Marocco Ouarzazate La voce del deserto - Federico...

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162 162 Marocco | Ouarzazate del deserto La voce Set cinematografico amato dai registi, oasi di fascino tra dune sabbiose e bazaar tradizionali, la città marocchina offre scorci indimenticabili. Il luogo giusto per staccare da tutto in totale relax, immersi nei profumi speziati del tajine e del couscous Testo di Federico Geremei | foto di Manuela Cerri

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Marocco | Ouarzazate

del desertoLa voce

Set cinematografico amato dai registi, oasi di fascino tra dune sabbiose e bazaar tradizionali, la città marocchina offre scorci indimenticabili. Il luogo giusto per staccare da tutto in totale relax, immersi nei profumi speziati del tajine e del couscousTesto di Federico Geremei | foto di Manuela Cerri

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1Kasbah,

kasr & Co.

2Troppo sole

fa bene

3Direzione

Ait-Ben-Haddou

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Sopra, Ouarzazate; sotto, le mura del palazzo imperiale della stessa città marocchina. Nella pagina a destra, dall’alto in basso, il giardino e il salone dell’hotel Le Temple des Arts. In apertura, il palazzo imperiale e un bazaar nella Valle delle Rose

C’è una provincia del regno di Mohammed VI, re del Marocco, in cui vivono mezzo milione di berberi. Si chiama Ouarzazate e si trova al centro di un labi-rinto di gole, picchi rocciosi, valli e piane nel cuore del Paese. Marrakech non è lontana, ma per raggiun-gerla bisogna superare l’Alto Atlante, con le sue vette innevate che superano i 4.000 metri. Dall’altra parte, invece, si stende il mare di sabbia algerino e il deserto del Sahara vero e proprio. E in mezzo? Panorami dai forti contrasti che compongono un universo minerale aspro e inaspettato, ma vivo. È accarezzato dai fiumi, è animato dall’autentica vitalità delle oasi e dal gusto della speziata cucina berbera: tradizioni e saperi cu-stoditi dietro le mura dei villaggi d’argilla.

Nel silenzio di OuarzazateIl viaggio inizia da Ouarzazate, il capoluogo. Il nome significa letteralmente “silenziosa, calma” e basta mezz’ora in giro per rendersi conto di quanto sia adeguato. Se si pensa però che la città – anche se quella attuale ha novant’anni di storia – è stata avam-posto militare e snodo commerciale, al silenzio di oggi fanno eco il clangore e i sussurri nei cortili, le grida nelle strade di quanti hanno miscelato storie e dialetti, animando incontri tra genti diverse. Ouar-zazate non è cristallizzata in un passato di polvere e rocce, a risuonare è oggi la litania dei “ciak, motore, azione”. È infatti da mezzo secolo una “movie city” di importanza mondiale: fornisce location a decine di

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RabatFès

Casablanca

Agadir

OuarzazateM’Hamid El Ghizlane

ErfoudMarrakech

L’aereo è il mezzo migliore per raggiungere Ouarzazate. Si scende diret-tamente nell’aeroporto della città marocchina. Le partenze avvengono dagli scali di Bologna, Milano Malpensa, Roma Fiumicino e Torino. Tra le compagnie che effettuano la tratta, anche con uno o più scali (la mag-gior parte su Casablanca), ci sono Iberia (www.iberia.com), Tap Por-tugal (www.flytap.com), Royal Air Maroc (www.royalairmaroc.com), Tunis Air (www.tunisair.com) e Alitalia (www.alitalia.com). Per muo-vervi sul territorio, potete noleggiare un’auto adatta alle vostre esigenze di viaggio da Europcar Ouarzazate (Avenue Mohammed V | tel. +212 52 48 82 035 | www.europcar.it) oppure, per escursioni nel deserto con quad, carovane e jeep 4x4, potete rivolgervi a Riad Lamane (Draa Oasis, Zagora | tel. +212 52 48 48 388 | www.riadlamane.com).

Come arrivare e come muoversi

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Qui, due foto dell’hotel Le Temple des Arts. Nella pagina a destra, dall’alto in senso orario:il ristorante Chez Dimitri; il Museo del Cinema; uno scorciodel palazzo imperiale

produzioni cinematografiche, potendo contare su set naturali, studios e maestranze specializzate. Per vivere la città in tutti i suoi aspetti, basta toccare i luoghi must, in un itinerario dall’alba al tramonto (e oltre). Si inizia la mattina presto nella parte orientale della città, dalla Kasbah Taourirt. Qui vivevano un centi-naio di persone: il califfo, l’harem delle concubine e la corte di funzionari e soldati. Costruito a metà Set-tecento, il complesso è stato occupato nei primi de-cenni del secolo scorso – quando in città sventolava il tricolore transalpino – da T’hami al Glaoui, pascià di Marrakech. La struttura, oggi vuota e spoglia ma ben conservata, presenta elementi degni di nota: i sof-fitti in legno di tamerici, le “musharabìa” (pannelli che consentivano la visione dagli ambienti femminili senza che questi ultimi potessero essere accessibili agli sguardi esterni), le porte in legno di cedro e gli

stucchi naturali (col blu ricavato dall’indaco, il rosso dal papavero, il giallo dallo zafferano e il verde otte-nuto da una miscela di menta ed henné).

Bazaar e studiosLasciati i fasti della corte, ci si immerge nei vicoli e si raggiunge l’area del mercato locale, per un primo round di acquisti: nelle strade intorno alla piazza Imi-n Oulaoud, sono presenti botteghe tessili nelle quali, con un po’ di fortuna e un occhio esperto, si trova qualche valido esemplare di tappeto coi mo-tivi geometrici del sud del Marocco. La mattinata si chiude con una visita al laboratorio La Caravan des Épices, nei pressi dell’hotel Le Berbère Palace: è un piccolo universo, stipato fino all’inverosimile di un-guenti, creme, tisane, estratti, tuberi, bacche di arbusti e foglie di piante, accanto a preparati cosmetici e cu-

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10 film giratia Ouarzazate1. L’uomo che sapeva troppoAlfred Hitchcock (1956)Sullo schermo James Stewart e Doris Day. Il tema è il dramma di una coppia di americani in vacanza in Marocco.

2. Lawrence d’ArabiaDavid Lean (1962)Ha vinto sette premi Oscar e ha fatto conoscere Peter O’Toole. Il film narra le vicende di Thomas Edward Lawrence.

3. Edipo Re | Pier Paolo Pasolini (1967)La decima opera in 35 mm di Pasolini rilegge il mito tragico di Edipo. Il cast è di alto livello: Silvana Mangano, Franco Citti, Ninetto Davoli e Carmelo Bene.

4. L’uomo che volle farsi reJohn Huston (1975)Sean Connery e Michael Caine sono determinati a conquistare un regno tra le montagne del Kafiristan. Favolosa la fotografia del genio Oswald Morris.

5. L’ultima tentazione di CristoMartin Scorsese (1988)La storia – tratta da un romanzo scritto da Nikos Kazantzakis – scava nel tor-mento di un Cristo (Willem Dafoe) che non accetta la propria condizione divina.

6. Kundun | Martin Scorsese (1997)Uno dei film più insoliti di Scorsese: è tratto dal libro “La libertà nell’esilio” del 14° Dalai Lama Tenzin Gyatso.

7. Il gladiatore | Ridley Scott (2000)Cinque statuette e incassi record. Il ge-nerale Maximus lotta contro se stesso e gli intrighi orditi da Commodo.

8. Spy Game | Tony Scott (2001)Una sceneggiatura ardita e complessa, da manuale del cinema, sovrappone la vicenda principale ai flashback. Nel cast Brad Pitt e Robert Redford.

9. Le crociate | Ridley Scott (2005)Un cast di star – Orlando Bloom, Eva Green, Jeremy Irons, Edward Norton e Liam Neeson – anima le vicende che si svolgono in Terrasanta.

10. Prince of Persia. Le sabbie del tempo | Mike Newell (2010) Due protagonisti si alternano sullo schermo: un misterioso pugnale dai po-teri magici e l’orfanello Dastan.

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1Kasbah, kasr & Co.Campeggiano ai bordi delle oasi, si stagliano sulle alture o nel cuore dei centri più grandi e paiono varianti di un’unica ricetta costruttiva con pochi ingredienti-base: amalgami di argilla, mattoni essiccati e terra pressata con inserimenti di paglia, secondo i dettami della tecnica nota come “pisé”. Il parterre archi-tettonico delle valli di Ouarzazate è però articolato e complesso. “Tighremt” (plurale “tighermatine”) indica una casa fortificata, “kasr” (plurale “ksour”) un villaggio fortificato costituito da un insieme di dimore diverse, protette nel loro complesso da una cinta muraria. Per “kasbah” si intende un unico nucleo ana-logo alle roccaforti medievali europee, in cui le famiglie più potenti vivevano in-sieme alla propria corte. Con “igoudar”, infine, si designa un granaio fortificato.

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ttur

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Ingresso in Marocco: è necessario il passaporto, la carta d’identità è valida se si è in gruppi turistici di almeno otto persone. Il visto non è richiesto per soggiorni turistici inferiori a tre mesi.Valuta: la moneta locale è il dirham. All’uscita dal Marocco, i dirham residui non possono essere esportati e devono essere convertiti in valuta straniera, presen-tando le ricevute originarie di cambio.Fuso orario: un’ora in meno rispetto all’Italia.Lingue: l’arabo è la lingua ufficiale, il francese è molto diffuso, mentre il berbero è parlato soprattutto nelle aree di montagna e nel sud.Società e politica: il Marocco è una monarchia costituzionale, la religione preva-lente è quella musulmana sunnita.Quando andare: il clima della provincia di Ouarzazate è arido e secco. È caldo

tutto l’anno nelle aree desertiche, nei mesi estivi in quelle oltre i 1.000 metri. La stagione più fresca a Ouarzazate è quella tra novembre e febbraio, con tempera-ture che oscillano tra i 15 °C e i 20 °C. Il mese più torrido è luglio. Festival: il ritmo delle stagioni e dei raccolti si sovrappone al calendario di alcuni festival. I principali sono: Festival delle Rose a maggio (a Kelaat M’Gouna); Festival dei Datteri a ottobre (a Erfoud); Festival dello Zafferano a ottobre (in diverse località del Paese).Feste religiose: quelle in onore di un “sidi” (santo) sono molto diffuse e sentite. Si segnalano: sidi Daoud (agosto) e Mohamed Moussa (settembre) a Ouarzazate, sidi Othmane a Skoura (ottobre) e a Boulemane du Dadès (dicembre).Telefonate dall’Italia: +212 e il prefisso della località senza lo zero.Ambasciata d’Italia in Marocco: 2 Rue Idriss El Azhaar, 111 Rabat | tel. +212 537 21 97 30 | www.ambrabat.esteri.it

Viaggiare informati

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A sinistra, un bazaar tipico di Ouarzazate; sotto, la piscina e i giardini del Dar Ahlam. Nella pagina a sinistra, il centro storico della cittadina

rativi, e polveri di minerali per gli usi più diversi. La Kasbah des Sables è un’ottima scelta per il pranzo: si trova a Hay Aït Ksif – uno dei quartieri più belli e antichi di Ouarzazate – e offre un’interessante miscela di cucina locale e internazionale. Nel pomeriggio ci si sposta alla periferia per conoscere gli Atlas Studios. Fondati trent’anni fa, sono oggi tra i più grandi studi cinematografici al mondo. L’età dell’oro della cellu-loide di Ouarzazate è passata, ma la macchina conti-nua a girare e produrre. “Io non smetto di crederci”, racconta Nasser, settantenne presidente del sindacato delle comparse di Ouarzazate. “Ho iniziato con Paso-lini, ero un soldato in Edipo Re”. I tempi sono cam-biati, ma ogni tanto ancora mi chiamano – sorride – la figura dell’anziano rugoso va bene per tanti film”. Nel pomeriggio si torna alla spianata davanti all’ingresso della kasbah, su Avenue Mohammed V: col sole più basso e le ombre lunghe, i gradini della piazza ini-ziano a popolarsi e una curiosa sorta di frenesia al rallentatore scuote il quartiere. Ottimo pretesto per oziare tra la gente e curiosare tra le bancarelle sul lato sinistro, tra artigianato moderno, qualche pezzo antico e fossili variamente lavorati. Per la cena, l’alternativa migliore è la terrazza del riad Dar Kamar: ottimo cibo, meritata brezza serale e vista sui tetti di Ouarza-zate, col deserto intorno e la kasbah a due passi.

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Verso le oasiAll’indomani, la scelta migliore è partire verso i territori intorno a Ouarzazate. Basta seguire il corso dei fiumi lungo due itinerari diversi. Il primo segue il fluire del Dadès, percorrendo la N10 e snodandosi in mezzo ai canyon, tra le kasbah di argilla, fino a Erfoud. Il secondo lascia l’Atlante alle spalle e scende lungo la N9 verso il Sahara, nella Valle del Draa, fino a M’Hamid: un per-corso punteggiato di antichi “ksour” e “mellah” (rispet-tivamente villaggi fortificati berberi ed ebraici, ormai abbandonati), palmeti e altopiani solcati da formazioni rocciose impressionanti. È possibile inoltre combinare i due percorsi in un unico circuito, raggiungendo Agdz con la N12 da Erfoud, o valicando il massiccio del Jbel Saghro lungo impervie strade di montagna.

La Via delle Kasbah (e delle Rose)Nel primo tragitto, la strada lascia Ouarzazate, passa vicino all’aeroporto cittadino, costeggia il grande lago artificiale Mansour Eddhabi – animata e ambita sosta per molte specie di uccelli – e conduce a Skoura (al km 40), una delle località architettonicamente più ricche della zona. Molte strutture sono in rovina, ma alcune possono essere visitate: chi ha tempo opti per

In questa pagina, due scorci della Valle delle Rose. Nella pagina a sinistra, il giardino e gli accampamenti nel deserto del resort Dar Ahlam

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e 2Troppo sole fa bene Quando il progetto fu lanciato nel 2009 – alla presentazione c’era anche Hillary Clinton – parve a molti ambizioso, geniale e irrea-lizzabile. L’ambizione è rimasta, la genialità tecnica è stata persino migliorata. E ora l’impianto fotovoltaico di Ouarzazate si prepara a diventare il più grande fornitore di energia solare del mondo. Una re-altà green che inanella record su record. La prima centrale, iniziata pochi mesi fa, avrà una potenza installata di circa 160 MW; quando l’impianto sarà interamente completato, questa cifra salirà a 500 MW, per una spesa totale di 630 milioni di euro e 1,5 milioni di utenze locali coperte nei fabbisogni elettrici. Al record di produzione e delle soluzioni scientifiche, se n’è aggiunto uno speciale: l’omaggio che Bertrand Piccard, pilota svizzero, ha reso all’iniziativa atterrando nel giugno 2013 all’aeroporto della città col suo Solar Impulse, l’unico aereo in grado di volare giorno e notte senza una goccia di benzina, ma utilizzando solo energia solare. A zero emissioni, naturalmente.

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Dormirenel desertoVivete un’esperienza unica e autentica nei più affascinanti de-serti dell’Africa, dell’Asia e degli Stati Uniti: dai campi tendati dispersi tra le dune ai viaggi a bordo di un cammello.

DESERTO DEL GOBITHREE CAMEL LODGEAvventura pura in questo campo attrezzato nel deserto della Mon-golia. Senza rinunciare al relax e al silenzio di paesaggi sterminati.Gobi Gurvan SaikhanUlan Bator, Mongolia Tel. +1 80 09 98 66 34 www. threecamellodge.com

DESERTO DELLA NAMIBIAWOLWEDANSCampi privati tra dune e aspre montagne, con suite costruite in legno in ambienti isolati. Un’espe-rienza fuori dai confini del mondo.Windhoek, NamibiaTel. +264 61 23 06 16 www.wolwedans.com

DESERTO DELLA TUNISIACAMPEMENT KSAR GHILANEUn’oasi nel deserto che accoglie i visitatori in un’atmosfera di fascino, con tutte le comodità: piscina, giardino e ottimo cibo.Zaafrane, Douz, Tunisia Tel. +216 75 62 18 70 www.yadis.com

DESERTO DELL’EGITTOWESTERN DESERT SONVacanza autentica e… poco co-moda. Si viaggia tra le dune in sella a cammelli, con tende mon-tate al volo da esperti del luogo.Bawiti, Bahariya Oasis, Egitto Tel. +2 012 53 12 659 www.westerndesertson.net

DESERTO DELLA GIORDANIACAPTAIN’S DESERT CAMPNel solitario Wadi Rum scopri-rete l’accoglienza e il gusto del cibo giordano, in un tipico ac-campamento tendato .Ad-Disi, Wadi Rum, Giordania Tel. +962 32 06 0711 www.captains-jo.com

DESERTO DELLO UTAHAMANGIRIAi confini con l’Arizona, uno spet-tacolare resort con piscina per scoprire il lato selvaggio degli Usa.1 Kayenta Roadd, Canyon PointUtah, Stati UnitiTel. +1 435 67 53 999 www.amanresorts.com

Una delle oasi nella Valle delle Rose

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3Direzione Ait-Ben-HaddouA una ventina di chilometri da Ouarzazate (siamo lungo la N9), c’è Ait-Ben-Haddou, uno degli undici siti Unesco in Marocco: è l’esempio più noto di “kasr” nella regione. Oggi vive qui una dozzina di famiglie, ma quando si varca il portale di legno, ci si rende conto che è stata una vera e propria cittadella – a 30 km da Ouarzazate – con una moschea, due ci-miteri (uno islamico e uno ebraico), spazi comuni e abitazioni. Le dimore più grandi hanno mura imponenti e ambienti che affacciano su una corte: queste ultime si alternano alle abitazioni più modeste e conducono alla spianata sulla parte più alta. Lì campeggia una fortezza il cui perimetro regala un’ampia vista sulla valle di Ounila e oltre. Ait-Ben-Haddou ha tre secoli di storia, ma sorge su un sito che per molto più tempo è stato una tappa obbligata lungo la rotta che va da Khartoum a Marrakech.

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Sopra, due piatti tipici della cucina berbera.

Nella pagina a sinistra, dal basso in senso orario:

Ait-Ben-Haddou; un bazaar nella Valle delle Rose; un cesto di rose

secche a Zagora

3Amerhidil, Ait Sidi el Maâti e ait Hammou ou Man-sour. L’asfalto lambisce poi il corso del Dadès e, nel giro di pochi chilometri, un’ansa spettacolare offre tre perle: el Bour, Idamine e Imassine – altrettante occa-sioni di visita per vedere da vicino ottimi esempi di “ti-ghermatine” (palazzi fortificati). A Kelaat m’Gouna (al km 91), il verde della palma da dattero accompagna il viaggiatore per tutto il resto del percorso. Qui però un’altra pianta contende a essa il primato di popolarità: la rosa damascena. La cittadina di Kelaat m’Gouna – 20mila residenti – è infatti il centro di una fiorente industria di prodotti ricavati da questa varietà floreale. Migliaia di filari regalano, ogni primavera, cinquemila tonnellate di petali il cui estratto, distillato, viene im-piegato per produrre acqua profumata per uso locale e prodotti cosmetici esportati in tutto il mondo. La N9 si fa più tortuosa, le kasbah si avvicinano e il panorama raddoppia. In primo piano, una costellazione di oasi, sullo sfondo i capricci geologici dei massicci montuosi fino a Boumalne Dadès (al km 112). È questo il punto

dal quale partire per esplorare le spettacolari Gole del Dadès. Si prosegue poi per Tinghir (al km 170), per terminare a Erfoud (al km 301).

Dall’Atlante al Sahara: la Valle del DraaSe invece scegliete di avventurarvi verso il Sahara con il secondo percorso, lasciate Ouarzazate e attra-versate l’hammada – il deserto roccioso che si apre immediatamente alle porte della città – per raggiun-gere la piccola oasi di Ait Saoun. Da lì, il panorama si fa in un baleno meno piatto e più vario: il Jebel Sa-ghro incombe con le sue terrazze vulcaniche e gli av-vallamenti di roccia, si supera il massiccio attraverso lo spettacolare passo Tizi-N Tinifift e si scende di nuovo. La cittadina di Agdz (al km 71) è poco lon-tana. Si intravede il Jebel Kissane e un nastro com-patto di verde: è una delle coltivazioni di palme da dattero più estese e dense al mondo. Il Draa – il fiume più lungo del Paese e che rende possibile tanta vita tra le rocce – è quasi nascosto da questa foresta

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sinuosa. A poca distanza, la piana di Tamnougalt, antica capitale della regione di Mezguita, invita a una fermata ogni 5 minuti: l’acqua è a due passi, i villaggi si alternano tra le alture e sullo sfondo si stagliano formazioni di roccia che paiono modellate da un arti-sta ciclopico. La strada continua a seguire il Draa e a regalare visioni di “ksour” abbandonati, villaggi con case in argilla, in cui un tempo vivevano comunità carovaniere ebraiche, e centri più grandi. Tinzouline (al km 128) è uno di questi (un must da visitare) e il primo di una serie di villaggi che conducono a Za-gora (al km 163), fondata dai Francesi e perfetta per una breve sosta. Da lì si procede verso i villaggi di Sert e Timtig, questa volta col Draa sulla sinistra. Poi si continua per Tamegroute (al km 183) e, dopo una decina di chilometri, si arriva ad Ait Atmane. Il Sahara è alle porte: l’asfalto si lascia ricoprire dalla sabbia e un altro “viaggio nel viaggio” può iniziare. Chi raggiunge Tagounite (al km 231) e M’Hamid (al km 260), può infatti optare per qualche giorno tra le dune dell’Erg Lihoudi o di Chegaga, e dormire in un “bivac” (un campo tendato, attrezzato con tutti i comfort). È qui lo spirito autentico del Marocco.

Sopra, un accampamento nel deserto del resort Dar Ahlam; a destra, uno scorcio della struttura ricettiva estesa Riad Lamane

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Suite nel deserto e tajine

INFO UTILI

Ente Nazionale per il Turismo del MaroccoVia Durini 5, Milano | tel. 02 58 30 36 33 | fax. 02 58 30 39 70 | www.visitmorocco.com | www.marrakech.travel | [email protected]

LUSSO DA PASCIÀ

MAISON DES RÊVES - DAR AHLAMPosizione strategica. Nove suite e tre chalet in una struttura esclusiva e di altissimo livello vo-tata al benessere. Prezzo: doppia da 490 euro.Palmeraie de Skoura, Ouazarzate | tel. + 212 52 48 52 239 | www.maisondesreves.com

LE BERBÈRE PALACE - FOTO 1Uno degli hotel più grandi di Ouarzazate. È da pre-ferire per la centrale location e per il buon rap-porto qualità-prezzo. Prezzo: doppia da 196 euro.Quartier Mansour Eddahbi, Ouarzazate | tel. +212 24 88 31 05 | www.leberberepalace.com

LE TEMPLE DES ARTSTra una guesthouse e un boutique hotel, qui tutto ruota intorno al numero 7: in omaggio alla settima arte. Prezzo: doppia da 140 euro173-174 Hay Al Wahda, OuarzazateTel. +212 52 48 88 831www.templedesarts-ouarzazate.com

A UN PASSO DAL DESERTO

HOTEL RIAD KSAR IGHNDAÈ una minicittadella dell’accoglienza, vicino al deserto. Bel patio con piante e giochi d’acqua, 21 stanze e 3 tipi di suite. Prezzo: doppia da 110 euro.Aït Ben Haddou, Ouarzazate | tel. + 212 52 48 87 644 | www.ksar.ighnda.net

RIAD LAMANE - FOTO 2Struttura ricettiva estesa, ma con lo charme e del piccolo hotel. Offre soluzioni diverse: chalet, luxury tent e suite. Prezzo: doppia da 90 euro.Draa Oasis, Zagora | tel. +212 52 48 48 388 www.riadlamane.com

CONVENIENZA E AVVENTURA

HOTEL IBIS OUARZAZATE - FOTO 3, 4Hotel tre stelle economico e in posizione stra-tegica. Offre una piscina esterna e un campo da tennis. Prezzo: doppia da 31.41 euro.Avenue Moulay Rachid, OuarzazateTel. +212 52 50 72 528 | www.ibis.com

CARAVANE DU SUDPer un soggiorno ai piedi delle dune. Propone campi tendati attrezzati nel deserto ed escur-sioni tra le sabbie. Prezzo: da 35 euro a persona.Zagora (a 1,7 km dal centro) | tel. +212 52 48 47 569 | www.caravane-sud.com

TAJINE E CUMINO

DAR KAMARLa “casa della luna” è ospitata negli ambienti dell’ex tribunale del Pacha Glaoui. La cena sulla terrazza panoramica è insuperabile. L’edificio è anche un piccolo boutique hotel. Prezzo: 25 euro.Kasbah Taourirt 45, Ouarzazate | tel. +212 52 48 88 733 | www.darkamar.com

LA KASBAH DES SABLESIl ristorante della “kasba delle sabbie” innova

con coraggio la cucina marocchina, preser-vando con cura le tradizioni berbere. Da provare il coniglio al miele. Prezzo: 20 euro.195 Hay Aït Ksif, Ouarzazate | tel. +212 52 48 85 428 | www.lakasbahdessables.com

CHEZ DIMITRISingolare fusione tra trattoria genuina e risto-rante senza fronzoli. Al centro della strada prin-cipale di Ouarzazate moderna. Prezzo: 20 euro.22 Avenue Mohammed V, OuarzazateTel. +212 52 48 87 346

JARDIN DES ARÔMESOttimo per un aperitivo al tramonto e per una cena a lume di candela. Sono interessanti le molte varianti della “pastilla”; la gamma di coc-ktail di frutta è degna di nota. Prezzo: 50 euro.69 Avenue Mohammed V, OuarzazateTel. + 212 52 48 88 802

RESTAURANT HOTEL L’OASIS D’ORTrionfo di zuppe, couscous, tajine e carni. Ri-cette locali e gastronomia del nord del Paese. Prezzo: 20 euro.Douar Kasbah Aït Ben Haddou, Ouarzazate Tel. +212 52 48 86 290 | www.loasisdor.com

RESTAURANT HOTEL KASBAH DE LA VALLÉELa posizione è il suo punto di forza: le gole sono vicine e la struttura è la migliore opzione della zona per il pranzo. Prezzo: menu da 10 euro.Route de Boumalne, km 27 | tel. + 212 52 48 31 717 | www.kasbah-vallee-dades.com

CAFÉ RESTAURANT KASBAH DRAA Ristorante e caffetteria con ottimi piatti tradi-zionali. Da provare il tajine. Prezzo: 20 euro.Avenue Mohammed V, ZagoraTel. +212 44 84 33 46

SPEZIE E ACQUA DI ROSE

LA CARAVANE DES ÉPICESProdotti di cosmesi, rimedi naturali, spezie per la cucina e preparati per tisane, infusi e decotti.Karam Palace, Ouarzazate | tel. +212 24 89 05 06 | www.caravane-epices.com

SOUNI ABELMALERLaboratorio di produzione e vendita di tappeti tradizionali locali, nel cuore della città vecchia.Kasbah Taourirt, OuarzazateTel. +212 64 29 41 327

ENSEMBLE ARTISANALIn questo bazaar. qualche pezzo d’antiquariato fa capolino tra i tanti prodotti nuovi in vendita.Avenue Mohammed V, OuarzazateTel. +212 24 88 34 49

OUL ROSELaboratorio e punto vendita di una delle coope-rative che distillano l’acqua di rose, ricavandone la base per confezionare prodotti di cosmesi.Kelaat-M’Gouna | tel. + 212 52 48 37 864

SOURCE DU DADÈSArtigianato antico e moderno: oggetti in pietra lavorata e borse da viaggio coloniali.Km. 33 Gorges du Dadès, Boumalne DadèsTel. + 212 52 48 31 258

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