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Stiamo allestendo la biblioteca dell’Enpam. Abbiamo lo spazio e la possibilità di “ospitare” centinaia di volumi. Ci occorrono, però, i libri. Chiediamo perciò ai colleghi di inviarceli. Naturalmente testi scientifici oppure riguardanti problemi previdenziali. Non disdegneremo i libri d’arte e di cultura generale. Se ogni medico “regalasse” un volume potremmo allestire una... biblioteca nazionale!! Il iornale della revidenza dei edici e degli dontoiatri ENPAM Mensile - ANNO V N° 2 del 28/02/2003 - Sped. abb. post. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Rovigo (Italy) Taxe perçue - Tassa riscossa - Prezzo e 0,34 Fondato da Eolo Parodi ENPAM www.enpam.it www.enpam.it Intesa fra le Regioni italiane sul trattamento previdenziale dei medici specialisti esterni, gli ex convenzionati oggi accreditati provvisoriamente presso il Servizio Sanitario Nazionale. È stata sottoscritta il 6 febbraio a Roma dal presidente della Conferenza Enzo Ghigo e dal prof. Eolo PARODI presidente dell’Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Medici (E.N.P.A.M.). La soluzione della vertenza, che sana moltissime situazioni irregolari, molte delle quali sfocia- te anche in contenziosi giudiziari fra medici, Asl e Aziende Sanitarie Italiane, è frutto di un lungo lavoro, di trattative e di coordinamento degli assessori alla sanità italiani. Grazie all’accordo firmato, le aziende sanitarie regionali che avevano sospeso il pagamento delle quote previdenziali ai medici specialisti gli riconosceranno i contributi pregressi non ver- sati e adegueranno gli attuali oneri contributivi. Pubblichiamo di seguito il testo dell’importante accordo. PREMESSO CHE: - Il settore di attività dei medici specialisti “ex- convenzionati esterni” era disciplinato dagli Accordi collettivi nazio- nali stipulati ai sensi del- l’articolo 48 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, istitutiva del Servi- zio Sanitario Nazionale. Tali accordi, conforme- mente a quanto previsto dal comma 12 del sud- detto articolo, prevede- vano “la determinazione della misura dei contri- buti previdenziali e le modalità del loro versa- mento a favore” del Fon- do di previdenza degli specialisti esterni gestito dall’ENPAM; - gli ultimi accordi collet- tivi nazionali per la spe- cialistica esterna sono quelli resi esecutivi con il DPR 23 marzo 1988, n. 119 per la branca a visita e con il DPR 23 marzo 1988, n. 120 per quella a prestazione; - il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, al comma 7 dell’articolo 8, diede mandato alle Regio- ni ed alle AA.SS.LL. di adottare “i provvedimen- ti necessari per l’instau- razione dei nuovi rappor- ti fondati sul criterio del- l’accreditamento”, desti- (segue a pag. 2) 13ª MENSILITÀ SULLE PENSIONI Cari Colleghi, nel mese di gennaio ho ricevuto alcune missive in cui si proponeva il riconoscimento della tredicesima mensi- lità sulle pensioni ENPAM. A tal proposito, ritengo opportuno precisare che l’at- tuale sistema di calcolo delle pensioni della Fondazione - come del resto quelli in vigore presso la quasi totalità degli Enti previdenziali pubblici e privati - prevede la determinazione dell’importo del trattamento maturato su base annua; tale importo è successivamente frazio- nato per il numero dei ratei da erogare. L’eventuale istituzione della tredicesima mensilità comporterebbe pertanto la suddivisione dello stesso importo per 13 ratei, anziché per 12, ma l’erogazione globale annua resterebbe assolutamente invariata. La tredicesima mensilità, infatti, non costituisce una quota di pensione da aggiungere al trattamento base ma semplicemente una diversa scansione temporale nel pagamento dell’importo complessivo, da erogare nel corso dell’anno. Cordiali saluti. Eolo Parodi ENPAM E INARCASSA SONO GLI ESPERTI EUROPEI SUL CONTROLLO DEL RISCHIO S ono stati due rappresentanti di fondi pensione Italiani i relatori sul tema della “misurazione e controllo del rischio” alla settima edizione del prestigioso convegno Eu- ropeo organizzato dalla rivista Inglese Istitutional Investment tenutosi all’Hotel Excelsior a Roma dal 3 al 5 Febbraio. Di fronte agli oltre settanta dirigenti e ammini- stratori dei più grossi fondi pensione Europei (ABP, Basf, Belgacom, BP, Nestle, Nokia, Pepsico, Philips, Ferrovie Inglesi, Siemens, IFAD, Industria Danese, Inge- gneri Danesi, Imprese Svedesi, Metalmeccanici Tedeschi, Senato Francese, Metalmeccanici Danesi, Cittadini di Berna, Farmacisti Olandesi, Universitari Inglesi, Fondi Pensione Riuniti Islandesi solo per citarne alcuni), il direttore Finanza della Cassa degli Ingegneri e Architetti Italiani (INARCASSA) Dott. Paolo Tosi e un rappresentan- te della Cassa dei Medici (ENPAM) Ing. Andrea Pederzolli hanno esposto la loro metodologia di individuazione, misurazione e controllo dei rischi e dei gestori. L’idea che il controllo del rischio sia diventato in questi ultimi anni indispensabile per la buona gestione di un fondo pensione è stata confermata dalle numerose presenze e dalle numerose domande, alcuni dirigenti di fondi pensione Europei si sono addirittura definiti gestori di rischio e non gestori di capitali. Facendo del controllo del ri- schio una priorità si inverte di fatto il processo di allocazione delle risorse, non si valuta più ogni singolo investimento solo per il suo rendimento ma si tiene conto del suo rischio e dell’impatto sul rischio dell’intero portafoglio. Paradossalmente anche se un investimento ha un buon rendimento, se va’ a incrementare una classe di rischio già troppo “piena” non è consigliabile. I relatori hanno concluso concordando che il rischio è come un virus, cambia continuamente, l’unico modo per tenerlo sotto controllo è essere sempre all’avan- guardia nella scelta delle metodologie, nei modelli utilizzati e nella continuità del monitoraggio. Alle pagine 4 e 5 pubblichiamo l’elenco dei Presidenti degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri eletti nel corso dell’ultima consultazione. A tutti questi colleghi le congratulazioni e gli auguri de “Il Giornale della Previdenza”. CONVENZIONA TI ESTERNI: ACCORDO CON LE REGIONI S OTTOSCRITTO A R OMA DA E NZO G HIGO ED E OLO P ARODI

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  • Stiamo allestendo la biblioteca dell’Enpam.Abbiamo lo spazio e lapossibilità di “ospitare”centinaia di volumi.Ci occorrono, però, ilibri. Chiediamoperciò ai colleghi di inviarceli.Naturalmente testiscientifici oppureriguardanti problemiprevidenziali.Non disdegneremo i libri d’arte e dicultura generale.Se ogni medico “regalasse” un volumepotremmo allestire una... biblioteca nazionale!!

    Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri ENPAM

    Mensile - ANNO V N° 2 del 28/02/2003 - Sped. abb. post. 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Rovigo (Italy) Taxe perçue - Tassa riscossa - Prezzo e 0,34

    Fondato da Eolo ParodiENPAM

    www.enpam.it www.enpam.it

    Intesa fra le Regioni italiane sul trattamento previdenziale dei medici specialisti esterni, gli exconvenzionati oggi accreditati provvisoriamente presso il Servizio Sanitario Nazionale.È stata sottoscritta il 6 febbraio a Roma dal presidente della Conferenza Enzo Ghigo e dal prof.Eolo PARODI presidente dell’Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Medici (E.N.P.A.M.).La soluzione della vertenza, che sana moltissime situazioni irregolari, molte delle quali sfocia-te anche in contenziosi giudiziari fra medici, Asl e Aziende Sanitarie Italiane, è frutto di unlungo lavoro, di trattative e di coordinamento degli assessori alla sanità italiani.Grazie all’accordo firmato, le aziende sanitarie regionali che avevano sospeso il pagamentodelle quote previdenziali ai medici specialisti gli riconosceranno i contributi pregressi non ver-sati e adegueranno gli attuali oneri contributivi.

    Pubblichiamo di seguito il testo dell’importante accordo.

    PREMESSO CHE:

    - Il settore di attività deimedici specialisti “ex-convenzionati esterni”era disciplinato dagliAccordi collettivi nazio-nali stipulati ai sensi del-l’articolo 48 della legge23 dicembre 1978, n.833, istitutiva del Servi-

    zio Sanitario Nazionale.Tali accordi, conforme-mente a quanto previstodal comma 12 del sud-detto articolo, prevede-vano “la determinazionedella misura dei contri-buti previdenziali e lemodalità del loro versa-mento a favore” del Fon-do di previdenza degli

    specialisti esterni gestitodall’ENPAM;- gli ultimi accordi collet-tivi nazionali per la spe-cialistica esterna sonoquelli resi esecutivi con ilDPR 23 marzo 1988, n.119 per la branca a visitae con il DPR 23 marzo1988, n. 120 per quella aprestazione;

    - il decreto legislativo 30dicembre 1992, n. 502, alcomma 7 dell’articolo 8,diede mandato alle Regio-ni ed alle AA.SS.LL. diadottare “i provvedimen-ti necessari per l’instau-razione dei nuovi rappor-ti fondati sul criterio del-l’accreditamento”, desti-

    (segue a pag. 2)

    13ª MENSILITÀ SULLE PENSIONI

    Cari Colleghi,nel mese di gennaio ho ricevuto alcune missive in cui siproponeva il riconoscimento della tredicesima mensi-lità sulle pensioni ENPAM.A tal proposito, ritengo opportuno precisare che l’at-tuale sistema di calcolo delle pensioni della Fondazione- come del resto quelli in vigore presso la quasi totalitàdegli Enti previdenziali pubblici e privati - prevede ladeterminazione dell’importo del trattamento maturatosu base annua; tale importo è successivamente frazio-nato per il numero dei ratei da erogare.L’eventuale istituzione della tredicesima mensilitàcomporterebbe pertanto la suddivisione dello stessoimporto per 13 ratei, anziché per 12, ma l’erogazioneglobale annua resterebbe assolutamente invariata.La tredicesima mensilità, infatti, non costituisce unaquota di pensione da aggiungere al trattamento basema semplicemente una diversa scansione temporalenel pagamento dell’importo complessivo, da erogarenel corso dell’anno.Cordiali saluti.

    Eolo Parodi

    ENPAM E INARCASSA SONO GLI ESPERTI EUROPEI SUL CONTROLLO DEL RISCHIO

    Sono stati due rappresentanti di fondi pensione Italiani i relatori sul tema della “misurazione e controllo del rischio” alla settima edizione del prestigioso convegno Eu-ropeo organizzato dalla rivista Inglese Istitutional Investment tenutosi all’Hotel Excelsior a Roma dal 3 al 5 Febbraio. Di fronte agli oltre settanta dirigenti e ammini-stratori dei più grossi fondi pensione Europei (ABP, Basf, Belgacom, BP, Nestle, Nokia, Pepsico, Philips, Ferrovie Inglesi, Siemens, IFAD, Industria Danese, Inge-gneri Danesi, Imprese Svedesi, Metalmeccanici Tedeschi, Senato Francese, Metalmeccanici Danesi, Cittadini di Berna, Farmacisti Olandesi, Universitari Inglesi, FondiPensione Riuniti Islandesi solo per citarne alcuni), il direttore Finanza della Cassa degli Ingegneri e Architetti Italiani (INARCASSA) Dott. Paolo Tosi e un rappresentan-te della Cassa dei Medici (ENPAM) Ing. Andrea Pederzolli hanno esposto la loro metodologia di individuazione, misurazione e controllo dei rischi e dei gestori.L’idea che il controllo del rischio sia diventato in questi ultimi anni indispensabile per la buona gestione di un fondo pensione è stata confermata dalle numerose presenzee dalle numerose domande, alcuni dirigenti di fondi pensione Europei si sono addirittura definiti gestori di rischio e non gestori di capitali. Facendo del controllo del ri-schio una priorità si inverte di fatto il processo di allocazione delle risorse, non si valuta più ogni singolo investimento solo per il suo rendimento ma si tiene conto del suorischio e dell’impatto sul rischio dell’intero portafoglio. Paradossalmente anche se un investimento ha un buon rendimento, se va’ a incrementare una classe di rischiogià troppo “piena” non è consigliabile.I relatori hanno concluso concordando che il rischio è come un virus, cambia continuamente, l’unico modo per tenerlo sotto controllo è essere sempre all’avan-guardia nella scelta delle metodologie, nei modelli utilizzati e nella continuità del monitoraggio.

    Alle pagine 4 e 5

    pubblichiamo l’elenco

    dei Presidenti degli Ordini

    dei Medici e degli Odontoiatri

    eletti nel corso

    dell’ultima consultazione.

    A tutti questi colleghi

    le congratulazioni e gli auguri

    de “Il Giornale della

    Previdenza”.

    C O N V E N Z I O N A T I E S T E R N I :A C C O R D O C O N L E R E G I O N I

    S O T T O S C R I T T O A R O M A D A E N Z O G H I G O E D E O L O PA R O D I

  • 2 Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

    Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

    Registrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio 1999

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    mensile - anno V - n. 2 del 28/02/2003 - copie 392.000

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    CO N G R E S S I

    C O N V E N Z I O N A T I E S T E R N I :A C C O R D O C O N L E R E G I O N I (segue dalla Iª pag.)nati a sostituire le pree-sistenti convenzioni;- l’introduzione del siste-ma di accreditamento,fissa - per il sistema pub-blico e privato - stan-dard minimi di riferi-mento strutturali, tecno-logici ed organizzativi eprevede la remunerazio-ne a tariffa;- la prolungata fase ditransizione dal sistemadi convenzionamento aquello dell’accredita-mento ha determinatonotevoli incertezze appli-cative in ambito previ-denziale in particolareper quanto attiene l’a-

    altri professionisti di cuiall’articolo 8”; tale con-ferma, peraltro, nondecade di fronte all’in-terpretazione delleRegioni e delle AziendeSanitarie che hannosospeso i versamenti rite-nendo che gli obblighicontributivi permanganosolo a favore dei medicidi medicina generale edei pediatri di liberascelta; tale interpreta-zione non corrispondealla lettura del combina-to disposto dell’art. 15nonies 4° comma del 502(“restano confermati gliobblighi contributivi

    A PARTIRE DAL RATEO DI MARZO

    Aumento pensioni per indice ISTAT

    Come avvenuto loscorso anno, ancheper il 2003, in occa-sione della liquidazionedei ratei del mese di mar-zo, è stata effettuata l'in-dicizzazione degli importidelle pensioni in godimen-to al 31 dicembre delloscorso anno.I Regolamenti dei Fondi,in effetti, prevedono chetutte le pensioni ordinarie,di invalidità ed a supersti-ti sono soggette a rivaluta-zione annuale nella misu-ra del 75% dell'incremen-to percentuale fatto regi-strare nell'anno preceden-te dal numero indice dei"prezzi al consumo per lefamiglie di operai edimpiegati" elaborato dal-l'Istat.La rivalutazione decorre apartire dal 1° gennaio diciascun anno. Tuttavia, acausa del pagamento men-sile anticipato dei tratta-menti introdotto dal mag-gio del 2000 su pressanterichiesta dei pensionati,non è possibile procederealla rivalutazione già dalprimo mese dell'anno, per-ché l'Istat comunica il datonecessario negli ultimigiorni di gennaio, quandosono già stati dispostianche i pagamenti dellamensilità di febbraio.A partire dal rateo dimarzo le pensioni dei Fon-di sono state quindi mag-giorate dell'1,82%, cioè

    del 75% dell'indice Istat2002, pari al 2,43%. Conil rateo di marzo sono sta-ti pagati anche gli arretra-ti relativi ai mesi di gen-naio e di febbraio.Sempre a marzo è stataanche effettuata la tratte-nuta delle prime tre rate(rispetto ad un totale di 11rate) delle addizionaliregionali e comunali, que-ste ultime per i soli resi-denti nei comuni che han-no deliberato l'istituzionedi tale prelievo.È opportuno ricordareche, in attesa degli accor-di per rendere effettivo ilfederalismo fiscale, l'art. 3della Legge 289/2002 (leg-ge finanziaria 2003) hasospeso tutti gli aumentidelle addizionali che sianostati deliberati successiva-mente al 29 settembre2002. Già prima di talescadenza, comunque, mol-te Regioni e molti comuniavevano adottato deliberedi aumento o di istituzionedi tali imposte, delibereche rimangono quindivalide.È utile infine precisareche alcune Regioni (Lom-bardia, Marche, Piemon-te, Puglia, Umbria, Vene-to) non applicano più perl'addizionale regionale l'a-liquota unica dello0,90%, ma hanno intro-dotto aliquote differen-ziate per scaglioni di red-dito.

    in via forfettaria, dalversamento di una quotacapitaria per ogni assi-stito in carico, mentreper gli specialisti è carat-terizzata da una tariffa).- in seguito alle reiteraterichieste, da parte del-l’ENPAM, di chiarimen-ti sull’applicazione dellanormativa di tutela pre-videnziale in argomento,e, pertanto, alla neces-sità di porre fine alladisomogeneità applicati-va, la Conferenza degliAssessori alla Sanità,nella seduta del 10.07.02ha incaricato la RegioneLiguria di effettuare una

    spetto previdenziale deirapporti in essere dellaspecialistica ex-conven-zionata esterna il che hacomportato che alcuneASL hanno continuatoad applicare i richiama-ti accordi collettivi nn.119 e 120/1988 alle strut-ture provvisoriamente otransitoriamente accre-ditate mentre altre ASLhanno ritenuto che conl’attuazione del nuovoregime di accreditamen-to fossero venuti meno ipresupposti per il versa-mento dei contributi pre-videnziali al Fondo spe-cialisti esterni gestitodall’ENPAM;- dal punto di vista nor-mativo, la persistenzadell’obbligo contributivorisulta confermato siadall’articolo 1, comma 3,del decreto legislativo 30giugno 1994, n. 509 (pri-vatizzazione delle Cassedi previdenza dei Liberiprofessionisti) sia dalcomma 4 dell’articolo 15nonies del decreto legi-slativo 502/1992 in baseal quale “Restano con-fermati gli obblighi con-tributivi dovuti per l’at-tività svolta, in qualsiasiforma, dai medici e dagli

    dovuti per l’attività svol-ta in qualsiasi forma, daimedici e dagli altri pro-fessionisti di cui all’art.8) e dell’art. 8, 5° com-ma dello stesso decreto(l’Azienda sanitarialocale si avvale... omis-sis... dei propri presidi,nonché delle Aziende edegli Istituti ed Enti dicui all’art. 4, delle isti-tuzioni sanitarie pubbli-che, ivi compresi gliospedali militari, o pri-vate, e dei professionisti.Con tali soggetti... omis-sis... intrattiene appositirapporti fondati sullacorresponsione di uncorrispettivo predeter-minato a fronte dellaprestazione resa, conl’eccezione dei medici dimedicina generale e deipediatri di libera scel-ta”). Infatti la normadistingue la posizione deimedici di famiglia (gene-rici e pediatri) dagli altriprofessionisti solo persignificare e ricordare ladiversità di sistema dipagamento delle diversecategorie di professioni-sti che operano all’inter-no del S.S.N. (la retri-buzione per i medici difamiglia è determinata,

    verifica tecnica istrutto-ria per accertare l’entitàdel problema;- l’istruttoria, svolta uti-lizzando il proponimen-to di un questionariofinalizzato alla cono-scenza della situazioneesistente nelle diverserealtà regionali del pro-blema, l’attivazione diverifiche ed approfondi-menti, una riunione tec-nica il 16/10/2002, oltrel’utilizzo del sistemainformativo dell’EN-PAM; ha confermato,dal punto di vista appli-cativo, l’esistenza dicomportamenti disomo-genei;- le risultanze del lavoroistruttorio venivano illu-strate nella seduta delCoordinamento degliAssessori alla Sanità del6 novembre 2002, e, rile-vato che non tutte leRegioni avevano fornitoi dati richiesti, si conve-niva di richiedere allaRegione Liguria un sup-plemento dell’istrutto-ria;- nella seduta del Coor-dinamento dell’11novembre 2002, gliAssessori alla sanità del-le regioni e delle Provin-

    ce autonome esaminava-no nuovamente la pro-blematica, alla luce del-l’istruttoria completa, econvenivano sulla persi-stenza degli obblighi con-tributivi. Inoltre, tenutoconto che la violazionedella normativa di tutelaprevidenziale potrebbedeterminare responsabi-lità in base alla normati-va vigente e, consideratala presentazione di diffi-de di professionisti chenon si vedono garantire iversamenti contributivi,ritenevano indispensabi-le una soluzione ponte ingrado di salvaguardarela copertura previden-ziale; proponendo di sot-toscrivere un protocollodi intesa per favorireun’omogeneità di com-portamenti in questafase di incertezza nor-mativa, fra le Regioni,l’Enpam e i singoli pro-fessionisti e le società dicapitale accreditate;- verificata disponibilitàdell’ENPAM alla sotto-scrizione del protocollodi intesa;

    TUTTO CIÒ PREMESSO

    SI CONVIENE E SI STIPULA

    QUANTO SEGUE

    1) le Regioni le cui azien-de Sanitarie abbianosospeso il pagamento del-le quote previdenziali siimpegnano a superare la“vacatio contributiva”per i singoli specialistititolari di un rapportoconvenzionale ex D.P.R.119/88 riconoscendo aglistessi, all’atto del pen-sionamento, tutti i con-tributi non versati neglianni di riferimento.Le stesse Regioni, a par-tire dal 1.1.2003, ripri-stineranno la contribu-zione a suo tempo sospe-sa.2) Tutte le Regioni condecorrenza 1.1.2004procederanno alla indi-viduazione, nell’ambitodella tariffa prevista perla remunerazione deisoggetti accreditati comesingoli specialisti, deglioneri contributivi dovu-ti.3) Le parti convengonosulla necessità di unarevisione normativa ine-rente gli aspetti previ-denziali delle società dicapitale accreditate e siimpegnano a formulare,in tal senso, idonee pro-poste entro il 30.4.2003.

    Roma, 6 febbraio 2003

  • 3Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

    Apartire dal rateodi febbraio, sullepensioni liquidatedall'Ente saranno appli-cate le nuove disposizionifiscali introdotte dallaLegge 27 dicembre 2002,n. 289 (legge finanziaria2003). Alla luce di talidisposizioni verrà ricon-siderata anche la tassa-zione operata sul rateo digennaio, effettuata sullabase delle norme previ-genti.Nei prossimi ratei saran-no possibili degli aggiu-stamenti, con riferimentoa casistiche particolariche sono state oggetto diulteriori precisazioni daparte dell'Agenzia delleEntrate.Sempre a decorrere dalrateo di febbraio sonostati inseriti in archivio idati trasmessi dai pensio-nati con il modulo "Detra-zioni d'imposta", inviatonel secondo semestre2002 a tutti i titolari del-la sola pensione ENPAMed ai titolari di più pen-sioni, nel caso in cui lapensione liquidata dal-l'ENPAM costituisca iltrattamento di importopiù elevato.Si fa presente che, in fasedi prima applicazione, inassenza di specifichedisposizioni in merito,per le pensioni qualifica-te come "secondarie" dalCasellario centrale dellepensioni (cioè, nel caso disoggetti titolari di piùpensioni, quelle di impor-to meno elevato) è stataconfermata l'aliquota diprelievo comunicata dalCasellario medesimo, sic-ché la trattenuta su talipensioni è rimasta inva-riata. L'eventuale ridu-zione del prelievo su que-sti trattamenti dovràessere disposta dal Casel-lario e verrà quindi pro-babilmente applicata nelsecondo semestre dell'an-no (ovviamente semprericonsiderando la tassa-zione già operata nellemensilità pregresse).In generale, l'applicazio-ne delle nuove disposizio-ni comporterà una ridu-

    zione del prelievo fiscaleed un aumento dell'im-porto netto erogato (fattaeccezione per le pensionicosiddette "secondarie",l'importo delle quali,come si è appena detto,resterà per ora sostan-zialmente invariato).Laddove invece si registriun aumento delle ritenu-te, si possono sommaria-mente individuare trediverse casistiche:• soggetti che hanno

    dichiarato di non ave-re diritto o di nonvoler fruire pressol'ENPAM delle detra-zioni d'imposta perreddito da pensione.In questo caso i relati-vi trattamenti hannosubìto per intero leconseguenze dell'au-mento dal 18 al 23per cento dell'aliquo-ta di prelievo relativaal primo scaglione direddito. Agli interes-sati può suggerirsi,ove ne abbiano dirittoe siano titolari dellasola pensione ENPAMovvero di un tratta-mento principale sem-pre erogato dall'EN-PAM, di richiederetempestivamente l'ap-plicazione della detra-zione per reddito dapensione, servendosidell'apposito modulo,più sopra illustrato,disponibile anchepresso le sedi degliOrdini provinciali;

    • soggetti per i quali sia-no stati inseriti inarchivio, a partire daquesto mese, dati piùaggiornati (reperiti dalprecitato modulo"Detrazioni d'imposta"ovvero comunicati dalCasellario ed ovvia-mente meno favorevo-li rispetto a quellipreesistenti) relativi aldiritto ai benefici peril reddito da pensioneovvero alle detrazioniper carichi di fami-glia;

    • soggetti titolari di piùpensioni per i quali(come disposto dalCasellario) la riparti-

    zione fra i diversi trat-tamenti della cosid-detta "no tax area"(cioè della nuovadeduzione previstadalla legge finanziaria2003) ha comportatosulla pensione ENPAM(unica o principale)vantaggi fiscali infe-riori a quelli prodottidalla vecchia detrazio-ne per redditi da pen-sione. In questo caso,i vantaggi della nuovadisciplina ricadranno(probabilmente sem-pre a partire dalsecondo semestre del-l'anno) sui trattamentipensionistici liquidatida Enti diversi dal-l'ENPAM.

    Si ricorda che l'art. 3,comma 2 della legge289/2002 consente ai con-tribuenti di applicare ledisposizioni vigenti al 31dicembre 2002, se piùfavorevoli (cosiddetta"clausola di salvaguar-dia"). Nella pratica, nelcaso in cui le nuovedisposizioni determininoper il 2003 un'impostanetta complessiva mag-giore di quella determi-nata con le disposizionivigenti per l'anno diimposta 2002, il contri-buente può utilizzare ledisposizioni vigenti nel2002.Tuttavia, la possibilità èprevista per i soli redditidell'anno 2003, e - comechiarito dall'Agenzia del-le Entrate nella Circolaren.2/E del 15 gennaio 2003- opererà esclusivamentein sede di dichiarazionedei redditi dello stessoanno, da presentare nelcorso dell'anno 2004.Non saranno pertantoprese in considerazionedall'ENPAM, quale sosti-tuto d'imposta, eventualirichieste di applicazionedella clausola di salva-guardia sulle pensionierogate.Gli Uffici dell'Ente resta-no a disposizione per ogniulteriore precisazione ochiarimento.

    A PARTIRE DAL RATEO PAGATO NEL MESE DI FEBBRAIO

    Le nuove disposizioni fiscali applicate alle pensioni EnpamIL VICE DIRETTORE GENERALE, DIRETTORE DEL DIPARTIMENTODELLE PREVIDENZE DOTTOR VIVIANI G. TROSO, HA INVIATO ATUTTI GLI ORDINI PROVINCIALI UNA LETTERA DOVE SPIEGA LEPROCEDURE RELATIVE ALLA TASSAZIONE DELLE PENSIONI.

    NE PUBBLICHIAMO IL TESTO

    PROGETTO “TRIDENTE VITA”

    Defibrillatori cardiaci,a volontari romani

    Il primo Municipio di Roma ha consegnato nell'Aula di Maltadell'Ospedale San Giacomo, i defibrillatori semiautomatici al per-sonale volontario che ha aderito al progetto "Tridente Vita". Ivolontari interessati già addestrati all'uso dei defibrillatori sono 211, efanno parte della Polizia Ferroviaria delle stazioni Termini eTiburtina, dei Vigili Urbani del Primo Gruppo, dei Vigili del Fuoco deldistaccamento centrale di via Genova, e dei Carabinieri dellaCompagnia Roma Centrale e della Stazione di San Lorenzo in Lucina.

    I defibrillatori - ricorda un comunicato della Unità di Terapia intensi-va e coronarica del San Giacomo - sono già attivi in postazioni fissepresso la Polizia Ferroviaria di Roma Tiburtina, presso la CompagniaParioli dei Carabinieri, i Vigili Urbani del 3° gruppo, e il distaccamen-to Nomentano dei Vigili del Fuoco. Altri apparecchi sono in dotazionedi postazioni mobili dei Vigili Urbani, dei Carabinieri e dei Vigili delFuoco.

    La diffusione dei defibrillatori è curata nell'ambito del cosiddetto"Progetto Tridente Vita", nato dalla cooperazione della "AssociazioneInsieme per il Cuore", presieduta dal Prof. Giuliano Altamura,Primario Cardiologo dell'Ospedale San Giacomo in Roma, con laDirezione sanitaria della Asl Roma A, e con il Primo, il Terzo e ilTredicesimo Municipio della Capitale. Obiettivi del "Progetto TridenteVita" sono quelli "della riduzione della mortalità da arresto cardiaco,della organizzazione di un sistema di defibrillazione cardiaca precoce edi monitoraggio degli episodi di arresto cardiaco, e della diffusionenella cittadinanza della Cultura dell'Emergenza Cardiologica".

    (Adnkronos Salute)

  • 4 Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

    ORDINI PROVINCIALI DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI D’ITALIAN° CITTÀ PRESIDENTE PRESIDENTE

    Triennio 2000-2002 Triennio 2003-2005

    (segue a pag. 5)

    1 Agrigento Dr. Francesco GERACI Dr. Francesco GERACI2 Alessandria Dr. Gian Mario SANTAMARIA Dr. Gian Mario SANTAMARIA3 Ancona Dr. Fulvio BORROMEI Dr. Fulvio BORROMEI4 Aosta Dr. Antonio CERRUTI Dr. Antonio CERRUTI5 Arezzo Dr. Raffaele FESTA Dr. Raffaele FESTA6 Ascoli Piceno Prof. Filippo ALTILIA Prof. Filippo ALTILIA7 Asti Dr. Mario ALFANI Dr. Mario ALFANI8 Avellino Dr. Domenico ROTIROTI Dr. Antonio D'AVANZO9 Bari Dr. Francesco LOSURDO Dr. Francesco LOSURDO

    10 Belluno Dr. Umberto ROSSA Dr. Umberto ROSSA11 Benevento Dr. Vincenzo MARTIGNETTI Dr. Vincenzo MARTIGNETTI12 Bergamo Dr. Emilio POZZI Dr. Emilio POZZI13 Biella Dr. Giuseppe CALOGERO Dr. Giuseppe CALOGERO14 Bologna Dott.ssa Nicoletta LONGO Dott.ssa Nicoletta LONGO15 Bolzano Dr. Klaus WIDMANN Dr. Giulio DONAZZAN16 Brescia Dr. Raffaello MANCINI Dr. Raffaello MANCINI17 Brindisi Prof. Antonio Nicola QUARTA Prof. Antonio Nicola QUARTA18 Cagliari Dr. Raimondo IBBA Dr. Raimondo IBBA19 Caltanissetta Dr. Arcangelo LACAGNINA Dr. Arcangelo LACAGNINA20 Campobasso Dr. Gennaro BARONE Dr. Gennaro BARONE21 Caserta Dr. Franco MASCIA Dr. Franco MASCIA22 Catania Prof. Ercole CIRINO Prof. Ercole CIRINO23 Catanzaro Dr. Vincenzo Antonio CICONTE Dr. Vincenzo Antonio CICONTE 24 Chieti Dr. Bruno DI IORIO Dr. Bruno DI IORIO25 Como Dr. Piergiuseppe CONTI Dr. Piergiuseppe CONTI26 Cosenza Dr. Eugenio CORCIONI Dr. Eugenio CORCIONI27 Cremona Dr. Andrea BIANCHI Dr. Andrea BIANCHI28 Crotone Dr. Luigi TERRA Dr. Enrico CILIBERTO29 Cuneo Dr. Renato PALANCA Dr. Renato PALANCA30 Enna Dr. Renato MANCUSO Dr. Renato MANCUSO31 Ferrara Dr. Bruno DI LASCIO Dr. Bruno DI LASCIO32 Firenze Dr. Antonio PANTI Dr. Antonio PANTI33 Foggia Dr. Carmine STALLONE Dr. Carmine STALLONE34 Forlì-Cesena Dott.ssa Annalisa RONCHI Dr. Federico BARTOLINI35 Frosinone Dr. Fabrizio CRISTOFARI Dr. Fabrizio CRISTOFARI36 Genova Dr. Sergio CASTELLANETA Dr. Sergio CASTELLANETA 37 Gorizia Dott.ssa Doriana POTENTE Dott.ssa Doriana POTENTE38 Grosseto Dr. Giuseppe VIRGILI Dr. Sergio BOVENGA39 Imperia Dr. Francesco ALBERTI Dr. Francesco ALBERTI40 Isernia Dr. Franco CARUGNO Dr. Franco CARUGNO41 L'Aquila Dr. Vito ALBANO Dr. Vito ALBANO42 La Spezia Dr. Francesco TANI Dr. Francesco TANI43 Latina Dr. Giovanni Maria RIGHETTI Dr. Giovanni Maria RIGHETTI44 Lecce Dr. Francesco LEO Dr. Francesco LEO45 Lecco Dr. Angelo VILLA Dr. Angelo VILLA46 Livorno Dr. Eliano MARIOTTI Dr. Eliano MARIOTTI47 Lodi Dr. Adriano LANDI Dr. Adriano LANDI48 Lucca Dr. Sergio GIANNONI Dr. Sergio GIANNONI49 Macerata Prof. Americo SBRICCOLI Prof. Americo SBRICCOLI50 Mantova Dr. Antonio PARMA Dr. Luciano MONESI51 Massa Carrara Dr. Carlo MANFREDI Dr. Carlo MANFREDI52 Matera Dr. Vito GAUDIANO Dr. Vito GAUDIANO53 Messina Dr. Nunzio ROMEO Dr. Nunzio ROMEO54 Milano Dr. Roberto ANZALONE Dr. Roberto ANZALONE55 Modena Dr. Nicolino D'AUTILIA Dr. Nicolino D'AUTILIA56 Napoli Dr. Giuseppe DEL BARONE Dr. Giuseppe DEL BARONE57 Novara Dr. Silvio MAFFEI Dr. Silvio MAFFEI58 Nuoro Dr. Antonio Maria SORU Dr. Luigi ARRU59 Oristano Dr. Antonio Luigi SULIS Dr. Antonio Luigi SULIS60 Padova Dr. Maurizio BENATO Dr. Maurizio BENATO61 Palermo Prof. Salvatore AMATO Prof. Salvatore AMATO62 Parma Dr. Tiberio D'ALOIA Dr. Tiberio D'ALOIA63 Pavia Prof. Giorgio RONDINI Prof. Giorgio RONDINI64 Perugia Dr. Graziano CONTI Dr. Graziano CONTI65 Pesaro Dr. Luciano FATTORI Dr. Luciano FATTORI66 Pescara Dr. Enrico LANCIOTTI Dr. Enrico LANCIOTTI67 Piacenza Dr. Gianfranco CHIAPPA Dr. Giuseppe MISEROTTI68 Pisa Dr. Elio TRAMONTE Dr. Elio TRAMONTE69 Pistoia Dr. Egisto BAGNONI Dr. Egisto BAGNONI70 Pordenone Dr. Silvano ANTONINI-CANTERIN Dr. Silvano ANTONINI-CANTERIN71 Potenza Dr. Francesco VINCI Dr. Francesco VINCI72 Prato Dr. Luigi BIANCALANI Dr. Luigi BIANCALANI

  • 5Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

    ORDINI PROVINCIALI DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI D’ITALIAN° CITTÀ PRESIDENTE PRESIDENTE

    Triennio 2000-2002 Triennio 2003-2005(segue da pag. 4)73 Ragusa Dr. Salvatore BOCCHIERI Dr. Francesco FLORIDIA74 Ravenna Dr. Stefano FALCINELLI Dr. Stefano FALCINELLI75 Reggio Calabria Dr. Giuseppe POETA Dr. Giovanni CASSONE76 Reggio Emilia Dr. Salvatore DE FRANCO Dr. Salvatore DE FRANCO77 Rieti Dr. Dario CHIRIACO' Dr. Dario CHIRIACO'78 Rimini Dr. Massimo MONTESI Dr. Massimo MONTESI 79 Roma Dr. Benito MELEDANDRI Dr. Mario FALCONI80 Rovigo Dr. Francesco NOCE Dr. Francesco NOCE81 Salerno Dr. Bruno RAVERA Dr. Bruno RAVERA82 Sassari Dr. Agostino SUSSARELLU Dr. Agostino SUSSARELLU83 Savona Dr. Renato GIUSTO Dr. Renato GIUSTO84 Siena Dr. Pasquale MACRI' Dr. Pasquale MACRI'85 Siracusa Dr. Biagio SCANDURRA Dr. Biagio SCANDURRA86 Sondrio Dr. Alessandro INNOCENTI Dr. Alessandro INNOCENTI87 Taranto Dr. Cosimo NUME Dr. Cosimo NUME88 Teramo Dr. Filippo DI SABATINO Dr. Filippo DI SABATINO89 Terni Dr. Aristide PACI Dr. Aristide PACI90 Torino Dr. Amedeo BIANCO Dr. Amedeo BIANCO91 Trapani Dr. Carlo GIANFORMAGGIO Dr. Carlo GIANFORMAGGIO92 Trento Dr. Paolo BARBACOVI Dr. Paolo BARBACOVI93 Treviso Dr. Giangiacomo TESSARI Dr. Brunello GORINI94 Trieste Dr. Giuseppe PARLATO Dr. Mauro MELATO95 Udine Dr. Luigi CONTE Dr. Luigi CONTE96 Varese Dr. Pier Maria MORRESI Dr. Pier Maria MORRESI97 Venezia Dr. Lamberto PRESSATO Dr. Lamberto PRESSATO98 Verbano-Cusio-Ossola Dr. Daniele PASSERINI Dr. Daniele PASSERINI99 Vercelli Prof. Francesco CARCO' Prof. Francesco CARCO'

    100 Verona Dr. Pietro Marcello FAZZINI Dr. Pietro Marcello FAZZINI101 Vibo Valentia Dr. Michele SORIANO Dr. Gerardo D'URZO102 Vicenza Dr. Ezio COTROZZI Dr. Ezio COTROZZI103 Viterbo Dr. Antonio Maria LANZETTI Dr. Antonio Maria LANZETTI

  • 6 Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

    LETTERE - LETTERE - LETTERE - LETTERE - LETTERE P

    A

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    D

    IR I S P O N D E

    PROLUNGAREL’ATTIVITÀ

    Carissimo Presidente,con l'approssimarsi delcompimento del 70° annodi età (20.06.03) sarebbemia intenzione prolungareancora di qualche anno lamia attività, ma non cono-sco le modalità con le qualipoter attuare questo miodesiderio.So che qualche collega lo haottenuto e che comunque èallo studio del Parlamentoeuropeo ed anche nelle ideedell'attuale governo elevarel’età pensionabile.Mi rivolgo a te per averenotizie più "fresche" e certe.Perdona il mio ardire ed inattesa di tuo sollecitoriscontro ti porgo i sensidella mia stima per il tuovalido sostegno e i miei piùcordiali saluti.

    (Lettera firmata)

    Caro collega,per gli iscritti al Fondo deiMedici di Medicina Generalela data ultima di cessazionedal rapporto professionalecon gli Istituti del S.S.N. è fis-sata al compimento del 70°anno.Tale limite è previsto dall'art.2, comma 4, L. 550/1995 (leg-ge finanziaria 1996), in baseal quale "il rapporto tra leunità sanitarie locali e i medi-ci di medicina generale...convenzionati con il ServizioSanitario Nazionale... cessaal compimento del 70° annodi età".Ti confermo, inoltre, che sonoal corrente dei casi di alcunicolleghi ai quali è stata con-cessa, in via giudiziale, lapossibilità di proseguire l'at-tività in convenzione oltre illimite suddetto; l'Ente, tutta-via, non può derogare allanorma di legge.Ti informo, infine che èattualmente all'esame delParlamento italiano un dise-gno di legge delega, in mate-ria previdenziale, volto aliberalizzare l'età pensiona-bile; sugli sviluppi dell'iterparlamentare di detta legge,ne darò, a tempo debito,ampie informazioni su questoGiornale.Confidando di aver fornito ichiarimenti richiesti, Ti por-go cari saluti.

    E.P

    DOPPIOTRATTAMENTOPREVIDENZIALE

    Gentile Presidente,sono vedova di un medicodeceduto nel luglio 1996 acausa di tumore cerebraleperciò non ha certo potutointeressarsi o controllare l'e-rogazione del trattamentopensionistico spettante.L'Ospedale G. Pini di Milano,dal quale dipendeva ultima-mente, ha autonomamenteprovveduto a determinare laparte che lo riguardava.Mio marito ha lavorato per laASSL (ex INAM) ininterrot-tamente dal 1961 sino almenoad agosto 1977 come medico"massimalista" proseguendopoi con ATM, ENPALS,ENPDEP, INADEL, MON-TEDISON, eccetera ancoraper qualche anno.Ha poi iniziato un rapportocontinuativo quale medicoortopedico con il suddettoOspedale Pini, fino al terminedel 1995.Vi ho chiesto un estratto dellasituazione contributiva che miavete prontamente inviatodatandolo 27 marzo 2002.Mi avete anche consigliato dirivolgermi direttamenteall'ASSL (ex INAM) di Mila-no, per conoscere "all'origine"l'esatto ammontare delle con-tribuzioni che dovevano esse-re state versate.Ciò ho fatto, tribolando nonpoco e passando da un ufficioall'altro ho terminato il mioiter presso l'Ufficio RisorseUmane ove la dott.ssa LauraMongai, preposta a dettoincarico, dopo avermi chiestol'inoltro del Vostro estrattocontributivo, si è poi resa difatto indisponibile, dato il"complesso lavoro di ricerca"che tale accertamento avreb-be comportato.A prescindere dal livello qua-litativo e dalla inefficienza cheemerge dal comportamento didetto ufficio, sono a richie-derVi un diretto intervento dicontrollo, se possibile, al finedi verificare come possa esse-re tanto esiguo l'importo dellapensione da Voi erogata, con-siderato che mio marito è sta-to medico "massimalista" del-l'INAM ....Distinti saluti.

    (Lettera firmata)

    Gentile Signorain riferimento alla Sua notainviata a mezzo posta elettro-

    nica Le faccio presente che daun controllo effettuato pressogli archivi risulta che, essen-do Lei titolare anche di unaltro trattamento previden-ziale, la pensione erogataLedall'Enpam, pari a Euro6.051,12 annui lordi, è assog-gettata alla maggior aliquotaIrpef, pari al 35,29% comuni-cata dal Casellario Centraledelle pensioni in applicazionedella normativa fiscale intro-dotta dal Decreto Legislativo2 settembre 1997 n. 314, intema di tassazione dei tratta-menti pensionistici. Tale nor-mativa, infatti, impone all'En-te erogatore della pensione diimporto meno elevato diapplicare l'aliquota d'impostacomunicata dall'Inps (Istitutogestore del Casellario) e dallostesso determinata, sulla basedei dati che vengono trasmes-si ogni anno da parte di tuttigli Enti pensionistici, tenendoconto dell'importo complessi-vo percepito dal pensionato.Questa modalità di tassazio-ne, non rappresenta, come aprima vista potrebbe sembra-re, un aumento del prelievofiscale, ma costituisce soltan-to un'anticipazione di quanto,altrimenti, avrebbe dovutoversare al Fisco in sede di pre-sentazione della dichiarazio-ne dei redditi. Il prelievo suitrattamenti pensionistici,infatti, viene interamente sod-disfatto alla fonte da parte deisostituti di imposta. Pertanto,nel caso Lei non possieda altriredditi oltre quelli derivantidai trattamenti pensionistici,non è tenuta a presentare ladichiarazione dei redditi.Le rendo noto, infine, che lenuove disposizioni fiscaliintrodotte dalla Legge 27dicembre 2002, n. 289 (leggefinanziaria 2003) sarannoapplicate anche alle pensionidell'Ente; in fase di primaapplicazione, in assenza dispecifiche disposizioni in meri-to, per le pensioni qualificatecome "secondarie" dal Casel-lario (le pensioni di importomeno elevato, sopra citate) èstata confermata l'aliquota diprelievo comunicata dalCasellario medesimo e la trat-tenuta su tali pensioni, dun-que, è rimasta invariata. Nelcorso del mese di giugno, tut-tavia, a seguito delle nuovedisposizioni da parte delCasellario, qualora dovesserisultare un'aliquota inferiorea quella suindicata, si daràluogo all'eventuale riduzionedel prelievo sui trattamenti,riconsiderando, ovviamente,la tassazione già operata nel-

    le mensilità pregresse.Rimanendo a Sua disposizio-ne per ogni ulteriore chiari-mento, Le porgo distinti salu-ti.

    E.P.

    PERCHÉ UNAPENSIONE COSÌ

    BASSA?

    Caro Presidente,mi rivolgo a Lei come personache ha sempre dimostratomolto interesse e comprensio-ne per i problemi inerenti laclasse medica.Io sono la vedova del Dottorx.y. deceduto circa quindicianni fa dopo lunga e invali-dante malattia.Ad oggi la mia pensione direversibilità è di Euro 425,37al mese e mi sento, oso dire,umiliata perché non equivaleneppure ad una pensionesociale. Considerando chenon è concessa neppure la tre-dicesima!Potrete oppormi le seguentiragioni, che detta pensione èdata in base ai contributi.Voglio però ricordare che miomarito, come perseguitatorazziale, fu costretto a lascia-re il lavoro che svolgeva comeassistente di Patologia gene-rale. Dovette nel periodo del-la guerra riparare in Svizze-ra, in campo di lavoro, persfuggire alle persecuzioni. Alrientro in Italia non fu cosìfacile dopo lunga interruzioneriprendere la normale atti-vità. Oltre tutto la nostra casaera stata bombardata edistrutta.Negli ultimi anni della sua vitafu affetto da una forma dege-nerativa delle ossa per cui fucompletamente inabilitato allaprofessione e a qualsiasi atti-vità. Io ho esposto senzaentrare in altri dolorosi parti-colari la triste situazione cuidovemmo sottostare.Spero lei possa tenere in con-siderazione quanto le ho espo-sto e vedere se sarà possibilerivalutare la mia modestapensione.La ringrazio e saluto distinta-mente.

    (Lettera firmata)

    Gentile Signora,mi permetta, innanzitutto, diesprimerLe la mia più sincerapartecipazione per le vicissi-tudini affrontate da Suo mari-to nel corso della sua vita edella sua attività lavorativa.In riferimento alla Sua richie-sta di informazioni Le facciopresente quanto segue.

    Il trattamento di reversibilitàche Le viene erogato dall'En-pam è effettivamente determi-nato, come da Lei sostenuto,in base all'anzianità contribu-tiva maturata e all'ammonta-re dei contributi versati pres-so i Fondi di Previdenza del-l'Ente.In riferimento alla Sua richie-sta di aumentare l'importo ditale pensione, Le faccio pre-sente che i Fondi di Previden-za dell'Enpam sono finanzia-ti esclusivamente da contribu-ti a carico degli iscritti, senzaalcun apporto da parte delloStato; inoltre, il Fondo di Pre-videnza Generale, in partico-lare, è stato sempre finanzia-to, sin dalla sua istituzione, il1° gennaio 1958, da una con-tribuzione minima stabilita inmisura annua fissa ed ugualeper tutti che rese possibile ero-gare prestazioni previdenzia-li anche agli iscritti che nonavevano versato alcun contri-buto.Tale situazione aveva perògenerato, presso il suddettoFondo, un disavanzo che nonera mai stato pienamentesanato con i flussi contributi-vi succedutisi nel tempo, dalmomento che gli stessi nongarantivano neanche l'eroga-zione delle prestazioni previ-denziali competenti per glianni di riferimento.In tempi recenti, il decretolegislativo 509/94, che ha pri-vatizzato gli Enti e le Casse diprevidenza dei liberi profes-sionisti, ha imposto la costitu-zione di una riserva legaleobbligatoria pari a cinqueannualità delle pensioni ero-gate. Con la riforma del Fon-do nel 1998, che ha aumenta-to l'importo dei contributi, èstato possibile non solo ripia-nare il deficit che la gestioneaveva accumulato per i moti-vi suddetti, ma costituire lariserva legale prevista dallalegge, indicizzare annualmen-te le pensioni e chiudere ognianno l'esercizio finanziariocon un avanzo di gestione.Tale avanzo, tuttavia, nonconsente per il momento diaumentare l'importo dellepensioni.Peraltro, grazie agli sforzicompiuti per il risanamento ditale gestione, dal 1° gennaio1999, come Lei già saprà, èstato possibile indicizzareanche le pensioni erogate dalFondo in questione, con unarivalutazione annua pari al75% dell'indice ISTAT deiprezzi al consumo per le fami-glie di operai ed impiegati.La informo, infine, che il

    Regolamento del Fondo diPrevidenza Generale prevedel'erogazione di prestazioniassistenziali straordinarie agliiscritti che soddisfino determi-nati requisiti. Per informazio-ni più dettagliate Le consigliodi rivolgersi all'Ordine deiMedici della sua Provincia.Distinti saluti

    E.P.

    SONO LE ASL ADOVER PAGARE

    Caro Presidente,sono un primario ospedalie-ro in pensione dal Dicembredel 1995, vorrei porre unquesito.L'anno successivo (1996) aquello del pensionamento hoavuto un aggravamento(emorragia subaracnoidea)della mia precedente infer-mità (infarto del miocardio),riconosciuta per causa diservizio. Ho inoltrato ladomanda alla ASL di appar-tenenza che, dopo il solitoiter, ha riconosciuto esserepure dipendente da causa diservizio.Ed eccoci al quesito: laliquidazione dell'equo inden-nizzo spetta alla ASL diappartenenza oppureall'INPDAP, che al momen-to dell'ultimo evento morbo-so mi erogava la pensione?La mia ASL non mette indubbio il diritto all'indenniz-zo, in ultima analisi, se qual-che altro Ente paga, è logicoche si rifaccia sulla ASL.L'INPDAP interrogato inmerito ha dichiarato di nonessere competente ad eroga-re tale tipo di indennizzo.Dammi il tuo illuminatoparere. Grazie e saluti.

    (Lettera firmata)

    Caro collega,il riconoscimento e quindi ilpagamento dell'indennità perinfermità dipendente da cau-sa di servizio sono di compe-tenza del datore di lavoro, equindi nel tuo caso dell'Azien-da USL di appartenenza. Anulla serve che nel frattemposia intervenuta la cessazionedel rapporto di lavoro ed ilcollocamento in pensione, inquanto l'Ente previdenziale(nel tuo caso l'INPDAP,gestione ex Cassa PensioneSanitari) risponde esclusiva-mente dell'erogazione deltrattamento pensionistico.Se quindi dopo il collocamen-to a riposo è intervenuto unaggravamento della prece-dente infermità, ricondotta acausa di servizio, l'obbligo diliquidare l'eventuale supple-mento di indennità ricadecomunque sulla ASL di com-petenza.Ovviamente, se dall'infermitàprecedentemente riconosciu-ta si è originato il diritto adun trattamento di pensioneprivilegiata, l'INPDAP dovràessere informato dell'interve-nuto aggravamento, al finedi procedere all'eventualerideterminazione della pen-sione in godimento.Cari saluti

    E.P.

    CONTRIBUTI AL FONDO DI PREVIDENZA GENERALE"QUOTA A" PER L'ANNO 2003

    Anche per quest'anno la Fondazione ENPAM ha affidato l'incarico di riscuotere, su tutto il terri-torio nazionale, i contributi previdenziali dovuti al Fondo Generale "Quota A" ad ESATRIS.p.A., Concessionaria per la riscossione dei tributi.I bollettini per il versamento del contributo minimo obbligatorio saranno spediti a partire dal mese dimarzo, unitamente al modello personalizzato per la richiesta della domiciliazione bancaria del paga-mento di tale contributo. Si ricorda che con l'addebito permanente in conto corrente bancario (proce-dura RID) l'addebito delle somme dovute verrà effettuato automaticamente l'ultimo giorno utile per ilpagamento di ciascuna rata (o alla scadenza della prima rata in caso di pagamento in unica soluzione).Coloro che hanno già attivato con successo tale modalità di pagamento per il ruolo relativo all'anno 2002(più di 30.000 iscritti) non dovranno inviare alcuna conferma per l'anno 2003.

  • 7Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

    NOTIZIE a cura di Marco Perelli Ercolini

    PROBLEMI DI REVERSIBILITÀ

    Èlegittimo commisurare gli importi della pensionedi reversibilità ai redditi del coniuge superstite.Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la pro-nuncia 446 depositata in cancelleria il 13 novembre.Infatti l'articolo 1 della legge di riforma delle pensioni(legge 335/95) prevede che gli importi del trattamentodi pensione al coniuge superstite siano cumulabili con iredditi del beneficiario in somme pari al 75, 60 e 50 percento dell'importo previsto laddove il reddito del super-stite superi rispettivamente 3, 4 e 5 volte il trattamen-to minimo annuo del fondo pensione lavoratori dipen-denti, calcolato in misura pari a 13 volte l'importo invigore al 1° gennaio.Viene così meno il concetto di trattamento di retribu-zione differita, assimilando questo diritto di emolumentiderivati dal lavoro agganciati alla solidarietà del nucleofamiliare ad aspetti di trattamento socio-economico diStato.Va rilevato che le pensioni già depauperate nel tempodalla svalutazione monetaria e non agganciate alla dina-mica salariale dei colleghi in attività di servizio, con lareversibilità sono anche falcidiate dal fisco per il mag-gior prelievo in quanto col cumulo degli altri redditivengono assoggettate all'aliquota marginale.

    ALIQUOTA

    BENEFICIARIO SENZA CON REDDITI SUPERIORIREDDITO AL MINIMO INPS

    Coniuge solo 60% 45, 60, 50%

    Coniuge con 1 figlio 80% 80%

    Coniuge con 2 o più figli 100% 100%

    La percentuale va riferita al trattamento del defunto.Inoltre la riduzione non opera quando il beneficiario faparte di un nucleo familiare con figli di minore età, stu-denti o inabili.

    CASSA PENSIONI SANITARIVERSO LA SCOMPARSA

    Rispettosa di quanto previsto in una precedenteFinanziaria l'INPDAP, in ristrutturazione orga-nizzativa, abolirà le varie casse e dal punto divista contabile ci sarà una unica gestione economica,minando ulteriormente e forse definitivamente la soli-dità dei conti della Cassa Pensione Sanitari (CPS) giàcostretta negli anni scorsi a correre in aiuto delle altrecasse in rosso.Ma un altro pericolo sta incombendo sull'INPDAP, checertamente già adesso non ha vita facile: molti enti pub-blici, specialmente in campo sanitario, si stanno priva-tizzando e questi dipendenti messi a contratto di dipen-denza privata contribuiranno per la loro futura pen-sione con versamenti nella gestione INPS. Mancheran-no quindi all'INPDAP iscritti attivi, quando inoltrestarà per arrivare l'onda d'urto dei prossimi pensiona-ti, in particolare degli ospedalieri.Così la gestione CPS una volta basata sulla capitalizza-zione bilanciata, obbligatoriamente già passata col car-rozzone INPDAP al pagamento delle pensioni col siste-ma a ripartizione, avrà ulteriormente il fiato più cortoe non sarà più autonoma neanche sulla carta, mentreper la stessa INPDAP seriamente si prospettano seridubbi di sopravvivenza.

    STOP AGLI ACCREDITI DEI CONTRIBUTIPER LA MATERNITÀ FUORI DAL LAVORO

    Il testo unico per la tutela della maternità prevedeall'articolo 25, secondo comma, e all'articolo 35,quinto comma, che i periodi di astensione obbligato-ria per la nascita del figlio, anche se intervenuti al di fuo-ri del rapporto di lavoro, purché il soggetto possa far

    valere, all'atto della domanda, almeno cinque anni dicontribuzione versata in costanza di rapporto di lavoro,vengano riconosciuti utili ai fini della pensione, mentrequelli di astensione facoltativa per produrre gli effetti aifini pensionistici debbano essere riscattati mediante con-tributo a carico del lavoratore.L'INPDAP con la circolare 24/2002 ha tuttavia solleva-to perplessità interpretative di legittimità e di merito del-la norma, formulando richiesta di parere ai ministerivigilanti e al dipartimento della funzione pubblica.Pertanto in attesa di chiarimenti applicativi le domandeseppur accettate resteranno sospese nella trattazione.

    AI MEDICI È PERMESSALA DOPPIA SPECIALITÀ

    La sentenza 219 del 29 maggio 2002 della Cortecostituzionale ha dichiarato illegittimo impedireai medici già in possesso di una specializzazione diconseguirne un'altra o di accedere ai corsi per diventa-re medico di famiglia.Infatti, anche se l'intento di evitare che uno stesso medi-co possa accaparrarsi più di uno spazio di formazionepregiudicando le possibilità di altri non è privo di ragio-nevolezza (il legislatore potrebbe prevedere quote di postiriservati ai candidati che non siano già in possesso di unaspecializzazione), tuttavia non si può precludere total-mente a chi abbia una specializzazione l'accesso a unnuovo curriculum formativo, che costituisce condizioneimprescindibile per l'esercizio di una attività professio-nale medica.Inoltre un divieto assoluto all'iscrizione a una ulteriorespecializzazione urta contro il principio costituzionale cheprevede la possibilità di poter accedere ai gradi più altidell'istruzione in base alle proprie capacità e ai proprimeriti, per acquisire o arricchire competenze in funzionedi una mobilità sociale e professionale, quale strumentoessenziale per lo sviluppo della propria personalità.

  • 8 Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

    Niente nozze con i fichisecchi: in pratica senon hai soldi è difficileche tu - medico obbligato amantenere i livelli di ECM -riesca ad ottenere il minimorichiesto. In provincia, nonsolo in campo medico-scienti-fico, il numero degli eventicomprensibilmente è ridotto equindi il malcapitato deve

    cominciare a guardare altrescelte in luoghi di non facileaccesso, a frugarsi nel por-tafoglio, a pensare di trovareanche un sostituto per l 'ambu-latorio. Riteniamo allora non siaoffensivo se, a conti fatti ma losi poteva comprendere primae nel contesto bastava nellanostra modestia essere inter-

    GIANUGO BERTI**giornalista de ‘Il Tirreno’

    FEDERICO MERETA** giornalista del ‘Secolo XIX’

    NICOLA SIMONETTI** giornalista de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’

    Ma è proprio vero cheextracomunitario farima con malattia, opiuttosto sono le scarse con-dizioni igieniche in cui vivo-no molti moderni emigrati aporre le basi per lo sviluppodi patologie infettive? Ladomanda è lecita, anche esoprattutto in una realtàcome quella genovese in cui il

    fenomeno dell’immigrazioneè estremamente diffuso, spe-cie dai paesi dell’AfricaSahariana ed equatoriale. Ineffetti, a leggere le pocheosservazioni epidemiologichedisponibili c’è da rimanereinterdetti. Perché se è veroche alcune malattie tendonoa manifestarsi soprattuttonegli extracomunitari, come

    L'ozono, nei centri diestetica, venivausato, prevalente-mente, per "curare" la cel-lulite. In clinica, per l'er-nia discale lombare per laquale il Ministro concedeautorizzazione ma in viasperimentale e con lemodalità individuate dalConsiglio superiore disanità.

    In Italia, si calcola che sipraticassero - consideran-do sette-otto ore di lavorogiornaliero per cinquegiorni alla settimana - 41trattamenti al minuto. Iltutto ignorando o fingendodi non sapere che questaterapia estetico-motivatanon è stata mai autorizza-ta per fini estetici e che il

    Vogliamo parlareun po’ delle“patologied’importazione?”

    E il Ministro dissebasta alla ossigeno-ozonoterapia perfini estetici

    Ecm in provincia:niente nozze con i fichi secchi

    LA SCARSITÀ DELLE INIZIATIVE, PONE LA NECESSITÀDI ANDARE NEI GROSSI CENTRI URBANI. SI PREPARANO

    GIÀ "PACCHETTI-VIAGGIO" AD USO FAMILIARE.

    A LEGGERE LE POCHE OSSERVAZIONIEPIDEMIOLOGICHE C’È DA RIMANERE INTERDETTI

    LA MISURA ERA COLMA DOPO I CASI MORTALI, ULTIMI NEL TEMPO, DI NAPOLI, FIRENZE E VITERBO

    pellati, si cominci a parlare didiscriminazione. Non parliamodi città, sedi anche di piccolicentri universitari, ma di quel-le provinciali lontane dagli ate-nei. Il medico che riceve i pro-grammi di aggiornamento cul-turale e professionale, dopoessersi ripreso dallo shockguardando la cartina dei pun-teggi come se fosse un elenco dipremi per le campagne promo-zionali di un carburante, radu-na in preda al panico il pro-prio nucleo familiare. Nasce così, in un originale,buffo, colloquio economico-finanziario, l'allestimento delprogramma preliminare digruppo: in pratica, dati perscontati gli appuntamenti scar-ni del proprio centro, il nostropadre-dottore timidamenteazzarda logiche operative adistanza. Per arrivare al fami-gerato "quorum" quasi fossesulla cima del Monte Bianco,dice alla moglie esterrefatta chedeve quadrare i bilanci con lespese scolastiche, l'auto nuova

    ormai promessa al figlio o lacamera da letto per i prossimi,giovani sposi, occorre andare aMilano od a Roma, perché inuna botta unica si prendonomolti più punti di quanti se neraccolgano in sei mesi di bri-ciole congressuali nella nostrazona.Un avvenimento nuovo nel suogenere, che caratterizza la figu-ra del medico del duemila edella sua famiglia: non è alloradisdicevole, aggiunge la moglieche non si reca in una metro-poli dall'epoca ormai preistori-ca del viaggio di nozze, andaretutti insieme. E dovendo sog-giornare per due o tre giorni,facciamo di necessità virtù epartiamo, cane o canarinocompresi. Ma i guai comincia-no dopo questo attestato disolidarietà e di entusiasmoturistico. La scelta degli alber-ghi, dato che il "tre stelle" è giàuna rarità nei loro dintorni, facadere nella disperazione lamamma-moglie. Si rispolveraun vecchio parente ormai

    dimenticato da anni nelle neb-bie del nord o nella smisuratacapitale, ma si apprende che èdeceduto, emigrato o dispersonell'hinterland e quindi troppodistante dalla sede congressua-le. Si interpella l'agenzia viaggisotto casa, non certo per anda-re in paesi esotici. Quando l'o-peratrice viene a sapere il moti-vo della ricerca, trattiene astento un sorriso di compia-cenza. Offre una gamma diprezzi da capogiro o comunqueinusitati per una realtà localedei nostri protagonisti. Lui, inuna successiva riunione, cercadi mantenere la calma. Sicomincia a far di conto, tenen-do presente anche la necessitàdi rinnovare, seppur nel mini-mo, il guardaroba. "Mi porte-rai almeno una volta a cenafuori, con i ragazzi? "Comedire: "E' tanto che non andia-mo insieme al cinema. Ora c'èil sonoro".Intorno al tavolo prende cor-

    po il nervosismo. Le calcolatri-

    ci vengono letteralmente fuse,mentre si fa strada l'opportu-nità di scendere addirittura al"Fido-shop" ed acquistare unacomoda cuccia per il Boby."Poverino, non va mai da nes-suna parte, non vorrai farlosoffrire". Le cifre salgono adismisura. Ogni ipotesi dibilancio, salta, come nellaFinanziaria. Lui pensa ancoraal Ministro e a chi ha dato il viaa questa corsa al massacro. Masi trattiene in nome della scien-za e della pace familiare. Ven-gono addirittura ridimensiona-te le proposte in fase già avan-zata delle vacanze estive. Nellagrande città ci si deve andare:come dire o Roma, o morte. Ilfronte è compatto. Meglio ade-guarsi.A tarda notte, un'ultima pro-posta. Chiediamo un mutuo.Signor Ministro, non è fanta-sia, ma vita vissuta. Se non cicrede, venga in provincia danoi. Davanti ad un piatto digustoso "cacciucco", se ne potràparlare con più serenità.

    ad esempio accade per latubercolosi o per malattiebatteriche e virali del trattogenitale, è altrettanto innega-bile che solo poche volte sitratta realmente di patologie“d’importazione”. Nella mag-gior parte dei casi le infezionisi sviluppano e si diffondonoper le difficili condizioni igie-nico-sanitarie, sfruttandostati di immunodepressionetemporanea legata anche adeficit nutrizionali. Oppure,ed anche questo non è unevento raro, diversi agentiinfettivi vengono contrattidurante i brevi soggiorni inpatria, e quindi si diffondonoin Italia.Insomma, quella che MarcoMazzetti, pediatra e psichia-tra, ha recentemente definitoin un suo libro dal titolo“Bambini in cammino” laSindrome di Salgari (curiosamalattia che ricalca la fanta-sia dello scrittore capace didescrivere luoghi mai visti epuò interessare anche i medi-

    ci, pronti ad osservare infe-zioni studiate solamente suilibri sugli extracomunitariche giungono in ambulatorio)probabilmente non esiste. Oalmeno non esiste sempre, maè solo occasionale. Perchéoggi l’extracomunitario “inse-rito” nelle dinamiche socialiitaliane si ammala dellemedesime patologie del coeta-neo indigeno. Semmai chivive ai margini della societàpuò avere oggettivi problemidi salute e manifestare infe-zioni difficili da individuare etrattare. A partire dallatubercolosi per giungere finoalla sifilide e alla gonorrea,passando per la malattia“principe” tra quelle a tra-smissione sessuale, l’infezio-ne da virus HIV. Ed allora ilprimo obiettivo da raggiunge-re è quello di assicurare con-dizioni di vita sufficiente-mente sicure sotto l’aspettoigienico, tali da ridurre ilrischio che l’organismo si tro-vi troppo impreparato di

    fronte a germi o virus circo-lanti. Oltre a garantire una“rete” sociosanitaria tale daimpedire lo sviluppo dimicroepidemie, ad esempio ditubercolosi, spesso legate piùad un effettivo ritardo nelgiungere alla diagnosi (ancheper le oggettive difficoltà diseguire il paziente da partedei medici) che ad una reale“tendenza” alla malattia daparte dell’immigrato.Per ottenere questi risultati,tuttavia, non basta raggiun-gere meglio quegli extraco-munitari che sfuggono allestrutture assistenziali. E’ fon-damentale anche saper “vive-re” la malattia in manieradiversa da parte del medico,che deve fare da parte la suacultura per “entrare” nelledinamiche assistenziali delpaziente. Non bisogna dimen-ticare che in Senegal il raf-freddore passa con unamistura d’erba. Ma se pestia-mo la stessa erba fino a ridur-la in compressa e la diamo a

    un senegalese in Italia, l’ef-fetto terapeutico è minimo e ilraffreddore rimane. E’ soloun esempio, ma serve a capi-re come per molti dei pazien-ti “d’importazione” ci sonoaspetti culturali che non van-no sottovalutati. E il farma-co, con la connotazione cheassume da noi ma che in altrerealtà non esiste e non è rico-nosciuta, può diventare l’epi-fenomeno antropologico diqueste “difficoltà”. Anche inItalia insomma dovrebbe svi-lupparsi di più la figura del“mediatore culturale”, giàdiffuso in altri paesi europei,che deve fare da “tramite”tra il malato e il medico “occi-dentale”. In questo modo sipossono davvero migliorare irisultati degli approcci pre-ventivi e terapeutici del sani-tario italiano, contribuendo afrenare patologie infettiveestremamente preoccupanti edifficili da trattare. Sianoesse d’importazione o autoc-tone.

    Consiglio Superiore diSanità più volte si era inte-ressato al problema evi-denziando dubbi, riserve,bocciature.Il prof. Carlo Alberto Bar-toletti, presidente dellasocietà italiana di medicinaestetica, ha ricordato cheun decreto ministeriale del1996 aveva sconsigliato l'u-so di questa terapia.Le responsabilità del medi-co in questa pratica si con-cretano anzitutto nellaadeguatezza dell'ambienteutilizzato e nella presenzae disponibilità di mezzi eprofessionalità idonei adaffrontare eventuali incon-venienti. Segue la richiestadi consenso informato chetenga conto dei rischi e deirisultati. Il contratto, inmateria, prevede, ovvia-mente, garanzia di risulta-to, così come per interven-ti di chirurgia estetica.L'ozono - com'è noto - nel-

    l'organismo, si scinde inossigeno nascente ed inradicali liberi (perossidi)che hanno grande potereossidativo dei globuli rossi.Dopo i primi entusiasmi siè visto che la riduzione deltessuto grasso è secondariaalla rottura delle membra-ne ed alla stimolazione distress infiammatorio edossidativo. Inoltre si ha,spesso, un costante cedi-mento delle strutture deitessuti, gran parte dellevolte irrecuperabile. Seconsideriamo - osserva ilprof. Pier Antonio Bacci("Le celluliti", Alberti ed.)- che una iniezione di ozo-no-ossigeno con multiniet-tore interessa circa 10 gr.di tessuto e che un millili-tro (ml.) di gas contiene 6-10 molecole di ossigeno,l'introduzione di un ml. digas determina una concen-trazione 10 volte maggiorealla fisiologica con danno

    lipoperossidativo. Per evi-tarlo, alcuni somministra-no antiossidanti prima deltrattamento.Il rischio maggiore è, però,determinato dal possibileverificarsi di un'emboliacon rischio di morte.Vale la pena ricordare che:Il centro estetico:Luogo attrezzato ed auto-rizzato in cui l'estetistaesercita la propria attività.Può essere anche casa pro-pria ma in locali adibitisolo allo scopo e rispon-denti ai requisiti previsti eprevio controllo igienico-sanitario. No all'attivitàambulante (spiaggia, stra-da, ecc.). L' "istituto" este-tico prevede la presenza dimedici. La definizione"salone" è propria di localiper parrucchieri ed accon-ciatori.Le cure che può fare l'este-tista:Le diplomate sono circa

    30.000. Possono eseguiremassaggi, attività di truc-co, pulizia del viso, mani-cure e pedicure, depilazio-ne viso e corpo, servendo-si anche di apparecchiatu-re laser per estetica, elet-trostimolazione, pressote-rapia, sauna, ecc., massag-gi del cuoio capelluto manon trattamenti o pettina-ture.Non può eseguire terapie,manipolazioni alle verte-bre, dermoabrasioni,podologia, trattamenti spe-ciali, iniezioni, peeling, néconsigliare diete.Purtroppo si devono regi-strare operazioni di inva-sioni di territorio profes-sionale ma anche copertu-re mediche con attività col-legate o con clienti sottopo-sti ad umiliante (per ilmedico) ping-pong (dall'e-stetista al medico e vice-versa).

    Continua la collaborazione al nostro periodico di giornalisti “specializzati” inproblemi della Sanità. Tra la redazione e una trentina di questi professionisti chelavorano nelle TV, nei quotidiani e nei periodici si è creato, in breve tempo, un“feeling” avendo, noi e loro, come fine, quello di affrontare con serenità, senzapregiudizi e partito preso, i temi più urgenti della cosiddetta “medicina moderna”ormai, da tempo, sul tavolo ma mai del tutto risolti. Uno scambio amichevole di idee,dunque, che ci auguriamo i medici vogliano apprezzare. G.Cris.

    Tre problemiper tre giornalisti

  • 9Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

    Eurolat: è legittimoil latte microfiltrato

    ElettrosmogSirchia rassicura

    Verso il “passaporto sanitario”

    Nella Ue dal 2004la carta della salute

    Rianimazionecardiopolmonare

    Corso per giornalisti

    “Il latte microfiltrato è totalmente legittimo eautorizzato dal Decreto ministeriale firmatoil 17 giugno 2002 e pubblicato sulla GazzettaUfficiale della Repubblica Italiana del 31 luglio 2002che è attualmente in vigore".Ad affermarlo è Eurolat commentando la decisionedel Tar del Lazio di annullare la circolare del mini-stero delle Attività Produttive del giugno 2001 e pre-cisando che tale sentenza può essere appellata.Unalat, spiega l'amministratore delegato di Eurolat,Alfredo Gaetani conversando con l'Adnkronos, oltrea fare ricorso contro la circolare del ministero delleAttività Produttive ha fatto un ricorso contro il lattemicrofiltrato. "Questo ricorso - sottolinea - è statorespinto. Questa storia che stanno montando controla microfiltrazione è una forzatura assurda mentreinvece il latte microfiltrato è totalmente legittimo eautorizzato dal decreto ministeriale italiano".Il latte fresco pastorizzato microfiltrato, sottolineaEurolat nella nota, "ha tutte le caratteristiche dellatte fresco pastorizzato in commercio, come ha giàda tempo dichiarato la Commissione Inter-ministeriale di scienziati ed esperti nominati daiministeri della Salute e delle Politiche Agricole". Ilprocesso di microfiltrazione, continua Eurolat, è unmetodo fisico semplice e naturale che elimina il99,9% della flora microbica originaria, causa delveloce deterioramento del latte fresco, conservando-ne intatte le proprietà nutritive e organolettiche perun periodo di tempo più lungo.(Adnkronos).

    ATTUALITÀ

    Roma, 21 Feb. - "Sull'elettrosmog, così come in altri campi(sugli ogm ed i vaccini, ad esempio) abbiamo visto molteposizioni antiscientifiche che vanno fermate". Lo affer-ma il ministro della Salute Girolamo Sirchia, commentando idecreti approvati oggi dal Consiglio dei ministri che fissanolimiti all'esposizione all'elettrosmog. "Si fa credere alla genteche succedono cose terribili - spiega Sirchia - quando invecenon è così. Questo atteggiamento significa fermare il progressodel Paese. Io voglio rassicurare la popolazione e dire che irischi non nascono da questo settore. La scienza deve sempreguidare le nostre decisioni" (ANSA)

    Un'ora e mezza per insegnare ai giornalisti le tecnichedi rianimazione cardiopolmonare. L'iniziativa è del-l'associazione di volontariato dei cardiopatici valdo-stani "Les Amis du Coeur - G. Devoti" di Aosta, impegnata inuna intensa attività di sensibilizzazione sulle possibilità di con-trasto alle malattie del cuore. "Si tratta - ha spiegato il car-diologo Giuseppe Ciancamerla, presidente dell'associazione -di un metodo di insegnamento innovativo elaborato secondole linee guida internazionali Reanimer chaque personne(Rcp)". Invece di convocare la consueta conferenza stampa,per illustrare il nuovo metodo Les Amis du Coeur hanno pre-ferito organizzare una lezione di rianimazione cardiopolmo-nare per i giornalisti che, al termine del corso riceveranno iltesto di insegnamento e un attestato di partecipazione.(ANSA) - MIZ/FCO

    Primo passo nell'Unione europea per arrivare al passaporto sanitario ideato da Eolo ParodiLa Commissione europea ha proposto di rendere opera-tiva dal primo giugno 2004 la "Carta sanitaria europea". Lo hareso noto a Bruxelles un comunicato dell'esecutivo Ue.La carta sostituirà tutti i moduli attualmente necessari per usu-fruire di cure sanitarie all'estero, ma non introdurrà nuovidiritti in favore dei pazienti. "La carta - ha commentato il com-missario europeo agli Affari Sociali, Anna Diamantopoulou -avrà anche un forte valore simbolico, dopo l'euro, la carta sani-taria europea sarà un altro pezzo d'Europa nelle nostretasche".Il modulo "E-111", oggi necessario per essere curati in occasio-ne di brevi soggiorni fuori dal proprio paese, sarà il primo adessere sostituito. In un secondo tempo scompariranno anchetutti gli altri moduli attualmente richiesti dai medici stranieri:dal modulo "E-128", necessario in caso di permanenza all'este-ro per ragioni di studio, all’“E-119”, previsto per i cittadinialla ricerca di un posto di lavoro fuori in un altro Stato dell'Ue.La tessera sarà utilizzata anche dai pazienti che usufruirannodi strutture mediche all'estero, che potranno così ottenere piùvelocemente il rimborso dal proprio sistema di previdenzasociale. In un momento ancora da decidere, successivo all'en-trata in vigore, la carta diventerà una tessera elettronica "intel-ligente", che potrà essere letta da un computer.La Commissione ha adottato queste proposte su richiesta delvertice di primavera di Barcellona svoltosi nel marzo 2002 cheha invitato la Commissione a presentare i dettagli necessariall'introduzione della carta europea di assicurazione malattiaprima del vertice di primavera di Bruxelles, che avrà luogo il 21marzo di quest'anno.

  • 10 Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

    Per Chirac sulla clonazione occorre un summit

    APPELLO DEL PAPA CONTRO LE STRUMENTALIZZAZIONI

    “La ricerca bioetica proceda ma sempre rispettando l'uomo"

    GIOVANNI PAOLO II INVITA GLI SCIENZIATI A TROVARE "SOLUZIONINATURALI" AI PROBLEMI DELL'INFERTILITÀ CONIUGALE, RIBADENDOCHE LA CHIESA NON PUÒ TACERE SE SI TOCCA IL LIMITEINVALICABILE DELLA TUTELA DELLA VITA E DELLA DIGNITÀ UMANE.

    Appello del Papaperché la ricercascientifica, "evi-tando ogni tentazione dimanipolazione sull'uo-mo", esplori le risorse"per il sostegno della vitaumana, la cura dellemalattie e la soluzione deisempre nuovi problemi inambito biomedico" e per-ché venga superato "l’i-naccettabile fossato" cheanche in questo camposepara i Paesi ricchi daquelli in via di sviluppo."La Chiesa - ha detto Gio-vanni Paolo II - rispettaed appoggia la ricercascientifica, quando essapersegue un orientamen-to autenticamente umani-stico, rifuggendo ogniforma di strumentalizza-zione o distruzione del-l'essere umano e mante-nendosi libera dallaschiavitù degli interessipolitici ed economici". Èuna prospettiva alla qua-le vanno sottomessi nonsolo gli scopi della ricer-ca, ma anche "i metodi ei mezzi" della ricerca, che"devono essere semprerispettosi della dignità diogni essere umano in ognistadio del suo sviluppo ein ogni fase di sperimen-tazione".Il Papa, nel suo discorso,si è a lungo soffermatosull'importanza che laChiesa dà alla ricercascientifica ed ha rinnova-to l'appello agli scienziatia trovare "soluzioni'naturali' ai problemi diinfertilità coniugale",ribadendo però che laChiesa non può tacere sesi tocca il "limite invali-cabile" che la ricerca hadi fronte alla tutela dellavita e della dignità uma-na. "Tutti, credenti e noncredenti, dobbiamo ren-dere omaggio ed esprime-re sincero appoggio" allosforzo della scienza bio-medica, visto che "imiglioramenti della medi-cina nella cura dellemalattie dipendono prio-ritariamente dai progres-si della ricerca". Ma laricerca, a giudizio di Gio-vanni Paolo II, non puòessere svincolata dallamorale.

    "Oggi - ha detto in propo-sito - forse più che in altritempi dato l'enorme svi-luppo delle biotecnologieanche sperimentali sul-l'uomo, è necessario chegli scienziati siano consa-pevoli dei limiti invalica-bili che la tutela dellavita, dell'integrità edignità di ogni essereumano impone alla loroattività di ricerca. Sonotornato più volte su que-sto argomento, perchésono convinto che taceredi fronte a certi esiti opretese della sperimenta-zione sull'uomo non èpermesso a nessuno etanto meno alla Chiesa,cui quell'eventuale silen-zio sarebbe domaniimputato da parte dellastoria e forse degli stessicultori della scienza".Più volte i papi, ha ricor-dato Giovanni Paolo II,si sono rivolti agli scien-ziati, come quando Pao-lo VI nell'EnciclicaHumanae Vitae, "rivolsea ricercatori e scienziati,

    affinché offrissero il lorocontributo 'al bene dellafamiglia e del matrimo-nio', cercando di 'chiari-re più a fondo le diversecondizioni che favorisco-no un'onesta regolazionedella procreazione uma-na'. È invito che facciomio sottolineandone lapermanente attualità,resa anche più acuta dal-la crescente urgenza ditrovare soluzioni 'natu-rali' ai problemi di infer-tilità coniugale".Due sottolineature, infi-ne, nell'intervento di Gio-vanni Paolo II: la primaè stata una particolareraccomandazione agliscienziati ed alle istitu-zioni cattoliche, la secon-da una particolare racco-mandazione a favore delterzo mondo. Chi si ponenel campo della ricerca"ponendovi dal punto divista della ragione illumi-nata dalla fede" è in unaprospettiva "che nonrestringe il campo diosservazione, ma piutto-

    sto lo amplia, perché laluce della Rivelazioneviene in aiuto dellaragione per una più pie-na comprensione di ciòche è proprio delladignità dell'uomo. Nonè forse l'uomo che, comescienziato, promuove laricerca? Spesso è anco-ra l'uomo il soggetto sucui si compie la speri-mentazione. In ognicaso, è sempre lui ildestinatario dei risulta-ti della ricerca biomedi-ca".Oltre che agli scienziaticattolici, il Papa si èrivolto "alle istituzionied alle università, che sifregiano della qualificadi 'cattoliche', perché siimpegnino ad esseresempre all'altezza deivalori ideali che ne han-no propiziato l'origine.Occorre un vero e pro-prio movimento di pen-siero e una nuova cultu-ra di alto profilo etico edi ineccepibile valorescientifico, per promuo-vere un progressoautenticamente umanoed effettivamente liberonella stessa ricerca".Il Papa, come già inpassato, ha infine riaf-fermato "l'urgenza dicolmare il gravissimo einaccettabile fossato chesepara il mondo in viadi sviluppo dal mondosviluppato, quanto allacapacità di portareavanti la ricerca biome-dica, a beneficio dell'as-sistenza sanitaria e asostegno delle popola-zioni afflitte dalla mise-ria e da disastrose epi-demie. Penso, in specialmodo, al dramma del-l'AIDS, particolarmen-te grave in molti Paesidell'Africa. Occorrerendersi conto chelasciare queste popola-zioni senza le risorsedella scienza e della cul-tura significa non sol-tanto condannarle allapovertà, allo sfrutta-mento economicoi e allamancanza di organizza-zione sanitaria, maanche commettereun’ingiustizia e alimen-tare una minaccia alungo termine per ilmondo globalizzato".Garantire “l’equilibriosanitario” è, in definiti-va, "contribuire allapace del mondo intero.L'istanza morale relati-va alla ricerca scientifi-ca biomedica si aprecosì necessariamente adun discorso di giustiziae di solidarietà interna-zionale.

    (Ansa)

    Una convenzionemondiale sullabioetica perregolare le ricerchesulla clonazione eimpedire abusi. Achiederne l'istituzioneè stato il presidentefrancese JacquesChirac, durante unmeeting organizzato aParigi per i 20 annidel consiglio nazionaledi bioetica. SecondoChirac, "le ultimericerche in questocampo hanno messo inpericolo la dignitàumana", ricordando ilcaso dell'annunciodella nascita del primoessere umano clonato

    fatto dalla setta deiraeliani.Secondo il presidente,inoltre, la creazione diorgani e tessuti umanipotrebbe dar vita adun "mercato odioso ecriminale", ed esiste ilrischio che scienziatisenza scrupoli stianogià sperimentando tec-niche fuorilegge sullepopolazioni più pove-re del mondo. "Nellariunione autunnaledell'Unesco - ha detto- proporrò la creazio-ne di una Convenzionemondiale sulla bioeti-ca che discuta e rego-lamenti gli esperimentisulla clonazioneumana". Il capo dellostato ha anche chiesto,nella stessa occasione,al Parlamento france-se di approvare subitouna legge per "restrin-gere" la ricerca sugliembrioni e che vietiogni forma di clona-zione umana(Adnkronos)

  • 11Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

    Sostanze cancerogene? Ecco il RoC

    Un organismo federale statunitense, il National Institute of EnviromentalHealth, (Istituto nazionale di salute ambientale), corrispondente al Ministerodella Sanità italiano, elabora, dal 1980, ogni due anni, un particolare docu-mento: il "Report on carcinogens" ovvero la lista aggiornata delle sostanze cancero-gene. Questo rapporto si basa su un continuo monitoraggio di tutti gli studi effettuatinel mondo sulla tossicità e cancerogeneità delle sostanze elencate. La continua e fre-quente esposizione a queste sostanze, oltre ad una predisposizione genetica, puòaumentare l'insorgenza del tumore in un individuo.Va sottolineato il fatto che, se nel 1999 le sostanze elencate erano solo 47 ora sondiventate ben 289 tra cui quasi tutti gli idrocarburi e anche qualche sostanza usataper farmaci. Le new entry? Nickel, berillio, gli steroidi e la polvere di legno... Lalista completa delle sostanze cancerogene elencate nell'ultimo RoC è consultabileall'indirizzo web: http//ehis.niehs.nih.gov/roc/(Gennaio 2003)

    La tariffa bio-oraria

    La recente intesa raggiunta dall'Enel con 14 Associazioni di Consumatori per-metterà ai cittadini di usufruire, entro l'anno, di una tariffa elettrica bio-ora-ria. Infatti, che consumerà energia elettrica in "orari morti" (ovvero tra lenove di sera e le sette del mattino), potrà usufruire di un bel risparmio sulla bollet-ta. Stare con il televisore e la radio accesi, fare la lavatrice, adoperare la lavastovi-glie o accendere lo scaldabagno di sera sarà, quindi, molto conveniente. Si potràusufruire della tariffa bio-oraria anche nei week-end, ad agosto e nei giorni di festa.Una sola domanda: il nostro dirimpettaio, impossibilitato a prendere sonno per ilrumore incessante della lavatrice in funzione tutta la notte, che opinione avrà dellatariffa bio-oraria?(Febbraio 2003)

    Firma digitale

    La firma digitale ha pieno valore giuridico e sarà di due tipi: "leggera", per l'i-dentificazione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e "pesante" perla notifica di atti più importanti.In base a tali premesse, entro il 2003, le card elettroniche predisposte per la firmadigitale raggiungeranno quota un milione. Solo nel 2002 ne sono state distribuiteoltre 600.000. Ma come funziona, in sostanza, la firma digitale? È una sorta di ban-comat munito di microchip che, inserito in un lettore collegato al computer, consen-te una firma digitale su qualsiasi documento elettronico.Il tutto dovrebbe favorire la scomparsa di montagne di documentazione cartacea eridurre drasticamente la burocrazia che da sempre attanaglia l'apparato statale-amministrativo italiano.(Febbraio 2003)

    Telefono e bancomat

    Dal 1 febbraio 2003 gli utenti Telecom potranno pagare con il bancomat la bol-letta telefonica. La procedura, semplicissima, sarà quella di una normaleoperazione effettuata con il bancomat: infilare la tessera, digitare il codicePin, attivare la funzione "pagamento bollette Telecom", segnare importo da pagaree numero di telefono corrispondente, ritirare la ricevuta (tangibile testimonianzadell'avvenuto pagamento). La commissione richiesta dalle banche per l'utilizzo delcanale bancomat-bolletta dovrebbe aggirarsi tra 0,77 e 1 euro. Va anche segnalatoche il bancomat funziona 24 ore su 24 a tutto vantaggio dell'utente che potrà pagarela bolletta a qualsiasi ora del giorno e della notte.Altro dato di rilievo sarà la maggiore chiarezza delle "voci" presenti nella bollettaTelecom.(Gennaio 2003)

    Italiani, Ue e tasse

    Il cittadino italiano, (stando ai dati rielaborati dalla Banca d'Italia e contenuti nelsupplemento al bollettino statistico che mette a confronto le finanze pubblichedei paesi Ue), paga più tasse rispetto ai suoi concittadini europei (29,7% controuna media di 26,2%) ma meno contributi sociali (12,7% contro una media di16,15%). Alla fine del 2001 la pressione fiscale italiana risultava in linea con lamedia europea (42,4% l'incidenza sul pil rispetto ad una media del 42,2%) mentrenel nostro Paese, risultano essere più elevate della media europea sia le impostedirette (15,1% del pil contro il 12,7%) che quelle indirette (14,6% contro 13,3%). Inumeri Bankitalia mostrano, inoltre, come lo stato italiano spenda meno degli altristati Ue, presentando una spesa totale pari al 48% del pil rispetto ad una media Uedel 44,3%. Infine, risultano in linea con la media europea i pagamenti effettuatidalla pubblica amministrazione italiana a favore dei propri dipendenti: 10,6% con-tro 10,5%.(Gennaio 2003)

    Internet e trapianti

    Il sistema trapianti italiano ha avviato una vera e propria campagna promozio-nale basata sulla "trasparenza". Ogni paziente potrà, infatti, controllare perso-nalmente su Internet la qualità dei centri dove scegliere di operarsi.Collegandosi al sito www.ministerosalute.it si potranno avere dettagliate informa-zioni sui centri ospedalieri più o meno specializzati nei trapianti degli organi, sulnumero degli interventi e sulle percentuali di sopravvivenza. Il progetto è statoorganizzato e curato dal centro nazionale Trapianti e se, come è previsto, riscuoteràil gradimento dei pazienti interessati, sarà esteso anche ad altri settori: "in primis"Cardiochirurgia ed Ortopedia.(Gennaio 2003)

    L'e-family italiana

    La famiglia italiana si dimostra sempre più "lanciata" verso il futuro e la tecno-logia. Recenti studi hanno dimostrato che circa l'85% per cento delle famiglieitaliane considera il cellulare uno strumento irrinunciabile (l'Italia è primaassoluta in Europa nella telefonia mobile), mentre il 41% opta per il Pc. Della sin-golare classifica fanno parte anche Internet (30%), la pay-tv (22%), e la play station(22%). Altro fattore che caratterizza la crescita della e-family italiana è il notevolesviluppo registrato dalla diffusione del Dvd video che è ormai presente nel 17% circadelle famiglie. Ma se a livello familiare il Nostro Paese "tiene il passo" dei principalipaesi europei, a livello pubblico ed aziendale c'è ancora molto lavoro da fare.(Febbraio 2003)

    NOTIZIE IN BREVE di Marco Vestri

  • 12 Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

    PREVIDENZA - ECONOMIA di Massimo Vecchi

    CONSULENZE FINANZIARIE di Mauro Subrizi

    LA PAURA DELLA GUERRAPARALIZZA I MERCATI FINANZIARI

    Molti analisti di punta esprimono dubbi e timo-ri sulla possibilità di uscire presto dalla reces-sione. Susan Kalla, responsabile del settoretelecomunicazioni, informatica e Internet dellaFriedman Billings Ramsey di Washington, stimata peraver sostenuto due anni fa che la crisi non avevacarattere episodico e per aver previsto che non sareb-be stata breve, ha dichiarato, che "questo sarà il terzoanno consecutivo di andamento discendente".

    Di contro le autorità economiche italiane colgonosegnali di ripresa e sono fiduciose in un rilancio .

    LE CRISI DEL PASSATO

    Se riguardiamo le vecchie cronache della Borsa diMilano scopriamo come ha reagito il mercatoazionario nei momenti più drammatici vissuti inquesti ultimi anni. Intanto c'è un precedente quantomai eloquente da cui cominciare: la Guerra del Golfonel febbraio 1991, dichiarata anche allora controSaddam Hussein che aveva invaso il Kuwait e vintacon l'operazione militare americana "Tempesta neldeserto", comandata dal generale Schwarkopf.Ebbene, alla vigilia del conflitto, la situazione dellaBorsa era disastrosa e la perdita media era del 30%.Ma quando i bombardieri cominciarono a colpireBagdad e dintorni il MIB30 di Piazza Affari, cosìcome tutti gli indici delle Borse d'Occidente, volaronoalti, toccando quasi un +20%. Felicità breve però, tremesi in tutto. Infatti, alla fine delle ostilità, a maggio,il rialzo era sceso al 6%. Altri tre mesi, cioè agosto, eil MIB30 era sotto del 3,8%.

    Altro esempio, lo spaventoso attentato alle TorriGemelle di Manhattan l'11 settembre 2001. Primaspavento e crollo, ma sei mesi dopo, 11 marzo 2002schizzo in alto delle blue chip alla Borsa milanese conrialzi fino al 46%. Terza fase, crisi pesante che anco-ra oggi non si ferma, con le azioni in calo fino a quoteinferiori a quelle occupate prima di quel terribile 11settembre.

    Una vittoria netta erapida in 4-6 set-timane, un calodella produzione irache-na del petrolio compen-sata dagli altri Paesi, nes-sun atto di terrorismo.

    In questo caso il prez-zo del petrolio rincareràall'inizio del conflitto, mail prezzo al barile calerànel giro di pochi mesi alivelli più normali; saràpossibile ridurre i tassid'interesse per l'area Bce.

    Gli USA crescerannonel 2003 più rapidamen-te che senza guerra, nes-sun danno rilevante allacrescita in Europa e inItalia.

    I mercati azionari pro-babilmente cederannoinizialmente e quindirecupereranno ai livelli

    NON CONOSCIAMO, NEL MOMENTO IN CUI VERRÀ PUBBLICATO QUESTO ARTICOLO, LA SITUAZIONE CHE SI SARÀ CREATA PER RISOLVERE IL PROBLEMA DEL DISARMO IRACHENO; OVVERO SE LA GUERRA È IN CORSO, CON TUTTE LE SUE CONSEGUENZE DI NATURA UMANA (SOPRATTUTTO) MA ANCHE FINANZIARIA.

    PROVIAMO COMUNQUE A DELINEARE TRE IPOTESI VALIDE IN CASO DI GUERRA DOVE LE VARIANTI DOVREBBERO ESSERE DETTATE DALLA DURATA DEL CONFLITTO, DALLA POSSIBILITÀ CHE SI POSSANO VERIFICARE ATTACCHI TERRORISTICI, DALLA PRODUZIONE DEL PETROLIO E DALLE DECISIONI CHE DOVRÀ PRENDERE L'ONU.

    8-12 settimane dicombatt iment i ,aumenti di produ-zione del petrolio daparte di altri Paesi, ten-tativi falliti di attacchiterroristici su obiettiviUSA o in Europa.

    Il prezzo del petroliocadrà gradualmente

    dopo un aumento inizia-le, ma resterà elevato nel2003 e nel 2004; pressio-ni inflazionistiche negliUSA e in Europa.

    Gli Usa crescerannodel 2-2,5% nel 2003; inEuropa crescita attornoall'1% concentrata neisecondi due trimestri

    P iù di tre mesi discontri, danni al-le forniture di pe-trolio, viene meno il so-stegno dell'ONU, attac-chi nemici con armi di di-struzione di massa e at-tacchi terroristici negliStati Uniti e in Europa.

    Il prezzo del petroliosi impennerà forse oltre i60 dollari al barile versogli inizi dell'estate e ri-marrà a prezzi elevati

    La verità è che se i motori dell'economia non girano, i guadagni azionari hanno vita breve. E pur-troppo s'è detto, l'economia è in stallo. Il prezzo del petrolio, materia essenziale per il funzionamen-to industriale e sociale dei paesi occidentali, continua a crescere.I risparmiatori, timorosi, scappano dai mercati finanziari e cercano collocazioni più sicure, i cosiddetti

    beni rifugio. Ricerca non facile. I titoli di Stato, un tempo approdo di chi non voleva rischiare acconten-tandosi di rendimenti modesti ma certi, sono ormai impraticabili dato che rendono meno del tasso d'infla-zione.

    Il calcolo dei rendimenti netti è ancor più mortificante. Sottraendo le commissioni bancarie e la tassa del12,5%, l'interesse dato dai BOT semestrali precipita all'1,87%.

    Nonostante questi minimi, incertezze e timori favoriscono il riaffacciarsi del cosiddetto BOT-people, perqualche tempo latitante perché passato a investimenti più redditizi ma ovviamente più rischiosi, tanto cheha dovuto incassare colpi durissimi. Se n'è avuta conferma nell'asta dell'11 febbraio in cui la vendita deititoli di Stato a più breve scadenza, cioè i BOT trimestrali, è andata a gonfie vele tanto da provocare unanuova discesa del rendimento: 1,81% netto, così basso che per trovarne uno uguale bisogna ritornare alsettembre del '99. Dal canto loro i CTZ biennali, riproposti dal Tesoro, hanno patito un nuovo minimodopo quello sopra indicato, scendendo a un rendimento del 2,45% lordo e del 2,10% netto.

    LA FEBBRE DELL'ORO E QUELLA DEL MATTONE

    Torna la corsa all'oro, una corsa che non ha niente a che vedere con quella leggendaria dei cercatori dipepite nel Klondike alla fine dell'Ottocento, ma indica l'ondata di acquisti e la conseguente impennata dellequotazioni del metallo giallo, bene rifugio per eccellenza nei momenti di crisi.

    Dal febbraio 2001 al gennaio di quest'anno il prezzo dell'oro è cresciuto da 255,55 a 351,60 dollari peroncia (pari a 28,35 grammi). Se ci si ferma a osservare l'andamento delle quotazioni nel 2002 si ricava unnumero significativo: 25%, che è la perdita della Borsa e il guadagno del metallo giallo. Nel solo dicembrescorso l'aumento è stato del 10%. Va ricordato che la quotazione massima di tutti i tempi si ebbe nel 1980,in corrispondenza con un'inflazione altissima, quando il prezzo raggiunse gli 850 dollari per oncia. Dettoche questo traguardo appare irripetibile, anche se gli analisti prevedono la possibilità di nuovi rialzi, biso-gna però notare che il valore è molto volatile e si presta facilmente a speculazioni.

    A questo proposito si può ricordare quanto successe durante la Guerra del Golfo. Estate 1990, invasio-ne del Kuwait da parte di Saddam Hussein e balzo in alto dell'oro di 40 dollari l'oncia; febbraio '91, attac-co americano all'Iraq e d'un colpo l'oro cala di 25 dollari per oncia.

    Per investire in oro si possono comprare i lingotti da conservare, rivolgendosi non tanto alle banche maa società specializzate o ai gioiellieri. Oppure, accontentandosi di soluzioni meno affascinanti, si possonoacquistare azioni di società aurifere o fondi d'investimento del settore.

    Ma non c'è soltanto l'oro come bene rifugio, la casa per esempio è considerata l'investimento più sicurodall'80% degli italiani. E gli acquisti di appartamenti sono anche favoriti dalla notevole diminuzione deimutui bancari. Da sei anni a questa parte l'aumento dei prezzi degli immobili non conosce soste. Sul futu-ro gli esperti sono divisi: per alcuni il mercato del mattone potrebbe mettere a segno un ulteriore rialzo del3% quest'anno, per altri c'è il rischio di una caduta in caso di guerra.

    I RISPARMIATORI SPAVENTATICERCANO BENI RIFUGIO

    PRIMO SCENARIO: IL MIGLIORE SECONDO SCENARIOprecedenti il conflitto.

    La Federal ReserveUSA aumenterà i Tassid'interesse qualche mesedopo l'inizio della guerra.

    Negli USA il Tasso didisoccupazione siridurrà dopo l'inizio del-la guerra e ancor di piùdopo; in Europa non

    aumenterà se non margi-nalmente dopo l'iniziodella guerra per prose-guire in un lento declinodopo.

    Il Tasso di inflazioneUSA rimarrà stabilementre in Europapotrebbe aumentare leg-germente.

    dell'anno.Le Borse internazio-

    nali cadranno, per poirecuperare gradualmen-te e raggiungere livelliprebellici entro 5-6mesi.

    La Fed ridurrà anco-ra i Tassi d'interesseverso fine primavera eavvierà una strettamonetaria a fine anno;anche la Bce ridurrà itassi d'interesse.

    Il Tasso di disoccupa-zione aumenterà legger-mente in USA e inEuropa, e riprenderà ascendere solo dopo unanno.

    Negli USA il Tasso diinflazione aumenteràdopo circa sei mesi,anche più rapidamentein Europa.

    TERZO SCENARIO: IL PEGGIOREanche nel prossimo an-no; riprenderà a saliresensibilmente l'inflazio-ne sia in Usa che in Eu-ropa.

    La crescita economicadegli Stati Uniti sarà in-torno all'1% mentrequella europea sarà vici-na allo zero.

    I mercati finanziaricrolleranno entro la fine

    del 2003 e le perdite nonverranno recuperate.

    La Fed riduce il Tassod'interesse e lo allineaall'inflazione; anche laBce tiene il costo degliinteressi in linea, o addi-rittura inferiori, all'in-flazione europea.

    Il Tasso di disoccupa-zione crescerà negli Usasopra al 7% mentre in

    Europa tornerà intornoal 10%. Nel 2004 resteràsopra al 7% in Usa e so-pra al 10% in Europa,con l'Italia sopra di un1% sulla media euro-pea.

    Per finire il Tasso diinflazione, che si man-terrà per i prossimi dueanni a livelli superiori diquelli attuali, sia negliStati Uniti che in Euro-pa.

  • 13Il iornale della revidenzadei edici e degli dontoiatri

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