(Matteo 4,1-11)semplicemente di un bagno di folla o di una passeggiata frettolosa. Sei come noi e,...

2
FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri È lo Spirito stesso, disceso su di te, Gesù, all’inizio della tua missione, a condurti nel deserto, nel luogo della prova, della tentazione. Ti sei fatto uomo e non si è trattato semplicemente di un bagno di folla o di una passeggiata frettolosa. Sei come noi e, come noi, provi fame. È il segno di tutti i limiti della nostra vita: la fatica e la malattia, la sete e la solitudine. Cosa farai? Risolverai il problema servendoti del potere di fare miracoli? No, i miracoli sono per gli altri, non per te. E l’unico rimedio sarà la decisione di fare la volontà del Padre, fino in fondo! Ti sei fatto uomo e la tua missione è quella di manifestare l’amore di Dio, non di strabiliare con gesti clamorosi, non di suscitare un consenso strepitoso, non di sedurre, cancellando la libertà di accettare o rifiutare il tuo Vangelo. Ti fiderai di Dio senza chiedergli una passerella privilegiata: per questo andrai incontro anche all’umiliazione, all’insulto, allo scherno, alla morte di croce. Ti sei fatto uomo e sai bene che i potenti della terra dispongono di uomini e di mezzi a loro piacimento, ma proprio loro spesso finiscono per diventare schiavi del loro potere. Tu sarai il servo, non il padrone, colui che si dona, che si offre e non trattiene nulla per sé. Roberto Laurita In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». (...) Se Gesù avesse risposto in un altro modo alle tre proposte, non avremmo avuto né la croce né il cristianesimo. Ma che cosa proponeva il diavolo di così decisivo? Non le tentazioni che ci saremmo aspettati, non quelle su cui si è concentrata, e ossessionata, una certa spiritualità cristiana: la sessualità o le osservanze religiose. Si tratta invece di scegliere che tipo di Messia diventare, che tipo di uomo. Le tre tentazioni ridisegnano il mondo delle relazioni: il rapporto con me stesso e con le cose (pietre o pane?); con Dio, attraverso una sfida aperta alla fede (cercare un Dio magico a nostro servizio); con gli altri (il potere e il dominio). Dì che queste pietre diventino pane! Il pane è un bene, un valore indubitabile, ma Gesù non ha mai cercato il pane a suo vantaggio, si è fatto pane a vantaggio di tutti. E risponde giocando al rialzo, offrendo più vita: «Non di solo pane vivrà l'uomo». Il pane è buono, il pane dà vita ma più vita viene dalla bocca di Dio. Dalla sua bocca è venuta la luce, il cosmo, la creazione. È venuto il soffio che ci fa vivi, sei venuto tu fratello, amico, amore, che sei parola pronunciata dalla bocca di Dio per me. E anche di te io vivo. Seconda tentazione: Buttati, così potremo vedere uno stormo di angeli in volo... Un bel miracolo, la gente ama i miracoli, e ti verranno dietro. Il diavolo è seduttivo, si presenta come un amico, come chi vuole aiutare Gesù a fare meglio il Messia. E in più la tentazione è fatta con la Bibbia in mano (sta scritto...). Buttati, provoca un miracolo! La risposta: non tentare Dio, attraverso ciò che sembra il massimo della fiducia nella Provvidenza e invece ne è la caricatura, perché è solo ricerca del proprio vantaggio. Tu non ti fidi di Dio, vuoi solo sfruttarlo, vuoi un Dio a tuo servizio. Nella terza tentazione il diavolo alza ancora la posta: adorami e ti darò tutto il potere del mondo. Adorami, cioè segui la mia logica, la mia politica. Prendi il potere, occupa i posti chiave, cambia le leggi. Così risolverai i problemi, e non con la croce; con rapporti di forza e d'inganno, non con l'amore. Vuoi avere gli uomini dalla tua parte? Assicuragli pane, miracoli e un leader e li avrai in mano. Ma Gesù non cerca uomini da dominare, vuole figli liberi e amanti, a servizio di tutti e senza padrone alcuno. Per Gesù ogni potere è idolatria. «Ed ecco angeli si avvicinarono e lo servivano». Avvicinarsi e servire, verbi da angeli. Se in questa Quaresima io fossi capace di avvicinarmi e prendermi cura di qualcuno, regalando un po' di tempo e un po' di cuore, inventando una nuova carezza, per quel qualcuno sarei la scoperta che «le mani di chi ama terminano in angeli». ( di Ermes Ronchi ) nr. 91 Domenica 5 marzo 2017 (Matteo 4,1-11) DOMENICA I QUARESIMA Anno A Il Cammino Sinodale Diocesano -terza parte- Sabato 18 febbraio si sono riuniti per la prima volta i 273 delegati (vescovo, presbiteri, diaconi, consacrati, laici) rappresentativi, per esperienze e caratteristiche, della nostra Chiesa trevigiana. L’assemblea si è aperta con l’invocazione allo Spirito Santo e l’ascolto del brano della Lettera di S. Paolo ai Filippesi in cui l’apostolo ringrazia il Signore della “cooperazione per il Vangelo” di quella giovane comunità. “Proprio questa gioia di cooperare per il Vangelo ci ha portato ad avviare questo Cammino”, ha ricordato il Vescovo, invitando tutti i delegati ad assumere alcuni atteggiamenti fondamentali nel lavoro che sono chiamati a svolgere. Primo: la fede, punto di partenza per osservare la realtà e obiettivo ultimo del percorso. Nella vita del credente non è decisivo organizzare attività ecclesiali ma incontrare Gesù e coltivare questo incontro verso una fede adulta. Secondo atteggiamento: l’ascolto. Reciproco tra i delegati, della Parola e delle sollecitazioni del papa sul rinnovamento della Chiesa, dell’esperienza delle persone. L’ascolto autentico porta al terzo atteggiamento che è proprio di chi serve e non si erge a maestro: l’umiltà. Posare lo sguardo sulla realtà suggerisce poi un atteggiamento di gratitudine per quanto di buono si scopre, senza che niente offuschi la gioia dell’incontro con Cristo risorto (come avviene ai discepoli di Emmaus). Quinto atteggiamento suggerito dal Vescovo è il gusto della conversione e della riforma, per rimettere sempre al centro Gesù e il suo Vangelo. Infine, in questo cammino, i delegati dovranno essere accompagnati dalla pazienza. Per ascoltare, ricercare, discernere e approfondire. La pazienza del seminatore che avvia un processo vitale ma sa che non tutto dipende da lui e quindi fa la propria parte e si affida al Signore. Dopo aver ascoltato le indicazioni del Vescovo, i delegati divisi in 26 gruppi hanno dato il via alla prima parte del lavoro: “vedere”. Osservare la realtà ecclesiale attraverso otto situazioni particolarmente bisognose di attenzione e di riforma. Ogni membro del gruppo, che ne aveva precedentemente selezionate tre, doveva motivare la sua scelta in relazione alle opportunità e agli aspetti che quella situazione richiama in ordine alle due direttrici fondamentali del Cammino Sinodale: la centralità della persona di Gesù e la fede degli adulti. Le sintesi degli interventi redatte da ciascun gruppo saranno il punto di partenza del lavoro della Commissione Sinodale. Essa appronterà gli strumenti per la seconda parte del cammino di discernimento: il “giudicare”. Per far questo utilizzerà anche il contributo al “vedere” che arriverà dalle Assemblee Sinodali Vicariali, composte dai Consigli delle Collaborazioni Pastorali. In questo modo l’osservazione della realtà ecclesiale e di fede delle persone coinvolgerà tutte le parrocchie della Diocesi. Appuntamento quindi a maggio per la seconda Assemblea Sinodale, dedicata al “giudicare”.

Transcript of (Matteo 4,1-11)semplicemente di un bagno di folla o di una passeggiata frettolosa. Sei come noi e,...

Page 1: (Matteo 4,1-11)semplicemente di un bagno di folla o di una passeggiata frettolosa. Sei come noi e, come noi, provi fame. È il segno di tutti i limiti della nostra vita: la fatica

FOGLIO DI INFORMAZIONE INTERPARROCCHIALE PARROCCHIE DI MOGLIANO VENETO www.parrocchiemogliano.it

Collaborazione Pastorale di: Cuore Immacolato di Maria, Sacro Cuore, S. Antonio, S.Carlo, S. Elena Imperatrice, S. Marco, S. Maria Assunta, SS. Teonisto e Comp. Martiri

È lo Spirito stesso, disceso su di te, Gesù, all’inizio della tua missione, a condurti nel deserto, nel luogo della prova, della tentazione. Ti sei fatto uomo e non si è trattato semplicemente di un bagno di folla o di una passeggiata frettolosa. Sei come noi e, come noi, provi fame. È il segno di tutti i limiti della nostra vita: la fatica e la malattia, la sete e la solitudine. Cosa farai? Risolverai il problema servendoti del potere di fare miracoli? No, i miracoli sono per gli altri, non per te. E l’unico rimedio sarà la decisione di fare la volontà del Padre, fino in fondo! Ti sei fatto uomo e la tua missione è quella di manifestare l’amore di Dio, non di strabiliare con gesti clamorosi, non di suscitare un consenso strepitoso, non di sedurre, cancellando la libertà di accettare o rifiutare il tuo Vangelo. Ti fiderai di Dio senza chiedergli una passerella privilegiata: per questo andrai incontro anche all’umiliazione, all’insulto, allo scherno, alla morte di croce. Ti sei fatto uomo e sai bene che i potenti della terra dispongono di uomini e di mezzi a loro piacimento, ma proprio loro spesso finiscono per diventare schiavi del loro potere. Tu sarai il servo, non il padrone, colui che si dona, che si offre e non trattiene nulla per sé. Roberto Laurita

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”». (...)

Se Gesù avesse risposto in un altro modo alle tre proposte, non avremmo avuto né la croce né il cristianesimo. Ma che cosa proponeva il diavolo di così decisivo? Non le tentazioni che ci saremmo aspettati, non quelle su cui si è concentrata, e ossessionata, una certa spiritualità cristiana: la sessualità o le osservanze religiose. Si tratta invece di scegliere che tipo di Messia diventare, che tipo di uomo. Le tre tentazioni ridisegnano il mondo delle relazioni: il rapporto con me stesso e con le cose (pietre o pane?); con Dio, attraverso una sfida aperta alla fede (cercare un Dio magico a nostro servizio); con gli altri (il potere e il dominio). Dì che queste pietre diventino pane! Il pane è un bene, un valore indubitabile, ma Gesù non ha mai cercato il pane a suo vantaggio, si è fatto pane a vantaggio di tutti. E risponde giocando al rialzo, offrendo più vita: «Non di solo pane vivrà l'uomo». Il pane è buono, il pane dà vita ma più vita viene dalla bocca di Dio. Dalla sua bocca è venuta la luce, il cosmo, la creazione. È venuto il soffio che ci fa vivi, sei venuto tu fratello, amico, amore, che sei parola pronunciata dalla bocca di Dio per me. E anche di te io vivo. Seconda tentazione: Buttati, così potremo vedere uno stormo di angeli in volo... Un bel miracolo, la gente ama i miracoli, e ti verranno dietro. Il diavolo è seduttivo, si presenta come un

amico, come chi vuole aiutare Gesù a fare meglio il Messia. E in più la tentazione è fatta con la Bibbia in mano (sta scritto...). Buttati, provoca un miracolo! La risposta: non tentare Dio, attraverso ciò che sembra il massimo della fiducia nella Provvidenza e invece ne è la caricatura, perché è solo ricerca del proprio vantaggio. Tu non ti fidi di Dio, vuoi solo sfruttarlo, vuoi un Dio a tuo servizio. Nella terza tentazione il diavolo alza ancora la posta: adorami e ti darò tutto il potere del mondo. Adorami, cioè segui la mia logica, la mia politica. Prendi il potere, occupa i posti chiave, cambia le leggi. Così risolverai i problemi, e non con la croce; con rapporti di forza e d'inganno, non con l'amore. Vuoi avere gli uomini dalla tua parte? Assicuragli pane, miracoli e un leader e li avrai in mano. Ma Gesù non cerca uomini da dominare, vuole figli liberi e amanti, a servizio di tutti e senza padrone alcuno. Per Gesù ogni potere è idolatria. «Ed ecco angeli si avvicinarono e lo servivano». Avvicinarsi e servire, verbi da angeli. Se in questa Quaresima io fossi capace di avvicinarmi e prendermi cura di qualcuno, regalando un po' di tempo e un po' di cuore, inventando una nuova carezza, per quel qualcuno sarei la scoperta che «le mani di chi ama terminano in angeli».

( di Ermes Ronchi )

nr. 91 Domenica 5 marzo 2017

(Matteo 4,1-11)

DOMENICA I QUARESIMA

Anno A

Il Cammino Sinodale Diocesano -terza parte- Sabato 18 febbraio si sono riuniti per la prima volta i 273 delegati (vescovo, presbiteri, diaconi, consacrati, laici) rappresentativi, per esperienze e caratteristiche, della nostra Chiesa trevigiana. L’assemblea si è aperta con l’invocazione allo Spirito Santo e l’ascolto del brano della Lettera di S. Paolo ai Filippesi in cui l’apostolo ringrazia il Signore della “cooperazione per il Vangelo” di quella giovane comunità. “Proprio questa gioia di cooperare per il Vangelo ci ha portato ad avviare questo Cammino”, ha ricordato il Vescovo, invitando tutti i delegati ad assumere alcuni atteggiamenti fondamentali nel lavoro che sono chiamati a svolgere. Primo: la fede, punto di partenza per osservare la realtà e obiettivo ultimo del percorso. Nella vita del credente non è decisivo organizzare attività ecclesiali ma incontrare Gesù e coltivare questo incontro verso una fede adulta. Secondo atteggiamento: l’ascolto. Reciproco tra i delegati, della Parola e delle sollecitazioni del papa sul rinnovamento della Chiesa, dell’esperienza delle persone. L’ascolto autentico porta al terzo atteggiamento che è proprio di chi serve e non si erge a maestro: l’umiltà. Posare lo sguardo sulla realtà suggerisce poi un atteggiamento di gratitudine per quanto di buono si scopre, senza che niente offuschi la gioia dell’incontro con Cristo risorto (come avviene ai discepoli di Emmaus). Quinto atteggiamento suggerito dal Vescovo è il gusto della conversione e della riforma, per rimettere sempre al centro Gesù e il suo Vangelo. Infine, in questo cammino, i delegati dovranno essere accompagnati dalla pazienza. Per ascoltare, ricercare, discernere e approfondire. La pazienza del seminatore che avvia un processo vitale ma sa che non tutto dipende da lui e quindi fa la propria parte e si affida al Signore. Dopo aver ascoltato le indicazioni del Vescovo, i delegati divisi in 26 gruppi hanno dato il via alla prima parte del lavoro: “vedere”. Osservare la realtà ecclesiale attraverso otto situazioni particolarmente bisognose di attenzione e di riforma. Ogni membro del gruppo, che ne aveva precedentemente selezionate tre, doveva motivare la sua scelta in relazione alle opportunità e agli aspetti che quella situazione richiama in ordine alle due direttrici fondamentali del Cammino Sinodale: la centralità della persona di Gesù e la fede degli adulti. Le sintesi degli interventi redatte da ciascun gruppo saranno il punto di partenza del lavoro della Commissione Sinodale. Essa appronterà gli strumenti per la seconda parte del cammino di discernimento: il “giudicare”. Per far questo utilizzerà anche il contributo al “vedere” che arriverà dalle Assemblee Sinodali Vicariali, composte dai Consigli delle Collaborazioni Pastorali. In questo modo l’osservazione della realtà ecclesiale e di fede delle persone coinvolgerà tutte le parrocchie della Diocesi. Appuntamento quindi a maggio per la seconda Assemblea Sinodale, dedicata al “giudicare”.

Page 2: (Matteo 4,1-11)semplicemente di un bagno di folla o di una passeggiata frettolosa. Sei come noi e, come noi, provi fame. È il segno di tutti i limiti della nostra vita: la fatica

SACRO CUoRE SANT'ANTONIO

SABATO 4 18.30: + Vittorio, Luigia, Maria, Ser-

gio; + Simionato Ruggero; + Betti Toniolo.

17.30: S. Rosario e Primi Vespri. 18.30: S. Messa.

DOMENICA 5 I domenica di Quaresima

8.30: + Germin Luigi.

11.30: + Codato Elio. 10.30: + Bonesso Angelo (4°

ann.)

LUNEDÌ 6 Non c’è la S. Messa. 18.30: S. Messa. 20.30: Preghiera guidata.

MARTEDÌ 7

Nel Duomo di S. Maria Assunta, ore 19.00: S. Messa concelebrata.

MERCOLEDÌ 8 8.30: S. Messa. Non c’è la S. Messa.

GIOVEDÌ 9 Non c’è la S. Messa. 18.30: S. Messa.

VENERDÌ 10 8.30: S. Messa. 18.00: Via Crucis.

Non c’è la S. Messa.

SABATO 11

18.30: + Serafino ed Antonia; + En-nio, Graziano e Beniamino;

+ Moretto Marcello e fam. Mi-netto; + Aldo, Antonio, Este e fam. Bortolato.

18.30: S. Messa.

DOMENICA 12 II domenica di Quaresima

8.30: S. Messa.

11.30: S. Messa per la Comunità. 10.30: S. Messa per la Comunità.

➢ Martedì 7 ore 20.30 Treviso Auditorium Pio X, NOI Treviso organizza la con-

ferenza dibattito “Insieme per rimettersi in gioco. Adulti vs Adolescenti: tutti

educano tutti?” Relatori: don Vincenzo Salerno; dott. Pietro Lombardo

➢ Giovedì 9 marzo, Centro Pastorale S. M. Assunta, ore 20.45: secondo incon-

tro dell’itinerario di formazione per catechisti e coordinatori: “Gesù, figlio di

Davide, abbi pietà di me. (Lc 18,38) Il senso della liturgia nella vita cristiana.”

➢ Venerdì 10, S. Maria Assunta, ore 21.00: Adorazione della Croce.

➢ Per trovare informazioni, avvisi e scaricare gli Emmaus domenicali potete con-

sultare l’indirizzo: www.parrocchiemogliano.it.

➢ Ultimi giorni per iscriversi presso la Segreteria delle parrocchie ai viaggi parroc-

chiali: dal 10 al 17 maggio in Terra Santa; dal 9 al 16 giugno in Normandia,

Mont St. Michel, Lisieux. AFFRETTATEVI!!!

➢ Sabato 1 aprile pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Frassino con

escursione pomeridiana al lago di Garda. Info e iscrizioni: Segreteria delle par-

rocchie o Vincenzo 338-2603235.

➢ Dal 9 al 16 giugno viaggio con le Parrocchie di Mogliano in Normandia, Mont

St. Michel, Lisieux. Info e iscrizioni Segreteria delle parrocchie.

➢ Dall’1 al 10 settembre il Gruppo Biblico del Collegio Astori organizza: viaggio

in Terra Santa sulle orme di Giosuè. Info e prenotazioni: 041-5987327.

➢ Lunedì 6, Sacro Cuore, ore 21.00: Riunione dei genitori dei bambini della

Prima Comunione.

➢ Martedì 7, Sacro Cuore, ore 21.00: Riunione dei genitori dei ragazzi della

3a media.

➢ Giovedì 9, Sacro Cuore, ore 21.00: Riunione del Gruppo Liturgico.

➢ Domenica 12, Sacro Cuore, con la S. Messa delle 11.30: Incontro dei Cre-

simandi.

➢ Continuano ad essere disponibili in fondo alla chiesa due libri scritti da don Vanio:

• Quando il Cielo bacio la terra. Percorso biblico spirituale per un possibile cam-

mino di fede personale. (€ 10,00)

• Ubicumque. I giorni del rischio. Ultima raccolta di poesie con introduzione di

p. Marko I. Rupnik, artista di fama mondiale. (€ 10,00)

Per S. Antonio, i soldi verranno raccolti in Sacrestia.

Parrocchie S.Cuore S.Antonio Mogliano

Parr. Sacro Cuore: Tel.: 346.1225132 - [email protected] Parr. Sant’Antonio: Tel.: 346.1225132 - [email protected]