Me dica - omceoge · Il film “Lontano da Is aiah” si svolge a Chicago e narra la storia di un...

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Genova Medica Genova Medica Organo Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Genova Anno 18 n. 11/2010 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. 0,42 EDITORIALE Quando a far notizia, è solo la parola “malasanità” VITA DELL’ORDINE All’Ordine l’incontro annuale degli iscritti I CORSI DELL’ORDINE Il percorso di formazione del medico attraverso l’immaginario cinematografico MEDICINA & AMBIENTE Tumori: bambini sempre più a rischio IN PRIMO PIANO Cernobbio: seconda conferenza sull’ECM L’Ordine aderisce alla Carta Europea sull’Alcol NOTE DI DIRITTO SANITARIO Rapporto fra dirigenti medici e personale infermieristico Quali requisiti per aprire uno studio medico? N.11 novembre 2010 N o t i z i e d a l l a C.A.O.

Transcript of Me dica - omceoge · Il film “Lontano da Is aiah” si svolge a Chicago e narra la storia di un...

Genova MedicaGenova MedicaOrgano Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri della Provincia di Genova

Anno 18 n. 11/2010 Per. Mens. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 del Trib. di Genova - Sped. in A. P. - 45% - Filiale di Ge. €0,42

EDITORIALE Quando a far notizia, è solo la parola “malasanità”

VITA DELL’ORDINE All’Ordine l’incontro annuale degli iscritti

I CORSI DELL’ORDINE

Il percorso di formazione del medico attraverso l’immaginario cinematografico

MEDICINA & AMBIENTE Tumori: bambini sempre più a rischio

IN PRIMO PIANO Cernobbio: seconda conferenza sull’ECM

L’Ordine aderisce alla Carta Europea sull’Alcol

NOTE DI DIRITTO SANITARIO

Rapporto fra dirigenti medici e personale infermieristico

Quali requisiti per aprire uno studio medico?

N.11novembre2010

N

otizie dalla

C.A.O.

www.omceoge.org

Piazza della Vittoria 12/4 - 16121 GENOVA

Come [email protected]

tel 010/587846 e fax 010/593558

Orario al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14.30

Cambio di indirizzo: comunicare tempestivamente(fax 010/593558 o e-mail [email protected]) ogni variazionedella residenza anagrafica o del domicilio, specificando chiaramente

presso quale indirizzo si desidera ricevere la corrispondenza.

L’ORDINE DI GENOVA

L’Ordine di Genova offre gratuitamente agli iscritti una casella di PostaElettronica Certificata (PEC). Ecco la procedura per ottenerla:� accedere al portale www.arubapec.it� cliccare in alto a destra su convenzioni� inserire il codice convenzione (OMCEO-GE-0015)� nella pagina successiva inserire codice fiscale, cognome e nome(il sistema verificherà che i dati inseriti corrispondano realmente ad uniscritto all’Ordine)

� inserire i dati richiesti� la richiesta della casella PEC viene salvata e vengono generati in PDF idocumenti necessari alla sottoscrizione del servizio PEC.

La casella sarà attivata solamente dopo la ricezione via fax della documenta-zione sottoscritta allegando il documento d’identità al fax 0575 862026.Ulteriori chiarimenti per la procedura ed attivazione potranno essere richiestiall’indirizzo: [email protected].

Modalità peril rilascio gratuito della PEC

A tutti i colleghi che volessero ricevere “Genova Medica” solo pervia telematica, rinunciando alla copia cartacea, chiediamo di invia-re un’e-mail a: [email protected] chiedendo la cancella-zione del proprio nominativo dal file di spedizione e indicandol’esatto indirizzo e-mail a cui voler ricevere la rivista. Ricordiamo,inoltre, che la rivista viene regolarmente pubblicata on-line, dal17 di ogni mese, sul sito www.omceoge.org, dove è presenteanche un archivio dei numeri precedenti di “Genova Medica”.

Ad oggi hanno fatto

richiesta della PEC 287

medici, 18 odontoiatri e

31 doppi iscritti.

Genova MedicaGenova Medica

Organo Ufficiale dell’Ordine dei Medici Chirurghi

e degli Odontoiatri della Provincia di Genova

Anno 18 n. 11/2010 Per. Mens

. - Aut. n. 15 del 26/04/1993 d

el Trib. di Genova - Sped. in A.

P. - 45% - Filiale di Ge. €0,42

EDITORIALE Quando a far notizia

, è solo la parola “malasanità”

VITA DELL’ORDINE

All’Ordinel’incontro

annuale degli iscritti

I CORSI DELL’ORDIN

E

Il percorsodi formazione del medico attraverso

l’immaginario cinematografico

MEDICINA& AMBIEN

TE Tumori: bambini sempre più a rischio

IN PRIMO PIANO Cernobbio

: secondaconferenza

sull’ECM

L’Ordine aderisce alla Carta Europea sull’Alcol

NOTE DI DIRITTO SA

NITARIO

Rapportofra dirigenti m

edici e personaleinfermieristico

Quali requisiti per ap

rire uno studio medico?

N.11novembre2010

Not

izie dalla

C.A.O.

sommario

Genova MedicaOrgano Ufficiale dell’Ordine deiMedici Chirurghi e degli Odontoiatridella Provincia di Genova

Direttore responsabileEnrico BartoliniComitato di redazioneRoberta BaldiAndrea ChiamaAlberto FerrandoMassimo GaggeroLucio MarinelliMario PallavicinoAndrea StimamiglioCONSIGLIO DIRETTIVOPresidenteEnrico BartoliniVice PresidenteAlberto FerrandoSegretarioGiuseppina F. BoidiTesoriereProscovia Maria SaluscievConsiglieriMaria Clemens BarberisLuigi Carlo BottaroAlberto De MicheliFrancesco De StefanoRiccardo GhioGemma MigliaroLuca NanniFederico PinacciGian Luigi RavettiAndrea StimamiglioGiancarlo TorreElio Annibaldi (odontoiatra)Paolo Mantovani (odontoiatra)COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTIPresidenteAldo CagnazzoEffettiviLucio MarinelliMario PallavicinoSupplenteAndrea ChiamaCOMMISSIONE ALBO ODONTOIATRIMassimo Gaggero PresidenteElio Annibaldi SegretarioMaria Susie CellaGiorgio Inglese GanoraPaolo Mantovani

novembre 2010

Bollettino dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghie degli Odontoiatri della Provincia di Genova

Genova Medicawww.omceoge.org

Periodico mensi le - Anno 18 n.11novembre 2010 - Tiratura 9.200 copie -

Autorizz. n.15 del 26/04/1993 del Trib. diGenova. Sped. in abb. postale - Gruppo IV 45%.

Raccolta pubbl ic ità e progetto graf ico:Si lv ia Folco - te l. e fax 010/58.29.05 - Stampa:

Ditta Giuseppe Lang - Arti Grafiche S.r.l. Via Romairone, 66/N16163 Genova. In copertina: Makovskji Vladimir Egorovic (1846-

1920) “La sala d’attesa del medico” 1870 Museo della pittura russaSan Pietroburgo. Finito di stampare nel mese di novembre 2010.

Ordine dei Medici Chirurghie degli Odontoiatridella Provincia di Genova

Piazza della Vittoria 12/416121 GenovaTel. 010. 58.78.46Fax 59.35.58

Editoriale

4 Quando a far notizia, è solo la parola “malasanità”

Vita dell’Ordine

5 Le delibere delle sedute del Consiglio

7 All’Ordine l’incontro annuale degli iscritti

I corsi dell’Ordine

6 Essere medico: il percorso di formazione del medico attraverso

l’immaginario cinematografico

In primo piano

10 Cernobbio: seconda conferenza sull’ECM

13 L’Ordine aderisce alla Carta Europea sull’Alcol

Note di diritto sanitario

15 Rapporto fra dirigenti medici e personale infermieristico

17 Quali requisiti per aprire uno studio medico?

Medicina & Ambiente

18 Tumori: bambini sempre più a rischio

Medicina & Psiche

21 Siamo tutti un po’ lucertole

Medicina & Finanza

22 Costi standard e federalismo: una rischiosa accoppiata

Medicina & Volontariato

23 All’appello i Medici volontari in Africa

24 Corsi & Convegni

25 Recensioni

Medicina & Cultura

27 Sciamanesimo: la malattia come disturbo dell’anima

28 Lettere al direttore

31 Notizie dalla C.A.O. a cura di M. Gaggero

4

est deficit superato”. Così “Il Sole

24 ore sanità” titola un piccolo trafi-

letto riguardante la nostra Regione.

La notizia pubblicata non è da poco se consi-

deriamo che ogni giorno si continuano a forni-

re dati piuttosto allarmanti sul nostro stato di

salute, non solo fisico ma, in particolare, eco-

nomico, che alimentano nel cittadino gravi

situazioni d’incertezza.

In un momento piuttosto delicato della nostra

economia, dove ogni giorno si cerca di conte-

nere le spese, dove si parla spesso e, a volte

troppo, di contenimento della spesa sanitaria

e dell’uso appropriato delle risorse, credo sia

anche doveroso fornire delle notizie positive

come questa. Certo dobbiamo tenere conto,

come si legge nell’articoletto che “nonostante

un deficit tendenziale che a fine anno dovreb-

be attestarsi intorno ai 152 milioni dovuto alla

riduzione dei finanziamenti del Fondo sanitario

nazionale, la Liguria dal 2007 al 2009 ha eli-

minato 850 milioni di disavanzo relativi al

triennio precedente, continuando a fornire ai

cittadini prestazioni di qualità”.

Nello stesso periodo della notizia apparsa su

“Il Sole 24 ore Sanità”, altri giornali locali, pur-

troppo, riportavano notizie poco confortanti

sulla malasanità in Italia, desunte da una inda-

gine, iniziata nell’aprile 2009 e conclusasi a

settembre 2010, elaborata dalla Commissio-

ne parlamentare d’inchiesta.

Questa Commissione, istituita nel 2008, ha

tra i suoi compiti anche quello di indagare

sugli errori medici e sulle loro cause.

EDITORIALE

Ma non solo: anche sull’uso delle risorse

finanziarie umane e finanziarie e, di conse-

guenza, sul funzionamento delle strutture

sanitarie, sull’appropriatezza delle prestazioni

e sull’adeguatezza dei servizi e delle tecnologie

impiegate. I vari quotidiani hanno dato ampio

risalto all’inchiesta, citando anche alcuni casi

accaduti nella nostra regione sui quali la

Magistratura deve fare ancora chiarezza, ma

nessuno ha fatto menzione dei dati incorag-

gianti che la stessa Commissione aveva elabo-

rato sul disavanzo della Liguria.

Ben vengano queste inchieste che fotografano

periodicamente lo “stato di salute” della

nostra sanità ma, sia ben chiaro è necessa-

rio, a mio avviso, tenere conto anche che

notizie di questo genere possono suscitare

allarmismi immotivati nella popolazione e

modificare il rapporto di fiducia tra medico e

paziente. In ogni caso, pretendiamo, però,

che qualora dopo anni di procedimenti penali

e di perizie, la conclusione del fatto non fosse

imputabile all’errore medico, venga dato sulle

pagine dei quotidiani identico risalto e, soprat-

tutto, restituita la dovuta onorabilità al collega

coinvolto. Non dobbiamo dimenticare che gli

errori medici spesso sono anche figli di dis-

servizi, carenze organizzative o strutture ina-

deguate. Da parte nostra a tutela di tutti i cit-

tadini possiamo confermare il nostro impegno

nel sollecitare i medici a praticare modelli di

organizzazione e gestione delle attività sanita-

rie e culturali della sicurezza e della qualità.

Smettiamola, quindi, di usare l’espressione

“malasanità” in modo generico per denunciare

qualsiasi aspetto negativo del mondo sanitario

solo per fare notizia.

Enrico Bartolini

T“

Quando a far notizia,è solo la parola“malasanità”

Genova Medica - Novembre 2010

5VITA DELL’ORDINE

Genova Medica - Novembre 2010

Le delibere dellesedute del Consiglio

Questioni Amministrative - I l Consiglioapprova il Bilancio di Previsione 2011,l’acquisto di libri celebrativi per il centenariodegli Ordini e ratifica alcuni impegni di spesa.Medicina Generale - Il Consiglio delibera dirichiedere un parere legale sulla legittimità omeno delle retribuzioni aggiuntive per i MMGche utilizzano la certificazione di malattia pervia telematica, tenuto conto che tale attivitàcomporta un aggravio di lavoro.Corsi di aggiornamento - Il Consiglio deliberala realizzazione del 2° ciclo di “Essere medi-co: il percorso di formazione del medicoattraverso l’immaginario cinematografico” edue corsi FAD sulla “Deontologia Medica eComunicazione in Medicina” da inserire nellapiattaforma e-learning dell’Ordine.Commissione Pubblicità - Il Consiglio, viste leistanze per la veri f ica del la pubbl ic itàdell’informazione sanitaria, delibera di ratifi-care tutte le decisioni prese nelle riunionidella Commissione Pubblicità dell’Ordine del

Presenti: E. Bartolini (presidente), A.Ferrando (Vice Presidente), G. Boidi (segre-tar io) ; M. P. Salusciev ( tesoriere) .Consiglieri: M. C. Barberis, L. Bottaro, G.Migliaro, F. Pinacci, A. Stimamiglio;Revisori dei Conti: A. Cagnazzo (presiden-te), M. Pallavicino. Componenti CAO coop-tati: M. Gaggero, M.S. Cella.Assenti giustificati: A. De Micheli, F. DeStefano, R. Ghio, L. Nanni, G. L. Ravetti,G. Torre (consigl ier i ) , P. Mantovani(odont.), E. Annibaldi (odont.). Revisori deiConti: L. Marinelli, A. Chiama (rev. suppl.).

Riunione del 23 settembre

ALBO MEDICI - Nuove iscrizioni: RiccardoValerio Boffano, Marian Tuluceanu, Svetlana

Vassileva Kotzeva.

Per trasferimento: Stefano Benedetto e

Giuseppe Fornarini (da Roma), Giuseppe

Rocco Papatola (da Reggio Calabria),

Alessandra Pescarollo (da Milano), Lara

Zambonini (da Imperia).

CANCELLAZIONI - Per trasferimento:Felicina Bassignana (a Nuoro), Mauro Leo

(all’estero). Per cessata attività: Luciano Del

Bufalo. Per decesso: Gabriella Benedetti,

Angelo Boccardo, Gian Luigi Farina, Massimo

Florian, Luigi Gallo, Maurizio Magagnini, Pier

Mario Manetti, Alessandro Podestà, Antonio

Simbula, Tito Sismondini, Alessandro

Malcontenti, Alberto Multedo.

ALBO DEGLI ODONTOIATRI - Nuove iscrizio-ni: Riccardo Valerio Boffano, Matteo Piazzai.

CANCELLAZIONI - Per decesso: Maurizio

Magagnini.

Movimento degli iscritti(23 settembre)

18 agosto e 9 settembre 2010.Il Consiglio ha concesso il patrocinio a:� 83° Convegno nazionale Società ItalianaSperimentale, Genova dal 21 al 23 ottobre;� Congresso scientif ico in Allergy andRespiratory Diseases, Genova dal 18 al 20novembre;� Seminari per giovani psichiatri, Genova 17settembre e 6 ottobre;� Tavola Rotonda “Le autopsie medico-legaliin Italia tra passato e futuro. E’ utile unanuova legge?”, Genova 20 settembre;� Convegno “Il malato verso il Pronto Soccorso- La continuità dei percorsi: professionisti dellasalute a confronto”, Genova 30 ottobre.

I CORSI DELL’ORDINE6

Segreteria organizzativa: Ordine dei Medici di Genova. L’iscrizione è gratuita. Inviare la schedadi iscrizione scaricabile anche da www.omceoge.org, via fax 010/593558 o via e-mail:[email protected] Il corso è in via di accreditamento ECM regionale.

I l f i lm “Lontano da Isaiah” si svolge aChicago e narra la storia di un bambino dicolore che viene abbandonato dalla madretossicomane vicino a un cassonetto deirifiuti. Un’operatrice sanitaria che lavoranell’ospedale dove il bambino viene ricovera-to decide di adottarlo, ma alcuni anni piùtardi dovrà apparire in un processo per la

messa in discussionedell’adozione, perchéla madre naturalevuole riaverlo consé. Questo film rap-presenta una realtàpresente nelmondo attuale:una triste realtàdella quale, sem-pre più spesso, sisente parlare nei varinotiziari. Il film di Gyllenhall offre un motivodi riflessione sul problema dell’adozione esul coinvolgimento emotivo ed affettivo incui qualsiasi operatore può trovarsi sanita-rio nell’esercizio della sua professione.Al termine della proiezione, il dibattitoriguarderà i problemi delle adozioni di mino-ri che vivono in ambienti familiari disagiati ecome sia importante, in queste situazioni,che il medico si faccia promotore di iniziati-ve anche in ambito familiare, sociale e/oambientale, per aiutare i soggetti più fragili.

Dr. .......................................................................... Nato/a ................................ (Prov. ...)

il ............... Cod. Fisc...........................................................................................................

Via.................................................................. n..... Cap........... Città....................................

Tel. ................................................. E-mail .......................................@...............................

Firma..................................................................................................................................

SCHEDA DI ISCRIZIONE: (Da inviare entro il 30 novembre)“Essere medico: il percorso di formazione del medico attraverso l’immaginario cinematografico”

icorsi

dell’Ordine

Mercoledì 1° dicembreOre 19.30 - 23.30

“Lontano da Isaiah”19.30 Registrazione partecipanti19.45 Introduzione al film

dr. Giuseppe Ballauri20.15 Visione del film “Lontano da Isaiah”

regia di S. Gyllenhall, USA,1995;22.15 Dibattito

Giuseppe Ballauri e Alberto Ferrando23.15 Consegna questionario ECM23.30 Chiusura della sessione

Con questo film termina il secondo ciclo diproiezioni di quest’anno che riguarda, in modoparticolare, l’ambiente familiare e i problemidei pazienti nella relazione con il medico.

ESSERE MEDICO: IL PERCORSO DI FORMAZIONE DEL MEDICOATTRAVERSO L’IMMAGINARIO CINEMATOGRAFICOSala Convegni dell’Ordine, piazza della Vittoria 12/5

per trasferimento.Cancellazioni: 61 di cui 15per trasferimento e 46 perrinuncia.Attività disciplinare: 3 avverti-menti, 3 censure, 4 sospensio-ne, 47 procedimenti archiviatie 39 in attesa della conclusio-ne del procedimento penale.Attività istituzionale: 41 riunio-ni d i Consig l io, 11 del laCommissioni Albo medici, 3 delCollegio dei Revisori dei Conti,5 riunioni della FROMCeOL.Eventi patrocinati: l’Ordine hapatrocinato 72 eventi tra corsidi aggiornamento, convegni,seminari e tavole rotonde e 3eventi dalla FROMCeOL.

Iscritti: Albo medici chirurghi8.247 - A lbo odontoiatr i1.319 di cui 5.355 uomini e3.406 donne.Nuove iscrizioni: 177 di cui 24

Eventi accreditati: l’Ordine haaccreditato, a livello regionale,14 corsi svolti presso la pro-pria sede e organizzati in pro-prio, e aperti, a titolo gratuito,a tutti gli iscritti. Ha accredita-to 3 corsi FAD e 2 corsi in co-provider con SLIMET. Totale deicrediti formativi ECM: 61.“Genova Medica” e Internet: ilbollettino “Genova Medica” èuscito regolarmente con caden-za mensile, e il sito Internet èstato continuamente aggiorna-to e ampliato.Cerimonie: Giuramento profes-sionale dei neolaureati e ceri-monia dei 50, 60 e 70 anni dilaurea.

VITA DELL’ORDINE 7

Genova Medica - Novembre 2010

artedì 9 novembre, presso lasede del l ’Ordine si è tenutal’Assemblea ordinaria annuale degli

iscritti per l’approvazione dei bilanci consun-tivo 2009 e assestamento 2010 e preventi-vo 2011. Ha aperto i lavori dell’assemblea ilPresidente Bartolini ringraziando i presentiper la loro partecipazione a questo impor-tante incontro istituzionale. Dopo una com-mossa commemorazione dei colleghi scom-parsi il presidente Bartolini ha illustrato i datistatistici che riguardano l’Ordine e l’attivitàsvolta nel corso del 2010 (che riportiamonella tabella sottostante), facendo presenteche uno dei compiti dell’Ordine è la tenuta e

l’aggiornamento dell’Albo dei Medici pergarantire, ai cittadini e alle istituzioni, la sus-sistenza e il mantenimento nel tempo deirequisiti indispensabili all’esercizio della pro-fessione medica.Il dr. Bartolini ha poi rimarcato che il 2010è un anno importante per gli Ordini, poichési festeggia il centenario dell’istituzione ordi-nistica: infatti, nel 1910, dopo un lungo iterparlamentare, fu approvata la legge 455 sulriconoscimento giuridico degli Ordini deimedici, dei farmacisti e dei veterinari. Daallora - ha poi continuato il presidente -sono, infatti, trascorsi 100 anni da quando ilGoverno Giolitti portò alle camere la leggeistitutiva degli Ordini professionali che, pren-dendo spunto dai punti salienti degli statutidelle associazioni volontaristiche esistenti,prevedeva in ogni provincia un Ordine, alloscopo principalmente di combattere

M

All’Ordinel’incontro annualedegli iscritti

L’attivitàdell’Ordinenel 2010

VITA DELL’ORDINE8

Genova Medica - Novembre 2010

l’abusivismo dilagante di maghi e ciarlatani.In questi cento anni gli Ordini hanno vistouna continua evoluzione della sanità e dellamedicina ed hanno svolto il loro compito inin-terrottamente con un unico momento diarresto durante il ventennio fascista, quandola gestione della professione medica fu affi-data al regime e ai sindacati dell’epoca,esautorando completamente gli Ordini.Occorre attendere il 1946 per assistere allarinascita e alla ripresa del percorso degliOrdini professionali che venivano ricostituiti esi confrontavano con la realtà del dopoguer-ra in un Paese che si stava avviando versorapide trasformazioni.Da allora, l’istituzione ordinistica ha conser-vato immutata la propria configurazione,nonostante i numerosissimi cambiamentiintervenuti nell’organizzazione sanitaria italia-na. Alla luce di questa considerazione, il dr.Bartolini ha, quindi, auspicato che, nono-stante l’Ordine negli anni si sia semprespeso al meglio per la tutela dei medici e lasalvaguardia della salute dei cittadini, neces-siti ora di una modifica legislativa che per-metta un funzionamento maggiormente insincrono con i nostri tempi.Bartolini si è poi soffermato sulla Forma-

zione continua in medicina, ricordando il 2°forum sull’ECM tenutosi recentemente aCernobbio. “L’argomento - ha aggiunto il pre-sidente - è stato più volte, oggetto di articolisu “Genova Medica” dove si è sottolineatoche gli Ordini svolgeranno un ruolo rilevantein tutte le fasi del processo ECM, non solocome attori dell’organismo di Governo e cer-tificatori, ma anche come provider e comevalutatori della qualità. A breve tutti gli Ordiniriceveranno, tramite il Consorzio, denomina-to COGEAPS, i crediti formativi che ogni pro-fessionista ha acquisito in questi anni parte-cipando ai vari eventi formativi e sarà nostracura procedere al sistema di registrazione evalidazione”.Per quanto poi riguarda l’aggiornamentoprofessionale - ha ricordato Bartolini -l’Ordine di Genova, provider regionale perl’etica, la deontologia e l’informatica, haorganizzato quest’anno, in proprio, numerosiconvegni e corsi di aggiornamento rivolti atutti gli iscritti a titolo gratuito, ricevendo undiffuso e convinto apprezzamento del lavorosvolto e l’incoraggiamento a continuare suquesta strada. Infatti, per il prossimo annoci sono già in cantiere numerosi corsi di for-mazione, proposti dalle Commissioni ordini-

Un momento dell’assemblea.

9VITA DELL’ORDINE

Genova Medica - Novembre 2010

stiche, sul rischio clinico, sull’ambiente,sull’abuso di alcol e sostanze stupefacenti,sul disagio del medico.Per quanto concerne l’attività amministrativainterna, il presidente ha dichiarato che, gra-zie all’impegno del personale, l’Ordine haattuato un consistente numero di attività tracui un capillare controllo, in base alle normedi regolamentazione, su tutte le autocertifi-cazioni presentate e sull’utilizzo del protocol-lo informatico raggiungendo la quasi totaleattivazione del collegamento informaticodell’anagrafe degli iscritti con la FNOMCEO el’ENPAM, realizzando corsi e convegni per gliiscritti e organizzando le cerimonie per i 50e 60 anni di laurea, nonchè il giuramentoprofessionale degli iscritti.Dopo i dati statistici, il presidente ha fattoalcune considerazioni generali riguardanti laprofessione sanitaria. In particolare, ha sot-tolineato come si stia passando da un esu-bero di medici, problema che per anni hatravagliato il mondo sanitario, alla mancanzadi medici di medicina generale e di medicispecialisti, tanto che, se l’Italia non attuauna seria programmazione del fabbisognospecialistico, dovrà importare medici dallaUE ed extra UE entro i prossimi dieci anni.Un fattore, invece, positivo è quello che vedela crescente partecipazione delle donne alcorso di laurea in medicina e chirurgia, cheporterà ad una maggiore rappresentativitàfemminile anche negli organi di gestionedella sanità e nei Consigli direttivi degli Ordiniprofessionali.Un altro cambiamento - ha sottolineatoBartolini - riguarderà il nascere di nuove figu-re professionali sanitarie, di formazione uni-versitaria, che porterà ad un indispensabileconfronto tra le varie realtà per ottimizzare irapporti e l’assistenza al paziente.

Sul ruolo degli Ordini il presidente ritienenecessaria la partecipazione nei principaliorganismi di progettazione, verifica e con-trollo dell’attività di promozione e tutela dellasalute, per questo si è avviato un tavolo dilavoro con la Regione e l’Agenzia Sanitaria inmodo che l’Ordine possa avere un ruolodecisivo nella gestione della sanità ligure.Sull’informativa sanitaria, il presidente haricordato che dopo la legge Bersani l’Ordineha assunto il ruolo di custode dell’etica medi-ca, controllando che il messaggio pubblicita-rio mantenga sempre criteri di veridicità,che non sia ingannevole, ma rispettoso deldecoro e della dignità del medico. Per que-sto ha redatto un regolamento nel qualesono stabilite le regole che l'Ordine si è datoe che intende siano applicate da tutti i medi-ci e odontoiatri di Genova.Il Presidente ha concluso il suo interventoringraziando il Consiglio dell’Ordine, i Revisoridei Conti, la Commissione Albo Odontoiatri,le Commissioni ordinistiche e tutto il perso-nale dell’Ordine per il loro proficuo lavoro.Dopo l’intervento di Bartolini ha preso laparola il tesoriere Maria Proscovia Saluscievche ha letto la sua relazione d’accompagna-mento al bi lancio consunt ivo 2009 eall’assestamento del bilancio preventivo2010 e del bilancio preventivo 2011 chesono stati approvati all’unanimità.La serata si è conclusa con gli interventi deicolleghi Tafuro, Messina e Della Casa.

Da sin.: G. Boidi, M. Gaggero, A. Ferrando,M. P. Salusciev.

10 IN PRIMO PIANO

Genova Medica - Novembre 2010

chiusura di un importante anno cheha visto l'implementazione dellenuove regole del Programma ECM

si è tenuta presso il centro congressuale VillaErba di Cernobbio, dal 18 al 20 ottobre2010, la seconda Conferenza Nazionale sullaFormazione Continua in Medicina, sotto ladirezione scientif ica della CommissioneNazionale per la Formazione Continua e delMinistero della Salute, in collaborazione conl'Agenzia Nazionale per i Servizi SanitariRegionali (Agenas).Alla Conferenza nazionale hanno partecipatooltre 1300 addetti ai lavori che hanno rispo-sto all’invito della Commissione nazionale for-mulando proposte e partecipando attivamen-te ai lavori e, acquisendo nel contempo, glielementi necessari per procedere alla corret-ta impostazione delle attività connesse allaFormazione continua in qualità di Provider.Sino ad oggi le richieste di accreditamento diProvider nazionali sono state oltre 1.600.Il perno delle attività di raccolta delle valuta-zioni dei risultati a Cernobbio è stata la “citta-della della formazione continua” dove laCommissione Nazionale ha incontrato nume-rosi Provider nei punti operativi contraddistin-ti dalle tematiche affidate alle Sezioni dellaCommissione stessa, e ha raccolto tutte leindicazioni e i quesiti che gli interessati inten-devano fornire.Ad un anno del rilancio del sistema ECM, laseconda Conferenza Nazionale sulla Forma-zione Continua in Medicina ha analizzato irisultati prodotti e le criticità emerse sulpiano dell'offerta formativa e dell'applicazionedelle nuove regole. Nel corso della manifesta-zione sono state presentate alcune novità

quale il Dossier formativo, strumento a dispo-sizione del professionista per definire il pro-prio curriculum formativo, e il Dossier digruppo, dedicato alle strutture pubbliche eprivate che erogano prestazioni sanitarie, lemodalità di registrazione e certificazione deicrediti, il Comitato di garanzia e il bando perla sperimentazione ECM.All’apertura dei lavori, il Ministro Fazio haaffermato che: “Come l’ammalato è al cen-tro dell’atto medico, così il professionista èal centro del sistema formativo” sottolinean-do la necessità di interazione tra i soggetti,mentre il Presidente della FNOMCeO AmedeoBianco ha rimarcato che “partecipazione einnovazione sono le due prospettive significati-ve di questa seconda Conferenza.Partecipazione di tutti gli attori del sistemaECM, perché a tutti viene chiesto di conver-gere su un sistema di long life education delprofessionista. Innovazione perché l’approccioalla formazione sul campo e alla FAD hannoelementi di autentica novità, come l’avviodella progettazione del dossier formativo” e ilfinanziamento, attraverso un bando specificodi progetti di sperimentazione in grado didiventare ‘operativi’ e quindi replicabili e per-corribili in breve tempo, a vantaggio di tutto ilmondo della sanità.Nel corso del dibattito sono stati evidenziatigli obiettivi generali della formazione odiernadel medico che non possono più limitarsi aquelli che vengono affermati proprio comecapisaldi fondanti dell'ECM: sapere, saperfare e saper essere ma ad essi ne vannoaggiunti almeno altri tre, altrettanto impor-tanti: saper collaborare, saper apprendere esaper sapere. Oggi il medico è sottoposto adun vero e proprio bombardamento incessan-te di conoscenze e informazioni, scientifiche enon, molte delle quali di scarsissima se non

ACernobbio: secondaconferenza sull’ECM

11Cernobbio: seconda conferenza sull’ECM

Genova Medica - Novembre 2010

di nessuna validità. Ciò che si e appreso, inol-tre, diventa spesso rapidamente sorpassato,obsoleto. Basti ricordare che solo sull'archiviobibliografico MEDLINE sono indicizzati circa850.000 articoli all'anno. Ne consegue cheuno degli obiettivi della formazione del medicodeve essere focalizzato non solo sul tenervive le motivazioni all'apprendimento, maanche sulla capacità di discriminare fra cono-

scenze utili e inutili, fra informazioni correttee scorrette, fra novità vere o false, in mododa mettere in grado il medico di saper soddi-sfare con efficienza e cognizione di causaquelle stesse inalienabili motivazioni.Per quanto riguarda poi le tipologie formativeerogate si è evidenziato che oltre allla forma-zione residenziale per l’anno 2011 sarannoerogati 125 corsi attraverso la Formazione aDistanza. Questa nuova tipologia formativarappresenta una delle più importanti novitàdel Nuovo Sistema di formazione continua edalla ci si aspetta una risposta significativa daparte dei professionisti sanitari, sia per lapartecipazione a corsi che non impegnanospostamenti, e che possono essere seguitinei tempi e nei modi che ogni professionistadecide di scegliere, sia per l’abbattimento deicosti che un’offerta formativa ampia producenel sistema dell’offerta e della domanda for-mativa. L’aspettativa è, dunque, una riduzionedei costi dei corsi a carico dei partecipanti euna maggiore omogeneità del contenuto for-mativo rivolto ad una platea molto ampia diprofessionisti. Quindi non soltanto formazioneresidenziale, ma FAD, FAD/blended, Forma-zione sul campo (FSC), accreditamento diret-to dei Provider, trasparenza nei rapporti congli sponsor, record unico di registrazione dei

Nella foto i referenti ECM delle regioni Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Toscana,Provincia Autonoma di Bolzano e Piemonte.

Ampio spazio è stato dedicato al Comitatodi Garanzia, organo di recente istituzionedella Commissione Nazionale, deputato a:� il monitoraggio dei piani formativi e deisingoli eventi formativi che si svolgono sulterritorio nazionale,� la vigilanza della corretta applicazione delmanuale di accreditamento dei provider,� il controllo dei report prodotti dai provider,alla verifica della corretta applicazione delleindicazioni riportate nell’autorizzazione rila-sciata dall’AIFA� l’istruttoria dei procedimenti di contesta-zione nel confronti di provider per attivitànon conformi al manuale di accreditamento.Tra i cinque componenti nominati a livellonazionale anche i l Vice presidentedell’Ordine Alberto Ferrando.

12 Cernobbio: seconda conferenza sull’ECM

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crediti, adozione del dossier formativo indivi-duale e di gruppo, osservatorio e comitato digaranzia, sono i temi innovativi introdotti nelsistema con regole ed indirizzi che possonoessere riaggiustati all'emergere di specificheed impreviste criticità, attraverso un monito-raggio continuo che garantisca il manteni-mento di elevati livelli di efficienza.Nel corso della conferenza sono stati rimar-cati i compiti che gli Ordini dovranno svolge-re, nell’ambito del programma di FormazioneContinua in Medicina, che si possono sintetiz-zare nelle seguenti attività:• certificazione dei crediti ECM acquisiti dagliiscritti;• suggerimento degli obiettivi formativi nazio-nali, regionali e specifici per ogni categoriasanitaria in collaborazione con CommissioneNazionale ECM e Conferenza Stato-Regioni;• Referenti istituzionali sulla valutazione dellaqualità degli eventi formativi;• Provider per eventi su tematiche specifichequali etica, deontologia professionale e legi-slazione sanitaria.Per quanto riguarda i crediti, non sarà il sin-golo professionista a dover registrare i creditiECM presso l'Ordine, bensì il provider attra-verso il Ministero della Salute/Regioni e ilCOGEAPS, quest'ultimo incaricato di costruirel'anagrafe dei crediti formativi.Al termine di questo processo, l'Ordine rice-verà i crediti maturati da ciascun professioni-sta e li certificherà dopo aver verificato lacongruità del dossier formativo dell'iscritto(distribuzione dei crediti formativi secondo gliobiettivi, le tematiche e le tipologie formativeutilizzate; accertamento delle eventuali esen-zioni dall'obbligo formativo).L'Ordine, accertati eventuali motivi di caratte-re eccezionale che hanno impedito al profes-sionista di adempiere pienamente all'obbligo

formativo, potrà consentire all'interessato disoddisfare il debito formativo entro l'annosuccessivo alla scadenza del triennio.Alcuni rappresentanti della Commissionenazionale continua hanno, poi, illustrato lenovità più attese dagli operatori: i rapporti trale Società scientifiche e le industrie del setto-re sanitario; la regolamentazione del divieto direclutamento dei partecipanti ai corsi ECMda parte degli sponsor; il dossier formativo(individuale e di gruppo) quale strumento dieccellenza in favore dei professionisti sanitariper la certificazione dei crediti formativi daparte dei rispettivi Ordini, Collegi e Associa-zioni professionali. E’ stato inoltre illustratol’avvio del primo Bando per la Ricerca sullesperimentazioni ECM per implementare l’of-ferta formativa con nuove e più aggiornatemetodologie.Proprio al Dossier formativo è stato dedicatoampio spazio poiché rappresenta un piano diaggiornamento correlato al profilo professio-nale. Il dossier esprime il volume dei bisognidi educazione continua, la somma delle spe-cificità individuali e degli interessi generali;la pianificazione del proprio aggiornamento,infatti, deve tenere conto delle esigenze parti-colari (programmazione aziendale o sviluppoindividuale del singolo operatore sanitario) edi quelle più generali di tutela della salute(obiettivi sanitari nazionali, regionali e azienda-li). In altre parole, ogni operatore sanitarionon si aggiorna mai solo per se stesso, maanche per il sistema- salute di cui è parte.I lavori si sono conclusi con l’auspicio che ipiani di lavoro definiti portino presto soluzioniutili al Sistema ECM per garantire la correttaapplicazione di regole condivise sotto il profiloapplicativo, dei controlli e, soprattutto, dellaqualità dei contenuti formativi.

Alberto Ferrando

13IN PRIMO PIANO

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sostegno del progressivo sviluppodel Piano d’Azione Europeosull’Alcol, la Conferenza di Parigi

invita tutti gli Stati membri a promuoverepolitiche globali sull’alcol e ad attuare pro-grammi che esprimano, conformemente alleesigenze dei contesti economici-giuridici esocio-culturali dei diversi Paesi, i seguentiprincipi etici ed obiettivi, tenendo conto delfatto che questo documento non conferiscediritti legali.1. Tutti hanno diritto a una famiglia, una

uest’anno si festeggiano i 15 annidella Carta Europea sull'Alcol (cheriportiamo di seguito), importante

documento, approvato a Parigi nel 1995durante la conferenza “Salute, alcol e socie-tà”, che stabilisce i principi etici e le strategiealla base dello sviluppo di politiche e pro-grammi specifici nella lotta al consumo dialcol. Il Consiglio dell’Ordine di Genova, nellaseduta del 26 ottobre di quest’anno, ha deli-berato l ’adesione al la “Carta Europeasull’Alcol” e tale decisione non è soltanto unforte e difficile atto d’impegno sociale neiconfronti delle problematiche degli abusi ingenere ma, rappresenta una forte presa diposizione da parte del Consiglio stesso.A tutt’oggi, l’alcol, per motivazioni forseanche facilmente intuibili, non riesce a crea-re un “allarme sociale” pari ai “danni concre-ti” che, anche solo banalmente, le “crona-che” evidenziano. Eppure l’alcol è responsabi-

comunità ed un ambiente di lavoro protettida incidenti, violenza ed altri effetti dannosi,che possono derivare dal consumo di bevan-de alcoliche.2. Tutti hanno diritto a ricevere, fin dallaprima infanzia, un’informazione e un’edu-cazione valida e imparziale sugli effetti che ilconsumo di bevande alcoliche ha sulla salu-te, la famiglia e la società.3. Tutti i bambini e gli adolescenti hanno ildiritto di crescere in un ambiente protettodagli effetti negativi che possono derivare dalconsumo di bevande alcoliche e, per quantopossibile, dalla pubblicità di bevande alcoliche.

le del 9% della spesa sanitaria nei Paesieuropei, è uno dei fattori di rischio più elevatiper la salute dell’uomo, e oggi è una delleprincipali cause di mortalità e morbilità.Il consumo di prodotti alcolici, sostanze psi-coattive che possono portare a dipendenza,produce danni non solo al bevitore, maanche alle famiglie e al contesto sociale allar-gato, in quanto può indurre comportamentiviolenti, abusi, abbandoni, perdite di opportu-nità sociali, incapacità di costruire legamiaffettivi e relazioni stabili, invalidità, incidentisul lavoro e sulla strada.Ciascun cittadino, ciascun iscritto e, soprat-tutto ciascun componente della nostraCommissione Ordinistica, si sente, da oggi,ancor più forte e più motivato nella lotta chequotidianamente combatte contro la mistifi-cazione e la disinformazione che la societàed i media riservano alla problematicadell’abuso alcolico.

Luigi Carlo BottaroCoordinatore Commissione “Studio sui problemi

sociali derivanti da abuso di sostanze alcoliche,

stupefacenti, medicamenti e controllo sulla corret-

tezza dell'informazione pubblicitaria dei prodotti”

L’Ordine aderiscealla Carta Europeasull’Alcol

Carta Europea sull’Alcol

Q

A

14 L’Ordine aderisce alla Carta Europea sull’Alcol

Genova Medica - Novembre 2010

re bevande alcoliche o che non possono farloper motivi di salute o altro hanno il diritto adessere salvaguardati da pressioni al bere esostenuti nel loro comportamento di non-consumo.

4. Tutti coloro che assumono bevande alcoli-che secondo modalità dannose o a rischio,nonché i membri delle loro famiglie hannodiritto a trattamenti e cure accessibili.5. Tutti coloro che non desiderano consuma-

Le ricerche ed il successo degli interventi indiversi Paesi hanno dimostrato che si posso-no ottenere benefici a livello sanitario ed eco-nomico in tutta la Regione Europea, qualoravengano implementate le seguenti 10 strate-gie per la promozione della salute nell’ambitodi un’azione sull’alcol, al fine di rendere effet-tivi i principi e gli obiettivi sopra elencati, nelrispetto delle differenze culturali e dei diversicontesti giuridici e socioeconomici di ciascu-no Stato Membro:1. Informare le persone degli effetti che ilconsumo di bevande alcoliche può averesulla famiglia e la società e delle misure effi-caci che si possono prendere per prevenireo ridurne i possibili danni, realizzando, a par-tire dalla prima infanzia programmi educatividi vasta portata.2. Promuovere ambienti pubblici, privati e dilavoro, protetti da incidenti, violenza e altreconseguenze negative dovute al consumo dibevande alcoliche.3. Emanare ed applicare leggi che scoraggi-no efficacemente di mettersi alla guida dopoaver consumato bevande alcoliche.4. Promuovere la salute attraverso il control-lo della disponibilità di alcol - ad esempio inrelazione alla popolazione giovanile - ed attra-verso interventi sui prezzi delle bevande alco-liche - ad esempio tramite tassazione.5. Attuare severe misure di controllo, tenen-do conto dei limiti o dei divieti esistenti inalcuni Paesi sulla pubblicità, diretta e indiret-ta, di bevande alcoliche e assicurare che

nessuna forma di pubblicità sia specificamen-te diretta ai giovani, ad esempio collegandoalcol ed eventi sportivi.6. Assicurare l’accesso e la disponibilità diefficaci servizi di trattamento e riabilitazione,con personale adeguatamente formato, allepersone con consumi a rischio o dannosi perle loro famiglie.7. Incoraggiare un maggiore senso diresponsabilità etica e giuridica tra coloro cheoperano nei settori del marketing o del com-mercio di bevande alcoliche, incentivareseveri controlli sulla qualità e sicurezza delprodotto ed attuare norme appropriate con-tro la produzione e la vendita illegali.8. Accrescere le capacità della società dioccuparsi delle problematiche dell’alcol attra-verso la formazione degli operatori dei varisettori, quali quello sanitario, sociale, educa-tivo e giudiziario, contestualmente al rinforzoed allo sviluppo del ruolo centrale della comu-nità.9. Sostenere le organizzazioni non-governati-ve e i gruppi di auto-aiuto che promuovonostili di vita sani, in particolare coloro che ope-rano nell’ambito della prevenzione o dellariduzione dei danni alcol-correlati.10. Formulare programmi d’ampia portatanegli Stati Membri, tenendo conto di questaCarta Europea sull’Alcol; definire chiaramen-te obiettivi e indicatori di risultato; monitora-re i progressi e assicurare l’aggiornamentoperiodico dei programmi sulla base della lorovalutazione.

DIECI STRATEGIE PER UN'AZIONE SULL'ALCOL

15NOTE DI DIRITTO SANITARIO

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a recente sentenza n. 19277resa, in data 10 settembre 2010,dalla Terza Sezione della Corte di

Cassazione Civile appare di sicuro interesse,addentrandosi nella disamina dell’operato delmedico da una prospettiva diversa da quellausuale.Ed invero, nell’occasione il Supremo Collegionon ha affatto censurato la validità della dia-gnosi e l’efficacia della terapia adottata, néha stigmatizzato il mancato apprestamentodi altre misure idonee a salvaguardare lasalute del paziente.La vicenda in esame, al contrario, ha riguar-dato l’attività svolta da un componente delpersonale infermieristico, che aveva mate-rialmente proceduto a somministrare perinfusione un farmaco finalizzato a fronteggia-re una sindrome cardiocircolatoria acuta.Nonostante la risoluzione della patologia, acausa della fuoriuscita dal sistema della venabasilica di destra di liquidi di infusione venosasi erano verificati dei gravi danni al paziente.Danni che il Tribunale, prima, e la Corte diAppello, poi, avevano riconosciuto e posto acarico non solo dell’Azienda Ospedaliera ma,altresì, del direttore dell’Unità Operativa cheaveva in carico il paziente.A sostegno del ricorso proposto, la difesadel medico ha sostenuto che questi nonpoteva rispondere civilmente di una attivitàsquisitamente pratica, quale quella di con-trollo delle quantità dei farmaci somministratimediante infusione in vena.Il Supremo Collegio, disattendendo tale rilievo

defensionale ed escludendo che il dannofosse derivato da un evento imprevisto edimprevedibile, ha ritenuto di addebitare lanegligenza ed imperizia del personale infer-mieristico, causa prima dello spandimento deiliquidi altamente nocivi nei tessuti, ai medicicuranti. Ciò, asserendo che soltanto sucostoro può gravare la responsabilità delmalato.La Corte di Cassazione, in buona sostanza,ha correlato la responsabilità del medico nongià alla più nota colpa professionale, bensìalla cosiddetta “culpa in vigilando”.Nell’ambito sanitario tale figura giuridicaviene spesse volte richiamata al fine di for-mulare un addebito di responsabilità nei con-front i dei s ingol i sanitar i component idell’équipe chirurgica.Sul punto, come già diffusamente disquisitoin precedenti articoli, l’elaborazione giurispru-denziale ha portato ad affermare che nelcaso di interventi “in équipe” ciascun sanita-rio, oltre ad essere responsabile del rispettodelle regole di diligenza e perizia connessealle mansioni specificamente ed effettivamen-te svolte, deve assumere verso il pazienteuna posizione di garanzia più ampia ovveronon confinata al proprio operato.Ne discende l’obbligo del singolo componentedell’equipe chirurgica di porre rimedio aglieventuali errori altrui, purchè essi siano, daun lato, evidenti e non settoriali e, dall’altro,rilevabili ed emendabili con l’ausilio dellecomuni conoscenze scientifiche del professio-nista medio (a titolo esemplificativo si vedaCass. pen. Sezione IV, Sent. n. 10454 del16.03.2010 e Cass. pen. Sez. IV,06/10/2006, n. 33619).L’assunto da ultimo citato altro non costitui-sce che la pratica applicazione del cosiddettoprincipio dell’affidamento, mirato a valorizza-

Rapportofra dirigenti medicie personaleinfermieristico

L

16 NOTE DI DIRITTO SANITARIO

Genova Medica - Novembre 2010

re il sistema delle deleghe e dell’autonomiaoperativa delle diverse figure professionali.Non appare, infatti, pensabile che il medico,quand’anche direttore di una struttura com-plessa, debba essere a priori onerato di unapersonale e continuativa vigilanza sull’attivitàaltrui, tantomeno laddove quest’ultima rive-sta carattere squisitamente routinario.Pertanto, soltanto l’obiettivo esternarsi diuna percepibile situazione di rischio o, comun-que, di un’inadeguata preparazione di chi èchiamato ad eseguire atti terapeutici di pecu-liare complessità dovrebbero determinarequel collegamento tra omissione di vigilanza eresponsabilità.Alla luce delle suesposte considerazioni, ilpassaggio argomentativo della sentenza chedemanda al solo personale medico la posizio-ne di garanzia nei confronti del paziente appa-re inconciliabile con quelle previsioni normati-ve che conferiscono al personale infermieristi-co compiti suoi propri con conseguente diret-

ta assunzione di responsabilità.Basti, sul punto, rammentare che il DecretoMinisteriale 739/1994 (Regolamento con-cernente l'individuazione della figura e delrelativo profilo professionale dell'infermiere)definisce l'infermiere come l'operatore sani-tario responsabile dell'assistenza generaleinfermieristica ed attribuisce al medesimo ilcompito di garantire la corretta applicazionedelle prescrizioni diagnostico-terapeutiche.Ancora, v’è da osservare che la Legge42/1999 ha espressamente soppresso lalocuzione “ausiliaria” che, prima di allora,qualificava la professione infermieristica e lalegava al medico in termini di subalternità.Si manifesta, dunque, il vivo auspicio che lasentenza in esame non sia espressione di unfuturo indirizzo giurisprudenziale volto a farricadere sul medico ogni conseguenza dellecondotte negligenti, imprudenti od imperitedel personale infermieristico.

Avv. Alessandro Lanata

Certificati a pagamentoe gratuitiL’attività certificativa del medico convenziona-to, oltre ai certificati gratuiti previsti dallaconvenzione, prevede il rilascio di certificazio-ni in regime di libera professione, alcune gra-vate da IVA (vedi certificati INPS di invalidità).Qualora il medico decida, per qualsiasi moti-vo, di rilasciare tali certificati a titolo gratui-to, è consigliabile che compili la ricevutacitando il tipo di certificato, con importo euro0,0, eventuale IVA euro 0,0, facendo firma-

VALIDITA' CERTIFICATI La Direzione generale INPS, con nota n. 28110 del 9 novembre2010, ha stabilito nuove funzionalità per la procedura INVCIV2010, prevedendo al punto 5)della circolare che la validità del certificato medico telematico introduttivo per la domanda diinvalidità civile è estesa a 90 giorni.

re la ricevuta anche dal paziente. Negli ultimistudi di settore della denuncia dei redditi diquest'anno, per i medici convenzionati, alRigo Z è previsto l'introito per tale specificaattività.Data la facile tracciabilità di tali certificazioni,il comportamento dei medici è facilmentericostruibile, quindi non è credibile che unmedico rilasci tutti i certificati gratuitamente.Si potrebbe incorrere in due reati: evasionefiscale e mancato versamento dell'IVA.

Mario Pallavicino

17NOTE DI DIRITTO SANITARIO

Genova Medica - Novembre 2010

Quali requisitiper aprireuno studio medico?

he cosa deve tenere in considera-zione chi ha intenzione diaprire uno studio medico

privato in un appartamento? Qualisono i requisiti che il locale in que-stione deve possedere?Il T.A.R. della Sicilia si è recentementepronunciato su questo tema (sentenzan. 9199 del 2010): con la pronunciain questione, i giudici offrono lo spun-to per soffermarsi su un requisito inparticolare: l ’assenza di barrierearchitettoniche, cioè di elementi costruttiviche impediscano o limitino l’accesso ai locali.Per poter ottenere il cambio di destinazioned’uso di un appartamento in uno studio medi-co, precisa il TAR, è necessario abbattere lebarriere architettoniche per garantirel’accesso ai locali a tutte le persone, anchedisabili. Il caso di specie è stato originatodall’impugnazione, da parte di alcuni condo-mini, del titolo edilizio ottenuto da parte didue medici e finalizzato ad adattare unappartamento privato a studio medico, conconseguente cambio di destinazione d’uso. Iricorrenti sostenevano che il Comune, nelrilasciare il permesso di costruire, non aves-se richiesto l’abbattimento delle barrierearchitettoniche e non avesse nemmeno valu-tato la presenza delle stesse.Il Comune obiettava che gli studi medici pri-vati non sono soggetti all’obbligo di eliminarele barriere architettoniche: tale obbligo, infat-ti, sarebbe previsto per i soli studi specialisti-ci accreditati. Tale tesi, però, non ha convin-to i giudici amministrativi. Secondo il T.A.R.,

infatti, ciò che rileva è il fatto che entrambi itipi di studio siano volti a fornire un “serviziopubbl ico”, c ircostanza che imponel’eliminazione delle barriere architettoniche aprescindere dal fatto che si tratti di studiaccreditati o meno. In particolare il Collegiorichiama una serie di normative dalle qualiemergono due questioni che qui interessano.Da un lato, la qualificazione degli studi medi-ci come presidi del Serviz io Sanitario

Nazionale finalizzati, quali beni stru-mentali e professionali del medi-co, al perseguimento degl i

obiettivi di salute del ServizioSanitario nei confronti di tutti i cit-tadini. Dall’altro, la considerazioneche gli studi medici sono locali

aperti al pubblico (non importa se pubblici oprivati), come tali sottoposti all’obbligo di ade-guamento alle normative sulle barriere archi-tettoniche, nel rispetto del principio di nondiscriminazione. Principio che, insieme aquello della parità di trattamento e delle pariopportunità nei confronti delle persone condisabilità, è volto a garantire alle stesse ilpieno godimento dei diritti, tra quali anche ildiritto fondamentale alla Salute.In conclusione, il TAR ha ritenuto che glistudi di medicina generale, poiché destinatiallo svolgimento di un “servizio pubblico”,vanno considerati - per ciò solo - locali “apertial pubblico”: locali presso i quali la generalitàdegli utenti del servizio può entrare senzaformalità o permessi e senza impedimentiarchitettonici che ne limitino l’accesso.Il caso si è dunque concluso con una senten-za sfavorevole per i due medici che si sonovisti annullare dal Tribunale Amministrativo ilpermesso di costruire.

Prof. Avv. Lorenzo [email protected]

C

18 MEDICINA & AMBIENTE

Genova Medica - Novembre 2010

l recente Congresso nazionale diMedici per l’Ambiente (ISDE-Italia)tenutosi ad Arezzo a settembre ha

messo in evidenza il continuo aumento di inci-denza di tumori nei bambini: un aumento del1,5-2% all’anno che rappresenta il doppiodell ’ incidenza che osserviamo nel restodell’Europa. E se andiamo a vedere il primoanno di vita, qui l’incremento di incidenza èaddirittura del 3,2%. Nel corso dell’interadurata della sua infanzia si ammala di neopla-sia un bambino su 600. In particolare si trat-ta di leucemie e tumori cerebrali. Sono i datipresentati dal prof. Benedetto Terracini diTorino e confermati dal prof. GiuseppeMasera di Milano. Il prof. Ernesto Burgio diPalermo ha presentato tutta una serie di dati

che postulano una spiegazione del tuttonuova: l’esposizione del feto e del bambinonella prima infanzia a molecole xenobiotiche(quali diossine, ftalati, idrocarburi policicliciaromatici,ecc.), virus e altri agenti esogenideterminerebbe una alterata programmazio-ne tissutale e/o alterazioni dell’assetto gene-tico ed epigenetico e aprirebbe le porte alcancro: in sintesi, esistono oggi evidenze che

dimostrerebbero un’origine precoce (embrio-fetale, infantile e addirittura transgenerazio-nale) del cancro.E il meccanismo etiopatogenetico basatosull’epigenetica è stato un po’ il leit-motif dellaprima parte del congresso: ormai sono moltii dati epidemiologici e sperimentali che vedo-no questo meccanismo alla base di malattieanche diverse fra di loro dal punto di vistaepifenomenico: malattie neurodegerative,immunomediate, endocrino-metaboliche, oltreche neoplastiche. E’ per questi stessi motiviche si prevede che in un prossimo futuro il30% dei bambini sarà obeso.Finora abbiamo sempre guardato al genomain senso stretto, cioè il DNA; oggi sappiamoche l’attenzione deve essere posta anche, e,forse ancora di più, sull’epigenoma (proteine,istoni, micro RNA,ecc.): genoma, e ancorapiù epigenoma, sarebbero sottoposti ad unbombardamento, ad uno stress causato dastimolo dannosi, chimici e fisici, che si som-mano e sinergizzano: la conclusione clinica èquella che la rivista Lancet qualche anno fachiamava “La pandemia silenziosa”.Il prof. Angelo Lewis di Padova ha poi parlatodelle radiazioni elettromagnetiche da telefoniamobile (cellulari), cioè a bassa frequenza: laconnessione tra esposizione e tumori all’orec-chio (in particolare neurinomi del nervo acu-stico) e tumori cerebrali è ormai dimostratascientificamente, anche se numerosa lettera-

I

Tumori: bambinisempre più a rischioMalattie neurodegenerative,immunomediate, endocrino-metabolichee neoplastiche: forse una comunepatogenesi.

19Tumori: bambini sempre più a rischio

Genova Medica - Novembre 2010

tura (pseudo) scientifica, sponsorizzata dalleaziende produttrici di telefonia mobile, cercain tutti i modi di confondere e confutare que-sto dato. Impressionante è l’informazione rela-tiva ai limiti di legge in Italia: questi limiti sonodi 5 volte superiori a quelli che si sa siano ingrado di causare un raddoppio di leucemie,specie nei bambini; si tratta quindi di limiti dilegge assolutamente insufficienti a tutelare lasalute dei cittadini.In conclusione, in questa prima parte delCongresso, ISDE si è qualificata sempre piùcome una vera e propria AssociazioneScientifica: ampio spazio è stato dedicato agliaspetti epidemiologici, di biologia e di geneticamedica: la caratterizzazione di ISDE è ormai,e questo rappresenta il suo punto di forza,una Associazione dove esistono e collaborano

anime e qualifiche professionali diverse: archi-tetti, medici di medicina generale, epidemiolo-gi, oncologi, chimici, biologi, ecc.Alla fine il problema fondamentale, che po-trebbe spiegare l’incremento di patologietanto diverse, è che la nostra società esponead un cronico bombardamento, chimico e fisi-co, gli esseri umani nelle fasi di maggior sen-sibilità: embrione, feto, prima infanzia. Senzadimenticare che una esposizione dei genitori,specie della madre, subito prima del concepi-mento, può avere poi conseguenze sul geno-ma e, particolarmente, sull’epigenoma delbambino e del futuro adulto.

La trasformazione ambientale in cui stiamovivendo, e che è eccessivamente rapida eoltremodo continuativa, potremmo dire croni-ca, è alla base di malattie tra loro diverse:neoplastiche (specie nei bambini), neurodege-nerative (Alzheimer, sclerosi a placche, ecc.),metaboliche ed endocrinologiche (diabete mel-lito di II tipo, sindrome metabolica, epidemiadi obesità, ecc.), malattie allergiche (asma,ecc.) e malattie immunomediate (malattieauto-immuni, ecc.), ecc...Alla luce di questi dati sempre più importanzaassume l’epidemiologia ambientale, che, a dif-ferenza della mera statistica, deve studiare lareale esposizione delle persone alle diversefonti di inquinanti ambientali.Il Congresso è stato poi l’occasione di ricorda-re la ricorrenza della scomparsa, pochissimianni or sono, del prof. Lorenzo Tomatis, giàdirettore della Agenzia Internazionale contro ilCancro (IARC) di Lione e già presidente delComitato Scientifico di ISDE internazionale:oggi la sua battaglia per la prevenzione prima-ria e le sue intuizioni di una cancerogenesitrans-placentare e trans-generazionale, sonosempre più importanti ed attuali.Una relazione di Gianfranco Porcile ha messoin evidenza gli approcci con cui il medico puòoggi rapportarsi a l Movimento del laDecrescita Felice, in particolare implementan-do l ’appropriatezza diagnost ica (noall’abusivismo di indagini radiologiche a scopodiagnostico) e terapeutica (abuso dei farmaci)e impegnandosi in prima persona per la pre-venzione primaria e la salvaguardiadell’Ambiente (Ambulatorio Verde con atten-zione al riciclo delle materie seconde, riunioniscientifiche on-line allo scopo di ridurrel’inquinamento legato alla mobilit, green-onco-logy, ecc.). Tra le proposte che guardano alfuturo dell’Associazione ricordiamo il progetto

20 Tumori: bambini sempre più a rischio

Genova Medica - Novembre 2010

di “Medici Sentinella”: una rete di medici chesiano terminali periferici attenti a segnalareogni sospetto o ogni osservazione di casi dipatologie che siano in qualche modo ricollega-bili all’ambiente. Esperienze di questo tipo esi-stono già per altre malattie: influenza, diabe-te, ecc. Sarebbe importante avere dei segna-latori precoci e diffusi sul territorio in grado dicomunicare tempestivamente eventuali noxepatogene di origine ambientale (progetto pre-sentato da Paolo Lauriola, Gianfranco Porcilee Roberto Romizi).La seconda parte del congresso è stata dedi-cata agli aspetti più legati al volontariato, almovimento, all’azione di policy nei riguardi deipazienti e dei cittadini. Numerose sono le ver-tenze oggi aperte sul territorio italiano: daquelle locali dalla Valtellina al problema dello

smaltimento dei rifiuti in Campania, alle navidei veleni in Calabria, alla prospettiva di unaprossima stagione nucleare, alla lotta controil danno ambientale da aeroporti (atmosfericoe acustico), all’inquinamento da centrali a car-bone,ecc: i medici e gli iscritti ISDE sono atti-vamente impegnati in queste lotte.Importanti alleanze sono state strette con leAssociazioni di Genitori di bambini emopatici eneoplastici, con i Comitati di Cittadini a difesadella salute, con organizzazioni a difesa dellalegalità, ecc. In quest’ottica appaiono impor-tanti e molto utili le disponibilità di collabora-zione ed affiancamento che sono arrivate uffi-cialmente da parte di alcuni giornalisti e daparte di alcuni avvocati.In conclusione il Congresso ha fatto vedereun’Associazione che sta crescendo sia sulversante dell’Associazione Scientifica sia diquello della Organizzazione Non Governativa(ONG): è importante che sempre più colleghisi dimostrino sensibili a queste problematichee si dichiarino disponibili a collaborare conISDE. Per coloro che fossero interessati,l’invito è di mettersi in contatto, anche attra-verso l ’Ordine, con i l referente del laCommissione Ambiente Jean Louis Ravetti ocon Gianfranco Porcile, responsabile di“Medici per l’Ambiente” Sezione “LorenzoTomatis” di Genova - ISDE (InternationalSociety of Doctors for Environment).

Gianfranco Porcile

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21MEDICINA & PSICHE

Genova Medica - Novembre 2010

ecentemente è comparsa sui gior-nali la notizia di una donna ingleseche, in seguito ad un incidente

stradale e successivo intervento sull’encefa-lo, ha perso la memoria per i fatti recenti.La sua vita si ferma al 1994 e la memoriaper i fatti quotidiani si cancella dopo il primosonno: si risveglia e non sa più come mai cisono certe cose nel frigo, dove ha parcheg-giato l’auto ecc... Come succede alla demen-za dell’anziano, solo che lei ragiona bene edescogita mille espedienti per superarel’handicap: la casa è tappezzata di post-it,suo marito le programma la giornata suc-cessiva, ecc... Il dramma è anche psicologi-co e simbolico perché la vita non sembramai andare avanti, non c’è storia, il maritoinvecchia e a lei sembrerà sempre quelragazzino che ha conosciuto tanti anni fa.Altro non so dirvi di questo caso, ma subitol’ho accostato al lavoro psicoterapeutico chefacciamo quotidianamente, solo spostato adun livello diverso che noi chiamiamo “l’incon-scio”. Molti di noi subiscono un trauma psi-chico, prevalentemente nella prima infanzia,e... non lo ricordano più; a volte non ram-mentano neppure i fatti avvenuti, più spessose ne allontanano emotivamente. Il risultatoè che le ferite continuano a restare aperte,producono sintomi difensivi, ma non riparati-vi e noi ci troviamo fortemente limitati da unattacco d’ansia, un rituale ossessivo, unacontinua stanchezza mattutina, una crisiisterica che giunge sul più bello di unadiscussione.Federico, un grafico di discreto successo,da anni non riesce ad avere un rapporto sta-bile con una donna e non riesce neppure amigliorare la propria situazione lavorativa. Il

sintomo che porta è di natura ossessiva:prima di uscire di casa controlla che il gassia chiuso, lo controlla tre volte, riaprendo laporta di casa già chiusa; così fa anche perla casella delle lettere perché, chissà, maga-ri c’era una lettera, nascosta, che lui nonvedeva, contenente una nuova allettante pro-posta di lavoro e lui così se la perde. “Tutti” -dice - “ce la fanno”; ma lui, a causa del sin-tomo, non può essere come gli altri.È andato a Milano dove esiste un importanteCentro per le ossessioni, ha preso i farmacigiusti ma... niente. Poi ha fatto yoga, un po’gli è servito, ma non è bastato.Qualcosa è cambiato quando ha cominciatoa ricordare. Che cosa? La lotta e la frustra-zione feroce con sua sorella, di appena unanno maggiore di lui. Anna era più brava, intutto, a scuola, nelle cose pratiche, un buoncarattere. Sua madre l’amava così tanto!E lui, Federico? Ha cominciato a impersona-re la parte del brutto anatroccolo e poi si èfermato. E ha cominciato a ripetere all’infinitoil disco rotto dell’incapacità e dell’incom-petenza. “Tutto qui?” mi direte. “Eh, sì, tuttoqui!” Solo che ci si sono messi di mezzoanche i suoi geni; lui mi ricorda, con affettoed emozione, come i suoi nonni contadinivenissero presi in giro per la precisione esa-sperata con cui accatastavano la legna perl’inverno. Il sospetto è che Federico abbiaereditato una predisposizione a tollerarepoco le frustrazioni e che se ne difenda rifu-giandosi nei rituali ossessivi, attivando vecchicircuiti neurogeni dell’archipallio, impedendo-gli così di esercitare un ragionamento effica-ce. Paul MacLean, famoso neuroscienziatoamericano, ci dice come il nostro cervello inrealtà sia trino, diviso in tre parti filologica-mente sviluppate e, in particolare, sostieneche noi mammiferi conserviamo ancora ilcervello dei rettili con alcune sue caratteri-

RSiamo tutti un po’lucertole

22 Siamo tutti un po’ lucertole

MEDICINA & FINANZA

stiche quali le violenti reazioni in situazioni dipericolo, la preferenza per la routine o perazioni rituali, ed alcune altre forme di attivitàsostitutiva del pensiero prefrontale.Vale a dire che in risposta a traumi o anti-che paure, tendiamo a regredire verso com-portamenti primitivi, quali appunto la ripeti-zione di gesti a scopo rassicurativo o propi-ziatorio. Se avrete avuto la pazienza diseguirmi fin qui, capirete che a sintomi mul-tifattoriali bisogna rispondere con terapiemulticentriche. Ben vengano i farmaci e lapsicoterapia del profondo, ma ci vuole anchela volontà del paziente a cambiare, a voler

andare verso una direzione di cambiamentoe, siccome questo significa affrontare unagrande sofferenza psichica, non basta daparte del paziente una generica compliance,ma è necessaria la consapevolezza dellamalattia ed il desiderio di uscirne. La prima parte della cura, la più difficile, èrendersi conto di star male e... alzare iltelefono per chiamare il dottore.Sembra un banalità ma, e nessuno si sentaescluso, è proprio così.Tutti noi ben sappiamo quanto sia difficilecurare un collega!

Roberto Ghirardelli

Genova Medica - Novembre 2010

forse velleitario) raggiungere l’auspicato obiet-tivo del ministro Fazio di migliorare “la qualitàdel servizio sanitario nazionale”. Il disegno di legge sui costi e fabbisogni stan-dard in sanità prevede che le Regioni posso-no, con proprie leggi, istituire tributi regionalie locali, per la parte non assoggettata adimposizione da parte dello Stato. Ciò, sta asignificare, come si legge su “Il Sole 24 ore”del giorno 11 ottobre, che per le Regioni, ‘inrosso’ o in difficoltà di bilancio, possono salirele addizionale IRPEF.Per quanto ancora si riferisce alla RegioneLiguria, recenti dati di un documento dellaRagioneria Generale dello Stato sugli indici difinanziamento pro capite per assistenza sani-taria nelle varie regioni, riportano dati nonincoraggianti: Liguria indice procapite perassistenza collettiva = - 8,8. (d. fi.)

Costi standard efederalismo: unarischiosa accoppiata

a riduzione del finanziamento delSSN insieme alle leggi del federali-smo fiscale e dei costi standard

pongono in sofferenza gli equilibri di bilanciodelle Regioni anche se non sottoposte ai pianidi rientro come la Liguria.Interpretare i bilanci delle Regioni - anche diquelle ‘poco virtuose’ come la Liguria - èarduo, tenendo soprattutto conto dei ‘ripiana-menti’ i cui dati finiscono per non corrisponde-re a quelli diffusi dal Ministero delle Finanze(“Il Sole 24 ore” 1/11 pg. 6).Con i soli costi standard e la soglia di rispettodella ridotta spesa sanitaria, sarà difficile (e

L

AVVISO AI COLLEGHI Per un aggiornamento continuo e completo del nostro data base invitiamo i colleghi- qualora non avessero ancora provveduto a farlo - a depositare all’Ordine i titoli dispecializzazione. I titoli possono essere dichiarati anche tramite l’autocertificazionescaricabile dal nostro sito: www.omceoge.org/moduli/AutocertificazioneSpecialita.pdf

23MEDICINA & VOLONTARIATO

SCHEDA RACCOLTA DATI per il Registro informatizzato dei medici volontari

Dr. ....................................................................................................................................Specializzazione (eventuale): ..................................................................................................Appartenente all’OdM di: .......................................................................................................Lingue conosciute:................................................................................................................Indirizzo:..............................................................................................................................Telefoni:..............................................................................................................................E-mail:.................................................................................................................................

Hai avuto esperienze lavorative in progetti umanitari? Se sì: a. Dove:.............................................................................................................................b. Quando:..........................................................................................................................c. Con quale Associazione/i:..................................................................................................d. Con quali compiti:.............................................................................................................

Attualmente non attivo in progetti umanitari, ma disponibile � in Italia � all’estero

Manifestazione del consenso, ai sensi dell’art. 23 Decreto Legislativo 196 del 30 giugno 2003Il Sottoscritto ......................................................................................................................A seguito presa visione delle informazioni di cui all’art.13, acconsente al trattamento dei dati descrit-ti, in particolare di quelli sensibili, sin qui raccolti e che verranno raccolti nel proseguo delle attivitàistituzionali dell’Ordine. Acconsente alla comunicazione dei dati ed al relativo trattamento degli adem-pimenti per le finalità sopra descritte

Data ................................................... Firma ...................................................

Da trasmettere all’Ordine in uno dei seguenti modi:Posta ordinaria: Piazza della Vittoria 12/4 - 16121 GenovaFax: al n. 010 59.35.58E-mail: [email protected] (il presente modulo è scaricabile, in formato “word”, dal sitowww.omceoge.org)Consegna diretta presso la sede dell’Ordine

Associazione Medici in Africa, hasiglato, nel novembre 2009, unaccordo con la Direzione della

Cooperazione Internazionale del Ministerodegli Affari Esteri per il RiconoscimentoUfficiale del Registro informatizzato dei medi-ci volontari presso ospedali Africani.Il Registro, che ad oggi conta già oltre 400iscritti, è nato con l’intento di raccogliere emettere a disposizione del Ministero tutti idati relativi al volontariato medico nei PVS,

un fenomeno che, secondo le stime attuali,coinvolge molte centinaia di medici ognianno (secondo le prime stime è emerso chepiù del 10% dei medici è attivamente impe-gnato o intenzionato ad occuparsi di missioniumanitarie, un dato sensibilmente in aumen-to, motivato, tra le altre cose, da insoddisfa-zioni professionali).Perchè il Registro sia il più possibile comple-to e preciso è stato chiesto agli Ordini deimedici di tutte le province italiane di divulga-re un questionario (pubblicato di seguito) dafar compilare ai medici che si occupano sta-bilmente di volontariato sanitario nei PVS.

LAll’appello i medicivolontari in Africa

Genova Medica - Novembre 2010

24 CORSI & CONVEGNI

La gestione del Rischio clinico. Modelli e sce-nari nelle realtà riabilitative socio-sanitarieData: 3 e 4 dicembreLuogo: Starhotels, Corte Lambruschini, Ge.Destinatari: per tutte le professioni. A paga-mento.ECM: richiesti crediti ECMPer info: AFA Centro Reultel. 0105451214 o [email protected]

Corso di aggiornamento "Il brevetto in fun-zione della sua valorizzazione e della suaapplicabilità industriale"Data: 13 dicembreEnte organizzatore: ISTLuogo: Centro Congressi IST presso CBADestinatari: n.25 partecipanti (figure profes-

sionali accreditate: medico, biologo, fisico,chimico, farmacista, veterinario, tecnico dilaboratorio)ECM: richiestiPer info: tel. 010 5737535

Corso NIBIT di formazione sulla immunobio-terapia dei tumori umaniData: 18 DicembreLuogo: Centro Congressi IST presso CBAEnte organizzatore: Nibit Network Italianoper la Bioterapia dei tumoriDestinatari: 100 tra medici chirurghi, onco-logi, MMG e biologi. L’iscrizione è gratuita.ECM: richiestiPer info: 02 [email protected].

Da più di una anno è stata attivata dalnostro Ordine la p iattaforma FAD(Formazione a distanza) che consente aimedici e agli odontoiatri della RegioneLiguria di attuare una formazione on-line tra-mite il Web senza la necessità di nessunaattrezzatura particolare che non sia un PCconnesso ad Internet. Ai primi due corsi: “La pandemia influenza-le: istituzioni e medicina del territorio peruna formazione ed informazione comune” e“Diagnosi precoce delle malattie oculari inetà senile e prescrizione ausili per ipovisio-ne” si sono aggiunti ““Codice di DeontologiaMedica: approfondimenti e riflessioni peruna buona medicina”, 1 credito ECM regio-nale e “La Comunicazione in medicina”, 1credito ECM regionale.Per accedere e registrarsi ai 4 corsi:www.omceoge.org o www.omceogefad.comda cui si accede alla finestra

Compilando i pochi campi verrà assegnata unaLogin e password.

Dopo aver assistito al materiale audiovisivo siaccede alla compilazione del questionario (posttest) e al la stampa del cert i f icato conl’acquisizione dei crediti ECM.

Per partecipare ai corsi è necessario registrarsicompilando alla voce “Registrati”.

La formazionequando e dove vuoi

25RECENSIONI

IL PAZIENTE CON DIABETE ED EPATOPATIA CRONICA di Alessandro GrassoEdizioni SEED - 2010 - € 22.00 per i lettori di “Genova Medica” € 19.00 Il libro analizza il ruolo patogenetico dell’insulino-resistenza, i rapporti tra obesità,sindrome metabolica ed epatopatie e l’associazione tra infezione da virusdell’epatite e diabete, fornendone un’ampia documentazione.

CODICE ARGENTO: ACCOGLIERE E CURARE LA PERSONA ANZIANANELL’AREA DELL'EMERGENZA-URGENZA di Lorenzo Palleschi - Edizioni CESI € 25.00 per i lettori di “Genova Medica” € 22.00La cultura dell’accoglienza e della cura in emergenza rivolta ad affrontare i proble-mi complessi del paziente anziano.

MANUALE DI HEALTH TECHNOLOGY ASSESSMENT di Americo Cicchetti eMarco Marchetti - Il pensiero scientifico editore - 2010€ 26.00 per i lettori di “Genova Medica” € 22.00Il manuale si propone al lettore con una doppia valenza: l'apprendimento da unlato; l'uso professionale dall'altro. Infatti, accanto agli aspetti di principio e teoricidi carattere più manualistico e didattico convivono al suo interno anche quellimetodologici che costruiscono una sorta di linea-guida operativa per chi approcciail technology assessment sia da "produttore" sia da "utilizzatore" di HTA.

CONDOTTA PROFESSIONALE MEDICA E RESPONSABILITÀ PENALE di GaetanoSiscaro - Edizioni CESI - € 30.00 per i lettori di “Genova Medica” € 25.00Questo volume vuole essere un contributo alla creazione di una cultura giuridico-sanitaria di base e di strumenti operativi destinati ai medici (e non ai cultori deldiritto), che offrano rehgole di condotta e parametri normativi di riferimento affi-dabili e comprensibili a chi esercita la professione medica.

GUIDA PRATICA ALLA PSICHIATRIA: COME SOPRAVVIVERE ALLA PROFESSIONEdi Corrado De Rosa e Andrea Fiorillo - Il pensiero scientifico editore - 2010€ 28.00 per i lettori di “Genova Medica” € 24.00Il volume si propone di fornire un aiuto pratico nella gestione di situazioni cliniche,legali e professionali potenzialmente problematiche, proponendo strategie e per-corsi operativi attraverso l’identificazione di aree critiche e temi complessi con cuisovente gli psichiatri si confrontano nella loro attività.

EMATOLOGIA: Le basi fisiopatologiche molecolari e cliniche di GiuseppeAmadori - Piccin editore - € 70.00 per i lettori di “Genova Medica” € 60.00La compilazione di questo manuale ha rappresentato un notevole sforzo, affronta-to però volentieri nella fiducia che possa servire come mezzo di apprendimentonon solo per gli studenti, ai quali è dedicato, ma anche per gli specializzandi inmaterie internistiche ed oncologiche e per il medico pratico, per puntualizzare ipiù recenti concetti di fisiopatologia e di inquadramento.

Recensioni acura di: Libreria Internazionale Medico Scientifica “Frasconi”,

C.so A. Gastaldi 193 r. Genova - tel. e fax 0105220147e-mail: [email protected] - Sito: www.libreriafrasconigenova.it

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26 RECENSIONI

Genova Medica - Novembre 2010

esterni determinati dalle esperienze. Da taleinterazione deriva lo sviluppo normale e patolo-gico della nostra vita di relazione. Le causedella schizofrenia, della depressione, dei distur-bi della personalità vanno ricercate analizzandotali meccanismi. Il disturbo di personalità border-line costituisceuna vera patologia psichiatrica, molto difficileda trattare. Tale patologia rappresenta proba-bilmente la causa più frequente di ricovero inuna comunità psichiatrica per adolescenti. Ladepressione e gli altri disturbi affettivi sono fre-quenti in adolescenza e necessitano di interven-ti ad hoc, sia farmacologici sia psicoterapeutici,come quello utilizzato nella clinica psichiatrica diGenova. La depressione e la schizofrenia rico-noscono della cause biologiche strettamentecorrelate con lo sviluppo cerebrale. Negli ultimidecenni, lo sviluppo delle neuroscienze ha con-sentito di iniziare ad analizzare i meccanismicerebrali che determinano l’insorgenza di talipatologie psichiatriche, che hanno certamenteuna origine genetica, che sono influenzate dallosviluppo emozionale e relazionale sin dallanascita, ma che si manifestano soprattutto apartire nella seconda decade della vita.

o scopo del libro diRoberto Gaggero,medico neuropsi-

chiatra infantile e psicotera-peuta, è quello di presentare i quadri psichiatri-ci più gravi dell’adolescenza dal punto di vistadei meccanismi neurobiologici e da quello degliinterventi sia farmacologici sia psicoterapeutici. “Perché molte malattie psichiatriche esordisco-no in adolescenza?”: le cause psicodinamiche,sociali e culturali di tale fenomeno sono stateampiamente studiate, mentre solo negli ultimianni i meccanismi neurobiologici sono diventatiargomento di ricerca scientifica. Il progressodelle neuroscienze ci consente oggi di analizza-re in modo molto più preciso tali fenomeni. Ilsistema nervoso centrale si sviluppa a partiredal periodo embrionale fino alla fine della secon-da decade di vita e tale processo, certamente ilp iù lungo e complesso di tutta la storiadell’evoluzione biologica, è controllato da fattoridiversi, sia endogeni, in particolare genetici, sia

Roberto Gaggero“La psicopatologia gravedell’adolescenza”(LibreriaUniversitaria.it)

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n libro singolarescritto da unautore singolare:

un parroco di campagnache, per impegno socio-

culturale e pensiero critico, ci ricorda LorenzoMilani che da Barbiana aveva fatto sentire intutto il mondo la sua voce. “Il medico dimenti-cato” è un’analisi sintetica degli episodi di gua-rigione descritti nei quattro Vangeli, con riferi-menti agli Atti degli Apostoli e all'AnticoTestamento; è un’analisi sintetica non priva dispunti obiettivamente critici, che richiamano

Sandro Lagomarsini“Il medico dimenticato”(Libreria Editrice Fiorentina)

l'impostazione delle ricerche storiche di alcuniteologi dei nostri giorni. La lettura di questepagine è di particolare interesse per i medici,come studio dell'impostazione terapeuticaseguita da Gesù Cristo nell’operare il risana-mento dei ciechi e dei sordomuti: l’uso disegni particolari, come il contatto fisico conl'imposizione delle mani, è un segnale di avvici-namento alla persona bisognosa d'aiuto; unsegnale che si ripete ogni volta, come simboloatto a trasmettere una compartecipazionespirituale oltreché fisica. La trasmissione dellospirito è una lezione terapeutica che non dob-biamo dimenticare, e che forse merita ancoraqualche sforzo di apprendimento. Leggendo siimpara. S. F.

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27MEDICINA & CULTURA

Genova Medica - Novembre 2010

Caro dottore, noi siamo come una pic-cola radio capace di ricevere solo cin-

que stazioni; ma le trasmittenti sono infinite”:così un vecchio farmacista dalla cultura enci-clopedica mi apostrofava, moti anni fa,maneggiando i suoi alambicchi per prepararei galenici allora in uso. Dopo tanto tempo misono tornate in mente le sue parole leggendole più recenti rivisitazioni dello sciamanesimo,anche in relazione ai suoi collegamenticon la medicina.Nonostante che il racconto diguarigioni ottenute tramite l'of-ferta di fiori, frutta e riso adentità spirituali presenti nellospazio susciti molte perples-sità in chi è stato allevato,come noi, con criteri scientifici,qualche approfondimento nonsarebbe forse fuori luogo. Infatti èproprio alla luce della scienza che leparole del vecchio farmacista possono trova-re oggi una nuova interpretazione, dopo chela fisica subatomica ci ha insegnato che lamateria è fatta di energia e spazio e che unarealtà impercettibile esiste fuori di noi. Proprio su questo principio si fonda lo scia-manesimo, ed è forse anche per questo chesta suscitando l'interesse degli antropologi eanche dei medici, per quanto attiene ad inter-venti terapeutici. In alcune università indianesi tengono corsi di sciamanesimo, tenuti dadocenti in medicina ayurvedica e da esperti inpratiche sciamaniche.Nato in epoche immemorabili come culto reli-gioso senza dogmi, senza clero e senza tem-pli, lo sciamanesimo ha iniziato a diffondersi

dalle steppe siberiane verso l'India, l'Africa el'Australia e, dall'altro lato, verso il continenteamericano. I riti propiziatori erano rivolti alsuccesso della caccia, ma anche al benesse-re delle persone, potenziando le loro energiee la loro salute. A differenza di altri culti pri-mordiali le divinità - o meglio gli spiriti chesussistono nello spazio - erano consideratecome entità strettamente connesse con gliesseri umani: la stessa energia cosmica, perlo sciamanesimo, costituisce i corpi e gli spiri-ti, e nel loro sereno rapporto risiede il segre-to della felicità. Quando l’energia cosmicadefluisce fuori dal corpo umano cessa la salu-te e nasce la malattia; e ciò può accaderemagari per qualche colpa o per cause miste-

riose: un vero e proprio “furto dell'a-nima” che deve essere rimediato.Solo lo sciamano sarà in gradodi farlo, mediante un viaggionegli spazi cosmici popolatidagli spiriti, alla ricerca dellaparte dell’anima perduta. Ilritrovamento consentirà ilsuo ritorno e il ripristino di

tutte le energie salutari. Essere sciamani è la meta di una

lunga preparazione, che inizia dall'in-fanzia; il bambino predestinato viene allevatoin luoghi misterici isolati dal mondo; dovràimparare il “sapere dello spazio”: quello spa-zio soprannaturale abitato dagli spiriti, dove lasofferenza dei corpi viene portata al lorocospetto e dove questo rapporto tra l’umanoe il divino diventa risolutivo. L’atto terapeuticodello sciamano può pertanto definirsi sacer-dotale, pur svolgendosi con modalità diversedalle nostre consuetudini. Egli inizia la suacerimonia cantando formule rituali ripetitive,accompagnate dal suono ritmico di strumentia percussione; entra in uno stato estatico odi trance; spesso si agita e si contorce quan-do trova resistenze alla restituzione dell'ani-ma. Se lo sciamano sarà riuscito a “compren-

Sciamanesimo:la malattia comedisturbo dell’animaE’ la fuga dello spirito a determinaremolte nostre patologie

28 Sciamanesimo: la malattia come disturbo dell’anima

LETTERE AL DIRETTORE

Genova Medica - Novembre 2010

dere” la malattia riuscirà anche a ricucire ilrapporto tra il corpo del malato e lo spaziocosmico organizzato. Vi sono casi documenta-ti di remissione di processi patologici in faseavanzata scientificamente inspiegabili, chepossono essere assimilati alle guarigioni mira-colose convalidate dalle commissioni medichenei paesi occidentali. Una visione laica di que-sti fenomeni, esulando da qualsiasi fede, indu-ce comunque a riflettere su quanto possaessere riduttivo definirli frutto di inganno enon ipotizzare piuttosto il possibile affioramen-to nel nostro mondo sensibile di fenomenirazionalmente incomprensibili.Va ancora segnalato un altro aspetto dellosciamanesimo, che lo avvicina alle nostre con-cezioni religiose: l’atto rituale è espressione diun rapporto non esclusivamente collegato allepersone singole, ma è esteso alla comunitàdei partecipanti; tutti sono coinvolti in pratichemeditative, in preghiere ed in offerte a ripara-zione di eventuali colpe. Sono graditi i prodottinaturali e, ultimamente, anche i prodotti deisupermercati, che andranno dati ai più biso-

gnosi. Nello stesso spirito lo sciamanesimoinvita a coltivare pratiche di compassione e diamore, ed a valorizzare i momenti gioiosi dellavita: tutto indirizzato all'armonia del cosmocon la persona umana.Per raggiungere questa armonia è indicatal’attivazione dei canali energetici che, amigliaia, attraversano il nostro corpo e checondizionano tutte le nostre attività biologicheed il nostro stesso pensiero; l’attivazione puòessere facilitata da teniche respiratorie,posturali e mentali.La conclusione di questo breve excursus nellosciamanesimo è l’avervi riscontrato una con-cezione identitaria della persona umana comefacente parte del cosmo e delle sue compo-nenti energetiche soprasensibili; una conce-z ione che supera i l nostro dual ismoanima/corpo e lo risolve nell'immensità dellospazio. E ci fermiamo qui, nella consapevolez-za che aveva il vecchio farmacista, di essereimmersi in un mondo conoscibile solo non alcinque per cento, ma al cinque per l'infinito.

Silviano Fiorato

a più parti, ormai da lungo tempo,vengono denunciate le sostanzialicarenze dei servizi di assistenza psi-

chiatrica (SPDC, Comunità Terapeutiche,Servizi di Igiene Mentale, SERT, ecc.) che,secondo quanto asserito, in un convegno, dalpresidente SIP (Società Italiana di Psichiatria)Luigi Ferrannini, sarebbero da imputarsi alla“mancanza di un vero piano d’azione per indivi-duare i bisogni emergenti (dalla depressione aidisturbi somatici o degli anziani) e arrivare aridefinire i livelli essenziali di assistenza”.In un tale contesto, una particolare attenzionedovrebbe essere rivolta all'inquietante proble-ma del “ritorno alla cronicità delle malattie,

creduta ormai vinta dalla legge 180/78”, con iconseguenti rischi di “un ritorno all’istituzio-nalizzazione dei pazienti a discapito dei serviziterritoriali e quell’idea di malattia mentale lega-ta al tema della sicurezza”. A tale riguardo, ilpresidente SIP ha espresso la convinzione chela soluzione di ogni problema risieda tutta nel“portare la spesa per i servizi territoriali disalute mentale dal 5% al 12% del fondo sanita-rio regionale, ma anche una formazione conti-nua degli operatori sociali e sanitari”.Sembra che, peraltro, nel convegno in questio-ne (che si è svolto a Roma, con il patrociniodella Fondazione Lugli), qualcuno abbia accen-nato alla “necessità di saper valutare la qualitàdella pratica clinica” (Cfr. Dire-Notiziario Sanità,Roma, 2 luglio).In relazione ai temi citati dal presidente SIP e,in particolare, per quanto concerne il problema

D

La crisi dei servizi di assistenzapsichiatrica e la formazionepsicopatologica del medico

29LETTERE AL DIRETTORE

Genova Medica - Novembre 2010

della cosiddetta “cronicizzazione” dei pazientiassistiti dalle comunità terapeutiche (ma anchedagli altri servizi), non possiamo esimercidall’osservare come la SIMPSI, ormai da diver-si decenni, abbia a più riprese segnalato nonsolo la gravità del fenomeno, ma anche lecause dalle quali dipende: tali cause, in effetti,non si discostano, sostanzialmente, da quellegià esistenti ai tempi dei non mai abbastanzavituperati ospedali psichiatrici. In realtà, è bennoto come in tali ospedali di malfamata memo-ria i criteri diagnostici impiegati per classificaree trattare i pazienti ivi ricoverati non rispondes-sero affatto a quelli della vera clinica psichiatri-ca (che, già allora, aveva raggiunto, graziesoprattutto ai contributi di autori come K.Jaspers, K. Schneider ed altri, una rilevantematurità scientifica e professionale), bensì aquelli, di tipo comportamentistico-concentrazio-nario, applicabili ai detenuti in regime di custo-dia penitenziaria.Accadeva così che, in ragione di tali brillanticriteri “nosografici”, i pazienti si trovasseroreclusi in reparti etichettati secondo categoriequali “agitati” e “tranquilli”, “sudici” e “puliti”, esimili. Si può perciò facilmente comprenderecome, classificando i pazienti in funzione delloro comportamento più o meno “disadattato”e “disturbante”, in uno stesso reparto potesse-ro venire a trovarsi sia pazienti psicotici auten-ticamente “cronici” (in quanto affetti da cere-bropatie di varia natura: alcolica, degenerativa,vascolare, traumatica, endocrina, dismetaboli-ca, ecc.), sia pazienti affetti da alterazioni emo-tive di natura psicopatica, i cui disturbi nonerano da riferirsi ad una psicosi (cioè ad unavera malattia mentale, di origine cerebropati-ca), ma a problemi e conflitti della personalità.Il fatto che anche le personalità psicopatichevenissero “diagnosticate” come psicosi croni-che e, come tali, sottoposte agli stessi tratta-menti delle psicosi genuine, provocava inevita-bilmente gravi disordini nell’equilibrio mentale,già fragile, di queste personalità, che, assaispesso, avrebbero potuto ottenere sensibili

vantaggi se precocemente trattate con ade-guati interventi psicoterapeutici o anche solopsicopedagogici, e che invece venivano destina-te a percorsi dolorosi di cronicizzazione e diprogressivo deterioramento mentale. E' eviden-te che simili esiti catastrofici dell’assistenzapsichiatrica avrebbero potuto essere scongiu-rati, qualora il medico, nel corso dei suoi studiuniversitari, fosse stato messo in grado di for-mulare una diagnosi psicopatologica differen-ziale tra psicosi e psicopatia. Malgrado similiaberrazioni siano state imputate alla vecchialegge 1904/36, è evidente che il problema inquestione non era affatto di ordine giuridico oamministrativo, bensì di ordine eminentementeclinico e, come tale, da addebitarsi ad unacarente preparazione professionale del medi-co, che, nel corso dei suoi studi universitari,non riceveva alcuna reale formazione clinica eteorica nelle discipline psicopatologiche, psi-chiatriche, psicoterapeutiche e psicopedagogi-che. Resterebbe a questo punto da chiedersise, a distanza di oltre 30 anni dalla promulga-zione della legge 180, che ha portato alla chiu-sura delle vecchie istituzioni manicomiali, si siaverificato un effettivo cambiamento, ai nostrigiorni, rispetto ai livelli, clinici e culturali,dell’assistenza psichiatrica antecedente allalegge 180, dal momento che le critiche rivolteagli attuali servizi, anche da parte del presiden-te SIP, ne denunciano il totale fallimento. In talicondizioni, pretendere di poter addebitare,ancora una volta, un simile fallimento, a pre-sunte disfunzioni giuridiche o amministrative(adozione di provvedimenti legislativi aberrantio mancata applicazione di leggi virtuose, oinsufficienza delle risorse destinate ai servizi,ecc.) appare francamente pretestuoso e privodi qualsiasi valida giustificazione, quando siconsideri che, malgrado, ormai da tempo, siastato istituito a livello accademico, un autono-mo insegnamento della psichiatria, distinto daquello della neurologia, nulla di sostanzialerisulta mutato per quanto concerne la forma-zione culturale e professionale del medico,

30 LETTERE AL DIRETTORE

Genova Medica - Novembre 2010

generico e specialista, in relazione alle proble-matiche inerenti alla diagnostica psicopatologi-ca differenziale. Al riguardo, non possiamo farea meno di rilevare come già nel lontano1985,al XXXVI Congresso SIP, la SIMPSI abbia pre-sentato una comunicazione (“Formazione psico-patologica dello psicoterapeuta e riforma dellaFacoltà di medicina”), con la quale si sottolinea-va la necessità di introdurre, nel quadro dellariforma allora in atto della facoltà di medicina,un programma didattico per una formazioneorganica del medico nelle discipline psicopato-logiche, psichiatriche e psicoterapeutiche, conparticolare riferimento a quei più maturi emoderni contributi della psichiatria classica checonsentono di formulare, sul piano clinico, unaspecifica diagnosi psicopatologica differenzialetra psicosi e psicopatie.Le proposte della SIMPSI sono state peròosteggiate e ignorate dalla SIP e dalle gerar-chie accademiche che la governano e dallequali, per la formazione psicopatologica e psi-chiatrica del medico, è stato invece prescelto(anche sotto gli auspici delle aziende farmaceu-

tiche) il cosiddetto “Manuale diagnostico e sta-tistico DSM”) i cui criteri, meramente operazio-nistici e pragmatici, si conformano all’ideologiacomportamentistico-manicomiale della malattiamentale, concepita, essenzialmente, come un“disadattamento ambientale-sociale” e, pertan-to, non entrano neppure in merito alle proble-matiche cliniche relative alla diagnostica psico-patologica differenziale.La SIMPSI, che negli ultimi decenni ha deplora-to questa opzione antimedica ed antiscientifica,da parte delle gerarchie accademiche, per lamanualistica DSM e ICD, dimostrandone a piùriprese, attraverso il proprio lavoro nella ricer-ca, nella teoria e nella clinica, l'infondatezzaepistemologica, didattica e clinica, è pur sem-pre disponibile per un confronto costruttivoche restituisca al medico la coscienza criticadelle proprie responsabilità professionali, con-tro ogni perdurante misconoscimento delleautentiche problematiche psicopatologiche, dalquale dipende la crisi attuale dell'assistenzapsichiatrica.

G. Giacomo Giacomini - Presidente SIMPSI

L’AIFA riconosce l’appropriatezzaprescrittiva, a carico del SSN, dialcuni farmaci per la prevenzionee cura dell� osteoporosi anche insoggetti di sesso maschileIn seguito alla lettera del nostro Segretarionazionale al direttore dell� AIFA dello scorso 7settembre, in cui si lamentava testualmente: “...numerosi MMG, nostri iscritti, ed alcuni rappre-sentanti provinciali e regionali della nostraFederazione, ci segnalano che numerose ASL, inItalia, stanno da tempo contestando ai MMGl’appropriatezza della prescrizione, a carico delSSN, di alcuni farmaci indicati per il trattamentodell’osteoporosi, con conseguente richiesta direcupero delle quote corrispondenti alle suppo-ste prescrizioni inappropriate. Nello specifico,viene contestata la prescrizione di questi farma-

ci a soggetti di sesso maschile che, secondol’interpretazione delle Aziende Sanitarie, nonrisulterebbe possibile per mancanza di indicazio-ne nel foglietto illustrativo presente nelle singoleconfezioni...”, il Direttore dell� Agenzia, con let-tera del 18/09/2010 assicurava l’impegno adaffrontare il problema con il coinvolgimento dellapropria CTS (Commissione Tecnico-Scientifica).E quindi seguita un� analisi approfondita di tuttala tematica con il fattivo impegno di WalterMarrocco, medico di medicina generale e com-ponente della CTS, nell’ambito della quale èstata ammessa l’appropriatezza prescrittiva dialcuni farmaci per la prevenzione e la curadell’osteoporosi anche nei pazienti di sessomaschile, unitamente ad interessanti risvolti dirisparmio economico per il SSN.

Mario Pallavicino

Notizie dalla C.A.O.Commissione Albo Odontoiatri

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A cura di Massimo Gaggero

Genova Medica - Novembre 2010

i è svolto sabato 16 ottobre a LaSpezia, presso l 'NH Hotel, i lConvegno Odontoiatr ico Andi

Liguria, giunto alla sua sesta edizione.Rispettata come sempre l’impostazione tradi-zionale di questo congresso regionale, cioèuna sessione per l’aggiornamento scientificoculturale e una sessione per l’aggiornamento

Il successo delVI Convegno Andi Liguria

sindacale professionale.Nella prima sessione relatori di spicco (il dr.Gianserra, il dr. Ludica, il dr. Spampinato, ildr. Garrone ed il dr. Sentineri) hanno espo-sto le presentazioni cliniche sul trattamentochirurgico implantare. Si è parlato di tratta-mento mini-invasivo, di implantologia flapless,di chirurgia computer assistita e delle nuovetecnologie CAD/CAM del restauro protesi-co. Insomma il congresso ha illustrato il futu-ro della terapia implanto-protesica che ormai

S

el corso dell’assemblea annuale tenu-tasi il 9 novembre scorso nella sededel l ’Ordine, i l Presidente CAO

dr.Massimo Gaggero ha sottolineato i compitiistituzionali che sono di pertinenza del laCommissione Albo Odontoiatri: il parere di con-gruità delle parcelle dei professionisti iscrittiall’Albo Odontoiatri e l’attività disciplinare. Hacomunicato che gl i iscritt i a l l ’Albo degl iOdontoiatri sono 1.347 di cui 805 iscrittianche all’Albo Medici, 31 sono in possessodella doppia laurea in medicina e odontoiatria e511 sono laureati in odontoiatria.Ha, inoltre, fatto presente che l’attività dellaCAO conta, dal dicembre scorso ad oggi, ottoriunioni, sono state effettuate 30 audizioni,aperti due nuovi procedimenti disciplinari, 8convocazioni con art. 39, valutate 15 richiestedi congruità parcelle e sono state archiviate 13pratiche. Il dr. Gaggero ha ringraziato pubblica-mente i Colleghi Annibaldi, Cella, IngleseGanora, Mantovani e Salusciev per averlo sem-pre supportato nelle attività istituzionali dellaCAO. Ha fatto presente, inoltre, che la

Assemblea dell’Ordine:i dati della CommissioneAlbo Odontoiatri

Commissione è intervenuta presso l’AutoritàGarante tramite esposti dell’ufficio legale, e neicasi più complessi è stata interpellata la FNOM-CEO e la CAO nazionale. Sono stati, inoltre,convocati gli iscritti inadempienti in materia dipubbl ic i tà del l ’ informazione sanitar ia. I lPresidente CAO ha poi sottolineato che tutti icorsi ECM organizzati dall’Ordine sono indirizzatianche agli Odontoiatri. Per quanto riguardal’argomento “Ordine degli Odontoiatri” ha auspi-cato la realizzazione di una legale autonomia(esistente, peraltro, di fatto già all’Ordine diGenova), ma rimanendo “sotto lo stesso tetto”insieme ai Medici. Il dr. Gaggero ha, poi, infor-mato che è stato presente ogni lunedì pressol’Ordine a disposizione dei cittadini e dei colle-ghi, per chiarimenti e consigli, insieme al dr.Mantovani, al la d.ssa Cel la e al la d.ssaSalusciev. Sul fronte dell’informazione ha resonoto che la rubrica “Notiz ie dal la CAO”all’interno del bollettino “Genova Medica”, ècostantemente presente con articoli e comuni-cazioni di eventi odontoiatrici.Il dr. Gaggero ha, infine, rivolto un particolareringraziamento al presidente Bartol in i ,a l l ’Esecut ivo, al presidente FROMCeOLFerrando, alla dirigente Roberta Baldi e a tuttoil personale dipendente.

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32 NOTIZIE DALLA C.A.O.

Genova Medica - Novembre 2010

Università e libera professione insieme.Da sin.: dott.ssa Salusciev, Benedicenti, Perosino,Currarino, Lagorio, Mantovani, Gaggero, Poggio.

ei giorni 5 e 6 novembre si è tenutoil tradizionale congresso “Nuovetecnologie in odontoiatria - Premio

Sergio Duillo”. Il ricordo e l’insegnamento delDott. Duillo, figura carismatica e poliedricadell’odontoiatria italiana hanno permesso dicoagulare in uno sforzo congiunto l’Universitàdi Genova, gli ospedali cittadini (Galliera, SanMartino e Gaslini) e l’ANDI per promuovere edivulgare lo stato dell’arte nelle nuove tecnolo-gie di recente introduzione in odontoiatria.Nella giornata di venerdì si sono svolti cinqueworkshop di elevato valore culturale. La gior-nata di sabato è iniziata con il tradizionalesaluto delle Autorità. Il Prof. S. Benedicenti haportato i saluti del Magnifico Rettore Prof. G.De Ferrari, del Preside Prof. G. Torre e delPresidente del Corso di Laurea Prof. C.Campisi. Il Dott. G. Perosino e J. Modugnohanno portato i saluti dell’ANDI provinciale eregionale. Il Dott. E. Bartolini ha sottolineatol’importanza della manifestazione per nondimenticare l’esempio di un maestro di eccel-lenza quale il Dott. Duillo. Il Dott. M.Gaggeroha voluto ricordare la figura dell’amico Duillo e

ha enfatizzando la capacità del congresso diconiugare libera professione, università, ospe-dali ed istituzioni. Il Dott. Matteo Rosso, haribadito l’importanza della sinergia tra ANDI,Università e Regione per la tutela della pro-fessione in un momento comunque difficile.Il Congresso è iniziato con la lectio magistralisdel Dott. M. Fradeani e proseguito con rela-zioni di elevato valore culturale e scientificotenute dal Prof. E. Di Vito, dal Dott. G Olivi,dal Prof. De Sanctis e dal Prof. Levrini.

Resoconto del Congresso “Nuove Tecnologiein odontoiatria - Premio Sergio Duillo”

N

è sempre di più il presente.Nella seconda sessione, l’atteso interventodel dr. Alberto Libero, Segretario SindacaleNazionale, ha delineato gli scenari che sistanno prospettando per la nostra professio-ne. Anche in questa relazione è stato pro-spettato il futuro dell’odontoiatria che ormaiè sempre di più il presente: la libera profes-sione dovrà confrontarsi (e già oggi questoconfronto/scontro è sempre più ineludibile)con fondi integrativi, convenzionamenti, turi-smo odontoiatrico e odontoiatria low-cost,società in franchising con una potenza pubbli-

citaria incontrastabile. Il modello dello studiomonoprofessionale, g io ie l lo e vantodell’odontoiatria italiana, è incrinato e messoin discussione da queste nuove realtà. I fondiintegrativi possono rappresentare per noiun’opportunità, convogliando nei nostri studiquella porzione di cittadini che non va mai daldentista. Ma la vera risposta per il singoloprofessionista sarà fornire sempre maggiorequalità, nell’ambito di un network odontoiatri-co, che rappresenta l’unico potenziale di dife-sa per la libera professione.

Paolo Mantovani

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ghi di Parigi, dr. Elie Callabe, ortodontista e ildr. Antoine Callabe, otorinolaringoiatra.Sede del Corso: Centro BiotecnologieAvanzate (CBA), lr.go R.Benzi 10 GenovaE’ previsto accreditamento ECM.Per info e iscrizioni: e20srl tel: 5960362mail: [email protected]

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33NOTIZIE DALLA C.A.O.

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L’attesissima sessione poster, vero cloudell’evento, ha visto una nutrita rappresentan-za delle scuole genovesi. L’ambito premio è

andato al Dott. A. Itri con un interessantelavoro sulle applicazioni della piezochirurgianella chirurgia estrattiva.

Sabato 11 dicembre (9.00-16.00): “Lagestione del paziente implantare”.Rel.: dr.ssa E. Polizzi. Crediti E.C.M 2.

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