MarcheDomanin5_2011

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Welcome to Ancona ALCEO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVI - N. 5 - 25 MAGGIO 2011 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: [email protected] [email protected] Nostro speciale GIAN MARIO SPACCA; LUCA MARCONI; SHEIK AKTERUZZAMAN MOHAMMED; GABRIELE SOSPIRO; RENATO PICCIAIOLA; GIOVANNI ZINNI; DIEGO CARDINALI; GIUSEPPE BUONDONNO; MATTEO RICCI; CLAUDIO PAGLIANO; GIULIANO BRANDI; UGO BORGHI; RAFFAELE BUCCIARELLI; ITALO MAZZOLA; GIOVANNI FILENI Parliamo di politica La parola a: Francesco Acquaroli, Franco Capponi, Giampiero Gallucci, Antonio Pettinari, Ester Maria Rutili Sono intervenuti: Sport Calcio - Ancona 1905: ripescaggio possibile in Lega professionisti Volley - Attesa al PalaRossini per Italia - Cuba Handball - Il team dorico Luciana Mosconi conquista l’Elite Migranti Migranti Crisi immigrazione: gli sbarchi dal Mediterraneo chiamano le opinioni a confrontarsi con quello che gli esperti definiscono un nuovo flusso storico. “Problema” o “risorsa”; “casa nostra” o “casa loro”: anche le categorie con cui siamo abituati a ragionare sembrano destinate ad essere riviste quando storia e geografia bussano alla porta. La nostra testata ha pensato di chiamare a raccolta la società marchigiana per una riflessione, cercando al contempo di restituire una fisionomia degli stranieri nella nostra regione, terra tradizionalmente aperta all’accoglienza solidale LUCIANO GOFFI Cultura Vittore Crivelli: dal 21 maggio la grande mostra di Sarnano Stabile delle Marche: presentato il cartellone 2011- 2012 del capoluogo Zurab Tsereteli: lo sgargiante mondo dell’artista georgiano alla Mole Focus Welcome to Ancona domani

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il periodico marchigiano di cultura, politica, economia e sport

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Welcome to Ancona

ALCEO MORETTI DIRETTOREPeriodico di Cultura - EconomiaInformazione - Politica - SportAnno XXVI - N. 5 - 25 MAGGIO 2011Spedizione in A.P. 70%Filiale di AnconaPubblicità non superiore al 50%Distribuzione gratuitaE-mail: [email protected]@alceomoretti.191.it

Nostro speciale

GIAN MARIO SPACCA; LUCA MARCONI;SHEIK AKTERUZZAMAN MOHAMMED;GABRIELE SOSPIRO; RENATO PICCIAIOLA;GIOVANNI ZINNI; DIEGO CARDINALI;GIUSEPPE BUONDONNO; MATTEO RICCI;CLAUDIO PAGLIANO; GIULIANO BRANDI;UGO BORGHI; RAFFAELE BUCCIARELLI;ITALO MAZZOLA; GIOVANNI FILENI

Parliamo di politicaLa parola a:

Francesco Acquaroli,Franco Capponi,GiampieroGallucci,Antonio Pettinari,Ester Maria Rutili

Sono intervenuti:

Sport• Calcio - Ancona 1905:ripescaggio possibile inLega professionisti

• Volley - Attesa alPalaRossini per Italia - Cuba

• Handball - Il team doricoLuciana Mosconi conquistal’Elite

MigrantiMigrantiCrisi immigrazione: gli sbarchi dal Mediterraneochiamano le opinioni a confrontarsi con quello che gliesperti definiscono un nuovo flusso storico. “Problema”o “risorsa”; “casa nostra” o “casa loro”: anche lecategorie con cui siamo abituati a ragionare sembranodestinate ad essere riviste quando storia e geografiabussano alla porta. La nostra testata ha pensato dichiamare a raccolta la società marchigiana per unariflessione, cercando al contempo di restituire unafisionomia degli stranieri nella nostra regione, terratradizionalmente aperta all’accoglienza solidale

LUCIANO GOFFI

Cultura����� Vittore Crivelli: dal 21maggio la grande mostra diSarnano����� Stabile delle Marche:presentato il cartellone 2011-2012 del capoluogo����� Zurab Tsereteli: losgargiante mondo dell’artistageorgiano alla Mole

Focus

Welcome to Ancona

domani

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MARCHEdomani 25 MAGGIO 2011PAGINA 2

LUCIANO GOFFI

“Imprenditoriunitevi

E date spazio aigiovani”

MORETTI – Buonaseracari amici; io sto seguendocon molta attenzione l’attua-le situazione economica, per-ché la crisi ha determinatomolte situazioni delicate.Siccome a me piace semprea fondo nelle cose, per que-sta trasmissione ho distur-bato un amico che è unodegli uomini più eminentinel campo dell’economiamarchigiana: mio ospite è il

dottor Luciano Goffi, diret-tore generale della BancaPopolare di Ancona, che conla sua esperienza, con la suacognizione delle situazioni,saprà illuminarci. Intanto,per inquadrare bene il per-sonaggio, vorrei dare qual-che dato sull’istituto cheGoffi dirige: quanti sportel-li ha la Banca Popolare diAncona?

GOFFI – Innanzituttobuonasera ai telespettatori;noi abbiamo 250 sportelli, dicui 105 nelle Marche, 65 inCampania, e il resto in Ro-magna, Umbria, Lazio, Abruz-zo e Molise.

MORETTI – Continuatead espandervi?

GOFFI – No, direi chequesto ormai è il nostro mer-cato.

MORETTI – Quanti di-pendenti avete?

GOFFI – Millesettecento-novantacinque.

MORETTI – Com’è an-dato il bilancio che avete ap-provato di recente?

GOFFI – Direi un po’meglio rispetto ai due anniprecedenti: abbiamo chiusocon 18 milioni e mezzo circadi utile, contro i 12 dell’annoprecedente, e questo nongrazie all’andamento dei ri-cavi, che anzi sono scesi:quello attuale è un momentoin cui i ricavi delle banchesono bassi e anche i tassisono bassi, perché l’econo-mia tira poco …

MORETTI – …leggo,con riferimento a Paesi stra-nieri, delle situazioni vera-mente terribili riguardo allebanche; a un dato punto hovisto su qualche giornaleche c’era chi proponeva lacreazione di grandi fondi diresistenza per le banche ita-liane, ma Tremonti ha di-chiarato che non ce n’è bi-

sogno, perché le banche ita-liane sono solide.

GOFFI – Le banche ita-liane non hanno bisogno diquesti supporti perché nonsono implicate nella finanzache ha portato alla crisi fi-nanziaria. Il nostro è un si-stema bancario molto coin-volto nell’economia reale:soffre perché sta soffrendol’economia reale, ma non hai buchi della finanza. Tuttele banche d’Italia dovrannoaumentare un po’ il patrimo-nio perché la regolamenta-zione di Basilea 3 lo prevedeai fini di una maggiore soli-dità, però siamo già in unaposizione di forza.

MORETTI – Ho letto chel’Ubi vuole lanciare un fi-nanziamento di un miliardodi euro...

GOFFI – …abbiamo an-nunciato questo aumento dicapitale …

MORETTI – …ma come

Ubi o anche come Popola-re…

GOFFI – …come Ubi per-ché ci muoviamo come grup-po, chiaramente; l’hanno fat-to anche Banca Intesa, Mon-te dei Paschi… lo stiamo fa-cendo tutti, appunto con ri-ferimento a questa nuova re-golamentazione che ci sta ar-rivando.

MORETTI – Senta, ve-nendo adesso a parlare dieconomia, come vede lei lasituazione nelle Marche? Ilsuo è un punto di osserva-zione molto importante.

GOFFI – Nel 2010 le no-stre esportazioni sono cre-

sciute dell’11,5% circa; ten-ga conto che nei due anniprecedenti erano scese del40%, quindi stiamo progres-sivamente recuperando. Par-lo dell’andamento dell’exportperché sono convinto che èverso i mercati esteri che noidobbiamo puntare, in quan-

to l’economia nel nostro Pa-ese sarà nei prossimi annicaratterizzata da consumi in-terni e da investimenti debo-li. Se vogliamo far crescere ilPil, tornando ai livelli delpassato, dobbiamo dunqueguardare all’estero: la ripre-sa della domanda in certeparti del mondo è forte, pen-siamo all’Asia, pensiamo alSud America, mercati che pe-raltro gradiscono i nostri pro-dotti. Dobbiamo però esserecapaci di portarceli i nostriprodotti sui quei mercati edimostrarci competitivi.

MORETTI – Le nostreaziende sono portate a que-sto?

GOFFI – I nostri impren-ditori sono degli esportatori,però sono esportatori abitua-ti a un mercato prevalente-mente europeo, e per la granparte dell’est...

MORETTI – …invece bi-sogna guardare a Cina, Bra-

sile, India…GOFFI – …adesso i mer-

cati sono più lontani, e pur-troppo la dimensione mediadelle nostre imprese, che,come sappiamo, è una dimen-sione abbastanza modesta,rappresenta un limite: se seitroppo piccolo fai fatica adandare a vendere i prodottiin Cina o in Brasile o a faredelle partnership con impren-ditori di quei posti.

MORETTI – Questo è unpunto che abbiamo affronta-to anche un anno fa, nelcorso della nostra preceden-te intervista: i marchigianisono individualisti, fanno

fatica a mettersi insieme; c’èda questo punto di vista qual-che passo avanti?

GOFFI – Percepisco unasempre maggiore sensibiliz-zazione sotto questo profilo:mettersi insieme, creare dellereti, stringere delle alleanzeè sempre molto difficile per

noi italiani, per noi marchi-giani in particolare, però sem-pre di più se ne parla e vedotanti sforzi da parte dei no-stri piccoli imprenditori,quantomeno per provarci.Debbo dire, e questo lo vo-glio sottolineare, che anchealcune associazioni di cate-goria stanno cercando di fareuno sforzo per dare serviziin questo senso ed anche al-cuni professionisti che sistanno specializzando peraiutare gli imprenditori amettersi insieme. Noi banchestiamo cercando a nostra vol-ta di fare in modo che quan-do un’impresa si mette in retecon altre abbia, proprio inbase a questo, una maggiorefacilità di ottenere credito.Superando un po’ la logicadel reting, i cui numeri ma-gari possono anche esseredeboli, il fatto che un’azien-da sia alleata con un gruppodi aziende che hanno un bel

progetto da portare avantiaiuta ad ottenere il nostrosupporto.

MORETTI – Quindi val-gono ancora i vecchi siste-mi: l’unione fa la forza.

GOFFI – L’unione fa laforza. Ed è questo un temasui cui, secondo me, dobbia-mo insistere.

MORETTI – Le nostreaziende -a parte questo fattodella necessità assoluta diunirsi per andare alla con-quista dei mercati esteri- re-sistono, in generale, a que-sta crisi?

GOFFI – Abbiamo pur-troppo avuto una moria im-portante: si è cominciatonella seconda metà del 2008,il 2009 è stato terribile… con-sideri che le sofferenze delsistema bancario in due annisi sono moltiplicate per tre,sono triplicate, e sono venu-te prevalentemente dal mon-do delle imprese, non tantodal mondo delle famiglie, daiprivati, diciamo.

MORETTI – Per dareun’idea, in che percentualele nostre aziende sono incrisi?

GOFFI – Direi che abbia-mo perso il 20% della nostraimprenditoria in questi dueanni…

MORETTI – …addirittu-ra perso?

GOFFI – Prevalentemen-te si tratta di aziende picco-le, pensiamo ai contoterzisti,pensiamo a tutto quello cheè successo attorno alla An-tonio Merloni: tante piccoleaziende hanno perso il lavo-ro, ovviamente.

MORETTI – A propositodella Antonio Merloni, leipensa che andranno a segnoqueste offerte degli stranie-ri?

GOFFI – Io me lo augu-ro, perché sono offerte che

prevedono il recupero del-l’occupazione, ed è l’occu-pazione il vero tema su cuidobbiamo lavorare, quellagiovanile in particolare, main generale l’occupazione: èvero che le Marche hannoun tasso di disoccupazionetutto sommato ancora soste-nibile…

MORETTI – …inferiorea quello nazionale...

GOFFI – …un po’ più

basso...MORETTI – …e inferio-

re a quello europeo....GOFFI – …però va con-

siderato che nella media na-zionale ci sono regioni comela Calabria, come la Sicilia,dove la disoccupazione su-pera il 14-15%; i nostri datisono un po’ meglio della me-dia, tuttavia teniamo contodi quanta cassa integrazionestiamo utilizzando, anche nel-le piccole imprese, con la lacassa integrazione in derogache per fortuna la Regione èriuscita ad ottenere in questidue anni. Se mettiamo insie-me cassa integrazione e di-soccupazione vera, vediamoche il problema è forte, dun-que c’è bisogno di aziendeche recuperino la crescita perpoter creare anche nuova oc-cupazione.

MORETTI – A riguardo,mi sembra di vedere dallestatistiche una certa ripre-sa rispetto all’anno scorso,per esempio.

GOFFI – Ci sono aziendecon oltre 50 dipendenti, quin-di quelle un po’ più grandi,che hanno recuperato in ter-mini di fatturato e di produ-zione, nel 2010; le aziendepiccole, quelle sotto i 50 di-pendenti, hanno ancora per-so produzione e perso fattu-rato, questo a ribadire comeormai il discrimine sia tra lapiccolissima dimensione …..

MORETTI – …e questonon spinge appunto i piccoliad unirsi, ad allearsi?

GOFFI – Deve spingerli,però, come dicevamo prima,è la nostra cultura che unpo’ ci frena; tuttavia, ripeto,ci sono segnali che mi fannoessere ottimista sul fatto diche si possa riuscire, neiprossimi tempi…

MORETTI – …una cosache mi colpisce è vedere cer-

te percentuali: la Cina hauno sviluppo del 9% que-st’anno; come riuscirannoin questo…

GOFFI – …io dico per-ché hanno fame: hanno famee sono in una condizione chefavorisce il lavoro, perchénon dobbiamo dimenticarciche l’Occidente da 10 anniormai, forse di più, sta por-tando lavoro in Cina, cioèsta delocalizzando, gli ameri-

cani in primis…MORETTI – ...però una

cosa mi fa pensare: un Pae-se che aveva fame, e adessoha 400 milioni di milionari;altri Paesi, come il Brasi-le…

GOFFI – …l’India…MORETTI – …Paesi che

andavano male e adesso han-no il vento in poppa: perché?Forse anche per il fatto chehanno tecnologia, coraggio,intraprendenza…

GOFFI – …sicuramentehanno dei bilanci statali for-ti, contrariamente ai Paesi oc-cidentali dove invece abbia-mo bilanci squilibrati. Hannoanche un grande patrimoniodi lavoro, di giovani che tral’altro hanno studiato o stan-no studiando, quindi nonparliamo di operai analfabetima di operai che stanno an-che prendendo la laurea edhanno una grande voglia dicrescere. Dunque sono po-poli di grande civiltà, chehanno le risorse per cresce-re. Per noi rappresentanouna minaccia perché ci por-tano via un po’ di manifattu-ra, però rappresentano an-che dei mercati potenziali didimensioni spaventose. Di-cevo prima che l’export è pernoi il cavallo di battaglia, madelle nostre esportazionipoco meno dell’80% è anco-ra in Europa: solo l’1,3-1,4%va in Cina, e pensi lei quan-to mercato c’è là, se le no-stre imprese si mettono ap-punto in condizione di esse-re competitive per andare avendere là.

MORETTI – Stavo pen-sando con molta tristezzache, oltre alla crisi genera-le, anche la natura non cista aiutando: l’alluvione cheha colpito le Marche hasconquassato l’economiadella nostra regione…

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MARCHEdomani25 MAGGIO 2011 3PAGINA

E’ l’esortazione di Luciano Goffi, direttore generaleUbi-Banca Popolare di Ancona,

ospite degli “Incontri” di AlceoMoretti: “Recuperare la crescita

per poter creare nuova occupazione.L’export è per noi un cavallo dibattaglia: le aziende di piccoledimensioni devono allearsi per

essere competitive ed andare allaconquista dei mercati esteri”

Gestione editorialeGruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l.

C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082E-mail: [email protected]

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Consiglio: Sergio Moretti

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PrestampaEdiga s.a.s. - Via Abbruzzetti, 2A - Jesi (AN)

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Direttore responsabile Alceo Moretti

Marche domani - Anno XXVI Numero 5 - Maggio 2011

Trasmissione del 14 aprile 2011www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

GOFFI – …un eventoche tra l’altro si è ripetuto abreve distanza di anni rispet-to all’ultima volta...

MORETTI – ...(in tonoironico) però il Governo na-zionale ci aiutato, no? Ecco,io queste cose non le capi-sco: l’alluvione che ha col-pito le Marche e l’alluvioneche ha colpito il Veneto han-no ambedue avuto conse-guenze tragiche, solo che ilVeneto ha immediatamenteottenuto 300 milioni di euroe subito dopo altri 60 milio-ni, invece a noi hanno dettodi mettere una tassa, quellache adesso chiamano la “tas-sa sulla disgrazia”…

GOFFI – …lei sa che undirettore di banca non puòfare politica, non deve farepolitica, però anche a mesembra strana questa cosa:guarda caso lì siamo al nord,qui siamo al centro. Noi,come banche, abbiamo cer-cato di fare il possibile permettere a disposizione diqueste nostre imprese, e an-che di un certo numero difamiglie, dei finanziamentiagevolati per ripristinare cer-te situazioni: le fabbrichedanneggiate…

MORETTI – …ho lettoche avete aderito ad una mo-ratoria, no?

GOFFI – Questo è un di-scorso che è partito fin daquando è iniziata la crisi:l’Abi, con le associazioni dicategoria e con il Governo,ha fatto questo accordo cheha permesso a moltissimeimprese e anche ad un po’ difamiglie di sospendere per unanno il pagamento delle rate.E’ ricorso a questa facilita-zione soprattutto il mondodelle imprese; nel nostrocaso, abbiamo concesso lamoratoria a mutui per unammontare di 350 milioni dieuro per le imprese ed unammontare di circa 10-15milioni per i privati, il chesignifica che le famiglie tut-to sommato sono riuscite finoad ora a pagare i mutui, an-che se con un po’ di difficol-tà. I tassi sono stati bassifino ad ora, mentre le impre-se hanno avuto bisogno diallungare i debiti perché i fat-turati nel frattempo stavanoscendendo: avevano più dif-ficoltà ad incassare, quindiavevano bisogno di…

MORETTI – …a propo-sito di tassi, ho letto di unaumento…

GOFFI – ...la Bce ha fat-to un aumento di 25 centesi-mi la settimana scorsa, per-ché la Banca centrale teme ilrischio di inflazione. Per laverità, l’inflazione è un po’aumentata, ma per effetto so-prattutto dell’aumento delprezzo del petrolio e dellematerie prime. Non abbiamoancora un’inflazione da sur-riscaldamento da consumi,quindi spero che questo au-mento dei tassi -mi permettodi esprimere un auspicio per-sonale- non sia troppo pe-sante nei prossimi mesi: nonce ne sarebbe, secondo me,neanche la giustificazione,perché un aumento troppopesante dei tassi potrebbe

rallentare ulteriormente i se-gnali di ripresa che abbiamo,considerato che il costo delcredito basso è ovviamenteun fattore che favorisce uncerto recupero.

MORETTI – Senta, c’èquesto grande problema intutta Europa del lavoro per igiovani, anche da noi; ma ladisoccupazione va diminuen-do un po’, oppure…

GOFFI – …nel 2010 la di-soccupazione giovanile nel-le Marche è scesa legger-mente, comunque è superio-re al 30%: quindi il 30% deinostri giovani non ha lavoroin questo momento e credoche questo sia un problema

gravissimo. Forse adesso miattiro un po’ di antipatia daparte degli imprenditori, maio sono convinto che gli im-prenditori, a cominciare dallebanche, dovrebbero fare inquesto momento una scom-messa e assumere tutti deigiovani, anche sapendo cheper un po’ di tempo questopuò rappresenta un costopiuttosto che un’opportuni-tà. Io credo che noi dovrem-mo fare questo sforzo, an-che perché dai giovani ver-rebbe una spinta al cambia-mento, alla novità: sannoparlare le lingue, non hannopaura ad andare sui mercatiesteri, insomma possono es-sere un motore di sviluppo.

MORETTI – E invece holetto una notizia che mi haturbato abbastanza: le im-prese guidate dai giovanisono in leggera diminuzio-ne di numero, mentre au-mentano le imprese guidateda imprenditori che hannooltre 70 anni.

GOFFI – Il ricambio ge-nerazionale è un passaggiodifficile; certo i nostri impren-ditori hanno avuto il meritodi creare il modello economi-co della nostra regione -se cipensiamo, in fondo 50-60anni fa eravamo tutti agricol-tori mentre oggi la nostra èuna regione manifatturieraimportante grazie ai nostri im-prenditori-, però, ripeto, oggic’è bisogno di lasciare spa-zio ai giovani.

MORETTI – Come tuttisanno, io sono un ammirato-re del nostro Governatore,Gian Mario Spacca, perchésta lavorando molto bene edha saputo reagire con co-raggio alla crisi, assumen-do molte iniziative, ed è sem-pre in giro per il mondo, inAmerica, a Bruxelles, pertrovare risorse, finanzia-menti, soluzioni per la no-stra regione. Voi come ve-dete questa azione del Go-verno regionale? Gli dateuna mano?

GOFFI – L’abbiamo vi-sta positivamente in tutta ladurata della crisi, e comebanche abbiamo cercato didare una mano aderendo alFondo di solidarietà, lavoran-do di più con i Confidi grazieanche alle risorse che la Re-gione ha messo, conceden-do anticipazioni sulla cassaintegrazione, e rimando incontatto continuo con il Go-vernatore e con i suoi asses-sori -la Giannini, Marcolini

ed altri-, cercando di trovarele vie per dare una mano ainostri imprenditori a solleva-re la testa e tornare a guar-dare con fiducia il futuro.

MORETTI – Avete crea-to iniziative particolari, spe-ciali, per il post alluvione?

GOFFI – Sì; noi siamostati i primi, ma anche tuttele altre banche si sono atti-vate; abbiamo creato dei pla-fond di finanziamenti a tassiagevolati per consentire aglialluvionati di avere un mini-mo di supporto.

MORETTI – Lei primaha citato i Confidi: sono or-ganismi che funzionanobene?

GOFFI – Sono organismifondamentali.

MORETTI – Come fun-zionano, per esempio?

GOFFI – Si tratta di con-sorzi i cui soci sono sostan-zialmente gli imprenditori,che hanno un fondo comu-ne, in parte anche incremen-tato dai fondi pubblici emesso a garanzia del creditoche i vari associati ottengo-no dalle banche. Questochiaramente favorisce l’ac-cesso al credito innanzituttodelle imprese un po’ piùdeboli, un po’ più piccole,che hanno appunto bisognodel supporto di una garanziadi questo tipo. Debbo direche nelle Marche i Confidistanno facendo un grandis-simo lavoro.

MORETTI – Torniamo aigiovani: secondo lei, hannosperanza di poter avere nelfuturo qualche cosa di posi-tivo o no?

GOFFI – Io sono convin-to di sì, perché le aziendenon potranno fare a meno diloro nei prossimi mesi e neiprossimi anni. E’ chiaro cheanche i giovani, da parteloro, ce la devono metteretutta, pronti a sbattere ilmuso, come si usa dire, quan-do c’è da sbattere il muso, dirinunciare alla vita comodaperchè oggi c’è bisogno diandare nel mondo: le azien-de hanno bisogno di andarenel mondo, quindi se un gio-vane non ha paura di andarein Cina o in Brasile, se saparlare l’inglese, se non hapaura di mettersi in discus-sione, secondo me un futuroce l’ha.

MORETTI – Una coppiadi giovani amici dei miei fi-gli si vuole sposare e ha ilproblema della casa; ha spe-ranza di avere qualche fi-nanziamento o no?

GOFFI – Noi vorremmodarne tanti di questi finan-ziamenti, si tratta di capirese poi si riesce a pagarli.Debbo dire che si sta sem-pre più parlando di “housingsociale”, una formula perrealizzare delle abitazioni davendere o da dare in affittoa prezzi più bassi di quellinormali, quindi imprenditoriche riescono a fare case checostano meno…

MORETTI – …e ci rie-scono?

GOFFI – Possono riu-scirci, devono riuscirci; cisono alcune cooperative, al-cuni imprenditori che stanno

sperimentando queste formu-le e il nostro contributo comebanche è quello di finanziaretali iniziative con mutui lun-ghi, perché più il mutuo èlungo, più la rata è sosteni-bile da parte della giovanecoppia. Dunque anche inquesto caso si può lavorare;certo, oggi come oggi il mer-cato immobiliare è abbastan-za fermo.

MORETTI – Abbiamoparlato molto di alleanze, ar-riviamo adesso ad un puntofocale: voi banche pensate diallearvi tra di voi o siete inconcorrenza (in tono scher-zoso) e vi guardate in ca-gnesco l’un l’altro?

GOFFI – Ormai il sistemabancario di alleanze ne hafatte tante; per quanto ci ri-guarda, noi abbiamo pensa-

to alle alleanze, anche atti-randoci molte antipatie, intempi non sospetti: era il1995 quando Bacci pensò distringere un’alleanza con laPopolare di Bergamo. Diver-so il discorso che riguarda lacollaborazione, ed è forsequesto che lei intendeva: ilfatto, cioè, di collaborare sulterritorio per sostenere pro-getti di un certo tipo, e inmerito debbo dire che nonsolo collaboriamo tra di noi,ma anche con le associazio-ni, le università, i Confidi.Stiamo cercando di averecome nostri alleati anche iprofessionisti, i commerciali-sti, perché l’impresa ha biso-gno di avere dei supportiche le permettano di guarda-re avanti, di elaborare pianistrategici innovativi. La Mar-cegaglia giusto l’altro gior-no parlava della solitudinedegli imprenditori: ecco, noinon dobbiamo farli sentiresoli i nostri imprenditori, per-ché se si sentono soli noninvestono, rinunciano a ri-schiare e a correre per ilmondo; devono dunque sen-tirsi accompagnati da ban-che, università, associazioni,Governo.

MORETTI – Ma questisono concetti che poi vengo-no tradotti in pratica?

GOFFI – Con difficoltà,debbo dire, però sì. Con dif-ficoltà perché non dimenti-chiamo che veniamo da unrecente passato in cui ognu-no aveva il suo orticello,però sempre più sentiremodire del rettore che parla al-l’impresa, dell’imprenditoreche parla di ricerca all’uni-versità, di banca che parla dialleanze appunto fra questiattori.

MORETTI – Qual è ilsettore che va meglio nelleMarche?

GOFFI – Il calzaturierosta resistendo molto bene:parlo delle aziende più strut-turate, non delle piccole re-altà che soffrono un po’. C’èripresa anche nel settoremeccanico, quello che avevapreso la ‘batosta’ più grossanel 2009. Il mobile è abba-stanza stabile, soffre ancoramolto il tessile e abbiglia-mento.

MORETTI – E il turi-smo?

GOFFI – Qualche incre-mento di stranieri che arriva-no nelle Marche si registra ea questo proposito debbodire che si sta lavorando tut-

ti molto per promuovere lanostra regione: avrà vistol’iniziativa del presidenteSpacca con Hoffman, la cam-pagna che cerca di far cono-scere al mondo questa no-stra regione bellissima, pie-na di eccellenze, che meritadunque di essere visitata.Pensi che noi ancora inter-cettiamo solo l’1% dei turistiche arrivano in Italia, unabriciola rispetto a regionicome il Veneto, come la To-scana.

MORETTI – Senta, qualè, in genere, lo stato d’ani-mo dei dipendenti della ban-ca? Sono tranquilli perchéappunto lavorano in bancaoppure sono preoccupatiperché la banca potrebbeavere dei problemi?

GOFFI – Tranquilli in

questo momento non sareb-be neanche giusto che cistessero perché dobbiamosoffrire come soffrono glialtri. Da due anni noi abbia-mo rinunciato al premio direndimento, perché il momen-to è quello che è, per cuidobbiamo tirare la cinghiacome fanno gli altri. Però inostri dipendenti sanno dilavorare in un’azienda soli-da, sana, pulita, seria, maga-ri un po’ più burocratica dialtre -perché far parte di ungruppo vuol dire anche ri-spettare regole che sono ma-gari severe-, però dove si la-vora, ripeto, con trasparen-za, serietà, impegno. Di que-sto i nostri dipendenti sonoconsapevoli, quindi sannoanche rinunciare a dellecose.

MORETTI – Lei dirigeuna banca che ha filiali invarie regioni: trova diffe-renza tra la clientela delleMarche da quella delle al-tre realtà?

GOFFI – Debbo dire chesono i romagnoli un po’ piùvivaci in questo momento,quelli che stanno reagendomeglio alla crisi, poi vengo-no i marchigiani. Soffrono dipiù gli abruzzesi, soffrono dipiù i molisani; poi c’è laCampania, dove ci sono tan-tissime cose belle e tantissi-me cose brutte...

MORETTI – …saranno

forse un po’ meno sensibilirispetto alla precisione deirimborsi alla banca….

GOFFI – …c’è anchequesto, però c’è anche tantaparte sana in Campania: ioamo profondamente questaregione e la parte sana è ve-ramente bella, dal punto divista anche territoriale.

MORETTI – Torniamosul provvedimento della Ban-ca centrale europea, che haaumentato i tassi; questopuò portare un po’ di guai?

GOFFI – Direi che finchél’aumento è intorno allo 0,25-0,50 non cambia niente, an-che perché l’incidenza sullerate dei mutui è modestissi-ma; se nell’arco dei prossimidue o tre anni l’aumento fos-se pesante, allora ci sarebbeda preoccuparsi. Se gli au-menti saranno forti, comun-que vorrà dire che anche laripresa sarà più forte: avrem-mo maggiori tassi ma avrem-mo anche un Pil in granderipartenza. Fintanto che i ri-schi d’inflazione deriveran-no soltanto dall’aumento delpetrolio, i tassi, io credo, nonsaranno aumentati in manie-ra pesante.

MORETTI – Lei ha elo-giato le varie caratteristichepositive della sua banca, deisuoi collaboratori, eccetera,ma (scherzando) non puòcertamente vantare quelladei tassi attivi, perché datedei tassi che sono veramen-te ridicoli…

GOFFI – …questo nonme lo deve dire, perché …

MORETTI – …glielodico, glielo dico… può an-che essere una saggia am-ministrazione…

GOFFI – …i prezzi van-no fatti correttamente, peròdebbo dire che ci sappiamodifendere, la battaglia la com-battiamo bene.

MORETTI – A suo meri-to va detto che la banca che-le dirige ha molta credibili-tà, dà il senso di sicurezza,e ai tempi di oggi questo èmolto importante. Graziedottor Goffi, grazie per iltempo che ci ha dedicato;grazie ai telespettatori perle forti audience, il che mionora veramente, e arrive-derci alla prossima setti-mana.

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MARCHEdomani 25 MAGGIO 20114PAGINA

Elezioni amministrative 15-16 maggio – Provincia di MacerataFranco Capponi,

candidato centrodestra “Sostegno

all’occupazione”

Antonio Pettinari,candidato del centro

“Un assessoratoper la famiglia”

Francesco Acquaroli,candidato della sinistra “Sviluppo: un

nuovo modello”Qual è il cavallo di bat-

taglia del suo programmaelettorale?

“Sono tanti i punti fortidel nostro programma elet-torale: creazione di impre-se giovani e donne, soste-gno all’occupazione e alleautonomie scolastiche neldifficile percorso per la co-struzione di una scuola diqualità. Se dovessi sceglie-re un punto prioritario, però,voglio puntare ancora unavolta sull’Accordo di pro-gramma che ci ha visto pro-motori nel 2010 tra le Uni-versità di Macerata e Ca-merino, la Provincia e ilMinistero dell’Istruzione,Università e Ricerca: un’oc-casione concreta per l’attri-buzione di maggiori risorseper i prossimi cinque anni.Poi i tre Istituti tecnici co-stituiti nel 2010 dalla Pro-vincia, dalle Università edalle categorie artigianalied industriali che sarannola novità nel settore del-l’istruzione specialistica perfornire subito giovani talen-ti alle imprese che innova-no e internazionalizzano.La provincia di Macerata,infine, era l’ultima delleMarche in tema di infrastrut-ture, ma ora, grazie al so-stegno che abbiamo datoallo sviluppo della Quadri-latero, garantendo i colle-gamenti tra la SuperstradaCivitanova Marche-Folignoe la viabilità provinciale,siamo leader del progettoinfrastrutturale più impor-tante del centro Italia”.

Nel caso fosse eletto,che cosa attiverebbe neiprimi 100 giorni di gover-no?

“La priorità della nuovaamministrazione provincia-le sarà l’adeguamento delponte sul fiume Fiastra e ilsostegno alle imprese col-pite dall’alluvione. Succes-sivamente, dovremmo rimet-tere in moto la macchinaamministrativa della Pro-vincia rimasta un stand-byper un anno. Riprenderemol’azione di semplificazioneamministrativa avviata nel2009, razionalizzando l’im-pegno delle risorse finan-ziarie concentrandoci sullecompetenze primarie ed evi-tando spese improprie, inu-tili per la collettività. Vo-gliamo anche rivedere i re-golamenti degli appalti difornitura dei servizi per fa-vorire interventi di partener-ship pubblico-privati. Vo-gliamo difendere le impre-se locali da sistemi di con-correnza sleale in tema diappalti pubblici, con l’in-troduzione dei principi del-l’offerta più vantaggiosa,offrendo agli enti locali ilservizio di una centrale ap-palti”.

Quali sono i punti sa-lienti del suo programmaelettorale?

“Il nuovo programma èispirato al documento pro-grammatico che ci ha con-dotto alla vittoria elettora-le del 2009 e al Programmadi mandato redatto da noi eapprovato dal Consiglioprovinciale, aggiornato conmolti spunti e contributiforniti dalle tante persone,dai ministri del Governo,da sindaci e amministratorilocali, dalle Associazioni

sindacali e di categoria cheabbiamo incontrato negli 11mesi di governo. Il nostrosguardo programmaticosposa integralmente gliobiettivi di ‘Europa 2020’per una crescita sostenibi-le, intelligente e inclusivadel nostro territorio. La cre-scita intelligente può esse-re declinata sullo sviluppodi un’economia basata suconoscenza, ricerca e inno-vazione. Per questo decli-neremo il Fondo sociale eu-ropeo verso una più imme-diata inclusione nel siste-ma impresa, anche attraver-so un rapporto più strettotra Università, territorio e itre Its (moda-calzatura, mec-canica ed energie rinnova-bili). La crescita sostenibi-le, invece, dovrà passare at-traverso la rivisitazione delPiano territoriale di coordi-namento (Ptc), orientato auna valorizzazione turistico-ambientale, con interventispecifici sui centri storici econ uno stop deciso ai gran-di centri commerciali, la ri-valutazione delle attivitàconnesse all’agricoltura diqualità e di nuovi mestieridell’artigianato. Tra gli in-terventi strategici possiamoanche considerare il proget-to di integrazione della via-bilità provinciale alle operedella Quadrilatero e la par-tecipazione a progetti euro-pei che possono consentiredi realizzare interventi di ri-duzione d’impatto del tra-sporto pubblico locale. Ilprogetto di metropolitana disuperficie può essere un oriz-zonte a cui guardare se riu-sciremo a qualificare la no-stra provincia all’interno delprogramma Ue ‘Covenant ofmajor’”.

Franco Capponi, candi-dato del centrodestra: Po-polo della libertà, NuovoPolo per Capponi, La De-stra, Fronte Verde, Io amol’Italia, Lega Nord.

Qual è il cavallo dibattaglia del suo pro-gramma elettorale?

“In realtà non è un ca-vallo soltanto, ma un ‘tiroa sei’! Tante sono le emer-genze ‘scalpitanti’ dellaProvincia di Macerata. Incapo a tutte il lavoro. Aseguire giovani, innova-zione, infras t rut ture ,c u l t u r a & t u r i s m o ,a g r i c o l t u r a & a m b i e n t e .Una buona battaglia susei fronti per un grandeed unico obiettivo: il ri-lancio economico. Per unaProvincia che ponga leproprie basi su un sistemaavanzato di servizi socia-li, solidarietà, sapere, co-noscenza e turismo chevalor izzi quest ’ul t imo,con le potenzialità di unvolano economico, un ter-ritorio impareggiabile. Ilmio pensiero in quest imesi drammatici di crisi,è infatti soprattutto rivol-to a chi è in cerca delprimo impiego, a chi haperduto il lavoro ed è trai 50 e i 60 anni d’età.Quasi sempre queste lavo-ratrici e lavoratori sonomadri e padri ed allora ilpensiero corre a nuove epiù efficaci politiche ditutela dei nuclei familia-ri. La Provincia può faremolto: un primo segnalesarà l’istituzione di un as-sessorato al la Famigliasul modello di quello re-gionale”.

Nel caso fosse eletto,che cosa attiverebbe neiprimi 100 giorni di go-verno?

“Si farà tutto ciò che ènecessario per far tornarea ‘correre’ la macchina-Provincia. Per dare un se-gnale di come intenda ioil metodo di governo, in-sedierò immediatamente ilTavolo di concertazione.E si costituirà sin da su-bito un gruppo di lavoro,

insieme con i dirigenti,per la semplificazione bu-rocratica. Basta peregrina-zioni dei cittadini-utentida un ufficio all’altro, dauna sede all’altra dellaProvincia, con perdite diore di lavoro! E, sul pia-no delle opere pubbliche,monitoraggio di tutti i la-vori appaltati per far ri-partire, a beneficio del-l’occupazione generale, icantieri. Un occhio parti-colar iss imo al l ’edi l iz iascolastica: saremo a quelpunto sul far dell’estate ei l pensiero correrà –ènaturale- al nuovo annoscolastico”.

Quali sono i punti sa-lienti del suo programmaelettorale?

“Ritorno sulla necessi-tà del principio di innova-zione, che significa incu-batori d’impresa, creazionedi network, distretti produt-tivi ed incentivi economi-ci. I giovani hanno davve-ro bisogno dell’Istituzionepubblica: aiutare chi ha ta-lento, accompagnandone laformazione in università (especializzazioni) di eccel-lenza anche internaziona-le. Nessuno che vale do-vrà andarsene da questaterra meravigliosa. Questasarà la filosofia di un Pro-getto giovani che sarà va-rato al più presto. Non di-mentico certamente, poi, iproblemi di mobilità e vi-sibilità. E riguardo ancoraad una moderna viabilitàritengo strategico lo svi-luppo con l’investimentonelle infrastrutture. La pre-senza di vie di comunica-zione efficienti è condi-zione necessaria per qual-siasi progetto futuro”.

Antonio Pettinari, can-didato del centro: Unionedi centro, Partito demo-cratico, Italia dei Valori,La nostra Provincia, Api-Alleanza per l’Italia.

Qual è il cavallo di bat-taglia del suo programmaelettorale?

“Arrivare all’80% di rac-colta differenziata nella pro-vincia di Macerata ed acce-lerare la realizzazione delladiscarica di appoggio alCosmari. Due anni di ammi-nistrazione di centrodestranon solo non hanno risoltoil problema dei rifiuti nellanostra provincia, ma sonocostati, finora, due milionidi euro in più ai contribuentiper lo smaltimento dei nostririfiuti nella discarica di Fer-mo. Occorre, a tale riguardo,agire anche sulla riduzionedei rifiuti ingombranti (im-ballaggi) e accelerare la rea-lizzazione della discarica diappoggio a Cingoli, così dapoter affrontare globalmenteil problema dello smaltimen-to dei rifiuti”.

Nel caso fosse eletto, checosa attiverebbe nei primi100 giorni di governo?

“Cinque impegni: unaGiunta che rispetta il princi-pio della parità di genere, tradonne e uomini; la creazio-ne, d’intesa tra Comuni, Pro-vince e Regioni, di fondi disolidarietà per i lavoratori incassa integrazione, finalizza-ti sia all’anticipazione dellespettanze sia a misure disolidarietà e di sostegno allelotte; nessun aumento delletariffe dei servizi (asili nido,refezione, eccetera) e previ-sione di una fascia di esen-zione o del suo ampliamen-to per le famiglie monored-dito dei lavoratori con unreddito Isee (indicatore dellasituazione economica equi-valente, ndr.) inferiore a 15mila euro l’anno; la sospen-sione delle rate dei mutui perla prima casa, attraverso con-venzioni con gli istituti dicredito, per il periodo previ-sto di cassa integrazione deilavoratori del territorio, esenza oneri per i beneficiaridell’allungamento della du-

rata del mutuo stesso; finan-zierei immediatamente l’elet-trificazione della linea ferro-viaria Civitanova Marche–Albacina, realizzando 10nuove fermate urbane: il pri-mo passo per la realizzazio-ne della metropolitana disuperficie. Ciò consentireb-be di alleviare il trafficoveicolare dei pendolari, conuna riduzione dei costi perle famiglie e l’abbattimentodell’inquinamento da polve-ri sottili nei centri abitati at-traversati dalla ferrovia”.

Quali sono i punti salien-ti del suo programma elet-torale?

“Oltre ad affrontarel’emergenza rifiuti e quellarappresentata dalla crisi eco-nomica, occorre programma-re una serie di interventiorientati alla riduzione dellacementificazione e alla dife-sa del suolo, dei corsi d’ac-qua e della costa. Occorrepensare un nuovo modellodi sviluppo e di benessere,che valorizzi i nostri ‘tesori’:le due Università, la piccolaimpresa artigiana, la gestio-ne pubblica dei servizi so-ciali e sanitari, con una parti-colare attenzione per i proble-mi degli anziani non autosuf-ficienti. Puntare alla costruzio-ni di ‘reti’ tra Comuni e Pro-vincia, per far fronte ai conti-nui tagli del Governo Berlu-sconi, che indeboliscono leamministrazioni locali a van-taggio degli interessi privati”.

Francesco Acquaroli,candidato della sinistra: Fe-derazione della sinistra, Si-nistra ecologia e libertà, De-mocrazia e legalità.

Aeroporto delle Marche – Un robusto aumento rispetto al mese di aprile del 2010Avviato il collegamento con la città di Siviglia con la compagnia low cost Ryanair

Passeggeri in crescita: + 51,4%La crescita del traffico

passeggeri all’Aeroportodelle Marche continua an-che nel mese di aprile e siattesta a +51,4%, rispettoallo stesso mese del 2010,per un totale di 50.074passeggeri. I viaggiatori suvoli di linea nazionalesono stati 14.527, pari a+59,5%, mentre quelli suvoli internazionali 33.747,in incremento del 61,4%.Nella suddivisione per ti-pologia di vettore cresco-no i voli low cost: Bruxel-les Charleroi (+65,8%),Londra Stansted (+51,3%)e Alghero (+30,4%); men-tre risultano in leggeraflessione le destinazionicharter penalizzate dalblocco dei voli per l’Egit-to. Dati positivi che corri-spondono anche ad unaumento del numero deimovimenti: 1.289 contro i1.117 del 2010 (+15,4%).In crescita anche le mercitrasportate per via aerea

che fanno registrare un in-cremento del 54,7% pari a564 tonnellate. Complessi-vamente, nel primo quadri-mestre 2011, i passeggeri inarrivo e partenza da e perlo scalo marchigiano sonostati 154.784, il 33,6% inpiù rispetto all’analogo pe-riodo del 2010, quando il

totale registrava 115.883passeggeri. “L’Aeroportodelle Marche –riporta unanota di Aerdorica- ritiene dipoter guardare alla stagio-ne estiva molto positiva-mente, in particolare grazieall’apertura di due nuovedestinazioni, Siviglia e Pa-rigi, alla ripresa dei voli

charter stagionali e alpotenziamento di rot-te già esistenti”. Eproprio nei giorniscorsi la compagnialow cost Ryanair hainaugurato, per la pre-cisione mercoledì 4maggio, il collega-mento da Ancona perSiviglia (Spagna). Sul-l’avvio delle nuovarotta dallo scalo mar-chigiano per Siviglia,Melisa Corrigan, Sa-les and MarketingManager di Ryanairper l’Italia, ha dichia-rato: “Abbiamo fe-steggiato con gran

piacere il primo volo daAncona verso la splendidacittà andalusa. Le prenota-zioni già registrate sonomolto buone, e siamo sicu-ri che le loro performancecontinueranno a migliorarenel corso dei mesi estivi.Capoluogo dell’Andalusia,Siviglia è una città dal no-

tevole interesse turisticograzie ai numerosi monu-menti, alle piazze, ai giar-dini e alla fervente vitanotturna. Da visitare lasplendida Cattedrale, laterza più grande al mondodopo San Pietro a Roma eSaint Paul a Londra, i Re-ales Alcazares, ovvero lefortezze reali d’epocamoresca,la Plaza Espana,appena restaurata e la Pla-za de la Virgen de losReyes. Attorno allo splen-dido centro storico si tro-vano i quartieri di SantaCruz e El Arenal che con-servano tuttora l’aspettodell’epoca moresca con viestrette e tortuose, piazzet-te irregolari e case bassecon ampi ed eleganti pa-tios. Colgo, infine, l’occa-sione per ricordare che daAncona Ryanair vi portaanche a Trapani, Alghero,Madrid, Londra (Stansted),Bruxelles (Charleroi) eDusseldorf (Weeze)”.

Anche gli altri due candidatialla presidenza della Provincia diMacerata, Luigi Gentilucci e EnzoMarangoni, sono stati chiamati a ri-spondere a queste stesse domandema al momento in cui andiamo instampa non abbiamo ricevuto leloro risposte.

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ElezioniComune di Fermo 5PAGINA25 MAGGIO 2011 MARCHEdomani

Giampiero Gallucci, candidato coalizione Udc, Apie lista civica Nuovo polo Fermo capoluogo

“Città da rilanciare”

Ester Maria Rutili,candidata del centrodestra

“Fare chiarezza”

La cittàdi Fermo

Da che cosa nasce questavolontà di candidarsi al ruo-lo di sindaco di Fermo?

“Tutti questi anni di vitaamministrativa, circa venti, ac-compagnata dalla partecipazio-ne diretta nelle associazionisportive e socio culturali han-no fatto crescere in me la co-noscenza delle reali necessitàdella gente. Questa consape-volezza, insieme all’incoraggia-mento di tanti amici, mi ha datola forza per accettare la pro-posta di candidarmi fattami daipartiti e movimenti che mi so-stengono”.

Che tipo di coalizione staattivando?

“La coalizione che mi so-stiene è composta da Udc, Al-leanza per l’Italia e la lista ci-vica Nuovo polo Fermo capo-luogo, tre liste che fanno rife-rimento ai moderati di centro,equidistanti dalla sinistra op-positrice e dalla destra litigio-sa; una nuova coalizione chevuole governare la città diFermo sulla base di un preci-so programma e nell’esclusi-vo interesse della gente”.

Quali i punti fondanti delsuo programma elettorale?

“Socio–sanitario: ricono-scimento giuridico delle 5 zonesanitarie, con l’avvio delle pro-cedure per la realizzazione delnuovo ospedale; particolareattenzione alle famiglie miglio-rando i servizi sociali, le strut-ture scolastiche, attivazionedella ‘family card’ che consen-ta alle famiglie a basso reddi-

Da che cosa nasce que-sta volontà di candidarsial ruolo di sindaco di Fer-mo?

“La volontà di candi-darmi nasce principalmen-te dall’amore che nutro perla mia città… e da una for-te dose d’incoscienza! Aparte gli scherzi, esserecontattata dal sindaco DiRuscio è stato un onore emi ha fatto riflettere sucome anche io possa por-tare il mio contributo permigliorare e far crescereancora questa città. Forsenel mio caso non è statauna volontà, ma più chealtro la sensazione bellis-sima di essere parte di unademocrazia reale e compiu-ta in cui chiunque si puòcandidare per fare, per sug-gerire, per lasciare la pro-pria impronta alla comuni-tà a cui appartiene. Insom-ma, se ci riflettete bene, lospirito della nostra demo-

crazia è proprio questo: darea tutti l’opportunità di esse-re una voce, non solo diavere dei portavoci”.

Considerate le ultimedue legislature del Comu-ne di Fermo guidate dalcentrodestra, quante lepossibilità di diventaresindaco?

“Le opportunità di di-ventare sindaco sono lestesse degli altri. Anzi, for-

se, proprio il buon operatodell’Amministrazione dicentrodestra per me è unvantaggio. Se invece si ri-ferisce agli scossoni che cisono stati in maggioranza,credo che in ogni famigliasi litighi e non è cosa stra-na. Tuttavia, ora c’è EsterMaria Rutili e una nuovafamiglia di persone cheporteranno sicuramente illoro apporto costruttivo allaprossima Amministrazionecomunale”.

Quali i punti fondantidel suo programma eletto-rale?

“Il primo punto sarà lachiarezza. Non ci sarannoproposte che non sono cer-ta di poter realizzare. Nonprometterò lavoro, ma op-portunità di crescita chepotranno portare occupa-zione. Mi impegnerò percontinuare nel processo disviluppo della città di Fer-mo come capoluogo di Pro-vincia. Sarò il sindaco delfare e dell’ascoltare, il sin-daco di una città a misurad’uomo, senza per questocondannarla all’immobili-smo del museo o dellacampana di vetro. Fermosarà viva e vivace. E’ il mo-mento di ricominciare dav-vero e questo può avveni-re solo con una personacome me: una giovane, chesolo con le sue forze haraggiunto il proprio ruolonella società”.

to di avere delle agevolazionipresso le attività commercialiaderenti al progetto; istituzio-ne di un tavolo intercomunalecon le forze dell’ordine a mag-giore garanzia della sicurezzadel nostro territorio. Dare sen-so compiuto al bilancio comu-nale e ponderare bene le scel-te, stabilendo un giusto rap-porto tra costi e ricavi nei rap-porti con enti pubblici e pri-vati e spesa–benefici nellagestione delle risorse da as-segnare ai progetti per la col-lettività, cultura, sport, ecce-tera. Costruire un rapportodi collaborazione con i Co-muni della provincia, al finedi promuovere progetti con-divisi, dove Fermo deve rap-presentare il punto di riferi-mento. Rivedere in chiaveeconomica la gestione delleaziende a partecipazionepubblica del Comune di Fer-mo: Solgas, Asite, eccetera,al fine di promuovere giusti

investimenti, ma soprattuttobisogna cercare di mantene-re gli attuale servizi senza au-mentare la pressione fiscalenei confronti del cittadino.L’istituzione di un organismopolitico amministrativo inte-ristituzionale, per lo svilup-po economico attraverso un‘centro di ricerca’ che coin-volga tutti i settori produtti-vi, pronti ad aprire il mondoimprenditoriale a nuove pro-spettive. Infrastrutture: ade-sione al quadrilatero per av-viare le procedure per la re-alizzazione di grandi infra-strutture quali Mare–Monti,circonvallazione di Fermo,variante della Valdete e mol-te altre; gestione dello svi-luppo urbanistico del territo-rio sulla base di esigenzeconcrete, sia da un punto divista produttivo-commercia-le che abitativo. Incentivareil recupero del patrimonioedilizio esistente, sulla sciadella legge regionale sul Pia-no casa. Favorire le collabora-zioni pubblico–privato sullabase di studi concreti di fatti-bilità; noi consideriamo, adesempio, la realizzazione delmotodromo a San Marco allePaludi, un intervento strategi-co non solo per il Comune diFermo ma per l’intero territo-rio, perché, oltre a rappresen-tare un importante investimen-to, prevede anche occupazio-ne e rilancio una prospettivadi lavoro sia all’interno dellastruttura per i nostri giovani”.

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MARCHEdomani 25 MAGGIO 20116PAGINA

Confindustria Marche e Gruppo Banca Marche, rapporto 2010Produzione in progressivo miglioramento. Attività economica in risalita

Previsioni: 2011 in crescitaUbi-Banca Popolare di Ancona:nel nuovo Cda Gregorini e Luzi

Corrado Mariottiancora al timone

Monitor distretti Servizio studi di IntesaSanpaolo per BdA: i dati del IV trimestre 2010

Export: +15,9%

Banca dell’Adriatico: rilancio dellepiccole aziende maceratesi

I dati dei distretti indu-striali delle Marche relativial quarto trimestre 2010,elaborati dal Servizio stu-di di Intesa Sanpaolo ,confermano la ripresa delleesportazioni che avevaavuto inizio a metà anno.Il recupero è stato marcatoper la regione (+15,9%) chesi trova però a scontareancora un rimbalzo fisiolo-gico, dopo il pesante crol-lo del 2009. Il tessuto pro-dutt ivo marchigiano hapuntato molto sull’innova-zione, sulla qualità e suiservizi offerti alla propriabase di clientela per facili-tare il rilancio dei prodottinella fase post-recessiva,soprattutto nella filiera delmobile e degli elettrodome-stici dove è forte l’atten-zione ai problemi di eco-sostenibilità. I distretti del-la dorsale adriatica sonoancora nel pieno di un pro-cesso di lento recupero suilivelli di esportazione del2007. I ritardi maggiori sem-brano essere accusati dal-la filiera del mobile. Neldettaglio, quasi tutti i pri-mari distretti delle Marchehanno contribuito positiva-mente a una crescita delleesportazioni nel quarto tri-mestre 2010, ad eccezionedelle cappe aspiranti e de-gli elettrodomestici di Fa-briano (-5,2%), che, nono-stante il traino di alcunimercati, sembrano non vo-lersi lasciare completamen-te alle spalle le forti con-trazioni del biennio 2008-09. Tra i distretti che han-no favorito il recupero suilivelli di export 2009 ritro-

viamo innanzitutto, in ter-mini di importanza nelranking regionale, il di-stretto delle calzature diFermo (+30,1%) e quellodella pelletteria di Tolenti-no (+26,7%), che sommatirappresentano il 51% circadei flussi che fuoriesconodall’area distrettuale mar-chigiana.

Spicca poi il forte balzodelle esportazioni del di-stretto delle macchine uten-sili e per il legno di Pesaro(+41,6%), che è però da in-terpretarsi alla luce dellaprofonda contrazione accu-sata nel corso del 2009,quando le imprese dell’areahanno lasciato sul terrenoil 55,3% dei flussi di export.Performance positive neiflussi di esportazione an-che per le cucine di Pesaro(+15,6%) e per la jeans val-ley del Montefeltro(+16,7%), mentre gli stru-menti musicali di Castelfi-dardo (dopo i l buon+26,5% del precedente tri-mestre) accusano una fre-nata (-6%).

Tra i mercati di sboccodell’export marchigiano, inevidenza la crescita a duecifre del mercato russo, alprimo posto (+28,4%) nelranking relativo al com-plesso distrettuale marchi-giano e nei poli delle cal-zature di Fermo e dellecucine di Pesaro. Tra i pa-esi Ue, solo i flussi direttiin Francia, primo mercatodi sbocco dell’area, s isono dimostrati ancora inuna fase di parziale stallo(+0,1%), mentre le esporta-zioni dirette in Germania

sono invece cresciute del18,3% e si consolida, per ilterzo trimestre consecuti-vo, anche la crescita deiflussi diretti negli StatiUniti (+30,6%). Tra le meteemergenti, spiccano (inordine di importanza dellequote 2010) Turchia, Ara-bia Saudita e Hong Kong.Qualche campanello di al-larme si accende ancora incorrispondenza dei dati diCassa integrazione guada-gni (Cig), che potrebberonascondere situazioni dicriticità non facilmente su-perabili, nemmeno con unaripresa più rapida dellacongiuntura e tali da gene-rare un meccanismo di se-lezione di alcuni degli ope-ratori attualmente impegna-ti sul mercato.

La Piccola industria diConfindustria Macerata eBanca dell’Adriatico han-no sottoscritto un importan-te accordo che mette a di-sposizione finanziamenti per50 milioni di euro per assi-stere al meglio le piccole emedie imprese industrialimaceratesi nell’attuale fasecongiunturale ancora diffi-cile, ma certamente piùorientata alla crescita e allosviluppo. L’intesa è statasiglata nella sede di Confin-dustria da Sandro Bertini,presidente del Comitato Pic-cola industria di Confindu-stria Macerata, e da DarioPilla, direttore generale diBanca dell’Adriatico. L’ac-cordo conferma e prolungagli strumenti attuati da quel-lo nazionale e disegnati perfronteggiare le principaliemergenze della crisi, comela linea di credito aggiunti-

va per la gestione degli in-soluti, i programmi di ricapi-talizzazione per il rafforza-mento patrimoniale, l’allun-gamento fino a 270 giornidelle scadenze a breve ter-mine e il rinvio rate su mu-tui e leasing. Attraversoquesti strumenti si è potutodare, in 12 mesi, un riscon-tro positivo a oltre 1.300 ri-chieste a livello locale. L’ac-

cordo permetterà, inoltre, divalorizzare nuovi strumentidiagnostici e di simulazionestudiati per agevolare il dia-logo tra clienti e banca efacilitare la bancabilità diaziende e progetti anchealla luce dei requisiti diBasilea, con la possibilitàdi migliorare il rating equindi la capacità di credi-to delle imprese.

Per l’Anno degli anniversari, celebrato di recentenell’ambito del quarantesimo della Comunità Marchi-giani di Bologna, numerosi i messaggi di augurio cheautorità e rappresentanti delle istituzioni bolognesi emarchigiane hanno fatto pervenire all’Associazione e dicui il presidente, Silvio Ferri, ha dato riscontro al co-spetto dei quasi 100 marchigiani accolti nel Salone deiCarracci Ascom Bologna, messo a disposizione dal di-rettivo dell’Ente. Dal tavolo della presidenza hanno presola parola l’assessore provinciale Giuseppe De Biasi e imarchigiani Luigi E. Mattei, scultore e incisore di fama,il presidente della Lega Tumori Domenico Rivelli e lagiornalista Renata Ortolani. Nel corso della celebrazio-ne sono state segnalate al pubblico alcune personalitàche si distinguono nelle rispettive posizioni. Alla riu-scita della manifestazione il contributo organizzativodei Bona Cavedani, responsabile regionale del Moica,Laura Camporesi dell’Mcl bolognese e Luciano Cel-lini, segretario della Comunità.

Comunità Marchigianidi Bologna: festeggiamenti

per il quarantesimo

Secondo il Rapporto2010 sull’industria re-gionale, realizzato dal

Centro Studi di Confindu-stria Marche in collabora-zione con il Gruppo BancaMarche, presentato di recen-te nella sede del Centro dire-zionale Fontedamo di BancaMarche a Jesi, nel nostro ter-ritorio, dopo le flessioni re-gistrate dall’attività produt-tiva regionale nel 2008 (-3%)e nel 2009 (-10,8%), il 2010 siè aperto all’insegna dell’in-versione di tendenza, con laproduzione che ha mostratoun andamento in progressi-vo miglioramento nel corsodei trimestri. Nella media del-l’anno la produzione ha regi-strato un incremento del3,6% rispetto al 2009, risul-tato che, seppur positivo, èapparso più contenuto ri-spetto a quanto osservato alivello nazionale (+5,7%).Tutti i principali settori ma-nifatturieri hanno registratomiglioramenti dell’attivitàproduttiva, fatta eccezioneper il comparto dei mineralinon metalliferi che ha risen-tito, probabilmente, delle dif-ficoltà che ancora interessa-no l’edilizia. Variazioni posi-tive superiori alla media sonostate registrate dai compartidella meccanica, dal settorealimentare e da quello calza-turiero, mentre sostanzial-mente invariati sono apparsii livelli produttivi del settorelegno e mobile. Più contenu-

ta la crescita registrata daenergia (+2,6%) e beni diconsumo (+1,8%). In recu-pero, nel 2010, anche l’atti-vità commerciale dell’indu-stria marchigiana (+ 3,6% intermini reali rispetto al 2009).Il miglioramento ha interes-sato, con intensità diverse,

sia il mercato interno (+1,3%)che, soprattutto, il mercatoestero (+5,9%). Tra i princi-pali settori dell’industria re-gionale, particolarmente po-sitive sono risultate le vendi-te di prodotti della meccanica,della gomma e plastica, del-l’alimentare e delle calzature,sia sul mercato interno chesull’estero. Più consistente lacrescita evidenziata dai datiIstat sull’interscambio com-

merciale delle Marche che ri-levano l’andamento delle ven-dite all’estero del sistema pro-duttivo regionale nel suo com-plesso. Nel 2010, secondol’Istat, l’export delle Marche ècresciuto dell’11,2% rispettoal 2009, risultato positivo mainferiore sia alla media della

ripartizione dell’Italia centrale(+17,2%), sia alla media nazio-nale (+15,7%). L’incrementodelle esportazioni ha riguar-dato soprattutto i mercati ex-tra Ue27 (+14,5%) mentre imercati dell’Unione europeahanno registrato un aumentodel 9,3%.

Le persone in cerca di la-voro nelle Marche sono dimi-nuite di circa 6.500 unità (-13,9%) tra il 2009 ed il 2010: ciò

ha comportato un abbassamen-to del tasso di disoccupazionedal 6,6% del 2009 al 5,7% del2010. Tra le persone in cerca dioccupazione nelle Marche, lacomponente femminile rappre-senta circa il 51,5% ed il tassodi disoccupazione tra le donneraggiunge il 6,9% a fronte del4,9% dei maschi. Rispetto allamedia italiana, il tasso di disoc-cupazione complessivo nelleMarche risulta inferiore di circa2,7 punti percentuali (5,7% ri-spetto all’8,4%).

Le previsioni per il 2011sono orientate verso un ulte-riore miglioramento dell’attivitàdi investimento, che potrà be-neficiare del progressivo recu-pero dei consuntivi delle impre-se osservato a partire dal se-condo semestre 2010, e, in pro-spettiva, dell’attenuazione delclima di forte incertezza che ca-ratterizza la domanda interna-zionale. Secondo le previsionidegli operatori, il livello dell’at-tività economica delle impresedelle Marche tenderà a risalirenel 2011, anche se su toni con-tenuti a causa del permanere diun elevato livello di incertezzadel quadro economico interna-zionale. La crescita prevista del-l’attività produttiva per il 2011,pari al 2,3% rispetto all’annoprecedente, dovrebbe interes-sare tutti i principali settori del-l’economia regionale, ad ecce-zione della gomma e plastica edelle manifatture diverse per iquali gli operatori stimano unasostanziale stabilità.

L’Assemblea ordinariadei Soci della Ubi-BancaPopolare di Ancona hanominato, con mandatotriennale, il nuovo Consi-glio di amministrazione,composto da quindicimembri. All’interno delnuovo consiglio si segna-lano gli ingressi di OtelloGregorini, segretario as-sociazione provincia leCna Ancona e Giannal-berto Luzi , pres identedella Coldiretti Marche,in sostituzione rispettiva-mente di Renato Piccia-iola e Pierangelo Grami-gnola. Il Cda, che resteràin carica fino all’approva-zione del bilancio 2013,r isul ta composto da:Giampiero Auletta Arme-nise, Salvatore Fortuna,Rodolfo Giampieri, Otel-lo Gregorini, Paolo Leo-nardi, Enrico Loccioni,Giannalberto Luzi, SilvioMantovani, Corrado Ma-riotti, Antonio Martinez,Graziano Pambianchi ,Piero Peppucci , PietroPaolo Petrelli , AndreaPisani Massamormile eFederico Venturi. Il Con-siglio di amministrazione,riunitosi in data 13 aprile2011, ha confermato Cor-rado Mariotti presidentedel Consiglio di ammini-strazione, Antonio Marti-nez vicepresidente vicarioe Pietro Paolo Petrelli vi-cepresidente del Consi-

glio di amministrazione.Confermati quali compo-nenti del Comitato esecu-t ivo: Corrado Mariot t i(pres idente) , AntonioMartinez (vicepresidentevicario), Pietro Paolo Pe-t re l l i (v icepres idente) ,Giampiero Auletta Arme-nise e Silvio Mantovaniquali membri dello stessoorgano. L’Assemblea, nel-l’approvare, per i profilidi sua competenza, le po-litiche di remunerazioneed incent ivazione delGruppo Ubi Banca, hainoltre approvato il bilan-cio al 31 dicembre 2010,chiuso con un utile nettodi 18.339.835,45 euro. Perciascuna delle 24.468.716azioni aventi diritto saràassegnato un dividendopari a 0,674 euro. Confer-mati nella carica di mem-bri del Collegio sindaca-le: Roberto Barbieri, pre-sidente, Massimo Albo-netti e Maurizio Vicenti-ni, sindaci effettivi, e Pe-cuvio Rondini , sindacosupplente. Nella carica disindaco supplente, GuidoCesarini è stato nominatoin sostituzione di Giusep-pe Mastri. Infine, il Cdaha conferito l’incarico direvisione legale dei contialla società Deloitte &Touche Spa, per la duratadi nove esercizi, fino allachiusura dell’esercizio al31 dicembre 2019.

COMUNE DI ANCONAAVVISO DI

AGGIUDICAZIONE APPALTO

IL DIRIGENTE SETTORE EDILIZIASCOLASTICA E ASILI NIDO

(Arch. A. M. Bianchini)Ancona, 28/04/2011

SEZIONE I: I.1) Comune di Ancona, Area Lavori Pubblici, Piaz-za XXIV Maggio 1, 60121 Ancona, Italia; a) Settore Ediliziascolastica e asili nido, Piazza XXIV Maggio1, 60121Ancona;[email protected]; TEL 071.222.22546/2530;FAX 071222.2577; b) U.O. Bandi e Gare, Piazza XXIV Maggio1, 60121 Ancona; TEL 071.2222592; FAX 071.2222591;[email protected]; http://www.comune.ancona.it/ankonline/it/uffici/avvisiconcorsi/index.html; I.2) autorità locale; NO; SEZIONE II: II.1.1) lavoridi adeguamento sismico del complesso scolasticoDomenico Savio di Via Torresi 1° stralcio funzionale; numerogara 586192; C.I.G. 053996378E; II.1.2) esecuzione;Ancona; codice NUTS ITE32; II.1.5) CPV: 45214200-2;II.1.6) AAP: NO; II.2.1) € 1.257.412,84 oltre I.V.A. di cui €38.706,47 per oneri sicurezza; SEZIONE IV: IV.1.1) proce-dura aperta; IV.2) prezzo più basso; SEZIONE V: V1) 19/04/2011; V.2) 30; V.3) R.T.I. F.lli Caminonni Srl – C.da S. Maria,434 – 63014 Montegranaro FM / Sardellini Costruzioni Srl –Via Po, 52 – 62100 Macerata MC; V.4) € 730.663,53 oltreI.V.A. di cui € 38.706,47 per oneri sicurezza; V.5)subappalto 30%; SEZIONE VI: VI.1) NO; VI.3.1) T.A.R.Marche, Via della Loggia 24 - 60121 Ancona, TEL: 071206946/206956/206979/206978, FAX: 071 203853, postaelettronica (non abilitata alla ricezione di atti processuali)[email protected] VI.3.2) termini di cuiall’art.120 commi 1 e 5 D.Lgs. 02/07/2010 n.104.

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7PAGINA25 MAGGIO 2011 MARCHEdomani

Giudizio sull’operato dei presidenti regionali:Luca Zaia (Veneto)Vasco Errani (Emilia Romagna)Gian Mario Spacca (Marche)Tra i Governatori più apprezzati in Italia

Sondaggio ISPD per il Corriere della SeraRilevazioni 12-15 aprile 2011Osservatorio di Renato MannheimerDal Corriere della Sera del 9 maggio 2011

Gian Mario Spacca

“Tasse alte, avviare la riforma fiscale”

Confindustria Ancona, Assemblea dei soci 2011, Aeroporto delle Marche - Le problematicheevidenziate dal presidente nazionale dell’associazione Emma Marcegaglia

Emma Marcegaglia,presidente Confindustrianazionale

L’Italia è un Paese chenon accetta più che Confin-dustria possa dire qualchecosa di diverso rispetto allescelte del Governo e questova rivisto. Come non è giu-sto che il Governo non ga-rantisca lo stesso aiuto alleMarche a seguito dei danniprovocati dalla recente allu-vione, come invece il Go-verno lo sta facendo con ilVeneto”. E’ quanto ha di-chiarato Emma Marcega-glia, presidente di Confin-dustria nazionale a conclu-sione dell’Assemblea deisoci 2011 di ConfindustriaAncona, svoltasi di recenteall’interno dell’Aeroportodelle Marche a Falconara,denominata “Cantiere futu-ro”. “La ripresa dalla crisieconomica? C’è, il pil mon-

Casali: “Ilcantiere futuro

è la linea didemarcazione

tra il passato eil domani. E’

giunto ilmomento di

voltare pagina”

Ottima posizione per il presidente della Regione, al terzo posto nella classifica sull’operato dei Governatoriitaliani pubblicata dal Corriere della Sera. Dai marchigiani un premio all’impegno. Fatti non parole

Spacca sul podio nazionale

Volontà di aiutare imarchigiani , d iogni ordine e gra-

do, capacità politica di ele-vato livello, dinamicitàoperativa, estrema concre-tezza, impegno nell’ab-breviare la distanza tra ildire e il fare. Sono gliaspetti che caratterizzanoil ruolo e l’attività del Go-vernatore delle Marche,Gian Mario Spacca. Unalunga serie di qualità, reseconcrete dai risultati fino-ra ottenuti , che, non acaso, hanno portato il pre-sidente della Giunta regio-nale a conquistare una me-ritata medaglia di bronzonella classifica nazionaledei Governatori, pubblica-ta di recente dal quotidia-no Il Corriere della Sera,relativa al sondaggio Ispd–rilevazioni 12-15 aprile2011- dell’Osservatorio diRenato Mannheimer sul-l’operato dei presidenti re-gionali italiani, con un giu-diz io espresso con unvoto da 1 a 10, come ascuola. Salire sul podio na-zionale, con una votazio-ne di 6.8, rispetto alla me-daglia d’oro ottenuta dalGovernatore del Veneto,Luca Zala, con un rispetti-vo 7.2, è un risultato di

Voto medio attribuito tra tutti (voti medi esclusi i “non so”)

grande spessore. Una do-manda è d’obbligo: comeha fatto Spacca a salire suun podio così importante?E’ semplice. E’ sufficienteseguire la sua attività daquando guida il governodella nostra regione. Cita-re tutte le sue iniziative si-gnificherebbe dover scri-vere non un articolo, ben-sì un… libro. Tra le piùimportanti, da evidenziarel’aiuto offerto, in un deli-cato periodo di crisi eco-nomica, a i lavorator i ,come, tra gli altri, i dipen-denti dell’Antonio Merlo-ni, riuscendo ad attivarela Cassa integrazione ge-nerale straordinaria-Cigs,ma non solo. Per metteregli imprenditori -piccoli,medi e grandi- e gli arti-giani nelle condizioni ditornare a recitare ruoli im-portanti sul mercato regio-nale, nazionale, europeo esoprattutto internazionale,Spacca ha ant ic ipato itempi del futuro economi-co lanciando una serie diazioni legate alla Cina,Paese dove, già da qual-che anno, gli imprenditorimarchigiani si sono recatiavviando dei rapporti la-vorativi che stanno produ-cendo risultati positivi. Ol-tre al lavoro, un altro set-tore particolarmente segui-to è stato quello della sa-ni tà , con i l gigantescodebito creatosi negli anni

che è stato annullato. “Lenostre priorità -sostieneSpacca- sono legate allaprotezione del lavoro, aduna forte strategia d’at-tacco alla crisi con un so-stegno alle imprese, cer-cando anche un incremen-to delle possibilità occu-pazionali”. Dal momentodel suo insediamento ilGovernatore Spacca è riu-scito, inoltre, ad abbassa-re l’indebitamento graziead una politica di rigore.Un terzo posto, quel loconquistato da Gian Ma-rio Spacca, a livello nazio-nale, frutto anche delle in-telligenti e fruttuose deci-sioni nel contrastare leproblematiche nate dall’at-tivazione del federalismofiscale ed anche dai man-canti finanziamenti del Go-verno centrale alla nostraregione a seguito delle al-luvioni che hanno provo-cato ingenti danni in tuttoil territorio. Nonostante leenormi difficoltà d’ordineeconomico, Spacca è riu-scito, a fronte di tali man-cati finanziamenti statali, anon incrementare i varitipi di tasse. Insomma, unaserie di azioni produttiveche hanno portato il no-stro Governatore a saliresul podio nazionale. Unbronzo che a breve può di-ventare un meritato oro. Afavore di tutti i marchigia-ni, immigrati compresi.

diale nel 2011 crescerà del4,5%; ci sono comunquedelle incertezze -ha prose-guito la Marcegaglia-, comeil costo delle materie prime;i problemi legati ai costienergetici; il ripensamento

al nucleare può avere un ri-scontro e un impatto moltoforte, e il costo del denaroche in varie parti del mondosta aumentando. Il nostroPaese necessita di diverse ri-forme, come quella fiscale:le tasse sono troppo alte, trale tante, l’Irap va ridotta.Una serie di problematicheche devono essere risolte ilprima possibile per tornarea competere a livello inter-nazionale, uscendo così dal-la crisi economica. L’Italiaè un Paese che, consideratele proprie capacità ed eccel-lenze, può offrire un futuromigliore ai nostri figli”. Unappello: “Dobbiamo modi-ficare la velocità di cambia-mento di Confindustria,compiendo un salto di qua-lità in avanti riducendo le

spese e unendo i vari servizipresenti in tutte le nostresedi”. “Al Governo –ha con-cluso la Marcegaglia- chie-

diamo una rapida semplifi-cazione burocratica per of-frire nuove opportunità a chi

decida di entrare nel mondoimprenditoriale”. Cuore del-l’Assemblea la relazione diGiuseppe Casali, presidentedi Confindustria Ancona:“Ci troviamo in aeroportoperché simbolicamente daqui vogliamo spiccare ilvolo verso il futuro. E’ vie-tato mollare! Il 2011 si pro-spetta difficile a causa dellaschizofrenia dei prezzi dellematerie prime che potrebberoannientare i pochi margini chei timidi segnali di ripresa la-sciano intravvedere, ma an-che per l’aumento prevedibi-le dei costi energetici a se-guito della crisi del NordAfrica”. “Il cantiere futuro –ha precisato Casali- è la lineadi demarcazione tra il passa-to e il domani. Abbandonia-mo ritualità antiche e guar-

diamo in faccia la realtà. E’giunto il momento –ha evi-denziato Casali- di voltarepagina, nel segno della crea-zione del valore condiviso”.“in ambito provinciale –haconcluso Casali- proponiamodi aprire subito un fronte uni-co a sostegno delle pmi, su-perando sigle e steccati. In-sieme alle altre associazionilocali, che più esprimono ma-nifattura, si può subito lavo-rare per mettere in rete leaziende. Confindustria è pron-ta e disponibile ad esser so-cio fondatore di questo pro-getto; ci auguriamo lo condi-vidano anche gli altri. Unprogetto unitario, con l’obiet-tivo di creare valore condivi-so, per essere protagonisti nelmondo nuovo”.

Roberto I. Rossi

ROBERTO I. ROSSI

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MARCHEdomani 25 MAGGIO 20118PAGINA

ROBERTO I. ROSSI

E’ lo slogan vincente lanciato in gioventù dall’imprenditore jesino Gennaro Pieralisi; sotto i riflettoridegli “Incontri” di Alceo Moretti, la variegata attività di un gruppo di successo

Cugino dellafamosa attriceVirna Lisi, è

anchepresidente di

Tv CentroMarche. Harealizzato

l’HotelFederico II epartecipato

alla creazionedella

Quadrilatero

Ricerca ed innovazione.Sono due aspetti ope-rativi alla base dell’atti-

vità del Gruppo Pieralisi.Dall’avvio della propria fun-zione imprenditoriale l’inge-gnere Gennaro Pieralisi –ospite della trasmissione tele-visiva “Incontri” condotta daAlceo Moretti-, tra i più pre-stigiosi personaggi della no-stra regione, jesino, laureatosia Pisa, ha improntato le con-tinue novità tecnologiche nelsettore dell’agricoltura. Lescelte giuste, particolari, ca-ratteristiche e soprattutto uni-che nel loro genere, nel tempohanno lanciato le aziende cre-ate, avviate ed attivate da Gen-naro Pieralisi. Tra i tanti pro-getti ideati e realizzati, l’ultimoche sta avendo il suo naturalesuccesso è legato alla realiz-zazione di una macchina ingrado di disidratare i fanghidopo l’uscita da un decanter,portando il livello di fangosecco al 45%. Ma il cuoreaziendale del Gruppo Pieralisi-presente in 19 paesi con oltre800 lavoratori diretti, giungen-do ad una quota di 1.500 com-preso l’indotto- è legato alla

produzione di olio d’oliva, conaddirittura l’80% di macchinePieralisi utilizzate nel mondoproprio per produrre Olio d’oli-va. “L’elevata qualità –spiegaGennaro Pieralisi- fanno du-rare le nostre macchine perun’eternità, macchine che nonsi sfasciano mai passando avolte da un paese all’altro, edebbo dire che il nostro con-corrente più grande sono le...nostre macchine usate. Tantoche da diversi anni si sta ve-rificando un fatto molto curio-so: quasi tutti gli agricoltorisono portati a lavorare con lamacchina Pieralisi perché sache rispetto ad altri strumenti

produce unaq u a n t i t àmaggiore diolio con unaqualità su-periore. Ed ècosì che tut-ti cercano lenostre mac-chine, anchese sonovecchie edusate”. “Lacentrifuga-zione –preci-sa Pieralisi-è la base delnostro lavo-ro, conside-

rato che abbiamo circa due-cento applicazioni diverse at-tivate alla centrifugazione invari campi, oltre a quello ali-mentare, tipo il latte scrematoo i succhi di frutta, ma anchein quelli petroliferi, chimici, far-maceutici… Insomma, unaserie di applicazioni presso-ché infinite”. E la Spagna èstato il primo paese, circa qua-rantacinque anni fa, dovel’azienda Pieralisi ha compiu-to un autentico… miracolo:“In effetti –racconta Pieralisi-con i nostri mezzi abbiamo tra-sformato la produzione di olioin quella nazione, un olio cheprima del nostro arrivo era...immangiabile”. Nel Gruppo

Pieralisi è presente ancheun’azienda, la Monteschiavo,che produce una serie di im-portanti vini, tra i quali l’Ade-

odato, un vino rosso che haconquistato tre bicchieri dalGambero Rosso, consideratala sua elevata bontà e quali-tà, che prende il nome dalfondatore del Gruppo Pierali-si, il nonno di Gennaro, Ade-odato appunto. Un’azienda,la Monteschiavo, che negli

anni passati ha sponsorizza-to una squadra jesina di pal-lavolo femminile, che militavain serie A-1, non riuscendoperò mai a vincere uno scu-detto, disputando tre semifi-nali e conquistando la CoppaCev, un trofeo europeo. “Evivendo in un periodo di cri-si economica –sottolinea Pie-ralisi- recentemente abbiamodeciso di abbandonarla, do-vendo stringere un po’ i freniall’interno dell’azienda, do-vendo discutere con i dipen-denti sugli straordinari, quin-di non ci sembrava molto eti-co e moralmente correttospendere molti soldi per unasquadra di volley femminile.Comunque, continuiamo a se-guire lo sport attraverso ilnostro centro sportivo dedi-cato ai giovani. E già i risul-tati stanno arrivando, come ititoli regionali Under 14 eUnder 16”. Da giovane, Gen-naro Pieralisi ha lanciato unoslogan vincente: “Chi assag-gia ritorna”: “Uno slogan –evidenzia Pieralisi- che valeper molti prodotti, per tuttiquelli che si presentano sulmercato in maniera seria, e sei prodotti sono buoni i clientitornano, anche se cambianole generazioni”. E a proposi-to di generazioni e di parenti,Gennaro Pieralisi è il cugino

di Virna Lisi, “il cui cogno-me a livello professionale, es-sendo un’attrice –affermaGennaro Pieralisi-, è stato ta-gliato all’inizio della sua car-riera in quanto era troppo lun-go per inserirlo sui manifestidei film”. Tra i vari incarichi,l’imprenditore jesino è presi-dente di Tv Centro Marche“la più antica televisione li-bera d’Italia e stiamo lottan-do per passare al digitale,considerato che nella nostraregione abbiamo poche fre-quenze a disposizione, con laprima scelta fatta, come dalegge, da tutti i circuiti nazio-nali, e noi nelle Marche avre-mo pochi canali perché glialtri saranno disturbati dallefrequenze utilizzate dalla Cro-azia”. Infine, da evidenziarel’impegno a livello infrastrut-turale da parte dell’impren-ditore Pieralisi, tra i prota-gonisti nel lancio della Qua-drilatero, un’opera pubbli-ca molto importante corre-lata da un libro scritto pro-prio da Gennaro Pieralisi,imprenditore che ha realiz-zato, tra le altre cose, an-che l’Hotel Federico II aJesi.

Trasmissione del21 aprile 2011

www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

È stato connesso alla reteelettrica il grande impiantofotovoltaico a tetto da 7100kilowatt che Energy Resour-ces ha realizzato per il Grup-po Tontarelli, azienda lea-der nello stampaggio degliarticoli casalinghi in plastica(www.tontarelli.it) negli sta-bilimenti di Castelfidardo, inprovincia di Ancona. Si trat-ta di una delle più grandi in-stallazioni fotovoltaiche adintegrazione totale al mon-do: una tipologia di impiantoche si inserisce armoniosa-mente nell’architettura e nel-la funzionalità dell’edificio.La particolarità della realiz-zazione sta non solo nelledimensioni, ma anche nel-l’aver utilizzato come super-ficie per i pannelli sia le co-perture degli stabilimenti chele pensiline dell’area adiacen-te, creando un unico sistemaintegrato che rappresentaun’eccellenza nel panoramainternazionale. “Un progettoestremamente complesso cheha messo alla prova le capa-cità organizzative, progettualie di lavorazione di EnergyResources –commenta l’am-ministratore delegato, Enri-co Cappanera– e lo abbia-mo realizzato nei tempi pre-stabiliti. L’impianto è il frut-to di una forte sinergia tracliente e fornitore e rappre-senta una magnifica sintesidi tecnologia e valore esteti-co, elementi alla base di ogninostro progetto: è in gradodi produrre ogni anno oltre 7milioni di kilowatt/ora di ener-gia elettrica pulita, pari alconsumo medio di circa 2.400famiglie, senza alcuna emis-sione inquinante e, grazie al-

l’integrazione totale, senzaalcun impatto visivo, anzi,aggiungendo eleganza ad unsito industriale. E questograzie alla sfida che moltiimprenditori sanno coglie-re”. Il progetto riflette in-fatti l’impegno del GruppoTontarelli per l’ambiente elo sviluppo sostenibile: l’im-pianto alimenterà il sito pro-duttivo di Castelfidardo evi-tando ogni anno l’immissio-ne in atmosfera di circa

9.700 tonnellate di Co2. Peri moduli fotovoltaici è stataimpiegata tecnologia tede-sca Q Cell, di cui EnergyResources è system inte-grator ufficiale in Italia. Unarealizzazione all’avanguar-dia anche per l’impiego delbrevetto Energy Resources“Barra a doppia T”, chetrasforma la struttura dimontaggio dei pannelli insistema per la canalizzazio-ne delle acque.

L’impianto fotovoltaico realizzato da EnergyResources per il Gruppo Tontarelli di Castelfidardo

Il più grande al mondo

Fonti rinnovabili: il Gruppo Schiavoni ha avviatoi lavori per ammodernare la rete distributiva Terna

Una stazione… elettrica!Il Gruppo Schiavoni,

realtà consolidata nei setto-ri dell’elettrotecnica indu-striale, energia, oil & gas ecostruzioni, si è aggiudicatain Ati, con altre società ita-liane, uno dei tre lotti messia gara da Terna per la rea-lizzazione di 35 stazioni didistribuzione elettrica ad altatensione su tutto il territo-rio nazionale. Lavori chepermetteranno alla rete elet-trica di ottimizzare la distri-buzione di energia, ma so-prattutto permetteranno diricevere l’energia prodottadai numerosissimi impiantidi produzione da energie rin-novabili (in primis eolico efotovoltaico) sorti negli ul-timi tempi e oggi impossibi-litati all’allaccio e all’immis-sione dell’energia in rete.Secondo l’appalto, ImesaSpa, società del GruppoSchiavoni, gestirà con mo-dalità “chiavi in mano” lacommessa, compreso il co-

ordinamento delle altreaziende partner e delle pra-tiche autorizzative, oltre afornire i quadri elettrici e imontaggi elettrici per l’altatensione. “Un appalto mol-to importante –commentaSergio Schiavoni, presiden-te del Gruppo Schiavoni–che ci proietta in due areeinnovative per le nostre com-petenze tecniche e organiz-zative: le realizzazioni dimontaggi inerenti l’alta ten-

sione e la gestione dellecommesse ‘chiavi in mano’.Lavoravamo già con Ternafornendo loro i quadri elet-trici, ora diventiamo interlo-cutori a 360°, a partire dalterreno nudo per arrivarealla stazione completa e fun-zionante, compresi tutti ipermessi e le autorizzazioninecessarie”. L’appalto hauna durata quinquennale eprevede incentivi premiantiper le aziende partecipantiai tre lotti in cui sono divisele 35 stazioni. In caso di per-formance ottimali dal puntodi vista dei tempi di conse-gna e della qualità costrut-tiva, Terna provvederà, in-fatti, ad assegnare ulteriorirealizzazioni alle aziende mi-gliori. “Ad oggi ne stiamoapprontando cinque per unimporto riservato alla solaImesa di circa 7,5 milioni dieuro –conclude Schiavoni-,ma confidiamo di riuscire adaggiudicarci altre stazioni neiprossimi anni insieme ai part-ner, aumentando quindi ilvalore dell’appalto”. I lavoridella prima stazione sono giàstati avviati e verranno com-pletati entro l’estate.

La Rosa per l’Italia a sostegno di PettinariIn vista delle elezio-

ni amministrative del15 e del 16 maggio, ilpartito della Rosa perl’Italia ha deliberato diappoggiare e di sostene-re i l cand ida to de l -l’Unione di centro, An-tonio Pet t inar i , a l l apresidenza della Pro-v inc ia d i Macerata .“Abbiamo deciso di ap-poggiare la lista dei con-siglieri Udc –dichiara ilsegretario regionale del-

la Rosa per l’Italia e pre-s idente de l l ’Unione d icentro delle Marche, AldoTesei- a seguito della riu-nione regionale del no-stro partito, la Rosa perl’Italia, svoltasi sabato30 apri le a Civi tanovaMarche. Nel corso dell’in-contro sono state valuta-te le situazioni politiche,le scelte dell’Udc secon-do le linee che Casini staportando avanti e le listeregionali; alla fine, si è

deciso di appoggiare tut-ti i candidati dell’Unio-ne di centro”. “La nostravolontà –precisa Tesei- èdi fornire il massimo im-pegno affinché l’affluen-za alle urne possa esseremassiccia. Soprattutto ri-vo lg iamo un inv i to a ig iovan i che vo te rannoper la volta a seguirci,o l t re a l l a componentefemminile che riteniamomol to impor tante” . “ I lcandidato Antonio Petti-

nari -sottolinea Tesei-esprime serietà e capaci-tà politica per il territo-rio Maceratese. Tutte lepersone che vedono nel-la politica un impegnosociale e di solidarietànei confronti delle fami-glie, dell’imprenditoria edella collettività, devo-no sentirsi coinvolte nelpartecipare all’elezionedi Pettinari nel ruolo dipresidente della Provin-cia di Macerata”.

“Chi assaggia ritorna”“La Spagna è il paese dove abbiamo compiuto il nostro primo… miracolo”

Page 9: MarcheDomanin5_2011

9PAGINA25 MAGGIO 2011 MARCHEdomani

Gian Mario Spacca, Governatore delle Marche

“Un’occasione di crescitaper tutta la comunità”

Profughi o clandestini,coloro che fuggono daPaesi in guerra o dalla

povertà per noi sono persone:è un obbligo morale, etico ecivile provvedere ad un’acco-glienza che sia dignitosa edumana. La Regione Marche èstata sempre chiara, dicendosidisponibile sin da subito adaccogliere le persone in fugadai loro Paesi, purché ciò po-tesse avvenire in condizioni ci-vili e dignitose. Tra Governo eRegioni è stato raggiunto unaccordo, in linea con quantole Marche avevano chiesto:maggiore coinvolgimento del-la Protezione civile, e non sol-

tanto delle forze dell’ordine, noa tendopoli ma accoglienzanelle strutture presenti su tut-to il territorio regionale. Noisiamo impegnati ad onorarequesto accordo, anche se fi-nora sono poche decine i pro-fughi che sono stati ospitatinella nostra regione e, per laquasi totalità di loro, si è trat-tato di una permanenza di ap-pena una notte. Al di là del-l’emergenza contingente, in li-nea generale il fenomeno im-migrazione non deve travolger-ci, ma rappresentare un ele-mento di crescita per tutta lacomunità. E’ una grande occa-sione per guardare al nuovo e

mettere in discussione anchenoi stessi, le nostre certezze disempre. L’immigrazione diven-ta un problema solo quando siè impreparati. Essere preparatisignifica anche guardare alpost-emergenza. Un esempiodi come poter giocare un ruoloimportante in questo senso èla guerra nei Balcani degli anniNovanta. Allora, concluso ilconflitto, furono avviati attra-verso l’Ue progetti di politicheattive di accompagnamento ecooperazione per lo sviluppodemocratico, sociale ed eco-nomico dei Paesi al di là del-l’Adriatico. Nel tempo, perquanto riguarda le Marche in

particolare, si sono consolida-te le relazioni tra territori e sisono create reti partenariali, ge-nerando un numero elevato diiniziative. La più importante èl’istituzione del Segretariatopermanente dell’IniziativaAdriatico Ionica con sede adAncona, alla quale aderisconoAlbania, Bosnia Erzegovina,Croazia, Grecia, Italia, Monte-negro, Serbia e Slovenia. Quisi confrontano periodicamentei rappresentanti dei Paesi del-l’area, qui si mettono a puntole strategie ed i programmi disviluppo economico, infrastrut-turale e sociale. Adesso si la-vora con fiducia alla creazione

MigrantiMigranti

“L’immigrazione è un fenome-no enorme e complesso, capa-ce di cambiare il volto di unasocietà. Se in meglio o in peg-gio, sta a noi deciderlo. Il ‘fe-nomeno’ immigrazione, infatti,presenta notevoli implicazionieconomiche, sociali, culturali edi ordine pubblico. Presenta siaproblemi che benefici, che nonsono un dato fisso e inevitabi-le, ma il risultato della nostracapacità di gestirlo. I dati de-mografici e quelli sulla presen-

di una Macroregione adriaticoionica che renda maggiormen-te protagonisti in Europa i Pa-esi del fianco sud-est. In que-sto scenario non possiamoche guardare con estrema at-tenzione a quanto sta accaden-do nei Paesi del nord Africa etrovare una forma di accoglien-za che ci consenta di gestire almeglio l’esodo verso le nostrecoste e attivare in seguito nuo-ve cooperazioni nel Mediterra-neo. Quanto all’integrazione,nelle Marche non è mai avve-nuta in maniera conflittuale:nonostante negli ultimi diecianni la presenza degli immigra-ti si sia moltiplicata, questo è

avvenuto senza fratture graziealla straordinaria capacità di ac-coglienza della comunità mar-chigiana, ad una legge ad hocsull’immigrazione, all’esistenzadi una rete sociale che ha sem-pre garantito i servizi primari:parità di diritti, piena accoglien-za, accesso allo studio, pro-prietà della casa, sportelli in-formativi. Offrire l’opportunitàdi un protagonismo attivo nel-la vita di comunità è l’unicavera strada per l’integrazione eper una politica lungimirantenei confronti del nostro stes-so territorio”.

“Alla Conferenza di Pesaro peruna cultura dell’integrazione”

Crisi immigrazione: gli sbarchi dal Mediterraneochiamano le opinioni a confrontarsi con quello che gliesperti definiscono un nuovo flusso storico. “Problema”o “risorsa”; “casa nostra” o “casa loro”: anche lecategorie con cui siamo abituati a ragionare sembranodestinate ad essere riviste quando storia e geografiabussano alla porta. La nostra testata ha pensato dichiamare a raccolta la società marchigiana per unariflessione, cercando al contempo di restituire unafisionomia degli stranieri nella nostra regione, terratradizionalmente aperta all’accoglienza solidale

Luca Marconi, assessore regionale all’Immigrazione

za scolastica dei figli di immi-grati tracciano un profilo chia-ro sulle dinamiche del fenome-no migratorio che tende sem-pre più a diventare di tipo fami-liare e non può essere letto uni-camente in termini economici ed’inserimento lavorativo di in-dividui ma come fenomeno com-plesso che porta con sé unamolteplicità di progetti e aspet-tative legati alla volontà di sta-bilizzazione e radicamento nelluogo in cui si vive. Se non siassicura alla famiglia immigratauna reale possibilità di inseri-mento e di partecipazione è dif-

ficile prevedere un suo svilup-po armonico. Integrazione, in-tercultura e scuola, corsi miratialla conoscenza della lingua ecultura italiana e dell’educazio-ne civica, interventi per le fami-glie in situazioni di disagio so-cio-economico, sostegno all’at-tività dei Centri di servizi e de-gli sportelli informativi, ai centridi prima e seconda accoglienzae ai progetti delle associazionidi immigrati. Sono queste leprincipali misure contenute nelProgramma annuale 2011 degliinterventi per i cittadini immi-grati finalizzato alla diffusione

della cultura dell’accoglienza edel reciproco rispetto utile allaconoscenza ed alla compren-sione tra italiani e stranieri e alfine di garantire l’integrazionesociale e professionale degliimmigrati nel territorio marchi-giano. Nel mese di giugno aPesaro si terrà la Conferenzaregionale sull’immigrazione or-ganizzata insieme alla consultae a tutte le associazioni più rap-presentative degli immigrati pre-senti nelle Marche. Sarà l’oc-casione per rilanciare la culturadell’integrazione anche attra-verso l’avvio del progetto

“Scuola di cittadinanza”, concui ci si propone di promuove-re la partecipazione degli stra-nieri alla vita pubblica, svilup-pando una cultura fondata sul-la Carta costituzionale che siconiughi con la condivisioneattiva della vita civile per sen-tirsi parte della propria comuni-tà. Quando si parla di cittadi-nanza è bene ricordare che nonci si riferisce semplicemente aidiritti relativi all’esercizio delpotere politico ma anche a quellilegati alla libertà individuale e,non ultimi, ai diritti di accessoai servizi unitamente ad una

chiara assunzione di responsa-bilità riguardo ai doveri perso-nali, familiari e verso l’intera col-lettività degli stranieri nel no-stro Paese. Questo perché ri-tengo che governare in manie-ra responsabile il fenomeno mi-gratorio voglia dire principal-mente sostenere l’integrazionesociale e culturale degli immi-grati presenti regolarmente sulnostro territorio, costruire rela-zioni positive con gli altri citta-dini italiani, rispettare le diffe-renze, assicurare pari dignità diaccesso ai servizi e preveniresituazioni di emarginazione”.

Stranieri residenti nelle Marche appartenenti alle prime 12 comunità più numerosein Italia: numero di cittadini e composizione percentuale rispetto alle altre Regioni(fonte Istat, dati aggiornati al 31 dicembre 2009).

Romania 21.679 (2,4%)Albania 22.246 (4,8%)Marocco 14.642 (3,4%)Cina 8.171 (4,3%)Ucraina 4.778 (2,7%)Filippine 1.325 (1,1%)

Totale stranieri residenti nelle Marche 140.457 su 4.235.059 residenti in Italia(3,3% rispetto all’Italia)

Polonia 5.098 (4,8%)Moldova 4.001 (3,8%)Tunisia 5.133 (5,0)Macedonia 10.789 (11,6)India 2.978 (3,2%)Perù 2.383 (2,7%)

Page 10: MarcheDomanin5_2011

Migranti MARCHEdomani 25 MAGGIO 201110PAGINA

Sheik Akteruzzaman Mohammed, consigliere comunale aggiuntorappresentante immigrati di Ancona: “Confronto tra le diversità”

“Politica di accoglienza”

Gabriele Sospiro, redattoreDossier Caritas Marche “Ingressi per

motivi familiari”

Renato Picciaiola, presidente Cna Marche

“Né pregiudizi né pietismi”

Un negozio di kebab e pizza facente parte del 42 percento delle imprese gestite da immigrati nelle Marche

“Sono molte le facce del-l’immigrazione. Ci sono quelledisperate dei profughi libici,somali, eritrei e di tutti coloroche fuggono dai loro Paesi inguerra. Paesi dove molti hannoperso un figlio, un marito, unamico e dove tutti hanno persola speranza di una vita normale.Poi ci sono quelle smarrite deitunisini sbarcati a Lampedusa,che hanno trovato in Italia pri-

ma la vergogna dei campi sul-l’isola e poi la conquista delpermesso di soggiorno tempo-raneo per provare a trovare unlavoro e rifarsi una vita in Eu-ropa. Infine, le facce preoccupa-te di chi un lavoro ce l’ha, an-che nelle Marche, ma teme chela crisi possa portarglielo via.Sono quelli che fanno lavori cheprima i giovani italiani rifiutava-no ma che ora cominciano a

prendere in considerazione, spin-ti dalla crescente disoccupazio-ne e da una crisi che sembranon finire mai. Sono facce cheparlano. Come parlano i nume-ri. Quelli dell’indagine Excel-sior dell’Unioncamere, secondocui il 32 per cento delle impresemarchigiane segnala difficoltà neltrovare il personale e il 22,5 percento pensa di ovviare assumen-do immigrati per complessivi2.400 posti, di cui 1.400 nel-l’industria (di cui 500 in edili-zia) e 1.000 nei servizi. Ormaisono immigrati, secondo il Cen-sis, il 52,1 per cento degli ad-detti alle pulizie e dei facchini, il30,5 per cento di muratori ecarpentieri, il 10 per cento dicamionisti ed impiantisti, l’8 percento di operai agricoli specia-lizzati e di autoriparatori. Nellanostra regione i residenti stra-nieri sono, secondo il Rapportoimmigrazione della Caritas,140.457. Di questi, sono 85 milai lavoratori stranieri alle dipen-denze di aziende marchigiane,una percentuale pari al 17,3 percento del totale complessivo de-gli occupati. Se fino a pochianni fa la presenza di manodo-pera immigrata si concentravasoprattutto nelle aziende mani-fatturiere, oggi l’industria perdeterreno a vantaggio soprattuttodei servizi e del commercio. In-somma, senza l’apporto degliimmigrati, sostiene il Rapporto

Caritas, ‘il sistema economicoregionale avrebbe serie difficol-tà di funzionamento’. Ed anchequello previdenziale, aggiungoio. Parallelamente al consolidar-si della presenza degli immigratinelle Marche, aumenta anche ilnumero degli imprenditori stra-nieri: secondo l’Unioncamere,sono passati dai 1.129 del 2003ai 4.440 attuali. Si tratta per il40 per cento di imprese edili eper il 35 per cento di attivitàcommerciali. E’ artigiano il 42per cento delle imprese gestiteda immigrati. Dai loro kebab epizzerie, imprese edili, impre-se di pulizia, arriva il 9,7 percento del Pil. Lavorano e spes-so fanno lavorare i marchigia-ni. Non sono soltanto colf ovenditori ambulanti, ma anchetitolari di aziende strutturate econ dipendenti italiani. Puònon piacere a chi vede l’im-migrazione sempre e solo comeuna minaccia alla nostra sicu-rezza, ma una parte del nostrobenessere è strettamente lega-ta agli immigrati e con questofenomeno si dovranno fare iconti sempre più spesso in fu-turo. Senza pregiudizi né pie-tismi, ma con la consapevo-lezza che l’integrazione richie-de uno sforzo di comprensio-ne reciproca. Le Marche, perfortuna, si sono distinte finoad oggi, come terra d’integra-zione, dove prevalgono i va-lori della solidarietà e dellacoesione sociale. Per quantoci riguarda, come Cna, cer-chiamo di fare la nostra parte,assistendo gli imprenditori ex-tracomunitari, soprattutto sulfronte dell’accesso al creditoe della burocrazia, che sono imaggiori ostacoli per tutti co-loro che vogliono avviareun’attività, ma che per gli im-migrati sono moltiplicati permille”.

“E’ l’aspettochecaratterizzamaggiormentequestaregione; lacomparazionecon Lombardia,Toscana edEmiliaRomagnapermette diconfermarlo”

“Il nostrosistema

economicoavrebbe serie

difficoltà difunzionamento

senza l’apportodei lavoratori

stranieri”

“I recenti eventi politi-ci accaduti nella sponda suddel Mediterraneo e che han-no coinvolto una larga par-te dei Paesi nord africani cicostringono nuovamente aprendere atto quanto la que-stione migratoria declinatanelle sue varie articolazionidetti l’agenda politica a tut-ti i livelli.

La nostra regione ha re-gistrato la presenza di mo-vimenti migratori, sia quellitradizionali per motivi di la-voro e di ricongiungimentofamiliare, sia quelli dovutiagli stravolgimenti geopoli-tici avvenuti dall’altra partedel mare Adriatico durante

gli anni Novanta. Conosce-re la dimensione e la porta-ta del flusso migratorio nelcontesto regionale costitui-sce pertanto un elementostrategico di programmazio-ne e di implementazionedelle politiche.

Secondo l’ultimo Dos-sier Caritas del 2010, al 31dicembre 2009 l’Istat avevacensito oltre 140 mila resi-denti di origine stranierapresenti nella nostra regio-ne. I dati sui residenti stra-nieri, forniti dall’Istat, dan-no tuttavia un quadro relati-vamente esaustivo sulla pre-senza complessiva deglistranieri poiché non tengo-no conto degli immigratiche: non hanno i requisitiper iscriversi come residen-ti alle anagrafi comunali (re-quisiti di reddito minimo edi alloggio fisso); hannoiniziato la pratica di iscri-zione anagrafica ma essa èancora in fase di lavorazio-ne presso i Comuni per lelungaggini burocratiche equindi alla data della rile-vazione del dato (fine anno)questi comunque non risul-tavano ancora ufficialmentetra i residenti (sono le co-siddette ‘sofferenze anagra-fiche’); non sono interessatia spostare la propria resi-denza anagrafica in Italia(pochi).

È per questi motivi che ildato sui residenti stranierinon esaurisce anch’esso latotalità delle presenze stra-niere regolari. Ed è per que-sta ragione che il Dossiertenta di stimare il numerodegli stranieri regolari pre-senti nella nostra regione.Stima che porta tale presen-za a quota 155.230 a con-clusione del 2009.

Ma l’aspetto che caratte-rizza maggiormente la nostraregione è rappresentato dalfatto che il flusso migratorioche si insedia nel nostro ter-ritorio è prevalentemente acarattere familiare. La com-

parazione con Lombardia,Toscana ed Emilia Romagnapermette di confermare que-sto aspetto. Infatti, i nuoviingressi per motivi familiarinella nostra regione incido-no per il 19% e rispettiva-mente per il 15,2% per l’Emi-lia Romagna, per il 14,9% perla Toscana e per il 14,6% perla Lombardia. Se a questoelemento se ne aggiunge unaltro strettamente collegato,ossia la quota riguardante inuovi nati (11% del totalenelle Marche, 10% in Lom-bardia, 9,5% in Emilia Ro-magna e 9,2% in Toscana),non si può che sottolinearenuovamente la portata fami-liare della presenza deglistranieri nella regione.

In relazione al mercatodel lavoro, il sistema econo-mico marchigiano avrebbeserie difficoltà di funziona-mento in assenza dell’appor-to dei lavoratori stranieri. Ciòche è interessante notare è,comunque, come il processodi maturazione della presen-za straniera nel mercato dellavoro delle Marche stia pro-cedendo molto velocemente.Se, infatti, fino a pochi annifa la presenza di manodope-ra immigrata si concentravasoprattutto in alcuni dei prin-cipali nodi del modello mar-chigiano di sviluppo, ed inparticolare nel settore dellaproduzione industriale, gliultimi anni mostrano come,in termini relativi, l’industriaperda terreno a vantaggio deiservizi e dell’agricoltura.

La presenza straniera sul

mercato del lavoro non èrappresentata solo dal lavo-ro dipendente ma anche daquello indipendente.L’Unioncamere offre a talriguardo alcuni interessantidati, concernenti le aziendecostituite da imprenditori dicittadinanza straniera: dal2003 al 2009 il numero del-le imprese in questione ècresciuto del 293,3%, pas-sando da 1.129 a 4.440. Lamaggior parte di questeaziende risulta concentratanei distretti di Macerata e diPesaro Urbino.

Circa il 40% di tali azien-de è concentrato nel settoredelle costruzioni, seguito apoca distanza dal commer-cio (35%). All’interno diquesto quadro, appare rile-vante la quota d’imprese ar-tigiane (pari al 42% circa)”.

“Secondo me i migrantisono una risorsa, perché nellastragrande maggioranza sonotutte persone oneste venutein Italia per lavorare, guada-gnarsi la vita in modo dapoter mandare qualche rispar-mio alle famiglie lontane. Chiarriva in un ambiente nuovo,specie se povero e senza mez-zi, non cerca di depredarel’ambiente intorno a sé matende a volerlo migliorare, inmodo da avere di che viveree contribuire al progresso so-ciale comune. Molto dipendeanche da una questione dieducazione e di cultura, a se-conda anche dal quale Paeseda cui si viene, e da qualefamiglia, o da quale governosi è stati dominati per tanti etanti anni; è difficile cambia-re sistema di vita. Quando unapersona lascia tutto quelloche ha di sicuro per un desti-no incerto, non lo fa a cuoreleggero ma lo fa dopo tantianni di attente riflessioni e diinfiniti confronti con i proprifamiliari ed amici, e la deci-sione di emigrare è sempredifficile e dolorosa, specie senel lasciare la propria terra silasciano genitori e figli pic-coli. Questa situazione è sta-ta vissuta dagli italiani oltreun secolo fa, ed oggi vienevissuta da altri popoli nelmondo, per questo si dovreb-be comprendere reciproca-mente le difficoltà ed aiutarsia superarle in amicizia e soli-darietà. Tutte le persone han-

no il diritto di avere una vitadignitosa, e quindi tutti han-no il dovere di migliorare leproprie condizioni di vita: se

Quarantacinque anni, laureato in Scienze politi-che, Sheik Akteruzzaman Mohammed, bengalese, vivead Ancona da tredici anni con la famiglia. Già con-sigliere straniero nel periodo 2006-2009, è portavo-ce della comunità straniera nel Consiglio comunaledi Ancona. Tra i suoi obiettivi, promuovere la pro-posta per il diritto di voto attivo e passivo degliimmigrati per le elezioni amministrative; riprenderele attività e le iniziative culturali volte a chiarirealcuni equivoci legati alla figura dall’immigrato tra-mite incontri di quartiere tra i cittadini italiani ecittadini immigrati, favorendo così il processo diintegrazione.

Un portavoce dellacomunità straniera

il Paese nel quale si è nati evissuti non lo permette, allo-ra diventa una scelta obbli-gata andarsene a trovare unposto dove ricostruirsi unavita per avere opportunità mi-gliori.

Per questo ogni migrante

ha in sé la speranza di trovareopportunità migliori di quel-le che il proprio Paese di ori-gine gli ha offerto, e sarà sem-pre grato al Paese che lo ac-coglie quando gli dà la pos-sibilità che gli è stata negatanella sua terra di origine. Iocredo che una politica di ac-

coglienza migliore non possache aumentare i buoni rap-porti tra italiani e migranti; èimportante che ci siano occa-sioni di incontro e confron-to tra comunità provenientida nazioni e continenti di-versi tra loro, poiché dalconfronto tra le diversitàc’è solo da imparare e simigliora. Se invece ci sichiude dentro le proprieconvinzioni, si finisce colcredere che ogni diverso sia

un nemico, e l’ignoranzacrea solo guerra tra poveri,cosa della quale non c’èdavvero bisogno.

I migranti che arrivanonelle Marche sono per lamaggior parte persone one-ste che hanno solo bisognodi un’occasione per essere in-

serite nel mondo del lavoro;prima ancora ci si dovrebbepreoccupare di inserirle nelcontesto culturale, insegnan-do loro la lingua, le leggi, icostumi e le tradizioni loca-li. Il tutto in un rapporto direciproca fiducia e scambio,perché solo conoscendosi re-ciprocamente e conoscendoil posto nel quale si è sceltodi vivere si può sperare dicontribuire alla crescita delbenessere di tutti”.

“Rapporto difiducia

e scambio: soloconoscendosi

reciprocamente sipuò contribuirealla crescita del

benessere di tutti”

COMUNE DI ANCONAESTRATTO BANDO DI GARA

IL DIRETTORE AREA SERVIZI ALLAPERSONA E ALLA FAMIGLIA

(Dott.ssa Silvia Tortorelli)Ancona, 02/05/2011

E’ indetta procedura aperta per l’aggiudica-zione del servizio centri estivi per gli anni2011 e 2012 da esperirsi con il criterio del-l’offerta economicamente piu’ vantaggiosa -CIG 1137320227 – numero gara 1189231.Tipo di appalto: servizi in allegato II B D.Lgs.163/2006, categoria servizi 26, CPC 96 ,CPV (Vocabolario comune degli appalti)92000000-1.Importo complessivo presunto dell’appaltoper le due stagioni estive: Euro 309.840,00IVA inclusa; oneri sicurezza pari a zero .Termine di presentazione delle offerte: ore12.00 del 20/05/2011.Documentazione disponibile inwww.comune.ancona.it (bando, disciplina-re, capitolato speciale di appalto emodulistica di gara).Bando integrale di gara pubblicato suGUCE e Albo Pretorio.

Page 11: MarcheDomanin5_2011

Migranti

“Insegnare agliimmigrati le

nostre regole, inostri costumi,i nostri valori,

che devonoessere

rispettati”

11PAGINA25 MAGGIO 2011 MARCHEdomani

Giovanni Zinni, consigliere regionale Pdl

“C’è sempre disagio socialequando i flussi sono notevoli”

Diego Cardinali, volontarioOpera Padre Guido

“L’identikit deipiù bisognosi”

Giuseppe Buondonno, assessore all’Immigrazionedella Provincia di Fermo

“Guidare e favorire iprocessi integrativi”

“I fenomeni migratorisono una costante della sto-ria umana ed è veramenteinconcepibile che ci si rap-porti ad essi come se fosse-ro una continua emergenza.E’ indubbio che situazionicontingenti possono verifi-carsi, ma le grandi demo-crazie si misurano sulla lorocapacità di essere per defi-nizione multietniche. Perquesta ragione oggi, a mioparere, assistiamo ad un at-teggiamento privo di sen-so, proprio nell’epoca de-gli Stati transnazionali edella globalizzazione. Chei fenomeni migratori possa-no determinare problemi èuna cosa evidente; che sia-no una risorsa è una certez-za storica: senza i fenome-ni migratori, infatti, le va-rie trasformazioni, i cambia-menti e le evoluzioni nonsi sarebbero verificati. Equesto vale soprattutto nelmomento in cui una popo-lazione come quella euro-pea sta tendenzialmente in-vecchiando e dove persinola garanzia di alcuni dirittidi carattere sociale (pensia-mo all’apertura dei plessiscolastici nei piccoli centrio al mantenimento dellepensioni) è affidata ad unapopolazione giovane, costi-tuita prevalentemente daimmigrati. Di fronte a tuttoquesto, una democraziadeve essere capace di gui-dare e favorire processi in-tegrativi e di multicultura-lità, evitando qualunquetipo di fanatismo. Ritengo,inoltre, che in un Paese incui alcune regioni subisco-no il condizionamento ma-

fioso, associare il tema del-la sicurezza a quello del-l’immigrazione sia un attocriminale. Della recentequestione profughi, stupi-sce come la politica italia-na e quella europea sianostate colte completamenteimpreparate dalla granderivoluzione democraticascoppiata alle porte di casa.Questo indica come persi-sta un certo provincialismonella nostra politica ed inquella comunitaria, un caloverticale della capacità diguardare al mondo. Il feno-meno migratorio, ovvia-mente, riguarda anche unterritorio come quello mar-chigiano, che, nonostantela crisi, resta ricco e capacedi assorbire manodopera. Lasituazione, anche per la Pro-vincia di Fermo, che vedeuna presenza pari circa al10% della popolazione, re-sta tranquilla, pur in presen-za di alcune criticità, macon un livello di impegnocomplessivo degli Enti lo-cali che ha consentito, an-che nella vicenda degli ul-timi flussi, di evitare orroricome la paventata tendopoli

a Campiglione e di gover-nare il fenomeno con il for-te e costante sostegno delleassociazioni di volontaria-to, la vera anima della sus-sidiarietà. In questa Provin-cia, pur con scarse risorsedisponibili, abbiamo lavo-rato ad un progetto moltoimportante che abbiamopresentato per il Fei (Fon-do europeo per l’integrazio-ne) e siamo in attesa di sa-pere se verrà finanziato: sitratta di un progetto che hanella multiculturalità il suoelemento centrale, accantoad aspetti di tipo informa-tivo e di accoglienza, comela costruzione di una ‘Casadelle culture’. Inoltre, stia-mo sostenendo la media-zione culturale attraversoun corso per mediatori e ilfinanziamento della loro at-tività nelle scuole. Di gran-de importanza anche il fat-to che la Regione Marchee Italia Lavoro abbianoscelto proprio la Provinciadi Fermo per un progettosperimentale del Pon (Pro-gramma operativo naziona-le) 2007-2013 su inseri-mento e reinserimento de-gli immigrati nel mercatodel lavoro. Ci sono poi al-tre attività a sostegno del-l’intercultura in quellescuole che, insieme agliEnti locali, debbono potergestire in modo democrati-co e proficuo i processi diintegrazione e multicultu-ralità. Un obiettivo rag-giungibile soltanto se tut-te le istituzioni verranno fi-nanziariamente messe nel-le condizioni idonee perpoter operare”.

“Definire l’immigrazio-ne una risorsa è uno spec-chio per le allodole: quan-do i flussi sono notevoli inentrata vi è sempre un di-sagio sociale. Innanzituttol’utilizzo di immigrati inmolti settori è il sintomodi un costo del lavoro altoma anche di un’agiatezzadiffusa fra le giovani gene-razioni che non voglionofare i lavapiatti, i braccian-ti, eccetera. Si intervengacome Marchionne in molticontratti collettivi nazio-nali: le imprese italianenon devono spaventarsinell’assumere connaziona-li nelle loro aziende ma lapolitica deve fare uno sfor-zo combattendo le dispari-tà contrattuali e dando unsenso alla ‘flessibilità del

mercato del lavoro’, anchecon politiche di detassazio-ne e di riduzione del costodel lavoro. Altrimenti nes-suna azienda assumerà più

a tempo indeterminato. Oc-corre avere il coraggio difar comprendere alle gio-vani generazioni che nontutti possono laurearsi spe-rando di avere poi un la-voro nobile e ben retribui-to, così come occorre inse-rire di più il concetto di

meritocrazia nei meccani-smi di assunzione pubbli-co-privati. Per quello cheriguarda l’integrazione so-ciale, è indubbio che au-

mentando la popolazionediminuiscono i servizi so-ciali pro-capite. Vedasi legraduatorie delle case po-polari o degli asili nido neiComuni, dove alla finesono sempre i disperati aentrare (e spesso gli extra-comunitari, avendo moltipiù figli a carico degli ita-liani, ottengono punteggimigliori). Il nostro welfareva rivisto con un quozien-te familiare nell’erogazio-ne dei servizi sociali co-munali senza l’assistenzia-lismo buonista che spessoriempie le nostre istituzio-ni. Non si può essere razzi-sti con gli immigrati maancora di meno con gli ita-liani! Con più sussidiarie-tà la politica dovrebbe cer-care di offrire maggioriservizi sociali ad ogni nu-cleo familiare: più offerta,coinvolgendo anche i pri-vati, più domande evase.Per quello che riguarda

l’integrazione culturale, ilproblema è complesso e ar-ticolato: il principio cardi-ne da mettere in campo èla reciprocità. Apertura neiconfronti di chi apre a casapropria, nessuna tolleranzaverso i fondamentalismipericolosi. Si può aprireuna moschea? Sì, ma a pat-to di aprire chiese e cam-panili in quei Paesi esteridai quali provengono gliextracomunitari. E a livel-lo interno, occorre inse-gnare agli immigrati lenostre regole, i nostri co-stumi, i nostri valori, chedevono essere rispettati.Sulla questione sicurezza,molti extracomunitari de-linquono e vanno punitifermamente. Il reato di im-migrazione clandestina ènecessario: non è pensabi-le tollerare chi fa il furbo,chi non è trasparente. Infi-ne, per quanto riguardal’immigrazione in rappor-to allo scenario internazio-nale infuocato dalle guer-re nordafricane, occorre es-sere anche realisti e dareun occhio ai numeri, chespesso sono più spietati diqualunque idea. Non pos-siamo accogliere tutti, nonabbiamo lavoro per tuttiquelli che vengono in Ita-lia, non siamo in grado diintegrare tutti questi flus-si. Le nostre frontiere van-no protette altrimenti ilsistema implode”.

“La Mensa del poverodell’Opera Padre Guido diAncona, attiva da 72 anni,è gestita dalle suore mis-sionarie francescane dellaCarità, con il contributo diuna trentina di volontari.Qui ogni giorno passanoalmeno 70 persone biso-gnose, alle quali forniamoservizi di mensa (in tutto64 posti a sedere), panini epacchi viveri da portar via.In un anno registriamo al-l’incirca 1.200 diversiutenti che usufruisconodella nostra mensa. L’Ope-ra Padre Guido offre ancheservizio di ascolto e segre-tariato sociale e in alcunicasi, in accordo con le isti-tuzioni, ospita donne ebambini per brevi periodidi tempo. A frequentarlasono soprattutto stranieri,la maggior parte dei qualiè di provenienza extraco-munitaria. Non manca unafetta di italiani, di età me-diamente superiore aglistranieri. La maggior partedei nostri ospiti viene dal-l’Est Europa (soprattuttoRomania) e dal Nord Afri-ca (Marocco, Tunisia, Al-geria); meno rappresentataè l’Africa centrale (Etiopia,Eritrea, Somalia), più rarigli asiatici ed i medio-orientali. Prevalgono net-tamente gli uomini, di etàcompresa principalmentetra i 30 e i 49 anni, mentrele famiglie capitano solo

di passaggio. Nutrita lapresenza di giovanissimi edi persone sopra i 50 anni.Molti degli stranieri cheospitiamo dicono di averrecentemente perso il la-voro a causa della crisi odi essere arrivati da pocoin Italia. La maggior partedi loro sarebbe immedia-tamente impiegabile dalpunto di vista lavorativo;fortunatamente sono inminoranza casi difficili dia l co l i zza t i e v io l en t i .L’Opera cerca di aiutarlianche ad entrare in con-t a t t o con a s soc i az ion iche potrebbero favorire illoro inserimento in socie-tà e collabora con le uni-tà di strada per interven-ti immediati. Quando pos-sibile, inoltre, impieghia-mo gli ospiti che cono-sciamo da più tempo inpiccoli lavori di manuten-z ione presso la nos t rastruttura”.

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Migranti MARCHEdomani 25 MAGGIO 201112PAGINA

Matteo Ricci, presidente Provincia Pesaro Urbino

“La sfida è tenere insieme dirittie doveri, favorendo il dialogo”

Claudio Pagliano, presidenteConfindustria PU

“Una risorsaimportante”

“Non c’è dubbio che lasituazione di crisi che stacoinvolgendo l’intero bacinodel Mediterraneo ha innescatoun cortocircuito dove lepressioni migratorie vanno adimpattare su un’Italia (e leMarche non stanno certamentemeglio), che non è ancorauscita dalla crisi. Personal-mente non ho dubbi: dobbia-mo confermarci un Paesesolidale, dove chi sta un po’meglio può aiutare chi ha piùbisogno; ma abbiamo anchel’assoluta necessità chetensioni e flussi diventino alpiù presto temi dell’agendadella Comunità europea e nonuna questione esclusivamenteitaliana. Confido, dunque, chela nostra diplomazia possariportare la vicenda dei flussimigratori lontano dall’isola-mento che oggi ci riguardadirettamente. Accanto aquesto tema delicato, però,vorrei aggiungere dei temi checi riguardano direttamentecome imprenditori. Uno èdavanti agli occhi di tutti:nella nostra provincia, adesempio, la maggior partedegli immigrati si è perfetta-mente integrata all’interno deltessuto sociale ed economicolocale. Da anni, hanno trovatooccupazione in tantissimenostre aziende e sono a tuttigli effetti una risorsa impor-tante per qualità ed attacca-mento al lavoro. Certo, iflussi vanno concordati: èimpensabile non mettere limiti

a questa ondata di ingressi,soprattutto in direzione dellalegalità, di una sempremigliore integrazione, di unaeffettiva richiesta del mercatodel lavoro. Non va dimentica-to, infatti, che il nostro Paesecresce al massimo intornoall’1% e che questo risultato èassolutamente insufficiente adare una chance alle impresee un futuro ai nostri giovani.L’idea è di un grandeprogetto industriale che vedale nostre aziende protagoni-ste, ad esempio, in Tunisia,in Egitto, in Libia (quandotornerà ad essere un luogosicuro). E se qualcuno temeun altro (e differente)cortocircuito, che porti leimprese a trasferirsi altrove, èdestinato a sbagliarsi: la forzadel made in Italy sta nelnostro know-how ed è unpatrimonio di uomini etecnologie che non possonoessere in un posto diversodall’Italia”.

“Solo così èpossibile creare

relazioni ecrescere

reciprocamente;da scongiurareuna guerra tra

poveri”

Giuliano Brandi, presidente Federazione dellaRepubblica Argentina Associazione civile-FedeMarche

“L’immigrazione rap-presenta il problema piùgrave per l’intera Europa.Naturalmente l’Italia è ilPaese più esposto aglisbarchi nel Mediterraneo.E’ evidente che la situa-zione venutasi a creare nelNord Africa ha colto im-preparati i Governi euro-pei. Non servono ora lepolemiche tra gli Stati,tanto meno tra le forze po-litiche all’interno del no-stro Paese. C’è un proble-ma grave che è destinatoad aggravarsi. Gli italianitutti hanno nel loro Dnala cultura dell’accoglien-za, e i marchigiani non sidiscostano da tale caratte-rist ica. Però dobbiamoconstatare che è già diffi-ci le l’ integrazione deiquasi 4 milioni di extra co-munitari oltre ad una no-tevole presenza di comu-nitari . Molt i lavorano,producono ricchezza, fan-no lavori che gli italianinon vogliono più fare.Negli ultimi anni i flussidi immigrazione sono sta-ti programmati e in qual-che modo contenuti anchecon accordi diplomaticitra Stati. Ora la situazionesta precipitando. Di con-seguenza tutte le forze po-litiche e sociali debbonoall’unisono affrontare laquestione. Non ci possia-mo più dividere tra favo-revoli all’accoglienza toutcourt e sostenitori dei re-spingimenti. Analizziamola situazione ante emer-genza, guardiamo cioè aimilioni già presenti nelnostro Paese. Nella realtà

Ugo Borghi, presidente Assoimprese Marche

“Soluzioni all’altezzadella nostra civiltà

in Italia, nel passato an-che recente, sono entratimilioni di comunitari. Nontutti hanno lavoro. La cri-si del 2008 non ha certa-mente favorito l’integra-zione nei processi produt-tivi. Anzi, si sono verifi-cati casi di sfruttamento econdizioni di vita misera-bili. Tutto ciò perché aicomunitari si sono aggiun-ti negli anni milioni diextra comunitari prove-nienti dai Paesi dell’Afri-ca e del medio e dell’estre-mo Oriente. Giornalmentesi verificano fatti delittuo-si, traffici illeciti, prostitu-zione, nonostante l’impe-gno e il controllo delleforze dell’ordine. Interiquartieri delle nostre cittàsono stati invasi da stra-nieri che non sempre ri-spettano le nostre leggi, inostri ordinamenti, la no-stra cultura, soprattuttoquella religiosa. Quest’ul-timo aspetto è il più preoc-cupante, in quanto costitu-isce una minaccia per lenostre tradizioni e la no-stra Costituzione: casi diintolleranza si verificano

tutti i giorni sul piano del-la convivenza, dell’educa-zione dei figli, del rispettodella donna, delle famigliache è il fulcro della nostrasocietà. In ordine alla li-bertà religiosa sancita dal-la nostra Carta, noi italianisiamo rispettosi nella no-stra concezione aperta al-l’accoglienza solidale, nonaltrettanto si registra tolle-ranza per le nostre tradi-zioni religiose. Gli avveni-menti di questi giorni im-pongono un’attenta rifles-sione: gli sbarchi a Lam-pedusa saranno destinati adaumentare. L’intera Euro-pa ha sottovalutato il pro-blema nel momento in cui,nel passato, non ha espor-tato nei Paesi del terzomondo la cultura d’impre-sa, della formazione pro-fessionale ed una politicadi investimenti. Tutto ciòal fine di poter produrrericchezza in quei Paesi,consentendo condizioni divita decorose. Purtroppogoverni dittatoriali hannoimpedito una crescita armo-nica ed è conseguenza na-turale che tutti ora fugga-no dalle guerre civili edalla miseria. Noi europeinon possiamo permetterciperò di mettere a repenta-glio le nostre già fragilieconomie e la nostra con-vivenza civile già gravatada tanti problemi. Per que-sto serve una forte presa dicoscienza ed all’unisono:Governi, forze sociali, for-ze politiche ricerchino so-luzioni degne della nostraciviltà. Non solo riveden-do il trattato di Schengen”.

“La provincia di Pesaro eUrbino si è sempre caratteriz-zata per una buona integrazio-ne degli immigrati nel tessutolocale, avvenuta innanzituttoattraverso il lavoro, importantesia per assicurare stabilità eco-nomica che per creare rapportisociali. In un territorio dovefino a pochi anni fa la disoccu-pazione non esisteva (solo unfisiologico 3%), non è statodifficile per gli immigrati tro-vare occupazione, anche gra-zie all’attività dei Centri perl’impiego facenti capo alla Pro-vincia, che hanno favorito l’in-contro tra domanda e offerta dilavoro, informando su corsi ri-

volti agli stranieri (anche perl’apprendimento della lingua) esu altre opportunità.

Oggi, con la crisi econo-mica che fa sentire i suoi effet-ti, la perdita di posti di lavoroe la presenza di molte famigliein difficoltà, c’è il rischio che

si crei una ‘guerra tra poveri’,da scongiurare assolutamente.Spesso, quando si parla di im-migrati, i nostri cittadini impo-

stano i loro ragionamenti suidoveri, mentre a loro volta gliimmigrati puntano l’attenzionesui diritti. La sfida è tenereinsieme diritti e doveri, perchésolo così è possibile creare re-lazioni e crescere reciproca-mente. Bisognerebbe ricordare

più spesso un pezzo di storiadella nostra provincia, quelladegli anni ’50, quando moltiandarono a lavorare all’esteroper mantenere le famiglie.

Costruire una reale integra-zione, coinvolgendo le comu-nità locali e favorendo il dialo-go, è un importante obiettivoper l’Amministrazione provin-ciale, attenta al benessere ditutti i suoi cittadini e dunqueanche di quelli provenienti daaltri Paesi. Insieme alle Comu-

nità montane, abbiamo creatodue ‘Sportelli immigrati’ adUrbania e ad Osteria Nuova diMontelabbate per assistenza econsulenza anche nel disbrigodelle pratiche (permessi di sog-giorno, ricongiungimenti fami-liari, lavoro, ecc). Con i Co-muni di Urbino, Petriano, Erapprovinciale e Cooperativa ‘Vil-laggio dell’Amicizia’ abbiamoinvece firmato un protocollod’intesa per la riqualificazioneurbanistica del quartiere ‘Urbi-

no 2’ (che presenta un assettodemografico multiculturale)prevedendo, oltre ad edilizia re-sidenziale pubblica e popolare,il miglioramento del paesaggiourbano, attività commerciali eculturali, ampliamento di ser-vizi, attrezzature sportive perfavorire l’integrazione. Un im-portante coinvolgimento dellecomunità immigrate presentinel territorio provinciale è av-venuto con il progetto ‘Immi-grati cittadini’, di cui siamocapofila, che si propone diaiutare i nuovi cittadini a svi-luppare un senso di apparte-nenza alla nostra realtà, attra-verso la conoscenza di dirittie doveri e del funzionamentodelle istituzioni. E visto chel’integrazione passa anche at-traverso la scuola, dove è for-te la presenza di alunni stra-nieri, abbiamo svolto iniziati-ve negli istituti nell’ambito delprogetto ‘Lontani da dove?’,con ricerche, gemellaggi e per-corsi tra culture diverse. Infi-ne, con il progetto ‘Minerve:la nuova Europa in rete con lavecchia Europa’, finanziatodalla Commissione europea,stiamo facendo conoscere aigiovani le vicende dei mina-tori della provincia emigrati inBelgio, Lussemburgo, Francianel secondo dopoguerra: unprogetto importante anche perimpostare il tema dell’integra-zione e dell’accoglienza dipersone come noi che vengo-no qui da altre parti del mon-do”.

“Con molto piacere accet-to l’invito a partecipare allavostra iniziativa dedicata altema della migrazione. Es-sendo parte attiva della co-munità migratoria italiana ingenerale e marchigiana inparticolare stabilitasi in Ar-gentina, vorrei iniziare pro-prio dalla storia dei miei con-giunti, una storia simile aquella di molti altri migran-ti.

Mia suocera, di Cogoleto(Genova), emigrò in Argen-tina nel 1925, all’età di 15anni, costretta a lasciare lamadre e quattro fratelli, per-ché non avevano di che sfa-marsi. Il papà, marinaio im-barcato, al rientro a casa daogni viaggio era atteso dafunzionari del partito di go-verno che lo picchiavanoperché rifiutava di iscriversial fascio e venne anche mi-nacciato di morte. Si rifugiòin Argentina, la mamma in-segnante che per questo mo-tivo perse il lavoro, non aven-do di che sfamarsi. Dopo dueanni di tribulazioni a causadi malattia si spense improv-visamente. I quattro figli emi-grarono in Argentina. Il pa-dre rimase profugo sino allafine del fascismo.

I miei genitori proveni-vano da famiglie numerose,abitavano nella campagna diTolentino. Lavoravono la ter-ra a mezzadria in luoghi sco-modi e poco produttivi, ilraccolto non bastava nemme-no per sfamarsi; il padroneamministrava la produzionee loro non conoscevano ildenaro. Negli anni Venti, acausa di questa situazione,emigrò il fratello piú grande

di mia madre e la stessa sortetoccò a uno di mio padre.Nel ‘46 lo seguì un altro fra-tello di mia madre e in tuttie tre i casi la famiglia si feceprestare il denaro per potersostenere le spese di viag-gio, soldi che dopo alcunianni gli spatriati restituiva-no con le loro rimesse.

I primi anni di emigrazio-ne furono duri in tutti i sen-si. Si lavorava la terra giornoe notte a seconda delle sta-gioni seminative: si abitavain cappannoni costruiti diterra fangosa e paglia. I pri-mi risparmi venivano usatiper comprare mattoni e ladomenica i miei parenti co-struivano la loro modestacasa. Avevano difficoltàcon la lingua, erano esclusidalla vita sociale del nuo-vo Paese. Si riunivano tradi loro, con il passare deglianni crearano le società as-sistenziali e di ricreazione.L’integrazione con la socie-tà era molto difficile, nonavevano l’accesso all’im-piego pubblico di nessuntipo. Con il tempo, poteva-no ottenere la cittadinanzaargentina se rinunciavano a

quella italiana (per natura-lizzazione). Non potevanoassumere incarichi negli or-ganismi della giustizia, nel-le forze armate e neanchecariche politiche. Sebbenele autorità locali commise-ro molti errori in questa ma-teria, un aspetto molto si-gnificativo e importante fuquello di promuovere l’ac-cesso alle scuole pubblichedi tutti i residenti nel terri-torio nazionale, senza di-stinzione di classe sociale,argentini o stranieri. Oggi,dopo due generazioni dallagrande ondata migratoriadegli anni Cinquanta, la so-cietà è completamente inte-grata in tutti i livelli, so-ciali, politici, economici,culturali e intellettuali. delPaese. Da questa brevissi-ma sintesi si desume chenessuno emigra per piacere,ma per necessità, poichéaspira a un futuro miglioreche non trova nel suo Pae-se. Con la globalizzazionee le tecnologie della comu-nicazione, risultando in tut-ta la sua evidenza il contra-sto tra la concentrazione inpoche mani della ricchezzaeconomica del pianeta conla povertà sempre più gran-de, risulta impossibile sbar-rare il passo al fenomenomigratorio. Sulla base dellamia esperienza, alla doman-da ‘Problema o risorsa’, ri-spondo: risorsa. ‘Casa no-stra o casa loro’? Io dico:casa comune. Resta il fattoche bisogna essere inflessi-bili nel far rispettare le re-gole di casa nostra e chebisogna promuovere forte-mente l’istruzione”.

“Storie di migranti”

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Migranti 13PAGINA25 MAGGIO 2011 MARCHEdomani

Raffaele Bucciarelli, cons. reg. Federazione della Sinistra

“Legittima aspirazionead una vita degna”

“L’immigrazione è unfenomeno che riguarda tut-to il mondo, non solo noi.Si tratta di un vero e pro-prio esodo biblico, in cuimilioni di cittadini abban-donano la propria terra incerca di quello che credo-no un Eldorado. E’ un fe-nomeno che va affrontato,e lo si può fare riprenden-do la bussola della politica,un giusto orientamento neiconfronti del nostro rappor-to con la vita. L’immigra-zione non si può arrestarené con le armi né con i bloc-chi, ma va risolta prenden-do coscienza che siamotutti cittadini del mondo edabbiamo tutti diritto ad unavita degna. Responsabili diquesto fenomeno sono leingiustizie che abbiamo cre-ato, l’avidità e l’egoismo.Pensiamo, inoltre, che lanostra è una società cheinvecchia terribilmente enon vede ricambi genera-zionali in nessun settore.Nel futuro vedo un travasonecessario, utile e spero in-dolore, tra la parte arricchi-ta del globo e quella impo-verita. Trovo vergognosoche sei mesi fa Gheddafi sipermetteva di piantare letende a Roma ed ora vieneconsiderato il nemico da ab-battere. Penso si debbaagire su due fronti: da unlato garantire condizioni divita come le nostre a colo-ro che possiamo ospitare,

dall’altro modificare il rap-porto con i governi deiPaesi impoveriti ed aiutarliad ottenere uno sviluppointegrale e sostenibile nellaterra d’origine. Credo chechiunque vada a vivere inun paese straniero debbarispettare le regole e le nor-me di chi lo ospita, e subitodopo reclamare tutti i dirittidi cui deve godere. Ma perrispettare le regole bisognaconoscerle. Ed è andataproprio in questa direzionel’iniziativa, che presi nelperiodo della mia presiden-za dell’Assemblea legislati-va delle Marche, di far tra-durre in nove lingue laCostituzione italiana, verapietra miliare della nostravita. Ne abbiamo stampatecirca 20 mila copie, distri-buite ai Comuni che ave-vano maggiori rapporti congli immigrati. E’ un’iniziati-va che andrebbe ripresa,perché lo merita. Per quan-

to riguarda le norme, riten-go non ci sia bisogno difare leggi particolari pergli immigrati, in quantoquando si legifera per noiitaliani, lo si fa anche pergli immigrati. Comunque èuna questione che saràvalutata anche quando di-scuteremo del piano socio-sanitario. Sicuramente,però, c’è un problema diintegrazione, che va affron-tato in primo luogo nellescuole. Ai nostri insegnantiva il plauso per aver fattoun ottimo lavoro in talsenso. Le Marche sonouna regione attenta allaquestione immigrazione,mentre il governo nazio-nale risponde solo con itagli. Certo, non c’è dub-bio che anche da noi lasensibilità verso gli immi-grati è cambiata. Stiamovivendo un momento didecadenza culturale, eco-nomica e sociale: violen-za verbale, attacco alle isti-tuzioni democratiche, af-fermarsi della politica del-l’apparire, promiscuità travita privata e pubblica, xe-nofobia e razzismo hannocolpito anche la nostra re-gione. I messaggi che arri-vano attraverso i media edal governo incutono pau-re e dipingono l’immigra-to come un avversario chemina il nostro benessere ela nostra serenità, come sequesti fossero reali”.

“Musica, sport e immagi-ni: linguaggi universali, di-retti, che parlano al cuoresenza alcun bisogno di me-diazione”. E’ il messaggiolanciato da Stefania Congia,dirigente della direzione ge-nerale dell’immigrazione delMinistero del lavoro e dellepolitiche sociali, nel corsodell’incontro organizzato, direcente, dal Coni Ancona, incollaborazione con il Comu-ne della Dorica, dal titolo“Identità e Incontro”. A de-cretare il successo dell’even-to le prestazioni dell’Orche-stra di Piazza Vittorio, laband multietnica più famosad’Europa, e la disputa di unaserie di gare e competizionisportive all’insegna delle di-scipline che più si avvicina-no alla cultura degli immi-grati: badminton, minivolley,baseball, cricket, calcio, ci-clismo, ping-pong e giochitradizionali di strada. Paral-lelamente, è stata aperta, nel-la sala mostre di piazzaRoma, la mostra fotografica“Fornelli d’Italia”, dedicataa rinomati chef stranieri chedopo una dura gavetta sisono affermati in grandi ri-storanti italiani. Una kermes-se di eventi presentata nellaprestigiosa Sala del Rettora-to, promossa su scala nazio-nale dal Ministero del Lavo-ro e delle Politiche sociali,che ha scelto dieci città ita-liane per veicolare -tramiteiniziative concrete- un mes-

saggio di integrazione socia-le. Ancona è stata inserita inquesta elite.

“Ancona –ha precisato laCongia- è una città che ab-biamo individuato non acaso: le Marche sono la quin-ta regione italiana a livellodi popolazione straniera(150.000 pari al 9% a frontedi 5 milioni di extracomuni-tari che risiedono in Italia)ma sono ai vertici negli in-dici di attrattività e qualitàdella vita. Ancona è dunqueun luogo ideale di sintesi peruna proposta di confronto eaggregazione che diffondaun messaggio positivo e sicali nella quotidianità. Cia-scuno di noi ha bisogno diuna rete di sostegno: il lavo-ro di squadra e la sinergiacon il mondo del volontaria-to sono elementi fondamen-tali per tutelare la pari digni-tà di tutti i cittadini impe-gnati in un regolare percorso

di integrazione”. L’aspettoculturale, il dialogo, il con-fronto costruttivo per addi-venire ad una reale e profi-cua convivenza delle diver-sità hanno pienamente con-vinto anche la Provincia diAncona, il Comune dorico,rappresentato dall’assessoreMichele Brisighelli, il ConiAncona, diretto da FabioLuna, e le Federazioni edenti di promozione sportivache hanno promosso i varieventi sportivi. “Quellosvoltosi ad Ancona –ha sot-tolineato l’assessore alloSport della Provincia di An-cona, Eliana Maiolini- èstato un grande evento, talenon solo nei numeri ma neivalori che ha trasmesso. E’stato particolarmente inte-ressante veder utilizzati co-dici nuovi e giovanili perraggiungere obiettivi cosìnobili”.

Rob. I. Ros.

Successo dell’evento organizzato dal Coni Ancona,in collaborazione con il Comune della Dorica

“Identità e incontro”

Un momento della conferenza stampa al Rettorato

Italo Mazzola, presidente Federazione delle Associazionidei Marchigiani del New South Walles Fam Nsw Australia

“Impulso al multiculturalismo” “Il multiculturalismo im-

plica il riconoscimento dellediversità culturali come arric-chimento della società; restal’accettazione unanime delsistema democratico e dellalegge del Paese ospitante. Inlinea di principio, tre sono ipunti cardine: tutti hannouguali diritti indipendente-mente dalla razza e dalla reli-gione che professano, senzadiscriminazione alcuna;ognuno assume la responsa-bilità di accettare le diversi-tà culturali e religiose; im-plicito è il riconoscimentodei benefici che la società nericeve. Fin qui la teoria, dacui purtroppo la pratica di-verge spesso. Il multicultura-lismo, in Australia, ha avuto

bisogno di un paio di gene-razioni prima di ottenere unconsenso almeno in superfi-cie, anche se tutt’ora, di quan-do in quando, emergono per-plessità sui centri di smista-mento (detention centre), ri-gurgiti di nazionalismo e pre-giudizi vari. L’attuale consen-so è stato facilitato dal fattoche il grosso dell’emigrazio-ne è venuto dall’Europa, quin-di: razza bianca, accettazionedei principi democratici ereligione cristiana. Qui l’emi-grazione mussulmana è unfenomeno recente e di pro-porzione non significativa.L’impulso decisivo al multi-culturalismo, peraltro, è do-vuto alla seconda generazio-ne, che, padrona della lingua

inglese e in possesso diun’istruzione superiore allamedia, ha reso possibile erelativamente facile l’inseri-mento delle giovani leve nel-la società. Si può affermareche in particolare la comunitàitaliana sta diventando quasi‘di moda’.

L’Italia e il resto dell’Eu-ropa si trovano ora ad affron-tare una grave crisi immigra-zione: i massicci arrivi a Lam-pedusa, che potrebbero inten-

sificarsi oltre misura nel fu-turo prossimo, inducono auna seria riflessione sulla ca-pacità di assorbimento nellavoro e d’integrazione nellasocietà. È probabile che ilmulticulturalismo in Italiaabbia vita difficile per diver-se generazioni. Sarà necessa-rio fare i conti con la religio-ne islamica, virtualmente te-ocratica. In sostanza, ritengoche i mussulmani siano con-vinti che l’Islam è la sola

vera religione che prevarràsu tutte le altre; nella lorocultura sembra si sia afferma-to il principio che chi lascial’Islam può essere condanna-to a morte, impensabile ilsistema democratico là dovenon è prevista la libertà dipensiero o di espressione. Sipuò affermare che la culturaislamica sia antitetica a quel-la europea; le donne sarannoper lungo tempo territorio difrontiera, poiché i loro uo-mini intervengono spesso agamba tesa ed entra nel-l’equazione anche la poliga-mia. Beninteso, i matrimonicombinati esistono in altreculture asiatiche ed esisteva-no in Europa un centinaiod’anni or sono. Attualmente,però, sono in disuso e nonsarà facile conciliare questadisuguaglianza di costumi. Ilvelo non dovrebbe costituireun grosso problema, ma ilburka, sia che le donne loindossino volontariamente omeno, verrà visto sempre condiffidenza anche perché po-trebbe essere un facile esca-motage per il terrorismo. Allaluce di tante difficoltà sipossono capire le frustrazionedi chi spera in un’integrazio-ne facile e veloce. Peraltro, unsano ottimismo induce a pen-sare che le future generazionisiano in grado di dare decisi-vo impulso a una certa unifor-mità d’intenti e che, in temponon lontano, sia possibile re-alizzare una forma di integra-zione o almeno di accettazio-ne reciproca. Saranno però ne-cessari nervi saldi e molta pa-zienza, poiché le differenzesono notevoli e di non facilesoluzione”.

Giovanni Fileni, fondatore e presidente azienda Fileni

“La nostra squadra compostada quaranta etnie diverse”

L’integrazione socialedegli immigrati passa attra-verso le condizioni di lavo-ro. L’esperienza di Fileni èparticolarmente significati-va. Circa il 50% dei 1.585dipendenti, infatti, provie-ne da Paesi stranieri. Rap-presentanti di 40 etnie di-verse che collaborano attra-verso un forte spirito disquadra, tanto che Giovan-ni Fileni, fondatore del-l’azienda, è stato invitato direcente a testimoniare lapropria esperienza sul temadell’integrazione in un con-vegno del Centro StudiMarche al Campidoglio, allapresenza del famoso immu-nologo Ferdinando Aiuti edei rappresentanti dell’am-ministrazione capitolina.“All’inizio le difficoltà cisono state -afferma Giovan-

ni Fileni–, ma siamo riu-sciti a mettere in campo ini-ziative mirate e un sistemadi garanzie che nel lungoperiodo ci ha permesso diintegrare i nostri lavoratori

sia nella sfera aziendale sianel territorio. Ricordo chele difficoltà maggiori, neiprimi anni ’80, erano legatealla diffidenza dei proprie-tari di case ai quali i lavo-ratori immigrati chiedevanoun alloggio in affitto. Doveè stato possibile, abbiamosvolto un ruolo di media-zione. Se i nostri lavoratorisi comportavano in manieraineccepibile sul lavoro, lostesso molto probabilmen-te accadeva nel privato. Ilfatto di lavorare seriamentein un’azienda importanteper molti era già garanzia diserietà della persona stes-sa. I lavoratori stranierihanno così superato le dif-fidenze iniziali, trovandoappartamenti in affitto aprezzi di mercato, ai qualiin alcuni casi avrebbero

difficilmente avuto acces-so”. “Fondamentale, poi, èil rispetto delle condizionidi lavoro, la sicurezza e laparità di trattamento –con-tinua Giovanni Fileni–;l’azienda forma tutto il per-sonale affinché conosca lalingua italiana, le normati-ve sanitarie, i comporta-menti da tenere. Abbiamoadottato strumenti che sisono rivelati utilissimi persuperare le barriere lingui-stiche. Uno di questi è la‘Guida alla sicurezza sullavoro’, tradotta in 12 lin-gue per favorire la com-prensione delle regole diconvivenza e sicurezza”.Da Fileni, inoltre, non esi-stono limiti alla progres-sione della carriera lavo-rativa, tanto che oggi il15% dei ruoli di responsa-

bilità è ricoperto da lavo-ratori di origine stranierache possono contare anchesu strumenti di flessibilitàcome la ‘banca delle ore’,un sistema di accumulodelle ferie ideato per pro-lungare i periodi di vacan-za nei Paesi di origine, chespesso richiedono viaggiestenuanti. Il momento piùsignificativo per toccarecon mano il livello di in-tegrazione tra i lavoratoriFileni è il consueto pran-zo di Natale con tutti i la-voratori del gruppo. “Lacosa più bella è vedere chenon si creano gruppi fon-dati sull’origine etnica,anzi –racconta Fileni–,un’unica grande mescolan-za di esperienze diverse. Eper questo dobbiamo diregrazie ai cittadini marchi-giani, che hanno sempredimostrato di saper convi-vere al meglio con chi vie-ne da lontano. Non aveva-mo dubbi e ciò ci fa sen-tire ancora più orgogliosidi lavorare in questa terraospitale e infaticabile”.

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15PAGINA25 MAGGIO 2011 MARCHEdomani

SILVANA CORICELLI

A bordo della Costa Victoria apertura delle celebrazioni per i 200 anni della Camera di commercio di AnconaRodolfo Giampieri: “Le realtà più significative della provincia coinvolte”. Giornata clou il 27 giugno

Varato il bicentenarioCamera di commercio

dorica col vento inpoppa. I festeggia-

menti per il bicentenariocominciano sul crinale delmare, a bordo della CostaVictoria lungo la rotta Ve-nezia-Ancona: una mini cro-ciera che apre ufficialmentel’anno delle celebrazioni.Programma fitto di appunta-menti, giornata clou il 27giugno, quella del comple-anno: nella stessa data del1811 la costituzione dell’en-te con decreto napoleonico,vedendo la Dorica inseritain una rosa di città ritenuterilevanti –come Milano, Bo-logna, Venezia, Verona, Vi-cenza, Bolzano, Bergamo,Como- per dinamica presen-za del ceto mercantile. Glistessi valori, sottolinea ilpresidente della Cciaa diAncona Rodolfo Giamperi,con cui “continuare a tesse-re l’economia del nostro ter-ritorio. E il turismo, oggi,rappresenta un volano per losviluppo”. Dal mare semprenuove occasioni di crescita:opportunità da incentivare,come quelle legate alle cro-ciere. Significativo che perquesta settima edizione delprogetto “Welcome to An-cona” l’avvio dei viaggi innave di Costa -70 mila, que-

Talk show a bordo della Costa Victoria, dove si è aperto ufficialmentel’anno delle celebrazioni per il bicentenario della Camera dicommercio di Ancona; sopra il presidente dell’ente, Rodolfo Giampieri

st’anno, i passeggeri in tran-sito nello scalo dorico, ap-prodo riconfermato per il2012, annuncia Marco Pa-

olucci, area manager EmiliaRomagna-Marche Costa-venga festeggiato con quel-lo delle celebrazioni per i200 anni dell’ente camera-le. ‘Varo’, dunque, per leiniziative dell’anniversario:l’affaccio su Venezia dal ca-nale della Giudecca offreprospettive mozzafiato, poiil brindisi, e il talk showcondotto a bordo dalla re-dazione di E’tv cui parteci-pano rappresentanti delleistituzioni e dell’economialocali. Tra gli altri CorradoMariotti, presidente Ubi-Banca Popolare di Ancona–sponsor del bicentenarioinsieme con Banca Marche-, il sindaco di Ancona Fio-rello Gramillano e la presi-dente della Provincia Patri-

zia Casagrande, l’assessoredorico al Turismo AndreaNobili, il direttore di Con-fcommercio MassimilianoPolacco e il presidente diConfartigianato VladimiroBelvederesi, il preside del-la Facoltà di Economia“Giorgio Fuà” Gian LucaGregori, oltre ai vertici del-

la Camera di commercio. Diun compleanno importantedice il segretario generaleMichele De Vita, tanto piùcollocandosi nell’anno del-la ricorrenza dei 150 annidell’Unità d’Italia. Una de-dica ad Augusto Elia, presi-dente dell’ente dal 1877 al1892: fu a Calatafimi tra iMille e il 15 maggio del1860 salvò la vita a Gari-

baldi. Un richiamo alla sto-ria e ai valori “della tenaciae dell’impegno per imprime-re più forza alle scelte odier-ne”. In una fase complessa,sottolinea da parte sua Giam-pieri, la necessità di “faresintesi, determinati nel por-ci al servizio del territorio”.Oltre 47 mila imprese regi-

strate, una realtà, la Cameradi commercio di Ancona,che indica nello spirito disquadra uno dei punti qua-lificanti per governare ilcambiamento; “Il calendariodelle iniziative per il bicen-tenario –spiega il presiden-te- toccherà le città più si-gnificative della provinciaper condividere un momen-to importante che chiama

anche tutti ad una presa diresponsabilità”.

Prossimo appuntamento(dopo la Giornata dell’Eco-nomia che ha avuto luogoalla Loggia dei Mercanti) il27 giugno alla Mole Vanvi-telliana con un evento spe-ciale ideato e realizzato dalgiornalista Luca Pagliari

insieme con lostaff camerale:“200”, viaggiotra passato,presente e futu-ro, un talk showin cui si daràvoce ai protago-nisti del territo-rio, che dialo-gheranno sutemi legati altessuto socioeconomico pro-vinciale. “Statigenerali” delturismo soste-nibile, il 23 set-tembre, in unluogo simbolodel turismocome la Roton-

da di Senigallia: prima tap-pa in provincia delle inizia-tive in calendario, l’eventoè in collaborazione conMassimo Cirri, conduttoredella trasmissione radiofoni-ca di Radio2 “Caterpillar”.Connubio cultura ed econo-mia il 21 ottobre al TeatroPergolesi di Jesi: tre com-pleanni in uno –il 150° del-l’Unità d’Italia, il 200° del-

la Cciaa di Ancona e il 100°dalla nascita del composito-re Nino Rota- saranno cele-brati insieme alla Fondazio-ne Pergolesi Spontini con unconcerto: eseguite dall’Or-chestra Sipario, verrannoproposte musiche da filmtratte da celebri colonne so-nore firmate da Rota, oltreche da Ennio Morricone eda Nicola Piovani. Eventodoppio al Teatro Gentile diFabriano l’11 novembre:da un lato l’approfondimen-to socio-economico delleopportunità di sviluppo delfabrianese, cooordinato daAndrea Carloni, dall’altrol’emozione dell’allestimen-to scenico “Persone che cre-scono”, produzione per ilbicentenario della Camera dicommercio, a cura di LucaViolini, Giuliano De Mini-cis, Paolo Manocchi e LucaCelidoni. Premio fedeltà allavoro e progresso econo-mico 2011 il 3 dicembrealla Loggia dei Mercanti –riconoscimento a personag-gi illustri della provincia diAncona scelti da un comita-to scientifico-, l’evento dichiusura al Teatro delleMuse il 4 febbraio 2012:istituita il 27 giugno, l’attodi nascita vero e proprio del-l’ente camerale dorico recala data del 4 febbraio 1812,quando la Camera di com-mercio arti e manifatture fuufficialmente costituita a Pa-lazzo Mancinforte.

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viene dal mare

Riteniamo che questa set-tima edizione di Welcome toAncona, nella sua complessaarticolazione, possa costituire

davvero un’importante opera-zione di marketing territorialeattraverso un significativo in-vestimento finanziario e di pro-fessionalità, mediante il qualesarà possibile non solo ap-prontare un adeguato piano diaccoglienza dei croceristi e ingenerale dei turisti in arrivonella stagione 2011 nel portodorico, ma anche offrire ai cit-tadini l’opportunità di riscopri-re il capoluogo e i suoi Comu-ni come realtà vive, da guarda-re con uno sguardo nuovo; e,infine, crediamo che con que-sto progetto si possa rispon-dere all’urgente necessità diavviare una riflessione condi-visa, relativa ad una promozio-ne mirata ed efficace della cittàe del suo territorio.

In questi anni di crisi e diprogressiva terziarizzazione del-

le economie, il comparto turi-stico mostra tutto sommato ca-pacità di reazione e tenuta. Laforza di attrazione del nostroturismo può consentire all’eco-nomia italiana di vincere la sfi-da che va affrontata a livellomondiale: è essenziale intercet-tare nuovi mercati, nuovi clienti

e nuovi viaggiatori. L’Italia -baricentro mondiale della bel-lezza in tutte le sue manifesta-zioni- è di fatto un bene del

mondo intero. Come ben sin-tetizzato da Remo Lucchi di Eu-risko qualche tempo fa, se ilprogetto turistico Italia fosseben strutturato e ben comuni-cato, tutto il mondo potrebbe“diventarne azionista”. Lo stes-so vale per i territori che com-pongono questo incredibile

Paese. Per questo, parallela-mente, è necessario intercetta-re e riconquistare la clientela“tradizionale” con la qualità,

certo, ma anche con una pro-posizione di offerta coordina-ta, efficiente, chiara, tempesti-va. Operazione possibile solocon un lavoro condotto a li-vello di sistema, dove l’intera-zione tra pubblico e privato èquanto mai necessaria: il suc-cesso dell’esperienza di Wel-

come to Ancona ne è un esem-pio importante. Il sistema dilavoro a rete, il lavoro di squa-dra in un’ottica di integrazio-

ne e ottimizzazione di sforzi erisorse, è da anni il nostroobbiettivo e punto di forza,un metodo che, applicato dalnostro Ente in diversi conte-sti, ha sempre portato ai ri-sultati più soddisfacenti. Pun-tare sul turismo vuol direpensare all’accoglienza in

senso lato, significa rinforza-re e valorizzare la ristorazionedi qualità, organizzare mani-festazioni dedicate alla spe-cialità di stagione, dai pro-dotti enogastronomici degliagriturismi a tutto ciò cheoffre il prezioso comparto del-la pesca; in particolare per ilcapoluogo dorico, già la solacosiddetta blue economy of-fre molteplici possibilità persostenere l’economia, e l’im-magine, di Ancona e territo-rio a partire dalla risorsa mare.E dal mare, con le crociere,sette stagioni fa, è arrivataanche l’opportunità del pro-getto Welcome, che ci ripro-mettiamo di proseguire e mi-gliorare sempre di più neltempo.

*Presidente Camera dicommercio di Ancona

Ha debuttato con ottimi esiti la settima edizione di Welcome to Ancona: quasi 5.000 (4967 per l’esattezza)i passeggeri in transito nello scalo dorico nelle prime due settimane di approdi. Il dato si riferisce a dueapprodi di Msc (ad Ancona sabato 23 aprile e sabato 30 aprile) e uno, il primo, di Costa (domenica 1° mag-gio). E per un gruppo che sbarca, molti i passeggeri che salgono in nave da Ancona (1.009 in due settimanedi approdi). I turisti che scelgono il capoluogo dorico come porto di partenza delle proprie vacanze provengo-no principalmente dalle regioni del centro Italia, ma è buona anche la presenza di regioni del sud ben collegateal porto dorico quali Puglia, Molise e Basilicata. La prevalenza dei croceristi è di nazionalità estera (57%),mentre quelli di nazionalità italiana sono il 43%. Nel dettaglio, rilevante risulta la presenza di francesi (16%)e tedeschi (10%), seguiti dagli austriaci (3%) e dagli spagnoli (2%); riguardo al mercato extra-Ue, buono ilrisultato della Svizzera e degli Stati Uniti che si attestano rispettivamente ad una percentuale dell’ 8% e del2%. Dagli States anche passeggeri provenienti dalle Hawaii, tra i 340 turisti (solo tra sabato 30 aprile e do-menica 1° maggio) che hanno visitato la Loggia dei Mercanti ad Ancona, rimanendone entusiasti. Da segnalareanche la presenza di passeggeri di nazionalità olandese (4%), inglese (3%) e giapponese (1%). Circa l’8% deipasseggeri (rispetto a quelli in transito) ha scelto di fare un’escursione organizzata da Costa Crociere e Msc;le mete proposte sono Urbino (scelta dal 24% degli escursionisti), Grotte di Frasassi (35%), Riviera delConero (31%) e Walking Tour della città di Ancona (9%).

Crociere: anche dalle Hawaii in visita alla città

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Soltanto a chi arriva –ola lascia- dal mare An-c o n a

può rivelarsipienamentein tutta lasua bellezzadi città-peni-sola che sialza, eccen-tricamente,rispetto allel u n g h espiagge sab-biose che laprecedono ola seguononel profilocostiero, con dolci collineverdi e con le bianche fale-sie, a strapiombo, sull’azzur-ro dell’Adriatico. E prove-nendo dal mare si può intu-ire che la genesi dell’affasci-nante luce diffusa che ladefinisce in percorsi domi-nati dalla solarità o dall’om-bra, senza illuminazioni inter-medie, sta proprio in quel suoessere abbracciata, quasi perintero, dall’acqua. E diventasubito difficile assegnare unprimato storico o culturale aisuoi tratti, perchè, ovunque,si può leggere, tra i palazzi,le piazze, i monumenti, lechiese, il segno dell’eteroge-neità degli apporti culturali,della diversità dei linguaggie degli stili. L’identità diAncona risiede proprio inquella pluralità etnica e cul-turale che ha profondamentesegnato, nel corso dei seco-li, la sua storia. E allora peraprire lo scrigno dei suoigioielli occorre rispettare ilsenso della varietà di voci edi tratti, seguendo percorsidiversi, perché Ancona, cit-

tà discreta, dalle meraviglienascoste, possa darci l’in-canto di scorci di paesaggio,con visioni mozzafiato, l’ina-spettato dono di affascinan-ti evocazioni storiche e l’ina-spettato dono di capolavori

unici.

IL PERCORSODELLA STORIA

Il primo itinerario che sipropone è proprio quello chesegue il percorso della storiaattraverso i segni che ha lascia-to negli spazi urbani: il mondoclassico -uno straordinario mu-seo archeologico, a PalazzoFerretti, conserva i reperti piùsignificativi– si impone con l’Ar-co di Traiano, realizzato daApollodoro di Damasco nel 115d.C., nell’area portuale, e con levestigia dell’anfiteatro romanoin età augustea, nella sella tra ilcolle Guasco e quello dei Ca-puccini; l’età medievale si ma-nifesta con le forme elegantissi-me del Duomo dedicato a SanCiriaco che sintetizza, in perfet-ta armonia, forme romaniche, bi-zantine e gotiche, e con quelledel Palazzo del Senato, del Pa-lazzo degli Anziani e della splen-dida Santa Maria della Piazza,ma soprattutto con la sugge-stione unica del cimitero ebrai-co affacciato, all’interno del

parco urbano del Cardeto, sullabianca falesia a strapiombo sulmare; il Rinascimento trionfacon la spazialità sontuosa edinsolita di una delle piazze piùbelle del territorio, la piazza chegli anconetani chiamano, per la

statua di Clemente XII, Piazzadel Papa, con la Loggia deiMercanti, con le facciate dellechiese di Sant’Agostino e diSan Francesco alle Scale e conl’imponente cittadella sul colledi Capodimonte; il Settecentosi manifesta attraverso il genioarchitettonico del Vanvitelli conl’isola del Lazzaretto e la dina-mica facciata della chiesa delGesù, ma altrettanto rappresen-tative del periodo sono le chie-se di San Domenico e del S.S.Sacramento; l’Ottocento fa bel-la mostra di sé con la neoclas-sica facciata del Teatro delleMuse, con il faro antico sul pa-noramico colle dei Capuccini,con l’ariosa Piazza Cavour; ilNovecento, infine, ha dato allacittà il suggestivo viale dellaVittoria che conduce alla pano-ramica zona del Passetto dovesi innalza il Monumento ai Ca-duti, candido tempietto, al cul-mine di una spettacolare scali-nata che conduce al mare.

VIAGGIO FRA I CAPO-LAVORI DELL’ARTE

Dopo il percorso storico è

d’obbligo il viaggio fra lemeraviglie dell’arte. Seguen-do le tracce di Tiziano sipotrà avere la testimonianzadei due periodi più signifi-cativi del genio del Vecellio,quello degli inizi, con la stu-

penda Pala Gozzi, laprima opera firmatadall’autore, a Palaz-zo Bosdari, sededella Pinacoteca Ci-vica, insieme a quel-lo della fase finaledove tutto di dissol-ve nel trionfo delcolore-luce, con ladrammatica Crocifis-sione. Sulle traccedel Lotto non sidovrà perdere la vi-sione della SacraConversazione, in

Pinacoteca, e dell’Assuntain San Francesco alle Scale.Il Guercino da ammirare èquello dell’Annunciazione,in San Domenico, e quellodi Santa Palazia, in Pinaco-teca. Ma imperdibile perchècapolavoro insuperabile laMadonna col Bambino diCarlo Crivelli in Pinacoteca,che tra l’altro offre prege-voli opere del Lilli, Sebastia-no del Piombo, Gentileschi,Maratti e Podesti.

AD ANCONA COMESUL SET

E infine, per gli amantidel cinema, perchè non ri-trovare i set di film straordi-nari come “Ossessione” diLuchino Visconti -il Duomo,il porto, la ripida salita diVia Cialdini, con i suoi pit-toreschi vicoli- o “La stanzadel figlio” di Nanni Moretti-il porto, il Passetto, PiazzaRoma, il viale, il Lazzaretto–, ritrovando spazi che han-no fatto da sfondo ad in-tense emozioni?

ANTONIO LUCCARINI

Dorica dellemeraviglie

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* ANDREA NOBILI

Welcome to Ancona èuna strategia di svi-l u p p o

del turismo chepuò valorizzarele potenzialitàdella nostra cit-tà. In poche pa-role, si tratta diuna grande ini-ziativa di acco-glienza ai crocie-risti a cura di Co-mune di Anco-na, Camera dicommercio, Pro-vincia di Anco-na e Regione, incollaborazionecon il Sistema turistico dellaMarca anconetana e l’Autoritàportuale. Destinatari principalidi questa iniziativa di marke-ting territoriale sono i turisti incrociera che transiteranno nelnostro porto: 130-135 mila pas-seggeri, utenti della Msc o dellaCosta crociere (sono 10-15 milain più rispetto al 2010), con unamedia di 4 mila visitatori ogniweekend. Il movimento crocie-ristico è infatti uno dei settoriin continua crescita. Tutti ituristi che sostano nel portodorico beneficiano quindi di unsistema di benvenuto e orien-tamento basato su vari nodi, apartire dalla Tensostruttura-ter-minal della banchina 12 doveviene distribuito materiale pro-mozionale del nostro territorio,una nuova “City map”, un de-pliant con la mappa del centrostorico dove sono segnalati an-che bar, ristoranti e pizzerieaperti la domenica lungo il tra-gitto porto-centro città, e unsondaggio per la customer sa-tisfaction con critiche e sug-gerimenti di cui fare tesoro.

Questo materiale è disponibileanche negli altri due Centri in-formativi, il Servizio di informa-zione e accoglienza turistica delComune di via Gramsci 2A, equello della Provincia che sitrova in via della Loggia. A

disposizione vi è poi un servi-zio di “City bus navetta”, incollaborazione con Conerobus,che accompagnerà i crocieristila domenica mattina in un per-corso turistico–culturale per uncosto di due euro. Partendodal terminal crociere i turistipossono ammirare tutti i mo-

numenti significativi, dallaMole al Duomo, da Santa Mariadella Piazza al Passetto, finoalle vie dello shopping. Abbia-mo inoltre potenziato le aper-ture straordinarie di tutte le isti-tuzioni culturali, comunali e

non: Pinacoteca, Museo ar-cheologico, Museo Omero,Museo della Città, Museo dio-cesano, Loggia dei Mercanti.Di nuovo visitabile è anche ilDeposito del tempo, nel no-stro meraviglioso Parco del Car-deto intitolato a Franco Scata-glini. Alla Mole inoltre i turisti

In vista del Congressoeucaristico nazionale che faràarrivare nella provincia di An-cona un importante flusso difedeli, il professor MarcoMoroni, docente di Storiaeconomica all’Università Po-litecnica delle Marche, ha te-nuto ad Osimo un’interessan-te conferenza dal titolo “Dalpellegrinaggio al turismoreligioso, Loreto tra MedioEvo e 900”, nell’ambito dellastagione d’incontri organizza-ta della Fondazione Don Car-lo. Oggi Loreto rappresentauno dei più importanti centri

Loreto, dal pellegrinaggio al turismo religioso

“Apriamola nostra città”

possono ammirare le mostreIdealità e potere. Protagoni-sti ed eventi intorno all’Unitàd’Italia e Zurab Tsereteli. In-canto delle origini. Radici delmondo. I musei comunali pos-sono essere visitati dai crocie-

risti gratuitamente o a prezzoridotto. Dopo il successo delloscorso anno, infine, proponia-mo nuovamente l’iniziativa del-la Camera di commercio “Dormiil sabato ad Ancona”, graziealla quale si mettono a disposi-zione quindici pernottamentigratuiti per chi deve imbarcarsi

il giorno successivo, in mododa agevolare l’arrivo dei crocie-risti e la permanenza in città.Tutte le domeniche le navi diCosta crociere approderanno adAncona, compresa domenica 11settembre, quando ad Ancona

Papa Benedet-to XVI cele-brerà nell’areaFincantieri lamessa conclu-siva del Con-gresso eucari-stico naziona-le.

In definiti-va, attraversouna sorta dipartenariatopubblico-pri-vato vogliamovalorizzare ilterritorio favo-

rendo l’accoglienza, perché An-cona deve essere il più possibi-le città aperta e animata e perfar sì che i tanti turisti in tran-sito tornino nel nostro territoriomagari per un soggiorno piùlungo.

*Assessore al TurismoComune di Ancona

devozionali d’Italia, con uncontinuo movimento peregrina-torio che fonda le sue origininel Medio Evo, appunto, e siafferma pienamente nell’etàmoderna. Il culto lauretano sidiffonde alla fine del Trecento,dopo la pandemia di peste cheuccise un terzo della popola-zione europea, e la chiesa diSanta Maria de Laureto siimpone come un santuariocontra pestem, divenendo metadi un crescente numero di pel-legrini, confraternite mariane eintere comunità che chiedonoalla Vergine lauretana di esse-

re risparmiate dalla peste. Ladevozione cresce nel Quattro-cento con la caduta di Costan-tinopoli nelle mani degli “infe-deli”, periodo in cui avvieneun trasferimento della sacralitàdall’Oriente verso l’Occidente.In questo clima il legame conla Terrasanta diviene più fortee il piccolo sacello comincia adessere identificato con la casadi Nazareth, miracolosamentetrasportata dalla Terrasanta aLoreto nel 1294. Il pellegrinag-gio esplode nel 1500, quandosi comincerà a parlare di unachiesa miracolosa e Papa Leo-

ne X equipara la peregrinazio-ne lauretana a quella per i luo-ghi più venerati della cristiani-tà tardomedievale: la Terrasan-ta, Roma e Santiago di Compo-stela. E’ il Concilio di Trento afare di Loreto il più grande san-tuario mariano d’Europa e ilnumero dei pellegrini aumentaallora a dismisura. Nel 1600 sicontano circa 200 mila pellegri-ni a Loreto; gli amministratoridel santuario accrescono l’of-ferta di servizi, vengono co-struiti edifici, alloggi, ospedali,acquedotti e prodotti numero-si tipi di manufatti per i voti eper i ricordini sacri dei fedeli.Con Napoleone prima e l’Illu-minismo poi, il pellegrinaggio

alla Santa Casa sembra desti-nato a un rapido declino; in-vece, tra fine Ottocento e pri-ma metà del Novecento sipongono le basi per il suorilancio. Durante il fascismo ilpellegrinaggio a Loreto vienemolto promosso, e nello stes-so tempo vietato a Lourdes enegli altri santuari stranieri. Ilrilancio del santuario marianosi realizza pienamente nel se-condo dopoguerra, grazie so-prattutto all’impulso venutodalla rivoluzione dei trasportie in seguito al pontificato diGiovanni Paolo II e al Giubi-leo del 2000. Oggi Loreto èmeta annuale di circa 2 milio-ni di pellegrini l’anno.

La Camera di Commercio di Ancona è certificata ISO 14001: 2004 e Registrata Emas

Per maggiori informazioni contattare: Camera di Commercio di Ancona - Tel. 071 5898364 - 332

Con l’arrivo del caldo e lastagione estiva alle porte ètornato, puntuale, Welcometo Ancona, il progetto di

promozione del territorio e diaccoglienza turistica nato nel2005 in occasione dell’ap-prodo ad Ancona delle naviCosta cui si sarebbero ag-giunte, nel 2007, quelle diMsc crociere. Promossodalla Camera di commercio,dalla Provincia e dal Comunedi Ancona in collaborazionecon Regione Marche e Auto-rità portuale, oltre che asso-

ciazioni di categoria, il progetto,ha sottolineato durante la pre-sentazione della settima edizio-ne il vicepresidente dell’ente ca-merale dorico Giuseppe Fiori-ni, “ha sempre registrato ottimirisultati, ponendosi l’obiettivo difar percepire Ancona come unacittà aperta, animata ed acco-gliente, invogliando così i croce-risti in transito a tornare”. L’edi-zione 2011 si preannuncia mol-to importante: saranno 135mila i passeggeri in arrivo adAncona su navi da crociera Co-sta (70 mila) e Msc (65 mila),con circa 4 mila potenziali visi-tatori a week-end. Complessi-vamente 29, fino al 13 novem-bre, gli approdi della CostaVictoria (nave della compagniaCosta, 252 metri di lunghezza,75.200 tonnellate di stazza,capienza di 2.394 ospiti), chepropone un viaggio alla scoper-ta della civiltà greca fino a San-torini, con scalo ad Ancona ognidomenica. “Chi si imbarcheràad Ancona con Costa Crociere -

ha ricordato Marco Paolucci,area manager Emilia Romagnae Marche di Costa Spa- potràdormire gratis in alberghi di 3 o4 stelle con sistemazione bedand breakfast la notte tra saba-to e domenica. Un servizio inpiù, che vogliamo offrire a tutti inostri ospiti in partenza dal ca-poluogo marchigiano”. Boom discali, quest’anno, per Msc Cro-ciere che con Armonia (2.200passeggeri, 780 cabine e 700membri di equipaggio), in cro-ciera nel mediterraneo orientaletra Mykonos, Atene, Corfù, Du-brovnik e Venezia, attraccheràogni sabato al porto dorico finoal 22 ottobre. “Da Ancona,complessivamente, 27 crocie-re settimanali alla scoperta del-l’antica civiltà greca, fino allapiù caratteristica delle isole Ci-cladi -ha detto Luigi Cerrac-chio, area manager di Msc Cro-ciere. Grazie agli ottimi risultatiraggiunti nel 2010, quest’annoabbiamo programmato nellacittà dorica il 27 per cento di

scali in più”. Dunque una sta-gione all’insegna dei grandinumeri e dell’ospitalità: “Peraccogliere i croceristi -hasottolineato l’assessore alTurismo e alla Cultura del Co-mune di Ancona, AndreaNobili-, intendiamo coinvol-gere maggiormente la città,valorizzando e promuoven-do il territorio”. Da un nume-ro maggiore di esercizi com-merciali aperti la domenicaad un servizio navetta dome-nicale per un giro turisticodella città, tra il porto e ilduomo di San Ciriaco, pas-sando per l’anfiteatro roma-no. Aperte, inoltre, la dome-nica le più importanti realtàmuseali della Dorica, offren-do ingresso a prezzi ridotti aicroceristi. L’inciso della presi-dente della Provincia di Anco-na, Patrizia Casagrande,sulla necessità che le istitu-zioni prestino la massima at-tenzione agli operatori impe-gnati per la ripresa.

Crociere: stagione all'insegnadei grandi numeri

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MARCHEdomani 25 MAGGIO 2011PAGINA 20

È una sicura oppor-tuni tà di svi luppoturistico per la città

di Ancona e non solo il pro-getto di accoglienza Welcometo Ancona, un’iniziativa com-plessa nella sua articolazionema che costituisce un’impor-tante operazione di marketing

territoriale realizzata, con suc-cesso, dalla Camera di commer-cio. L’accoglienza dei croceri-sti di Costa e Msc ed in gene-rale dei turisti in arrivo nel por-to dorico, fondamentale ai finidi dare corrette ed utili infor-mazioni per visitare la città, vie-ne effettuata presso l’Infopointallestito all’interno del Termi-nal Crociere e auspichiamo chenell’insieme di input per gode-re del nostro meraviglioso ter-

ritorio si dia il giusto peso in-formativo a quello che è il fioreall’occhiello delle Marche, cioèil Parco del Conero. Perché nondimentichiamoci che i Parchirappresentano il 10% del terri-torio marchigiano, realtà verdiche attirano sempre più il turi-sta alla ricerca di non solomare. Questo fenomeno è sta-to ampiamente dimostrato davarie statistiche, compresaquella recente della Forestalp

che evidenzia unincremento note-vole di presenzenell’area Parcodi amanti dellanatura e dei ser-vizi ad essa col-legati. Si cercal’escursionismo,la tipicità, l’eno-gast ronomia.Certo è che tut-to questo mon-do va pubbliciz-

zato da più parti e con unagiusta sinergia tra enti, com-prese le iniziative del tipo Wel-come to Ancona. E l’Ente Par-co, pur non avendone un be-neficio diretto, crede molto nel-la concertazione di forze perfar crescere nel gradimento delturista Ancona e le Marchetutte. Da pochi mesi infatti, trale altre cose, abbiamo presen-tato il nuovo sitowww.parcodelconero.com, chepiù che un sito tradizionale èun contenitore di informazionidi taglio documentaristico chesi apre da un lato sulle varieattività istituzionali dell’Ente edall’altro su di un ampio rac-conto per immagini e filmatidelle peculiarità del Parco delConero. Professionisti del set-tore, utilizzando modernissimimacchinari, hanno fatto sì chechi lo andrà a visitare possacon facilità attingere alle varie

Conero, realtàdi rara bellezza

* LANFRANCO GIACCHETTInotizie affinché il sito possaapportare un’importante valo-re aggiunto alla promozionedell’area protetta del Coneroe della regione Marche. Dicoquesto perché a livello locale,ad oggi, si è constatato che ilcomparto turistico, uno deipochi settori in grado di ab-battere la crisi a livello nazio-nale, non è stato consideratoe sviluppato come merita. An-cona è una città di mare mera-vigliosa che risulta spesso

scollegata dalla Riviera del Co-nero, pur facendo parte, conuna bella fetta del suo territo-rio, del Parco, dove, ricordo, ilMonte è l’unico promontorioda Trieste al Gargano, con aisuoi piedi spiagge di rara bel-lezza e baie della qualità diPortonovo. Ritengo, quindiche, anche se il turista che fatappa arrivando in nave nonbeneficia di moltissimo tempoper fermarsi, potrebbe comun-que utilizzare le informazioniottenute all’arrivo all’Infopointanche per altre occasioni e asua volta ‘passare parola’ ri-spetto alle unicità marchigia-ne. Concludo con una rifles-sione: perché non istituire unpullman turistico che facciatappa nei punti strategici delParco del Conero?.

*Presidente Enteregionale Parco del

Conero

A maggio il weekend del mensile Mondadori Bell’Italiafa tappa al Conero. La rivista, nei prossimi giorni in edicola,presenta infatti un grande servizio di nove pagine su Porto-novo e dintorni intitolato, appunto, il weekend e contenentetante informazioni per chi vuole passare un piacevole finesettimana ad Ancona e al Conero. Bell’Italia vanta unatiratura di circa 80 mila copie compresi migliaia di abbonatiqualificati.

A Portonovo il weekendconsigliato da Bell'Italia

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21PAGINA25 MAGGIO 2011 MARCHEdomani

Occhi nuovi, alla sco-perta del meraviglio-so. “Dopo essere

stato tanto tempo negli Stati

Uniti, ho cominciato adassumere nei confronti diquesta regione uno sguar-do diverso”. Marche luo-go di fascinazioni. A para-frasarne la straordinariabellezza e la meraviglia dichi s i avventura in unviaggio attraverso i suoiangoli più reconditi , i lnome stesso del tour ope-rator nato per sprigionarele potenzialità di una terracapace di sorprendere. Per-chè queste sono le Mar-che: un sogno ad occhiaperti. E dal sogno del suofondatore ha origine Ma-raviglia Traveller’s Com-pany: “Abbiamo volutomettere a frutto le compe-tenze maturate come grup-po, spinti –sottolinea Gui-do Guidi- da un grandeamore verso il nostro terri-torio”. Di cui comunicare

Guido Guidi, presidente Ggf Group e fondatore di Maraviglia, ospite degli “Incontri” di Alceo Morettila profonda armonia, met-tendone in rete le eccellen-ze, così da renderlo più at-traente nel mondo. Plurien-nale, nel settore turistico,l’esperienza di Call World,una delle realtà in cui tro-va art icolazione i l GgfGroup. Creato con l’inten-

to, spiega il presidenteGuidi ospite degli “Incon-tri” di Alceo Moretti, difornire all’imprenditoriauna gamma completa diservizi integrati di marke-ting strategico ed operati-vo: “In moltissime occasio-ni la divisione Ggf studiaprogetti di marketing chevengono resi operativi dal-l’area call center; in que-sta complementarietà unadelle caratteristiche dellanostra strut tura”. CallWorld, variegata l’attività,sviluppando competenzespecialistiche nell’ambitodel direct marketing e deiservizi in outsourcing peril turismo. Al punto da de-cidere di operare in pro-prio nel settore viaggi, lan-ciando il marchio Maravi-glia con l’intento di diven-tare il tour operator inco-

ming di riferimento nelleMarche. “La nostra è sta-ta una regione per lungotempo nascosta: vogliamoadesso contribuire a pro-muoverla in Italia e soprat-tutto all’estero, mettendo-ne in luce le tante sugge-stioni con modi nuovi”.

Emozionare il viaggiatore“prendendolo per mano”,dice Guidi. Attraendo il tu-rista di fascia alta con pac-chetti pensati per valoriz-zare in maniera inedita leMarche. Il più scenografi-co quello che offre insolitiangoli di visuale dall’altodi una mongolfiera. Masono tante le proposte cheintercet tano i variegat iprofili delle Marche: am-bientale, storico-artistico,enogastronomico, cultura-le. Puntando alla crescitadel tur ismo di qual i tà ,venticinque i percorsi te-matici, ricercati e origina-li; “Molto apprezzata è labattuta di caccia con i canialla ricerca dei tartufi e deinobili sapori del Montefel-tro. Anche la Gradara ‘ro-mantica’, studiata a misuradi coppia, piace moltissi-

Le Marcheche volano alto

mo. Così come una dellenostre ultime proposte: iltour delle Marche in vespa,con passaggi nelle nostresplendide colline”. Ma cen’è davvero per tutti i gu-sti: gettonatissimi i week-end di relax e benessere,con tanto di bagno di

champagne se si festeggial’anniversario di coppia;“Nelle Marche –annunciaGuidi- sta nascendo unnuovo cinque stelle: unRelais & Châteaux che, aTorre di Palme, riportandoin auge una meravigliosavilla del Quattrocento, saràil tempio dell’amore”.

SILVANA CORICELLI

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MARCHEdomani 25 MAGGIO 201122PAGINA

Il cantiere dorico sta costruendo ventidue yacht in contemporaneaLamberto Tacoli: “Ripartenza grazie ad una forte ristrutturazione”

Crn, avanti tuttaROSEMARY MARTARELLI

Presentato l’innovativo“Home Lab” a FabrianoDomotica: un

consorzio di ricerca

LambertoTacoli,presidenteCrn

Ventidue navi in co-struzione in contem-poranea, contratti e

lettere di intenti per circa du-ecento milioni di euro, ordi-nativi garantiti fino al 2014:si presenta così il Crn, brandanconetano del Gruppo Fer-retti, specializzato nella co-struzione di mega-yacht,completamente custom. Solonel marzo scorso il cantiereha varato due navi, rispetti-vamente di 43 e 60 metri. Unquadro molto positivo cheallontana sempre di più lospettro della crisi, che al Crnsi è fatta sentire solo parzial-mente, con pochi mesi dicassa integrazione per unacinquantina di lavoratori loscorso anno. E’ prudenteLamberto Tacoli, presidenteCrn, che ha così commenta-to: “Dire che va tutto bene èprematuro. Sicuramente sia-mo ripartiti grazie ad una for-te ristrutturazione, le cosevanno molto meglio e il can-tiere è attualmente in grandeforza lavoro. Il turn over ègarantito, ma è ancora pre-sto per parlare di nuove as-sunzioni. L’importante è cre-scere con calma, mantenen-do i piedi per terra”. Certo èche il cantiere è in grandefermento: a fine giugno ver-rà consegnato lo yacht da

s e s s a n t ametri, recen-temente va-rato, al suoa r m a t o r enord euro-peo. Lanave è lasesta di unaserie che har i s c o s s omolto successo, è stata inte-ramente personalizzata all’in-terno con uno stile moder-no, e presenta il fiore all’oc-chiello che contraddistingueil brand: il beach club, ovve-ro l’allestimento di una spiag-getta sul portellone di pop-pa apribile fino a rasentarel’acqua. Ma Crn custodisceanche un altro gioiello, cheentrerà tra le prime settantanavi al mondo per dimensio-ne. In cantiere, infatti, si sta

costruendo quello che è sta-to definito un giga yacth: coni suoi ottanta metri di lun-ghezza sarà la nave più gran-de costruita da Crn e verràultimata nel 2012. Lo yachtha un costo di circa 80-90milioni di euro e vanta bensei ponti, di cui uno di due-cento metri quadrati a dispo-sizione del solo armatore, di

origini medio-orientali, concinema, spazio per il parruc-chiere e terrazza esterna. Loyacht potrà ospitare un equi-paggio di ventiquattro per-sone e dodici ospiti in per-manenza a bordo. Un’operadi eccezionale maestosità, peril cui arredo sono stati in-gaggiati aziende di spicco edartigiani locali. “Puntiamomolto al coinvolgimento delcliente –ha precisato LucaBoldrini, brand manager di

Andrea Merloni

Si chiama “Home Lab”il nuovo consorzio italiano diricerca sulla domotica. Capo-fila Indesit Company, ottocomplessivamente i soci fon-datori, tutte realtà di spicco esono Ariston Thermo Group,Elica, Loccioni, Mr&D In-stitute, Spes, Teuco-Guzzinie Università Politecnica del-le Marche, riunite offrendoesempio di ‘sistema’ in unsettore suscettibile di sviluppicome quello della casa intelli-gente. Presentato di recente aFabriano, il consorzio si pro-pone di definire standard dicomunicazione e interoperati-vità tra prodotti e servizi al-l’interno della casa per miglio-rare l’efficienza energetica edi implementare sensori e tec-nologie per incrementare qua-lità e funzionalità di ambientidomestici. Il consorzio si pre-figge inoltre di funzionarecome “abilitatore tecnologico”nei confronti delle imprese cheoperano con prodotti e serviziall’interno dell’abitazione,mettendo loro a disposizioneun network di primissimo li-vello costituito da Universi-tà, centri di ricerca e fonti tec-nologiche internazionali.

Interfaccia scientifico perle imprese, interlocutore pri-vilegiato per istituzioni pub-bliche e di ricerca “HomeLab”, la cui nascita, ha com-mentato il Governatore GianMario Spacca, dimostra la“vivacità di un territorio cheha imprese sane, capaci di in-

novare”. Forte sostenitricedella ricerca nel campo delladomotica la Regione Marche,ha ricordato Spacca, in parti-colare la ricerca dell’abitarerivolta agli anziani, per laquale sono stati stanziati 16milioni di euro fino al 2015.

Di un mercato dalle enor-mi potenzialità ha detto An-drea Merloni, presidente diIndesit Company; riguardoagli investimenti, il neo pre-sidente del consorzio ha par-lato di “qualche decina dimilioni nei prossimi 3-4anni”.

Già partiti tre progetti: ilprimo riguarda l’utilizzo del-la micro generazione; il se-condo la centralizzazione delriscaldamento di casa nellacaldaia, permettendo a tuttigli elettrodomestici di servir-si dell’acqua dalla caldaia; ilterzo il livellamento energe-tico all’interno della casa.

Nel 1622 il fabrianese Scacchianticipò Dom Pérignon Bollicine…

made in MarchePresentato ai buyers di fa-

scia elevata nelle principali ca-pitali mitteleuropee dalla pro-moter-opinionista Eva Kottro-va –sommelier Ais Associazio-ne italiana Sommeliers– il pro-getto pilota per la promozionee il posizionamento delle bolli-cine marchigiane nelle struttu-re di eccellenza di Budapest,Praga, Bratislava, Varsavia,Vienna, Mosca e San Pietrobur-go. Il format, illustrato alla stam-pa internazionale e ai principalinetwork di informazione, preve-de la presentazione -con degu-stazione- dei migliori spumantimarchigiani ai compratori di altagamma in location prestigiose enei foyer dei fastosi teatri del-l’opera nella Mitteleuropa.

L’esportazione di spumanteitaliano, conquistando significa-tive quote di mercato oltreoceanoe in alcuni paesi delle economieemergenti, è cresciuta rispetto alprecedente anno mediamente ol-tre il 21% e in alcuni paesi comela Russia addirittura del 200%.Le bollicine marchigiane d’eccel-lenza hanno la possibilità, per laprima volta, di raggiungere ladomanda più qualificata e diposizionarsi all’apice di unmercato in crescita esponenzia-le in quei paesi dove il sanomade in Italy del comparto ali-mentare costituisce un nuovostatus symbol per i nuovi stili divita emergenti. Le location piùfastose e i teatri dell’opera piùprestigiosi nella Mitteleuropa, congli auspici del più celebre tra ibrindisi del melodramma, rappre-senteranno un magnifico prosce-nio per le bollicine marchigianeomaggiando degnamente il perso-naggio considerato padre della tra-dizione spumantistica italiana: ilfabrianese Francesco Scacchi che

nel 1622 per primo dissertò divini picanti o mordaci in un capi-tolo del suo trattato “De SalubriPotu Dissertatio“, alcune decinedi anni prima del monaco bene-dettino Dom Pierre Pérignon acui si attribuisce l’invenzione del-lo champagne, screditando la pri-mogenitura francese delle bollici-ne. L’iniziativa della sommelierEva Kottrova, avendo suscitatogrande interesse degli addetti disettore e di potenziali compra-tori, sarà ampiamente supporta-ta dai principali network di in-formazione e dai mezzi stampanei paesi interessati dall’evento;reale trampolino di lancio per lebollicine d’eccellenza “made inMarche” e faro di riferimentoper la promozione dello spu-mante marchigiano ai più quali-ficati responsabili acquisti delbeverage internazionale.

Turismo: intervento di Giuliano Bianchi, presidente Cameracommercio di Macerata e responsabile del settore di Unioncamere

“Cabina di regia per l’efficienza” “Il turismo nel nostro terri-

torio marchigiano può divenirevolano di sviluppo economicosolo se tutti coloro che vi opera-no, dal pubblico al privato, la-vorano in sinergia e con unapolitica turistica condivisa. Ipunti di forza più evidenti sonol’ambiente, la cultura, l’arte, l’ac-coglienza, l’enogastronomia egli eventi culturali e sportivi.Come punti di debolezza pos-siamo dire che le infrastruttureper raggiungere le Marche sonoancora carenti: seppure alcuniprogetti come l’aeroporto, ilporto e i collegamenti ferroviarisiano in fase avanzata di realiz-zazione, non saranno sufficien-ti. Sarebbero da migliorare lestrutture ricettive esistenti, an-che se molto è stato fatto negliultimi dieci anni, ed altre nuoveda costruire; bisognerebbe inol-

tre potenziare la promozione delterritorio, più mirata al mercatointerno (considerando che essorappresenta l’85 per cento degliarrivi e delle presenze) ed almercato straniero, verso paesicome Germania, Francia, RegnoUnito e Paesi Bassi, mercati incui operano tour operator chevendono le Marche. Molto pro-

babilmente a breve verrà sotto-scritta una convenzione tra laRegione Marche ed il sistemadelle Camere di commercio sudue iniziative molto importanti:l’Osservatorio regionale sul tu-rismo, strumento fondamentaleche permette di individuare ciòche il turista chiede e nello stes-so tempo indirizzare la promo-zione turistica nel verso giusto,ed il marchio di qualità ‘Q’ ospi-talità italiana, che spinge glioperatori di tutta la filiera turi-stica al miglioramento continuodelle strutture e delle attività. Ilmarchio di qualità è già statoattivato da tempo dalle Cameredi commercio con la collabora-zione di Isnart -Istituto naziona-le di ricerca turistica. La con-venzione unifica l’attività che ledue istituzioni realizzano per al-berghi, ristoranti, country hou-

se, agriturismi, stabilimenti bal-neari ed in futuro anche per leagenzie di viaggio sotto un unicomarchio, riconosciuto a livellointernazionale, come attestazio-ne certificata riferita alla strut-tura ed al servizio reso e cheutilizza i nuovi strumenti di co-municazione indirizzati verso unpubblico giovane. Altro aspettoimportante è la formazione de-gli operatori della ricettività edi quelli dell’intermediazione,per la creazione di pacchetti tu-ristici che siano in grado di at-trarre segmenti di mercato par-ticolari e che possano ampliarele stagioni turistiche. Molti sonoi soggetti pubblici interessati alsettore: Regione, Province, Co-muni, Sistemi turistici, Cameredi commercio, Università, asso-ciazioni di categorie di tutti icomparti economici e, per quan-to riguarda il privato, tutti glioperatori del settore e le impre-se in generale che sul territoriosvolgono le loro attività, oltrealle associazioni di volontaria-to che contribuiscono alla valo-rizzazione della regione Marche.Le cose da fare sono molte etanti sono i soggetti coinvoltinello sviluppo del settore, percui occorrerà destinare più ri-sorse al comparto, da impegna-re secondo una logica di prio-rità che solo una cabina di re-gia ben individuata può attua-re. E solo la Regione Marchedovrà fissare le regole destinatea sviluppare l’efficienza del set-tore e di tutto ciò che ruotaattorno al turismo. Altra cosaimportante è creare la culturadell’accoglienza turistica, chenon è solo quella a cui rispon-dono gli operatori, ma quellache proviene da tutti i cittadinie le istituzioni della regione”.

Giuliano Bianchi

Il nome è sinonimo dicucina eccellente sin dal-la fine del XVI secolo.Con richiamo, nel tempo,a quell’insieme di abilitàe preparazione che descri-ve la fisionomia del raffi-nato gourmet e che trovaesempi di tutto rilievo nelnostro territorio. Di spic-co gli chef protagonistidel Congresso nazionaledella Commanderie deCordons Bleus de Fran-ce che si è tenuto a Por-tonovo, il primo meetingorganizzato dalla Com-manderie nella sua giova-nissima espressione mar-chigiana: il 3 dicembre

Congresso nazionale della Commanderie deCordons Bleus de France a Portonovo

scorso la nascita dell’as-sociazione, commandeur

Carla Latini che ha fat-to gli onori di casa duran-te la due giorni: novantaospiti , nella suggestivacornice del Conero l’arti-colarsi di un programmacui hanno partecipato as-sociati di ogni parte d’Ita-lia. Compito di un com-mandeur, ha spiegato ilpresidente nazionale ToniSarcina , “diffondere laciviltà della tavola, valo-rizzando i prodotti di qua-lità di ogni singola area”.Cultura della gastronomia,con i riferimenti storicirelativi ed i legami con le

arti e l’ambiente che co-stituiscono patrimonio ecifra di attrattività turisti-ca di un territorio. “L’av-vio di un’attività che ri-guarda le Marche –hasottolineato Carla Latini-come contributo a pro-muovere questa terra” .Molti i complimenti allanuova delegata, coadiu-vata nel suo ruolo di com-mandeur da Kruger Ago-stinelli e Mario Mariani:significativi la visita aLoreto e il concerto delNino Rota Ensemble nellachiesetta romanica di Por-tonovo inclusi nel pro-gramma del convegno.

Emblematico il titolo, “Gliesami non f in i sconomai”: a portare la propriaesperienza gli chef MarioUliassi, Paolo Antinori eMarcello Nicolini, il pri-mo firma della cena digala che si è tenuta al-l’Hotel La Fonte, il secon-do interprete del vinci-stocco e del brodetto al-l ’ancone tana propos t idurante la riunione con-viviale che ha avuto luo-go al Fortino Napoleoni-co; presente i l pa t ronAmleto Roscioni, ad illu-strare in menu TerenzioMontesi.

Silvana Coricelli

Crn-, creando una relazionepersonale con l’armatore,che ci viene frequentementea visitare, a differenza dicome fanno i cantieri nordeuropei, che processano iclienti. Ciò ci permette di dif-fondere il nostro brand at-traverso il passaparola ed èun ottimo indotto per l’inte-ra città”. Un quadro molto

positivo, dun-que, che con-trasta con lagenerale situa-zione cantieri-stica naziona-le, e soprattut-to con quelladella doricaFincantieri, aproposito del-la quale Tacoliha detto: “Fin-cantieri è unmarchio sim-bolo per Anco-na, sono fidu-cioso cheuscirà da que-

sto brutto periodo. Anche seentrerà nel segmento dellenavi sopra i cento metri, nonli vedremo come dei concor-renti”. E poi una stoccata allapolitica: “Si è molto discus-so di distretto del mare euscita ad ovest, ma i tempisono biblici. Dobbiamo pun-tare sul waterfront, comehanno fatto altri porti, adesempio Genova, e ci vuoleil raddoppio del porto turi-stico”.

Il cantiere Crn di Ancona

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23PAGINA25 MAGGIO 2011 MARCHEdomani

È stato inaugurato, di re-cente, ad Ancona il nuo-vo impianto fotovoltai-

co del Gruppo Schiavoni.L’impianto, installato a coper-tura dell’edificio A del CenterGross, zona Baraccola, è statoprogettato e realizzato da Ime-sa Spa, società del Gruppomarchigiano. A tenere a batte-simo la realizzazione il presi-dente della Regione Marche,Gian Mario Spacca, la presi-dente della Provincia di An-cona, Patrizia Casagrande,oltre al presidente del Gruppo,Sergio Schiavoni.

“Un impianto esemplare –ha detto il presidente Spacca–da portare all’attenzione delcomparto produttivo regiona-le. Interpreta perfettamente lafilosofia che vorremmo fosseseguita sia dalle imprese chedalle famiglie: impianti instal-lati su tetto e in aree già indu-strializzate o urbanizzate, sen-za alcun impatto sul paesag-gio. È questa la strada da per-correre”. “Un intervento – haaggiunto Spacca – in linea conla programmazione regionalein materia di fotovoltaico: fa-vorire le istallazioni in areeurbanizzate, sui tetti degliedifici industriali e civili, perevitare consumo di suolo e in-sediamenti che possano com-promettere il paesaggio e ilturismo. La strada è segnata ei risultati non si fanno atten-dere: la potenza degli impian-ti fotovoltaici già operativinelle Marche è di poco meno

Sergio Schiavoni, presidente del Gruppo Schiavoni, all’inaugurazione ad Ancona del nuovo impiantofotovoltaico a copertura dell’edificio A del Center Gross, zona Baraccola, progettato e realizzato da Imesa Spa

”Sperimentato un sistema speciale”

Un momento dell’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico;da sinistra, Sergio Schiavoni (anche nella foto a lato),

il Governatore Gian Mario Spacca e la presidentedella Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande

di 300 megawatt che sommatiai 150 in attesa di autorizza-zione possono salire a 450entro il 2012. E’ con impianticome quello inaugurato oggiche possiamo guardare con-cretamente al futuro della no-stra economia e delle nostre

imprese, rispondendo contem-poraneamente alla forte atten-zione alle tematiche ambien-tali che esiste nella nostra re-gione”.

La presidente Casagrandeha sottolineato il primato del-la Provincia di Ancona nel

campo delle rinnovabili: “Il 30%dell’energia fotovoltaica delleMarche è prodotta nella pro-vincia di Ancona. Dunque ac-cogliamo con favore questanuova realizzazione, in unsettore come questo della gre-en economy che fa nascerenuove imprese e crea occupa-zione”.

L’impianto spicca per lecaratteristiche di ‘leggerezza’e ‘reversibilità’: “Abbiamoiniziato ad occuparci di rin-

novabili nel 2000 in collabora-zione con Eni, realizzando im-pianti in Cina e Mongolia -haevidenziato Sergio Schiavoni,affiancato dai figli Giampieroe Claudio, rispettivamente pre-sidente e amministratore dele-gato di Imesa, dalla figlia Ni-

coletta Schiavoni e dal nipoteFrancesco Bugaro del settorecommerciale–; con questa nuo-va realizzazione abbiamo speri-mentato un sistema per evita-re una struttura fissa: i pan-nelli sono semplicemente ap-poggiati alla superficie dellacopertura e si possono even-tualmente spostare o smantel-lare con facilità”.

L’impianto ha una poten-za di 231,84 kW, produrrà ognianno 300mila kWh, pareggian-

do di fatto il consumo energe-tico di Imesa, è costituito da1.008 pannelli in silicio policri-stallino Sun Earth Solar PowerCo forniti da Photon Energy(altra azienda del Gruppo mar-chigiano); l’energia elettricaprodotta dai pannelli viene

convogliata agli inverter Ans-aldo Sistemi Industriali AnswerDrives Mod. PV7M.

All’inaugurazione eranopresenti, inoltre, tra gli altri,Giuseppe Guerrera, capose-greteria particolare del mini-stro Paolo Romani, Giusep-pe Casali e Filippo Schitto-ne, rispettivamente presiden-te e direttore di ConfindustriaAncona, Giacomo Bugaro,vicepresidente dell’Assemblealegislativa delle Marche, l’as-

sessore Michele Brisighelliin rappresentanza del Comu-ne di Ancona, ValerianoBalloni, vicepresidenteIstao, l’imprenditore Massi-mo Virgili, il calciatoreEmanuele Pesaresi, capita-no dell’Ancona 1905.

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MARCHEdomani 25 MAGGIO 201124PAGINA

Venticinque anni di attività, lo Iom al cospetto di un compleannoimportante. Parla la neo-presidente Angela Borrelli

Medicina umanizzata

Angela Borrelli, presidente Iom

Provincia di Ancona - Bilancio2010, l’assessore Maiolini “Superata laprova di crisi”

Inaugurato l’istituto “Podesti-Calzecchi Onesti”;3 anni di lavori, oltre 9 milioni di investimenti

Un polo professionale

Il Consiglio provincia-le di Ancona ha approvatoil rendiconto di gestionedell’esercizio finanziario2010. Nonostante il morsodella crisi e i tagli del Go-verno centrale, il bilanciodella Provincia di Anconaconferma le buone perfor-mance giàregistrate inp a s s a t o ,con il man-t e n i m e n t odegli stan-dard quali-tat ivi equantitatividi servizifondamen-tali in setto-ri chiavecome scuo-la, infra-strut ture ed e m a n i oidrico. Cen-trati anchegli obietti-vi del pattodi stabilitàinterno edel controllo del livello diindebitamento, fermoall’81% contro il 114%della media nazionale. Unrisultato ottenuto grazieall’ott imizzazione dellaspesa che ha ridotto laspesa per il personale e perla struttura dell’ente. Ildato più importante arrivadall’espansione degli inve-stimenti previsti dal Pianodelle opere pubbliche cheraggiungono la cifra di 18milioni di euro, di cui 8per la viabilità, 4 per l’edi-lizia scolastica, 1,5 per lamanutenzione dei fiumi e

2 per la bonifica della sededi corso Stamira ad Anco-na. Una cifra di tutto ri-spetto che porta a 100 mi-lioni di euro la cifra degliinvestimenti dall’ iniziodel mandato. “Siamo riu-sciti a gestire un anno par-ticolarmente duro –afferma

l’assessoreal Bilancio,Eliana Ma-iolini- incui la f i-nanza pro-vinciale har i s e n t i t ofor tementedegli effettidel la con-g i u n t u r aeconomican e g a t i v ache hannoprodotto uncalo delleentrate cor-renti da unlato el ’emergeredi maggiorie s i g e n z e

per il territorio dall’altro.Importante è stato anchesaper superare le insidiedei vincoli del patto distabilità non compromet-tendo i pagamenti in con-to capitale e, quindi, con-cretizzando la realizzazio-ne delle opere pubblichecon un’attenta program-mazione della spesa. Un ri-sultato reso possibile daun alto senso di gestionedella cosa pubblica concui sono stati affrontati inodi posti da una situa-zione difficile e in costan-te evoluzione”.

Eliana Maiolini

E’ nata ufficialmente neigiorni scorsi la Fiera delleMarche Spa, che non vuoleessere un unico sito espositi-vo, ma una pluralità di siti ingrado di abbracciare ed ac-cogliere le diverse proposte,esigenze ed opportunità cheil territorio regionale è in gra-do di suscitare ed esprimere,con un occhio attento ancheai territori limitrofi. Per il pre-sidente di Fiera delle Marche,Mario Formica, quella della

nascita di questa realtà unadata “storica”. “Sono di origi-ne marchigiana -ha sottoline-ato Formica- e sono felice dicreare un’opportunità vera disviluppo nella mia regione. Sitratta di un’idea intelligente,innovativa. Alcune iniziativeverranno preservate nelle terredi origine e saranno valorizza-ti i distretti industriali che cisono alle spalle. Allo stato at-tuale abbiamo già messo incampo progetti per il 2012 e il

2013, visto che per organizza-re una fiera ci vogliono dagli8 ai 12 mesi. Crediamo ancheche altre Camere di commer-cio possano intervenire a sup-portare l’attività. Un progettodi grande respiro che avrà bi-sogno di tempo. Ho trovato unterritorio effervescente, interes-sante e stimolante per chi faimpresa”. “Ringrazio i promo-tori di questa iniziativa –ha af-fermato il presidente dellaRegione Marche, Gian Mario

Spacca- che si ispira ad unafilosofia che condividiamo:una filosofia di fiera diffusa chevalorizza i territori legandoliai prodotti per posizionarli suimercati internazionali. L’auspi-cio è che si lavori a favore del-l’incoming, favorendo l’arrivodi acquirenti e distributori deinostri prodotti. L’obiettivo èraddoppiare il numero delle im-prese marchigiane che si posi-zionano sui mercati internazio-nali”.

Una pluralità di siti in grado di accogliere le diverse proposte,esigenze ed opportunità che il territorio è in grado di esprimere

E’ nata la Fiera delle Marche

Il nuovo polo professionale“Podesti-Calzecchi Onesti”

ROSEMARY MARTARELLI

Tre anni di lavori e oltre9 milioni di euro di investi-menti: il polo professionaleraccolto intorno all’Iis “Po-desti-Calzecchi Onesti” diAncona è una realtà prontaad accogliere più di 600 ra-gazzi. Fortemente voluto dal-la Provincia, il nuovo com-plesso di Passo Varano è sta-to inaugurato con l’ingressodelle classi ubicate in prece-denza nelle sedi di via dellaMontagnola (ex Ipc) e di viaCurtatone (ex Ipsia). Qui tro-verà posto anche il nuovoedificio del centro per l’im-piego del capoluogo, inmodo da riunire in un’unicasoluzione il percorso scuo-la-orientamento-lavoro.

I nuovi edifici, per unasuperficie complessiva dicirca 10 mila metri quadrati,sono dotati di 26 aule didat-

tiche, 2 aule speciali, 18 la-boratori, 14 uffici. Sono inol-tre presenti una biblioteca, unauditorium, una sala multi-mediale per le conferenze euna palestra. Particolare at-tenzione è stata dedicata an-che alla qualità costruttivaper garantire al massimo ilrisparmio energetico grazie

a soluzioni che prevedono unimpianto solare termico cheprodurrà il 60% del fabbiso-gno di acqua calda sanitaria,l’installazione di caldaie acondensazione, pannelli ra-dianti nella palestra e un si-stema di recupero delle ac-que piovane per evitare spre-chi di acqua potabile.

Venticinque anni di atti-vità che non ha maiconosciuto arresti. Un

compleanno importante quel-lo che si appresta a festeg-giare quest’anno lo Iom - Isti-tuto oncologico marchigiano.Nato nel 1986 per volontàdell’oncologo Maurizio Bon-signori, l’istituto ha attual-mente sei sedi -Jesi, Falco-nara Marittima, Fermo, AscoliPiceno e due ad Ancona- epresto ne saranno operativealtre. Lo Iom, come spiega lasua neo-presidente AngelaBorrelli, opera nell’assisten-za a domicilio delle personemalate di tumore, offrendo alcontempo sostegno anchealle loro famiglie, per aiutarlead affrontare il delicato peri-odo di vicinanza al loro caro.L’assistenza offerta è com-pletamente gratuita e garan-tita da un’équipe multi pro-fessionale composta da me-dici, infermieri, operatori so-cio-sanitari e psicologi, cheassicurano un rapporto nonsolo medico con il paziente,ma anche e soprattutto uma-no. All’Istituto, infatti, siparla di “medicina umanizza-ta”, per sottolineare l’impor-tanza di una risposta perso-nalizzata ai singoli bisognidel malato. Lo Iom si propo-ne di garantire la migliore

qualità di vita ai malati ditumore, offrendo supportopsicologico, assistenza infer-mieristica e per la terapia deldolore, cura dell’igiene e, neicasi di particolare bisogno,compagnia ed aiuto nel di-sbrigo di piccoli servizi. Lasua attività affianca ed inte-gra quella delle istituzionipubbliche sanitarie e socia-li, tanto è vero che l’Istitutoinizia ad operare quando ilpaziente si trova ancora ri-coverato in ospedale. Ciòpermette ai volontari del-l’Istituto, una trentina circain totale, di avvicinare ilmalato e di conoscerne leproblematiche prima ancoradella sua dimissione dallastruttura ospedaliera, così

da potergligarantire im-mediatamen-te al suo ar-rivo a casaun’adeguatae mirata as-s i s t e n z a .“Questa èquella chea b b i a m ochiamato ‘lac o n t i n u i t àterapeutica’–spiega laBorrelli-, edè uno deitanti proget-ti che abbia-mo attiva-to”. “Io hoda poco as-

sunto la presidenza delloIom, succedendo a GiorgioGrati, che ha segnato l’Isti-tuto con il suo ottimo lavo-ro”, prosegue la neo-presi-dente, augurandosi di con-tinuare su questa impronta.Lo Iom vanta numerose ini-ziative, come i diversi pro-getti di formazione volti adapprofondire le tematichepsico-sociali e della medici-na estetica, i corsi per i vo-lontari che assistono le fa-miglie dei malati, ed i semi-nari aperti a tutti per diffon-dere l’informazione relativaalla patologia oncologica.Non mancano, inoltre, la ri-cerca e l’aggiornamentoscientifico, garantiti da uncomitato scientifico. Un’or-

ganizzazione accurata chepermette all’Istituto di assi-stere circa trecento malati al-l’anno, con cifre impressio-nanti: circa 9.000 visite infer-mieristiche annuali, 1.000consulenze medico-speciali-stiche, 500 colloqui con glipsicologi e 1.000 accessidegli operatori Oss o Ota.Inoltre, tre volontari garanti-scono la loro presenza tutti igiorni, tranne la domenica, aldipartimento di Oncologiadell’Ospedale di Torrette diAncona. L’Istituto è conven-zionato con l’Asur e l’assi-stenza domiciliare è attivatasu valutazione del medico dibase: una volta stabilita lanecessità, lo Iom inizia la suaattività nel giro di un giorno.La convenzione con l’Asur,però, non è sufficiente persostenere le spese dell’Isti-tuto, che si regge grazie allemolte offerte dei privati edalle raccolte fondi organizza-te mediante manifestazioni.“La sezione dello Iom giova-ni si occupa dell’organizza-zione di diversi eventi, so-prattutto concerti –spiega laBorrelli-; lo scorso annogrande successo hanno ri-scosso la notte argentina allaMole di Ancona e il concer-to dedicato a Michael Jack-son”. Ogni anno, poi, l’Isti-tuto organizza un trofeo po-distico ed uno di golf, oltreal concerto di Natale, unospettacolo teatrale e cene dicommemorazione.

Un deciso passo avan-ti nell’ambito del sostegnoa chi ha difficoltà a pagaregli affitti e una rinnovataparticolare attenzione an-che alle coppie di giovaniè stato fatto con la firmadel protocollo d’intesa fraorganizzazioni sindacali eassessorato alla Casa dellaRegione Marche. “Aumen-ta l’impegno della Giuntaregionale nei confronti del-le politiche abitative –hadetto l’assessore AntonioCanzian–; la firma di oggiè importante non solo peri fondi a sostegno di chinon può pagare l’affitto ofar fronte agli aumenti, maanche perché oltre chetamponare l’attuale crisigetta le basi per la futuraproficua collaborazionecon i sindacati in vista delleprossime decisioni da pren-dere insieme a cominciaredal Piano Casa regionale”.

Politicheabitative:firmato ilprotocollo

Giochi in riva al mare,sorrisi e colori per la sestaedizione di “Portonovoeventi-Due giorni per il Sa-lesi”, la kermesse di solida-rietà organizzata dall’asso-ciazione Patronesse, che hapreso il via lo scorso 30aprile per proseguire dome-nica 8 maggio. Centratoanche per l’edizione 2011l’obiettivo ambizioso cheha portato all’acquisto diun’attrezzatura elettro me-dicale ed informatica perl’ampliamento dell’assi-stenza del Centro di Nefro-logia pediatrica, che si oc-cupa di bambini affetti damalattie renali in diversistadi, compreso il trattamen-to dialitico ed il trapianto.L’edizione 2011 è stata de-dicata alla memoria del dot-tor Giancarlo Fabrizzi,primario di Radiologiascomparso lo scorso mese difebbraio. L’associazione Pa-tronesse ha voluto così ri-cordare con affetto il medi-co che ha lasciato un gran-de vuoto nell’ospedale pe-diatrico dove svolgeva quo-tidianamente con grandeabnegazione il suo lavoroal fianco dei piccoli degen-ti. L’evento, patrocinato daRegione (assessorato Pariopportunità), Comune (as-sessorato Politiche giovani-li) e Provincia (assessoratoPolitiche sociali), sotto ladirezione artistica e logisti-ca di Anna Vitale e Rober-

Portonovo eventi - Due giorniper il Salesi VI edizione

In memoriadi Fabrizzi

to Franco Caraceni, si èaperto il 30 con una cenaall’’Hotel Excelsior La Fon-te animata dalla musica livedei “Cocktail” e presentatadal giornalista Andrea Car-loni. Con l’occasione è sta-ta organizzata un’originalis-sima asta di cappelli, cheha permesso all’associazio-ne di ricavare oltre 1.200euro. Emozionata la nuovapresidente Milena Fiore,che ha ringraziato per la col-laborazione gli Istituti al-berghieri “Nebbia” di Lo-reto e “Panzini” di Seni-gallia e il titolare dell’ho-tel Aldo Amleto Roscioni.Presente anche l’artista-stilista Rita Albertini, co-nosciuta da tutti al Salesicome “dott.ssa Ripippi” eamatissima dai bambiniper la sua preziosa attivitàdi clownterapia. Domeni-ca 8 maggio nella spiaggiadi Portonovo la kermessesi è conclusa con un pome-riggio dedicato ai bambi-ni e ricco di eventi e mu-sica: apprezzato lo spetta-colo degli artisti di stradadella compagnia “Gioca-Sorriso”; spazio alla mu-sica per ballare insiemeagli amici de “La lunadance center” e l’associa-zione Jacksology, guidatadal travolgende ballerino“Stritti”: sul palco anchemomenti di solidarietà at-traverso l’iniziativa “Helpthe childrens”.

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25PAGINA25 MAGGIO 2011 MARCHEdomani

Sviluppo sostenibile a 360°: nasce Energy Resources Holding; il presidente Andrea Cardinaletti: “Ingressodella green economy in una nuova fase; un approccio che punta a migliorare il benessere dell’individuo”

Vita a zero emissioniNasce Energy Resour-

ces Holding, la pri-ma realtà italiana in

grado di realizzare l’obietti-vo di uno sviluppo soste-nibile a 360°. Attraverso lesue società specializzate, ilGruppo è in grado di forni-re un servizio globale basa-to sull’integrazione tra i di-versi aspetti che compon-gono una “vita a zero emis-sioni”: la realizzazione di im-pianti ad energia rinnova-bile (fotovoltaico, geotermi-co, mini e micro eolico e im-pianti a biomasse), l’appli-cazione di criteri di efficien-za per abbassare i consumienergetici, l’edilizia sosteni-bile, la diffusione di mezzielettrici alimentati dal sole.Energy Resources Holdingnasce dall’esperienza diEnergy Resources Spa, re-altà di spicco nel settoredelle rinnovabili, che a cin-que anni dalla sua costitu-zione, forte dei grandi risul-tati ottenuti, ha deciso dicompiere un importantesalto di qualità.

“La nascita di EnergyResources Holding –affer-ma il neopresidente AndreaCardinaletti– segna l’in-gresso della green economyin una nuova fase: al cen-tro non c’è più il singoloprodotto, ma un approcciogenerale che punta a miglio-rare la qualità della vita e ilbenessere dell’individuo,visti come nuovo equilibrio

Fano Yacht Festival dal 12al 15 maggio, il sindaco Aguzzi

“Rilancio delsettore nautico”

La festa del patrono di Ancona – Assegnazioni alla memoriadi Otello Giuliodori, Giorgio Grati e Massimo Galeazzi

Ciriachini, 3 medaglie d’oro “La settima edizione

del Fano Yacht Festivalsegna il rilancio del setto-re nautico, non ci dovran-no più essere dubbi in fu-turo, questo è il vero e pro-prio momento di riparten-za”, è quanto ha dichiaratoil sindaco del Comune diFano, Stefano Aguzzi, nelcorso della conferenzastampa di presentazionedell’evento che si svolgeràdal 12 al 15 maggio. “Ladecisione e l’impegno pro-fuso per portare avanti lamanifestazione –ha aggiun-to Aguzzi- vanno a soste-gno del settore e di un in-tero territorio che è stato evuole rimanere punto di ri-ferimento per la nautica”.A sottolineare positiva-mente la capacità degli entiorganizzatori di scommet-tere ancora su questo mer-cato è stato anche l’asses-sore al Turismo del Comu-ne di Fano, Alberto Santo-relli: “Il salone nauticocostituirà una preziosa ve-trina turistica e commercia-le per tutta la città, un ruo-lo di promozione favoritoquest’anno anche dallascelta dell’ingresso liberoalla manifestazione”. Unsalto positivo è stato evi-denziato dall’assessore del-la Provincia di Pesaro Ur-bino, Massimo Seri: “Dopoun tragico 2009, il settorenautico sta rinascendo:fondamentale in questoprocesso coltivare le pro-fessionalità che abbiamonel nostro territorio”. A ri-badire l’importanza dellamanifestazione è stato ilpresidente della Camera di

commercio di Pesaro Urbi-no, Alberto Drudi: “In unmomento che risente anco-ra di difficoltà economichema che sta lentamente cam-biando in positivo non po-tevamo non confermare ilnostro appoggio ad un sa-lone nautico che valorizzal’intera costa adriatica”.“E’ stata un’operazionedifficile, ma siamo orgo-gliosi di potere affermareche la settima edizione delFano Yacht Festival sarà in-centrata sulla qualità”, haprecisato il direttore com-merciale del Fano YachtFestival, Giuliano Antino-ri, il quale ha annunciatol’importante presenza alSalone nautico di un’ante-prima assoluta: il 640 Mai-ne navetta dislocante deiCantieri Estensi. Un’antepri-ma di lustro che si affian-cherà agli 80 espositori chehanno confermato la loropartecipazione -nel 13% deicasi si tratta di imbarcazionisopra i 20 metri-; di presti-gio i marchi presenti comeAzimut, Atlantis, Benetti,Blu Martin, Benetau, Carne-vali, Catalina Yachts, Cran-chi, Enterprise Marine, Ga-leon, Intermare, Innovazio-ni e Progetti, Island PacketYachts, Larson, Mochi Craft,Paper8, Pershing, Ranieri,Sessa, Sun Odyssey e tantialtri. All’interno dell’areaespositiva del Fano YachtFestival saranno, inoltre, al-lestite delle vetrine con lemigliori proposte per il ve-stiario tecnico, gli accessorie gli ultimi ritrovati del set-tore per la vacanza in barcao per la regata sportiva.

Dopo l’offerta di un maz-zo di fiori sulla tomba delsanto patrono, San Ciriaco, ilsindaco di Ancona, FiorelloGramillano, ha dato avvio, loscorso 4 maggio, alla cerimo-nia di consegna delle civichebenemerenze, al Ridotto del-le delle Muse. Tre le meda-glie d’oro, assegnate tutte“alla memoria”: ad OtelloGiuliodori, a GiorgioGrati e a Massimo Galeazzi.Otello Giuliodori, scomparso

ultracentenario, ha contribui-to alla rinascita culturale del-la città di Ancona del secon-do dopoguerra, promuovendoe collaborando a numeroseiniziative illustri che hannorichiamato nella Dorica per-sonalità di spicco, come ilconcorso la “Ginestra d’oro”,condotto insieme all’artistaFarroni e all’albergatore Fio-rini, il “Premio Marche” conil professor Trifogli e moltealtre, oltre che essere stato

componente di associazioniprestigiose, quali l’Accademiamarchigiana di Scienze, let-tere ed arti e di istituzioni cul-turali quali la Galleria Pucci-ni. Giorgio Grati, scomparsodi recente, è ricordato per averportato il nome di Anconanel firmamento dell’altamoda, creatore di stile e diuna raffinata immaginefemminile ma anche im-prenditore lungimirante einnovatore. “L’Amministra-

zione –riporta una nota delComune- lo ricorda con gra-titudine, non solo come in-dustriale di successo maanche come figlio generosodella sua città, cui ha dedi-cato energie e passione. Ti-foso appassionato, ha volutosostenere la sua squadra met-tendosi al timone dalla So-cietà, mantenendo in tuttequeste attività un garbo,un’eleganza e un grande at-taccamento alla sua terra”.Quanto a Massimo Galeazzi,il Comune gli ha dedicatouna medaglia d’oro per l’in-stancabile e appassionata at-tività di operatore nel setto-re dell’handicap e di volon-tario nel mondo dei giovani,verso i quali ha svolto unservizio prezioso di preven-zione delle devianze sociali.Animatore ed educatore alCentro Papa Giovanni XXIIIe nella parrocchia Cristo Di-vino Lavoratore, prematura-mente scomparso a 38 anni,era una personalità generosae poliedrica, innamorato del-la sua città e dei suoi rioni,cui ha dedicato, pubblican-doli, tre volumi. Le meda-glie d’argento sono state con-segnate a Don GelsominoBattaglini, conosciuto comeDon Celso (già direttore di“Presenza” e sostegno spi-rituale dei detenuti di Mon-tacuto), ad Orlando Ridol-fi, detto Biribina (volonta-riato), a Gallo Santomarti-no (pittore), all’Azienda DpLogistica Srl (crescita eco-nomica), a Nono Lucarelli(volontariato) e alla memo-ria di Rinaldo Mancinelli(Società mutuo soccorsoVarano).

Alla fiera di San Ciriacoper ribadire la propria vici-nanza al territorio. E’ statala novità di questa edizionedella festa del patrono di An-cona. Prometeo, Energy Re-sources, Ikea: realtà azien-dali di rilievo nelle pieghedel tessuto cittadino per con-dividerne un momento signi-ficativo. Presente con standinformativi la prima, con lasua gamma di auto e motoelettriche la seconda, mentreIkea ha messo a disposizio-ne della Croce Gialla unospazio in cui è stato peraltropossibile acquistare i bigliet-ti della tradizionale lotteriadi San Ciriaco. “La nostraazienda –dice la responsabi-le marketing Tiziana Ba-buin- ha voluto aggiungeretre premi a quelli messi a di-sposizione di chi ha parteci-pato all’estrazione. La fieradi San Ciriaco coinvolge nonsolo la città ma tutta la pro-vincia ed è appuntamento se-guitissimo dalle famiglie, il

nostro pubblico di riferimen-to: la partecipazione di Ikeaalla festa come segnale fortedella nostra volontà di staretra le persone, con le perso-ne”. Vicini al cittadino, lad-dove si vivono momenti diaggregazione: i vertici di Pro-meteo nell’apposito stand al-lestito e ad accogliere gliospiti, nella giornata inaugu-rale della manifestazione, èstato lo stesso presidente: “Lafiera di Ancona -sottolineaGiacomo Roscioni- comeespressione forte del territo-rio, dunque non potevamo cheesserci: per noi un’importan-te occasione di incontro e discambio diretto di idee con icittadini, cogliendone le esi-genze e i consigli, com’ènella nostra filosofia azienda-le”. Hanno creato colore e al-legria lungo la principale ar-teria della fiera le ‘animate’colonnine di ricarica e spineelettriche targate Energy Re-sources: impegnato con i vi-sitatori in un dialogo sulla

mobilità sostenibile l’ammi-nistratore delegato EnricoCappanera; “Abbiamo par-tecipato alla fiera di San Ci-riaco perché avevamo pia-cere di supportare il Comu-ne in questo evento cheogni anno fa rivivere di nuo-va vita il centro di Ancona.Visto l’interesse e l’impegnoche la pubblica amministra-zione locale ha dimostratonei confronti delle rinnova-bili e della mobilità sosteni-bile, abbiamo deciso di por-tare in piazza Roma alcunidei mezzi elettrici che ab-biamo in gamma per sensi-bilizzare i cittadini su que-sta nuova frontiera e soprat-tutto rispondere alle tantedomande che ruotano attor-no a questo mercato. Natu-ralmente speriamo di conti-nuare a sostenere il Comunedi Ancona nei suoi progettidi sensibilizzazione e infor-mazione sulle energie rin-novabili in generale”.

Silvana Coricelli

La novità: anche le grandi aziendealla tradizionale fiera

tra uomo e ambiente. È que-sta l’intuizione alla base diEnergy Resources Hol-ding”.

“L’integrazione tra le di-verse tecnologie green èsempre stata nel dna diEnergy Resources spa –spiega l’amministratore de-legato, Enrico Cappanera–; arrivati a questo grado disviluppo, c’era la necessitàdi un’unica cabina di regiaper la gestione della finan-

za e dei diversi servizi, eper il mantenimento di unastrategia globale. Entriamoin una fase nuova, fortidegli obiettivi raggiunti”.

Ad oggi Energy Resour-ces Spa ha realizzato 420impianti ad energia rinno-vabile per 83 megawatt dienergia pulita installati,conta 150 addetti e ha rag-giunto per il 2010 i 152,5milioni di euro come valoredella produzione. Vanta im-

portanti innovazioni -comela sonda a spirale che hareso più accessibile il geo-termico- e grandi realizza-zioni che spiccano per effi-cienza energetica, redditivi-tà dell’impianto e profiloestetico: ne sono esempi ec-cellenti gli impianti realizza-ti per Poltrona Frau (Tolen-tino), Baraclit (Bibbiena-Arezzo) e Rainbow (Loreto).

Energy Resources Hol-ding è formata dalle seguen-

ti aziende: Energy Resour-ces Spa (impianti ad ener-gia rinnovabile di media egrande dimensione), ER fi-nancial (servizi finanziari),ER Geocomfort (sistemi ge-otermici e impianti termici),ER Residential (impianti perutenze residenziali e com-merciali di piccola taglia),ER Green Mobility (commer-cializzazione di veicoli elet-trici e infrastrutture di rica-rica), ER Casa Solare (edili-

zia sostenibile), White togreen (elettrodomestici abasso consumo) ed Elettra(produzione di veicoli elet-trici).

Energy Resources Hol-ding è distribuita su tutto ilterritorio nazionale, attra-verso la sede legale di Mi-lano, la sede operativa diJesi, la sede logistica diAncona, una filiale in Cam-pania (ER Technology) eduna in Puglia (ER Salento).

Il Gruppo è stato creato grazie all’esperienza di Energy Resources Spa, realtà di spicco nelsettore delle rinnovabiliche, a cinque anni dalla

sua costituzione, forte deigrandi risultati ottenuti,

ha deciso di compiere unimportante salto di

qualità; l’amministratoredelegato: Enrico

Cappanera: “C’era lanecessità di un’unicacabina di regia per la

gestione della finanza edei diversi servizi e per il

mantenimento di unastrategia globale” Da sinistra: Luigi Lucchetti, Enrico Cappanera, rispettivamente vicepresidente ed amministratore delegato

Energy Resources Spa; Andrea Cardinaletti, presidente Energy Resources Holding; Giovanni Emidi edEmanuele Mainardi, presidente e vicepresidente Energy Resources Spa

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cultura MARCHEdomani 25 MAGGIO 2011 26PAGINA

Un altro Premio Abbiati per il RofNuovo riconoscimento per il Sigismondo, opera che

ha debuttato con successo in prima assoluta nella scorsaedizione del Rossini Opera Festival. Lo scenografoPaolo Fantin e la costumista Carla Teti hanno vinto ilpremio della critica musicale Franco Abbiati, giuntoalla sua 30a edizione e assegnato dall’Associazionenazionale critici musicali, per le migliori scene e costu-mi. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si terràa Milano il 25 maggio alle 18 nella Villa Reale.

“Videodromo”, dove corrono leimmagini

Le immagini corrono senza sosta all’Atelier dell’ArcoAmoroso, in Piazza del Plebiscito, spazio no profit gestitodalla Provincia di Ancona: “Videodromo” il progettopromosso dall’assessorato alla Cultura e curato dal criticoGabriele Tinti con l’organizzazione di Mac Manifestazio-ni artistiche contemporanee e la consulenza artistica escenografica di Allegra Corbo, progetto che vedrà sbarca-re nella città di Ancona nell’arco di un anno, fino adaprile del 2012, alcuni fra i maggiori artisti video di famainternazionale. Perchè la video arte? “Perché il video èdivenuto lo spazio privilegiato di gran parte della speri-mentazione artistica, il luogo dove il nesso tra arte etecnologie di comunicazione di massa più si è avverato econsolidato, dove quel passaggio dell’arte da evento sacroe rituale ad uno politico e comunicazionale profetizzato daBenjamin più si è venuto determinando”, spiega Tinti.Speciale lo spazio prescelto ad ospitare “Videodromo”:l’Atelier dell’Arco Amoroso è un luogo nel quale formeartistiche contemporanee sono chiamate a dialogare conun’architettura dal grande valore storico. Inaugurato con laperformance di Cristian Chironi, il programma di “Video-dromo” prosegue durante l’anno con le esibizioni di JudithSiegmund (Germania), Matteo Giacchella e GastoneClementi (Italia), Simon Senn (Svizzera), Careof Docva(Italia), Emilio Leofreddi (Italia), Cristiano Berti (Italia),Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti (Italia), CalinDan (Olanda), Andrew Schoultz (Usa) e molti altri. Unospazio di dialogo tra varie realtà artistiche e culturali,“Videodromo”, aperto a workshop, happening, presentazio-ni di libri e riviste, incontri e confronti, alla cui ideazione erealizzazione collaborano numerose realtà: Mediateca delleMarche, Liceo artistico E. Mannucci, Acusmatiq, Arci,Argo, Careof, La Cupa, Librare, Nerto.it, Niewiem, NotteNera, Pop Up!. “Videodromo” è infine un laboratorio dovegli studenti del Mannucci di Ancona, con la supervisionedi Allegra Corbo e Donatella Discepoli, intervengononell’allestimento dello spazio espositivo e nella realizzazio-ne delle mostre, per concludere il loro stage con unapropria collettiva. L’Atelier dell’Arco Amoroso rimaneaperto a tutti gli utenti interessati ad esporre e, oltre allaprogrammazione ufficiale, rimane a disposizione deigiovani artisti che possono inoltrare domanda di partecipa-zione attraverso un apposito bando consultabile nel sitowww.provincia.ancona.it

Simone Borghi: “Acoustic Night inFirenze” il nuovo dvd e cd

Si intitola “Acoustic Night in Firenze” il nuovo dvde cd del musicista marchigiano Simone Borghi. Questo

film-concerto è stato girato presso il teatro Opera EtGusto che si trova nel centro storico di Firenze, cittàdove Borghi ha prodotto una parte del suo ultimo disco“Online” al quale hanno partecipato musicisti di famamondiale come Steve Lukather e Simon Phillips dei Toto,il bassista Tony Levin e il batterista Vinnie Colaiuta.Prodotto dalla Thelenis Multimedia e diretto dal registafiorentino Costantino Maiani, il film, oltre allo show dalvivo, ripercorre le fasi della preparazione nelle collinetoscane del Chianti dove Borghi ha trascorso alcunigiorni per lavorare agli arrangiamenti in chiave acusticadel repertorio tratto dal suo ultimo album. Il nuovo dvd ecd “Acoustic Night in Firenze” di Simone Borghi, giàdisponibile nei maggiori negozi di internet tra i qualiiTunes e Amazon, contiene inoltre una versione dal vivodel singolo “Every Night Together”, che vede la straordi-naria partecipazione della cantante Linda Valori.

SILVANA CORICELLI

Fino al 29 maggio alla Mole la mostra di Tsereteli. Spacca:“Evento prestigioso”. L’artista ha donato alla Regione una sua opera

“Un amico delle Marche”

Zurab Tsereteli, “Mulja”, olio su tela,2009

Prorogata fino al 30maggio, al Forte Malatestadi Ascoli Piceno, la mostra“Aspetti di arte astrattanella raccolta Fiocchi”curata da Armando Ginesi epresentata da StefanoPapetti, direttore dei MuseiCivici di Ascoli. L’esposizio-ne riunisce un nucleo diopere molto consistente da

Arte astratta, capolavori collezione Fiocchi esposti fino al 30 maggioun punto di vista numericoma soprattutto un corpusformidabile per la conoscenzadelle dinamiche dell’artecontemporanea in Italia.Trattasi di 230 opere dellecirca 500 sull’astrattismoraccolte in oltre 50 anni daSerafino Fiocchi, collezionistaascolano. L’esposizione siapre idealmente con una

cartolina postale disegnata daGiacomo Balla recante untesto augurale indirizzato aFortunato Depero in occasio-ne di una mostra a NewYork: la grafica dell’immagineinterpreta infatti in chiaveaniconica i suggerimentidinamici e luministici tipicidel Futurismo, anticipandocerti aspetti dell’Astrattismo.

Si prosegue poi con uninteressante confronto fra unaAmalassunta di OsvaldoLicini e un disegno visionariodi Mirò (dell’autore, nellafoto a lato, “Femme”, 1978),ambedue proiettati in unadimensione onirica e fantasti-ca. Notevole è anche larappresentanza dell’astrattismoitaliano degli anni Cinquanta

con opere di Fontana, Burri,Veronesi, Crippa, Capogros-si, Scanavino che ne declina-no la componente informale,mentre quella gestuale-segnicaè ben esemplificata attraversoi dipinti di Vedova, Accardi,Perilli e Parmeggiani, manon mancano in mostra ancheinteressanti esempi legati alcontesto internazionale conopere di Masson, Beuys e SolLewitt.

Dellagrandelezione

rappresentatadall’Espressioni-smo ha fatto ilsuo punto diriferimentostilistico. “L’artecome la sipercepisceattraverso isentimenti”,echeggiando leparole di Ar-mando Ginesi.Una materiapoeticamentetrasfigurata dove“le linee sideformano, ivolumi sirattrappiscono osi dilatano”,dove i coloridiventano“elementisinfonici del-l’anima stessa”.Ed ebbri dicolore ci sisente al cospetto dellosgargiante teatro pittoricodi Zurab Tsereteli: rossirutilanti, gialli vividi,azzurri elettrizzanti, unmondo debordante ancheper qualità materica,densa di stratificazioni, eper gli amplificati trattidi fisionomie che sistagliano con trionfantenettezza, rimbalzando daiquadri di grandi dimen-sioni. La monumentalitàla cifra che ha resocelebre Tsereteli, georgia-no di Tbilisi dove è natonel 1934, pittore, inciso-

re, narratore, architetto escultore il più famoso ditutta la Federazionerussa. Suoi il memoriale

per ricordare le vittimedel terrorismo all’indoma-ni dell’11 settembre 2001(New Jersey, Stati Uniti)e l’opera collocatadavanti alla sede del-l’Onu a New York, “IlBene vince sul Male”, ilcui modello l’artista hadonato alla RegioneMarche con annuncio nelcorso dell’inaugurazionedella sua mostra allaMole Vanvitelliana diAncona (vedendo lastatua esposta nella cortedella Mole), terza città-tappa di un itinerario

italiano che ha giàtoccato Roma e Palermo.Circa 120, tra dipinti,bassorilievi e grafiche, leopere proposte, a colpirele restituzioni di unagenerosa tavolozzavenata di tutti i coloridella vita quotidiana,della tradizione popolare,dei personaggi illustri,del paesaggio, dellastoria russi. Un’arte saturadi civiltà antica e che harespirato le avanguardie.“Zurab Tsereteli. Incan-to delle Origini. Radicidel mondo”, titolal’esposizione ideatadall’Accademia russa diBelle arti e realizzatadalla Regione Marche edall’agenzia di svilupporegionale Svim, incollaborazione con iMinisteri degli Affariesteri e della Culturadella Federazione russa eil Comune di Ancona,con il patrocinio delConsolato onorario dellaFederazione russa diAncona, il Ministeroitaliano per i Beni e leAttività culturali e laProvincia di Ancona.Nell’anno dedicato alloscambio culturale tra Italiae Russia, le Marcheospitano quello che GianMario Spacca ha definitoun evento prestigioso,ulteriore e preziosotassello nella storia deirapporti tra questa regionee la Russia. Rapportistraordinari, che “aldialogo culturale affidanoanche la possibilità disviluppare rapporti com-merciali”, ha detto ilGovernatore inaugurandola mostra alla presenzadell’artista, Tsereteli

“grande amico delleMarche”, lui che ha datoaccoglienza nella suagalleria di Mosca, haricordato Spacca, “ad unadelegazione di nostriimprenditori che hannoincontrato i colleghirussi”. Al GovernatoreTsereteli ha consegnatol’Ordine per i meriti perla Cultura, la più altaonorificenza dell’Accade-mia russa di Belle arti, dicui l’artista georgiano èpresidente. All’inaugura-zione della mostra gliinterventi del curatoreArmando Ginesi, consoleonorario della Federazionerussa in Italia; MichailRossijskij dell’Ambasciatadella Federazione russa inItalia; Patrizia Casagran-de, presidente dellaProvincia di Ancona, eAndrea Nobili, assessoredorico alla Cultura.Presenti anche LubovEvdokimova, direttrice perle attività espositivedell’Accademia russa diBelle arti, ed ElenaTsereteli, figlia dell’arti-sta, curatrice insieme conla Evdokimova dellamostra dedicata, semprealla Mole, alla prestigiosaAccademia. La collezioneproviene dall’Academiedes Beaux Arts di Parigie racconta attraverso unaricca documentazione difotografie e disegni tresecoli di relazioni strettetra la Russia e l’Italia. Ladoppia esposizione, coningresso gratuito, è visita-bile fino al 29 maggio;orario: dal martedì alvenerdì ore 16.30-19.30;sabato e domenica ore 10-13/ 16.30-19.30; lunedìchiuso.

La mostra è dedicataal confronto tra duemetropoli sospese traOriente e Occidente:Istanbul e Shanghai,entrambe interpretatedallo sguardo dell’artistanel momento del loropassaggio tra tradizionee contemporaneità. Siintitola Da Istanbul aShanghai e sarà inaugu-rata il 14 maggio, alleore 18.30, al Centro ArtiVisive Pescheria diPesaro, la personale diGabriele Basilico. Unitinerario tra Turchia eCina che si sviluppanegli spazi del museo:nel luminoso loggiato 19immagini di Istanbul,nella suggestiva exchiesa del Suffragio 8foto inedite di Shanghai,presentate per la primavolta al pubblico. Nellasala proiezioni. verràproposto il film docu-mentario Gabriele Basili-

Da Istanbul a Shanghai con Basilicoco di Giampiero D’An-geli (prodotto da Visionid’arte in collaborazionecon Contrasto) in cui

l’artista racconta sestesso e il propriolavoro.

“Per comprendere lospazio contemporaneo,sembra dirci Basilico,

bisogna sovrapporre ledue immagini, quelladell’ordinario onnipre-sente e globale sempre

piùdiluitonelpaesaggiogenericoe quellasemprediversa ericosti-tuentedella cittàbella, cheraccogliela suaformadallastoria e laproiettanelfuturo.

Nel punto di incontro trale due, chiave di letturae unico momento disintesi, troviamo l’obiet-tivo del fotografo, chesovrappone le due mappe

e le trasforma in puraespressione”, scrivePippo Ciorra nel saggioin catalogo (SilvanaEditoriale). La mostra,curata da LudovicoPratesi e promossa dalDipartimento Designcurato da MariadeleConti, resterà allestitafino al 3 luglio con ilseguente orario: 10/12-17.30/19.30, lunedìchiuso. (Info: 0721-387651/www.centroartivisivepescheria.it).Si ricorda che in occa-sione dell’inaugurazionedella mostra è previstoun incontro con l’artista,alle ore 11.30 del 14maggio, nella Sala delNovecento dei MuseiCivici di Pesaro; oltre aGabriele Basilico, inter-verranno Ciorra, Pratesi eRoberto Koch, presiden-te di Fondazione Formaper la fotografia edirettore di Contrasto.

Shanghai 2010, Pure pigmented print, cm.110x140

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SILVANA CORICELLI

Il cartellone di prosa 2011-2012 nel capoluogo: contemporanea nella tradizione, una programmazione checoinvolge grandi maestri della scena e compagnie eccellenti; 11 appuntamenti tra Muse e Sperimentale

Stabile, la Stagione bella

“The History Boys”; a lato, Luca De Filippo e Carolina Rosi in “Lebugie con le gambe lunghe”

Undici appuntamenti, unoin più in abbonamentorispetto alle passate

Stagioni, per un’incursione nelcontemporaneo che nondimentica i classici. Presenta-to dallo Stabile delle Marche,in collaborazione con laFondazione Muse e il Comunedi Ancona, il nuovo cartelloneteatrale del capoluogo. Unprogramma che da ottobre2011 ad aprile 2012 vedràarrivare sui palcoscenici diMuse e Sperimentale più di80 attori diretti dai miglioriregisti del panorama naziona-le, in un coraggioso e quantomai apprezzabile mix digeneri tra autori contempora-nei e testi della tradizione.Yasmina Reza ed EdoardoErba con Luigi Pirandello edEduardo De Filippo; i grandimaestri della scena coinvoltie compagnie eccellenti conproposte di spicco comequelle del Teatro della Tossee del Teatro dell’Elfo e duenovità quali il Cyrano chevedrà protagonista AlessandroPreziosi e il Servo di scena diFranco Branciaroli. Previstodebutto nella Dorica per IlVizietto – La cage aux follesdi Jean Poiret, adattamento eregia di Massimo RomeoPiparo, titolo fuori abbona-mento che lo Stabile ospiteràper tre repliche alle Muse, il20, 21 e 22 dicembre. Fuoriabbonamento anche lospettacolo per la regia diCarlo Cecchi, “Product”, che

debutterà il prossimo mese diluglio al Festival dei DueMondi di Spoleto: Cecchianche interprete della piècedel drammaturgo ingleseMark Ravenhill.

Sempre il primo ad esserelanciato nelle Marche –unodei primissimi a livello

nazionale-, il cartelloneteatrale di Ancona, con il suonumero record di abbonati(circa 2.000) nella regione eanche nel Paese, si stagliaper “qualità e quantità”proposta nella nuova Stagione,ha detto il sindaco delcapoluogo Fiorello Gramilla-no, tanto più in un momentodifficile per il teatro italiano.I complimenti alla strutturadiretta da Cecchi, coadiuvatoda Marta Morico; “In tempinon agevoli si reagisceattaccando”, ha sottolineatol’assessore alla Cultura dellaProvincia di Ancona CarloPesaresi. E di Stagioneteatrale “d’attacco” ha parlatol’assessore dorico alla CulturaAndrea Nobili: contemporaneanella tradizione, come indica

il titolo, “una propostainnovativa ed interessante,così come il percorso disinergia tra gli enti delterritorio”. Alla presentazioneanche Velia Papa, direttoredelle Muse: l’accento sull’im-portanza di “accogliere almeglio il pubblico, con servizisempre più efficienti”, perquesto cercando forme dicollaborazione stretta tra leprofessionalità che fanno capoalle due Fondazioni. Anche

grazie ad una miglioregestione la possibilità dioffrire uno spettacolo in più,con aumento dell’abbonamentodi appena 10 euro, hacommentato la Morico,illustrando una stagione“mossa e coinvolgente, attentaal gusto del pubblico”.

Il cartellone si apre dal20 al 23 ottobre alle Musecon Art: diretti da GiampieroSolari, tre mattatori dellascena come AlessandroHaber, Alessio Boni e Gigio

Alberti a confronto con iltesto della francese YasminaReza, dando vita ad unacommedia tagliente e diver-tente sull’amicizia maschile.

Si prosegue, sempre alleMuse, dal 27 al 30 ottobre,con Luca De Filippo cheporta in scena Le bugie con legambe lunghe di Eduardo DeFilippo, nel testo il tema dellaverità e della menzognaambientato in un condominiodi un quartiere popolare di

Napoli dove Libero Incorona-to, uomo modesto e dignitoso,si ritrova coinvolto dagliintrighi di alcune coppie divicini. Un personaggio e unacommedia che anticipanomodalità drammaturgichemolto moderne di Eduardo.

Dal 24 al 27 novembrealle Muse lo strepitoso duoMaria Amelia Monti eGianfelice Imparato impegnatinel testo di Edoardo ErbaTante belle cose per la regiadi Alessandro D’Alatri;

giocato sul doppio piano dellacommedia e del drammapsicologico, un lavoro pulsantedi energia e comicità.

Dal 18 al 22 gennaio alTeatro Sperimentale arrivacon la regia e in scena TatoRusso con Il fu Matia Pascaldi Luigi Pirandello; lemusiche sono del maestroAlessio Vlad.

Sempre allo Sperimentale,dall’1 al 5 febbraio, 456,scritto e diretto da Mattia

Torre: surreale edivertente, unospettacolo rivelazionedell’autore di“Boris”, che haregistrato il tuttoesaurito e unclamoroso successoal Teatro Eliseo diRoma. Dal 15 al 19febbraio, alloSperimentale, laCompagnia delTeatro della Tosseporta in scena, trattoda 1984 di GeorgeOrwell, lo spettacolodal titolo 2984,adattamento diEnrico Remmert e

Luca Ragagnin con la regiadi Emanuele Conte.

Dal 15 al 18 marzo alleMuse Franco Branciaroliporta in scena Servo di scenadi Ronald Harwood, traduzio-ne di Masolino D’Amico,regia dello stesso Branciaroli;la pièce affronta con tonoironico le rocamboleschevicende di una precariacompagnia di provincia:omaggio all’Inghilterra e aShakespeare, Servo di scena èun inno al teatro, alla sua

Concerti aperitivo: omaggio a NinoRota

Domenica 29 maggio, alle ore 18.30, al ConeroGolf Club di Sirolo, interessante appuntamento nelcalendario dei Concerti aperitivo del Carlino: ilNino Rota Ensemble presenterà “Omaggio a NinoRota nei 100 anni dalla nascita” con GianninaGuazzarono al violino, Federica Torbidoni alflauto, Diletta Dell’Amore oboe e corno inglese,Cecilia Amadori al violoncello e Deborah Vico alpianoforte; soprano Tiziana Santarelli.

Il Nino Rota Ensemble nasce nel 1995 in occa-sione delle celebrazioni dei 100 anni del cinema edè composto da musiciste unite dalla stessa passioneper la musica e per il cinema, appunto. Dall’annodella fondazione, il gruppo ha svolto una intensaattività concertistica affermandosi per le capacità el’originalità in Europa e in alcuni Paesi extraeuro-pei, con esibizioni nei più prestigiosi teatri diSvezia, Portogallo, Egitto, Germania, Francia, Croa-zia, Grecia, Turchia, Azerbaijan, Taiwan, Brasile,Tunisia, Marocco, Cipro, Libano, Libia e Siria,Lussemburgo, Lettonia, Indonesia, Nigeria.

Fra le numerose esibizioni tenute dall’Ensemblein varie parti del mondo, di particolare rilievoalcuni concerti in occasione dell’inaugurazione difestival cinematografici internazionali, fra i qualiquelli di Salonicco, Annecy, Villerupt, Stoccolma,Lussemburgo. Recentemente il gruppo ha suonatonell’ambito di eventi legati al cinema, in presenzadi famosi registi e compositori quali Stelvio Cipria-ni, Ennio Morricone, Ettore Scola, Francesco Rosi eMarco Bellocchio.

La Tall Ship CaravanStage Theatre, Amara Zee,di origine canadese, è unmaestoso veliero di 27metri arrivato in Italiadopo un emozionante tourin Europa occidentale edell’est. Per ben quattroanni ha cercato un luogodove poter effettuarelavorazioni di manutenzio-ne, tra il Mar Nero e laGrecia, ma solo a Fano hatrovato una struttura cheper grandezza e disponibi-

lità èriuscita avenireincontroalle suenecessità:Marelift.GiovannaRivetti haaccoltoconentusia-smo lacompa-gnia e

Amara Zee, quando il teatro è a bordosoprattutto ha abbracciatola filosofia del progetto:una società no-profit,legata al mare, che è ingrado di autosostenersi efare beneficienza, facendodella creatività e dell’inge-gno non un punto diarrivo ma di partenza. Daoltre 27 anni la compa-gnia, capitanata dalla

coppia Paul Kirby eAdriana Kelder, naviganei porti di tutto il mondoper proporre le sue perfor-mance. Dopo il varo delveliero, la compagnia si staconcentrando sulla produ-zione del prossimo spetta-colo teatrale che si svolge-rà a Marina dei Cesari il10 e l’11 giugno 2011. Per

le stagioni 2010 e 2011 lospettacolo messo in scenasi chiama “CommandPerformance”, un musicalcircense. Dopo quellafanese, il veliero partirà perle altre tappe della sua 41atournée, previste lungo lacosta adriatica, la rivieraionica e parte della costasiciliana.

Dopo la nomina diAndrea Gualandri adirettore artistico e dopol’ufficializzazione del temadella 26° edizione, “L’artedel Novecento”, la Biennaleinternazionale dell’umori-smo nell’arte di Tolentino,che si terrà dal 21 luglio al2 ottobre prossimi e che inquesto 2011 festeggia 50anni di grandi mostre,eventi e rassegne, si rivolgea tutti i giovani talentimarchigiani, nella fascia di

Biennale dell’umorismo; stelle emergenti a Tolentinoetà compresa tra i 18/30anni, nell’ambito del pro-gramma regionale “Apq –Giovani Ri-cercatori diSenso - anno 2011”, delquale il Comune di Tolentinoè stato ammesso a far parte,con il proprio specificoprogramma “Stelle emergen-ti”.

I giovani artisti delleMarche sono chiamati apartecipare al Premiospeciale “Stelle emergenti”dedicato all’umorismo sotto

ogni forma di arte visiva. Ilvincitore riceverà un premiodi 1.000 euro e sarà ospitedella Biennale internazionaledell’umorismo nell’arte conuna propria mostra persona-le nella prossima edizionedel 2013.

Si ricorda che lascadenza per la presentazio-ne delle opere è fissata peril prossimo 31 maggio2011 (il regolamento sulsitowww.biennaleumorismo.org)

La Regione Marche saràpresente con uno standd’eccezione di 150 metri alSalone del libro di Torinoche avrà luogo dal 12 al 16maggio. Sull’importanzadella partecipazione, ilpresidente dell’Assemblealegislativa VittorianoSolazzi, con un inciso sullaricorrenza dei 150 annidell’Unità d’Italia, e

Le Marche al Salone del libro di Torino: presentazione del progettoLeopardi-Tolstoj. Hoffman e Lotto testimonial d’eccezione

l’assessore regionale allaCultura, Pietro Marcolini:“Un’occasione unica -hasottolineato quest’ultimo- perpresentare i nostri progetti dipunta del 2011 legati allaletteratura e all’editoria: ilprogetto Leopardi-Tolstojcon la grande mostra aRecanati e a Jasnaja Poljana;il volume e la mostradedicata a Lorenzo Lotto; la

mostra dedicata a GiorgioMorandi e Osvaldo Licini”.Lo stand della RegioneMarche alla kermessetorinese, dedicata ai 150anni dell’Unità d’Italia e allaRussia quale ospite straniero,sarà incentrato su due filonitematici: l’anniversariodell’Unità d’Italia, conriferimenti a documentistorici, e appunto il progetto

Leopardi-Tolstoj affiancatodall’immagine di DustinHoffman che legge l’Infinito.Oltre alla Giunta e all’As-semblea legislativa regiona-le, lo stand ospiterà leUniversità, le Province, iComuni, gli editori marchi-giani e la Mediateca delleMarche. L’attore NeriMarcorè (foto a lato) saràil conduttore del talk show

dal titolo “Leopardioltre le Marche”, nelcorso del qualel’assessore Marcolinie i massimi espertidel poeta di Recanatipresenteranno la mostra“Leopardi-Tolstoj. Ilrespiro dell’anima”, ilbicentenario dell’aperturadella Biblioteca di Monal-do Leopardi al pubblico

(giugno 2012), la nuovaedizione del Catalogodella Biblioteca Leopardiin Recanati e il XIIIConvegno internazionalesu “Leopardi e la tradu-zione” (settembre 2012).

capacità di resistere in tempidifficili, alla sua insostituibili-tà.

Dal 29 marzo al 1 aprileal Teatro delle Muse sarannoGiorgio Albertazzi e LaMartha Graham DanceCompany in CercandoPicasso, con le coreografichestoriche di Martha Graham,originali di Janet Eilber perla regia di Antonio Calenda,

Dal 12 al 15 aprile alleMuse Alessandro Preziosiporta in scena Cyrano DeBergerac di Edmond Rostand,opera per antonomasia delteatro di parola.

Dal 25 al 29 aprile alloSperimentale Elio De Capita-ni con la Compagnia delTeatro dell’Elfo proporrà TheHistory Boys, di Alan Bennet,regia di Ferdinando Bruni eElio Capitani: ambientata inuna scuola inglese, la storiaracconta di un gruppo diadolescenti alle prese con gliesami di ammissione agliesclusivi college di Oxford edi Cambridge.

Campagna abbonamenti: ilrinnovo abbonamenti prose-gue fino al 15 maggio;

il ritiro degli abbonamen-ti confermati sarà dal 16maggio al 3 giugno; a seguirela fase di cambi di posto oturno, dal 13 al 17 giugno;nuovi abbonamenti dal 23giugno all’8 luglio.

Informazioni sulla Stagione(che vede quest’anno partnersostenitori Banca dell’Adriaticospa, Prometeo, AnconAmbien-te): Stabile delle Marche 071/5021611 [email protected];biglietteria Muse 071 [email protected].

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cultura MARCHEdomani 25 MAGGIO 2011 28PAGINA

Sarnano: dal 21 maggio, a Palazzo del Popolo, la prima esposizionededicata a Vittore Crivelli; i capolavori del maestro ma non solo

Il Rinascimento dell’Appennino

Silvia D’Amico in “Benji”,per la regia di ValentinaRosati

Ancora prima di aprirei battenti si èguadagnata la

speciale medaglia celebrati-va conferita dal presidentedella Repubblica GiorgioNapolitano e fatta coniaread hoc, riconoscimento aSarnano per un suo contri-buto ad arricchire il patri-monio culturale del nostroPaese. Parliamo della mostra“Vittore Crivelli daVenezia alle Marche -Maestri del Rinascimentonell’Appennino”, che saràinaugurata il 21 maggio alPalazzo del Popolo diSarnano, curata da France-sca Coltrinari dell’Univer-sità di Macerata e daAlessandro Delprioridell’Università di Firenze.

Nel comitato scientifico,tra gli altri, VittoriaGaribaldi, soprintendenteper i Beni storici e artisticidelle Marche. E’ la primaesposizione mai dedicata aVittore Crivelli (1430-1502), protagonista insiemeal fratello Carlo dellapittura delle Marchecentrali negli ultimivent’anni del Quattrocento.Più di 40 le opere proposte,comprese quelle di altriartisti attivi nei centri piùinterni delle Marche nellaseconda metà XV secolo. Sitratta di circa 20 fra pittorie scultori (tra cui CarloCrivelli, Francesco diGentile da Fabriano,Niccolò Liberatore dettol’Alunno, Pietro Alemanno)presenti con opere spessostudiate per la prima voltao poco conosciute perchéconservate all’estero inmusei e collezioni private egiunte in questo caso aSarnano grazie a prestitieccezionali come quello delsant’Antonio di VittoreCrivelli, di collezioneprivata tedesca, o dellapreziosa scultura dellaMadonna adorante il

Bambino del Museo delBargello di Firenze.

Come gli stessi curatorisottolineano, “la mostra

indaga a fondo uno spacca-to del Rinascimentodell’Appennino, una culturalocale fortemente caratteriz-zata, propria della fasciamontana tra Fabriano edAscoli”. Vittore Crivelli,più del fratello Carlo,incarna appieno questoRinascimento dell’Appenni-no. E’ una vera e propriarivelazione quella che lamostra fornisce di lui,troppo spesso finoraschiacciato dalla personalitàdel fratello. Si scopre

Vittore Crivelli, Trittico con la Madonna, il Bambino e iSanti Marco e Lorenzo; Ripatransone, Pinacoteca Civica

invece assai indipendente eoriginale nella scelta diiconografie nuove come iltema della Madonna

adorante rappresentato inmostra dallo stupendoesemplare della PinacotecaCivica di Sarnano e da altreversioni. Non solo, è ancheun artista dalla eccezionalequalità tecnica che glipermette di realizzare operesplendide di ori, rilievi edornamenti. Vittore Crivelli,infatti, come anche suofratello Carlo, contribuì amantenere vivo nelleMarche il gusto per l’orna-mento, la lavorazionepittorica delle stoffe,

l’eleganza formale, influen-zando schiere di artisti,aspetti di cui in mostra siritrovano molti esempi.Mostra “diffusa” quella chesi inaugura a Sarnano,includendo anche sedicosiddette naturali dove leopere sono state lasciatenella loro originale colloca-zione: si tratta dellaPinacoteca Civica, diSanta Maria della Piazza,con all’interno una straordi-naria cappella affrescata daLorenzo d’Alessandro, e, aqualche chilometro, dellachiesa di San Martino conquattro polittici integri diGirolamo di Giovanni daCamerino, due di VittoreCrivelli, e uno di Carlo eVittore Crivelli, unicoesempio noto di opera aquattro mani.

La mostra, che resteràallestita fino al 6 novem-bre, è promossa dal Comu-ne di Sarnano in collabora-zione con la Soprintenden-za per il Patrimonio storico,artistico ed etnoantropologi-co delle Marche e il patroci-nio della Regione Marche,della Provincia di Macerata,della Provincia di Fermo,della Comunità Montana deiMonti Azzurri, dell’Universi-tà di Macerata - Facoltà diBeni Culturali e con ilcontributo della FondazioneCassa di Risparmio diMacerata e FondazioneCarifermo. Info: 800255525.

“Una volta mio padre siarrabbiò così tanto che milegò stretta ad una sedia,ma era strano perché io

avevo ancora la sensazionedi muovermi”. E’ l’incipitdella storia, le corde chestringono un’esile figura dispalle, occhi di folgorequando si volta, e lemovenze disarmoniche checontinuano a disegnare iteoremi della pazzia nell’aria.Storia di una psicotica. Igermi in quella bambina chesi sente sola, emarginatadalla perfezione della suaalgida famiglia: “Casa pulita,casa ordinata, niente fuoriposto. Tranne me”. Ed è congli occhi di una bambina chesi srotola il racconto:l’infanzia già evocata dalluna park sghembo checampeggia disegnato sullosfondo, scarno e festosol’allestimento con continuirichiami al gioco. Tutta lafreschezza dell’infanzia edimmaginazione fervida: alpunto che la personalità sisdoppia. E la bambinaassediata dalle nevrosi dàvita all’altro da sé: Benji,ingombrante e terribile. Iltesto è di Claire Dowie,autrice britannica dai toniirriverenti ed inquieti, sulfilo rosso dell’ironia. Filo

Benji: un successo la piècediretta da Valentina Rosati

che Valentina Rosatiriannoda con una direzionetagliente ma capace discaldare: dopo la feliceprova di Amleto dello scorsoanno, una conferma delvalore della giovane registadi Ancona, la cui cifra ilpubblico della sua cittàd’origine ha imparato aconoscere come assistentealla regia di Carlo Cecchiper il Sogno di una notted’estate.

Vincitore, nel giugnoscorso, del premio “SandroD’Amico per la messinsce-na” al Festival dei dueMondi di Spoleto, debuttocon successo al Duse diRoma con Belteatro -lacompagnia fondata dallaRosati e formata da attoricompagni di corso dell’Ac-cademia d’arte drammaticadella capitale-, Benji è statoproposto, con il sostegnodello Stabile delle Marche,al Teatro alla Mole delcapoluogo marchigiano, achiusura della rassegna “Off/side”, e di seguito al Cortesidi Sirolo come eventobenefico, con il concorso deiGiovani Imprenditori diConfindustria Ancona.Applauditissimo lo spettacolo:la bravura di Valentina nellaforza impressa al teatro diparola, fin dallo studio dellastruttura scenica esaltata dallebrillanti soluzioni di Marian-na Peruzzo, anche firma deicostumi, a dalle luci diCamilla Piccioni. Bella laprova d’attrice di SilviaD’Amico, impegnata nellabattaglia ingaggiata con ilsuo alter ego, l’amicoimmaginario che le suggeri-sce giochi crudeli: Benji,interpretato con guizzanteabilità da Gabriele Portoghe-se. La personalità sdoppiatadi un’adolescente spietata conse stessa ma teneramentefragile, malata d’amoreimperfetto ma ancora capacedi essere allegra. L’ironia,sembra dirci Valentina, èforse l’unica possibilità cheabbiamo per restare ancoratia terra.

Silvana Coricelli

Primavera di musicaal Teatro della Fortunadi Fano: fino a maggio,ancora molti gli appun-tamenti per due distinterassegne. La novità è la“Stagione di concerti.Appuntamenti di prima-vera”, importanti eventimusicali che il direttoreartistico Saul Salucci hacostruito unendo grandemusica a grandi interpre-ti attraverso il leitmotivdella “gioia”. Tornano i“Concerti di mezzogior-no”, organizzati incollaborazione conl’associazione Amici delTeatro della Fortuna. Ladirezione artistica diquesta seconda edizioneè affidata a NorisBorgogelli che haideato una piccola e

Fano, primavera di musica al Teatro della Fortuna

Dimitra Theodossiou

preziosa stagione came-ristica dal programmaarticolato fra generi,epoche e formazionidiverse, e con la presen-za di solisti e ensembledi alto livello professio-nale, molti dei qualiprovenienti dal nostroterritorio.

Nella Stagione diconcerti, prossimoappuntamento sabato 28maggio con il recitaldel grande sopranogreco Dimitra Theodos-siou che, accompagnatadal pianista SimoneSavina, eseguirà le ariecon le quali ha calcato ipalcoscenici più impor-tanti del mondo.

Grande concertofinale sabato 18 giugno:l’Orchestra Sinfonica G.

Rossini, il Coro Teatrodella Fortuna M. Ago-stini e i vincitori delleaudizioni del Teatro

della Fortuna, direttidall’eccellente DanieleAgiman, interpreterannola “Nona” sinfonia diBeethoven, nella qualesi trova parte dell’odeAn die Freude (Innoalla gioia) di Schiller,ideale di fratellanzauniversale che dal 1972è inno europeo.

I concerti sarannopreceduti da una Guidaall’ascolto a cura diMaria Chiara Mazzi.

Venendo ai Concertidi mezzogiorno (inizioore 12; ingresso gratuitofino ad esaurimento deiposti di sola platea), il15 maggio sarà la voltadi Angioletta Jannucci,giovane violinistapesarese, che, affiancatada Franca Moschini, si

esibirà in un programmabrillante e virtuosisticocon brani di Mozart,Bach, Paganini e Saint-Saëns.

Il 22 maggio prota-gonista il Trio Ayesha -Marco Messa al clari-netto, Michele Vagninialla viola e RamziHakim al pianoforte-che proporrà un viaggionella musica di Schu-mann, Khacaturjan,Garayev, Amirov eValentini, fra branioriginali e piacevolitrascrizioni, con incur-sioni nella seducenteproduzione folk delCaucaso e dell’AsiaMinore.

Il 5 giugno il DuoÄlgar - Ulf Carlson alviolino e Noris Borgo-

gelli alla viola e all’ar-pa– interpreterà musichedi Mozart per violino eviola e alcune trascrizio-ni per violino ed arpada celeberrime paginedel repertorio liricoitaliano e francesedell’Ottocento.

Ultimo appuntamentodomenicale il 12 giugnocon il Duo L’Angelo ela Penna - AngeloBonazzoli sopranista eAndrea Zepponi alclavicembalo: propostauna vera chicca fravirtuosismi di sopranisti,contraltisti e castrati delXVII-XVIII secolo e lacoeva e fiorente lettera-tura per clavicembalo adopera di Scarlatti,Haydn, Hasse, Pergolesie Gluck.

Due capolavori a confron-to, una mostra particolarissima,l’intitolazione di una sala auno studioso e storico dell’arteche Ancona non vuoledimenticare. Una preziosaoccasione di scambio e dicultura, alla Pinacoteca civicadi Ancona, quella offertadall’inaugurazione di “Tiziano.L’alfa e l’omega”, vedendo

accostati la Pala Gozzi (LaMadonna con Bambino e isanti Francesco e Biagio), operagiovanile del Vecellio, conun’opera della maturità, “SanFrancesco riceve le stigmate”giunta in prestito dalla Pinaco-teca civica di Ascoli Picenoattualmente chiusa per lavori. Inoccasione dell’inaugurazionedella mostra, è stata intitolata a

allo storico dell’arte PietroZampetti, scomparso di recente,la sala del CinquecentoVeneziano della PinacotecaPodesti. “Ci è sembrato naturalededicare quella sala a unostudioso come Zampetti che haspeso gran parte della sua vitaprofessionale a studiare inparticolare Lotto, Tiziano e lapittura veneta oltre che marchi-

L’alfa e l’omega di Tiziano, aperta la mostra. Intitolata a Zampetti una sala della Pinacoteca civica di Anconagiana –affermano l’assessoredorico alla Cultura AndreaNobili e il direttore dei Museicittadini Costanza Costanzi– edi farlo in un’occasioneparticolare come quelladell’esposizione delle due operedi Tiziano. Due gioielli cheesprimono differenti sensibilitàin diverse età del pittore”.

La Pala Gozzi, prima opera

datata che si conosca dell’arti-sta, ospitata stabilmente inPinacoteca, e il San Francescostigmatizzato, opera dellamaturità di Tiziano che non èmai stata esposta nel capoluogo,offriranno un’interessanteoccasione di confronto sullastoria delle committenze esull’evoluzione delle fasi dellapittura dell’artista. Ad illustrare

l’alfa e l’omega di Tiziano,all’inaugurazione della mostra,la direttrice Costanzi e ildirettore della Pinacoteca diAscoli Piceno Stefano Papetti.Le due grandi pale resterannoesposte fino a dicembre damartedì a sabato dalle 9 alle19, domenica e i festivi dalle10 alle 13 e dalle 16 alle 19.Info: 071/2225041.

Sentito cordoglio dellacomunità della cultura per lascomparsa del maestro LorenoSguanci. Artista di indiscussoprofilo, Sguanci l’ideatore e ilfondatore del Centro ArtiVisive Pescheria. “Il suointento di promuovere l’artecontemporanea e stimolare ildibattito culturale e artistico aPesaro –si legge in una notadel Centro- è stato da subito

Cordoglio per la scomparsa di Loreno Sguanciprogetto coraggioso. Haapportato un vera e propriametamorfosi culturale alla città,a partire dalla scelta ditrasformare Pescheria, ilvecchio mercato del pesce, inspazio espositivo per leespressioni artistiche d’avan-guardia. Con la scomparsa diLoreno Sguanci Pesaro perdeun uomo, un artista che le hadato grande prestigio. I suoi

lavori si stagliano imponentinei luoghi simbolo della città(“Porta a mare”) e ci parlanolinguaggi antichi che dialoga-no mirabilmente con lacontemporaneità. Questo eralo Sguanci artista: un connu-bio straordinario dellasapienza respirata nella suanativa Firenze e della suavisione rivolta al futuro, allamodernità”.

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29PAGINA25 MAGGIO 2011 MARCHEdomani

CONIMARCHE

La Rotonda di Senigallia,sede dell'evento organizzatodal Coni Marche incollaborazione con laScuola dello sport el'Istituto di credito sportivo,la Regione, la Provincia diAncona, il Comunedi Senigallia e la Cameradi commercio di Ancona

ATLETICARUGBY

È la proposta lanciata dal Coni Marche nel corso del convegno organizzato a Senigalliaper programmare eventi e calendario. Idee ed opportunità per la promozione del territorio

Creare una cabina di regia

Un appuntamento d’al-to profilo, nobilitato daautorità, docenti, esper-

ti del settore e un buon pub-blico. Una sfida centrata su untema d’attualità, ricca nei con-tenuti e collocata in una loca-tion che ben ne ha interpretatoil messaggio: la convention or-ganizzata alla Rotonda a maredalla Scuola Regionale dellosport del Coni Marche in si-nergia con Regione Marche,Comune di Senigallia, Pro-vincia di Ancona e Istituto diCredito sportivo, ha esaltatoil binomio “Sport e Turismo”.“E’ un abbinamento che ag-giunge valore dal punto di vi-sta sociale ed economico, mi-gliora la qualità della vita nelpieno rispetto dell’ambiente”,ha detto l’assessore regionaleallo Sport Serenella Moroder,riconfermando il pieno soste-gno al turismo di qualità offer-to dalle Marche. “Dal mare allamontagna, attraverso colline eborghi storici, il turista ha l’op-portunità di vivere pienamentela vacanza gustando il territo-rio –ha aggiunto-; oltre adessere terra di grandi atleti, leMarche danno la possibilità dipraticare ogni tipo di attività edal turismo sportivo giungonosegnali incoraggianti: un terzodelle strutture ricettive delleMarche dichiara di avere clien-ti attratti dalla possibilità di pra-ticare sport. Lo sport, inoltre,favorisce la destagionalizzazio-ne del turismo, centri sportivi eattrezzature tutto l’anno chestimolano le presenze, dandovitalità e slancio all’intero ter-ritorio”. Dal sindaco di Seni-gallia, Maurizio Mangialar-di, il saluto di un Comune chedal turismo trae linfa vitale, dal-l’assessore provinciale alloSport, Eliana Maiolini,un’adesione convinta all’ideadi istituire un tavolo di lavorocongiunto. Vero è, come hasottolineato il vicepresidentenazionale del Coni, nonchépresidente del Comitato para-limpico Luca Pancalli, che“nella popolazione italiana re-siste ancora un 38% di seden-tari, una percentuale ancoraalta ma in diminuzione rispettoalla precedente (41%)”, ma inumeri su cui ragionare sonodavvero incoraggianti. Dallostudio Coni-Istat dell’aprilescorso, risulta che le Marchevantino il rapporto più alto fratesserati e popolazione (uno suotto) dietro Valle d’Aosta eTrentino, le cui peculiaritàsono inimitabili. “Altro dato si-gnificativo –ha sintetizzato Fa-bio Sturani, presidente del

Coni Marche– riferisce che nel30% dei casi le scelte dei va-canzieri vengono compiute inrelazione all’offerta sportiva. E’clamoroso, un fattore comple-mentare ma determinante damettere in campo legandolo adattività promozionali, ambientalie culturali. Abbiamo la fortunadi partire da una dotazione diprim’ordine; ci sono struttureadatte ad ospitare qualsiasi tipodi disciplina, dagli eventi inter-nazionali alle realtà di nicchia,

un censimento sugli impiantisportivi che sarà presto com-pleto e disponibile su un ap-posito portale, ma c’è anche laresponsabilità di provvederealla riqualificazione degli im-pianti stessi e a congiungerele forze per addivenire ad unpiano turistico regionale”. Laproposta è cioè quella di isti-tuire una cabina di regia cen-tralizzata ingrado di pro-grammare e

di stilare un calendario, per-ché nessun Ente locale puòcamminare da solo e parallela-mente vanno incentivati servi-zi ed ospitalità, coinvolgendoin prima persona operatoricommerciali, attività economi-che e il variegato panoramasportivo. La convention hamosso un primo passo in que-sto senso, riunendo in manie-ra proficua tutti i soggetti in-teressati. Ciascuno, nelle duesessioni di lavoro, ha portato

idee ed esperienze utili per af-frontare la “sfida”. Prendendospunto dall’assessore Grandieventi del Comune di PesaroLuca Pieri che ha sottolinea-to come “la Coppa del Mondodi ginnastica abbia giovato al-l’immagine mediatica della cit-tà”, e dagli esempi pratici delricercatore Valerio Temperi-ni (tre manifestazioni di danzasportiva a Fabriano hanno fat-to registrare 23 mila presenzenegli hotel), si è preso l’impe-

gno a condurre una valutazio-ne concreta sul peso specificodegli eventi sportivi. Come hadetto Giovanni Palazzi, pre-sidente della StageUp Bologna,la tendenza è in miglioramento,ma la strategia va migliorataperché se si investe bene suun evento sportivo, al sistemanel suo complesso ritorna set-te volte tanto: troppo per nonprovarci.

Una Vandi da record

La mezzofondista pesarese Under 16 ha stabilitodue nuovi primati nelle gare di 500 e 1.000 metri

Eleonora Vandi fa ilbis. La quindicenne pesa-rese realizza il suo secon-do primato nell’arco di ap-pena dieci giorni, stavoltasulla distanza dei 500 me-tri. Nel meeting del 1° mag-gio a Terni, il suo tempofinale è di 1’14”72, quasitre secondi in meno rispet-to alla precedente migliorprestazione italiana Un-der 16, risalente addirittu-ra a più di quarant’anni fa:era il 3 ottobre 1970, quan-do la toscana Eleonora DeFrancisci corse in 1’17”6 aRoma. La Vandi, che difen-de i colori dell’AtleticaAvis Fano-Pesaro, nell’ot-tobre 2010 aveva già otte-nuto 1’15”35 sulla pistaumbra, sempre nei 500,mentre lo scorso 20 aprile

a Misano Adriatico (Rimi-ni) con 2’49”4 si è impadro-nita del limite nazionale dellacategoria cadette anche sui1000 metri, gara in cui ècampionessa tricolore ca-dette in carica. A Terni lafiglia d’arte (allenata dal

padre Luca, ex azzurro delmezzofondo) ha chiuso lagiornata aggiudicandosipure i 300 metri con 40”94,in una riunione che ha poimesso in evidenza l’altropesarese Lorenzo Angeli-ni (Atl. Avis Macerata), ve-locista juniores, primo ne-gli 80 (8”97) e sui 150 metri(16”15).

1000 METRI DA RE-CORD PER LA CADET-TA VANDI

Un limite che resistevada quasi 18 anni. Tanto si èdovuto attendere per vede-re riscritta la migliore pre-stazione italiana Under 16dei 1000 metri. A riuscirenell’impresa è stata la mar-chigiana Eleonora Vandi,che di recente ha corso in2’49”4 sulla pista di Misa-no Adriatico: cade quindi ilprecedente primato di2’49”73 della siciliana An-namaria Certo (ottenuto il 22settembre 1993 a MoglianoVeneto). Con una gara ditesta fin dall’inizio, sempreal comando in una lottacontro il cronometro, la gio-vanissima portacolori del-l’Atletica Avis Fano-Pesarosi è così impadronita del re-cord per la categoria cadet-te, sulla distanza in cui ècampionessa italiana in ca-rica. Infatti nella passatastagione ha conquistato lamedaglia d’oro alla rassegnatricolore di Cles, oltre a quel-la nella finale nazionale deiGiochi sportivi studenteschi.

PESCA SUBHa già preso il via, lo

scorso 9 maggio, il corso dipesca subacquea in apneaorganizzato dal la socie tàsportiva Komaros di Anco-na. Il corso prevede altre dateper incontri e lezioni di va-rio tipo programmate per il16, il 23 e il 30 maggio, ogniseduta dalle ore 19.30 alleore 21 nella sede dorica delteam Komaros. Il corso pre-

vede una preparazione psi-co-fisica, allenamenti in ap-nea, lezioni teoriche e neiweek end uscite in mare perprove pratiche. Nella parteteorica previste lezioni imper-niate sulle regole tecniche perl’immersione e legali per lapesca del pesce, ed anche iconsigli sul tipo di attrezza-tura da utilizzare e le tecni-che di salvamento e di riani-

mazione. Infine, è previstaanche una lezione basata sul-la biologia marina. Un’ampiagamma di materie tutte colle-gate alla pesca subacquea.

Il Rugby Falconara trionfanella sua prima partecipazione altorneo internazionale “Kibubu”disputatosi di recente a Bruxel-les, in Belgio. Al torneo hannopartecipato quattro formazioni,oltre a quella falconarese due lo-oali di Bruxelles della stessa so-cietà ed una francese, l’Alsazia.Le partite disputate nel girone diqualificazione sono state tre. Laprima partita è stata giocata conla squadra di casa organizzatricedel torneo e dopo una dura lottaè stata vinta dal Falconara per13-7. La seconda gara è statavinta dal Rugby Falconara per17-0 contro l’Alsazia. Mentrenella terza partita disputata con-tro la seconda squadra della so-cietà belga di Bruxelles il RugbyFalconara è stata sconfitta per35-7. Una battuta d’arresto cheha decretato il secondo postonella prima fase del torneo, allespalle della seconda squadra diBruxelles. Poi, il team falcona-rese ha vinto l’attesa finale, bat-tendo la compagine belga per 25-12. “Questo quinto anno per lanostra squadra –ha dichiarato ilpresidente del Rugby Falconara,Massimo Giacometti- è statomolto importante per il raggiun-gimento del secondo posto nelcampionato di serie C regionale

Vinto il “Torneo Kibubu”

Falconaratrionfa a Bruxelles

e per questa prestigiosa vittorianel torneo europeo”. Questa laformazione del Rugby Falco-nara che ha disputato la finaleper il primo posto: Brunelli,Rosi, Ricci, Giacona, Gambel-li, Iacob, Fagioli, Loccioni,Regini, Fuligni, Astolfi, Ian-nolo, Melonari, Pesaresi, Mar-zioli. A disposizione: Buratti-ni, Fiordelmondo, Petrella, Pie-trella, Latini, Del Latte, Refi,Mangialardo, Brutti, Moscolo-ni, Lombardi. Allenatore: Fa-gioli.

Corso in apnea

Sturani: “Strutture adatte ad ospitare qualsiasi tipo di disciplina”

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MARCHEdomani 25 MAGGIO 201130PAGINA

ROBERTO I. ROSSI

BASKETBASKETBASKETBASKETBASKET

La Fabi Shoes Montegranaroin viaggio verso Ancona...

Ancona ama il basket.I 7.418 spettatori chehanno seguito il pri-

mo Derby delle Marche dibasket di serie A -Fabi Sho-es Montegranaro-ScavoliniSiviglia Pesaro, 33-34-, di-sputato sabato 16 aprile alPalaRossini di Ancona,hanno stabilito un doppiorecord: entrambi assoluti,come affluenza e partecipa-zione, per l’impianto del ca-poluogo regionale, che daquando esiste non ha mairicevuto una presenza cosìcorposa di persone a segui-re un evento sportivo, e perla Società Fermana, il cui re-cord precedente è datato 18maggio 2008 con 4.488 spet-tatori che hanno seguitogara5 dei playoff PremiataSutor Montegranaro-ArmaniJeans Milano. Un derbydelle Marche che è statovinto dal pubblico. Sì, per-ché la presenza di 7.418amanti del basket nella strut-tura dorica e il loro approc-cio al particolare match hafatto registrare un riscontrosuperiore a quanto si è vi-sto sul parquet. Una garanon entusiasmante dal pun-to di vista spettacolare, conuna Scavolini Siviglia cheper vincere ha dovuto soloforzare un po’ la mano indifesa, mettendo in grandedifficoltà il team di coachPillastrini. Non è certo del-la Fabi Shoes segnare appe-na 43 punti a 7 minuti daltermine del match, con per-centuali di realizzazione, siada 2 che da 3 punti, talmen-te basse da far sorgere deisospetti sulla potenzialitàdel team Fermano nel poterinseguire una vittoria pre-ziosa e determinante nelcammino verso la salvezza,obiettivo, questo, fondamen-tale per la Fabi Shoes Mon-tegranaro. E l’approccio dellaSocietà cestistica Fermanacon il PalaRossini è statotalmente positivo -tranne ilrisultato del derby… maquesto esula dal progetto incantiere- tanto da convince-re lo staff dirigenziale dellaFabi Shoes a scegliere An-cona quale sede per il pros-

simo campionato, confidan-do che sia ancora la SerieA. Certo, i tifosi montegra-naresi dovranno acquisire,mentalmente, una disponibi-lità nel seguire, eventualmen-te, la propria squadra adAncona dovendo percorre-re oltre 50 chilometri, rispet-to ai quasi 30 per giungereal PalaSavelli di Porto SanGiorgio. Ed è naturale chie-dersi perché nel corso degliultimi anni chi di dovere nonsi è attivato per costruire unimpianto adeguato proprionella città di Montegranaro.Le risposte sono legate, perquanto hanno dichiarato iresponsabili in questo peri-odo, ovviamente al partico-lare investimento che richie-derebbe la realizzazione ditale progetto. E quindi, i di-

rigenti della Su-tor, dopo avermaturato e con-cluso l’espe-rienza al Pala-Savelli di PortoSan Giorgio,hanno indivi-duato il PalaRossini qualepossibile strut-tura dove di-sputare il pros-simo campiona-to, consideratoche tale struttu-ra risponde intoto alle esi-genze dellaFabi Shoes, ol-tre alla partico-lare collocazio-ne geograficadi Ancona, in

grado di ospitare e di racco-gliere tifosi, sostenitori del-la Sutor ed appassionati dibasket d’eccellenza, comedimostrato con il recenteDerby delle Marche, ed ibuoni rapporti già avviaticon il territorio anconetano,a livello di enti istituzionalicome il Comune, il Comitatoregionale della Fip e il Con-sorzio che gestisce il PalaRossini. Considerato il risul-tato ottenuto con il derby, alivello di spettatori, le aspet-tative legate al trasferimen-to della Società cestisticaFermana ad Ancona sonosempre più elevate. Ed An-cona sportiva sarebbe benlieta di ospitare una squa-dra come Montegranaro, perpoter seguire nell’impiantodi casa un basket d’elite.

Il derby delleMarche al

PalaRossinidi Ancona

A seguito del record di pubblico, 7.418 spettatori, registrato nel derby delle Marche al PalaRossini,la Società Fermana sta valutando il trasferimento nella Dorica per il prossimo campionato di Serie A

VVVVVOLLEYOLLEYOLLEYOLLEYOLLEY

Giovedì 2 giugno i lPalaRossini di Ancona,ospiterà, alle 18.30, l’enne-simo evento sportivo: lagara Italia-Cuba valevoleper il Gruppo D della XXIIedizione della World Lea-gue di pallavolo maschile,organizzata dalla Fivb-Fe-dération internazionale devolleyball. L’Italia, pur-troppo, è dall’edizione del2004 che non sale più sulpodio. Nel 2004 giunseseconda, dietro al Brasile edavanti alla Serbia-Monte-negro, nella fase finale di-sputata a Roma. La nazio-nale campione in caricadella World League è ilBrasile (seconda Russia,terza Serbia, a Còrdoba inArgentina). Quest’anno lafase finale della World Le-ague si disputerà a Danzi-ca, in Polonia, dal 27 mag-gio al 20 luglio 2011, allaquale parteciperanno leprime squadre classificatedei quattro gironi di quali-

ficazione, la migliore secon-da e la Polonia, paese ospi-tante. L’Italia, oltre a Cuba,affronterà, nel Gruppo D laFrancia e la Corea delSud. Una particolarità: gliazzurri, che saranno guidatidall’head coach MauroBerruto, giocheranno letrasferte previste a l’Avanain Italia a seguito della ri-strutturazione dell’impiantocubano. Questo il calenda-rio della fase preliminareufficializzato dalla Federa-zione internazionale di vol-ley: venerdì 27 maggio, ore20.30, a Lione: Francia–Italia; domenica 29 mag-gio, ore 17.30; a Chambery:Francia–Italia; giovedì 2giugno, ore 18.30, ad An-cona: Italia–Cuba; dome-nica 5 giugno, ore 20, aBarletta: Italia–Cuba; sa-bato 11 giugno, ore 6, aIncheon: Corea del Sud-Italia; domenica 12 giugno,ore 6, a Incheon: Corea delSud–Italia; venerdì 17 giu-

gno, ore 20, a Messina:Italia–Francia; domenica19 giugno, ore 18, a Cata-nia: Italia–Francia; vener-dì 24 giugno, ore 20, a Tri-este: Italia-Corea del Sud;domenica 26 giugno, ore20.30 a Padova: Italia-Corea del Sud; giovedì 29giugno, ore 20.30, a Par-ma: Italia–Cuba; venerdì30 giugno, ore 20.30, aModena: Italia-Cuba.

Questa la composizio-ne degli altri gironi dellaWorld League 2011. Grup-po A: Brasile, Polonia, StatiUniti, Porto Rico. GruppoB: Russia, Bulgaria, Ger-mania, Giappone (che par-tecipa in seguito alla rinun-cia dei Paesi Bassi. Grup-po C: Serbia, Argentina,Finlandia, Portogallo.

Nelle ventuno edizionidella World League l’Ita-lia è salita per ben 13 vol-te sul podio, conquistando8 medaglie d’oro (1990,Osaka-Giappone; 1991, Mi-

lano; 1992, Genova; 1994,Milano; 1995, Rio de Jane-iro-Brasile; 1997, Mosca-Russia; 1999, Mar del Pla-ta-Argentina; 2000, Rotter-dam-Olanda Paesi Bassi); 3medaglie d’argento (1996,Rotterdam-Olanda PaesiBassi; 2001, Katowice-Polo-nia; 2004, Roma) e 2 meda-glie di bronzo (1993, SanPaolo-Brasile; 2003, Ma-drid-Spagna). Lo scorsoanno, 2010, l’Italia dopoaver vinto il Girone B (se-conda la Serbia, terza laFrancia e quarta la Cina),nel Girone F disputato aCòrdoba, in Argentina, haperso i due confronti ri-spettivamente contro Rus-sia (3-2) e Cuba (3-0),giungendo terza nella clas-sifica finale del Girone Enon riuscendo, così, a par-tecipare alle semifinali.

I convocati dell’Italia.Alzatori: Baranowicz (As-seco Resovia Rzeszow),Boninfante (Sisley Trevi-

so), Falaschi (Bcc-Nep Ca-stellana Grotte), Travica(Acqua Paradiso MonzaBrianza). Opposti: Lasko(Marmi Lanza Verona),Sabbi (Geotec Isernia),Vettori (Club Italia Aero-nautica Militare). Centrali:Barone (Tonno Call ipoVibo Valentia), Birarelli( I tas Diatec Trent ino) ,But i (Acqua ParadisoMonza Brianza), Cester(Rpa-LuigiBacchi.it SanGiustino), De Togni (SisleyTreviso), Mazzone (ClubItalia Aeronautica Milita-re), Patriarca (Bcc-Nep Ca-stellana Grotte). Schiac-ciatori: Della Lunga (ItasDiatec Trentino), Dolfo(Energy Resources CariloLoreto), Kovar (Sisley Tre-viso) , Maruot t i (Sis leyTreviso), Parodi (Bre Ban-ca Lannutti Cuneo), Ros-so (Phyto Performance Pa-dova), Savani (Lube Ban-ca Marche Macerata) ,Zaytsev (M.Roma Volley).Liberi: Bari (Itas DiatecTrentino), Colaci (Itas Dia-tec Trentino), De Pandis(Yoga Forlì).

Roberto I. Rossi

XXII edizione della World League – Giovedì 2 giugno alPalaRossini, alle 18.30, la sfida con la nazionale cubanaL’Italia punta al ritorno sul podio

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31PAGINA25 MAGGIO 2011 MARCHEdomani

PAOLO PAPILI

CALCIO

CALCIO A 5Torneo delle Regioni – Un’ottima figura per lerappresentative marchigiane maschili e femminiliBene anche il team Giovanissimi di Calcio a 11

Sfiorata una storica impresaImpresa solo sfiorata. Le

Marche del Calcio a 5 torna-no a casa dal Torneo delleRegioni, tenutosi a Fiuggi,con la soddisfazione di averfatto un’ottima figura, ma conla contemporanea amarezzaper non aver passato il turnoquando sembrava possibile.Discorso simile sia per lasquadra maschile che perquella femminile: entrambehanno sognato l’accesso allesemifinali, salvo vederlo sfu-mare nella quinta e decisivagara. Ovvero l’ultima dellafase a gironi, da 5 squadre,per entrambe al cospetto del-l’Umbria. Sia ai ragazzi allena-ti da Mirco Angeletti che alle“colleghe” guidate da Fran-cesco Battistini, serviva unavittoria per entrare nel tabel-lone delle magnifiche quattro.Invece, contro la rappresen-tativa confinante, sono arri-vate amarezze. Sconfitta per iragazzi, andati al tappeto per4-1 (gol della bandiera diBreccia). Sotto 3-0 nel primotempo, le Marche non sonoriuscite a ribaltare il punteg-gio nella ripresa nonostanteuna spinta costante. Così,dopo l’en plein nelle primedue gare e dopo l’inattesokappao con la Basilicata nelterzo turno, è maturato unaltro stop –contro un quin-tetto praticamente già fuori

dalla manifestazione- che harispedito a casa capitan Pal-mieri e compagni. “Peccatoperché abbiamo visto svani-re la conquista delle semifi-nali dopo averci fatto la boc-ca –racconta mister Angelet-ti-. Dopo due successi sudue, avevamo a disposizioneun bis di match point. Lastanchezza e la tensione peròci hanno giocato brutti scher-zi. Così, prima con la selezio-ne della Basilicata poi conquella umbra abbiamo fallitole nostre chance. Dispiace –prosegue– perché avevamole carte in regola per far par-te del poker delle migliori.

Facciamo esperienza di quan-to accaduto, prendiamo dipositivo ciò che abbiamovisto per metà torneo e lavo-riamo per migliorare ciò chenon è andato”.

La squadra maschile escecomunque a testa alta, cosìcome quella femminile. Anzi:il futsal in rosa è andato asoli due centimetri dal batte-re le campionesse in caricadell’Umbria e al contempo,ovviamente, conquistarel’agognato pass per le semi-finali. L’1-1 (rete di Scagnettiper la nostra rappresentati-va), di per sé un gran risul-tato, non è bastato infatti per

guadagnare il primo posto delraggruppamento: si è chiusoa 10 punti, al pari proprio del-l’Umbria, che però si è fattaforte di una migliore differen-za reti. “Ci è mancato poco:davvero due centimetri –hadetto a fine gara l’allenatoreBattistini-. A tanto dal palo èpassato il tiro della Gabriellia pochi secondi dalla fine.Resta l’amaro in bocca pernon aver compiuto l’ultimaimpresa, dopo 3 vittorie su 3,ma resta soprattutto la soddi-sfazione per aver disputato iltorneo da protagoniste. Vo-glio perciò complimentarmicon tutte le calciatrici. Hanno

giocato sempre molto bene eci hanno fatto sognare un tra-guardo eccezionale. Tutti ele-menti che ci rendono orgo-gliosi”.

In semifinale, invece, ci èarrivata la RappresentativaMarche dei Giovanissimi diCalcio a 11: i ragazzi allenatidall’ex professionista Massi-mo Palanca (protagonista inparticolare col grande Catan-zaro degli anni ’80) si sonofermati a un passo dalla fina-lissima al cospetto della Lom-bardia, sconfitti 4-3 dopo unmatch spettacolare. Applausianche a loro.

Matteo Magnarelli

Il sogno del ritorno nel mondo dei professionisti si sta concretizzando, consideratoanche il numero di squadre di Lega Pro alle prese con seri problemi finanziari

Ancona: ripescaggio possibileL’eventuale ingresso in Seconda divisione costerebbe circa 500 mila euro

L’Ancona può sperarenel ripescaggio. Nonsarà facile, ma il so-

gno di poter tornare spera-re nei professionisti adappena un anno di distan-za dalla ripartenza dall’Ec-cellenza è concreto. Non cisono certezze al momentoe molto probabilmente nonci saranno fino a luglio.Un’estate che come al soli-to si preannuncia calda.Sarebbe l’ennesima, vistele squadre alle prese con

problemi finanziari. Il di-scorso riguarda soprattuttole compagini di Lega Pro,con tante società che, pur-troppo, sono sul punto dichiudere i battenti, consi-derate anche le penalizza-zioni continue che durantequesto campionato hannomodificato le varie classi-fiche. Nei giorni scorsi du-rante il Consiglio Federalesi è discusso anche di que-sto, confermando anche levoci che erano circolate:quelle di una Lega Pro chepotrebbe vedere ai nastri dipartenza 76 squadre anzi-ché e attuali 85, con 2 gi-roni da 18 squadre in Pri-

ma divisione e un gironeda 20 in Seconda. Inoltre,la fidejussione a garanziadell’iscrizione al prossimocampionato di Seconda di-visione è salita a 300 milaeuro (lo scorso anno era di200 mila). Se l’Anconavorrà essere ripescata do-vrà versare, oltre la fi-dejussione, anche un asse-gno circolare a fondo per-duto che l’anno scorso erapari a 200 mila euro. Disicuro Andrea Marinellidovrà fare un grande sfor-zo economico, visto chepoi bisognerà costruire an-che la squadra. Il presiden-te della Lega Pro Mario

Macalli in via teorica pro-segue l’obiettivo di unariforma che porti gradual-mente l’organico a 60squadre con tre gironi diterza serie (così come ac-cadeva fino alla fine deglianni ’70). Ma su questopunto è nato lo scontrocon il sindacato dei cal-ciatori, che ha invece evi-denziato come risulti piùopportuno dare luogo adue gironi di Prima divi-sione e due di Seconda,con un numero di squa-dre non inferiore a 76, masi cerca un punto di in-contro: i criteri per i ri-pescaggi verranno stabi-

liti nelle prossime settima-ne, visto che attualmentenon si può avere un qua-dro ben preciso di quantesocietà non potranno iscri-versi ai campionati dellaprossima stagione. Comun-que, il Consiglio Federaleha già convenuto che, incaso di non completamen-to degli organici, la titola-rità spetterebbe alla vinci-trice dei play off della se-rie D a partecipare al cam-pionato di Seconda divi-sione. Si procederà ai ri-pescaggi soltanto qualorale squadre ammesse ai tor-nei di Prima e Seconda ri-sultassero numericamente

inferiori a 76. Dunque,molte squadre in meno ri-spetto alle 85 attuali, maè anche vero che le previ-sioni parlano di almeno20 club a rischio iscrizio-ne e quindi spazio per iripescaggi ci sarà. Macallivuole ripescare le retroces-se, ma comunque non ba-sterà per completare gli or-ganici se, come pare, cisarà un altro terremoto checolpirà i campionati. In talsenso la nuova Us Ancona1905 viene tenuta in gran-de considerazione per ba-cino di utenza e per il suopassato nel calcio profes-sionistico.

E il triplete è servi-to. A Fermo l’Anconaha conquistato anche ilcampionato. E’ finita 2-2 ma non è stato unbello spettacolo, dicia-molo chiaramente. Od-dio, il pubblico non hatradito le attese ed hacolorato il “Recchioni”come non mai, ma quan-do poi i giocatori incampo perdono il lumedella ragione tutto va afarsi friggere. Il sognodei “canarini” di conqui-stare la promozione inserie D è sfumato al 95’,grazie al pareggio del-l’Ancona siglato, pensa-te un po’, da un ragazzofermano che si chiamaGianluca Adami. Scher-zi del calcio. E’ statauna partita vera, ma-schia, ma dopo il fischiofinale si è proprio esa-gerato. Sarà dura davve-ro cancellare le scene davergogna di un autenti-co pomeriggio da guer-riglia. I biancorossi,come logico, dopo il fi-schio finale sono andatia festeggiare sotto lacurva e questo ai gioca-tori canarini non è pia-ciuto affatto. Allora viacon i pugni, con i colpiproibiti tra lo sbigotti-mento generale del pub-blico presente. Un post-finale di gara da dimen-ticare.

Pao.Pap.

A Fermo,un derbycoloratoda unaseriedi risse

HANDBALLLuciana Mosconipromossa in Elite

Quella ottenuta ad Al-camo per la Luciana Mo-sconi Ancona è stata unavittoria determinante perla conquista della promo-zione nel campionato Eli-te con un turno di antici-po. Il risultato finale regi-strato sul campo siciliano,15-29 , ha permesso a l

team dorico di centrarel’obiettivo tanto atteso nelcorso di questa stagione.Un successo che ha per-messo alla Luciana Mo-sconi di chiudere il cam-pionato di serie A1 al pri-mo posto con 48 punti, incompagnia del l ’AmbraPoggio a Caiano.

Sotto, un’immagine della gara Fermana-Ancona,disputata allo stadio “Recchioni”, conclusasi sul 2-2,

risultato che ha confermato l’Ancona 1905al primo posto nel campionato di Eccellenza Marche

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