Marika Codecasa – Anno accademico 2009/2010 Università degli Studi di Pavia

PER UNA STORIA DELLO SLOGAN PUBBLICITARIO

ANALISI LINGUISTICA DELLA PUBBLICITÀ

SULLA

PROVINCIA PAVESE E SUL

CORRIERE DELLA SERA

(1950, 1970, 1990, 2010)

Marika Codecasa – Anno accademico 2009/2010Università degli Studi di Pavia

Stampa e industrializzazione come culle della pubblicità

• XV Origine della pubblicità e utilizzo della stampa a caratteri mobili

• XVII Prime gazzette che informano sull’esistenza di prodotti (Renaudot)

• Dal XIX al XX secolo: passaggio a forme moderne di pubblicità

• Dalla innovazione di De Gerardin (1836) alla pubblicità dinamica


XX secolo: espansione del fenomeno pubblicitario

• L’avvento del fascismo con la sua politica inneggiante all’autarchia, finisce col condizionare i messaggi

• Secondo dopoguerra: diffusione su periodici, quotidiani e settimanali di annunci pubblicitari diretti al pubblico femminile

• Boom economico e avvento della tv: Carosello• 1968: la pubblicità è ovunque oggetto di critiche• Anni ‘70: nuove tematiche e modelli culturali, esaltazione

della genuinità dei prodotti (Mulino Bianco)


Dagli anni 80 ad oggi

• Diffusione delle tv private e dei centri commerciali:

sistematica ricerca dell’originalità pubblicitaria

• Dominio delle immagini sulla componente verbale


Futuro della comunicazione pubblicitaria

• Operare in un ambiente interno creato dalle reti informatiche

• Fruitore: interlocutore attivo, destinatario di una comunicazione interattiva e mirata


La lingua della pubblicità

• Insieme di strumenti e strategie atti a convincere il grande pubblico, sollecitandone la curiosità

• Funzione più o meno didascalica della componente linguistica

• Gracile registro verbale pubblicitario contestato da alcuni studiosi della lingua

• Ha condotto ad un grande prestigio presso la schiera di parlanti


Presentazione del corpus


L’analisi svolta mira ad evidenziare i tratti linguistici fondamentali di alcuni slogan pubblicitari che dal 1950 al 2010 hanno

contraddistinto la vita di due quotidiani:Il Corriere della sera e La Provincia Pavese

Lessico pubblicitario

• Impiego di neologismi:1. Transvalorizzazione

semantica2. Composizione


Marika Codecasa – Anno accademico 2009-2010Università degli Studi di Pavia

• TecnicismiAiutano a rivestire il messaggio di un alone di verità rassicurante


Da “Il Corriere della sera” – marzo 1970


• Abuso di sigle e simboli tecnici


Da “La Provincia Pavese” – marzo 2010

• Forestierismi

Utilizzo di termini provenienti da lingue nobili e straniere cheevocano una atmosfera di esotismo





• Forestierismi

Utilizzo di termini provenienti da lingue nobili e straniere che evocano una atmosfera di esotismo




• Uso dell’articolo con valore elativo come mezzo per valorizzare un prodotto

Sintassi pubblicitaria


• Soppressione dell’articolo con valore amplificativo

• Verbo al modo Indicativo, tempo Presente o Futuro

• Impiego quasi esclusivo della I e della II persona singolare e plurale



• Aggettivo possessivo (Collirio Alfa. Per i tuoi occhi)

• Aggettivo qualificativo (Acqua dinamica)

• Aggettivo come avverbio (Brindate Gancia)

• Frase Interrogativa (Ecco Renault 12: volete provarla?)

• Frase Esclamativa (Torna Mazda 2. Furbetti dell’incentivo

occhio!)




• Frase nominale

Il marchionimo è seguito da soluzioni predicative



• Iperbole (Stock. Il miglior conforto nei rigori di stagione)

• Ellissi(Cosa le dicevo signora?...è senza confronti)

• Allitterazione e Anafora(Piccola ma potente. Piccola ma robusta. Piccola

ma capace. Piccola ma sicura. Piccola ma A112)


Retorica pubblicitaria

• Metafora Sostituzione di una parola con un’altra il cui senso letterale è simile a quello della parola sostituita




• Citazioni





Conclusioni

Lessico pubblicitarioDal 1950 al 1980 si privilegia l’uso di superlativi,

neologismi, di composti aggettivali e sostantivali.

Dagli anni 90 fino ai giorni nostri si fa ricorso ai linguaggi tecnico-specialistici, alle lingue straniere, al gergo giovanile, alla lingua comune.


Conclusioni

Sintassi pubblicitariaSi contraddistingue per l’impiego di frasi brevi,

ellittiche, nominali.Dagli anni 90 in poi si arriva ad imitare la sintassi

del parlato e si rilevano frasi fatte e proverbiali.


Conclusioni

Retorica pubblicitariaDal 1950 al 1970 non si evidenziano impieghi

particolari delle figure di stile.Dagli anni 80 si rileva l’utilizzo di artifici retorici

quali la metafora, la metonimia, l’anafora, l’ellissi.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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