MASTERPLAN REGIONALE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI …Il ruolo di indirizzo e coordinamento dei...
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MASTERPLAN REGIONALE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI PER IL LAVORO
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MASTERPLAN REGIONALE DELLE POLITICHE E DEI SERVIZI PER IL LAVORO
Sommario
1. SCOPO DEL DOCUMENTO ............................................................................................................ 2
2. ACCORDO INTERISTITUZIONALE “MASTERPLAN REGIONALE DEI SERVIZI PER IL LAVORO”.......................... 8
3. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO .................................................................................................... 22
4. IL SISTEMA REGIONALE DEI SERVIZI PER IL LAVORO ......................................................................... 46
5. GLI STANDARD DEI SERVIZI PER IL LAVORO .................................................................................... 75
6. LA DOTAZIONE ORGANICA PER L’EROGAZIONE DEI SERVIZI PER IL LAVORO ........................................ 135
7. ALLEGATI ............................................................................................................................. 154
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1. Scopo del documento
Il Masterplan rappresenta il documento di pianificazione strategica attraverso il quale la Regione Sardegna pone delle basi operative uniformi per tutto il proprio territorio, al fine di completare e dare piena attuazione alla riforma dei servizi per il lavoro mediante l’articolazione, in un unico documento, delle innovazioni normative, soprattutto regionali, e procedurali intervenute in materia.
La programmazione degli interventi di Governance e la definizione del “Sistema di erogazione del servizio” contenuti nel presente documento saranno ponderati e condivisi con le Province, con gli attori sociali e della formazione individuati nell’art. 4, comma 6, lett. b) della legge regionale n. 20/2005 e richiamati dall’art. 5,comma 1, della medesima legge.
La principale peculiarità del documento è il suo miglioramento in itinere, attraverso le azioni previste dal progetto Masterplan affidato dalla Regione Sardegna ad IN.SAR con la convenzione sottoscritta in data 21 dicembre 2011, nonché il ruolo decisionale e di indirizzo che la Regione esercita sul progetto. Il riferimento al vantaggio deve essere diffuso: a vantaggio di tutti gli attori, a vantaggio della regione Sardegna intesa come sistema sociale aperto e, soprattutto, a vantaggio dei clienti più deboli del mercato del lavoro: i cittadini (lavoratori e imprenditori).
Questo documento si configura, pertanto, come un atto di indirizzo e di sviluppo del Sistema integrato dei Servizi per il lavoro, volto a definire:
i processi di qualificazione dei servizi;
i processi di implementazione dei livelli essenziali delle prestazioni offerte ai cittadini lavoratori e imprenditori;
i processi di sviluppo, completamento, manutenzione e costante aggiornamento delle infrastrutture e delle strumentazioni tecnologiche ed informative;
i processi di definizione degli obiettivi e delle modalità di realizzazione di programmi innovativi di intervento, anche rivolti a target specifici;
il processo di condivisione e consolidamento del sistema di Governance della rete regionale dei Servizi per il Lavoro;
il processo di definizione e implementazione del sistema di monitoraggio delle attività.
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Il processo di riforma dei servizi per il lavoro, avviato, a livello nazionale, nella seconda metà degli anni ’90, è ancora in corso e si incentra su alcuni capisaldi, quali:
- la modifica del Titolo V, capo II della Costituzione, che definisce un nuovo quadro di competenze istituzionali ed assegna alle Regioni una potestà legislativa concorrente in materia di lavoro;
- la trasformazione degli uffici pubblici di collocamento da strutture decentrate del Ministero del Lavoro a Centri per l’Impiego, organizzati dalle Regioni e gestiti alle Province;
- l’intervento di altri soggetti pubblici e privati nel Mercato del Lavoro;
- la costruzione di un Sistema Informativo del Lavoro quale “rete delle reti”, con l’obiettivo di rendere più trasparente l’incontro Domanda/Offerta e di far dialogare i sistemi informativi locali;
- la realizzazione del Sistema delle Comunicazioni Obbligatorie online;
- il ruolo recentemente attribuito all’Inps in materia di monitoraggio dei dati dei lavoratori percettori di AA.SS. in deroga.
Il quadro poc’anzi tratteggiato deve essere necessariamente integrato con le previsioni contenute nelle leggi regionali, nelle deliberazioni della Giunta e nei documenti di programmazione emanati in materia dalla Regione Autonoma della Sardegna e segnatamente:
- con la legge 14 luglio 2003, n. 9 recante “Recepimento delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 10 aprile 2001, n. 180, in materia di lavoro e servizi all'impiego”;
- con la legge 5 dicembre 2005, n. 20 recante “Norme in materia di promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9, in materia di lavoro e servizi all’impiego”;
- con la legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (legge finanziaria 2011)”;
- con le azioni previste dai P.O.R. Sardegna FSE 2000-2006 e 2007-2013;
- con la deliberazione della Giunta Regionale del 25 marzo 2010, n. 12/38 recante “Politiche attive del lavoro contro la crisi. Linee Guida per l’attuazione dell’Accordo Stato Regioni del 12 febbraio 2009 - P.O.R. FSE 2007 - 2013”;
- con la deliberazione del 1° giugno 2011, n. 27/17, con cui la Giunta Regionale ha approvato il “Piano straordinario per l’occupazione e per il lavoro” e gli “Indirizzi
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operativi per la predisposizione del Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l’occupazione”, destinati al gruppo di lavoro appositamente costituito con la deliberazione della Giunta regionale del 14 aprile 2011,n. 19/25;
- con la deliberazione del 25 settembre 2009, n.43/2, con cui la Giunta Regionale ha approvato il “Piano Regionale di Sviluppo” (PRS), strumento principale della programmazione in Sardegna, introdotto dalla legge regionale n.11/2006, che delinea le strategie d’intervento e coordina i progetti attuativi nei vari settori per il periodo della legislatura;
- con la deliberazione del 13 ottobre 2011, n. 41/28, con cui la Giunta Regionale ha approvato le modifiche ed integrazioni alla D.G.R. n. 27/17 del 1° giugno 2011;
- con la deliberazione del 7 dicembre 2011, n. 49/7, con cui la Giunta Regionale ha approvato il “Piano regionale per i Servizi, le Politiche del lavoro e l’Occupazione 2011-2014”, dando attuazione all’art. 6, comma 12, della legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1.
In questo quadro normativo ed organizzativo, i servizi che operano sul mercato del lavoro sono chiamati a porre in essere tutti gli interventi volti a sviluppare l’adattabilità e l’occupabilità ed a favorire l’imprenditorialità e le pari opportunità, integrando le politiche passive con azioni di politica attiva.
I recenti provvedimenti adottati, in via d’urgenza, per far fronte alla crisi economica pongono a carico del soggetto pubblico la ricerca di soluzioni, strumenti e risorse utili a facilitare l’incontro domanda/offerta e la possibilità di accesso o permanenza nel mercato del lavoro dei lavoratori espulsi dalle aziende in crisi.
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In sintesi, come evidenziato nel “Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l’occupazione 2011-2014”, “gli aspetti sui quali occorre soffermare l’attenzione per avviare azioni di miglioramento dei servizi per il lavoro sono costituiti da:
1. carenza di Governance. Il ruolo di indirizzo e coordinamento dei servizi per il lavoro, il cui esercizio è riservato per legge alla Regione, non è stato esercitato pienamente: gli interventi, partiti in modo sperimentale con la programmazione comunitaria per il periodo 2000-2006, sono stati prorogati per oltre due anni senza che sia intervenuta un’attività di riordino del sistema. In particolare, rimangono da affrontare i problemi connessi alla sovrapposizione degli interventi erogati da CSL (Centri Servizi per il Lavoro) e CeSIL (Centri Servizi per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati) nei confronti delle stesse tipologie di utenti;
2. disomogeneità territoriale nell’erogazione delle prestazioni. Tale disomogeneità è fortemente condizionata dalla notevole varietà dei profili professionali presenti nei CeSIL che, spesso, sono difficilmente riconducibili ai profili, più strutturati, degli operatori dei CSL;
3. copertura non uniforme del territorio regionale. I servizi per il lavoro, ed in particolare la loro erogazione attraverso i CeSIL che ne rappresentano l’articolazione a livello comunale, pur coprendo una parte consistente del territorio regionale, lasciano, tuttavia, alcune aree scoperte o, quantomeno, non adeguatamente servite a causa di una non omogenea distribuzione degli operatori. Il loro numero risulta, spesso, non correlato alle effettive necessità del bacino di utenza da servire. Il medesimo problema è riscontrabile anche in alcuni CSL: a Cagliari, ad esempio, il numero degli operatori risulta fortemente inadeguato rispetto all’afflusso ed alla tipologia di utenza del Centro;
4. non totale rispetto delle prescrizioni di cui al D.Lgs. 181/2000. Attualmente, la maggior parte delle Province non è in grado di garantire i colloqui di orientamento a tutti gli iscritti ai CSL. Tale circostanza è determinata, oltre che dal ritardo con cui sono partiti i nuovi servizi per il lavoro e da una inadeguata distribuzione del personale, anche dall’assenza di strumenti per proposte specifiche di iniziative di inserimento lavorativo, di formazione, riqualificazione o di altre misure di politica attiva del lavoro. Occorre, inoltre, tener presente che nelle Province gli interventi di orientamento sono stati rivolti, prioritariamente, alla riqualificazione dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro in seguito alla crisi economica tuttora in corso;
5. carenza di monitoraggio e di valutazione delle politiche per il lavoro. Sebbene la Regione disponga del supporto tecnologico costituito dal sistema informativo del lavoro SIL Sardegna, risulta ancora carente la messa a punto di una metodologia per
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l’analisi dei dati, funzionale al rilascio di informazioni sugli interventi in materia di lavoro e sul loro grado di efficacia. Tale carenza rende difficile introdurre correttivi alle azioni in corso di attuazione e programmare nuove ed efficaci politiche del lavoro;
6. carenza di specifiche professionalità necessarie alla gestione di flussi di dati e analisi. Si è rilevato che non tutte le Province hanno creato osservatori sul mercato del lavoro in grado di interagire efficacemente con l’osservatorio regionale, gestito dall’Agenzia regionale per il lavoro;
7. necessità di sensibilizzazione dei datori di lavoro sull’utilizzo del Sistema informativo del lavoro (SIL). Nonostante il SIL disponga di un applicativo molto avanzato per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, occorre sensibilizzare maggiormente i datori di lavoro a reclutare il personale attraverso tale sistema di “matching”.
Nel quadro sopra delineato, il Masterplan regionale ha la natura e la forma di accordo interistituzionale e rappresenta il documento di orientamento delle azioni specifiche dirette alla qualificazione/riqualificazione dei servizi per il lavoro ed al consolidamento del loro ruolo nella rete dei servizi territoriali per lo sviluppo e per la coesione sociale. Infatti, le scelte di indirizzo, le modalità di attuazione e gli atti di programmazione operativa che sono alla base della strategia europea per l’occupazione assegnano una rilevanza cruciale al sistema dei servizi per il lavoro ed alla sua articolazione territoriale:
la Regione;
le otto Province, anche attraverso i loro 28 CSL;
i Comuni e le Unioni di Comuni e i loro 52 CeSIL attivi. L’ultimo riferimento, l’articolazione territoriale sussidiaria per eccellenza, rappresenta una peculiarità della nostra Regione. Il Masterplan della Regione Sardegna interviene sul sistema precisando la pertinenza esercitata sulle singole aree di intervento da parte dei differenti livelli istituzionali, gli obiettivi operativi, le linee di intervento ed i tempi per il loro raggiungimento, la disponibilità delle risorse, gli strumenti di governo e di monitoraggio.
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Sostanzialmente, il documento evidenzia:
- la struttura del Masterplan, che descrive lo status quo dei servizi per il lavoro al marzo 2012;
- le proposte in ordine alla Governance dell’intero Sistema; - le caratteristiche dell’indagine presso i CSL finalizzata a definire dotazioni, bisogni e
rilevanza territoriale dei servizi erogati; - le opzioni di sviluppo dei CeSIL all’interno del sistema e di gestione dei precari in
servizio presso CSL e CeSIL stessi; - le opzioni di sviluppo dei servizi per il lavoro attraverso la convenzione sottoscritta tra
la Regione Autonoma Sardegna e l’IN.SAR. il 21 dicembre 2011 ed il relativo progetto esecutivo.
Al termine del biennio di operatività del presente documento, coincidente col termine delle attività previste dal progetto esecutivo in esecuzione della convenzione succitata tra Regione ed IN.SAR., sarà possibile mettere a sistema la redazione di un Masterplan pluriennale (due o tre anni) anche con l’evidenziazione di “Progetti step by step”, da affidare a tutti gli attori coinvolti nel sistema (pubblici e privati accreditati), secondo una logica di continua manutenzione, anche alla luce dell’evoluzione dell’ambiente socio-economico e normativo di riferimento.
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2. Accordo interistituzionale “Masterplan regionale dei Servizi per il lavoro”
Governance del Sistema dei Servizi per il Lavoro
Il Masterplan regionale dei Servizi per il Lavoro rappresenta lo strumento di programmazione negoziato e condiviso fra la Regione Autonoma Sardegna, le otto Province ed i Comuni promotori dei CeSIL, che prevede, quale ambito d’intervento, il Sistema dei Servizi per il Lavoro.
Gli attori privati del Sistema, una volta completato l’iter avviato dalla R.A.S. per la definizione della disciplina dell’accreditamento dei Servizi per il Lavoro, si uniformeranno a quanto descritto nel presente documento.
Gli obiettivi in esso declinati dovranno essere completati ed integrati in base alle esigenze rilevate sul territorio, alle priorità condivise attraverso i confronti con le Province ed alle risorse disponibili. Attorno a questo nucleo di lavoro si dovranno progettare, sperimentare ed introdurre azioni costruite sulla base delle condizioni di partenza dei singoli sottosistemi provinciali e comunali e, nello specifico, dei singoli CSL e CeSIL.
Il Masterplan regionale rappresenta, in funzione della centralità assegnata alle relazioni fra il sistema dei SPL e l’insieme dei servizi e degli attori del territorio ed in applicazione delle previsioni contenute nella L.R. n. 20/2005 e del documento di programmazione “Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l’occupazione 2011-2014”, uno strumento di Governance della rete integrata dei servizi pubblici e privati con l’istituto dell’accreditamento. A tale proposito, si ribadisce che sono ricondotte alla responsabilità
1. della Regione, le attività relative: a. al governo del Sistema Informativo del Lavoro - SIL Sardegna, al coordinamento
dei sistemi informativi locali e alla gestione del nodo regionale; b. al monitoraggio del sistema regionale dei servizi ed alla valutazione; c. agli interventi di sistema, anche in relazione a specifici target ed esigenze; d. agli scambi interregionali.
2. condivisa tra Regione e Province: a. la definizione dei LEP e degli indicatori di qualità; b. la comunicazione.
3. delle Province quelle relative: a. alla gestione dei servizi; b. al raggiungimento, a livello locale, degli obiettivi di servizio; c. all’implementazione delle funzioni dei servizi previsti dal Masterplan e dei LEP;
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d. alla gestione dei sistemi informativi locali; e. al coordinamento delle reti locali dei SPL ed all’attivazione delle relazioni fra i
soggetti che vi operano.
Il modello di Governance dei servizi per il lavoro delineato dalla normativa regionale che si intende ridefinire, anche attraverso il presente documento, richiede il contributo responsabile di tutti gli attori sociali e istituzionali ed in particolare:
I. della Regione Autonoma della Sardegna, per il suo ruolo di Governo e di Indirizzo del mercato del lavoro. Nello specifico, alla Regione, attraverso l’Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, sono ricondotte le competenze in materia di indirizzo, programmazione, innovazione, monitoraggio e valutazione dei servizi e delle politiche per il lavoro, la responsabilità delle azioni di sistema e delle azioni dirette al consolidamento delle infrastrutture tecnologiche, l’innovazione metodologica ed organizzativa, il rafforzamento e la qualificazione della rete di relazioni di cooperazione con altri servizi, la definizione (attraverso un processo condiviso con gli attori pubblici) dei LEP ed il monitoraggio dell’intero processo;
II. dell’Agenzia regionale per il Lavoro, quale organismo tecnico della Regione Sardegna che collabora al processo di integrazione tra i servizi per il lavoro e le politiche attive del lavoro prestando assistenza tecnica a supporto delle funzioni trasferite in capo a Regione e Province in materia, con particolare riferimento al monitoraggio delle politiche, alle attività di ricerca e studio ed ai compiti, ad esso affidati, volti alla qualificazione ed allo sviluppo del sistema regionale per il lavoro;
III. delle otto Province, quali attori operativi di una gestione territoriale delle scelte programmate, coerenti e capaci di rispondere alle esigenze del contesto di riferimento, anche attraverso i propri CSL. In particolare, le Province:
a. esercitano le competenze di programmazione territoriale delle politiche per il lavoro e di organizzazione e gestione dei SPI, sono responsabili delle azioni dirette alla qualificazione dei sistemi provinciali dei servizi, all’erogazione di prestazioni sulla base dei LEP, all’implementazione dei relativi standard di qualità, alla gestione delle relazioni di interscambio e di cooperazione con altri servizi e, in via generale, alle azioni con rilevanza locale;
b. promuovono tavoli periodici di incontro territoriale con i Comuni che hanno dato vita ai CeSIL, con il sistema dell’istruzione ed il partenariato sociale, al fine di programmare politiche di intervento in base alle reali esigenze e priorità territoriali;
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IV. dei Comuni e delle Unioni di Comuni che hanno costituito CeSIL, che sono responsabili delle azioni relative all’erogazione ed alla qualificazione delle funzioni di orientamento al lavoro e di supporto all’incrocio domanda/offerta per i soggetti svantaggiati, in raccordo con le Province e sulla base dei LEP e degli standard di qualità previsti;
V. degli Operatori privati accreditati, in quanto portatori di competenze, conoscenze ed esperienze da integrare sinergicamente, in una logica di riconoscimento reciproco, all'interno del Sistema per il Lavoro Regionale;
VI. delle Parti Sociali, degli organismi del sistema di formazione e istruzione pubblici (Università, …) in quanto soggetti compartecipi dei processi di elaborazione e definizione delle politiche di sviluppo locale, ivi comprese le politiche del lavoro e, pertanto, soggetti cointeressati alla efficace attuazione delle linee definite attraverso il Masterplan.
I soggetti istituzionali, le parti sociali e gli operatori privati partecipano e collaborano alla compiuta realizzazione ed all'efficace svolgimento del Sistema regionale dei Servizi per il Lavoro, attraverso un sistema di Governance definito dalla normativa regionale e così articolato:
A) la Commissione provinciale per i Servizi e le Politiche del lavoro, la cui istituzione è prevista dalla L.R. 20/2005, art. 8, presso ciascuna Provincia, è composta da rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e datoriali, del forum del terzo settore, della scuola e dell’Università, dal consigliere regionale di parità. Al fine di attribuire maggiore incidenza al suo operato, si propone di integrarne la composizione con la presenza di rappresentanti dei CSL, dei Comuni e delle Unioni di Comuni promotori di CESIL, delle Agenzie private autorizzate e di estenderne le funzioni “istituzionali” di concertazione e consultazione in materia di programmazione provinciale delle politiche attive, impiegandola anche con la finalità di :
consentire lo scambio di conoscenze e buone prassi;
individuare eventuali fattori ostativi allo sviluppo della collaborazione fra soggetti pubblici e operatori privati;
promuovere iniziative congiunte e sinergiche;
formulare proposte di miglioramento e potenziamento del Sistema dei servizi per il lavoro a valenza provinciale;
programmare opportune politiche paritarie per il lavoro;
B) la Commissione provinciale per il collocamento mirato dei diversamente abili, la cui istituzione, prevista dalla L.R. 20/2005, art. 9, è finalizzata a promuovere l’inserimento e l’integrazione lavorativa dei soggetti diversamente abili, in attuazione dei principi stabiliti
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dalla normativa statale ed alla quale sono affidate le competenze previste dal comma 1 dell’articolo 6 della Legge 12 marzo 1999, n. 68 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili);
C) la Commissione regionale per i servizi e le politiche del lavoro, quale sede concertativa delle politiche regionali del lavoro, cui la L.R. 20/2005, art. 11, attribuisce compiti, tra gli altri, in materia di progettazione sugli argomenti, in tema di politiche del lavoro, di competenza della Regione e funzioni consultive in ordine ai criteri di definizione degli standard qualitativi per l’accreditamento dei soggetti – pubblici e privati – che erogano servizi per il lavoro;
D) la Conferenza regionale per l’occupazione, da convocare con cadenza annuale su impulso del Presidente della Giunta, cui partecipano le rappresentanze sociali ed istituzionali per fornire il proprio supporto nella definizione degli indirizzi strategici utili alla programmazione delle politiche del lavoro (L.R. 20/2005, art. 12).
Le attività di Governance del Sistema dei Servizi per il Lavoro potranno essere supportate dalle Agenzie tecniche del Ministero del Lavoro e della Regione Autonoma della Sardegna.
Il presente documento, quindi, dà avvio ad un processo finalizzato alla definizione di una serie di azioni operative, di durata biennale, volto allo sviluppo di un sistema di servizi per il lavoro “di qualità” ed efficace sull’intero territorio regionale, anche attraverso la realizzazione di un sistema di Governance, regionale e provinciale.
Il Masterplan intende costituire un nucleo di servizi e funzioni comuni a tutte le Province, sulla base delle previsioni contenute nella normativa nazionale e regionale e delle indicazioni fornite dal Masterplan nazionale. La logica assunta dal Masterplan è, quindi, una logica di sistema riguardante tutti gli attori interessati allo sviluppo dei SPI.
Il documento vuole rappresentare il quadro di riferimento interistituzionale di un percorso di ottimizzazione dei servizi, individuando le azioni di indirizzo, di programmazione e di controllo proprie della Regione Autonoma della Sardegna nonché le attività di responsabilità gestionale ed organizzativa delle otto Province, in quanto soggetti attuatori delle politiche a livello territoriale ed erogatori di servizi (unitamente ai Comuni, per quanto attiene l’orientamento al lavoro dei soggetti in condizioni di svantaggio ed alla rete dei soggetti privati accreditati operanti sul territorio).
In questa prospettiva il Masterplan si configura anche come uno strumento di pianificazione strategica volto a definire obiettivi, modalità organizzative e gestionali per la realizzazione di un modello di qualità condiviso dei servizi del lavoro regionali, in stretta sinergia con la programmazione dei fondi strutturali regionali e nazionali 2007-2013.
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Concertazione
Di rilevanza strategica, anche al fine di condividere e suddividere i compiti e le responsabilità operative, è il processo di condivisione del Masterplan.
Il presente documento, pur essendo una fotografia della situazione esistente al 2012, integrata da importanti proposte in tema di Governance e di gestione degli elementi di criticità ben noti sul fronte dell’accreditamento dei CeSIL, basa le proprie riflessioni sugli indirizzi programmatici contenuti nel “Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l’occupazione 2011-2014”.
Tale documento di programmazione pone in evidenza due elementi che devono essere obbligatoriamente presi in considerazione ai fini dello sviluppo dei servizi per il lavoro:
- l’attenzione ai bisogni ed alle aspettative delle persone
- la discontinuità delle esperienze di lavoro delle stesse
Il primo aspetto segnala la distanza esistente tra i servizi desiderati dall’organo di governo regionale, la Giunta, e la consistenza delle risposte che i cittadini possono rintracciare presso i CSL e i CeSIL, anche per effetto del mancato ampliamento della rete ai servizi erogabili dai soggetti privati, una volta accreditati. Tali carenze sono state evidenziate anche nello studio realizzato dall’Assessorato regionale della Programmazione, denominato “Il sistema pubblico dei servizi per il lavoro della Regione Sardegna”, del febbraio 2011.
Il secondo aspetto, invece, mette in luce le carenze, in tema di sviluppo economico, del territorio sardo e la difficoltà di intercettare presso le strutture pubbliche le domande delle imprese.
A tal fine, il Piano evidenzia l’utilità di:
- sviluppare una struttura di Governance che favorisca sia l’innalzamento degli standard qualitativi e quantitativi dei servizi, sia la loro piena integrazione sinergica;
- contrastare il deterioramento delle opportunità di accesso e di reinserimento nel mercato del lavoro, accelerando la valorizzazione delle strutture e delle professionalità esistenti e derivanti dalla programmazione 2000/2006.
In particolare, il Piano suggerisce di “tener conto” della confluenza di alcuni fenomeni strutturali:
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l’esaurirsi della spinta, e delle risorse, connessa alla programmazione 2000/2006 che ha permesso di investire attenzioni e risorse nel rinnovamento e nell’adeguamento del sistema dei Servizi Pubblici per il Lavoro identificati nei servizi provinciali (CSL) e comunali (CeSIL);
il completamento, a livello nazionale, del processo autorizzativo dei soggetti privati a svolgere funzioni attive nella gestione del mercato del lavoro e nelle politiche attive, che richiede alle regioni di recepirne la funzione attraverso la procedura di accreditamento;
il processo di riorganizzazione ed attivazione degli Enti Bilaterali e delle Organizzazioni di rappresentanza nell’ambito delle politiche attive, con riferimento ai processi di reimpiego dei lavoratori, e dei servizi di intermediazione in alcuni settori specifici (servizi alla famiglia);
il coinvolgimento dell’Università e della Scuola Superiore nell’azione di placement e di raccordo con il mondo del lavoro, con particolare attenzione agli strumenti di ingresso nel mercato del lavoro ed al raccordo tra Ricerca e sistema delle imprese;
il riordino degli Enti strumentali regionali (Agenzia regionale per il lavoro, IN.SAR.) in relazione alle esigenze di analisi e monitoraggio del Mdl e di Governance del sistema dei servizi per il lavoro e lo sviluppo economico;
l’attivazione di nuovi strumenti/servizi funzionali sia all’ingresso che alla permanenza al in collocamento con la programmazione dell’offerta formativa (profili di competenza, certificazione delle competenze, libretto formativo);
l’implementazione del sistema informativo regionale per il lavoro (integrazione lavoro/formazione, cooperazione applicativa con gli enti nazionali, ecc.);
lo sviluppo di nuovi modelli/strumenti di gestione delle politiche (riforma dell’apprendistato, ecc.)”.
La complessità dei temi evidenziati e l’estrema varietà dei soggetti citati da coinvolgere, impone la piena partecipazione degli stessi ad ogni fase di sviluppo dei servizi per il lavoro allo scopo di arricchire di ogni opportuno punto di vista i progetti di implementazione del Masterplan e dei servizi e suddividere, da un punto di vista operativo, il “chi fa che cosa”.
Tale ampliamento della platea dei soggetti competenti sulle tematiche oggetto del presente documento è richiesto anche dalla L.R. 20/2005.
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Obiettivi, Linee di intervento e Sistema di monitoraggio
L’obiettivo generale del Masterplan è rappresentato dal miglioramento e dalla qualificazione del Sistema dei Servizi per il Lavoro.
In modo particolare attraverso:
il completamento del modello organizzativo del sistema dei servizi;
le norme per l’accreditamento e le regole per la cooperazione pubblico/privato;
gli standard di servizio e di prestazione, adeguati al contesto ed alle esigenze regionali;
le modalità di utilizzo dell’infrastruttura tecnologica di gestione e monitoraggio;
il sistema di Governance e di partecipazione alla gestione;
l’estensione delle funzioni e dei servizi dei SPL;
il miglioramento delle prestazioni d’esercizio e dei risultati ottenuti dai SPI, con particolare riferimento all’incrocio domanda/offerta di lavoro;
la definizione dei LEP e di standard di qualità cui uniformare l’attività dei servizi e dei soggetti operanti attraverso l’accreditamento;
l’adeguamento della rete del sistema informativo alle esigenze di monitoraggio e di progettazione di politiche ad hoc della regione Sardegna.
Un’attenta analisi dei documenti di programmazione della Regione Sardegna e del contenuto dell’incarico, conferito in house ad IN.SAR. con la convenzione firmata in data 21 dicembre 2011, permette di individuare non solo gli indirizzi ma anche le azioni di sviluppo del Sistema dei Servizi pubblici per il Lavoro della Regione Sardegna. Il Masterplan si presenta, quindi, come l’archetipo sotto ed attraverso il quale vengono perseguiti gli obiettivi programmati dalla Regione e, in parte, affidati, con finalità implementative, ad IN.SAR.
Si evidenziano, di seguito, i nove elementi topici contenuti nei documenti di programmazione regionale:
a) Definizione di standard minimi di qualità. Gli sforzi organizzativi e di implementazione realizzati sinora dalle singole Province e dai Comuni devono essere riportati ad unità, al fine di garantire ad ogni cittadino sardo un analogo percorso di potenziamento, di ampliamento della propria professionalità, di accompagnamento, di sostegno al miglioramento delle proprie condizioni lavorative e di affiancamento e indirizzo alle aspirazioni imprenditoriali. E’ necessario, a tal fine, che la Regione eserciti pienamente il suo ruolo di programmazione e
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coordinamento del Sistema elaborando, in primo luogo, il Masterplan regionale che identifichi i livelli essenziali delle prestazioni.
b) Progetti provinciali per l’implementazione dei servizi pubblici per il lavoro. Un primo intervento di riorganizzazione dei servizi per il lavoro è stato avviato, alla fine del 2009, con l’Avviso pubblicato dall’Assessorato del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale per l’implementazione dei servizi pubblici per l’impiego, da attuarsi attraverso la presentazione di progetti provinciali, finanziati con fondi della programmazione comunitaria 2007-2013. Le Linee Guida definite nell’Avviso per la redazione dei progetti prevedono, infatti, una maggiore integrazione tra CSL e CeSIL, da ottenersi attraverso il raggiungimento di appositi accordi tra le Amministrazioni Provinciali ed i Comuni capofila dei CeSIL, che perseguano soluzioni atte a garantire la continuità territoriale dei servizi, l’implementazione degli standard esistenti e la loro diffusione uniforme sul territorio. La piena attuazione di questa linea di attività, su espressa richiesta delle Province, ad esclusione della Provincia di Carbonia – Iglesias, rende necessaria una riprogrammazione, attraverso l’apporto di elementi integrativi che tengano conto delle esigenze segnalate dalle Amministrazioni Provinciali in materia di risorse umane.
c) Riorganizzazione e aggiornamento professionale del personale impegnato nei CSL e nei CeSIL. Il raggiungimento di livelli comuni di erogazione delle prestazioni e di una più compiuta integrazione fra gli organismi che forniscono i servizi per il lavoro necessita di un’attività di riorganizzazione delle figure professionali che operano presso i Centri e, in primo luogo, di quelle presenti nei CeSIL, per le quali sarebbe auspicabile un loro adeguamento alle tipologie operanti nei CSL. L’erogazione dei servizi potrà continuare soltanto attraverso l’utilizzo di personale in possesso di adeguate competenze. A tal fine, è stato previsto l’impiego del personale attualmente impegnato nell’erogazione dei servizi, in modo da salvaguardarne le professionalità e l’esperienza maturata. Per rendere il sistema più funzionale e rispondente alle nuove esigenze del mercato del lavoro, in favore di tale personale, costituito dai c.d. “ex ministeriali” e da collaboratori, saranno messi in campo adeguati percorsi di aggiornamento e di affiancamento consulenziale, da attivarsi attraverso apposita linea del P.O.R. 2007-2013, che prevederanno anche il rafforzamento delle competenze legate all’utilizzo del Sistema Informativo del Lavoro ed alla creazione e gestione delle reti. Occorrerà, infine, procedere alla rinegoziazione delle somme trasferite dallo Stato alle Province per il personale ex ministeriale.
d) Integrazione dei servizi di orientamento con gli strumenti formativi e di inserimento lavorativo. Al fine di poter adempiere a quanto prescritto dal D.Lgs. 181/2000 è opportuno che i CSL siano dotati di strumenti dei politica attiva del lavoro (corsi di formazione o voucher formativi, voucher per la creazione di impresa, ecc.) che siano in grado di rispondere alle esigenze dei diversi target di utenza.
e) Potenziamento dei servizi alle imprese. E’ necessario intensificare le azioni di consulenza ed informazione in favore delle imprese sulla normativa in materia di rapporti di lavoro, sugli aiuti
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economici e finanziari per l’occupazione, sulle opportunità del sistema formativo, sulla comprensione dei fabbisogni di professionalità, sulla pianificazione dei progetti di sviluppo, sui servizi di preselezione, ecc.
f) Rete dei servizi per il lavoro e integrazione con le politiche dell’istruzione, della formazione professionale e delle politiche sociali. L’obiettivo, previsto dalla L.R. 20/2005, di creare un efficace sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro nell’ambito di una strategia volta a promuovere la piena occupazione, la regolarità, la sicurezza e la qualità del lavoro può essere raggiunto solo con la concertazione, la collaborazione ed il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali per la promozione e la costruzione di un sistema basato sull’integrazione delle politiche dei servizi per il lavoro con le politiche dell’istruzione, anche universitaria, con la formazione professionale e con le politiche sociali e delle attività produttive. Il potenziale della concertazione e dell’integrazione potrà essere raggiunto solo con la creazione di una rete in grado di erogare servizi per l’occupazione e l’occupabilità in maniera integrata, coordinata e omogenea, senza duplicazioni e sperequazioni territoriali. Gli organismi che la legge regionale qualifica come attori necessari per il funzionamento del Sistema dei Servizi per il Lavoro (CSL e Agenzia regionale per il lavoro) devono, pertanto, agire in sinergia sia con gli altri soggetti del mercato del lavoro, in primo luogo sindacati e associazioni di categoria, sia con il mondo dell’istruzione della formazione professionale, delle politiche sociali e delle attività produttive.
g) Sistema Informativo del Lavoro (SIL Sardegna). Il processo di integrazione tra i diversi soggetti e lo sviluppo della rete trova la sua sintesi nel Sistema Informativo del Lavoro (SIL), che ne costituisce il supporto tecnologico: è attraverso il SIL, infatti, che si potrà raggiungere il massimo grado di integrazione informativa tra i servizi per il lavoro. Tale strumento costituisce il vero e proprio fulcro dell’intera rete e fonte informativa comune alla quale tutti gli attori del mercato del lavoro potranno attingere per programmare le proprie politiche di sviluppo. Attualmente sono ricompresi nel SIL, oltre agli strumenti per la gestione del mercato del lavoro, anche gli strumenti di monitoraggio e valutazione dell’attività dei CSL e gli applicativi per la gestione condivisa degli ammortizzatori sociali in deroga; sono stati implementati gli strumenti informativi per la gestione ed il monitoraggio delle politiche del lavoro, della formazione e dell’istruzione ricomprese nel P.O.R. 2007-2013; sono, inoltre, in fase di elaborazione le procedure per la condivisione delle banche dati dell’INPS e della Regione in materia di mercato del lavoro.
h) Realizzazione di due Centri Territoriali della rete dei Servizi per il Lavoro (azione sperimentale). L’integrazione tra i diversi soggetti che operano nel mercato del lavoro trova la sua piena realizzazione con la creazione dei Centri Territoriali della rete dei Servizi per il Lavoro, che consentiranno di raccordare in un quadro coerente ed unitario le politiche del lavoro, dell’istruzione e della formazione con le politiche di coesione sociale e dei servizi alla persona secondo quanto previsto dalla L.R. 20/2005. I due nuovi Centri territoriali consentiranno, inoltre ,di sviluppare un modello concertativo idoneo a coinvolgere tutti gli
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attori istituzionali, le Province in primo luogo, nonché gli attori sociali ed economici presenti nel territorio, individuando azioni ed interventi che possano ampliare la base occupazionale in modo stabile e duraturo. I Centri, che si ipotizza di dislocare presso i C.R.F.P. delle Province di Cagliari e Sassari per una sperimentazione di durata annuale, costituiranno il luogo in cui i cittadini e le imprese potranno incontrare la Pubblica Amministrazione e gli altri soggetti dell’articolata filiera del mercato del lavoro. Al loro interno, grazie agli sportelli dell’Amministrazione, sarà possibile accedere a tutte le informazioni utili per orientarsi nei percorsi formativi e di inserimento lavorativo e per l’accesso ai finanziamenti pubblici destinati alle imprese e alla promozione dell’autoimprenditorialità.
i) Accreditamento delle Agenzie di lavoro. E’ in corso l’iter avviato per l’implementazione del modello che stabilisce le regole per l’accreditamento dei soggetti che intendono essere inseriti nel Sistema Regionale dei Servizi per il Lavoro per l’erogazione dei relativi servizi. La normativa di riferimento, a livello regionale, è rappresentata dalla più volte citata L.R. 20/2005, che delinea le caratteristiche del Sistema dei Servizi per il Lavoro, identifica i soggetti istituzionali che ne costituiscono gli attori necessari, definisce quali sono i servizi pubblici per il lavoro ed individua nella Regione il soggetto competente all’istituzione e gestione di un elenco degli operatori pubblici e privati accreditati che intendono operare nel proprio territorio. La descrizione, in dettaglio, di tali elementi è contenuta nel regolamento recante "Disposizioni concernenti le procedure ed i requisiti per l'accreditamento dei servizi per il lavoro, le modalità di tenuta dell'elenco regionale dei soggetti accreditati e l'affidamento dei servizi per il lavoro" che è parte integrante del presente documento.
Si evidenziano, di seguito, le quattro linee di intervento in cui si declina l’incarico posto in capo ad IN.SAR.:
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 1
Prevede l’adozione di standard di servizio da parte dei SPL e la razionalizzazione del Sistema dei Servizi Pubblici per il Lavoro ; il conseguimento della razionalizzazione della rete dei servizi per il lavoro pubblici attivi in Sardegna e l’adozione, da parte degli stessi, di standard di servizio condivisi ed attuati (Masterplan) ed un sistema di monitoraggio dell’erogazione degli stessi.
Tali risultati si conseguiranno attraverso:
l’analisi dettagliata delle risorse umane e della struttura organizzativa dei servizi a livello provinciale e comunale;
l’analisi dei bacini di utenza potenziali ed effettivi di CSL;
interviste ai responsabili dei CSL;
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la mappatura della strumentazione e della logistica disponibile e/o mancante nei CSL;
la realizzazione di un set di indicatori e strumenti di monitoraggio delle prestazioni dei servizi a livello regionale.
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 2
Prevede l’implementazione delle regole di partecipazione alla Rete dei Servizi per il Lavoro (accreditamento) e delle modalità di armonizzazione dei diversi soggetti erogatori di servizi; l’attivazione e l’implementazione della disciplina sull’accreditamento ai servizi per il lavoro dei soggetti privati e lo sviluppo di rapporti di cooperazione stabili tra tutti i soggetti che operano nel MdL.
Tali risultati si conseguiranno attraverso:
l’approvazione di un regolamento regionale in tema di accreditamento dei soggetti privati ai servizi per il lavoro;
la realizzazione di un elenco regionale dei soggetti accreditati e di un piano regionale di formazione ed accompagnamento degli stessi all’erogazione dei servizi e all’omogeneizzazione di metodologie e prestazioni dei SPL;
l’individuazione del modello di cooperazione ed omogeneizzazione dei servizi.
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 3
Prevede la progettazione e realizzazione di un sistema di monitoraggio degli interventi previsti dal Piano Regionale per l’occupazione e dal Piano Regionale per i Servizi e le Politiche per il lavoro ; la definizione, adozione ed implementazione del sistema di metodologie ed indicatori per il monitoraggio delle politiche.
Tali risultati si conseguiranno attraverso:
la redazione di un documento relativo agli indicatori rilevanti ai fini del monitoraggio delle politiche per il lavoro;
la redazione di un documento di verifica e valorizzazione delle fonti disponibili ai fini dell’azione di monitoraggio;
la predisposizione di un modello organizzativo di gestione del sistema di monitoraggio;
la realizzazione di un sistema informativo per il monitoraggio;
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l’attivazione di un sistema operativo di data entry per l’aggiornamento dei dati del SIL ai fini del monitoraggio (Attività non in capo ad Italia Lavoro né ad IN.SAR. S.p.A.).
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 4
Sostenere la Regione nel processo di riordino delle procedure di promozione e gestione delle misure di politica attiva del lavoro; supportare la Regione nella programmazione delle politiche regionali per il lavoro e nella valutazione delle iniziative.
Tali risultati si conseguiranno attraverso:
l’elaborazione di un documento di programmazione integrata tra misure regionali e nazionali di politica del lavoro e sviluppo dei servizi per il lavoro;
la definizione di un sistema di metodologie e strumenti volti all’attivazione delle misure programmate;
una incrementata capacità di programmazione ed attivazione delle politiche per il lavoro.
La seguente tabella incrocia i dieci elementi considerati topici dal “Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l’occupazione 2011-2014” con le quattro linee di intervento affidate ad IN.SAR.:
Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l’occupazione 2011-2014
Incarico INSAR: "Sviluppo del Master Plan regionale delle politiche e dei servizi per il lavoro"
a) Definizione di standard minimi di qualità
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 1 Adozione di standard di servizio da parte dei SPI e razionalizzazione del sistema dei Servizi Pubblici per il lavoro
b) Riorganizzazione del sistema dei servizi in reti provinciali.
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 1 Adozione di standard di servizio da parte dei SPI e razionalizzazione del sistema dei Servizi Pubblici per il lavoro
c) Avvio dei nuovi progetti provinciali per l’implementazione dei servizi pubblici per l’impiego
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 4 Ridefinizione dei servizi pubblici per l'impiego e attivazione delle politiche per il lavoro in ambito provinciale
d) Riorganizzazione e aggiornamento professionale del personale impegnato nei CSL e nei CeSIL
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 4 Definizione di un sistema di metodologie e strumenti volti all'attivazione delle misure
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programmate
e) Integrazione dei servizi di orientamento con gli strumenti formativi e di inserimento lavorativo
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 4 Sostenere la Regione nel processo di riordino delle procedure di promozione e gestione delle misure di politica attiva del lavoro
f) Potenziamento dei servizi alle imprese
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 4 Sostenere la Regione nel processo di riordino delle procedure di promozione e gestione delle misure di politica attiva del lavoro
g) Rete dei servizi per il lavoro e integrazione con le politiche dell’istruzione, della formazione professionale e delle politiche sociali
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 2 Implementazione delle regole di partecipazione alla Rete dei Servizi per il Lavoro (accreditamento) e delle modalità di armonizzazione dei diversi soggetti erogatori di servizi
h) Sistema informativo del lavoro (SIL)
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 3 Progettazione e realizzazione di un sistema di monitoraggio degli interventi previsti dal Piano Regionale per l’occupazione e dal Piano Regionale per i Servizi e le Politiche per il lavoro
i) Realizzazione di due Centri territoriali della rete dei servizi per il lavoro (azione sperimentale)
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 1 Adozione di standard di servizio da parte dei SPI e razionalizzazione del Sistema dei Servizi Pubblici per il Lavoro
l) Accreditamento delle Agenzie di lavoro
LINEA – AMBITO D’INTERVENTO 2 Implementazione delle regole di partecipazione alla Rete dei Servizi per il Lavoro (accreditamento) e delle modalità di armonizzazione dei diversi soggetti erogatori di servizi
A fronte delle descritte linee di intervento, l’azione che IN.SAR. sta attualmente sviluppando per l’implementazione del progetto, sulle linee 1 e 3, prevede la definizione di un sistema di monitoraggio che valorizzi il SIL, con conseguente esigenza di sua manutenzione ed innovazione, al fine di poter costantemente estrapolare tutte le informazioni utili alla programmazione delle azioni di politica attiva verso i cittadini lavoratori e gli imprenditori.
In particolare, si provvederà a strutturare un sistema di reporting articolato attraverso la declinazione dei risultati in:
risultati di erogazioni delle prestazioni;
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risultati di consolidamento/miglioramento del sistema dei Servizi per il lavoro e relativo dimensionamento.
Nella sezione dedicata agli allegati, sono riportate le schede di rilevazione quali-quantitative messe a disposizione delle Province per la rilevazione dello status quo; tali strumenti costituiscono anche la base per il monitoraggio dei servizi in funzione della ridefinizione dei LEP e il conseguente dimensionamento degli organici.
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3. Il contesto di riferimento
Il quadro normativo nazionale e regionale
In linea con le indicazioni provenienti, in ambito europeo, dalle azioni previste dalla strategia per l’occupazione avviata con il Trattato di Amsterdam, volte ad una ridefinizione delle forme di organizzazione e funzionamento delle istituzioni fondata sul decentramento, la riforma apportata dalla legge costituzionale n.3/2001 alle disposizioni contenute nel Titolo V, Parte II, della Costituzione ha rafforzato il ruolo centrale già attribuito dalla normativa nazionale alle Regioni ed agli Enti locali in materia di politiche del lavoro.
La disciplina che, a livello nazionale, ha dato avvio al processo di decentramento ed alla conseguente riforma del Sistema dei servizi per il lavoro prende avvio dalla Legge del 15 marzo 1997, n. 59, recante "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa" (c.d. Legge Bassanini), con cui lo Stato ha delegato alle Regioni, tra le altre, le funzioni in tema di mercato del lavoro, con l’obiettivo dichiarato di realizzare l’integrazione tra servizi per l'impiego, politiche attive del lavoro e politiche formative, attraverso il riconoscimento di ampie competenze in materia a Regioni, Province ed Enti locali, sulla base del principio di sussidiarietà.
In attuazione della delega contenuta nella citata legge, il D.lgs. del 23 dicembre 1997 n. 469 (c.d. "Decreto Montecchi") ha conferito alle Regioni ed agli altri Enti locali le funzioni ed i compiti relativi al collocamento ed alle politiche del lavoro, precedentemente gestiti dal Ministero del Lavoro ed ha stabilito i criteri per la riorganizzazione del sistema per l'impiego. La disciplina che riforma la materia mantiene in capo allo Stato un ruolo generale di indirizzo, promozione, coordinamento e vigilanza; attribuisce alle Regioni una potestà legislativa concorrente e le funzioni di organizzazione amministrativa, di programmazione, di valutazione e di controllo dei servizi per l'impiego ed assegna alle Province le funzioni di gestione ed erogazione dei servizi sul territorio e di raccordo con gli altri Enti locali.
Le strutture individuate per l’erogazione, a livello provinciale, dei servizi per il lavoro sono costituite dai Centri per l'impiego, i cui compiti e le cui funzioni sono definiti dal citato decreto legislativo, che delega al legislatore regionale la disciplina delle modalità organizzative ed operative secondo cui i CPI devono operare.
I nuovi servizi sono stati chiamati a fornire supporto anche in relazione ai compiti affidati alle Regioni dalla Legge 12 marzo 1999, n.68 recante “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, che ha riformato la materia del collocamento obbligatorio introducendo il principio del c.d.
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“Collocamento mirato” inteso come “quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone con disabilità nelle loro capacità lavorative e di inserirle nel posto adatto”.
Nell’ambito delle funzioni inerenti al collocamento ordinario, attraverso il D.P.R. 7 luglio 2000, n.442, recante “Norme per la semplificazione del procedimento di collocamento ordinario dei lavoratori” sono stati innovati i servizi erogati dai CPI in materia e le relative procedure, con l’introduzione di due nuovi strumenti operativi, quali l’elenco anagrafico e la scheda professionale.
Il quadro normativo nazionale sulla riforma dei servizi si completa con il D.Lgs. 21 aprile 2000, n.181, che ha identificato i soggetti destinatari delle misure di promozione all’inserimento al lavoro, ridefinendo il concetto di stato di disoccupazione e con il D.Lgs. 19 dicembre 2002, n.297, recante disposizioni modificative e correttive del D.Lgs. 181/2000.
Con il Decreto Legislativo 10 aprile 2001, n. 180, “Norma di attuazione dello Statuto speciale della Regione Sardegna recante delega di funzioni amministrative alla Regione in materia di lavoro e servizi all’impiego”, sono stati delegati alla Regione Autonoma della Sardegna, in attuazione degli articoli 5 e 6 dello Statuto speciale, le funzioni ed i compiti in materia di politiche attive del lavoro e di collocamento, con l’obiettivo di realizzare un sistema organico di politiche attive del lavoro e di servizi per l’impiego.
In attuazione delle previsioni contenute nell’art. 5 del citato decreto, che demandava al legislatore regionale il compito di regolamentare l’organizzazione amministrativa e le modalità di esercizio delle funzioni e dei compiti conferiti, la Regione ha emanato la legge 14 luglio 2003, n. 9, recante “Recepimento delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 10 aprile 2001, n. 180, in materia di lavoro e servizi all'impiego”, con la quale, in linea con le disposizioni dettate dalla normativa nazionale sulla riforma del Mercato del Lavoro, ha istituito i Centri per l'Impiego (CPI), in sostituzione dei vecchi Uffici di Collocamento (Sezioni Circoscrizionali per l'Impiego ed il Collocamento in Agricoltura - SCICA).
La successiva normativa regionale intervenuta sulla materia ha ulteriormente inciso sulla configurazione e sulle caratteristiche del Sistema regionale dei servizi.
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Nello specifico, con la legge regionale del 5 dicembre 2005, n. 20, recante “Norme in materia di promozione dell’occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9, in materia di lavoro e servizi all’impiego”, è stata ridefinita la cornice normativa entro i cui confini devono trovare sviluppo i servizi per il lavoro e gli strumenti volti alla promozione ed alla gestione delle politiche per il lavoro.
Tale legge regolamenta le funzioni ed i compiti conferiti a Regione, Enti locali ed istituzionali ed a soggetti privati nell’ambito del collocamento e dei servizi e delle politiche attive del lavoro, secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza, in conformità a quanto disposto dall’art. 118, Titolo V, della Costituzione.
La Regione, pertanto, esercita le funzioni di indirizzo e programmazione all’interno del sistema regionale dei servizi per il lavoro e nelle materie relative alle politiche attive del lavoro, mentre le Province sono chiamate ad esercitare “funzioni amministrative, di gestione, di controllo e di programmazione di livello provinciale, in materia di lavoro e di servizi per il lavoro”.
Le caratteristiche del Sistema dei Servizi per il Lavoro sono declinate nell’art. 4 della L.R. 20/2005, che lo configura come un servizio pubblico, istituito da Regione e Province, da realizzarsi attraverso una rete di soggetti, istituzionali e non, con il quale possono collaborare ulteriori soggetti, previo apposito accreditamento concesso dalla Regione.
I soggetti istituzionali, attori necessari del Sistema, sono rappresentati dai Centri dei servizi per il lavoro (CSL), istituiti dall’art. 14 della legge in sostituzione dei Centri per l'Impiego e l’Agenzia regionale per il lavoro (art. 15) che, in qualità di organismo tecnico della R.A.S., esercita attività di assistenza tecnica e di monitoraggio delle politiche per il lavoro a supporto alle funzioni assegnate a Regione e Amministrazioni Provinciali.
L’art. 4 poc’anzi citato identifica i servizi pubblici per il lavoro (“tutte le attività di informazione, orientamento, consulenza, aiuto, anche di ordine finanziario, rese dal sistema, volte a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, l’accesso alla formazione, la promozione dell’imprenditorialità, la promozione culturale e formativa della persona e tutte le iniziative mirate allo sviluppo dell’occupazione e dell’imprenditorialità”); definisce, inoltre, le modalità di accesso ai servizi pubblici per il lavoro ed i principi cui l’organizzazione del Sistema deve uniformarsi, al duplice scopo di massimizzare la qualificazione dell’offerta di lavoro e di garantire servizi efficienti ed efficaci (sussidiarietà tra Regione e soggetti coinvolti a vario livello; concertazione con le organizzazioni sindacali, delle imprese e del terzo settore).
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Gli strumenti di programmazione regionale: indicazioni
Tra i principali documenti di programmazione della Regione figura il Piano Regionale di Sviluppo (PRS) 2010 – 2014, approvato dalla Giunta Regionale con la deliberazione del 25 settembre 2009, n. 43/2. Attraverso tale documento, l’Amministrazione regionale, in linea con i Programmi europei a valere su diversi fondi (FSE, FEASR, FESR), definisce le strategie d’intervento e coordina i progetti attuativi nei diversi settori per tutta la durata della legislatura. Esso riunisce, infatti, in un’unica cornice strategica tutti gli atti di programmazione regionale, con particolare riferimento ai programmi a valere sui fondi comunitari ed agli strumenti della programmazione negoziata.
Il PRS pone al centro degli interventi la persona quale soggetto attivo in grado di valorizzare le proprie capacità e competenze nell’ambito del mercato del lavoro e prevede il collegamento tra le misure volte a rafforzare i servizi per il lavoro e gli interventi per l’occupazione, con azioni di sviluppo locale, di sviluppo delle reti infrastrutturali e di valorizzazione della cultura locale.
Il PRS individua e sviluppa 7 strategie di intervento: le politiche del lavoro sono state inserite nell’ambito del sostegno allo sviluppo economico (Strategia 6), in una logica di politica economica che mette in connessione lavoro ed impresa. Gli strumenti di attuazione della Strategia 6, previsti dal Piano, sono riconducibili a quattro ambiti di intervento, che contemplano misure per affrontare la crisi e supportare il reddito di coloro che sono espulsi dal mercato del lavoro; misure di sostegno alla creazione di nuova occupazione; misure di sostegno allo sviluppo imprenditoriale; misure dirette a strutturare e qualificare il governo del mercato del lavoro e la Governance degli strumenti.
Le strategie elaborate dalla R.A.S. per contrastare la crisi economica sono, inoltre, definite nel “Piano straordinario di interventi per la valorizzazione e lo sviluppo delle risorse umane”, previsto dall’art. 4 della legge regionale 14 maggio 2009, n.1 (Finanziaria 2009) nell’ambito degli interventi volti ad affrontare le emergenze in funzione anticrisi ed incentrato su: rilancio della formazione professionale quale strumento di crescita del capitale umano e di collegamento con il sistema produttivo; formazione e reinserimento nel sistema degli enti locali e nei settori dei beni culturali e della tutela ambientale, di lavoratori espulsi dal sistema produttivo; potenziamento delle azioni di politica attiva del lavoro dirette a favorire l'inserimento nel mondo del lavoro anche attraverso l'autoimpiego, la cooperazione e la diffusione dell'imprenditorialità in particolare giovanile e femminile; previsione di azioni orizzontali di collegamento tra scuola, università, formazione e imprese; produttivo.
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Il quadro di riferimento entro cui la Regione Sardegna promuove il documento di programmazione denominato “Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l’occupazione” è rappresentato dalla legge regionale n. 20/2005 che detta i principi generali, identifica le funzioni attribuite ai diversi soggetti che intervengono nel mercato del lavoro, indica gli organismi, gli strumenti e le procedure di programmazione, disegna il sistema regionale dei servizi per il lavoro, promuove il sistema informativo e l’Osservatorio del mercato del lavoro, identifica gli interventi di politica attiva del lavoro, promuove, infine, la sicurezza e la qualità del lavoro.
La Governance e l’implementazione del Sistema dei Servizi, delle Politiche e dell’Occupazione sono demandate dalla L.R. 20 (art. 13) alla predisposizione ed attuazione del “Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l’occupazione”, che costituisce il principale documento di programmazione e sviluppo e rappresenta la sintesi tra il Piano regionale per l’Occupazione, che individua gli interventi, le risorse, i criteri di concessione e le categorie di destinatari ed il Piano regionale per i Servizi e le politiche del lavoro, che identifica le strutture di servizio, gli indirizzi operativi, i criteri di funzionamento e di misurazione di efficacia e qualità delle prestazioni, gli standard da adottare, le attività di studio e monitoraggio, gli strumenti di promozione dell’occupazione, gli indirizzi di gestione dei programmi, le forme di raccordo ed integrazione tra le funzioni di intermediazione di manodopera e le politiche del lavoro.
Il Piano per l’occupazione ed il lavoro è coordinato dall’Assessorato Regionale del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale; la progettazione ed attuazione di alcuni interventi è demandata ad altri assessorati regionali, anche attraverso l’attivazione di sinergie tra le diverse aree di competenza; in relazione a diversi interventi è previsto, sia nella fase di progettazione che in quella di attuazione, il contributo delle Province, quali attori fondamentali del sistema dei servizi pubblici per il lavoro.
Il Piano regionale si configura come il risultato della programmazione integrata di interventi a sostegno dell’occupabilità e del lavoro per il prossimo triennio (2011/2014) ed esprime la strategia complessiva della Regione per combattere la disoccupazione e favorire il rilancio dell’economia regionale.
La Giunta Regionale, con la Deliberazione del 7 dicembre 2011, n. 49/7, ha approvato il Piano regionale, che prevede 52 interventi di cui 11 già ricompresi nell’ambito del documento di programmazione regionale denominato “Piano straordinario per l’occupazione e per il lavoro -anno 2011”.
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Tra le misure prioritarie previste dal Piano compaiono la valorizzazione delle reti istituzionali dei servizi per il lavoro; gli interventi per l’adeguamento degli standard dei servizi erogati dai CSL e CeSIL; l’attuazione del processo di regolamentazione dell’istituto dell’Accreditamento attraverso l’approvazione di un regolamento regionale su accreditamento, l’iscrizione nell’elenco regionale, gestione dinamica dell’elenco; l’integrazione del Sistema Informativo Lavoro con l’Istruzione, la Formazione e gli Enti di Previdenza.
La struttura del documento è articolata in due sezioni, una dedicata al “Piano regionale per i servizi e le politiche del lavoro”, che definisce il sistema dei servizi per il lavoro, inquadrando lo stato attuale e le prospettive di riforma e l’altra al “Piano regionale per l’occupazione”, che prevede una serie di interventi classificati nelle seguenti aree tematiche: il lavoro nel territorio; lo sviluppo e l’innovazione; i giovani; l’inclusione sociale; la conciliazione tra i tempi di vita ed i tempi di lavoro.
Il documento programmatico denominato Piano straordinario per l’occupazione e per il lavoro, approvato dalla Giunta Regionale con la deliberazione del 1° giugno 2011, n.27/17 ed integrato con successiva deliberazione del 13 ottobre 2011, n. 41/28, si inserisce nel quadro di azioni finalizzate al rilancio dell’economia isolana e si aggiunge agli interventi ordinari ed addizionali finanziati, in larga misura, a valere sul FSE per il periodo 2010/2014. Attraverso gli interventi programmati nel documento, la Regione ha manifestato l’intento di incidere sulla crescita dei livelli di occupazione, sulla competitività e sull’innovazione delle imprese sarde, sulle politiche di impiego e reimpiego dei lavoratori percettori di ammortizzatori sociali; di innalzare la qualità della formazione (professionale e alta formazione); di favorire l’inclusione sociale dei soggetti svantaggiati e delle fasce deboli della popolazione.
Gli 11 interventi previsti dal Piano straordinario sono, quindi, rivolti in particolare ai giovani, alle donne, ai soggetti a rischio di espulsione dal mercato del lavoro, alle autonomie locali e, segnatamente, ai piccoli comuni in fase di spopolamento.
Risultano trasversali agli interventi programmati dal Piano straordinario e dal Piano regionale un programma di comunicazione, che ne accompagni l’attuazione e favorisca la diffusione delle informazioni e dei risultati dei relativi interventi ed un sistema di monitoraggio e valutazione volto a verificarne l’efficacia. L’intervento relativo all’introduzione di un sistema di monitoraggio e valutazione del Piano straordinario e del Piano regionale si articola in tre fasi, inerenti al monitoraggio degli interventi, per verificarne l’efficacia; degli obiettivi, attraverso l’individuazione di specifici indicatori, del processo, relativamente agli impatti ed ai cambiamenti prodotti nel territorio in seguito all’attuazione dei Piani.
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Il mercato del lavoro in Sardegna
L’analisi del Mercato del Lavoro in Sardegna non può prescindere dagli effetti determinati dalla recessione economica: l’industria sarda vive una tra le crisi più gravi degli ultimi decenni, che ha determinato la chiusura di molte aziende ed ha posto le altre in una condizione di crescente sofferenza.
MACROATTIVITA' ASSUNZIONI PER MACROATTIVITA' DELL'IMPRESA –
DATO AGGREGATO PER PROVINCIA
ATECO 2007 CA CI VS NU OG OT OR SS TOT.
Agricoltura, silvicoltura e pesca 2.769 694 1.219 2.759 1.262 822 2.276 1.880 13.681
Altre attività di servizi 2.784 620 284 286 129 955 650 960 6.668
Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione
sociale obbligatoria 3.388 997 582 1.068 345 653 1.961 2.648 11.642
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e
divertimento 3.196 335 155 389 161 1.348 531 1.658 7.773
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 14.067 2.215 939 3.269 2.141 15.715 2.649 7.356 48.351
Attività di famiglie e convivenze come datori di
lavoro per personale domestico; produzione di
beni e servizi indifferenziati per uso proprio da
parte di famiglie e convivenze
7.502 1.716 1.290 2.766 1.040 1.600 2.777 3.816 22.507
Attività finanziarie e assicurative 494 25 6 49 5 57 40 388 1.064
Attività manifatturiere 3.719 1.184 1.015 1.466 483 1.905 862 2.399 13.033
Attività professionali, scientifiche e tecniche 2.806 409 149 246 162 322 257 692 5.043
Attivita' immobiliari 327 21 15 8 14 413 22 111 931
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 6.587 972 901 1.347 532 4.062 1.373 3.667 19.441
Costruzioni 6.812 1.437 1.239 1.453 603 3.369 1.281 4.434 20.628
Estrazione di minerali da cave e miniere 166 79 2 98 24 65 25 39 498
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di
Gestione dei rifiuti e risanamento 604 180 112 152 42 192 280 331 1.893
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Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria
condizionata 117 309 10 31 0 4 9 21 501
Istruzione 8.632 1.757 1.347 2.213 978 2.277 2.330 4.970 24.504
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto
alle imprese 12.162 1.100 763 1.044 398 3.502 1.162 5.455 25.586
Sanita' e assistenza sociale 2.988 736 560 766 383 1.356 1.212 2.424 10.425
Servizi di informazione e comunicazione 2.221 329 72 431 31 453 280 585 4.402
Trasporto e magazzinaggio 2.343 280 309 344 162 1.435 472 921 6.266
TOTALE 83.684 15.395 10.969 20.185 8.895 40.505 20.449 44.755 244.837
Fonte dati: SIL Sardegna
MACROATTIVITA'
CESSAZIONI PER MACROATTIVITA' DELL'IMPRESA –
DATO AGGREGATO PER PROVINCIA
CA CI VS NU OG OT OR SS TOT.
Vecchia dicitura 63 8 6 12 5 28 19 26 167
Agricoltura, caccia e silvicoltura (atecofin
2004) 0 0 2 0 0 0 0 1 3
Alberghi e ristoranti (atecofin 2004) 0 0 2 1 0 1 1 0 5
Altri servizi pubblici, sociali e personali
(atecofin 2004) 10 0 1 0 1 0 0 1 13
Amministrazione pubblica (atecofin 2004) 2 1 0 1 0 2 0 0 6
Attività finanziarie (atecofin 2004) 3 0 0 0 0 1 0 3 7
Attività immobiliari, noleggio, informatica,
ricerca, servizi alle imprese (atecofin
2004)
8 1 0 2 1 3 0 6 21
Attività manifatturiere (atecofin 2004) 29 4 6 8 3 4 4 16 74
Attività svolte da famiglie e convivenze
(atecofin 2004) 18 0 1 3 0 5 12 15 54
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli, motocicli e di
beni personali e per la casa (atecofin
2004)
39 8 6 13 3 17 8 29 123
Costruzioni (atecofin 2004) 14 8 2 9 4 20 8 18 83
Estrazione di minerali (atecofin 2004) 0 0 0 1 0 0 0 0 1
30
Pesca, piscicoltura e servizi connessi
(atecofin 2004) 0 0 0 0 0 0 1 1 2
Sanità e assistenza sociale (atecofin 2004) 2 0 0 0 0 0 0 0 2
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
(atecofin 2004) 1 0 0 0 0 1 0 0 2
Agricoltura, silvicoltura e pesca (ateco
2007) 1.830 536 757 1.573 840 664 1.525 1.340 9.065
Altre attività di servizi (ateco 2007) 2.324 548 271 224 111 906 606 884 5.874
Amministrazione pubblica e difesa;
assicurazione sociale obbligatoria (ateco
2007)
3.271 743 514 1.044 310 591 1.729 2.588 10.790
Attività artistiche, sportive, di
intrattenimento e divertimento (ateco
2007)
3.084 331 144 382 157 1.298 529 1.528 7.453
Attività dei servizi di alloggio e di
ristorazione (ateco 2007) 13.464 2.090 854 3.188 2.076 15.578 2.531 7.106 46.887
Attività di famiglie e convivenze come
datori di lavoro per personale domestico;
produzione di beni e servizi indifferenziati
per uso proprio da parte di famiglie e
convivenze (ateco 2007)
4.538 947 738 1.783 638 1.187 1.541 2.363 13.735
Attività finanziarie e assicurative (ateco
2007) 466 33 18 54 7 58 44 379 1.059
Attività manifatturiere (ateco 2007) 3.971 1.106 1.074 1.483 540 2.009 895 2.605 13.683
Attività professionali, scientifiche e
tecniche (ateco 2007) 2.400 386 127 223 128 284 193 547 4.288
Attivita' immobiliari (ateco 2007) 330 29 12 10 13 413 14 103 924
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli
(ateco 2007)
6.520 956 795 1.337 538 4.017 1.262 3.636 19.061
Costruzioni (ateco 2007) 7.372 1.531 1.339 1.566 604 3.628 1.631 4.821 22.492
Estrazione di minerali da cave e miniere
(ateco 2007) 166 58 1 90 25 102 27 47 516
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività
di gestione dei rifiuti e risanamento
(ateco 2007)
460 128 97 147 49 176 243 338 1.638
31
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore
e aria condizionata (ateco 2007) 113 297 7 42 1 5 20 29 514
Istruzione (ateco 2007) 7.502 1.494 1.151 2.002 917 2.113 2.141 4.209 21.529
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di
supporto alle imprese (ateco 2007) 11.795 982 642 1.018 392 3.354 988 5.367 24.538
Sanita' e assistenza sociale (ateco 2007) 2.560 519 467 744 318 1.292 978 1.974 8.852
Servizi di informazione e comunicazione
(ateco 2007) 1.900 321 73 435 31 399 234 358 3.751
Trasporto e magazzinaggio (ateco 2007) 2.396 299 322 393 89 1.332 497 964 6.292
TOTALE 76.651 13.364 9.429 17.788 7.801 39.488 17.681 41.302 223.504
ASSUNZIONI PER MACROATTIVITA' DELL'IMPRESA - DATO REGIONALE
AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA
7%
AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA50%
AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA10%
AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA
8%
AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA
3%
AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA
5%
AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA10%
AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA
3%
AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA
4%
Elaborazione su dati: SIL Sardegna
32
MACROATTIVITA'
SALDO ASSUNZIONI/CESSAZIONI PER MACROATTIVITA' DELL'IMPRESA DATO
AGGREGATO PER PROVINCIA
CA CI VS NU OG OT OR SS TOT
Vecchia dicitura -63 -8 -6 -12 -5 -28 -19 -26 -167
Agricoltura, caccia e silvicoltura (atecofin 2004) 0 0 -2 0 0 0 0 -1 -3
Alberghi e ristoranti (atecofin 2004) 0 0 -2 -1 0 -1 -1 0 -5
Altri servizi pubblici, sociali e personali (atecofin
2004) -10 0 -1 0 -1 0 0 -1 -13
Amministrazione pubblica (atecofin 2004) -2 -1 0 -1 0 -2 0 0 -6
Attività finanziarie (atecofin 2004) -3 0 0 0 0 -1 0 -3 -7
Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca,
servizi alle imprese (atecofin 2004) -8 -1 0 -2 -1 -3 0 -6 -21
Attività manifatturiere (atecofin 2004) -29 -4 -6 -8 -3 -4 -4 -16 -74
Attività svolte da famiglie e convivenze (atecofin
2004) -18 0 -1 -3 0 -5 -12 -15 -54
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione
di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la
casa (atecofin 2004)
-39 -8 -6 -13 -3 -17 -8 -29 -123
Costruzioni (atecofin 2004) -14 -8 -2 -9 -4 -20 -8 -18 -83
Estrazione di minerali (atecofin 2004) 0 0 0 -1 0 0 0 0 -1
Pesca, piscicoltura e servizi connessi (atecofin
2004) 0 0 0 0 0 0 -1 -1 -2
Sanità e assistenza sociale (atecofin 2004) -2 0 0 0 0 0 0 0 -2
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
(atecofin 2004) -1 0 0 0 0 -1 0 0 -2
Agricoltura, silvicoltura e pesca (ateco 2007) 939 158 462 1.186 422 158 751 540 4.616
Altre attività di servizi (ateco 2007) 460 72 13 62 18 49 44 76 794
Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione
sociale obbligatoria (ateco 2007) 117 254 68 24 35 62 232 60 852
Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e
divertimento (ateco 2007) 112 4 11 7 4 50 2 130 320
33
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
(ateco 2007) 603 125 85 81 65 137 118 250 1.464
Attività di famiglie e convivenze come datori di
lavoro per personale domestico; produzione di
beni e servizi indifferenziati per uso proprio da
parte di famiglie e convivenze (ateco 2007)
2.964 769 552 983 402 413 1.236 1.453 8.772
Attività finanziarie e assicurative (ateco 2007) 28 -8 -12 -5 -2 -1 -4 9 5
Attività manifatturiere (ateco 2007) -252 78 -59 -17 -57 -104 -33 -206 -650
Attività professionali, scientifiche e tecniche (ateco
2007) 406 23 22 23 34 38 64 145 755
Attività' immobiliari (ateco 2007) -3 -8 3 -2 1 0 8 8 7
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione
di autoveicoli e motocicli (ateco 2007) 67 16 106 10 -6 45 111 31 380
Costruzioni (ateco 2007) -560 -94 -100 -113 -1 -259 -350 -387 -1.864
Estrazione di minerali da cave e miniere (ateco
2007) 0 21 1 8 -1 -37 -2 -8 -18
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di
gestione dei rifiuti e risanamento (ateco 2007) 144 52 15 5 -7 16 37 -7 255
Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria
condizionata (ateco 2007) 4 12 3 -11 -1 -1 -11 -8 -13
Istruzione (ateco 2007) 1.130 263 196 211 61 164 189 761 2.975
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto
alle imprese (ateco 2007) 367 118 121 26 6 148 174 88 1.048
Sanita' e assistenza sociale (ateco 2007) 428 217 93 22 65 64 234 450 1.573
Servizi di informazione e comunicazione (ateco
2007) 321 8 -1 -4 0 54 46 227 651
Trasporto e magazzinaggio (ateco 2007) -53 -19 -13 -49 73 103 -25 -43 -26
Totale 7.033 2.031 1.540 2.397 1.094 1.017 2.768 3.453 21.333
Gli ammortizzatori sociali - ordinari, straordinari ed in deroga - interessano oltre 100 mila
lavoratori, impiegati per il 70% nell’industria e per il restante 30% nei settori edilizia (12%),
commercio (10%), artigianato (6%) e servizi (2%). L’incremento complessivo è stato del 254%1.
1 Aspes, 2011, 7^ Rapporto sull’Economia della Provincia di Nuoro.
34
Le azioni di contrasto al lavoro irregolare hanno determinato nel 2009 la “scoperta” di 730 aziende “in nero” e autonomi non iscritti e di ”1.523” “occupati in nero”. In ragione del loro adattamento a qualsiasi mansione, sottopagata e di bassa specializzazione, si registra una minore difficoltà di collocazione dei lavoratori stranieri. Di conseguenza, il lavoro assume sempre più forme di precariato, consentendo, anche in Sardegna maggiori margini di “aggiustamento”.
Il lavoro a termine registra movimenti positivi e, secondo quanto emerso dall’ultimo Rapporto 2011 sul Mercato del Lavoro in Sardegna, l’ultimo triennio contabilizza un milione di contratti di lavoro. Il lavoro fisso, perde, invece, 9 mila contratti ed il saldo negativo riguarda oltre 22 mila uomini. Tredicimila donne, contrariamente, nello stesso periodo hanno trovato un lavoro stabile. In realtà, la crisi è stata ammortizzata con il volume del lavoro.
Con l’avvio del sistema informatico per le Comunicazioni Obbligatorie l’analisi degli avviamenti al lavoro e delle relative cessazioni assume una forte rilevanza, facendo emergere oscillazioni solo apparentemente positive dei livelli di occupazione, nascondendo, in realtà, la circostanza che sempre in più settori il lavoratore è interessato da diversi contratti di avviamento e dalle relative cessazioni.
Nella tabelle che seguono sono riportati i dati dei cittadini avviati e cessati in Sardegna con data inizio ricompresa nel 2011. Il dato è stato accorpato per provincia e tipologia di contratto. Se un cittadino, durante l'anno, è coinvolto in rapporti di lavoro regolati da fattispecie contrattuali diverse, viene contato più volte.
N. CITTADINI AVVIATI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE
DATI AGGREGATI PER PROVINCIA
TIPOLOGIA CONTRATTUALE CA CI VS NU OG OT OR SS TOT
lavoro a tempo indeterminato 13.957 2.367 1.636 3.338 1.244 5.343 2.730 7.836 38.451
lavoro a tempo determinato 31.897 6.495 5.011 10.412 4.850 27.422 8.405 17.753 112.245
lavoro a tempo determinato per sostituzione 2.769 625 490 739 336 694 931 1.690 8.274
contratto di inserimento lavorativo 613 58 78 76 26 296 146 331 1.624
lavoro ripartito a tempo indeterminato 3 0 0 0 0 1 0 2 6
lavoro a progetto / collaborazione coordinata e
continuativa 9.003 1.569 764 733 317 1.441 1.474 4.123 19.424
lavoro occasionale 1.070 69 99 243 60 369 268 370 2.548
lavoro o attivita' socialmente utile (lsu - asu) 308 88 72 152 53 4 613 216 1.506
associazione in partecipazione a tempo
indeterminato 114 6 6 42 33 39 58 88 386
apprendistato ex art.16 l. 196/97 55 11 19 28 5 72 23 76 289
35
apprendistato per l'espletamento del diritto
dovere di istruzione formazione 64 8 7 32 5 14 4 27 161
apprendistato professionalizzante 673 75 101 165 50 458 150 335 2.007
apprendistato per l'acquisizione di diploma o per
percorsi di alta formazione 1 0 0 1 0 1 0 0 3
tirocinio 3.037 582 407 444 225 380 827 1.659 7.561
lavoro domestico a tempo indeterminato 5.344 917 776 1.717 626 870 1.833 2.787 14.870
lavoro domestico a tempo determinato 2.059 785 489 1.015 400 555 895 1.006 7.204
lavoro intermittente a tempo indeterminato 512 71 88 14 14 91 141 537 1.468
lavoro intermittente a tempo determinato 2.922 663 280 151 256 1.015 995 1.771 8.053
lavoro marittimo a tempo indeterminato 0 0 0 0 0 1 0 2 3
lavoro marittimo a tempo determinato 8 0 0 1 0 2 1 2 14
lavoro nello spettacolo a tempo indeterminato 28 2 1 1 2 1 4 9 48
lavoro nello spettacolo a tempo determinato 958 44 15 374 48 92 199 345 2.075
lavoro dipendente nella p.a. a tempo
indeterminato 685 185 197 34 72 103 93 241 1.610
lavoro dipendente nella p.a. a tempo determinato 2.442 731 403 220 235 563 481 936 6.011
lavoro interinale (o a scopo di somministrazione) a
tempo indeterminato 12 0 0 0 0 0 0 6 18
lavoro interinale (o a scopo di somministrazione) a
tempo determinato 4.460 2 0 128 0 363 3 2.033 6.989
contratto di formazione lavoro (solo pubblica
amministrazione) 1 0 1 0 4 0 0 1 7
lavoro a domicilio a tempo indeterminato 3 0 0 0 0 1 0 0 4
lavoro a domicilio a tempo determinato 3 2 0 1 0 6 0 4 16
associazione in partecipazione a tempo
determinato 151 16 9 39 25 150 54 129 573
lavoro ripartito a tempo determinato 4 3 0 1 1 1 2 5 17
contratto di agenzia a tempo indeterminato 20 0 0 4 0 2 0 3 29
contratto di agenzia a tempo determinato 7 1 0 0 0 3 1 1 13
lavoro autonomo nello spettacolo 501 20 20 80 8 152 118 431 1.330
TOTALE 83.684 15.395 10.969 20.185 8.895 40.505 20.449 44.755 244.837
36
Fonte dati: SIL Sardegna
N. CITTADINI CESSATI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE - DATI AGGREGATI PER PROVINCIA
TIPOLOGIA CONTRATTUALE CA CI VS NU OG OT OR SS TOT.
vecchia dicitura 167 41 39 70 10 40 51 131 549
lavoro a tempo indeterminato 15.109 2.418 1.798 3.667 1.248 5.847 3.191 8.742 42.020
lavoro a tempo determinato 29.071 5.887 4.299 8.877 4.308 26.593 7.238 16.340 102.613
lavoro a tempo determinato per sostituzione 2.722 598 475 744 336 683 922 1.603 8.083
contratto di inserimento lavorativo 639 65 85 62 26 368 136 219 1.600
lavoro ripartito a tempo indeterminato 3 0 0 1 0 1 0 1 6
lavoro a progetto / collaborazione coordinata e
continuativa 7.612 1.296 598 617 279 1.235 1.167 3.208 16.012
lavoro occasionale 994 67 78 233 56 331 288 383 2.430
lavoro o attivita' socialmente utile (lsu - asu) 248 14 69 90 68 1 468 127 1.085
associazione in partecipazione a tempo
indeterminato 81 5 9 30 15 30 34 104 308
apprendistato ex art.16 l. 196/97 156 23 36 50 14 157 62 146 644
apprendistato per l'espletamento del diritto
dovere di istruzione formazione 56 6 9 38 2 24 3 30 168
apprendistato professionalizzante 622 78 89 175 60 429 117 317 1.887
apprendistato per l'acquisizione di diploma o per
percorsi di alta formazione 7 0 0 1 1 5 0 2 16
tirocinio 2.491 483 344 339 161 363 685 1.485 6.351
lavoro domestico a tempo indeterminato 3.554 654 537 1.297 460 664 1.185 1.901 10.252
lavoro domestico a tempo determinato 893 277 176 461 166 358 327 431 3.089
lavoro intermittente a tempo indeterminato 373 41 54 9 4 37 117 418 1.053
lavoro intermittente a tempo determinato 2.404 577 255 114 241 967 846 1.481 6.885
lavoro marittimo a tempo indeterminato 0 0 0 0 0 2 1 3 6
lavoro marittimo a tempo determinato 7 0 0 1 0 2 2 2 14
lavoro nello spettacolo a tempo indeterminato 26 1 0 4 0 1 5 11 48
lavoro nello spettacolo a tempo determinato 932 43 14 374 46 93 203 351 2.056
lavoro dipendente nella p.a. a tempo 578 114 50 27 38 45 61 123 1.036
37
indeterminato
lavoro dipendente nella p.a. a tempo
determinato 2.370 641 390 239 232 567 410 856 5.705
lavoro interinale (o a scopo di somministrazione)
a tempo indeterminato 21 0 0 0 0 0 0 1 22
lavoro interinale (o a scopo di somministrazione)
a tempo determinato 4.884 1 0 160 0 371 2 2.346 7.764
contratto di formazione lavoro (solo pubblica
amministrazione) 0 0 1 0 0 0 0 1 2
lavoro a domicilio a tempo indeterminato 4 2 0 1 0 0 1 2 10
lavoro a domicilio a tempo determinato 6 1 0 0 0 4 0 3 14
associazione in partecipazione a tempo
determinato 102 8 4 24 21 116 41 87 403
lavoro ripartito a tempo determinato 5 2 0 0 1 1 2 4 15
contratto di agenzia a tempo indeterminato 5 0 0 3 0 2 1 7 18
contratto di agenzia a tempo determinato 5 1 0 0 0 3 0 17 26
lavoro autonomo nello spettacolo 504 20 20 80 8 148 115 419 1.314
TOTALE 76.651 13.364 9.429 17.788 7.801 39.488 17.681 41.302 223.504
SALDO ASSUNZIONI/CESSAZIONI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE - DATI AGGREGATI PER PROVINCIA
TIPOLOGIA CONTRATTUALE CA CI VS NU OG OT OR SS TOT.
vecchia dicitura -167 -41 -39 -70 -10 -40 -51 -131 -549
lavoro a tempo indeterminato -1.152 -51 -162 -329 -4 -504 -461 -906 -3.569
lavoro a tempo determinato 2.826 608 712 1.535 542 829 1.167 1.413 9.632
lavoro a tempo determinato per sostituzione 47 27 15 -5 0 11 9 87 191
contratto di inserimento lavorativo -26 -7 -7 14 0 -72 10 112 24
lavoro ripartito a tempo indeterminato 0 0 0 -1 0 0 0 1 0
lavoro a progetto / collab. coordinata e continuativa 1.391 273 166 116 38 206 307 915 3.412
lavoro occasionale 76 2 21 10 4 38 -20 -13 118
lavoro o attivita' socialmente utile (lsu - asu) 60 74 3 62 -15 3 145 89 421
associazione in partecipazione a tempo indeterminato 33 1 -3 12 18 9 24 -16 78
38
apprendistato ex art.16 l. 196/97 -101 -12 -17 -22 -9 -85 -39 -70 -355
apprendistato per l'espletamento del diritto dovere di
istruzione formazione 8 2 -2 -6 3 -10 1 -3 -7
apprendistato professionalizzante 51 -3 12 -10 -10 29 33 18 120
apprendistato per l'acquisizione di diploma o per percorsi
di alta formazione -6 0 0 0 -1 -4 0 -2 -13
tirocinio 546 99 63 105 64 17 142 174 1.210
lavoro domestico a tempo indeterminato 1.790 263 239 420 166 206 648 886 4.618
lavoro domestico a tempo determinato 1.166 508 313 554 234 197 568 575 4.115
lavoro intermittente a tempo indeterminato 139 30 34 5 10 54 24 119 415
lavoro intermittente a tempo determinato 518 86 25 37 15 48 149 290 1.168
lavoro marittimo a tempo indeterminato 0 0 0 0 0 -1 -1 -1 -3
lavoro marittimo a tempo determinato 1 0 0 0 0 0 -1 0 0
lavoro nello spettacolo a tempo indeterminato 2 1 1 -3 2 0 -1 -2 0
lavoro nello spettacolo a tempo determinato 26 1 1 0 2 -1 -4 -6 19
lavoro dipendente nella p.a. a tempo indeterminato 107 71 147 7 34 58 32 118 574
lavoro dipendente nella p.a. a tempo determinato 72 90 13 -19 3 -4 71 80 306
lavoro interinale (o a scopo di somministrazione) a tempo
indeterminato -9 0 0 0 0 0 0 5 -4
lavoro interinale (o a scopo di somministrazione) a tempo
determinato -424 1 0 -32 0 -8 1 -313 -775
contratto di formazione lavoro (solo pubblica
amministrazione) 1 0 0 0 4 0 0 0 5
lavoro a domicilio a tempo indeterminato -1 -2 0 -1 0 1 -1 -2 -6
lavoro a domicilio a tempo determinato -3 1 0 1 0 2 0 1 2
associazione in partecipazione a tempo determinato 49 8 5 15 4 34 13 42 170
lavoro ripartito a tempo determinato -1 1 0 1 0 0 0 1 2
contratto di agenzia a tempo indeterminato 15 0 0 1 0 0 -1 -4 11
contratto di agenzia a tempo determinato 2 0 0 0 0 0 1 -16 -13
lavoro autonomo nello spettacolo -3 0 0 0 0 4 3 12 16
TOTALE 7.033 2.03 1.540 2.397 1.094 1.017 2.768 3.453 21.333
39
1
Fonte dati: SIL Sardegna
ASSUNZIONI CONTRATTI TEMPO DETERMINATO/INDETERMINATO – DATI AGGREGATI PER PROVINCIA
CSL CA CI VS NU OG OT OR SS TOT.
N. CITTADINI
T.D. 63.006 11.847 8.265 15.035 6.904 34.053 15.590 33.244 187.944
T.I. 20.678 3.548 2.704 5.150 1.991 6.452 4.859 11.511 56.893
Totale 83.684 15.395 10.969 20.185 8.895 40.505 20.449 44.755 244.837
Fonte dati: SIL Sardegna
CESSAZIONI CONTRATTI TEMPO DETERMINATO/INDETERMINATO – DATI AGGREGATI PER PROVINCIA
CSL CA CI VS NU OG OT OR SS TOT.
N. CITTADINI
T.D. 56.873 10.127 6.980 12.749 6.036 32.852 13.085 29.977 168.679
T.I. 19.778 3.237 3.237 5.039 1.765 6.636 4.596 11.325 54.825
Totale 76.651 13.364 10.217 17.788 7.801 39.488 17.681 41.302 223.504
Fonte dati: SIL Sardegna
SALDO ASSUNZIONI/CESSAZIONI CONTRATTI TEMPO DETERMINATO/INDETERMINATO – DATI AGGREGATI PER PROVINCIA
CSL CA CI VS NU OG OT OR SS TOT.
N. CITTADINI
T.D. 6.133 1.720 1.285 2.286 868 1.201 2.505 3.267 19.265
T.I. 900 311 255 111 226 -184 263 186 2.068
Totale 7.033 2.031 1.540 2.397 1.094 1.017 2.768 3.453 21.333
Fonte dati: SIL Sardegna
Anche in questo caso se il cittadino durante l'anno è coinvolto in rapporti di lavoro sia a Tempo Determinato sia a Tempo Indeterminato, viene conteggiato due volte. Questa fattispecie determina che, pur in presenza di saldi totali positivi, alcune singole realtà territoriali manifestino comunque sofferenze negative in termini perdita di unità impegnate con contratti a tempo indeterminato.
TEMPO MEDIO CAMPIDANO
NUORO OLBIA
TEMPIO SASSARI TOTALE
40
INDETERMINATO SANLURI MACOMER NUORO OLBIA
TEMPIO PAUSANIA
CASTELSARDO SASSARI -480
-10 -24 -15 -169 -15 -157 -90
Nel Rapporto 2011 sul Mercato del Lavoro in Sardegna2 si evidenzia che negli ultimi due anni il tasso di disoccupazione è passato dal 12.2 % al 14.1%, gravando sugli adulti ma soprattutto sui giovani, che incontrano le maggiori difficoltà nell’accesso al lavoro. Su 100 giovani tra i 15 e 24 anni disponibili a lavorare quasi 39 sono senza occupazione; numero che scende a 12 per quanto riguarda gli adulti (25 anni e oltre). Le specificità provinciali determinano importanti differenziazioni ed i valori dei tassi di disoccupazione giovani/adulti si discostano sensibilmente da quelli mediamente rilevabili sull’intera regione. Le due Province maggiormente sofferenti risultano essere quelle di Carbonia-Iglesias e di Sassari che, comunque, fanno registrare tendenze opposte: nella Provincia del Sulcis Iglesiente è evidente un fenomeno di aggravamento della disoccupazione mentre nella Provincia dell’estremo nord della Sardegna si registra una leggera attenuazione del fenomeno. Quest’ultimo dato se, da un lato, potrebbe essere riferito ad un lieve incremento dell’occupazione, dall’altro, potrebbe anche essere il segnale di uno stato di “scoraggiamento”, con la conseguente interruzione di ricerca di lavoro soprattutto nei periodi di maggiore crisi economica.
2 Pruna, M.L., 2011, Mercato del Lavoro in Sardegna. Rapporto 2011, CUEC Editrice, Cagliari, cap. 4
41
Tassi di disoccupazione per età 2008-2011 (maschi e femmine - %)
Provincia di Carbonia Iglesias Provincia di Sassari
43,1
7,7
54,7
16,8
0
10
20
30
40
50
60
15-24 anni 25 anni e oltre
20082010
51,5
13
50
12,7
0
10
20
30
40
50
60
15-24 anni 25 anni e oltre
20082010
Fonte: elaborazioni CSRI su dati Istat
Le Province del Medio Campidano e di Oristano non sembrano interessate da significativi cambiamenti e mantengono una sostanziale, quanto elevata, stabilità dei tassi di disoccupazione che si attestano intorno al 38% nella Provincia del Medio Campidano e poco al di sotto del 37 nella Provincia oristanese.
Tassi di disoccupazione per età 2008-2011 (maschi e femmine - %)
Provincia del Medio Campidano Provincia di Oristano
38,1
9
37,9
8,9
0
5
1015
20
25
3035
40
45
15-24 anni 25 anni e oltre
20082010
36,4
8,9
36,9
13,7
0
5
10
15
20
25
30
35
40
15-24 anni 25 anni e oltre
20082010
Fonte: elaborazioni CSRI su dati Istat
La Provincia di Nuoro registra situazioni complessivamente meno sfavorevoli dal punto di vista dell’intensità della disoccupazione. Tale dato riguarda sia la disoccupazione giovanile che
42
quella tra gli adulti. Tale situazione, apparentemente positiva, nasconde purtroppo l’amara realtà di tanti giovani con un basso livello di istruzione che hanno smesso di cercare un’occupazione e “gravitano attorno ai mercati marginali delle attività irregolari e discontinue nei settori tradizionali dell’agricoltura e della pastorizia”.
Altro dato significativo è l’inversione del valore dei tassi di disoccupazione maschili con quelli femminili. La crisi, infatti, ha determinato che la sostituzione da parte delle donne, entrate nel lavoro massicciamente negli ultimi anni anche per contribuire al sostentamento del nucleo familiare, degli uomini espulsi o sospesi dal mercato del lavoro. Tale tendenza ha fatto sì che, per la sola Provincia di Nuoro, il tasso di disoccupazione femminile sia sceso dal 32 % al 21% e che quello maschile, di converso, sia salito in misura pressoché corrispondente dal 22% al 32%.
Nella Provincia dell’Ogliastra il tasso di disoccupazione giovanile, dal 2008 al 2010, risulta essere aumentato del 14.8%, passando dal 31% al 45.8 %, mentre è rimasto più contenuto, il 4.8%, tra gli adulti (dal 10.3 % al 15.1%).Anche in questa Provincia, la disoccupazione giovanile femminile, pur rimanendo su valori assai negativi, ha registrato un sensibile decremento; ciò non è valso per i coetanei di sesso maschile, la cui percentuale di disoccupazione, nel biennio preso in esame nel rapporto, ha fatto registrare un incremento di ben 33 punti percentuali, passando dal 19 % al 52%.
Tassi di disoccupazione per età 2008-2011 (maschi e femmine - %)
Provincia di Nuoro Provincia dell’Ogliastra
26,6
8,9
27,6
13,7
0
5
10
15
20
25
30
15-24 anni 25 anni e oltre
20082010
31,1
10,3
45,8
15,1
05
101520253035404550
15-24 anni 25 anni e oltre
20082010
Fonte: elaborazioni CSRI su dati Istat
43
Anche nella Provincia di Olbia Tempio, notoriamente considerata quella più ricca e dinamica dell’Isola, i dati relativi alla disoccupazione rivelano un sensibile peggioramento. Nel biennio in esame, la disoccupazione giovanile è passata dal 19.7% (valore più basso in Sardegna) al 32.8%. Tra gli adulti l’indicatore è salito dal 7.8 % al 13.1%. Anche in questa Provincia viene confermato il generale ribaltamento della condizione di svantaggio delle donne, che in realtà non distoglie l’attenzione dal dato maggiormente rilevante ossia il forte incremento della disoccupazione maschile (sia giovanile che adulta).
Tassi di disoccupazione per età 2008-2011 (maschi e femmine - %)
Provincia di Olbia Tempio Provincia di Cagliari
19,7
7,8
32,8
13,1
0
5
10
15
20
25
30
35
15-24 anni 25 anni e oltre
20082010
35,1
9,7
31,9
11
0
5
10
15
20
25
30
35
40
15-24 anni 25 anni e oltre
20082010
Fonte: elaborazioni CSRI su dati Istat
La Provincia di Cagliari è l’unica dell’isola nella quale il tasso di disoccupazione giovanile, pur mantenendosi su livelli di attenzione, ha registrato dati “lievemente” positivi (riduzione di 3 punti percentuali) passando dal 35.1 % al 31.9%. Tale riduzione non è riscontrabile tra i disoccupati adulti, la cui percentuale sale di 1.3 punti percentuali. Le osservazioni circa il divario di genere valse per le altre province si riscontrano anche in quella di Cagliari dove la disoccupazione giovanile è diminuita solo per le donne. Per quanto riguarda gli adulti i dati peggiorano per entrambe le categorie dimostrando che la crisi, in questi territori ha gravato soprattutto sulle persone in età adulta.
In linea generale, i dati che hanno caratterizzato l’andamento in tutte le Province non trovano riscontro in quelle del Medio Campidano e di Carbonia-Iglesias. In queste aree, infatti, il trend negativo dei dati riguardanti la disoccupazione giovanile e adulta è riconducibile ad entrambi i generi. Numero di colloqui di tipo "Orientamento", erogati nel 2011, per singolo CSL con la specifica dei Numero colloqui per Orientamento ex D.lgs. 181/00 e D.lgs. 297/02:
44
PROVINCIA NUMERO COLLOQUI NUMERO COLLOQUI PER
ORIENTAMENTO D.LGS. 181/00 - 297/02
CAGLIARI 10.323 1.501
CARBONIA-IGLESIAS 4.783 82
MEDIO CAMPIDANO 2.536 756
NUORO 417 44
OGLIASTRA 1.764 670
OLBIA-TEMPIO 2.254 624
ORISTANO 3.596 2.039
SASSARI 1.869 10
TOTALE 27.542 5.726
Numero di colloqui di tipo "Autoimpiego", erogati nel 2011, per singolo CSL:
PROVINCIA NUMERO COLLOQUI
CAGLIARI 960
CARBONIA-IGLESIAS 420
MEDIO CAMPIDANO 226
NUORO 60
OGLIASTRA 47
OLBIA-TEMPIO 1
ORISTANO 61
SASSARI 14
TOTALE 1.789 Fonte dati: SIL Sardegna
45
Numero di colloqui di tipo "Incontro domanda offerta", erogati nel 2011, per singolo CSL:
PROVINCIA NUMERO COLLOQUI
CAGLIARI 3.388
CARBONIA-IGLESIAS 995
MEDIO CAMPIDANO 2.436
NUORO 10
OGLIASTRA 729
OLBIA-TEMPIO 272
ORISTANO 2.232
SASSARI 433
TOTALE 10.495 Fonte dati: SIL Sardegna
Numero di cittadini decaduti dallo stato occupazionale "Disoccupato" o "Inoccupato" ex D.lgs.
297/02 a seguito della mancata presentazione a colloquio senza giustificato motivo:
PROVINCIA NUMERO CITTADINI
CAGLIARI 532
CARBONIA-IGLESIAS 0
MEDIO CAMPIDANO 0
NUORO 1
OGLIASTRA 138
OLBIA-TEMPIO 0
ORISTANO 305
SASSARI 2
TOTALE 978
46
4. IL SISTEMA REGIONALE DEI SERVIZI PER IL LAVORO
Come meglio evidenziato nella sezione del presente documento che illustra il contesto normativo regionale in cui si inscrive il Sistema dei Servizi per il Lavoro, la legge regionale del 5 dicembre 2005, n. 20 ne disegna le caratteristiche, dettando i principi generali ed enunciando le funzioni attribuite ai diversi soggetti che intervengono nel mercato del lavoro.
Di seguito, si riporta una panoramica descrittiva degli attori e delle caratteristiche del Sistema Regionale di Servizi per il Lavoro.
Attori e Competenze
La legge regionale del 5 dicembre 2005, n. 20 all’art. 4 individua e definisce i soggetti istituzionali e privati del Sistema: “…..I soggetti istituzionali, attori necessari del sistema dei servizi pubblici per il lavoro, sono i Centri dei servizi per il lavoro ……… e l’Agenzia regionale per il lavoro. Gli altri soggetti, pubblici o privati appositamente accreditati, collaborano col sistema istituzionale nell’espletamento dei servizi secondo le modalità previste dalla presente legge.”
La norma stabilisce anche che “al fine di perseguire la massima qualificazione dell’offerta di lavoro e di crescita dell’occupazione, nonché di dare efficienza ed efficacia ai servizi espletati, l’organizzazione del sistema dei servizi per il lavoro si ispira:
a) al principio della sussidiarietà tra la Regione e le Province, i Comuni e gli altri Enti locali, le associazioni ed organizzazioni della società civile, il sistema scolastico, universitario e della formazione professionale;
b) al principio della concertazione con le organizzazioni del sindacato, delle imprese e del terzo settore.”
Altri attori del Sistema sono rappresentati dai CeSIL e, in esito alla conclusione del processo di approvazione della disciplina sull’accreditamento, potranno farne parte ulteriori soggetti pubblici e privati, quali, tra gli altri, i Comuni e le Unioni tra Comuni, le Università, ecc..
47
L’Agenzia Regionale per il Lavoro
L’art. 15 della L.R. 20/2005 declina caratteristiche e compiti dell’Agenzia Regionale per il Lavoro: “È istituita l’Agenzia Regionale per il Lavoro, con sede a Cagliari, quale organismo tecnico della Regione dotato di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e di proprio personale; le funzioni e le attività dell’Agenzia sono esercitate in conformità della programmazione e degli indirizzi regionali”.
L’Agenzia, come soggetto istituzionale, insieme ai Centri dei Servizi per il lavoro (CSL), è un attore necessario del sistema dei servizi pubblici per il lavoro in Sardegna.
Nell’ambito dell’articolazione dei servizi e le politiche per il lavoro, l’Agenzia regionale per il lavoro si configura come un organismo tecnico della Regione dotato di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e di proprio personale. Il Regolamento generale, approvato dal Consiglio regionale, ne definisce l’organizzazione interna ed la gestione contabile.
L’attività è delineata dal Piano annuale delle attività, che si dispiega secondo le indicazioni programmatiche dell’esecutivo regionale.
L’Agenzia svolge, per legge, compiti di assistenza tecnica e di monitoraggio delle politiche del lavoro, quale supporto alla Regione ed alle Province nell’esercizio delle funzioni di loro competenza in materia, per collaborare al raggiungimento dell’integrazione tra i servizi per il lavoro e le politiche attive del lavoro.
Secondo la citata disposizione, “In particolare l’Agenzia:
a) cura, all’interno del sistema informativo regionale, la gestione delle informazioni e delle banche dati dei servizi per il lavoro;
b) cura il monitoraggio sulla mobilità interprovinciale, interregionale, nazionale e comunitaria; c) svolge tutti gli altri compiti finalizzati alla qualificazione e sviluppo del sistema regionale per
il lavoro ad esso affidati dalla Giunta regionale; d) svolge funzioni di osservatorio regionale nel mercato del lavoro, consistenti in attività di
rilevazione statistica, documentazione, ricerca e studio in materia di lavoro; e) nell’esercizio delle proprie funzioni, può operare in collaborazione con le Università e con
qualificati organismi di ricerca pubblici e privati”.
48
Tra i compiti declinati nella norma, risulta fondamentale, per il ruolo affidato all’Agenzia nell’ambito del Sistema regionale, quello relativo allo svolgimento delle funzioni di osservatorio regionale nel mercato del lavoro. A tale riguardo, l’art. 26 della legge precisa che l’Agenzia svolge tali funzioni “ … al fine di disporre di analisi delle tendenze e dei fenomeni relativi al mercato del lavoro, a supporto della programmazione e valutazione delle politiche del lavoro.”
In tale ambito, essa svolge “..attività finalizzate a:
a) arricchire, con dati statistici ricavati dal SIL, le informazioni disponibili sul mercato del lavoro regionale e provinciale; b) monitorare con tempestività l’andamento congiunturale; c) analizzare le modificazioni strutturali; d) valutare l’impatto delle politiche del lavoro, comunitarie, nazionali, regionali e provinciali; e) collaborare con le strutture competenti e con gli enti e organismi pubblici e privati interessati all’affinamento delle metodologie, all’interpretazione e alla diffusione dei risultati ottenuti dalle indagini sui fabbisogni professionali; f) collaborare con l’osservatorio nazionale del mercato del lavoro; g) promuovere ed effettuare indagini su tematiche specifiche”.
Nello svolgimento delle funzioni di Osservatorio, l’Agenzia si coordina con le Amministrazioni provinciali che, al fine di facilitare l’attività dell’Osservatorio stesso, organizzano, al proprio interno delle specifiche banche dati. Inoltre, può svolgere, per conto di soggetti diversi da Regione ed enti locali, ricerche ed elaborazioni statistiche.
Centri dei Servizi per il Lavoro
Nati dalla progettazione del 2002, attraverso la Misura 3.1 “Organizzazione dei servizi per l’impiego” del P.O.R. Sardegna 2000/2006, i CSL sono stati introdotti dalla L.R. 20/2005 che, in attuazione di quanto disposto dal D.Lgs. 469/1997, prevede, all’art. 14, che “Le Province ……… istituiscono proprie strutture denominate Centri dei servizi per il lavoro, al fine di assicurare l’integrazione dei servizi secondo la programmazione regionale.”
In base alle previsioni della citata disposizione, ai CSL è affidato lo svolgimento dei servizi di accoglienza, consulenza e informazione orientativa; gestione di specifiche procedure amministrative; promozione e sostegno delle fasce deboli nel mercato del lavoro; incentivazione dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
49
Attraverso i Centri dei servizi per il lavoro, le Province “garantiscono in particolare:
a) l’anagrafe degli iscritti, con particolare riguardo alla tenuta di specifiche banche dati relative a soggetti in cerca di occupazione, ai lavoratori in mobilità, alle richieste di occupazione provenienti da soggetti istituzionali e privati;
b) l’accertamento delle qualifiche professionali, secondo i criteri e gli standard stabiliti dalla Regione;
c) l’informazione e la consulenza anche attraverso attività di sportello; d) l’attivazione della domanda di lavoro, in particolare attraverso l’espletamento di servizi alle
imprese per l’analisi dei bisogni formativi e occupazionali connessi ai loro piani di sviluppo e per la selezione dei nuovi assunti;
e) l’attivazione dell’offerta di lavoro, in particolare attraverso l’orientamento formativo, la consulenza e le azioni mirate nei confronti dei soggetti deboli del mercato del lavoro, ivi compresi i portatori di handicap;
f) i servizi per l’accesso al lavoro e alla formazione, in particolare attraverso il supporto allo svolgimento di stage aziendali, l’erogazione di incentivi ed aiuti all’occupazione, all’autoimpiego e alla formazione professionale;
g) i servizi per l’avviamento al lavoro e lo sviluppo delle carriere, in particolare attraverso l’assistenza, anche a carattere formativo, alla nuova imprenditorialità e la consulenza per la progettazione di carriere professionali individuali;
h) il raccordo con l’Agenzia Regionale del Lavoro per l’attività di ricerca e studi in materia di lavoro. Gli enti pubblici possono avvalersi, previa convenzione, dei Centri dei Servizi per il Lavoro per le attività di preselezione dei candidati nell’ambito delle procedure concorsuali e selettive per l’accesso al lavoro”.
Successivamente all’emanazione della citata legge regionale e “…..tenendo conto della sperimentazione, partita poco tempo dopo, dei progetti finanziati con la Misura 3.1 del POR 2000-2006, questi sono stati sviluppati determinando uno spostamento del baricentro delle attività dei vecchi uffici statali, dalle attività amministrative all’erogazione di servizi agli utenti. L’erogazione di tali servizi è stata portata avanti per lo più attraverso l’impiego di collaboratori esterni esperti nelle tematiche del mercato del lavoro. Le Province hanno selezionato gli operatori e strutturato i loro servizi.”
50
Centri di Servizi per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati – “CeSIL”
Sul Sistema regionale dei Servizi per il Lavoro insistono, oltre ai 28 CSL, anche 52 CeSIL e l’Agenzia di Sviluppo locale “Due Giare”.
I CeSIL - Centri di Servizi per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati erano inizialmente 55, oggi quelli attivi sono 52. Furono istituiti, a partire dal 2003, con la Misura 3.4 del P.O.R. Sardegna 2000/2006 ed attualmente associano circa 280 comuni sardi. Originariamente avevano come target i soggetti svantaggiati, intendendo per tali le persone che per ragioni legate alla presenza di handicap fisici e mentali, a fenomeni di estrema povertà economica e di emarginazione sociale, vivono in situazione di difficoltà difficilmente superabili senza adeguati supporti istituzionali.
In riferimento ai CeSIL, come rilevato nel Piano regionale per i Servizi, le politiche del lavoro e l’occupazione 2011/2014, “fatto salvo un minimo di uniformità imposto dalla Regione, ciascun comune ha elaborato un proprio progetto adattandolo alle caratteristiche del territorio. Concepiti come strutture agili, con un assetto organizzativo essenziale e in una fase ancora caratterizzata dalla mancanza di definizione dell’assetto generale del sistema dei servizi per l’impiego.”
Occorre evidenziare, al riguardo, che i piccoli Comuni non sempre sono mossi alla cooperazione con altri Comuni da una tendenza naturale, spontanea ma, piuttosto, dall’esigenza di fornire risposte a problemi di crescente difficoltà che singolarmente sarebbero insormontabili. Tali associazioni, tuttavia, non sempre sono in grado di dare risposte adeguate: in molti casi, ai buoni propositi iniziali fa seguito un insieme di difficoltà che finiscono con il paralizzare il progetto di cooperazione originario.
Successivamente, con l’emanazione della L.R. 20/2005, che ha attribuito il ruolo principale di erogatore dei servizi alle Province attraverso i Centri di Servizi per il Lavoro (CSL), “è emersa la necessità di modificare l’organizzazione e le funzioni dei CeSIL, anche tenendo conto della sperimentazione, partita poco tempo dopo, dei progetti finanziati con la Misura 3.1 del POR 2000-2006.”
L’ente pubblico, la legge e le esigenze di organizzazione e specializzazione hanno diviso i temi di assistenza e consulenza creando specialisti pubblici in lavoro, casa, salute, inclusione sociale.
Il cittadino, invece, vive e sente contemporaneamente questi problemi, quasi come fossero un unicum con cui confrontarsi e tra cui destreggiarsi. Poi,magari, deve spostarsi da un soggetto competente ad un altro quasi senza rendersi conto che nella ricerca di risposte si muove tra istituzioni pubbliche diverse e comparti contrattuali pubblici diversi.
51
Oltre ad una evidente riduzione di forza lavoro, onere economico corrente e “problema tecnico-contrattuale”, si dovrebbero fare i conti con uno “scoperto” di capillarità sul servizio lavoro ma, contemporaneamente, con uno spostamento del problema tecnico-contrattuale in capo ai Sindaci ed alle Unioni di Comuni che hanno generato i CeSIL pur assicurando agli stessi una maggiore presenza e capacità di risposta alle domande provenienti dalle loro comunità.
Se i CeSIL ed i loro tecnici venissero ricondotti nell’alveo esclusivo dei servizi per il lavoro, potremmo assicurare una maggiore capillarità dell’ente Provincia sul territorio, ma solo ed esclusivamente in ordine al tema di competenza: il mercato del lavoro.
Stimiamo, in modo un poco empirico per i dati oggi in nostro possesso, che la distribuzione di lavoro tra “servizi per il Lavoro” ed “assistenza sussidiaria” sia un 20/30% contro un 80/70%.
Alla cessazione degli effetti del progetto PON che istituiva e finanziava i CeSIL, il 31 dicembre 2008, si è proseguiti con leggi finanziarie regionali che riconoscevano i Comuni come soggetti che erogano servizi per l’impiego, pur in mancanza di accreditamento, individuando e stanziando appositi fondi.
L’Agenzia di Sviluppo locale “Due Giare”
Un altro soggetto del Sistema è rappresentato dall’Agenzia di sviluppo locale nata da un’iniziativa del Consorzio “Due Giare”, che è stata finanziata a valere sulla Misura 3.10 del P.O.R. Sardegna 2000/2006 “Sviluppo e consolidamento dell’imprenditorialità con priorità ai nuovi bacini di impiego” nell’ambito del P.I.T. OR3 e della sua ottimizzazione. L’ambito geografico del Consorzio Due Giare abbraccia l’area dell’Alta Marmilla, dei Monti Arci e Grighine.
Le attività dell’Agenzia sono incentrate sulla valorizzazione delle peculiarità del territorio e mirano al rafforzamento, al radicamento ed alla qualificazione del sistema imprenditoriale esistente ed alla creazione di nuove ed innovative iniziative imprenditoriali, con particolare riguardo ai nuovi bacini di impiego.
Altri soggetti e l’accreditamento
Il Piano regionale per i Servizi, le politiche del lavoro e l’occupazione 2011/2014 fa riferimento ad una sintetica rilevazione effettuata da Italia Lavoro e riportata nell’apposita sezione del presente documento secondo cui: “……… il potenziale che la Regione Sardegna è in grado di mobilitare in termini di servizi e di competenze tecnico-professionali specialistiche, per soddisfare i bisogni di assistenza e di promozione dell’occupazione e dello sviluppo è rappresentato da oltre 670 soggetti operativi tra pubblico e privato.”
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Le funzioni dei soggetti diversi dagli enti territoriali sono individuate dall’art. 5 della L.R. 20/2005, laddove si prevede che: “La Scuola, le università, gli enti di formazione, gli enti bilaterali, gli organismi privati, quelli del terzo settore, gli organismi istituzionali diversi dalle province e dai comuni, che favoriscono la crescita della persona, del lavoro e dell’imprenditorialità, partecipano al sistema dei servizi per il lavoro e vengono coinvolti, nelle forme stabilite dalla presente legge, negli organismi di indirizzo, di programmazione e di monitoraggio del sistema. tali soggetti possono svolgere, anche in forma associata e di propria iniziativa, attività di rilevazione dei fabbisogni e progettazione di servizi, e possono candidarsi alla gestione degli stessi ………………………, parallelamente ai Centri dei servizi per il lavoro di cui all’articolo 14, espletano le attività del sistema dei servizi previo accreditamento rilasciato dalla Giunta regionale. “
Come evidenziato nel relativo paragrafo del presente documento, allo stato, l’iter per l’approvazione della disciplina dell’accreditamento dei Servizi per il Lavoro è in corso di svolgimento.
Sistema a rete dei servizi: status quo e proiezione
Il Sistema dei Centri dei Servizi per il Lavoro delle otto Province sarde è stato, nell’ultimo decennio, oggetto di numerose indagini da parte di soggetti differenti che, a vario titolo ed a livelli diversi, ne hanno indagato la struttura organizzativa ed i servizi erogati.
Numerosi risultano essere anche i progetti che si sono concentrati sui servizi e sull’analisi degli stessi nel corso dello stesso periodo.
Si parte, per citarne alcuni, con il Rapporto Butera e Partners (dicembre 2002); il Progetto nazionale SPINN - Servizi per l’impiego network nazionale (2005/2006); lo studio dell’Assessorato Regionale del Lavoro “La riforma dei servizi per l’impiego – Indagine conoscitiva presso i CSL” (settembre-dicembre 2006); l’Azione di Sistema “Welfare to Work” per le politiche per il reimpiego (2009/2011); lo studio dell’Assessorato regionale della Programmazione “Il sistema pubblico dei servizi per il lavoro della Regione Sardegna” (febbraio 2011).
Ai fini della condivisione del Masterplan, è stata realizzata l’indagine per la definizione della situazione attuale del sistema per quanto concerne la struttura organizzativa, le risorse umane disponibili a vario titolo, i servizi erogati e la loro qualità ed adeguatezza a standard minimi, la dotazione tecnologico-strumentale e le sedi fisiche.
E’ evidente che le peculiarità geografico-territoriali delle otto Province hanno una ricaduta sulla strutturazione dei servizi, sulla relazione fra sistemi SPL ed i mercati del lavoro locali e sul livello di erogazione dei servizi stessi, che occorre tenere in considerazione se realmente si vuole rendere omogeneo un sistema complesso come quello dei servizi per il lavoro.
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Non si può non tenere conto della circostanza che la dimensione della maggior parte dei 377 comuni sardi è tale da farli rientrare nella categoria dei cosiddetti piccoli comuni e che in queste realtà locali si viva un inarrestabile processo di invecchiamento della popolazione e di calo demografico, con il conseguente impoverimento del tessuto produttivo e l’ abbandono del patrimonio ambientale.
Emerge una modestissima interazione delle relazioni con gli altri soggetti del territorio. Ciò è tangibile nelle attività di diffusione, di scambio e di condivisione delle informazioni, il che lascia intravedere una sorta di impermeabilità dei CSL rispetto agli altri soggetti attivi.
Infine, si riscontra una variegata geografia per ciò che concerne la distribuzione effettiva dei carichi di lavoro e della domanda di servizi e la strutturazione delle piante organiche presso i singoli CSL. A fronte di una domanda di servizi pluripolarizzata (che ruota per il 70% attorno al sistema di Cagliari), si evidenzia un sottodimensionamento degli organici, soprattutto per ciò che riguarda il sistema provinciale di Cagliari. Le Province meno “stressate” sul piano della pressione sociale del territorio sono quelle di dimensioni più ridotte che, in alcuni casi, risultano beneficiare delle quote più elevate di collaboratori.
Da una prima analisi svolta, si può osservare che l’offerta dei servizi dei CSL non sempre ha un profilo elevato: per ciò che concerne l’orientamento, sicuramente il servizio più completo, ad esempio, spesso ci troviamo davanti ad una situazione in cui si svolgono colloqui poco strutturati, incentrati sulla compilazione della scheda professionale o magari sul suo aggiornamento. Molto di rado accade che venga realizzato un bilancio di competenze strutturato e, a tale riguardo, si riscontrano differenze anche di servizio erogato in rapporto al target che si rivolge al servizio orientamento.
Il servizio della creazione d’impresa viene, invece, erogato in maniera incompleta sull’intero territorio regionale: si riscontra una certa limitatezza delle attività legate alla promozione delle misure, soprattutto nei confronti del versante datoriale, segno evidente di debolezza del sistema che non riesce a costruire una proposta di servizio strutturata verso le imprese.
Appare minimo il raccordo tanto con la formazione professionale quanto, appunto, con i datori di lavoro. Ma, se sul primo versante è facile pensare che si sconti una generale mancanza di indirizzo degli utenti verso un’offerta formativa e/o percorsi formativi che rispondano alle reali esigenze del mercato, le cui cause possono rinvenirsi nella mancanza sostanziale dell’offerta stessa, nel secondo caso (quello dei servizi alle imprese), i CSL della Sardegna scontano, per certi versi in misura amplificata, una generale difficoltà del sistema dei SPI nazionali nel progettare e realizzare servizi proattivi rivolti ai datori di lavoro, soprattutto per quanto attiene alla capacità di interloquire col mondo delle imprese e, a cascata, alla capacità di analisi dei fabbisogni professionali e formativi delle aziende ed alla evidenziazione delle vacancies.
Il numero delle strutture operative, suddivise per provincia, è indicato nella tabella 1, ed è composto dall’insieme di strutture (CSL e CeSIL) che caratterizzano il Sistema dei Servizi per il
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Lavoro in Sardegna. Nella tabella 2, invece, è riportato l’elenco completo dei CSL con le relative caratteristiche dimensionali per bacino territoriale, sia in termini di popolazione totale residente nelle circoscrizioni, sia in termini di popolazione in età lavorativa. Dall’analisi di quest’ultima tabella emerge che, rispetto al numero degli abitanti, la maggior parte dei CSL (17 su 28) serve un bacino di utenza inferiore ai 100 mila abitanti e, se si prendono in considerazione le sezioni staccate, si è al di sotto dei 50 mila. Per contro, vi sono 5 circoscrizioni che superano i 100 mila, con in testa Sassari che addirittura supera il bacino dei 200 mila utenti, seguito da Cagliari con oltre 176 mila, Quartu Sant’Elena con 167.393, Assemini con 152.228 ed infine Olbia con 126.872.
La rete dei servizi per il Lavoro, unità operative per provincia e tipologia
PROVINCIA
CSL
SPORTELLI e sezioni
DECENTRATI
CESIL
Sassari 5 4 9
Nuoro 4 5 9
Olbia – Tempio 2 1 2
Ogliastra 1 3 4
Carbonia – Iglesias 2 0 5
Medio Campidano 2 1 5
Cagliari 6 3 11
Oristano 6 1 10
Fonte: SIL Sardegna
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Ambiti territoriali serviti dai CSL: numero comuni, popolazione totale
Fonte: Sil Sardegna; ISTAT
CIRCOSCRIZIONE NUMERO COMUNI
POPOLAZIONE TOTALE
POPOLAZIONE ATTIVA (15/64 ANNI)
Provincia di Sassari
Alghero 8 60.742 41.273
Bonorva 15 17.353 10.914
Castelsardo 13 25.243 16.852
Ozieri 16 32.160 21.017
Sassari 14 201.739 138.701
Provincia di Nuoro
Macomer 10 23.422 15.407
Nuoro 16 81.897 54.987
Siniscola 13 37.804 25.388
Sorgono 13 17.554 11.146
Provincia di Olbia - Tempio
Olbia 17 126.872 67.593
Tempio Pausania 9 30.987 20.669
Provincia di Ogliastra
Lanusei 23 57.965 38.584
Provincia di Carbonia -Iglesias
Carbonia 16 81.448 56.006
Iglesias 7 48.392 33.887
Provincia di M.Campidano
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San Gavino Monreale 7 56.579 38.628
Sanluri 21 45.830 30.316
Provincia di Cagliari
Assemini 19 152.228 108.339
Cagliari 2 176.728 118.028
Muravera 5 16.226 10.787
Quartu Sant’Elena 12 167.393 101.151
Senorbì 20 31.860 21.358
Isili 13 18.745 11.959
Provincia di Oristano
Ales 17 11.151 6.812
Cuglieri 15 23.484 14.987
Ghilarza 18 20.452 13.009
Mogoro 10 9.556 6.190
Oristano 23 76.423 52083
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L’attuale organizzazione dei Servizi pubblici per il lavoro (CSL e CeSIL) evidenzia una mancanza di sinergia e integrazione fra di loro; emergono, infatti, obiettive difficoltà a costruire relazioni dinamiche di collaborazione fra le due strutture. La carenza fondamentale è legata alla totale assenza di una rete di collegamento, attraverso la quale esse possano interagire e scambiarsi reciprocamente le informazioni.
La mancanza di una rete di servizi, capace di rispondere ai bisogni dell’utenza in maniera omogenea ed efficiente ed il mancato coinvolgimento di soggetti privati, hanno fatto sì che i CSL abbiano subito, in misura maggiore, la pressione del territorio, soprattutto in questo periodo di crisi legata all’attuale situazione economica.
Il modello regionale dei Servizi per il Lavoro deve, dal punto di vista gestionale, coinvolgere tutti i soggetti ,sia pubblici che privati, che già svolgono funzioni in materia di Servizi per il Lavoro, comprese le strutture che operano nell’ambito della formazione professionale, attraverso i sistemi di convenzioni ed accreditamento.
I CSL e i CeSIL
La L.R. 20/2005 ha assegnato in via esclusiva alle Province, per il tramite delle strutture CSL, l’erogazione dei servizi per il lavoro, subordinando l’accesso alla rete da parte di altri soggetti pubblici e privati all’accreditamento rilasciato dalla Regione secondo le modalità indicate nella citata legge.
Nell’ottica di un ormai improrogabile piano di riordino e standardizzazione dei servizi per il lavoro erogati nella Regione Sardegna, si impone un processo di razionalizzazione delle strutture, delle relative sfere di competenza ed attività, ai fini di un utilizzo ottimale delle risorse umane in esse attualmente impegnate.
I Servizi Erogati Dai Csl
La presente sezione si prefigge l’obiettivo di descrivere i principali servizi svolti attualmente dai CSL e le possibili linee di sviluppo e valorizzazione del Sistema dei Servizi Pubblici per il Lavoro, chiarendo il ruolo e le funzioni svolte dalle Province in tema di politiche per il lavoro e per la formazione, con specifico riferimento alle attività ed ad ai servizi svolti dalle Province. Si rileva, infatti, che i CSL sono, allo stato, gli unici soggetti a svolgere servizi per il lavoro, in assenza della regolamentazione per la concessione dell’accreditamento per lo svolgimento dei servizi di intermediazione, di ricerca e selezione del personale e di supporto alla ricollocazione del personale previsto dall’articolo 7 del D.Lgs. 276/ 2003.
Il contenuto di questa sezione ed, in particolare, la descrizione delle funzioni dei CSL, è il risultato dell’analisi svolta sulla normativa di riferimento e sulle Carte dei Servizi delle Province sarde (quelle che ad oggi se ne sono dotate).
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Come sottolineato in precedenza, la L.R. 20/2005 ha acquisito e regolamentato le competenze in materia di promozione dell’occupazione, sicurezza e qualità del lavoro, in conformità a quanto previsto dal D.Lgs 180/2001.
La Regione, in attuazione delle disposizioni contenute negli articoli 1 e 3 del citato decreto, esercita funzioni e compiti di indirizzo, coordinamento, programmazione e valutazione all’interno del sistema regionale dei servizi per il lavoro e nelle materie relative alle politiche attive del lavoro e svolge le predette funzioni attraverso l’Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale che si occupa, tra l’altro, di coordinare le Province nella gestione del sistema dei Servizi per il Lavoro.
Nell’ambito delle funzioni ad esse attribuite dalla L.R. 20/2005, le Province hanno il compito di promuovere tutte le azioni finalizzate a favorire l’occupazione e l’inclusione sociale di: donne, disoccupati di lunga durata, soggetti privi di qualifica professionale, lavoratori diversamente abili e di quelli più esposti al disagio sociale, lavoratori immigrati, ex tossicodipendenti ed ex detenuti e dei lavoratori posti in mobilità. Con la riforma del collocamento, i CSL sono divenuti i soggetti che, secondo il principio di sussidiarietà, svolgono azioni di politica attiva del lavoro.
Nel passaggio dai vecchi uffici di collocamento ai nuovi Centri Servizi per il Lavoro, risulta di fondamentale importanza il compito, ad essi attribuito, di sperimentare servizi innovativi per il potenziamento e lo sviluppo del sistema provinciale per il lavoro finalizzati a favorire l’integrazione tra funzioni quali istruzione, formazione professionale, orientamento scolastico e professionale ed il loro collegamento con il mondo del lavoro, anche attraverso un sistema integrato di relazioni con e tra il mondo dell’impresa e le associazioni di categoria.
Obiettivo prioritario del suddetto sistema è la creazione di una Rete tra tutti i soggetti attivi nel mercato del Lavoro, attraverso un significativo sostegno non solo ai lavoratori ma anche alle imprese, alle quali devono essere garantiti servizi e consulenza in materia di lavoro, agevolazioni e incentivi, oltre ai più tradizionali servizi di preselezione e selezione del personale da avviare e dei disoccupati da inserire mediante strumenti quali tirocini, stage e borse lavoro.
A seguito di tali circostanze, si presenta l’esigenza di un concreto impegno da parte delle Province per l’individuazione di opportune soluzioni e di adeguate risposte - tramite l’erogazione di servizi di qualità – alle esigenze dell’utenza. Tale obiettivo è perseguibile attraverso la definizione di un idoneo sistema di offerta dei servizi, sulla base delle effettive necessità espresse dai soggetti del mercato del lavoro, sia dal lato dell’Offerta che con riferimento alla Domanda.
Le modalità e gli strumenti da adottare per la gestione e lo sviluppo dei servizi devono uniformarsi a standard certi, omogenei e monitorati da un sistema di analisi e valutazione oggettivo e certificato.
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Funzioni dei Centri Servizi per il Lavoro
Le funzioni dei Centri Servizi per il Lavoro sono rivolte ai cittadini ed alle imprese/enti/pubblica amministrazione.
I servizi offerti rappresentano un sistema integrato di attività ed azioni per il sostegno e lo sviluppo delle politiche del lavoro e dell’occupazione nel territorio. A titolo esemplificativo: il servizio per l’incontro tra domanda ed offerta offre ai cittadini un supporto personalizzato per la ricerca di occasioni di lavoro e alle imprese/enti/amministrazioni pubbliche un sostegno nella ricerca delle figure da assumere, nella scelta delle forme contrattuali ed in merito alle eventuali agevolazioni disponibili.
Per semplicità espositiva, distinguiamo tra funzioni prettamente amministrative, funzioni di programmazione amministrativa-gestionale e servizi rivolti sia alla Domanda che all’Offerta, dettagliate nel seguito della trattazione.
Funzioni amministrative
- Rilascio certificati; - Riconoscimento, certificazione sospensione e perdita dello stato di disoccupazione; - Iscrizione- reiscrizione e aggiornamento dati nell’elenco anagrafico professionale; - Avviamenti alla amministrazione pubblica
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- Funzioni di programmazione amministrativa-gestionale
- Sviluppo procedure finalizzate alla semplificazione amministrativa; - Programmazione e sviluppo procedure di gestione secondo criteri di efficienza e
qualità; - Progettazione e monitoraggio progetti speciali; - Osservatorio del mercato del Lavoro; - Analisi del mercato del lavoro e rilevazione del fabbisogno formativo; - Gestione e composizione conflitti di lavoro collettivi di interesse provinciale
Servizi (Alla Domanda e all’Offerta)
A. Informazione e promozione B. Accoglienza, Consulenza e Orientamento C. Incontro tra domanda e offerta di lavoro D. Tirocini formativi e borse lavoro E. Promozione dell’imprenditorialità/auto impiego F. Inserimento mirato G. Servizi a favore dei soggetti a rischio di esclusione sociale H. Misure anticrisi
A. Informazione e promozione
La funzione Informazione e Promozione rappresenta un nuovo servizio dei Centri Servizi per il Lavoro. Essa si occupa di gestire il primo contatto con l’utente, analizzare le sue esigenze ed interpretarne i bisogni, indirizzandolo verso il servizio più idoneo al loro soddisfacimento e rendendo così possibile un efficace collegamento tra istituzioni e utenti.
Tale funzione è generalmente caratterizzata da un front-office, che coincide con il punto di accesso al CSL, nel quale uno o più operatori forniscono informazioni di base ed indirizzano gli utenti verso gli altri servizi. Si tratta di uno sportello che fornisce informazioni rapide sull’accesso ai servizi e sulle modalità da seguire per usufruirne. In alcuni casi questo servizio può essere offerto anche telefonicamente o tramite posta elettronica.
La stessa funzione consta anche, talvolta, di un archivio/centro documentale che permette la consultazione di materiale informativo (sul mercato del lavoro e della formazione) disponibile presso l’ufficio e pubblicato nelle bacheche dei CSL. I documenti resi disponibili dai CSL sono svariati: materiale per la corretta stesura di un curriculum o per affrontare in maniera adeguata un colloquio di lavoro, raccolta delle Gazzette Ufficiali, avvisi e bandi pubblici per la ricerca di personale e per l’avvio a percorsi di formazione, indirizzari delle aziende del territorio, raccolta di quotidiani, periodici locali e nazionali che trattano di mercato del lavoro.
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In alcune sedi dei CSL viene garantita all’utenza la possibilità di utilizzare un collegamento ad internet per la consultazione on line di fonti informative sul mercato del lavoro, banche dati e siti utili per la ricerca del lavoro o di opportunità formative.
Il servizio è rivolto a tutti gli utenti/cittadini: adolescenti, giovani, disoccupati e occupati in cerca di una nuova condizione lavorativa e aziende.
B. Accoglienza, Consulenza e Orientamento
La funzione di Accoglienza, Consulenza e Orientamento svolta dai CSL costituisce un momento di supporto e accompagnamento offerto al cittadino e finalizzato all’ascolto delle esigenze e dei bisogni. E’ in questa fase che il cittadino/utente viene “preso in carico” dal servizio.
Servizio di Accoglienza
Il servizio di accoglienza offre al soggetto interessato un sostegno anche da un punto di vista amministrativo, attraverso l’apertura o l’aggiornamento di una pratica a nome del soggetto (iscrizione al CSL), la raccolta dei suoi dati anagrafici e l’aggiornamento della banca dati con status occupazionale e precedenti esperienze.
Lo stesso servizio si occupa di stipulare con l’utente il Patto di Servizio e di rilasciare documentazione e certificati sul percorso lavorativo e/o sullo stato occupazionale, schede anagrafiche, ecc.
Colloqui individuali e bilancio di competenze
Attraverso i colloqui individuali, i CSL acquisiscono tutte le informazioni necessarie alla ricostruzione della storia formativa e lavorativa del soggetto, delle conoscenze, abilità e competenze da esso possedute. Grazie all’impiego di adeguati strumenti di analisi e sintesi, il servizio effettua la raccolta di tutte le informazioni utili a tracciare un profilo professionale dell’utente.
I colloqui, svolti dagli operatori esperti in orientamento e bilancio di competenze, vengono condotti in modo da indirizzare l’utente in un percorso di autovalutazione la cui finalità ultima è quella di sostenere e facilitare i processi di scelta e di transizione professionale e lavorativa attraverso una azione mirata di accompagnamento dell’utente nella definizione di un progetto professionale concreto e realistico rispetto alle opportunità del contesto e alle potenzialità personali.
In particolare, tramite una serie strutturata di colloqui, articolati in più tappe, si procede ad analizzare e ricostruire fedelmente il percorso lavorativo e le competenze professionali e
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personali, le conoscenze e le attitudini acquisite dall’utente nella sua vita lavorativa e nel percorso di crescita personale. Una volta terminata l’attività di analisi e raccolta delle informazioni sul profilo dell’utente si procede a definire il profilo professionale, la mappa delle competenze ed, infine, un progetto di sviluppo professionale e/o formativo.
Dal Bilancio delle competenze dell’utente possono scaturire impegni precisi e formalizzati attraverso una dichiarazione firmata (Patto di Servizio) in cui l’utente si dichiara disponibile a seguire il percorso di lavoro o scolastico/formativo più concreto e realistico rispetto alle opportunità del contesto ed alle potenzialità personali di crescita individuate con gli operatori del servizio nel corso degli incontri/colloqui.
Orientamento
Il servizio di Orientamento si rivolge a tutti gli utenti che desiderano conoscere in maniera più dettagliata le proprie competenze, conoscenze ed attitudini, nonché il proprio potenziale professionale al fine di scegliere con consapevolezza il percorso lavorativo o formativo più adatto.
Inoltre, i Centri Servizi per il Lavoro affiancano gli utenti ed in modo particolare i disoccupati di lunga durata e le categorie definite "svantaggiate" per supportarli nell’apprendimento e definizione di nuove modalità di ricerca attiva del lavoro.
Anche questa rappresenta una delle funzioni più innovative tra quelle svolte dai CSL che rendono il servizio più attento e sensibile alle esigenze dei singoli individui e che agiscono in un'ottica di accompagnamento e guida nelle fasi più delicate dell’inserimento nel mondo del lavoro.
Orientamento di base e professionale
L’orientamento di base è un servizio rivolto a giovani che hanno appena conseguito un titolo di studio e che si affacciano per la prima volta nel mondo del lavoro, finalizzato a guidare i ragazzi verso la scelta della prosecuzione degli studi o dell’inserimento lavorativo. I più giovani vengono supportati attraverso un percorso di conoscenza delle opportunità formative e dei possibili futuri sbocchi occupazionali offerti dal loro titolo e le caratteristiche e le attitudini richieste per le diverse tipologie di lavoro.
L’orientamento professionale si rivolge a professionalità formate e utenti con esperienze pregresse e con un panorama di prospettive professionali specifiche. I CSL propongono attività di orientamento finalizzate alla valorizzazione delle esperienze già acquisite dagli utenti e percorsi di valutazione/autovalutazione delle prospettive del mercato del lavoro o le indicazioni più adeguate per intraprendere percorsi di aggiornamento o riqualificazione
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professionale per gli utenti che vengono espulsi dal mercato del lavoro o che desiderano intraprendere nuove carriere professionali.
Brevi corsi per la ricerca attiva del lavoro
Alcuni CSL realizzano attività formative mirate allo sviluppo delle conoscenze e delle competenze utili a favorire la ricerca attiva ed efficiente di un lavoro. Tali corsi favoriscono la motivazione la pro-attività dell’utente e li guidano a sostenere un colloquio di selezione, rispondere correttamente ad annunci per la ricerca di personale, a compilare un Curriculum Vitae e una lettera di accompagnamento per la candidatura ad un posto di lavoro.
Organizzazione di seminari
Si tratta di un servizio di animazione territoriale rivolto sia ai cittadini in cerca di occupazione sia alle imprese. In alcune realtà provinciali i CSL sono attivi nell’organizzazione di momenti di incontro/confronto tra figure di spicco del mondo del lavoro, della formazione professionale e dell'imprenditoria, esperti di formazione e qualificazione professionale che vengono individuati per facilitare gli utenti nell'acquisizione informazioni e opportunità offerte dal mercato del lavoro, per promuovere bandi e avvisi aventi ad oggetto azioni di politica del lavoro e possibilità di inserimento lavorativo attraverso tirocini/borse lavoro e azioni di promozione di agevolazioni e contributi per la creazione d’impresa, per la scelta dell’indirizzo e dei percorsi formativi o universitari.
La funzione di Consulenza e Orientamento sopra descritta si rivolge ad adolescenti, giovani, disoccupati, inoccupati di lunga durata, donne in reinserimento lavorativo, persone che lavorano e desiderano ricercare una nuova occupazione e, più in generale, a tutti coloro che desiderano modificare la propria realtà lavorativa/formativa.
C. Incontro tra domanda e offerta di lavoro
I Centri dei Servizi per il Lavoro, tra le loro funzioni istituzionali, hanno competenza per le attività di Incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il servizio si rivolge alle imprese ed agli utenti con l’obiettivo di proporre delle soluzioni e soddisfare le ricerche formulate dalle aziende e facilitare l’ingresso dei disoccupati nel mercato del lavoro.
La preselezione
Attraverso tale servizio il CSL si impegna a fornire alle imprese assistenza e consulenza specialistica nella ricerca dei profili professionali richiesti e a garantire agli utenti/cittadini una consulenza personalizzata finalizzata alla ricerca di nuove opportunità in linea con il loro profilo professionale.
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L’impresa che si rivolge al CSL ed intende avvalersi del servizio di preselezione compila una scheda in cui indica in maniera analitica le caratteristiche della figura professionale ricercata in ordine al proprio fabbisogno. Con il profilo descritto l’esperto della selezione procede alla ricerca, nella banca dati, della figura professionale avente i requisiti adeguati e, se necessario, pubblicizza la posizione vacante attraverso i canali istituzionali (SIL, bacheca, sito) e canali esterni (quotidiani e radio locali). Individuati i nominativi attraverso il suddetto processo, sarà cura del Centro Servizi procedere con:
• Colloquio individuale di preselezione per analizzare le conoscenze e le aspirazione del candidato e per verificare il possesso dei requisiti e per l’aggiornamento del Curriculum professionale;
• Attività di supporto al candidato per conciliare le competenze possedute coi profili richiesti dalle imprese;
• Supporto al cittadino nella presentazione della candidatura; • Trasmissione all’azienda dei nominativi dei candidati preselezionati corredati da Cv o
scheda informativa.
Nel caso di selezione per Enti Pubblici, si procede all’avvio della selezione ed alla predisposizione delle graduatorie.
Attività specifiche dell’incontro Domanda /Offerta
Tra le attività di mediazione per l’Incontro Domanda/Offerta, è previsto che i CSL svolgano le seguenti attività, come di seguito dettagliato.
Dal lato dell’Offerta, devono:
• Informare sulle opportunità offerte dal Mdl locale, regionale, nazionale e europeo
Attraverso l’impiego di una banca dati che contiene informazioni sulle figure professionali ricercate dalle imprese, oltre alle offerte di lavoro direttamente presentate al CSL dalle imprese, vengono raccolte offerte di lavoro provenienti dai più svariati canali (internet, annunci sui periodici locali e nazionali, etc.). Il lavoratore ha la possibilità, in tal modo, di attivare una ricerca sulla base delle sue aspettative e conoscenze.
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• raccogliere le autocandidature e verificare i requisiti richiesti dalle imprese
Attraverso gli incontri con gli utenti si procede alla definizione del percorso, che prevede l’illustrazione delle finalità e delle modalità di funzionamento del Servizio; si individuano, quindi, le esigenze del lavoratore e l’eventuale attivazione di specifici percorsi formativi. Si fornisce, inoltre, assistenza all’utente nella definizione dell'autocandidatura.formulare proposte occupazionali e formative;
• realizzare seminari informativi per gruppi omogenei di 15/20 partecipanti su tematiche specifiche relative alle dinamiche del MDL locale, regionale, europeo ed in particolare sulle figure professionali più richieste;
• attivare laboratori sulle strategie di ricerca attiva del lavoro finalizzati a favorire un più agevole approccio al mondo del lavoro;
• promuovere, attivare e gestire tirocini formativi/di orientamento con elaborazione e stesura di un progetto formativo in linea con le esperienze formative e professionali, attitudini ed aspirazioni dell’interessato.
Dal lato della Domanda, i servizi offerti sono i seguenti:
• individuazione dei fabbisogni formativi professionali;
• ricerca del personale e preselezione;
• ricerca nella banca dati dei profili professionali richiesti;
• pubblicazione delle richieste sul sito www.sardegnalavoro.it, nelle bacheche CSL e sulla
stampa locale;
• attivazione e gestione dei tirocini formativi con la stipula della convenzione tra CSL e
impresa e monitoraggio durante il periodo del tirocinio;
• gestione di progetti speciali quali bandi di tirocinio/stage promossi da enti pubblici e bandi
di assunzioni agevolate
D. Tirocini formativi e borse lavoro
I tirocini rappresentano, per coloro che hanno assolto il diritto-dovere di istruzione, uno degli strumenti più importanti di formazione e di orientamento al lavoro. Per poter attivare un tirocinio è indispensabile un Soggetto Promotore, che svolge il ruolo di intermediario fra il tirocinante e l'azienda ospitante. Tra gli enti autorizzati, dalla normativa vigente in materia di
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Lavoro, a ricoprire la figura di Soggetto Promotore, ci sono le Province che, attraverso i CSL, svolgono funzioni di attivazione degli inserimenti lavorativi presso le aziende che ne fanno richiesta, secondo quanto disposto dalla normativa vigente (D.Lgs. 196/97 e D.M. 142/98).
Per attivare il percorso di tirocinio è necessaria la stipula di apposita convenzione tra il Centro Servizi (quale soggetto promotore) ed il Soggetto Ospitante (datore di lavoro pubblico o privato). La convenzione dovrà poi essere corredata dal Progetto Formativo e di Orientamento specifico per ciascun tirocinante attivato presso il Soggetto Ospitante. I CSL, attraverso gli esperti dell’incrocio domanda offerta di lavoro, svolgono le funzioni amministrative e gestionali per la formalizzazione delle pratiche per l’avvio degli inserimenti.
I tirocinanti attraverso l’esperienza del tirocinio possono sperimentare un percorso di inserimento lavorativo utile a consolidare proprie conoscenze e competenze di base, mentre le aziende hanno il beneficio di conoscere potenziali risorse da inserire nell'organico, formandole secondo le proprie esigenze senza il vincolo ad assumere al termine del tirocinio.
E. Promozione dell’imprenditorialità/auto impiego
Il servizio di promozione dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego si concretizza attraverso attività di animazione e promozione che prevedono anche una consulenza per la progettazione delle carriere individuali.
Il servizio di animazione e diffusione della cultura d’impresa è rivolto a tutti coloro che desiderano realizzare un progetto d’impresa.
Sulla base delle esigenze espresse e non espresse del territorio, alcuni CSL procedono alla pianificazione di brevi corsi/seminari di educazione alla cultura d’impresa, finalizzati a trasmettere conoscenze e competenze adeguate sulle tematiche dell’auto impiego. Tali iniziative si rivolgono sia ad aspiranti imprenditori, sia a soggetti in difficoltà o che hanno perso la loro attività e che desiderano “rimettersi in gioco”. In definitiva, viene offerto un servizio completo ed opportunamente plasmato sulle esigenze dei destinatari, ovvero un servizio formazione/informazione per coloro che vorrebbero entrare, rimanere o rientrare nel mercato del lavoro.
Il CSL, attraverso i suoi operatori, fornisce informazioni ed assistenza mirata ai soggetti disoccupati che cercano di “valorizzare le loro idee” e che intendono dare avvio ad un’attività in proprio. In particolare, fornisce specifiche informazioni sul mercato del lavoro e sulle sue caratteristiche al momento in cui i soggetti intendono inserirsi con una nuova attività, sulle leggi e sul sistema delle agevolazioni finanziarie disponibili, nonché sulle altre strutture presenti nel territorio che si occupano di sostegno all’imprenditorialità ed all’autoimpiego.
Tra le attività svolte per la promozione di questa funzione si citano le seguenti:
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- colloqui informativi e di rilevamento delle motivazioni alla base della volontà di creare un’attività in proprio (rilevazione delle esigenze) e di valutazione del rischio e delle opportunità legate alla scelta di mettersi in proprio;
- invio materiale di approfondimento ed e-mail informative;
- assistenza nella fase di valutazione e definizione dell’idea imprenditoriale, conoscenza del mercato di riferimento ed analisi delle competenze possedute dall’aspirante imprenditore con valutazione dell’eventuale necessità di formazione;
- consulenza per la predisposizione del business plan e nella scelta della forma giuridica;
- consulenza ed informazione sulle agevolazioni, contributi e finanziamenti attivabili;
- verifica e tutoraggio in relazione agli adempimenti amministrativi e burocratici;
- animazione territoriale (come seminari informativi, interventi formativi, workshop, laboratori didattici – es. per la compilazione del business plan);
- progettazione di percorsi formativi sulle tematiche inerenti alla creazione d’impresa ed al lavoro in proprio e rilascio di attestati di partecipazione.
F. Inserimento mirato
Con la riforma dei servizi per il lavoro la competenza sul collocamento delle persone disabili è stata delegata alle Province. Per far fronte a questa nuova competenza i CSL hanno istituito il servizio per il collocamento mirato. Con tale funzione si intende l’insieme dei servizi volti a favorire l’incontro tra le esigenze dei datori di lavoro e le caratteristiche individuali delle persone disabili o appartenenti alle categorie svantaggiate.
I beneficiari di questo servizio sono soggetti con disabilità iscritti nelle apposite liste, lavoratori appartenenti alle categorie protette e datori di lavoro pubblici e privati. Il servizio viene fornito attraverso la progettazione di percorsi di integrazione lavorativa destinati a:
-Invalidi civili con invalidità superiore al 45%;
-Invalidi del lavoro con invalidità superiore al 33%;
-Non vedenti o sordomuti;
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-Invalidi di guerra e invalidi civili di guerra;
-Invalidi per servizio con minorazioni previste dalla legge;
-Orfani e coniugi di deceduti per cause di lavoro, guerra o servizio;
-Figli e coniugi di grandi invalidi di guerra, di servizio o del lavoro o di profughi italiani rimpatriati;
-Vittime del terrorismo e della criminalità organizzata o loro coniugi (categoria con precedenza assoluta rispetto alle altre).
Il Centro Servizi provvede a fare colloqui di orientamento all’utente, nel corso dei quali vengono valutate le capacità, le competenze ed i bisogni fornendogli, al contempo, informazioni sulla ricerca attiva del lavoro e sull’inserimento lavorativo.
Nello svolgimento di questa funzione, alcuni CSL hanno sperimentato un modello orientato all’analisi ed alla valutazione delle potenzialità lavorative ed attitudinali dei soggetti presi in carico e realizzato azioni finalizzate a favorire la partecipazione e l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità che vogliono accedere al mercato del lavoro, secondo un modello di impiego che ne valorizza le caratteristiche, le competenze, le capacità e la professionalità e che favorisce la crescita dei livelli di occupazione.
In favore di queste specifiche categorie vengono attivati processi di preselezione consistenti in attività di consulenza rivolta alle aziende, che vengono assistite nella scelta del candidato adatto per l’inserimento mirato. La consulenza degli operatori dei servizi per il collocamento mirato si estende anche alla fase di stipula di convenzioni previste dagli artt. 11/12/13 della L.68/99, illustrando le caratteristiche delle singole convenzioni e individuando quella da adottare rispetto alle caratteristiche del candidato ed alle specifiche esigenze dell’azienda.
Nell’ambito della stessa funzione vengono svolte le attività di gestione delle richieste di inserimento nelle graduatorie (per i soggetti iscritti negli elenchi provinciali), di elaborazione e pubblicazione delle graduatorie secondo i criteri di legge; viene fatta un’azione di promozione del “collocamento mirato” attraverso un percorso di informazione alle aziende che intendono assumere per l’assolvimento degli obblighi derivanti dalla legge 68/99 circa gli incentivi legati alle assunzioni ed altre condizioni favorevoli.
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G. Servizi a favore dei soggetti a rischio di esclusione sociale
Nel territorio sono numerosi i soggetti disoccupati che appartengono a categorie a rischio di esclusione sociale e che necessitano di servizi idonei, sia in termini di sostegno alla ricerca di opportunità lavorative ma anche con riferimento ad azioni di formazione ed inclusione sociale. Si tratta di soggetti che hanno bisogno di assistenza per l’inserimento/reinserimento nel mercato del lavoro, quali ex-tossicodipendenti, immigrati, soggetti inquadrabili nel fenomeno delle nuove povertà, soggetti che hanno abbandonato gli studi e versano in condizione di precarietà lavorativa ecc.
Inserimento e gestione delle liste dei lavoratori in mobilità
Attraverso il servizio di inserimento e gestione delle liste dei lavoratori in mobilità, il CSL si occupa dell’analisi delle domande presentate dai lavoratori/lavoratrici e, a seguito di approvazione, procede all’inserimento degli stessi nelle liste di mobilità ai sensi della L 223/91 e della L. 236/93. La suddetta funzione offre, inoltre, alle imprese informazioni per l’attivazione delle procedure di mobilità.
L’erogazione di tale servizio è rivolta, in entrambi i casi, a lavoratori/lavoratrici che non abbiano la qualifica dirigenziale.
I lavoratori che beneficiano della disciplina della L 223/91 sono coloro che, assunti a tempo indeterminato, sono stati licenziati da imprese che hanno avviato e terminato le procedure di mobilità: i lavoratori, inseriti nella lista di mobilità presentata dall’impresa a conclusione della procedura di mobilità, vengono convocati da parte dei CSL per un colloquio e per attivare le procedure correlate all’iscrizione. Tali lavoratori hanno. Inoltre. diritto ad un’indennità di mobilità.
I lavoratori che beneficiano della disciplina della L 236/93 sono coloro che, assunti a tempo indeterminato, si sono dimessi per giusta causa o sono stati licenziati per giustificato motivo oggettivo correlato alla diminuzione, trasformazione o cessazione dell’attività (anche con riferimento ad imprese con meno di 15 dipendenti): nei confronti di tali soggetti, la funzione gestisce l’intera procedura necessaria per l’iscrizione nelle liste di mobilità senza indennità e attua le attività necessarie a favorire il loro reinserimento lavorativo grazie alle agevolazioni (sgravi contributivi) a favore dei datori di lavoro che procedono ad assunzioni di lavoratori iscritti nelle liste.
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In particolare, a seguito della richiesta di inserimento nelle liste di mobilità da parte del lavoratore licenziato entro un periodo definito, il CSL procede alla verifica dei requisiti richiesti dalla L. 236/93 ed all’inserimento nella lista di mobilità con l’attivazione delle procedure ad esso correlate.
Interventi a favore dei lavoratori immigrati, ex tossicodipendenti ed ex detenuti
Il fenomeno dell’immigrazione - rilevante anche a motivo della posizione geografica del nostro territorio - richiede un’attenzione particolare in termini di iniziative di coesione sociale, integrazione di risorse e previsione di interventi specifici che coinvolgano e vengano attuati in raccordo con gli altri soggetti interessati a differente livello nel processo di integrazione.
La normativa attribuisce alle Province competenze in materia di immigrazione prevedendo la costituzione di “Sportelli immigrazione”. In alcune realtà territoriali, i CSL hanno provveduto ad attivare i suddetti sportelli.
Si tratta di Sportelli generalmente attivati nei luoghi che presentano una maggiore concentrazione di immigrati: Spesso l’operatore esperto che eroga il servizio si sposta fra i diversi CSL, garantendo servizi di informazione, accoglienza, assistenza e mediazione linguistica e culturale (es. servizi di informazione amministrativa e legale, sostegno per il rinnovo delle pratiche relative ai permessi di soggiorno, iniziative per la coesione sociale, promozione della formazione di base, ecc.).
Altri soggetti destinatari di servizi di informazione, assistenza ed orientamento appartengono alle categorie degli ex detenuti e degli ex tossicodipendenti, i quali presentano problematiche che interessano soggetti pubblici differenti, con i quali si mantiene una costante comunicazione al fine di indirizzare tali soggetti verso le strutture più adeguate ed accompagnarli in un percorso di riduzione del rischio di esclusione sociale.
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H. Misure anticrisi
Il servizio in oggetto concerne l’attivazione delle procedure volte a favorire il reinserimento lavorativo e la riqualificazione professionale dei lavoratori/lavoratrici provenienti da imprese in crisi e destinatari di trattamenti di mobilità e cassa integrazione in deroga come previsto dalla normativa vigente.
Il CSL, attraverso i suoi operatori specializzati, deve accompagnare i lavoratori/lavoratrici nel percorso necessario e previsto dal c.d. Decreto anticrisi, individuando – a seguito di colloquio conoscitivo e “valutativo” delle potenzialità del singolo individuo e delle precipue esigenze di riqualificazione professionale – il più idoneo percorso di orientamento e di riqualificazione/formazione sulla base del catalogo dei corsi previsto dal Decreto stesso.
L’obiettivo del servizio è quello di contribuire, attraverso i CSL, a ridurre l’impatto della crisi inserendo in percorsi di riconversione/reinserimento guidato i soggetti destinatari degli ammortizzatori sociali.
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Sistema di Accreditamento
Come già sottolineato, la Regione Autonoma della Sardegna ha declinato, all’art. 4 della L.R. n.20/2005, le caratteristiche del Sistema dei Servizi per il Lavoro, configurato come un servizio pubblico, da realizzarsi attraverso una rete di soggetti, istituzionali e non, chiamati ad esercitarlo in maniera integrata e coordinata, nel rispetto delle modalità definite dalla legge stessa. La norma ha individuato nei Centri dei Servizi per il Lavoro e nell’Agenzia regionale per il lavoro gli attori necessari del Sistema, prevedendo, altresì, che ulteriori soggetti, sia pubblici sia privati, possano collaborare con il sistema “istituzionale” nell’erogazione dei servizi, previo apposito accreditamento rilasciato dalla Regione.
Secondo le previsioni dell’art. 7, comma 1, del D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276, recante “Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30”, “Le regioni ….. istituiscono elenchi per l’accreditamento di operatori pubblici e privati che operano nel proprio territorio, nel rispetto degli indirizzi da esse definiti ….” nonché nel rispetto dei principi e criteri stabiliti dal decreto medesimo. La citata disposizione, al secondo comma, stabilisce, inoltre, quale deve essere il contenuto dei provvedimenti regionali istitutivi dell’elenco, che devono definire i requisiti minimi di ingresso dei soggetti accreditabili, le procedure di iscrizione nell’elenco, le modalità di tenuta dell’elenco, di verifica dei requisiti, di misurazione dell’efficienza e dell’efficacia dei servizi erogati.
Il legislatore regionale, in sede di predisposizione della legge 20/2005, ha recepito le indicazioni contenute nel citato articolo del D.lgs. 276/2003, introducendo, nell’elenco di funzioni demandate alla Regione ai sensi dell’articolo 7, quella volta all’istituzione, con apposito provvedimento, di un elenco degli operatori pubblici e privati accreditati che operano nel proprio territorio ed alla definizione delle relative modalità di tenuta.
Tale previsione normativa, tuttavia, in fase di prima applicazione della legge regionale, non ha ricevuto attuazione.
La necessità di attivare ulteriori strumenti di politica del lavoro, in grado di rafforzare i meccanismi di incontro tra domanda e d offerta di lavoro e di incidere sui livelli occupazionali, scaturita dalle dimensioni della crisi in atto su tutto il territorio, ha reso indispensabile migliorare l’efficienza e la dinamicità del Sistema configurato dalla normativa regionale, attraverso l’ampliamento della rete dei soggetti che in esso operano e la definizione di standard operativi omogenei per le strutture che operano sul nostro territorio. L’Amministrazione regionale ha, quindi, deciso di intraprendere un percorso, volto alla definizione e messa a regime del Sistema di accreditamento dei soggetti che operano nel campo dei servizi per il lavoro, che si inserisce nel più ampio quadro di interventi programmati dalla R.A.S., di cui si è detto in precedenza, per incidere sulla crescita dei livelli di occupazione e favorire il rilancio dell’economia regionale.
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Il rafforzamento e l’integrazione dei servizi che la Regione può offrire ai cittadini in materia di lavoro rappresenta, pertanto, una priorità trasversale a tutte le iniziative previste nel Piano Regionale e nel Piano straordinario, che del primo costituisce parte integrante.
Secondo quanto segnalato nella parte iniziale del presente documento, una rilevazione realizzata da Italia Lavoro (riportata dal Piano regionale per i servizi, le politiche del lavoro e l’occupazione 2011 – 2014) evidenzia la presenza, in tutte le otto Province sarde, di un consistente numero di soggetti che possono erogare servizi per il lavoro o che potenzialmente potrebbero essere coinvolti nel sistema di accreditamento. (Rilevazione Italia Lavoro del 3 Maggio 2011, aggiornata):
Cagliari 6 18 52 1 78 1 8 20 10 194Carbonia - Iglesias
2 0 2 0 27 1 0 5 9 46
Nuoro 4 0 2 0 40 1 3 12 10 72
Ogliastra 1 0 3 0 18 0 0 4 2 28
Oristano 6 0 6 0 31 1 2 14 14 74
Olbia - Tempio 2 1 6 0 30 1 1 4 11 56
Sassari 5 9 8 1 58 1 1 18 17 118Medio Campidano
2 0 8 0 17 0 04 11 42
Totale 28 28 87 2 299 6 15 81 84 630
Camere di Commercio
Associazioni Datoriali e Sindacali e Società di
servizio controllate
Informagiovani
Provincia
Centri Servizi per il
Lavoro
APL CdL Atenei
Scuole Sec.
Superiori
EE.BB.Totale
Sportelli
CSL e Autorizzati Potenziali Soggetti Autorizzabili
La Regione ha, quindi, deciso di dare avvio al processo volto a supportare la promozione delle reti pubblico/privato nell’ambito del sistema di accreditamento dei servizi per il lavoro e, avvalendosi dell’assistenza tecnica di Italia lavoro, ha predisposto la disciplina per l’accreditamento dei servizi per il lavoro sul territorio regionale, imperniata su un modello di tipo collaborativo, in cui i soggetti accreditati operano in una logica non sostitutiva ma in raccordo con i Centri dei Servizi per il Lavoro .
Il modello di accreditamento progettato è stato presentato dall’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale della R.A.S., nel mese di novembre 2011, ai potenziali soggetti accreditabili intervenuti (Università, Direzione scolastica Regionale, ANCI Sardegna, Fondazione consulenti del lavoro, Assolavoro), con i quali sono state condivise le regole e le modalità operative che sostanzieranno il Sistema ed ai quali è stato richiesto un contributo di carattere tecnico e operativo in materia, secondo le esperienze maturate nello svolgimento della propria mission istituzionale.
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Successivamente a tale passaggio, la disciplina è stata presentata in Commissione regionale per i servizi e le politiche del lavoro, per il rilascio del parere previsto dalla L.R. 20/2005 (art. 11).
Gli Assessori provinciali, componenti della Commissione, con nota congiunta hanno espresso alcune osservazioni in merito alla disciplina presentata. Tra i rilievi mossi, si evidenzia che la formulazione del regolamento non chiarirebbe il livello di accesso dei soggetti accreditati al sistema SIL Sardegna, la cui definizione è ritenuta viceversa necessaria per evitare che quest’ultimi si trovino a gestire, nella sua totalità, procedure inerenti a materie che rientrano nelle competenze della Provincia.
Ancora, nel documento proposto non sarebbero stati definiti i livelli di delega ai soggetti accreditati, non ponendo limitazioni alle aree di servizio/prestazioni che gli organismi accreditati andranno ad erogare. In sintesi, si è paventata l’ipotesi che la disciplina dia luogo ad un trasferimento di funzioni, in luogo della auspicata cooperazione nell’erogazione dei servizi e nel governo dell’incontro tra domanda ed offerta.
Ciò ha determinato la richiesta, al fine di soddisfare l’esigenza di collaborare in un’ottica realmente integrativa, di una definizione più puntuale degli ambiti di intervento e delle attività.
La R.A.S., nel ribadire la centralità del servizio erogato dalle istituzioni pubbliche e che l’obiettivo perseguito è quello di creare una rete di servizi che stimoli il miglioramento dei livelli essenziali di prestazione, sia nel pubblico che nel privato, ha raccolto il contributo e le osservazioni presentate dalle Province ed ha provveduto ad emendare il testo originario del documento, evidenziando in maniera univoca le funzioni/servizi di competenza esclusiva delle Province. Successivamente, anche le organizzazioni sindacali, hanno formulato, con la medesima modalità adottata dalle Amministrazioni Provinciali, alcune osservazioni sul documento, in parte coincidenti con quelle espresse dalle Province e in parte, relative ad aspetti vari, alcuni dei quali inerenti ai requisiti richiesti in capo alle risorse professionali dei soggetti che intendono accreditarsi.
La R.A.S. ha preso in carico anche i rilievi mossi dai sindacati ed ha provveduto ad apportare le conseguenti integrazioni al testo del documento.
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5 GLI STANDARD DEI SERVIZI PER IL LAVORO
La Regione Autonoma della Sardegna ha intrapreso un percorso volto al miglioramento ed alla qualificazione del Sistema dei Servizi per il Lavoro, in coerenza con le previsioni della normativa regionale in materia e con le politiche e gli indirizzi definiti nei documenti di programmazione regionale, laddove, in particolare, si sottolinea l’esigenza di ricondurre ad unità i processi di organizzazione ed implementazione condotti dalle Amministrazioni provinciali e comunali, per garantire a tutti gli utenti un modello omogeneo di servizi. In tale contesto, la Regione ha inteso definire, nell’esercizio delle funzioni di programmazione e coordinamento del Sistema che le appartengono, un modello condiviso dei servizi per il lavoro, imperniato su un sistema di Standard minimi di qualità degli stessi.
Sistematizzare e consolidare le attività proprie dei Servizi, attraverso la puntuale definizione di ciascuno di essi e dei relativi standard ed indicatori, favorisce il raggiungimento degli obiettivi prioritari per l’Amministrazione regionale:
1. garantire prestazioni adeguate ed omogenee sull’intero territorio regionale;
2. aumentare il bacino di utenza dei servizi;
3. favorire l’integrazione tra le prestazioni erogate dal Sistema pubblico dei Servizi e quelle rese dagli altri potenziali soggetti della rete;
4. incrementare l’efficienza delle strutture dedicate all’erogazione delle prestazioni.
Nei paragrafi che seguono verranno illustrate le caratteristiche degli Standard dei Servizi per il Lavoro della regione Sardegna, la metodologia che ha condotto alla loro elaborazione ed il compito che sono chiamati ad assolvere.
Il Significato e la funzione degli Standard dei Servizi per il lavoro
La comprensione della funzione che gli Standard dei Servizi sono chiamati a svolgere e, prima ancora, del significato che essi rivestono, non può prescindere da una, seppur sintetica, definizione del quadro di riferimento dei c.d. L.E.P., ossia dei “Livelli Essenziali delle Prestazioni”. I primi riferimenti normativi al concetto di L.E.P. risalgono alla fine degli anni settanta, con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, per poi estendersi all’ambito dei servizi sociali; soltanto in tempi più recenti, ad opera della Legge Costituzionale 18 ottobre 2001, n.3, che ha riformato il Titolo V parte seconda della Costituzione, il concetto è stato, per
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così dire, “costituzionalizzato”, ampliandone l’applicazione ai diritti sociali e civili. L’art. 117, comma 2, lett. m del Titolo V attribuisce allo Stato una competenza esclusiva in materia di “determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”, al fine di fornire il necessario quadro di riferimento, con i relativi vincoli, al legislatore regionale.
Col tempo, il riferimento ai L.E.P. è andato estendendosi a tutta la Pubblica Amministrazione, ricomprendendo anche il Sistema dell’istruzione, della formazione e dei Servizi per il Lavoro.
In tutti i settori citati, il concetto di Livello Essenziale indica la capacità del sistema pubblico di riconoscere un bisogno e di garantire prestazioni coerenti con i bisogni individuati.
Il livello delle prestazioni definisce, quindi, i confini del diritto esigibile dagli utenti ed individua la soglia minima della soddisfazione del bisogno/diritto di cui il sistema si fa garante.
Nell’ambito dei Servizi per il Lavoro, l’applicazione del concetto richiede che l’attenzione sia focalizzata sulle esigenze e sui bisogni dei cittadini e delle imprese, ai quali è riconosciuto il diritto di fruire di un’offerta di servizi adeguata alle diverse problematiche legate al lavoro.
Innescato nel processo di modernizzazione che ha investito la Pubblica Amministrazione, in tutti i settori, determinando il passaggio dalla centralità dell'azione amministrativa alla centralità del cittadino, il concetto di L.E.P. chiede alle PP.AA. di fornire un servizio di qualità, imponendo l’esigenza di operare nell’ottica del miglioramento continuo delle prestazioni erogate, in una logica di adeguatezza sia delle prestazioni rese sia dei relativi tempi di attesa da parte dell’utenza.
In tale contesto, si è affermata l’applicazione di nuovi strumenti, finalizzati a fornire un valido supporto alla gestione dei servizi in un’ottica di miglioramento della qualità degli stessi: tra di essi figura la Carta dei Servizi, quale sistema formalizzato di “garanzie” che l’Amministrazione assicura e comunica ai propri utenti. Attraverso tale strumento, infatti, l’Amministrazione dichiara che servizi eroga, con quali modalità e quali standard di qualità intende garantire e, infine, attraverso quali supporti provvede a misurare il livello di soddisfazione dell’utente, per l’individuazione delle eventuali necessarie azioni correttive. Può, quindi, fornire un valido contributo alla realizzazione dell’obiettivo volto alla standardizzazione dei servizi per garantirne una corretta erogazione in ambito regionale.
Nel corso degli anni, tuttavia, l’impiego del metodo imperniato sui L.E.P., nel settore dei servizi per il lavoro, quale strumento per accompagnare le PP.AA. nel processo di riforma, si è rivelato di difficile attuazione, suggerendo l’opportunità di adottare un approccio diverso, imperniato sulla definizione di un sistema di standard minimi di qualità, da applicare al complesso dei servizi erogati in favore dei cittadini e delle imprese, più rispondente e funzionale all’esigenza prioritaria di realizzare dei percorsi di miglioramento dei servizi per il lavoro che agevolino il raggiungimento di efficienti standard di qualità nell’erogazione delle prestazioni.
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In tale contesto, si è quindi inteso proporre un modello tecnico operativo che offra al Sistema dei Servizi per il Lavoro della R.A.S. adeguati standard di qualità, rispondenti alle esigenze dell’utenza e atti a definire in maniera puntuale i requisiti minimi delle prestazioni da erogare, comuni alla rete dei soggetti pubblici e privati accreditati. Anche quest’ultimi, infatti, una volta conseguito l’accreditamento regionale per lo svolgimento delle attività non attribuite in maniera esclusiva alle Amministrazioni Provinciali, dovranno adeguarsi al Sistema di standard predisposto.
La metodologia e le fonti di benchmarking seguite
Attraverso il processo di identificazione e definizione dei Servizi per il lavoro della Regione Sardegna sono stati individuati una serie di servizi, aggregati per aree omogenee (natura prestazioni/utenza, ecc.) che, in linea di massima, rispondono a classificazioni utilizzate e riconosciute a livello nazionale e sono stati classificati in relazione a due macrotipologie di utenti: le persone e le imprese.
Nell’ambito del percorso che ha condotto all’identificazione delle prestazioni afferenti ai Servizi per il lavoro e dei relativi elementi qualificanti, che costituiscono gli standard di riferimento comuni per il Sistema dei Servizi, ha svolto un ruolo centrale l’azione di Benchmarking realizzata sui principali documenti elaborati a livello nazionale per la definizione di sistemi di standard dei servizi, finalizzata ad individuarne gli elementi e le caratteristiche più interessanti e meglio rispondenti alle esigenze della nostra Regione.
Tali elementi sono stati poi oggetto di una attività di contestualizzazione, in funzione delle caratteristiche economiche, demografiche e sociali del territorio sardo, per renderli il più possibile aderenti al contesto ed alle esigenze regionali.
I documenti oggetto di studio si riferiscono a realtà piuttosto differenti tra loro, ma tutte egualmente significative e sono relative ad alcune regioni del Nord Italia e ad una regione del Sud.
Le fonti utilizzate sono costituite dai documenti di seguito identificati:
Repertorio degli standard dei servizi per il lavoro della Regione Piemonte;
“Servizi per l’impiego – Prestazioni, standard ed indicatori” della Regione Emilia
Romagna;
Il Masterplan dei Servizi per il Lavoro della Regione Marche;
Il Masterplan dei Servizi per il Lavoro della Regione Siciliana.
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Gli Standard della Regione Autonoma della Sardegna per i servizi per il lavoro
Sulla base della metodologia in precedenza descritta si è proceduto all’identificazione dei servizi e, per ciascuno di essi, della figura professionale di riferimento, della quale sono state declinate le caratteristiche richieste in termini di conoscenze, capacità, competenze e compiti.
Si riporta, di seguito, l’elenco degli standard dei servizi individuati per la Regione Sardegna e delle corrispondenti figure professionali:
Serv
izi a
lle P
erso
ne
SERVIZIO FIGURA PROFESSIONALE
Informazioni Addetto alla promozione dei servizi
Accoglienza Addetto all’accoglienza
Orientamento Orientatore
Orientamento e autopromozione Orientatore per l’autopromozione
Accompagnamento allo sviluppo dell’occupabilità
Progettista degli strumenti per il lavoro
Accesso al sistema di intermediazione Progettista degli strumenti per il lavoro
Incontro domanda offerta di lavoro Progettista per l’occupazione
Autoimpiego Esperto promozione nuove attività economiche
Collocamento mirato Addetto/esperto per l’occupazione mirata
Avviamento a selezione negli enti pubblici e nella p.a.
Addetto pratiche amministrative
Gestione dello stato di disoccupazione Addetto pratiche amministrative
Gestione della scheda anagrafico - professionale
Addetto pratiche amministrative
Gestione delle liste di mobilità Addetto pratiche amministrative
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Serv
izi a
lle Im
pres
e
Informazioni Addetto alla promozione dei servizi
Promozione della rete dei servizi per il lavoro
Progettista degli strumenti per il lavoro
Accesso al sistema di intermediazione Progettista degli strumenti per il lavoro
Incontro domanda offerta di lavoro Progettista per l’occupazione
Gestione delle assunzioni obbligatorie Addetto pratiche amministrative
In riferimento alle figure professionali sopra identificate, è opportuno ribadire quanto sottolineato nei documenti di programmazione della R.A.S. riguardo all’importanza di dedicare ampio spazio ad azioni di formazione ed aggiornamento in favore degli operatori dedicati all’erogazione dei servizi. La qualità di quest’ultimi, infatti, passa anche e soprattutto attraverso le qualità professionali degli operatori, come evidenziato nel Piano regionale per i servizi, le politiche e l’occupazione 2011-2014.
Tale documento mette in luce la necessità di impiegare risorse in possesso di adeguate competenze e , al fine di salvaguardare le professionalità e l’esperienza maturata dal personale già impegnato nell’erogazione dei servizi ma, al tempo stesso, di rendere il sistema più funzionale e rispondente alle mutate esigenze del mercato del lavoro, prevede dei percorsi di aggiornamento ed affiancamento, volti anche al rafforzamento delle competenze inerenti all’utilizzo del S.I.L. ed alla creazione e gestione delle reti.
In linea di massima, i servizi individuati hanno mantenuto una denominazione riconducibile a classificazioni definite e condivise a livello nazionale: nel caso del servizio usualmente denominato “Accompagnamento al lavoro”, si è operata la scelta di denominarlo “Accompagnamento allo sviluppo dell’occupabilità” per sottolineare la circostanza che il servizio in argomento non ha, quale obiettivo unico, il lavoro bensì, in termini più generali, quello di aiutare l’utenza/il cittadino a rafforzare la sua posizione sul Mercato del Lavoro e, quindi, la sua occupabilità.
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Gli Standard “fisici”
In via preliminare rispetto alla definizione degli standard relativi a ciascun servizio, si è provveduto all’individuazione degli “Standard di erogazione dei servizi”, con l’obiettivo di identificare i requisiti fisici, tecnologici e professionali della struttura in termini generali, a prescindere, cioè, da eventuali peculiarità dell’utenza e del contesto di riferimento.
In sostanza, essi individuano e rappresentano dei parametri “comuni” a tutti i punti di erogazione dei servizi e a tutti gli operatori della rete pubblico/privata e si pongono, inoltre, quali elementi necessari ai fini della valutazione dei risultati delle prestazioni erogate. A tali parametri generali devono adeguarsi tutte le risorse, intese in un’ampia accezione, da impiegare nell’erogazione dei servizi.
Quanto ai REQUISITI FISICI della struttura, essi si riferiscono agli aspetti inerenti alle caratteristiche fisiche, logistiche e di accesso della stessa giudicati necessari ai fini di un’erogazione dei servizi in una logica di qualità.
La definizione degli standard relativi a tali elementi è stata effettuata secondo parametri volti a garantirne l’adeguatezza (rispetto alla normativa vigente ed in relazione ai servizi erogati) e l’accessibilità, per garantire un’agevole identificazione e fruibilità della struttura da parte degli utenti.
Gli elementi presi in considerazione hanno riguardato:
Immobili, impianti, attrezzature in sicurezza
Barriere architettoniche
Disponibilità di spazi e locali in funzione del tipo di prestazioni erogate
Segnaletica per favorire la visibilità e l’utilizzo dei servizi
Orario di apertura al pubblico dei servizi (per le prestazioni ad erogazione immediata)
Dispositivi per gestione afflusso/contatti
Risorse professionali specialistiche
Modalità di accesso alle prestazioni
Azioni informative periodiche per utenti-persone e datori di lavoro (spot televisivi, giornali, diffusione opuscoli, ecc.)
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I REQUISITI TECNOLOGICI, relativi alle attrezzature ed agli strumenti tecnologici impiegati nell’erogazione dei servizi, sono stati “standardizzati” secondo criteri di funzionalità ed adeguatezza degli stessi. Nello specifico, gli elementi considerati sono stati i seguenti:
I REQUISITI PROFESSIONALI, infine, afferenti alle qualità professionali degli operatori preposti all’erogazione dei servizi, sono stati individuati in riferimento ai seguenti aspetti:
A maggior esplicazione di quanto sopra, si riportano di seguito le schede degli “Standard di erogazione dei servizi”:
Sistema informativo per la gestione dei servizi per il lavoro (adempimenti e prestazioni)
Attrezzature e postazioni informatiche
Gestione e aggiornamento dei percorsi utenti nei servizi
Gestione banche dati previste/operanti
Livello di istruzione
Esperienza professionale nei servizi per il lavoro o servizi assimilabili
Competenze specifiche nelle prestazioni erogate
Competenze specialistiche (esperti/traduttore LIS/mediatore linguistico-culturale/ecc.)
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REQUISITI FISICI DELLA STRUTTURA
Immobili, impianti, attrezzature in sicurezza In conformità alla normativa in materia di igiene e sicurezza
Barriere architettoniche In conformità alla normativa in tema di accessibilità alle persone con disabilità
Disponibilità di spazi e locali in funzione del tipo di prestazioni erogate
Almeno uno spazio/locale: attrezzato per l’attesa – riservato per colloqui individuali – per colloqui attività di gruppo – dedicato all’auto-consultazione
Segnaletica per favorire la visibilità e l’utilizzo dei servizi
Presenza di segnaletica esterna (stradale e sull’edificio) e segnaletica interna (idonea alla identificazione dei servizi e degli operatori) in plurilingua (inglese e/o altra lingua in funzione contesto territoriale)
Orario di apertura al pubblico dei servizi (per le prestazioni ad erogazione immediata)
Almeno 5 ore di apertura al pubblico – dal lunedì al venerdì - e 2 pomeriggi
Dispositivi per gestione afflusso/contatti Sistemi basati sul ticket in accesso, con preferenza per gli appuntamenti
Modalità di accesso alle prestazioni Esistenza di modalità diversificate: diretta – telefono – portale – via mail – ecc.
Azioni informative periodiche per utenti-persone e datori di lavoro (spot televisivi, giornali, diffusione opuscoli,ecc.)
Almeno una volta all’anno;
Animazione presso convegni, scuole, fiere ecc.
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REQUISITI TECNOLOGICI
Sistema informativo per la gestione dei servizi per il lavoro (adempimenti e prestazioni)
Sistema informativo del Lavoro (SIL Sardegna)
Attrezzature e postazioni informatiche
Postazioni informatizzate (telefono/fax/pc/fotocopiatrice)
Collegamento internet
Indirizzo e mail del CSL
Indirizzi mail degli operatori: [email protected]
Gestione e aggiornamento dei percorsi utenti nei servizi
Tracciabilità informatica in tempo reale per il tramite del SIL
Gestione banche dati previste/operanti Aggiornamento in tempo reale
REQUISITI PROFESSIONALI
Livello di istruzione Almeno il diploma di istruzione secondaria superiore per gli “addetti”; Laurea o cinque anni di esperienza per gli “esperti”
Esperienza professionale nei servizi per il lavoro o servizi assimilabili
Almeno triennale per cambio servizio
Competenze specifiche nelle prestazioni erogate Competenze certificate con bilancio di competenza , concorso, percorso formativo
Competenze specialistiche (esperti/traduttore LIS/mediatore linguistico-culturale/ecc.)
Requisiti previsti declinati in scheda di job skill
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Gli Standard dei servizi alla persona
Per ciascun standard di servizio individuato, riconducibile alla macrotipologia dei “Servizi alla persona”, è stata predisposta una scheda di sintesi, articolata nelle seguenti sezioni:
in apertura, sono identificate le finalità generali assegnate al Servizio, attraverso la descrizione degli obiettivi/risultati del medesimo nei confronti dell’utente;
segue, quindi, una sezione dedicata alla descrizione sintetica delle principali attività in cui si articola il Servizio;
nella sezione immediatamente successiva si procede alla individuazione delle modalità di erogazione del Servizio (es. individuale e/o di gruppo);
vengono poi identificati gli utenti di riferimento del Servizio, ossia i beneficiari potenzialmente interessati allo stesso;
nella sezione dedicata alle condizioni di erogazione sono, invece, declinate le condizioni necessarie affinché la prestazione possa essere erogata/richiesta, in termini di requisiti per l’accesso e di eventuali priorità/precedenze da parte degli utenti;
vengono, quindi, descritti gli eventuali output minimi relativi al Servizio;
di seguito, sono definite le caratteristiche tecnico-strutturali del Servizio, volte ad individuare gli aspetti necessari - in termini di risorse strumentali, logistiche e di aspetti operativi inerenti a modalità e condizioni di svolgimento delle attività – per l’erogazione del Servizio/prestazione;
infine, nella sezione conclusiva, sono declinate le caratteristiche professionali della figura individuata per l’erogazione della prestazioni, in termini di conoscenze, capacità, comportamenti e compiti richiesti.
Di seguito le schede dei 13 servizi alla persona descritti in termini di standard regionali.
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SERVIZI ALLE PERSONE INFORMAZIONI
FINALITA’ Facilitare e sostenere l’utente nell’acquisizioni di informazioni utili ad orientarsi e promuoversi nel mercato del lavoro e presentare i servizi offerti dalla rete regionale pubblico/privata
PRINCIPALI ATTIVITA’
Informazioni sui servizi disponibili/offerti dalla rete regionale per la ricerca di lavoro e formazione e sulle modalità di accesso
Rinvio ad altri servizi specialistici della rete (per lo svantaggio, per la formazione, ecc.)
Messa a disposizione di strumenti di auto-consultazione dei servizi e delle offerte di lavoro
MODALITA’ E DURATA Individuale a sportello (15 minuti massimo); in auto-consultazione, presso la sede del CSL; sul sito del CSL
UTENTI DI RIFERIMENTO Inoccupati, disoccupati, occupati
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Su richiesta degli utenti
OUTPUT Definizione appuntamento con altri servizi; invio ad altri servizi
CARATTERISTICHE
TECNICO-STRUTTURALI
Punto di contatto/accoglienza con spazio di attesa; Bacheca per le opportunità lavorative e di politiche per il lavoro e formative; Spazio attrezzato per l’auto-consultazione di materiali informativi, anche in lingua straniera; Sito internet aggiornato con informazioni su servizi e misure attive (www.sardegnalavoro.it); Collegamento ad internet
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Servizi offerti e/o disponibili presso il CSL - Normativa relativa al Mercato del Lavoro - Metodi, strumenti e procedure per l’erogazione dei servizi - Organizzazione dei servizi pubblici territoriali - Banche dati e documentazione specialistica relative a
settori di produzione di beni o servizi
CAPACITÀ
- Individuare interessi, aspettative e bisogni dell’utente - Interrogare banche dati
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- Utilizzare la piattaforma tecnologica del SIL Sardegna per le aree di competenza
- Supportare la consultazione dei vari materiali disponibili - Selezionare ed esporre informazioni di interesse - Coordinare ed integrare le proprie attività con le altre
specializzazioni del CSL
COMPORTAMENTI
- Ascoltare le esigenze del proprio interlocutore - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Essere disponibili a fornire chiarimenti e spiegazioni - Adeguare il proprio linguaggio e le proprie azioni ai diversi
segmenti di utenza - Presentare un’immagine positiva dei servizi offerti dal CSL
COMPITI
- Fornire informazioni ed assistere gli utenti nelle attività di consultazione
- Utilizzare la piattaforma tecnologica per la raccolta dei dati anagrafici e professionali dell’utente
- Verificare la posizione amministrativa (appartenenza a categorie svantaggiate)
- Rilevare ed identificare le esigenze dell’utente - Indirizzare l’utente verso ulteriori servizi del CSL o offerti dal
territorio - Selezionare informazioni e curare l’aggiornamento delle
bacheche e degli spazi espositivi del CSL - Proporre al responsabile del CSL la realizzazione di
brochure, materiali a stampa ecc.
STANDARD SPECIFICI
Aggiornamento materiale informativo Disponibilità di procedure operative sulle modalità di aggiornamento
Materiale informativo sui servizi offerti Supporto illustrativo dei servizi offerti
Tempi di accesso all’erogazione di informazioni
Immediato – Attesa media non superiore a 15 minuti
SERVIZI ALLE PERSONE ACCOGLIENZA
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FINALITA’
Garantire all’utente la possibilità di richiesta e rilascio della DID, aggiornamento delle schede anagrafico – professionali e presa in carico mediante colloquio individuale per la sottoscrizione del Patto di Servizio
PRINCIPALI ATTIVITA’
Verifica dei dati dell’utente già presenti nel sistema informativo;
(eventuale) iscrizione nell’elenco anagrafico; Acquisizione e registrazione della “dichiarazione di
immediata disponibilità” (DID); Verifica/accertamento status utente rispetto al lavoro; Rilascio del certificato di stato di disoccupazione; Presa in carico dell’utente e (eventuale) sottoscrizione del
patto di servizio (PdS); Trattamento e registrazione dati nel sistema informativo
MODALITA’ E DURATA Individuale a sportello – 15 minuti al massimo
UTENTI DI RIFERIMENTO Inoccupati/ disoccupati/ occupati
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Su richiesta degli utenti attraverso la sottoscrizione di “dichiarazione di immediata disponibilità” (DID)
OUTPUT
Registrazione o aggiornamento scheda anagrafica sul Sistema informativo;
Appuntamento con il servizio orientamento/altri servizi
CARATTERISTICHE
TECNICO-STRUTTURALI
Postazione attrezzata e riservata; banca dati; collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo SIL Sardegna; strumentazione e modulistica di supporto; procedura per la definizione degli appuntamenti con il servizio Orientamento
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Servizi offerti e/o disponibili presso il CSL - Normativa relativa al Mercato del Lavoro - Metodi, strumenti e procedure per l’erogazione dei servizi - Organizzazione dei servizi pubblici territoriali - Banche dati e documentazione specialistica relative a settori di
produzione di beni o servizi - Utilizzo dei pertinenti applicativi del SIL Sardegna
CAPACITÀ
- Individuare interessi, aspettative e bisogni dell’utente - Interrogare banche dati - Utilizzare la piattaforma tecnologica per le aree di competenza - Supportare la consultazione dei vari materiali disponibili
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- Selezionare ed esporre informazioni di interesse - Coordinare ed integrare le proprie attività con le altre
specializzazioni del CSL
COMPORTAMENTI
- Ascoltare le esigenze del proprio interlocutore - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Essere disponibili a fornire chiarimenti e spiegazioni - Adeguare il proprio linguaggio e le proprie azioni ai diversi
segmenti di utenza - Presentare un’immagine positiva dei servizi offerti dal CSL
COMPITI
- Fornire informazioni ed assistere gli utenti nelle attività di consultazione
- Utilizzare la piattaforma tecnologica per la raccolta dei dati anagrafici e professionali dell’utente
- Verificare la posizione amministrativa (appartenenza a categorie svantaggiate)
- Rilevare ed identificare le esigenze dell’utente - Indirizzare l’utente verso ulteriori servizi del CSL o offerti dal
territorio - Selezionare informazioni e curare l’aggiornamento delle
bacheche e degli spazi espositivi del CSL - Proporre al responsabile del CSL la realizzazione di brochure,
materiali a stampa ecc.
STANDARD SPECIFICI
Tempi di erogazione 15 minuti
Tempi di registrazione/rila-scio della DID Immediato
Sottoscrizione PdS Al momento della DID o in sede di colloquio di orientamento
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SERVIZI ALLE PERSONE ORIENTAMENTO
FINALITA’
Sostenere l’utente nella costruzione e definizione di un percorso personalizzato utile a consentirgli di sviluppare conoscenze sulle proprie inclinazioni e capacità (inserimento nel mondo del lavoro/approfondimento degli studi)
PRINCIPALI ATTIVITA’
Colloqui di orientamento di primo livello: prima ricognizione delle esperienze formative, delle abilità, delle conoscenze, delle potenzialità ed attitudini del’utente; prima analisi della storia professionale/formativa dell’utente;
Analisi dei desiderata lavorativi dell’utente; Definizione del Piano di Azione Individuale (proposta di
adesione a misure commisurate al fabbisogno espresso); Supporto nella redazione del curriculum vitae
MODALITA’ E DURATA Incontri individuali – 40 minuti
UTENTI DI RIFERIMENTO Inoccupati/ disoccupati/ occupati
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Su richiesta degli utenti;
A fronte della sottoscrizione di “dichiarazione di immediata disponibilità” (DID);
OUTPUT Piano di Azione Individuale sottoscritto e registrato sul sistema informativo (nel caso di mancata firma l’informazione viene registrata dal sistema)
CARATTERISTICHE
TECNICO-STRUTTURALI
Spazio e postazione attrezzati ed isolati (a tutela della privacy); collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo SIL Sardegna; materiale illustrativo di supporto
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Normativa relativa al Mercato del Lavoro - Misure e programmi di sostegno all’occupazione - Principali fonti informative sul Mercato del Lavoro - Mercato del Lavoro e figure professionali locali - Teorie e tecniche e strumenti connessi all’orientamento
CAPACITÀ
- Raccogliere ed analizzare informazioni professionali
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dell’utente - Individuare e valorizzare le competenze espresse ed
inespresse dell’utente - Assistere l’utente nella elaborazione di un progetto di
sviluppo professionale - Individuare i servizi di interesse interni o esterni al CSL per
l’utente - Erogare informazioni sulle opportunità formative e
professionali - Utilizzare la piattaforma tecnologica in tutte le sue
potenzialità COMPORTAMENTI
- Ascoltare le esigenze del proprio interlocutore - Comunicare in modo efficace - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Riconoscere e valorizzare le potenzialità delle persone - Rispettare la segretezza delle informazioni - Saper motivare l’interlocutore - Facilitare processi di scelta e di presa delle decisioni
COMPITI
- Organizzare e gestire colloqui di orientamento individuali e di gruppo
- Analizzare le attitudini e le competenze dell’utente e definire una strategia ed un progetto di sviluppo professionale
- Realizzare attività di orientamento formativo - Supportare la produzione di documenti necessari all’utente
per un’efficace ed attiva ricerca di lavoro: curriculum vitae, progetto professionale, ecc.
- Indirizzare gli utenti verso percorsi formativi, tirocini, stage, ecc. rispondenti alle loro potenzialità di sviluppo professionale
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STANDARD SPECIFICI
Tempi di accesso al colloquio di orientamento
Meno di tre mesi dalla sottoscrizione della DID
Modalità e durata Durata non inferiore a 40 minuti, due max tre incontri
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SERVIZI ALLE PERSONE ORIENTAMENTO E AUTOPROMOZIONE
FINALITA’
Sostenere l’utente nell’individuazione dell’obiettivo professionale e del percorso soggettivo utile a promuoverne l’inserimento/ reinserimento o a migliorarne la posizione nel mercato
PRINCIPALI ATTIVITA’
Consulenza orientativa relativa al Mercato del lavoro ed alla formazione;
Consulenza orientativa specifica ai giovani per l’espletamento dell’obbligo formativo;
Valutazione approfondita del fabbisogno formativo e professionale dell’utente;
Predisposizione bilancio di competenze; Assistenza tecnico-operativa (redazione cv; supporto alla
presentazione domande di lavoro, ecc.); Sviluppo del Piano di Azione Individuale precedentemente
sottoscritto; Proposta di azioni specifiche di formazione e formazione
orientativa (Sessioni di gruppo tecniche di ricerca del lavoro, preparazione ai colloqui, sviluppo competenze, iniziative di supporto alla creazione di impresa, ecc.);
Attivazione/implementazione delle misure previste; Rinvio con appuntamento al servizio di
“accompagnamento allo sviluppo dell’occupabilità” ; Trattamento e registrazione dei dati nel sistema
informativo MODALITA’ E DURATA Incontri individuali (almeno due): durata minima 40 minuti
UTENTI DI RIFERIMENTO
Inoccupati/ disoccupati;
Adolescenti e giovani
Inoccupati/disoccupati di lunga durata (comprese le donne in reinserimento lavorativo);
Occupati
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Sulla base del Patto di Servizio e dei successivi aggiornamenti ed integrazioni
OUTPUT Registrazione del servizio sul Piano di Azione Individuale;
Bilancio di competenze, copia consegnata all’utente
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CARATTERISTICHE TECNICO-STRUTTURALI
Spazio e postazione attrezzati e riservati per incontri/colloqui individuali e di gruppo; collegamento ad internet; collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo SIL Sardegna
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Normativa relativa al Mercato del Lavoro - Misure e programmi di sostegno all’occupazione - Principali fonti informative sul Mercato del Lavoro - Mercato del Lavoro e figure professionali locali - Teorie e tecniche e strumenti connessi all’orientamento
CAPACITÀ
- Raccogliere ed analizzare informazioni professionali dell’utente
- Individuare e valorizzare le competenze espresse ed inespresse dell’utente
- Assistere l’utente nella elaborazione di un progetto di sviluppo professionale
- Individuare i servizi di interesse interni o esterni al CSL per l’utente
- Erogare informazioni sulle opportunità formative e professionali
- Utilizzare la piattaforma tecnologica del SIL Sardegna in tutte le sue potenzialità
COMPORTAMENTI
- Ascoltare le esigenze del proprio interlocutore - Comunicare in modo efficace - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Riconoscere e valorizzare le potenzialità delle persone - Rispettare la segretezza delle informazioni - Saper motivare l’interlocutore - Facilitare processi di scelta e di presa delle decisioni
COMPITI
- Organizzare e gestire colloqui di orientamento individuali e di gruppo
- Analizzare le attitudini e le competenze dell’utente e definire una strategia ed un progetto di sviluppo
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professionale - Realizzare attività di orientamento formativo - Supportare la produzione di documenti necessari all’utente
per un’efficace ed attiva ricerca di lavoro: curriculum vitae, bilancio di prossimità, bilancio di competenza, progetto professionale, ecc.
- Indirizzare gli utenti verso percorsi formativi, tirocini, stage, ecc. rispondenti alle loro potenzialità di sviluppo professionale
STANDARD SPECIFICI
Formalizzazione di un progetto/percorso personalizzato
Integrazione Patto di Servizio con azioni concordate (piano individuale)
Utenti che hanno ricevuto proposte di orientamento e/o autopromozione
100% utenti con Patto di Servizio (percentuali inferiori vanno esplicitate) se non è già stata formulata proposta per azioni di accompagnamento all’inserimento professionale od alla formazione
Attivazione di misure di orientamento e/o auto-promozione
Almeno una misura entro 30 gg. dal piano concordato (qualora non siano già state attivate delle azioni di accompagnamento all’inserimento professionale od alla formazione)
Tempi di accesso ad attività di assistenza tecnico-operativa
Entro il termine di 10 gg. dalla richiesta (da abbassare a 5 gg. con il supporto delle tecnologie informatiche)
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SERVIZI ALLE PERSONE ACCOMPAGNAMENTO ALLO SVILUPPO DELL’OCCUPABILITÀ
(ex accompagnamento al lavoro)
FINALITA’ Fornire supporto all’utente nell’individuazione, scelta e partecipazione a misure attive, volte ad accrescerne il grado di occupabilità e la realizzazione dei desiderata professionali
PRINCIPALI ATTIVITA’
elaborazione e presentazione di proposte/misure attive di sostegno all’inserimento lavorativo (offerte lavorative; tirocini formativi/professionali;
percorsi formativi; azioni di riqualificazione; erogazione di voucher, ecc.);
elaborazione di proposte di formazione professionale e/o apprendistato ai fini dell'espletamento dell'obbligo formativo;
verifica e valutazione delle proposte/misure di sostegno all’inserimento lavorativo in relazione alla situazione utente (disponibilità-interesse -motivazione);
redazione di un progetto/percorso personalizzato di inserimento lavorativo (può prevedere l’erogazione di voucher/assegni di servizio per la conciliazione, ecc.);
attivazione/implementazione delle misure proposte; trattamento e registrazione dati nel sistema informativo
MODALITA’ E DURATA Incontri individuali o di gruppo : 60 minuti
UTENTI DI RIFERIMENTO
Inoccupati/disoccupati/occupati;
Adolescenti e giovani;
inoccupati e disoccupati di lunga durata ;
Donne in reinserimento lavorativo
CONDIZIONI DI EROGAZIONE a fronte rilascio DID e sottoscrizione del PdS; su richiesta (occupati)
OUTPUT Non vi sono output fisici specifici;
registrazione del servizio nel Piano di Azione Individuale
CARATTERISTICHE
TECNICO-STRUTTURALI
Spazio e postazione attrezzati e riservati; collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo SIL Sardegna; strumentazione e modulistica di supporto
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CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Regole e funzionamento del mercato del lavoro - Elementi di legislazione sul lavoro dipendente,
autoimpiego e creazione di impresa - Misure e programmi di sostegno all’occupazione,
all’autoimpiego ed all’autoimprenditorialità - Normative ed incentivi per lo sviluppo di attività lavorative
ed imprenditoriali - Normative ed incentivi per l’inserimento occupazionali
delle fasce deboli - Reti e servizi sul territorio - Ricognizione della D/O di lavoro sul territorio, dei bisogni
formativi di imprese e delle caratteristiche dei profili professionali
- Elementi di organizzazione aziendale e del lavoro - Metodi di analisi di profili e competenze professionali - Strumenti di indagine econometria
CAPACITÀ
- Individuare interessi e aspettative dell’utente - Interrogare banche dati - Utilizzare schede di rilevazione fabbisogni professionali e
formativi nelle aziende - Aggiornare banche dati informatizzate e cartacee - Organizzare e gestire riunioni/incontri - Produrre abstract/schede di sintesi delle informazioni - Analizzare i prodotti delle attività di orientamento e
fabbisogni aziende - Erogare informazioni sulle opportunità formative e
professionali - Individuare un contesto idoneo all’inserimento lavorativo - Utilizzare applicativi della piattaforma tecnologica SIL
Sardegna e banche dati - Effettuare sistematici benchmarking
COMPORTAMENTI
- Comunicare in modo efficace - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Lavorare positivamente con ogni segmento di utenza - Organizzare in categorie dati ed informazioni - Prendere decisioni a partire dall’analisi di dati e situazioni - Presentare un’immagine positiva del servizio - Prospettare ipotesi e metodi di soluzione - Agire con comportamenti proattivi nei confronti delle
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Istituzioni, del mondo imprenditoriale e dei diversi segmenti di utenza
COMPITI
- Conoscere ed analizzare la composizione quali-quantitativa del mercato del lavoro locale, rapportandosi con le istituzioni che raccolgono dati e notizie in merito (Camere di Commercio, ISTAT, organizzazioni datoriali, banca dati SIL Sardegna ,ecc.)
- Analizzare i flussi in entrata ed in uscita dell’utenza avviata al lavoro (dinamiche occupazionali)
- Contattare le imprese ed intervistare imprenditori e dirigenti per conoscere i fabbisogni formativi e definirne i trend evolutivi
- Raccogliere, in occasione di riunioni/incontri con le aziende e/o con le associazioni di rappresentanza, eventuali domande di lavoro delle imprese
- Aggiornare la banca dati ed informare per competenza l’esperto degli strumenti di lavoro
- Redigere rapporti sull’andamento e sullo sviluppo dei vari settori produttivi utili alla programmazione dell’offerta formativa regionale
- Fornire informazioni all’addetto all’orientamento, al progettista degli strumenti per il lavoro, all’esperto in promozioni di nuove attività economiche, all’operatore soggetti svantaggiati e al direttore del CSL
- Acquisire informazioni dall’addetto alle pratiche amministrative
SERVIZI ALLE PERSONE ACCESSO AL SISTEMA DI INTERMEDIAZIONE
STANDARD SPECIFICI
Accesso al servizio Solo su appuntamento Possibile partecipazione di testimoni privilegiati agli incontri di gruppo (Sindacati, formazione, esperti)
Formalizzazione di un progetto/percorso personalizzato
Integrazione Patto di Servizio con misure concordate (piano individuale)
Attivazione di azioni di accompagnamento al lavoro e alla formazione per gli utenti con Patto di Servizio
Almeno 1 misura entro 3 mesi dal piano concordato
Gestione delle misure attivate Almeno 1 azione di verifica
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FINALITA’
Sostenere l’utente a formulare la propria candidatura ed assicurare che sia valutabile per le offerte di lavoro pertinenti al proprio profilo professionale e ai vincoli dichiarati e promuovere la diffusione delle opportunità di lavoro raccolte dai servizi in ottica di pari opportunità
PRINCIPALI ATTIVITA’
acquisizione e gestione delle candidature/dati curriculari; analisi e valutazione del profilo professionale in funzione
delle domande raccolte; trattamento e registrazione dati nel sistema informativo
(candidature); pubblicizzazione/segnalazione delle vacancy; aggiornamento delle offerte di lavoro
MODALITA’ E DURATA Parte in presenza individuale o di gruppo e parte in back office: minimo un’ora
UTENTI DI RIFERIMENTO inoccupati/disoccupati/occupati;
giovani per apprendistato in diritto-dovere CONDIZIONI DI EROGAZIONE
su richiesta degli utenti e promozione del servizio da parte del CSL
OUTPUT Registrazione del servizio nel PAI; Invio a colloqui di lavoro;
Inserimenti al lavoro
CARATTERISTICHE
TECNICO-STRUTTURALI
Postazione attrezzata; collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo SIL Sardegna; collegamento con le reti nazionali previste; strumentazione e modulistica di supporto
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Regole e funzionamento del Mercato del Lavoro - Elementi di legislazione sul lavoro dipendente, autoimpiego
e creazione di impresa - Misure e programmi di sostegno all’occupazione,
all’autoimpiego ed all’autoimprenditorialità - Normative ed incentivi per lo sviluppo di attività lavorative
ed imprenditoriali - Normative ed incentivi per l’inserimento occupazionali delle
fasce deboli - Reti e servizi sul territorio - Ricognizione della D/O di lavoro sul territorio, dei bisogni
formativi di imprese e delle caratteristiche dei profili professionali
- Elementi di organizzazione aziendale e del lavoro - Metodi di analisi di profili e competenze professionali
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- Strumenti di indagine econometrica
CAPACITÀ
- Individuare interessi e aspettative dell’utente - Utilizzare schede di rilevazione dei fabbisogni professionali e
formativi nelle aziende - Aggiornare banche dati informatizzate e cartacee - Organizzare e gestire riunioni/incontri - Produrre abstract/schede di sintesi delle informazioni - Analizzare i prodotti delle attività di orientamento e i
fabbisogni delle aziende - Erogare informazioni sulle opportunità formative e
professionali - Individuare un contesto idoneo all’inserimento lavorativo - Utilizzare applicativi della piattaforma tecnologica e banche
dati - Effettuare sistematici benchmarking
COMPORTAMENTI
- Comunicare in modo efficace - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Lavorare positivamente con ogni segmento di utenza - Organizzare in categorie dati ed informazioni - Prendere decisioni a partire dall’analisi di dati e situazioni - Presentare un’immagine positiva del servizio - Prospettare ipotesi e metodi di soluzione - Agire con comportamenti proattivi nei confronti delle
Istituzioni, del mondo imprenditoriale e dei diversi segmenti di utenza
COMPITI
- Consultare e aggiornare la banca dati imprese e la banca dati persone nel SIL Sardegna
- Acquisire domande di lavoro dalle imprese ed inserirle nella banca dati imprese (pubblicazione annunci)
- Promuovere l’utilizzo del sistema di matching del SIL Sardegna
- Incrociare la domanda e l’offerta di lavoro - preselezionando per le imprese una rosa di candidati, il
cui profilo è coerente con la domanda e - offrendo alle persone opportunità di selezione coerenti
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con il proprio piano di sviluppo professionale - Fornire consulenza alle imprese in ordine alle diverse
condizioni di “relazione di lavoro” (contratti a tempo determinato, indeterminato, full time, part time, collaborazioni, a progetto, a causa mista, ecc.)
- Fornire consulenza alle imprese in merito ad agevolazioni, incentivi e misure di politica attiva (tirocini formativi, stage, apprendistato, ecc.) per un inserimento meno oneroso dei lavoratori in azienda
- Fornire consulenza alle persone sulle diverse forme contrattuali e sulle opportunità più vantaggiose e coerenti con il loro profilo professionale
- Fornire informazioni all’addetto all’orientamento, all’esperto in promozione di nuove attività economiche ed al direttore del CSL
- Acquisire informazioni dall’addetto alle pratiche amministrative e dall’analista dei fabbisogni di lavoro
STANDARD SPECIFICI
Aggiornamento richieste di personale da parte dei datori di lavoro
In tempo reale
Modalità di pubblicizzazione/diffusione vacancy
Presso struttura e almeno 1 delle seguenti modalità: sito internet –Giornali/TV a diffusione locale –SmS – mail – facebook o social network in genere - SIL Sardegna – Sardegna Lavoro
Relazione con altri servizi
questo servizio è strettamente connesso ai servizi di scouting ed incrocio D/O verso le imprese
Incontro D/O; Accesso al sistema di intermediazione per imprese
101
SERVIZI ALLE PERSONE INCONTRO DOMANDA OFFERTA DI LAVORO
FINALITA’ Sostenere ed agevolare l’utente nell’incontro con i datori di lavoro che abbiano presentato richieste di personale
PRINCIPALI ATTIVITA’
- individuazione/estrazione delle candidature maggiormente rispondenti ai requisiti della richiesta di lavoro (pre-selezione);
- raccolta/trattamento di auto-candidature; - verifica della disponibilità utenti pre-selezionati per le
candidature; - azioni di intermediazione/promozione con i datori di lavoro; - trattamento e registrazione dati nel sistema informativo
MODALITA’ E DURATA Parte in presenza individuale o di gruppo e parte in back office: minimo un’ora
UTENTI DI RIFERIMENTO occupati/disoccupati/ inoccupati;
giovani per apprendistato in diritto-dovere CONDIZIONI DI EROGAZIONE
su richiesta del servizio “accesso al sistema di intermediazione”
OUTPUT
Registrazione del servizio nel PAI;
Invio a colloqui di lavoro;
Inserimenti al lavoro
CARATTERISTICHE TECNICO-STRUTTURALI
Postazione attrezzata; collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo SIL Sardegna; collegamento con le reti nazionali previste; strumentazione e modulistica di supporto
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Regole e funzionamento del Mercato del Lavoro - Elementi di legislazione sul lavoro dipendente, autoimpiego
e creazione di impresa - Misure e programmi di sostegno all’occupazione,
all’autoimpiego ed all’autoimprenditorialità - Normative ed incentivi per lo sviluppo di attività lavorative
ed imprenditoriali - Normative ed incentivi per l’inserimento occupazionali delle
fasce deboli - Reti e servizi sul territorio - Ricognizione della D/O di lavoro sul territorio, dei bisogni
formativi di imprese e delle caratteristiche dei profili professionali
- Elementi di organizzazione aziendale e del lavoro
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- Metodi di analisi di profili e competenze professionali - Strumenti di indagine econometrica
CAPACITÀ
- Individuare interessi e aspettative dell’utente - Utilizzare schede di rilevazione dei fabbisogni professionali e
formativi nelle aziende - Aggiornare banche dati informatizzate e cartacee - Organizzare riunioni/incontri - Produrre abstract/schede di sintesi delle informazioni - Analizzare i prodotti delle attività di orientamento e i
fabbisogni delle aziende - Erogare informazioni sulle opportunità formative e
professionali - Individuare un contesto idoneo all’inserimento lavorativo - Utilizzare applicativi della piattaforma tecnologica e banche
dati - Effettuare sistematici benchmarking
COMPORTAMENTI
- Comunicare in modo efficace - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Lavorare positivamente con ogni segmento di utenza - Organizzare in categorie dati ed informazioni - Prendere decisioni a partire dall’analisi di dati e situazioni - Presentare un’immagine positiva del servizio - Prospettare ipotesi e metodi di soluzione - Agire con comportamenti proattivi nei confronti delle
Istituzioni, del mondo imprenditoriale e dei diversi segmenti di utenza
COMPITI
- Consultare e aggiornare la banca dati imprese e la banca dati persone nel SIL Sardegna
- Acquisire domande di lavoro dalle imprese ed inserirle nella banca dati imprese (pubblicazione annunci)
- Incrociare la domanda e l’offerta di lavoro tramite il sistema di matching del SIL Sardegna
- preselezionando per le imprese una rosa di candidati, il cui profilo è coerente con la domanda e
- offrendo alle persone opportunità di selezione coerenti con
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il proprio piano di sviluppo professionale - Fornire consulenza alle imprese in ordine alle diverse
opzioni di “relazione di lavoro” (contratti a tempo determinato, indeterminato, full time, part time, collaborazioni, a progetto, a causa mista, ecc.)
- Fornire consulenza alle imprese in merito ad agevolazioni, incentivi e misure di politica attiva (tirocini formativi, stage, apprendistato, ecc.) per un inserimento meno oneroso dei lavoratori in azienda
- Fornire consulenza alle persone sulle diverse forme contrattuali e sulle opportunità più vantaggiose e coerenti con il loro profilo professionale
- Fornire informazioni all’addetto all’orientamento, all’esperto in promozione di nuove attività economiche ed al direttore del CSL
- Acquisire informazioni dall’addetto alle pratiche amministrative e dall’analista dei fabbisogni di lavoro
STANDARD SPECIFICI
Accesso al servizio
Solo su appuntamento
Possibile partecipazione di testimoni privilegiati (Sindacati, enti di formazione, esperti di settore)
Formalizzazione di un progetto/percorso
personalizzato
Integrazione Patto di Servizio con misure concordate
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SERVIZI ALLE PERSONE AUTOIMPIEGO
FINALITA’ Promuovere l’imprenditorialità e l’autoimpiego attraverso
attività di animazione, promozione e consulenza per la progettazione delle carriere individuali
PRINCIPALI ATTIVITA’
- Informazioni ed assistenza mirata ai soggetti disoccupati che intendono avviare un’attività in proprio
- informazioni sul mercato del lavoro e sulle sue caratteristiche, sulle leggi e sul sistema delle agevolazioni finanziarie disponibili;
- colloqui informativi e di rilevamento delle motivazioni (rilevazione delle esigenze) e di valutazione del rischio e delle opportunità legate alla scelta di mettersi in proprio;
- assistenza nella fase di valutazione e definizione dell’idea imprenditoriale, analisi delle competenze possedute dall’aspirante imprenditore con valutazione dell’eventuale necessità di formazione;
- consulenza per la predisposizione del business plan e nella scelta della forma giuridica;
- verifica e tutoraggio in relazione agli adempimenti amministrativi e burocratici;
- animazione territoriale (seminari informativi, interventi formativi, workshop, laboratori didattici)
- progettazione di percorsi formativi sulle tematiche inerenti alla creazione d’impresa ed al lavoro in proprio
MODALITA’ E DURATA Individuale , presso la sede del CSL , durata non inferiore a 40 minuti
UTENTI DI RIFERIMENTO Disoccupati (Aspiranti imprenditori/soggetti in difficoltà o che hanno perso la loro attività)
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
su richiesta degli utenti
OUTPUT Definizione appuntamento con gli altri servizi;
rinvio alle strutture ed ai servizi appropriati
CARATTERISTICHE TECNICO-STRUTTURALI
Spazi e postazione attrezzati e riservati; collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo SIL Sardegna; collegamento con le reti nazionali previste; strumentazione e modulistica di supporto
CARATTERISTICHE CONOSCENZE
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PROFESSIONALI PER IL RUOLO
- Elementi della comunicazione interpersonale - Il mercato del lavoro e delle sue caratteristiche - le leggi e il sistema delle agevolazioni finanziarie disponibili; - legislazione sul lavoro dipendente, autoimpiego e creazione
di impresa - Misure e programmi di sostegno all’occupazione,
all’autoimpiego ed all’autoimprenditorialità - Normative ed incentivi per lo sviluppo di attività lavorative
ed imprenditoriali
CAPACITÀ
- Individuare interessi e aspettative dell’utente - Valutare autonomia ed imprenditorialità dell’utente - Informare e rilevare le motivazioni dell’utente; - Assisterlo nella fase di valutazione e definizione dell’idea
imprenditoriale; - Analizzare le competenze possedute dall’aspirante
imprenditore; - Valutare l’eventuale necessità di formazione; - Assisterlo per la predisposizione del business plan e la scelta
della forma giuridica più appropriata; - Verificare e svolgere tutoraggio in relazione agli adempimenti
amministrativi e burocratici; - Svolgere attività di animazione territoriale (seminari
informativi, interventi formativi, workshop, laboratori didattici)
- progettare percorsi formativi sulle tematiche inerenti alla creazione d’impresa ed al lavoro in proprio
- Utilizzare applicativi della piattaforma tecnologica del SIL Sardegna e banche dati
COMPORTAMENTI
- Comunicare in modo efficace - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Sostenere lo sviluppo motivazionale - Prospettare ipotesi e metodi di soluzione
COMPITI
- Informazioni ed assistenza mirata ai soggetti che intendono avviare un’attività in proprio
- informazioni sul mercato del lavoro e sulle sue
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caratteristiche, sulle leggi e sul sistema delle agevolazioni finanziarie disponibili;
- colloqui informativi per la rilevazione delle esigenze e la valutazione del rischio e delle opportunità legate alla scelta di mettersi in proprio;
- assistenza nella fase di valutazione e definizione dell’idea imprenditoriale;
- consulenza per la predisposizione del business plan; - verifica e tutoraggio in relazione agli adempimenti
amministrativi e burocratici; - animazione territoriale (seminari informativi, interventi
formativi, workshop, laboratori didattici) - progettazione di percorsi formativi sulle tematiche inerenti
alla creazione d’impresa
STANDARD SPECIFICI
Accesso al servizio Solo su appuntamento
Tempi di accesso al colloquio In caso di appuntamento per il colloquio, attesa non superiore a due settimane lavorative dal momento della prenotazione
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SERVIZI ALLE PERSONE COLLOCAMENTO MIRATO
FINALITA’
Consentire all’utente di essere inserito nell’apposito elenco funzionale e di fruire di azioni – misure di promozione dell’inserimento e della integrazione lavorativa attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato
PRINCIPALI ATTIVITA’
- Inserimento, registrazione dati utente nell’elenco e rilascio della relativa certificazione (iscrizione al collocamento mirato);
- Elaborazione della scheda professionale; - Definizione di strumenti e modalità operative per
l’inserimento mirato (Comitato Tecnico) in base accertamento capacità residue;
- Gestione della documentazione afferente il collocamento mirato: documentazione relativa all’accertamento delle condizioni di disabilità e documentazione prodotta dal Comitato Tecnico; Elaborazione, verifica e valutazione di progetti di inserimento lavorativo;
- Azioni personalizzate di accompagnamento al lavoro (integrazione tra le attività di formazione, accompagnamento e tutoraggio e i servizi sociali e sanitari tramite la definizione di un progetto unitario);
- Azioni mirate di orientamento e auto-promozione; - Formazione della graduatoria ed avviamento numerico; - Pre-selezione su richiesta aziende per avviamenti
nominativi; - Trasmissione dei dati degli utenti tra servizi ed organismi
competenti; - Trattamento e registrazione dati nel sistema informativo
SIL Sardegna MODALITA’ E DURATA su richiesta dell’utente e per promozione del servizio
UTENTI DI RIFERIMENTO Persone/cittadini inoccupati/con disabilità e appartenenti alle categorie protette
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Su richiesta pervenuta dagli utenti in possesso della certificazione di disabilità e/o di appartenenza alle altre categorie protette
OUTPUT Certificazione
CARATTERISTICHE Spazio e postazione attrezzati e riservati, collegamento in rete e gestione di attività tramite sistema informativo SIL Sardegna;
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TECNICO-STRUTTURALI strumentazione e modulistica di supporto
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Normativa relativa al mercato del lavoro versus segmenti di utenza svantaggiata
- Misure e programmi di sostegno all’occupazione di segmenti di utenza svantaggiata
- Principali fonti informative sul mercato del lavoro di segmenti di utenza svantaggiata
- Mercato del lavoro e figure professionali locali in condizioni di svantaggio
- Teorie e tecniche e strumenti connessi all’orientamento
CAPACITÀ
- Raccogliere ed analizzare informazioni professionali/personali/sociali sull’utente in condizioni di svantaggio
- Individuare e valorizzare le competenze espresse ed inespresse dell’utente in condizioni di svantaggio
- Assistere l’utente in condizioni di svantaggio nella elaborazione di un progetto di sviluppo professionale
- Individuare i servizi di interesse interni o esterni al CSL per l’utente in condizioni di svantaggio
- Saper dialogare con le reti dei servizi socio-assistenziali del territorio
- Erogare informazioni sulle opportunità formative e professionali
- Utilizzare la piattaforma tecnologica del SIL Sardegna in tutte le sue funzionalità
COMPORTAMENTI
- Ascoltare le esigenze del proprio interlocutore - Comunicare in modo efficace - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Riconoscere e valorizzare le potenzialità delle persone - Rispettare la segretezza delle informazioni - Saper motivare l’interlocutore - Facilitare processi di scelta e di presa delle decisioni
COMPITI
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- Individuare e valorizzare le componenti dei vari segmenti di utenti nel corso di colloqui di orientamento e progettare percorsi di sviluppo professionali personalizzati
- Consultare la banca dati imprese / domanda per monitorare, attraverso la raccolta delle dichiarazioni aziendali relative al numero di dipendenti, dei disabili in organico, l’andamento delle scoperture
- Contattare, in caso di scoperture, le aziende ed avviare il processo di copertura delle stesse
- Consultare la banca dati delle persone / offerta per monitorare le dimensioni e le consistenze dei diversi gruppi di interesse:
- - immigrati con difficoltà di inserimento lavorativo
- ex tossicodipendenti, ex detenuti
- disabili
- lavoratori in cassa integrazione
- disoccupati di lunga durata, lavoratori impegnati in attività socialmente utili
- lavoratori inseriti in piani di inserimento professionale (PIP)
- pari opportunità
- Operare nelle reti istituzionali finalizzate alla soluzione di problemi di disagio occupazionale/sociale
- Fornire alle aziende informazioni relative agli sgravi fiscali ed alle agevolazioni
- Ricevere informazioni dai competenti Uffici e dalle Prefetture in merito ai lavoratori immigrati
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STANDARD SPECIFICI
Procedure di gestione del collocamento mirato e relativa documentazione
In conformità alle disposizioni nazionali e regionali
Tempi di accesso al primo colloquio Immediato, ma preferibilmente su appuntamento
Accesso al colloquio per la definizione del progetto/percorso personalizzato (a seguito formulazione della diagnosi funzionale prevista)
Entro 30 gg.
Progetto/percorso personalizzato Integrato con servizi socio-assistenziali e/o sanitari (l’assenza di un progetto unitario va esplicitata)
Rete con servizi esterni per gestione integrata prestazioni
Almeno accordo/convenzione con servizi socio sanitari e assistenziali territoriali
Esito segnalazioni Entro 30 gg su richiesta dell’utente anche in base alla “tracciabilità” degli avviati al lavoro
Tempi di rilascio di certificazioni Immediato
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SERVIZI ALLE PERSONE AVVIAMENTO A SELEZIONE NEGLI ENTI PUBBLICI E NELLA P.A.
FINALITA’ Consentire all’utente di essere inserito nelle graduatorie per l’avviamento a selezione e l’assunzione presso gli enti pubblici e le pubbliche amministrazioni
PRINCIPALI ATTIVITA’
Acquisizione della richiesta/disponibilità di partecipazione agli avviamenti a selezione ex art. 16 e registrazione dati utente in banca dati;
Rilascio della ricevuta della richiesta di inserimento nella graduatoria per l’avviamento a selezione negli enti pubblici e nella P.A.;
Pubblicizzazione/segnalazione delle richieste di personale; Gestione delle aste a fronte richieste di personale da enti
pubblici e P.A.; Predisposizione delle graduatorie (su presenti) relative alle
singole aste effettuate e comunicazione delle candidature da sottoporre a selezione;
Trattamento e registrazione dati sul sistema informativo
MODALITA’ E DURATA In conformità a modalità e tempistica indicata dalla normativa di riferimento
UTENTI DI RIFERIMENTO
Persone/cittadini inoccupati/disoccupati in possesso di titolo di studio corrispondente all’assolvimento dell’obbligo scolastico/occupati (per aste a tempo indeterminato);
Enti pubblici e Pubblica Amministrazione
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Su richiesta degli utenti in possesso dei requisiti richiesti;
Su richiesta enti pubblici e Pubblica Amministrazione
OUTPUT Non vi sono output fisici specifici
CARATTERISTICHE TECNICO-STRUTTURALI
Postazione attrezzata; collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo del SIL Sardegna
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Conoscenza della normativa relativa al Mercato del Lavoro - Conoscenza della normativa sull’accesso nella PA - Conoscenze informatiche - Banche dati e documentazione specialistica relative ai servizi
di riferimento
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CAPACITÀ
- Interrogare banche dati - Utilizzare la piattaforma tecnologica del SIL Sardegna per le
aree di competenza - Supportare la consultazione dei vari materiali disponibili - Capacità di interpretare la normativa di riferimento - Puntualità e precisione nello svolgimento delle attività di
competenza
COMPORTAMENTI
- Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Essere disponibili a fornire chiarimenti e spiegazioni - Presentare un’immagine positiva dei servizi offerti dal CSL - Saper dialogare ed essere di supporto alle PA
COMPITI
- Utilizzare la piattaforma tecnologica del SIL Sardegna per la raccolta dei dati anagrafici e professionali dell’utente
- Verificare la posizione amministrativa (appartenenza a categorie svantaggiate)
- Rilevare ed identificare le esigenze dell’utente - Selezionare informazioni e curare l’aggiornamento delle
bacheche e degli spazi espositivi del CSL - Proporre al responsabile del CSL la realizzazione di brochure,
materiali a stampa ecc.
STANDARD SPECIFICI
Modalità di gestione procedure In conformità alle disposizioni nazionali e regionali
Esito segnalazioni Entro i tempi consentiti dalle disposizioni operanti, su richiesta dell’utente (anche in base alla “tracciabilità” degli avviati al lavoro)
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SERVIZI ALLE PERSONE GESTIONE DELLO STATO DI DISOCCUPAZIONE
FINALITA’ Consentire all’utente di acquisire il riconoscimento/certificazione del proprio status rispetto al lavoro
PRINCIPALI ATTIVITA’
Attribuzione dello stato di disoccupazione; Sospensione dello stato di disoccupazione; Cancellazione dello stato di disoccupazione; Rilascio delle certificazioni previste; Trattamento e registrazione dati nel sistema informativo
MODALITA’ E DURATA Secondo le modalità e la tempistica previsti dalla normativa di riferimento
UTENTI DI RIFERIMENTO Persone/cittadini inoccupati/disoccupati/occupati
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Su richiesta dei soggetti;
Nei casi e secondo le modalità/tempi previsti dalla normativa di riferimento
OUTPUT Non sono previsti output fisici specifici
CARATTERISTICHE
TECNICO-STRUTTURALI
Collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo regionale;
Gestione informatizzata e aggiornamento dati
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Conoscenza della normativa relativa al Mercato del Lavoro - Conoscenze informatiche - Banche dati e documentazione specialistica relative ai
servizi di riferimento
CAPACITÀ
- Interrogare banche dati - Utilizzare la piattaforma tecnologica per le aree di
competenza - Capacità di interpretare la normativa di riferimento - Puntualità e precisione nello svolgimento delle attività di
competenza
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COMPORTAMENTI
- Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Essere disponibili a fornire chiarimenti e spiegazioni - Presentare un’immagine positiva dei servizi offerti dal CSL
COMPITI
- Utilizzare la piattaforma tecnologica del SIL Sardegna per la raccolta dei dati anagrafici e professionali dell’utente
- Verificare la posizione amministrativa (categorie svantaggiate)
- Rilevare ed identificare le esigenze dell’utente - Indirizzare l’utente verso ulteriori servizi del CSL/offerti dal
territorio
STANDARD SPECIFICI
Accertamento e verifica dello stato di disoccupazione
In conformità alle disposizioni nazionali e regionali
Rilascio certificazioni dello stato di disoccupazione
Immediato
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SERVIZI ALLE PERSONE GESTIONE DELLA SCHEDA ANAGRAFICO – PROFESSIONALE
FINALITA’
Consentire all’utente di promuovere, rendere noti e documentare i propri dati anagrafico-professionali per l’accesso ad attività di orientamento, formazione, inserimento lavorativo, certificazione delle competenze
PRINCIPALI ATTIVITA’
Acquisizione ed inserimento dati in banca dati (ex novo o per verifica/aggiornamento);
Rilascio della scheda anagrafico – professionale; Trasmissione dati ad organismi competenti; Trattamento e registrazione dei dati nel sistema
informativo
MODALITA’ E DURATA Trattasi di un servizio continuativo, svolto secondo modalità e tempistica definiti dalla normativa di riferimento
UTENTI DI RIFERIMENTO Persone/cittadini inoccupati/disoccupati/occupati
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Su richiesta degli utenti
OUTPUT Elaborazione della scheda nell’ambito del SIL Sardegna
CARATTERISTICHE TECNICO-STRUTTURALI
Collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo regionale; gestione informatizzata e aggiornamento dati
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Conoscenza della normativa relativa al Mercato del Lavoro - Conoscenze informatiche - Banche dati e documentazione specialistica relative ai servizi
di riferimento
CAPACITÀ
- Interrogare banche dati - Utilizzare la piattaforma tecnologica per le aree di
competenza - Capacità di interpretare la normativa di riferimento - Puntualità e precisione nello svolgimento delle attività di
competenza
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COMPORTAMENTI
- Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Essere disponibili a fornire chiarimenti e spiegazioni - Presentare un’immagine positiva dei servizi offerti dal CSL
COMPITI
- Utilizzare la piattaforma tecnologica del SIL Sardegna per la raccolta dei dati anagrafici e professionali dell’utente
- Verificare la posizione amministrativa (appartenenza a categorie svantaggiate)
- Rilevare ed identificare le esigenze dell’utente - Indirizzare l’utente verso ulteriori servizi del CSL o offerti dal
territorio
STANDARD SPECIFICI
Modello e contenuto della scheda In conformità alle disposizioni nazionali e regionali
Rilascio (tempi di) scheda anagrafico - professionale
Immediato
Contenuti scheda anagrafico-professionale completi e aggiornati in ogni sezione
100% schede
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SERVIZI ALLE PERSONE GESTIONE DELLE LISTE DI MOBILITÀ
FINALITA’ Consentire all’utente di iscriversi alle liste di mobilità previste dalla normativa vigente per usufruire di misure di sostegno all’inserimento lavorativo e formativo.
PRINCIPALI ATTIVITA’
Acquisizione e registrazione dati per l’iscrizione alle liste di mobilità;
Rilascio della ricevuta relativa alla richiesta di iscrizione alla mobilità (L. 231/91) o attestante l’avvenuta iscrizione alla lista;
Comunicazione al lavoratore dell’avvenuta iscrizione alla mobilità;
Gestione inserimenti e aggiornamenti della posizione degli iscritti alle liste di mobilità;
Eventuale trasmissione ad organismi/soggetti competenti; Trattamento e registrazione dati nel sistema informativo
MODALITA’ E DURATA In conformità a modalità e tempistica indicate dalla normativa di riferimento
UTENTI DI RIFERIMENTO Disoccupati licenziati ai sensi della normativa vigente per l’iscrizione in “liste di mobilità”
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Su richiesta degli utenti in possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente;
Sulla base della comunicazione da parte del datore di lavoro;
Sulla base delle informazioni trasmesse dai soggetti/livelli istituzionali competenti
OUTPUT Inserimento nelle liste di mobilità
CARATTERISTICHE TECNICO-STRUTTURALI
Postazione attrezzata; collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo regionale; strumentazione e modulistica di supporto
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Conoscenza della normativa relativa al Mercato del Lavoro - Conoscenze informatiche - Banche dati e documentazione specialistica relative ai
servizi di riferimento
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CAPACITÀ
- Interrogare banche dati - Utilizzare la piattaforma tecnologica per le aree di
competenza - Capacità di interpretare la normativa di riferimento - Puntualità e precisione nello svolgimento delle attività di
competenza COMPORTAMENTI
- Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Essere disponibili a fornire chiarimenti e spiegazioni - Presentare un’immagine positiva dei servizi offerti dal CSL
COMPITI
- Utilizzare la piattaforma tecnologica per la raccolta dei dati anagrafici e professionali dell’utente
- Verificare la posizione amministrativa (appartenenza a categorie svantaggiate)
- Rilevare ed identificare le esigenze dell’utente - Indirizzare l’utente verso ulteriori servizi del CSL o offerti dal
territorio
STANDARD SPECIFICI
Modalità di gestione e procedure di riferimento
In conformità alle disposizioni nazionali e regionali
Aggiornamento della posizione degli iscritti alle liste di mobilità
In tempo reale
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Gli Standard dei Servizi alle Imprese
Analogamente a quanto progettato in relazione ai servizi alla persona, anche per ciascuno dei servizi per il lavoro destinati alle imprese è stata predisposta una scheda di sintesi, la cui struttura ricalca quella descritta in relazione agli standard dei servizi alla persona.
120
SERVIZI ALLE IMPRESE INFORMAZIONI
FINALITA’
Sostenere i datori di lavoro, pubblici e privati ed i soggetti abilitati per legge a rappresentarli nell’acquisizione di informazioni utili a gestire l’assunzione dei lavoratori, controllare e regolare la propria posizione in relazione alla disciplina giuslavoristica, ad avvalersi di servizi di supporto specifici
PRINCIPALI ATTIVITA’
Informazioni relative a: incentivi e agevolazioni per le assunzioni;
Informazioni relative alle procedure amministrative (comunicazioni obbligatorie, adempimenti del collocamento mirato, ecc.);
Informazioni relative all’apprendistato; Informazioni su contrattualistica e normativa in tema di
lavoro; Orientamento all’utilizzo dei servizi erogati (funzioni,
accesso e fruibilità) e/o di altri servizi territoriali; Rinvio ad altri servizi territoriali; Trattamento e registrazione dei dati sul sistema
informativo
MODALITA’ E DURATA su domanda del datore di lavoro o suoi rappresentanti
UTENTI DI RIFERIMENTO Datori di lavoro, pubblici e privati
Soggetti abilitati a rappresentare i datori di lavoro
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Su richiesta
OUTPUT Distribuzione materiali informativi e riferimenti dedicati per appuntamenti con gli esperti
CARATTERISTICHE TECNICO-STRUTTURALI
Punto di accoglienza con spazio di attesa; disponibilità di materiali informativi ; sito internet; collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo SIL Sardegna
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Servizi offerti e/o disponibili presso il CSL - Normativa relativa al Mercato del Lavoro - Normativa su incentivi ed agevolazioni alle imprese - Promozione della formazione aziendale - Metodi, strumenti e procedure per l’erogazione dei servizi
121
- Organizzazione dei servizi pubblici territoriali - Banche dati e documentazione specialistica relative a
settori di produzione di beni o servizi CAPACITÀ
- Individuare interessi, aspettative e bisogni dell’utente - Interrogare banche dati - Utilizzare la piattaforma tecnologica per le aree di
competenza - Supportare la consultazione dei vari materiali disponibili - Selezionare ed esporre informazioni di interesse - Coordinare ed integrare le proprie attività con le altre
specializzazioni del CSL COMPORTAMENTI
- Ascoltare le esigenze del proprio interlocutore - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Essere disponibili a fornire chiarimenti e spiegazioni - Adeguare il proprio linguaggio e le proprie azioni ai diversi
segmenti di utenza - Presentare un’immagine positiva dei servizi offerti dal CSL
COMPITI
- Fornire informazioni ed assistere gli utenti nelle attività di consultazione
- Utilizzare la piattaforma tecnologica per la raccolta dei dati anagrafici e professionali dell’utente
- Rilevare ed identificare le esigenze dell’utente - Indirizzare l’utente verso ulteriori servizi del CSL o offerti dal
territorio - Selezionare informazioni e curare l’aggiornamento delle
bacheche e degli spazi espositivi del CSL - Proporre al responsabile del CSL la realizzazione di
brochure, materiali a stampa ecc.
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STANDARD SPECIFICI
Aggiornamento materiale informativo Disponibilità di procedure operative sulle modalità di aggiornamento
Materiale informativo sui servizi offerti Supporto illustrativo dei servizi offerti
Tempi di accesso all’erogazione di informazioni
Immediato – Tempo di attesa non superiore a 15 minuti
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SERVIZI ALLE IMPRESE PROMOZIONE DELLA RETE DEI SERVIZI PER IL LAVORO
FINALITA’ Promuovere i servizi verso le imprese e rilevare richieste di prestazioni quali servizi di consulenza e incrocio D/O
PRINCIPALI ATTIVITA’
Analisi del mercato e selezione delle imprese da contattare;
Promozione dei servizi sul territorio; Attivazione del primo contatto con le imprese e
illustrazione dei servizi offerti; Scouting e screening dei fabbisogni di servizi e personale
MODALITA’ E DURATA Presso l’impresa, presso la sede CSL o la sede dell’Associazione datoriale, incontro individuale: durata minima 30 minuti
UTENTI DI RIFERIMENTO Imprenditori e loro associazioni
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
su domanda
prevalentemente su proposta e contatto del CSL
OUTPUT
Distribuzione materiale illustrativo
Raccolta potenziali clienti in data base regionale
Sottoscrizione PDS
Raccolta vacancies
CARATTERISTICHE TECNICO-STRUTTURALI
Postazione per contatto telefonico, indirizzo mail per contatti; Sito internet aggiornato con informazioni su servizi e misure attive
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Regole e funzionamento del mercato del lavoro - Elementi di legislazione sul lavoro dipendente, autoimpiego
e creazione di impresa - Misure e programmi di sostegno all’occupazione,
all’autoimpiego ed all’autoimprenditorialità - Normative ed incentivi per lo sviluppo di attività lavorative
ed imprenditoriali - Normative ed incentivi per l’inserimento occupazionali delle
fasce deboli - Reti e servizi sul territorio - Ricognizione della Domanda/Offerta di lavoro sul territorio,
124
dei bisogni formativi di imprese e delle caratteristiche dei profili professionali
- Elementi di organizzazione aziendale e del lavoro - Metodi di analisi di profili e competenze professionali - Strumenti di indagine econometrica
CAPACITÀ
- Individuare interessi e aspettative dell’utente - Interrogare banche dati - Utilizzare schede di rilevazione dei fabbisogni professionali
e formativi nelle aziende - Aggiornare banche dati informatizzate e cartacee - Organizzare riunioni/incontri - Produrre abstract/schede di sintesi delle informazioni - Analizzare i prodotti delle attività di orientamento e i
fabbisogni delle aziende - Erogare informazioni sulle opportunità formative e
professionali - Individuare un contesto idoneo all’inserimento lavorativo - Utilizzare applicativi della piattaforma tecnologica e banche
dati - Effettuare sistematici benchmarking
COMPORTAMENTI
- Comunicare in modo efficace - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Lavorare positivamente con ogni segmento di utenza - Organizzare in categorie dati ed informazioni - Prendere decisioni a partire dall’analisi di dati e situazioni - Presentare un’immagine positiva del servizio - Prospettare ipotesi e metodi di soluzione - Agire con comportamenti proattivi nei confronti delle
Istituzioni, del mondo imprenditoriale e dei diversi segmenti di utenza
COMPITI
- Conoscere ed analizzare la composizione quali-quantitativa del mercato del lavoro locale, rapportandosi con le istituzioni che raccolgono dati e notizie in merito (Camere di Commercio, ISTAT, organizzazioni datoriali, banca dati e SIL Sardegna, ecc.)
125
- Analizzare i flussi in entrata ed in uscita dell’utenza avviata al lavoro (dinamiche occupazionali)
- Contattare le imprese ed intervistare imprenditori e dirigenti per conoscere i fabbisogni formativi e definirne i trend evolutivi
- Raccogliere, in occasione di riunioni/incontri con le aziende e/o con le relative associazioni di rappresentanza, eventuali domande di lavoro delle imprese
- Aggiornare la banca dati ed informare per competenza l’esperto degli strumenti di lavoro
- Redigere rapporti sull’andamento e sullo sviluppo dei vari settori produttivi utili alla programmazione dell’offerta formativa regionale
- Fornire informazioni all’addetto all’orientamento, al progettista degli strumenti per il lavoro, all’esperto in promozioni di nuove attività economiche, all’operatore soggetti svantaggiati e al direttore del CSL
- Acquisire informazioni dall’addetto alle pratiche amministrative
126
SERVIZI ALLE IMPRESE ACCESSO AL SISTEMA DI INTERMEDIAZIONE
FINALITA’ Consentire ai datori di lavoro la diffusione delle proprie offerte di lavoro/richieste di personale
PRINCIPALI ATTIVITA’
Raccolta/analisi dei dati relativi alle caratteristiche dei profili professionali espressi/richiesti;
Inserimento dei requisiti richiesti nella banca dati; Diffusione delle richieste/delle vacancy raccolte; Trattamento e registrazione dati nel sistema informativo
MODALITA’ E DURATA Secondo le modalità e la tempistica previsti dalla normativa di riferimento
UTENTI DI RIFERIMENTO Datori di lavoro;
Soggetti abilitati a rappresentare i datori di lavoro
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Su richiesta degli utenti; a fronte sottoscrizione “Patto di servizio”
OUTPUT Promozione dell’offerta attraverso la piattaforma tecnologica del SIL Sardegna
CARATTERISTICHE TECNICO-STRUTTURALI
Spazio e postazione attrezzati; collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo regionale; collegamento con le reti nazionali previste;
strumentazione e modulistica di supporto
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Regole e funzionamento del Mercato del Lavoro - Elementi di legislazione sul lavoro dipendente, autoimpiego
e creazione di impresa - Misure e programmi di sostegno all’occupazione,
all’autoimpiego ed all’autoimprenditorialità - Normative ed incentivi per lo sviluppo di attività lavorative
ed imprenditoriali - Normative ed incentivi per l’inserimento occupazionali delle
fasce deboli - Reti e servizi sul territorio - Ricognizione della Domanda/Offerta di lavoro sul territorio,
dei bisogni formativi di imprese e delle caratteristiche dei profili professionali
- Elementi di organizzazione aziendale e del lavoro - Metodi di analisi di profili e competenze professionali
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- Strumenti di indagine econometrica
CAPACITÀ
- Individuare interessi e aspettative dell’utente - Utilizzare schede di rilevazione dei fabbisogni professionali
e formativi nelle aziende - Aggiornare banche dati informatizzate e cartacee - Organizzare riunioni/incontri - Produrre abstract/schede di sintesi delle informazioni - Analizzare i prodotti delle attività di orientamento e i
fabbisogni delle aziende - Erogare informazioni sulle opportunità formative e
professionali - Individuare un contesto idoneo all’inserimento lavorativo - Utilizzare applicativi della piattaforma tecnologica e banche
dati - Effettuare sistematici benchmarking
COMPORTAMENTI
- Comunicare in modo efficace - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Lavorare positivamente con ogni segmento di utenza - Organizzare in categorie dati ed informazioni - Prendere decisioni a partire dall’analisi di dati e situazioni - Presentare un’immagine positiva del servizio - Prospettare ipotesi e metodi di soluzione - Agire con comportamenti proattivi nei confronti delle
Istituzioni, del mondo imprenditoriale e dei diversi segmenti di utenza
COMPITI
- Consultare e aggiornare la banca dati imprese e la banca dati persone
- Acquisire domande di lavoro dalle imprese ed inserirle nella banca dati imprese (pubblicazione annunci)
- Incrociare la domanda e l’offerta di lavoro - - preselezionando per le imprese una rosa di candidati, il cui
profilo è coerente con la domanda e - - offrendo alle persone opportunità di selezione coerenti
con il proprio piano di sviluppo professionale - Fornire consulenza alle imprese in ordine alle diverse
128
opzioni di “relazione di lavoro” (contratti a tempo determinato, indeterminato, full time, part time, collaborazioni, a progetto, a causa mista, ecc.)
- Fornire consulenza alle imprese in merito ad agevolazioni, incentivi e misure di politica attiva (tirocini formativi, stage, apprendistato, ecc.) per un inserimento meno oneroso dei lavoratori in azienda
- Fornire consulenza alle persone sulle diverse forme contrattuali e sulle opportunità più vantaggiose e coerenti con il loro profilo professionale
- Fornire informazioni all’addetto all’orientamento, all’esperto in promozione di nuove attività economiche ed al direttore del CSL
- Acquisire informazioni dall’addetto alle pratiche amministrative e dall’analista dei fabbisogni di lavoro
STANDARD SPECIFICI
Caratteristiche “patto di servizio” Formalizzato
Modalità di accesso al sistema di intermediazione
Diretta – tramite telefono – via fax – via e mail
Accesso (tempi di) al sistema di intermediazione
Immediato
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SERVIZI ALLE IMPRESE INCONTRO DOMANDA/OFFERTA DI LAVORO
FINALITA’
Fornire supporto alle imprese nella fase di pre- selezione e selezione dei profili professionali rispondenti ai fabbisogni espressi/Facilitare i datori di lavoro nella individuazione di candidature rispondenti alla propria offerta/richiesta di lavoro
PRINCIPALI ATTIVITA’
Individuazione delle candidature maggiormente rispondenti ai requisiti della ricerca);
Raccolta e verifica di auto-candidature per richieste di personale pubblicate in modo anonimo;
Verifica disponibilità utenti inseriti tra le candidature identificate;
Presentazione/promozione delle candidature pre-selezionate;
Raccolta esiti/feed back da datori di lavoro; Trattamento e registrazione dati nel sistema informativo SIL
Sardegna
MODALITA’ E DURATA Prestazione in back office. Durata variabile in base al tipo di richiesta e al numero e alle caratteristiche delle vacancies rilevate
UTENTI DI RIFERIMENTO Datori di lavoro
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Su richiesta degli utenti; a fronte “Accordo condiviso”
OUTPUT Invio di lavoratori per colloqui di selezione;
Inserimenti lavorativi
CARATTERISTICHE TECNICO-STRUTTURALI
Postazione attrezzata; collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo regionale; collegamento con le reti nazionali previste; strumentazione e modulistica di supporto
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Regole e funzionamento del Mercato del Lavoro - Elementi di legislazione sul lavoro dipendente, autoimpiego
e creazione di impresa - Misure e programmi di sostegno all’occupazione,
all’autoimpiego ed all’autoimprenditorialità - Normative ed incentivi per lo sviluppo di attività lavorative
ed imprenditoriali - Normative ed incentivi per l’inserimento occupazionali delle
fasce deboli
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- Reti e servizi sul territorio - Ricognizione della Domanda/Offerta di lavoro sul territorio,
dei bisogni formativi di imprese e delle caratteristiche dei profili professionali
- Elementi di organizzazione aziendale e del lavoro - Metodi di analisi di profili e competenze professionali - Strumenti di indagine econometrica
CAPACITÀ
- Individuare interessi e aspettative dell’utente - Utilizzare schede di rilevazione dei fabbisogni professionali e
formativi nelle aziende - Aggiornare banche dati informatizzate e cartacee - Organizzare riunioni/incontri - Produrre abstract/schede di sintesi delle informazioni - Analizzare i prodotti delle attività di orientamento e i
fabbisogni delle aziende - Erogare informazioni sulle opportunità formative e
professionali - Individuare un contesto idoneo all’inserimento lavorativo - Utilizzare applicativi della piattaforma tecnologica e banche
dati - Effettuare sistematici benchmarking - Interagire con il Sistema Informativo Lavoro nelle attività di
inserimento e gestione dei dati
COMPORTAMENTI
- Comunicare in modo efficace - Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Lavorare positivamente con ogni segmento di utenza - Organizzare in categorie dati ed informazioni - Prendere decisioni a partire dall’analisi di dati e situazioni - Presentare un’immagine positiva del servizio - Prospettare ipotesi e metodi di soluzione - Agire con comportamenti proattivi nei confronti delle
Istituzioni, del mondo imprenditoriale e dei diversi segmenti di utenza
COMPITI
- Consultare e aggiornare la banca dati imprese e la banca dati persone nell’ambito del SIL Sardegna
131
- Acquisire domande di lavoro dalle imprese ed inserirle nella banca dati imprese (pubblicazione annunci)
- Incrociare la domanda e l’offerta di lavoro attraverso il sottosistema di matching del SIL Sardegna
- - preselezionando per le imprese una rosa di candidati, il cui profilo è coerente con la domanda e
- - offrendo alle persone opportunità di selezione coerenti con il proprio piano di sviluppo professionale
- Fornire consulenza alle imprese in ordine alle diverse opzioni di “relazione di lavoro” (contratti a tempo determinato, indeterminato, full time, part time, collaborazioni, job-sharing, a progetto, a causa mista, ecc.)
- Fornire consulenza alle imprese in merito ad agevolazioni, incentivi e misure di politica attiva (tirocini formativi, stage, apprendistato, ecc.) per un inserimento meno oneroso dei lavoratori in azienda
- Fornire consulenza alle persone sulle diverse forme contrattuali e sulle opportunità più vantaggiose e coerenti con il loro profilo professionale
- Fornire informazioni all’addetto all’orientamento, all’esperto in promozione di nuove attività economiche ed al direttore del CSL
- Acquisire informazioni dall’addetto alle pratiche amministrative e dall’analista dei fabbisogni di lavoro
STANDARD SPECIFICI
Invio candidature per richieste di personale da banca dati
Entro 5 gg.
Esposizione (tempi di) delle richieste di lavoro al pubblico
Max 20 gg. (poi verifica con azienda ed eventuale ripubblicazione richiesta inevasa)
Esito segnalazioni Entro 10 gg. da invio candidature (anche in base alla “tracciabilità” degli avviati al lavoro)
132
SERVIZI ALLE IMPRESE GESTIONE DELLE ASSUNZIONI OBBLIGATORIE
FINALITA’ Consentire ai datori di lavoro pubblici e privati di assolvere all’obbligo di assunzione dei disabili e delle altre categorie protette
PRINCIPALI ATTIVITA’
Computo/determinazione del numero di soggetti da assumere;
Rilascio di certificazioni di ottemperanza ed autorizzazioni (esonero, compensazioni territoriali, sospensione);
Stipula delle convenzioni come da normativa vigente; Concessione ed erogazione di finanziamenti previsti per le
assunzioni (art. 13 L. 68/99 e fondo disabili se così finalizzato);
Analisi posti di lavoro (c/o l’azienda) per verifica possibilità/esistenza condizioni per l’inserimento;
Avviamenti numerici e nominativi; Trattamento e registrazione dati nel sistema informativo SIL
Sardegna MODALITA’ E DURATA In conformità alle modalità ed alla tempistica indicate dalla
normativa di riferimento
UTENTI DI RIFERIMENTO Datori di lavoro pubblici e privati;
Soggetti abilitati a rappresentare i datori di lavoro
CONDIZIONI DI EROGAZIONE
Secondo i criteri e nella misura prevista dalla normativa di riferimento
OUTPUT Trasmissione prospetto informativo agli uffici competenti con indicazione del numero di posti disponibili per i disabili, secondo modalità e tempistica indicati dalla normativa di riferimento
CARATTERISTICHE TECNICO-STRUTTURALI
Postazione attrezzata; collegamento in rete e gestione attività tramite sistema informativo SIL Sardegna;
CARATTERISTICHE PROFESSIONALI PER IL RUOLO
CONOSCENZE
- Conoscenza della normativa relativa al Mercato del Lavoro - Conoscenze informatiche - Banche dati e documentazione specialistica relative ai servizi
di riferimento CAPACITÀ
- Interrogare banche dati - Utilizzare la piattaforma tecnologica del SIL Sardegna per le
aree di competenza
133
- Capacità di interpretare la normativa di riferimento - Puntualità e precisione nello svolgimento delle attività di
competenza COMPORTAMENTI
- Costruire relazioni positive con ogni interlocutore - Essere disponibili a fornire chiarimenti e spiegazioni - Presentare un’immagine positiva dei servizi offerti dal CSL
COMPITI
- Utilizzare la piattaforma tecnologica per la raccolta dei dati anagrafici e professionali dell’utente
- Verificare la posizione amministrativa (appartenenza a categorie svantaggiate)
- Rilevare ed identificare le esigenze dell’utente - Indirizzare l’utente verso ulteriori servizi del CSL o offerti dal
territorio - Selezionare informazioni e curare l’aggiornamento delle
bacheche e degli spazi espositivi del CSL - Proporre al responsabile del CSL la realizzazione di
brochure, materiali a stampa ecc.
STANDARD SPECIFICI
Procedure di gestione del collocamento mirato e relativa documentazione
In conformità alle disposizioni nazionali e regionali
Tempi di accesso al primo colloquio Immediato
Accesso al colloquio per la definizione del progetto/percorso personalizzato (a seguito formulazione della diagnosi funzionale prevista)
Entro 30 gg.
Progetto/percorso personalizzato Integrato con servizi socio-assistenziali e/o sanitari (l’assenza di un progetto unitario va esplicitata)
Rete con servizi esterni per gestione integrata prestazioni
Almeno accordo/convenzione con servizi socio assistenziali territoriali
Esito segnalazioni Entro 30 gg su richiesta dell’utente 8 anche in base alla “tracciabilità” degli avviati al lavoro
134
La condivisione degli standard e attivazione processo formativo per lo sviluppo delle competenze
Il processo che ha condotto alla definizione degli standard sopradescritti trova il suo naturale completamento nella previsione di momenti di condivisione degli stessi con tutti i soggetti della rete coinvolti - in misura diversa e con differenti modalità - nella fase di produzione ed erogazione dei servizi per il lavoro, al fine di concordare i parametri su tempi, modi e processi e di evidenziare e condividere i gap formativi rilevati.
Riteniamo che il processo più opportuno da suggerire sia il seguente:
1. presentazione agli Assessori e Dirigenti dei servizi provinciali per il lavoro degli
standard e della relativa struttura
2. incontro presso ciascun CSL per presentare gli standard ai Responsabili e completare o
perfezionare le schede di rilevazione raccolte dai CSL stessi (su questo aspetto si
rimanda anche al capitolo successivo)
3. organizzazione di una serie di focus group con alcuni addetti/esperti di ogni servizio
standardizzato in rappresentanza di ogni Provincia al fine di perfezionare gli standard
stessi con le specifiche competenze presenti nei servizi per il lavoro della Sardegna
4. redazione finale degli standard
5. somministrazione del bilancio di competenza a tutti i collaboratori in ruolo dei CSL
6. descrizione, a cura delle Province, dei percorsi di sviluppo per l’assunzione dei nuovi
ruoli
7. progettazione ed erogazione di percorsi formativi specifici per figura professionale.
135
6. LA DOTAZIONE ORGANICA PER L’EROGAZIONE DEI SERVIZI PER IL LAVORO
Le Fonti della ricerca
Al fine di determinare la pianta organica degli operatori dei servizi per il lavoro della Regione Sardegna, IN.SAR. ha analizzato due grandi gruppi di informazioni.
Il primo gruppo di dati è stato raccolto direttamente presso le Province e i CSL, attraverso l’invio di una serie di schede di rilevazione. All’invio è seguita un’assistenza on site presso la sede del CSL contemporaneamente all’assistenza a mezzo help desk dedicato (mail e telefono). La raccolta dei dati si è rivelata molto complessa e difficoltosa.
Mentre alcuni CSL hanno risposto prontamente nel rispetto dei tempi e dei modi di compilazione e restituzione, altri non hanno mai completato la compilazione od effettuato la restituzione.
I dati sono stati raccolti attraverso 4 diverse schede:
1. scheda qualitativa: con questa scheda si chiedeva ai CSL di fornire informazioni circa le modalità organizzative con cui venivano erogati i servizi
2. scheda quantitativa: con questa scheda i CSL hanno fornito informazioni sulla produttività dei servizi erogati come ad esempio il numero di Dichiarazioni di Immediata Disponibilità (di seguito useremo la sigla DID), il numero di percettori di sostegno al reddito, il numero di colloqui di orientamento, etc.
3. Scheda dotazione organica: con questa scheda IN.SAR. ha raccolto informazioni molto dettagliate in ordine al numero di risorse umane impegnate nei servizi per il lavoro, riuscendo a discriminare tra collaboratori con contratto flessibile e temporaneo rispetto agli ex ministeriali e al personale in ruolo nelle Province.
4. Scheda dotazioni tecnologiche: con questa ultima scheda i CSL hanno indicato il livello di informatizzazione raggiunto.
Tra gli allegati è possibile visionare:
136
le schede originali utilizzate per la ricerca sono visibili in formato cartaceo (allegati da A.1 a
A.4);
la sintesi delle elaborazioni curate da IN.SAR. è visibile in formato cartaceo ed evidenzia la dimensione strutturale e di mercato per ciascuno dei CSL (allegati da B.1 a B.8);
Il secondo gruppo di informazioni è stato messo a disposizione direttamente dall’Assessorato del lavoro della Regione. Sostanzialmente si tratta delle stesse informazioni ma con diverse provenienze all’interno della Regione stessa (ad esempio documentazioni degli uffici contabili per quanto riguarda il personale in ruolo e precario ed il SIL per quanto attiene al numero di DID compilate nel 2011).
Si è ritenuto opportuno ricorrere ad una doppia analisi allo scopo di far emergere eventuali incongruenze su alcuni valori (come ad esempio il numero di DID) ma anche allo scopo di verificare le “autocertificazioni” fornite dai CSL. Nello svolgimento di questi passaggi IN.SAR. ha operato sulla base di frequenti incontri di indirizzo con i competenti uffici dell’ Assessorato del lavoro.
Dal confronto dei valori sono emerse alcune discrepanze che saranno analizzate di seguito.
Le Variabili che determinano la dotazione organica
La definizione del numero di risorse umane che la funzione pubblica attiva sui servizi per il lavoro è strettamente connessa alle caratteristiche di:
servizi erogati
rete di erogazione
sistemi informativi presenti, oltre al SIL Sardegna
popolazione utente
Ciascuna di queste quattro variabili e l’interazione delle quattro variabili tra loro, condiziona aumentando o diminuendo la dotazione organica necessaria per una efficace erogazione di servizi.
137
Le Caratteristiche dei servizi erogati
Le caratteristiche dei servizi erogati ai cittadini, lavoratori o imprenditori, sul tema del lavoro presi in riferimento per la ricerca svolta sono prevalentemente quelli citati nell’articolo 6 della legge regionale n° 20 del 2005.
Si tratta quindi di:
accoglienza, informazione
orientamento
creazione d’impresa, autoimpiego
inclusione socio lavorativa
accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro
incontro domanda/offerta di lavoro
servizi alle imprese
servizi amministrativi
servizi informatici
La complessità dell’indagine è chiaramente evidente nella frequenza con cui i CSL, nel rispondere agli item, hanno effettuato rimandi e inserito specifiche con opportune note.
IN.SAR. si riserva di approfondire i dati raccolti.
Ciononostante, le informazioni ottenute sono risultate utili, assieme ad una analisi delle migliori pratiche diffuse in Italia a costruire gli standard di erogazione dei servizi.
Gli standard dei servizi indicano le caratteristiche che gli stessi devono avere a vantaggio dei cittadini e a garanzia di un modello organizzativo univoco in tutta la regione.
Appare evidente che tanto più specifica è l’articolazione di un servizio, allo scopo di soddisfare meglio le aspettative dei clienti, tanto maggiore sarà l’esigenza di risorse umane e con maggiore specializzazione nell’erogare i servizi. In questa sede interessa evidenziare la bassa strutturazione del sistema di erogazione di alcuni servizi basilari per la comprensione e successiva soddisfazione delle esigenze del cliente.
138
Ci riferiamo al servizio di “orientamento”, al servizio di “accompagnamento allo sviluppo dell’occupabilità” ed al “servizio alle imprese”: in alcuni CSL non risultano né addetti né esperti strutturalmente impegnati nell’erogazione dei servizi citati.
La Rete di erogazione dei Servizi
IN.SAR. nella propria indagine si è concentrata, in raccordo con la Regione, sui CSL. Come è noto oltre ai CSL esistono ed operano in ambito regionale 52 CeSIL e l’Agenzia di Sviluppo “Due Giare”. Siamo quindi in presenza di un sistema esclusivamente pubblico, in cui l’ampliamento della rete dei servizi per il lavoro ai soggetti privati è demandato al completamento dell’iter di approvazione della disciplina dell’accreditamento.
Nell’ambito del più generale processo di riordino del Sistema dei Servizi per il lavoro si innesca la riorganizzazione del futuro dei CeSIL e dell’Agenzia “Due Giare”: i compiti assegnati a tali soggetti saranno formalmente trasferiti alle Province di competenza sulla base del fabbisogno rilevato dal presente documento.
Di seguito, riproponiamo la tabella vista precedentemente in ordine alla distribuzione dei CSL sul territorio.
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CSL NUMERO COMUNI
POPOLAZIONE TOTALE
POPOLAZ. ATTIVA
(15/64 ANNI)
Provincia Cagliari
Assemini 19 152.228 108.339
Cagliari 2 176.728 118.028
Muravera 5 16.226 10.787
Quartu Sant’Elena 12 167.393 101.151
Senorbì 20 31.860 21.358
Isili 13 18.745 11.959
Provincia Carbonia-Iglesias
Carbonia 16 81.448 56.006
Iglesias 7 48.392 33.887
Provincia Medio Campidano
San Gavino Monreale 7 56.579 38.628
Sanluri 21 45.830 30.316
Provincia Nuoro
Macomer 10 23.422 15.407
Nuoro 16 81.897 54.987
Siniscola 13 37.804 25.388
Sorgono 13 17.554 11.146
Provincia Ogliastra
Lanusei 23 57.965 38.584
Provincia Olbia - Tempio
Olbia 17 126.872 67.593
Tempio Pausania 9 30.987 20.669
140
CSL NUMERO COMUNI
POPOLAZIONE TOTALE
POPOLAZ. ATTIVA
(15/64 ANNI)
Provincia Oristano
Ales 17 11.151 6.812
Cuglieri 15 23.484 14.987
Ghilarza 18 20.452 13.009
Mogoro 10 9.556 6.190
Oristano 23 76.423 52.083
Terralba 5 25.178 17.173
Provincia Sassari
Alghero 8 60.742 41.273
Bonorva 15 17.353 10.914
Castelsardo 13 25.243 16.852
Ozieri 16 32.160 21.017
Sassari 14 201.739 138.701
Il Sistema Informativo Regionale - SIL SARDEGNA
Un tema molto importante, con notevole peso sulla determinazione della dotazione organica,
è sicuramente quello del pieno utilizzo del sistema informativo SIL Sardegna. Il peso, però, in
questo caso è rappresentato soprattutto dall’uso che gli operatori dei CSL fanno del sistema
stesso e dei suoi applicativi.
Nel caso della Regione Sardegna, il sistema informativo è rappresentato dal SIL Sardegna, che
viene di seguito descritto.
Il Sistema Informativo del Lavoro “SIL Sardegna” è un vasto Programma della Regione
Sardegna di trasformazione e modernizzazione dei servizi pubblici per il lavoro e la formazione
professionale teso anche alla realizzazione del polo tecnologico unitario per la gestione e
l’erogazione degli stessi.
141
La Banca Dati Unica Regionale del lavoro e della formazione professionale risiede in una
piattaforma tecnologica plurimodulare multicanale, costituita da più sottosistemi specializzati
per la gestione integrata di servizi evoluti, accessibili per via telematica. La piattaforma
gestionale di back office “Monitor Web” (www.monitorweb.sardegnalavoro.it) costituisce il
“single point of access” alle applicazioni informatiche a supporto delle attività amministrative
di tutti gli operatori pubblici competenti in materia di lavoro e formazione professionale.
Il sistema, in continua evoluzione, garantisce l’erogazione del pubblico servizio attraverso una
piattaforma sicura ed evoluta e consente, sia alle Amministrazioni Provinciali che a quella
Regionale, di svolgere le attività istituzionali e condividere tutti i dati in modalità telematica.
Dal portale di front office “SardegnaLavoro” (www.sardegnalavoro.it), studenti, lavoratori,
organizzazioni sindacali, datori di lavoro pubblici e privati, intermediari, soggetti abilitati ed
enti di formazione accedono a tutte le informazioni di settore e a servizi personalizzati di e-
government.
Il SIL Sardegna rappresenta una delle più avanzate esperienze in Italia riguardo all’innovazione
di processo e tecnologica nella Pubblica Amministrazione, nonché una “best practice”
riconosciuta dalla Commissione Europea per i seguenti fattori di successo:
Standardizzazione delle procedure e dei servizi pubblici per l’impiego erogati sull’intero
territorio regionale. Il SIL ha consentito a tutte le strutture pubbliche per il lavoro regionali
per la prima volta di attuare una vera e propria “conferenza dei servizi”, operando,
ognuno secondo le proprie competenze istituzionali, su un’unica piattaforma applicativa
condividendo dati, processi e procedure (tutti gli operatori della PA sarda utilizzano
quotidianamente il SIL Sardegna per gli adempimenti amministrativi di propria
competenza).
Analisi e Monitoraggio dei dati del Mercato del Lavoro per la costruzione di nuovi servizi
e di nuove politiche attive per l’impiego. Grazie ad un efficace sistema per la reportistica
direzionale (i.e. sistema di Business Intelligence), il SIL si pone quale importante
strumento di supporto alle decisioni in materia di politiche per il lavoro. Attraverso
l’ambiente conoscitivo del SIL Sardegna, l’Agenzia regionale per il lavoro e le Province
realizzano in tempo reale analisi statistiche sull’andamento del mercato del lavoro in
Sardegna, al fine di individuare tendenze e fenomeni congiunturali, nonché rilevare
l’impatto delle misure adottate.
Facile accesso ai servizi di e-Government. Gli utenti accedono “on line” ai servizi per il
lavoro e la formazione professionale tramite il Portale di front office. La Regione
142
Autonoma della Sardegna ha conseguito l’obiettivo di realizzare la piattaforma del
Mercato del Lavoro Virtuale, promuovendo l’Incontro tra Domanda e Offerta di lavoro e
formazione, abbattendo le barriere geografiche, e garantendo, tramite la realizzazione di
una soluzione applicativa user friendly, trasparenza, capillarità, facilità di accedere a
servizi e informazioni.
Riduzione dei tempi di erogazione dei servizi. Il SIL ha contribuito fortemente al processo
di cambiamento del ruolo degli operatori pubblici, che ha visto spostare la loro
focalizzazione dalle sole componenti adempimentali verso servizi a valore aggiunto.
L’informatizzazione delle procedure amministrative e dei servizi a valore aggiunto ha
avuto luogo attraverso attività di re-ingegnerizzazione dei processi condotte
congiuntamente da Amministrazioni Regionali e Provinciali nell’ambito della Cabina di
Regia del SIL Sardegna, organo permanente interistituzionale per l’evoluzione e la
governance del programma regionale.
Valorizzazione del patrimonio conoscitivo e tecnologico del SIL Sardegna. La
realizzazione di una Banca Dati Unica Regionale ha consentito di centralizzare, uniformare
e consolidare tutte le informazioni (occupazione, disoccupazione, categorie speciali, etc.),
evitando inutili repliche delle medesime informazioni, contribuendo in misura sostanziale
al risparmio di tempo e risorse. Interoperabilità del sistema regionale con altre Istituzioni
Nazionali e relativi sistemi IT. Il SIL consente ai datori di lavoro sardi di assolvere ai dettati
normativi, tra cui l’invio telematico delle Comunicazioni Obbligatorie sui rapporti di lavoro
e sui Prospetti Informativi Aziendali annuali sul collocamento dei lavoratori disabili (ad
oggi oltre 8.000 comunicati tramite il SIL ), garantendo l’assolvimento dell’obbligo della
pluriefficacia, grazie alla cooperazione applicativa col Sistema Informativo del Ministero
del Lavoro e delle Politiche Sociali. Garantisce altresì, grazie alla cooperazione applicativa
con il Ministero dell’Economia e delle Finanze - IGRUE, la risposta agli adempimenti
amministrativi di monitoraggio dei fondi strutturali previsti dalla regolamentazione
europea. La Sardegna, tramite il SIL, è la prima regione d’Italia ad aver avviato una
sperimentazione di cooperazione applicativa con i sistemi informativi dell’INPS (i.e. Banca
Dati dei Percettori) per l’interscambio dei dati.
143
Di seguito una descrizione sintetica dei Servizi on line e dei principali canali di accesso del SIL
Sardegna.
Il Portale SardegnaLavoro - www.sardegnalavoro.it, front office del SIL Sardegna, costituisce il
canale di accesso ai servizi di e-Government in materia di lavoro e formazione professionale.
Le informazioni e la documentazione di settore sono fruibili liberamente all’interno dei diversi
sportelli virtuali. Una specifica area di registrazione indirizza le diverse tipologie di utenza ai
rispettivi servizi di e-Government offerti dal SIL Sardegna, quali: Incontro tra Domanda e
Offerta di lavoro della Borsa Regionale; Comunicazioni Obbligatorie sui rapporti di lavoro
(assunzioni, trasformazioni, cessazioni e proroghe) e Prospetti Informativi Disabili; Richieste di
autorizzazione e concessione di Ammortizzatori Sociali; Partecipazione ai programmi
regionali di Politica del Lavoro; Candidature ad avvisi e bandi della formazione professionale;
Rendicontazione dei progetti cofinanziati dal POR FSE 2007-2013.
Il Portale Monitor Web -www.monitorweb.sardegnalavoro.it, back office del SIL Sardegna,
costituisce il canale virtuale attraverso cui l’Amministrazione Regionale gestisce il patrimonio
conoscitivo del mondo del lavoro, interagendo e scambiando dati con i sistemi di altre PA
Regionali e Nazionali. Il Monitor Web costituisce il “single point of access” a tutte le
applicazioni gestionali a supporto delle attività amministrative di per tutti gli operatori pubblici
competenti in materia di lavoro e formazione professionale. Tra i principali moduli informatici
quotidianamente utilizzati dagli uffici Regionali e Provinciali se ne citano i più importanti:
Servizi Lavoro per la gestione degli adempimenti amministrativi provinciali (Scheda anagrafico
– professionale del cittadino, dichiarazioni e colloqui D.Lgs. 181/00 – D.Lgs. 297/02, Liste
speciali ex D.Lgs. 181/00 – D.Lgs. 297/02, Collocamento mirato ai sensi della L. 68/99, Avvisi
pubblici di selezione per l’accesso al pubblico impiego ex. Art. 16 L. 56/87, Protocollazione
elettronica, etc.); Servizi Specialistici per l’attuazione del Piano di Azioni Individuale,
l’Orientamento, l’Autoimpiego, la Rilevazione del fabbisogno formativo del territorio,
l’Incontro tra domanda e offerta di lavoro e l’Iscrizione ai percorsi di Formazione Professionale
a catalogo; CIG e della Mobilità in deroga per la gestione delle procedure di autorizzazione e
concessione degli Ammortizzatori Sociali in deroga; Formazione Professionale per la selezione
e gestione dell’offerta formativa; Osservatorio del Mercato del Lavoro-OML per l’elaborazione
e l’analisi statistica delle informazioni contenute nella banca dati unica regionale, Gestione e
monitoraggio del POR FSE 2007-2013, Accreditamento delle Agenzie Formative.
La componente di cooperazione applicativa consente la connessione del SIL Sardegna con la
Rete dei Servizi per il Lavoro così come stabilito nel Decreto Interministeriale del 30 ottobre
2007. Al fine di abilitare l’interscambio dati con il Sistema Informativo del Ministero del
144
Lavoro, il SIL Sardegna è dotato di una componente infrastrutturale coerente con quanto
stabilito dal CNIPA per lo scambio di informazioni sulla Rete dei Servizi per il Lavoro. Attraverso
il canale di cooperazione applicativa, il SIL è in grado di interoperare con il Sistema Contabile
Integrato (SIBAR-SCI) regionale e con altri sistemi nazionali quali quelli dell’INPS e del
Ministero dell’Economia e delle Finanze.
In ordine alla diffusione territoriale del SIL, attraverso i diversi strumenti informatici offerti dal
portale di back office del SIL, l’Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale,
cooperazione e sicurezza sociale, l’Agenzia regionale per il Lavoro, le 8 Amministrazioni
Provinciali e tutti i Centri Servizi per il Lavoro (28 sedi principali più le sedi decentrate),
gestiscono il patrimonio conoscitivo del mondo del lavoro in Sardegna secondo lo schema
seguente:
•Amm. Provinciale di Sassari•CSL Sassari•CSL Alghero•CSL Castelsardo•CSL Bonorva•CSL Ozieri•Sede decentrata Porto Torres•Sede decentrata Ittiri•Sede decentrata Thiesi•Sede decentrata Bono
Sassari
•Amm. Provinciale di Oristano•CSL Oristano•CSL Cuglieri•CSL Terralba•CSL Mogoro•CSL Ghilarza•CSL Ales•Sede decentrata Bosa
Oristano
•Amm. Provinciale di Sanluri•CSL Sanluri•CSL San Gavino
Medio-Campidano
•Amm. Provinciale di Carbonia•CSL Carbonia•CSL Iglesias
Carbonia-Iglesias
•Amm. Provinciale di Cagliari•CSL Cagliari•CSL Quartu Sant’Elena•CSL Muravera•CSL Isili•CSL Senorbì•CSL Assemini•Sede decentrata Pula
Cagliari
•Amm. Provinciale di Lanusei•CSL Lanusei•Sede decentrata Tortolì
Ogliastra
•Amm. Provinciale di Nuoro•CSL Macomer•CSL Sorgono•CSL Nuoro•CSL Siniscola•Sede decentrata Orosei
Nuoro
•Amm. Provinciale di Olbia-Tempio•CSL Olbia•CSL Tempio Pausania•Sede decentrata Palau
Olbia-Tempio
•Assessorato al Lavoro e alla Formazione Professionale
•Agenzia regionale per il Lavoro
Regione Sardegna
L’indagine da poco completata da IN.SAR., oltre a confermare gli aspetti precedentemente
evidenziati, ha però messo in luce alcune problematiche nell’uso dell’infrastruttura da parte
del personale dei CSL o del sistema dei servizi per il lavoro.
145
Per questo si sottolinea l’opportunità che nei CSL i servizi erogati venissero “contabilizzati”
solo ed esclusivamente attraverso il SIL. Infatti non tutti i CSL utilizzano appieno il Sistema,
anche con riguardo alla basilare azione di registrazione delle dichiarazioni di immediata
disponibilità al lavoro. Nel corso dell’indagine effettuata per la redazione del presente
documento è stata, infatti, riscontrata una frequente discrepanza tra i valori forniti dai singoli
CSL e quelli forniti nello stesso periodo di riferimento dal SIL. Se in alcuni casi sono proprio gli
operatori a confermare che le DID vengono archiviate e tracciate attraverso sistemi informativi
di tipo locale (fogli Excel o Access), in altri casi è stato detto che la registrazione delle DID sul
SIL ha avuto inizio solo dopo alcune mensilità di registrazione “esterna” nel corso del 2011.
Anche un investimento in formazione potrebbe valorizzare ulteriormente il SIL ed i servizi per il
lavoro. Infatti, lo sviluppo delle competenze degli operatori dei CSL nell’uso di tutte le funzioni
del SIL, sia come programma di contabilizzazione, sia come strumento di semplificazione nella
gestione di pratiche amministrative ma soprattutto come strumento per l’erogazione dei
servizi e strumento di estrazione di dati (monitoraggio) su cui sviluppare politiche
occupazionali locali specifiche permetterebbe di ridurre i tempi standard di erogazione dei
servizi e migliorerebbe la qualità erogata assicurando una uniformità regionale. In modo
diffuso a livello regionale appaiono frequenti casi in cui il CSL comunica un numero di DID
inferiore a quello estratto dal SIL nello stesso periodo di tempo. Questa differenza potrebbe
essere dovuta alla difficoltà da parte degli operatori dei CSL ad estrarre i dati dal SIL, forse per
carenza di competenze o di formazione, oppure alla possibilità offerta anche a coloro che non
hanno specifiche competenze tecniche di accedere ed usare il SIL in “aree” specialistiche.
Un’ulteriore causa potrebbe essere rappresentata da un differente standard in ordine
all’opzione di far firmare la DID, poiché le informazioni raccolte indicano che la DID,
generalmente, viene fatta sottoscrivere presso i CSL ai seguenti segmenti di utenza:
occupati
inoccupati
disoccupati
disabili
soggetti in mobilità e CIG in deroga
Per i soggetti in mobilità e CIG ordinaria non sembra profilarsi un comportamento univoco in
Sardegna per quanto attiene la sottoscrizione della DID.
146
La Popolazione utente presa a riferimento
La quarta variabile che incide sulla dimensione della dotazione organica è la popolazione potenzialmente cliente.
Da questo punto di vista la prima valutazione fatta è stata se prendere come riferimento lo stock storico di disoccupati e inoccupati o il flusso annuale di cittadini che si recano presso i CSL per chiedere dei servizi.
Utilizzando i dati forniti dall’Assessorato del Lavoro Regionale, al 31 dicembre 2011, risultano le seguenti frequenze su inoccupati e disoccupati (fonte SIL)
(Numero di cittadini con stato occupazionale "Inoccupato" e “disoccupato” ex. D.Lgs. 297/02, calcolato in automatico dal sistema, suddivisi per singolo CSL)
Provincia CSL inoccupati disoccupati totale
Cagliari
ASSEMINI 10.191 23.465 33.656
CAGLIARI 13.574 23.245 36.819
ISILI 1.405 3.443 4.848
MURAVERA 760 3.336 4.096
QUARTU SANT'ELENA 13.333 24.940 38.273
SENORBI' 2.521 5.886 8.407
Carbonia Iglesias
CARBONIA 5.510 15.138 20.648
IGLESIAS 3.316 7.512 10.828
Medio
Campidano
SAN GAVINO MONREALE 4.880 10.447 15.327
SANLURI 3.964 8.802 12.766
Nuoro
MACOMER 1.496 3.771 5.267
NUORO 4.128 13.161 17.289
SINISCOLA 1.735 8.031 9.766
SORGONO 1.417 3.080 4.497
Provincia CSL inoccupati disoccupati totale
147
Ogliastra LANUSEI 4.316 11.582 15.898
Olbia-Tempio OLBIA 5.460 26.248 31.708
TEMPIO PAUSANIA 1.554 5.355 6.909
Oristano
ALES 511 1.939 2.450
CUGLIERI 1.458 4.006 5.464
GHILARZA 1.301 3.085 4.386
MOGORO 460 1.615 2.075
ORISTANO 5.696 11.617 17.313
TERRALBA 1.731 3.910 5.641
Sassari
ALGHERO 4.676 10.823 15.499
BONORVA 1.243 2.450 3.693
CASTELSARDO 1.646 5.141 6.787
OZIERI 2.260 5.066 7.326
SASSARI 14.111 30.278 44.389
Totale 114.653 277.372 392.025
Questi dati restituiscono quasi quattrocentomila cittadini non occupati.
È facile immaginare che non tutti i cittadini inoccupati o disoccupati utilizzano i servizi per il lavoro o, per meglio dire, si percepiscono sul mercato del lavoro. In altre parole non tutti cercano lavoro.
Questo non significa che non necessitino comunque di alcuni servizi erogati dai CSL, come ad esempio quelli amministrativi (vedi l’aggiornamento della situazione anagrafica occupazionale per attivare eventuali servizi assistenziali di supporto da parte degli enti locali).
Sicuramente significa però che strutturare la dotazione organica dei servizi per il lavoro sulla base dello stock storico non appare corretto.
Il dato in grado di esprimere una valenza attendibile della “dimensione del mercato” è quello riferito al numero di cittadini che utilizzano annualmente i servizi erogati dai CSL. Parliamo quindi di dati di flusso e non di stock.
Tra i dati di flusso, si è trattato poi di valutare se valorizzare gli “ingressi” al CSL o un dato molto più significativo e efficace quale il numero di dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro.
148
Tra i due valori IN.SAR. ha basato i calcoli e le analisi sul numero di DID.
La scelta è motivata dal fatto che si tratta di una condizione prevista e regolamentata dalla legge nazionale, dal fatto che si tratta di un valore che rende possibile il confronto con altre regioni italiane al fine di individuare buone pratiche organizzative ed erogative e dal fatto che gli ingressi al CSL da parte dei cittadini non sempre vengono contati e possono avere motivazioni personali poco utili ai fini della determinazione della pianta organica e conseguente strutturazione dei servizi per il lavoro.
Dopo aver condiviso con l’Assessorato del Lavoro la decisione di far riferimento alle DID, è stato confrontato il numero di DID monitorato in Sardegna dal SIL con quello monitorato dai singoli CSL anche con strumenti informatici non ufficiali.
Il numero delle DID estrapolato dal SIL è pari a 52.177 mentre quello rilevato con l’indagine nei CSL ammonta a 65.375.
La differenza è significativa: 13.198 DID che non vengono monitorate dal SIL.
Prima di procedere su questo aspetto, si ritiene utile l’incrocio di una serie di dati al fine di
avere sin da subito un quadro d’insieme della dimensione e della distribuzione della rete dei
servizi per il lavoro e dell’efficacia sia degli strumenti di contabilizzazione diversi dal SIL che
della capacità di estrazione dei dati a livello locale, sempre dal SIL.
149
Provincia CSL abitanti del
bacino
popolazione attiva
15-64 anni inoccupati disoccupati totale
% totale disoc-
inoc. su
popolaz. attiva
Cagliari
ASSEMINI 152.228 108.339 10.191 23.465 33.656 31,07
CAGLIARI 176.728 118.028 13.574 23.245 36.819 31,20
ISILI 18.745 11.959 1.405 3.443 4.848 40,54
MURAVERA 16.226 10.787 760 3.336 4.096 37,97
QUARTU SANT'ELENA 167.393 101.151 13.333 24.940 38.273 37,84
SENORBI' 31.860 21.358 2.521 5.886 8.407 39,36
Carbonia-Iglesias
CARBONIA 81.448 56.006 5.510 15.138 20.648 36,87
IGLESIAS 48.392 33.887 3.316 7.512 10.828 31,95
Medio Campidano
SAN GAVINO MONREALE 56.579 38.628 4.880 10.447 15.327 39,68
SANLURI 45.830 30.316 3.964 8.802 12.766 42,11
Nuoro
MACOMER 23.422 15.407 1.496 3.771 5.267 34,19
NUORO 81.897 54.987 4.128 13.161 17.289 31,44
SINISCOLA 37.804 25.388 1.735 8.031 9.766 38,47
SORGONO 17.554 11.146 1.417 3.080 4.497 40,35
Ogliastra LANUSEI 57.965 38.584 4.316 11.582 15.898 41,20
Olbia-Tempio
OLBIA 126.872 67.593 5.460 26.248 31.708 46,91
TEMPIO PAUSANIA 30.987 20.669 1.554 5.355 6.909 33,43
150
Provincia CSL abitanti del
bacino
popolazione attiva
15-64 anni inoccupati disoccupati totale
% totale disoc-
inoc. su
popolaz. attiva
Oristano
ALES 11.151 6.812 511 1.939 2.450 35,97
CUGLIERI 23.484 14.987 1.458 4.006 5.464 36,46
GHILARZA 20.452 13.009 1.301 3.085 4.386 33,72
MOGORO 9.556 6.190 460 1.615 2.075 33,52
ORISTANO 76.423 52.083 5.696 11.617 17.313 33,24
TERRALBA 25.178 17.173 1.731 3.910 5.641 32,85
Sassari
ALGHERO 60.742 41.273 4.676 10.823 15.499 37,55
BONORVA 17.353 10.914 1.243 2.450 3.693 33,84
CASTELSARDO 25.243 16.852 1.646 5.141 6.787 40,27
OZIERI 32.160 21.017 2.260 5.066 7.326 34,86
SASSARI 201.739 138.701 14.111 30.278 44.389 32,00
Totale 1.675.411 1.103.244 114.653 277.372 392.025 35,53
151
Dovendo comunque procedere ad un dimensionamento del mercato al fine di determinare la dotazione organica, si è ritenuto opportuno utilizzare il valore più alto tra i due registrati.
E’ stato quindi usato, di volta in volta, il numero di DID più elevato al fine di stabilire la quantità di clienti su cui basare il calcolo della dotazione organica.
Nella ricerca svolta da IN.SAR., con logiche di benchmarking, sono stati analizzati diversi Masterplan regionali:
Il parametro proposto, anche sulla base degli orientamenti e dei modelli organizzativi delle regioni studiate, è quello di un operatore ogni 120 utenti con DID, ottenendo così il valore complessivo di 606 risorse impegnate nei servizi per il lavoro della Regione Sardegna, secondo una logica che media tra i valori delle regioni oggetto dell’azione di benchmarking e che è stata condivisa con l’Amministrazione regionale.
Regione Emilia-
Romagna
Regione Piemonte
Regione Marche
Unità di personale
631 657 347
Flusso annuale utenti con DID
60.000 80.000 55.700
Numero utenti per operatore
95 122 161
152
La sintesi della ricerca: il numero di risorse impiegabili
L'uso di un parametro numerico aiuta ma non risolve il tema della scelta di quante risorse
debbano essere impegnate nel servizi per il lavoro della Regione Sardegna.
L'uso del parametro, inoltre, è fortemente vincolato e, a sua volta, viziato con riferimento
all'autenticità del numero di DID prodotte e gestite nel corso del 2011: oltre 65.00 per i CSL,
poco più di 52.000 per il SIL, oltre 72.000 per la scelta fatta di adottare il maggiore tra i due
valori rilevati per ciascun CSL.
Il lavoro di ricerca svolto da IN.SAR. che individua i livelli minimi qualitativi di erogazione dei
servizi e il conseguente numero ottimale di addetti operanti nel sistema, evidenzia una
diminuzione delle risorse attualmente coinvolte di circa il 20%.
Nella successiva tabella è visibile il riepilogo della forza lavoro impegnata nei servizi per il lavoro della Regione Sardegna. Si ricorda ulteriormente che la validità del rapporto vige a livello regionale e non provinciale, soprattutto in concomitanza con l’adozione di nuovi standard di servizio.
153
PROVINCE
Precari CSL + Personale in
ruolo (Fonte Province,
elaborazione IN.SAR.) Precari CESIL +
Agenzia Due
Giare (Fonte
RAS)
Personale totale (in
ruolo + precari CSL
+ precari CESIL) Personale
in ruolo Precari Totale
CAGLIARI 87 36 123 35 158
CARBONIA IGLESIAS 28 0 28 21 49
NUORO 57 40 97 20 117
OGLIASTRA 17 11 28 21 49
ORISTANO 60 42 102 45 147
OLBIA TEMPIO 34 24 58 6 64
SASSARI 50 31 81 34 115
MEDIO CAMPIDANO 38 11 49 19 68
TOT. REGIONALE 371 195 566 201 767
154
7. ALLEGATI
- Allegato A
Le schede utilizzate per la ricerca presso i CSL
- Allegato A.1
La scheda di rilevazione qualitativa
- Allegato A.2
La scheda di rilevazione quantitativa
- Allegato A.3
La scheda di rilevazione dotazioni informatiche
- Allegato A.4
Le schede di rilevazione della dotazione organica (personale in ruolo e personale precario)
- Allegato B
Sintesi delle elaborazioni
- Allegato B.1
La sintesi della Provincia di Cagliari e il dettaglio dei CSL
- Allegato B.2
La sintesi della Provincia di Carbonia-Iglesias e il dettaglio dei CSL
- Allegato B.3
La sintesi della Provincia del Medio Campidano e il dettaglio dei CSL
- Allegato B.4
La sintesi della Provincia di Nuoro e il dettaglio dei CSL
155
- Allegato B.5
La sintesi della Provincia dell’Ogliastra e il dettaglio dei CSL
- Allegato B.6
La sintesi della Provincia di Olbia Tempio e il dettaglio dei CSL
- Allegato B.7
La sintesi della Provincia di Oristano e il dettaglio dei CSL
- Allegato B.8
La sintesi della Provincia di Sassari e il dettaglio dei CSL
MASTERPLAN: SCHEDA DI RILEVAZIONECentri Servizi per il lavoro - Dati quantitativi
1. ACCOGLIENZA/INFORMAZIONE
2. ORIENTAMENTO
3.1 CREAZIONE DI IMPRESA
3.2 CREAZIONE DI IMPRESA
3.3 CREAZIONE DI IMPRESA
3.4 CREAZIONE DI IMPRESA
4. INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA
5. ACCESSO AI PERCORSI
6.1 DOMANDA OFFERTA T.I.
6.2. DOMANDA OFFERTA T.D.
6.3. DOMANDA OFFERTA FLESSIBILE
7. SERVIZI ALLE IMPRESE
NOTE
M F M F M F M F M F M F M
> 15dipendenti
≤ 15dipendenti
> 15dipendenti
≤ 15dipendenti
> 15dipendenti
≤ 15dipendenti
> 15dipendenti
≤ 15dipendenti
> 15dipendenti
≤ 15dipendenti
MASTERPLAN: SCHEDA DI RILEVAZIONE Centri Servizi per il lavoro - Dati quantitativi
15 - 24 25 -29 35 - 44 45 - 54
N° aziende presenti nel DB del CSL
Nome CSL:
Agricoltura, silvicoltura e pesca
N° percettori di sostegno al reddito
N° iscritti appartenenti a categorie svantaggiate
Popolazione
Popolazione attiva
64 e oltre
Altre attività dei serviziIndustria (escluso Costruzioni) Costruzioni Commercio, alberghi e ristoranti
N° iscritti al 31 dicembre 2011
55 - 6430-34
Scheda di rilevazione
F64 e oltre
Scheda di rilevazione
M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F
N. di iscritti
N. di iscritti che hanno compilato lascheda anagrafica
N. di iscritti che hanno effettuato laDID
N. iscritti disoccupati
N. di iscritti disoccupati che hannoeffettuato la DID
N. di iscritti disoccupati percettori chehanno effettuato la DID
N.B: SE NON DISPONIBILE INSERIRE N.D.
30-34 35 - 44 45 - 54
Accoglienza, informazione
45 - 54 55 - 6430-34 35 - 44 64 e oltre 15 - 2415 - 24 25 -29 64 e oltre25 -29 55 - 64
FUNZIONE VARIABILENUMERO
I SEMESTRE 20111 GEN/30 GIU
II SEMESTRE 20111 LUG/31DIC
1) Accoglienza informazione
I SEMESTRE 2011 II SEMESTRE 2011
1 GEN/30 GIU 1 LUG/31 DIC
N. di disoccupati iscritti che hanno stipulato il Patto di Servizio
N. di iscritti percettori di sostegni al reddito
N. di disoccupati iscritti che hanno avuto un colloquio ex dlgs. 181/2000 e s.m.i.
N. di disoccupati iscritti che hanno iniziato un Piano di Azione Individuale
N. di disoccupati iscritti sottoposti al bilancio di competenze
N. totale di disoccupati iscritti sospesi dallo stato di disoccupazione
di cui per avviamento al lavoro
N. di iscritti non disoccupati che hanno richiesto servizio di orientamento
N.B: SE NON DISPONIBILE INSERIRE N.D.
FUNZIONE VARIABILE
NUMERO
Orientamento
2) Orientamento
M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F
N. utenti che si sono rivolti al servizio
N. utenti disoccupati che si sono rivolti al servizio
di cui laureati
di cui diplomati
di cui con licenza scuola media inferiore
I SEMESTRE 2011
30-34 45 - 5445 - 54 55 - 64 15 - 2464 e oltre
1 LUG/31DICII SEMESTRE 2011
Il servizio si rivolge a tutti i soggetti interessati ad avviare un'attività in forma d'impresa o di lavoroautonomo
Richiesta informazioni
FUNZIONE
N.B: SE NON DISPONIBILE INSERIRE N.D.
[1]Creazioned'impresa/Autoimpiego
35 - 4430-3425 -29
VARIABILE
15 - 24
1 GEN/30 GIU
NUMERO
55 - 64 64 e oltre25 -29 35 - 44
3.1) Creazione di impresa
M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F
N. utenti che si sono rivolti al servizio
N. utenti disoccupati che si sono rivolti al servizio
di cui laureati
di cui diplomati
di cui con licenza scuola media inferiore
35 - 44 45 - 54 55 - 64
I SEMESTRE 2011 II SEMESTRE 20111 GEN/30 GIU 1 LUG/31DIC
25 -2964 e oltre 15 - 2425 -29 30-34 35 - 44
Il servizio si rivolge a tutti i soggetti interessati ad avviare un'attività in forma d'impresa o di lavoroautonomo
FUNZIONEVARIABILE
Sostegno/Assistenza allo sviluppo dell'idea imprenditoriale
[2]Creazioned'impresa/Autoimpiego
N.B: SE NON DISPONIBILE INSERIRE N.D.
15 - 24
NUMERO
55 - 64 64 e oltre45 - 54 30-34
3.2) Creazione di impresa
M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F
N. utenti che si sono rivolti al servizio
N. totale utenti disoccupati che si sono rivolti al servizio
di cui laureati
di cui diplomati
di cui con licenza scuola media inferiore
Il servizio si rivolge a tutti i soggetti interessati ad avviare un'attività in forma d'impresa o dilavoro autonomo
30-34 35 - 44 45 - 54
FUNZIONEVARIABILE
Consulenza/Assistenza per la redazione del business plan 15 - 24 25 -29
[3]Creazioned'impresa/Autoimpiego
N.B: SE NON DISPONIBILE INSERIRE N.D.
55 - 64 35 - 44 45 - 54 55 - 64 64 e oltre
NUMERO
I SEMESTRE 2011 II SEMESTRE 20111 GEN/30 GIU 1 LUG/31DIC
30-3415 - 24 25 -2964 e oltre
3.3) Creazione di impresa
Start-up IMPRESALAVORO
AUTONOMOIMPRESA
LAVOROAUTONOMO
N. imprese avviate in forma di:
Monitoraggio SI NO SI NO
Monitoraggio aziende nei 24 mesi successivi allo start up
[4]Creazioned'impresa/Autoimpiego
N.B: SE NON DISPONIBILE INSERIRE N.D.
Il servizio si rivolge a tutti i soggetti interessati ad avviare un'attività in forma d'impresa o dilavoro autonomo
II SEMESTRE 2011
1 LUG/31 DICFUNZIONE
VARIABILE I SEMESTRE 2011
1 GEN/30 GIU
3.4) Creazione di impresa
M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M
N. iscritti che hanno fruito del servizioaccoglienza/informazione
N. iscritti che hanno sottoscritto il Patto diServizio
N. iscritti che hanno iniziato un Piano diAzione Individuale
N. iscritti cui è stato elaborato il Bilancio dicompetenze/Profilo socio-lavorativo
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
pressoprivato
pressoP.A.
N. iscritti che sono stati avviati
N.B: SE NON DISPONIBILE INSERIRE N.D.
64 e oltre 15 - 24 25 -29
Inclusione socio-lavorativa (fasce deboli)
35 - 44 45 - 54 55 - 6415 - 24 25 -29 30-34
FUNZIONE VARIABILE
NUMERO
I SEMESTRE 2011 II SEMESTRE 2011
1 GEN/30 GIU 1 LUG/31DIC
35 - 44 45 - 54 55 - 64 64 e oltre30-34
4) Inclusione socio-lavorativa
F
pressoprivato
NUMERO
II SEMESTRE 2011
1 LUG/31DIC
64 e oltre
4) Inclusione socio-lavorativa
M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M
N. totale di disoccupati iscritti che hanno avuto unaproposta formativa
di cui con PAI sottoscritto presso il CSL
N. disoccupati iscritti che partecipano/hannopartecipato ad attività formative
di cui con PAI sottoscritto presso il CSL
N. disoccupati iscritti che partecipano/hannopartecipato ad attività formative percettori disostegno al reddito
di cui con PAI sottoscritto presso il CSL
N. disoccupati iscritti che non hanno accettato laproposta formativa
di cui con PAI sottoscritto presso il CSL
N.B: SE NON DISPONIBILE INSERIRE N.D.
64 e oltre 15 - 24 25 -29
Accesso ai percorsi diaccompagnamentoal lavoro
35 - 44 45 - 54 55 - 6415 - 24 25 -29 30-34
FUNZIONE VARIABILENUMERO
I SEMESTRE 2011 II SEMESTRE 20111 GEN/30 GIU 1 LUG/31DIC
35 - 44 45 - 54 55 - 64 64 e oltre30-34
5) Accesso ai percorsi
F
NUMEROII SEMESTRE 2011
1 LUG/31DIC64 e oltre
5) Accesso ai percorsi
M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M
di cui con PAI sottoscritto nel CSL
di cui percettori di sostegno al reddito
di cui con PAI sottoscritto nel CSL
di cui percettori di sostegno al reddito
II SEMESTRE 2011
1 LUG/31DIC
Altre attività deiservizi
N.B: SE NON DISPONIBILE INSERIRE N.D.
Agricoltura,silvicoltura e pesca
Industria (esclusoCostruzioni)
Costruzioni
Incontro Domanda eOfferta di lavoro aTEMPOINDETERMINATO
N. totale di disoccupati iscritti cui è stata fatta una proposta diavviamento al lavoro nella forma di contratto subordinato atempo indeterminato
I SEMESTRE 2011
1 GEN/30 GIU
N. totale di posti vacanti nella forma di contratto subordinato atempo indeterminato
Commercio, alberghie ristoranti
N. totale di disoccupati iscritti avviati al lavoro di cui nella formadi contratto subordinato a tempo indeterminato
Costruzioni
25 -29
Commercio,alberghi eristoranti
25 -2930-34 35 - 44 45 - 54 55 - 64
Altre attività dei serviziAgricoltura,silvicoltura e
pesca
Industria (esclusoCostruzioni)
35 - 44 45 - 54 55 - 64 64 e oltre
FUNZIONE VARIABILENUMERO
I SEMESTRE 2011 II SEMESTRE 20111 GEN/30 GIU 1 LUG/31DIC
15 - 24 64 e oltre 15 - 24 30-34
6.1) Domanda offerta TI
F64 e oltre
NUMERO
II SEMESTRE 20111 LUG/31DIC
6.1) Domanda offerta TI
M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F
di cui con PAI sottoscritto nel CSL
di cui percettori di sostegno al reddito
M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F
di cui con PAI sottoscritto nel CSL
di cui percettori di sostegno al reddito
Commercio,alberghi eristoranti
Altre attività deiservizi
Agricoltura,silvicoltura e pesca
CostruzioniAgricoltura,
silvicoltura e pescaIndustria (escluso
Costruzioni)Costruzioni
Commercio,alberghi eristoranti
Altre attività deiservizi
N. totale di disoccupati iscritti cui è stata fatta una proposta diavviamento al lavoro nella forma di contratto subordinato atempo determinato
15 - 24 25 -29
25 -29N. totale di disoccupati iscritti avviati al lavoro di cui nella formadi contratto subordinato a tempo determinato
15 - 24
Industria (esclusoCostruzioni)
30-3464 e oltre 15 - 24
N.B: SE NON DISPONIBILE INSERIRE N.D.
I SEMESTRE 2011 II SEMESTRE 2011
1 GEN/30 GIU 1 LUG/31DIC
N. totale di posti vacanti nella forma di contratto subordinato atempo determinato
Incontro Domandae Offerta di lavoroA TEMPODETERMINATO
55 - 6430-34 35 - 44 45 - 54 25 -29
55 - 64 64 e oltre 15 - 24 55 - 64 64 e oltre
FUNZIONE VARIABILENUMERO
I SEMESTRE 2011 II SEMESTRE 20111 GEN/30 GIU 1 LUG/31DIC
25 -29 30-3435 - 44 45 - 5430-34 35 - 44 45 - 54
35 - 44 45 - 54 55 - 64 64 e oltre
6.2) Domanda offerta TD
M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F
di cui con PAI sottoscritto nel CSL
di cui percettori di sostegno al reddito
M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F M F
di cui con PAI sottoscritto nel CSL
di cui percettori di sostegno al reddito
N.B: SE NON DISPONIBILE INSERIRE N.D.
Industria (esclusoCostruzioni)
CostruzioniCommercio,
alberghi eristoranti
Altre attività deiservizi
Altre attività deiserviziN. totale di posti vacanti nella forma di contratto
flessibile
II SEMESTRE 2011
64 e oltre 15 - 24
Commercio,alberghi eristoranti
Agricoltura,silvicoltura e
pesca
1 GEN/30 GIU 1 LUG/31DIC
55 - 64
30-34 35 - 44 45 - 54
Agricoltura,silvicoltura e
pesca
55 - 64
64 e oltre 15 - 24 25 -29
25 -29 30-34
Industria (esclusoCostruzioni)
Costruzioni
N. totale di disoccupati iscritti avviati al lavoro dicui nella forma di contratto flessibile
15 - 24
I SEMESTRE 2011
N. totale di disoccupati iscritti cui è stata fattauna proposta di avviamento al lavoro nella formadi contratto flessibile
15 - 24 25 -29
25 -29
45 - 5430-34 55 - 64 64 e oltre
FUNZIONE VARIABILENUMERO
I SEMESTRE 2011 II SEMESTRE 20111 GEN/30 GIU 1 LUG/31DIC
Incontro Domandae Offerta di lavoronella forma diCONTRATTOFLESSIBILE
30-3435 - 44
35 - 44 45 - 54
35 - 44 45 - 54
55 - 64 64 e oltre
6.3) Domanda offerta Flessibile
AGRICOLTURASILVICOLTURA
PESCA
INDUSTRIA(escluso Costruzioni)
COSTRUZIONICOMMERCIOALBERGHI ERISTORANTI
ALTRE ATTIVITA'DEI SERVIZI
AGRICOLTURASILVICOLTURA
PESCA
INDUSTRIA(escluso
Costruzioni)COSTRUZIONI
COMMERCIOALBERGHI ERISTORANTI
ALTRE ATTIVITA'DEI SERVIZI
N. imprese che si sono rivolte al CSL
N. imprese che hanno sottoscritto il Patto di servizio
N. domande di lavoro presentate dalle imprese
N. di disoccupati iscritti presentati alle imprese
di cui con sostegno/incentivo all'assunzione
N. colloqui di selezione svolti tra disoccupati/impresa
N. Flessibile N. Flessibile
N. Totale di disoccupati iscritti avviati al lavoro
di cui con sostegno/incentivo all'assunzione
VARIABILE
NUMERO
N. Tempo Indeterminato N. Tempo DeterminatoN. Tempo Determinato
N.B: SE NON DISPONIBILE INSERIRE N.D.
Servizi alle imprese
I SEMESTRE 20111 GEN/30 GIU
N. Tempo Indeterminato
1 LUG/31 DICFUNZIONEII SEMESTRE 2011
7) Servizi alle imprese
[1]Creazione d'impresa/Autoimpiego
Accoglienza, informazione
Orientamento
NOTE
Funzione Variabile Motivazioni della non disponibilità
8) Note
NOTE
Funzione Variabile Motivazioni della non disponibilità
[2]Creazione d'impresa/Autoimpiego
[3]Creazione d'impresa/Autoimpiego
[4]Creazione d'impresa/Autoimpiego
8) Note
NOTE
Funzione Variabile Motivazioni della non disponibilità
Inclusione socio-lavorativa (fascedeboli)
Incontro Domanda e Offerta di lavoroper contratto subordinato T.I.
Accesso ai percorsi diaccompagnamento al lavoro
8) Note
NOTE
Funzione Variabile Motivazioni della non disponibilità
N.B.: indicare le ragioni dell'eventuale non disponibilità dei dati per ciascuna variabile di ciascuna Funzione
Incontro Domanda e Offerta di lavoroper contratto Flessibile
Servizi alle imprese
Incontro Domanda e Offerta di lavoroper contratto subordinato T.D.
8) Note
1
SCHEDA DI RILEVAZIONE QUALITATIVACentri Servizi per il lavoro
versione del 22 marzo 2012
2
SCHEDA DI RILEVAZIONEversione del 22 03 2012
Rilevazione effettuata da: Nome Cognome
Rilevazione effettuata il: gg/mese/anno
Nome CSL:
Provincia:
3
Sommario
SCHEDA DI RILEVAZIONE QUALITATIVA CENTRI SERVIZI PER IL LAVORO................................................. 1
ANAGRAFICA CSL................................................................................................................................. 4DATI INTERVISTATO .............................................................................................................................. 4FUNZIONE: ACCOGLIENZA, INFORMAZIONE.................................................................................... 5FUNZIONE: ORIENTAMENTO ........................................................................................................... 8FUNZIONE: CREAZIONE D’IMPRESA/AUTOIMPIEGO ..................................................................... 12FUNZIONE: INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA(FASCE DEBOLI)....................................................... 14FUNZIONE: ACCESSO AI PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO .................................... 16FUNZIONE: INCONTRO DOMANDA/OFFERTA DI LAVORO ............................................................. 18FUNZIONE: SERVIZI ALLE IMPRESE................................................................................................. 20NOTE: .............................................................................................................................................. 22
4
Anagrafica CSL
Provincia:
Comune:
Nome CSL:
Indirizzo:
Tel:
e-mail:
Sito internet:
N° sedi distaccate eubicazione:
Dati intervistato
Nome:
Cognome:
Ruolo/funzione:
5
FUNZIONE: ACCOGLIENZA, INFORMAZIONE
Campo diosservazione Variabile Presenza/Assenza Livello
(se presente la variabile rilevata)
Dimensioneorganizzativa
N. di operatori interni impegnati nella funzione--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
di cui: esclusivamente dedicati alle attività previste dalla funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
N. di operatori con contratto a termine impegnati nella funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
Competenzedell’operatore edotazionetecnologica
L’operatore ha svolto attività di formazione/aggiornamento professionaleper il rafforzamento delle aree di competenza specialistica? SI NO
Ogni anno Ogni 3anni
Ogni 5anni
Conoscenza da parte degli operatori di almeno una lingua straniera SI NOScolastico Buono Avanzato
Disponibilità di 1 pc per operatore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Disponibilità di telefono, fax, mail istituzionale per operatore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
6
Accessibilità allastruttura/Qualitàdell’accoglienza
Presenza segnaletica stradale SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Presenza segnaletica sull’edificio SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Disponibilità parcheggio nelle vicinanze SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Raggiungibilità con mezzi pubblici SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Strumenti di gestione razionale dei flussi dell’utenza (es. taglia coda, fila“guidata”, Call Center per le prenotazioni dei colloqui Dlgs 181/2000, N.Verde per informazioni di primo livello,ecc.)
SI NO
Registrazione informatizzata dell’utenza del servizio di accoglienza SI NO
Registrazione cartacea dell’utenza del servizio di accoglienza SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Spazi attrezzati per l'attesa SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Disponibilità di una Carta dei servizi erogati SI NO
Rispetto dalla normativalegge 81/2008
Presenza ascensore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Presenza scivoli SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
7
Presenza bagni per disabili SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Accesso alleinformazioni
Spazi attrezzati per l'autoconsultazione SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Presenza PC per autoconsultazione SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Informazione sui servizi erogati dal CSL in modalità assistita per una duratanon inferiore a 30 minuti SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
N. postazioni PC disponibili in uso agli operatori del servizio--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
Informazioni su percorsi formativi (professionale, di base, di III livello) SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Informazioni su normativa e contratti di lavoro SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Informazioni su opportunità occupazionali SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Colloquio ed accesso immediato ai servizi SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Colloquio ed accesso ai servizi previo appuntamento SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Attività di base rivolteall’utente
Disponibilità di 1 pc collegato all’archivio/sistema informativo per operatore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Compilazione della scheda anagrafica al primo colloquio SI NO
Verifica della DID al primo colloquio SI NO
8
FUNZIONE: ORIENTAMENTO
Campo di osservazione Variabile Presente/Assente Livello(se presente la variabile rilevata)
Dimensione organizzativa
N. di operatori interni impegnati nella funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
di cui: esclusivamente dedicati alle attività previste dalla funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
N. di operatori con contratto a termine impegnati nella funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
Competenze dell’operatore edotazione tecnologica
L’operatore ha svolto attività di formazione/aggiornamentoprofessionale per il rafforzamento delle aree di competenzaspecialistica?
SI NOOgni anno Ogni 3
anniOgni 5anni
Conoscenza da parte degli operatori di almeno una lingua straniera SI NOScolastico Buono Avanzato
Disponibilità di 1 pc per operatore SI NOInsufficiente Adeguat
o Ottimale
Disponibilità di telefono, fax, mail istituzionale per operatore SI NOInsufficiente Adeguat
o Ottimale
9
Elementi di contesto perl’erogazione del servizio
Tempi di attesa per il primo colloquio di orientamento non superiore a3 mesi SI NO
Spazi riservati per i colloqui personalizzati di orientamento SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Spazi per attività di gruppo SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Colloquio di orientamento personalizzato operatore/utente SI NO
SE “SI”: Collegamento in rete con il sistema regionale dei servizi per illavoro e con le strutture accreditate SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Il servizio eroga colloqui di orientamento di gruppo? SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
10
Diagnostica/ Valutazione epianificazione del percorsoindividuale
Durata del colloquio non inferiore a 60 minuti SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Individuazione del profilo o dell’area professionale più vicinaall’esperienza pregressa dell’utente SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Utilizzo del modello regionale del Patto di servizio SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Utilizzo del modello regionale del PAI SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Utilizzo delle infrastrutture informatiche per la gestione del Patto diservizio e del PAI SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Assistenza alla redazione CV SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Indicazione progetti formativi SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Articolazione del colloquio diorientamento di gruppo
Realizzazione di incontri di gruppo per l’apprendimento delle tecniche diricerca attiva del lavoro SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Realizzazione di incontri di gruppo per la presentazione di opzioniformative SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Realizzazione di incontri di gruppo per la presentazione di percorsiuniversitari SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Realizzazione di incontri di gruppo altre attività (specificare quali)SI NO ________________________________
Realizzazione di incontri di gruppo per la presentazione delle opportunitàdel servizio civile SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
11
Acquisizione dello screeningdell’utente come codificatonel PAI
Individuazione attitudini/motivazioni/interessi SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Raccolta dati formativi SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Esplorazione delle aree di interesse professionale SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Elaborazione di un’ipotesi di progetto formativo-professionale SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Durata dei colloqui non inferiore a 60 minuti SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Analisi delle competenze possedute SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Esplorazione del sistema valoriale SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Definizione della mappa delle competenze spendibili SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Preparazione e consegna del dossier di bilancio SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Numero di incontri non inferiore a 5 per utente SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Durata degli incontri non inferiore a 60 minuti SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
12
FUNZIONE: CREAZIONE D’IMPRESA/AUTOIMPIEGO
Campo di osservazione Variabile Presente/AssenteLivello
(se presente la variabile rilevata)
Dimensione organizzativa
N. di operatori interni impegnati nella funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
di cui: esclusivamente dedicati alle attività previste dalla funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
N. di operatori con contratto a termine impegnati nella funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
Competenze dell’operatore edotazione tecnologica
L’operatore ha svolto attività di formazione/aggiornamentoprofessionale per il rafforzamento delle aree di competenzaspecialistica?
SI NOOgni anno Ogni 3 anni Ogni 5 anni
Conoscenza da parte degli operatori di almeno una lingua straniera SI NOScolastico Buono Avanzato
Disponibilità di 1 pc per operatore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Disponibilità di telefono, fax, mail istituzionale per operatore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
13
Accesso ed informazione
Disponibilità di materiale informativo (cartaceo e multimediale)dell’offerta di servizi e dell’organizzazione della struttura rivolto alpotenziale imprenditore
SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Disponibilità di informazioni/documentazione specialistica sulleforme contrattuali, le agevolazioni e gli incentivi, i bandi, etc. SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Raccolta dati impresa, primarilevazione del fabbisogno esottoscrizione del patto diservizio
Durata della prestazione in azienda non inferiore a 60 minuti SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Inserimento delle informazioni nella banca dati/sistema informativo SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Sottoscrizione del Patto di servizio al primo incontro SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Presenza PC collegato al Sistema informativo provinciale/regionale SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Sviluppo del Business Plan
Sostegno e assistenza allo sviluppo dell’idea imprenditoriale SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Consulenza, assistenza per la redazione del business plan SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Assistenza allo start-up d’impresa SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Monitoraggio dell’azienda nei 24 mesi successivi allo start-up SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
14
FUNZIONE: INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA(FASCE DEBOLI)
Campo di osservazione Variabile Presente/AssenteLivello
(se presente la variabile rilevata)
Dimensione organizzativa
N. di operatori interni impegnati nella funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
di cui: esclusivamente dedicati alle attività previste dallafunzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
N. di operatori con contratto a termine impegnati nella funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
Competenze dell’operatore edotazione tecnologica
L’operatore ha svolto attività di formazione/aggiornamentoprofessionale per il rafforzamento delle aree di competenzaspecialistica?
SI NOOgni anno Ogni 3 anni Ogni 5 anni
Conoscenza da parte degli operatori della lingua italiana dei segni(LIS) SI NO
Conoscenza da parte degli operatori di almeno una lingua straniera SI NOScolastico Buono Avanzato
Disponibilità di 1 pc per operatore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Disponibilità di telefono, fax, mail istituzionale per operatore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
15
Gestione del servizio
Il servizio viene erogato presso la Provincia in maniera accentrata SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Il servizio viene erogato presso il CSL SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Costruzione del percorso diinserimento
Collegamento e consultazione al catalogo regionale dell’offertaformativa SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Supporto all’individuazione del percorso adeguato nell’ambito delcatalogo regionale SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Individuazione degli strumenti per la verifica in itinere e finaledella fruizione della misura concordata SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Supporto all’individuazione di unpercorso adeguato di integrazioneprofessionale
Proposte Tirocinio formativo e di orientamento (legge 196/97 art.18, D.M. 142/98, D.lgs. 297/03) SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Proposte Stage, borse lavoro e work experience SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Elaborazione del progetto formativo SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Adozione del sistema gestionale informatizzato della Regione SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Individuazione di un tutor e degli strumenti per la verifica initinere e finale dell’apprendimento SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
16
FUNZIONE: ACCESSO AI PERCORSI DI ACCOMPAGNAMENTO AL LAVORO
Campo di osservazione Variabile Presente/AssenteLivello
(se presente la variabile rilevata)
Dimensione organizzativa
N. di operatori interni impegnati nella funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
di cui: esclusivamente dedicati alle attività previste dallafunzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
N. di operatori con contratto a termine impegnati nella funzione--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
Competenze dell’operatore edotazione tecnologica
L’operatore ha svolto attività di formazione/aggiornamentoprofessionale per il rafforzamento delle aree di competenzaspecialistica?
SI NOOgni anno Ogni 3 anni Ogni 5 anni
Conoscenza da parte degli operatori di almeno una lingua straniera SI NOScolastico Buono Avanzato
Disponibilità di 1 pc per operatore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Disponibilità di telefono, fax, mail istituzionale per operatore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
17
Costruzione del percorso diinserimento
Collegamento e consultazione al catalogo regionale dell’offertaformativa SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Supporto all’individuazione del percorso adeguato nell’ambito delcatalogo regionale SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Individuazione degli strumenti per la verifica in itinere e finaledella fruizione della misura concordata SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Supporto all’individuazione di unpercorso adeguato di integrazioneprofessionale
Proposte Tirocinio formativo e di orientamento (legge 196/97 art.18, D.M. 142/98, D.lgs. 297/03) SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Proposte Stage, borse lavoro e work experience SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Elaborazione del progetto formativo personalizzato SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Individuazione di un tutor professionista e degli strumenti per laverifica in itinere e finale dell’apprendimento SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
18
FUNZIONE: INCONTRO DOMANDA/OFFERTA DI LAVORO
Campo di osservazione Variabile Presente/Assente Livello(se presente la variabile rilevata)
Dimensione organizzativa
N. di operatori interni impegnati nella funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
di cui: esclusivamente dedicati alle attività previste dallafunzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
N. di operatori con contratto a termine impegnati nella funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
Competenze dell’operatore edotazione tecnologica
L’operatore ha svolto attività diformazione/aggiornamento professionale per ilrafforzamento delle aree di competenza specialistica?
SI NOOgni anno Ogni 3 anni Ogni 5 anni
Conoscenza da parte degli operatori di almeno una linguastraniera SI NO
Scolastico Buono Avanzato
Disponibilità di 1 pc per operatore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Disponibilità di telefono, fax, mail istituzionale peroperatore SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
19
Verifica e diffusione candidaturepresenti nei sistemi informativi dellavoro e nelle liste speciali
Estrazione del cv secondo il format europeo SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Aggiornamento costante delle candidature presenti neisistemi informativi regionali, nazionali e comunitariaalmeno una volta ogni 3 mesi.
SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Collegamento e consultazione costante con i sistemiinformativi (SIL, banca dati percettori, BCNL, sistema C.O.). SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Collegamento con la rete EURES SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Ricerca e segnalazione dellevacancies
Consultazione delle vacancies disponibili attraverso i canalied i sistemi informativi regionali, nazionali e comunitari,banche dati interne, organi di stampa ed altre retiinformative
SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Aggiornamento settimanale delle vacancies disponibili SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Preselezione, verifica delledisponibilità, gestione del contatto
Verifica dei requisiti professionali richiesti in relazione allecandidature disponibili SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Accertamento congruità dell’offerta (secondo quantoprevisto dalla legge) SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Verifica della disponibilità dell’utente SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Inserimento nella lista di preselezione SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Convocazione colloquio di selezione SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Definizione della rosa dei candidati ottimali SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Definizione graduatoria per la selezione presso la pubblicaamministrazione (art. 16 L. 56/87) SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
20
FUNZIONE: SERVIZI ALLE IMPRESE
Campo di osservazione Variabile Presente/AssenteLivello
(se presente la variabile rilevata)
Dimensione organizzativa
N. di operatori interni impegnati nella funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
di cui: esclusivamente dedicati alle attività previste dalla funzione
--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
N. di operatori con contratto a termine impegnati nella funzione--------------
Insufficiente Adeguato Ottimale
Competenze dell’operatore edotazione tecnologica
L’operatore ha svolto attività di formazione/aggiornamentoprofessionale per il rafforzamento delle aree di competenzaspecialistica?
SI NOOgni anno Ogni 3 anni Ogni 5 anni
Conoscenza da parte degli operatori di almeno una lingua straniera SI NOScolastico Buono Avanzato
Disponibilità di 1 pc per operatore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Disponibilità di telefono, fax, mail istituzionale per operatore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
21
Accesso ed informazione
Disponibilità di materiale informativo (cartaceo e multimediale)dell’offerta di servizi e dell’organizzazione della struttura rivoltoalle imprese
SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Disponibilità di informazioni/documentazione specialistica sulleforme contrattuali, le agevolazioni e gli incentivi, l’offerta formativa SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Campagne informative sulle opportunità offerte dal sistema dellaformazione, del lavoro e del welfare SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Illustrazione dei servizi offerti presso i servizi competenti SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Illustrazione dei servizi offerti presso la sede dell’impresa SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Raccolta dati impresa, primarilevazione del fabbisogno esottoscrizione del patto diservizio
Durata della prestazione non inferiore a 30 minuti SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Inserimento delle informazioni nella banca dati/sistema informativo SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Sottoscrizione del Patto di servizio al primo incontro SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Spazio attrezzato e riservato SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Presenza PC Collegato al sistema informativo provinciale/regionale SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Elaborazione del profiloricercato
Analisi del fabbisogno in relazione al contesto aziendale ed agliobiettivi perseguiti SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Definizione dei requisiti richiesti (titolo di studio, età, esperienzapregressa) SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
22
Interrogazione bancadati/sistema informativo edestrazione rosa dei candidatipiù prossimi ai profiliricercati
Interrogazione della banca dati per la valutazione della prossimitàdei profili che popolano la banca dati con quelli ricercati SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Aggiornamento settimanale dell’interrogazione SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Erogazione risposte alla richiesta dell’imprenditore entro le 24 ore SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Preselezione ecomunicazione elencocandidature
Verifica, attraverso contatto telefonico, della disponibilità alcolloquio di selezione da parte dei candidati selezionati. SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Stesura della lista candidature SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Invio al cliente della lista entro 5 gg. SI NO
Colloquio di selezione escelta candidati idonei
Intervista semi-strutturata somministrata alla candidato finalizzataad approfondire le esperienze professionali svolte, le competenzepossedute, le aspettative personali, la motivazione al lavoro ed allaposizione specifica
SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Tempi di erogazione dell’intervista non superiori a 2 settimane SI NO
Informazione e consulenzamirata – Legge 68/99
Disponibilità di informazioni/documentazione specialistica sullenorme, forme contrattuali, le agevolazioni e gli incentivi delcollocamento mirato
SI NOInsufficiente Adeguato Ottimale
Esenzioni, esoneri ecompensazioni
Assistenza nella compilazione ed espletamento dellamodulistica/procedure come da normativa di riferimento SI NO
Insufficiente Adeguato Ottimale
Note:
Scheda rilievo delladotazione informatica
Masterplan Sardegna
1
Attrezzatura operativa del CSL di ___________________
Presenza Quantità
Pc
Server
Postazioni collegate al SIL
Fotocopiatore b/n
Fotocopiatore colori
Linee telefoniche
Linee Adsl
Accesso internet
FAX
Rete locale (LAN)
Gruppo di continuità
Scanner
Stampante b/n
Stampante colori
Masterizzatore
Scheda rilievo delladotazione informatica
Masterplan Sardegna
2
Attrezzatura operativa n° 2Pc per tipo/SistemaOperativo
Quantità Attività gestite
Altri software gestionali:
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________
Scheda rilievo delladotazione informatica
Masterplan Sardegna
3
La sede
Presenza NoteSistemi di prenotazioneutenti
Sistema rilevazionepresenze automatico
Altro
PRECARI
COGNOME NOME DATA DI NASCITA C.F. VIA E NUMERO CIVICO C.A.P. COMUNE DIRESIDENZA
RECAPITOTELEFONICO
INDIRIZZO DI POSTAELETTRONICA TITOLO DI STUDIO
Specificare il titolo di studionel dettaglio (es. Maturità
scientifica, laurea inGiurisprudenza…….)
Eventuali altrespecializzazioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
DATI ANAGRAFICI TITOLO DI STUDIO
Pagina 1
PRECARI
SEDE LAVORATIVA ATTUALE 1 PROV. NUMERO ORE SETTIMANALI di cui dedicate al ricevimentopubblico SERVIZIO DI RIFERIMENTO Ruolo
ANZIANITA' NEL RUOLO(INDICARE IL NUMERO DI
ANNI)SEDE LAVORATIVA ATTUALE 2 PROV. NUMERO ORE SETTIMANALI di cui dedicate al ricevimento
pubblico SERVIZIO DI RIFERIMENTO
SEDE E RUOLO
Pagina 2
PRECARI
RuoloANZIANITA' NEL RUOLO
(INDICARE IL NUMERO DIANNI)
MODALITA' DI ACCESSO AL POSTO DI LAVORO TIPOLOGIA CONTRATTO ATTUALE Se EE.LL. specificareCAT. (ES. C1, D1…..)
DATA SCADENZAdell'ATTUALERAPPORTO DI
LAVORO
RETRIBUZIONE LORDAMENSILE ATTUALE
COSTO AMM.MENSILE(RETRIBUZIONE+ONERI
SOCIALI)
DATI CONTRATTUALISEDE E RUOLONOTE
Pagina 3
DIPEND.PROV. SERVIZI ART.6 L.20
COGNOME NOME DATA DI NASCITA C.F. VIA E NUMERO CIVICO C.A.P. COMUNE DI RESIDENZA RECAPITO TELEFONICO INDIRIZZO DI POSTAELETTRONICA TITOLO DI STUDIO
Specificare il titolo di studio nel dettaglio(es. Maturità scientifica, laurea in
Giurisprudenza…….)
Eventuali altrespecializzazioni
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
DATI ANAGRAFICI TITOLO DI STUDIO
Pagina 4
DIPEND.PROV. SERVIZI ART.6 L.20
SEDE LAVORATIVAATTUALE 1 PROV. NUMERO ORE SETTIMANALI di cui dedicate al
ricevimento pubblico SERVIZIO DI RIFERIMENTO Ruolo ANZIANITA' NEL RUOLO (INDICARE ILNUMERO DI ANNI)
SEDE LAVORATIVAATTUALE 2 PROV. NUMERO ORE SETTIMANALI
SEDE E RUOLO
Pagina 5
DIPEND.PROV. SERVIZI ART.6 L.20
di cui dedicate alricevimento pubblico SERVIZIO DI RIFERIMENTO Ruolo
ANZIANITA' NEL RUOLO(INDICARE IL NUMERO DI
ANNI)EX MINISTERIALE (SI/NO) PROFILO PROFESSIONALE CAT. (ES. C1, D1…..)
DATA PREVISTA PER ILPENSIONAMENTO
(INDICARE LA DATAMM/AAAA)
SEDE E RUOLO DATI CONTRATTUALINOTE
Pagina 6
MASTERPLAN SARDEGNA
Riepilogativo PROVINCIA di CAGLIARIN° abitanti del bacino provinciale 563.180
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
36
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
87
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 123
Accoglienza, informazione 18Orientamento 13
Creazione d'impresa/Autoimpiego 7Inclusione socio-lavorativa 14
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 10
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 55
Informatico 3Altre funzioni 3
Totali 123
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 35
Elenco CSL presenti nella ProvinciaElenco sede/sportello
decentrato del CSLElenco CESIL presenti nella Provincia
1 Assemini Pula - Teulada Assemini2 Cagliari Cagliari3 Isili Sadali4 Muravera5 Quartu S.E. Villasimius Quartu S.E.6 Senorbì
MonserratoOrroli
SamatzaiSan Basilio
San SperateSinnai
9
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
MASTERPLAN SARDEGNA
PROVINCIA CAGLIARI
N° personale precario Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
4
N° personale in ruolo Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
14
Totale personale Coordinamento Provinciale: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 18
Accoglienza, informazione 0Orientamento 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 1Inclusione socio-lavorativa 1
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 1
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 13
Informatico 2Altre funzioni 0
COORDINAMENTO PRESSO SEDE PROVINCIALE
Personale sede provinciale suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
CSL ASSEMINIPROVINCIA CAGLIARIN° abitanti presenti nel bacino del CSL 152.228
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
9
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
13
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 22
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR) CSL Pula Teulada
Accoglienza, informazione 0Orientamento 3
Creazione d'impresa/Autoimpiego 2 1La stessa risorsadi Pula
Inclusione socio-lavorativa 1Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0
Incontro domanda/offerta di lavoro 2Servizi alle imprese 0
Servizi amministrativi 10 3N°1 delle 3 risorsedi Pula
Informatico 0Altre funzioni 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 6
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSL
PresenzaCESIL/sededecentrataCESIL nelcomune
Precari impiegatinei CESIL
1 Assemini X 32 Capoterra3 Decimomannu4 Decimoputzu5 Domusdemaria6 Elmas7 Monastir9 San Sperate X 3
10 Sarroch11 Sestu12 Teulada X13 Ussana14 Uta15 Vallermosa16 Villa San Pietro17 Villa Speciosa18 Siliqua
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
CSL CAGLIARIPROVINCIA CAGLIARIN° abitanti presenti nel bacino del CSL 176.728
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
6
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
19
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 25
Accoglienza, informazione 3Orientamento 4
Creazione d'impresa/Autoimpiego 1Inclusione socio-lavorativa 3
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 2
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 10
Informatico 0Altre funzioni 2
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 4
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Cagliari X 22 Monserrato X 2
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL ISILIPROVINCIA CAGLIARIN° abitanti presenti nel bacino del CSL 18.745
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
3
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
10
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 13
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR) CSL Sadali
Accoglienza, informazione 3Orientamento 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 1Inclusione socio-lavorativa 3
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 1
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 3 2
Informatico 0Altre funzioni 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 5
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Escalaplano2 Escolca3 Esterzili4 Gergei5 Isili6 Nuragus8 Nurri9 Orroli X 5
10 Sadali X11 Serri12 Villanovatulo13 Serri
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
CSL MURAVERAPROVINCIA CAGLIARIN° abitanti presenti nel bacino del CSL 16.226
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
2
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
6
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 8
Accoglienza, informazione 5Orientamento 1
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 1
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 0
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 1
Informatico 0Altre funzioni 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 0
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Armungia2 Castiadas3 Muravera4 San Vito5 Villaputzu
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL QUARTU S.E.PROVINCIA CAGLIARIN° abitanti presenti nel bacino del CSL 167.393
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
9
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
16
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 25
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR) CSL Villasimius
Accoglienza, informazione 2 1Orientamento 4
Creazione d'impresa/Autoimpiego 1Inclusione socio-lavorativa 3
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 3
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 9
Informatico 1Altre funzioni 1
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 13
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza
sede/sportellodecentrato del CSL
Presenza CESIL nelcomune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Burcei
2 Dolianova
X (Unione dei comunidel Parteolla e BassoCampidano)
53 Donori4 Maracalagonis5 Quartu Sant'Elena X 66 Quartucciu8 Serdiana9 Settimo San Pietro
10 Sinnai X 211 Soleminis12 Villasimius X
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
CSL SENORBI'PROVINCIA CAGLIARIN° abitanti presenti nel bacino del CSL 31.860
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
3
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
9
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 12
Accoglienza, informazione 4Orientamento 1
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 2
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 1
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 4
Informatico 0Altre funzioni 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 7
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Ballao2 Barrali3 Gesico4 Goni5 Guamaggiore6 Guasila8 Nuraminis9 Ortacesus
10 Pimentel11 Samatzai X 312 San Basilio X 413 San Nicolò Gerrei14 Sant'Andrea Frius15 Selegas16 Senorbì17 Silius19 Suelli20 Villasalto
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
Riepilogativo PROVINCIA di CARBONIA - IGLESIASN° abitanti del bacino provinciale 129.840
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
0
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
28
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 28
Accoglienza, informazione 0Orientamento 1
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 1
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 3
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 21
Informatico 0Altre funzioni 2
Totali 28
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 21
Elenco CSL presenti nella Provincia Elenco sede/sportello decentrato del CSL Elenco CESIL presenti nella Provincia
1 Carbonia Carbonia2 Iglesias Iglesias
FluminimaggioreSantadi
Villamassargia5
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
MASTERPLAN SARDEGNA
PROVINCIA CARBONIA-IGLESIAS
N° personale precario Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
0
N° personale in ruolo Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
10
Totale personale Coordinamento Provinciale: precari + in ruolo (FonteProvince, elaborazione INSAR) 10
Accoglienza, informazione 0Orientamento 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 0
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 9
Informatico 0Altre funzioni 1
COORDINAMENTO PRESSO SEDE PROVINCIALE
Personale sede provinciale suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
CSL CARBONIAPROVINCIA CARBONIA-IGLESIASN° abitanti presenti nel bacino del CSL 81.448
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
0
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
8
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 8
Accoglienza, informazione 0Orientamento 1
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 0
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 7
Informatico 0Altre funzioni 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 7
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSL
PresenzaCESIL nelcomune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Calasetta2 Carbonia X 33 Carloforte4 Giba5 Masainas6 Narcao7 Nuxis9 Perdaxius
10 Piscinas11 Portoscuso12 San Giovanni Suergiu13 Santadi X 414 Sant'Anna Arresi15 Sant'Antioco16 Tratalias17 Villaperuccio
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
CSL IGLESIASPROVINCIA CARBONIA-IGLESIASN° abitanti presenti nel bacino del CSL 48.392
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
0
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
10
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 10
Accoglienza, informazione 0Orientamento 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 1
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 3
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 5
Informatico 0Altre funzioni 1
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 14
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Buggerru2 Domusnovas3 Fluminimaggiore X 44 Gonnesa5 Iglesias X 56 Musei7 Villamassargia X 5
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
MASTERPLAN SARDEGNA
Riepilogativo PROVINCIA di MEDIO CAMPIDANON° abitanti del bacino provinciale 102.409
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
11
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
38
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 49
Accoglienza, informazione 9Orientamento 8
Creazione d'impresa/Autoimpiego 3Inclusione socio-lavorativa 4
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 6
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 12
Informatico 0Altre funzioni 7
Totali 49
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 19
Elenco CSL Elenco sede/sportello decentrato del CSL Elenco CESIL
1 Sanluri Serramanna Sanluri2 San Gavino Monreale San Gavino Monreale
GuspiniSegariu
Villacidro5
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
PROVINCIA MEDIO CAMPIDANO
N° personale precario Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
2
N° personale in ruolo Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
11
Totale personale Coordinamento Provinciale: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 13
Accoglienza, informazione 0Orientamento 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 0
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 11
Informatico 0Altre funzioni 2
COORDINAMENTO PRESSO SEDE PROVINCIALE
Personale sede provinciale suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
CSL SANLURIPROVINCIA MEDIO CAMPIDANON° abitanti presenti nel bacino del CSL 45.830
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
4
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
15
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 19
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL Serramanna
Accoglienza, informazione 3 2Orientamento 4 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 1 0Inclusione socio-lavorativa 3 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0 0Incontro domanda/offerta di lavoro 3 0
Servizi alle imprese 0 0Servizi amministrativi 0 0
Informatico 0 0Altre funzioni 3 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 6
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL nel
comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Barumini2 Collinas3 Furtei4 Genuri5 Gesturi6 Las Plassas7 Lunamatrona8 Pauli Arbarei9 Samassi
10 Sanluri X 111 Segariu X 512 Serramanna X13 Serrenti14 Setzu15 Siddi16 Tuili17 Turri18 Ussaramanna19 Villamar20 Villanovaforru21 Villanovafranca
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
CSL SAN GAVINO MONREALEPROVINCIA MEDIO CAMPIDANON° abitanti presenti nel bacino del CSL 56.579
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
5
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
12
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 17
Accoglienza, informazione 4Orientamento 4
Creazione d'impresa/Autoimpiego 2Inclusione socio-lavorativa 1
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 3
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 1
Informatico 0Altre funzioni 2
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 13
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Arbus2 Gonnosfanadiga3 Guspini X 24 Pabillonis5 San Gavino Monreale X 56 Sardara7 Villacidro X 6
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
Riepilogativo PROVINCIA di NUORON° abitanti del bacino provinciale 160.677
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
40
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
57
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 97
Accoglienza, informazione 28Orientamento 5
Creazione d'impresa/Autoimpiego 3Inclusione socio-lavorativa 6
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 13
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 37
Informatico 5Altre funzioni 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 201Dato incompleto
Elenco CSL presenti nella ProvinciaElenco sede/sportello
decentrato del CSLElenco CESIL presenti nella Provincia
1 Macomer2 Nuoro Gavoi - Dorgali Nuoro - Gavoi3 Siniscola Orosei - Bitti4 Sorgono Aritzo
Orgosolo (Fonni+Mamoiada)
OroseiOlienaLoculiAtzara
7
1Il dato sui precari impiegati nei CESIL è incompleto poiché nel DB della RAS non sempreè indica la sede di appartenenza.
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
CSL MACOMERPROVINCIA NUORO
N° personale precario Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
17
N° personale in ruolo Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
9
Totale personale Coordinamento Provinciale: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 26
Accoglienza, informazione 1Orientamento 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 5
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 0
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 19
Informatico 1Altre funzioni 0
Personale sede provinciale suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
CSL MACOMERPROVINCIA NUORON° abitanti presenti nel bacino del CSL 23.422
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
5
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
10
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 15
Accoglienza, informazione 5Orientamento 1
Creazione d'impresa/Autoimpiego 1Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 3
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 4
Informatico 1Altre funzioni 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 0
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comunePrecari impiegati
nei CESIL
1 Birori2 Bolotana3 Borore4 Bortigali5 Dualchi6 Lei7 Macomer8 Noragugume9 Silanus
10 Sindia
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL NUOROPROVINCIA NUORON° abitanti presenti nel bacino del CSL 81.897
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
8
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
15
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 23
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR) CSL Dorgali Gavoi
Accoglienza, informazione 6 1 1Orientamento 3 0 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 1 0 0Inclusione socio-lavorativa 0 0 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0 0 0Incontro domanda/offerta di lavoro 6 0 0
Servizi alle imprese 0 0 0Servizi amministrativi 4 0 0
Informatico 1 0 0Altre funzioni 0 0 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 4 1Dato incompleto
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL nel comune
Precariimpiegati nei
CESIL
1 Dorgali X2 Fonni X (sede staccata Orgosolo)
3 Gavoi X X 44 Lodine5 Mamoiada X (sede staccata Orgosolo)
6 Nuoro X N.D.7 Oliena X N.D.8 Ollolai9 Oniferi
10 Orani11 Orotelli12 Orune13 Olzai14 Orgosolo X N.D.15 Ottana16 Sarule
1Il dato sui precari impiegati nei CESIL è incompleto poiché nel DB della RASnon sempre è indica la sede di appartenenza.
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
CSL SINISCOLAPROVINCIA NUORON° abitanti presenti nel bacino del CSL 37.804
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
5
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
11
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 16
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR) CSL Bitti Orosei
Accoglienza, informazione 5 1 2Orientamento 0 0 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0 0 0Inclusione socio-lavorativa 1 0 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0 0 0Incontro domanda/offerta di lavoro 2 0 0
Servizi alle imprese 0 0 0Servizi amministrativi 4 0 0
Informatico 1 0 0Altre funzioni 0 0 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 9
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Bitti X2 Galtellì3 Irgoli4 Loculi X 65 Lodè6 Lula7 Onani8 Onifai9 Orosei X X 3
10 Osidda11 Posada12 Siniscola13 San Teodoro14 Torpè
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
CSL SORGONOPROVINCIA NUORON° abitanti presenti nel bacino del CSL 17.554
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
5
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
12
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 17
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR) CSL Aritzo
Accoglienza, informazione 6 0Orientamento 1 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 1 0Inclusione socio-lavorativa 0 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0 0Incontro domanda/offerta di lavoro 2 0
Servizi alle imprese 0 0Servizi amministrativi 5 1
Informatico 1 0Altre funzioni 0 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 7
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL nel
comune
Precariimpiegati nei
CESIL
1 Aritzo X2 Atzara X 73 Austis4 Belvì5 Desulo6 Gadoni7 Meana Sardo8 Ortueri9 Ovodda
10 Sorgono11 Tiana12 Tonara13 Teti
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
MASTERPLAN SARDEGNA
Riepilogativo PROVINCIA di OGLIASTRAN° abitanti del bacino provinciale 57.965
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
11
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
17
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 28
Accoglienza, informazione 9Orientamento 4
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 2
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 5
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 4
Informatico 0Altre funzioni 4
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 21
Elenco CSL presenti nella ProvinciaElenco sede/sportello
decentrato del CSLElenco CESIL presenti nella Provincia
1 LanuseiTortolì
Tortolì + sede staccataBarisardo
Jerzu GirasoleTerteniaUlassai
4
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
MASTERPLAN SARDEGNA
PROVINCIA OGLIASTRA
N° personale precario Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
0
N° personale in ruolo Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
1
Totale personale Coordinamento Provinciale: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 1
Accoglienza, informazione 0Orientamento 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 0
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 1
Informatico 0Altre funzioni 0
Personale sede provinciale suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
COORDINAMENTO PRESSO SEDE PROVINCIALE
MASTERPLAN SARDEGNA
CSL LANUSEIPROVINCIA OGLIASTRAN° abitanti presenti nel bacino del CSL 57.965
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
11
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
16
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 27
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL Tortolì Jerzu
Accoglienza, informazione 3 4 2Orientamento 2 2 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0 0 0Inclusione socio-lavorativa 2 0 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0 0 0Incontro domanda/offerta di lavoro 3 2 0
Servizi alle imprese 0 0 0Servizi amministrativi 3 0 0
Informatico 0 0 0Altre funzioni 0 4 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 21
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSL
Presenza CESIL/sededecentrata CESIL nel
comune
Precariimpiegati nei
CESIL
1 Arzana2 Barisardo X (sede staccata)3 Baunei4 Cardedu5 Elini6 Gairo7 Girasole X 68 Ilbono9 Jerzu X
10 Lanusei11 Loceri12 Lotzorai13 Osini14 Perdasdefogu15 Seui16 Talana17 Tertenia X 418 Tortolì X X 619 Triei20 Ulassai X 521 Urzulei22 Ussassai23 Villagrande
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
MASTERPLAN SARDEGNA
Riepilogativo PROVINCIA di OLBIA-TEMPION° abitanti del bacino provinciale 157.859
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
24
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
34
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 58
Accoglienza, informazione 5Orientamento 5
Creazione d'impresa/Autoimpiego 1Inclusione socio-lavorativa 2
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 3
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 21
Informatico 1Altre funzioni 20
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 6
Elenco CSL Elenco sede/sportello decentrato del CSL Elenco CESIL
1 Olbia Palau Oschiri-Berchidda2 Tempio Pausania Trinità d'Agultu Tempio Pausania
2
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
PROVINCIA OLBIA-TEMPIO
N° personale precario Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
6
N° personale in ruolo Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
11
Totale personale Coordinamento Provinciale: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR)
17
Accoglienza, informazione 0Orientamento 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 1Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 0
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 4
Informatico 1Altre funzioni 11
COORDINAMENTO PRESSO SEDE PROVINCIALE
Personale sede provinciale suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
CSL OLBIAPROVINCIA OLBIA-TEMPION° abitanti presenti nel bacino del CSL 126.872
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
14
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
14
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR)
28
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL Palau
Accoglienza, informazione 4 0Orientamento 3 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0 0Inclusione socio-lavorativa 2 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0 0Incontro domanda/offerta di lavoro 2 0
Servizi alle imprese 0 0Servizi amministrativi 17 0
Informatico 0 0Altre funzioni 0 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 3
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL nel
comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Alà dei Sardi2 Arzachena3 Berchidda4 Buddusò5 Budoni6 Golfo Aranci7 La Maddalena8 Loiri Porto San Paolo9 Monti
10 Olbia11 Oschiri X 312 Padru13 Palau X14 Santa Teresa di Gallura15 Sant'Antonio di Gallura16 San Teodoro17 Telti
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
CSL TEMPIO PAUSANIAPROVINCIA OLBIA-TEMPION° abitanti presenti nel bacino del CSL 30.987
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
4
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
9
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR)
13
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL Trinità d'Agultu
Accoglienza, informazione 1 0Orientamento 2 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0 0Inclusione socio-lavorativa 0 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0 0Incontro domanda/offerta di lavoro 1 0
Servizi alle imprese 0 0Servizi amministrativi 0 0
Informatico 0 0Altre funzioni 8 1
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 3
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL nel
comune
Precariimpiegati nei
CESIL
1 Aggius2 Aglientu3 Badesi4 Bortigiadas5 Calangianus6 Luogosanto7 Luras8 Tempio Pausania X 39 Trinità d'Agultu e Vignola X
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
MASTERPLAN SARDEGNA
Riepilogativo PROVINCIA di ORISTANON° abitanti del bacino provinciale 166.244
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
42
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
60
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 102
Accoglienza, informazione 13Orientamento 7
Creazione d'impresa/Autoimpiego 5Inclusione socio-lavorativa 11
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 11
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 47
Informatico 4Altre funzioni 4
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 45
Elenco CSL presenti nella ProvinciaElenco sede/sportello
decentrato del CSLElenco CESIL presenti nella Provincia
1 Ales Ales2 Cuglieri Bosa Bosa3 Ghilarza Ghilarza4 Mogoro5 Oristano Oristano6 Terralba
Nughedu S. VittoriaMilis
CabrasLaconi
SiniPalmas Arborea
10
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
PROVINCIA ORISTANO
N° personale precario Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
14
N° personale in ruolo Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
14
Totale personale Coordinamento Provinciale: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 28
Accoglienza, informazione 0Orientamento 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 5Inclusione socio-lavorativa 11
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 0
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 11
Informatico 1Altre funzioni 0
COORDINAMENTO PRESSO SEDE PROVINCIALE
Personale sede provinciale suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
CSL ALESPROVINCIA ORISTANON° abitanti presenti nel bacino del CSL 11.151
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
4
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
5
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 9
Accoglienza, informazione 2Orientamento 1
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 2
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 3
Informatico 0Altre funzioni 1
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 12
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSL
PresenzaCESIL/sededecentrataCESIL nelcomune
Precari impiegatinei CESIL
1 Albagiara2 Ales X 33 Assolo4 Asuni5 Curcuris6 Genoni7 Gonnosnò8 Laconi X 49 Mogorella
10 Nureci11 Pau12 Ruinas13 Senis14 Sini X 515 Usellus16 Villa Sant'Antonio17 Villa Verde
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL CUGLIERIPROVINCIA ORISTANON° abitanti presenti nel bacino del CSL 23.484
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
5
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
6
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 11
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL Bosa
Accoglienza, informazione 1 1Orientamento 0 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0 0Inclusione socio-lavorativa 0 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0 0Incontro domanda/offerta di lavoro 1 1
Servizi alle imprese 0 0Servizi amministrativi 3 3
Informatico 1 0Altre funzioni 0 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 3
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Bosa X X 32 Bonarcado3 Cuglieri4 Flussio5 Magomadas6 Modolo7 Montresta8 Sagama9 Santu Lussurgiu
10 Scano di Montiferro11 Seneghe12 Sennariolo13 Suni14 Tinnura15 Tresnuraghes
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
CSL GHILARZAPROVINCIA ORISTANON° abitanti presenti nel bacino del CSL 20.452
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
4
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
8
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 12
Accoglienza, informazione 2Orientamento 2
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 2
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 6
Informatico 0Altre funzioni 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 6
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Abbasanta2 Aidomaggiore3 Allai4 Ardauli5 Bidonì6 Boroneddu7 Busachi8 Fordongianus9 Ghilarza X 4
10 Neoneli11 Norbello12 Nughedu Santa Vittoria X 213 Paulilatino14 Sedilo15 Soddì16 Sorradile17 Tadasuni18 Ula Tirso
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL MOGOROPROVINCIA ORISTANON° abitanti presenti nel bacino del CSL 9.556
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
4
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
6
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 10
Accoglienza, informazione 1Orientamento 1
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 0
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 6
Informatico 1Altre funzioni 1
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 8
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Baradili2 Baressa X (Due Giare) 83 Gonnoscodina4 Gonnostramatza5 Masullas6 Mogoro7 Morgongiori8 Pompu9 Simala
10 Siris
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL ORISTANOPROVINCIA ORISTANON° abitanti presenti nel bacino del CSL 76.423
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
7
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
12
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 19
Accoglienza, informazione 4Orientamento 1
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 3
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 9
Informatico 1Altre funzioni 1
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 16
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Baratili San Pietro2 Bauladu3 Cabras X 44 Milis X 55 Narbolia6 Nurachi7 Ollastra8 Oristano X 59 Palmas Arborea X 2
10 Riola Sardo11 Samugheo12 Santa Giusta13 San Vero Milis14 Siamaggiore15 Siamanna16 Siapiccia17 Simaxis18 Solarussa19 Tramatza20 Villanova Truscheddu21 Villaurbana22 Zeddiani23 Zerfaliu
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL TERRALBAPROVINCIA ORISTANON° abitanti presenti nel bacino del CSL 25.178
N° personale precario CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
4
N° personale in ruolo CSL(Fonte Province, elaborazione INSAR)
9
Totale personale CSL: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 13
Accoglienza, informazione 2Orientamento 2
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 2
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 6
Informatico 0Altre funzioni 1
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 0
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegati nei
CESIL
1 Arborea2 Marrubiu3 San Nicolò d'Arcidano4 Terralba5 Uras
altro personale precario attivo nel bacino territoriale
personale del CSL suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
Riepilogativo PROVINCIA di SASSARIN° abitanti del bacino provinciale 337.237
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
31
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
50
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 81
Accoglienza, informazione 21Orientamento 5
Creazione d'impresa/Autoimpiego 4Inclusione socio-lavorativa 3
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 7
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 38
Informatico 1Altre funzioni 2
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 34
Elenco CSL presenti nella ProvinciaElenco sede/sportello
decentrato del CSLElenco CESIL presenti nella Provincia
1 Alghero Ittiri2 Bonorva Thiesi Logudoro-Mejlogu (Thiesi)3 Castelsardo Castelsardo4 Ozieri Bono Ozieri5 Sassari Porto Torres Sassari
Porto TorresBottiddaSennoriSorsoTissi
9
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione
MASTERPLAN SARDEGNA
PROVINCIA SASSARI
N° personale precario Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
8
N° personale in ruolo Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
10
Totale personale Coordinamento Provinciale: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 18
Accoglienza, informazione 3Orientamento 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 1Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 2
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 10
Informatico 1Altre funzioni 1
COORDINAMENTO PRESSO SEDE PROVINCIALE
Personale sede provinciale suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
MASTERPLAN SARDEGNA
CSL ALGHEROPROVINCIA SASSARIN° abitanti presenti nel bacino del CSL 60.742
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
4
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
8
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 12
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL Ittiri
Accoglienza, informazione 3 0Orientamento 0 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0 0Inclusione socio-lavorativa 0 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0 0Incontro domanda/offerta di lavoro 1 0
Servizi alle imprese 0 0Servizi amministrativi 8 0
Informatico 0 0Altre funzioni 0 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 0
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSL
PresenzaCESIL/sededecentrataCESIL nelcomune
Precari impiegatinei CESIL
1 Alghero2 Ittiri X (sp. informativo)
3 Monteleone4 Olmedo5 Putifigari6 Rocca Doria7 Romana8 Uri9 Villanova Monteleone
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
CSL BONORVAPROVINCIA SASSARIN° abitanti presenti nel bacino del CSL 17.353
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
2
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
7
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 9
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL Thiesi
Accoglienza, informazione 5 0Orientamento 0 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0 0Inclusione socio-lavorativa 0 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0 0Incontro domanda/offerta di lavoro 0 0
Servizi alle imprese 0 0Servizi amministrativi 4 0
Informatico 0 0Altre funzioni 0 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 3
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Banari2 Bessude3 Bonnanaro4 Bonorva5 Borutta6 Cheremule7 Cossoine8 Giave9 Mara
10 Padria11 Pozzomaggiore12 Semestene13 Siligo14 Thiesi X X 315 Torralba
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
CSL CASTELSARDOPROVINCIA SASSARIN° abitanti presenti nel bacino del CSL 25.243
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
1
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
7
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 8
Accoglienza, informazione 3Orientamento 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0Inclusione socio-lavorativa 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0Incontro domanda/offerta di lavoro 1
Servizi alle imprese 0Servizi amministrativi 3
Informatico 0Altre funzioni 1
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 3
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Bulzi2 Castelsardo X 33 Chiaramonti4 Erula5 Laerru6 Martis7 Nulvi8 Perfugas9 Santa Maria Coghinas
10 Sedini11 Tergu12 Valledoria13 Viddalba
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL OZIERIPROVINCIA SASSARIN° abitanti presenti nel bacino del CSL 32.160
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
5
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
5
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 10
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL Bono
Accoglienza, informazione 7 0Orientamento 0 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 0 0Inclusione socio-lavorativa 0 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0 0Incontro domanda/offerta di lavoro 1 0
Servizi alle imprese 0 0Servizi amministrativi 2 0
Informatico 0 0Altre funzioni 0 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 9
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Anela2 Ardara3 Benettutti4 Bono X5 Bottidda X 56 Bultei7 Burgos8 Esporlatu9 Illorai
10 Ittireddu11 Mores12 Nughedu San Nicolò13 Nule14 Ozieri X 415 Pattada16 Tula
altro personale precario attivo nel territoro provinciale
CSL SASSARIPROVINCIA SASSARIN° abitanti presenti nel bacino del CSL 201.739
N° precari CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
11
N° personale in ruolo CSL + Coordinamento Provinciale(Fonte Province, elaborazione INSAR)
13
Totale personale CSL e Coord. Prov.: precari + in ruolo(Fonte Province, elaborazione INSAR) 24
Personale di tutta la Provincia suddiviso per funzione(Fonte Province, elaborazione INSAR)
CSL Porto Torres
Accoglienza, informazione 0 0Orientamento 5 0
Creazione d'impresa/Autoimpiego 3 0Inclusione socio-lavorativa 3 0
Accesso ai percorsi di accompagnamento al lavoro 0 0Incontro domanda/offerta di lavoro 2 0
Servizi alle imprese 0 0Servizi amministrativi 11 0
Informatico 0 0Altre funzioni 0 0
N° Precari CESIL (Fonte RAS) 19
Elenco comuni afferenti al CSLPresenza sede/sportello
decentrato del CSLPresenza CESIL
nel comune
Precariimpiegatinei CESIL
1 Cargeghe2 Codrongianus3 Florinas4 Muros5 Osilo6 Ossi7 Ploaghe8 Porto Torres X X 39 Sassari X 6
10 Sennori X 311 Sorso X 412 Stintino13 Tissi X 314 Usini
altro personale precario attivo nel territoro provinciale