MATRICE PER IL NUMERO 1

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MATRICE PER IL NUMERO 1 DI 4TH POWER Index Articoli Chi può definirsi Uomo? Non si nasce Uomini di Mario Lio La Mente perduta di Chantal RUBRICHE ARPAGONE La Speculazione finanziaria e le agenzie di Rating ASTROLABIO Il Principio coerente dell'incoerenza L'ARIETE Un motore in panne L'INCHIOSABILE La Luce al chiaro di luna

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Index Articoli • Chi può definirsi Uomo? Non si nasce Uomini di Mario Lio • La Mente perduta di Chantal RUBRICHE Mentre tutto sembra incanalare un percorso dall'odore stantio, i dubbi sull'adeguatezza delle nostre visioni viene ulteriormente messo in discussione da una particolare tendenza affermatasi negli ultimi tempi: la pratica dell'assunzione coercitiva. Non si nasce uomini Chi può definirsi Uomo?

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MATRICE PER IL NUMERO 1 DI 4TH POWER

Index

Articoli

• Chi può definirsi Uomo? Non si nasce Uomini di Mario Lio• La Mente perduta di Chantal

RUBRICHE

• ARPAGONE La Speculazione finanziaria e le agenzie di Rating• ASTROLABIO Il Principio coerente dell'incoerenza• L'ARIETE Un motore in panne• L'INCHIOSABILE La Luce al chiaro di luna

ARTICOLI

Chi può definirsi Uomo?

Non si nasce uomini

Mentre tutto sembra incanalare un percorso dall'odore stantio, i dubbi sull'adeguatezza delle nostre visioni viene ulteriormente messo in discussione da una particolare tendenza affermatasi negli ultimi tempi: la pratica dell'assunzione coercitiva.

Tra alti e bassi della coscienza collettiva, giorno per giorno si delinea una strana condizione di coercizione dei pensieri e delle scelte conseguenti che fa presagire più che un omologazione perbenista o perlomeno stereotipata, una limitazione dell'uso critico e di analisi degli stessi modelli di formazione dei nostri giudizi.Capita non di rado di osservare una pedissequa adozione di pensieri che risultano abilitati da un principio d'autorità esterno alle nostre riflessioni, stravolgendo in tal modo qualsiasi forma di coerenza e di disciplina coerente delle nostre capacità d'osservazione e di assunzione comportamentale.Questo forse è riconducibile probabilmente alla staticità del rapporto critico tra ciò che possiam fare, pensare ed agire. A dimostrazione di ciò è possibile notare come in base all'ambiente del vissuto si riscontrino delle anomale condizioni di conflitto che sfociano spesso in gesti e pensieri fortemente inconsulti e primi di un'organicità performativa.Il campo che maggiormente subisce questa tendenza è sicuramente quello del mondo della cultura, abbacinato dalla continua pretesa di assumere degli standard scientifici(o scientisti) dimenticando che l'analiticità è segno di comprovata conoscenza e non di empirica conoscenza futura. Non è solo necessario distinguere quindi quali modelli usare in funzione dei quali descrivere il mondo teoretico e morale ma anche riformulare la pratica del dubbio e della possibilità che vengono presi come assunti totalizzanti e in aperta contraddizione con le loro stesse pretese di base.E quindi il tempo che si appresta ad iniziare è macchiato soprattutto da quest'immobilità istituzionale, da questo progresso visto nella sua secolarità preponderante che ritualizza le spinte del desiderio e dei bisogni in funzione di un palcoscenico già concordemente accettato e conforme alla liturgia dell'accademismo morente. Se l'innovazione è solo una pretesa intelletuale che si complementa alla staticità, allora sarà doveroso riportare alle nostre menti la categoria impossibile come nuovo aspetto della nostra esistenza.

MARIO LIO

La Mente Perduta

La Fantasia dietro alle nostre paure, la Fantasia dietro ai nostri sogni, la Fantasia dietro a quello che vorremmo che fosse reale, il mondo scade di fin troppa superficialità per rincorrere un nuovo sogno di Libertà. Il mondo scade in accoliti dell'ego e dell'ipocondria.

Mi soffermo spesso nel guardare gli altri e cerco di capire cosa loro possano pensare, che cosa vogliono dalla loro esistenza e quanto essi devono aspettare per ottenere ciò che desiderano.Ed io invece sono ferma, immobile ed inquieta. Non so spiegarmi questo stato ma non so cosa ricercare e quindi non riesco a darmi pace. Vorrei sentirmi oltre, superarmi ma rimango sempre sullo stato in cui sono. Prima ancora di guardare me stessa, soffro nel dover guardare, nel dover capire che al mondo un'assordante solitudine mi circonda, circonda tanti come me e non voglio complicare la mia esistenza ma semplicemente osservarla. Vorrei amare ma non riesco ad andare oltre....Ho paura di essere un fallimento, di svegliarmi e rendermi conto che la mia presenza sia vana e futile..in fondo non so quale sia il senso genuino dell'esistenza...molti dicono che c'è l'abbia, ma l'unica cosa che noto è una sofisticazione che non riesce a reggere al peso del dubbio, della riflessione profonda.I sorrisi di chi si diverte in compagnia sembrano tinti di nevrotica astinenza espressiva e io non riesco a comprendere come noi debolmente dobbiamo evitare di esprimere il nostro essere, il nostro più intimo pensiero.Sappiamo odiarci senza sconti, vediamo che tutti possono essere dei potenziali carnefici sulla nostra fragilità ma guardando questo scenario mi accorgo che il nostro vittimismo ci preclude la fulgida visione di tanti individui che si nascondono l'un l'altro e grettamente hanno paura l'uno dell'altro.Abbiamo paura del giudizio degli altri, vorremmo che ci trattassero sempre con ammirazione e con affetto. Come ho letto da alcuni scritti del realizzatore di questo giornalino, "siamo rimasti ubriachi della vita infantile", così ricerchiamo sempre degli spazi dove costruirci quei sapori lontani dove il gioco e la scoperta erano il senso della nostra esistenza...

Chantal

RUBRICHE

Arpagone

La Speculazione finanziaria e le agenzie di Rating

Il significato(e l'accezione) del termine speculazione ha un origine filosofica: nasce dalla definizione "produrre conseguenze da una asserzione priva di solida base";In senso finanziario significa quindi " produrre previsioni senza una solida base statistica."Le previsioni nello specifico della finanza hanno un carattere fortemente aleatorio cioè si basano sulla possibilità(non necessariamente definibile) di determinati eventi che condizionano positivamente o negativamente l'esito delle stime speculative.Quindi il capitale "virtuale" investito non si fonda su una quantomeno probabile risultanza ma su una soggettiva previsione dell'evento che determina il cosiddetto Valore atteso.Così facendo gli agenti addetti alla speculazione, detti operatori speculativi, si espongono a grandi rischi come a grandi possibilità di guadagno(simile, se non uguale, al sistema del gioco d'azzardo).

Definizioni Storiche del pensiero economico

Nel pensiero economico moderno possiamo rintracciare sostanzialmente due definizioni in base a due fondamentali correnti dell'analisi economica.

Keynesianesimo: speculazione come l'arte di capire cosa gli altri operatori di mercato possono pensare riguardo al futuro: a questo proposito è famosa la metafora del concorso di bellezza. Per indovinare quale bella ragazza vincerà un concorso di bellezza il nostro parere conta poco perciò è inutile cercare di capire quale sia la donna più bella. Per indovinare la vincente dobbiamo invece cercare di capire come voterà la maggioranza dei giurati. La stessa cosa vale per il mercato azionario: bisogna indovinare come agirà la maggioranza degli operatori.

Scuola Neoclassica: speculazione come l'attività di un operatore che si assume dei rischi per i quali richiede una adeguata remunerazione. Secondo questa scuola di pensiero lo speculatore è un elemento fondamentale del mercato poiché assicura liquidità e concorre alla formazione di un prezzo efficiente.

La Speculazione Rialzista e Ribassista: Il gioco delle puntate nella Borsa Valori

La speculazione può essere al rialzo, comprando subito un bene per rivenderlo in futuro ad un prezzo maggiore, oppure al ribasso, vendendo subito un bene il cui prezzo si ritiene diminuirà in futuro.

Di norma, la speculazione rialzista viene semplicemente attuata acquistando e accumulando un bene per rivenderlo in futuro quando il prezzo aumenterà.

La speculazione ribassista invece può essere attuata ritardando l'acquisto di un bene ad un momento futuro, prevedendo che il prezzo diminuisca, oppure vendendo un titolo che impegna il

venditore a consegnare una determinata quantità del bene in futuro, prevedendo di acquistarlo in un secondo momento dal mercato, quando il prezzo è diminuito. In particolare la compravendita di strumenti finanziari allo scoperto è una forma di speculazione finanziaria che è resa possibile dall'esistenza di un periodo di alcuni giorni che intercorre dal momento dell'operazione a quello della sua liquidazione con lo scambio dei titoli e del controvalore in moneta. Da un punto di vista teorico, dato che la moneta è un bene come altri, chiunque speculi al rialzo sul prezzo di un bene sta, nello stesso istante, speculando al ribasso sul valore della moneta rispetto a quel bene.La differenza pratica tra uno speculatore al rialzo ed uno al ribasso è che speculando al rialzo sul prezzo di un bene, lo speculatore rischia una quantità limitata di capitale (quello speso per acquistare il bene da rivendere più tardi), mentre uno speculatore al ribasso rischia una quantità indeterminata di capitale (quello che dovrà spendere per acquistare il bene in futuro per assolvere al contratto). Di converso, lo speculatore al rialzo può guadagnare una quantità indeterminata di denaro in futuro rivendendo il bene su cui sta speculando, mentre lo speculatore al ribasso può, al massimo, guadagnare il prezzo a cui si è impegnato di vendere il bene in futuro (nel caso il prezzo del bene sia zero in futuro).

Ma chi stabilisce i Valori orientativi su cui gli operatori speculativi si basano, cioè chi orienta la borsa sull'Affidabilità o meno di imprese(e paesi)?

Qui entrano in gioco Le agenzie di Rating, cioè quelle organizzazioni di valutazione(non scientifica ma sempre sulla falsariga della stima di previsione) che identificano la capacità finanziaria dei soggetti economici presenti nei listini delle borse e calcolano in particolare la solvibilità( cioè se sono in grado di adempiere ai pagamenti relativi agli investimenti) che è l'elemento determinante di tutte le speculazioni borsistiche.

Queste agenzie, non statali e non perfettamente trasparenti, sono state ultimamente oggetto di varie accuse nell'attuale congiuntura economica poichè non hanno previsto la ormai nota crisi dell'economia globale del primo decennio del 2000.

Dalle ultime indagini risulta infatti che le principali agenzie del rating ossia Moody's, Standard & Poor's e Fitch Ratings abbiano volontariamente (se non spinti) falsificato i valori di alcuni soggetti economici che si trovavano in difficoltà. Il problema nasce dal fatto che le stesse agenzie sono state finanziate da quei soggetti che si presume abbiano avuto questo favoreggiamento (un conflitto d'interessi per intenderci).

E se ciò non bastasse, la conclamata crisi globale, prima finanziaria e poi riflessa sull'economia reale, pare sia stata innescata da questa particolare pratica.Infatti la Goldman Sachs, banca simbolo dell'affarismo distruttivo che ha fatto esplodere questa crisi, sembra che sia stata favorita dalla Standard & Poor's che non ha rivelato i prodromi dello stato fallimentare della banca.

Possono le agenzie di rating causare i disastri economici delle finanze dei Paesi?

Anche se è una teoria non comprovata da fatti evidenti, sembra che le agenzie di rating abbiano contribuito al fallimento dell'economia greca e stiano agendo per una presunta svalutazione calcolata della moneta euro che dovrebbe rivelarsi in tempi non molto lontani ( vedasi lo strano errore accaduto qualche giorno fa alla borsa di New york).Tutto ciò lo si presume dall'ipotesi che l'economia americana, in forte recessione più degli altri in questa crisi, stia sentendo il peso dell'UE che sta reagendo nettamente meglio alla congiuntura economica recessiva. Rimane un'ipotesi ancora da dimostrare ma non si può negare che se gli States non riusciranno a pareggiare i conti con la situazine precrisi, si aprirebbero scenari, non solo economici, che potrebbero cambiare anche l'attuale configurazione economico-politica e portare a profondi scosse l'economia malferma del mondo globale unito. La Storia insegna che tutte le potenze decadono dal loro punto forte.....

Astrolabio

Il Principio coerente dell'incoerenza

Se per alcuni la coerenza è segno di virtù, per altri è invece simbolo di stupidità, di un'immobilità perniciosa.Del resto identificare la coerenza non è così semplice( se escludiamo quella modellata per la logica formale e quella stabilità nella linearità metodologica della Scienza).In particolar modo il dubbio sulla coerenza si stabilisce quando si desidera determinarla nell'agire e nella derivata assunzione di pensiero che determina lo stesso.E pertanto, come orientamento alla questione, si palesa la legittima necessità d'incoerenza del pensiero pratico poichè la realtà in relazione a noi non assume il carattere di diretta riflessione ma di fulgida impossibilità, non potendo distinguere il nulla dal tutto. Ma una coerenza c'è ed è possibile constatarla nel mondo pratico: quella assuntiva (quindi con un carattere volitivo ed impositivo) Se poi la coerenza sia una virtù come una stupidità, lascio a chi crede di sapere il compito di descriverla.

L'Ariete

Un motore in panne

Il mondo dell'università e il mondo accademico nella sua totalità non possono permettersi di rimanere dei semplici depositi della conoscenza, un laboratorio per la conservazione( e l'ammuffamento) delle riflessioni, delle scoperte e dei risvolti socio-politici possibili da questo ricettacolo di gente che vive in funzione dei loro studi.Non bisogna relegare questa realtà all'autosufficienza e all'emarginazione dalla concertazione politica perchè essa stessa è madre della politica e del sofismo strumento precipuo della politica.La Società è costituita da un motore identificabile con questa realtà, capace di svolgere allo stesso tempo un ruolo di controllo e di propositività.

Ma tutto questo è solo un desiderio perchè il mondo universitario è tormentato da formazioni politiche nostalgiste il cui reale scopo è farsi la guerra tra di loro, dalla pedissequa osservanza di tutti i crismi e dal glorificare i suoi esponenti in base al grado.

Sarò banale e tendenzioso, ma oggi sembra che l'università assomiglia più alla corte del Re Sole che ad un motore che dovrebbe portare il rinnovamento(o almeno la consapevolezza) della Società..

Caso a parte sono i settori universitari di stampo scientifico e giuridico-economico..quelli servono.

L'Inchiosabile

La Luce al chiaro di luna

Sesso, droga, perversione, masturbazione, spinte suicide-omicide, politicamente scorretto, empietà, bene altruistico

Tutto questo è quello che non è . Su altri è maldicenza e morboso voyeurismo, per noi è reticenza.