MARTEDÌ 3 FEBBRAIO 2015 Economia · 2021. 1. 12. · 10 L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 3 FEBBRAIO...

1
10 L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 3 FEBBRAIO 2015 Albini coltiva il cotone di Barbados Il gruppo bergamasco ha l’esclusiva per il «Sea Island» prodotto sull’isola: è il filato più lungo al mondo «Dopo l’Egitto i Caraibi, i nostri tecnici hanno migliorato la tecnica». Chiuso il 2014 con un +10% FABIANA TINAGLIA Da Albino all’isola di Barbados per uno dei migliori co- toni al mondo, il più ambito nei Paesi angloamericani. Il Cotonifi- cio Albini sorprende ancora e lo fa arrivando fino ai Caraibi dove si coltiva il raro e pregiatissimo co- tone Sea Island: lo ha scelto per il suo marchio David & John Ander- son che fino ad ora è stato già un’eccellenza con i titoli più fini al mondo realizzati col cotone egi- ziano Giza 45. Ora la peculiarità è la lunghezza, (36/37 millimetri), oltre alla elevata uniformità (86%) e lucentezza del filato. «Abbiamo stretto una partner- ship con la Ecci Cotton, associa- zione formata da piccoli coltivato- ri locali sostenuta dal ministero dell’Agricoltura dell’isola, per l’esclusiva al 100% del cotone Sea Island col- tivato a Barbados» spiega Silvio Albini, presidente dell’omoni- mo gruppo della Val Seriana, che guida in- sieme ai fratelli Andrea e Stefano e al cugino Fabio. Una quantità esigua se si pensa che stiamo par- lando di una produzione annuale di poco più di 70 balle: «La produ- zione di Sea Island è pari allo 0.006% di quella mondiale di co- tone a fibra lunga. E quindi ancora più esclusiva». Anche grazie al la- voro che Albini ha fatto negli ulti- mi anni sui campi di Barbados: «Siamo in quest’isola da circa 4 anni, e grazie all’esperienza matu- rata in Egitto, i nostri tecnici ita- liani hanno potuto collaborare con i coltivatori caraibici: abbia- mo così fornito know-how per il miglioramento delle coltivazioni, ripartendo dai semi gelosamente custoditi negli archivi storici e ri- portando Sea Island al massimo della sua qualità che negli ultimi anni si stava perdendo. Un po’ co- me è successo in Egitto per il Giza 45». Le balle di cotone vengono ispezionate e certificate diretta- mente ai Caraibi dalla Wisica (West Indian Sea Island Cotton Association) – che rilascia il certi- ficato di autenticità con tanto di ologramma numerato che attesta qualità e provenienza del prodot- to - e arrivano direttamente nella filatura del Gruppo Albini, a Ceto, nel Bresciano,dove il cotone viene quindi filato in un titolo sottilissi- mo (170/2), una finezza mai rag- giunta per questo tipo di cotone. Una rarità: «Il Sea Island è molto esclusivo: in tutte le isole caraibi- che, tra Barbados, Antigua e Ja- maica, si producono 130 balle l’an- no. Noi gestiamo l’esclusiva su Barbados: è la prima volta che un cotonificio si interessa al totale degli appezzamenti dell’isola». Una notizia – che sarà annun- ciata per la prima volta a Milano Unica, in pro- gramma da domani e fino a venerdì - che rende ancora più ec- cellente il lavoro di questa impresa berga- masca che chiude il 2014 con un fatturato consolidato intorno ai 143 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2013. «Un dato po- sitivo – continua Silvio Albini -, anche se l’anno appena concluso, partito in crescita, ha dato qualche segno di debolezza verso la fine del secondo semestre». Al buon anda- mento hanno contribuito le ulti- me due società del Gruppo: «”I cotoni di Albini”, nata a fine 2011, opera nella produzione di filati fini e finissimi e delle mischie no- bili: risultati a oltre +40%. Poi c’è Albini Energia, per la riduzione dei consumi di energia, che ha rad- doppiato il suo fatturato» conti- nua il presidente che però torna sui segnali negativi degli ultimi mesi: «Vivendo di export non si può sottovalutare la situazione geopolitica di Paesi come la Rus- sia, le tensioni in Nord Africa e Medio Oriente, che toccano anche la Turchia». Senza dimenticare la Cina e «la nuova linea improntata sulla sobrietà dei consumi»». E gli Usa restano «fondamentali con la rivalutazione del dollaro». Anche perchè Albini è sempre più inter- nazionale: «Esportiamo il 70% del fatturato in più di 80 Paesi». Nel 2015 il Cotonificio Albini ripren- derà una quota della Simest (so- cietà per lo sviluppo delle imprese all’estero) per circa 2 milioni di euro. L’attuale composizione ri- sulta ora quindi così: 78,93% del Cotonificio Albini; 1,43% del Gruppo Albini e 19,64% della Si- mest Spa. E sugli investimenti: «Abbiamo concluso un ciclo triennale di 24 milioni che ha per- messo di completare la nuova fila- tura, rinnovare la tintoria filati e le sale telai, oltre a interventi in ambito di risparmio energetico». E con quel cotone caraibico verrebbe da pensare in prospetti- va a una linea di accessori, come quella realizzata per Thomas Ma- son. Albini sorride: «Per ora limi- tiamoci a fare i migliori tessuti. Poi si vedrà». n Sempre più internazionali, preoccupano la Russia e la Cina La curiosità Umidità e pioggia: clima perfetto per la qualità Il cotone più pregiato al mondo, il filato Sea Island è in assoluto il più lungo al mondo. Il Sea Island Cotton di Albini nasce a Barbados dove oltre al mare ci sono 38 ettari coltivati che seguono tecniche laboriose e al con- tempo molto naturali. I semi neri – così definiti per il loro colore scuro – sono una delle varietà più antiche al mondo, scoperti agli inizi del XVIII secolo nelle Indie occidentali britan- niche e presenti solo a Bardados, An- tigua e Giamaica. A Barbados Albini si affida ai coltiva- tori locali che selezionano attenta- mente i semi per garantire la massi- ma qualità. La semina viene effettua- ta meccanicamente e in modo estre- mamente regolare. Naturale l’irriga- zione, date le abbondanti ma regolari piogge sull’isola, oltre all’umidità co- stante e alla ridottissima escursione termica tra giorno e notte. È invece manuale e molto delicata la raccolta, che richiede lungo tempo e che permette una nuova selezione del prodotto. Si passa poi alla ginna- tura, che separa i semi dalla fibra: avviene vicino ai campi con macchi- nari che vengono caricati e scaricati manualmente e che lavorano a una velocità ridotta per non rovinare il prodotto. Ultimo passaggio l’imballaggio del cotone che viene pressato in maniera inferiore rispetto ad altri cotoni al fine di garantire una migliore aera- zione del prodotto, tutto tracciato per evidenziarne le caratteristiche di provenienza e lavorazione. Da qui il trasferimento in Italia, alla filatura Albini. Economia [email protected] www.ecodibergamo.it/economia/section/ Droni, la fiera slittata si farà il 17 e 18 maggio Era prevista a gennaio, ma poi è slittata per motivi organizzativi, ora «DronExpo» riservata al mondo dei droni, si terrà in fiera il 17 e 18 maggio. L’evento prevede un’area esterna per le dimostrazioni di volo 1 2 Da Albino ai Caraibi 1. La coltivazione del cotone Sea Island a Barbados; 2. Il presidente Silvio Albini, dell’omonima azienda; 3. La sala telai ad Albino 3 «Prodotto d’eccellenza: poco più di 70 balle all’anno» Una ventina i bergamaschi presenti a Milano Unica Silvio Albini torna da doma- ni anche nelle vesti di padrone di casa di Milano Unica, il Salone italiano del Tessile, che resterà aperto fino a vener- dì, con la sua edizione numero venti. Un evento ancora più speciale quest’anno quello di Fieramila- nocity, perché precede l’Expo: vengono presentate le collezio- ni di tessuti per la stagione Pri- mavera-Estate 2016 alla pre- senza di 353 aziende espositrici, di cui 64 di altri Paesi europei, a cui si aggiungono 34 aziende presenti nell’Osservatorio Giappone. Una partecipazione praticamente in linea con quella della corrispondente edizione del febbraio 2014. Nutrito anche il plotone di espositori bergamaschi, una ventina in tutto, compresi quelli che si presentano con brand di- versi. Sono Cotonificio Albini e la sua divisione Thomas Mason e Albiate 1830 di Albino; Arte e di Presezzo; Gruppo Uniesse di Chiuduno e Eurostick di Zingo- nia. Nell’edizione del febbraio 2014 i visitatori erano stati oltre 19 mila, il 30% circa dei quali buyer provenienti da tutto il mondo, a conferma dell’impor- tanza internazionale del Salone. Una partecipazione che gli orga- nizzatori si augurano possa es- sere confermata, anche alla luce dei segnali di ripresa dell’econo- mia. Domani, al taglio della torta di festeggiamento per il traguar- do delle venti edizioni, interver- ranno con il presidente Albini, l’assessore alla Moda del Comu- ne di Milano, Cristina Tajani, e il presidente dell’Agenzia Ice, Riccardo Monti. n Moda di Micalef Mitzi, Profilo Tessile e Sgl Borghi 1819 di Ber- gamo; Gritti Groups e Gritti Gems di Grassobbio che schiera anche Ocean e Preppy; Bottoni- ficio Bap e la divisione chiusure lampo di Villongo; Bottonificio Corna & Fratus e Bottonificio Silga di Grumello del Monte; Color System di Vertova; Coro- zite di San Paolo d’Argon; Deb e Pelletterie 2 F di Castelli Cale- pio; Mabo di Telgate; Seriflock Da domani fino a venerdì torna l’appuntamento con Milano Unica

Transcript of MARTEDÌ 3 FEBBRAIO 2015 Economia · 2021. 1. 12. · 10 L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 3 FEBBRAIO...

  • 10 L’ECO DI BERGAMOMARTEDÌ 3 FEBBRAIO 2015

    Albini coltiva il cotone di BarbadosIl gruppo bergamasco ha l’esclusiva per il «Sea Island» prodotto sull’isola: è il filato più lungo al mondo«Dopo l’Egitto i Caraibi, i nostri tecnici hanno migliorato la tecnica». Chiuso il 2014 con un +10%

    FABIANA TINAGLIADa Albino all’isola di

    Barbados per uno dei migliori cotoni al mondo, il più ambito nei Paesi angloamericani. Il Cotonificio Albini sorprende ancora e lo faarrivando fino ai Caraibi dove si coltiva il raro e pregiatissimo cotone Sea Island: lo ha scelto per ilsuo marchio David & John Anderson che fino ad ora è stato già un’eccellenza con i titoli più fini almondo realizzati col cotone egiziano Giza 45. Ora la peculiarità èla lunghezza, (36/37 millimetri),oltre alla elevata uniformità (86%) e lucentezza del filato.

    «Abbiamo stretto una partnership con la Ecci Cotton, associazione formata da piccoli coltivatori locali sostenuta dal ministero dell’Agricoltura dell’isola, per l’esclusiva al 100% delcotone Sea Island coltivato a Barbados» spiega Silvio Albini, presidente dell’omonimo gruppo della Val Seriana, che guida insieme ai fratelli Andreae Stefano e al cugino Fabio. Una quantità esigua se si pensa che stiamo parlando di una produzione annualedi poco più di 70 balle: «La produzione di Sea Island è pari allo 0.006% di quella mondiale di cotone a fibra lunga. E quindi ancorapiù esclusiva». Anche grazie al lavoro che Albini ha fatto negli ultimi anni sui campi di Barbados: «Siamo in quest’isola da circa 4 anni, e grazie all’esperienza maturata in Egitto, i nostri tecnici italiani hanno potuto collaborare con i coltivatori caraibici: abbiamo così fornito knowhow per ilmiglioramento delle coltivazioni,ripartendo dai semi gelosamentecustoditi negli archivi storici e riportando Sea Island al massimodella sua qualità che negli ultimianni si stava perdendo. Un po’ come è successo in Egitto per il Giza45». Le balle di cotone vengono

    ispezionate e certificate direttamente ai Caraibi dalla Wisica (West Indian Sea Island Cotton Association) – che rilascia il certificato di autenticità con tanto diologramma numerato che attestaqualità e provenienza del prodotto e arrivano direttamente nellafilatura del Gruppo Albini, a Ceto,nel Bresciano,dove il cotone vienequindi filato in un titolo sottilissimo (170/2), una finezza mai raggiunta per questo tipo di cotone.Una rarità: «Il Sea Island è moltoesclusivo: in tutte le isole caraibiche, tra Barbados, Antigua e Jamaica, si producono 130 balle l’anno. Noi gestiamo l’esclusiva su Barbados: è la prima volta che uncotonificio si interessa al totale degli appezzamenti dell’isola».

    Una notizia – che sarà annunciata per la prima voltaa Milano Unica, in programma da domani efino a venerdì cherende ancora più eccellente il lavoro diquesta impresa bergamasca che chiude il2014 con un fatturatoconsolidato intorno ai

    143 milioni di euro, in crescita del10% rispetto al 2013. «Un dato positivo – continua Silvio Albini , anche se l’anno appena concluso,partito in crescita, ha dato qualchesegno di debolezza verso la fine delsecondo semestre». Al buon andamento hanno contribuito le ultime due società del Gruppo: «”I cotoni di Albini”, nata a fine 2011,opera nella produzione di filati fini e finissimi e delle mischie nobili: risultati a oltre +40%. Poi c’èAlbini Energia, per la riduzione dei consumi di energia, che ha raddoppiato il suo fatturato» continua il presidente che però tornasui segnali negativi degli ultimi mesi: «Vivendo di export non si può sottovalutare la situazione geopolitica di Paesi come la Russia, le tensioni in Nord Africa e Medio Oriente, che toccano anche

    la Turchia». Senza dimenticare laCina e «la nuova linea improntatasulla sobrietà dei consumi»». E gliUsa restano «fondamentali con larivalutazione del dollaro». Ancheperchè Albini è sempre più internazionale: «Esportiamo il 70% delfatturato in più di 80 Paesi». Nel2015 il Cotonificio Albini riprenderà una quota della Simest (società per lo sviluppo delle impreseall’estero) per circa 2 milioni di euro. L’attuale composizione risulta ora quindi così: 78,93% delCotonificio Albini; 1,43% del

    Gruppo Albini e 19,64% della Simest Spa. E sugli investimenti: «Abbiamo concluso un ciclo triennale di 24 milioni che ha permesso di completare la nuova filatura, rinnovare la tintoria filati ele sale telai, oltre a interventi in ambito di risparmio energetico».

    E con quel cotone caraibicoverrebbe da pensare in prospettiva a una linea di accessori, comequella realizzata per Thomas Mason. Albini sorride: «Per ora limitiamoci a fare i migliori tessuti. Poisi vedrà».n

    Sempre più internazionali,

    preoccupano la Russia e la Cina

    La curiosità

    Umidità e pioggia:clima perfettoper la qualità

    Il cotone più pregiato al mondo, il filato Sea Island è in assoluto il più lungo al mondo. Il Sea Island Cottondi Albini nasce a Barbados dove oltreal mare ci sono 38 ettari coltivati cheseguono tecniche laboriose e al contempo molto naturali. I semi neri – così definiti per il loro colore scuro –sono una delle varietà più antiche almondo, scoperti agli inizi del XVIII secolo nelle Indie occidentali britanniche e presenti solo a Bardados, Antigua e Giamaica. A Barbados Albini si affida ai coltivatori locali che selezionano attentamente i semi per garantire la massima qualità. La semina viene effettuata meccanicamente e in modo estremamente regolare. Naturale l’irrigazione, date le abbondanti ma regolaripiogge sull’isola, oltre all’umidità costante e alla ridottissima escursionetermica tra giorno e notte. È invece manuale e molto delicata laraccolta, che richiede lungo tempo eche permette una nuova selezione del prodotto. Si passa poi alla ginnatura, che separa i semi dalla fibra: avviene vicino ai campi con macchinari che vengono caricati e scaricatimanualmente e che lavorano a unavelocità ridotta per non rovinare il prodotto. Ultimo passaggio l’imballaggio del cotone che viene pressato in manierainferiore rispetto ad altri cotoni al fine di garantire una migliore aerazione del prodotto, tutto tracciato per evidenziarne le caratteristichedi provenienza e lavorazione. Da quiil trasferimento in Italia, alla filaturaAlbini.

    [email protected]/economia/section/

    Droni, la fiera slittatasi farà il 17 e 18 maggioEra prevista a gennaio, ma poi è slittata per motiviorganizzativi, ora «DronExpo» riservata al mondodei droni, si terrà in fiera il 17 e 18 maggio. L’eventoprevede un’area esterna per le dimostrazioni di volo

    1

    2

    Da Albino ai Caraibi

    1. La coltivazione del cotone Sea Island a Barbados; 2. Il presidente Silvio Albini, dell’omonima azienda; 3. La sala telai ad Albino

    3

    «Prodottod’eccellenza:

    poco piùdi 70 balle

    all’anno»

    Una ventina i bergamaschipresenti a Milano Unica

    Silvio Albini torna da domani anche nelle vesti di padrone di casadi Milano Unica, il Salone italiano delTessile, che resterà aperto fino a venerdì, con la sua edizione numero venti.Un evento ancora più specialequest’anno quello di Fieramilanocity, perché precede l’Expo:vengono presentate le collezioni di tessuti per la stagione PrimaveraEstate 2016 alla presenza di 353 aziende espositrici,di cui 64 di altri Paesi europei,

    a cui si aggiungono 34 aziendepresenti nell’OsservatorioGiappone. Una partecipazionepraticamente in linea con quelladella corrispondente edizionedel febbraio 2014.

    Nutrito anche il plotone diespositori bergamaschi, unaventina in tutto, compresi quelliche si presentano con brand diversi. Sono Cotonificio Albini ela sua divisione Thomas Masone Albiate 1830 di Albino; Arte e

    di Presezzo; Gruppo Uniesse diChiuduno e Eurostick di Zingonia.

    Nell’edizione del febbraio2014 i visitatori erano stati oltre19 mila, il 30% circa dei qualibuyer provenienti da tutto il mondo, a conferma dell’importanza internazionale del Salone.Una partecipazione che gli organizzatori si augurano possa essere confermata, anche alla lucedei segnali di ripresa dell’economia.

    Domani, al taglio della tortadi festeggiamento per il traguardo delle venti edizioni, interverranno con il presidente Albini,l’assessore alla Moda del Comune di Milano, Cristina Tajani, eil presidente dell’Agenzia Ice,Riccardo Monti. n

    Moda di Micalef Mitzi, ProfiloTessile e Sgl Borghi 1819 di Bergamo; Gritti Groups e GrittiGems di Grassobbio che schieraanche Ocean e Preppy; Bottonificio Bap e la divisione chiusurelampo di Villongo; BottonificioCorna & Fratus e BottonificioSilga di Grumello del Monte;Color System di Vertova; Corozite di San Paolo d’Argon; Debe Pelletterie 2 F di Castelli Calepio; Mabo di Telgate; Seriflock Da domani fino a venerdì torna l’appuntamento con Milano Unica