Mauro Maia: Presentazione GAD 2012

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Conferenza 2012 sullo sviluppo aeroportuale globale Industria aeroportuale italiana Dr. Mauro Maia F2i, Senior Partner Parigi, 8 Novembre 2012

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Nell'ambito della Global Airport Development Conference tenutasi l'8 novembre 2012 a Parigi, Mauro Maia (senior partner di F2i specializzato nei settori delle TLC ed aeroportuale), presenta F2i, delineando un quadro dello scenario aeroportuale nazionale. Dopo una descrizione dell'azionariato e della mission di F2i, Mauro Maia descrive quali sono le principali caratteristiche ed opportunità del settore aeroportuale italiano.

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Conferenza 2012 sullo sviluppo aeroportuale globale

Industria aeroportuale italiana

Dr. Mauro MaiaF2i, Senior Partner

Parigi, 8 Novembre 2012

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Indice

2

1. Presentazione di F2i pag.

3

2. Il secondo Fondo F2i pag.

15

3. L’industria aeroportuale italiana pag.

22

4. Nuove opportunità nel settore aeroportuale pag.

25

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3

Presentazione di F2i

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La storia di F2i

‒ Nei primi anni ’90 l’Italia ha avviato un ampio programma di privatizzazioni che ha interessato alcune delle principali società del settore manifatturiero e delle infrastrutture del paese (alimentare, oil & gas, telecomunicazioni, energia, aeroporti e autostrade)

‒ Tuttavia, il risultato del programma di privatizzazione è stato vario:

‒ Le privatizzazioni realizzate attraverso offerte pubbliche di quote hanno portato alla creazione di grandi società efficienti che sono oggi tra i soggetti più attivi sui mercati nazionali e internazionali (ENI, ENEL, Terna e Snam Rete Gas)

‒ Le privatizzazioni realizzate attraverso la vendita a “investitori strategici” hanno finito per generare una struttura di azionariato orientata verso famiglie private che non sono riuscite a comprendere appieno la natura “pubblica” delle infrastrutture, riducendo gli investimenti e finendo per limitare la crescita di queste compagnie (Telecom Italia, Autostrade, Aeroporti di Roma)

‒ F2i è nata dalla condivisione da parte delle principali istituzioni del Paese e del suo management team della convinzione che un fondo infrastrutturale di lungo periodo, istituzionale e gestito professionalmente potesse offrire lo strumento ideale per dotare le società infrastrutturali italiane di un azionariato stabile che potesse perseguire una strategia coerente;

‒ Orientamento di lungo periodo

‒ Focus sulla creazione di grandi “campioni nazionali” che possano reinvestire i loro flussi di cassa nello sviluppo di infrastrutture

‒ Obiettivi di massima efficienza, qualità dei servizi, investimenti, lungo periodo, crescita e performance finanziaria

ù

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La posizione di F2i nel mercato infrastrutturale italiano

‒ F2i è stata quindi creata nel 2007 dalle principali istituzioni pubbliche e istituzioni finanziarie private italiane per diventare il principale investitore in infrastrutture italiane

‒ I suoi sponsor includono: la banca di proprietà statale Cassa Depositi e Prestiti; le due maggiori banche italiane (Banca Intesa San Paolo e Unicredit); alcune delle principali fondazioni bancarie; due fondi pensione italiani

‒ Con una raccolta fondi pari €1,85 miliardi, F2i I è il principale fondo di private equity italiano e uno dei maggiori fondi del paese dedicati alle infrastrutture

‒ Il successo della proposta di F2i è sostenuto dai risultati su entrambi i fronti: raccolta fondi e investimenti

‒ Nel raccogliere capitale, F2i è stata capace di attirare notevoli somme di denaro pubblico e privato nonostante la grave crisi finanziaria internazionale (concetto anti-ciclico e difensivo)

‒ F2i sta dimostrando di essere considerato il principale investitore italiano negli asset infrastrutturali strategici del Paese

‒ F2i sta ora lanciando il suo Secondo Fondo: il 2 ottobre 2012, F2i ha concluso la sua prima vendita per €575MM (obiettivo dimensione totale del fondo €1,2 miliardi).

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‒ In un periodo di investimento di soli tre anni, F2i I ha investito in 12 società. Dopo due cessioni e l’accorpamento di tre società nel settore della distribuzione del gas, F2i ha attualmente 8 investimenti (investimento totale di circa €1,6 miliardi, pari all’87,5% dell’ammontare totale del fondo) in società operanti in sei settori infrastrutturali chiave: distribuzione gas, trasporti (aeroporti e autostrade), acqua, energie rinnovabili (eolico e fotovoltaico) e telecomunicazioni

‒ F2i ha intrapreso una strategia di consolidamento/accorpamento in questi settori, che punta a creare operatori infrastrutturali nazionali di primo livello

‒ F2i adotta una strategia equilibrata di leverage per massimizzare il ritorno sull’investimento e per modulare il ritiro di fondi da parte degli investitori

‒ Il ritiro di fondi da parte degli investitori ammonta attualmente a € 1.130 milioni, rappresentando il 61% dell’ammontare totale del fondo

‒ F2i ha gestito attivamente e razionalizzato il proprio portafoglio attraverso la cessione (a profitto vs costo) di quelle partecipazioni che non potevano più essere considerate chiave (es. il centro logistico Interporto Rivalta Scrivia e l’investimento greenfield sullo stoccaggio gas di Enel Stoccaggi)

‒ Focus su investimenti ad alta generazione di liquidi e ad alto potenziale di distribuzione dividendi. Il primo dividendo è stato pagato agli investitori con 2 anni di anticipo sul business plan del fondo.

o Dividendi distribuiti agli investitori superiori a € 82 milioni nel 2010 e nel 2011 (rendimento “cash on cash” del 4,8%)

o F2i è stata in grado di non richiedere le quote di gestione agli investitori dal secondo semestre 2010

La posizione di F2i nel mercato infrastrutturale italiano

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Investitori 1/2

CDP

F2i – Fondo Italiano per

le Infrastrutture

2 banche(1 investitore chiave)

2 principali banche italiane

19 altre fondazioni (2 investitori chiave)

1 banca internazionale

3 compagnie di assicurazioni(3 investitori chiave)

10 istituzioni di sicurezza sociale e fondi pensione

(4 investitori chiave )3 investitori istituzionali

2 altre banche(1 investitore chiave)

Investitori italiani Investitori internazionali

6 tra le principali fondazioni italiane

2 istituzioni di sicurezza sociale

Azionariato SGR

(Soci accomandatari o sponsor)

(Soci accomandanti)

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Investitori F2i 2/2

8

InvestorsNumber of

entitiesAmounts(€ mln)

% of the Fund

Banks 7 593 32,02%Pension Funds 13 487 26,30%Banking Foundations 25 439 23,70%Insurance Companies 4 175 9,45%Sovereign Financial Institutions (CDP) 1 150 8,10%Sponsor & Management n.a. 8 0,43%Total 1.852 100%

Investitori numero di entità Importi (milioni €) % del Fondo

Banche Fondi Pensione Fondazioni bancarieCompagnie di AssicurazioniIstituzioni Finanziarie di Stato (CDP)Sponsor e Management

Totale

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Forte impegno e sostegno verso il capitale

9

I due principali gruppi bancari italiani, con più di 10,000 filiali in Italia e asset totali per €1,500mld

Il Governo italiano attraverso CDP (di proprietà del Governo Italiano per il 70%), leader nel finanziamento dei governi locali e regionali in Italia, con una quota di mercato del 29%

Attori finanziari internazionali con una presenza e un’esperienza forti e riconosciute in Italia

Rappresentanti qualificati dei principali investitori internazionali in Italia (fondazioni bancarie e fondi pensione professionali)

Sponsor che forniscono €938mld

Impegni totali che hanno già raggiunto €1.85mld

Combinazione di relazioni locali e esperienza globale

F2i può beneficiare del pieno sostegno dei propri sponsor

F2i è il principale partner per investimenti in infrastrutture in Italia

7 Fondazioni bancarie

2 Fondi pensione italiani

Part of Group

Gruppo principale di sponsor:

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Riassunto dei dati chiave

10

Dimensione: €1.85mld Durata: fino a 15 (+3) anni (aspettativa di vita

media 7,5 anni) Periodo di investimento: 4 (+2) anni Struttura Legale: tipica società a responsabilità

limitata Società di gestione: F2i SGR

Investimenti greenfield limitati a <20% del fondo Asset singoli limitati a <15% del fondo

Opportunità nelle infrastrutture italiane:o Porti e aeroportio Autostradeo Infrastrutture elettricità e gaso Utilitieso Infrastrutture di telecomunicazioneo Altre infrastrutture (PPP, acqua, ferrovie,

…) Equity o quasi-equity Interesse di maggioranza o di minoranza

influente

Caratteristiche del fondo

Focus investimenti

Regole di diversificazione

Ritorno sull’investimento

Target minimo di ritorno* (“hurdle rate”) : IRR = 8% annuale lordo (in media)

Target di ritorno vantaggioso: IRR = 12-15% annuale lordo (come da Business Plan del fondo)

Dividendo garantito per il periodo di durata del fondo

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Profilo di F2i

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Acquisire aree industriali esistenti (brownfield) regolamentate, messe in vendita da soggetti sia pubblici sia privati

Garantire la gestione industriale delle società promuovendo efficienza e sviluppo manageriale

Promuovere processi di aggregazione, in settori molto frammentati con alto potenziale di crescita

Coinvolgere i management team delle società, come azionisti di medio periodo

F2i ha un profilo istituzionale che garantisce una partnership stabile e di lungo periodo senza speculazione. Questo rende il Fondo un partner ideale per soggetti sia pubblici sia privati. Tra le altre cose, F2i è in grado di:

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Il portafoglio investimenti di F2i

Commited (M€)

Draw (M€)

%

75% 85,2%

100%

100%

100% 40,0%

40,0%

100% 100% 70,0%

29,8%

87,5% 61,4%

15,7%

100%

49,8%

26,3%

* It includes the participation in Software Design.

** Closing attended. 1.591 1.124 71%

Dismissed participation in IRS 29 29

2 2

Transaction costs 37 37

Management fees 27 27

TOTALE 1.685 1.219 72%

Infracis 53 31 58%

100%

2i Gas 71 71 100%

Dismissed participation in Enel stoccaggi

0%

18 100%

0%

SEA 385 385 100%

Saster Net 18

F2i Energie

Rinnovabili

HFV 50 37 75%

F2i Reti TLC Metroweb 203 140 69%

F2i AeroportiF2i Sistema Aeroportuale

CampanoGESAC* 95 28

F2i Rete Idrica Italiana

Mediterranea delle Acque 235 5 2%

F2i Reti Italia

ENELRete Gas 279 279

100%G6 Rete Gas 68 68

Alerion Clean Power 78 64 82%

29%

Progetti Link (residuo pilota) e

Moon**20 0

Rete idrica Parma** 35 0

GAS

WATER

AIRPORTS

TLC

RENEWABLES

TRANSPORTATION

GASACQUAAEROPORTITELECOMUNICAZIONIRINNOVABILI TRASPORTI

* Include la partecipazione nel software design

** in attesa di vendita

Impegnati (M€)

Partecipazione ceduta in IRSPartecipazione ceduta in Enel stoccaggiCosti di transazioneOneri di gestione

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La strategia di F2i nei suoi settori di investimento

F2i si sta concetnrando su settori chiave delle infrastrutture italiane, puntando a creare “campioni nazionali” attraverso una crescita organica e operazioni di M&A. Le società del portafoglio di F2i ambiscono a diventare leader nei rispettivi settori in termini di dimensioni, efficienza, qualità dei servizi, piani di investimento e performance finanziaria.

GAS Creare il più grande operatore indipendente europeo della distribuzione del gas

ed essere un consolidatore in un settore sottoposto a un processo di

razionalizzazione.

RINNOVABILI Creare due attori indipendenti forti nei due principali segmenti del settore delle rinnovabili (eolico e fotovoltaico)

TRASPORTIEntrare nel settore autostradale e diventare uno stakeholder di riferimento per

le società con un azionariato estremamente frammentato

ACQUACreare un “campione nazionale” in un settore strategico che richiede un

investimento significativo per l’upgrade della rete esistente e il completamento

della rete idrica nazionale

AEROPORTI Perseguire una strategia di consolidamento in un settore caratterizzato da una

marcata frammentazione e da una forte presenza del settore pubblico

ENEL Rete Gas

2i Gas (ex E.On Rete)

Alerion

HFV

Infracis

Mediterraneadelle Acque

GESACSEA

G6 Rete Gas

TLCIncrementare la rete a banda larga in fibra ottica di Milano per accrescere la

penetrazione nella città (FTTH) e replicare lo stesso modello in altri centri

urbani

MetrowebProgetti Moon e Link

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Sviluppo attraverso la “filiera industriale”

14

I settori infrastrutturali italiani sono spesso caratterizzati dalla mancanza di una strategia complessiva

A questo proposito, gli asset infrastrutturali sono gestiti considerando le necessità del contesto locale (e politico), senza considerarne la funzione strategica per il paese nel suo insieme

Per questo motivo, molti settori infrastrutturali sono frammentati, con società dal profilo finanziario debole; tali società non possono competere su mercati sempre più internazionalizzati

Inoltre, la mancanza di una strategia italiana per i settori infrastrutturali ha spesso reso gli asset nazionali una facile preda per quelle società straniere, “campioni nazionali” nei rispettivi paesi di provenienza (E.On., GdF, EdF, ecc.)

Necessità di introdurre il concetto di “filiera industriale” in tutti i settori infrastrutturali

F2i opera come una “società pubblica”: ogni investimento è realizzato con l’obiettivo di creare una filiera nello specifico segmento in modo da garantire la cooperazione tra le società della stessa filiera

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Il secondo fondo F2i

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Programmazione e opportunità di investimento

F2i crede che il mercato italiano delle infrastrutture continuerà a offrire significative opportunità di investimento, a causa: dei crescenti vincoli fiscali sul settore pubblico e in particolari sugli enti locali, che porteranno a una nuova ondata di privatizzazioni. La recente acquisizione da parte di F2i del 29% di SEA (Aeroporti di Milano) dal Comune di Milano dovrebbe rappresentare un importante benchmark affinché altri enti locali privatizzino i propri asset infrastrutturali; dell’alto leverage delle utilities italiane, che probabilmente le porterà alla cessione e allo spin-off di asset non essenziali; del processo di razionalizzazione e consolidamento all’interno di settori con un alto livello di frammentazione in termini di soggetti coinvolti (es. distribuzione del gas, acqua, termovalorizzazione); della necessità di miglioramenti in termini di efficienza e di upgrade infrastrutturali, che promuoverebbero un cambiamento nell’azionariato (ad esempio, reti a banda larga in fibra ottica, ripetitori, acqua); della domanda di capitali da destinare a nuovi investimenti da parte delle società infrastrutturali esistenti (es. autostrade)

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2012 2013 2014 2015

Highways Airports Gas distribution Electric grid Water distribution TLC WTE

Programmazione e opportunità di investimento

Totale 2012 - 2015: € 7.648 mln

932

3.288

2.811

617

Opportunità di investimento (dati in mln €)

F2i I residuo da investire: € 150 – 200

mln

F2i ha condotto insieme a Boston Consulting Group uno studio approfondito delle infrastrutture italiane. Lo studio, basato su un’analisi dal basso degli attori infrastrutturali nel paese, ha identificato un opportunità di investimento equity in eccesso pari a € 7,5 mld nei prossimi quattro anni, concentrandosi su investimenti brownfield soltanto nei settori infrastrutturali identificati come target da F2i

Autostrade Aeroporti Distribuzione gas Rete elettrica Distribuzione acqua TLC termovalorizzazione

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‒ Nell’ottobre 2012, F2i ha così lanciato il suo Secondo Fondo, per trarre vantaggio da queste opportunità significative e immediate di investimento, in coordinamento con il portafoglio ottenuto dal Fondo I:

o Opportunità di aumentare la propria quota in società in cui il Fondo I ha investito, in modo da ottenere la maggioranza o da rafforzare la governance di F2i

o Fare nuovi investimenti nei sotto-settori di F2i, in modo da portare avanti la creazione di gruppi infrastrutturali in grado di diventare leader in Italia nel rispettivo settore industriale

o Investire in uno/due nuovi sotto-settori, concentrandosi su infrastrutture chiave

- Il Secondo Fondo ha una dimensione target di €1,2 miliardi, e ha già raccolto €575 MM dai propri sponsor

Supportare la crescita in compagnie chiave e selezionate all’interno

del portafoglio

Accrescere la presenza di F2i negli attuali

settori

Entrare in nuovi settori

Fondo II: Strategia di Investimento

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‒ La prima vendita del Secondo Fondo F2i è stata conclusa con un gruppo di sponsor che comprende nuovi azionisti e attuali azionisti di SGR:

- F2i progetta di raggiungere la propria dimensione target di €1.2 miliardi attraverso l’inserimento di soci accomandanti in Italia (€200-300MM) e una raccolta fondi a livello internazionale (€300MM-400MM)

Fondo F2i II: Prima vendita e Piano di Distribuzione

CDP 100

Banca Intesa San Paolo 100

Unicredit 100

Banks 300

Fondazione Cariplo 10

EnteCarifirenze 40

FCR Lucca (15+15) 20

Compagnia San Paolo 60

FCR Cuneo 30

FCR Sardegna 25

Bank Foundations 185

Cassa Geometri 30

Inarcassa 60

Pension Funds 90

Total A Units 575

Sponsor of Fund I participating in Fund II

Nuovi Sponsor

Fund II (€ MM)A Units - SponsorUnità A – sponsor

Banche

Fondazioni Bancarie

Fondi pensioneTotale Unità A

Sponsor del Fondo I che partecipano nel Fondo II

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F2i II: dati

Fondo F2i II – Secondo Fondo Italiano per le Infrastrutture

Società di gestione F2i – Fondi Italiani per le Infrastrutture SGR

Strategia di investimento principalmente brownfield, attraverso quote di maggioranza o di minoranza rilevante

Strategia di investimento coordinata col Fondo I, in vista di una comune creazione di valore dove possibile

Importo target €1.2 mld

Termine 15 anni dall’ultima vendita

Periodo di investimento 4 anni dall’ultima vendita (prorogabili 1+1)

Brownfield / Greenfield 80% / 20%

Limiti:

Singolo Investimento 20% (25% con l’approvazione del Comitato Consultivo); 25% (30% con l’approvazione del Comitato Consultivo) per settori con tariffi regolamentate

Investimenti esteri Max 20% (Unione Europea) (25% con l’approvazione del Comitato Consultivo)

Società quotate Max 20% (30% con l’approvazione del Comitato Consultivo)

Commissioni 90bp

Obiettivo di Ritorno 12-15% lordo

Hurdle Rate: 8%

Riporto (Sponsor e Management) 20%; raggiungere 80%

Diritti di Co-investimento Sponsor e investitori chiave hanno diritti di co-investimento

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F2i I e F2i II: Exit Strategy

‒ F2i ha una strategia di investimento di lungo periodo per le proprie partecipazioni che punta alla crescita dell’EBITDA in virtù di un’espansione organica ed esterna, alla promozione dell’efficienza e alla gestione della struttura di capitale con l’obiettivo di ottenere un flusso stabile di dividendi. Nel momento dell’uscita, F2i guarderà a diverse alternative per la cessione delle proprie partecipazioni nei propri fondi, compresi sconti e IPO (offerte pubbliche iniziali).

‒ Tuttavia, il portafoglio di F2i sta emergendo come un gruppo forte di asset concentrati in settori chiave del mondo infrastrutturale italiano, con importanti sinergie e opportunità di crescita all’interno di ogni singolo settore. L’attuale portafoglio di F2i I aveva nel 2011 un EBITDA aggregato in eccesso € 650 milioni, potenzialmente in crescita fino a oltre € 1.1 miliardo al 2017.

‒ Un’exit strategy potrebbe quindi coinvolgere la quotazione del Fondo o il contributo di tutto o parte del suo portafoglio per la creazione di una nuova società che potrebbe essere quotata, dando vita così ad un nuovo, importante attore nel settore infrastrutturale europeo che potrebbe portare avanti la filosofia gestionale e di sviluppo di F2i:

o Focus sull’eccellenza operativa

o Orientamento alla crescita, attraverso piani di investimento basati su capex e operazioni di M&A

o Sinergie tra le varie partecipazioni

‒ A quel punto, gli investitori nei Fondi F2i I e II potrebbero decidere se liquidare il proprio investimento o diventare parte di un gruppo di azionisti chiave del nuovo soggetto venutosi a creare. Quest’ultimo dovrebbe portare avanti la strategia di F2i per far crescere i propri investimenti, agendo come un consolidatore nei propri settori di attività e potenzialmente espandendosi ad altri mercati.

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L’industria aeroportuale italiana

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23

L’industria aeroportuale italiana

PMO

CTA

TRN

CUF MXP

VBS

LIN

BGY

BZO TSF

TRS

VCE VRN PMF FRL

FLR PEG

BLQ RMI

AOI

PSR

FCO CIA FOG BRI

GOA

NAP BDS

SUF CRV

TPS REG

AHOOO

OLB

CAG

PSA

SIE

Aeroporti >10 mil persone

Aeroporti > 5 < 10 mil persone

Aeroporti > 2 < 5 mil persone

Aeroporti > 0,25 < 2 mil persone

Aeroporti < 0,25 mil persone

Area ad alta densità

L’industria aeroportuale italiana è caratterizzata da:

Forte presenza “pubblica” nell’azionariato delle compagnie aeroportuali;

Dimensione ridotta degli aeroporti (molto frammentata, per regioni)

Basso livello di connettività in Europa e nel mondo;

Tariffe considerevolmente più basse se paragonate a quelle europee

Mancanza di investimenti negli ultimi anni

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Trend nel settore aeroportuale italiano

Con oltre 149 milioni di passeggeri, l’Italia è tra i principali mercati aeroportuali in Europa e tra i top performer in termini di attuale tasso di crescita del traffico

Negli ultimi anni l’industria aeroportuale italiana è stata altamente dinamica con una crescita considerevole nei volumi di traffico ad eccezione di un leggero calo tra il 2008 e il 2009 in conseguenza della recessione globale che ha duramente colpito l’industria su scala mondiale.

I trend attuali porteranno a una riduzione del gap rispetto ad altri paesi europei guidata da:

Processi di privatizzazione in corso

Aumento generale delle tariffe a seguito dell’introduzione del nuovo quadro di regolamentazione delle tariffe e dell’entrata in vigore del Contratto di Programma (già siglato da alcuni aeroporti in Italia, tra cui Napoli, Pisa, Brindisi e SEA)

Aumento del capex per migliorare le infrastrutture

2000-2010 Traffico passeggeri in Italia

24

92 90 92 101

108 114

124

136 134 131 140

149

1

21

41

61

81

101

121

141

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

+ 4.4%CAGR 2000-2011

2011 +6.4%

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Nuove opportunità nel settore aeroportuale

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Il settore aeroportuale italiano: scenario attuale 1/2

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Gli enti locali, in qualità di azionisti principali delle compagnie di gestione aeroportuale, dovrebbero finanziare lo sviluppo degli aeroporti, ma ad oggi si trovano ad affrontare una situazione finanziaria difficile:

Inoltre, le stesse compagnie che gestiscono i servizi hanno diversi problemi legati alla loro natura pubblica:

Pluralità di azionisti (in genere molto piccoli, senza un azionista di riferimento)

Mancanza delle risorse finanziarie necessarie a realizzare programmi capex significativi per il mantenimento e lo sviluppo degli asset in gestione

Un settore molto frammentato, a causa della mancanza di un piano di sviluppo nazionale definito

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Problemi finanziari, difficoltà nella gestione delle compagnie e deficit infrastrutturale hanno causato una progressiva riduzione dell’interesse degli enti locali nelle compagnie di gestione aeroportuale

In effetti, in questa situazione gli enti locali sono interessati a portare avanti processi di privatizzazione degli asset in gestione…

…con la conseguente necessità di identificare il giusto partner privato

F2i è nata anche per prendere parte a questa nuova stagione di privatizzazioni

Il profilo istituzionale del Fondo assicura una partnership stabile, di lungo periodo, senza speculazioni

Inoltre, la strategia di F2i punta a:

Valorizzare le professionalità interne alle società e il network economico e industriale

Dare sostegno finanziario per processi di efficienza e piani di investimento

Questo rende F2i il partner ideale che può assicurare un profilo da società pubblica alle società aeroportuali privatizzate

Il settore aeroportuale italiano: scenario attuale 2/2

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Ali Trasporti Aerei S.p.A. – ATA

Profilo della società Dati di traffico

Principali dati finanziari

Ali Trasporti Aerei S.p.A., società appartenente al gruppo Acqua Pia Antica Marcia, gestisce l’aviazione generale per l’infrastruttura aeroportuale di Milano Linate Ovest in virtù di una sotto-concessione siglata nel 2008 e in vigore fino al 2041

Inoltre, ATA è incaricata della gestione delle attività di Linate Ovest e Roma Ciampino (attraverso la controllata ATA Servizi

Con oltre 60mila passeggeri l’anno, Milano Linate Ovest è il primo aeroporto in Italia e il quarto in Europa nel segmento dell’aviazione generale

13

26 24

25 27

28

32 30

34

28 28

0

5

10

15

20

25

30

35

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

+ 13%CAGR 2000-2007

-1.8%CAGR 2007-2010

Shareholder structure

Società dell'Acqua Pia Antica Marcia 98.34%Private Shareholders 1.66%Total 100.00%

€/millions 2010

Revenues 16.7EBITDA 3.7

Ebitda margin 22.0%Net Income 2.7

Equity 14.2NFP -1.6

Struttura azionaria

Azionisti privatiTotale

€/milioniRicaviEBITDAmargine EBITDAUtile nettoEquity PFN

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ATA: infrastruttura

Il terminal di aviazione generale di Linate Ovest copre un’area di 130,000 mq. Comprende, tra gli altri:

8 hangar: 14,438 mq. 3,516: area uffici4 depositi carburante330 mq. area magazzini67,000 mq.: superficie aeroportualeArea parcheggi : 300 posti

Il piano di investimento della società per il periodo 2011-2014 prevede € 30 milioni di capex, e include, tra gli altri

lo sviluppo di un nuovo hangar di 8,000 mq.una nuova area uffici di 2,000 mq.un’area parcheggi aggiuntivaun’area terminal aggiuntiva

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30

ATA: opportunità di mercato

Il gruppo Acqua Pia Antica Marcia (Gruppo Caltagirone) ha avviato un piano di risanamento del debito per ridurre la sua esposizione finanziaria attraverso la vendita di alcuni asset del gruppo

In questo contesto Rothschild, in qualità di advisor del Venditore, ha organizzato un’asta competitiva per la vendita di ATA Trasporti singolarmente o insieme alla controllata ATA Servizi

F2i era interessata all’acquisizione di ATA Trasporti e ha presentato un’offerta non vincolante al Venditore

Dopo aver presentato l’offerta non vincolante, F2i è entrata in trattative riservate con il Venditore, ma la discussione è stata interrotta dal momento che non è stato possibile arrivare a un accordo finale

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Aeroporto di Genova S.p.A.

Profilo della società Dati di traffico

Principali dati finanziari

Aeroporto di Genova S.p.A. gestisce l’aeroporto internazionale di Genoa, in virtù di una concessione in vigore fino al 2027

Costruito su una penisola artificiale – equidistante tanto dal centro quanto dal porto di Genova – l’aeroporto riveste una posizione strategica sia in Europa sia nell’area locale

L’aeroporto serve sia il traffico commerciale sia l’aviazione generale. Nel 2010 il totale dei passeggeri ammontava a 1.3 milioni, registrando un aumento del 13.3% rispetto al 2009 (crescita principalmente dovuta all’aumento del traffico nazionale

Shareholder structure

Genoa Port Authority 60.00%Genoa Chamber of Commerce 25.00%A.D.R. Aeroporti di Roma 15.00%Total 100.00%

1,1 1,0

1,0 1,1 1,1 1,0

1,1 1,1

1,2 1,1

1,3

1,4

0

0,2

0,4

0,6

0,8

1

1,2

1,4

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

+ 2,6%CAGR 2000-2011

€/millions 2009 2010 2011

Revenues 21.0 23.1 24.4EBITDA -0.1 2.1 1.7

EBITDA margin n.s. 9.1% 7,0%Net Income -1.2 0.1 0.1

Equity 5.2 5.3 5.4PFN -8.1 -9.5 -10.2

Struttura azionaria

Capitaneria di Porto di GenovaCamera di Commercio di Genova

Totale

€/milioniRicaviEBITDAmargine EBITDAUtile nettoEquity PFN

Page 32: Mauro Maia: Presentazione GAD 2012

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Aeroporto di Genova: Infrastruttura

Il terminal è dimensionato per un flusso orario di 1,500 passeggeri

Il piano di sviluppo del terminal prevede:

il raddoppiamento dei banchi check-in

una nuova area dedicata ai vettori Low Cost e

nuove aree commerciali per aumentare le attività di commercio al dettaglio, F&B e pubblicità

il rinnovamento sarà realizzato senza coinvolgere il traffico attuale e i servizi ai passeggeri

Terminal cargo 6,000 mq. area magazzini 3,150 mq. area uffici 4,000 mq. parcheggio camion

Terminal passeggeri 5 finger 14 banchi check-in 5 sportelli biglietteria 8 snack bar e duty free 7 noleggi auto

Page 33: Mauro Maia: Presentazione GAD 2012

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Aeroporto di Genova: opportunità di mercato

Il 22 giugno 2011, la Capitaneria di Porto di Genova ha pubblicato un bando di gara per la vendita di una quota della società pari al 60%

All’inizio di settembre è stata aperta la Virtual Data Room

F2i – insieme ad altri offerenti – ha partecipato alla procedure, ma non ha potuto presentare un’offerta a causa del limitato insieme di informazioni rese disponibili dal venditore

Nessuno ha presentato l’offerta

Page 34: Mauro Maia: Presentazione GAD 2012

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SO.GA.ER. S.p.A. – Aeroporto di Cagliari

Profilo della società Dati di traffico

Principali dati finanziari

SO.GA.ER. S.p.A. è la società che gestisce l’aeroporto di Cagliari in virtù di una concessione che scadrà nel 2047

SO.GA.ER. è stata costituita nel 1990 dalla Camera di Commercio di Cagliari, che è tuttora l’azionista di maggioranza

Escludendo gli hub di Roma, Milano e Venezia hubs, l’Aeroporto di Cagliari, con oltre 3 milioni di passeggeri l’anno, è il settimo aeroporto regionale in termini di traffico

Il processo di approvazione del Contratto di Programma (che stabilirà nuovi livelli tariffari) è in corso

Date le attrattive turistiche del territorio, l’aeroporto è direttamente collegato alle principali capitali europee

Shareholder structure

Cagliari Chamber of Commerce 94.35%S.F.I.R.S. S.p.A. 3.43%Sardegna's Bank 1.05%Other Shareholders 1.17%Total 100.00%

2,1 1,9

2,2 2,3 2,3 2,4

2,5 2,7

2,9

3,3 3,4

3,7

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

+ 5.4%CAGR 2000-2011

€/millions (Consolidated data) 2009 2010 2011

Revenues 36.5 37.2 38.7EBITDA 1.6 1.8 2.0

EBITDA margin 4.3% 4.9% 5.2%Net Income -1.1 1.1 0.4

Equity 10.7 11.7 12.1PFN 9.1 7.7 6.1

Struttura azionaria

Camera di Commercio di CagliariS.F.I.R.S. S.p.A.Banco di Sardegna Altri azionisti

Totale

€/milioni (dati consolidati)RicaviEBITDAmargine EBITDAUtile nettoEquity PFN

Page 35: Mauro Maia: Presentazione GAD 2012

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Aeroporto di Cagliari: Infrastruttura

Versante aereo Pista: 2,803 m. lunghezza e 45

m. ampiezza Apertura: 24h Superficie aeroporto: 296 ha Piazzale: 96,000 mq. Parcheggi velivoli: 16 posti

Versante di terra Area terminal 37,000 mq. Area commerciale 5,798 14 gate 42 banchi check in

Negli ultimi anni l’aeroporto ha subito delle migliorie, diventando una delle più moderne infrastrutture in Italia e in Europa

Il nuovo terminal può accogliere un flusso di 4,5 milioni di passeggeri

L’investimento realizzato include quanto segue:Nuovo terminal;Strade aggiuntiveDue aree parcheggio Nuova pista

Page 36: Mauro Maia: Presentazione GAD 2012

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Aeroporto di Cagliari: opportunità di mercato

Il 6 agosto 2012 la Camera di Commercio di Cagliari ha pubblicato un bando di gara per la vendita di una quota di SO.GA.ER pari almeno al 40%. Dopo questo annuncio, a settembre, è stata aperta la Virtual Data Room.

Il termine per la presentazione dell’offerta finale era l’8 novembre 2012.

F2i ha lavorato intensamente all’operazione negli ultimi mesi per presentare l’offerta

Notizie stampa danno tra i possibili acquirenti (oltre a F2i) SAVE e Meridiana

Page 37: Mauro Maia: Presentazione GAD 2012

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SAGAT S.p.A. – Aeroporto di Torino

Profilo della società Dati di traffico

Principali dati finanziari

SAGAT S.p.A. è la società che gestisce l’aeroporto di Torino, in virtù di una concessione che scadrà nel 2035

Dopo la privatizzazione nel 2000, gli azionisti pubblici (Comune e Provincia di Torino e Finpiemonte partecipazioni) hanno siglato un accordo con azionisti privati (Sintonia, Equiter, Aviapartner e Italconsult) scaduto il 28 giugno 2012

Con oltre 3.7 milioni di passeggeri nel 2011, l’aeroporto di Torino è il sesto aeroporto regionale in termini di traffico (escludendo gli hub di Roma, Milano e Venezia)

Nel 2010 e nel 2011, il traffico è aumentato grazie a un accordo siglato con Ryanair dietro pagamento di incentivi di marketing da parte della società e di Finpiemonte Partecipazioni

2,8 2,8 2,8 2,8

3,1 3,1 3,3

3,5 3,4 3,2

3,6 3,7

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

3,5

4

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

+ 2.5CAGR 2000-2011

€/millions (Consolidated data) 2009 2010 2011

Revenues 62.2 63.0 64.0EBITDA 15.6 14.8 15.7

EBITDA margin 25.1% 23.5% 24.5%Net Income 5.7 3.5 3.7

Equity 90.8 91.4 91.1PFN 11.7 8.2 13.4

Shareholder structure

FCT S.p.A. (Municipality of Turin) 38,0%Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. 8,0%Province of Turin 5,0%

Total public shareholders 51,0%Sintonia S.p.A. 24,4%Equiter S.p.A. 12,4%Tecnoinvestimenti S.r.l. 4,7%SAB S.p.A. 4,1%Treasury shares 3,0%Aviapartner S.p.A. 0,4%Total 100,0%

Struttura azionaria

FCT S.p.A. (Comune di Torino)Finpiemonte Partecipazioni S.p.A. Provincia di TorinoTotale azionisti pubbliciSintonia S.p.A.Equiter S.p.A. Technoinvestimenti S.r.l.SAB S.p.A.Azioni di tesoreriaAviapartner S.p.A.

Totale

Page 38: Mauro Maia: Presentazione GAD 2012

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SAGAT S.p.A.: opportunità di mercato

Ad oggi, tutti gli azionisti pubblici hanno espresso la volontà di vendere la propria quota societaria

In particolare, prima dell’estate 2012 il Comune e la Provincia di Torino hanno aperto un bando di gara competitivo per la vendita di due quote della società, rispettivamente del 28% e del 5%, ma nessuno ha presentato offerte

Nel mese di ottobre 2012, il Comune ha lanciato un altro bando di gara competitivo per la vendita della quota del 28%; il termine per presentare l’offerta è fissato al 20 novembre 2012

F2i è interessata all’asset e sta lavorando alla presentazione dell’offerta