Massimo Cialente IL BECCHINO DEL GRAN SASSO · (in disfacimento) della ex Flextronics. Non a caso...

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Anno XVIII n.56 del 29 giugno 2012 Massimo Cialente.... IL BECCHINO DEL GRAN SASSO Scaduti i termini fissati, senza che nes- suno abbia avanzato richiesta per l'ac- quisto delle azioni del Centro Turistico del Gran Sasso, si è entrati in una fase in cui, se si fosse trattato di un'azienda privata, l'amministratore avrebbe avuto l'obbligo di portare i registri in tribuna- le, per avviare la fase fallimentare. Ma poiché il proprietario dell'intero pacchetto azionario è il Comune, ed il Comune è guidato (si fa per dire) dal solito Cialente, la cosa non avviene, viene rinviata ogni decisione, tanto poi...c'è il solito Pantalone che paga tut- to. Senza che a nessuno, la Corte dei Conti, faccia pagare, per evidente colpa, un euro. Cosa avverrà adesso nessuno può dirlo. Solo Cialente continua a dire che la soluzione sarà trovata al più presto. Beato lui e la sua stupida immaginazio- ne. Non lo crediamo, ma visto con chi si ha a che fare, il gioco potrebbe essere più sottile, potrebbe essere attivata una fase successiva nella quale, per mezzo di u- na trattativa “molto privata”, il Centro Turistico del Gran Sasso, potrebbe esse- re svenduto ai soliti amici degli amici. Anche l'ipotesi dell'acquisto da parte di Invitalia potrebbe essere stata la solita bufala, con lo scopo di sbarazzarsi, a suon di ben 8milioni di euro, dei locali (in disfacimento) della ex Flextronics. Non a caso Invitalia si è liberata del pacchetto azionario di Sviluppo Italia Spa, facendolo convergere, attraverso un processo di incorporazione e fusione, in Abruzzo Sviluppo Spa; un nuovo car- rozzone nato dalle ceneri di due società ormai decotte. E Pantalone...paga! Ma non finisce qui. Invitalia ha preso i fati- dici due piccioni con una fava: si è libe- rata in un sol colpo di due cadaveri, in- cassando per di più, ben 8milioni di eu- ro. Con quest'ultima operazione, Cia- lente ha portato a termine la sua missio- ne di “becchino” del cosiddetto “Polo Elettronico Aquilano” e del Gran Sasso. La cosa buffa in questa storia è che In- vitalia Spa (l'Agenzia nazionale per l'at- trazione di investimenti e lo sviluppo d'impresa) che agisce su mandato del Governo “per accrescere la competiti- vità del Paese, in particolar modo del Mezzogiorno”, invece di aiutare questo desolato angolo del più profondo sud, gli ha sottratto, con la complicità di Cia- lente, i contributi statali per la bonifica ed il recupero ambientale di siti indu- striali in abbandono . Il conto miliona- rio di quanto è costata alla collettività aquilana la negligenza, l'incompetenza e la superficialità di questi nostri politici all'amatriciana è ancora tutto da fare. Certo è che, con quest'ennesima mazza- ta della chiusura del Gran Sasso, il turi- smo aquilano ha subito un ennesimo colpo da cui sarà difficilissimo potersi rialzarsi. A questo punto, dica agli aqui- lani, Cialente, cosa ha intenzione di fa- re. Peppe Vespa Direttore Responsabile: Giuseppe Vespa. Autorizzazione Tribunale di L’Aquila del 13/8/92, reg. giornali n°293 e-mail [email protected] Direzione e amministrazione: via G. Caldora - Terminal Bus L.Natali , 67100 L’Aquila 0862405082 fax 0862422554 Stampato in proprio. Periodico Indipendente Distribuzione gratuita

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Anno XVIII n.56 del 29 giugno 2012

Massimo Cialente.... IL BECCHINO DEL GRAN SASSO

Scaduti i termini fissati, senza che nes-suno abbia avanzato richiesta per l'ac-quisto delle azioni del Centro Turistico del Gran Sasso, si è entrati in una fase in cui, se si fosse trattato di un'azienda privata, l'amministratore avrebbe avuto l'obbligo di portare i registri in tribuna-le, per avviare la fase fallimentare. Ma poiché il proprietario dell'intero pacchetto azionario è il Comune, ed il Comune è guidato (si fa per dire) dal solito Cialente, la cosa non avviene, viene rinviata ogni decisione, tanto poi...c'è il solito Pantalone che paga tut-to. Senza che a nessuno, la Corte dei Conti, faccia pagare, per evidente colpa, un euro. Cosa avverrà adesso nessuno può dirlo. Solo Cialente continua a dire che la soluzione sarà trovata al più presto. Beato lui e la sua stupida immaginazio-ne. Non lo crediamo, ma visto con chi si ha a che fare, il gioco potrebbe essere più sottile, potrebbe essere attivata una fase

successiva nella quale, per mezzo di u-na trattativa “molto privata”, il Centro Turistico del Gran Sasso, potrebbe esse-re svenduto ai soliti amici degli amici. Anche l'ipotesi dell'acquisto da parte di Invitalia potrebbe essere stata la solita bufala, con lo scopo di sbarazzarsi, a suon di ben 8milioni di euro, dei locali (in disfacimento) della ex Flextronics. Non a caso Invitalia si è liberata del pacchetto azionario di Sviluppo Italia Spa, facendolo convergere, attraverso un processo di incorporazione e fusione, in Abruzzo Sviluppo Spa; un nuovo car-rozzone nato dalle ceneri di due società ormai decotte. E Pantalone...paga! Ma non finisce qui. Invitalia ha preso i fati-dici due piccioni con una fava: si è libe-rata in un sol colpo di due cadaveri, in-cassando per di più, ben 8milioni di eu-ro. Con quest'ultima operazione, Cia-lente ha portato a termine la sua missio-ne di “becchino” del cosiddetto “Polo Elettronico Aquilano” e del Gran Sasso. La cosa buffa in questa storia è che In-

vitalia Spa (l'Agenzia nazionale per l'at-trazione di investimenti e lo sviluppo d'impresa) che agisce su mandato del Governo “per accrescere la competiti-vità del Paese, in particolar modo del

Mezzogiorno”, invece di aiutare questo desolato angolo del più profondo sud, gli ha sottratto, con la complicità di Cia-lente, i contributi statali per la bonifica ed il recupero ambientale di siti indu-striali in abbandono . Il conto miliona-rio di quanto è costata alla collettività aquilana la negligenza, l'incompetenza e la superficialità di questi nostri politici all'amatriciana è ancora tutto da fare. Certo è che, con quest'ennesima mazza-ta della chiusura del Gran Sasso, il turi-smo aquilano ha subito un ennesimo colpo da cui sarà difficilissimo potersi rialzarsi. A questo punto, dica agli aqui-lani, Cialente, cosa ha intenzione di fa-re.

Peppe Vespa

Direttore Responsabile: Giuseppe Vespa. Autorizzazione Tribunale di L’Aquila del 13/8/92, reg. giornali n°293 e-mail [email protected] Direzione e amministrazione: via G. Caldora - Terminal Bus L.Natali , 67100 L’Aquila 0862405082 fax 0862422554 Stampato in proprio.

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MURA CIVICHE, FIRMATO IL PROTOCOLLO D'INTESA CON I BENI CULTURALI

La giunta comunale ha approvato lo sche-ma di protocollo d’intesa con la Direzio-ne regionale per i beni culturali e paesag-gistici dell’Abruzzo per il recupero, il restauro e la valorizzazione delle mura civiche. La deliberazione, presentata dal-l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, è stata adottata quale atto com-plementare della convenzione, che verrà stipulata con la Regione Abruzzo, per l’acquisizione del finanziamento di 8 milioni di euro, provenienti da fondi Por-Fesr, da destinare al progetto. “Un importante risultato - ha dichiarato l’assessore Di Stefano - che è stato possi-bile raggiungere anche grazie al lavoro svolto in questi anni dal mio predecessore con la delega alla Ricostruzione dei Beni Culturali Vladimiro Placidi. Abbiamo già inviato alla Regione lo schema di conven-zione ma, in attesa di risposte, abbiamo voluto anticipare i tempi e lavorare a que-

sto protocollo che ci consentirà di non perdere nemmeno un giorno, una volta firmata la convenzione con la Regione, per avviare gli interventi. Il progetto ha un respiro molto ampio ed è molto più complesso di quelli che, finora, hanno interessato la cinta muraria. Prevede in-

fatti il recupero, il restauro e la valorizza-zione dell’intera cinta muraria. Il rifaci-mento di questo anello, dal grande valore storico e architettonico, dovrà infatti pro-cedere unitariamente con la valorizzazio-ne e la riqualificazione di tutte le aree limitrofe, attraverso la ripulitura dalla vegetazione infestante e la creazione di crinali, passaggi e camminamenti che consentano la fruizione del monumento e la conoscenza della sua storia e delle sue fasi costruttive, strettamente legate ai destini della città e funzionali alla sua stessa sopravvivenza, ma anche emblema della sua grandezza e della sua importan-za. I lavori - ha concluso l’assessore Di Stefano - dovranno concludersi entro il 2015. Intanto stanno per terminare gli interventi sul primo tratto, ossia quello su via Tancredi da Pentima, che consentirà di restituire alla città un primo tassello dell’originario perimetro di difesa”.

CENTRO ENI, PDL: REVOCARE LA VARIANTE DI EDIFICABILITA'

La vicenda del centro di ricerca ENI assume sempre di più i contorni di una operazione poco chiari. Un finanziamento di 20 milioni di euro, importantissimo per l’Ateneo aquilano e per la città, bruciato dall’inefficienza e dal pressapochismo del rettore Di Orio. Non sono bastate cene “segrete” per riportare la situa-zione sui giusti binari. L’Aqui-la non avrà il centro ricerche, questa è l’unica verità incontro-vertibile. Una storia nata male con una variante urbanistica, abnorme rispetto a quanto pre-visto, di un terreno da anni affittato ad una famiglia aquila-na che oggi, ad operazione fallita, si tenta di “sfrattare” per vendetta, mentre si è stati inca-paci, per anni, di arrivare ad una trattativa con gli affittuari per liberare il terreno e dare il

via libera alla costruzione del centro di ricerca. Non solo, si è arrivati, nei giorni scorsi, ad offrire alla famiglia oltre che una nuova locazione anche un indennizzo di 10.000 euro, in barba al parere negativo dei revisori dei conti dell’Ateneo, ma fuori tempo utile e dopo le estenuanti sollecitazioni dell’ad Scaroni. Chiunque, davanti a tale certifi-cazione di incompetenza si sarebbe dimesso, ma Di Orio no….”in prorogatio” eterna! La volontà dell’ENI di investi-re ugualmente quelle risorse ma senza avere tra i piedi l’A-teneo aquilano, non ci rassicura affatto, visto che si dovrà con-frontare direttamente con l’am-ministrazione Cialente che per “competenza” è pari a quella di Di Orio. Cosa accadrà ora a quel terreno? Cialente e Di

Orio dichiarano che non ci sarà speculazione. Ma a ben vedere la speculazione già c’è! Un terreno agricolo di proprietà dell’Ateneo è divenuto edifica-bile e quindi ne è aumentato il valore economico. Come può essere definito ciò se non spe-culazione?

La variante va immediatamente revocata per ripristinare un principio di legalità! Se ciò non dovesse accadere siamo pronti a dare battaglia!

Alfonso Magliocco Coordinatore Provinciale PDL

Roberto Santangelo Vicecoordinatore comunale

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La pubblicazione di Caroccia

SUL PATRIMONIO AQUILANO DANNEGGIATO DAL SISMA L’editore Caroccia, dell’aquilana Textus Edizioni, ha dovuto sudare per ottenere gli studi delle più grandi università italia-ne, sul patrimonio danneggiato dal sisma del 2009. Si è fatto un mazzo tanto, per avere ciò che è riuscito ad ottenere, non dopo aver attribuito al vice commissario alla tutela dei beni culturali, Marchetti, “l’ideazione ed il coordinamento della ricerca”, con il sigillo, a quel punto, della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Solo così, Marchetti ha fornito qualcosa. Ne è uscita fuori un’importante pubblica-zione, intitolata “L’università e la ricerca per l’Abruzzo”, ricca di materiali tecnici e fotografici, gentilmente concessi in prestito. Luciano Marchetti ha comunque accettato, ma in cambio l’editore non si sa quante copie gli ha dovuto assicurare. Copie che i cittadini aquilani, non hanno nemmeno visto. Sul patrimonio culturale ci hanno messo le mani “La Sapienza” di Roma, i Poli-tecnici di Milano e Torino, le università di Trento, Venezia, Padova, Brescia, Ber-gamo, Genova, Pisa, Firenze, Perugia, Roma Tre, Napoli, Reggio Calabria, e L’Aquila. Anche l’Enea, con l’istituto superiore per la conservazione ed il re-stauro. C’è un atlante dei casi di studio, la gran parte delle chiese aquilane e della conca, con l’edilizia civica del capoluo-go, siti archeologici, c’è insomma di tut-to, i più importanti atenei italiani hanno scomodato i loro più illustri esperti, che hanno lavorato, studiato, approfondito e portato a casa loro, studi di cui all’Aqui-la, per la sua storia, futura e passata, non resterà traccia. Non vorremmo che Ca-roccia, dopo l’impegno sia anche citato per danni, tipo il pessimo episodio acca-duto all’assessore Di Stefano, con il di-partimento di restauro dell’Università di Firenze, che avrebbe voluto vantare, al posto dell’amministrazione, l’esclusiva di alcune pubblicazioni da fare a suon di milioni. L’Università di Padova, ha attivato un

corso istituzionale di “Problemi struttura-li dei monumenti e dell’edilizia storica” affiancato dal lancio, in consorzio con alcune università europee, iberiche e por-toghesi, di un Erasmus a tema, con pro-getti di ricerca anche internazionali; e di un centro interdipartimentale sullo “Studio e la conservazione dei beni ar-cheologici, architettonici e storico artisti-ci” cui hanno aderito sette dipartimenti, con competenze sia ingegneristiche che umanistiche. Noi, non lo abbiamo saputo fare. L’Uni-versità dell’Aquila, all’interno di sigle nate dopo il sisma, ha promosso una serie di teorie poco tangibili, e inesistenti sui relativi siti web, che riportano solo qual-che lezione fatta da questo o quel prof., su generici problemi legati al sisma. Si continua a parlare di rilancio dell’ateneo, ma all’Aquila continua a mancare quel quid, che impedisce di volare alto, e di guardare oltre, quelle intese ed accordi striscianti, affatto trasparenti, che vedono la collaborazione con il vice commissario Marchetti, per valutazioni strutturali, di cui non si conosce altro. Reluis, il con-

sorzio universitario specializzato in terre-moti, ci ha messo del suo anche nel libro di Caroccia, prende parcelle salatissime per esaminare le pratiche dei terremotati, ed in cambio, ha reso solo un kit, dispo-nibile sul sito, con il quale riempire le pratiche in modo da farle passare. Tutto qua, e la città e le istituzioni che la rap-presentano, a subire tali sfregi senza farsi sentire. Chiodi che fa? Meglio non chie-derglielo, ricomincerebbe a parlare di 6mila, anzi 60mila cantieri, ma che dico 600mila, e centomila gru al lavoro in centro storico. Meglio ignorarlo. Tatiana Kirova, del Politecnico di Torino, teme che L’Aquila possa fare la fine di Gibellina vecchia, dopo il sisma nel Beli-ce, resta infatti solo Gibellina nuova, perché la vecchia è stata completamente abbandonata. La Kirova, lo ha testimo-niato nel libro di Caroccia sollecitando una memoria storica, che tuttavia L’A-quila e chi la rappresenta, non rivendica, come patrimonio proprio e intangibile.

Alessandra Cococcetta

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SGOMBERO A PIAZZA REGINA MARGHERITA,

PER APRIRE I CANTIERI Arriva l'ordinanza per lo sgombero forzato di Piazza Re-gina Margherita dove da un anno a questa parte si e' "ricollocata" la movida aquilana. Entro settembre bar e negozi dovranno chiudere i battenti per permettere l'apertura dei cantieri. Un'operazione indolore, secondo l'assessore Marco Fanfa-ni, ma sara' davvero così?..Ascoltiamolo

Su www.leditoriale.com il servizio.

Testo ed interviste di Matilde Albani, riprese di

Elisabetta Di Giorgio

CONFCOMMERCIO, ARRIVANO I PRIMI BODYGUARDS AQUILANI Si è concluso con grande suc-cesso presso la sede della Con-fcommercio a L’Aquila il pri-mo Corso per la formazione dell’ “Addetto al servizio di Controllo delle attività di pub-blico spettacolo, intrattenimen-to e pubblici esercizi”. In at-tuazione dell’art.3 del DM 6 Ottobre 2009 - Legge n. 94 del 15/07/2009, sono entrate già in vigore le norme che regola-menteranno la figura dell’ex “Buttafuori” dandole final-mente un riconoscimento giu-ridico. Grande la soddisfazio-ne del Direttore di Confcom-mercio Abruzzo Celso Cioni, che sottolinea il valore forma-tivo del Corso, durante il quale i 13 partecipanti di cui molti giovani aquilani ed altri prove-nienti dall’intero territorio provinciale , hanno acquisito specifiche nozioni in materia legislativa, di primo soccorso , di norme antincendio e soprat-tutto di tecniche di mediazione dei conflitti, volte all’acquisi-zione di una maggiore consa-pevolezza del proprio ruolo.

Ai partecipanti saranno rila-sciati gli attestati di frequenza e verrà istituito un apposito registro presso la Prefettura, tutto ciò per garantire, in nome della trasparenza, la loro pro-fessionalità. Infatti i giovani diplomati saranno dotati di un tesserino di qualificazione che conterrà nome, cognome, foto, e denominazione dell’Agenzia

di appartenenza. Notevole anche l’impegno profuso e la soddisfazione espressa da tutti i partecipanti alla fine di que-sto percorso formativo e un ringraziamento particolare a tutti i qualificatissimi docenti avvicendatisi in questi mesi nei diversi ambiti disciplinari. “Finalmente un riconoscimen-to giuridico per questa nuova

professione emergente che premia la professionalità di questi ragazzi che svolgono un’attività molto importante per garantire la sicurezza dei locali e di chi, come le mi-gliaia di giovanissimi, fre-quenta e vivacizza la c.d. “movida” nei centri storici della nostra provincia “. Que-sto il commento del Direttore di Confcommercio Abruzzo Celso Cioni, che si è personal-mente complimentato con i primi Bodyguards aquilani. § Visto il notevole successo ri-scosso, è previsto un nuovo Corso che partirà il prossimo mese di Settembre. Chiunque fosse interessato, può telefona-re al numero 0862/413450 o scrivere all’indirizzo e-mail [email protected] o p p . l a q u i [email protected]

Il Direttore Celso Cioni

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DI STEFANO, RIUNITO TAVOLO PER PROTOCOLLO VALUTAZIONE PROGETTI

Si é svolto, presso gli uffici dell’assessorato alla Ricostru-zione, su convocazione dell'as-sessore Pietro di Stefano, un primo incontro, di carattere interlocutorio, per la sottoscri-zione di un Protocollo d'intesa volto all'istituzione di una "Conferenza di Valutazione" per l'esame dei progetti rica-denti dentro nei centri storici. Erano presenti lo stesso asses-sore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, il Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l'Abruzzo Luca Maggi, il dirigente del settore Ricostruzione privata del Comune dell’Aquila Vitto-rio Fabrizi, tecnici comunali e della Soprintendenza e i re-sponsabili dei consorzi Cineas e Reluis. “Obiettivi principali della riunione - ha dichiarato l’assessore Di Stefano - erano quelli di superare le attuali rigidità e illogicità delle nume-rose norme (Opcm, decreti e circolari commissariali) che, come sin qui emanate, rischia-no di rendere incerto e sta-gnante l'esame dei progetti relativi al centro storico, e di creare un gruppo di lavoro che porti ad un unico e complessi-vo esame degli stessi. Uno degli ostacoli da superare ri-guarda l'esame dei progetti dei cosiddetti “aggregati edilizi misti”, quelli cioè che presen-

tano al loro interno sia edifici vincolati, la cui istruttoria è di competenza della Soprinten-denza, che edifici non sottopo-sti a vincolo. Successivamente al tanto atteso rinnovo delle convenzioni di Fintecna, Cine-as e Reluis con il commissario per la Ricostruzione, si é ap-preso infatti che le competenze dei tre consorzi riguarderebbe-ro, ancora e solo, l'esame dei progetti per immobili posti al di fuori dai centri storici e sa-rebbe previsto (il condizionale é qui d'obbligo in quanto la convenzione non é stata parte-cipata) esclusivamente un sup-porto al Comune per quanto riguarda le istruttorie. Anche la Soprintendenza, invece, in relazione a quanto stabilito dall’Ordinanza di presidenza del Consiglio dei Ministri 391-7 del 2010, aveva richiesto, con molteplici note al Com-missario alla Ricostruzione, l'aiuto dei tre consorzi senza però ottenere risposte. La sot-toscrizione di questo Protocol-lo d'intesa - ha proseguito l'as-sessore - porterà alla creazione di un luogo di sinergie, depu-tato a definire l'esito tecnico ed economico di ogni aggregato presente nei centri storici, fino all'emissione del contributo. Abbiamo infatti convenuto sulla necessità di assumere insieme un’iniziativa per supe-

rare lo stallo attuale, prodotto dalle norme emanate sinora. Si tratta di uno snellimento delle procedure con l'istituzione di un surrogato dello Sportello unico per la Ricostruzione, fortemente voluto dal Comune dell'Aquila già dal 2010, alla cui creazione non si è tuttavia arrivati per la mancata conver-genza sugli obiettivi. Cionono-stante - ha concluso Di Stefano - il Comune dell'Aquila, anco-ra in attesa dall’ottobre del 2011 dell'assegnazione di per-sonale tecnico di supporto, ha

iniziato il ritiro dalla cosiddet-ta “filiera” Cineas, Reluis, Fintecna dei progetti ricadenti nell'asse centrale e, pur con le insufficienti risorse umane di cui dispone, ne ha iniziato l'esame. È con grande soddi-sfazione che sottolineo che l'aggregato di Piazza della Prefettura é stato già intera-mente analizzato dai tecnici comunali e adesso, con il sup-porto tecnico di Cineas e Re-luis, ne verrà terminata l'istrut-toria".

AUTONOMA SISTEMAZIONE, IN PAGAMENTO MAGGIO E’ in pagamento la rata di maggio 2012 del contributo di auto-noma sistemazione. Lo ha reso noto il settore Assistenza alla popolazione. Gli aventi diritto che hanno chiesto la liquidazio-ne in contanti potranno recarsi in uno qualsiasi degli sportelli della Carispaq. Chi ha invece chiesto il bonifico bancario, si vedrà accreditare la somma sul conto corrente che ha indicato

nel giro dei prossimi giorni. L’elenco completo dei beneficiari di questa forma di assistenza post sisma – che comprende, oltre la mensilità di maggio, anche il conguaglio dei periodi precedenti – è pubblicato sul sito internet www.comune.laquila.it, area “Il sisma 2009”, sezione “Contributo di autonoma sistemazione”.

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RIAPRE LA MADONNA FORE, DOPO 6 MESI DI RESTAURO Sabato 7 luglio alle ore 11.00 sarà riaper-ta al culto la Chiesa di Madonna Fore a San Giuliano. Luogo molto caro agli a-quilani e meta di suggestive escursioni naturalistiche l’edifico sacro era stato danneggiato dal sisma del 6 aprile del 2009. Grazie all’intervento della Fonda-zione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila a tre anni e poco più da quel-l’evento Madonna Fore torna agli antichi splendori dopo un restauro durato circa sei mesi. La Chiesa di Madonna Fore, dedicata alla Madonna dell’Addolorata di proprietà dell’omonima Confraternita, è un edificio ad aula unica dall’impianto medievale ma ricostruito nel corso dei secoli fino alla sistemazione settecente-sca che è quella giunta fino a noi. Con-serva alcuni oggetti d’arte importanti

come una grande tela del pittore venezia-no Vincenzo Damini risalente al XVIII secolo e dedicata alla Madonna dei Sette Dolori. L’intervento di recupero ha previ-sto oltre al ripristino del monumento an-che un miglioramento ed adeguamento sismico. Alla cerimonia di apertura che si svolgerà alla presenza di tutte le autorità cittadine e regionali, del Commissario delegato alla Ricostruzione Gianni Chiodi, del Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, del Direttore Regionale per i Beni Cultu-rali e Paesaggistici Fabrizio Magani, dei vertici della Fondazione Carispaq, parte-ciperà Gianni Letta. La benedizione della chiesa sarà officiata da S.E. Monsignor Giuseppe Molinari Arcivescovo dell’A-quila.

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SCUOLE, PROSEGUONO I LAVORI. NUOVE STRUTTURE E IMPIANTI FOTOVOLTAICI

“Un porticato tutto nuovo, 12 aule, una sala professori e due laboratori pronti per il nuovo anno scolastico, grazie all’in-tervento della Provincia dell’-Aquila, che consentirà il tra-sferimento dell’ITC o dell’I-stituto Tecnico femminile che, attualmente, svolgono le lezio-ni nei MUSP a L’Aquila”. È quanto si legge in una nota del Presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Cor-v o . “Inoltre, all’interno dell’ITIS, verranno individuati due locali appositamente messi a dispo-sizione di una compagnia tea-trale, realizzando così, una vera e propria scuola di teatro

all’interno dell’Istituto. A tutto ciò, si aggiungono i lavori in fase di ultimazione di rifacimento dei tetti dell’ITIS, del Liceo Scientifico e del-l’ITG sui quali è in corso la realizzazione di tre grandi impianti fotovoltaici, grazie all’adesione della Provincia al Patto dei Sindaci, che una volta entrati a regime, consen-tiranno un rilevante abbatti-mento dei consumi e, di con-seguenza, minori spese per il bilancio provinciale. Per l’au-tunno, invece, evitando così commistioni tra cantieri, ini-zieranno i lavori inerenti la palestra realizzata sempre sullo stesso lotto”.

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Soltanto con una grande pas-sione per la propria Città si riesce ad organizzare e pro-muovere un progetto così complesso ed al contempo così importante per L’Aquila come I Cantieri dell’Immagi-nario, il programma di eventi che animerà il centro storico dell'Aquila a luglio e ad ago-sto dal 2 luglio al 15 agosto. Le piazze ancora vuote con a guardia i cantieri che sono il simbolo della ricostruzione, si animeranno di artisti e pubbli-co per dimostrare ancora una volta che attraverso l’arte e la cultura è possibile RI-Costruire. Un generale work in progress che si dipana nell’-arco di quasi due mesi dove protagonisti saranno artisti locali, italiani e stranieri che fra laboratori, eventi e spetta-coli renderanno il percorso immaginato un immenso can-tiere dove la ricostruzione immateriale sarà tangibile al pubblico. I Cantieri dell'Im-maginario saranno un momen-to importante per ricondurre l'attenzione sul centro storico dell'Aquila e sul suo compren-sorio, valorizzando monumen-ti, piazze e siti di una città che

conservava la memoria artisti-ca di un passato illustre e che oggi è ridotta a un groviglio di impalcature, pali di sostegno, cavi d'acciaio e fasce conteni-tive a cercare di impedirne l'ulteriore degrado. Il progetto vuole essere motore di promo-zione, memoria e conoscenza, creando un cantiere di rico-struzione culturale che possa stimolare quella ricostruzione

materiale tanto attesa. I NUMERI DEI CANTIERI

DELL’IMMAGINARIO

8 gli Enti organizzatori, 26 gli spettacoli, 22 I laboratori, 2 I Luoghi della storia, 8 Le piazze, 2 I Luoghi dello spettacolo, 200 e oltre gli arti-sti impegnati nel progetto sin-golarmente, in gruppo, in or-chestra, in ensemble e gli al-lievi dei laboratori e del Con-

servatorio. La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie alla collaborazione di Accademia delle Belle Arti L’Aquila, Conservatorio di Musica “Casella” L’Aquila, Fondazio-ne Centro sperimentale di Cinematografia – Scuola Na-zionale di Cinema – Sede A-bruzzo, Vigili del Fuoco, Poli-zia Municipale.

I CANTIERI DELL'IMMAGINARIO, DAL 2 LUGLIO AL 15 AGOSTO

EMILIA, RACCOLTA FONDI TRA I DIPENDENTI CARISPAQ

Il Cral della Carispaq si è fatto promotore di due iniziative a sostegno delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal terremoto: l’acquisto di parmigiano reggiano presso un ca-seificio della zona (45 quintali) e una raccolta fondi tra il personale della Carispaq, destinata alla realizzazione di o-pere sociali. La somma raccolta è stata consegnata l’altro giorno nel cor-so di una cerimonia al sindaco di Cavezzo dal presidente del Cral Ennio Menchini e dal responsabile delle Relazioni Esterne dell’Istituto Alfredo Di Giovanni. Entrambe le ini-ziative verranno riproposte a breve.

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Regione

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SANITA', MAZZARELLI REPLICA A SAIA E ACERBO

TICKET IMPOSTO DAL GOVERNO

"Se i consiglieri regionali Acerbo e Saia pensano davvero che la Regione, di sua iniziativa, possa cancellare, in un sol col-po, la quota fissa di 10 euro sulle ricette, vuol dire che vivono nel mondo dei so-gni. Oppure fanno semplicemente finta di ignorare che quell'"iniquo balzello", ci è stato imposto lo scorso anno dal Governo nazionale. Spero che sia chiaro una volta per tutte". Così il portavoce del presiden-te della Regione, Enrico Mazzarelli, repli-ca alle sollecitazioni provenienti dai due consiglieri regionali Maurizio Acerbo e Antonio Saia che, a tal proposito, hanno presentato un'interpellanza al capo dell'E-secutivo regionale. "Si tratta - ribadisce Mazzarelli - di un prelievo imposto da

una legge dello Stato alla quale abbiamo cercato di mettere riparo. Infatti, nella Finanziaria regionale, avevamo previsto che il contribuito dovuto dagli assistiti del

Servizio Sanitario Nazionale per le pre-stazioni di diagnostica strumentale di laboratorio e per le visite specialistiche, sebbene maggiorato del ticket di 10 euro, non dovesse superare l'intero costo della prestazione prevista dal tariffario nazio-nale. Tuttavia, il Governo ha osservato la norma perché in contrasto con una legge dello Stato. Riguardo, poi, alle circolari inviate dalle Asl ai medici di base, non si tratta di ritenerle legittime o meno. E' stato il tavolo di monitoraggio intermini-steriale a pretendere che le Asl allertasse-ro i medici di medicina generale affinchè quella norma, osservata dal Governo, non venisse applicata".

CONSIGLIO REGIONALE, INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE NELLA PROSSIMA SEDUTA

Il Consiglio regionale e' convocato per martedi' 3 luglio, alle ore 11, all'Emiciclo. All'ordine del giorno una serie di interro-gazioni e interpellanze: "Riorganizzazione attivita' territoriali residenziali e semiresidenziali in materia di assistenza" (Tagliente, PdL), "Liberalizzazione dell'orario degli eserci-zi commerciali" (Saia, Pdci), "Ridefinizione degli Ambiti Sociali Terri-toriali" (Milano, Api), "Reimpiego dei l a v o r a t o r i e x F i r a S e r v i z i Srl" (D'Alessandro Cesare, IdV), "Esclusione del servizio trasfusionale dal presidio ospedaliero di Vasto" (Caporale, Verdi). Saranno poi discusse due risolu-zioni: una sulle autorizzazioni alle struttu-re socio-sanitarie e una sulla revoca del-l'incarico per l'amministratore unico del-l'Ater di Teramo. L'Assemblea iniziera' dunque l'esame dei progetti di legge sulle modifiche al Codice dei Beni culturali e del paesaggio, sulla nuova disciplina in materia funeraria e di polizia mortuaria, sulle modifiche alla normativa per il rila-scio delle autorizzazioni alle cave, sulla nuova legge elettorale regionale. Il Consi-

glio e' chiamato anche a esprimersi sui provvedimenti amministrativi relativi alla modifica dello "statuto tipo" degli ambiti territoriali di caccia e sul programma sta-tistico regionale 2012-2014. Le due mo-zioni all'ordine del giorno riguardano, invece, l'autoriforma del Coni con il so-

stegno allo sport di base e lo stanziamen-to di fondi per il funzionamento delle Agenzie di promozione culturale. La se-duta si concludera' con la sostituzione di un componente del Collegio regionale per le garanzie statutarie e con l'elezione del Garante dei detenuti.