodor Mommsen.

L’intellettuale russo molto le-gato ad Alassio è Maksim Gorkij,esule in Italia nei primi anni delNovecento. Gorkij vive a Capriquasi stabilmente dal 1906 al1913 promuovendo il Socia-lismo, raccogliendo denaro perla causa della Rivoluzione ecreando un centro di accoglienzaper esuli russi. Pur continuando

Capri ad essere il centro dellasua attività, Gorkij se ne allonta-na spesso per viaggi anche inLiguria. Lo troviamo ad Alassiopresso la pasticceria Balzola nelcuore della città forse a gustare igià famosi “Baci di Alassio”, masoprattutto a discutere con i rap-presentanti intellettuali della co-munità inglese.

Risale a tempi più recenti lapresenza in Alassio di RomanBilinski nato a Leopoli il 15 luglio1897. Dopo la seconda guerramondiale si stabilisce in Italia,dove continua l’attività di pittorein qualità di acuto interprete del-la natura, vista come una conti-nua lotta per la sopravvivenza.La presenza del grande artistarusso ad Alassio è attestata dauna piastrella sul celebre muret-to, che ne riproduce la mano.

Raggiungendo il monte Ti-rasso, posto a 586 metri di altez-za, alle spalle della città, si può vi-sitare il monumento ai Bambinidi Beslan, una vela tra cielo e ma-re, che ricorda il massacro del2004 nella cittadina russa, in cuimorirono 186 bambini.

Giovanni Puerari

IL GENERALE NISI COMMEMORA D’ANNUNZIONel centocinquantesimo anni-

versario della nascita (12 marzo1863) Gabriele D’Annunzio è sta-to commemorato ad Alassio inuna conferenza tenuta dal gene-rale Domenico Nisi. L’evento haavuto luogo nella cornice di unaelegante “Cena con signore” alRotary Club Alassio.

L’aspetto esaminato è quellodell’interventista e volontario al-lo scoppio della prima guerramondiale e delle sue imprese perterra, per aria e per mare.Appena un cenno all’uomo che funotissimo poeta, drammaturgo,giornalista, politico, ma la cui va-sta popolarità va giustamenteascritta anche alle sue doti digrande seduttore. A D’Annunzioinfatti viene attribuito un grannumero di conquiste femminiliaggirantesi sulle 400 donne pos-sedute, di cui le più note e illustrimenzionate sono Eleonora Duse,Sarah Bernard, Irma Gramatica.Nisi però ci ha rivelato, del famo-so vate, anche alcuni aspetti me-no... affascinanti, e poco noti agliammiratori della sua poesia. Ri-svolti poco edificanti della suapersonalità erano ad esempio ilgran numero di debiti da cui eraoberato per la vita un po’ disso-luta cui si abbandonava, sempreimpegnato nel montare a cavalloo nella caccia, nel prospettarsicome eterno protagonista di ognisituazione; e si vocifera inoltreche, per essere all’altezza dell’in-

tensa attività amatoria, si imbot-tisse di cocaina, oppio e addirit-tura di stricnina. Ma sopra ognialtra cosa, come si è detto si glo-riava della incondizionata fasci-nazione che sapeva esercitaresulle donne... nonostante fossepressoché calvo, raggiungesse astento la statura di un metro esessantaquattro e, ancor più ri-duttivo benché ignorato dai più,il suo cognome originario fossequello di “Rapagnetta”, per nullaaltisonante, e anzi vagamente ri-dicolo rispetto a quello presceltoin seguito di “D’Annunzio” (dalcognome di un ricco parente chelo avrebbe adottato).

Liquidato così il versante più‘prosaico’ della personalità dan-nunziana, Nisi si è soffermato so-prattutto sui risvolti della suacarriera militare e sul coinvolgi-mento nelle vicende belliche epolitiche del tempo. Fra le più no-te imprese ascritte a D’Annunzioè quella ricordata come la “Beffadi Buccari” (febbraio 1918), allaquale partecipò penetrando nelporto croato della marina au-striaca con i famosi MAS, barchi-ni lancia-siluri. I sei siluri rimase-ro impigliati nelle reti di prote-zione, ma l’effetto psicologicoche il fatto produsse sui nostricombattenti e sulla marineria au-striaca fu enorme. Successiva-mente (agosto 1918) il poeta ideòed effettuò un volo su Vienna, du-rante il quale vennero lanciati dei

volantini che sollecitavano allaresa l’Austria (9 agosto 1918).

Nisi ha poi fornito ragguagli su-gli eventi successivi, ricordandoin particolare l’impresa fiumana,in cui D’Annunzio con poche mi-gliaia di volontari partì da Ronchidei Legionari (Monfalcone) edoccupò la città di Fiume che erastata assegnata alla Jugoslavia.Fra i suoi seguaci, c’era anche uncurioso personaggio: tale GuidoKeller, asso dell’aviazione italia-na facente parte di una squadradi scalmanati denominata “laDisperata” per la difesa persona-le del poeta. Keller si distinse perazioni trasgressive quali sorvola-re il Parlamento italiano scari-candovi il contenuto di un pitale,a testimonianza del suo dissensosul Trattato di Rapallo che sanci-va la perdita di Fiume.

Nisi ha concluso la trattazionedelle imprese belliche citando laCarta del Carnaro, approvatagrazie all’intervento di D’Annun-zio, nella quale venivano esplici-tati i principi fondamentali adot-tati in seguito nella Costituzioneitaliana: per citarne alcuni,l’estensione del voto alle donne,il riconoscimento della proprietàprivata, la garanzia della libertàdi opinione, religione, pensiero eparola, assistenza scolastica esanitaria, diritto alla pensione, ildiritto al risarcimento per erroregiudiziario, ecc.

A chiusura della serata, la pa-

rola è stata però giustamente la-sciata al poeta, con la recitazionedi una sua poesia: “L’onda”, nonmolto nota ma estremamente si-gnificativa, anche perché moltidei suoi versi esemplificano unadelle caratteristiche eminenti dellinguaggio dannunziano di mima-re onomatopeicamente il loro og-getto descrittivo: in questo casoappunto l’onda, col fragore delsuo frangersi o il tenue sciabor-dio sulla riva. Eccone un veloceesempio:

“... sciacqua, sciaborda, scro-scia, schiocca, schianta, romba,ride, canta,

tutte accoglie e fonde le disso-nanze acute nelle sue voluteprofonde,

libera e bella, numerosa e folle,possente e molle.

Creatura viva che gode del suomistero fugace....”

Su tale particolarità del lin-guaggio poetico dannunziano ba-sta del resto ricordare molti pun-ti de “La pioggia nel pineto” - for-se più nota e massimamente elo-quente nel rappresentare, con gliaccumuli consonantici alternati,i rumori prodotti dalla cadutadell’acqua sulle foglie, dei frusciinel sottobosco della pineta... emagicamente evocandone anchei profumi.

Alassio, 12 marzo 2013

Romana Rutelli

Altri tre spettacoli teatrali all’ex Anglicana di AlassioInterrompe la serie di spettacoli

improntati al genere’giocoso’ laterza messinscena della stagioneteatrale alassina, dal titolo “L’artedella commedia” (regia di Miche-le Sinisi, produzione TeatroMinimo e Fondazione Teatro Pie-monte); e basterebbe menzionar-ne l’autore, dal prestigioso nomedi Eduardo De Filippo, per dar con-to del grande rilievo del testo che,in qualche misura accostabile alpirandelliano “Sei personaggi incerca d’autore”, come quello co-stituisce una densa e articolata ri-flessione sul teatro e i suoi rappor-ti col reale.

Tale essa si prospetta soprat-tutto per l’intero lunghissimo pri-mo atto, nel quale un capocomico,privato a causa di un incendio delcapannone in cui collocava i suoispettacoli, pèrora per un aiutopresso il Prefetto di fresca nominadi una cittadina. Ma la sua richiestadi un nuovo spazio si traduce benpresto in una accorata disaminasul valore e l’importanza del tea-tro, irrinunciabile specchio del rea-le; cui il Prefetto, incuriosito e sol-lecitato dal suo interlocutore, con-trobatte discutendo a sua volta sultema. Tuttavia, proprio per il ca-rattere di ‘discussione’, priva diazione e tutta basata sul ‘verbale’,la materia di questo primo atto nonè definibile come teatro. Lo spet-tatore infatti, un po’ deluso e inmolti momenti annoiato, se ne di-strae non poco; e poca attenzioneriserva al finale del dialogo, in cui ilPrefetto, annoiato a sua volta, con-geda il visitatore consegnandogliun ‘foglio di via’ (ma il capocomico,invece di quello, per distrazione in-tascherà l’elenco dei visitatori inattesa di essere ricevuti dalPrefetto: un parroco, un medico,una maestra e un farmacista).

Nel secondo atto però si assistea una svolta di notevole efficacia -quest’ultima sì, degna della qualifi-ca di vero teatro. Nell’ufficio delPrefetto si avvicendano infatti per-sonaggi disparati, ciascuno con ilsuo dramma personale da esporreconcitatamente al Prefetto: un par-roco, un medico condotto, unamaestra d’asilo, un farmacista, ilcapocomico stesso. E addirittura,intervallati da urla isteriche e pa-rossismi comportamentali deisuddetti, sul palcoscenico si pro-spettano una nascita (con tanto dineonato infagottato in una coper-ta) e una morte (quella del farma-cista, con breve ma violentissimaagonia), a testimonianza dell’ipo-tesi che venga rappresentata‘realtà’ e non ‘finzione’ teatrale.

Ma a mantenere il dubbio se sitratti di vere persone, oppure di at-tori istruiti dal capocomico peruna sorta di sfida al Prefetto, per-mangono molti particolari: adesempio, la recente nomina delPrefetto che, appena arrivato, nongli consente di riconoscere i per-sonaggi querelanti come cittadinida lui amministrati, inducendolo

quindi a ritenerli attori in atto di re-citare una parte; per converso, inumerosi riferimenti ad episodi erealtà di tutti i giorni inerenti la vi-ta cittadina cui essi sembrano ap-partenere; ancora, l’elenco dei vi-sitatori ‘reali’ (cui essi nella loroqualifica corrispondono) erronea-mente intascato dal capocomicoal posto del ‘foglio di via’...

Fino al finale, in cui si prospettal’arrivo di un agente di polizia chedovrebbe garantire un definitivochiarimento; arrivo che viene in-vece ritardato e che non si verifi-cherà mai; mentre l’ultima battutadel capocomico è: “Anche neglispogliatoi dei camerini teatrali, èincredibile quanto sia difficile re-perire una divisa da poliziotto...”,che depriva una volta di più dellasua ‘veridicità’ la figura (invisibile)del poliziotto.

Resta da dire che lo spettacolo ei suoi risvolti, ben lungi da chiarirequeste ipotesi contraddittorie,vengono alla fine interpretati daogni singolo spettatore in modounilaterale e non necessariamentecondiviso, secondo cioè la sua per-sonale individuale prospettiva,mentalità, cultura, eccetera. Fracostoro, beninteso, includendoanche l’autrice di questo trafiletto- che in ultima analisi, dopo dèbitovacillare nell’incertezza, propen-de per ritenere l’intero spettacolouna sorta di grande risata alla fac-cia del povero indifeso spettatore.

Non molto più chiari appaionogli intenti dello spettacolo succes-sivo (produzione Ludus in Fabula)andato in scena il 21 febbraio scor-so col titolo – in certa misura diqualche supponenza – “L’insoste-nibile leggerezza”. Per comincia-re, non è esplicitato se esso vadaconsiderato come citazione diquello del romanzo di Kundera(anche se per qualche fuggevoleminuto quest’ultimo appare, scrit-to su una lavagna, nella sua inte-rezza che include le parole“dell’essere”). Sull’incertezza cir-ca il nesso fra i due testi getta tut-tavia un vago raggio di luce l’inter-pretazione che del titolo diKundera fornisce Internet: “l’esi-stenza e le scelte che ognuno com-pie nella sua breve o lunga durataappaiono all’autore del tutto irrile-vanti e in ciò risiede la loro legge-rezza”; il che potrebbe riguardareanche i due personaggi della com-media... benché lo svolgimentodella pièce non aiuti un gran chead afferrarne il senso.

È innegabile tuttavia la grandeabilità di Marina Thovez che, oltreche autrice del testo, è regista del-lo spettacolo nonché attrice dellostesso. Insieme al co-protagonistaMario Zucca infatti la Thovez, nel-le vesti prima di una barista intel-lettuale, poi di una studentessa, siprodiga per la durata di oltre dueore a dibattere su questioni politi-che inerenti la situazione boema el’invasione di Praga dei carri arma-ti russi, ma anche i problemi senti-

mentali che divide col compagno(prima medico di grande famaamatoria, poi professore universi-tario). E se non è agevole collegarele professioni dei due con gli even-ti politici che fanno da sfondo alleloro vicende private, appare evi-dente la supremazia della protago-nista, che non perde occasioneper porre in minoranza il partner -sia considerato come personaggioche come attore, a dispetto del suoindubbio impegno ‘performativo’.Lo spettatore quindi segue l’acce-so dibattito dei due con qualcheinteresse e coinvolgimento, senzaporsi soverchie domande sulloscarso svolgimento di una trama(si sa, del resto, che la sua assenzaè pienamente accettata nel teatrocontemporaneo).

Infine, ciò che comunque confe-risce spessore a “L’insostenibileleggerezza” è l’aura di umorismo edivertita ironia che pervade le suebattute, efficacemente contrappo-sta alla drammaticità implicita nel-le vicende storiche del contesto.

E arriviamo così allo spettacolosuccessivo della stagione teatralealassina, andato in scena venerdì8 marzo con il titolo Sulle vie delblues. C’è da dire che esso si è ri-velato subito, per gli astanti, unainaspettata e graditissima sorpre-sa. Anziché prospettarsi, comeper le passate esibizioni del cicloteatrale invernale, in veste di unacommedia recitata secondo un de-terminato copione, lo spettacoloha infatti esibito subito la inso-spettata e totale aderenza al pro-prio titolo, aprendosi allo sguardocon una minuscola band (due chi-tarre, batteria e cantante), e alleorecchie con la malia, volta a voltairruente o dolcissima, del più clas-sico degli stili musicali jazz: ilblues, appunto.

Cominciare con l’elogio dellabravura degli esecutori costitui-rebbe il classico sfondamento del-la classica “porta aperta”. D’al-tronde, tentarne una descrizione

suonerebbe del tutto velleitario einefficace... Cosa dire? Che i chi-tarristi dimostravano, ad ogni ac-cordo, un coinvolgimento cre-scente, collimante con una semprepiù articolata virtuosità nel domi-nio dello strumento, e anche nellaabilità della improvvisazione in-ventiva? che il batterista mostravauna maestria inedita nell’azionarecontemporaneamente piatti, tam-buri e quant’altro in perfetta sinto-nia con i compagni? che il cantan-te, pur nella precipuità canora diassoli... assoluti, non perdeva unistante del tempismo ritmico di in-sieme? No, parole del tutto ineffi-caci ad una descrizione. Ma voglioazzardare la seguente osservazio-ne - se con un po’ di buona volontàsi può considerarne un sostituto.

Durante lo spettacolo venivanodistribuiti, qua e là tra il pubblico,foglietti recanti frasi quali “Il bluesè passione”, “il blues è la musicadel diavolo”, “il blues è amore, do-lore, sofferenza, gioia”, “il blues èemozioni, sangue, sudore”, “ilblues è coraggio”, e così avanti. Lospettatore tendeva ragionevol-mente ad assimilare tali giudizi -che figuravano anche su un dè-pliant - come una sorta di “bla blabla” basato su esecrabili luoghicomuni. Ma ecco l’insospettabilerisvolto: in concomitanza alle ese-cuzioni musicali sempre più coin-volgenti, una speaker che transi-tava sul palcoscenico con passoindolente cominciava a ripetere lestesse frasi che ho qui riportate, ealle quali ho attribuito banalità efaciloneria... e che invece, nel con-testo musicale-canoro del lorosfondo, assumevano una prodi-giosa aura di autenticità. In altreparole, il blues diventava real-mente passione, coraggio, soffe-renza, amore, e quant’altro si vo-lesse attribuirgli sull’onda della fa-scinazione che esso era in gradodi comunicare. Il che non è poco,vi pare?

Romana Rutelli

Gorki e Lenin.

Saljapin.

Inaugurazione del Giardino dei Giustipresso l’IC di Alassio

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«L'ALASSINO» 9Sabato 13 Aprile 2013

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C I N C I A L L E G R A PI R A N R U O L O M A SN A S R I F L E T T O R IC S I C O F A N T I C CI S A I A A C A S P I OA C O F A R I SM A R T E L L A R E A C IO T A R I A T E L AR O V E R O N I F A U S TA L I C E O C A R I N AA A N C I V A A D RA A E R E I C O S T A

CRUCIALASSINO

CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Aprile 2013

Orizzontali

1. Martino, Solvese ricordato dal Giancardi e da una via – 7. Città e pro-vincia spagnola sul Mediterraneo – 12. Prete eretico che mise in dubbio ladivinità di Gesù (280-336) – 13. Una croce come la svastica – 14. Paese sot-toposto alle medesime leggi – 16. Occhiello, per... bottoni – 18. Civetta odonna indisponente in termine dialettale – 21. Opposto al ben – 22.Desinenza verbale – 23. Giovani rami della vite – 25. Istituto Assicurativo fon-dato nel 1912 – 26. Fondò l’impero dei Persiani e fu detto “Il grande” – 27.Colpiti, danneggiati, offesi – 29. Dispari in... amare – 30. Barchetta per di-porto – 31. È... inglese – 33. La prima parte del brindisi – 34. Trasparente –37. Il primo fratricida – 39. Nome mussulmano o di un famoso calciatore –40. Ragazzo a... Torino – 42. Suono prodotto con una sola emissione di vo-ce – 44. Antiche monete di argento o... cerchi di stufe – 47. Disseta molti te-deschi... – 49. Esclamazione di scherno e derisione – 50. Frantumi roccio-si nel nostro dialetto

Verticali

1. Così da noi si chiama il “muratore” – 2. Portatrice di sangue o... gran-de via di comunicazione – 3. Ricuperare il dovuto – 4. L’Enrico, eroico ber-sagliere cui è dedicata una passeggiata alassina – 5. Provincia sarda (si-gla) – 6. Preposizione poetica che vale “in mezzo” – 7. La terza della scala –8. Specializzato in verifiche, osservazioni, controlli – 9. Precede... Vegas –10. Corpuscoli elementari – 11. Termine dialettale dell’insaccato chia-mato “Testa in cassetta” – 15. Tra Set. e Nov. – 17. Ruolo calcistico – 19.Tecnico di Piani Regolatori – 20. Noi le chiamiamo “Lodure” e si attiranocon lo specchietto – 24. Condizioni sociali, caste – 28. Esagerato timore diavvelenamento – 30. L’antagonista del Kgb – 32. Frutto selvatico dellacampagna in lenta estinzione – 33. Sigla che vale per Carabinieri – 35. Nondolci – 37. Scarpata – 38. Un “De” cinematografico – 41. Bisonti della stra-da – 43. Le prime elementari nozioni – 45. Può abbreviare l’ANA nelle ricet-te mediche – 46. Si metteva davanti al nome del re – 48. Nota che precedeil 7 verticale

LAUREEIl giorno 21 marzo u.s. presso

l’Università degli Studi di Torinola giovane Anna Giudice ha con-seguito con ottimi voti la LaureaMagistrale Quinquennale inPsicologia Clinica e di Comunità,sostenendo la seguente Tesi: “Isuicide survivor: una visione cli-nica”. Relatore è stato ilchiar.mo Prof. Franco Freilone.Correlatrice la chiar.ma Prof.saBarbara Fratianni.

L’A.V.A. si unisce alla gioia deigenitori e degli amici ed auguraalla neo dottoressa un futurobrillante così come lo è stato ilcorso degli studi e positive sod-disfazioni professionali.

Il giorno 20 marzo 2013 pressola Facoltà di Architettura dellaUniversità di Genova - Corso diLaurea Magistrale in Architet-tura - si è brillantemente laureatocon la votazione di 110/110 e lodeAndrea Silvestri, discutendo latesi “Permanenza e Impermanen-za in Architettura”; relatoreChiar.mo Prof. Nicola FabrizioBraghieri, correlatore Chiar.moProf. Guglielmo Bilancini.

L’A.V.A. si unisce con le più vi-ve congratulazioni al neoDottore a mamma Nadia e papàAlfredo, al fratello Nicolò, ai non-ni Oscar, Anna, Bruna e alla ziaMarina con l’augurio di un futu-ro ricco di soddisfazioni. Siamotutti orgogliosi di te.

LA MEDICINA AL SERVIZIO DI UNO SPORT SANO E CONSAPEVOLE

A partire da questo mese e fino alla fine dell’an-no scolastico, il Centro Medico AlassioSalute conla Gesco SRL in collaborazione con l’Istituto Com-prensivo Statale di Alassio, nell’ambito del proget-to: Alassio Città Attiva = Sana, promuove una seriedi attività per le classi materne ed elementari dellaScuola Statale di Alassio. Il progetto consistenell’affiancare a ciascuna insegnante un Laureatoin Scienze Motorie durante gli orari di EducazioneMotoria; inoltre sono previsti per ogni classe ap-puntamenti nell’ambito dell’orario scolastico conOdontoiatri, Fisioterapisti, Dietista per attività diinformazione e formazione per ciò che riguarda lerispettive competenze. Per quest’anno si proponequesta iniziativa come Progetto Pilota e, valutati irisultati, esiste già un impegno da parte di tutti gliinteressati a riproporlo per gli anni successivi. Diseguito vi presentiamo un sunto dell’iniziativa.

“VALORIZZAZIONE E POTENZIAMENTODELL’EDUCAZIONE MOTORIA, FISICA E SPOR-TIVA NELLA SCUOLA PRIMARIA CON INCONTRIPER UNA CORRETTA EDUCAZIONE ED INFOR-MAZIONE SANITARIA FINALIZZATA AD UN COR-RETTO STILE DI VITA.”

La Scuola, nell’ambito dei propri compiti istitu-zionali intende sostenere tutte quelle iniziative attea potenziare la pratica motoria e di prevenzionedella salute. La Gesco, gestore degli impiantisportivi del Comune di Alassio, opera in collabora-zione con gli Assessorati alle Politiche Sociali e del-lo Sport, per l’implementazione e la promozionedella pratica fisica-motoria e la prevenzione dellasalute per tutte le fasce d’età. Alassio Salute, è uncentro medico per medici di medicina generale cheda alcuni anni è impegnato sul fronte della preven-zione della salute attraverso l’attività fisica-moto-ria; già partner della Gesco srl con la quale condi-vide l’impegno per l’implementazione del progetto“Città Attive” OMS del Comune di Alassio. Ognunoper i propri compiti e competenze ha deciso di pro-muovere un progetto pluriannuale nell’ambito delpiano cittadino della rete “Città Attive” a sostegnodella pratica motoria di base della scuola primariaed a promozione della salute attraverso la correttaalimentazione e igiene ed educazione posturale.Inoltre al fine di valorizzare e potenziare l’educa-zione motoria, fisica e sportiva nella scuolaPrimaria e di dare attuazione alle IndicazioniNazionali della scuola, intende avviare un pianopluriennale di interventi.

Associato all’USPIUnione Stampa

Periodica Italiana

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EDITORE: A.V.A.TIPOLITOGRAFIA: F.lli StallaViale Martiri della Libertà, 30-40Tel. 0182 50.412/3 - AlbengaTelefax 0182 50.412

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ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975(già R.N.S. n. 9806)LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11

Foto della testata: A.V.A.

«Questo periodico è aperto a tut-ti quanti desiderino collaborarvi aisensi dell’art. 21 della Co-stituzione della Repubblica italia-na che così dispone: “Tutti hannodiritto di manifestare il propriopensiero con la parola, lo scritto eogni mezzo di diffusione”.La pubblicazione degli scritti èsubordinata all’insindacabile giu-dizio della Redazione; in ogni ca-so, non costituisce alcun rappor-to di collaborazione con le testa-te e, quindi, deve intendersi pre-stata a titolo gratuito.Notizie, articoli, fotografie, com-posizioni artistiche e materiali re-dazionali inviati al giornale, anchese non pubblicati, non vengonorestituiti».

SOLUZIONE MARZO 2013

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«L'ALASSINO»10 Sabato 13 Aprile 2013

CISLISMOGli eroici della Classicissima

d’epocaGranfondo Muretto di Alassio MTB

VELACnam Alassio: conslusa

la Settimana Internazionale della Vela d’Altura 2013

Ottimi risultati per l’Under 15femminile nel campionato riser-vato alle nate nel 1998-99. Dopoaver concluso il proprio gironeal secondo posto davanti asquadre del calibro di Vado, Sa-vona e Loano, l’Alassio è statapromossa nella fase Elite tra lequattro squadre che si gioche-ranno il titolo Regionale. Insie-me alla Pallacanestro Alassio ci

saranno le imperiesi del Rivieradi Ponente, la Fulgor Spezia e ilMarola.

Oltre a questo bel risultato disquadra due atlete della Palla-canestro Alassio, Alessia Bor-donaro e Veronica Ardoino,fanno parte del ProgettoAzzurrina che raduna le 22 atle-te del 98-99 più promettenti.Inoltre Veronica è tra le 12 con-

vocate e parteciperà al Trofeodelle Regioni che quest’annoeccezionalmente si svolgerà aGenova dal 27 Marzo all’1Aprile e dove ci saranno i mi-gliori talenti maschili e femmi-nili dell’annata 98. La Liguriafemminile è stata inserita nel gi-rone con Sicilia, Trentino AltoAdige e Umbria. La Liguria ma-schile con Lazio, Veneto eSicilia. Nella selezione femmini-le ci sarà anche, come vice alle-natrice, Laura Ciravegna che vi-vrà un’esperienza molto forma-tiva e utile da poter poi trasfe-rire alle ragazze dell’Alassio.

Anche nelle categorie inferio-ri tante giovani atlete si stannoben comportando nei campio-nati under 13, Esordienti mistiriservato ai e alle 2001-02, Aqui-lotti-Gazzelle 2002-03, Aquilotti–Gazzelle 2003-04 e Scoiattoli-Libellule 2005-06-07.

Chiunque volesse aggiunger-si al gruppo della PallacanestroAlassio Femminile non esiti acontattare l’allenatrice respon-sabile Laura al numero3392737608, Fabio al numero3391383659, inviare una mail [email protected],consultare il sito www.pallacanestroalassio.it e la pagina facebook ufficiale.

Come per la gara dei profes-sionisti mai come quest’annocolpita dal maltempo, anche gli“eroici” hanno dovuto affronta-re nella Alassio Sanremo, se-conda tappa della loro Clas-sicissima, un tempo da lupiche, fondo stradale a parte, haun po’ avvicinato la loro impre-sa a quella dei pionieri che nel

gressi dell’Hotel Garden, conl’autorevole presenza degli exgrandi delle due ruote GianniMotta, Beppe Perletto e BrunoZanoni e dell’ex giudice interna-zionale Ivo Bensa, Andrea Bar-tali ha presentato ad una plateaappassionata il suo libro “GinoBartali mio papà”. Molte le do-mande dei presenti che hanno

1907, con le stesse biciclettediedero vita alla prima MilanoSanremo. A differenza degli an-tenati, per gli eroici moderni,l’onore della diretta TV al loroarrivo a Sanremo.

Fortunatamente, la primatappa sabato 16 da Varazze adAlassio, si è svolta in una gior-nata primaverile e gli “eroici”giunti da Lombardia, Trivene-to, Emilia e persino dallaFrancia, sono stati accolti dopouna passerella per la città, inuna Piazza Partigiani gremitada un pubblico assolutamenteincuriosito alla vista di biciclet-te che, importante ricordarlo,risalgono tutte a prima del1930. Insomma un museo viag-giante con tanto di abbiglia-mento rigorosamente d’epocaa cui il Dr. Silvestri, dirigentecomunale ha dato il benvenutoa nome di tutti gli alassini.

In serata poi, nella sala Con-

potuto così apprendere da fon-te diretta episodi inediti sulla vi-ta del grande Ginettaccio. Hafatto seguito una simpatica ce-na, durante la quale, con la sa-piente regia del trevigianoChristian Cappelletto (uno deifondatori del ciclismo storico),tutti gli “eroici” sono stati pre-miati per la partecipazione.

Molti gli attestati di ringrazia-mento per l’ottima organizza-zione da parte dei partecipanti,partiti con un “arrivederci allaseconda edizione”. Numerosianche i riscontri sui media na-zionali, per cui direi un succes-so sportivo per la GESCO che hacreato e sostenuto la Classicis-sima e un ottimo spot per lacittà. Questo ci incoraggia apensare ad una seconda edizio-ne 2014 aperta ad un numeromaggiore di “eroici” e con par-tenza da Milano.

renato bellia

Oltre 300 i bikers giunti da di-verse parti d’Italia a dispettodei quasi 500 iscritti (qualcunosi è fatto intimorire dalle previ-sioni meteo) schierati sotto ilgonfiabile rosso della AlassioBike, accompagnati da amici eparenti per vivere un week enddi sport nell’incantevole citta-dina ligure.

La gara è partita in perfettoorario: alle 10.00 gli atleti co-minciavano la loro pedalata di-mostrando subito di avere tuttibuon ritmo per affrontare i per-corsi tecnici e spettacolari dicui sono ricche le colline checircondano Alassio.

Dopo 1 ora e 40 minuti circa èAndrea Tiberi a tagliare il tra-guardo per primo, accolto da unnumeroso pubblico festoso e inattesa, per nulla impaurito dallepoco favorevoli condizioni me-teo, che ha atteso l’arrivo deinumerosi atleti, passeggiandosulla bellissima spiaggia diAlassio, facendo shopping nelcaratteristico budello, visitan-do il famoso Muretto e ferman-dosi a sorseggiare un caffè neibar che si affacciano sul mare.

Un successo il grande afflussodi pubblico di questa sesta edi-zione della gran fondo ligure,successo che ha premiato losforzo logistico degli organizza-tori, impegnati prima in una pro-mozione dell’evento innovativae capillare condotta sia a livello

mediatico sia a livello locale do-ve, con il sostegno delle nume-rose strutture alberghiere, sonoriusciti a garantire una ricetti-vità di alto livello con grandesoddisfazione di quanti sono in-tervenuti; e poi nella gestionedei lavori di questi due giorni digare, dove tutto lo staff al com-pleto si è dato da fare per garan-tire a tutti i presenti un evento dialto livello. Piazza Partigiani èstata, fin dal sabato, teatro di di-versi eventi collaterali come laKermesse riservata ai più picci-ni nell’ovale allestito per l’occa-sione, l’arrivo della prima tappadella Varazze-Alassio-Sanremo,corsa con bici storiche da oltre40 temerari in abbigliamentodell’epoca di Coppi e Bartali eaperitivo per tutti la sera dopo ilbriefing tecnico con le squadre.

Un evento quello di Alassioche sarà sicuramente da tenered’occhio per il futuro dato l’ele-vato valore della zona e l’entu-siasmo del comitato organizza-tore Alassio Bike.

Un ringraziamento particola-re agli Alpini di Alassio, prote-zione civile Alassio ed Andora,Comune di Alassio, Polizia Mu-nicipale, commissariato PS, ca-rabinieri di Alassio, Associa-zione Albergatori, gruppo CAI etutti i volontari di “Alassio incornice” che hanno permessolo svolgimento della manifesta-zione.

Domenica 17 marzo si è con-clusa la Settimana Internazio-nale della Vela d’Altura ad Alas-sio, classicissima tra le Regateche si disputano nella Baia delSole e manifestazione conclusi-va del lungo Marzo della Velaalassina. Il Circolo Nautico AlMare sotto l’egida della Federa-zione Italiana Vela, del Comitato1^ Zona, della Marina di Alassioe del Comune di Alassio ha avu-to a che fare con condizioni at-mosferiche incerte che hannoregnato durante l’intero arcodella competizione regalandocomunque emozioni agli equi-paggi partecipanti.

«Grandi giornate di SportQuattro le prove disputate. Du-rante la prima giornata – dichiaraEnnio Pogliano, Presidente delCnam – è stato possibile dispu-tarne, grazie a buone condizionidi vento, due. Non siamo stati co-sì fortunati nei successivi giornidi prove, caratterizzati da tempomolto variabile, con un sabatomolto primaverile dominato dauna lunga attesa dovuta a vento1-2 nodi aumentato poi a suffi-cienza per effettuare una prova euna domenica dai tratti invernalicon termine delle regate alle 14.Sono seguite le premiazioni pres-so la sede del Circolo». «Come inoccasione del Meeting dellaGioventù – aggiunge Pogliano –ha riscosso un graditissimo suc-cesso tra i tanti appassionati l’ag-giornamento in diretta delleRegate sulle pagine facebook etwitter del Cnam Alassio».

Forniamo un sunto delleClassifiche Generali visionabiliper intero sul nostro sito web(http://www.cnamalassio.it/re-gate.aspx):

– nell’arco di queste difficiligiornate conquistano il podiodalla Classe IRC1 alla IRC2 l’equi-paggio della Barca ITA15242 GLSSTELLA; Armatore FAVA STEFA-NO/CAVALIERI GIUSEPPE (Y.C.PARMA) seguiti da 2 ITA149 IRC1 QQ7; armatore MAFFINI/LAZ-ZERINI - HIDROSERVICE SR (C.N.MARINA DI CARRARA) - 3ITA4123 IRC 2 CAPITANI CORAG-GIOSI; armatore FELCINI FEDERI-CO -SANTORO GUIDO (Y.C.CHIAVARI) -4 ITA16224 IRC 2

FIRSTFUN; armatore KARINEPERROUX (Y.C. NICE) - 5 ITA603IRC 2 VITAMIN-A; armatore LA-CORTE ANDREA (Y.C.R.M. PISA)

– dominano le Classi IRC3-4 ivelisti dello Yacht ITA9629 IRC 4ADRENALINA; armatore SANNALUCIANO (L.N.I. SAVONA) -2ITA14599 IRC 3 MANIDA; arma-tore PATRONE ALBERTO DA-MONTE FRANCESCO (C.V. CO-GOLETO) - 3 ITA415 IRC 3 JUSTA JOKE; armatore MARESCAMARCELLO (Y.C.I) - 4 ITA190X35IRC 3 SPIRIT OF NERINA; arma-tore SENA PAOLO (Y.C. MARINADI LOANO) - 5 ITA16191 IRC 4 BA-CIOTTINHO; armatore TADINIGIUSEPPE (Y.C. CHIAVARI)

– per le Classi ORC1 e 2 salgo-no sui gradini del podio gli YachtITA15242 ORC 1 C GLS STELLA;armatore FAVA STEFANO / CA-VALIERI GIUSEPPE (Y.C. PAR-MA) - 2 ITA4123 ORC 2 C CAPI-TANI CORAGGIOSI; armatoreFELCINI FEDERICOSANTOROGUIDO (Y.C. CHIAVARI) - 3ITA603 ORC 2 C VITAMIN-A; ar-matore LACORTE ANDREA(Y.C.R.M. PISA) -4 ITA40091 ORC1 R REBISSU; armatore BODINOGUGLIELMO (Y.C. SANREMO) -5ITA16224 ORC 2 C FIRSTFUN; ar-matore KARINE PERROUX (Y.C.NICE)

– nelle Classi ORC3 e 4 abbia-mo gli atleti di ITA14599 ORC 3 CMANIDA; armatore PATRONEALBERTO/DAMONTE FRANCE-SCO (C.V. COGOLETO) - 2ITA9629 ORC 4 R ADRENALINASANNA LUCIANO (L.N.I. SAVO-NA) – 3 ITA190X35 ORC 3 C SPI-RIT OF NERINA; armature SENAPAOLO (Y.C. MARINO DI LOA-NO) – 4 ITA16191 ORC 4 C BA-CIOTTINHO; armatore TADINIGIUSEPPE (Y.C. CHIAVARI) – 5ITA12808 ORC 3 C BRANCALEO-NE; armatore CASANOVA CIRO(C.N. DEL FINALE).

La Città di Alassio grazie a que-sta manifestazione e ai tantieventi sportivi previsti in questoweek-end (Granfondo Murettodi Alassio MTB e passaggio dellaMilano-Sanremo) si è conferma-ta tra le mete predilette delloSport.

Luca Russo (Cnam Alassio)

Domenica 17 marzo è andata di scena la seconda prova della Coppa Liguria di MTB

BASKET

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Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.Che fare?

Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore

dell’A.I.R.C.Recuperi spazio, procuri piacere ad altri

e aiuti la ricerca sul cancro.Associazione Volontari Baia del Sole

Sabato 13 Aprile 2013 «L'ALASSINO» 11

LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI

LIBRI-VHS-CDNO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE

ANNIVERSARI

DOMENICA 12 APRILE 1945Con l’avvicinarsi del 25 Aprile desidero condividere una poesia di Umberto Gagliolo, M.llo Magg. dei carabinieri, ex par-tigiano, scritta per descrivere le tristi vicende vissute nei paesi del nostro entroterra (San Damiano - Stellanello - Testico)negli ultimi mesi del 2° conflitto mondiale.

Caterina RossiI fatti cui si accenna qui di seguito si svolsero tra il 1944 e la primavera del 1945.Lo scrivente - zio della protagonista del racconto - allora brigadiere dei CC. rifugiatosi al Paesello per non aderire allaRepubblica di Salò, espone fedelmente il succedersi degli avvenimenti senza attingere a fonti estranee, ma rovistandonel bagaglio dei ricordi accumulati nell’arco della travagliata vicenda, senza nulla aggiungere se non qualche coloritaimmagine per rendere più appetibile il racconto.

Lettori miei scusatemise rievoco in sordina, la burrascosa infanzia di Rossi Caterina.

La cautela è legittima perché un timor mi assale, che una storia del generepossa apparir banale.

Ma vedrete; se snocciolola trama del racconto,neppur l’Agatha Cristiepuò reggere il confronto.

In ore assai drammatiche Catia sbocciò alla vita, anche se la sua nascitafu, certo, assai gradita.

Ma fu bizzarra, improvvida la scelta del momento. Nacque nel pieno svolgersi di un gran rastrellamento.

Colonne interminabili, fitte, imponenti schieredi tedeschi, di militidelle brigate nere.

Lungo le valli impervie,sui ridenti pianori sinistre crepitavano l’armi degli invasori.

Per cui tutti fuggivano mentre Ella era in arrivo:e chi c’era ad attenderla?Sua mamma ed io che scrivo.

Babbo che un po’ l’arteficefu di cotanto guaio

quel dì fu irreperibile:restò bloccato a Caio. *

Neonata poté avere eletta compagnia; per balia un brigadiere, per medico una spia.

Per dovere di cronaca,or si dovrà parlaredi questo dannatissimouomo di malaffare.

Un tedesco nevrotico, dai modi assai villani; un nazista infiltratosinei ranghi partigiani.

Si spacciava per medico, acceso antinazistae i partigiani ingenuil’arruolarono a vista.

Con fare ambiguo e subdoloda zero zero sette, curava i mali in generecon erbe e con pastette.

Su tutto, a grandi e piccoli,notizie egli chiedeva,e si sedeva a tavola,e mangiava e beveva.

Alle domande postegli, quel ceffo da mannaiaper inteso non davasi: menava il can per l’aia.

Sul conto di quel “medico”non tutto combaciava,ma i tempi eran tristissimi,la guerra continuava.

Fu così che credendoloesperto in medicina,un giorno, ahimè, gli diederoin cura Caterina.

Ma Catia, per quel “medico”sentiva repulsione, in lui vedeva il diavolo,un orco, uno scimmione.

Per reazione spontaneaalla sua sorte ingrataall’apparir del “medico” piangeva disperata.

Con strilli acuti e gemitirespingeva con orrore gl’intrugli stomachevolidel fasullo “dottore”.

Notando nella Piccolatanto astio e ribellioneMamma pensò: “sto medicoè un fior di mascalzone”.

Poiché i dubbi addensavansisulla sua identitàdisse in gergo strettissimo:“A mi in megu u nu mao pà”.

Egli la udì. Ebbe un tremitosbiancò, restò interdetto.Figlio di malafemmina! Capiva anche il dialetto.

Quei che ospitato avevanoquel losco masnadiere,eran segnati in codicesulle sue liste nere.

Ed or l’amaro epilogo

per chi non lo sapesse:quel mostro irruppe a Testicoguidando le “esse esse”.

Molti indifesi Villiciin chiesa radunati,furon seviziati in pubblico e vilmente massacrati. **

E là su quella macabra,satanica bravata, lasciò il marchio d’infamia:fece una sghignazzata...

Poi avvenne il miracolo.Il conflitto cessò.Andò fuggiasco il tanghero, l’incubo dileguò.

Ma Catia, della storia, è il fulcro, è l’eroina,che il mostro osò combatterecon l’esile vocina.

Finché tremante e pavidoil mostro se ne andò,e in casa della Piccolala gioia ritornò.

Pur se il racconto terminacon final di maniera, questa non è una favola,ma una vicenda vera.

Umberto Gagliolo

* Caio: fraz. San. Damiano** Fucilazione di 27 uomini alPasso del Ginestro Domenica12 Aprile 1945

Ricordiamo Adele Calise: il mari-to Umberto, i figli, i nipoti e tuttiquelli che hanno avuto la fortuna diconoscerla la ricordano come unapersona che si è sempre prestataper i problemi altrui, nonostante isuoi fossero numerosi; assidua la-voratrice, ha vissuto una vita fanta-stica, piena di gioie che tutti noi gliabbiamo dedicato per ricambiareciò che lei ci trasmetteva.

Pensiamo dal profondo del no-stro cuore che nel mondo ci sia bi-sogno di molte persone come Adele,soprattutto di questi tempi.

Adele porta con sé tantissimi se-greti, era una donna che ascoltavamolto e incoraggiava chiunque si ri-volgesse a lei.

Speriamo che queste poche righepossano farvi immaginare chi eraAdele, potremmo prolungarci anco-ra per molto, ma da queste poche ri-ghe potrebbe nascere un raccontodi una grande persona che, pur con-sapevole della sua grave malattia, èstata forte fino all’ ultimo e ha vissu-to una vita felice.

“Come una stella cadente, che haattraversato la stanza...

Cosi veloce, cosi lontana... te nesei andata troppo presto.” (cit.)

Ciao Adele, Ciao Mamma, CiaoNonna, Ciao Zia, Ciao sorella....

L’A.V.A. porge a tutti i famigliari lepiù sentite condoglianze.

ADELE CALISE ANNA BIANCHI IN SINIGAGLIA

Martedì 19 marzo, all’età di 93 an-ni, è venuta a mancare Anna Bianchiin Sinigaglia.

La sua Famiglia era Sacra e vivevaper essa. Di animo buono, aveva unsorriso sempre per tutti, paziente,di carattere mite, ma determinata.

L’Associazione Vecchia Alassio siunisce al dolore del marito Serafino,del figlio Luigi e della nipoteVeronica, di tutti i famigliari, amici equanti l’hanno conosciuta e volutobene.

GIORGIO QUINTAVALLE

26 APRILE 2013

A un anno dalla scomparsa, ri-cordiamo Giorgio Quintavalle eil suo sorriso.

ANNA TESTA IN FRANCHINELLI30/3/2010 - 30/3/2013

Malgrado il trascorrere deltempo, il marito Silvano la ricor-da, a parenti, amici e conoscen-ti, sempre con immutato affetto.

GIUSEPPE RATTENNICi ha lasciato l’Ing. Giuseppe

Rattenni, che da anni ormai lottavacontro una malattia, che non ha vied’uscita. Ricordiamo con commo-zione la sua simpatia, il suo sorrisosempre pronto, la sua infaticabileprofessionalità nella gestione deicondomini. Era puntuale nel suo im-pegno presso lo studio di ViaLeonardo Da Vinci e lo abbiamo sa-lutato cordialmente molte volte perle vie cittadine mentre esaminavacon gli inquilini i problemi degli edi-fici a lui affidati.

L’A.V.A. è vicina al dolore dei fa-migliari per la perdita di una perso-na stimata e importante.

BARBERO Carla anni 64BEE Livia in Caneto anni 86BIANCHI Anna in Sinigaglia anni 93BRIOZZO Benito anni 86CACCIAMANI Maria Luisa

in Schivo anni 76CALÒ Lucia ved. Calò anni 78DANESE Gaetano

“Ninuccio” anni 73

DEL PERO Dario anni 87LEVA Renato anni 87LUONI Rosa in Boero “Jet” anni 85MOLA Danilo anni 57NEGRO Celeste anni 84OLIVERO Silvana

ved. Marengo “Chef”anni 70PELLEGRINO Bartolomeo

“Berto” anni 70

LUTTI CITTADINIA cura dell’Assoc.Vecchia Alassio

MARZO 2013

L’A.V.A., per mezzo del suo giornale “L’Alassino”, esprime le più sen-tite condoglianze a tutti i famigliari.

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AUGURI NONNA EMMA…sono solo 102

Grandi festeggiamenti inCasa Invernizzi per il com-pleanno di nonna Emma Ba-silio Invernizzi, che il 10 Mar-zo u.sc. ha festeggiato, attor-niata dall’affetto di tutti i suoicari, e dei numerosi amici, iltraguardo dei 102 anni.

L’Associazione VecchiaAlassio è lieta di dare questanotizia e augura alla Nonninadi proseguire serenamentesu questa strada.

Venerdì 22 marzo u.s. nellaParrocchia dell’Immacolata delBorgo Coscia, su iniziativadell’Associazione Amici delBorgo Coscia e Passo si è svoltala recita della Passione e Mortedi Gesù su testo poetico italianoscritto da Tommaso Schivo. Ilmedesimo autore aveva inaugu-rato la tradizione delle “recite”nel 1982 con la Passione in dia-letto alassino, opera di grandesuccesso che aveva spinto altrinoti poeti alassini a scrivere nel-la lingua dei nostri padri. Ed era-no state recitate le Passioniscritte da Bruno Pezzuolo,Gianni Croce, Franco Gallea eAntonio Boscione che erano sta-te presentate in molte chiesedella Liguria Occidentale.

Quest’anno, per raggiungere unpubblico più vasto e digiuno diconoscenze dialettali, è stata ap-

punto rappresentata la Passionescritta da Schivo in italiano, unarielaborazione della sua primaopera in vernacolo. Gli interpretisono stati: Manuela Peracchi,Giovanni Peracchi, AntonioRolandi Ricci, Ennio Pogliano,Nello Simoncini, Sara Geloso,Giorgio Foresti, Beppe Invernizzi,Gianni Caviglia, Pino Capriati,Luisella Roatis. La regia era diAugusto Soldi. Ha presentatoAndrea Gallea. La recita è stata ac-compagnata dai canti religiosieseguiti egregiamente dallaCorale di San Francesco, direttada Fra Remo Lupi. All’organoGiorgio Piovano. Si ringraziano dicuore i Frati Cappuccini del BorgoCoscia che fin dalla prima edizio-ne del 1982 hanno sempre colla-borato attivamente alla manife-stazione.

L. C.

«L'ALASSINO»12 Sabato 13 Aprile 2013

Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano uni-camente la responsabilità dei rispettivi Autori.La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o menogli articoli che le pervengono e di apportare correzioni etagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun ma-noscritto si restituisce.

Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazioneentro il 25 di ogni mese per la pubblicazione ne

«L’Alassino» del mese successivo.A.V.A.

I meteorologi dicono: “1° giorno di marzo,inizia la primavera”; gli astronomi dicono: “al-le ore 11,02 del giorno 20 marzo, inizia la pri-

mavera”. Perché?Alle ore 11,02 del 20 marzo il sole era allo zenit sull’Equatore; il

circolo di illuminazione toccava i due poli: al polo Nord per sorge-re e al polo Sud per tramontare; dovunque il sole sorgeva a Est etramontava a Ovest: era l’equinozio primaverile.

I giorni quindi si prolungavano in modo evidente. Le serate so-no poi diventate..... interminabili con l’avvio dell’orario estivo, fis-sato sempre con l’ultima settimana di marzo (terminerà con l’ulti-ma settimana di Ottobre).

Ma c’é ancora un particolare per questo “ Marzo 2013”: la piog-gia! Vero record! 227,8 millimetri di pioggia, valore mai registratopartendo almeno dal 1974. Se pensiamo che marzo 1997 ha regi-strato 0,0 mm. di pioggia! I giorni considerati sereni sono 10; ugua-le il numero dei giorni coperti; 11 i giorni registrati come “misti”

I 227,8 mm di pioggia sono così distribuiti:116,00 mm per la prima decade; 38,6 mm nella seconda; 73,2

mm nella terza decade. I giorni interessati da pioggia nelle 24 oresono 17.

Sorge quindi una domanda: “Quando ha avuto inizio questa pri-mavera 2013?” lasciamo agli astronomi e ai meteorologi il rischiodi una risposta.

Vediamo ora le altre sintesi.Pressione media: 751,3 mmHg; le medie decadali sono 755,1

mmHg nella prima 748,3 mmHg nella seconda; 750,4 nell’ultima. Indata 14 alle ore 16 la più profonda depressione del mese con 740,8mmHg.

Umidità media: 56%; i valori medi nelle tre decadi: 60%; 47%;60%.

Temperatura media mensile: 12,2 °C. La temperatura medianelle tre decadi: 12,6 °C nella prima; 11,5 °C nella seconda; il gior-no più fresco di tutto il mese è in data 18 con la media di 8,3 °C e laminima assoluta con +4,0 °C alle ore 5; nella terza decade si risalea 12,5 °C di media.

Eliofania totale: 131,8 ore di limpido sole con una media gior-naliera di 4,3 ore.

Possiamo affermare che il valore è fra i più bassi se messo aconfronto con le ore di sole del 1997 (282,7 ore), del 2012 (222,0ore); si salva un poco se confrontato con marzo 1981 (109,3 oredi sole!).

Che dire allora di questo Marzo 2013?Ha messo in crisi anche la primavera!Forse un tentativo di allinearsi con tutte le realtà di questo mon-

do che sembra annaspare in un groviglio di crisi di tutti i generi.Ma come sempre la Natura , se rispettata, ci apre un sentiero che

fa dimenticare ogni incertezza.

Il Direttore dell’OsservatorioProf. Don Natale Tedoldi

MeteorologiaAlassinaa cura dell’Osservatorio Don Bosco

MARZO 2013

La passione di Gesù al Borgo Coscia

I Fiori di Bacha cura di Caterina Maggi BFRP

Carissimi Amici, questa volta non vedete fiori nella nostra rubrica,ma alcune note della mia insegnante Agnese Cattoretti che parten-do dall’osservazione del lavoro di un fotografo importante ci aiutaa riflettere sulle parole del Dottor Bach che sono scritte in corsivoe in colore.Quello che sembra un gioco per gli occhi può diventare una inte-ressante riflessione… proviamo:

Ovunque voi siate

“La vita è come una giornata di scuola” E.B.Il fotografo newyorkese Michael Somoroff fa un intervento artisti-co sulle foto di Auguste Sander: cancella i soggetti fotografati. Li fasvanire.Restano solo le cose, gli ambienti, lo sfondo.

“Non ti è mai venutoin mente che Dio ti ab-bia dato un’individua-lità? Eppure certamen-te lo ha fatto. Egli ti hadato una tua persona-lità, un tesoro da esse-re custodito come iltuo vero te stesso. Egliti ha donato una vitada condurre, che tu esolo tu dovresti con-durre; Egli ti ha datoun lavoro da eseguire

che tu e solo tu puoi fare; Egli ha posto in questo mondo te, un esseredivino, un figlio di se stesso, per imparare come diventare perfetti, peracquistare tutta la conoscenza possibile, per crescere gentile e bene-volo, e per essere d’aiuto agli altri.” E.B.

Ora vorrei proporvi un esperimento.Prendete una foto in cui ci siete anche voi, va bene una qualsiasi, re-cente o molto vecchia.Immaginate di cancellarvi, di sparire: se siete appoggiati ad unosteccato con dietro una magnifica collina, l’immagine si sfocherà evoi scomparirete fino a che vedrete, nitidamente, solo il panoramae, se ci sono, le altre persone intorno.Restate con quella sensazione e cercate di percepire cosa-dove-co-me siete e vi sentite, adesso. Forse vi parrà di essere una goccia, unastella veloce che sfreccia nell’universo, un grosso granello di sab-bia sotto la lente di un microscopio, un brandello di nuvola, un aran-cio succoso che dondola sul ramo a cui è attaccato, o altro.Ovunque voi siate percepite l’assenza di tempo e di spazio, e fer-matevi un po’ in questo limbo. Poi cercate di ritrovare in voi, dadentro, la scintilla del buonumore. Da qualche parte c’è.

“Bisogna mantenere il nostro buonumore, rifiutare di lasciarci abbat-tere dal dubbio e dalla depressione, i quali, ricordiamolo sempre, nonfanno parte di noi in quanto l’Anima non conosce che gioia e felicità.”“Qualunque sia la nostra posizione, sia che siamo operai in una cittàbrulicante di vita, sia pastore isolato nelle montagne, sforziamoci ditrasformare in interesse la monotonia, il dovere insipido in una gioio-sa occasione di esperienza e la vita di tutti i giorni in un intenso stu-dio dell’Umanità delle leggi fondamentali dell’Universo.”“Un altro grande fattore di successo è amare la vita, non considerarel’esistenza solo come un dovere da sopportare quanto più possibile,ma trovare una gioia reale nell’avventura del nostro viaggio in questomondo. Una delle più grandi tragedie del materialismo è forsela noia e la perdita della vera felicità interiore.”E.B.

Eh, si…profondi pensieri,che la nostra fretta quotidia-na non permette facilmente,ma che nella Semplicità,possono aiutarci a trovare lacoscienza del valore infinitodi ogni istante della vita, e ri-scoprire la vera felicità inte-riore.Amici, vi lascio con l’augurioche questa Pasqua appena

iniziata, possa essere per noi un passaggio, l’inizio di una persona-le trasformazione verso la piena consapevolezza nella nostra vita.

E, come sempre, BUON VENTO!

NOZZE DI DIAMANTI

Il 18 aprile hanno raggiunto l’invidiabile traguardo delle nozze di diamanteMaria e Vincenzo Moirano; lui, (Enzo) nostro concittadino e socio, lei roma-na e alassina di adozione. I due sposi hanno festeggiato a Roma il felice anni-versario in compagnia del figlio Gianni, di Francesca col marito GiampaoloGiulietti e il figlio Fabrizio. Ai festeggiati giungano i migliori auguri da parte an-che dell’Associazione Vecchia Alassio e del nostro “Alassino”.