GLI ASPETTI ERGONOMICI DEL RISCHIO DA … Menoni MAPO.pdf · Sezione ergonomia IRCCS Cà Granda -...

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GLI ASPETTI ERGONOMICI GLI ASPETTI ERGONOMICI DEL RISCHIO DA DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI MANUALE PAZIENTI TRAMITE METODO MAPO TRAMITE METODO MAPO “Clinica del Lavoro Luigi Devoto” – Università di Milano – Sezione di Ergonomia Fondazione Don Gnocchi Onlus – Laboratorio di Bioingegneria - Milano Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Cà Granda Policlinico – Milano CEMOC (Centro di Medicina Occupazionale)

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GLI ASPETTI ERGONOMICI GLI ASPETTI ERGONOMICI

DEL RISCHIO DA DEL RISCHIO DA

MOVIMENTAZIONE MOVIMENTAZIONE

MANUALE PAZIENTI MANUALE PAZIENTI

TRAMITE METODO MAPOTRAMITE METODO MAPO“Clinica del Lavoro Luigi Devoto” – Università di Milano – Sezione di Ergonomia

Fondazione Don Gnocchi Onlus – Laboratorio di Bioingegneria - Milano

Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Cà Granda Policlinico – Milano

CEMOC (Centro di Medicina Occupazionale)

PROGRAMMA WORKSHOP-SEMINARIO (26/5 Sala Bianca)

LA GESTIONE DEL RISCHIO DA MOVIMENTAZIONE MANUALE

PAZIENTI TRAMITE METODO MAPO:

ESPERIENZE E RISULTATI IN OSPEDALI E RSA DI “GESTIONE ERGONOMICA”

Inizio Fine 26/5/2010 Relatore

1 9.10 10.10

Gli aspetti ergonomici del rischio da movimentazione pazienti (MMP) nella

metodologia MAPO

Menoni Olga Sezione ergonomia

IRCCS Cà Granda - MI

2 10.10 11.00

Esercitazione sull’applicazione della valutazione del rischio in uno specifico

reparto di degenza

Silvia Cairoli Sezione ergonomia

IRCCS Cà Granda - MI

11.00 11.10 intervallo

3 11.10 11.30

L’ esperienza UNEBA nella gestione del rischio da movimentazione

pazienti in Residenze Sanitarie per Anziani

Burattin Ernesto Direzione

Uneba Veneto

4 11.30 11.50

Un nuovo approccio per la gestione del rischio da MMP in ospedale:

ergonomia del letto elettrico

Rosanna Fortuna

N.O. Tutela e Salute Azienda ASL - NO

5 11.50 12.10

Istituto Geriatrico Golgi-Redaelli: “spendere per risparmiare” un percorso

necessario nella gestione del rischio specifico

Flavio Verona Servizio Prevenzione

ASP GolgiRedaelli - MI

6 12.10 12.30

L’esperienza ligure di approccio alla gestione del rischio da

movimentazione pazienti: quali risultati?

AM Polimeni Servizi Protezione

Prevenzione Regione Liguria

12.30 13 discussione

LA FORMAZIONE

dei Formatori

VALUTAZIONE

RISCHIO

LA VERIFICA DI EFFICACIA

DELLA PREVENZIONEDISPENSE EDUCATIVE

LUIGI BOCCONI

IEFEIstituto di Economia e Politica

dell'Energia e dell'Ambiente

UNIVERSITÀ COMMERCIALE

Dipartimento di Sanità Pubblica

VALUTAZIONE DEL VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA RISCHIO DA

MOVIMENTAZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTIMANUALE PAZIENTI

1996 1996 –– 2007 La 2007 La movimentazionemovimentazionepazientipazienti nellenelle aziendeaziende ospedaliereospedaliereitalianeitaliane

420 reparti degenza --- 7000 operatoriesposti;

65 65 blocchiblocchi operatorioperatori --- 1200

operatori esposti

7 7 aziendeaziende ospedaliereospedaliere ------ 220 220 espostiesposti

Riduzione tempo medio degenza – aumento pazienti NA

Aumento “carenza organico”

Comparsa ausili/attrezzature nei reparti

La descrizione dellLa descrizione dell’’attivitattivitàà lavorativa lavorativa in funzione del sovraccarico in funzione del sovraccarico biomeccanico dellbiomeccanico dell’’apparato apparato muscoloscheletricomuscoloscheletrico

descrizione dei compiti con movimentazione descrizione dei compiti con movimentazione manuale pazienti e rilevazione attivitmanuale pazienti e rilevazione attivitàà di di

movimentazionemovimentazione

La “schiena che lavora”

AnatomoAnatomo--fisiologiafisiologia e e ““significatosignificato””del dolore lombaredel dolore lombare

K.P. Granata 2006 – Dipartimento di Bioingegneria Virginia University

Forze interne ed esterne

Microfratture del piatto vertebrale

Lesioni dei “tessuti molli”Fattori nutritivi

“tolleranza”

UNITAUNITA’’ FUNZIONALE DEL RACHIDE FUNZIONALE DEL RACHIDE --FORZE INTERNE ED ESTERNE FORZE INTERNE ED ESTERNE

E RELATIVI E RELATIVI ““LIMITILIMITI””

MARRAS 2008

Forze di COMPRESSIONE (3400 – 6400 Newton)

Forze di “TAGLIO” anteriori-posteriori (1000 Newton)

Forze di “TAGLIO” laterali (1000 Newton)

MOVIMENTAZIONE PAZIENTI E MOVIMENTAZIONE PAZIENTI E FORZE COMPRESSIVE:FORZE COMPRESSIVE:

MANOVRE CORRETTE!!!!

ERETTO

�Elevata prevalenza di disturbi acuti e cronici a livello del tratto lombo-sacrale

�Elevata prevalenza di soggetti giudicati non idonei alla mansione con relativi problemi di gestione

��D.Lgs. 626/94 (D.Lgs. 626/94 (TestoTesto UnicoUnico 81) 81) scarsamentescarsamente applicatoapplicato

…………SegueSegue

�� Evidente presenza di un rischio da Evidente presenza di un rischio da movimentazone in diversi settori movimentazone in diversi settori

�� Attrezzature molto carentiAttrezzature molto carenti

�� Formazione al rischio insufficienteFormazione al rischio insufficiente

AMPI margini di miglioramento con interventi AMPI margini di miglioramento con interventi a costo relativamente bassoa costo relativamente basso

La cornice di riferimento

Valutazione del rischioD.Lgs 81/08

Lombalgie neglioperatori sanitari

Gestione dei soggetticon ridotte

capacità lavorative

Assistenza al Paziente disabile

Prevenzione dei danni da MMP emiglioramento della

qualità dell’assistenza

I I principaliprincipali fattorifattori didi rischiorischio cheche possonopossono essereessere causacausa didi disturbi/patologiedisturbi/patologie muscolomuscoloscheletrichescheletriche sonosono ::

• La PRESENZA DI PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTII da movimentare

• LA ASSENZA DI ATTREZZATURE (sia sollevatori, che ausili minori, che carrozzine/barelle)

• LA NECESSITA’ DI OPERARE IN POSTURE INCONGRUE (inadeguatezza spazi e arredi)

• LA CARENZA DI FORMAZIONE SPECIFICA

• LA COPRESENZA DI OGGETTI DA SOLLEVARE O DI OPERAZIONI DI TRAINO SPINTA DA EFFETTUARE

AUMENTO SOVRACCARICO BIOMECCANICOAUMENTO SOVRACCARICO BIOMECCANICOAPPARATO LOCOMOTOREAPPARATO LOCOMOTORE

PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTI

POSTURA INCONGRUA

CARENZA Di

ATTREZZATURE

CARENZA DI ORGANICO

LA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTII principali determinanti di rischio

CARENZA FORMAZIONE

AUMENTO SOVRACCARICO BIOMECCANICOAUMENTO SOVRACCARICO BIOMECCANICOAPPARATO LOCOMOTOREAPPARATO LOCOMOTORE

PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTI

LA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTII principali determinanti di rischio

CARENZA DI ORGANICO

AUMENTO SOVRACCARICO BIOMECCANICOAUMENTO SOVRACCARICO BIOMECCANICOAPPARATO LOCOMOTOREAPPARATO LOCOMOTORE

POSTURA INCONGRUA

INADEGUATEZZA DIARREDI e SPAZI

LA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTII principali determinanti di rischio

CARENZA FORMAZIONE

OSPEDALI OSPEDALI �������� CARENZA DI ATTREZZATURE ERGONOMICHECARENZA DI ATTREZZATURE ERGONOMICHE

CARENZA DIATTREZZATURE !!!!!!

LA MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTII principali determinanti di rischio

CARENZA DI UTILIZZO !!!!!

419 reparti

6900 infermieri

1999 2006

LA LOGICA SOTTESA NELLA LA LOGICA SOTTESA NELLA METODOLOGIA MAPOMETODOLOGIA MAPO

Cosa determina un aumento della Cosa determina un aumento della frequenza di posture frequenza di posture

incongrue/trasferimenti manuali?incongrue/trasferimenti manuali?

ASSENZA/CARENZAAUSILI

INADEGUATA INADEGUATA FORMAZIONE SPECIFICAFORMAZIONE SPECIFICA

INADEGUATEZZA INADEGUATEZZA ARREDI/AMBIENTEARREDI/AMBIENTE

RAPPORTO NUMERICO RAPPORTO NUMERICO OPERATORI/PAZIENTIOPERATORI/PAZIENTI

COLLOQUIO COLLOQUIO (30 minuti)(30 minuti)

oo ASPETTI ORGANIZZATIVI PER LA ASPETTI ORGANIZZATIVI PER LA

QUANTIFICAZIONE DELLA QUANTIFICAZIONE DELLA

MOVIMENTAZIONE MOVIMENTAZIONE

oo MODALITA' MODALITA' DIDI UTILIZZO delle UTILIZZO delle

ATTREZZATUREATTREZZATURE

oo INFORMAZIONE/FORMAZIONE DEGLI INFORMAZIONE/FORMAZIONE DEGLI

OPERATORI SUL RISCHIO SPECIFICOOPERATORI SUL RISCHIO SPECIFICO

OSSERVAZIONE OSSERVAZIONE

(30 minuti)(30 minuti)

o FATTORE ATTREZZATUREFATTORE ATTREZZATUREoo FATTORE AMBIENTEFATTORE AMBIENTE

identificazione principali "inadeguatezzeidentificazione principali "inadeguatezze““= assenza di requisiti ergonomici= assenza di requisiti ergonomici

calcolo punteggio medio di calcolo punteggio medio di "inadeguatezza" per ogni aspetto "inadeguatezza" per ogni aspetto

valutatovalutato

Sicurezza –

ADEGUATEZZA

TIPO DI PAZIENTI

OPERATORI ADDETTI A MMP

AMBIENTE: spaziarredi Formazione del

personale

MMPZ: ASPETTI ORGANIZZATIVI ANALIZZATI

TIPO DIMANOVRE

N° Pazienti Non Autosufficienti_______________________________________________________________

N° Operatori

La frequenza delle operazioni di movimentazione pazienti èdeterminata dal rapporto:

ORGANIZZAZIONEORGANIZZAZIONEDEL LAVORODEL LAVORO

PAZIENTI NON PAZIENTI NON AUTOSUFFICIENTIAUTOSUFFICIENTI

carico discalecarico discaleelevatoelevato

carico discalecarico discalemediomedio

NON COLLABORANTINON COLLABORANTI PARZIAL. COLLABPARZIAL. COLLAB.

ORGANIZZAZIONEORGANIZZAZIONEDEL LAVORODEL LAVORO

COME DIMINUIRE IL CARICO DISCALE ?COME DIMINUIRE IL CARICO DISCALE ?

““fattorefattoreSOLLEVATORISOLLEVATORI””

““fattorefattoreAUSILI MINORIAUSILI MINORI””

PAZIENTI DA SOLLEVARE

COMPLETAMENTE

PAZIENTI DA SPOSTARE

PARZIALMENTE.

ATTREZZATUREATTREZZATURE

““SOLLEVATORISOLLEVATORI”” ??

SOLLEVATORISOLLEVATORI

BARELLA BARELLA ERGONOMICAERGONOMICA

LETTI LETTI ERGONOMICIERGONOMICI

�� TERMINE UTILIZZATO TERMINE UTILIZZATO

PER ATTREZZATURE PER ATTREZZATURE

NECESSARIE AI NECESSARIE AI

SOLLEVAMENTI TOTALI SOLLEVAMENTI TOTALI

EFFETTUATIEFFETTUATI

MAPO

DEVONO AUSILIARE ALMENO IL 90% DEVONO AUSILIARE ALMENO IL 90%

DELLE MANOVRE DELLE MANOVRE DIDI SOLLEVAMENTOSOLLEVAMENTO

GLI ASPETTI ERGONOMICI DEI GLI ASPETTI ERGONOMICI DEI SOLLEVATORI E DEGLI AUSILI SOLLEVATORI E DEGLI AUSILI

MINORI MINORI –– MAPO INDEXMAPO INDEX

�� Adatti al tipo di disabilitAdatti al tipo di disabilitàà

�� UtilizzabilitUtilizzabilitàà per le movimentazioni per le movimentazioni

abitualmente effettuateabitualmente effettuate

�� Adeguatezza numericaAdeguatezza numerica

TIPOLOGIE TIPOLOGIE DIDISOLLEVAPAZIENTISOLLEVAPAZIENTI

LETTO ERGONOMICO LETTO ERGONOMICO COME AUSILIOCOME AUSILIO

TAVOLA AD ALTO SCORRIMENTO

DIMINUISCONO SIA LA FREQUENZA CHE IL DIMINUISCONO SIA LA FREQUENZA CHE IL

SOVRACCARICO BIOMECCANICO DEL RACHIDE LSOVRACCARICO BIOMECCANICO DEL RACHIDE L--SS

MAPO INDEX e MAPO INDEX e CARROZZINECARROZZINE

�� Devono facilitare la movimentazione Devono facilitare la movimentazione del paziente non autosufficientedel paziente non autosufficiente

−− Ben frenabileBen frenabile

−− Braccioli estraibiliBraccioli estraibili

−− INGOMBRO limitatoINGOMBRO limitato

�� In numero adeguato ai pazienti NAIn numero adeguato ai pazienti NA

CARROZZINECARROZZINE

LL’’AMBIENTE COME AMBIENTE COME ELEMENTO ELEMENTO DIDI RISCHIORISCHIO

� Considera i “luoghi” dove i pazienti NA devono essere movimentati

� Bagni per l’igiene

� Bagni per WC

� Camere di degenza

INFLUISCE SIA SULLA FREQUENZA CHE SUL

SOVRACCARICO BIOMECCANICO DEL RACHIDE L-S

SE ADEGUATO DIMINUISCE SE ADEGUATO DIMINUISCE SIA LA FREQUENZA CHE IL SIA LA FREQUENZA CHE IL

SOVRACCARICO BIOMECCANICO DEL RACHIDE LSOVRACCARICO BIOMECCANICO DEL RACHIDE L--SS

AMBIENTEAMBIENTE

Lo spazio necessario in una Lo spazio necessario in una camera di degenzacamera di degenza

FORMAZIONECRITERI MAPO

CORSO TEORICO PRATICO DI ALMENO 6 ORE

“RECENTE” EFFETTUAZIONE

75 % DI ORGANICO FORMATO

LA MANCATA FORMAZIONE COME ELEMENTO LA MANCATA FORMAZIONE COME ELEMENTO DIDI

RISCHIORISCHIO

NC/Op FS PC/Op FA

Famb

FC

FF

MAPO INDEX MAPO INDEX valori dei fattorivalori dei fattori

X

X

X

XX +

CARROZZINE 0,75 --2

AMBIENTE 0,75 –1,5

FORMAZIONE 0,75 --2

Sollevatori

0,5 --4Ausili minori

0,5 --1

MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI MOVIMENTAZIONE MANUALE PAZIENTI ––

INDICE MAPOINDICE MAPO

LIVELLO DI

ESPOSIZIONE

(MAPO)

CLASSE DI

RISCHIO

0 - 1,5Assente

trascurabile

1,51 - 5,00 Medio

> 5,00 Elevato

1996 1996 –– 2009 La 2009 La movimentazionemovimentazionepazientipazienti neglinegli ospedaliospedali italianiitalianiVALUTATA TRAMITE MAPOVALUTATA TRAMITE MAPO

650 Serv. Hosp. --- 8400 operatori esposti

Ospedali generaliOspedali generaliOspedali generaliOspedali generali

Istituti geriatriciIstituti geriatriciIstituti geriatriciIstituti geriatriciIstituto pediatricoIstituto pediatricoIstituto pediatricoIstituto pediatrico

Mappatura del rischio

Screening dei WMSDs neglioperatori sanitari

Procedure per la seleccionergonomica degli ausili

FORMAZIONE PERMANENTE

MAPO PROCEDURE

Epmresearch.org

IDENTIFICAZIONE PRIORITADI INTERVENTO

FOGLIO: “REPARTI”FOGLIO: “REPARTI”

Co

dic

e R

ep

art

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Reparto

infe

rmie

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ti)

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ice

MA

PO

7 Chirurgia 13 4 17 34 5 12 8 0,4 0,7 0% 4,00 0% 1,00 2,00 1,50 1,00 7,006 Medicina seconda 9 4 13 3 24 3 8 6 0,4 0,8 0% 4,00 100% 0,50 1,12 1,25 2,00 5,2512 Medicina 10 5 15 2 30 10 11 12 0,9 1,1 20% 4,00 80% 1,00 0,75 1,25 1,00 4,4333 Neurologia 8 8 16 2 24 3 10 8 0,3 0,8 0% 4,00 100% 0,50 1,50 1,50 1,00 3,602 Otorino 8 5 13 18 6 9 5 0,7 0,6 40% 2,00 0% 1,00 1,00 1,25 1,00 2,3624 Ginecologia 10 7 17 24 0 9 7 0,0 0,8 0% 4,00 100% 1,00 2,00 1,50 1,00 2,3310 Dialisi 14 3 17 2 32 9 8,6 8 1,0 0,9 40% 2,00 0% 1,00 0,75 1,25 0,75 2,131 Urologia 9 6 15 1 20 4 9 10 0,4 1,1 100% 0,50 0% 1,00 1,50 0,75 1,00 1,503 Mneurologia 10 7 17 30 0 8 4 0,0 0,5 60% 2,00 100% 0,50 1,12 1,25 2,00 0,7023 Dermatologia 8 6 14 0 18 0 7 0 0,0 0,0 0% 4,00 0% 1,00 1,12 1,25 1,00 0,00

DATI DA SCHEDA VALUTAZIONE RISCHIOPersonale addetto a MMP

ESEMPIO DI “MAPPATURA”

LIVELLI DI RISCHIO DEI REPARTI ANALIZZATI

20%

50%

20%

10%

TRASCURABILE

MEDIO

ELEVATO

ASSENTE

Elementi di sintesi : esempio repartoElementi di sintesi : esempio reparto

DISTRIBUZIONE PER FASCE DI RISCHIO DEGLI OPERATORI

ESPOSTI A MOVIMENTAZIONE PAZIENTI NEI REPARTI

9,1%

29,9%

50,6%

19,5%

ASSENTE LIEVE MEDIO ALTO

DISTRIBUZIONE PER FASCE DI ADEGUATEZZA DELLE ATTREZZATURE PER

IL SOLLEVAMENTO TOTALE DEI PAZIENTI

11%

33%67%

ADEGUATI PARZIALMENTE ADEGUATO COMPLETAMENTE INADEGUATO

DISTRIBUZIONE PER FASCE DI ADEGUATEZZA DEGLI

AUSILI PER LO SPOSTAMENTO PARZIALE DEI

PAZIENTI

33%

78%

ADEGUATI INADEGUATO

Elementi di sintesi : esempio repartoElementi di sintesi : esempio reparto

Elementi di sintesi : esempio repartoElementi di sintesi : esempio repartoDISTRIBUZIONE PER FASCE DI ADEGUATEZZA

DELL'AMBIENTE

11%

67%33%

ADEGUATIPARZIALMENTE ADEGUATOCOMPLETAMENTE INADEGUATO

DISTRIBUZIONE PER FASCE DI ADEGUATEZZA DELLA

FORMAZIONE

11%

78%

22%

ADEGUATI PARZIALMENTE ADEGUATO COMPLETAMENTE INADEGUATO

SONO DATI CHE FACILITANO LE SCELTE DEI “DECISORI”

Permettono di orientare le strategie di

intervento

La La gestionegestione

del del rischiorischio

Valutazionerischio

Procedura discelta

attrezzature

Dotazione diattrezzature

adeguate

A brevetermine

Formazioneaddestramento

operatori

A lungotermine

Interventistrutturali

Verificaefficacia

Necessità di formazione

Mappatura del rischioSpecifico nei diversi settori

Procedure per la sceltaergonomica degli ausili

Gestione del rischio

da movimentazione pazienti

Epmresearch.org

Verifica di efficaciadelle strategie preventive