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Annalisa Martucci, Dipartimento di
Fisica e Scienze della Terra,
Università di Ferrara
MATERIALI MICROPOROSI:
ZEOLITI
Mineralogia per l’industria e per l’ambiente
Martucci A., Dip.di Fisica e Scienze
della Terra, Università di Ferrara
MATERIALI MICROPOROSI: ZEOLITI
Struttura
Cristallochimica
Cosa sono? proprietà assorbimento
proprietà scambio ionico
proprietà di catalisi
Utilizzi ambientali ed industriali:
A cosa servono? Separazione purificazione e
disidratazione gas naturali,
detergenza, fertilizzanti,
catalisi, trattamento acque….
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della Terra, Università di Ferrara
Il termine “zeolite” viene
introdotto nel 1756 dal
mineralogista svedese
Cronstedt per descrivere
dei minerali naturali che
se scaldati in un letto di
borace espellono acqua
tanto da sembrar bollire
(dal greco zein = bollire,
lithos = roccia).
COSA SI
INTENDE
PER
ZEOLITE?
Martucci A., Dip.di Fisica e Scienze
della Terra, Università di Ferrara
From silicates to zeolites
Open 3-D Framework of TO4 tetrahedra (T=Si, Al, P, .....)
Large cages or channels (1, 2 3-D) accessible to molecules
– T-atom substitution: Si by Al, P, Ti, Ga, Co, Zn ...
– Mx
+: exchangeable cations if charge unbalance
[SiO2]
Mx+(AlxSi1-x)O2 SiO2
Isomorphous Substitution: Key Design Parameter
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della Terra, Università di Ferrara
Smith (1963): alluminosilicato con impalcatura tetraedrica
tridimensionale aperta (framework), contenente cavità
occupate da ioni e molecole d’acqua dotati di elevata
mobilità (extraframework), e che ne determinano le
caratteristiche proprietà di scambio ionico e
disidratazione reversibile.
Cosa sono le zeoliti?
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della Terra, Università di Ferrara
L’impalcatura anionica tridimensionale ha come unità
costruttiva fondamentale il tetraedro di coordinazione TO4, che
pertanto è l’unità costruttiva primaria (Primary Building Unit,
PBU).
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della Terra, Università di Ferrara
Cosa si intende oggi per zeolite?
La CNMMN (Commission on New Minerals and Mineral Names, Coombs et al., 1998)
ha dato una definizione più ampia di “zeolite” includendo anche composti che possono non
avere Si e/o Al nel framework ma che possiedono proprietà “zeolitiche”:
“una zeolite è caratterizzata da un framework di tetraedri delimitanti cavità aperte
che definiscono canali e gabbie comunemente occupati da cationi e molecole
d’acqua. Il net tetraedrico può essere interrotto da gruppi (OH,F) i quali occupano i
vertici non condivisi di tetraedri adiacenti. I canali sono abbastanza grandi da
consentire il passaggio di specie ospiti. Le fasi idrate possono perdere acqua per
riscaldamento a temperature normalmente inferiori a 400°C e riacquistarla
reversibilmente a temperature più basse”.
+ =
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della Terra, Università di Ferrara
Cosa si intende oggi per zeolite?
La CNMMN (Commission on New Minerals and Mineral Names, Coombs et al., 1998)
ha dato una definizione più ampia di “zeolite” includendo anche composti che possono non
avere Si e/o Al nel framework ma che possiedono proprietà “zeolitiche”:
“una zeolite è caratterizzata da un framework
di tetraedri delimitanti cavità aperte che
definiscono canali e gabbie comunemente
occupati da cationi e molecole d’acqua. Il net
tetraedrico può essere interrotto da gruppi
(OH,F) i quali occupano i vertici non condivisi
di tetraedri adiacenti. I canali sono
abbastanza grandi da consentire il passaggio
di specie ospiti. Le fasi idrate possono
perdere acqua per riscaldamento a
temperature normalmente inferiori a 400°C e
riacquistarla reversibilmente a temperature
più basse”.
Si, Al, P, B, Be
ALPO (aluminophosphates)
SAPO (silicoaluminophosphates)
MeAPO (metalloaluminophosphates)
Me= Be, Mg, Co, Fe, Mn, Zn, B,
Ga, Fe, Ge, Ti, As
e.g. Partheite
Ca2Al4Si4O15(OH)2 x 4 H2O
Pahasapaite
Li8(Ca,Li,K,Na)11Be24(PO4)24•38(H2O)
Roggianite
Ca 2Be(OH) 2Al 2Si 4O O13· 2.5H 2O
Maricopaite
Pb7Ca2(Si,Al)48O100•32(H2O)
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La definizione della CNMMN, decisamente generale, trascura il chimismo
delle zeoliti, e permette di definire ‘zeoliti’ un numero notevole di composti,
sia naturali sia sintetici, la cui impalcatura tetraedrica può anche non
contenere affatto Si o Al, o può addirittura essere interrotta da parte di parte
di gruppi (OH,F);
Essa tiene inoltre conto del fatto che attualmente per via sintetica vengono
prodotti materiali dalle proprietà zeolitiche, spesso isostrutturali di zeoliti
naturali ma che non sono alluminosilicati (perché la loro impalcatura non
contiene né silicio né alluminio) e, talvolta, nemmeno tettosilicati.
Quali sono le peculiarità di questa
definizione di zeolite?
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CoAPO
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Classificazione strutturale
Data l’ampia variabilità chimica delle zeoliti, la classificazione è su basi strutturali.
1. Classificazione basata sulla topologia del framework.
Non dipende della composizione chimica, distribuzione di atomi in T, dimensioni
di cella o simmetria.
Si distinguono diversi modi di costruire reticoli tridimensionali a connessione 4.
Attualmente sono stati assegnati 229 tipi di framework diversi (framework types).
Ciascun framework type è indicato con un codice di tre lettere (es. HEU, per
heulandite e clinoptilolite). A ciascun tipo strutturale appartengono composti che
possono essere diversi per composizione, simmetria, dimensioni della cella,
contenuto extraframework, ma che hanno la medesima topologia del framework,
ossia la stessa simmetria topologica, TS, (Smith, 1974).
Il termine tipo strutturale è quindi sinonimo di impalcatura.
L’ Atlas of Zeolite Framework Types raccoglie le diverse topologie di framework
riconosciute.
Sito web: http://www.iza-structure.org/databases/
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LTA
NAT
ANA
MOR TON
LTL
3
1
3 2
1
3
1 4
1
3
1
4
2
4
2 3
2
4
2
3
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2 4 2
3
1 3 1
4
2 4
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Classificazione strutturale delle zeoliti:
basata sulla topologia del framework; tipi strutturali
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Database
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I criteri di inclusione in una definizione più ampia di zeolite, così come è
formulato dall’ATLAS OF ZEOLITE STRUCTURE TYPES sono
essenzialmente due:
impalcatura tridimensionale tetraedrica
densità del framework (FD) inferiore a circa 20.5 tetraedri per nm3
(1000Å3).
Vengono quindi considerate pertinenti alle zeoliti anche strutture tipo
rappresentate da minerali e composti sintetici anche anidri come nel caso
della sodalite, Na6Al6Si6O24×2NaCl, un feldspatoide con isotipi sintetici idrati,
le idrosodaliti e le idrossisodaliti, o glicolati come la varietà di sola silice.
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4 6
8 5
4-4 6-6 8-8 6-2
4-1 4=1 4.4=1 6=1
5-1
5-2 5-3 Spiro-5
3
Una struttura di questo
tipo si può
vantaggiosamente
descrivere tramite unità
costruttive secondarie
(Secondary Building Unit,
SBU) ossia tramite unità
strutturali complesse
formate da un numero
variabile di PBU.
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BEA FER MOR MFI
Come costruire il framework delle zeoliti?
L’esempio delle Pentasil zeoliti
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Alcune delle gabbie che si
ritrovano nelle impalcature
zeolitiche: (a) gabbia cancrinite;
(b) gabbia sodalite (o gabbia b);
(c) gabbia gmelinite; (d) gabbia
erionite; (e)gabbia levyna; (f)
gabbia chabazite; (g)
cubottaedro troncato (o gabbia
a); (h) gabbia faujasite
(Tsitsishvili et al., 1992).
Le SBU sono poi organizzate tridimensionalmente per dare origine a
dei poliedri dalla cui connessione risulta il reticolo tridimensionale
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SOD
LTA
FAU
Classificazione strutturale delle
zeoliti: dalla gabbia beta o sodalitica
a framework differenti
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Mx
Dy [T
x+2ySi
z-(x+2y)O
2z] · n H
2O
Cristallochimica delle zeoliti
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Per una zeolite naturale si può assumere le seguente formula
generale:
Mx
Dy [T
x+2ySi
z-(x+2y)O
2z] · n H
2O
Mx = cationi metallici più o meno facilmente scambiabili, es. Na, K, Li
Dy = cationi quali Mg, Ca, Sr, Ba e, di rado, Fe2+ e Mn,
T = cationi normalmente in coordinazione tetraedrica quali Al e, in
minore quantità Fe3+
Cristallochimica delle zeoliti
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La variabilità cristallochimica delle zeoliti è legata al tipo di
cationi ammessi nella struttura, compatibilmente con il loro
raggio e la loro carica, e al rapporto Si/Al. Quest’ultimo varia
da 1 a 7 nelle zeoliti naturali, da 1 a infinito nelle zeoliti
sintetiche.
Il limite inferiore di tale rapporto è determinato dalla regola
di Lowenstein, in base alla quale è improbabile che un
tetraedro AlO4 si possa legare ad un altro tetraedro AlO
4
mediante la condivisione degli ossigeni apicali.
Quando il rapporto Si/Al è uguale ad 1, i tetraedri del Si e
quelli dell’Al si alternano regolarmente per costituire una
struttura ordinata
Cristallochimica delle zeoliti
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Molecole di H2O e cationi extraframework
Molecole di H2O possono entrare nei canali e cavità aperte e formare sfere di
idratazione attorno ai cationi extra-framework.
Heulandite: [Al9 Si27 O72]9- Ra = 0.75 Ra = Si / Si + Al
(Na, K)Ca4 [Al9 Si27 O72] · 24 H2O
Clinoptilolite: [Al6 Si30 O72]6- Ra = 0.83
(Na, K)6 [Al6 Si30 O72] · 20 H2O
Il contenuto di H2O può essere estremamente variabile. Cationi divalenti (Ca2+, Mg2+)
tendono ad avere più ampie sfere di idratazione rispetto ai cationi monovalenti (Na+, K+).
Cationi extra-framework: Ca, Na, K, Mg, Sr, Ba, Cs, Cu (in zeoliti naturali)
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Extra-framework
I cationi extra-framework possono essere
scambiati senza che il framework subisca
sostanziali modificazioni
PROPRIETA’ SCAMBIO IONICO
Le molecole di H2O possono essere perse
e riacquistate: idratazione e disidratazione
reversibile
PROPRIETA’ DI ADSORBIMENTO
Presenza di cavità e canali di dimensioni
limitate (< 20 Å)
PROPRIETA’ DI SETACCIO
MOLECOLARE
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Natural zeolites.
Si/Al ratio between 1.0 (e.g. gismondine) and 7.6 (mutinaite). The negative charge of the
framework is compensated by alkali cations (mainly Na, K, Ca, Mg) in extraframework
sites.
Synthetic zeolites
Low Si/Al ratio, between 1.0 (e.g. zeolite A, zeolite X) and 9-10 (e.g. synthetic mordenite)
if synthesized using alkali as counter-cations.
High Si/Al ratio (10 < Si/Al ≤ ∞ ) if synthesized using an organic molecule as structure
direct agent (SDA) or template material.
The Evolution/Transition in Properties as framework Si/Al increases
from 1 to ∞
Low to high Si/Al:
» Stability from ≤700°C to ~ 1300°C
» Surface selectivity from hydrophylic (with cations) to
hydrophobic (SiO2 or AlPO4)
» Increase in acid strength
» Structure from 4, 6 & 8-rings to 5-rings
(Flanigen 2001)
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‘Le zeoliti possono quindi:
assorbire e rilasciare in modo reversibile
grandi quantità di acqua (zeoliti idrofiliche,
Si/Al =1)
impedire l’accesso ai canali della zeolite di
molecole d’acqua (zeoliti idrofobiche, Si/Al =
Relazione tra proprietà e struttura
delle zeoliti
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Per una zeolite di sintesi si può assumere la seguente formula chimica:
MxNy[T’pT”q….O2(p+q+…)-e(OH)2e] . n Q Mx = cationi metallici più o meno facilmente scambiabili es. Na, Ca, K
Ny = ioni non metallici, frequentemente molecole organiche
T = cationi normalmente in coordinazione tetraedrica
Q = molecole adsorbite, per lo più, ma non necessariamente, H2O.
Cristallochimica delle zeoliti di sintesi
Molte delle zeoliti di sintesi sono ottenute in presenza di una base organica
nota come templante, che può essere presente anche nella successiva fase
cristallina. La struttura e le proprietà delle zeoliti dipendono fortemente dalla
natura chimica e fisica dei reagenti utilizzati per preparare la miscela di
reazione, dalla composizione chimica globale e dal tipo di catione o
templante organico e infine dalle condizioni di temperatura, pressione e
durata del trattamento termico
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Due teorie (meccanismi estremi) sono state proposte per la sintesi delle zeoliti:
meccanismo di trasporto in soluzione e meccanismo di trasformazione in fase solida
SINTESI DELLE ZEOLITI
Nella sua evoluzione il sistema procede da uno stato iniziale disordinato (fase di
miscelazione dei reagenti usati nella sintesi), con un entropia molto alta, ad uno
stato con ordine microscopico (formazione dei nuclei), fino allo stato finale con
ordine macroscopico (formazione dei cristalli).
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Genesi – zeoliti naturali
Condizioni di elevata alcalinità (pH > 7)
bassa temperatura (< 300°C) e bassa pressione
Genesi idrotermale Cristallizzazione in fenditure e fratture di
rocce plutoniche, metamorfiche o
basalti da soluzioni acquose calde di
origine prevalentemente magmatica.
Cristalli macro- e microscopici
Diagenesi
Cristallizzazione in sedimenti piroclastici
(tufi, ignimbriti) la cui prevalente
componente silicatica (vetro vulcanico)
viene lentamente disciolta dalle acque
permeanti. Dalla risultante soluzione
ricca in Si, Al, Na, K, Ca, Mg…precipita
la zeolite compatibile con le condizioni
chimico-fisiche presenti
Cristalli submicroscopici
Zeolititi
Alterazione vetri silicei zeoliti con alto rapporto Si/Al
(clinoptilolite, mordenite, erionite)
Alterazione vetri “basaltici” zeoliti con basso rapporto Si/Al
(phillipsite, natrolite, analcime)
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Dove si trovano – zeoliti naturali
Zeoliti di genesi idrotermale:
Pochi cristalli, la componente zeolitica è modesta (5-
10%) rispetto al volume della roccia totale
Zeoliti diagenetiche (o sedimentarie):
Uniformemente distribuite all’interno di rocce
piroclastiche diagenizzate, componente zeolitica
preponderante rispetto al volume totale della
roccia (zeolititi)
52 specie riconosciute
Importanza scientifica
museologica
8 specie riconosciute (analcime, chabazite,
heulandite, clinoptilolite,
phillipsite, mordenite…)
Importanza economica per
applicazioni industriali
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Distribuzione zeoliti naturali
Worldwide distribution of zeolite deposits formed in closed hydrologic systems
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11% Zootecnia,
agricoltura
8% trattamento acque
e aria
14% Catalisi
67% Detergenza
APPLICAZIONI DELLE ZEOLITI
Zeoliti sintetiche
1. Disponibilità illimitata
2. Grande varietà di tipi strutturali
idonei alle diverse necessità;
3. Elevato e costante grado di
purezza
4. Costo commerciale: qualche
centinaia di euro al Kg
Zeoliti naturali
1. Disponibilità elevata ma non
illimitata
2. Limitato numero di tipi strutturali
3. Limitato grado di purezza (60-70%)
4. Costo commerciale: qualche
decina di euro al Kg
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Applicazioni delle zeoliti naturali nell’industria
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Impieghi zeoliti naturali
Da http://www.zeoliteproducer.com/soilconditioner.html
Zeolites are slow release fertilisers. Plant nutrients such as nitrogen and potassium are held by the
negatively charged clinoptilolite structure, and released on demand.
Zeolite is very porous with an incredibly large surface area. The selectivity of zeolite for ammonium helps
buffer the soil and prevents toxicity, which occurs when excess ammonium is applied.
Removal of heavy metals & ammonia
Natural zeolites are excellent ion exchangers for the removal and recovery of heavy metal cations (Pb,
Cu, Cd, Zn, Co, Cr, Mn and Fe; Pb, Cu as high as 97%) from drinking and waste-waters.
Ammonia is a major issue for the treatment of municipal wastewater. This remarkable mineral has a huge
capacity for adsorbing ammonia. Ammonia levels in municipal wastewaters can be reduced to 10-15 ppm
after treatment facilities.
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Impieghi zeoliti naturali
Da http://www.zeoliteproducer.com/soilconditioner.html
SORBENT BARRIERS FOR RADIOACTIVE WASTE:
Permeable barriers incorporate sorbent materials, including zeolite, to selectively contain contaminants that are
percolating from shallow land burial sites of low-level radioactive waste. The zeolites are combined with clays and other
materials that retard the migration of leachate for a period long enough to allow exchange and/or decay of radioactive
ions.
RADIOACTIVE WASTE TREATMENT:
Natural zeolite has a high ion exchange capacity and a particular affinity for heavy metal cations. It can absorb elements
such as strontium 90, caesium 137 and other radioactive isotopes from solution, and hold them in its 3 dimensional
crystal framework. Zeolites react readily with cement and glass systems thus allowing the radioactive waste to be
entrapped and contained safely. Zeolites are physically robust and resistant to nuclear degradation, and they are less
expensive than organic ion exchange resins.
Strong affinity for ammonium provides superior odour control and a healthy environment
Reduction of gastrointestinal diseases
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Esempi di impieghi di zeoliti naturali
ZEOVER: zeolitite a chabasite della Toscana; CAMP: zeolitite a chabasite e phillipsite della
Campania; GRE: zeolitite a clinoptilolite della Grecia; CECA: zeolitite a clinoptilolite della
Repubblica Ceca; CUBA: zeolitite a clinoptilolite di Cuba
Chabasite 60 ± 5; Phillipsite 5 ± 3;
K-feldspato 13 ± 5;Augite 2 ± 1;
Mica 5 ± 3; vetro vulcanico 15 ± 8.
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Impieghi
Aggiunta di ZEOVER (2-3%) ai tradizionali mangimi
Nutrizione animale
Riduzione (~ 30% rispetto ai valori iniziali) del contenuto in
N-ammoniacale dei liquami delle tre aziende
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Impieghi
Depurazione acque reflue
Acqua di scarico urbano e percolato
da discarica di RSU (rifiuti solidi
urbani)
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Impieghi
Eluato da fango di industria ceramica
Zeover:fango
1:4
Zeover:fango
1:2