Marchedomanin3_APRILE_2012

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domani ALCEO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVII - N. 3 - APRILE 2012 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: [email protected] I GIOVEDI DI TV CENTRO MARCHE ore 20.15: Gli Incontri di Alceo Moretti I GIOVEDI DI TV CENTRO MARCHE ore 21.00: Servizio Pubblico di Michele Santoro E’ un tema fortemente dibattuto, che divide le opinioni. E sono molti gli aspetti che riguardano la vita di tutti i cittadini. La durata dei processi è tra le questioni più calde: certezza dei tempi, i risvolti sia dal punto di vista civile che penale. Tanti i nodi da affrontare, una riflessione anche sulla situazione carceraria Sono intervenuti: GIAN MARIO SPACCA, LUIGI TARULLI, ROBERTO GHISELLI, GIOVANNI ZINNI, DANIELE SILVETTI, DINO LATINI, SILVANA SANTINELLI, SALVATORE GIORDANO, ADRIANO FEDERICI, DAVID FAVIA PAOLO PETRINI GLI INCONTRI DI ALCEO MORETTI Marche Endurance Life Style alla Riviera del Conero. Evento frutto dell’incontro tra il Governatore Spacca e il Primo ministro degli Eau, Al Maktoum Vela - Mondiali Classe 2.4 mR a Porto San Giorgio dal 16 al 22 settembre Cultura : presentato in Regione lo stato di attuazione del piano triennale per la cultura e le linee guida 2012 : le iniziative dell’associazione Metodo Effe; mostra alla Chiesa del Gesù ad Ancona : coraggioso l’ultimo romanzo di Giancarlo Trapanese; prima nazionale nel capoluogo dorico Sport Speciale Giustizia Parliamo di politica La parola a: MASSIMO VANNUCCI, GIOVANNI ZINNI, AUGUSTO MELAPPIONI, PAOLO MARCOZZI, MASSIMO BACCI, MICHELA PERGOLINI, MASSIMO GIANANGELI

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il periodico marchigiano di attualità, politica, economia, sport e cultura delle Marche

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domaniALCEO MORETTI DIRETTOREPeriodico di Cultura - EconomiaInformazione - Politica - SportAnno XXVII - N. 3 - APRILE 2012Spedizione in A.P. 70% Filiale di AnconaPubblicità non superiore al 50%Distribuzione gratuitaE-mail: [email protected]

I GIOVEDI DI TV CENTRO

MARCHEore 20.15:

Gli Incontri di Alceo Moretti

I GIOVEDI DI TV CENTRO

MARCHEore 21.00:

Servizio Pubblico di Michele Santoro

E’ un tema fortemente dibattuto, che divide le opinioni. E sono molti gli aspetti che riguardano la vita di tutti i cittadini. La durata dei processi è tra le questioni più calde: certezza dei

tempi, i risvolti sia dal punto di vista civile che penale. Tanti i nodi da affrontare, una riflessione anche sulla situazione carceraria

Sono intervenuti:

GIAN MARIO SPACCA, LUIGI TARULLI, ROBERTO GHISELLI, GIOVANNI ZINNI, DANIELE SILVETTI, DINO LATINI, SILVANA SANTINELLI, SALVATORE GIORDANO, ADRIANO FEDERICI, DAVID FAVIA

PAOLO PETRINI

GLI INCONTRI DI ALCEO MORETTI

�� Marche Endurance Life Style alla Riviera del Conero. Evento frutto dell’incontro tra il Governatore Spacca e il Primo ministro degli Eau, Al Maktoum

�� Vela - Mondiali Classe 2.4 mR a Porto San Giorgio dal 16 al 22 settembre

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�����: presentato in Regione lo stato di attuazione del piano triennale per la cultura e le linee guida 2012

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Sport

Speciale Giustizia

Parliamo di politicaLa parola a:MASSIMO VANNUCCI, GIOVANNI ZINNI,

AUGUSTO MELAPPIONI,PAOLO MARCOZZI, MASSIMO BACCI,

MICHELA PERGOLINI,MASSIMO GIANANGELI

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2PAGINA APRILE 2012MARCHEdomani

PAOLO PETRINI

Agricoltura ferita:“Contribuiremo

alla ricostruzione fino all’80%”

MORETTI – Buonasera cari amici; mio ospite è Pa-olo Petrini, vicepresidente della Regione Marche, un uomo al quale –lo devo dire con assoluta e normale sincerità- la nostra comuni-tà regionale deve molto: è

dinamico, intraprendente, lo si cerca a Norimberga ed è già a Bruxelles… poi gli chiederò se ha mai qual-che momento per fermarsi. Petrini ha cominciato in po-litica giovanissimo: quando aveva 34 anni la sua città, Porto Sant’Elpidio, lo ha eletto sindaco, e poi lo ha rieletto; un exploit notevole lo ha avuto quando si è presentato alle Regionali del 2005, ottenendo ben 15.464 preferenze, la maggiore vo-tazione registrata. Come mai, secondo lei, oltre 15 mila persone l’hanno votata?

PETRINI – Beh, c’e-rano tante persone che mi volevano bene; avevo fatto una esperienza da sindaco molto buona, densa di significati e anche di re-lazioni.

MORETTI – Quanti anni è stato sindaco?

PETRINI – Sono stato sindaco di Porto Sant’Elpi-dio sei anni: un’esperienza che mi ha fatto conoscere non solo nella mia città, ma anche nel territorio, e che poi ha avuto il risvolto di quel grande riconosci-mento di cui lei parlava.

MORETTI – (Rivol-to ai telespettatori) Poi, quando Petrini è arrivato in Regione, il presidente Spacca, che è sempre molto attento ai valori, alle ca-pacità delle persone, lo ha ‘afferrato’ (scherza) e lo ha voluto come suo vice. Come si lavora vicino a Spacca?

PETRINI – L’ho detto pure in un’altra occasione: bisogna avere anche un se-sto segno, cioè quello della telepatia, per cercare di ca-pire quello che il presidente pensa, perché non è sempre facile riuscire a parlarci e quindi condividere, concor-dare le cose da fare.

MORETTI – A chi lo dice! Quando chiamo al te-lefono chiedendo di parlare

con lui, mi sento rispondere che è in Belgio o in Cina o a Barcellona, ecc. Senta, le Marche stanno uscendo da un’atroce prova della natura, che ci ha veramente dichiarato guerra con questa eccezionale nevicata che ha invaso tutto, coperto tutti, che ha reso tutto intransi-tabile, incomunicabile, e via dicendo. Avete avuto molto lavoro da fare?

PETRINI – Sì, e si tratta della seconda grave calamità in meno di un anno, dopo l’alluvione dei primi di marzo del 2011. Questa nevicata sarà ricor-data negli annali perché è stata davvero eccezionale; al di là di quella che è stata la risposta molto positiva

da parte della Protezione civile e delle singole Am-ministrazioni comunali e provinciali, è stata così forte, così drammaticamen-te estesa ed intensa che ha procurato danni rilevanti: si prevede ammonteranno

ad una cifra notevole.MORETTI – State av-

viando una stima?PETRINI – Qualche

prima stima è stata fatta, ma è davvero ancora molto presto perché non abbiamo avuto solo i danni per l’in-terruzione di intere attività economiche o quelli che riguardano le strutture e le infrastrutture: avremo dan-ni anche nel tempo, perché c’è il rischio di dissesti idrogeologici causati da tanta quantità di neve che si scioglie: anche lo stato delle nostre strade ne risen-

tirà molto, e in un periodo in cui le risorse finanziarie sono così scarse...

MORETTI – ...è pos-sibile indicare ai miei te-lespettatori, sia pur ap-prossimativamente, quale potrebbe essere l’entità dei danni?

PETRINI – Io credo che sarà notevolissima, certamente non inferiore a quella registrata a seguito dell’alluvione di un anno fa, quindi parliamo di di-verse centinaia di milioni di euro.

MORETTI – E potremo pensare di avere qualche intervento da parte del Go-verno centrale?

PETRINI – Lo spe-ro proprio, anche perché

abbiamo già speso molto per limitare i disagi di queste ultime settimane, per far sì che potessero essere raggiunti tutti, che nessuno rimanesse isolato, per far sì che la neve non producesse ulteriori danni.

Io credo che per quel che riguarda le somme urgen-ze, cioè tutto quello di cui abbiamo avuto bisogno per affrontare il fenomeno nel momento in cui si è verificato, il Governo si sia già impegnato: impegnato quindi a rifondere le risorse ai Comuni, alle Province, alla Protezione civile, alla Regione. Poi c’è la partita dei danni ai privati, in par-ticolar modo alle attività economiche, oltre che alle infrastrutture, e a riguardo c’è da lavorare molto di più e in maniera necessaria-

mente differenziata.MORETTI – La scorsa

settimana ho avuto ospite Oreficini, il capo Dipar-timento della Protezione civile delle Marche: dall’in-tervista è emersa la parte-cipazione globale di tutti gli organismi, sia ufficiali che no, per fronteggiare l’e-mergenza, ed anche quella individuale del cittadino.

PETRINI – Sì, c’è stata una risposta corale; io vor-rei sottolineare l’impegno dei giovani -in particola-re nel nord della regione, ad Urbino nello specifico, dove immediatamente si sono attivati per liberare le strade, per portare soc-corso agli anziani soli o a chi ne aveva bisogno- e

quello degli agricoltori: la risposta che questi ultimi hanno dato con i loro mez-zi è stata determinante per affrontare senza ulteriori gravi disagi l’emergenza.

MORETTI – Questo è vero.

PETRINI – Io conosco agricoltori che non han-no dormito per tre notti di seguito, che sono stati sempre in moto con i loro mezzi per liberare le strade di accesso a luoghi o edifici che erano rimasti isolati e dove erano persone che non avevano nessun altro a cui rivolgersi.

MORETTI – Posso rafforzare questa sua di-chiarazione con una testi-monianza: mio figlio abita a Candia e dopo due giorni di sbarramento, di assedio, ha visto arrivare un trattore

che ha sfondato il muro cre-ato dalla neve. Senta, lei è assessore all’Agricoltura, un settore molto importante e che ha molto sofferto della calamità neve: ho letto di danni notevolissimi...

PETRINI – …i prin-cipali danni come setto-re economico li ha patiti senz’altro l’agricoltura: danni alle colture, danni agli allevamenti, danni le-gati anche ad un’interruzio-ne di attività che poi, come tutti i telespettatori sanno, è difficile ripristinare im-mediatamente. Se uno non consegna a febbraio, come nessuno ha consegnato a febbraio, a marzo non ha i soldi per pagare le scadenze ai propri fornitori, e poi

rincorrere questi aspetti diventa difficile, soprattut-to per un’agricoltura che purtroppo non ha margini operativi alti e quindi è sempre molto in equilibrio nel dare e nell’avere. Quindi una nevicata, e di questa

entità, era proprio l’ultima cosa che avremmo voluto avere...

MORETTI – …ho let-to particolari drammatici: morte di animali…

PETRINI – …morte di animali, stalle crollate, crollati anche altri acces-sori agricoli come fienili e magazzini; perse a volte le scorte, perso il fieno nei fienili, per non parlare poi delle tante coltivazioni che sono andate bruciate dal gelo una volta che la neve ha cominciato a sciogliersi.

MORETTI – Lei pensa

che gli agricoltori marchi-giani -che essendo agricol-tori e marchigiani hanno un bel temperamento- si siano scoraggiati o già stanno pensando alla ripresa?

PETRINI – Su questo la risposta delle istituzioni sarà determinante, più che in altri settori perché l’agri-coltura è un settore “più debole”, che ha bisogno della vicinanza concreta delle istituzioni. Questi sono tempi in cui non bi-sogna fare affidamento al principio della speranza: ci vuole il pragmatismo della fiducia, e questo significa che ogni giorno bisogna dar prova, soprattutto a questa categoria econo-mica, di saper mettere sul

tavolo dei provvedimenti concreti, così come abbia-mo fatto non appena ci siamo resi conto dell’entità di questo dramma. Noi possiamo assicurare a tutti che contribuiremo alla ri-costruzione: tutti potranno ricostruire ciò che è stato distrutto dalla neve goden-do di contributi fino all’80 per cento dell’investimento che andranno a fare. Io credo che questa sia una risposta già molto positiva.

MORETTI – E penso sarà produttiva.

PETRINI – Siamo già organizzati per fare im-mediatamente un bando che riguardi agricoltori ed allevatori che hanno avuto le strutture di fatto crollate; stiamo inoltre approntando degli strumenti di carattere finanziario, per rendere più agevole affrontare questi momenti così difficili. Un credito di funzionamento, non solo un credito per l’investimento.

MORETTI – A pro-posito di utili, sostegni, eccetera: i giovani sono in-tenzionati ad entrare nell’a-gricoltura?

PETRINI – Io sono di ritorno da un evento a Firenze organizzato da Coldiretti e a cui hanno partecipato 500 giovani provenienti da sette regioni d’Italia: sono situazioni in cui davvero si tocca con mano la nuova volontà che vi è da parte di molti giovani di entrare in questo settore; tra l’altro parliamo di giovani laureati e con lauree a volte anche ‘pesan-ti’, diciamo così, lauree che forse consiglierebbero di intraprendere altre carriere e che invece vengono spese con molta passione ed en-tusiasmo -molto spesso da giovani non figli di impren-ditori agricoli- in questo lavoro così difficile, anche

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3PAGINAAPRILE 2012 MARCHEdomani

Direttore responsabile Alceo Moretti

Marche domani - Anno XXVII Numero 3 - Aprile 2012

Gestione editorialeGruppo Alceo Moretti Comunicazione S.r.l.

C.so Mazzini, 64 - 60121 Ancona - Tel. 071/205115 - Fax 071/53082E-mail: [email protected]

Presidente: Alceo Moretti Vicepresidente: Giorgio Moretti

Consiglio: Sergio Moretti

StampaRotopress International srl - Via Brecce - 60025 Loreto (AN)

Tel. 071-7500739 - Fax 071 - 7500570 - E-mail: [email protected] in tipografia il 20 marzo 2012

PrestampaEdiga s.a.s. - Via Abbruzzetti, 2A - Jesi (AN)

Reg. tribunale di Ancona n. 5 del 14/02/87 Pubblicazione periodicaSpedizione in Abbonamento Postale Pubblicità inferiore 50%

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se così affascinante. Con molta passione, dicevo, ma soprattutto con molta creatività e fantasia.

MORETTI – Ho letto di un suo intervento, durante questo evento di Firenze, molto solido, molto efficace; su che cos’era?

PETRINI – Abbiamo cercato di far capire le mo-dalità attraverso le quali le istituzioni possono suppor-tare, tutelare, aiutare i giova-ni che intendono affrontare questo tipo di esperienza im-prenditoriale. Nelle Marche lo abbiamo fatto attraverso un sistema misto di credo nell’investimento, di contri-buto all’investimento, che ha funzionato molto bene e che altre Regioni hanno imitato. Ma lo abbiamo fatto anche attraverso una produzione normativa, legislativa, a sup-porto di questa attività, e, soprattutto, attraverso una modalità di carattere cultu-rale, cercando di mettere in campo dei provvedimenti che mettano maggiormente in relazione la campagna e la città che, come sappiamo, storicamente non si sono più parlate. E questo non parlarsi ha prodotto molti danni: il grande patrimonio che è nelle nostre zone rurali spesso viene visto solo come uno sfondo paesaggistico da guardare e non da vivere.

MORETTI – La sua attività è talmente vasta che debbo saltare velocemente da un punto all’altro. Lei è presidente di Ogm free, che raccoglie 57 Regioni in tutta Europa. Che cos’è questa attività? Tanto non ne aveva già abbastanza (scherza)…

PETRINI – …sì, però è coerente con quello che faccio, anzi consolida quello che facciamo nelle Marche.

MORETTI – Il fatto che 57 Regioni di tutta Europa abbiano scelto come loro presidente un marchigiano mi ha riempito di orgoglio.

PETRINI – Non hanno scelto Paolo Petrini, hanno scelto le Marche perché le Marche sono una regione che negli anni, negli ultimi anni in particolare, ha mo-

strato molta coerenza su quello che è il profilo che vuole darsi sotto l’aspetto ambientale, anche riguardo alla risposta alle nuove sfi-de, sia dell’energia, sia del nostro vivere quotidiano. E quello della non introduzio-ne degli organismi genetica-mente modificati è un aspet-to molto importante, anche più importante di quanto i cittadini possono percepire, perché cambia completa-mente il paradigma non solo dell’agricoltura europea, ma anche del tipo di vita che si fa in Italia e in Europa.

Io presiedo appunto queste 57 Regioni che si oppon-gono all’introduzione degli organismi geneticamente modificati, perché questi ci farebbero perdere la nostra identità.

MORETTI – In questi organismi così molteplici e multiformi è difficile trovare una coerenza, una combina-zione di intenti, eccetera?

PETRINI – L’Europa esiste perché esiste il com-promesso. Nel caso degli or-

ganismi geneticamente mo-dificati siamo avvantaggiati, perché siamo tutti d’accordo verso un unico obiettivo, anche se molto spesso sulle modalità da adottare per raggiungerlo ci differenzia-mo. E’ difficile, invece, met-tere poi d’accordo gli Stati europei, perché trovare un compromesso riguardo agli Ogm è difficile: è difficile far coesistere, ad esempio, una coltivazione di mais transgenico con una coltiva-zione di cereali biologici che magari servono a produrre quella pasta che stava con

così tanto successo esposta al BioFach di Norimberga.

MORETTI – Ci si rie-sce qualche volta a mettere d’accordo?

PETRINI – In Europa a volte ci si riesce, per fortuna.

MORETTI – Ultima-mente l’abbiamo captata alla Bit? Che cosa faceva alla Bit?

PETRINI – Quello è il posto dove si dà visibilità a tutta l’attività turistica della regione e parte della promozione turistica, anche

della base motivazionale che noi diamo ai turisti che ven-gono nelle Marche, coincide con le mie deleghe, quel-le legate al mantenimento del paesaggio, naturalmente attraverso l’agricoltura, e quelle legate alle eccellenze enogastronomiche. Oggi il motivo principale per cui si sceglie una meta riguarda la qualità dell’ambiente e del paesaggio, e questo è vero anche in senso contrario: se manca la qualità dell’am-biente e del paesaggio, quello è il primo motivo per non

andare in un luogo. Tra gli altri importanti motivi è la qualità del cibo e del vino: c’è un turismo che intorno a questi aspetti si è sviluppato fortemente negli ultimi anni. La mia presenza alla Bit, tra l’altro insieme ai Cuochi di Marca, stava dunque a dimostrare le azioni che ab-biamo posto in essere negli ultimi anni e quindi quanto possa essere intrigante venire nelle Marche per guardare, per vivere i nostri paesaggi e per assaggiare le nostre eccellenze.

MORETTI – E’ stata

un’edizione della Bit frequen-tata, mi sembra.

PETRINI – Molto fre-quentata; non lo dico per compito di istituto, ma lo stand della Regione Marche era senz’altro il più bello e sicuramente uno dei più frequentati.

MORETTI – Questo è importante. Senta, invece che cosa è andato a fare a Norimberga?

PETRINI – A Norim-berga c’è la più importante mostra mondiale del biolo-gico: 120 i Paesi del mondo presenti, con stand immensi dell’India, con stand della Cina, perché ormai tutti puntano ad una alimenta-zione di qualità o comunque che salvaguardi l’aspetto sa-lutistico. Le Marche in quel luogo godono di una repu-tazione eccezionale, perché sono state una delle prime Regioni -tanti anni fa, quan-do io non c’ero ancora- ad esporsi sul biologico: all’ap-puntamento di Norimberga hanno sempre partecipato e, nonostante nel corso degli anni le risorse siano sempre meno, soprattutto per fare queste attività promozionali, la nostra è una delle poche Regioni italiane ancora pre-senti al BioFach, insieme all’Emilia Romagna, alla Sicilia e ad altre due o tre re-altà. Lì possiamo presentare i nostri prodotti, quelli che in Germania ci riconoscono tutti, ma non solo in Germa-nia, in generale in Europa e devo dire anche nel mondo, in Giappone solo per fare un esempio. Prodotti di al-cune nostre grandi aziende, di altre più piccole per la pasta, per il vino, per tanti trasformati che pure godono di questa reputazione del territorio e che hanno un notevole successo sui mercati internazionali.

MORETTI – A proposito di vino, ho letto che lei si è molto attivato per l’export dei nostri prodotti. C’è un buon andamento?

PETRINI – Ormai lo sappiamo che il segreto di un

E’ il settore più colpito dall’emergenza maltempo: danni alle coltivazioni e agli allevamenti, crollo di strutture,

interruzione di attività. “Sono tempi in cui serve il pragmatismo della fiducia: significa che bisogna dar prova, soprattutto a questa categoria economica, di saper mettere sul tavolo provvedimenti concreti, così come abbiamo fatto non appena ci siamo resi conto dell’entità di questo dramma”. Gravi le conseguenze

dell’eccezionale nevicata del febbraio scorso: la seconda calamità nelle Marche in meno di un anno, dopo

l’alluvione. “L’agricoltura ha bisogno della vicinanza delle istituzioni”: lo ribadisce, ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti, Paolo Petrini, assessore con delega

e vicepresidente della Regione. Durante la trasmissione inciso sugli strumenti finanziari che si stanno approntando

per sostenere il comparto nelle difficoltà del momento

Trasmissione del 23 febbraio 2012www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

La qualità dell’ambiente e del paesaggio è il motivo

principale per cui si sceglie una meta. Tra agli altri importanti motivi è la qualità del cibo e del vino: c’è un turismo che intorno a questi aspetti si è sviluppato

fortemente negli ultimi anni

prodotto sta anche nella sua promozione: se non si riesce a rappresentarlo in maniera corretta ai consumatori è dif-ficile poi che questo prodot-to possa essere apprezzato. Noi abbiamo concentrato moltissime risorse sulla pro-mozione, in particolare del vino, perché è uno di quei prodotti che rompono le barriere, riuscendo a mo-strare anche la qualità di un territorio. L’abbiamo fatto in maniera non solo condivisa ma anche molto apprezzata fuori dalle Marche, dando una notevole responsabilità ai consorzi di tutela.

MORETTI – Fortuna-tamente avete molto ben in-dovinato la campagna con Dustin Hoffman: in America ha avuto grande successo.

PETRINI – Chi ha re-alizzato quella campagna è stato davvero formidabile.

MORETTI – Senta, com’è vista la green economy dal mondo dell’agricoltura marchigiano?

PETRINI – Come una frontiera da raggiungere e come una strada da percor-rere, così come stiamo già facendo. E lo facciamo non solo attraverso il principio della green economy, quindi cercando di declinare tutto ciò che mettiamo in cam-po secondo quella logica, ma anche concretamente: parlando della produzio-ne di energia, attraverso le varie filiere regionali sulle biomasse, la filiera dell’olio energia, la filiera del biogas. Stiamo cercando di dare molto spazio allo sviluppo di questi impianti nelle azien-de agricole, valorizzando quelli che sono per lo più i sottoprodotti, cioè gli scarti dell’agricoltura.

MORETTI – Senta, l’a-griturismo come va? Se non sbaglio, sono più di 800 gli agriturismi marchigiani…

PETRINI – …gli agritu-rismi registrano percentuali di arrivi e presenze in au-mento: io credo si tratti di una rete formidabile ancora da valorizzare appieno, per-ché potremmo proporre pac-chetti turistici che all’interno del nostro spazio rurale, mettendo appunto a siste-ma questa rete, permettano al turista di apprezzare le qualità storico architetto-niche del nostro territorio, oltre che le sue eccellenze enogastronomiche.

MORETTI – A chiusura debbo dire che ho letto con interesse il suo intervento rivolto all’Unione europea, disapprovando il fatto che si premi la quantità e non la qualità nell’agricoltura.

PETRINI – L’agricoltu-ra è il settore che assorbe all’incirca il 40 per cento di

tutto il bilancio europeo e anche per il prossimo pe-riodo di programmazione l’importanza sarà la stessa; all’interno della riforma della politica agricola co-munitaria stanno, tuttavia, prevalendo dei principi che non piacciono molto a noi marchigiani e neanche a noi italiani in generale, perché si premia la superficie: chi ha più terra più prende, mentre secondo noi andrebbe pre-miato il lavoro che fanno gli agricoltori e quindi il valore aggiunto che danno alla produzione, soprattutto coloro che sono capaci, attraverso l’innovazione, at-traverso nuove competenze, di valorizzare al massimo i prodotti della terra. Premia-re di più le grandi distese polacche o rumene piuttosto che le nostre colline a me sembra sbagliato.

MORETTI – Alla fine le chiedo, dall’alto della sua autorevole posizione, che lei ripeta quanto ha già detto per tranquillizzare tutti colo-ro che ci telefonano preoccu-pati al giornale perché hanno subìto danni in seguito all’ec-cezionale nevicata e devono ricostruire, rimettere insieme pezzi di attività, eccetera: possono quindi trovare aiuto nell’organismo regionale?

PETRINI – Rispondo di sì, e in particolare per quelle che sono le mie deleghe; quindi, per alcune certezze che posso già trasmettere, non solo in termini di impe-gno ma con molta concretez-za, lo ripeto: per quello che riguarda le strutture agricole, la ricostruzione sarà all’80 per cento finanziata dalla Regione Marche. Dunque anche gli agricoltori che cominceranno da questa settimana a ricostruire, ad esempio, la propria stalla, potranno vedersi riconoscere quella spesa nel momento in cui faremo il bando e diventeranno beneficiari di questo contributo.

MORETTI – Questo è molto incoraggiante e tran-quillizzante. La ringrazio molto.

PETRINI – Grazie a lei.MORETTI – Grazie ai

telespettatori e arrivederci alla prossima settimana.

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4PAGINA APRILE 2012MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

“Volontariato, la vera forza del nostro sistema”

Calamità neve - Il punto sull’attività della Protezione civile delle Marche da parte del Capo del Dipartimento, Roberto Oreficini, ospite della trasmissione “Incontri” condotta da Alceo Moretti

Le recenti ed ormai stori-che nevicate, i terremoti,

le alluvioni e il Congresso eucaristico, sono gli eventi che hanno richiesto un gran-de impegno oltre che da par-te nostra, soprattutto quello attivato dal volontariato”. E’ quanto ha evidenziato, televisivamente, il Capo Di-

partimento della Protezione civile delle Marche, Roberto Oreficini, nel corso della tra-

smissione degli “Incontri”, condotta da Alceo Moretti, andata in onda, di recente, sulle frequenze di Tv Centro Marche, e che è possibile vedere nel sito internet www.alceomoretti.it. Oreficini ha poi sottolineato: “L’aspetto più bello del nostro lavoro non è la passione e la com-petenza di tutti i professio-nisti, noi compresi, oltre a Regione, Provincia, Comuni, Vigili del fuoco, Forze ar-mate, Forze di polizia, ma è l’apporto del volontariato. I volontari con la loro presen-za e generosità costituiscono per noi uno stimolo e sono spesso ricchi di fantasia, riescendo a proporre delle

soluzioni che magari deri-vano dalla loro esperienza locale e dalla conoscenza del territorio, quindi credo che questa sia la vera forza che anima tutto il sistema”. “In questo particolare momento che abbiamo vissuto a segui-to delle bufere di neve –ha precisato Oreficini- abbiamo avuto tanti gesti di solidarie-tà, e questo è un altro aspetto importante della comunità marchigiana, perché i disagi per i cittadini sono stati vera-mente notevoli, con le scuole chiuse, i mezzi di trasporto che hanno avuto difficoltà nel transitare, le complessi-tà nell’approvvigionamento dei viveri”. Un inciso: “La

preoccupazione più grossa –ha spiegato Oreficini- è stata quella di non riuscire a garantire il soccorso sani-tario a tutte le persone che ne avevano bisogno, perché chiaramente il soccorso sani-tario è collegato all’utilizzo delle strade: in alcuni casi ci sono stati dei blocchi stradali dovuti agli autocarri e ad altre tipologie d’interruzione della viabilità, quindi questa è stata la nostra preoccupa-zione più grande, fortuna-tamente i soccorritori sono riusciti ad arrivare ovunque, in alcuni casi utilizzando gli sci, con dei medici che han-no utilizzato le motoslitte, gli sci ed anche strumenti originali, addirittura in un caso un medico è calato da un elicottero in piena notte”. Un appunto: “I cittadini hanno avuto forti disagi, però in questo meccanismo è scattata la solidarietà, con persone che si sono ospitate reciprocamente; noi abbiamo fatto uscire da casa circa trecento persone che erano in zone potenzialmente a rischio di isolamento, gran parte di queste persone sono state ospitate da conoscenti e da altri soggetti che hanno messo volontariamente a disposizio-ne le loro abitazione. Que-

Trasmissione del 16 febbraio 2012www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

sto è un aspetto importante della nostra collettività”..Una curiosità: “Il pericolo maggiore –ha sottolineato Oreficini- è stato quello del peso della neve sui tetti: un metro cubo di neve se si con-solida pesa oltre quattrocento chili, quindi questo fa capire qual è il peso del carico che incide sui tetti. L’operazione che è stata fatta, grazie ai Vigili del fuoco, alla Guardia di finanza che ha mandato un reparto specializzato ed anche al Soccorso alpino,

è stata proprio di assoluta sicurezza nel rimuovere la neve dai tetti, scongiurando il pericolo del crollo”. Infine, un consiglio: “Il pensiero globale –ha concluso Orefi-cini- è quello che purtroppo ci stiamo accorgendo, per una serie di motivi, che il sistema di Protezione civile deve essere sempre funzio-nante, perché praticamente ci sono queste situazioni che sono nuove, anche, in qualche modo, rispetto alla nostra cultura”.

Roberto Oreficini

Alluvione, firmata l’intesa per lo stanziamento di 25 milioni

Pieno sostegno del mi-nistro della Salute al pro-getto di Italia longeva, al centro del recente incon-tro a Roma del presidente Gian Mario Spacca con Renato Balduzzi. Regio-ne e Ministero, in quanto promotori del Network e animatori della relativa Fondazione, hanno ribadi-to la totale collaborazione, in particolare per raffor-zare la strategia di Italia longeva, vero e proprio “catalizzatore” di tutte le iniziative legate all’autono-mia dell’anziano ed al suo benessere, relative sia alla sfera psicologica e sociale sia agli aspetti tecnologici e di ricerca. Spacca ha illu-strato al ministro Balduzzi l’investimento di natura

Longevità attiva, il sostegno del Ministero

finanziaria e progettuale della Regione Marche sulla longevità attiva. Da parte sua il ministro ha ricono-sciuto come il tema abbia una rilevanza nazionale: l’Italia, ha sottolineato, vuole esercitare a riguar-do un ruolo importante nell’anno che l’Europa ha dedicato all’active ageing. Un tema che le Marche ri-escono ad interpretare ap-propriatamente in funzione dell’elevata aspettativa di vita che presentano: nei prossimi mesi esse daranno vita ad una serie di inizia-tive di approfondimento e progetti sugli argomenti importanti della ricerca per l’anziano, tra cui una riflessione tecnica a cui il ministro ha annunciato la

sua presenza. “La Regione Marche –ha commentato Spacca– ha posto la longe-vità attiva come progetto di innovazione e sviluppo che riguarda l’intera comunità regionale. La risposta da parte del sistema Marche, in tutte le sue componen-ti, è molto positiva: dalle istituzioni sanitarie all’U-niversità, dalle imprese alle strutture scientifiche e di ricerca, il movimento di interesse e di attività che si è creato attorno a questa area è molto am-bizioso. Siamo soddisfatti per il sostegno che anche il ministro Balduzzi ha espresso nei confronti di questa strategia e la ferma volontà di supportarla con grande determinazione”.

SEGNA IN AGENDA venerdi: ore 23.00 (E'TV Marche) / ore 23.40 (TV Centro Marche)

sabato:ore 14.00 (TV Centro Marche) / ore 19.00 ((E'TV Marche)

domenica: ore 14.00 (E'TV Marche)

L'approfondimento economico del territorio

TUTTE LE SETTIMANE su E'TV Marche (canale 12) - e su TV Centro Marche (canale 10)

Nei giorni scorsi il pre-sidente della Regione Gian Mario Spacca ha espresso l’intesa sullo schema di or-dinanza del presidente del Consiglio dei Ministri “Primi interventi urgenti per fronteg-giare i danni conseguenti agli eccezionali eventi meteo nel marzo scorso”, che, oltre alle disposizione normative, pre-

vede uno stanziamento di 25 milioni di euro da parte dello Stato. La Giunta regionale, su proposta del presidente Spacca, ha trasmesso all’As-semblea legislativa la proposta di legge che toglie l'addizionale sulla benzina per l'alluvione del 2011. Un aumento di 5 centesimi al litro che la Regio-ne aveva dovuto imporre per

poter accedere ai fondi nazio-nali della Pro-tezione civile e che ora, una volta dive-nuta legge la proposta pre-sentata, ver-rà eliminato. “Nel ringra-ziare il sotto-segretario alla

presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà e il capo del Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli –ha commentato Spacca- per la disponibilità dimostrata che ci consente di assicurare una prima rispo-sta, anche se parziale, alle popolazioni interessate da questa grave emergenza, devo comunque evidenziare che la somma messa a disposizione consentirà solo il rimborso delle spese di somma urgenza anticipate dagli enti locali e il pagamento delle imprese che hanno effettuato i primi inter-venti di sgombero del fango e dei detriti. Chiedo quindi che questa calamità venga tenuta in debita considerazione nel caso dovessero essere reperite nuove risorse”.

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5PAGINAAPRILE 2012 MARCHEdomani

FIERA DI PESARO

22-30GIUGNO

2012

PESARO 2012GINNASTICA IN FESTA

Comunedi Pesaro

Provinciadi Pesaro e Urbino

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6PAGINA APRILE 2012MARCHEdomani

Le domande1 - Riforma mercato del lavoro: come vede il futuro?2 - Liberalizzazioni: il Governo Monti ha imboccato la strada giusta?3 - L’attivazione dell’Imu-Imposta municipale unica è appropriata?

1 – “L’Italia ha finalmente avviato un processo di riforme strutturali, quindi dobbia-mo approfittare di questa fase di grande coalizione. Tra le riforme, quella che riteniamo sia indispensabile riguarda le pensioni. Le liberalizzazioni sono importanti da attivare per avere un mercato più aperto, soprattutto nei confronti dei giovani. Un’altra sfida in corso è quella delle semplificazioni. Un’altra ancora riguarda il lavoro, tenendo presente l’obiettivo nel difendere i diritti dei cittadini”.

2 – “Sì; però abbiamo notato forti resistenze. Molti aspetti del decreto sono collegati alle pianificazioni dei vari settori, come i taxi e le farmacie. Pur non avendo liberaliz-zato diversi settori, molte le proteste che sono state espresse da parte di vari ordini. Le liberalizzazioni servono per adeguare il nostro Paese alla realtà europea, avendo gli italiani delle maggiori opportunità di lavorare in tutta l’Europa. Il mercato del lavoro deve essere il più aperto possibile”.

3 – “Sì, lo è, considerata l’opportunità che offrirà nel ridurre quanto più possibile il deficit dello Stato. Purtroppo, c’è un disequilibrio tra le entrate derivanti dalle tasse sui redditi, dai consumi, dall’Iva, dalle rendite e dai patrimoni. L’obiettivo è di riequilibrare il tutto. Con l’attivazione dell’Imu abbiamo introdotto una tassazione sul patrimonio come accade in Europa. L’Imu dovrà servire per diminuire la tassazione dei redditi, soprattutto quelli più bassi. L’avvio dell’Imu è stato d’obbligo per ridurre, come già detto, il grande deficit statale. La riforma fiscale si dovrà occupare di una migliore distribuzione delle tasse, soprattutto chiedendo di più a chi ha di più, per non creare ulteriori problemi a chi ha i redditi più bassi, considerato l’attuale periodo condizionato dalla perdurante crisi economica”.

Massimo Vannucci, onorevole Partito democratico

“Lavoro, l’obiettivoè difendere i diritti”

1 – “Credo che non si stia ancora trovando il giusto dialogo fra le forze sindacali e quelle imprenditoriali: da un lato i sindacati hanno ragione a contra-stare la precarietà diffusa che è un male e non un bene del sistema economico capitalista occidentale, checché venga affermato il contrario qualche da parte di qualche esponente incauto del Governo, dall’altra gli imprenditori rivendicano giustamente di non rimanere talvolta prigionieri di forze lavoro non efficienti. Questa dialettica fra le parti o prende la strada di riformare il mercato del lavoro insieme all’insegna dello sviluppo oppure non ci saranno vincitori, ma solo il deserto morale...”.

2 – “Mi dispiace, ma anche qui occorre fare una precisazione: in termini di percorso sono d’accordo con l’impegno intrapreso da Monti, anche perchè le liberalizzazioni facevano già parte del programma politico del mio partito al governo, ma quello che si stava facendo a tassisti, farmacisti, avvocati, ecc., mi era sembrata una deregulation pericolosa e dannosa e non una liberalizzazione. Le modifiche operate grazie anche al Pdl mi fanno digerire meglio il discorso...”.

3 – “Come meccanismo di semplificazione tributario sì, anche se averci inserito la prima casa è una forzatura contro la giusta abolizione dell’Ici. Con maggior rigore si poteva evitare... In ogni caso, i Comuni non hanno guadagnato niente: il sistema di sussidiarietà impone al Governo Monti di trovare altre risorse per Comuni e Regioni, altrimenti vi è il rischio del blocco dei servizi e della pro-grammazione al di là della sanità. C’è ancora molto da lavorare oltre il rigore: anche Regioni e Comuni fanno parte del sistema dello sviluppo”.

“Imu: la prima casaè una forzatura”

Giovanni Zinni,

consigliere regionale

Pdl

Dal pesarese Giuseppe Ri-ghetti, già senatore, segretario della 1a Commissione Affari interni e costituzionali del Senato della Repubblica nella V Legislatura, riceviamo e di seguito pubblichiamo la lettera aperta dallo stesso rivolta, in tema di lobby, ai parlamentari

e ai consiglieri regionali delle Marche.

“Desta preoccupazione che le varie forze politiche si siano ben guardate dal richie-dere e dal proporre nuove ed efficienti leggi per regolamen-tare l’attività delle lobby che operano liberamente ed anche

disinvoltamente nel nostro Paese. In Italia i gruppi di pressione e le lobby non sono regolamentati dalla legge e, di conseguenza, vengono sop-piantati da gruppi di affari-sti che agiscono indisturbati fino a che la magistratura non li smaschera, e ciò av-viene anche troppo tardi. In democrazia è legittimo che un gruppo di pressione, attraverso un processo tra-sparente e codificato, ponga le sue questioni e dia il suo contributo all’attività delle istituzioni. Ma occorre che tutti agiscano nell’ambito di una legge che regolamenti le lobby, per cui tutti ne cono-scano i movimenti e sia più facile impedire azioni illecite all’ombra del potere. Occorre mettere tutti nella condizione di incidere sull’iter formativo delle leggi, senza consentire vie privilegiate a nessuno. Per combattere la corruzione e spezzare ad ogni livello istitu-zionale i rapporti deviati tra politica e faccendieri occorre una legge che regolamenti l’attività delle lobby, portan-dole alla luce del sole. Non mancano utili esempi in vari altri Paesi altamente demo-cratici come gli Stati Uniti. Tutti i parlamentari e i con-siglieri regionali delle Marche potrebbero promuovere e sollecitare l’approvazione di una legge che regolamenti l’attività delle lobby sul piano nazionale e a livello regio-nale. Nell’attuale situazione in cui versa il Paese essa è necessaria. Occorre un atto di coraggio davvero riformista per avvicinare l’Italia al livello delle democrazie avanzate”.

“Serve una legge sulle lobby”

Lettera aperta di Giuseppe Righetti ai parlamentari e consiglieri regionali delle Marche

Interviste del 7 marzo 2012

COMUNE DI ANCONA

Ancona, 27.02.2012

IL DIRETTORE AREA LL.PP.

(Ing. L. Lucchetti)

È indetta procedura aperta per l’aggiudicazione del servizio di gestione, conduzione impianti e manutenzione immobile sede della procura e Tribunale per i minorenni di Ancona per la durata di 4 anni – CIG 3926738EB1.Importo complessivo presunto dell’appalto per l’intera durata dell’affidamento: € 280.000,00 I.V.A. esclusa. Oneri sicurezza pari a zero.Il servizio verrà aggiudicato con il criterio del prezzo piu’ basso.Le offerte devono pervenire al Comune di Ancona – Ufficio Protocollo – P.zza XXIV Maggio 1 – 60100 - Ancona entro e non oltre ore 12.00 del 16/04/2012.I requisiti e le modalità di partecipazione sono riportati nel bando di gara in pubblicazione su G.U.U.E,G.U.R.I.,Albo Pretorio, sito internet del Ministero Infrastrutture e profilo committente . Il disciplinare di gara contenente norme integrative del bando, il capitolato speciale di appalto, la relazione tecnico-illustrativa e la modulistica di gara sono disponibili sul sito Internet del Comune di Ancona.Per informazioni contattare: Area LL.PP. 071/222.2544 – U.O. Bandi e Gare 071/222.2592

Ancona, 27.02.2012

I giovedi di TVCM: Incontri di Alceo Moretti - ore 20.15

Servizio Pubblico di Michele Santoro - ore 21.00

ENRICO CAPPANERA

Amministratore delegatoEnergy Resources

Giovedi 22 marzo ore 20.15 Domenica 25 marzo ore 14.00

su

34° annoCANALE 10

Pagina a cura di Roberto I. Rossi

I pareri politici

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7PAGINAAPRILE 2012 MARCHEdomani

Elezioni amministrative 6 maggio 2012 - I candidati per il Comune di Jesi

“La decisione di pre-sentare la mia candidatura per guidare Jesi non è stata semplice: Jesi è una città con una grande tradizione di de-mocrazia, lavoro, attenzione alle persone più deboli. Ho deciso di candidarmi perché penso di avere esperienza, capacità ed impegno che voglio offrire per restituire Jesi al suo ruolo autorevole di capofila di una comunità allargata. Debbo qui rin-

Augusto Melappioni, centrosinistra

“Una politica che diventi forza culturale innovatrice”

graziare i tanti che hanno partecipato alle primarie della coalizione di centrosinistra e quanti, con il loro voto, mi hanno candidato alla guida della coalizione per le pros-sime amministrative. Facile e scontato dire che è un onore, ma è così che sento questo impegno. Gli jesini sono or-gogliosi della loro città, ma vivono il disagio di una città con tante ferite, che sta smar-rendo identità e ruolo che ne

avevano consentito la crescita e su cui sovente anche gli altri Comuni della Vallesina face-vano riferimento per avere maggior peso dove… il peso conta: nei circuiti economico-imprenditoriali, in provincia come in regione. Jesi ha perso slancio, questo va detto. E’ depressa, inattiva? Si cerca solo di risolvere la questione del momento, senza guardare al futuro, senza la voglia di mettersi in gioco? Sono

domande cruciali per chi intenda amministrare la città e abbia a cuore la qualità della vita della sua comuni-tà, perché da esse possono scaturire e ingigantire atteg-giamenti di generalizzazione e di antipolitica, oggi fin troppo comuni. Le risposte che saremo capaci di dare possono però operare una svolta e, soprattutto, dare un futuro ai nostri giovani. I temi strategici su cui lavorare sono tanti: lavoro, sicurezza sociale, cultura, turismo, sa-nità e altro ancora. La città ha bisogno di scelte rapide, partecipate e misurate sui bi-sogni, le aspettative e le idee della gente. La Jesi che ho in mente è una città curata, che lavora per il lavoro, sensibile

all’ambiente, creativa, solida-le. E’ una città che sviluppa e integra l’imprenditoria, si dà nuove regole urbanistiche misurate sui bisogni della gente e di chi investe sul lavoro, ha attenzione per le eccellenze che la animano e animano il suo territorio. Jesi ha bisogno di tutto questo. Ma ha soprattutto bisogno di una politica che diventi forza culturale innovatrice, che ascolti e coinvolga, per rimettersi in gioco e tornare a competere. Il forte consenso espresso dalla gente alle pri-marie ha fatto comprendere quanto la città voglia, al di là delle colorazioni politiche, una guida per rimboccarsi le maniche e proiettarsi verso il futuro”.

“Ho 63 anni, sono spo-sato, ho due figli, sono nato e risiedo a Jesi, dove ho frequentato tutti gli studi, conseguendo la maturità classica; mi sono laureato in Giurisprudenza a Macerata. Avvocato cassazionista, in-segnante, revisore contabile, sono stato presidente del Club alpino italiano di Jesi, consigliere comunale di Jesi, presidente dell’Avis comuna-le di Jesi e dell’Avis provin-ciale di Ancona, difensore civico del Comune di Jesi; ho fondato la Camera arbitrale Aesina, della quale sono ri-masto presidente fino alla fu-sione con la Camera arbitrale Levi della Ccia di Ancona, dove tuttora sono mem-bro del consiglio arbitrale

Paolo Marcozzi, Popolo della libertà

“Eliminare gli sprechi eservizi sociali efficienti”

e componente del comitato tecnico; attualmente sono presidente dell’Associazione forense jesina. Ho praticato con buoni risultati il tennis e pratico assiduamente l’escur-sionismo e il ciclismo; curo gli hobby della fotografia,

“Il tempo della politica autoreferenziale è finito. La città si trova ad un pericoloso bivio ed è a ri-schio il suo futuro. Ci sono problemi molto urgenti da affrontare e risolvere, per i quali occorrono compe-tenza e determinazione. Quello che intendiamo fare, tuttavia, non è raccogliere un voto di protesta, ma proporci per la guida della città con un progetto serio e responsabile, sostenuti da altre liste, forti di un programma di governo con-creto e condiviso, alieno da promesse sensazionalistiche ma puntuale ed efficace. Nostri punti cardine sono lo sviluppo, la solidarietà e il merito. Più che un politi-co, mi definirei un tecnico: nato a Jesi, ho 52 anni, sono sposato e padre di due figli. Faccio il commercia-lista, ma ho ricoperto vari incarichi dirigenziali come nel caso della Zipa, di cui sono stato vicepresidente e della Federazione italiana consorzi industriali, di cui sono stato membro del cda. Infine, mi sono appena dimesso dalla presidenza della Progetto Jesi, società partecipata del Comune, i cui risultati di bilancio parlano chiaro sulla bontà del lavoro svolto. Insieme a Paolo Cingolani, Daniele Massaccesi e un appassio-nato gruppo di persone, ho fondato l’Associazione JesiAmo, ora lista civica, che, insieme ad altre alleate, mi sosterrà in questa cam-pagna elettorale. Le nostre priorità saranno la messa

Massimo Bacci, lista civica JesiAmo

“Sviluppo e solidarietà”

in sicurezza e il rilancio della macchina comunale, un sostegno deciso al no-stro tessuto produttivo ed

alle politiche del lavoro, uno sviluppo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e della solidarietà. La nostra forza sarà l’autonomia e l’indipendenza dalla poli-tica tradizionale. Personal-mente, vorrei, sull’esempio di mio padre Luigi Bacci, fare del mio meglio e dare un contributo per la crescita della mia città e a favore dei miei concittadini. Il nostro slogan lo spiega bene e non è un caso che a idearlo sia stato l’animo puro e schietto di una fanciulla, mia figlia: Io Jesi, Tu Jesi, Noi JesiAmo!”.

“Ho 38 anni, sono nata a Udine, ma Jesina d’adozio-ne. Ho una figlia undicenne e sono sposata con un uomo meraviglioso: Andrea Giacconi. Coordinatrice cit-tadina della Lega Nord, componente della Commis-sione Pari opportunità re-gionale. Obiettivo per queste elezioni amministrative sarà quello di impegnarsi in pri-ma persona sul territorio per migliorare la vita politica dei cittadini, mettendomi al loro servizio. Il Comune rappresenta il livello più vicino al cittadino e l’isti-tuzione a cui i cittadini si

Michela Pergolini, Lega Nord

“Migliorare lavita dei cittadini”

rivolgono e si riconoscono, in cui si identificano. Un sindaco pertanto è, a tutti gli effetti, ‘l’antenna’ dei

bisogni e delle necessità della propria comunità. Dobbia-mo tornare a pensare ai Comuni come luoghi dove si svolge quotidianamente la vita dei cittadini. Luoghi dove il cittadino vuole vivere bene (qualità della vita), e in tranquillità (sicurezza per sé e per la propria famiglia). Luoghi che, in sostanza, devono diventare lo spazio privilegiato per quella de-mocrazia partecipativa che il movimento della Lega Nord insegue, sempre e comunque. Il nostro programma per le elezioni comunali dovrà dare le giuste risposte alle richieste dei cittadini. Rispo-ste concrete, non semplici affermazioni di principio. L’obiettivo in queste ele-zioni è quello di riuscire ad ottenere uno o due seggi nel consiglio comunale, così da poter svolgere quell’opposi-zione vera e quel compito di controllo sulla trasparenza dei conti e dei costi della politica che nei Comuni marchigiani manca. Punto fondamentale del nostro programma la tutela della famiglia, il recupero del centro storico con rilancio delle piccole e medie attività commerciali in esso presenti. No a nuovi megastore. At-tenzione alla sicurezza del territorio, con i troppi epi-sodi di criminalità. Evidente anche il degrado in zone della città come Porta Val-le, con la presenza di tanti rom, pertanto procedere alla chiusura dei campi nomadi presenti sul territorio comu-nale. Al centro del nostro programma: il cittadino”.

Massimo Gianangeli, Movimento 5 Stelle

“Tutelare salute,ambiente e territorio”

della filatelia, della numi-smatica e del ‘fai da te’; mi diletto di lettura e scrittura, in lingua e in dialetto; amo il cinema, il teatro e la mu-sica, specialmente la lirica; m’interesso di storia, anche locale; viaggio (non quanto vorrei) per cultura e per diletto. Il mio programma elettorale prevede una forte discontinuità nei confronti del passato: eliminazione de-gli sprechi, gestione ‘leggera’

ed efficiente del Comune, definizione delle priorità e ascolto dei cittadini (de-mocrazia amministrativa partecipativa), riduzione delle società partecipate e di scopo, ordine e sicurezza sul territorio, servizi sociali efficienti e non assistenziali, costante manutenzione ordi-naria delle infrastrutture che eviti quella straordinaria, creazione di un osservatorio sul grado di attuazione del

piano regolatore, rivitaliz-zazione del centro storico con incentivi per la ristrut-turazione e maggiore ela-sticità nelle variazioni delle destinazioni urbanistiche, salvaguardia, rivalutazione e razionalizzazione del pa-trimonio culturale (umano e strutturale) della città, crea-zione di nuove opportunità per i giovani. Il mio motto è ‘Numquam decedere’ (non arrendersi mai)”.

Altri obiettivi: “Creare un osservatorio sul grado di attuazione del Prg e rivitalizzare il centro storico”

“Non si può pensare di risolvere i problemi conti-nuando a votare quelli che li hanno creati o che sono corresponsabili di questa situazione. Pensiamo che la politica debba tornare ad essere un servizio e non uno strumento per farsi gli affari propri. Le nostre priorità: tutela della salute, dell’ambiente, del territorio. Una diversa mobilità, in cui il cittadino non debba più avere bisogno dell’auto per muoversi in città. Legalità, etica, trasparenza, ordine, efficienza nell’amministra-zione. E’ inaccettabile la disinvoltura con cui sono

stati assegnati certi lavori e, quindi, i nostri soldi pubbli-ci. E’ inqualificabile la faccia con cui alcuni personaggi parlano di partecipazione,

dopo avere agito o delibe-rato contraddicendo total-mente tale principio. Per noi, la partecipazione è elemento essenziale di gestione, oltre che di controllo, della cosa pubblica: perciò proponia-mo strumenti concreti che permettono ai cittadini, alle associazioni ed ai giovani di incidere davvero sulle scel-te dell’amministrazione. A partire da quelle di bilancio. Proprio sul bilancio l’assen-za di chiarezza e l’eredità lasciata da questi ammini-stratori e dai diversamente opponenti costituiscono una gravissima ipoteca su qualsiasi prospettiva di

rilancio della città. Una responsabilità dalla quale, nonostante i vani tentativi di nascondere la polvere sotto al tappeto, non pos-sono fuggire. E ancora, decoro urbano e vivibilità in tutti i quartieri. Abbia-mo proposte relative alle problematiche della casa e per gli anziani, dimenticati e senza strutture adeguate, nonostante Jesi sia una città che invecchia più rapida-mente rispetto alla media regionale. Pensiamo che volere una società in cui non esista la sicurezza del lavoro a tempo indetermi-nato vuol dire volere una società di servi! E questo, nel medio lungo-periodo, non agevola né i lavoratori né gli imprenditori. Perciò proponiamo sgravi della tassazione locale a chi assu-me a tempo indeterminato e/o con contratti degni di essere chiamati tali”.

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8PAGINA APRILE 2012MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

Conquistare le città piccole e medie ri-spetto alle classiche

capitali. E’ l’obiettivo del progetto della nuova com-pagnia aerea Volotea -sede principale a Barcellona, con soci spagnoli, statunitensi ed italiani, nata nel mese di novembre 2011- che ha deciso di attivare due rotte da Ancona verso Palermo e Cagliari, con durata per tutto l’anno. I primi voli verso Palermo sono pro-grammati per il 2 giugno e per Cagliari per il 22 giugno. Nello specifico, entrambe le rotte saranno operative due volte a settimana, ogni mercoledì e sabato l’Ancona-Palermo, ed ogni martedì e sabato l’Ancona-Cagliari. Questi gli orari delle rotte, Ancona-Palermo: mercoledì, partenza ore 18.50, arrivo ore 20.05; sabato, partenza ore 17.20, arrivo ore 18.40; Palermo-Ancona: mercoledì, partenza ore 17.30, arrivo ore 18.45; sabato, partenza ore 15.45, arrivo ore 17.05; Ancona-Cagliari: martedì, partenza ore 21.05, arrivo

La nuova compagnia low-cost sta lanciando un progetto imprenditoriale collegato all’Aeroporto delle Marche. Le nuove rotte: Cagliari e Palermo. Prezzo del biglietto: 19 euro (andata)

ore 22.20; sabato, partenza ore 19.25, arrivo ore 20.40; Cagliari-Ancona: martedì, partenza ore 19.25, arrivo ore 20.40; sabato, partenza ore 17.45, arrivo ore 19. I voli sono in vendita dal sito internet www.volotea.com ed anche tramite tour operator ed agenzie di viaggio, con tariffe a partire da 19 euro, solo andata, tasse incluse. “Il nostro intento -spiega Lore-dana Trampontano, respon-sabile Pubbliche relazioni e sviluppo di Volotea- è di realizzare voli che non esi-stono in località non seguite da altre compagnie low-cost. Stiamo individuando vari ae-roporti sui quali concentrare il nostro sviluppo e abbiamo scelto Ancona a seguito di uno specifico studio della struttura. La nostra com-pagnia è specializzata nello sviluppo di collegamenti

diretti tra città di piccole e medie dimensioni, evitando ai passeggeri di passare per i grandi hub come Roma e Milano”. La Volotea si basa su aerei Boing 717 con 125 posti rispetto, ad esem-pio, ai 189 degli aerei della Ryanair. Nei prossimi mesi Volotea potrebbe aggiungere nuove tratte nazionali -ma

non nei grandi hub come Roma e Milano- e puntare sui collegamenti esteri già coperti in altri scali, come Alicante, Bilbao, Bordeaux, Budapest, Cracovia, Malaga, Oporto, Salonicco, Santiago e Valencia. L’arrivo di Vo-lotea ha destato un grande apprezzamento di tale volon-tà della compagnia europea

al direttore commerciale di Aerdorica, Salvatore Merola: “L’aver scelto il nostro aero-porto da parte della Volotea è una particolare soddisfa-zione, ci si augura un’ade-guata risposta dal mercato regionale, confidando in un progressivo incremento dei voli con altre località italiane ed internazionali”.

Volotea punta su AnconaMerola: “Confidiamo in un’adeguata risposta da parte del mercato”

Istao – Inaugurazione Anno accademico, presenti Innocenzo Cipolletta e Andrea Merloni

“Sfide tecnologiche:chiave per lo sviluppo”

Inaugurato, di recente, l’Anno accademico 2011-2012 dell’Istao-Istituto Adriano Olivetti, la busi-ness school marchigiana, nella sede di Villa Favorita, con la lezione inaugurale di Innocenzo Cipolletta, alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’Istao, An-drea Merloni, e di oltre 130

perso-ne, tra s t u -d e n -t i e d e s p o -n e n t i d e l m o n -do im-p r e n -d i t o -r i a l e .

Innovazione, tecnologie e futuro sono stati i punti chiave attorno ai quali si è sviluppato l’intervento dell’economista Cipolletta che ha evidenziato come “le sfide che le tecnolo-gie emergenti pongono a imprese e società siano la chiave per lo sviluppo e la crescita”. “I segnali di cam-biamento –ha sottolineato Merloni– sono già evidenti e abbracciano tutte le dire-zioni verso le quali si voleva operare. Il grande interesse che riscontriamo intorno al progetto fa ben sperare per il futuro, ma c’è ancora tanto da fare”. L’evento è stato poi occasione per pre-sentare il primo resoconto trimestrale della nuova ge-

stione, facendo un primo punto sullo stato di avan-zamento del piano triennale di rilancio, presentato lo scorso novembre, con l’o-biettivo di trasformare la scuola in polo d’eccellenza nazionale ed internazionale. “Sul fronte delle attività formative –riporta una nota dell’Istao-, in fase di cre-scita e riqualificazione, già da questo anno vengono realizzati tre nuovi Master rivolti a neolaureati (Corso di specializzazione Esperti in internazionalizzazione d’impresa, Master in mana-gement delle Risorse umane e Sviluppo organizzativo, Master in Strategia e ma-nagement d’impresa) con alcuni moduli didattici te-nuti in lingua inglese. Con-temporaneamente vengono rivisti anche i corsi rivolti ad occupati, imprenditori, manager e professionisti, per riqualificare e rilan-ciare le proposte formative per chi sta già lavorando”. “Inoltre –prosegue la nota-, per quel che riguarda la docenza, oltre alla solita attenzione che Istao pone nella selezione della propria Faculty, sono aumentati i docenti che provengo-no da università straniere, americane in particolare, apportando un contributo fondamentale alla qualità della didattica e agli scambi interculturali che ne deriva-no. Alcuni di questi docenti sono entrati a far parte anche del Consiglio di am-

ministrazione dell’Istituto e del Gruppo degli esperti dell’Istao”. “Un segnale incoraggiante –evidenzia la nota- deriva anche dall’in-cremento del numero degli iscritti: in particolare sono cresciute le percentuali degli studenti provenienti da altre regioni italiane e stanno arrivando anche da altri Pa-esi. Prosegue, con successo, il radicamento nel tessuto produttivo e imprendito-riale sia per la riconferma delle aziende già coinvolte in passato, sia attraverso i nuovi contatti che si stanno avviando”. “Vicinanza con le aziende, quindi –conclu-de la nota-, per aumentare l ’effi-cacia e l ’eff i-cienza dell’I-s t a o c o m e p r o -moto-re d i cultu-ra ed ampli-ficatore del loro business e per rinforzare la capacità dell’Istituto come sostegno primario all’educazione del-la nuova classe manageriale. Infine, intenso è l’impegno sul fronte comunicazione con tutte le attività messe in campo per il prossimo rilancio del marchio: dalla nuova immagine coordinata fino alle attività sui social media”.

“La Provincia di Pesaro Urbino è nelle Marche. E nelle Marche l’aeroporto c’è”. Lapidario l’assessore regionale alle Infrastrut-ture, Luigi Viventi (nella foto). Che al pragmatismo del presidente Matteo Ricci oppone le ragioni della co-erenza istituzionale. Pesaro fa ingresso in Aeradria: è ormai solo una questione di formalità, dopo la vota-zione che ha visto passare all’unanimità in Provincia l’ordine del giorno di Giu-seppe Magnanelli (Pd). Un atto con cui in sostanza si sancisce la volontà di parte-cipare all’azionariato della società che gestisce l’aero-

porto di Rimini. “Come isti-tuzione locale appartenente a questa regione, sarebbe più corretto che la Provincia di Pesaro Urbino investisse nell’a-eroporto della regione”, com-menta Viventi. Ma il presidente Ricci parla di una scelta “a vantaggio dell’e-conomia e del turismo dell’in-tero territorio re-gionale”: Pesaro vuole atti-rare visitatori, e l’aeroporto di Rimini dista solo trenta chilometri. Un’infrastruttu-ra, argomenta Ricci, suscet-

tibile di ricadute positive per tutte le Marche. “Ogni singolo cittadino o privato è libero di fare le scelte che

ritiene più oppor-tune. Diverse sono le cose –ribadisce Viventi- quando si tratta di un’istitu-zione locale di una regione: in questo caso ci si aspetta un sentimento di compartecipazio-ne”. Da tempo fa-vorevole ad entrare

in Aeradria, Ricci, un tema che ha già sollevato molte discussioni. E adesso il Con-siglio provinciale di Pesaro ha detto sì: l’odg votato

all’unanimità riguarda il “perfezionamento degli accordi intrapresi con la Provincia di Rimini” sulla permuta dei beni dell’am-ministrazione provinciale pesarese situati “nei Co-muni oggetto del distacco”, quelli della Valmarecchia, con quote azionarie di Ae-radria. Uno ‘scambio’ sui cui va l’inciso di Viventi: “Consideriamo quello che dovrebbe essere il desti-no delle Province a breve e quanto conseguirebbe alla loro abolizione: come Regione, ci troveremmo una partecipazione per traslazione”.

Sil. Cor.

Pesaro in Aeradria; Viventi: “Più corretto investire nello scalo della regione”

Innocenzo Cipolletta

Andrea Merloni

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9PAGINAAPRILE 2012 MARCHEdomani

Giustizia “giusta” Come vorreste la

riforma?

La riforma della giu-stizia è un tema che sembra ‘appassionare’

solo i partiti politici, appa-rentemente distante dai rea-li bisogni dei cittadini, oggi ovviamente più concentrati sui problemi del lavoro e dell’economia. ‘Apparente-mente’, appunto. Perché in realtà si tratta di un ambito che riguarda da vicino tutti noi: una giustizia giusta, efficiente, concretamente uguale per tutti, è tema su cui si misura la civiltà di un Paese. Da troppi anni,

o r m a i , i l d i -bat t i to sulla ri-forma è minato da con-trasti di n a t u r a esclusi-vamen-te poli-tica ed è tutto concen-trato su questio-n i che sembra-no inte-ressare s o l o p o c h e persone: modifi-c h e a l n o s t r o sistema

giudiziario sono state in-trodotte in una prospet-tiva ‘ad personam’, che, anziché renderlo migliore, sono sembrate renderlo meno equilibrato. Il Go-verno Monti, sin dal suo insediamento, ha iniziato ad occuparsi, oltre che del risanamento economico del nostro Paese, della giustizia. E lo ha fatto in una pro-spettiva nuova, focalizzata sui problemi e non sulla di-sputa politica. Il punto più sensibile, che va affrontato con urgenza e soprattutto

con equilibrio, è quello dei ‘tempi’ del processo. Il mi-nistro Severino ha recente-mente annunciato la volon-tà del Governo di rivedere le norme che riguardano la prescrizione, con l’o-biettivo di dare tempi certi per i cittadini rispetto al celebrarsi del processo. Un processo veloce e con tempi certi di completamento non deve aprire le porte, come purtroppo è accaduto nel recente passato con le novi-tà introdotte dal precedente Governo, alla ‘prescrizione’ facile per reati anche gravi, ma deve piuttosto essere sinonimo di modernizza-zione del sistema giudizia-rio. Affinché un cittadino possa vedere riconosciuti i propri diritti senza dover attendere decenni, come le cronache ci hanno ormai abituati, è una battaglia di civiltà quella che deve es-sere vinta dal nostro Paese se aspira ad allinearsi agli standard europei. Al con-trario, per i reati di grave allarme sociale e di parti-colare importanza, i tempi di prescrizione andrebbero aumentati. Condivido la posizione del ministro Se-verino anche per quel che riguarda il Lodo Alfano: l’immunità non deve ser-vire a proteggere i rappre-sentanti delle istituzioni per quanto, privatamente, han-no commesso, bensì per tutelarli per le opinioni

che, nell’esercizio delle loro funzioni, hanno espresso. La modernizzazione del nostro sistema giudiziario -la sua semplificazione, il potenziamento della pianta organica del personale della giustizia- non è più rinvia-bile: lo chiedono i cittadi-ni, lo chiede l’Europa. Mi auguro che il dibattito su questo tema sia finalmente sereno ed esca dall’ambito delle schermaglie politiche in cui si è finora svolto. Sono fiducioso: con il Go-verno Monti ritengo che il clima intorno al tema della riforma della giustizia sia mutato”.

Governatore delle Marche Gian Mario Spacca, delega Affari generali, istituzionali e legali

“Battaglia di civiltà, modernizzando il sistema”

Speciale a cura di Silvana Coricelli e Roberto I. Rossi

E’ un tema fortemente dibattuto, che divide le

opinioni. E sono molti gli aspetti che riguardano la

vita di tutti i cittadini. La durata dei processi

è tra le questioni più calde: certezza dei tempi, i risvolti sia dal punto di

vista civile che penale. Tanti i nodi da affrontare, una riflessione anche sulla

situazione carceraria

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10PAGINA APRILE 2012MARCHEdomani

“La Casa circondariale di Camerino ospita ad oggi 62 detenuti. Potrebbe rap-presentare un misurato dato numerico se confrontato con quello di altri istituti peniten-ziari, ma se contestualizzato alle caratteristiche logistiche della struttura emerge una tendenziale sproporzione tra spazi e detenuti ospitabili, sintomatica di un eccessi-vo affollamento. Notevoli sono gli sforzi per garanti-re un qualitativo livello di sicurezza grazie all’attività istituzionale del personale di Polizia penitenziaria che ogni giorno deve affrontare,

con spirito di umanità e pro-fessionalità, problematiche per la difficile convivenza dei ristretti di diverse etnie. Molti sono i detenuti stranie-ri (33), soprattutto di origine nord-africana (tunisini), poi vi sono albanesi, rumeni, ita-liani. Tra i ristretti, i defini-tivi sono 15 (con una durata media della pena di circa tre anni, quattro teoricamente potrebbero beneficiare della detenzione domiciliare pres-so il proprio domicilio con un limite di pena da scontare di 18 mesi secondo la legge ultima n. 9 /2012). Tra i reati emergono la violazione della legge in materia di stupefa-centi (in forte incremento), furto, rapina, ricettazione, riciclaggio, usura, truffa. L’istituto si caratterizza per il suo spiccato spirito tratta-mentale, leit motiv di tutti gli operatori penitenziari delle diverse aree, garantendo una esecuzione penale dignitosa e rispettosa delle esigenze e dei diritti fondamentali di ciascun detenuto. Molti i progetti avviati nel 2011,

alcuni dei quali in corso, mentre altri verranno ri-proposti a breve, come il corso di alfabetizzazione, i gruppi di accoglienza per i detenuti tossicodipendenti, il mediatore culturale, il corso di teatro, il progetto “Pet Therapy”. Nel 2011 hanno beneficiato dell’art. 21 o.p. (lavoro all’esterno) tre detenuti, confermando la loro progressiva riabilita-zione essendo poi ammessi all’affidamento in prova al servizio sociale e alla semi-libertà. Il carcere può e deve essere un luogo riabilitativo e di recupero sociale”.

“In questi anni si è parlato molto di giustizia ma troppo spesso solo per aspetti del tutto marginali o per interferire e condizio-nare l’iter di alcuni processi in corso. Poco si è discusso, e ancor meno si è fatto, per affrontare i nodi veri della giustizia, che sono soprat-tutto quelli dell’intasamen-to dell’attività, della man-canza di risorse finanziarie e materiali, dell’eccessiva durata dei processi, della mancanza di personale, di procedure molto spesso utili più a favorire pratiche dilatorie che a permettere

il raggiungimento di una sentenza. Questo vale per i processi penali e ancor più per quelli civili. Anche per i processi che interessano più direttamente il mondo del lavoro, se pensiamo alle cause in materia di salute e sicurezza, quelle previden-ziali e le cause del lavoro.

Non a caso, discutendo molto in queste settima-ne sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, su un punto tutte le parti coinvolte sono d’accordo: l’insostenibilità di cause che possono durare anche cinque o sei anni, lasciando nell’incertezza più comple-ta il lavoratore, che non sa se potrà essere reintegrato nel suo posto di lavoro, e l’impresa, che non sa se dovrà risarcire il lavoratore stesso. L’inefficienza della giustizia, di cui non sono certo responsabili i giudici o il personale del settore, crea pertanto danni enormi alle singole persone, alla pubblica amministrazione, alle imprese, ed è uno dei

fattori che frena anche gli investimenti, anche di capi-tali stranieri. E’ necessaria pertanto una riforma vera della giustizia, riorganizzan-do certamente gli uffici e le sedi, ma anche le procedure, dotando l’amministrazione della giustizia di tutti i supporti, tecnologici e logi-stici, necessari per lavorare meglio e in maniera efficace. La Cgil è stata fra i promo-tori, con altre associazioni che si occupano di questa materia, di un ‘Patto per la giustizia e per i cittadini’ e ha recentemente avanzato una proposta organica con al centro l’idea dell’ ‘Ufficio per il processo’, un nuovo modello organizzativo che tiene conto di esperienze maturate in altri Paesi e che vede una diversa integrazio-ne del giudice con il suo uffi-cio, affidando a quest’ultimo particolari competenze ed un’autonomia organizzativa. In tal modo il giudice ver-rebbe sgravato da una serie di adempimenti e l’attività sarebbe più celere”.

“Parlare di giustizia dopo l’ultimo Governo Berlusconi è un bel pa-

radosso! Il Popolo della libertà sollecitò in tutte le salse l’agenda politica ma il rischio spread ci rubò la scena... Francamente condivido il pensiero del mio Segretario Alfano quando afferma che oggi le priorità del Governo Monti sono altre, e cioè ‘lavoro, lavoro e lavoro!’. Ciò non vuol dire che il tema giustizia non meriti attenzione. I temi irrisolti

sono tanti: l’obbligato-rietà dell’azione penale, la certezza del reato e della pena, la durata dei processi, la separazione delle carriere fra giudici e pubblici ministeri, l’af-follamento delle carceri, gli istituti stragiudiziali e, infine, l’ordinamento degli avvocati. Sull’obbligato-rietà dell’azione penale la legge è lacunosa perchè consente ancora troppa di-

Il carcere, un luogo riabilitativo

e di recupero sociale

LuigiTarulliComandante Reparto Polizia penitenziaria Casa circondariale di Camerino

Un patto per la giustizia e per i cittadini

Roberto GhiselliSegretario generale Cgil Marche

Codificare bene tutti i reati; tutelare il diritto e le persone

Giovanni ZinniAvvocato, consigliere regionale Pdl

screzionalità: esistono casi che sarebbero meritevoli di maggiore attenzione, altri che forse non sareb-bero prioritari. E spesso il criterio di scelta è troppo soggettivo da parte del pm, così come da parte dell’organizzazione inter-na di una Procura. Un intervento del legislatore sarebbe gradito. Anche sulla certezza del reato: i l nostro ordinamento non consente creatività giurisprudenziale, eppure talvolta vediamo nuovi reati non scritti nei codici, come, ad esempio, il reato di associazione esterna alla mafia. Il legislatore dovrebbe codificare bene tutti i reati. Per la certezza

della pena occorrerebbe fare una riflessione as-sociata all’affollamento delle carceri, altrimenti il rischio è l’iniquità di trat-tamento dei condannati e la mancanza di rispetto nei confronti della comunità a suon di indulti... Dove sono le pene alternative e il reinserimento nella società dei condannati che han-no scontato pene minori? Che cosa aspettiamo ad applicare coattivamente i decreti di espulsione degli extracomunitari irregolari? Quando ci decideremo a costruire nuove carceri? Qui non serve l’ideologia ma una risposta organica e pragmatica che tuteli il diritto e le persone. Sulla

Procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti nelle Marche a fine periodo nell’Anno giudiziario 2010/2011Confronto con l’Anno giudiziario precedente e variazioni percentuali

“Molti i progetti

avviati nel 2011, mentre

altri verranno riproposti a breve”

Speciale Giustizia

durata dei processi non c’è scelta: o si puniscono i giu-dici (dopo averne assunti di nuovi unitamente a vari cancellieri, però, altrimenti è solo un capro espiato-rio!) oppure toccherà au-mentare le prescrizioni e le decadenze. Per fugare ogni dubbio sulla politicizzazio-ne della magistratura sono favorevole alle separazioni delle carriere. Per onorare il lavoro degli avvocati sono contro l’abbattimen-to delle tariffe minime. Ma sono tutte questioni che non possono essere affrontate da un governo tecnico: ci vuole la politi-ca e su alcuni argomenti, semmai, una maggioranza parlamentare qualificata”.

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11PAGINAMARCHEdomani

“Sono numerose ed impellenti le risposte che lo Stato italiano deve ai cittadini in materia di giustizia. La tematica, per quanto ampia e va-riegata, deve finalmente cominciare a conosce-re un nuovo percorso dopo la lunga stagna-zione vissuta per colpa del clima politico, delle leggi ad personam e dei ricatti delle solite lobby di sottobosco. Possiamo finalmente uscire dal gua-do sulla questione delle carriere separate della Magistratura, stiamo co-noscendo una nuova sta-gione per l’avvocatura in termini di liberalizzazioni per non trascurare la riforma delle procedure. Ma una questione tra tutte dimostra quotidia-namente la sua urgenza: il sistema carcerario. Se, da una parte, uno Stato di diritto non può e non deve prescindere da un impianto normativo chia-ro, dall’altro, per potersi definire civile, non può trascurare le condizioni e gli strumenti con cui applica ed esegue le pene detentive.

Personalmente sono contrario ai condoni ma-scherati da leggi svuota carceri ma è altrettanto indubbio che le condi-zioni del sistema peni-tenziario in Italia sono assolutamente indecenti

e ben lontane dagli stan-dard minimi propri di uno Stato emancipato.

Il Governo è nelle condizioni di poter im-primere nuovo impulso al sistema con la costruzio-ne di nuove carceri idonee in termini di sicurezza e capaci di svolgere la fun-zione detentiva quanto quella rieducativa. L’i-niziativa implicherebbe la riqualificazione pro-fessionale delle guardie penitenziarie, nuovi posti di lavoro ed una maggiore interazione con i servizi sociali in modo da con-sentire allo Stato di svol-gere compiutamente la propria vocazione sociale.

Non mi scandalizzerebbe poi il coinvolgimento del capitale privato per la realizzazione delle nuove strutture in cambio di agevolazioni fiscali. Il tema giustizia ha cono-sciuto per troppo tem-po strumentalizzazioni e condizionamenti di-ventando lorda merce di scambio tra poteri dello Stato.

Il Governo Monti può fare ora ciò che la poli-tica non è stata in grado di fare negli ultimi venti anni per ridare finalmen-te ai cittadini la certezza che uno Stato c’è e che nessuno è al di sopra della legge”.

APRILE 2012

“La giustizia giusta parte dalla riforma del processo civile che deve chiudere il suo percorso a mo’ di quello del lavoro. Poche, concentrate udienze in un tempo massi-mo di due anni. Ciò darebbe una garanzia per il diritto

in grado di permeare molti aspetti della vita comune, soprattutto con riferimento a quelli economici che vedreb-bero la sicurezza della valuta-zione e decisione dei vantati diritti in un tempo ristretto. Poi, occorre mettere mano all’organico e ai servizi della giustizia con l’inserimento di coloro che sono in mobilità o in cassa integrazione e l’in-troduzione di moderni mezzi che possono far diminuire le spese, aumentare l’efficienza e l’efficacia della procedura. Poche cose andrebbero cam-biate nel campo del penale, se non l’introduzione di reati di forte impatto per l’opinione pubblica, come l’omicidio da incidente stradale e una

revisione della prescrizione. La divisione delle toghe è un tema che è di seconda-ria importanza rispetto alla necessità reclamata dai cit-tadini di avere una giustizia pronta e legate al sentimen-to profondo della nostra comunità. Ultimo tema il riordino dei tribunali, che in parte è doveroso e possibile e in parte invece sguarnisce punti importati dello Stato sul territorio. Stessa cosa per quanto riguarda i giudici di pace. In realtà la giustizia giusta dipende da quanto si renderà efficiente il sistema di persone e mezzi in cui lo Stato crede veramente per rendere l’ordine pubblico un dato certo per sempre”.

“Ritardi di attivazione del servizio telefonico e nella riparazioni dei guasti, anomali o elevate bollette di telefonia e di energia,

distacchi utenze, ritardi ferroviari, overbooking, perdita di un pacco, pro-blemi in merito a finan-ziamenti, mancato rispet-to degli standard previsti: sono esempi di contenziosi tra consumatori e aziende. Situazioni che ricadono sul consumatore con costi, disagi e aspettative di tu-tela dei propri diritti, per i quali è tuttavia difficile trovare una risposta nella giustizia ordinaria. Infat-ti, secondo quanto risulta dalla nostra esperienza, i cittadini hanno timore di

intraprendere procedure che potrebbero essere più onerose del contenzioso in essere, con tempi lunghi ed esiti incerti, anche in consi-derazione della drammatica situazione della nostra giu-stizia civile. Nel rapporto Doing Business 2010, l’I-talia risulta all’ultima po-sizione tra i Paesi Ocse per i tempi di risoluzione delle controversie commerciali: 1.210 giorni, a fronte dei 331 necessari in Francia e dei 394 in Germania; è ai primi posti, invece, per i costi delle procedure, pari

a circa il 30% del valore delle controversie per cui si ricorre in giudizio. Una risposta a questi tipi di contenziosi è sicuramente la conciliazione paritetica, che rappresenta un metodo di risoluzione alternativo nelle controversie di consu-mo: si caratterizza per rapi-dità (dai 30 ai 70 giorni) ed economicità (gratuita per il consumatore), trasparenza ed imparzialità. Si tratta di una procedura attivabile a seguito di protocolli sot-toscritti a livello nazionale tra azienda e associazioni dei consumatori (protocolli possono essere sottoscritti anche con aziende locali); un modello, fra l’altro, riconosciuto dalle Autorità di regolazione, quali l’Au-torità per l’energia e il gas e l’Autorità per le telecomu-nicazioni, e dal legislatore italiano. Per Adiconsum

Finalmente c’è il giusto

clima politico

Daniele SilvettiAvvocato, capogruppo Fli Regione Marche

Riforma del processo civile e

riordino dei tribunali

Dino LatiniAvvocato, consigliere regionale Api

Procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti nelle Marche a fine periodo nell’Anno giudiziario 2010-2011. Dettaglio principali materie

Conciliazione paritetica: rapidità

e trasparenza

Silvana SantinelliSegretario generale Adiconsum Marche

Marche la conciliazione paritetica non si esaurisce con la definizione della controversia del singolo, ma è strumento per svol-gere un ruolo attivo per il miglioramento del servizio, a beneficio sia del consu-matore che del mercato, e rappresenta un riequilibrio del potere negoziale del consumatore soprattutto per quanto riguarda i con-tratti per adesione. Un esempio concreto: le fattu-

razioni abnormi per traffico telefonico verso numera-zioni speciali (899, ecc.) hanno coinvolto migliaia di utenti anche nella nostra regione, e nella fattispecie si è ottenuto non solo lo storno degli importi fattu-rati, poichè in seguito alle pressioni delle associazioni l’Autorità garante per le telecomunicazioni ha reso accessibili tali numeri solo su scelta volontaria tra-mite pin. Uno strumento, la conciliazione paritetica, che però, ad oggi, non è molto conosciuto dai con-sumatori, nonostante alcu-ni contratti per adesione lo prevedano, ma che, soprat-tutto, rimane una mancata occasione per tante aziende che potrebbero utilizzare questa possibilità quale valore aggiunto alla tanto dichiarata responsabilità sociale”.

“Si tratta di un metodo di

risoluzione alternativo

nelle controversie di

consumo”

Speciale Giustizia

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12PAGINA APRILE 2012MARCHEdomani

“La riforma della giu-stizia è ormai improcrasti-nabile per il nostro Paese per recuperare credibilità: i processi hanno dei tempi molto lunghi e, per questo motivo, è necessario sem-plificare e ridurre i riti e disciplinare la mediazione civile. Il Governo deve mettere in atto interventi per potenziare gli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie. Inoltre, deve affrontare il problema riguardante la proliferazio-ne delle vertenze dinanzi ai giudici di pace, volte a ottenere condanne di im-porto minimo a fronte di liquidazioni di spese legali notevolmente superiori. Positivo il recente decreto ‘Liberalizzazioni’ del 24 gennaio scorso, che preve-de, tra l’altro, la liberalizza-zione delle tariffe professio-

nali. Ora i clienti potranno chiedere agli avvocati dei preventivi di massima. Di notevole importanza anche l’istituzione del tribunale per le imprese, che dovrà occuparsi delle controver-sie riguardanti la materia commerciale e societaria con l’obiettivo di ridurre i tempi della giustizia civile. Sono state previste ini-zialmente 12 sedi e, con il maxiemendamento al D.L. n. 1/2012, il Governo ha inserito l’art. 2 con il quale vengono istituite ‘sezioni specializzate in materia di impresa presso i tribunale e le Corti d’appello aventi sede nel capoluogo di ogni regione’, che portano il totale a 20. Le sezioni specializzate fino ad oggi

competenti in materia di proprietà industriale e in-tellettuale, ai sensi dell’art. 1 del D. Lgs. n. 168/03, saranno d’ora in avanti competenti in materia di impresa. Altro punto cru-ciale, nelle controversie che vedono protagonisti opera-tori stranieri, è il ruolo che ricopre la giustizia, che in Italia è lenta e farraginosa. E’ questa una delle ragio-ni per cui il nostro Paese appare poco attrattivo agli occhi degli investitori este-ri. D’altra parte, il mal fun-zionamento della giustizia è strettamente legato al tasso di legalità vigente in un Paese. E l’Italia, pur-troppo, non occupa i primi posti della graduatoria dei Paesi virtuosi”.

“A prima vista, sembra che l’argomento della giu-stizia sia di interesse solo indiretto per gli impren-ditori marchigiani, appa-rentemente più coinvolti in altre problematiche (credito, infrastrutture, servizi pub-blici, mercato del lavoro, e simili). In realtà, la connes-sione c’è ed è di gran peso. In un articolo pubblicato il 5 giugno 2011 sul ‘Corriere della sera’, Alesina e Gia-vazzi acutamente individua-vano un collegamento tra due delle motivazioni della lenta crescita dell’economia nazionale: la dimensione delle imprese e i tempi della giustizia civile. A conclusio-ne della sua esperienza qua-le Governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi ave-va osservato, da un lato, che le imprese italiane sono in media il 40% più piccole

di quelle degli altri Paesi dell’area euro e, dall’altro, che per durata dei processi civili l’Italia si colloca al 157° posto su 183 Paesi nelle graduatorie della Ban-ca mondiale. Al di là delle apparenze, le due criticità sono collegate. Per crescere, un’azienda ha bisogno di risorse. Chi assume il rischio di finanziare imprese vuole essere sicuro che, in caso di controversie, può rivolgersi a un giudice per avere una sentenza equa in tempi ra-gionevoli. Questa è la reale aspettativa delle imprese, ma anche dell’intero mondo dell’economia e del lavoro: una giustizia efficiente, in tempi rapidi e a costi ra-gionevoli. Purtroppo, per anni il dibattito su un tema così strategico per il siste-ma-Paese è stato distorto,

ponendo erroneamente in contrapposizione ‘giudici’ e ‘politici’. Fortunatamente, ci sono importanti segnali che il clima sta cambiando. E’ un’occasione d’oro per lavorare senza ideologismi, con il determinante e qua-lificato apporto della magi-stratura, a una riforma che renda la giustizia un fattore di competitività del nostro Paese, anziché (come è oggi) un ostacolo alla crescita. Mi fa piacere evidenziare, in questo quadro, il contributo non secondario che le Ca-mere di commercio stanno offrendo, con i loro orga-nismi di Adr (risoluzione alternativa di controversie). In due parole, si tratta di mettere a disposizione del cittadino, dell’imprendito-re e del consumatore una strada diversa per venire a capo di un problema o di una vertenza. La Camera di commercio di Ascoli Piceno ha una serie di ‘ricette’ de-dicate a questa finalità, con costi e tempi enormemente inferiori a quelli della giu-stizia ordinaria: le ‘ricette’ si chiamano, a seconda dei casi, mediazione, con-ciliazione, arbitrato. Spero che tali opportunità siano sempre più conosciute, e per questo ringrazio Marche domani”.

“Che il sistema giu-stizia in Italia vada ri-formato è sotto gli occhi d i tut t i . Purtroppo c i

portiamo dietro gli errori fatti dal centrodestra e le leggi ad personam di Ber-lusconi, che, per suo puro interesse personale, ha finito per creare norme che il presidente Antonio Di Pietro ha fatto bene a definire criminogene. Ci t roviamo di f ronte all’assoluta mancanza di certezza del diritto e della pena. Ecco perché l’Italia dei Valori ha proposto, all’interno del piano delle liberalizzazioni, la ratifi-ca della convenzione di Strasburgo sulla lotta alla

corruzione e la previsione di reato di traffico di in-fluenze illecite. Abbiamo chiesto il ripristino del reato di falso in bilancio e l’aumento di mezzi e risorse per la giustizia e per le forze di polizia. Nel nostro Paese esiste un sistema di corruzione en-demica certificato anche a livello Ue. Quindi: lotta alla corruzione prima di tutto. Perché solo così si riuscirà a riformare il sistema Italia e poi il si-stema giustizia, perché il cittadino possa finalmen-

te parlare di una giustizia giusta. Nello specifico l’I-talia dei Valori ha presen-tato diverse proposte di legge. La prima è rivolta ad assicurare la certezza del la pena: s i prevede

Salvatore Giordano Direttore generale Confindustria PU

Da ostacolo alla crescita a fattore di competitività

Adriano Federici Presidente Camera di commercio AP

Lotta alla corruzione

prima di tutto

David Favia Avvocato, coordinatore regionale IdV Marche

l’innalzamento della pena per tutti i reati commes-si con violazione delle norme sulla circolazione stradale e sugli infortuni sul lavoro, si inaspriscono le pene per la violenza sessuale commessa da chi abbia un rapporto di convivenza con la vittima e per il reato di maltrat-tamenti in famiglia. Ma chiediamo anche processi più veloci. La sentenza al processo Mills è stata la goccia che ha fatto tra-boccare il vaso: non avere una sentenza di merito è stata una sconfitta delle istituzioni. Ecco perché vogliamo che dopo il rin-vio a giudizio non ci sia più prescrizione fino alla sentenza. C’è poi la situa-zione carceraria italiana. Recentemente una vide-oinchiesta di Corriere.it

Procedimenti civili iscritti, definiti e pendenti nelle Marche a fine periodo nell’Anno giudiziario 2010/2011. Dettaglio materie di competenza del Giudice di Pace

“Da parte nostra, una

serie di ricette per

costi e tempi inferiori”

Ridurre i riti e disciplinare la

mediazione civile

Speciale Giustizia

ha denunciato l’intollera-bilità della situazione del-le carceri: in 206 istituti penitenziari in Italia, con una capienza di poco più di 45 mila persone, i de-tenuti sono oltre 67 mila. L’Italia deve adeguarsi al più presto agli standard minimi europei per con-tenere il sovraffollamento e tutelare i diritti umani, lo ha ribadito anche il no-stro capogruppo all’Euro-parlamento On.  Niccoló Rinaldi.

I l problema non s i risolve con amnistia e in-dulto o con decreti svuota carceri che addirittura prevedono la concessione dei domiciliari anche ai recidivi. Il punto è che bisogna costruire nuo-ve carceri e fornire più fondi e mezzi al sistema giustizia”.

“Abbiamo chiesto il ripristino del reato di falso in bilancio e l’aumento di mezzi e risorse per la giustizia e per le forze di polizia”

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13PAGINAAPRILE 2012 MARCHEdomani

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14PAGINA APRILE 2012MARCHEdomani

Focus sulle professioni, seconda puntata: dia-mo seguito all’iniziativa

inaugurata lo scorso numero e a firma di Stefano Sabatini, che continua a tratteggiare la figura del notaio.

“La professione notarile è molto cambiata e possiamo affermare senza tema di essere smentiti che è molto miglio-rata sia dal punto di vista della qualità dei notai che dal punto di vista dell’orga-nizzazione degli studi, ormai vere e proprie aziende in cui i dipendenti sono preparati e non si limitano più ad un’at-tività meramente esecutiva. Lo studio del notaio, oggi, è tecnologicamente molto avanzato: gli atti vengono re-gistrati, trascritti e volturati in via telematica, così fornendo allo Stato un servizio gratuito, preciso e rigoroso, anche dal punto di vista fiscale. Ovvia-mente, ciò comporta per il notaio un notevole sacrificio

economico e la necessità di un congruo numero di dipen-denti di qualità. Il notaio qual era qualche decennio fa oggi sarebbe anacronistico e forse non avrebbe veramente ragion d’essere: oggi il notaio è un professionista al servizio del cliente al quale offre tutta la sua competenza, la sua pro-fessionalità e la sua terzietà, con disponibilità e cordialità. Diventare notaio significa su-perare il concorso pubblico più difficile e più serio che esista: il sacrificio cui si sottopone il candidato notaio per anni ed anni non trova riscontro in altre professioni ed è la prima garanzia che lo Stato offre con il notariato alla cittadinanza. Criticare questa professione è pretestuoso e sciocco, ma soprattutto negativo, in quanto è come criticare lo Stato, nella sua accezione più istitu-zionale: pensare di eliminare i notai –come vorrebbero i loro detrattori- significhereb-be eliminare le regole, con le conseguenze che tutti facil-mente possiamo immaginare. Un presidente del Consiglio nazionale ebbe a dire che eliminare i notai equivarrebbe ad eliminare i semafori dalle strade: sicuramente si otter-rebbe una circolazione più veloce, ma chissà con quanti incidenti in più! Dove non c’è il Notariato latino, come il nostro (il Notariato latino è presente in 81 Paesi del mon-do e nella maggior parte dei Paesi europei, come Francia,

Germania, Svizzera, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Austria ed altri ancora), infatti i rischi relativi alla circolazione dei beni sono molti di più, proprio per l’assenza di una figura su-per partes che tuteli entrambe le parti, ma soprattutto la più debole e garantisca la puntua-le applicazione delle norme ed il rispetto dei principi di diritto (si può fare l’esempio delle transazioni immobiliari, uno dei principali ambiti di attività del notaio, che tocca la vita di tutti i cittadini: il contenzioso su questi atti ri-guarda annual-mente circa 50 casi su oltre 1.700.000, pari allo 0,0029% delle transazio-ni. Per avere un riferimento di quanto incida l’effetto preven-tivo dell’attività notarile basta pensare che, invece, il peso economico del con tenz ioso civile nel no-stro Paese si aggira intorno all’1,7% del Pil (dati del rapporto Tillinghast relativi al 2005). Nei Paesi di com-mov law (di diritto anglo-americano) l’affidabilità dei Registri pubblici, che in Italia è garantita dal controllo del notaio, con le responsabilità

e le garanzie connesse, è al centro di una dilagante ondata di frodi e danni economici causati da dati inattendibili, falsificati e fraudolentemente inseriti nei Registri o presen-tati agli operatori, spesso via internet. Un ruolo fondamen-tale viene giocato proprio dal massiccio impiego delle nuove tecnologie, che, da strumento di efficienza all’interno di una struttura rigorosa di controlli preventivi, si rivelano un vero e

proprio caval-lo di Troia per frodi e falle nel sistema. Un caso di parti-colare rilevan-za è quello del-le title fraud (falsificazioni dei certificati di proprietà immobiliare), fenomeno par-ticolarmente d i f f u s o i n Canada, dove sin dal 1999 è in funzione un s i s tema di pubblicità i m m o b i l i a -re elettroni-

co (praticamente identico a quello che si sta cerando di attuare in Inghilterra) con accesso aperto a più soggetti (anche privati) ed attuato con modalità elettroniche.La title fraud consiste nel vero e proprio ‘furto’ della proprietà immobiliare ad inconsapevoli

proprietari, con iscrizione nei Registri Immobiliari di certi-ficati di proprietà falsificati. Il frodatore può così ottenere dalla banca l’erogazione di un mutuo che viene garantito con l’iscrizione dell’ipoteca a carico dei beni appartenenti all’inconsapevole proprietario frodato. Il risultato è che il vecchio proprietario da un punto di vista formale perde la casa a favore della banca che può vantare una ipoteca. Il fenomeno –disastroso per i consumatori ma anche per il sistema bancario ed assicu-rativo- ha provocato un tale allarme da portare, nel 2006, alla emanazione di una legge apposita per cercare di argi-nare il fenomeno (Bill 152). I danni provocati dalla title fraud sono stati stimati, nel 2005, in oltre 1,5 miliardi di dollari. Questo ha comportato l’aumento dei risarcimenti, per questo tipo di danni, dal 6% del totale delle somme risarcite, nel 2000, al 33,3% nel 2005. Fino al 2006, essen-doci la responsabilità diretta del Registro immobiliare per questo tipo di danni, le assicu-razioni si sono potute ‘rivalere’ sul Fondo pubblico istituito per risarcire i danneggiati, con conseguente aggravio dei costi a carico della collettività. Dato che, proprio per questo motivo, il Bill 152 esclude la possibilità di rivalsa sul Fondo pubblico, è prevedibile un nuo-vo inevitabile rialzo dei premi assicurativi e, se il fenomeno

dovesse continuare o peggio-rare, il rifiuto assicurativo per gli immobili (dati tratti da Notariato.it). Un’ultima considerazione: la critica più diffusa si fonda sulla ‘ricchez-za’ dei notai. Al riguardo va chiarito innanzitutto che i notai sono puntuali contri-buenti che non conoscono evasione fiscale e quindi non sono più ricchi di tanti altri che non dichiarano i loro veri redditi. Soprattutto, però, va tenuto presente l’impegno che il notaio profonde nella sua attività, che richiede un’atten-zione speciale e non consente errori. Ricordiamo che il no-taio è l’unico professionista che subisce controlli sulla sua attività ogni due anni da parte dell’Archivio notarile e, in caso di emersione di errori, il giudizio della Commissione regionale di disciplina, organo presieduto da un magistrato di rango e composto da notai di distretti diversi da quello del notaio incolpato”.

(2- Continua)

“A noi non sono consentiti errori”

Il notaio secondo il profilo di Stefano Sabatini: una firma autorevole per un excursus attraverso le varie figure professionali. Un mondo che è profondamente cambiato

Criticare questa categoria “è pretestuoso e sciocco, ma soprattutto negativo, in

quanto è come criticare lo

Stato, nella sua accezione più istituzionale”

Page 15: Marchedomanin3_APRILE_2012

15PAGINAAPRILE 2012 MARCHEdomani

Page 16: Marchedomanin3_APRILE_2012

La nostra testata è sbarcata su Facebook: un modo per condividere

le opinioni, aprirci al confronto, raccogliere spunti di ricerca,

informazioni utili, riflessioni. Dando spazio al dialogo per creare un

luogo di conversazione che renda ancora più facile la partecipazione

al nostro lavoro

pubblicate nella versione on line del giornale e i più importanti conte-nuti del nostro sito, che chiunque potrà commen-tare. Anche le news del Gruppo saranno riporta-te, divulgando in maniera più capillare la nostra attività, per tessere una realtà di scambi da cui possono nascere nuovi rapporti e in cui la rete di amicizie avrà lo scopo di far circolare le idee e stimolare il dibattito. Una sponda virtuale ad una testata che il “do-mani” ce l’ha nel nome. Noi siamo pronti: accetti l’amicizia?

16PAGINA APRILE 2012MARCHEdomani

Marche domani diventa “social”

Accetti l’amicizia?

L’idea è stata lancia-ta durante la nostra ultima riunione

di redazione: Marche domani fresco di stampa sul tavolo, e già il tempo stringe per pensare al nuovo numero. Contenu-ti, notizie, informazioni di servizio. Servizio, l’anima di questo lavoro: che cosa i nostri lettori vorrebbero sapere, gli ar-gomenti da trattare, quali aspetti approfondire. L’idea è un guizzo, racco-glie subito entusiasmo: scambiarsi suggerimenti con il mondo da rac-contare. Un flus-so in tem-po

reale senza la ‘quarta parete’, come a teatro. Marche domani versione social? Sì, gettando un

ponte di collegamento con il social network per eccellenza: Facebook.

Un’idea, un percorso: per ampliare la rete dei contatti e cercare con la comunità un rapporto più stretto che potrebbe essere trampolino per nuovi progetti. Vogliamo condividere le opinio-

ni, aprirci al confronto, raccogliere spunti di ricerca, informazioni utili, riflessioni. Dando spazio

al dialogo per creare un luogo di conversazione che renda ancora più facile la partecipazione a quello che facciamo tutti i giorni.

Una vetrina del no-stro lavoro: sulla pagina Facebook di Marche domani si potranno leg-gere le principali notizie

www.facebook.com/marchedomani

SILVANA CORICELLI

Page 17: Marchedomanin3_APRILE_2012

23 kw, utilizza la temperatu-ra del sottosuolo attraverso sonde installate nel terreno che fungono da scambiatori

Tradizione e rinnovabili:

incontro ricco di fascino per

la dimora della famosa coppia

dello star system

APRILE 2012 MARCHEdomani

Helen Mirren e Taylor Hackford sullo sfondo della loro masseria in Puglia

Energy Resources peruna masseria da Oscar

Ha realizzato il sogno green, in Puglia, di Mirren e Hackford

Unire il sapore antico di una masseria del 1500 con le migliori

tecnologie green. È stata Energy Resources, realtà di spicco nel settore delle energie rinnovabili e dello sviluppo sostenibile, a tra-durre in realtà il sogno in stile italiano di una delle coppie più famose dello star system: Taylor Hackford, il regista californiano autore di pellicole cult, ed Helen Mirren, l’attrice britannica premio Oscar per “The Queen”. La coppia ha infat-ti acquistato un’antica mas-seria in provincia di Lecce con l’idea di recuperare la struttura e di valorizzarla secondo i principi del ri-spetto e della salvaguardia dell’ambiente. Il progetto di recupero ha fatto incon-trare le antiche tecniche di restauro con i più moderni sistemi energetici da fonte rinnovabile, conservando intatto il fascino dell’antica struttura.

Il risultato è un esempio unico e molto suggestivo di ‘masseria a zero emis-sioni’: Energy Resources ha progettato e realizzato un sapiente mix di energia pulita per alimentare l’edi-ficio nel pieno rispetto della costruzione originale e del paesaggio. L’energia elettri-ca è fornita da due impianti fotovoltaici della potenza di 20 kWp ciascuno: il primo è installato su una pensi-

lina fotovoltaica, adibita a copertura del parcheggio, realizzata con pietra leccese e con impatto visivo minimo

dei pannelli; il secondo è un impianto a terra, posto a 250 metri dall’abitazione e coperto da vegetazione, che utilizza inseguitori so-lari, ovvero dispositivi che orientano i pannelli in modo da ottenere il massimo ren-dimento energetico.

Il riscaldamento e raffre-scamento degli ambienti si ottiene grazie ad un sistema radiante a pavimento che sfrutta energia geotermica: l’impianto, della potenza di

di calore. Sono state impie-gate 28 sonde a spirale: una particolare tipologia, bre-vettata a livello internazio-

nale da Ener-gy Resources, che consente perforazioni molto meno p r o f o n d e . Anche qui la tecnologia si sposa splendi-damente con la tradizione: il terreno che nasconde i l campo sonde è stato abbellito con un frutte-to di melogra-no, recuperan-do una pianta t ip i camente salentina mol-to di moda negli Usa. Per la climatizza-

zione è stato aggiunto anche

il sistema ‘active pooling’, che attraverso ventilconvet-tori consente di raffrescare ulteriormente gli ambienti. L’acqua calda sanitaria è fornita, oltre che dal geo-termico, dal solare termico, grazie ad un impianto da sei pannelli installato sulla copertura di un’ala laterale dell’abitazione e in grado di alimentare un serbatoio di oltre mille litri.

Is. T.

Più di un milione di euro per il precariato nella scuola e il sostegno agli studenti universitari figli di disoccupati. Due bandi nel segno del wel-fare attivo, a seguito di due delibere adottate su iniziativa dell’assessore Marco Luchetti e frutto dell’intesa con le organizzazioni sindacali. Il primo bando (scadenza 23 marzo) vede messi a dispo-sizione 661 mila euro per progetti finalizzati a prevenire e contrastare la dispersione scolastica, supportare l’ap-prendimento degli alunni di-sabili, l’integrazione linguisti-ca per alunni con cittadinan-za non italiana, l’assistenza e la sorveglianza (procedura informatica di invio domande all’indirizzo www.istruzione-formazionelavoro.marche.it). Nel secondo provvedimento

Scuola: dalla Regione oltre un milione

è stata prevista un copertura finanziaria di 384 mila euro per la concessione di un con-tributo una tantum –500 euro a favore di ogni beneficia-rio–studente residente nelle Marche, iscritto all’università a.a. 2011/2012, lavoratore o figlio di lavoratori che si trovano da almeno tre mesi in stato di disoccupazione, in mobilità, in cassa integra-zione ordinaria, straordinaria e in deroga. Le domande devono essere indirizzate alla Regione Marche P.F. Istru-zione, Formazione Integrata, Diritto allo Studio - via Ti-ziano, 44 – 60100 Ancona, non più tardi del 20 aprile 2012. Procedura informatica secondo il modulo reperibile all’indirizzo internet www.istruzioneformazionelavoro.marche.it alla sezione bandi.

Antonio Aprile è stato insignito dell’onorificenza di commendatore dell’Ordi-ne al merito della Repubbli-ca italiana. Cinquantasette anni, residente a G ro t t a m m a re, Aprile è una fi-gura di spicco della sanità mar-chigiana: medico, specializzato in gestione sanita-ria, ha ricoperto, tra i diversi in-carichi, il ruolo di diret-tore generale dell’Azienda sanitaria unica regionale e dell’Inrca - Istituto di ricovero e cura a carattere

Antonio Aprile commendatore

scientifico di Ancona; ha collaborato inoltre con isti-tuzioni sanitarie in Francia, Svizzera, Austria e Germa-nia. Attualmente è diretto-

re generale della Casa di cura Villa dei Pini di Civi-tanova Marche. Il conferimento della distinzione onorifica, forma-lizzata con decre-to del presidente della Repubblica

su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, è stata comunicata all’inte-ressato dalla Prefettura di Ascoli Piceno.

Un posto al sole per gli immobili italiani. Il Bel Pa-ese sbarca a Londra e mette in mostra le sue proprietà, svettando su un mercato in-ternazionale. Ci sarà infatti anche un padiglione italiano a “A place in the sun live”, la più grande e visitata fiera britannica sugli immobili all’estero, che si terrà dal 30 marzo al 1 aprile ad Earl’s Court, nella capita-le inglese. Un’occasione di particolare prestigio, ispira-ta al programma televisivo di Channel 4, e per cui è stimato l’arrivo di oltre 5 mila visitatori. Una vetrina importante, che attrae migliaia di poten-ziali clienti interessati al mercato immobiliare d’oltremanica, ed in par-ticolare a quello italia-no, francese, spagnolo, portoghese e turco. Il nostro padiglione sarà coordinato dalla Camera di commercio e industria italiana per il Regno Unito, e sarà sponsorizzato da Gate Away, il primo portale web che promuove esclusivamen-te agli acquirenti stranieri gli immobili in vendita o in affitto in Italia. Nato nel 2007 e tradotto in dieci diverse lingue, il portale è oggi visitato da più di 150 Paesi nel mondo, ed offre un valido supporto, ad agenzie immobiliari e a privati, per la ricerca di proprietà nel territorio nazionale, seguen-do delle semplici ed intuitive procedure via Internet. Un modo rapido, dunque, per far incontrare domanda e offerta, e sempre più ap-

Il mattone italiano brilla al sole di Londra

Il nostro Paese alla fiera sugli immobili all’estero

prezzato dagli stranieri che guardano con crescente inte-resse alle offerte immobiliari del nostro Paese. L’Italia, infatti, esercita un grande fascino nei confronti degli stranieri, per il suo stile di vita e per le sue bellezze architettoniche e naturali, e viene percepita come un mercato immobiliare solido e sicuro su cui poter inve-stire. A conferma di ciò, le ricerche nel settore hanno registrato una consistente crescita delle richieste di immobili dall’estero, con un aumentato budget di in-

vestimento, che si evidenzia soprattutto nel comparto di lusso (+ 52% di richieste) e, al contempo, in quello definito di fascia bassa (+ 11%). Agli stranieri piace l’Italia, e ad apprezzarla sono soprattutto i nordi-ci: inglesi, svedesi, belgi, svizzeri e tedeschi, ma non mancano anche molti russi e statunitensi. Tra le regioni più richieste, svettano le Marche, seconde solo alla Toscana, e affiancate da Umbria e Liguria. Piaccio-no, dunque, le dolci colline che caratterizzano il nostro Paese, le distese naturali ricoperte di boschi e laghi,

la quiete ed uno stile di vita percepito come sereno e rilassante. E gli immobili più richiesti hanno una fisionomia ben delineata: case in stile tipico italia-no, generalmente collocate lontano dai centri abitati, immerse nella campagna e ad una breve distanza dal mare, meglio se da ristrut-turare, per dare un tocco personale all’edificio. Gli stranieri si mostrano anche molto sensibili alle strutture edificate secondo i criteri dell’edilizia ecosostenibile, e ciò è tanto più sentito nei

Paesi del Nord Europa, dove da anni queste tecniche sono diventate abituali nella costru-zione degli immobili o nella loro ristruttu-razione. Non solo star del cinema, dunque, che pure hanno reso celebre il “mattone” nostrano in tutto il mondo e che conti-

nuano ad acquistare nel nostro territorio, ma anche tante persone comuni che desiderano coronare il loro sogno di vivere in Italia e che vedono nei nostri immobili un investimento sicuro. La fiera di Londra sarà pertanto per il nostro Paese un’importante oc-casione in questo senso: i visitatori potranno, infatti, incontrare direttamente gli agenti immobiliari e par-tecipare ai seminari per il pubblico ospitati nel padi-glione Italia, e che saranno tenuti dagli stessi espositori e da consulenti del settore.

Rosemary Martarelli

Dallo scorso 15 marzo, giorno di pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Re-gione, per le aziende sarà possibile accedere agli incen-tivi per la stipula dei contratti di solidarietà. I contratti di solidarietà rappresentano uno dei cosiddetti ammortiz-zatori sociali, che consentono di attutire, sul piano sociale, le conseguenze occupaziona-li derivanti da una situazione di crisi che si può verificare all’interno dell’azienda per una molteplicità di fattori.

“Si tratta –ha spiegato l’assessore regionale al La-voro, Marco Luchetti- di un’ulteriore azione di con-tenimento della crisi occu-pazionale che la Regione mette in campo e che deriva dal protocollo dello scorso 7 dicembre firmato con le Organizzazioni sindacali. Abbiamo fatto una scelta in continuità con gli ac-cordi precedenti, perché è stato uno strumento utile che in tre anni ha permesso di scongiurare circa mille licenziamenti di lavoratori in aziende altrimenti escluse dal campo di applicazione della Cigs-Cassa integrazione guadagni straordinaria. La Regione ha messo a disposi-zione quattro milioni di euro dal 2009, ai quali si aggiun-gono per il bando di quest’ anno 300 mila euro che con-tiamo di utilizzare al meglio, grazie anche alla sensibilità delle imprese marchigiane”. In sostanza, si tratta dell’e-rogazione di un contributo finanziario corrispondente ad un quarto del monte retri-

Per il 2012, 300 mila euro di incentivi alle imprese

Contratti di solidarietà

butivo non dovuto a seguito della riduzione dell’orario di lavoro. Questa somma viene concessa dalla Regione per una annualità all’azienda che provvederà poi ad integrare la retribuzione dei lavorato-ri interessati dal contratto di solidarietà, che prevede, appunto, la diminuzione di ore lavorate. Tale contributo si affianca ad analogo incen-tivo statale che è suddiviso in parte all’impresa (25%) ed in parte ai lavoratori (25%). Possono presentare domanda di finanziamento le impre-se marchigiane escluse dal campo di applicazione della Cigs, comprese le società cooperative; le imprese arti-giane con meno di 16 dipen-denti, a talune condizioni; le imprese che hanno stipulato precedentemente contratti di solidarietà ed hanno già beneficiato del contributo regionale relativamente ad un’annualità, solo se han-no concluso il contratto di solidarietà precedente ed hanno stipulato un nuovo accordo collettivo aziendale sindacale.

Il contributo regionale integra le retribuzioni perse dai lavoratori in solidarietà appartenenti alle catego-rie degli operai, impiegati, quadri, soci di cooperative di produzione e lavoro e lavoratori part-time. Sono esclusi, invece, i dipenden-ti con qualifiche dirigen-ziali, mentre ne possono beneficiare i lavoratori con contratto a termine, con contratto di apprendistato ed inserimento lavorativo.

Le Marche al Vinitaly

A Verona dal 25 marzo

Saranno 107 le azien-de marchigiane presen-ti alla 46a edizione del Vinitaly, che si terrà a Verona dal 25 28 marzo. “Dopo il Micam di Mila-no, è la seconda fiera che registra la maggiore par-tecipazione di operatori economici marchigiani, a testimonianza di come la nostra sia una terra di fashion e food”, ha com-mentato il vicepresidente della Giunta regionale, Paolo Petrini, presentan-do l’evento. A Verona le Marche promuoveranno non solo il vino, ma il ter-ritorio e le sue eccellenze; per la prima volta la Re-gione è riuscita a ottenere lo spazio principale del Polo espositivo di Verona: 150 metri quadrati che verranno personalizzati con immagini delle Mar-che. “Moltissime sono le nostre aspettative per questa fiera –ha sottoli-neato Petrini–. Il mercato interno ristagna, mentre quello estero mostra se-gnali positivi per i nostri vini. Negli ultimi anni, Regione e produttori han-no investito molti milioni nella commercializzazio-ne e nella promozione”. Concetto ripreso da Al-berto Mazzoni, direttore dell’Istituto marchigiano tutela vini: “Dobbiamo puntare con decisione sui mercati esteri, guardando con particolare attenzio-ne a quei Paesi, come Cina, Brasile, Russia e America, dove il Pil è in crescita”.

Page 18: Marchedomanin3_APRILE_2012

18PAGINA MARCHEdomani

Una manifestazione in piena sintonia con la vocazione

della regione, che in ter-mini di benessere e qua-lità della vita esprime ec-cellenze e possibilità di sviluppo importanti. Con questa sollecitazione è sta-ta presentata ad Ancona, nei locali di Delta Motors, “Fit & wellness village”, esposizione - evento che si terrà dal 23 al 25 marzo nei locali della concessiona-ria, con l’organizzazione di First Class, il patrocinio di Provincia di Ancona, Aspea (Azienda speciale pesca agricoltura della Camera di commercio di Ancona), Coni –Comitato regionale Marche e Scuola dello sport Coni Marche, e la golden sponsorship di Blue Pool, Chanson Water, Ki Life e Livingmade –Novedil. Un villaggio interamente dedi-cato al benessere e declinato in tutte le sue sfaccettatu-re, senza precedenti nelle Marche: “Un evento pen-sato nel primo week end di primavera, quando più si pensa al benessere –ha commentato Elena Baldas-sari di First Class, ideatrice del progetto–; le proposte riguarderanno il settore a 360 grandi: fitness, estetica, medicina e alimentazione naturale. Un unico open space, con aiuole verdi che ricreano oasi di benessere e un giardino per passeggiare.

Ci sarà una parte espositi-va, con realtà imprendito-riali sia del territorio che da fuori regione, eventi di formazione organizzati da Aspea sulle potenzialità del settore per il mondo agri-colo e dal Coni sulle nuove frontiere del fitness, e per-formance curate dalla Uisp. Con ‘Fit & wellness village’ –ha sottolineato Baldassa-ri- vogliamo sensibilizzare il territorio su un settore che può essere una risorsa economica importante, an-che in chiave turistica”. Un filone, quello del benessere, capace di mettere a sistema le eccellenze della regione. Come ha sottolineato Eva-sio Sebastianelli, direttore regionale della Confedera-zione italiana agricoltori e presidente Aspea, le Mar-

che vantano primati da valorizzare (la principale produzione di lavanda in Italia arriva dal Conero) e gli imprenditori agricoli

stanno sempre più coglien-do le nuove opportunità, declinando per l’estetica prodotti di uso alimentare come l’olio. Un’altra eccel-

“Fit & wellness village”, esposizione - evento dal 23 al 25 marzo nei locali di Delta Motors ad Ancona Un unico open space, proposte a 360 gradi: dall’estetica alla medicina, all’alimentazione naturale

lenza è costituita dall’unico corso di Scienze del fitness e dei prodotti della salute esistente in Italia, attivato

dall’U-n i v e r -sità di Came -r i n o ; un cor-so, ha d e t t o il pro-f e s s o r Pierlui-gi Pom-p e i , che ha inverti-to una tenden-z a : i l

70% degli iscritti proviene dal centro nord, addirittura dalla Svizzera. Discipli-ne che nella loro azione preventiva, ha aggiunto Pompei, acquistano sempre più importanza in relazione ai costi della

sanità. Su questi temi c’è attenzione crescente dal mondo dello sport: Fabio Luna, presidente del Co-mitato provinciale Coni di Ancona, ha segnalato un calo di tesserati negli sport tradizionali a vantaggio delle discipline del fitness: una tendenza che richiede grande attenzione e che ha portato il Coni ad aderire con convinzione all’iniziati-va. In un momento di tra-sformazioni per il sistema fieristico marchigiano, “Fit & wellness Villane” rappre-senta anche una proposta interessante per sperimen-tare nuove modalità di vi-sibilità in spazi alternativi: Delta Motors, ha sottoline-ato il general manager Jean Pierre Sabbatini, conferma con questo evento la scelta di vicinanza al territorio aprendo i suoi spazi.

Is. T.

APRILE 2012

Pianeta benessere

Il programmaApertura al pubblico venerdì 23 marzo alle ore 16 e a seguire performan-ce di professionisti che illustreranno diverse tecniche sportive, come la fit–ball e il reboundair. Possibilità di fruire di lezioni gratuite della durata di mezz’ora.Sabato 24 marzo: continuano per tutta la giornata (ore 10-22) le performance e le lezioni gratuite. Dalle 15 alle 16,30 nell’area convegni si terrà “Mondo rurale per il benessere estetico ed alimentare”, tavola rotonda promossa da Aspea con focus sulle potenzialità di investimento per il mondo agricolo nel settore benessere. Alle 17 dimo-strazione di uno studio estetico; alle 18 esibizione di danza classica e moderna.Domenica 25 marzo: performance e lezioni di fitness per tutta la giornata (ore 10–22). Dalle 10 alle 14 “Le nuove frontiere del fitness e del wellness”, convegno di studio organizzato da First Class e da Scuola regionale dello sport /Coni Marche, rivolto ad operatori del settore e ad appassionati. Si discuterà delle nuove tendenze nel campo del benessere e dello sport, con un approfondimento riguardo alle possibili ricadute sulla salute e sulla psiche delle persone. Si tratterà, invece, di posturologia e del sistema tonico posturale nel convegno a cura del centro di me-dicina specialistica sportiva Futur (ore 16–16,30). Dimostrazione di un centro estetico (ore 11), prova del bagno sonoro tibetano (ore 14) ed esibizione di danza del ventre (ore 18). Chiusura della manifestazione alle ore 22.Per tutta la durata dell’evento resterà aperto il Bio bar e si avrà la possibilità di assaggiare succhi e marmellate naturali allo stand dell’azienda agricola Patrizia Bugari.Tutte le iniziative sono ad ingresso gratuito. Programma dettagliato e registrazioni: www.villaggiobenessereancona.com

Ros. Ma.

Da sinistra Evasio Sebastianelli, Jean Pierre Sabbatini, Pierluigi Pompei, Elena Baldassari, Fabio Luna

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Cultura, trasversalitàcontro la crisi

momento della Primavera araba; Sarah Glidden nel suo Capire Israele in 60 giorni (e anche meno) racconta tra sarcasmo e serietà le contraddizioni della cultura israeliana.

Rispetto al giorna-l i smo tradiz ionale a l graphic journalism manca la pretesa di “oggettività”: il graphic reporter è il protagonista assoluto dei fatti che descrive, come Guy Delisle, premiato al Festival di Angoulême 2012 proprio con Cro-nache da Gerusalemme nel quale racconta l’anno passato nella città dove ha seguito la moglie che lavora per Medici senza frontiere.

E’ un linguaggio che non vuole informare in tempo reale o con impar-zialità ma punta a conqui-stare il lettore attraverso l’empatia e la bellezza del segno, come per Lamia Ziadé, autrice di Bye Bye Babylon: la storia di una Beirut massacrata dalla guerra civile iniziata nel

Nelle acque dell’A-driatico si incrociano e trovano armonia due cul-ture: così Marche e Croa-zia si fondono azzerando le distanze. E la Macro-regione adriatica trova la sua ideale valorizzazione grazie alla sinergia che il noto tour operator Mara-viglia Travellers’ Company ha instaurato con Mauro Tour –Pianeta Croazia, altro operatore marchi-giano del settore. Dall’i-nedita collaborazione è infatti nata un’interessan-te offerta turistica, che si articola in due differenti

itinerari di otto giorni, ciascuno compendio di una meraviglia marchigia-na e di una croata. In un pacchetto si racchiudono le bellezze architettoniche ed artistiche di Urbino, “città ideale”che svetta con il suo Palazzo Ducale di sapore rinascimentale, e quelle naturali dell’isola

19PAGINAAPRILE 2012 MARCHEdomani

ROSEMARY MARTARELLI

di Brac, circondata da acque cristalline con stu-pendi fondali, e pullulan-te di vita nei suoi pittore-schi villaggi di pescatori. Ricettività a quattro stelle sia nel resort con Spa e piscina di Urbino, sia in quello affacciato sulla Baia di Supetar nell’isola di Brac. A proprio piaci-mento, sarà inoltre possi-bile integrare il pacchetto con la visita guidata di Urbino, un’escursione in barca a vela o la visita del monastero di Blaca. Un tuffo indietro nel tempo con il secondo itinerario proposto: dalle antiche torri e fortifica-zioni di Ancona e della Riviera del Conero ai pro-fili maestosi del Palazzo di Diocleziano a Spalato. Nel cuore delle due città gli hotel a quattro stelle che ospiteranno i turisti, per permettere di avven-turarsi con facilità tra le vie del centro storico alla scoperta di sapori e tradi-zioni locali. Facoltative la visita guidata alla mostra “I tesori archeologici di Ancona e Sirolo”, l’escur-sione privata con barca a vela lungo la riviera del Conero, e la degustazione con guida dei caratteristi-ci vini Rosso Conero.

Entrambi i pacchetti sono disponibili da aprile a settembre.

Ro. Ma.

Da Urbino all’isola di Brac e da Ancona a Spalato: Marche e Croazia ancora più vicine

La cultura in tem-pi di crisi. Ovvero come barcamenarsi

tra il mantenimento della qualità e i tagli del 20 per cento delle risorse ordinarie, in analogia con gli altri comparti del governo regionale. E’ un 2012 di ristrettezze per la cultura marchigiana, che potrà disporre di fondi per dieci milioni di euro, due in meno rispetto al 2011. Ma dall’assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini arriva-no delle rassicurazioni: “Questi tagli –ha detto nel corso della conferen-za in Regione sullo stato di attuazione del piano triennale per la cultura e sulle linee guida per il 2012- saranno assorbiti

Presentato in Regione lo stato di attuazione del piano triennale e le linee per il 2012. Tagli ai fondi, ma prospettive dall’integrazione con altri settori

comprimendo le spese di funzionamento ordina-rio dei servizi regionali e delle realtà sostenute”. Al contempo, saranno atti-vati progetti speciali per valorizzare progettualità e trasversalità capaci di attivare risorse aggiuntive per circa dieci milioni di euro. La logica è quella di una crescente integrazione tra cultura ed altri settori, come istruzione, turismo, agricoltura, industria e artigianato. “In quest’otti-ca integrata –ha aggiunto Marcolini-, potremmo disporre di risorse per cir-ca 70 milioni di euro. La cultura deve essere vista sempre più come lievito e cemento per altri settori”. Cultura come principale motore di sviluppo per le Marche, dunque, e per la prima volta organizzata in una proposta organica che raccoglie tutte le offerte regionali. Diverse le novi-

tà per quest’anno: la mo-stra “La città ideale”, che riunirà nel Palazzo ducale di Urbino (6 aprile-8 luglio) i tre dipinti che hanno per soggetto delle quinte urbane rinascimen-tali; “Happy museum”, il primo festival dei musei in rete, il Festival inter-nazionale della geografia a Fermo (4-6 maggio), il bicentenario dell’apertura al pubblico della biblioteca di Monaldo Leopardi a Re-canati (giugno), e, sempre a Recanati, il ritorno del Polittico di San Domenico di Lorenzo Lotto, in corso di restauro. Grande attesa per la mostra “Meraviglie dalle Marche”, ospitata a maggio al Braccio di Carlo Magno a Roma, e curiosità per il “Marche endurance lifestyle”, meeting che in estate avvicinerà la nostra regione al mondo arabo attraverso la disciplina equestre dell’endurance.

Confermati i tradiziona-li appuntamenti con lo Sferisterio Opera Festi-val di Macerata e il Rof di Pesaro, e quelli con i festival Poiesis, Popsophia, Adriatico Mediterraneo e il Festival della felicità. In estate anche la settima edizione di “Urbino press award”, premio destinato ad un giornalista america-no distintosi per la capaci-tà di raccontare il mondo che cambia. Tutte attività per cui si rispetterà una doppia rendicontazione, come ha spiegato Marcoli-ni, sia amministrativa che in termini di analisi costi/benefici, in un’ottica di rinnovamento del settore cultura che ha già portato al successo, durante lo scorso anno, di tre impor-tanti strumenti: il Con-sorzio Marche Spettacolo, l’Osservatorio regionale e la Fondazione Marche cinema multimedia.

Pietro Marcolini (foto Rillo)

Turismo ai tempi della

Macroregione

Dal 14 aprile al 16 settembre, in occasione della rassegna “Tolentino Humour”, la città mar-chigiana ospita la mostra Nuvole di confine. Graphic Journalism. L’arte del re-portage a fumetti, a cura di Luca Beatrice.

La mostra è promossa ed organizzata dal Co-mune di Tolentino, asses-sorato alla Cultura, con il patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ma-cerata e Consiglio regiona-le delle Marche dell’Ordine dei Giornalisti.

Il graphic journalism, a metà strada tra graphic novel e giornalismo d’in-chiesta, è una narrazione per immagini, un reporta-ge realizzato attraverso il “fumetto”. Nella poetica del graphic journalism, nel quale spesso sono trat-tatati argomenti dram-matici, gli autori cercano infatti di interrompere la tragicità del momento sfruttando lo humor, a volte “nero”, come filtro tra la realtà e la resa gra-fica di essa.

Così in Lettere dalla Serbia - Un fumettista sotto le bombe, Aleksandar Zograf raccoglie le lettere scritte ai suoi amici dopo l’inizio degli attacchi Nato alla Serbia; Josh Neufeld, il celebre autore di A.D.: New Orleans after the de-luge, un ritratto della città sopravvissuta all’uragano Katrina, è presente in mostra con Bahrain - lines in ink, lines in the sand nel quale racconta un

Reportage a… fumetti

In occasione di “Tolentino Humour”, una mostra sul graphic journalism con 100 tavole originali

Una narrazione per immagini

in cui gli autori cercano

di interrompere la tragicità

del momento attraverso lo humor

1975 che si mescola con il racconto autobiografico della vita dell’autrice e i suoi ricordi di bambina.

Eff icac i esempi d i graphic journalism ita-liano saranno le opere di Paola Cannatella e Giu-seppe Galeani che in Ma-ria Grazia Cutuli - Dove la terra brucia raccontano la vita privata e profes-sionale della giornalista uccisa in Afghanistan, di Marco Corona che nella sua autobiografia/diario di viaggio In mezzo, l’At-lantico mescola in modo intelligente e ironico l’e-sperienza personale e la descrizione della Colom-bia e di Vincenzo Filosa che in Sonata per l’Aquila offre una panoramica sul centro storico sconvolto dal terremoto.

In Nuvole di confine. Graphic Journalism. L’arte del reportage a fumetti il curatore Luca Beatrice ha coinvolto Rizzoli Lizard, la casa editrice di fumetti fondata da Hugo Pratt che ne ha disegnato lo storico logo con la lucertola, con la prestigiosa collabora-zione del direttore edito-riale Simone Romani.

L’edizione 2012 di “To-lentino Humor” avrà luo-go nella sede del Miumor - Museo internazionale dell’umorismo dell’arte che ospita negli anni dispari la Biennale dell’umorismo nell’arte e che per la prima volta si spoglierà della sua storica collezione per accogliere la mostra sul graphic journalism.

Dal 29 marzo al 1° aprile l’appun-tamento è al Tea-tro delle Muse con Giorgio Albertazzi e La Martha Graham Dance Company in Cercando Picasso, con le coreografiche storiche di Martha Graham, originali di Janet Eilber, e per la regia di An-tonio Calenda, scene e costumi di Pier Paolo Bisleri, video Antonio Giacomin, luci Nino Napoletano, musiche di Manuel de Fal-la, Igor Stravinsky, Perez Prado, Francis Lemarque, Camille Saint-Saens, Wal-lingford Riegger, Henry Cowell, Zoltàn Kodàly, produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Ente Autonomo Teatro di Messina – Orkestra En-tertainment. La stagione teatrale 2011/12 di Ancona curata dal Teatro Stabi-le delle Marche prosegue con uno spettacolo in cui il linguaggio coreografico di Martha Graham è in-trecciato con l’evocazione della pittura di Picasso. Muoversi nell’impalpabile della fantasia, dell’imma-ginazione di questo grande artista ha spinto dunque il regista verso una scelta espressiva inusuale. Sono segni potenti, dell’arte e dell’espressività del Nove-cento, codici inestimabili la cui pregnanza riecheggia costantemente nell’immagi-nario contemporaneo. Ad essi si fonde la recitazione

Dal 29 marzo al Teatro delle Muse con “Cercando Picasso”, per la regia di Antonio Calenda

Albertazzi ad Ancona

di un maestro della statura, della sapienza scenica e del vigore di Giorgio Alber-tazzi, un attore che sa fare della parola un esercizio stilistico supremo, che sa rendere ogni battuta finis-sima, poliformica, astratta.

Dal 12 al 15 aprile, al Teatro delle Muse, sarà la volta di Alessandro Preziosi che porterà in scena Cyra-no De Bergerac di Edmond Rostand, produzione Kho-ra.teatro. Sintesi di parola e immagine, un’opera per antonomasia del teatro di parola, ma per così dire “lirica”, dove la parola sostituisca la musica. La traduzione scelta è quella della ormai classica in versi martelliani di Mario Giob-be, cruciale in memorabili allestimenti come quello di Gino Cervi del 1953. Rostand è forse l’ultimo dei romantici, a metà strada tra Victor Hugo e Victorien Sardou; l’intento è quindi di costruire una commedia tenera e romantica, tutta

puntata sul ritmo, che rifugga il mo-numentale e il fasto-so, ma soprattutto coinvolgente come solo il personaggio di Cyrano sa essere, capace com’è di gri-dare e di piangere con eguale convin-zione.

Dal 25 al 29 aprile , al Teatro Sperimentale, pro-tagonista Elio De Capitani con la Compagnia del Tea-

tro dell’Elfo di Milano, ad Ancona con The History Boys, di Alan Bennet, tra-duzione di Salvatore Cabras e Maggie Rose, con Ida Ma-rinelli, Gabriele Calindri, Marco Cacciola, Giuseppe Amato, Marco Bonadei, Angelo Di Genio, Loris Fabiani, Andrea Germani, Andrea Macchi, Alessandro Rugnone, Vincenzo Zampa, luci di Nando Frigerio, re-gia di Ferdinando Bruni e Elio Capitani, produzione Teatridithalia. Una storia di oggi The history boys, commedia di Alan Bennett del 2004, vincitrice di sei Tony Award e trasformata in film nel 2006. Ambien-tata in una scuola inglese, racconta di un gruppo di adolescenti alle prese con gli esami di ammissione all’Oxbrige, ovvero agli esclusivi college di Oxford e di Cambridge.

Info Teatro Stabile del-le Marche - biglietteria 071.52525 [email protected]

www.stabilemarche.it

Giorgio Albertazzi

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20PAGINA APRILE 2012MARCHEdomani

SILVANA CORICELLI

Terza statuetta dorata per Dante Ferretti (nella foto). L’autore degli stra-ordinari cunicoli del tempo in “Hugo Cabret” premiato con la moglie Francesca Lo Schiavo sul palco degli Aca-demy Awards. Dopo “The Aviator”, nel 2005, e “Swe-eney Todd”, nel 2008, an-cora una volta il massimo riconoscimento del cinema

mondiale allo scenografo marchigiano, come è stato dettagliatamente identificato Ferretti ricevendo l’Oscar per la straordinaria capaci-tà immaginifica dispiegata nel film di Martin Scorsese. E con lui, a Los Angeles, “c’erano idealmente l’Italia e tutte le Marche che con fierezza si riconoscono in questo straordinario

personaggio”, commenta il Governatore Gian Mario Spacca. Orgoglio marchi-giano espresso anche dal presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettina-ri: un conterraneo, Ferretti, riconfermato nell’Olimpo della cinematografia, e che a sua volta riconferma la grande forza di evoluzio-ne culturale e sociale del

cinema. Terzo Oscar per lo scenografo maceratese, e, negli anni, una lunga serie di nomination (“Le avven-ture del barone di Mün-chausen”, “Amleto”, “L’età dell’innocenza”, “Intervista col vampiro”, “Kundun”, “Gangs of New York”). “Per la Regione Marche –inciso dell’assessore Pietro Marcolini- il riconoscimento

Con Ferretti le Marche nell’Olimpo della cinematografia

C’è la forza dell’acca-dimento. Un brutto fatto di cronaca di

vent’anni fa. E c’è la capa-cità di una penna che del dato di cronaca ha fatto scintilla per accendere i riflettori su uno spaccato di straziante attualità. La violenza sulle donne. Un

‘femminicidio’ che conosce preoccupante accelerazio-ne. Soprattutto quando la violenza sulle donne è da parte di chi dovrebbe amarle. Una vicenda di vent’anni fa per arrivare a sondare il reale, il concre-to. Coraggioso il nuovo romanzo di Giancarlo Trapanese: la storia di un perdono impossibile indi-cata nel sottotitolo, sulla traccia di domande inevase nell’eterno dualismo tra giustizia e perdono, pena e redenzione. Una ragazza uccisa dal suo fidanzato nel 1991 a Fiorenzuola d’Arda, Rossana Wade: “Madre vendetta” (Val-lecchi Firenze editrice) prende le mosse da una storia vera e corre lungo il doppio filo dell’emotività sempre riannodata ai pa-rametri della ragione che scandaglia i grandi temi del libro. Protagonisti un giornalista e un marescial-lo dei carabinieri; am-bientazione Bertinoro, un paese della Romagna. La cronaca sconfina nell’in-venzione, è narrazione av-

Giustizia e perdono

“Madre vendetta”, coraggioso

l’ultimo romanzo di

Giancarlo Trapanese.

Prima nazionale nel capoluogo

dorico, Sperimentale

gremitoDa sinistra: Giancarlo Trapanese, il generale Rosario Calì, Letizia Marcantonio, Nazareno Rocchetti

La prima esecuzione in epoca moderna de “La fuga in maschera” di Gaspare Spontini, comme-dia per musica in due atti su libretto di Giuseppe Palomba, ritenuta perdu-ta ed il cui manoscritto autografo è riapparso presso una casa d’aste londinese, inaugurerà al Teatro Pergolesi di Jesi il 31 agosto il XII Festival Pergolesi Spontini (replica il 2 settembre) che prose-guirà fino al 15 settembre con concerti, spettacoli ed eventi dedicati ai temi del travestimento e della trasformazione. Il nuovo allestimento dell’opera del compositore maiola-tese è una coproduzione tra Fondazione Pergolesi Spontini e il Teatro San Carlo di Napoli, con la regia di Leo Muscato e le scene di Benito Leonori. La direzione d’orchestra è affidata a Corrado Rovaris. Scritta da Spontini nel tra-vagliato periodo successivo

all’avvento della Repubbli-ca Napoletana del 1799, “La fuga in maschera” fu rappresentata per la prima volta durante il Carnevale del 1800 al Teatro Nuovo sopra Toledo a Napoli, pochi mesi dopo la messa in scena de “La finta filosofa” nello stesso teatro. Un’unica rappresentazione e poi il nulla per oltre due secoli. La partitura della commedia per musica è stata ritenuta perduta sino a quando un’importante antiquaria inglese, Lisa Cox, nel gennaio 2008 mise all’asta il manoscritto autografo della commedia per musica in due atti e il Comune di Maiolati Spon-tini lo acquistò. Il Festival Pergolesi Spontini ne mette in scena la revisione critica di Federico Agostinelli (edi-zioni Fondazione Pergolesi Spontini) che ha confer-mato la completezza e autenticità del manoscritto, contenente l’autografo del compositore maiolatese.

“La fuga in maschera”: Spontini ritrovato sulle scene di Jesi

all’estro creativo di Dante Ferretti costituisce uno sti-molo ulteriore all’impegno per fare dell’investimento in cultura e del sostegno al cinema un filone d’inter-vento non episodico e di grande potenzialità. Questo abbiamo cercato di fare con la nascita della Fondazione Marche Cinema Multime-dia”.

vincente, giallo, investiga-zione che tiene ben salda la presa con la realtà per stanare le risposte. Quelle che si annidano nel diffici-le equilibrio tra un delitto irreparabile e la sua puni-zione. Giustizia giusta, cer-tezza della pena, rispetto per i parenti delle vittime. Letizia Marcantonio, la mamma di Rossana Wade, era alla presentazione in prima nazionale del libro allo Sperimentale di Anco-na: teatro gremito, accanto a lei importanti relatori come il presidente della Corte d’Assise di Milano Luigi Cerqua e l’avvocato Giacomo Vettori. Le ragio-ni della giustizia e quelle del perdono, che ha le sue ragioni anche quando di-venta impossibile. Pubblico attento, gli interventi del prefetto Paolo Orrei e del-la presidente del Tribunale dei minori Ornella Riccio nel breve dibattito in sala; toccanti testimonianze e partecipazione sul palco di molti artisti, gli attori Simone Pieroni e Giulia Poeta, il violinista Marco

Santini, gli Opera Pop, il cantautore Luca Lattan-zio, il cantastorie Stefano Cobello. Un “romanzo sociale”, così l’ha definito il critico letterario Alessan-dro Moscè, quello in cui Trapanese ha saputo fon-dere la sua doppia anima di giornalista e scrittore, toccando molte corde e suscitando le riflessioni che si legano ai dubbi, come ha sottolineato nel suo saluto iniziale l’assessore Andrea Nobili. Conduzione di Andrea Carloni, serata dedicata alla memoria di Rossana Wade, cui è intitolato il premio che è stato consegnato all’Arma dei Carabinieri nelle mani del generale Rosario Calì: “Amore per la giustizia”, mentre il premio “Ros-sana Wade amore per la verità” è stato consegnato alla giornalista Federica Sciarelli l’8 marzo a Roma nel corso della presentazio-ne alla stampa nazionale del romanzo di Trapanese. I premi, sculture appo-sitamente realizzate da Nazareno Rocchetti.

Roberto Recanatesi e… le sue visioni. Non è mai stanco questo appar-tato e insolito fotografo anconetano, di professio-ne funzionario regionale, con un'atavica passione per le arti figurative e in particolare per lo spet-tacolo e con in mano, ormai da oltre vent’anni, una Yashica degli anni Ottanta, ovviamente col vecchio rullino e dal-la scarna ed essenziale dotazione tecnologica. Le mostre da lui effet-tuate, anche in luoghi di prestigio, sono a decine (in questi ultimi anni alla Sala Laurana di Pesaro, agli Antichi Forni di Macerata, alla Palazzina Azzurra di San Benedet-

to, alla Rocca Paolina di Perugia, ecc., prossi-mamente al Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno e a Senigallia).

Ancona, la città in cui è nato e risiede e che ama di tanto in tanto omaggiare dal punto di vista visivo (molto successo ebbero le sue Ancona sognata 1 e 2), gli concede questa volta la Sala Emendabili della Mole Vanvitelliana quale luogo per allestire l’en-nesimo teatro delle sue visioni. Visionariancona è appunto il titolo della mostra di Recanatesi che sarà inaugurata il 31 marzo (ore 17.30), con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune

e dell’Assemblea legislati-va delle Marche, e resterà aperta fino al 22 aprile: non è casuale l’idea del teatro, presenza forte nei trascorsi dell’artista e qui ripreso alla stregua di un pianeta misterioso e lontano. Lo sguardo alla città è in chiave insolita e irreale: uno spaziare con la fantasia, un librarsi verso spazi misteriosi e lontani, facendo perno sulla propria sensibilità e sul proprio vissuto. E sin d’ora l’invito del foto-grafo, rivolto ai visitato-ri, è ad andare oltre lo sguardo.

Orario mostra: tutti i giorni 17-20, sabato e domenica: 9,30-12,30, chiuso lunedì.

L'Ancona visionaria di Recanatesi

"Rotonda alle mare" è il titolo della serata in programma alla Rotonda a Mare di Senigallia il 17 maggio; l’appuntamento si compone di un trittico delle due artiste Mara Cassiani e Mara Cerri

Un palcoscenico per le più importanti esperienze del teatro di ricerca italia-no. È questo l’obiettivo di TeatrOltre, che, alla sua ottava edizione, oltre alle sedi di Pesaro e Urbino, trova casa nei teatri di Macerata Feltria, Monda-vio, Senigallia ed Urbania con spettacoli che parlano i linguaggi più innovativi della scena. Il prossimo appuntamento, dopo l’inaugurazione affidata ad Ascanio Celestini, è il 24 marzo al Teatro Rossini di Pesaro con Lonesome Cowboy della Compagnia Philippe Saire, coreografo di origini algerine tra i più interessanti e vivaci nel panorama della danza contemporanea europea e per la prima volta nelle Marche. Sul palcoscenico, sei straordinari danzatori. Il 12 aprile la rassegna è ancora a Pesaro, questa volta al Teatro Sperimen-tale, con Mattei. Petrolio e fango di e con Giorgio Felicetti. Ancora la danza

TeatrOltre, sei palcoscenici per le più importanti esperienze del teatro di ricerca italiano

Linguaggi innovativi

protagonista il 19 aprile al Teatro Sanzio di Urbino con Passo della coreo-grafa e danzatrice Ambra Senatore; lo spettacolo è vincitore del Premio Equi-librio 2009.

Io non so cominciare, in scena il 22 aprile al Teatro Battelli di Macera-ta Feltria, è un progetto di Teatro Rebis dedicato alla figura di Danilo Dolci. Una storia esemplare, però quasi del tutto dimentica-ta, che ha ispirato la com-pagnia diretta da Andrea Fazzini.

Dino Garrone. fantasma dell’eternità, proposto al Teatro Rossini di Pesaro il 28 aprile, è un recital di Teatroaponente; alla lettura dei testi, affidata alle voci narranti di Lucia Ferrati e Cristian Della Chiara, si accompagnano le straordinarie immagini di sabbia realizzate dal vivo da Massimo Ottoni. Della compagnia 7-8 chili di Offida Ossi di seppia e Replay, in scena il 5

maggio al Teatro Apollo di Mondavio.

Serata dal titolo Nuova danza italiana. Anticor-pi explo il 10 maggio al Teatro Sanzio di Urbino: protagonisti tre progetti di giovani talenti che nell’ul-timo anno sono emersi dalla “Vetrina giovane danza d’autore” promossa dal network Anticorpi XL. Do not, maybe è di Paolo Amerio e Angela Rabaglio; The cut-tuk show di Marta Cortellazzo; Verso la luce di Leonardo Diana.

Rotonda alle mare è invece il titolo della serata in programma alla Roton-da a Mare di Senigallia il 17 maggio. L’appunta-mento si compone di un trittico in cui due artiste –la performer e coreografa Mara Cassiani e l’illustra-trice Mara Cerri– propon-gono le loro ultime crea-zioni, rispettivamente Uno su uno e via Curiel 8, film d’animazione che sancisce l’interagire delle loro arti nel lavoro You and me and everywhere. La conclusione di TeatrOltre il 25 maggio al Dylan Club di Pesaro con Appunti per un’accorta gestione demografica di Federico Paino.

La rassegna è promos-sa da Comune di Pesaro, Comune di Urbino, Amat, Provincia di Pesaro e Ur-bino in collaborazione con i Comuni di Macerata Fel-tria, Mondavio, Senigallia, Urbania e realizzata con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività culturali.

La Fondazione Tea-tro delle Muse raggiun-ge un altro obiettivo, la biglietteria del Teatro è diventata infatti punto vendita accreditato TLite Charta. Questo significa che è possibile acquistare,

La biglietteria delle Muse è anche punto vendita TLite Charta

recandosi di persona alla biglietteria in via della Log-gia ad Ancona, il biglietto o l’abbonamento per eventi e spettacoli in programma-zione al Teatro alla Scala. Si ricorda che alla bigliet-teria delle Muse si vendo-

no i biglietti per tutti gli appuntamenti, rassegne ed eventi in programmazione nei teatri della città, ed è già da tempo punto ven-dita geticket e vivaticket. Per ulteriori informazioni biglietteria 071.52525

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Donne e paesaggio

Silvia Fiorentino e la psicoterapeuta Giovanna Curatola hanno illustrato la genesi della mostra “Ritratti Effe”. Tra le iniziative, molto apprez-zati il laboratorio di arte e paesaggio dedicato ai bambini e quello di scrit-tura creativa curato da Alessandra Mulas, così come “Ritratti Effe sulla pagina”, proposte librarie sul pensiero femmini-le a cura della libreria Feltrinelli di Ancona. Metodo Effe segnerà un’altra tappa a luglio, quando la Mole ospiterà una mostra collettiva sul paesaggio curata dall’au-trice televisiva Alessandra Galletta.

21PAGINAAPRILE 2012 MARCHEdomani

ROSEMARY MARTARELLI

C’è uno sguardo che fa comunicare, intimo e sociale.

Che cura e si prende cura: è lo sguardo delle donne, quello che Metodo Effe indaga per studiare l’approccio femminile, unico e particolare, alla vita e all’arte. Attiva da quattro anni, l’associazio-ne ha voluto festeggiare il mese dedicato alle donne con una serie di iniziative intitolate “Lo sguardo che cura. Cura di sé e del mondo”, ideate dall’ar-tista Silvia Fiorentino e realizzate con il sostegno della Regione Marche, di Provincia e Comune di Ancona, e con la colla-borazione dell’Arcidiocesi di Ancona – Osimo. Il programma ha preso il via l’8 marzo, con un convegno ospitato alla Sala del Rettorato ad Ancona e dedicato allo sguardo delle donne sul paesaggio: uno sguardo che è istinto di cura e che non può prescindere da un senso di appartenen-za e di identità. E’ così

Marzo al femminile con

le iniziative di Metodo

Effe. Fil rouge tra identità e territorio

nella serie di eventi ideati

dall’artista Silvia Fiorentino

che mondo interiore ed esteriore si compenetra-no e lo sguardo diventa il mezzo per un’osmosi tra emozioni, territorio ed esperienze. Identità di genere e background personale –è stato evi-denziato durante il con-vegno- si accostano per rendere una percezione soggettiva del paesaggio, elemento di base da cui parte il lavoro dei tecnici che su questo paesaggio va ad agire. Uno sguardo a tutto tondo quello di Metodo Effe, che attorno a questo tema ha raccol-to artisti, tecnici, filosofi, medici ed amministratori. Hanno infatti partecipa-to al convegno, tra gli

altri, gli architetti Maria Luisa Polichetti e Gianlu-igi Mondaini, che hanno sottolineato il ruolo mediatore dell’artista nel far comprendere alla col-lettività l’importanza del paesaggio; la presidente della Provincia di Anco-na Patrizia Casagrande e l’assessore alla Cultura del Comune di Ancona Andrea Nobili; la capode-legazione del Fai Ancona Anna Pelamatti e l’attrice Sonia Antinori. Si è par-lato di sguardo femminile come ordine simbolico, esperienza e manifesta-zione dell’alterità con le filosofe Patrizia Capo-grossi, Monia Andreani e Giorgia Salatiello, mentre

Da sinistra: Patrizia Casagrande, Lucilla Niccolini, Andrea Nobili, Silvia Fiorentino, Maria Del Pesce

Ultimi giorni per visitare la mostra “Ritratti Effe”, ospitata, fino al 25 marzo, alla Chiesa del Gesù di Ancona, recentemente restaurata e aperta per l’occasione. L’esposizione, ideata da Silvia Fiorentino e realizzata insieme alla giornalista e fotografa Francesca Pieroni, si serve di un approccio nuovo per restituire il vissuto femminile: il paesaggio non è più sfondo, ma diventa ritratto, si fa persona e si carica di emozioni ed esperienze. Sette donne sotto i riflettori, tra cui la presi-dente della Provincia Patrizia Casagrande, e le loro vite messe a nudo attraverso ritratti fotografici, video d’arte, oggetti personali e disegni creati dalla Fiorentino seguendo le suggestioni dei racconti. Storie di donne narrate da donne che, in più di un anno di esplorazione, hanno indagato il loro rapporto con il territorio, in un percorso tra mente, corpo e terra. La mostra, inserita negli itinerari delle giornate Fai di primavera, è ad ingresso libero. Orario: martedì-venerdì 17-20, sabato e domenica 11-13 e 17-20, lunedì chiuso. Info: www.metodoeffe.it [email protected] tel. 3356699035.La

mos

tra

La sua versione del capolavoro di Antonio Vivaldi ha l’eco dei più prestigiosi luoghi della musica. Lui, libanese, aspetto esotico, ha trascor-si di tutto riguardo: con il suo violino si è esibito nelle più importanti sale da concerto del mondo, in più di 40 paesi nei cinque continenti. Da New York a Parigi, da Toronto a

Tokyo, da Los Angeles a Hong Kong, Kuala Lum-pur, Cuba. Il 25 marzo, con il suo quartetto, sarà al Teatro delle Muse di Ancona (ore 17.30): Ara Malikian Ensemble in “Le mie prime Quattro stagio-ni”, appuntamento atteso nell’ambito della rassegna Concerti aperitivo del Car-lino. Al Massimo dorico l’originale versione delle

Quattro stagioni di Vival-di, dedicate esclusivamente ai piccoli: Malikian inten-de trasmettere ai bambini l’esperienza della musica in modo ludico e eloquen-te, spiegando e mettendo in scena prima di ogni movimento i sonetti che lo stesso Vivaldi compo-se per questi concerti. In maniera semplice, la parola introduce e facilita la

comprensione della musica in modo che il pubblico entri in un’avventura e il concerto si trasformi in una fantastica esperienza da ricordare. Con Ara Malikian, sul palco delle Muse, saranno Michaela Bilikova Bozzato, violino; Andrea Maini, viola; Paolo Baldani, violoncello; Tony Contartese, voce recitante.

S. C.Ara Malikian (foto: Rafa Gallar, www.aramalikian.com)

“Le mie prime Quattro stagioni”: Ara Malikian alle Muse

“Mi imbarcai a Geno-va, nel 1963. Destinazione Argentina. Mi aspettava un lungo viaggio in mare. Solo. I miei erano partiti prima”. Un marchigiano alla volta del Sud Ame-rica. Un ricercatore, che in Argentina trasferirà le proprie competenze e il proprio credo scientifico, impegnato nelle Stazioni sperimentali agrarie di Pergamino e Anguil: la sua tesi sulla semina diretta è riportata in questi “Ricordi di un emigrato dei nostri tempi”, una rac-colta di agili rac-conti che, come annota nella sua intro-duzione al libro Maria Cristina Ruffini -consigliere dell’Emi-grazione della Re-gione Marche, portavoce del Forum delle Donne marchigiane in Argenti-na- è “una sorta di prete-sto” per l’autore, “l’oc-casione per pensarsi o, per meglio dire, scriversi, in vecchiaia”. L’autore è Marcello Fagioli, nato in un paesino delle Marche nel 1929, vissuto a Fa-briano, laurea in Scienze agrarie conseguita a Pisa.

Migranti, unastoria dei

nostri tempi

Il libro di Marcello Fagioli

Marcello Fagioli, “Ricordi di un emigrato dei nostri tempi”, il

frontespizio del libro

Un nome della storia dell’agricoltura che in Argentina introduceva un metodo ‘rivoluzionario’ per le pratiche dei tempi, tenendo la rotta della conservazione e della fertilità del suolo. Ma il suo libro non è una trat-tazione scientifica: è un parlare di sé, rompendo gli indugi del migrante, per riannodare alla me-moria le fila di un’intera vita e restituirne spaccati da condividere in una terra, come le Marche, di migranti. Ricordi, spigola-ture, ritagli di un’esistenza

in ordine sparso: c’è l’Argen-tina –le esperienze nel nuovo mondo, gli anni di lavoro in un Paese lonta-no-, ma ci sono anche le Marche che conti-nuamente affiorano, Fabriano, il Monte Catria, il primo giorno di scuola. E poi gli anni della Seconda guer-

ra, con incursioni nella vicenda personalissima a riconsegnare aneddoti, scorci d’umanità, per-sonaggi. La partitura è quella delle emozioni: con lo sguardo al passato che recupera sottile, nelle molteplici sfumature, quel sentimento di appartenen-za che è cemento di chi vive lontano dalla propria terra.

SILVANA CORICELLI

Inaugurato il piano superiore del Mercato delle Erbe di Ancona, un luogo per la promozione dell’agricoltura del terri-torio marchigiano. L’azio-ne di restyling è firmata da Mac- Manifestazioni artistiche contemporanee, che l’Amministrazione comunale dorica e le

Mercato delle Erbe di Ancona, restyling Mac in chiave artistica

associazioni di produttori agricoli Aiab, Cia, Col diretti e Copagri hanno invitato ad intervenire in occasione di questa riapertura. La proposta di recupero nel rispetto della storica struttura liberty, ma all’insegna di un approccio progettuale in grado di fornire una

lettura viva e originale dell’identità urbana del Mercato, creandone una nuova dimensione di accoglienza e suggerendo-ne un modo alternativo e positivo di frequen-tazione. All’ideazione e realizzazione hanno lavo-rato artiste, scenografe, interior designers -Allegra Corbo, Donatella Discepo-li, Silvia Maggi, Tamara Vignati- in collaborazione con Edoardo Piermattei, Antonio Ricci, Erman-no Soffiantini, del liceo artistico E. Mannucci di Ancona e con il coordi-namento di Monica Capu-to, presidente Mac, realtà che dal 2008 realizza ad Ancona il festival “Pop Up!” di arte contempora-nea nello spazio urbano.

Nuovo percorso sulla fotografia e sul pae-saggio a Morro d’Al-ba (An), questa volta dedicato propriamente a quello urbano e collina-re del paese, che, grazie alla collaborazione e al contributo di un priva-to cittadino, ha potuto mettere in mostra una collezione di cartoline postali molte delle quali risalenti alla prima metà del secolo scorso. Morro d’Alba com’era, sugge-stioni in bianco e nero: promossa dall’Ammini-strazione comunale e a cura di Simona Guerra, la mostra vuole porre l’accento sulla forza della fotografia come documento in grado di attestare il cambiamen-

Morro d’Alba, un paese da cartolina: suggestioni in bianco e nero

to, la trasformazione e l’evoluzione di un paesaggio urbano che ha subìto nel tempo numerosi mutamen-ti. Un percorso come occasione per riflettere appunto sul divenire del paesaggio, sul senso che questo ha per un territorio come quello

delle Marche, partendo dal presupposto che il cambiamento del pae-saggio è, prima di tutto, cambiamento culturale. L’esposizione resterà allestita all’Auditorium di Santa Teleucania fino al 15 aprile; info: 0731.63000 www.comu-ne.morrodalba.an.it

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22PAGINA APRILE 2012MARCHEdomani

ROBERTO I. ROSSI

VELA

I Mondiali a Porto San Giorgio

A sinistra, la località di Porto San Giorgio (provincia di Fermo)

che ospiterà i Mondiali 2012

Gareggeranno, tutti insieme, normodotati, disabili, uomini e donne.Le flotte più importanti giungeranno dai Paesi del Nord Europa

Porto San Giorgio sta diventando iri-dato. Dal 16 al 22

settembre 2012 il Comu-

VOLLEY/F-A2Battuta 3-1 l’Icos Crema al Palasport di Giaveno

L’Esseti LaNef Lo-reto ripete la storia! Le biancoblu, di recente, hanno vinto, per la se-conda volta consecutiva, la Coppa Italia di Serie A2, battendo l a I c o s C r e m a per 3-1: 2 3 - 2 5 ; 2 5 - 2 1 ; 2 5 - 1 5 ; 2 7 - 2 5 . gara di-s p u t at a a G i a -veno, in p rov i n -c i a d i To r i n o. Il primo trofeo nazionale l’Esseti LaNef lo ha conqusitato lo scorso anno a Santa Croce sull’Arno, contro Pontecagnano. Dopo il primo set perso per 25-23, l’Esseti LaNef si è concentrata al massimo per provare a rimettere

in piedi le opportuni-tà di battere i l team lombardo. La massima concentrazione: desi-derio di confermare la

vittoria dell’anno pre-cedente dello storico trofeo nazionale che ha spinto le ragazze loreta-ne nell’improntare una straordinaria disputa del match. E l’Esseti LaNef è così riuscita a far suoi i consecutivi

Esseti LaNef Loreto: vinta la seconda Coppa Italia

secondo, terzo e quarto set, vincendoli rispetti-vamente con i seguenti risultati finali: 25-21, 25-15 e 27-25. Una gara che

ha visto l’Esseti LaNef crescere minuto dopo minuto, con la conquista della Coppa Italia che pone ora tale squadra alla ricerca di un altro importante obiettivo: quello della promozione in Serie A-1.

Daniele Malavolta, Ads Liberi nel vento

“Realtà industriali,grande sostegno”

vela della Classe italiana 2.4 mR”. “Realizzeremo –precisa Malavolta-, tra le altre cose, iniziative con le scuole medie del comprensorio Ferma-no, mostre di quadri su Porto San Giorgio e fotografiche sull’Asd Li-beri nel vento, convegni ed iniziative in collabo-razione con altre realtà sportive/associative del comprensorio”. “All’in-terno del Porto turistico Marina di Porto San Giorgio –sottolinea Ma-lavolta- verrà realizzato un ‘villaggio mondiale’ che sarà il cuore pulsan-te di tutta la manifesta-zione. Manifestazione che sarà anche un valido strumento di promo-zione del territorio, di tutta la regione Marche e una vetrina impor-tante anche per realtà industriali che sono il vanto delle Marche”. “L’occasione è gradita –conclude Malavolta- per ringraziare tutti gli industriali marchigiani che sono un importan-te sostegno economico delle attività sportive,

L’evento mondia-le denominato “2.4mR World Championship, 2012” ha già registrato i patrocini dei ministe-ri del Turismo e della Difesa, della Regione Marche, della Prefettu-ra, della Provincia e del Comune di Fermo, del Comune di Porto San Giorgio, del Coni, della Fiv-Federazione italiana della vela, e del Comitato italiano paralimpico. Un aspetto da evidenzia-re: “L’importanza delle realtà industriali delle Marche –afferma Da-niele Malavolta di Liberi nel vento, associazione tra gli organizzatori del Mondiale- sono il soste-gno economico di questi avvenimenti. Noi possia-mo avere le idee, ma loro sono la parte più impor-tante e determinante di tutto. L’evento mondiale 2012 non sarà solo spor-tivo. A contorno della manifestazione realizze-remo altri progetti per far vivere, conoscere e ri-manere nel cuore di tante persone marchigiane, e non solo, lo sport della

ne fermano ospiterà il Campionato del mondo 2.4mR di vela. Le rega-te si svolgeranno sulle imbarcazioni 2.4mR. La classe 2.4 è nata a Stoc-colma nel 1983, proget-tata da designer locali che utilizzarono la regola

“R Metre” per creare un’imbarcazione singo-la a bulbo, la 2.4 mR. Si tratta di una sorella minore, in termini di dimensioni (ma non di stile di vela), delle più grandi imbarcazioni: 6 metri, 8 metri e 12 metri.

Poiché il timoniere si trova seduto all’interno dello scafo, con tutti i comandi rimandati in pozzetto, le regate ven-gono disputate in formu-la “open”: normodotati e disabili gareggiano ad armi pari senza differen-

ze di classifica. Dunque, normodotati, disabili, uomini e donne tutti in-sieme. Conta la bravura e la capacità velica di interpretare al meglio il campo di regata. Le regate si svolgeranno nelle acque antistanti il

litorale sangiorgese. Il percorso sarà a bastone con boe di disimpegno e cancelletto di poppa. La lunghezza del campo di regata sarà di circa 0,9 miglia, da ripetersi due volte. Sono previste tre regate al giorno.

Questo il programma della manifestazione in-ternazionale: i giorni 16, 17 e 18 saranno dedicati al controllo delle stazze; il 18, alle ore 15, verrà svolta la regata di prova; dal 19 al 22 si svolge-ranno le regate per un massimo di 10 prove; il Campionato sarà valido con un minimo di 6 pro-ve. Le premiazioni sono previste per sabato 22, nel tardo pomeriggio.

I l Comitato orga-nizzatore prevede una presenza di imbarcazio-ni comprese tra 80-100 unità, provenienti da varie parti del mondo. Le flotte più importanti giungeranno dai Paesi del Nord Europa, quali Norvegia, Svezia, Fin-landia ed Inghilterra. Il Campionato del Mon-do di Classe 2.4mR, su richiesta della Classe internazionale, è stato posizionato una setti-mana dopo la fine delle Paralimpiadi di Londra per permettere agli at-leti paralimpici di poter partecipare al Mondiale 2012. Gli italiani che parteciperanno all’even-to Mondiale 2012 saran-no circa 35, dei quali 6 atleti marchigiani, tutti atleti della Asd Libe-ri nel vento. Inoltre, si prevede una presenza, tra atleti, team leader, accompagnatori, giorna-listi e staff della regata, di circa 400 persone.

Il campo di regata sarà lungo circa 0,9 miglia, da ripetersi due volte

L’evento internazionale, Classe 2.4 mR, in programma dal 16 al 22 settembre 2012. Prevista una partecipazione di cento imbarcazioni, con 35 atleti italiani, di cui sei marchigiani

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Giovani, aggressivi e determinati a raggiungere un solo obiettivo: i pla-yoff. E possibilmente di vincerli, conquistando il primo, storico, Superbowl tricolore, ovvero lo scu-detto italiano del Football americano. Così si sono presentati gli Energy Bu-ilding Dolphins Ancona nella conferenza stampa improntata sulla stagione 2012, svoltasi nella sede della Energy Building di Ancona. La società, leader nelle soluzioni di energia rinnovabile, da quest’anno è il nuovo partner della formazione dorica, giun-ta al trentesimo anno di attività.

Il presidente Leonardo Lombardi ha tenuto ad evidenziare come in que-sta stagione “l’obiettivo minimo che la squadra deve porsi è l’accesso ai play off. Impossibile non

L’obiettivo della squadra dorica, sponsorizzata Energy Building: accedere ai playoff

EQUITAZIONE

Un momento della presentazione della squadra alla stampa

CALCIO A 5

Atletica – P.S.Giorgio: i campioni

studenteschi di crossProtagonisti i giovani

a Porto San Giorgio per le finali regionali dei Giochi sportivi studenteschi di corsa campestre : 158 i partecipanti sul percorso di un chilometro intor-no al campo sportivo. Risultati significativi sul piano agonistico: vitto-ria tra le Allieve di Elisa Copponi (Einaudi Porto Sant’Elpidio), campio-nessa italiana dei 3.000 metri su pista, che si è imposta nettamente da-vanti a Benedetta Cecchini (Itcg Morea Fabriano) e Silvia Sani (Liceo classi-co Vittorio Emanuele II Jesi), mentre il successo di squadra è andato all’Isti-

tuto Corridoni-Campana di Osimo. Nella prova degli Allievi primo posto individuale a Tomma-so Costantini del Liceo scientifico Da Vinci Jesi, secondo Paolo Rocchetti (Itas Mazzocchi Ascoli Piceno), terzo Gabriele Rinaldi dell’Einaudi Por-to Sant’Elpidio. Le gare riservate ai Cadetti hanno visto le affermazioni di Alessandro Eleuteri (Isc Castel di Lama) e Debora Baldinelli (Ic Trillini Osi-mo); ad essere premiati nelle classifiche a squadre sono stati l’Istituto Da Vinci di Fermo (Cadetti) e l’Istituto Beltrami di Filottrano (Cadette).

Marche Endurance Lifestyle”, mani-festazione che co-

niuga economia, turismo e sport, si svolgerà alla Ri-viera del Conero dal 14 al 17 giugno, con in program-ma quattro percorsi che si svilupperanno nell’area del Parco naturale del Monte Conero. L’evento, ricco di iniziative ed appuntamenti di eccellenza, unisce la competizione sportiva alle relazioni internazionali e alle occasioni di business. Quattro giorni dedicati a sport, economia, formazio-ne ed intrattenimento per dare voce all’endurance, ai suoi protagonisti e alle eccellenze rappresentate dall’Italia. Lo svolgimento di tale iniziativa è frutto del recente incontro svol-tosi a Dubai tra il Gover-natore delle Marche, Gian Mario Spacca, e il Primo ministro degli Emirati

Marche, ecco l’EnduranceUna manifestazione che coniuga economia, turismo e sport

Arabi Uniti, Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, e si svolgerà nell’ambito delle relazioni bilaterali Italia-Eau. L’endurance, conosciuto come lo “sport degli sceicchi”, riesce a promuovere il Made in Italy favorendo lo sviluppo economico, il marketing territoriale e la nascita di partnership economiche e progetti commerciali tra il sistema Italia e gli Emi-

rati Ara-bi Uniti. L’ evento si compo-ne di un momento economi-co-istitu-z i o n a l e e di uno sport ivo. L ’ e n d u -r a n c e è u n ' a f f a -s c i n a n t e

specialità dell’equitazione che prevede lunghi per-corsi nella natura. Negli anni questo sport ha visto un notevole incremento tanto da divenire la se-conda disciplina equestre al mondo per numero di praticanti. La Conero En-durance Cup si svolgerà in percorsi suggestivi con partenza dal lungomare di Marcelli. L’endurance è uno degli sport equestri

di maggior diffusione al mondo. Le competizioni consistono in corse di resistenza su percorsi di varia natura ed un chilo-metraggio che varia dai 20 ai 160 km a seconda delle categorie. Una delle peculiarità della disciplina

è l’attenzione alla salute del cavallo. Ogni 30-35 km infatti l’animale viene sottoposto ad un’accurata visita veterinaria in cui vengono controllati: bat-tito cardiaco, movimento intestinale, respiro e tutti quei parametri metabolici

e meccanici che permetto-no di valutare se le con-dizioni del cavallo sono idonee per il prosieguo della competizione. Qua-lora uno di questi fosse fuori norma il cavallo verrebbe eliminato dalla corsa.

FOOTBALLAMERICANO

ambire a questo traguar-do se si considera che lo scorso anno i Dolphins hanno mancato la secon-da fase della stagione a favore di Reggio Emilia per un’inezia e dopo aver perso due partite per un punto all’ultimo secondo di gioco”. Per raggiungere la cosiddetta post-sea-son gli Energy Building Dolphins, per il venti-

cinquesimo anno guidati dall’head coach Gianluigi Luchena, hanno richiama-to all’ovile diversi pre-stiti, tra cui il nazionale Stefano Chiappin i . Sul fronte americani invece sono stati presi Douglas Rosnick dal college di Colgate e John Pagliaro, proveniente dalla presti-giosa università di Yale. Il primo verrà utilizzato come ricevitore e come defensive back. Il secon-do dovrà, invece, fare la differenza come running back e come linebacker. Confermatissimo, per il quarto anno di fila, il quarterback Rocky “The Show” Pentello, l’uomo che nella scorsa stagio-ne è diventato, statisti-che alla mano, il miglior quarterback che abbia mai giocato in Ital ia. Sempre sul piano tecnico, l’allenatore dell’attacco sarà coach Roberto Ro-telli, così come in difesa ancora massima fiducia a coach Stefano Paoluc-ci, che verrà aiutato dal fanese coach Alessan-dro Angeli, ex gloria dei Dolphins. Le novità non sono però finite qui. Di-chiarato inagibile lo sta-dio Dorico, da quest’anno il “Giuliani” di Torrette diventa il campo da gio-co ufficiale degli Energy Building Dolphins.

Non c’erano squadre marchigiane in competizio-ne, ma è stata una festa per tutte le Marche del Calcio a 5. Le Finali di Coppa Italia di serie A2 maschile e di serie A femminile, sono state una vera e propria festa per tutta la nostra regione. Andate in scena al PalaFiera di Pesaro dall’1 al 4 marzo, le due compe-tizioni di carattere nazionale per la prima volta si sono “intrecciate” in un unico

calendario che ha riscosso grande successo sotto ogni punto di vista, nonostante l’assenza di rappresentanti nostrane. Il pubblico nella città di Rossini è andato in crescendo... rossiniano. L’o-spitalità, messa a disposizio-ne dalla società PesaroFano, ha ricevuto tanti applausi quanto le squadre in campo. Già, perché lo spettacolo in campo nelle meglio note come Final Eight, con le migliori atlete d’Italia e i

Grande successo per le Finali di Coppa Italiadi serie A2 maschile e di Serie A femminile

La festa di Pesaro

Tornano i Dolphins

Squadre vincenti a Pesaro: sopra, la Cogiano Genzano; sotto, la Kick Off Milano

migliori atleti della secon-da categoria dello stivale, non è mai mancato. Il titolo in rosa se l’è guada-gnato il Kick Off Milano, r ivelazione della compe-tizione, dopo un’avvincente

finale col Preci (Perugia), vinta dal quintetto di Ric-cardo Russo col punteggio di 3-2 dopo i tempi supplemen-tari. La coccarda maschile, invece, è stata cucita sul petto della Cogianco Genza-no, corazzata laziale che ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio del Cagliari (4-2). Una vera e propria festa del Calcio a 5 insomma, lo ribadiamo. Merito an-che della preziosa collabo-

razione –in chiave sia organizzati-va che pro-mozionale– g a r a n t i t a dal Comita-to regionale Marche del-la Federcal-cio, in parti-colare nella persona del presidente Paolo Cel-lini e del re-

sponsabile Calcio a 5 Mar-che Giorgio Moretti. Quasi inevitabili le dichiarazioni di soddisfazione da parte della Divisione Nazionale Calcio a 5, per voce del vi-cepresidente vicario Alfredo Zaccardi: “A giochi conclusi mi sento di lodare appieno il lavoro condotto dalla società PesaroFano, dal Comitato regionale Marche e da tutto il movimento Calcio a 5 delle Marche. Come immaginavamo, le speranze di successo si sono tramutate in certezze”. Pa-role che da sole bastano a gratificare tutti. Ma arriva anche il rincaro di dose: “Non è da escludere che Pesaro possa divenire sede fissa di questo evento –ri-vela Zaccardi-; abbiamo un anno per valutare, di certo la ‘foto ricordo’ lasciata a tutti gli appassionati è di ottima qualità”.

Matteo Magnarelli

Alla Riviera del Conero dal 14 al 17 giugno, evento frutto dell’incontro a Dubai tra il Governatore Gian Mario Spacca e il Primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed Bin Rashid Al Maktoum

Spacca con il Primo ministro degli Eau, Al Maktoum

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