MARZO OLDIRETTI UNTO IL OLDIRETTI UNTO IL · 2018-04-13 · Latte, stop al Far West su prezzo e...

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IL PUNTO COLDIRETTI SETTIMANALE DI INFORMAZIONE PER LE IMPRESE DEL SISTEMA AGROALIMENTARE Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SUL SITO WWW.ILPUNTOCOLDIRETTI.IT N. 14 13 - 19 APRILE 2018 COLDIRETTI IL PUNTO COLDIRETTI 16 - 22 MARZO 2018 TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SUL SITO WWW.ILPUNTOCOLDIRETTI.IT 4 FISCO Per l’Agenzia delle Entrate la scelta può essere adottata anche senza comunicazione Società agricole, opzione catastale più facile L’opzione per la tassazione catastale da parte di società di persone, a responsabilità limitata e cooperative che rivestono la qualifica agricola secondo i requi- siti dettati dal decreto legislativo 99/2004 vale anche in caso di omessa comunicazione della scelta. Il “comporta- mento concludente” del contribuente che ha provveduto al paga- mento delle imposte in applicazione del regime catastale e si impegna a presentare la dichiarazione dei redditi in conformità dell’opzione, secondo l’Agenzia delle Entrate, rende valida la scelta. E’ questo il senso della riso- luzione della stessa Agen- ziae n. 28/E dell’11 aprile, che risolve una pluralità di quesiti avanzati dalla so- cietà agricola istante. La ri- soluzione precisa che resta ferma la sanzionabilità del- l’omessa comunicazione dell’opzione, ma la comu- nicazione in parola riveste carattere esclusivamente formale e non compro- mette la possibilità di determinare il reddito così come previsto dalla tassazione cata- stale. A prevalere – af- ferma l’Agenzia delle Entrate – ai fini della concreta attuazione del regime prescelto sono i comportamenti conclu- denti di carattere fi- scale. La sanzione può essere ravveduta ai sensi dell’articolo 13 del decreto legislativo 471 del 18 di- cembre 1997. Si sbloccano ulteriori pagamenti per le polizze. E’ stato infatti autorizzato il de- creto relativo al 2015 per 18.754 do- mande relative al lotto 9, con un importo di 23.555.480,97 euro. Per i pagamenti si registra un ritmo più regolare anche se ancora troppo lento per evitare il di- simpegno. Intanto sono stati fissati i prezzi unitari massimi di alcune produ- zioni agricole, strutture aziendali e costo di smaltimento delle carcasse animali per determinare i valori assicurabili con le polizze agevolate e per aderire ai fondi di mutualizzazione per il 2018. Sulla Gazzetta Ufficiale 81 del 7 aprile scorso è stato pubblicato il relativo decreto del Mipaaf. I prezzi codificati per area, per prodotto o gruppo di prodotti costitui- scono il valore massimo di riferimento. In sede di stipula delle polizze o per l’adesione ai fondi di mutualizzazone le parti possono anche decidere di appli- care prezzi inferiori in base alle caratte- ristiche qualitative e alle condizioni di mercato. Il decreto precisa che il prezzo unitario massimo per le produzioni biologiche non comprese nell'elenco può essere determinato maggiorando, fino al massimo del 50%, il prezzo stabilito per il corrispondente prodotto ottenuto con le tecniche agronomiche. LA NOVITÀ Polizze: via ai vecchi pagamenti Latte, stop al Far West su prezzo e contratti La denuncia di Coldiretti dopo le comunicazioni unilaterali di variazione al ribasso delle quotazioni Inaccettabile l’atteggiamento dell’industria che mette a rischio oltre 30mila stalle Terremoto, arrivano risorse aggiuntive per le stalle colpite Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 81 del 7 aprile scorso il decreto del Mipaaf (16 feb- braio) con le modalità di ripartizione delle risorse non ancora utilizzate relative al- l’aiuto eccezionale per i produttori di latte e allevatori di altri settori zootecnici che ope- rano nelle aree colpite dal sisma nel 2016 e 2017. Le risorse finanziarie individuate dall’articolo 5 del decreto 940/ 2017 in fa- vore del settore zootecnico nei territori col- piti dal terremoto non sono ancora esaurite, mentre non sono state avviate le erogazioni del budget stanziato per gli allevamenti degli equidi. Pertanto il decreto stabilisce che le risorse inutilizzate siano redistribuite alle aziende che hanno presentato la domanda per accedere alle misure di sostegno sulla base dei capi ammissibili. Il decreto dà dun- que il via libera ad Agea a procedere alla re- distribuzione degli aiuti in deroga ai limiti fissati per la quantificazione degli aiuti uni- tari. Coldiretti al Vinitaly per la tutela delle “Doc” italiane L APPUNTAMENTO Stop al far west sui contratti per il latte. E’ quanto chiede la Coldiretti di fronte alle co- municazioni unilaterali di va- riazione al ribasso del prezzo alla stalla, o di riduzione delle quantità richieste rispetto agli accordi presi, che le industrie stanno man- dando agli allevatori e che mettono a rischio la sopravvivenza e il lavoro di oltre 30mila aziende agricole, senza conside- rare l’indotto. Si tratta di una situazione generata anche dalla pratica fuori legge ma ancora in uso di sti- pulare intese verbali e di du- rata inferiore ai 12 mesi per la quale si chiede l’intervento degli organismi di controllo del Ministero delle Politiche Agricole insieme all’attiva- zione di tutte le contromisure legali disponibili in caso di necessità. La legge 91 del lu- glio 2015 prevede infatti l’obbligo di contratti scritti della durata minima di 12 mesi. E proprio ai sensi della normativa vigente alla Coldi- retti continuano ad affluire le deleghe firmate dai singoli al- levatori che incaricano l’or- ganizzazione a rappresentarli sia di fronte alle industrie in sede di trattative per il prezzo sia di fronte ai magistrati nel caso scoppiasse una vera e propria guerra giudiziaria con le aziende di trasforma- zione.Le modifiche unilate- rali al ribasso del prezzo del latte vanno contro una situa- zione di mercato che invece offre segnali positivi, a par- tire dalle quotazioni del Par- migiano Reggiano che con stagionatura a 18 mesi sulla Borsa di Parma ha toccato il record di 10,63 euro al chilo, la quotazione più alta regi- strata negli ultimi cinque anni. Volano anche i valori del burro che ha toccato i 4,80 euro al chilo con un pro- gresso del 10,47% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un trend accom- pagnato anche da un aumento del 12,5% della spesa delle famiglie. In pro- gresso anche il latte spot (quello venduto al di fuori dei normali contratti di fornitura) che alla Borsa di Lodi, principale piazza di riferimento italiana, ha ripreso a crescere con un balzo di quasi il 7% nel- l’ultimo mese. Come se non bastasse mai così tanto formaggio italiano è stato consumato all’estero come nel 2017. A fronte di una si- tuazione di mercato che vede crescere il Made in Italy a ta- vola in tutto il mondo non è accettabile un atteggiamento delle industrie che cerca di speculare al ribasso sul prezzo del latte mettendo a ri- schio un intero settore pro- duttivo sul quale si basa una parte importante dello slancio dell’economia italiana sui mercati internazionali. L ANALISI Le quotazioni sono aumentate di 10 euro a tonnellata Dazi, cresce il prezzo della soia italiana Le quotazioni della soia di produzione nazionale sono balzate di altri dieci euro in una sola setti- mana raggiungendo un massimo di 395 euro per tonnellata, dopo l’annuncio dei dazi cinesi sulle importazioni dagli Usa. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulle ultime quotazioni della borsa merci di Milano nel giorno del ricorso al Wto annunciato dalla Cina contro i dazi di Trump. Nella lista dei prodotti americani che ver- ranno colpiti dai dazi cinesi ci sono oltre alla soia, anche mais e farina di mais, grano, carne di manzo, mirtilli, succo d’arancia, whisky e ta- bacco che rappresentano i simboli dell’economia agricola statunitense. L’aumento del prezzo mon- diale della carne potrebbe essere il primo effetto sui consumatori poiché la soia è uno dei prodotti agricoli più coltivati nel mondo. L’Unione Euro- pea è il secondo importatore al mondo di soia, dopo la Cina, e un andamento anomalo delle quotazioni metterebbe a rischio la competitività degli allevamenti e la produzione di carne anche nel vecchio continente. Le curiosità del vino Made in Italy sono pro- tagoniste al- l’inaugurazione del Vinitaly 2018 nello stand della Col- diretti dove sa- ranno mostrate le esperienze più originali dalla vigna alla cantina, dall’imbottigliamento al- l’etichettatura. L’appuntamento è per domenica 15 aprile alle ore 9,30 al Vi- nitaly nello stand della Coldiretti nel Centro Servizi Arena – stand A, tra il padiglione 6 e 7, alla Fiera di Verona. Con l’occasione sarà presentata l’ana- lisi sui numeri del vino Made in Italy con un focus sulla prima “borsa” dei vini italiani e la mostra delle bottiglie che hanno avuto il maggior incremento delle vendite in Italia nell’ultimo anno.Alle 15,30 nella Sala Rossini la Coldiretti nella giornata di apertura or- ganizza l’incontro “La tutela delle de- nominazioni in Europa e nel mondo” con gli interventi, tra gli altri, del Diret- tore di Ismea Raffaele Borriello, del Presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella e del primo vicepresidente della Commissione Agricoltura del Par- lamento Europeo Paolo De Castro e con le conclusioni del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Sicurezza cibi, via a operazione-trasparenza La Commissione europea vara l’operazione tra- sparenza alimentare. A spingere in questa direzione ha contribuito anche l’iniziativa dei cittadini euro- pei “vietare il glifosato e proteggere le persone e l’ambiente dai pesticidi tossici” presentata il 6 ot- tobre 2017 e che ha registrato oltre un milione di adesioni. Aggiornare la legislazione alimentare per permettere maggiore accesso alle informazioni presentate all’Efsa sulle autorizzazioni, consentire alla Commissione di richiedere studi aggiuntivi e coinvolgere gli scienziati degli Stati membri: questi i punti chiave della linea annunciata da Bruxelles per rispondere alle preoccupazioni espresse dai cit- tadini. L’impegno è di rafforzare la trasparenza dagli Ogm agli additivi alimentari fino ai prodotti fitosanitari e ai nuovi alimenti. Le proposte legi- slative saranno trasmesse al Parlamento Ue e agli Stati membri e l’obiettivo è di attuare le nuove re- gole nel corso dell’attuale legislatura e dunque entro la metà del 2019. Con la riforma si vuole of- frire la possibilità ai cittadini Ue di accedere alle ricerche scientifiche che sostengono le domande di autorizzazione. Per garantire maggiore traspa- renza è prevista l’istituzione di un registro europeo comune in cui non si possano nascondere studi sfa- vorevoli a nuovi prodotti e si darà all’Authority per la sicurezza alimentare la possibilità di chiedere studi supplementari. Priorità anche alla consulta- zione sugli studi presentati dall’industria, al mag- gior coinvolgimento degli stati membri nella gestione dell’Efsa e a una comunicazione raffor- zata dei rischi.

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IL PUNTO COLDIRETTISETTIMANALE DI INFORMAZIONE PER LE IMPRESE DEL SISTEMA AGROALIMENTARE

Registrato presso il Tribunale Civile di Roma, Sezione per la Stampa e l'Informazione al n. 367/2008 del Registro della Stampa. Direttore Responsabile: Paolo Falcioni

TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SUL SITO WWW.ILPUNTOCOLDIRETTI.IT

N. 14

13 - 19

APRILE

2018

COLDIRETTI

IL PUNTO COLDIRETTI 16 - 22 MARZO 2018

TUTTI GLI APPROFONDIMENTI SUL SITO WWW.ILPUNTOCOLDIRETTI.IT

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FISCO Per l’Agenzia delle Entrate la scelta può essere adottata anche senza comunicazione

Società agricole, opzione catastale più facileL’opzione per la tassazionecatastale da parte di societàdi persone, a responsabilitàlimitata e cooperative cherivestono la qualificaagricola secondo i requi-siti dettati dal decretolegislativo 99/2004 valeanche in caso di omessacomunicazione dellascelta. Il “comporta-mento concludente” delcontribuente che haprovveduto al paga-mento delle imposte inapplicazione del regimecatastale e si impegna apresentare la dichiarazionedei redditi in conformitàdell’opzione, secondol’Agenzia delle Entrate,

rende valida la scelta. E’questo il senso della riso-luzione della stessa Agen-ziae n. 28/E dell’11 aprile,

che risolve una pluralità diquesiti avanzati dalla so-cietà agricola istante. La ri-soluzione precisa che restaferma la sanzionabilità del-

l’omessa comunicazionedell’opzione, ma la comu-nicazione in parola rivestecarattere esclusivamenteformale e non compro-mette la possibilità dideterminare il redditocosì come previstodalla tassazione cata-stale. A prevalere – af-ferma l’Agenzia delleEntrate – ai fini dellaconcreta attuazione delregime prescelto sono icomportamenti conclu-denti di carattere fi-

scale. La sanzione puòessere ravveduta ai sensidell’articolo 13 del decretolegislativo 471 del 18 di-cembre 1997.

Si sbloccano ulteriori pagamenti per lepolizze. E’ stato infatti autorizzato il de-creto relativo al 2015 per 18.754 do-mande relative al lotto 9, con un importodi 23.555.480,97 euro. Per i pagamentisi registra un ritmo più regolare anchese ancora troppo lento per evitare il di-simpegno. Intanto sono stati fissati iprezzi unitari massimi di alcune produ-zioni agricole, strutture aziendali e costodi smaltimento delle carcasse animaliper determinare i valori assicurabili conle polizze agevolate e per aderire ai fondidi mutualizzazione per il 2018. SullaGazzetta Ufficiale 81 del 7 aprile scorsoè stato pubblicato il relativo decreto delMipaaf. I prezzi codificati per area, perprodotto o gruppo di prodotti costitui-scono il valore massimo di riferimento.In sede di stipula delle polizze o perl’adesione ai fondi di mutualizzazone leparti possono anche decidere di appli-care prezzi inferiori in base alle caratte-ristiche qualitative e alle condizioni dimercato. Il decreto precisa che il prezzounitario massimo per le produzionibiologiche non comprese nell'elencopuò essere determinato maggiorando,fino al massimo del 50%, il prezzostabilito per il corrispondente prodottoottenuto con le tecniche agronomiche.

LA NOVITÀ

Polizze: via

ai vecchi

pagamenti

Latte, stop al Far West su prezzo e contrattiLa denuncia di Coldiretti dopo le comunicazioni unilaterali di variazione al ribasso delle quotazioni

Inaccettabile l’atteggiamento dell’industria che mette a rischio oltre 30mila stalle

Terremoto, arrivano risorse aggiuntive per le stalle colpitePubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 81 del7 aprile scorso il decreto del Mipaaf (16 feb-braio) con le modalità di ripartizione dellerisorse non ancora utilizzate relative al-l’aiuto eccezionale per i produttori di latte eallevatori di altri settori zootecnici che ope-rano nelle aree colpite dal sisma nel 2016 e2017. Le risorse finanziarie individuatedall’articolo 5 del decreto 940/ 2017 in fa-vore del settore zootecnico nei territori col-piti dal terremoto non sono ancora esaurite,

mentre non sono state avviate le erogazionidel budget stanziato per gli allevamenti degliequidi. Pertanto il decreto stabilisce che lerisorse inutilizzate siano redistribuite alleaziende che hanno presentato la domandaper accedere alle misure di sostegno sullabase dei capi ammissibili. Il decreto dà dun-que il via libera ad Agea a procedere alla re-distribuzione degli aiuti in deroga ai limitifissati per la quantificazione degli aiuti uni-tari.

Coldiretti

al Vinitaly

per la tutela

delle “Doc”

italiane

L’APPUNTAMENTOStop al far west sui contrattiper il latte. E’ quanto chiedela Coldiretti di fronte alle co-municazioni unilaterali di va-riazione al ribasso del prezzoalla stalla, o di riduzione dellequantità richieste rispettoagli accordi presi, che leindustrie stanno man-dando agli allevatori eche mettono a rischio lasopravvivenza e il lavorodi oltre 30mila aziendeagricole, senza conside-rare l’indotto. Si tratta diuna situazione generataanche dalla pratica fuorilegge ma ancora in uso di sti-pulare intese verbali e di du-rata inferiore ai 12 mesi perla quale si chiede l’interventodegli organismi di controllodel Ministero delle PoliticheAgricole insieme all’attiva-zione di tutte le contromisurelegali disponibili in caso dinecessità. La legge 91 del lu-glio 2015 prevede infattil’obbligo di contratti scrittidella durata minima di 12mesi. E proprio ai sensi dellanormativa vigente alla Coldi-retti continuano ad affluire le

deleghe firmate dai singoli al-levatori che incaricano l’or-ganizzazione a rappresentarlisia di fronte alle industrie insede di trattative per il prezzosia di fronte ai magistrati nel

caso scoppiasse una vera epropria guerra giudiziaria conle aziende di trasforma-zione.Le modifiche unilate-rali al ribasso del prezzo dellatte vanno contro una situa-zione di mercato che inveceoffre segnali positivi, a par-tire dalle quotazioni del Par-migiano Reggiano che constagionatura a 18 mesi sullaBorsa di Parma ha toccato ilrecord di 10,63 euro al chilo,la quotazione più alta regi-strata negli ultimi cinqueanni. Volano anche i valori

del burro che ha toccato i4,80 euro al chilo con un pro-gresso del 10,47% rispettoallo stesso periodo delloscorso anno, un trend accom-pagnato anche da un aumentodel 12,5% della spesadelle famiglie. In pro-gresso anche il latte spot(quello venduto al di fuoridei normali contratti difornitura) che alla Borsadi Lodi, principale piazzadi riferimento italiana, haripreso a crescere con unbalzo di quasi il 7% nel-l’ultimo mese. Come se

non bastasse mai così tantoformaggio italiano è statoconsumato all’estero comenel 2017. A fronte di una si-tuazione di mercato che vedecrescere il Made in Italy a ta-vola in tutto il mondo non èaccettabile un atteggiamentodelle industrie che cerca dispeculare al ribasso sulprezzo del latte mettendo a ri-schio un intero settore pro-duttivo sul quale si basa unaparte importante dello slanciodell’economia italiana suimercati internazionali.

L’ANALISI Le quotazioni sono aumentate di 10 euro a tonnellata

Dazi, cresce il prezzo della soia italianaLe quotazioni della soia di produzione nazionalesono balzate di altri dieci euro in una sola setti-mana raggiungendo un massimo di 395 euro pertonnellata, dopo l’annuncio dei dazi cinesi sulleimportazioni dagli Usa. E’ quanto emerge da unaanalisi della Coldiretti sulle ultime quotazionidella borsa merci di Milano nel giorno del ricorsoal Wto annunciato dalla Cina contro i dazi diTrump. Nella lista dei prodotti americani che ver-ranno colpiti dai dazi cinesi ci sono oltre alla soia,anche mais e farina di mais, grano, carne di

manzo, mirtilli, succo d’arancia, whisky e ta-bacco che rappresentano i simboli dell’economiaagricola statunitense. L’aumento del prezzo mon-diale della carne potrebbe essere il primo effettosui consumatori poiché la soia è uno dei prodottiagricoli più coltivati nel mondo. L’Unione Euro-pea è il secondo importatore al mondo di soia,dopo la Cina, e un andamento anomalo dellequotazioni metterebbe a rischio la competitivitàdegli allevamenti e la produzione di carne anchenel vecchio continente.

Le curiosità delvino Made inItaly sono pro-tagoniste al-l’inaugurazionedel Vinitaly2018 nellostand della Col-diretti dove sa-ranno mostratele esperienze più originali dalla vignaalla cantina, dall’imbottigliamento al-l’etichettatura. L’appuntamento è perdomenica 15 aprile alle ore 9,30 al Vi-nitaly nello stand della Coldiretti nelCentro Servizi Arena – stand A, tra ilpadiglione 6 e 7, alla Fiera di Verona. Con l’occasione sarà presentata l’ana-lisi sui numeri del vino Made in Italycon un focus sulla prima “borsa” deivini italiani e la mostra delle bottiglieche hanno avuto il maggior incrementodelle vendite in Italia nell’ultimoanno.Alle 15,30 nella Sala Rossini laColdiretti nella giornata di apertura or-ganizza l’incontro “La tutela delle de-nominazioni in Europa e nel mondo”con gli interventi, tra gli altri, del Diret-tore di Ismea Raffaele Borriello, delPresidente di Assoenologi RiccardoCotarella e del primo vicepresidentedella Commissione Agricoltura del Par-lamento Europeo Paolo De Castro econ le conclusioni del presidente dellaColdiretti Roberto Moncalvo.

Sicurezza cibi, viaa operazione-trasparenzaLa Commissione europea vara l’operazione tra-sparenza alimentare. A spingere in questa direzioneha contribuito anche l’iniziativa dei cittadini euro-pei “vietare il glifosato e proteggere le persone el’ambiente dai pesticidi tossici” presentata il 6 ot-tobre 2017 e che ha registrato oltre un milione diadesioni. Aggiornare la legislazione alimentare perpermettere maggiore accesso alle informazionipresentate all’Efsa sulle autorizzazioni, consentirealla Commissione di richiedere studi aggiuntivi ecoinvolgere gli scienziati degli Stati membri: questii punti chiave della linea annunciata da Bruxellesper rispondere alle preoccupazioni espresse dai cit-tadini. L’impegno è di rafforzare la trasparenzadagli Ogm agli additivi alimentari fino ai prodottifitosanitari e ai nuovi alimenti. Le proposte legi-

slative saranno trasmesse al Parlamento Ue e agliStati membri e l’obiettivo è di attuare le nuove re-gole nel corso dell’attuale legislatura e dunqueentro la metà del 2019. Con la riforma si vuole of-frire la possibilità ai cittadini Ue di accedere allericerche scientifiche che sostengono le domandedi autorizzazione. Per garantire maggiore traspa-renza è prevista l’istituzione di un registro europeocomune in cui non si possano nascondere studi sfa-vorevoli a nuovi prodotti e si darà all’Authority perla sicurezza alimentare la possibilità di chiederestudi supplementari. Priorità anche alla consulta-zione sugli studi presentati dall’industria, al mag-gior coinvolgimento degli stati membri nellagestione dell’Efsa e a una comunicazione raffor-zata dei rischi.

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IL PUNTO COLDIRETTI16 - 22 MARZO 2018

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EUROPAAdottatta la direttiva comunitaria contro le pratiche sleali lungo la filiera agroalimentare

Stop al bullismo industriale sugli agricoltoriLo stop al “bullismo” dei po-teri forti dell’industria e delladistribuzione sui contratti e suiprezzi riconosciuti alleaziende agricole riconoscel’esistenza di un squilibriocommerciale che favorisce lespeculazioni lungo la filiera.E’ quanto afferma la Coldirettinel commentare i contenutidella direttiva adottata dellaCommissione per vietare lepratiche sleali più dannosenella filiera alimentare e ga-rantire un trattamento più equoalle piccole e medie impreseagroalimentari. Dal latte allafrutta, dalla carne al grano,l’Unione Europea riconoscegli agricoltori come vittime diprepotenze contrattuali e conle nuove disposizioni volte adassicurare l'effettivo rispettodelle norme invita le autoritànazionali a imporre sanzioni incaso di violazioni spesso nondenunciate per la paura dicompromettere un rapportocommerciale esistente con laparte più forte. Il risultato èche per ogni euro speso daiconsumatori per l’acquisto dialimenti meno di 15 centesimiin Italia vanno a remunerare ilprodotto agricolo mentre ilresto viene diviso tra l’indu-stria di trasformazione e la di-stribuzione commerciale.Nell’elenco delle pratiche di“bullismo contrattuale” vietate

dalla direttiva Ue e delle qualisono vittime gli agricoltori sitrovano modifiche unilateralie retroattive degli accordicome sta avvenendo per il lattein Italia, la cancellazione di

ordini con un preavviso tal-mente breve da rendere impos-sibile trovare un altroacquirente, pagamenti oltre i30 giorni dalla data di ricevi-mento della fattura, la restitu-zione all’agricoltore deiprodotti invenduti, ma c’èanche l’imposizione di un ver-samento da parte degli agricol-tori di un “pedaggio” per potermantenere il contratto di forni-tura oppure per vendere il pro-dotto attraverso i canalidell’acquirente o l’obbligosempre per gli agricoltori dipagare per gli sconti che l’ac-quirente vorrà garantire ai pro-pri clienti La direttiva punta a

creare una linea di difesa eu-ropea per le piccole e medieaziende contro le prepotenzedella grande industria e delladistribuzione con gli Stati chesono tenuti a designare un'au-torità esecutiva competenteper l'applicazione delle prati-che commerciali sleali, inve-stendo le autorità di controllodei poteri necessari per av-viare un'inchiesta di propriainiziativa o sulla base di unadenuncia, per raccogliere in-formazioni, porre fine a un'in-frazione e infliggere ammendee pubblicare le decisioni preseper ottenere un effetto deter-rente. Un meccanismo di coor-dinamento tra le autoritàcompetenti dovrà accompa-gnare le norme dell'UE e assi-curare la loro applicazionecoordinata. In Italia per pa-gare un caffè al bar gli agricol-tori dovrebbero mettere sulbancone 5 chili di grano o 4chili di risone o 1,5 chili dimele o una dozzina di uova”ha affermato il presidentedella Coldiretti Roberto Mon-calvo nel sottolineare che sitratta di “una ingiustizia da sa-nare rendendo più equa e giu-sta la catena di distribuzionedegli alimenti che vede oggisottopagati i prodotti agricolispesso al di sotto dei costi diproduzione senza alcun bene-ficio per i consumatori.

Antiparassitari, piano di controlli UeParte il primo gennaio 2019 il programma coor-dinato di controllo plurìriennale dell’Unione eu-ropea sui residui di antiparassitari. Ilregolamento è stato pubblicato sulla Gazzetta uf-ficiale Ue del 10 aprile. Gli Stati membri devonoprelevare e analizzare, nel corso degli anni 2019,2020 e 2021, campioni di prodotti e di combina-zioni di antiparassitari e comunicare i risultatidelle analisi in base alla definizione completa delresiduo. Nel 2019 i campioni riguarderanno i se-guenti prodotti vegetali: mele, fragole, pesche,

vino, lattughe, cavoli cappucci, pomodori, spi-naci, chicchi di avena e di orzo. Nel 2020 toc-cherà a cavolfiori, cipolle, carote, patate, fagioli,chicchi di segale, riso bruno, arance, pere e kiwi.E infine nel 2021 saranno sotto la lente uva da ta-vola, banane, pompelmi, melanzane, cavoli broc-coli, meloni, funghi coltivati, peperoni, chicchi difrumento e olio di oliva. Per quanto riguarda iprodotti zootecnici nel 2019 sarà la volta di lattevaccino e grasso suino, nel 2020 grasso di pol-lame e ovino, nel 2021 grasso bovino e uova.

Greening della Pac, cos’è e quando si deve applicareIl greening rappresenta una delle componenti delRegime dei Pagamenti diretti entrato in vigore nel2015 a seguito dell’avvio della Programmazione2014-2020. Consiste nell’obbligo per gli agricol-tori che ricevono il pagamento di base di rispettarepratiche benefiche per il clima e l’ambiente o, inalternativa, di attuare pratiche equivalenti che ap-portino un beneficio pari o superiore alle pratichebenefiche per il clima e l’ambiente. Il non rispettodegli obblighi greening comporta l’applicazionedi riduzioni e sanzioni per l’agricoltore. Le prati-che agricole benefiche per il clima e l’ambientesono la diversificazione, il mantenimento dellesuperfici a prato permanente e la disponibilità inazienda di aree di interesse ecologico, comune-mente indicate come Efa. La diversificazione siapplica alle aziende con una superficie a semina-tivo superiore a 10 ettari. In questi casi l’agricol-tore deve garantire la presenza di almeno 2 colture(seminativi tra 10 e 30 ettari) o 3 colture (semi-nativi superiori a 30 ettari); tuttavia, sono previsteesenzioni. In base a quanto stabilito dall’obbligodel mantenimento del prato permanente, gli agri-coltori non possono convertire o arare i prati per-manenti situati in zone sensibili sotto il profilo

ambientale e contemplate nelle zone “Natura2000”. I prati permanenti al di fuori delle aree sen-sibili potranno essere convertiti previa autorizza-zione di Agea. Infine, l’obbligo Efa stabilisce chealmeno il 5% dei seminativi aziendali dichiaratidall’agricoltore deve essere costituito da aree diinteresse ecologico (es. elementi caratteristici delpaesaggio, terreni a riposo, superfici investite adazotofissatrici, ecc). Tali aree devono avere spe-cifiche caratteristiche indicate dalla normativa.L’obbligo è previsto solo per le aziende la cui su-perficie a seminativo supera i 15 ettari; come perla diversificazione, sono previste esenzioni. Le trepratiche benefiche devono essere applicate con-giuntamente e non sono alternative. Le aziendebiologiche sono considerate greening ipso factocioè esenti dagli obblighi greening (anche leaziende in conversione). Tale esenzione, però, èprevista solo per le unità aziendali condotte in bio-logico. Sono inoltre esonerati dal greening: gliagricoltori che aderiscono al regime semplificatodei piccoli agricoltori; che, a seguito dell’adesionea misure agro-climatico-ambientali dei Psr o adalcune tipologie di certificazione, adottano prati-che benefiche per l’ambiente e per il clima che

danno benefici equivalenti o maggiori rispetto aquelli del greening (questa opzione finora è statautilizzata solo dalla Regione Marche); le cuiaziende sono situate in tutto o in parte nelle zonerientranti nelle direttive Habitat, Acqua e Uccelli,i quali hanno diritto al pagamento ecologico pur-ché applichino le pratiche agricole benefiche,nella misura in cui tali pratiche siano compatibili,nell’azienda in questione, con gli obiettivi dellesuddette direttive. Il greening assorbe il 30% delmassimale nazionale, cioè delle risorse totali an-nualmente disponibili in Italia per i pagamenti di-retti. Il pagamento è calcolato annualmente inmodo individuale come percentuale del paga-mento di base. Con il Regolamento Omnibussono state introdotte importanti novità per la di-versificazione e per le Efa con l’obiettivo di sem-plificare la gestione dell’obbligo da parte degliagricoltori. Articolo realizzato con il contributo finanziario

della Commissione Europea nell’ambito del pro-

getto Agri 2017/0160. I pareri in esso espressi im-

pegnano soltanto l’autore e la CE declina ogni

responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle

informazioni in esso contenute.

Condizionalità 2018, pubblicato il decreto

ECONOMIA In Gazzetta Ufficiale il dispositivo che definisce le regole per l’anno in corso

E’ stato pubblicato sulla GazzettaUfficiale il decreto ministeriale del18 gennaio 2018 che definisce leregole sulla condizionalità perl’anno 2018 e le riduzioni ed esclu-sioni per inadempienze dei benefi-ciari dei pagamenti diretti e deiprogrammi di sviluppo rurale. Lacondizionalità comprende l’in-sieme degli atti e delle norme chel’agricoltore è tenuto a rispettareper poter ricevere i pagamenti di-retti, i pagamenti relativi alle mi-sure ambientali dello SviluppoRurale e i pagamenti dell’Ocm le-gati ai vigneti (vendemmia verde eristrutturazione dei vigneti). In par-ticolare, il decreto elenca i Criteridi Gestione Obbligatori (Cgo) e de-finisce le norme per il manteni-mento del terreno in BuoneCondizioni Agronomiche ed Am-bientali (Bcaa). Il non rispetto dellenorme di condizionalità comportal’applicazione di sanzioni (a valeresui pagamenti spettanti) o l’appli-cazione di riduzioni od esclusioniadottate in relazione all’insieme

delle domande di aiuto o di paga-mento presentate dal beneficiarionel corso dell’anno in cui si verifical’adempienza, nonché alle do-mande presentate per la vendem-mia verde o la ristrutturazione deivigneti. E’ bene precisare che la ri-duzione od esclusione si applicasolo qualora l’inadempienza siaimputabile ad atti od omissioni di-rettamente imputabili al beneficia-rio e qualora l’inadempienza siaconnessa all’attività agricola delbeneficiario e/o sia interessata lasuperficie aziendale del beneficia-

rio. L’inadempienza per negligenzacomporta una riduzione dei paga-menti spettanti al beneficiario parimassimo al 5%. Tale percentuale èaumentata al 15% in caso di reite-razione. I casi di inadempienza giu-dicati di minore valore (data la lorolimitata rilevanza della gravità, por-tata e durata) non determinano ri-duzioni od esclusioni. Albeneficiario sarà segnalato l’ob-bligo di prevedere misure corret-tive. Qualora in un controllosuccessivo (entro i tre anni conse-cutivi) si riscontri la non applica-zione delle misure correttive, equindi il mancato risanamentodell’inadempienza, si applicano ri-duzioni con effetto retroattivo el’infrazione si considera reiterata,con aumento della percentuale diriduzione. Se l’inadempienza èstata commessa intenzionalmentedal beneficiario, la riduzione da ap-plicare all’importo complessivo èpari al 20%. In ogni caso l’ammon-tare complessivo delle riduzioni edelle esclusioni per un anno civile

non supera l’importo spettante albeneficiario. In caso di inadem-pienza intenzionale estrema (ripe-tizione di una o più infrazioniintenzionali) in termini di portata,gravità o durata, il beneficiarionell’anno successivo, oltre alla san-zione, è escluso da tutti i paga-menti. Anche per il 2018, leriduzioni ed esclusioni si applicanoanche quando l’importo è pari o in-feriore a 100 euro per beneficiarioe per anno civile. Nel decreto sonoinoltre definite disposizioni speci-fiche per lo Sviluppo rurale relativealla definizione dei requisiti e dellenorme per l’accesso alle misure eai criteri di riduzione ed esclusioneper inadempienze relative agli im-pegni ed altri obblighi. Articolo realizzato con il contributo

finanziario della Commissione Eu-

ropea nell’ambito del progetto Agri

2017/0160. I pareri in esso espressi

impegnano soltanto l’autore e la

CE declina ogni responsabilità sul-

l’uso che potrà essere fatto delle in-

formazioni in esso contenute.

Meno grano duro dal Canada e im-pennata degli acquisti dall’Australiasaliti del 374% nell’ultimo anno,mentre per il frumento tenero si re-gistra l’exploit dell’Ucraina con unbalzo del 109%. L’ultimo monito-raggio della Dg Agri sull’import-ex-port di cereali dell’Unione europea,aggiornato al 21 marzo scorso, con-ferma nell’ultimo anno la disaffe-zione dei 28 Stati membri per ilfrumento duro canadese, spinta conmolta probabilità dall'effetto glifo-sato, la sostanza utilizzata nel paesenordamericano per trattare il cerealein preraccolta ma sospettata di es-sere cancerogena.Un fattore che hapesato soprattutto in Italia, dove lemodalità di utilizzo della sostanzapraticate dal Canada sono vietate,visto il crollo del 39,5% in valoredegli acquisti. Dai dati europeiemerge un calo complessivo del13% delle importazioni di granoduro rispetto al 2017 e un aumentodel 23 % di quello tenero. Intanto èallarme per il mais: l’Unione euro-pea esporta sempre meno (-54% sul2017), mentre lievita l’import cre-sciuto del 52%. A fare la parte delleone è il Brasile che ha vendutonella Ue il 496,5% in più, ma i mag-giori quantitativi, pari a 4.670.110tonnellate, arrivano dall’Ucraina(+16,2% rispetto al 2017).

EUROPA

Calano

gli acquisti

di grano duro

dal Canada