Marche_domani7_estate2011

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domani ALCEO MORETTI DIRETTORE Periodico di Cultura - Economia Informazione - Politica - Sport Anno XXVI - N. 7 - ESTATE 2011 Spedizione in A.P. 70% Filiale di Ancona Pubblicità non superiore al 50% Distribuzione gratuita E-mail: [email protected] [email protected] Nostro speciale MONSIGNOR MARIANO CROCIATA, MARCELLO BEDESCHI, GIAN MARIO SPACCA, PATRIZIA CASAGRANDE, MONSIGNOR EDOARDO MENICHELLI, MONSIGNOR FRANCESCO GIOVANNI BRUGNARO, MONSIGNOR GIANCARLO VECERRICA, MONSIGNOR FRANCESCO MARINELLI, FRANCESCO RUTELLI, FIORELLO GRAMILLANO, PAOLO NICCOLETTI, MAURIZIO MANGIALARDI, MONSIGNOR LUIGI CONTI, CARLO CAMMORANESI, VINCENZO VARAGONA, ALDO TESEI, RENATO PICCIAIOLA, IGINO CACCIATORI, MASSIMILIANO POLACCO, ROBERTO OREFICINI, GIUSEPPE CASALI, SERENELLA MORODER Parliamo di politica La parola a: Giacomo Bugaro, Patrizia Casagrande, Daniele Silvetti, Palmiro Ucchielli Sono intervenuti: Le Marche chiamano l'Italia Il XXV Congresso eucaristico nazionale in programma nella Metropolia di Ancona dal 3 all’11 settembre Le Marche chiamano l'Italia Cultura Rossini Opera Festival: “Adelaide” in apertura; due nuovi allestimenti, due riprese e tanti altri appuntamenti Biennale di Venezia, Padiglione Italia: la Dorica e Urbino capitali dell’arte; 87 autori per una mappatura tutta regionale Sof 2011: due titoli di Verdi nel 150° dell’Unità del nostro Paese; cartellone ricco, firmato Pizzi “Così fan tutte” di Mozart Leopardi-Tolstoj : mostra a Recanati fino al 21 agosto Tau: sulle scene del teatro antico anche nel capoluogo Economia Interviste con: Giuseppe Casali Giampaolo Giampaoli Sport Coni Marche - Convegno sulle diverse tipologie di allenamento MONS. EDOARDO MENICHELLI MARCO PACETTI

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il periodico marchigiano di economia, politica, cultura e sport

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domaniALCEO MORETTI DIRETTOREPeriodico di Cultura - EconomiaInformazione - Politica - SportAnno XXVI - N. 7 - ESTATE 2011Spedizione in A.P. 70%Filiale di AnconaPubblicità non superiore al 50%Distribuzione gratuitaE-mail: [email protected]@alceomoretti.191.it

Nostro speciale

MONSIGNOR MARIANO CROCIATA, MARCELLO BEDESCHI, GIAN MARIO SPACCA,PATRIZIA CASAGRANDE, MONSIGNOR EDOARDO MENICHELLI, MONSIGNOR FRANCESCOGIOVANNI BRUGNARO, MONSIGNOR GIANCARLO VECERRICA, MONSIGNOR FRANCESCOMARINELLI, FRANCESCO RUTELLI, FIORELLO GRAMILLANO, PAOLO NICCOLETTI,MAURIZIO MANGIALARDI, MONSIGNOR LUIGI CONTI, CARLO CAMMORANESI, VINCENZOVARAGONA, ALDO TESEI, RENATO PICCIAIOLA, IGINO CACCIATORI, MASSIMILIANO POLACCO,ROBERTO OREFICINI, GIUSEPPE CASALI, SERENELLA MORODER

Parliamo di politicaLa parola a:Giacomo Bugaro,Patrizia Casagrande,Daniele Silvetti,Palmiro Ucchielli

Sono intervenuti:

Le Marchechiamano l'Italia

Il XXV Congresso eucaristico nazionale in programmanella Metropolia di Ancona dal 3 all’11 settembre

Le Marchechiamano l'Italia

Cultura����� Rossini Opera Festival: “Adelaide” in apertura; due nuoviallestimenti, due riprese e tanti altri appuntamenti����� Biennale di Venezia, Padiglione Italia: la Dorica e Urbinocapitali dell’arte; 87 autori per una mappatura tutta regionale����� Sof 2011: due titoli di Verdi nel 150° dell’Unità del nostroPaese; cartellone ricco, firmato Pizzi “Così fan tutte” di Mozart����� Leopardi-Tolstoj: mostra a Recanati fino al 21 agosto����� Tau: sulle scene del teatro antico anche nel capoluogo

EconomiaInterviste con:����� Giuseppe Casali����� Giampaolo Giampaoli

SportConi Marche - Convegnosulle diversetipologie di allenamento

MONS. EDOARDOMENICHELLI

MARCOPACETTI

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MARCHEdomani ESTATE 2011PAGINA 2

MARCO PACETTI

“Tecnologia e scienza:la nostra linfaall’economia”

MORETTI – Buonaseracari amici, l’ospite di questatrasmissione mi onora con lasua amicizia e soprattutto ono-ra la nostra regione: è un mar-chigiano di élite, un marchi-giano che ci invidiano in tanti,in tanti Paesi e in tante situa-zioni. Parlo di Marco Pacetti,Magnifico Rettore dell’Univer-sità Politecnica delle Marche;quante volte è stato eletto allaguida di questo Ateneo?

PACETTI – Cinque volte.MORETTI – Allora qual-

cuno si pone la domanda: per-ché, considerato che vi sonostati dei validi contendenti, dicalibro, ecc., viene eletto cin-que volte il professor Pacetti?

PACETTI – Io sono quelloche ha meno titoli per dare unarisposta a questa sua domanda;posso dire che ho proposto lamia candidatura presentando unprogramma e dopo la prima vol-ta presentando anche l’elencodelle realizzazioni, illustrando,

rispetto alle aree problematiche,ciò che era stato risolto e quelloche ancora c’era da affrontare.Ho proposto dei modi per af-frontarlo, mostrando i risultatiottenuti come garanzia delle miecapacità. Escludendo che i mieicolleghi siano afflitti dalla sin-drome di una coazione a ripete-re, devo immaginare, visto cheil corpo elettorale nel frattempoè anche cambiato, che riscuotafiducia la mia azione e che irisultati siano soddisfacenti. Daconsiderare anche il fatto che,per esempio, nell’ultima elezio-ne i colleghi potevano sceglie-re fra più candidati, addiritturacinque candidati…

MORETTI – …di valore,tra l’altro...

PACETTI – …alcuni sicu-ramente di valore e abbastanzaconosciuti sia nell’ambiente ac-cademico che fuori.

MORETTI – Diceva leiprima di aver portato al co-spetto dei votanti le realizza-zioni, così che si potesse con-statare l’efficacia degli inter-venti…

PACETTI – …in questianni siamo riusciti a portareavanti dei programmi realistici,anche se duri per molti aspetti,verificando che le nostre strate-gie funzionassero. Il risultatopiù evidente è che noi nel frat-tempo siamo diventati la piùgrande Università della nostraregione, stabilmente in testanelle varie classifiche…

MORETTI – …regioneche peraltro vanta una tradi-zione notevole…

PACETTI – …certo, tradi-zioni plurisecolari che altri Ate-nei della regione hanno, anchese le specializzazioni dal puntodi vista dei contenuti sono di-verse dalle nostre. In questi anni,dicevo, noi abbiamo saputoconquistare sia la quantità de-gli studenti -siamo oggi la piùgrande Università della regio-ne-, che la qualità –a dimostra-zione la nostra permanenza aivertici dei vari tipi di graduato-rie-: addirittura siamo stati tra ifondatori di Aquis, associazio-ne che riunisce un gruppo diUniversità che hanno dei para-metri, dal punto di vista scien-tifico, della sostenibilità econo-mica, ed altri che comunque ga-rantiscono la qualità, un po’ piùalti degli altri.

MORETTI – Torneremosull’argomento. Per dettaglia-ta informazione dei miei tele-spettatori, dovrei raccontare,elencare gli episodi professio-nali di Pacetti, ma rinuncio al-trimenti volerebbe così tutto iltempo della trasmissione. Ilprofessor Pacetti ha avuto in-carichi nazionali, incarichi in-ternazionali, tra l’altro ha rap-presentato il nostro Governoin Somalia in certe operazio-ni; ma, ripeto, sorvolo, altri-menti, a ricordare i suoi inca-richi, le presidenze e i ricono-scimenti, occuperemmo tuttoil tempo che abbiamo a dispo-sizione.

PACETTI – Tra gli incari-chi all’estero lei ha citato la

Somalia, un altro è stato nellaex Jugoslavia: (in tono scherzo-so) tutte zone turbolente, maerano incarichi di tipo scientifi-co, vorrei precisarlo.

MORETTI – Lei ha pri-ma detto della qualità garan-tita dal suo Ateneo; (in tonoironico) immagino dunque cheil Governo le riconosca con-tributi aggiuntivi…

PACETTI – …lei tocca unpunto che mi sta particolarmen-te a cuore...

MORETTI – …lo faccioapposta, perché voglio che itelespettatori sappiano comestanno le cose…

PACETTI – …chi ha labontà di seguirci, saprà proba-bilmente che la parola merito-crazia, soprattutto negli ambien-ti dei sistemi scolastici ed edu-cativi, ormai risuona come unnuovo mantra. A noi va benis-simo favorire il merito –è unaparola che addirittura abbiamoinserito nei nostri slogan comu-nicativi-, però un conto è decla-mare il merito e un conto è de-clinarlo poi nella pratica. Que-sto Governo, non molto diffe-rentemente dai precedenti, delmerito si riempie la bocca, mavuota le tasche, perché, e vengoalla sua domanda, quest’anno anoi, nonostante i meriti forte-mente riconosciuti, hanno ta-gliato svariati milioni di euro.L’assurdo è che, per vari mecca-nismi, altri Atenei della regionei cui demeriti erano riconosciu-ti hanno ottenuto più di noi,cioè hanno conservato i finan-ziamenti storici…

MORETTI – (scherzando)…forse hanno pensato che sic-come voi siete bravi…

PACETTI – …beh, sel’idea è questa, ci sembra unapresa in giro: siccome ci sonoquelli bravi, capaci di una ge-stione oculata, che amministra-no bene, a quelli togliamo fi-nanziamenti econtinuiamo adarli a chi –al-meno apparen-temente-li scia-lacqua; non misembra che siaun messaggiomolto educati-vo…

MORETTI– (sempre intono scherzoso)…però rimanea voi la soddi-sfazione di pen-sare che i vo-stri contributisono andati adaiutare qual-che altro...

PACETTI– …io preferireiavere meno me-daglie e piùeuro.

MORETTI– A propositodi medaglie,voglio dire unacosa: il profes-sor Pacetti si èlaureato nel1972 in Inge-

gneria elettronica… tra l’al-tro, l’elettronica in quarant’an-ni che cammino ha fatto?

PACETTI – Io credo chese mi rimettessi a fare l’inge-gnere elettronico dovrei seguiredei corsi di rieducazione e pen-so che neanche recupererei mai.L’ingegneria elettronica, cometutti i settori dell’informationand communication technolo-gy, ha fatto dei passi da giganteed ha cambiato il nostro modostesso di esistere. Difficilmentein passato si sono riscontraticambiamenti nella vita quoti-diana dei cittadini così intensicome quelli promossi propriodallo sviluppo della microelet-tronica, delle nuove forme ditelecomunicazione, dell’infor-matica, cambiamenti ai quali ab-biamo assistito negli ultimivent’anni. Basti pensare aglistessi strumenti quotidiani di cuidisponiamo, dai telefonini allemacchine fotografiche digitali,alla televisione digitale: sonostrumenti che quarant’anni faneanche si immaginavano.

MORETTI – C’è una si-tuazione che mi ha fatto tor-nare con la mente ad una cosache ho scoperto, parlo del gra-ve incidente nucleare in Giap-pone: ecco, questo fatto mi haricordato che un giovane in-gegnere, ormai quasi qua-rant’anni fa, intraprendevauno studio sull’energia solare.E quest’ingegnere si chiama-va, se non sbaglio, MarcoPacetti...

PACETTI – …sì, e non èun caso di omonimia (ridono).

Effettivamente posso dire conun certo orgoglio che in praticaio sono stato tra i fondatori diuna scuola che si occupa dienergie rinnovabili e che ha piùdi trent’anni, quasi quarant’an-ni, come diceva lei, di esperien-za in questo settore. Ormai damolto tempo nel nostro Dipar-

timento di Energetica si sonoavviate ricerche con risultati im-portanti, conosciuti a livello in-ternazionale, in vari settori del-le energie rinnovabili, perchéfin dalla prima crisi energetica,parliamo del 1973, vedevamochiaro che un’economia tuttabasata sul petrolio avrebbe avu-to ricorrentemente delle crisi eche si doveva immaginare unnuovo modello di sviluppo an-che nei consumi energetici, ciòche adesso è patrimonio comu-ne. Noi, credo facendo bene ilnostro mestiere di ricercatori, diuniversitari, avevamo comincia-to questa azione in cui antive-devamo lo scenario che si sa-rebbe creato…

MORETTI – …doverosoricordare che allora, però,eravate in pochi...

PACETTI – …eravamo inpochi, ma in questi anni abbia-mo preparato generazioni di in-gegneri che su quelle idee, suquelle tecnologie, su quelle pro-fessionalità si sono formati e cheadesso, oggi che cambia la po-litica energetica in generale nelmondo, sono pronti a mettere leloro professionalità a disposi-zione. Ci piace pensare che die-tro all’esplosione di un’industriaenergetica delle rinnovabili chevede tra i protagonisti il sistemadelle imprese della nostra re-gione ci sia anche questa azio-ne di educazione e di aperturaad una nuova professione chenoi da oltre trent’anni nellanostra facoltà di Ingegneria por-tiamo avanti.

MORETTI – Nella nostra

regione ci sono diverse azien-de importanti in questo cam-po: Energy Resources, Imesa...

PACETTI – …ce ne sonotante di assoluto rilievo.

MORETTI – Parliamoadesso della sua Università:quanti studenti avete?

PACETTI – Abbiamo su-

perato ormai da un paio d’annistabilmente i 17 mila studenti.

MORETTI – Mi ricordoche non molti anni fa -quattro,cinque anni fa- erano 13 mila;perché questo forte numero distudenti che vengono ad abbe-verarsi alla cultura della Poli-tecnica delle Marche?

PACETTI – Innanzituttospieghiamo il quadro naziona-le, che in questi anni ha visto,e aggiungo purtroppo, un calodella propensione degli studen-ti che finiscono i licei ad iscri-versi all’università, e questo ègrave.

MORETTI – Allora rin-forzo la domanda: perché allaPolitecnica delle Marche rima-ne lo stesso numero?

PACETTI – Rimane lo stes-so numero oppure addiritturacresce perché noi ci siamo foca-lizzati per tempo su disciplinedi contenuto tecnico-scientifi-co le quali richiedono, certa-mente, un impegno più forte daparte dello studente: è difficileche lo studente non molto mo-tivato venga nelle nostre facol-tà e abbia successo nelle nostrefacoltà, ma se ha motivazionenoi cerchiamo di coltivarla met-tendo a disposizione le miglioristrutture e molti spazi: laborato-ri informatici, uffici per gli stu-denti e quant’altro. Insomma,facciamo tutto il possibile: ilnostro studente affronta dei per-corsi molto impegnativi, ma allafine ottiene un titolo di studioche, anche nelle difficoltà delmercato del lavoro che oggi ri-guardano tutti, gli dà una posi-

zione privilegiata. Lo studentecapisce che venendo nelle no-stre facoltà, proprio per la lorocaratterizzazione tecnico scien-tifica, fatica di più, fatica peròin un ambiente che gli agevolalo studio e alla fine ha il van-taggio di conseguire un titolodi studio che è spendibile sul

mercato del lavoro. E’ ben veroche in Italia c’è ancora questasorta di tabù del valore legaledel titolo di studio, però nellarealtà le imprese -soprattuttoquelle private, quindi la granparte dei datori di lavoro- san-no bene confrontare una laureapresa in un’università piuttostoche in un’altra, una laurea presatirando via in un certo ateneo ouna laurea guadagnata con su-dore e fatica in un altro ateneo.Quindi, dietro un titolo di stu-dio apparentemente uguale, savedere dove c’è del contenutosolido e dove invece, come dire,c’è un po’ di fumo.

MORETTI – Quali sonole facoltà più frequentate dellaPolitecnica delel Marche?

PACETTI – La più nume-rosa ha oltre 7 mila iscritti: è lafacoltà di Ingegneria. Segue lafacoltà di Economia, con più di4 mila iscritti, poi Medicina, cheha conosciuto negli ultimi anniuna forte crescita, non tanto conriferimento al corso di laurea inMedicina, che ha un numerochiuso per ordinamento euro-peo, ma soprattutto riguardo aquelle che una volta si chiama-vano impropriamente le profes-sioni paramediche, cioè le pro-fessioni sanitarie, per le qualiserve ormai una laurea a tuttigli effetti. Noi abbiamo una for-tissima richiesta soprattutto nelsettore infermieristico, sia daparte degli studenti, che, soprat-tutto, da parte del mercato dellavoro: sforniamo alcune centi-naia di laureati in Infermieristi-ca all’anno e tutti hanno imme-

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L’ultimo caso si chiama Home Lab, l’innovativo consorzio della domotica:esempio di ‘sistema’ in un settore dalle robuste prospettive come quello della

casa intelligente. In rete con le eccellenze industriali di questa regione laPolitecnica delle Marche: “La formazione tra le armi strategiche per

riprendere la traiettoria dello sviluppo. Da sempre –sottolinea il RettoreMarco Pacetti ospite degli “Incontri” di Alceo Moretti- noi svolgiamoun’azione proattiva molto forte nei confronti delle imprese”. Competenze

offerte, mettendo in campo anche la capacità di anticipare gli scenari futuri:erano gli anni Settanta quando un gruppo di ricerca nell’allora giovanissima

Università di Ancona sposò la causa dell’energia solare; “Nel nostroDipartimento sono stati conseguiti risultati importanti, conosciuti a livello

internazionale, in vari settori delle rinnovabili. E nel tempo abbiamopreparato generazioni di ingegneri della cui professionalità ora si può

disporre”. Green economy, un’avanguardia alla Politecnica. Pronta adessoa spendersi anche sul fronte della blu economy: “Stiamo lavorando

per creare una sorta di osservatorio sull’Adriatico”

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Marche domani - Anno XXVI Numero 7 - Estate 2011

Trasmissione del 5 maggio 2011www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

Il nostro studente affronta deipercorsi molto impegnativi,ma il titolo di studio che

ottiene lo vede in posizioneprivilegiata nel mercato del

lavoro, sia pur nelledifficoltà odierne

diatamente un riscontro moltofavorevole sul mercato del la-voro. Questo è ovviamente ap-prezzato dagli studenti, che in-fatti vogliono in massa entrarein questi corsi, a numero chiusoper una questione fattuale: ci sideve esercitare in strutture sani-tarie, quindi c’è un rapporto con

il numero di letti o di struttureospedaliere a disposizione.

MORETTI – Quanti sonoi docenti dell’Università Poli-tecnica?

PACETTI – Di ruolo, par-liamo quindi dei dipendenti sta-bili dello Stato, sono un po’meno di 600 persone fra ordi-nari, associati e ricercatori.

MORETTI – E’ un belgruppo di menti!

PACETTI – Un bel grup-po di menti, cui si affianca unnumero variabile di persone -stimabile in circa 300/400,quindi un numero importante-che sono o dottori di ricerca oassegnisti di ricerca, borsisti divario tipo. Parliamo dunquedavvero della futura classe di-rigente, delle menti migliori,cui però purtroppo le nuoveleggi, il quadro complessivonazionale, non riescono a dareuna fondata speranza di poterentrare stabilmente nel sistemauniversitario, nel sistema dellaricerca.

MORETTI – La Politec-nica delle Marche ha apertodelle sezioni fuori Ancona?

PACETTI – Da anni noiabbiamo delle sezioni apertein tutte le province marchigia-ne; le operazioni di maggiorsuccesso, ne parlavo prima,oggi sono nei decentramentiche abbiamo fatto presso gliospedali principali delle cin-que province e che riguardanole Scienze infermieristiche:sono corsi molto seguiti, mol-to ben strutturati, e danno im-mediatamente un accesso almondo del lavoro. Segnalo poiun’esperienza più recente, madi grande successo: il corso dilaurea di Economia che abbia-mo aperto a San Benedetto,dove abbiamo davvero un suc-cesso notevole, anche grazieall’accoglienza locale delle im-prese, del sistema dei governilocali, del Comune, delle ban-che, delle fondazioni locali. Unsuccesso notevole, perché rac-coglie un bacino importante -togliendo forse a qualche altrauniversità di fuori regione-, nel-lo stesso tempo richiamandoall’università persone che perquestioni di censo, di spesa,non potevano affrontare inve-stimenti in sedi lontane: inquesto modo abbiamo aumen-tato per le famiglie dei cetimeno abbienti l’opportunità dimandare i figli, magari per laprima volta in famiglia, all’uni-versità.

MORETTI – Lei ha det-to, riguardo a San Benedetto,del rapporto con la città; adAncona com’è il rapporto cit-

tà - università?PACETTI – Il rapporto cit-

tà – università, i rapporti conle amministrazioni locali sonobuoni, scorrevoli, tranquilli…

MORETTI – …e con lapopolazione?

PACETTI – …credo cheormai ci sia una sorta di orgo-

glio della città per essere di-ventata, in pochi anni, parten-do da zero, un’importante sedeuniversitaria, senza considera-re il riscontro positivo che lapresenza di migliaia di studen-ti quotidianamente dà in ter-mini di apporto economico: glistudenti affittano case, mangia-no, vanno nei ristoranti, forsepiù nelle pizzerie, in ogni caso‘muovono’ la città e ci piace-rebbe che ci fosse una maggio-re integrazione, però questa sicostruisce con il tempo, si co-struisce lavorando quotidiana-mente. Non mi preoccupano lediscussioni o qualche criticache ogni tanto affiora sul fatto

che gli studenti non sono mol-to integrati: ricordo anche re-centemente polemiche tra il Co-mune e l’Università di Bolo-gna, che è la più antica delmondo. E se a Bologna, dopooltre 900 anni dalla fondazio-ne dell’Università, ancora siperde tempo a discutere di que-ste cose, allora io penso chepiù che un problema sia unvezzo da salotto. Comunquemi consolo: noi abbiamo qua-rant’anni, Bologna ne ha piùdi novecento; bisognerà aspet-tare per questa perfetta integra-zione. Del resto, l’esperienzadice che quando l’integrazio-ne è troppo forte, cioè quandoesiste un’università troppogrossa rispetto alle dimensionidella città, si fa il male sia dellaprima che della seconda, per-ché si rischia una monoculturaanche dal punto di vista eco-nomico. Ce ne sono di esempidi queste difficoltà quando sihanno 10 mila studenti e 10mila abitanti; io credo che quel-la di Ancona, 17 mila studentisu 100 mila abitanti, sia unagiusta proporzione: l’Universi-tà può lavorar bene e non sof-foca la città, né è soffocata dallacittà.

MORETTI – Senta, checos’è la blu economy?

PACETTI – La blu eco-nomy, così come nel gergo in-ternazionale si intende per di-stinguerla dalla green economy-cioè dall’economia delle ener-gie rinnovabili, dell’ambiente-

, si focalizza sul mare, il marecome risorsa economica, maanche ambientale, turistica, ri-sorsa comunque da preservare.E’ un tema molto importante,sul quale noi ci stiamo spen-dendo: siamo anche protago-nisti di un tentativo, un’ideacui stiamo lavorando insieme

al sistema delle imprese, allaRegione, alla Camera di com-mercio, all’Autorità portuale,per creare una sorta di osserva-torio sull’Adriatico. Ancona staproprio al centro dell’Adriati-co e ha una funzione interna-zionale, anche politica, rico-nosciuta riguardo all’area adria-tica: dunque l’importanza diportare in un unico osservato-rio i tantissimi e diversi aspettidelle attività legate al mare. Cisono attività economiche -lapesca e il turismo-, attività eco-logiche, attività marittime ditrasporti, attività di sfruttamen-to delle risorse marittime dialtro tipo; c’è la possibilità di

pensare, e ci stiamo lavorandoproprio noi dell’Università Po-litecnica delle Marche, allosfruttamento dell’energia eoli-ca in mare, una risorsa che nonha impatti e che può nel con-tempo riservare ottime prospet-tive anche per i nostri impren-ditori nell’Adriatico. Quindi ilmare, cercando di pensarlo inun modo olistico, cioè di ve-dere l’insieme delle attività at-torno al mare. Noi stiamo lavo-rando all’idea di un osservato-rio, con gli enti cui accennavoprima, perché anche in questocampo abbiamo delle profes-sionalità riconosciute interna-zionalmente e che operano nelnostro corso di Biologia mari-na.

MORETTI – Una cosa miha reso molto orgoglioso: ioho avuto dei contatti, per mo-tivi di lavoro, con la Ferrari,parlo di qualche tempo fa:l’ingegner Forghieri, famosoprogettista, mi ha detto di unlavoro intenso con l’Ateneodi Ancona. Che cosa fate perla Ferrari?

PACETTI – Noi abbiamolavorato e abbiamo ancora deicontatti con la Ferrari per i set-tori tipici della stessa: quellomotoristico, ma soprattutto isettori legati ai controlli, allemisure all’interno di tutta lafiliera motoristica della Ferrari.Ci sono nostri laureati che la-vorano alla Ferrari, ne sono lietiloro e altrettanto lieta ne èl’azienda. La Ferrari è un nome

noto in tutto il mondo, ma visono anche altre realtà note nelmondo con cui noi abbiamocollaborato…

MORETTI – …ne citiqualcuna per i miei telespet-tatori...

PACETTI – …nel settoredell’avionica l’Alenia, per

esempio, che è un grosso pro-duttore internazionale di aero-plani, oppure Texas Instrumen-ts, STMicroelectronics -per in-tenderci quella che fa i micro-chip che stanno in tutti i nostritelefonini-, o Alcatel, dunque igiganti delle telecomunicazio-ni: sono tutte aziende con lequali noi abbiamo avuto…

MORETTI – …come fatead avere rapporti con tuttiquesti organismi che sono dilivello mondiale?

PACETTI – Noi laureia-mo 3 mila persone l’anno, mol-te delle quali fanno stage inqueste aziende. Le aziende imigliori li cercano, e per fortu-

na noi abbiamo alcuni dei mi-gliori laureati sul mercato, perloro talento e per le capacitàformative dei nostri colleghinelle varie facoltà. Dunque glistage, dopo di che i rapportivengono consolidati; noi pe-raltro da sempre, da almeno unventennio, abbiamo un’azionepro-attiva molto forte nei con-fronti delle imprese, cercandoin tutti i modi di trovare conqueste accordi o occasioni dicollaborazione, perché le im-prese creano valore aggiunto,creano ricchezza e assorbono inostri laureati; questa è la no-stra missione.

MORETTI – Un prome-moria di questo genere nonstarebbe bene sulla scrivaniadella ministra Gelmini?

PACETTI – Un promemo-ria di questo genere certamen-te farebbe comodo anche sullascrivania del ministro Tremon-ti, del collega professor Tre-monti. Certamente è difficileimmaginare, e qui il discorsosi fa davvero serio, un’uscitadel nostro paese dalla crisi checi avvolge ancora, con prospet-tive di riprendere una traietto-ria di sviluppo che nell’ultimo

decennio abbiamo perduto, se,come si sta facendo, si disinve-ste dal sistema scolastico, dallaricerca, dalla formazione, dal-l’università, perché saranno si-curamente queste le armi stra-tegiche per riprendere e percompetere. Ma se si riduce pe-santemente la spesa e nellostesso tempo non si è capaci difare quello che si afferma, cioèdi selezionare le cose buoneda quelle cattive, quindi di mi-gliorare l’efficienza della spesa–ciò che si declama ma non losi fa, perché poi il ministro Tre-monti fa i famigerati tagli oriz-zontali in cui buoni e cattivisono trattati allo stesso modo-, se tutto questo continua, allo-ra noi non avremo, e bisognaessere tragicamente chiari suquesto, prospettive per i nostrigiovani, speranza che possanoavere qualità del lavoro e qua-lità della vita migliori di quel-le che noi abbiamo conosciu-to. Saremo, cioè, un paese de-stinato inesorabilmente al de-clino.

MORETTI – Non possochiudere la trasmissione sen-za citare la grande iniziativaper la domotica presentata direcente a Fabriano: HomeLab, un consorzio di ricer-ca…

PACETTI – … e questo èproprio un esempio di quelloche dicevo prima, cioè dellacapacità del nostro Ateneo dimettersi in rete, e con i mag-giori protagonisti…

MORETTI – …ho vistodei bellissimi nomi ...

PACETTI – …quelli deifondatori sono nomi eccellen-ti, direi leader nei rispettivisettori, e per fortuna quasi tuttimarchigiani…

MORETTI – …se lei melo consente li leggo addirittu-ra: Indesit Company, AristonThermo Group, Elica, Loc-cioni, Spes, Mr&D Institute…

PACETTI – …questa èl’unica realtà non marchigia-na...

MORETTI – …poi Teu-

co Guzzini…PACETTI – … e l’Univer-

sità Politecnica delle Marche…MORETTI – …addirittu-

ra credo che voi siate stati…PACETTI – …tra i pro-

motori, sicuramente...MORETTI –…appunto...PACETTI – …dunque tut-

te queste eccellenze industrialie le capacità di ricerca del no-stro Ateneo messe insieme at-torno al tema della domotica,un tema unificante e che puòoffrire una prospettiva…

MORETTI – …spieghi,per i miei telespettatori, checos’è la domotica.

PACETTI – Domotica si-gnifica automazione di tuttequelle cose che stanno dentrouna casa odierna e che ci per-mettono, in prospettiva, di vi-vere meglio, in maniera piùecologica, di risparmiare neiconsumi energetici, di faremeglio e con minori costi lecose che facciamo o addirittu-ra di farle, si pensi alla vita incasa degli anziani. Noi tuttisperiamo di diventare anzianie di rimanerlo a lungo ed è unasperanza fondata, consideratoche la nostra regione ha l’aspet-tativa di vita più alta in Italia:la domotica potrà fare dunquemolto per permettere una vitadi qualità più alta alle personeche hanno difficoltà di tipomotorio o di qualunque altrotipo. Dunque la domotica ser-ve a tutto questo: sfruttare lenuove tecnologie dell’infor-matica, dell’elettronica e del-la microelettronica, delle te-lecomunicazioni, per viverein un ambiente, in questocaso l’abitazione, che sia ilpiù possibile attrezzato, cosìda poter fare meglio e conmaggiore sicurezza le coseche si fanno nella vita do-mestica.

MORETTI – Adesso leposso dire con certezza quel-lo che pensa la gente: nonavrà in mente lei per casodi non presentarsi alla sestaelezione…

PACETTI – …se saràpossibile, quando sarà ora,ci ragioneremo.

MORETTI – La ringra-zio molto, soprattutto perquello che fa.

PACETTI – Grazie a leie anche ai telespettatori.

MORETTI – Grazie aitelespettatori e arrivedercialla prossima settimana.

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La Giunta regionale ha recentemente formulato, su iniziativa dell’assessore Luigi Viven-ti, una proposta di legge in tema di riqualificazione urbana (DGR n. 871 del 14.06.2011),ora passata al vaglio dell’Assemblea legislativa per l’approvazione finale. “L’obiettivo di-chiarato della legge - spiega Viventi - è di migliorare la qualità del sistema insediativodelle Marche, favorendo la trasformazioneurbana del costruito a scapito del consu-mo di nuovo suolo e incrementando leprestazioni energetico-ambientali degliinsediamenti. La proposta potrà inoltre forni-re un ulteriore impulso al settore edilizio”.Le principali novità che la proposta introducesono:- un nuovo strumento di pianificazione ur-

banistica denominato PORU;- un meccanismo di premialità applicato

agli indici edificatori;- un meccanismo di perequazione tra i pro-

prietari delle aree.Ma andiamo con ordine.Il primo passo per l’attivazione delle procedu-re per la riqualificazione è l’approvazione, daparte del Comune, di un atto con il quale in-dividua le aree che necessitano di trasfor-mazione. L’individuazione delle aree deveperò essere preceduta dalla definizione diprecisi obiettivi di qualità urbana e da una ri-cognizione sullo stato dell’edilizia sociale. Inquesto processo è prevista la partecipazione dei cittadini. L’individuazione preliminaredelle aree va infatti portata a conoscenza del pubblico al fine di acquisire le manifesta-zioni di interesse dei proprietari e degli operatori. I cittadini possono altresì segnalarel’interesse anche su aree diverse rispetto a quelle preliminarmente individuate dal Co-mune. Le manifestazioni di interesse vengono poi valutate dal Comune sulla base dei cri-teri stabiliti con apposito regolamento regionale.A questo punto il Comune può approvare il programma finalizzato ad attivare le operazio-ni di trasformazione.Lo strumento che viene introdotto dalla normativa è definito PORU: Programmaoperativo per la riqualificazione urbana. Il Poru trasforma in un disegno urbano coe-rente gli obiettivi di riqualificazione individuati dal Comune caratterizzandosi come unvero e proprio piano attuativo particolareggiato, anche in variante al Piano regolatore ge-nerale (PRG) vigente. Con il Poru il Comune definisce: la delimitazione delle aree, l’asset-to urbanistico, le destinazioni d’uso, gli indici edilizi e urbanistici. La leva che permette diincentivare l’utilizzo dello strumento è la possibilità di incrementare gli indiciedificatori delle aree interessate fino al 10% di quanto previsto dal PRG,aumentabile al 15% in caso di interventi effettuati mediante concorso di progetta-

Riqualificare le città delle MarcheInizia l’iter per una proposta di legge innovativa

zione al fine di premiare la qualità dell’intervento. Oltre alla premialità riferita agli indiciedificatori, il Poru si caratterizza anche per la “snellezza amministrativa”. Con l’approva-zione comunale l’iter è concluso, non essendo previsto il parere favorevole della Provin-cia. Nel caso la riqualificazione interessi aree localizzate sul territorio di due o più Comu-

ni, la Regione, le Province o i Comuni interes-sati promuovo accordi per la definizione diPORU comunali tra loro coordinati. In que-sto caso i PORU possono prevedere incre-menti degli indici edificatori fino al 15%,aumentabile al 20% nel caso di interventieffettuati mediante concorso di progetta-zione.Al fine di garantire al Comune la disponibilitàdi suoli da destinare a verde, ad attrezzaturepubbliche o ad altre funzioni di pubblica utili-tà, la proposta di legge ha inoltre previsto unmeccanismo di perequazione urbanisticache permette di incrementare l’interesse e ilcoinvolgimento di tutti i proprietari delle aree.La perequazione viene realizzata attraversol’attribuzione di diritti edificatori e dei rela-tivi oneri a tutte le proprietà immobiliaricomprese nelle aree oggetto di trasforma-zione, indipendentemente dalle destina-zioni specifiche assegnate alle singole areedal Poru, evitando forti discriminazioni trai proprietari delle aree da riqualificare.

La proposta di legge prevede anche una verifica del Poru volta a prevenire i rischi di dis-sesto idrogeologico (frane e alluvioni), di cui si parla nel box.La proposta è ora all’esame della IV commissione dell’Assemblea legislativa. Entro l’an-no è prevista l’approvazione della legge, alla quale seguirà in brevissimo tempo il rego-lamento di attuazione, approvato dalla Giunta, che è già in corso di redazione tecnica.Tramite il regolamento la Giunta definirà:- i criteri e le modalità per la valutazione delle proposte che i Comuni riceveranno dai

proprietari e dagli operatori interessati dalle riqualificazioni;- i criteri per l’applicazione dell’incremento percentuale degli indici edificatori;- le modalità applicative della perequazione urbanistica.Una volta entrata in vigore, la legge sulla riqualificazione urbanistica prevede lo stop al-l’adozione di nuovi PRG o di varianti ai PRG vigenti, anche con il procedimento gestitotramite lo sportello unico per le attività produttive (SUAP), che prevedono ulteriori espan-sioni di aree edificabili se nel Comune non è stata ancora completata l’edificazione di al-meno il 90% delle aree esistenti con medesima destinazione d’uso. Le varianti ai PRG vi-genti sono consentite solo se necessarie all’ampliamento di attività produttive insediate,purché le nuove aree siano contigue a quelle già edificate.

Sicurezza idrogeologicaLa proposta di legge introduce una verifica di compatibilitàidraulica che deve integrare tutti gli strumenti di pianificazionedel territorio e le loro varianti da cui derivi una trasformazioneterritoriale in grado di modificare il regime idraulico. La verifica èvolta ad accertare che non vi sia un peggioramento del rischioidraulico esistente e che non sia pregiudicata la riduzione, anchefutura, di tale livello. Ai fini dell’ammissibilità delletrasformazioni devono essere previsti interventi per lamitigazione del rischio, quali le opere di difesa fluviale, gli invasicompensativi, le aree verdi conformate in modo da massimizzarela capacità di invaso, i rilevati e le valli artificiali. Inoltre vieneintrodotto il concetto di “invarianza idraulica”: ognitrasformazione del suolo che provochi una riduzione dipermeabilità superficiale deve prevedere misure compensativerivolte ad azzerare tale variazione. Sarà la Giunta regionale astabilire i criteri per la redazione della verifica di compatibilitàidraulica.

Il complesso edilizio confina a Nord con un trattodella ferrovia Bologna -Lecce, a Sud con un trattodella Statale Adriatica Nord (Via RaffaelloSanzio), ad Est con una strada urbana (ViaZanella) perpendicolare alla Statale e costituen-te un sottopasso della ferrovia per consentirel´accesso al mare e ad Ovest con un corsod´acqua, detto “fosso della Giustizia”.

Elenco degli interventi:- bonifica ambientale degli argini del “fosso

della Giustizia” con pulizia delle essenzearboree infestanti e piantumazione di vege-tazioni autoctone;

- realizzazione sull’argine del fosso, per il trat-to a confine con il quartiere “Villa Aosta”, diuna “passeggiata” verde;

- costruzione a confine con la ferrovia di uncorpo di fabbrica ad un piano destinato adautorimessa con copertura a giardino pensile(30 posti auto);

- posizionamento a confine con la ferrovia dielementi frangi-rumore e alberature al fine

PPPPProgramma di recupero urbano (PRU) dell’ERAP di Anconadenominato “Riqualificazione edilizia e ambientale delle casepopolari ex quartiere Villa Aosta in via R. Sanzio a Senigallia”

di ridurre l´inquinamento acustico;- realizzazione di area verde alberata a ridosso

della Statale Nord per riparo da rumoreveicolare e come zona di cuscinetto per as-sorbire le precipitazioni meteorologiche cheattualmente invadono le costruzioni frontestrada;

- sistemazione delle aree scoperte con desti-nazione pedonale e a giardino comune conpossibilità di percorrenza carrabile e per soleemergenze tramite dissuasori di traffico elet-tro-comandati;

- trasformazione degli alloggi in unitàabitative anche di superficie maggiore perdotarli di servizi adeguati e di vani che per-mettano l´uso a nuclei familiari maggiori didue unità;

- rifacimento dei servizi a rete quali fognature,illuminazione, gas, telefono, strade, marcia-piedi, ecc.;

- interventi sugli edifici di ristrutturazione ediliizia,restauro, manutenzione straordinaria, nuovacostruzione.

4PAGINA ESTATE 2011MARCHEdomani

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5PAGINAESTATE 2011 MARCHEdomani

Rivoluzionare” l’asset-to dell’Assemblea le-gislativa delle Marche,

attivando una riduzione deiconsiglieri regionali nell’or-dine del 20%, passando da-gli attuali 43 agli, eventuali,futuri, 36. E’ l’idea lanciata,attraverso una proposta dilegge, dal consigliere e vice-presidente dell’Assemblea le-gislativa delle Marche, Gia-como Bugaro, che abbiamocontattato per avere delle de-lucidazioni riguardo a taleeventuale modifica del Con-siglio regionale.

In tempi di crisi econo-mica, ritiene che una ridu-zione del numero di consi-glieri regionali possa essereun vantaggio per il territo-rio?

“Per quarant’anni (1970 -2010) le Marche hanno vistofunzionare la propria Assem-blea legislativa con 40 consi-glieri ed il processo legislati-vo e amministrativo ha fun-zionato bene. L’aumento da40 a 43 consiglieri regionaliha appesantito notevolmenteil bilancio del Consiglio, nonportando di fatto alcun con-creto beneficio alla vita pub-blica. Con una revisione del-lo statuto che preveda la ri-duzione del numero dei rap-presentanti in seno all’Assem-blea, si arriverebbe ad uncospicuo risparmio di dena-ro, senza compromettere conquesto l’efficienza del proces-so legislativo; un risparmio

La proposta di legge attivata da Giacomo Bugarosulla riduzione dei consiglieri regionali

di circa due milioni di euro(soprattutto pubblici) e, diquesti tempi, non mi sembrauna poca cosa”.

Quali sono, secondo lei,gli interventi da attivare perridurre la spesa politica alivello regionale?

“Ritengo doveroso inter-pretare un sentimento diffu-so, legato alla diminuzionedei costi della politica, e nel-l’ampio quadro di razionaliz-zazione e di snellimento del-le strutture pubbliche, reputocorretto inserire anche la ‘no-stra’ istituzione, avanzandoun pacchetto di provvedi-menti che possano liberarerisorse contribuendo a faredell’Assemblea legislativadelle Marche un vero model-lo di efficienza per tutti, cit-tadini ed altre istituzioni. Inquesto progetto inserisco siala riduzione del numero deiconsiglieri, arrivando a licen-ziare una Proposta di leggeche riduca il numero ripor-

tandolo a 36, ovvero studia-re l’ipotesi di andare anchesotto tale soglia qualora unnumero inferiore non pregiu-dichi i lavori dell’Aula, e, piùche altro, delle Commissio-ni, e, in una regione come lanostra di 1.5 milioni di abi-tanti, credo si possa arrivareanche a 30-35; sia riveden-do o meglio abolendo l’as-segnazione dei vitalizi, prov-vedendo piuttosto ad unaconsistente liquidazione altermine dell’esperienza delmandato in seno alle istitu-zioni, utile a favorire la ripre-sa dell’attività lavorativa eprofessionale interrotta per ilmandato popolare ricevuto.Quest’ultimo provvedimentoaiuterebbe, inoltre, ad elimi-nare il privilegio di alcuni nelpercepire più di un emolu-mento pensionistico, ricono-scimento, questo, che deveessere un obiettivo di caratte-re sociale strettamente legatoalla vita lavorativa”.

Gli assessori esterni sonoda nominare?

“Credo che l’eventualeproposta di legge debba for-temente limitare la facoltà dinominare assessori esterni daparte del presidente dellaGiunta regionale, limitando-la ad un solo assessore ester-no, in casi straordinari dinecessità e utilizzando per-sonalità con comprovataesperienza tecnico-istituzio-nale”.

Rob. I. Ros.

Giacomo Bugaro

“Un’idea di risparmio”

Gli stabilimenti industriali ex Tubimar dopo l’interventodi riqualificazione

Ex Tubimar, l’intervento di riqualificazione

Svolta con lerinnovabili

Undici capannoni della ex Tu-bimar restituiti alle attività portualigrazie ad un vasto intervento di ri-qualificazione, con bonifica daamianto e installazione di un im-pianto fotovoltaico. Si è svolta, direcente, la cerimonia di inaugura-zione che ha segnato il completa-mento del progetto voluto dal’Au-torità portuale di Ancona edalla Holding Porto Anconae realizzato con il concorso di trerealtà: Conscoop, Consorzio dicooperative con sede a Forlì, EdraAmbiente, impresa che opera nelsettore delle costruzioni e gestioniambientali con sede a Senigallia,ed Energy Resources, aziendaattiva nel settore delle rinnovabilicon sede operativa a Jesi. L’inter-vento di bonifica da amianto ha in-teressato una superficie di 52 milamq; successivamente, sulle coper-ture è stato installato un impiantofotovoltaico da 3.200 kilowatt dipicco, che occupa 18.907 mq.Come hanno messo in evidenza gliinterventi, un esempio eccellente disinergia tra pubblico e privato peril recupero di aree inquinate e perla produzione di energia pulita:“Una splendida idea quella di co-niugare la necessità della bonificacon la realizzazione di un impiantofotovoltaico -ha detto LucianoCanepa, presidente dell’Autoritàportuale di Ancona-; non possiamoche compiacerci di questa realizza-zione: al porto sono restituiti spa-zi importanti per le attività merce-ologiche e cantieristiche, e a costozero per l’Autorità portuale, graziealla collaborazione con i privati chehanno ottenuto una concessione per

l’impianto fotovoltaico per 20anni”. Nei capannoni riqualificatisono già operative tre aziende e al-tre ne verranno: come ha sottoline-ato Paolo Zoppi, vicepresidentedella Holding Porto Ancona, l’in-tervento rappresenta anche un vo-làno per le attività dello scalo. Sul-l’aspetto ambientale ha focalizzatol’attenzione Sandro Donati, as-

sessore regionale all’Energia: “LaRegione Marche, prima Regione inItalia, ha aderito alla rete eternitfree. L’amianto è ancora un proble-ma diffuso e vogliamo promuoverel’opportunità degli interventi dibonifica: come Regione abbiamocontribuito al grande risultato diun’alta incentivazione a sostegno.Il progetto realizzato al Porto diAncona presenta tre aspetti di uti-lità: la promozione delle fonti rin-novabili, la riqualificazione conbonifica amianto, e l’impiego di fo-tovoltaico su tetto che non togliespazio al territorio”. Forte soddi-

sfazione è stata espressa da Mau-ro Carboni, presidente di EdraAmbiente, che ha sottolineato l’im-piego importante di maestranze lo-cali, e da Giovanni Emidi, pre-sidente di Energy Resources, che haribadito l’importanza di una siner-gia tra pubblico e privato, che inmomenti di difficoltà economiche,occupazionali e sociali può dare ri-

sposte valide e durature alla collet-tività. Erano presenti alla cerimo-nia, tra gli altri, MonsignorEdoardo Menichelli, Arcive-scovo di Ancona-Osimo; l’ammira-gl io Giovanni Pettorino;Marcello Mariani, assessore al-l’Ambiente della Provincia di An-cona; Enzo Giancarli, presiden-te della Commissione Ambientedell’Assemblea legislativa delleMarche; Alberto Rossi, presi-dente della Frittelli MaritimeGroup Spa, e Roberto Orefici-ni, direttore del Dipartimento del-la Protezione civile regionale.

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Incontro conla politica6PAGINA ESTATE 2011MARCHEdomani

INTERVISTA CON PALMIRO UCCHIELLI, SEGRETARIO PD MARCHERisultato Amministrative: “Il Partito democratico gode ottima salute; nella regione il più votato”Festa nazionale di Pesaro: “Appuntamento per il rilancio della partecipazione alla politica”

“Rapporto più forte con i cittadini”In seguito al risultato

delle ultime elezioniamministrative e al suc-

cesso dei quattro “sì” aiquesiti del referendum abro-gativo, quali le prospettiveper il Partito democratico?

“Vorrei evidenziare, in-nanzitutto, la grande af-fluenza registrata al referen-dum, ben oltre le nostre piùrosee aspettative. Questo, amio avviso, dimostra chequando i temi politici sonopercepiti come vicini ai cit-tadini si ha una rispostaviva ed attiva da parte degliitaliani. Dal risultato ottenu-to alle elezioni amministrati-ve possiamo, con piacere,costatare come, a livello na-zionale, il Pd sia un partitoin ottima salute”.

E nelle Marche?“Per quanto riguarda la

regione Marche, il Pd è ilpartito più votato. Vinciamoa Fermo, a San Benedettodel Tronto e nella provinciadi Macerata con oltre novepunti di scarto rispetto alcentrodestra. Nelle Marcheabbiamo costruito un’allean-za molto larga che va da Selall’Udc; il risultato alle urneci ha nettamente premiato equesto ci permette di affron-tare una programmazionefutura con grande serenità.Tra i prossimi obiettivi delPartito democratico c’è si-curamente quello di raffor-zare e radicare il rapportocon i cittadini, perché lapartita con il centrodestranon è chiusa, anche se ilvento è cambiato”.

Un buon auspicio per leprossime elezioni politiche,quindi?

“Tutto questo ci fa bensperare per le prossime ele-zioni politiche, sia che si ar-rivi al 2013, e cioè allo sca-dere della legislatura, sia nelcaso le elezioni venganoanticipate. Qualche settima-na fa, nel tradizionale radu-no leghista a Pontida il mi-nistro Umberto Bossi ha di-chiarato di non poter scio-gliere la sua alleanza conBerlusconi per non far vin-cere il centrosinistra in Ita-lia: un’affermazione che cidimostra come sia ormai benchiaro anche ai ministri chequesto governo ha fallito sututti i fronti, dal lavoro alla

fiscalità, dall’immigrazione aitemi della modernizzazionedello Stato. Saranno questigli argomenti che il Partitodemocratico affronterà allafesta nazionale di Pesaro, unappuntamento di speranza edi rilancio della partecipa-zione democratica alla poli-tica”.

Da molti anni l’affluen-za alle urne è in calo; an-che le ultime Amministra-tive hanno visto un aumentodell’astensionismo: secondolei, che cosa deve fare il Pdper recuperare una partedell’elettorato che non sireca alle urne?

“Bisogna cercare di au-mentare gli strumenti e leopportunità della partecipa-zione, perché questo per-mette di consolidare il rap-porto diretto con la genteche non bisogna mai dareper scontato. La conquistadella fiducia dei cittadini siottiene con la serietà dimo-strata quotidianamente,coinvolgendo gli elettoriattraverso l’azione degli elet-ti, dei loro partiti”.

Quindi non ritiene che ileader carismatici o i nuovimedia abbiano avuto un ruo-lo importante alle scorseelezioni amministrative?

“Sebbene esistano tantinuovi media, il rapportoumano con i cittadini rima-ne ancora fondamentale:questa è la fatica più grandedella politica, ma anche lafatica più bella. Certo unleader carismatico ha ungrande appeal, ma la politi-

ca non èsolo consen-so, e lagrande par-tecipazionealla tornatareferendariaci insegnacome anchetemi concre-ti fondamen-tali che stan-no a cuore aic i t t a d i n ispingano aduna maggio-re affluenzaall’eserciziodemocrat i -co”.

Lei ha

accennato prima al tema dellavoro: il governo, secondol’opposizione, non ha sapu-to dare una risposta al calodell’occupazione generatodalla crisi. Com’è la situa-zione nelle Marche e qualisono le prospettive in vistadi una ripresa?

“Tengo innanzitutto a ri-badire che quella del lavoroè la questione principale. Illavoro è un elemento fonda-mentale nell’esistenza di unapersona, al pari della salute.Una persona senza lavoro,e quindi senza prospettive,è una persona che vive undrammatico disagio. Chiun-que abbia responsabilità digoverno deve darsi da fare

per creare opportunità di la-voro e cercare di tenderesempre ai più bassi livelli didisoccupazione possibile”.

Serve un cambio di pas-so nella politica di governonazionale?

“Nelle tematiche del la-voro la politica economicaeuropea e quella nazionalehanno un grande ruolo, macon la riforma del Titolo Vdella Costituzione gran par-te dei poteri, dei ruoli e del-le funzioni sono stati attri-buiti agli enti territoriali,quindi anche localmente sipuò agire con efficacia”.

Anche le Marche stan-no subendo gli effetti dellacrisi, ma la situazione

sembra migliore rispetto adaltre realtà: perchè secon-do lei?

“Nelle Marche stiamoun po’ meglio rispetto atante altre realtà: qui si èattuata un’azione sinergicatra Regione, Province, Ca-mere di commercio ed entilocali per attutire la crisieconomica internazionale.Io ritengo che per rilanciarel’economia sia importanterisanare i conti dello Statoattraverso la lotta all’eva-sione fiscale, così da poterinvestire per creare oppor-tunità di lavoro, congiunta-mente al colmare una graveingiustizia sociale”.

Luca Baldini

Commissione Coter: approvazionedel parere per la Macroregione

Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spac-ca, nella sua veste di relatore in Europa per la Macro-regione adriatico-ionica, ha ottenuto nei giorni scorsi aBruxelles l’approvazione del parere a larghissima mag-gioranza da parte della Commissione Coter (la Commis-sione di Coesione territoriale) del Comitato delle Regionieuropee. L’approvazione rappresenta un ulteriore, impor-tantissimo passo avanti nel percorso di avvicinamento al2014, data fissata dai Paesi adriatico-ionici per l’avviodella Macroregione: “Collegare e proteggere, sostenerela crescita e favorire lo sviluppo. Queste –sottolineaSpacca- le parole chiave che riassumono il significatoprofondo della strategia per la Macroregione adriatica, ilcui percorso verso l’avvio definitivo segna una tappaimportante: dopo che il Consiglio europeo, riunito perl’ammissione definitiva della Croazia nell’Ue, ha ricono-sciuto ufficialmente anche l’avvio della strategia macro-regionale adriatico-ionica, la proposta di parere è statadunque approvata nella Commissione Coter del Comitatodelle Regioni d’Europa”. Il parere presentato da Spaccaalla Coter ha seguito un iter procedurale in tutto similea quello di una proposta di legge; in questi mesi il pre-sidente ha condotto le consultazioni per raccogliere sug-gerimenti utili alla redazione del parere nel contesto delpiù ampio confronto finalizzato allo sviluppo dei territoricoinvolti.

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Incontro conla politicaMARCHEdomani

INTERVISTA CON PATRIZIA CASAGRANDE, PRESIDENTE PROVINCIA ANCONAManovra: “Nessuna politica di sviluppo avviata; in Italia la percezione di rischio non fa che dilagare”Tagli: “Al minimo la spesa strutturale; non abbiamo voluto, però, interrompere gli investimenti”

ROBERTO I. ROSSI

“Mentre siriducono i fondi ai

servizi sociali,colpendo le fasce

più deboli, ilnostro ente èpartner di un

progetto per azioniformative rivolte

a giovani e a studenti disabili.Premiati, inoltre, con un contributoeuropeo per un innovativo processo

informatizzato sul frontedella sicurezza”

7PAGINAESTATE 2011

Come giudica l’attua-le momento politiconazionale?

“Da troppo tempo vivia-mo una situazione fluida,aspettando di giorno in gior-no una novità che ci liberidall’incertezza e dal senso diprecarietà del presente. For-me di reazione allo stallopolitico ed economico comin-ciano a manifestarsi in mododiffuso: l’esito dei referen-dum, le elezioni di Milano,Napoli, Cagliari o Macerata,il calo di gradimento nei con-fronti del capo di governoregistrato dai recenti sondag-gi. Un governo che, però,reagisce a sua volta, con lasprezzante demagogia di unamanovra da 47 miliardi di euroconsegnata in massima par-te alla coalizione che vinceràle prossime elezioni, presu-mibilmente fra due anni. Ungoverno che chiede nuovisacrifici e impone tagli linea-ri senza avviare una qualsia-si politica di sviluppo -bastipensare agli effetti della crisidella cantieristica- né unaseria politica energetica.Dopo tre anni di crisi, con

un debito pubblico al terzoposto al mondo senza esse-re la terza potenza del piane-ta, in Italia la percezione di

rischio non fa che dilagare.Tre anni durante i quali glienti locali hanno fatto ditutto per tenere in piedil’economia locale e la coe-sione sociale”.

Come sta procedendo laProvincia di Ancona a se-

guito dei tagli attivati dal go-verno centrale?

“Abbiamo ridotto al mi-nimo la spesa strutturale del-

l’ente, i costi del personale,dell’amministrazione e di ge-stione, risparmiando quantopiù possibile. Non abbiamovoluto, però, interrompere gliinvestimenti sul territorio pergarantire ai cittadini i servizidi cui la Provincia è unica

responsabile: scuole superio-ri, strade provinciali, dema-nio idrico. Peraltro, chiuden-do i cantieri delle scuole edelle strade, la Provinciastessa si sarebbe trasforma-ta in fattore di crisi, produ-cendo ulteriore disoccupa-zione e danno sia alle impre-se che al tessuto socio-eco-mico”.

Lei, di recente, ha parte-cipato a Roma alla costitu-zione del Coordinamento na-zionale tra Consigli delleAutonomie locali, in qualitàdi presidente del Consigliodelle Autonomie locali delleMarche. Quali i punti focalidi tale Coordinamento?

“Con la riforma costitu-zionale in atto e in vista delfederalismo fiscale, le auto-nomie locali sono chiamatead essere protagoniste nel-l’elaborazione delle normeche daranno un nuovo voltoallo Stato. Intanto, il fatto

che gli enti locali siano statii più colpiti dai tagli inducei Cal di tutta Italia a promuo-vere nuove forme di raccor-do per assicurarsi un buongrado di interlocuzione conil governo e con gli organicostituzionali. È necessarioe possibile allentare un pat-to di stabilità che, anno dopoanno, ci costringe a contrar-re sempre più gli investimen-ti sul territorio e che penaliz-za soprattutto gli enti virtuo-si come il nostro”.

Il suo ente promuove dueprogetti europei, “Goes-Good On Emergency Situa-tion”, di cui la Provincia diAncona è capofila, e “Socialand Labour Integration ofthe Disabled”. Di che cosasi tratta?

“Mentre il governo tagliai fondi ai servizi sociali col-pendo le fasce più deboli, laProvincia di Ancona è part-ner del progetto europeo ‘So-

cial and Labour Integrationof the Disabled’, che destinaquasi 2 milioni e mezzo di euroad associazioni dalmate, mon-tenegrine, albanesi, bosniachee al nostro ente per realizzareinnovative azioni formative estage aziendali rivolti a gio-vani e studenti disabili. Guar-diamo con molta attenzionealle possibilità che l’Europapuò offrirci nel campo dellebuone pratiche. Così il pro-getto ‘Goes’ ci vede premiati,insieme alla Spagna e alla Bul-garia, con un contributo eu-ropeo per l’innovativo pro-cesso informatizzato che por-terà la protezione civile e lenostre strade ad un’elevatis-sima quantità di informazioniutilissime alla sicurezza di tuttii cittadini”.

Intervista del30 giugno 2011

Il Consiglio dei Marchi-giani nel mondo, riunitosi direcente a Sirolo, ha rinnovatoil suo esecutivo e nominato ilpresidente: con un program-ma dedicato al miglioramen-to delle relazioni culturali in

Marchigiani nel mondo, rieletto Berionnifunzione della promozione evalorizzazione delle Marche èstato rieletto Emilio Berion-ni, che svolgerà così il suoterzo mandato. Questo l’ese-cutivo al completo: vicepresi-dente Franco Nicoletti; Ma-

ria Stella Trombetta (Austra-lia), Lorena Noè (Belgio),Giuseppe Puglisi (Svizzera),Luca Javier (Argentina), Ga-briela V. Manetta (Argenti-na), Anna Claudia Casini(Uruguay).

INTERVISTA CON DANIELE SILVETTI, CAPOGRUPPO FLI ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALEPer uscire dalla crisi: “Interventi finalizzati alla crescita dei sistemi del territorio”Numero consiglieri: “Concordiamo con la proposta di una diminuzione del 20 per cento ”

ROBERTO I. ROSSI

“Abbassare le tasse locali”

”I risultati deirecenti referendumrappresentano unaulteriore e sonora

bocciatura diBerlusconi. Ha

vinto lapartecipazione

libera dei cittadinicontro l’arroganza di un governo che

vuol tirare a campare”

L’approccio di questaintervista lo dedi-chiamo alla proposta di

legge lanciata dal Pdl sullariduzione dei consiglieri re-gionali. Qual è il suo puntodi vista a tal proposito?

“La diminuzione dei costidella politica è una battagliache Fli ha messo in campo alivello nazionale; per questonon possiamo che essered’accordo con la propostapresenta in Assemblea legi-slativa dal consigliere Bugarosul taglio del 20% dei consi-glieri regionali. La riduzionedei consiglieri regionali da 43a 36 e il risparmio sui loroemolumenti sarebbe un segna-le forte per andare a ridurre ladistanza che si è creata tra icittadini e il ‘palazzo’ e percombattere il virus demagogi-co dell’antipolitica. Un prov-vedimento in grado di dareun segnale forte dell’impegnodella Regione in direzionedella generale diminuzione delcosto della politica ancora piùimportante in un periodo incui molte famiglie marchigia-ne devono affrontare proble-mi economici abbastanza pe-santi e gravi”.

Che tipi di interventi vor-rebbe che fossero attivati perridurre le spese politiche alivello regionale?

“Tenuto conto che sono

da preservare la salvaguardiadel potere di acquisto dellefamiglie attraverso l’erogazio-ne di servizi, il sostegno allepersone e alle famiglie -nido,

non autosufficienza, fondo perl’affitto, eccetera-, le politichedi mobilità e gli investimentiinfrastrutturali, una rigorosa at-tività di razionalizzazione e ri-duzione delle spese dovrebberiguardare i finanziamenti allesocietà regionali, i costi relati-vi alle spese di rappresentan-za e consulenza e, infine, lespese di comunicazione e lelocuzioni passive, cioè gli af-fitti”.

Alcuni consigli per pro-vare ad uscire dalla crisi eco-nomica.

“La crisi economica conti-nua a persistere. Ci sono se-gnali di ripresa ma il mercato

interno è ancora asfittico. An-che la regione Marche, carat-terizzata da un tessuto impren-ditoriale costituito da una retedi piccole e medie imprese, sta

subendo gli effetti di questacrisi. Occorre avviare una ri-presa costante mediante risor-se e interventi che siano fina-lizzati alla crescita dei sistemiterritoriali. Si deve migliorarela produttività con incentivicreati dall’intervento pubbli-co; un intervento che deveavere come obiettivo di favo-rire l’iniziativa privata che sisviluppa con la ricerca, l’in-novazione tecnologica, la ri-valorizzazione del capitaleumano ed una migliore qualitàdelle strutture organizzativeche producano efficienza equalità. Occorrono interventi,di concerto con il sistema ban-

cario marchigiano, necessariper favorire l’afflusso di credi-to e sostenere l’attività dellepiccole e medie imprese, cheoperano in un sistema in con-tinua evoluzione. Da parte del-la Regione è assolutamentenecessario un impegno ad unasemplificazione delle normati-va a favore delle imprese edun abbassamento delle tasselocali”.

Come sta procedendo ilcammino di Fli all’interno delConsiglio regionale?

“Fli è con convinzione op-posizione al centrosinistraguidato da Spacca: siamo fer-mamente rispettosi del man-dato che ci hanno dato i cit-tadini e continueremo a fareun’opposizione decisa e co-struttiva, come stiamo facen-do ora. Mi piace ricordare al-cuni temi dove Fli si è impe-gnata: la sospensione deglistudi di settore nel Fabriane-se; la battaglia a sostegnodella sopravvivenza economi-ca dell’istituto musicale Per-golesi; la tutela dei posti dilavoro degli operatori delleemittenti televisive marchigia-ne messi a rischio dal digitaleterrestre; la battaglia a fiancodegli operai della Fincantieri eil sostegno dato alle associa-zioni ambientaliste per l’inter-ramento dell’elettrodottoFano-Teramo”.

Come Fli siete per la mo-difica della legge elettorale inatto?

“Assolutamente sì. Fli èper una nuova legge elettora-

le che prevede il ritorno allapreferenza: il cittadino devepoter scegliere chi eleggerecome proprio rappresentante.A tal proposito, Futuro e li-bertà ha presentato un emen-damento alla riforma elettoralein discussione al Senato, perripristinare il ritorno alle prefe-renze contro quel meccanismoche faceva sì che pochi po-tessero scegliere il destino dimolti. Con candidati nominatiper via del listino bloccato enon eletti, infatti, si sta morti-ficando il diritto di partecipa-zione dei cittadini alla vitapolitica”.

Come giudica i risultatidel recente referendum?

“Il risultato dei referendumparla chiaro e rappresenta unaulteriore e sonora bocciaturadi Berlusconi. Ha vinto la par-

tecipazione libera dei cittadinicontro l’arroganza di un go-verno che vuol tirare a cam-pare grazie agli Scilipoti di tur-no. Gli italiani stanno dimo-strando che ormai l’asse Pdl-Lega è minoritario nel Paese.La strada maestra sarebbe l’ab-bandono dell’accanimento te-rapeutico da parte del governocon dimissioni utili a chiarire ilquadro politico. Mi preme chesia notato che si è tenuta laseconda consultazione dallarottura di Berlusconi con Finie si è sempre trattato di scon-fitte, a riprova della nostra tesiche vede Berlusconi senza Finiimpossibilitato a vincere”.

Intervista del30 giugno 2011

Presentato, di recente, il Rapporto annuale 2011sul mercato del lavoro, redatto dall’Osservatorio re-gionale. Marco Luchetti, assessore al Lavoro: “Rela-tivamente ai dati emergenti, alcuni segnali positivisono evidenti: crescono infatti gli occupati, diminui-sce la disoccupazione, attestatasi nel 2010 al 5,7 percento, uno dei migliori dati in Italia. Continua, invece,a preoccupare la disoccupazione giovanile, anche sele azioni messe in campo dalla Regione lasciano bensperare per il futuro. Il prestito d’onore regionale havisto infatti una grande domanda complessiva e 400nuove imprese giovanili sono in procinto di partire”.

Lavoro, presentato ilrapporto 2011:

disoccupazione al 5,7%

“L‘Europa per le buone pratiche”

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8PAGINA ESTATE 2011MARCHEdomani

Intervista con Giuseppe Casali, presidente Confindustria Ancona

“Rinnovata sinergiatra impresa e banca”

Un commento sull’en-trata in vigore deldecreto sviluppo.

“Nel decreto sviluppoapprovato ci sono elemen-ti che testimoniano unosforzo da parte del gover-no di andare incontro alleesigenze delle imprese edella collettività, per esem-pio le norme sulla sempli-ficazione amministrativa.Si eliminano anche le trop-pe norme sulla privacy trale imprese, si introduce uncredito d’imposta per laricerca, anche se in questocaso manca una quantifica-zione delle risorse. Vi sonoanche norme positive sullarazionalizzazione dei con-trolli fiscali, burocratici econtributivi. Tra i punti im-portanti del decreto, anchequello che riguarda il cre-dito di imposta per la ri-cerca, anche se manca laquantificazione delle risor-se”.

Come valuta l’aumen-to dei costi di utilizzo deltrasporto merci a seguitodei recenti provvedimentivarati dal governo centra-le?

“Abbiamo fatto un pas-so indietro, ritornando aprima del 2005, quando ilsettore dei trasporti era pe-santemente regolamentato:il risultato della revisionedelle norme è l’ennesimoaumento dei costi a dannodelle imprese che utilizza-

Giuseppe Casalino i servizi di trasporto,già, peraltro, lievitati a se-guito dell’aumento deiprezzi dei carburanti. E sap-piamo bene che i costi deitrasporti incidono in ma-niera rilevante sui prezzi divendita, con conseguentieffetti sulla competitivitàdelle aziende stesse”.

Nel corso dell’ultimaassemblea pubblica diConfindustria Ancona, chesi è svolta all’Aeroportodelle Marche, lei ha lan-ciato uno slogan: “Voglia-mo spiccare il volo versoil futuro”. Quali gli obiet-tivi da raggiungere?

“Essere sempre di più unpunto di riferimento per inostri soci sul territorio,cogliere le loro esigenze,supportarli nel difficile me-stiere che è quello dell’im-prenditore. Per fare questoabbiamo ripensato la strut-tura organizzativa, stiamo

proponendo nuovi servizie stiamo portando avantiuna serie di iniziative inambito del credito che re-sta, nonostante tutto, il‘nervo scoperto’ per le no-stre Pmi”.

Il 2011 sarà l’anno del-la ripresa per uscire dal-la crisi che sta mettendoin difficoltà anche il terri-torio marchigiano?

“Difficile fare previsio-ni. I segnali di ripresa cisono, ma parlare di uscitadalla crisi mi sembra pre-maturo: tutti gli indicatorici dicono che ci vorrannoanni per ritornare ai livellidel 2007. C’è, comunque,da sottolineare che il no-stro Paese, e di conseguen-za anche la nostra regione,ha tenuto meglio rispettoad altri, grazie ad un siste-ma bancario più solido emeno inquinato e anchegrazie alla pace socialeche, pur in condizioni diestrema tensione sul mer-cato del lavoro, è statamantenuta”.

Che consigli si sente dioffrire agli imprenditoriper provare ad uscire dal-la crisi economica?

“Di uscire dall’indivi-dualismo che ci caratteriz-za e cominciare a valutareseriamente le opportunitàdi mettersi insieme, di farerete. Credo che oggi da solinon si vada più da nessunaparte. In un tessuto impren-

ditoriale come il nostro,dove il 95 per cento delleimprese sono di piccole epiccolissime dimensioni, iltema delle aggregazionidiventa fondamentale perla crescita delle singoleaziende e dell’intero siste-ma”.

Quali sono i mercatisui quali lei pensa sia op-portuno puntare in questoparticolare periodo?

“Quello che forse è piùimportante è capire comesi va nei nuovi mercatipiuttosto che dove. In as-semblea, tra le varie tesi,abbiamo anche sottolinea-to come sia necessario tro-vare massa critica per ac-corciare le distanze fisichee culturali che separano letante piccole imprese delterritorio, per lo più com-ponentiste, dai mercatiemergenti; occorre metterea sinergia rinnovata impre-sa, diplomazia economica esistema bancario per promuo-vere il prodotto locale inPaesi specifici, senza disper-dere le energie sul mondointero, per un periodo dimedia durata. Tutto questodeve avvenire in manieraunitaria, a livello regionale.Noi abbiamo proposto la cre-azione di un unico soggettoe all’avanguardia che operiper tutta l’impresa marchi-giana nell’ambito dell’inter-nazionalizzazione”.

Rob. I. Ros.

Approvato, di recente, ilbilancio d’esercizio 2010di Aerdorica nel corso del-l’assemblea dei soci dellasocietà che gestisce l’Ae-roporto delle Marche. Ilbilancio si è chiuso con unrisultato netto che presen-ta un utile di 126 milaeuro.

I ricavi consuntivano a11.633.000 euro contro i10.260.000 euro del 2009,il mol (margine operativolordo) mostra un risultatodi 2.627.000 euro, nel2009 tale mol ammontavaa 2.291.000 euro, e i costidel personale nel 2010 val-gono 4.269.000 euro, ri-spetto i 3.588.000 euro del2009. Il presidente di Aer-dorica, Cleto Sagripanti,ha espresso la sua soddi-sfazione per il risultato ot-tenuto e per le prospettivedi crescita in tempi relati-vamente brevi, sia nel set-tore merci che in quellopasseggeri, dello scalo mar-chigiano, punto nevralgicoper lo sviluppo del turismoe del business nell’interaregione. Per quanto ineren-te il traffico passeggeri, ildirettore generale di Aer-dorica, Marco Morriale,ha presentato una crescitanel primo semestre del2011 del 31%, che dovreb-be permettere di superareil risultato previsto a bud-get del +21%. Nello speci-fico, il traffico ha registra-

Approvato dall’assemblea deisoci, utile di 126 mila euro

Aerdorica:bilancio 2010 ok

to buoni livelli di crescita,per le linee nazionali edinternazionali. Ottima laperformance del settorecargo che chiude l’anno2010 a +20%, e con unaprevisione a fine 2011 di+30%, grazie anche all’in-gresso del vettore Ups chesi va ad aggiungere aglioperatori Dhl e FedEx giàpresenti sullo scalo. “Si vanella direzione giusta -hadetto l’assessore ai Traspor-ti della Regione Marche,Luigi Viventi-, sia perquanto riguarda il risana-mento dei conti che lo svi-luppo in diverse direzionidello scalo marchigiano.Partivamo da una situazio-ne difficile, e al di là delsostegno e del contributoche la Regione Marche hasempre garantito, l’Aerdo-rica ha fatto veramentebene, come testimoniano idati presentati nel corsodell’assemblea dei soci, cheaddirittura puntano ad in-serire l’Aeroporto delleMarche fra i primi 5 aero-porti nazionali per il mo-vimento merci”.

Gennaro Pieralisi ,come socio di Aerdorica, haespresso il suo apprezza-mento per i risultati di bi-lancio e per le prospettivefuture che confermanol’importanza dell’infra-struttura aeroportuale peruna regione industrialecome le Marche.

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ROBERTO I. ROSSI

Giampaolo Giampaoli

“Lungo la dorsale adriati-ca si nota una discreta ripresaeconomica nelle aziende me-dio–grandi, mentre in quellepiccole la ripresa è ancora trop-po lenta. In Italia il rilanciodell’economia è più lento chein altri Paesi europei, e leaziende del Nord Est cresco-no molto più di quelle delleMarche. C’è un gap del 5%da colmare e se la domandainterna non basta a risollevarele imprese dalla lunga crisi, è

necessario fare uno scatto e af-frontare con decisione, ma an-che con strumenti finanziari epartner adeguati i mercati esteri,che oggi sono più vicini diquanto si possa pensare”. E’ lasintesi fatta da Nunzio Tarta-glia, condirettore della Bpa,aprendo i lavori del workshop“International Open Day”, or-ganizzato dalla Ubi-Banca Po-polare di Ancona, in collabo-razione con Regione Marche,Confindustria Marche, Mar-

chet-Camera di commercio diAncona e con il supporto diSpf-Studio progetti finanziaridi Roma, svoltosi, di recente,nella sede dell’Ubi-Banca Po-polare di Ancona, l’Esagono aJesi. All’evento, dedicato alleimprese senza confini, cioè aquelle aziende particolarmenteintraprendenti e animate dallavolontà di accettare la sfida del-l’internazionalizzazione, hannopartecipato circa duecento fraimprenditori e operatori impe-

gnati sui mercati esteri o inprocinto di farlo. “Con questainiziativa –ha detto in apertu-ra, Luciano Goffi, direttore ge-nerale Ubi-Banca Popolare diAncona- vogliamo apriredelle finestre sul mondo edare alle imprese che guar-dano all’estero per ampliarele loro prospettive future,tutto il supporto che un gran-de gruppo come il nostro -ilquattro/quinto in Italia, ndr.-, può garantire”.

Ubi-Banca Popolare di Ancona - Convegnosui mercati esteri

Partiamo, parlando delprossimo Congressoeucaristico nazionale.

Che importanza ha, secondolei, per il nostro territorio?

“E’ scontato valutare l’im-portanza di tale evento. E’ unatappa importante per il nostroterritorio. In un momento ab-bastanza difficile per tutti noi,considerato che il mercato nontira più di tanto e il settoreindustriale sta registrando di-verse problematiche. Quindi,il Congresso può offrireun’adeguata spinta economi-ca alla nostra regione consi-derate le presenze già previ-ste. Un evento che farà cono-scere le Marche a chi non ci èmai venuto, offrendo movi-mento all’attività commercia-le, industriale e artigianale”.

Un Congresso, dunque,che offrirà una mano almondo del turismo…

“Assolutamente sì, ci saràun motivo in più per venirenelle Marche. Una carta, quel-la del Congresso, che va gio-cata al meglio da tutti quantinoi”.

Un’opportunità per farconoscere le nostre eccellen-

Intervista con Giampaolo Giampaoli. “L’incoming è un aspetto sul quale puntare per catalizzarel’attenzione sulla nostra terra, facendo conoscere una regione ricca di eccellenze”

“Obiettivo: attirare turisti”“L’Aeroporto delle Marche? Sta andando bene. Siamo in fase di rilancio”

ze…“Ora tutti dobbiamo lavo-

rare per centrare il tipo diobiettivo che lei ha ora cita-to”.

Sempre a proposito diturismo, come stanno proce-dendo le cose nell’ambitodell’Aeroporto delle Marche,di cui lei fa parte nell’ambitodel Consiglio direttivo?

“L’Aeroporto delle Marchecontinua a migliorare la pro-pria attività, pur non avendoancora risolto tutti i problemi,soprattutto a livello finanzia-rio. Comunque, nell’ultimobilancio del 2010 come Aer-dorica abbiamo registrato,dopo tanto tempo, un piccoloattivo. Chi ha fatto un buonlavoro è stato negli anni scor-

si il presidente Conti che hapreceduto l’attuale presiden-te, Cleto Sagripanti, avviandouna sana riorganizzazionedella struttura; lavoro che staproseguendo Sagripanti conun direttore generale, MarcoMorriale, che si sta impegnan-do molto, in positivo. Il lavo-ro di tale staff sta permettendoun costante recupero di voli,di attività e di passeggeri. Ab-biamo tanti progetti in essereper attivare degli investimen-ti, sistemando, tra le altre cose,la parte centrale dell’aeropor-to, creando hangar nuovi, masoprattutto per incrementare iltrasporto merci. L’aeroporto

può essere un punto di aggre-gazione di persone, organiz-zando degli avvenimenti al-l’interno della struttura, comel’esposizione dei nostri pro-dotti tipici. Siamo in fase dirilancio”.

Come valuta l’eventualecreazione di una fiera nellevicinanze dell’Aeroporto del-le Marche?

“E’ un pensiero che noncondivido. Sono per una fieraitinerante nel nostro territorio,l’importante è avere la gover-nance con una società chepunti ad obiettivi moderni, disupporto alle nostre imprese”.

L’incoming è uno degli

aspetti sui quali si sta pun-tando per incrementare l’at-tività dell’Aeroporto delleMarche?

“Assolutamente sì, l’abbia-mo sempre sostenuto, l’inco-ming, un aspetto che può cat-turare un gran numero di per-sone, non solo come turisti maanche come imprenditori”.

“Welcome to Ancona”,iniziativa legata allo sbarcodelle navi-crociera da lei at-tivata quando era presidentedella Camera di commerciodi Ancona, come sta proce-dendo?

“Molto bene; certo, sareb-be necessaria una maggiore

attenzione nei confronti deituristi, creando, tra le altre cose,dei gadget, stimolando l’ac-quisto della territorialità”.

E’ vero che lei potrebbeentrare nel mondo della po-litica?

“Non è il mio campo esono convinto che se mi can-didassi a sindaco di Anconanon verrei eletto, perché nonho mai fatto politica”.

Una puntata sullo sport.Come valuta l’attività del-l’Ancona 1905?

“Il presidente Marinelli stalavorando molto bene. Il peg-gio è passato, la società stapercorrendo la strada giusta”.

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Le Marchechiamano

l’ItaliaLa settimana si articolerà in momenti spirituali e culturali, di riflessione

e di testimonianza. Culminando con la solenne Messache sarà celebrata da Papa Benedetto XVI al porto dorico, nella sede di Fincantieri

“Signore da chi andre-mo? L’Eucaristia per lavita quotidiana”. È questoil tema del XXV Congressoeucaristico nazionale che siterrà ad Ancona e nelleDiocesi della metropolia dal3 all’11 settembre 2011. Ilsecondo nella storia delnostro territorio, dopo quel-lo svoltosi a Loreto nel1930. La settimana si arti-colerà in momenti spiritua-li e celebrativi, riflessioni etestimonianze e culmineràcon una solenne celebrazio-ne eucaristica domenica 11settembre 2011 ad Ancona,con la presenza di Papa Be-nedetto XVI, al porto dori-co nella sede di Fincantie-ri. I significati del Congres-so eucaristico sono molte-plici. In primo luogo, si trat-ta di un atto di fede nel-l’Eucarestia e un evento dicomunione per l’interaChiesa italiana, che in queigiorni vedrà convergere nelcapoluogo marchigiano mi-gliaia di fedeli da tutte leDiocesi. L’evento riveste an-che un significato sociale eculturale, perché l’Eucare-stia, sacramento dell’amoredi Dio per gli uomini, è panedel cammino storico deicredenti e fermento di novi-tà in tutti gli aspetti del vi-vere umano. È per questoche ad Ancona verrà sotto-lineato il dono dell’Euca-ristia per la vita quotidia-na, attraverso la ripresa deicinque ambiti dell’esisten-za già al centro del Conve-gno ecclesiale di Veronanel 2006: la vita affettiva,il lavoro e la festa, la fra-gilità umana, la tradizionee la cittadinanza. Sfondobiblico dell’intero appun-tamento sarà il capitolo 6del Vangelo di Giovanni, dacui è tratto il versetto postonel titolo: “Signore, da chiandremo?”, è la domandache l’apostolo Pietro rivol-ge a Gesù a conclusione deldiscorso sulla Parola e ilPane di vita. Ed è anche ladomanda che dopo duemilaanni ritorna come la que-stione centrale della vita deicristiani di oggi.

R.I.R.

Speciale - XXV Congresso eucaristico nazionale, 3-11 settembre 2011

Papa Benedetto XVI e una panoramica di Ancona, città che ospiterà la solenne Messa a conclusione del XXV Congresso eucaristico

Monsignor Mariano Crociata

“Non soltanto eventi litur-gici: i 24 Congressi eucaristi-ci nazionali sono altrettantetappe attraverso le quali sipotrebbe scrivere un’origina-le storia della nostra Chiesa edel nostro Paese, dalla finedel XIX secolo ad oggi. Siripercorrerebbero, allora, in-nanzitutto le tese stagionidella ‘questione sociale’:non a caso il primo Con-gresso –a Napoli, nel 1891,lo stesso anno di promul-gazione della Rerum Nova-rum– fu marcato da unaforte valenza apologetica, inreazione alle leggi del go-verno Crispi, che cercava-no di ridurre la vita di fedead un fatto privato. La pro-spettiva sociale torna aTorino (1894), quando ci siinterrogò su come l’Eucari-stia possa essere sorgentedi moralità tanto per la clas-se lavoratrice, quanto perquella dirigente; a Milano(1895), dove rimbalzarono itemi legati alla crisi econo-

mica e al conseguente feno-meno migratorio, il pericolocostituito dalla massoneria,la dimensione mondiale dellasolidarietà che dall’Eucaristiascaturisce; ad Orvieto (1896)–‘L’Eucaristia e l’azionesociale’-, a Venezia (1897),con il servo di Dio GiuseppeToniolo, che intervenne suL’Eucaristia e l’avvenire

della società. La celebrazio-ne dei Congressi riprendedopo la Grande Guerra, in unclima di maggiore conciliazio-ne tra Stato e Chiesa: daBergamo (1920) a Genova(1923) –che avanzò la richie-sta dell’insegnamento dellareligione nelle scuole statali–da Palermo (1924), con la suaforte dimensione missionaria,

a Bologna (1927), da Loreto(1930) a Teramo (1935) e,addirittura, a Tripoli (1937),dazio alle conquiste colonialidel fascismo. Dopo le dram-matiche vicende della secon-da guerra mondiale, si do-vrà attendere il 1951 per ri-prendere -ad Assisi- l’ap-puntamento congressuale,che nel ’53 avrebbe stazio-nato a Torino, quindi aLecce (1956) e a Catania(1959), dove si congiunsealla consacrazione del Pae-se al Cuore Immacolato diMaria. Nel dopo Conciliofu la volta di Pisa (1965),Udine (1972) e Pescara

(1977) con Chiara Lubich,Madre Teresa e Fr. RogerSchulz, mentre Milano(1983) fu animato dalla pre-senza del Papa fra i giova-ni, i lavoratori e gli artisti;e se Reggio Calabria (1988)rimarcò la necessità di unosviluppo unitario del Pae-se, Siena (1994) ribadìl’Eucaristia quale fonte dicomunione, di solidarietà edi servizio; Bologna (1997)ha infine passato il testimo-ne a Bari (2005) per ricor-darci che ‘senza la domeni-ca non possiamo vivere’.Ancona 2011 è erede diquesta vivace tradizione”.

Speciale a cura di:Roberto I. Rossi,

in collaborazione conRosemary Martarelli

Monsignor Mariano Crociata, Segretario generale Cei-Conferenza episcopale italiana

“Ancona l’erede diquesta vivace tradizione”

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XXV Congressoeucaristico nazionale12PAGINA ESTATE 2011MARCHEdomani

Nel contesto del rinnovamento sociale

1891, Napoli: Difesa dell’Eucaristia e del suo culto1894, Torino: L’Eucaristia nella devozione e nel culto1895, Milano: L’Eucaristia, presenza del Redentore1896, Orvieto: L’Eucaristia e l’azione sociale1897, Venezia: Fede, storia, culto dell’Eucaristia

Nel contesto della riconciliazione tra Chiesa e Stato

1920, Bergamo: Eucaristia e santificazione personale1923, Genova: Cristo, mediatore tra Dio e gli uomini1924, Palermo: Gesù nell’Eucaristia è l’Emmanuele1927, Bologna: Dottrina e vita eucaristica in Italia1930, Loreto: L’Eucaristia e la famiglia cristiana1935, Teramo: L’Eucaristia e la sacra Scrittura1937, Tripoli (Libia): Senza un tema specifico

Nel contesto del rinnovamento dottrinale

1951, Assisi: L’Eucaristia, mistero della fede1953, Torino: L’Eucaristia nella società moderna1956, Lecce: Sacramento di unità e vincolo di carità1959, Catania: Dacci oggi il nostro pane quotidiano1965, Pisa: L’Eucaristia, reale presenza di Cristo

Nel contesto del rinnovamento ecclesiale

1972, Udine: Eucaristia e comunità locale1977, Pescara: La Domenica. Giorno del Signore1983, Milano: L’Eucaristia, centro della comunità1988, Reggio Calabria: L’Eucaristia, segno di unità1994, Siena: Eucaristia, dalla comunità al servizio1997, Bologna: Gesù Cristo, unico salvatore del mondo2005, Bari (21-29 maggio): “Senza la Domenica non possiamo vivere”

La cronologia nazionale

Ad agosto si svolgerà aMadrid la Giornata mondia-le della gioventù. Il Con-gresso eucaristico sarà vis-suto come una continuazio-ne di questo evento. La cro-ce dei giovani, che già inquesti giorni è in pellegri-naggio tra le Diocesi dellaSpagna, sarà trasferita adAncona. Qui verrà colloca-ta in un luogo chiamato Vil-laggio Giovani, nel qualesaranno presenti ragazziprovenienti da tutta l’Italia.Due grandi momenti saran-no dedicati alla famiglia eai giovani fidanzati, que-st’ultima un’autentica novi-tà per il Congresso eucari-stico,, nel corso dell’incon-tro con il Santo Padre.

La crocedei

giovaninellaDorica

Due momentidedicati allafamiglia e ai

fidanzati

Venerdì 2 settembreMostra artistica “Alla Mensa del Signore. Capola-

vori dell’Arte Europea da Raffaello a Tiepolo”. Ore 11:presentazione alla stampa; ore 17: Mole Vanvitelliana,Inaugurazione mostra.

Sabato 3 settembreAccoglienza del Legato Pontificio e inaugurazioni -

La giornata si svolgerà ad Ancona. Ore 10.30: Catte-drale di San Ciriaco, celebrazione eucaristica per i vo-lontari; ore 15.30: Cattedrale di San Ciriaco, accoglien-za del Legato Pontificio; ore 16.30: Teatro delle Muse,incontro e saluti delle Autorità civili e dei Congressistial Legato Pontificio; ore 18.30: Fiera di Ancona, inau-gurazione stand informativi; ore 19.30: Mole Vanvitel-liana, inaugurazione del Punto Giovani da parte delLegato Pontificio; ore 20: Fiera di Ancona, accoglien-za Croce proveniente dalla XXV GMG di Madrid epreghiera animata dai Giovani; ore 22: Piazza del Ple-biscito, rappresentazione artistica.

Domenica 4 settembreSolenne apertura del Cen - La giornata si svolgerà

ad Ancona. Ore 10.30: Piazza del Plebiscito, celebra-zione eucaristica di apertura (ripresa TV); ore 14.30:Piazza Cavour, Piazza Roma, Piazza Pertini, incontrocon i ragazzi della prima Comunione, delle aggrega-zioni laicali e dei ministranti; ore 18: processione inmare delle imbarcazioni; ore 19: Cattedrale di SanCiriaco, celebrazioni dei vespri con lection sul temadel Cen: ore 21.30: Piazza del Plebiscito, rappresenta-zione artistica.

Lunedì 5 settembreEucaristia: passione di Dio per l’uomo - Eucaristia

per l’affettività - La giornata si svolgerà ad Ancona.Ore 8: Santa Messa in ogni Diocesi della Metropolia,presieduta da un Vescovo marchigiano o da un Vesco-vo presidente di Commissione; ore 9.30: lodi e lectio;ore 10- 12: Fiera di Ancona, proiezione video introdut-tivo-approfondimento sul tema della giornata; ore 15:percorsi turistici, culturali e religiosi; ore 17.30: Cat-tedrale di San Ciriaco, celebrazione eucaristica; ore21: rappresentazione artistica.

Martedì 6 settembreEucaristia: presenza di misericordia - Eucaristia per

la fragilità - La giornata si svolgerà a: Loreto, Anconaed Osimo. Ore 8: Santa Messa in ogni Diocesi dellaMetropolia, presieduta da un Vescovo marchigiano oda un Vescovo presidente di Commissione; ore 9.30:lodi e lectio; ore 10-12: Piazza della Madonna, proie-zione video introduttivo-approfondimento sul temadella giornata; ore 12: Piazza della Madonna, celebra-zione eucaristica; ore 16: Piazza della Madonna, bene-dizione eucaristica; ore 20: Ancona, Via Crucis.

Mercoledì 7 settembreEucaristia nel tempo dell’uomo - Eucaristia per il

lavoro e la festa - La giornata si svolgerà a: Fabriano,Ancona, Falconara e Loreto. Ore 8: Santa Messa inogni Diocesi della Metropolia, presieduta da un Vesco-vo marchigiano o da un Vescovo presidente di Com-missione; ore 9.30: lodi e lectio; ore 10-12: TeatroGentile, proiezione video introduttivo-approfondimen-to sul tema della giornata; ore 15: percorsi turistici,culturali e religiosi; ore 17.30: Concattedrale di SanVenanzio, celebrazione eucaristica; ore 19: Centro Sto-rico con avvio dalla Cattedrale, Festa contadina.

Giovedì 8 settembreEucaristia pane del cammino - Eucaristia per la tra-

dizione - La giornata si svolgerà a: Senigallia, Anconae Jesi. Ore 8: Santa Messa in ogni Diocesi della Metro-polia, presieduta da un Vescovo marchigiano o da unVescovo presidente di Commissione; ore 9.30: lodi electio; ore 10-12: stand fieristici zona stadio, proiezionevideo introduttivo-approfondimento sul tema della gior-nata con gli operatori pastorali dell’evangelizzazione;ore 15: percorsi turistici, culturali e religiosi; ore 17:Ancona, Piazza del Plebiscito, celebrazione eucaristica;ore 18: partenza da Piazza del Plebiscito e arrivo Piazza4 novembre, processione eucaristica.

Venerdì 9 settembreEucaristia: luce per la città - Eucaristia per la citta-

dinanza. La giornata si svolgerà ad Ancona ed Osimo.Ore 8: Santa Messa in ogni Diocesi della Metropolia,presieduta da un Vescovo marchigiano o da un Vescovopresidente di Commissione; ore 9.30: lodi e lectio; ore10-12: Fiera di Ancona, proiezione video introduttivo-approfondimento sul tema “La città vissuta”; ore 15:percorsi turistici, culturali e religiosi; ore 17.30: Cat-tedrale di San Ciriaco, celebrazione eucaristica; ore21: Cattedrale di San Ciriaco, rappresentazione artisti-ca.

Sabato 10 settembreInizio celebrazioni conclusive - La giornata si svol-

gerà ad Ancona. Mattina: Ancona, Palaindoor, ore 9,lodi e Lectio; ore 10: Santa Messa per le famiglie;Ancona, PalaRossini, ore 9: lodi e lectio; ore 10: in-contro famiglie; Fiera di Ancona, ore 9: lodi e lectio;ore 10: delegazioni diocesane Cen; Fiera di Ancona,ore 9: lodi e lectio; ore 10: incontro Cavalieri del SantoSepolcro. Pomeriggio: Ancona, area portuale, ore 16.30:incontro di testimonianze; ore 21: veglia di preghiera.

Domenica 11 settembreVisita del Santo Padre e conclusione del Cen - Ore

10: area portuale, Ancona, Santa Messa presieduta dalSanto Padre. Pomeriggio: Cattedrale di San Ciriaco,incontro con sacerdoti e sposi; Piazza del Plebiscito,incontro con fidanzati.

Il programmadella

settimana

Excursus storico – A Napoli nel 1891 il primo Congresso nazionaleA Palermo, nel 1924, l’avvio dedicato ai bambini

L’Italia è stato il primo Pae-se del mondo a celebrare unCongresso nazionale. Il pri-

mo fu celebrato a Napoli dal 19 al22 novembre 1891. Presero parte iCardinali Sanfelice, Capecelatro,Rende e 45 Vescovi. Il Congressosi rivelò “una grandiosa manife-stazione della fede e pietà del po-polo cattolico”. Seguì, tre annidopo, dal 2 al 6 settembre del1894, quello di Torino. Erano pre-senti 2 Cardinali e 47 Arcivesco-vi e Vescovi. Il terzo Congresso sitenne a Milano dal 31 agosto al 6settembre 1895. Il quarto ad Or-vieto, dal 5 all’8 settembre 1896,

nella città che conserva il Corpo-rale intriso del Sangue miracolo-so. Il quinto Congresso si tenne aVenezia dall’8 al 12 agosto 1897.Successivamente, la mancanza diuna vera organizzazione nazionaleimpose una battuta d’arresto cheparve dovesse cessare, allorché il10 settembre 1913 i SacerdotiAdoratori, riuniti a Roma nel loroprimo Congresso nazionale, appro-varono un voto riguardante l’isti-tuzione di un comitato per i Con-gressi eucaristici nazionali, confunzione di sottocomitato per iCongressi internazionali. Pio X,infatti, il 22 ottobre 1913, nomi-nava il primo presidente: il Vesco-vo di Cremona, Monsignor Pado-vani. Trascorsero, però, altri 7 anniprima che i Congressi eucaristiciin Italia riprendessero il loro cam-mino. Dall’8 al 12 settembre del1920 a Bergamo si celebrò il se-sto Congresso. I temi generali deilavori furono i seguenti: “L’Euca-

Un percorso ricco di novitàristia e la santificazione persona-le; l’apostolato individuale e laSanta Eucaristia; l’influenza del-l’Eucaristia nelle associazioni cat-toliche”. Poi, nel 1923, fu la voltadi Genova. Il settimo Congressofu celebrato dal 5 al 9 settembre.La fastosità di questo Congressoè facilmente desumibile anche dalnumero dei corrispondenti deigiornali che in quei giorni arriva-rono a 280; dal fatto che per laprima volta le rappresentanze delgoverno, insieme a tutte le autori-tà, con a capo il duca di Genova,vi presero entusiastica parte; e, in-fine, dal fatto che per la prima vol-

ta nei Congressi eucaristici nazio-nali figura il legato pontificio,nella persona del Cardinale Gaeta-no de Lai. L’ottavo Congresso, chesi tenne a Palermo il 1924, dal 4all’8 settembre, fu caratterizzatodal primo congressino dei bimbi,commovente manifestazione cheresterà in tutti i Congressi succes-sivi. Il nono Congresso fu celebra-to a Bologna, dal 7 all’11 settem-bre del 1927, ed ebbe quale Cardi-nale legato Pio Boggiani. Fu tra iCongressi nazionali meglio riusci-ti. A Loreto, città della Santa Casa,il 10-14 settembre 1930 si celebròil decimo Congresso. Il tema fu Lasantissima Eucaristia e la famigliacristiana. Fu in questa occasioneche il Papa elargì l’indulgenzaplenaria per la recita dell’Ufficiodivino davanti al SS. Sacramento.L’undicesimo Congresso si tennea Teramo, il 4-8 settembre 1935,sul tema “L’Eucaristia nella SacraScrittura”. Il Congresso di Tripo-

li, dodicesimo della serie, presie-duto dal legato pontificio Cardi-nale A.M. Dolci, fu celebrato il10-14 novembre 1937, e fece rivi-vere nella terra di Sant’Agostinogli splendori della Chiesa dei pri-mi secoli. A seguito degli eventibellici il cammino fu ripreso conil tredicesimo Congresso di Assi-si. Come legato pontificio, con lalettera “In urbe Assisiensi” del 2agosto 1951, fu nominato il Car-dinale I. Schuster, Arcivescovo diMilano. Nella lettera “Quinto jamespleto” del 15 agosto 1953, PioXII annunziava la futura celebra-zione del quattordicesimo Con-gresso di Torino (6-13 settembre1953). Tema del Congresso fu“L’Eucaristia nella società moder-na”, e una delle illustrazioni piùcommoventi del tema la diedero i1.500 operai partiti da Roma a bor-do di 30 pullman, scortanti il SS.Sacramento esposto in un’autoadibita a cappella. Poi venne lavolta di Lecce, che, dal 29 aprileal 6 maggio 1956, accolse il quin-dicesimo Congresso. L’insegna-mento fondamentale impartito agliascoltatori durante quelle fecondegiornate di adorazione, di preghie-ra e di studio fu “L’Eucaristia, sa-cramentum unitatis, vinculumcharitatis”. A trentacinque annidall’ottavo Congresso di Palermo(1924), le celebrazioni nazionalitornarono in Sicilia con il sedice-simo Congresso, tenutosi a Cata-nia dal 6 al 16 settembre 1959, sultema “Dacci oggi il nostro panequotidiano”. Dal 6 al 13 giugno1965, a conclusione delle celebra-zioni del settimo centenario dellabolla Transiturus, con cui UrbanoIV estendeva a tutta la Chiesa lafesta del Corpus Domini (11 ago-sto 1264), si celebrò a Pisa il di-ciassettesimo Congresso. Il 10-17settembre 1972 si celebrò a Udineil diciottesimo Congresso, primodopo il Concilio Vaticano II, sultema “Eucaristia e comunità loca-le”. Il diciannovesimo Congressofu celebrato a Pescara, 11-18 set-tembre 1977, sul tema “Il giornodel Signore è la Pasqua settima-nale del popolo di Dio”. La novi-tà fu la presenza personale del Papa

La Basilica di Loreto

nella giornata conclusiva. Il ven-tesimo Congresso si tenne a Mi-lano dal 14-22 maggio 1983, sultema “L’Eucaristia al centro dellacomunità e della sua missione. IlCongresso ha visto la presenza delPapa per due giorni e mezzo, conuna fitta rete di incontri con tuttigli stati della società civile, reli-giosa, culturale, operaia e impren-ditoriale. Il tema del ventunesimoCongresso “L’Eucarista segno diunità”, è un invito a tutti i cattoli-ci italiani a considerare l’Eucari-stia come una continua donazio-ne di sé da parte di Cristo per fa-vorire una vita più solidale nellaChiesa e nella società. Il Con-gresso fu celebrato a Reggio Ca-labria il 5-12 giugno 1988. Sie-na, città di uno dei 18 miracolieucaristici verificatisi in Italia(nel mondo sono circa 123), è lacittà dove si tiene, dal 28 mag-gio al 5 giugno 1994, il ventidue-simo Congresso, sul tema “L’Eu-caristia dalla comunione al servi-zio”. È stato un momento signi-ficativo di quella “grande pre-ghiera” per l’Italia e l’Europa cheGiovanni Paolo II aveva propostoa Vescovi italiani il 15 marzo1994, durante la preghiera sullatomba di San Pietro. Il ventitree-simo Congresso, sul tema “GesùCristo, unico salvatore del mon-do, ieri, oggi e sempre”, è stato ce-lebrato a Bologna dal 20 al 28 set-tembre 1997, nel contesto dellapreparazione al Giubileo del 2000.Quello di Bologna è stato defini-to il “primo Congresso eucaristi-co multimediale” per la vasta pre-senza degli operatori della comu-nicazione. Infatti, uno dei momen-ti più emblematici è stato l’incon-tro del Santo Padre con oltre 300mila persone, in gran parte giova-ni. È stata un’esperienza di pre-ghiera e di festa, animata dal can-to e dalla musica. La novità del-l’incontro ha attirato l’attenzionedei grandi mezzi di comunicazio-ne sociale anche per la presenza diartisti conosciuti a livello mon-diale. Il XXIV Congresso si è te-nuto a Bari dal 21 al 29 maggio2005, sul tema “Senza la domeni-ca non possiamo vivere”.

La città di Napoli

Dati del XXV Congresso eucaristico nazionale tratti dal sitointernet www.congressoeucaristico.it

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XXV Congressoeucaristico nazionale 13PAGINAESTATE 2011 MARCHEdomani

Marcello Bedeschi, Segretario generale Congresso eucaristico nazionale

Marcello Bedeschi

“Le istituzionihanno

avvertito laportata

dell’appuntamentoe collaborato

pienamente neimodi possibilie condordati.

Un grazieparticolare alGovernatore”

“Il lungo e complessocammino spirituale e organiz-zativo che ha coinvolto laChiesa italiana in preparazio-ne al XXV Congresso eucari-stico nazionale si concluderànell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo, dal 3 all’11 settem-bre 2011. Tema centrale:‘Signore da chi andremo?’,una icona biblica -capitolosesto del Vangelo di Giovan-ni- con cui confrontarsi, in-terrogare ed essere interroga-ti. Il lavoro è stato contrasse-gnato da un’ampia parteci-pazione delle Diocesi italia-ne, un confronto che si è ma-terializzato in ben due con-

vegni nazionali dei delegatidiocesani, svoltisi ad Anco-na a metà 2010 e ai primidel 2011. Una riflessione in-

nanzitutto religiosa e spiri-tuale che è stata posta coe-rentemente anche alla basedella giornata-tipo della set-timana conclusiva: celebra-zione eucaristica, adorazio-ne e lectio divina. A seguirealtri momenti di riflessionesociale e appuntamenti dicarattere artistico, culturale edi intrattenimento. Significa-tivi, inoltre, lo svolgimentodi altri eventi preparatori dirilievo come la Marcia dellaPace di fine 2010 e la riunio-ne ad Ancona del Consigliopermanente della Cei-Confe-renza episcopale italiana cheha messo a punto, in quella

occasione, il messaggio deiVescovi italiani per illustrareil significato del grande even-to. Un avvenimento storicoche pone Ancona e la sua Me-tropolia –a distanza di 81anni dal Congresso di Lore-to- al centro dell’attenzionenazionale. Le istituzioni, apartire dalla Regione alla Pro-vincia e al Comune capoluo-go, hanno avvertito la porta-ta enorme dell’appuntamentoe collaborato pienamente neimodi possibili e concordati.Un grazie particolare al presi-dente Gian Mario Spacca, chesi è assunto anche l’impegnodi commissario governativo

del XXV Congresso eucaristi-co nazionale. Personalmentesono molto felice per Anco-na, una città che amo e checerco di servire in molteplicimodi; sono certo che usciràcambiata da questa esperienza,più consapevole delle sue ori-gini richiamate nello stemma:

Ankon dorica civitas fidei. Miauguro che gli anconetani sen-tano il bisogno di riscoprire e diravvivare le loro radici cristia-ne. Non dimentico, infine, cheS.E. Monsignor Edoardo Meni-chelli, nostro Arcivescovo e in-faticabile presidente del Comi-tato organizzatore del Cen, haespresso con molta determina-zione la volontà di legare losvolgimento del XXV Congres-so eucaristico nazionale conun’opera che lasci un segnosociale forte, coerente con iltema dell’Eucaristia. L’appellodi un contributo personale percompletare i lavori della strut-tura di Capodimonte che arric-chirà l’offerta della Caritas dio-cesana -sono necessari 800 milaeuro- a favore del disagio socia-le, va accolto con slancio e sen-sibilità umana e sociale sapen-do che il grande evento di set-tembre, che vivremo insiemenella tradizionale dimensionepopolare, ci chiama all’amore ealla carità”.

Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche

“Sarà un’esperienzaunica e indimenticabile”

Gian Mario Spacca

”Siamo onorati che le Marchesiano state scelte per ospitare

questo avvenimento, il cuisignificato profondo di pace,

solidarietà, vicinanza e gioia nellafede, sarà esaltato dalla presenza

del Santo Padre Benedetto XVInella giornata conclusiva. Un

premio per la nostra comunità, dasempre ospitale ed aperta ai

messaggi di unione e fratellanza”

“Lo straordinario eventoche le Marche e la provinciadi Ancona in particolareospiteranno a settembre rap-presenta un’occasione uni-ca e meravigliosa per vivereda protagonisti momenti spi-rituali intensi e iniziative cul-turali di grande pregio. E’con queste aspettative e conenorme emozione che ci pre-pariamo ad accogliere dal 3all’11 settembre il XXV Con-gresso eucaristico nazionaleche culminerà con l’attesis-sima messa celebrata dalSanto Padre Benedetto XVInell’area Fincantieri di An-cona. Siamo onorati che leMarche siano state scelte perospitare questo evento, il cuisignificato profondo dipace, solidarietà, vicinanzae gioia nella fede, sarà esal-tato dalla presenza del San-to Padre Benedetto XVI nel-la giornata conclusiva. Unpremio per la nostra comu-nità, da sempre ospitale edaperta ai messaggi di unio-ne e fratellanza, di amiciziaed accoglienza, messaggi

che il Congresso eucaristiconazionale esprime alla per-fezione. Accoglieremo ilSanto Padre ai piedi dellaCattedrale di San Ciriaco, inun luogo dalla forte valenzasimbolica, su quel mare che

oggi per molti significa do-lore, ma anche speranza. Manon ci sarà solo Anconanella ‘mappa’ del Congres-

so: tutte le comunità dellaMetropolia saranno infatticoinvolte con un ruolo daprotagoniste, con eventi re-

ligiosi e culturali, alcuni deiquali già avviati. Oltre 70 leiniziative, tra mostre, con-certi ed eventi. La RegioneMarche ha compreso sin dasubito l’importanza di ospi-tare il Congresso eucaristi-co nazionale, anche per lavisibilità che il nostro terri-

torio potrà avere: basti pen-sare che saranno decine edecine le testate nazionalied internazionali accreditate,centinaia di migliaia le per-sone attese negli otto giornidel Congresso. Solo 300 milaquelle previste per la SantaMessa di Papa BenedettoXVI. Le Marche ed Anconasono pronte ad ospitare que-ste migliaia di donne e uomi-ni che vorranno vivere que-sto grande evento spirituale,ma anche vera e propria fe-sta di popolo. Per loro ci saràanche occasione di conosceree scoprire le Marche compien-do un viaggio tra i suggestiviborghi storici che invitano adun viaggio nella tradizione, ledolci colline, le città d’arte, lanatura, i numerosi teatri stori-ci e i musei, le spiagge e le

montagne in cui ambiente edivertimento convivono in ar-monia. E poi il patrimonio cul-turale ed architettonico checonsente di ripercorrere secoliin poche ore e i monasteri, glieremi, le abbazie dove silen-zio, raccoglimento e bellezzainnalzano lo spirito. Per lanostra regione, dunque, ilXXV Congresso eucaristiconazionale rappresenta ancheuna grande occasione per mo-strare al mondo le attrattiveculturali e paesaggistichedelle Marche, in un climafatto di armonia, sicurezza eraccoglimento. L’impegnodella macchina organizzati-va e la passione dei tantissi-mi volontari, ne siamo certi,renderanno la settimana dal3 all’11 settembre un’espe-rienza indimenticabile”.

Patrizia Casagrande, presidente Provincia di Ancona

“Siamo felici dell’incontrotra il Papa e gli operai Fincantieri”

Patrizia Casagrande

Protezione civile – L’impegnoper gestire l’accoglienza

Una squadradi tremila volontari

Una squadra di circa tre-mila volontari della Protezio-ne civile scenderà in campoper il prossimo Congressoeucaristico nazionale in pro-gramma nella metropolia diAncona dal 3 all’11 settem-bre. Attualmente risultanoiscritti al registro 117 gruppicomunali e 87 associazioni,con oltre 2.200 volontari –compresi quelli socio assi-stenziali e sanitari-. È preve-dibile l’utilizzo di circa 800volontari per gestire l’acco-glienza dei congressisti adAncona e neiluoghi in cuisi svolgeran-no le varieiniziative. Iv o l o n t a r iv e n g o n osuddivisi in“generici-lo-gistici” (quel-li capaci di al-lestire unat e n d o p o l i ,confezionarepasti e svol-gere altri servizi durante leemergenze) e “sanitari” (Cro-ce rossa italiana e pubbli-che assistenze). Nelle Mar-che opera anche un’associa-zione di emergenza sanita-ria regionale –Aresa-, che hapartecipato con il propriopersonale –medico e parame-

dico- a diverse emergenzenazionali e internazionali,specializzandosi nel veloceallestimento di un attrezza-tissimo ospedale da campo,dotato di sala operatoria. AlComitato organizzatore è sta-to istituito l’ufficio volontaricon il compito di reclutare,formare e coordinare altrigiovani e adulti che vorran-no partecipare al Congresso,in spirito di gratuità e donopersonale di sé. “L’adesioneal Progetto volontari –ripor-ta una nota della Regione

Marche- rappresenta un’oc-cazsione di crescita spiritua-le e umana, avendo la con-sapevolezza di essere prota-gonisti di un progetto comu-ne”. Ogni informazione puòessere richiesta all’indirizzodi posta elettronica:[email protected].

“La storia ha consegnatoalla nostra provincia un luo-go di culto molto importanteper il mondo cristiano, laSanta Casa. La dimora in cuila Vergine ricevette l’annun-cio della nascita di Gesù, for-tunosamente approdata a Lo-reto e custodita come meta dipellegrinaggio al riparo diaudaci strategie di marketing,conserva per i fedeli il valoredi una reliquia preziosissima.Da secoli, milioni di pellegri-ni la visitano in cerca di con-forto spirituale. Grandi musi-cisti, scienziati, letterati e re-gnanti di tutto il mondo han-no affrontato lunghi viaggiper entrare nella casa di Na-zareth. Nel 1930 si tenne pro-prio a Loreto quell’eventocongressuale che tra pocomeno di tre mesi sperimente-rà, per la prima volta nellasua lunga storia, la territoria-lità, là dove sarà l’intera pro-vincia di Ancona ad ospitareil XXV Congresso eucaristi-co nazionale. Sentiamo la re-sponsabilità dell’impegno acui ci stiamo preparando co-ralmente per garantire ai fe-deli e ai prelati l’ospitalità, iservizi e i trasporti adeguati,senza dimenticare l’importan-za della sicurezza di ciascu-no dei convenuti, in ogni mo-mento. Le istituzioni civili edecclesiali locali si preparano

da mesi al Congresso, forti diun’esperienza decennale inmateria di grandi raduni reli-giosi, curati con una profes-sionalità organizzativo-logi-stica che ha più volte merita-to il plauso pubblico da partedelle autorità nazionali. Tuttidesideriamo che l’evento con-gressuale si svolga nel mi-gliore dei modi, che la sereni-tà stia alla base di riflessioniutili anche a superare il lun-go e drammatico periodo dicrisi che la società italiana staattraversando. Di particolarevalenza è il tema portante delCongresso che per noi ammi-nistratori della cosa pubblicarappresenta un forte richiamoalla responsabilità in materiadi garanzia dei diritti, di co-esione e giustizia sociale, disolidarietà. Ed è per questoche siamo felici del fatto che

il momento culminante delCongresso vedrà Papa Bene-detto XVI insieme agli operaidella Fincantieri. Una lungaserie di incontri e iniziativepreliminari, avviata da oltreun anno, precedono la fasecongressuale articolata innumerosi appuntamenti di-stribuiti sul territorio. Soloqualche giorno fa abbiamoinaugurato ‘I segni dell’Eu-carestia’, una mostra diffusain sette Comuni che avvici-na i visitatori a tutti queipreziosi oggetti della litur-gia, frutto della manifatturalocale. La storia ci insegnaquanto la committenza della

Chiesa abbia arricchito il pa-trimonio culturale del nostroPaese. Non a caso, nella pri-ma giornata del Congressosarà inaugurata alla MoleVanvitelliana un’esposizionedi opere dei più grandi mae-stri dedicate al momento cen-

trale della liturgia cattolica,l’Eucaristica. L’ampia corni-ce in cui il Congresso euca-ristico si svolgerà è di gran-de suggestione e concedeampi spazi sia al raccogli-mento spirituale che alla ri-flessione. Desideriamo chequanti parteciperanno alCongresso eucaristico possa-no apprezzare l’armonia e labellezza dei nostri paesaggi.La nostra è una provincia dalfascino poco esibito, persinopoco conosciuto, ma checonserva un autentico patri-monio della storia religiosae della devozione popolare,dai santuari alle abbazie e

dalle chiese ai conventi, dis-seminati nelle valli e sullecolline. In attesa dei giornidel Congresso, che si avvici-na a grandi passi, auguro atutti buon lavoro e rivolgoun saluto a quanti sarannopresenti”.

“Un evento di popoloda vivere in carità”

L’interno della Santa Casa a Loreto

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MARCHEdomani ESTATE 2011PAGINA 14

MONSIGNOR EDOARDO MENICHELLI

“Congresso eucaristiconazionale, un progettoa tre C: Celebrazioni,

Carità e Cultura”

MORETTI – Buonaseracari amici, sono onorato diavere come ospite Monsi-gnor Edoardo Menichelli,Arcivescovo della Diocesi diAncona-Osimo, e come nor-male peccatore mi vergognodi essergli presente davan-ti. (Rivolto all’ospite) Gra-zie di essere venuto e so-prattutto grazie dell’onoreche ci trasmette.

MENICHELLI – Grazie alei, grazie di questo incon-tro.

MORETTI – Lei ha unacarriera ecclesiastica ecce-zionale; lei è nato, tra l’al-tro, in una località vicino aSan Severino Marche.

MENICHELLI – Sì, ilComune è San SeverinoMarche, la località di cam-pagna si chiama Serripola,che è una piccola borgatadistante qualche chilometrodalla città, lì sono nato, cre-sciuto e lì ho trascorso lamia infanzia, e, come tanteinfanzie di quel tempo, èstata un’infanzia piuttostotribolata, anche se per queltempo era un’infanzia nor-male, tra piccoli disagi, macon grande contesto fami-liare che suppliva moltoalle carenze di carattere so-ciale.

MORETTI – Tra l’al-tro, il rapporto con lamarchigianità lei non l’haperduto, quando è diven-tato Arcivescovo di Anco-na-Osimo ha detto: “Arri-vo come cuore marchigia-no”.

MENICHELLI – Sì,non l’ho mai perduta e nonvoglio assolutamente per-derla, perché le radici sonoquelle che costituiscono unpo’ l’ossatura della nostraidentità, della nostra forma-zione, della nostra cultura.

MORETTI – Per fortu-na.

MENICHELLI – Anchese la mia vita mi ha un po’‘estirpato’ dalla regione, nelsenso che, ordinato sacer-dote nel 1965, il 3 luglio,dopo aver fatto i corsi distudi teologici…

MORETTI – …lei haanche insegnato?

MENICHELLI – Sì, nellescuole pubbliche, ma perbreve tempo. A Fano il Ve-scovo di quel tempo dellamia Diocesi, accolse l’invitoche fu fatto dall’Ufficio Va-ticano e mi mandò a presta-re servizio presso la SantaSede a Roma, dall’8 luglio1968 fino al 9 luglio 1994,curiose queste date di lu-glio; ho prestato servizio indue Uffici della Santa Sede,uno che ha un nome piutto-sto altisonante, SupremoTribunale della SegnaturaApostolica…

MORETTI – …infatti,volevo chiederle, qual è lafunzione, perché mi hamolto colpito questo nomedell’Ufficio…

MENICHELLI – …la fun-zione è triplice da un certopunto di vista; intanto, puòessere considerato, facendoun parallelo con lo Stato,come un Ministero della

Giustizia, in quanto organiz-za i Tribunali, eccetera; poi,è anche Cassazione per al-cuni ricorsi, soprattutto peril contenzioso amministrati-vo e ha anche la potestà difare delle cause vere e pro-prie anche per delega ponti-ficia; poi, c’è un settore diquesto Tribunale che è inrapporto con le Corti diAppello regionali dell’Italia,dal momento che esiste unconcordato per l’aspetto deifatti giuridici inerenti al ma-trimonio. Faccio un esem-pio, esiste il matrimonio con-cordatario, si celebra conrito religioso e ha valorecivile, domani questo matri-monio per motivi che le par-ti producono viene dichia-rato nullo, allora per via con-cordataria, le Corti di Ap-pello possono delibare lasentenza del Tribunale ec-clesiastico. Quindi, questotipo di lavoro sta tutto den-tro il Tribunale della Segna-tura.

MORETTI – Rimanendoin questo caso, lei è statoufficiale al Supremo Tribu-nale della Segnatura Apo-stolica, che cosa vuol dire?

MENICHELLI – Ufficia-le vuol dire impiegato, nonha altro significato.

MORETTI – Ma che co-s’è la Segnatura Apostoli-ca?

MENICHELLI – La pa-rola Segnatura deriva da uncostume che su certe pro-blematiche io ho messo deisegni, delle sottolineatureche magari il Papa faceva epoi delegava, da questo ge-

sto del sottolineare, del se-gnare è rimasto…

MORETTI – …lei è en-trato nelle Marche comeArcivescovo con questa di-chiarazione: “Arriva un fi-glio delle Marche per unachiesa lieta e coraggiosa”,dopo alcuni anni la trovaancora così la chiesa mar-chigiana?

MENICHELLI – Per laverità, quando sono entratoho detto questa frase per-ché desidero che la Chiesa,che il buon Dio mi ha affi-dato, si descriva, si costitu-isca, si presenti con questedue aggettivazioni: lieta,perché la sua connotazionedi origine è soprannaturale,il credere non può che ave-re letizia, noi non siamo te-stimoni di un defunto, Gesù,ma di un vivente, il Cristorisorto; coraggiosa, perchéstando nel mondo occorreche la Chiesa abbia il corag-gio della profezia, perché ilVangelo è profetico…

MORETTI – …e ancheil coraggio di lottare contante cose che ci sono…

MENICHELLI – …il lot-tare non lo prendiamo con iltermine della armigeria…

MORETTI – …diciamo

affrontare…MENICHELLI – …ma del

confronto, della non cessio-ne della verità, del serviziodella verità, oggi credo chequesto coraggio sia quantomai necessario.

MORETTI – Completoun momento per i miei tele-spettatori l’immagine del-l’Arcivescovo: lei è ancheSegretario per la Famigliadella Conferenza episcopa-le italiana, che è la riunio-ne di tutti i Vescovi italia-ni, è giusto?

MENICHELLI – La Con-ferenza episcopale è divisain varie parti, in Commissio-ni.

MORETTI – Tipo i Mi-nisteri.

MENICHELLI – Più che

Ministeri, diciamo luoghi diriflessione, un po’ come leCommissioni governative oparlamentari; una legge pri-ma di arrivare al Parlamentoviene studiata da unaCommissione, che l’appro-

fondisce, la elabora, e sulversante pastorale anche laCei ha delle Commissioni,tra cui quella della Famiglia,a cui appartenevo fino al-l’anno scorso in qualità diSegretario; ora faccio partedella Commissione dellaScuola e dell’Università.Ogni Commissione è costi-tuita da sei o sette, ottoVescovi…

MORETTI – …avete unruolo importante?

MENICHELLI – Sì, per-ché, ripeto, si affrontanoproblematiche sulle quali poila Chiesa non legifera; ogniquestione problematica la sideve affrontare sul versan-te pastorale.

MORETTI – Quindi, leiconosce bene la situazione

della scuola italiana; com’èla scuola italiana adesso?Svolge bene la sua funzio-ne?

MENICHELLI – In lineadi massima credo assoluta-mente di sì; certo, come tut-te le istituzioni anche lascuola attraversa quella chesi chiama la via della riformao la via della crisi, che, però,credo dia risposte che ci siattende. Il mondo della scuo-la non bisogna vederlo inun modo isolato, se la scuo-la è educazione, formazione,avviamento del giovane, ènecessario che si stabiliscauna specie di sinergia e dialleanza; allora, perché poile nuove generazioni passi-no dentro queste agenzie,chiamiamole educative, cimetto la società, la famiglia,la scuola, la chiesa, bisognache tra queste agenzie si ad-divenga ad una alleanza conl’obiettivo di accogliere ilsoggetto da far crescere ematurare con responsabili-tà.

MORETTI – Io leggocon molta attenzione tantecose e spesso leggo che igiovani di oggi non vedo-no più nella scuola un ele-mento di futuro sicuro, ècosì?

MENICHELLI – …il di-scorso meriterebbe un ap-profondimento più serio; ilproblema è questo: noi sia-mo in una società in cui ècresciuta una idea di fon-do, che è quella che “iostudio e devo arrivare subi-to ad avere un’occupazioneo meno”. Purtroppo…

MORETTI – …e questaera una nostra spinta per igiovani…

MENICHELLI – …bravo,era una spinta, purtroppo,per motivi che ci sfuggonoo che non riusciamo ancoraa leggere compiutamente,questa conseguenza dellostudio, del titolo di studio,della preparazione e di unaprofessione esercitata oggisi è rotta; allora, un po’ di fidu-cia si è persa, ma credo che cisono elementi e motivi per rin-saldare tutto ciò.

MORETTI – Ecco, vorreiapprofondire questo aspetto:nei giovani oggi c’è meno fi-ducia nel futuro, la Chiesa puòfare qualche cosa in questosenso?

MENICHELLI – Di fatto laChiesa non ha mai smesso difare qualche cosa; certo, sulversante di sua competenza,non possiamo pretendere dientrare là nella sfera dove, però,se io penso alla storia deglioratori per un verso, alle scuo-le professionali gestite da ordi-ni religiosi, alle attenzioni edu-cative, la Chiesa non ha maismesso di esercitare questamaternità educativa. Il proble-ma oggi va letto in un’altra pro-spettiva. Qualche giorno fasono stato invitato ad un di-battito, organizzato da un Co-mune della nostra Diocesi, im-prontato sulla prevenzione deldisagio giovanile, e ci sonoandato volentieri. Quando sen-to parlare del disagio dei gio-vani un po’ mi indispettisco emi faccio una domanda, vabene, il disagio c’è, c’è nellavita…

Uno dei miei desideri è chela Chiesa si basi su dueaggettivi: lieta, perché il

credere non può che avere letizia –noi non siamo testimoni di un

defunto, Gesù, ma di un vivente, ilCristo risorto-, e coraggiosa, perché

stando nel mondo occorre chela Chiesa abbia il coraggio

della profezia

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MARCHEdomaniESTATE 2011 15PAGINA

Trasmissione del 23 giugno 2011www.youtube.com/GruppoAlceoMoretti

MORETTI – …si indispet-tisce più verso i giovani o ver-so…

MENICHELLI – …le spie-go, mi indispettisco perché mipongo questa domanda: ma ilgrembo del disagio dov’è?

MORETTI – Punto inte-ressante.

MENICHELLI – Allora, aqualcuno verrebbe da dire cheil grembo del disagio è nei gio-vani, cioè che quel giovanenasce nel disagio, io sono con-vinto dell’opposto: il disagiooggi non è delle nuove gene-razioni, il disagio oggi…

MORETTI – …lo subisco-no i giovani…

MENICHELLI – …bravo,oggi il disagio è degli adulti,perché seppur non lo voglio-no, essi sono dentro la ‘fru-strazione educativa’, con lamancanza di alcune certezze.Non c’è più la certezza valoria-le, se io domando ad un ragaz-zo ‘qual è il bene e qual è ilmale’, non sa che il bene e ilmale hanno tra loro un elemen-to di separatezza ben preciso;qual è, allora, l’idea della liber-tà che oggi suggeriamo allenuove generazioni? La libertànon è ‘faccio quello che mipare’, la libertà è fondamental-mente e radicalmente la sceltadel bene; se tu scegli il benesei libero, se scegli il male, peresempio il suicidio, non è lascelta del bene. Un altro ele-mento, oggi molto diffuso, è ilcosiddetto disorientamentovaloriale ed etico. C’èun’espressione che gira, che èquesta: “faccio così perché tuttifanno così”. Allora, tutto que-sto ha creato un grande disa-gio; gli adulti, i genitori in par-ticolare, si sentono inadeguatia far fronte a tutto ciò, perchépoi, tra l’altro, c’è una dimen-sione…

MORETTI – …e non fan-no nulla di positivo.

MENICHELLI – Bisognaanche capirli, perché qualchegenitore dice “ma io se facciocosì sono solo, poi, la societàdice il contrario e io mi trovo inuna specie di conflitto”. Allo-ra, bisogna recuperare questaidea fondamentale che “la so-cietà non piove dall’alto”, lasocietà è il frutto di una siner-gia, di una collaborazione dibene comune da parte di tutti.Al di là delle impostazioni reli-giose e spirituali, che anchequelle sono determinanti, tut-tavia, però, bisogna partire dalvalore, dalla centralità dellapersona e dal concetto delbene comune. Su questi dueperni si deve costruire la so-cietà.

MORETTI – Tra l’altro, hovisto che il problema è tantosentito; ad esempio, il Papa,l’altro giorno, si è rivolto inmaniera indignata sulla situa-zione del precariato dei giova-ni, perché veramente non vededelle iniziative tendenti a ri-solvere questo problema.

MENICHELLI – Sì, ha l’im-pressione qualche volta, ma lodico anche questo con grandepudore e rispetto, che la paro-la giovani o mondo dei giova-ni infastidisca.

MORETTI – Forse, quelli

che non lo sono più.MENICHELLI – General-

mente succede così, ora tra legenerazioni non ci deve esserecompetizione, ma quello che laBibbia chiama ‘il passaggio digenerazione in generazione’.

MORETTI – Allora l’ap-poggio della generazione pre-cedente dovrebbe essere...

MENICHELLI – …diciamopure la parola appoggio, a mepiace di più un altro aspetto,che cosa consegno a quelli chevengono dopo di me? Primami domando che cosa ho tro-vato. Adesso, senza fare népiagnistei, né discorsi difficili,se guardo la mia vita sonomolto più contento di vivereoggi rispetto a 60 anni fa. Oggici sono molte più cose, unasituazione complessiva dellavita che me la rende più grade-vole, però, ieri avevo più spe-ranza, perché c’era un deside-rio comunitario che ci spinge-va, oggi ci siamo un po’ im-pantanati nell’assicurato e nel-la vita, caro dottore, di assicu-rato non c’è nulla.

MORETTI – E’ questo ilgrande problema dei giovanidi oggi che, come diceva leiprima, non vedono più nellascuola una preparazione alfuturo, non vedono nelle ini-ziative dei governanti provve-dimenti a loro favore, vedonosolo tagli, soppressioni, biso-gnerebbe che ci fosse un col-po di frusta generale.

MENICHELLI – Oggi neiconfronti della società nessu-no deve essere spettatore, tufai parte di una storia, di unacittà, ti devi rendere conto chequesto ti appartiene, allora an-che il mondo giovanile ha vi-vacità, idee nuove, è vero chemagari il mondo degli adultiqualche volta tenta di sbarrarequesta dinamica di cammino,

però la potenzialità dei giovaniunita ad una formazione seria,ad una responsabilità…

MORETTI – …sarebbeuna forza enorme…

MENICHELLI – …sì, sa-rebbe una forza enorme. Lei sache in questi giorni in unanazione d’Europa va in giro laparola ‘indignados’; se le fapiacere, qualche tempo fa, vi-sitando alcune scuole di An-cona, io feci un amabile e pa-terno rimprovero ai giovani edissi loro “vorrei vedervi indi-gnati”; cioè, non si può esserespettatori di rovesciamenti so-ciali, culturali, di ingiustizie, tugiovane non puoi stare fermo,non ti invito alla rivoluzioneche sfascia, ti invito alla rivo-luzione che fa pensare. Speci-ficatamente facevo un esem-pio, lo faccio anche qui, nonho paura e non ho vergognadi farlo. Il problema della giu-stizia. Allora, io un giorno inuna scuola chiamai un ragazzoe gli dissi: “Vieni vicino a me.Papà tuo che lavoro fa?”, ilragazzo mi rispose: “Papà fa ilconduttore del tram”; “quantoguadagna tuo papà?”, mi dis-se una cifra, 1.200 euro, poi glichiesi: “Moltiplica un po’ 1.200per 12, un anno, facciamo con-to paro, facciamo finta che ven-ga fuori 15 mila euro, ed anco-ra: moltiplica un po’ per 10, fa

150 mila euro, e moltiplica per20, 300 mila euro, moltiplica per30…”; insomma, la matematicalo metteva un po’ di difficoltà,ma alla fine mi rispose “450mila euro”. E conclusi dicen-dogli: “Il tuo papà per vederequesta cifra ci impiega 30 anni,per vederla, non per spender-la, come mai tu giovane accettiun costume sociale che attra-verso un gioco, qualunqueesso sia, chi vi partecipa e vin-ce prende all’improvviso lastessa cifra che tuo padre pren-de in 30 anni?”. Ora, tutto que-sto non è uno scherzo, creanella testa dei giovani la viadelle cose facili, non delle coseimpegnative e fa pensare adun tipo e ad un modello di vitadove tutto sia giocabile, non ècosì.

MORETTI – Occorrereb-bero molte ore per ascoltarla,perché lei è affascinante. Sen-ta, parliamo del Congressoeucaristico. Un avvenimentoenorme per la nostra regione.Ho visto una comunicazioneche ha fatto il GovernatoreGian Mario Spacca, che è sem-pre molto attento, il quale ri-corda a tutti i cittadini dellaregione l’importanza di taleavvenimento, che si conclude-rà l’11 settembre con la Mes-sa del Santo Padre. Io ho l’im-pressione, e lo chiedo a leiche sta vivendo questa cosa,che non si sente ancora moltonella nostra regione l’impor-tanza di questo evento. Io vedoche lei è attivissimo perchésta incontrando gli industria-li, sta parlando in varie situa-zioni, inoltre Roberto Orefici-ni (direttore del Dipartimentodi Protezione civile della Re-gione Marche, ndr.) con la suaorganizzazione si sta dandoenormemente da fare, ma al difuori di queste cose non vedo

gli enti locali attivi...MENICHELLI – …io sono

abituato, come mi si dicevaquando ero piccolo, ad usaresempre gli occhiali chiari, e cioèa registrare le cose positive, lecose buone. Allora, diciamoche in linea di massima è en-trata l’idea.

MORETTI – Ancora mol-to debolmente.

MENICHELLI – L’idea èentrata, diciamo con fatica, maè entrata, e sta entrando anco-ra di più. Personalmente speri-mento questo. Debbo esseregrato ad alcune associazionidella Provincia, mi riferisco allaCamera di commercio, alla Con-fartigianato, alla Cna, all’Asso-ciazione industriali, che hannoposto molta attenzione. E devoevidenziare tre parole. Il Con-gresso eucaristico…

MORETTI – …per fortu-na abbiamo una trasmissioneche è molto ascoltata…

MENICHELLI – …l’ultimonelle Marche c’è stato nel 1930,a Loreto, sono quindi trascorsi81 anni, e per il prossimo, dopoquello di Ancona, io non cisarò sicuramente, intanto vi-viamo quello di settembre inquesta modalità. Attorno al mi-stero dell’Eucarestia noi elabo-riamo un progetto caratterizza-to da 3 C: le Celebrazioni, ilprogramma c’è e fra poco sarà

pubblicato per intero, celebra-zioni che si terranno nel no-stro territorio e che saranno dicarattere religioso e liturgico;poi, c’è una seconda C: la Ca-rità. Per quanto riguarda laCaritas di Ancona, in via Po-desti abbiamo un centro, ap-punto della Caritas, nel qualenegli ultimi due anni e mezzosono passate più di 46 milapersone, un numero che fapensare, e in questo periodo siè diversificata la tipologia delpassaggio, cioè siamo passatida una popolazione prevalen-temente, chiamiamola con untermine che a me non piace,ma lo dico per farmi capire, ex-tracomunitaria, ad una realtàormai locale e cittadina.

MORETTI – Purtroppo…MENICHELLI – …46 mila

persone, e la Caritas che cosadistribuisce? Quello che ha,quello che alla Caritas vieneofferto, poi la Caritas distribu-isce. E la struttura che abbia-mo per ospitare questo popolocosì numeroso non è più suf-ficiente, allora ne stiamopreparando un’altra, a Ca-podimonte, con la speranzadi offrire anche un pasto lasera, oltre le cose tanto bel-le e meritorie che fa la men-sa di Padre Guido, dando al-loggio, secondo le leggi, alledonne con bambini rimaste

purtroppo sole e abbando-nate, inserendoci, nella nuo-va struttura, un mercatinosolidale…

MORETTI – …scusi sela interrompo, ma lei pensadi riuscire ad ottenere so-stegno per queste cose?

MENICHELLI – Lo stochiedendo.

MORETTI – Che l’ottie-ne sì…

MENICHELLI – …staarrivando. Approfitto sem-pre della sua bontà, ho chie-sto 1 euro per il 2010 e 1euro per il 2011 a tutti i com-ponenti della Diocesi, quin-di non ho chiesto la lunanel pozzo, e sto vedendoche c’è movimento…

MORETTI – …e speroche tale movimento aumen-ti….

MENICHELLI – …per-ché il grande problema dioggi è che noi conosciamoi problemi attraverso i massmedia, ma non ce ne assu-miamo totalmente la respon-sabilità; certo, non tutti iproblemi li posso risolvereio. L’impegno che nascedalla Eucarestia, che è la fra-

ternità, è fornire delle ade-guate risposte, soprattuttoda parte di coloro che sonocredenti, ma anche coloroche si definiscono laici nonsi devono dimenticare chenoi siamo una storia di com-pagnia, di fraternità: tu seiobbligato a vivere con glialtri, in una storia di compa-gnia e sei responsabile delvicino, come il vicino è re-sponsabile di te, in una si-nergia che passa attraversoquelle strade possibili. Al-lora Celebrazione, prima C,Carità, seconda C, terza C,Cultura. Durante questa set-timana congressuale propor-remo dei fatti culturali, nedico due per tutti: il 3 set-tembre sarà aperta una mo-stra alla Mole Vanvitelliana,con circa ottanta produzio-ni artistiche, quadri, soprat-tutto pitture, sul tema del-l’Eucarestia, con dei pezziche provengono anche daiMusei Vaticani, mostra cherappresenterà una grandeoccasione per la città e re-sterà aperta fino al 12 digennaio 2012; poi, domeni-ca 4 settembre ci sarà unconcerto del nostro Allevi,dove tutti sono invitati.

MORETTI – Quindi, nonsolo la grande occasione,ma tante altre di sostegno…

MENICHELLI – …iovorrei far capire a tutti chela nostra fede, se uno la ca-pisse e la vivesse, è unafede che si impasta con lavita. Io farei una domandaa lei: “Le nostre città mar-chigiane di che cosa sonoricche?”, diciamo attual-mente di tante cose cheproduciamo; se lei va inqualunque centro delleMarche, compresa Ancona,che cosa va a vedere? Checos’è che costituisce la bel-lezza di una città?, la ric-chezza della città è il Mu-seo, pieno di opere d’arte ereligiose, si va a vedere ilMuseo diocesano, la Catte-drale, la Chiesa di San Do-menico, cioè le nostre cittàsono impastate di una sto-ria culturalmente vivace ebella, anzi, si dice che leMarche siano un museo al-l’aperto…

MORETTI – …indub-biamente…

MENICHELLI – …ma lagente se ne accorge? Iosono convinto che anchemolte persone di questanostra città, forse, non han-no mai visitato il Museodiocesano.

MORETTI – Io sonocontento di questa mia tra-smissione, perché mentreavevo la sensazione chenon tutti si fossero accortidell’importanza di questoavvenimento, lei me la raf-forza con una idea ancorapiù attuale e generale, lagente non si accorge di tut-ti questi valori.

MENICHELLI – Per ilCongresso, ad esempio, perdare spazio e valore alla ter-za C, abbiamo pensato diattivare dei percorsi turisti-co-religiosi in tutte le cittàdella Metropolia di Anco-na, cioè Ancona, Osimo,Senigallia, Jesi, Fabriano eLoreto.

MORETTI – Bello!MENICHELLI – Qui noi

abbiamo pensato alla Chie-sa del Santissimo Sacramen-to per questa via più sem-plice, Piazza del Papa, per-ché questa è la storia dellacittà, e mi piacerebbe tantopoterla vedere viva e ani-mata questa parte della cit-tà. I monumenti se riman-gono da soli si ammuffisco-no, si intristiscono, diven-tano ragnatele, e le ragna-tele sono sempre improdut-tive.

MORETTI – Io sonomolto contento di questo fat-to, dovevo chiudere le tra-smissioni la scorsa setti-mana in vista delle vacanzeestive, ed invece, appena hovisto la possibilità della suabella e importante adesio-ne, l’ho spostata di una set-timana. Sono molto conten-to perché sono convintoche questa sua serie dimessaggi che lei sta lan-ciando e che si sente chevengono dal cuore, avrà unbel risultato, perché se lomerita e perché finalmen-te ho sentito parlare concuore e con argomenta-zioni di avvenimenti ve-ramente importanti.

MENICHELLI – Grazie;il Congresso eucaristiconon è un Congresso diélite, cioè non è una gior-nata di studio, non è ilcongresso dei radioterapi-sti…

MORETTI – …eh no,perché dato il numerodelle persone che arrive-ranno…

MENICHELLI – …ilCongresso in questo casoè semplicemente un con-vegno di popolo, è pertutti. Il secondo pensieroche mi piace evidenziareè che mi sono inventatouno slogan: al Congressoeucaristico nazionale ioc’ero, non guardavo, par-tecipavo.

MORETTI – Spero chesi aggiunga anche ‘hoascoltato’…

MENICHELLI –…gra-zie, grazie molte.

MORETTI – Grazie,grazie ai telespettatori,ci rivediamo a settembre.

L’evento -in programma nella Metropolia dorica dal 3 all’11settembre, con Santa Messa di Papa Benedetto XVI nellasede di Fincantieri a chiusura- vede l’Arcivescovo della

Diocesi di Ancona-Osimo tra gli organizzatoriMonsignor Edoardo Menichelli, sotto i riflettori degli

“Incontri” di Alceo Moretti, evidenzia gli aspetti importantiper una comunità: inciso sul sociale, con attenzione

particolare “ai poveri e alle donne con bambini rimastepurtroppo sole”. Caritas: “Stiamo preparando un’altra

struttura, a Capodimonte, con la speranzadi offrire anche un pasto la sera”

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XXV Congressoeucaristico nazionale16PAGINA ESTATE 2011MARCHEdomani

Il messaggio dell’Arcivescovo di Ancona e Osimo Edoardo Menichelli,nell’incontro con Giuseppe Casali, presidente Confindustria Ancona

ROBERTO I. ROSSI

“Imprenditori: un aiuto”

Da sinistra, l’Arcivescovo della Diocesi di Ancona-Osimo,Monsignor Edoardo Menichelli, e il presidentedi Confindustria Ancona, Giuseppe Casali

Sarei molto lieto dipoter contare su uncontributo libero e

personale da parte di tut-ti gli imprenditori del no-stro territorio per offrirerisposte alle moltiplicatepovertà, presentando unvolto vivo della nostrarealtà culturale”. E’ quan-to ha dichiarato Monsi-gnor Edoardo Menichel-li, Arcivescovo della Dio-cesi di Ancona-Osimo, nelcorso dell’incontro svol-tosi di recente nella sededi Confindustria di An-cona, nell’ambito dellapresentazione dell’avve-n imento re l ig ioso de lXXV Congresso eucaristi-co nazionale in program-ma dal 3 all’11 settembre2011 nell’intero territo-r io de l la p rov inc ia d iAncona, con la presenzadi Papa Benedetto XVI,nella giornata conclusivadell’evento, domenica 11settembre alla Fincantie-ri del porto dorico. “Unevento religioso –ha pre-cisato Monsignor Meni-chelli- che riveste anches igni f ica t i d i cara t te reculturale, caritativo, eco-nomico e sociale, con lapartecipazione di centina-ia di migliaia di persone

provenienti da tutta Ita-lia, e per noi sarà unafavorevole occasione perpresentare il volto reli-gioso, solidale e laborio-so delle nostre care Mar-che. Un Congresso chesintetizzo in tre C: Cele-brazioni, Carità e Cultu-ra. Per tutte e tre le Cl’impegno economico edorganizzativo è di gran-de spessore” . “Quant ivorranno sostenere le va-rie iniziative previste inoccasione della visita delSanto Padre –ha de t toMonsignor Menichell i- ,verranno inseriti in una

pubblicazione che saràrealizzata per l’occasionee verrà ad essi consegna-to un attestato di ringra-ziamento per la solidarie-tà dimostrata”. “Tra le re-alizzazioni previste –haprecisato Monsignor Me-nichelli- due sono parti-colarmente significative:un’opera d i ca r i t à perl’ospitalità di donne solecon bambini e mensa se-rale; l’altra, una mostradal titolo ‘Alla Mensa delSignore. Capolavori del-l’arte europea da Raffael-lo a Tiepolo’, in program-ma a partire da venerdì 2

settembre fino al mese digennaio 2012, all’internodella Mole Vanvitellianadi Ancona”. “Di sicuro –ha sottolineato GiuseppeCasali, presidente di Con-findustria Ancona- gli in-dustriali del nostro terri-torio raccoglieranno la ri-chiesta di aiuto della Dio-cesi, come già dimostratoin occasione dell’assem-blea pubblica dello scor-so 21 aprile 2011: duran-te la cena di beneficenzasono stati devoluti allaCaritas diocesana di An-cona 30 mila euro per con-tribuire alla realizzazionedell’Opera Beato Gabrie-le Ferretti, un progetto afavore delle persone indifficoltà, senza fissa di-mora, con problemi legatia disagi di tipologie di-verse, progetto che preve-de la realizzazione di uncentro diurno, una mensa,una casa di accoglienza eservizi per un valore com-plessivo di circa 800 milaeuro, come affermato daMonsignor Menichelli”.“Il Congresso eucaristiconazionale –ha conclusoCasal i - rappresenta unmomento fondamentaleper il nostro territorio chegodrà di ampia visibilitàanche a livello turistico;un evento che offrirà l’op-portunità a tante personedi conoscere le Marche etutte le sue eccellenze”.

L’11 settembre, alle ore 10,al Cantiere navale doricoIl programma

di Benedetto XVIPapa Benedetto XVI ha

previsto, per la prima voltanei suoi viaggi pastorali, unincontro con coppie di giova-ni fidanzati durante la suavisita pastorale ad Ancona, ilprossimo 11 settembre. Lavisita ha per oggetto la parte-cipazione del Pontefice allachiusura del XXV Congressoeucaristico italiano, che si ce-lebrerà nel Cantiere navale diAncona, alle ore 10. Domeni-ca 11 settembre, il Papa parti-rà dal Vaticano in elicotteroalla volta del “Molo Wojtyla”del porto di Ancona. Dopo laMessa di chiusura del Con-gresso eucaristico, reciterà

l’Angelus nel Cantiere e poisi dirigerà al Centro Pastora-le di Colle Ameno, dove pran-zerà con i Vescovi italiani pre-senti e con i rappresentantidegli operai in sciopero e deipoveri assistiti dalla Caritas lo-cale. A seguire, BenedettoXVI si dirigerà alla Cattedraledi San Ciriaco di Ancona percelebrare un incontro con lefamiglie e i sacerdoti, atto chesarà, infine, seguito in Piaz-za del Plebiscito da un in-contro con coppie di fidan-zati. A conclusione di que-st’ultimo incontro il Papa ri-prenderà l’elicottero per tor-nare in Vaticano.

Incontro con i fidanzati:un’idea di Menichelli

Una novità storica:Papa Benedetto XVI do-menica 11 set tembre,alle ore 18, incontrerà ig iovani f idanzat i inPiazza del Plebiscito adAncona. L’ iniz ia t ivarappresenta una novità.“E’ la prima volta cheavviene -ha dichiaratol’Arcivescovo della Dio-cesi di Ancona-Osimo,Monsignor EdoardoMenichelli, durante lapresentazione del Con-gresso eucaristico nazio-nale, nella Sala stampadella Santa Sede in Va-ticano-; l’invito, natu-

ra lmente , è r ivol to atutte le giovani coppied’Italia”. “L’iniziativa -ha spiegato MonsignorMenichelli- è nata dauna mia idea. Mi sonosempre occupato delmondo degli innamora-ti, dei fidanzati, dellapreparazione al matri-monio. Oggi vedo un’at-tesa forte e il mondo cheguarda al matrimoniocome a una vocazione,manifesta la richiesta diessere accompagnato.Ci è sembrato bello cheil Papa potesse dialoga-re con loro”.

Lettera dei Vescovidelle Marche ai turisti“Riconciliarsicon la natura”

I Vescov i d e l l eMarche hanno scri t touna lettera aperta aituristi, con un invito ariconciliarsi con la na-tura e un richiamo alXXV Congresso eucari-s t i co naz iona l e . “ I ltempo della vacanza –si legge nella lettera–è un dono. In esso ri-scopriamo il senso e ilvalore della vita attra-verso il riposo, che sifa necessario per chiun-que viva con impegnoe responsabilità il tem-po dell’operosità. Tem-po per r igenerare ciòche si consuma, per di-stendere ciò che è con-tratto, per riconciliarec iò che è d iv i so . I lt empo de l l a vacanzasia, anche, la possibili-tà di incontrarci, senzafretta, con le personepiù care, rinsaldando lerelazioni più importan-ti e ricercando una sem-pre maggiore autentici-tà in esse”.

“Ques to de s ide r ioprofondo –affermano iVescovi delle Marche–ci dà occasione di in-vitare ciascuno di voial XXV Congresso eu-caristico nazionale cheavremo la grazia di vi-vere nel la Diocesi diAncona-Osimo e con lapartecipazione delle al-tre Chiese della nostrar eg ione da l 3 a l l ’ 11settembre prossimi. IlCongresso eucaris t icovuole essere una sosta,una pausa di raccogli-mento e di meditazio-

ne davanti a Cristo Si-gnore che di Sè ci hafatto dono nella Euca-ristia. Una spiritualitàche ci faccia riscoprireesistenzialmente la ce-lebrazione dell’Eucari-stia come fonte che ge-nera, nutre, interpreta,educa la vita quotidia-na”. “Gli ultimi acca-d iment i che abb iamovissuto a livello mon-diale –si legge ancoranella lettera– sono se-gni che vanno interpre-tati per dare prospetti-va e va lore a l la v i taquotidiana. Dalla guer-ra che si insinua nellaconvivenza tra i popolia l la na tura che ne l lesue manifestazioni ca-tastrofiche ci ricordanola nos t ra f ragi l i tà d icreature, emerge un fat-to incontes tab i le : l escelte e i comportamen-ti dell’umanità debbo-no tenere conto mag-giormente della vita edella persona e non es-sere condizionati da esi-genze puramente mer-cantili”. “Il tempo dellavacanza sia, dunque –èl’esortazione dei Vesco-vi marchigiani-, l’occa-sione per riconciliarsicon l’uomo e con la na-tura, riconoscendo chei l g rande l imi te de l -l’umanità è quello diconfidare troppo nellapropria forza, non riser-vando un’a t tenz ioneadeguata al creato e allapropria dimensione in-teriore, scrigno dell’In-finito che vive in noi”.

Capolavori dell’arte europea, da Raffaello a Tiepolo, visitabili dal 2settembre fino all’8 gennaio 2012 alla Mole Vanvitelliana

“Alla Mensa del Signore”

La Mole Vanvitelliana, ad Ancona, sede della mostra

Mostra itinerante“Oggi devo

fermarmi a casa tua”In preparazione del

XXV Congresso eucari-stico nazionale il Co-mi t a to o rgan i zza to redel Congresso e la casaed i t r i c e I t a ca hannopromosso una mostraitinerante sull’Eucari-st ia dal t i tolo: “Oggidevo fermarmi a casatua, la grazia di un in-contro imprevedib i -le”. La mostra constadi 36 pannelli e propo-ne un percorso artico-

lato in quattro sezionia t t r ave r so l e qua l iemerge la radicale ne-cessità che l’uomo hade l l ’Euca r i s t i a . I nape r tu r a , i l c e l eb reepisodio di Zaccheo,emblema de l l ’uomocurioso e desideroso divedere Gesù: “Perché?Cosa gli mancava? Ecosa accade quandoGesù entra nella casa,cioè nella vi ta di unuomo?”.

Un evento di grande ri-lievo spirituale, ma anchedi notevole importanza cul-turale: è la mostra “Allamensa del Signore. Capo-lavori dell’arte europea daRaffaello a Tiepolo”, chesarà ospitata alla Mole Van-vitelliana di Ancona dal 2settembre 2011 all’8 gen-naio 2012, ed allestita inoccasione del XXV Con-gresso eucaristico naziona-le. Curata da Giovanni Mo-rello e Vittoria Garibaldi,Soprintendente per i Benistorici, artistici ed etnoan-tropologici della RegioneMarche, l’esposizione ospi-terà una serie di capolavoridell’arte italiana ed europeadal Quattrocento all’Otto-cento, tutti legati al temadell’Ultima Cena. Undici lesezioni in cui la mostra saràarticolata, a partire da quel-la dedicata alle Nozze diCana, fino a quella in cui siraccoglieranno le opere sul-l’Eucarestia nell’arte del‘900, passando, tra le altre,per le tematiche della Co-munione degli apostoli, deiSanti eucaristici e delle Al-legorie eucaristiche. Capo-lavori pittorici, sculture,arazzi ed oggetti antichi epreziosi, per un totale dicentoventi opere esposte.Fondamentale la collabora-zione dei Musei Vaticani,grazie all’apporto culturale,scientifico ed artistico delloro direttore Antonio Pao-lucci e di Micol Forti, di-rettrice della Sezione di Artecontemporanea dei MuseiVaticani. Da loro anche ilprestito di alcune opere dialtissimo valore: Manifat-

tura di Tournai, Arazzo congli Episodi della Passio-ne; Ivo Dulcic , UltimaCena, tempera su tela; Fer-ruccio Ferrazzi, Cristo e gliApostoli, olio su tavola; Ge-orges Rouault, Porte de ta-bernacle, smalto; Karl Sch-midt-Rottluff, Leben Chri-

sti: Gang nach Emmaus,xilografia; Ardengo Soffi-ci, Cena in Emmaus, oliosu tavola; Raffaello, Cari-tà, elemento di predelladalla Pala Baglioni, tem-pera su tavola; Manifattu-ra romana di San Michele,Arazzo con l’Ultima Cena

(da Leonardo), cotone,lana, seta. In mostra anchecapolavori di Tiziano, Tin-toretto, Rubens, Barocci,Tiepolo, Guercino e Poma-rancio, mentre nella sezio-ne di arte del ‘900 sarannoospitate opere di FrancoGentilini, Carlo Mattioli,Aligi Sassu, Daniel Spoer-ri, e forse anche AndyWarhol ed Emil Nolde, peri quali si sta ancora trattan-do. Per rendere ancora piùpreziosa l’esposizione è,inoltre, prevista un’apposi-ta sezione di oreficerie sa-cre, di ambito marchigiano,scelte soprattutto tra i si-gnificativi doni fatti daiPontefici, nel corso dei se-coli, alle varie chiese dellaRegione. La mostra si av-vale della collaborazione diun prestigioso comitatoscientifico composto daAntonio Paolucci, Alessan-dro Zuccari, Università diRoma “La Sapienza”, Mon-signor Timothy Verdon,direttore Ufficio diocesanocatechesi per l’arte Firenze,don Stefano Russo, direttoreUfficio Beni culturali dellaCei, Maria Luisa Polichetti,consigliere culturale del pre-sidente della Regione Mar-che, Micol Forti, Musei Va-ticani, Claudia Caldari, So-printendenza di Urbino, Ga-briele Barucca, Soprinten-denza di Urbino, suor Ma-ria Gloria Riva, MonsignorCesare Recanatini, direttoreUfficio Beni culturali del-l’Arcidiocesi di Ancona-Osi-mo, Monsignor ErmannoCarnevali, Rettore dellaCattedrale di Ancona.

Rosemary Martarelli

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XXV Congressoeucaristico nazionaleESTATE 2011 MARCHEdomani

Monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche

Monsignor Giancarlo Vecerrica, Arcivescovo di Fabriano-Matelica

“Costruire il legameontologico fra le persone”

Monsignor Francesco Marinelli, Arcivescovo di Urbino, Urbania eSant’Angelo in Vado

Monsignor FrancescoGiovanni Brugnaro

Monsignor GiancarloVecerrica

Monsignor FrancescoMarinelli

Il senatore Francesco Rutelli,Allenza per l’Italia

“Parteciperòall’evento”

Francesco Rutelli

“Eucaristia: comunionee servizio per la vita quo-tidiana. Due i punti da evi-denziare. 1) Dopo aver scan-dalizzato i Giudei dicendodi essere ‘il pane vivo di-sceso dal cielo’ (Gv 6,51),Gesù li sfida ancora di più,compresi i discepoli, affer-mando che il pane che eglidarà è ‘la mia carne per lavita del mondo’. Nella si-nagoga di Cafàrnao Gesùha tenuto il discorso piùlungo di tutto il vangelodi Giovanni e vi sviluppail tema più duro quale è illegame tra il pane che eglidarà e la carne che è la suavita donata per la salvezzadel mondo. E’ chiaro cheil pane non significa sol-tanto la Parola di Gesù, mail sacramento dell’Eucari-

stia. Non solo è venuto nelmondo come Figlio di Dio,ma ha dato la propria vitaper noi: vita dal dono del-la vita! Dalla sua morte incroce derivano i doni eu-caristici: la sua carne e ilsuo sangue. Se ne mangia-

mo e ne beviamo li faccia-mo nostri; cibandoceneconfessiamo con la nostrafede che Egli è presente inessi e che solo tramite Lui,l’incarnato e il crocefisso eil risorto, noi abbiamo lavita eterna. Egli ha messoin gioco la sua umanità perla vita nostra e del mondo.Non c’è un Gesù diversoda quello che sulla croceha liberamente donato lapropria vita e che continuaa offrirsi come cibo e be-vanda nell’Eucaristia. Cosìil cristiano ottiene di averparte alla sua vita: ‘Chimangia la mia carne e beveil mio sangue ha la vitaeterna e io lo risusciterònell’ultimo giorno’ (6,54).

I termini più ricorrentisono ‘carne e sangue’ e

‘mangiare e bere’. E’ im-portante non dimenticareche il discorso di Gesù havoluto intenzionalmenteriunire i due temi: la Paro-la e il Sacramento. La Pa-rola e l’ascolto si comple-tano nel Sacramento che nediventa il vertice. Ma Gio-vanni, nella sua ‘omeliaeucaristica’, ci presenta an-che l’intera vita di Gesù.E’ il Padre vivo, il Diovivente che invia Gesù eche gli dà la vita. Tuttodipende dal fatto che Gesùha la sua origine in Dio. Sitratta di una vita divina,non solo perché è dono cheviene da Dio, ma perché idiscepoli, i cristiani sonoresi capaci di condividerela sua stessa vita. Dimora-re con Dio è già possibile

ora all’uomo che si aprealla Parola di Cristo, me-diante la Chiesa, e acco-glie l’invito di sedersi conLui alla mensa dell’Euca-ristia per farlo conoscerepoi in un amabile ed ine-sausto servizio all’uomo eal mondo. 2) L’evangelistaGiovanni evidenzia ben seivolte il legame stretto traeucaristia e vita. Il prossi-mo Congresso eucaristiconazionale (Cen, Ancona 3-11 settembre 2011) parten-do dalla domanda di Pietro(Gv 6,68) a Gesù: ‘Signore,da chi andremo?’ si prefig-ge proprio di farci medita-re, pregare, crescere e im-pegnarci su ‘l’Eucaristiaper la vita quotidiana’. E’il Santissimo Corpo e San-gue di Cristo, l’Eucaristiache ci fa resistere paziente-mente nella comunione conla Chiesa attraverso tuttele vicissitudini della no-stra vita e di quella delmondo. Il Pane spezzato econdiviso nella Celebra-

zione eucarist ica deveesplicare l’energia sopran-naturale della carità nellaconcreta esistenza degliuomini e nella storia diogni giorno.

L’apostolo Paolo ciammonisce a fare autenti-camente memoria dell’ul-tima cena. Un cristianonon può credere di parte-cipare all’Eucaristia perpoi vivere per sé, comepropria la cena (to idiondeipnon), non tenerla, ma-gari devotamente, per lapropria vita. Una comuni-tà cristiana e ogni singolofedele nutrendosi del Cor-po del Signore non posso-no vivere nella logica diun proprio progetto, eccle-siale o personale. L’Euca-ristia ci vuole richiamareil sottotitolo del Congres-so, essendo Corpo-dato-per-voi deve sviluppare ledue relazioni fondamenta-li della vita cristiana: dicomunione (koinonìa) e diservizio (diakonìa)”.

“Dal momento della suaistituzione nel cenacolo finoad oggi l’Eucaristia ha se-gnato i giorni e le operedella Chiesa, tracciando nellastoria una scia luminosa divita spirituale e sostenendocon la sua energia divinaognuno di noi. L’Eucaristiaè vita. Senza Eucaristia nonc’è vita. ‘Nella SantissimaEucaristia –afferma il Conci-lio Vaticano– è racchiusotutto il bene spirituale dellaChiesa, cioè lo stesso Cri-sto, pane vivo che, median-te la sua carne vivificatadallo Spirito Santo, dà vitaagli uomini’. Questa convin-zione di fede ha sostenutonei secoli i martiri ed i fedelidi tutte le lingue e continen-ti. L’adesione dei fedeli al-l’Eucaristia non è solo unarealtà del passato, ma espe-rienza quotidiana del presen-te. E’ il cuore pulsante dellaChiesa. Anche la mia Dioce-si di Fabriano-Matelica avràil suo spazio all’interno delCongresso eucaristico na-

zionale del prossimo settem-bre. Infatti, mercoledì 7 set-tembre sarà proprio Fabria-no ad ospitare una giornatadi incontri e di riflessioni sultema del rapporto tra Euca-ristia e lavoro. Il tema dellacrisi dell’occupazione ci statremendamente a cuore e findalle prime avvisaglie siamostati sempre vicini comeChiesa ai lavoratori, nei con-vegni, nelle liturgie, nellemanifestazioni di piazza, nel-la carità e solidarietà. Cosac’entra l’Eucaristia, verreb-be da dire… Ma l’Eucaristiaè l’avvenimento che ripro-pone ogni domenica la pre-senza del Mistero nella vitadell’uomo, quindi anche nellavoro. Le risposte alla vitadell’uomo si possono co-struire meglio nella logicadel Mistero e quindi dell’Eu-caristia che lo rende presen-te. L’evento eucaristico nonsradica l’uomo dalla suacondizione umana. Il veromale della società umana, lavera insidia è la ricerca del

proprio bene a prescindereo perfino a spese del benedell’altro. L’insidia più gra-ve è la negazione che esistaun bene umano comune. IlVangelo ci dice: ‘Non c’èamore più grande che darela vita per i propri amici’. E’illusorio pensare che questamalattia sia guarita dalle leg-gi. Queste sono diventatesempre più le regole del traf-fico dei singoli egoismi allaricerca della propria felicità.E’ il legame ontologico frale persone che va costruito.Questo è l’evento eucaristi-co. E con la consacrazioneeucaristica, un pezzo delnostro mondo, un pezzo direaltà creata (pane e vino)viene trasformato e divienesegno efficace del futuro delmondo, destinato a ricapi-

tolarsi in Cristo. Il cambia-mento di sostanza che siverifica nel mistero eucari-stico è germe di speranzaper il mondo nuovo. I cri-stiani sono chiamati ad es-sere eucaristia nel mondo,sono chiamati a dare un’ani-

ma nuova al mondo chenasce. Alla fame e alla setedell’uomo, che non si esau-riscono nel cibo, Dio rispon-de con il dono di sé: ‘Iosono il pane della vita’.Dono che esalta la libertàdell’uomo che è messo difronte ad un’alternativa ra-dicale: seguire se stesso,accontentandosi dei pani edei pesci, oppure accettaredi nutrirsi del Suo corpo edel Suo sangue, come sor-gente di vita nuova. Solo ildivino può salvare l’umano.L’esperienza umana si pre-senta come un dramma irri-solto: un desiderio sconfi-nato cui l’uomo non sa ri-spondere da sé. Questodramma è diventato l’ogget-to proprio dell’iniziativa diDio in Gesù Cristo. Pensia-

mo a Cristo che vede Zac-cheo e vuole fermarsi a casasua. Perché? Perché il Pa-dre, ricco di misericordia,vuole che Gesù vada a ‘cer-care e salvare ciò che eraperduto’ (Lc. 19, 10). Lagrazia di quell’incontro im-prevedibile fu tale da cam-biare completamente la vitadi Zaccheo. Questa è l’Eu-caristia. Questo è ciò cheandremo a vivere ad Anco-na e nelle altre città dellaMetropolìa dal 3 all’11 set-tembre. Cristo ci restituisceun’umanità capace di giusti-zia, di gioia e di accoglien-za, un’umanità vera e lo favenendo a casa nostra.Anche noi vorremmo essereriacciuffati dagli alberi deinostri diversi progetti e sen-tirci dire: ‘Vengo da te’”.

“I Congressi eucaristi-ci sono luoghi privilegia-ti di culto e di approfon-dimenti teologici del mi-s te ro eucar i s t i co . Ess ihanno un’importanza par-t icolare, perché mentreesprimono la coscienzateologale che la Chiesaha, in quel momento, del-l ’Eucar i s t i a s i s i tuanocome momenti tesi ad in-terpretare i segni dei tem-pi, ecclesiali ed umani,cui la Chiesa vuole dareuna risposta alla luce del-l’Eucaristia. È la storiavissuta dalle comunità incerti periodi ed in certeconcrete situazioni a sug-gerire specifici temi eu-car is t ic i e conseguent iloro modalità di svolgi-mento.

‘Chiesa–mondo-euca-ristia’ è un trinomio danon dimenticare nella in-te rpre taz ione de i Con-gressi; essi rappresentanouno stadio della pietà eu-car i s t i ca . Nonos tan teampi processi di secola-r izzaz ione s i r i scont raoggi una diffusa esigen-za di spiritualità ed un

rinnovato bisogno di pre-gh ie ra quo t id iana . I lCongresso eucaristico diAncona promuove l’ado-razione e la contempla-zione di Gesù Eucaristiadove l’incontro con Cri-sto non si esprime soltan-to in implorazione d’aiu-to, ma anche in rendi-mento d i graz ie , lode ,ascolto, ardore di affetti,fino ad un ‘invaghimen-to’ del cuore. Una estasiintensa, dunque, che tut-tavia non distoglie dal-l ’ impegno del la s tor ia:aprendo il cuore all’amo-re di Dio, ci si apre an-

che all’amore dei fratelli,e ci si rende capaci di co-struire la storia secondoil disegno di Dio.

L’Eucaristia è un teso-ro inestimabile: non soloil celebrarla. Anche il so-stare davanti ad essa fuo-ri della Messa, consentedi attingere alla sorgentestessa della grazia. L’ado-razione è la Messa checontinua, è un prolunga-re la Messa. È l’atto prin-cipale della virtù della re-ligione. Il Signore nonsta nel tabernacolo persé, ma per noi, perchéama stare vicino ai figlidegli uomini; ed inoltresa che abbiamo bisognodella sua presenza. Abbia-mo bisogno di adorarLo,di essere bocca a boccacon Dio, di respirare in-sieme a Lui. L’adorazioneè il respiro della vita diDio che diventa nostro edè la nostra vita che si con-segna a Lui. L’adorazioneè conseguenza della pre-senza del Signore. Moltisono i modi di presenzadi Cristo nella Chiesa. Èpresente in primo luogo

nell’assemblea stessa deifedeli riuniti in suo nome;è presente nella sua paro-la, allorché si legge inChiesa la Scrittura e se nefa il commento; è presen-te nella persona del mini-stro; è presente, infine, esoprattutto sotto le specieeucaristiche: una presen-za, questa, assolutamenteunica, perché nel sacra-mento dell’Eucaristia vi èil Cristo tutto e intero,Dio e uomo, sostanzial-mente e ininterrottamente.I Congress i eucar is t ic isono dei momenti di cul-to eucaristico di intensitànotevole. Pio IX ha defi-nito i Congressi eucaristi-ci ‘tra le più belle e con-solanti pagine nella sto-ria dell’Eucaristia e dellaChiesa cattolica’. Sono si-curo che il Congresso eu-carist ico di Ancona ri-sponderà puntualmenteall’appello del mondo at-tuale, mettendo al centrodi ogni riflessione l’Euca-ristia come la forma eccel-lente e permanente del-l’apparizione pasquale diCristo risorto”.

“La XXV edizione delCongresso eucaristico na-zionale sarà un eventomolto importante per ilnostro Paese e soprattuttoper le Marche, e, nello spe-cifico, per il territorio An-conetano”. E’ quanto hadichiarato il senatore Fran-cesco Rutelli, leader di Al-leanza per l’Italia-Api, nelcorso della presentazionedel progetto Api-Alleanzaper l’Italia, svoltosi neigiorni scorsi ad Anconanelle sale del ristoranteEnopolis di corso Mazzini.“Il Congresso è un eventomolto interessante –ha pre-cisato Rutelli- che perso-nalmente seguirò con gran-de entusiasmo. Il mio ritor-no ad Ancona è legato an-che all’amicizia con il Mon-signor Edoardo Menichel-li, Arcivescovo della Dio-cesi di Ancona-Osimo.Sono particolarmente feli-ce di partecipare al Con-gresso eucaristico, e la mia,e questo lo tengo a sotto-lineare, sarà una parteci-pazione in punta di piedi”.Nel corso del suo inter-vento, il senatore Rutelli

ha evidenziato che “il La-boratorio Marche, che hasperimentato con successonella Regione Marche enella Provincia di Maceratauna coalizione tra Udc-Pd-Idv, oltre ad altre sigle tracui Api, è una situazioneche ha grandi potenzialitàper un buon governo e unequilibrio innovatore lega-to alle esigenze dei citta-dini che vivono, come tut-ti gli italiani, momenti dif-ficili”.

R.I.R.

“Eucaristia: comunione eservizio per la vita quotidiana”

“I Congressi momenti di cultod’intensità notevole”

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XXV Congressoeucaristico nazionale MARCHEdomani ESTATE 201118PAGINA

Fiorello Gramillano, sindaco di Ancona

Fiorello Gramillano

Paolo Niccoletti, sindaco di Loreto

“Fede, arte e storia: un connubioperfetto da offrire”

Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia

“Una preziosa e singolareopportunità culturale”

“E’ iniziato il conto allarovescia per l’appuntamen-to con il XXV Congressoeucaristico e con il SantoPadre. La città si è riempitadi manifesti che annuncia-no l’evento, sono partiti iprimi cantieri per sistemareasfalti, marciapiedi, aree disosta e tutto quanto serveper renderla facilmentepercorribile e adeguata-mente accogliente, per lemigliaia di visitatori attesinella settimana dal 3 all’11settembre, giornata clouper la presenza di Benedet-to XVI in vari luoghi, dalporto a piazza del Papa, a

Colle Ameno. E’ sicura-mente un grandissimo ono-re e al contempo una gran-de sfida quella che Anco-

na si appresta ad affronta-re. Una sfida che si assom-ma ad altre tante iniziativemesse in campo dall’Am-ministrazione per rivitaliz-zare e riqualificare il capo-luogo e la sua vita artisti-ca e culturale, che que-st’anno assume uno spes-sore sempre più consisten-te grazie al ruolo centraleaffidato alla Mole Vanvi-telliana. Il settecentescofortilizio affacciato sul-l’Adriatico, infatti, oltre adospitare centinaia di even-ti fino all’ormai celebre‘Festival Adriatico Medi-terraneo’, sarà la sede del-

la prestigiosa mostra ‘Allamensa del Signore. Capo-lavori dell’arte europea, daRaffaello a Tiepolo’, alle-stita in occasione propriodel Congresso eucaristico.E sempre nell’occasione, inattesa del progetto chescaturirà dal relativo con-corso di idee, stiamo cer-cando di rendere acco-gliente per i pellegrini (chela percorreranno in pro-cessione) la passeggiatada mare a mare, che colle-ga il Passetto al porto,passando per il centro sto-rico; inoltre, la parte piùantica della città, il Gua-

sco, con il Duomo di SanCiriaco sulla vetta, ripor-tando ad antico splendoreil Palazzo degli Anziani,che presto diverrà anchesede di uffici e Consigliocomunale, oltre che spa-zio di rappresentanza esala per iniziative cultura-li. E, poco più in là, ilparco del Cardeto con ilcimitero degli ebrei, il per-corso Chaiym e il sito ar-cheologico dell’anfiteatroromano che, per la primavolta, questa estate ospi-ta una prestigiosa rasse-gna di Teatro antico. Nelpacchetto di accoglienza,includerei naturalmente lamarineria anconetana e lesue tradizioni anche eno-gastronomiche, che costi-tuiscono un elemento dirichiamo per il turismo.Turismo che il Comune diAncona vuole sempre piùpromuovere e sostenere insinergia con le istituzioni

preposte e le associazionidi categoria. Non dimenti-chiamo che il porto turi-stico di Marina Dorica e lanon lontana Portonovo -che speriamo i visitatoridel Cen possano raggiun-gere per un bagno nellesue acque terse- hannoottenuto di nuovo la Ban-diera Blu, segno che ilnostro territorio ha tutti glielementi per essere tra iprotagonisti delle destina-zioni turistiche di succes-so. L’incontro con i pelle-grini e con il Papa costitu-isce , inut i le negar lo ,un’occasione per accende-re i riflettori su Ancona,sul suo patrimonio artisti-co e culturale, sulla varie-gata offerta turistica e eno-gastronomica del territo-rio, dal centro storico allitorale con le magnifichespiagge, all’entroterra ric-co di monumenti, colori esapori”.

“Era il 1930 quando la no-stra amata Regione si preparavaad ospitare il X Congresso eu-caristico che si sarebbe svolto aLoreto, dal 10 al 14 settembre.Oggi, ad 81 anni di distanza daquello storico evento, la nostraterra si prepara, con trepidanteattesa, a rivivere un’esperienzache rimarrà nel cuore di tutticoloro che avranno la possibili-tà di parteciparvi. La città che hol’onore e l’onere di rappresenta-re racchiude tra le sue mura unadelle reliquie più preziose dellacristianità: ospita la Santa Casadove Maria ricevette l’Annun-cio dell’Angelo Gabriele e dove‘Il Verbo si fece carne’, trasfor-mando quelle mura nella casadell’umanità intera. Il Santo Pa-dre, Benedetto XVI, in occasio-

ne della sua visita a Loreto av-venuta il 2 settembre del 2007, cispronò con queste parole: ‘Nondimenticate mai il privilegioche avete di vivere all’ombradella Santa Casa’, e noi facem-mo nostro il suo invito a ‘rende-re, con la nostra accoglienza,ai visitatori e ai devoti una quo-tidiana testimonianza di quel-l’amore materno che in questoluogo Maria vuole dispensarea tutti i suoi figli’. Con la stessapredisposizione d’animo accol-go l’invito che l’Arcivescovo diAncona-Osimo, MonsignorEdoardo Menichelli, ha formula-to a tutti noi sindaci a partecipa-re alla giornata del 9 settembredove gli amministratori avrannomodo di approfondire il tema‘L’Eucaristia per la città’, che

rappresenterà un momento im-portante di riflessione e di dialo-go. Il percorso di preparazioneche culminerà con la visita delPapa l’11 settembre ad Anconaè stato denso e coinvolgente,penso alla ‘Peregrinatio Mari-ae’, durante la quale il nostroArcivescovo, Monsignor Gio-vanni Tonucci, ha accompagna-to l’immagine della Madonna diLoreto nelle Diocesi marchigia-ne, penso alla mostra ‘Segni del-l’Eucarestia’, ma anche alla gior-

nata del 6 settembre, quando aLoreto si svolgerà la Giornatadedicata alla fragilità fisica epsichica. Questo sarà per noi unulteriore momento di festa e dipreghiera, che avremo il gran-dissimo piacere di trascorrereassieme al Cardinale AngeloComastri, già Vescovo di Lore-to, che accoglierà, insieme all’in-tera città, tutti i malati e i diver-samente abili che giungerannoal Santuario per questa occasio-ne. Saranno giornate intense e

impegnative che vedranno l’ar-rivo ad Ancona e nelle zonelimitrofe di milioni di fedeli;sarà questa, per loro, un’occa-sione preziosa per godere dellericchezze di questa Regionecapace di offrire quel connubioperfetto tra fede, arte, storia ecultura. Con l’auspicio che ilXXV Congresso eucaristicopossa realmente ‘incrementarela comprensione e la partecipa-zione al Mistero eucaristico’;auguro un buon lavoro a tutti!”.Paolo Niccoletti

Maurizio Mangialardi

“Fin dal primo momentoho seguito con interesse esostenuto, con l’intera Am-ministrazione comunale diSenigallia, la proposta dicelebrare il XXV Congressoeucaristico nazionale adAncona. Da subito ho col-to, insieme alla mia Giunta eal Consiglio comunale, l’ec-cezionale portata dell’even-to che, man mano andavastrutturandosi, evidenziavaaspetti di grande novità nellasua impostazione e profili dielevato livello religioso eculturale nei suoi contenuti:a prescindere dalla adesio-ne o meno alla fede, di cui il

congresso è altissimaespressione, essi coinvolgo-no tutta la comunità civile esociale marchigiana nelle

sue diverse espressioni enelle sue realtà locali. Perquesto una Amministrazio-ne comunale non può chepromuovere ogni iniziativache contribuisca al migliorsuccesso possibile di unevento storico di questedimensioni. Proprio per es-sere presenti, con attenzio-ne e fattiva partecipazione,in tutte le sue fasi, già daoltre un anno ho designatoun consigliere delegato. Laprima caratteristica del-l’evento che sollecita e coin-volge la nostra comunitàcittadina, come, penso, tut-te le altre, è la sua territoria-

lità. E’ proprio la territoria-lità la novità di questo XXVCongresso. Ed aver scelto,per questa finalità, l’allesti-mento di sette mostre nellecittà della Metropolia diAncona-Osimo (Ancona,Osimo, Loreto, Jesi, Seni-gallia, Fabriano, Matelica)per raccontare e descriveretutti gli oggetti espressionedella religiosità popolarenel tempo e del suo strettis-simo rapporto con il terri-torio, la ritengo una sceltamolto felice e ricca di va-lenze culturali e sociali: ciòsignifica rendere ‘visibile’e fruibile la dimensione

popolare dell’evento con-gressuale. La mostra che èstata allestita nell’Episcopiodella nostra città evidenzia,infatti, con efficacia e sor-prendente interesse, un ter-ritorio ricco di storia e arteda percorrere, da visitare eda scoprire. Essa testimoniacome il Congresso eucari-stico possa essere sì, ov-viamente, un grande eventofondamentalmente religio-so, ma possa anche costitu-ire una preziosa e singolareopportunità culturale che siesprime attraverso l’arte.C’è un altro aspetto che miha colpito nell’impostazio-ne di questo Congresso,una seconda novità: la ‘te-maticità’. L’invito alla me-ditazione e alla riflessionesi orienta su alcuni ambitidella vita, personale e so-ciale, a cui ciascuno si può

avvicinare secondo la pro-pria sensibilità ed interes-se: l’affettività, la fragilità,la festa e il lavoro, la tradi-zione e la cittadinanza. Isignificati del Congressoeucaristico, come si vede,sono molteplici. Ad unaAmministrazione comunale,pur fortemente consapevo-le delle prioritarie valenzereligiose e di fede, interes-sano direttamente e comeproprio quelli, presenti conassoluta evidenza nel-l’evento, di carattere socia-le e culturale, in primis illavoro e il diritto di cittadi-nanza nelle sue molteplicideclinazioni. Sono certo cheil Congresso sarà occasio-ne di riflessione e confron-to sugli aspetti dello svi-luppo integrale della perso-na orientato al bene comu-ne dell’Italia”.

“Una grande sfida quella chela nostra città affronterà”

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XXV Congressoeucaristico nazionale 19PAGINAESTATE 2011 MARCHEdomani

Monsignor Luigi Conti, Arcivescovo metropolita di Fermo

“La riscoperta del quotidianonella fedeltà al Vangelo”

Carlo Cammoranesi, direttore responsabile de L’Azione

“L’Eucaristia cibo del cammino,alimento vero delle persone”

“Non si arriva impreparatia questo grande evento dellaChiesa italiana che coinvolgo-no le nostre Marche all’iniziodi settembre (3-11) con il XXVCongresso eucaristico nazio-nale. Ma non si è preparati maiabbastanza per comprenderefino a che punto il tema del-l’Eucaristia sia legato a doppiofilo con la vita quotidiana diognuno di noi. Ci ha provatoad individuarne i punti focalinell’agosto dell’anno scorso, ilCardinale Angelo Scola, pre-sente a Fabriano per la 61aSettimana liturgica nazionale,quando ha ribadito a chiare let-tere che l’Eucaristia, ‘in forzadella sua specifica integralità,deve essere per la vita quoti-diana’. Vale a dire per l’uomo,non in senso astratto, ma perme, per te, per ognuno di noi,in carne ed ossa, non comesoggetti ideali. Infatti ‘la vitaquotidiana, in quanto espres-sione propriamente umana, sigioca nell’esperienza che ogniuomo fa del tempo’. Toccare ilquotidiano, il presente, vale a

dire l’oggi di ciascuno nonvuol dire dimenticare la dimen-sione liturgico-sacramentale equindi disincarnare il rapportocon Cristo. Perché a questopunto parlare di presenza realedel Mistero nell’esperienza del-l’Eucaristia equivarrebbe a con-finare la peculiarità dell’eventocristiano nelle maglie angustedi una generica religiosità. Edimenticarne la dimensione sa-crificale, sono ancora parole diScola, ‘sradicherebbe l’Eucari-stia dalla singolare missione re-dentrice di Gesù’. O se voglia-mo spingendola in una ridu-zione individualistica, che èquello che rischia di diventareil Cristianesimo nel contestoodierno. Qualcosa ad uso econsumo dell’io, a livello esclu-sivamente personale. Una pra-tica, magari devozionale, piut-

tosto solipsistica, senza quel-lo slancio unitario che apre aduna dimensione comunionalee ad uno sguardo di popolo incammino. Una diversità di pro-spettiva che nasce da un lavo-ro educativo che spinge a ve-der l’Eucaristia come radicenella vita cristiana e profezia per

la comunità, testimonianzapubblica, vita umana toccatada una presenza che cambia.Infatti Cristo, donandosi, per-feziona l’uomo in se stesso ecosì l’Eucaristia diventa cibodel cammino, alimento verodelle persone e delle loro aspet-tative. Allora, presentare l’Eu-caristia come pane quotidianonella condivisione per il no-stro territorio che soffre per lacrisi economica e per le diffi-coltà occupazionali non è re-torica di basso profilo e argo-mento demagogico, ma costi-tuisce un segno di speranza e diunità da vivere. Cristo ha com-passione del bisogno dell’uo-mo, moltiplica i pani e i pesci,ma essi non bastano, serve al-tro. Non sono sufficienti. E ilSuo dono (‘Io sono il pane dellavita’) chiama in causa la libertà

dell’uomo, sfidata dalla doman-da: ‘Volete andarvene anchevoi?’. Ma Pietro, pur nella suafragilità, può rispondere con de-cisione: ‘Signore, da chi andre-mo? Tu solo hai parole di vitaeterna’. Parole, ma anche fatti,che guidano l’uomo e lo so-stengono nell’affronto della re-altà. Perché ‘l’Eucaristia –ricor-da Benedetto XVI– è il ciboche li sostiene nel lungo cam-mino dell’esodo attraverso il de-serto dell’esistenza umana’. Nonè scontata la scelta del rimanereattaccati alla Sua storia. Il rima-nere è la caratteristica della vitacristiana. Ovvero, il rimanere delSignore nella sua Chiesa e ilnostro rimanere nel Suo amore.Anche qui il passo non è mec-canico, ma tenere la domandaaperta è già un inizio. Di serietàe di verità verso se stessi”.

“Non si arrivaimpreparati aquesto grandeappuntamentodella Chiesaitaliana, manon si èpreparati maiabbastanza percomprenderefino a chepunto il temadell’evento sialegato a doppiofilo con la vitadi ogni giornodi ciascunodi noi”

Monsignor Luigi Conti

Carlo Cammoranesi

Vincenzo Varagona, giornalista, già presidente Ucsi-Marche

“Possiamo indicare lascelta della Chiesa Ferma-na, nel suo prepararsi alCongresso eucaristico na-zionale, con queste paro-le: la Chiesa educa cele-brando l’Eucaristia. È ladimensione for tementeeducativa della celebra-zione dell’Eucaristia lospecifico che intendiamomettere in evidenza. Vo-gliamo inserire il cammi-no precongressuale e po-s tcongressuale negl iOrientament i Pastoral iper i l decennio 2010-2020, proposti dalla Ceialla Chiesa italiana, chepongono al centro l’attua-le sfida educativa. Nonvogliamo caricare le no-stre comunità ecclesiali diiniziat ive aggiunte, mapiuttosto che si impegni-no con grande fede a vi-vere in modo nuovo, e piùautentico, la celebrazionedell’Eucaristia, facendo di

essa il culmine e la fontedella vita ecclesiale. Perquesta ragione ci impe-gniamo a valorizzare lospecifico di questo Con-gresso: l’Eucaristia per lavita quotidiana. Riscopri-re la forza educativa e lapresenza vivificante deiriti della celebrazione del-l’Eucaristia per la vita diogni giorno, il suo river-bero nel v issuto del lagente. La riscoperta del

quotidiano nella fedeltà alVangelo; il rapporto vivi-ficante ed educante del-l’Eucaristia con la vitaquotidiana dei cristiani,come singoli e come co-munità: ciò è al centro delCongresso e della prepa-razione della Chiesa Fer-mana ad esso. La celebra-zione dell’Eucaristia deveeducare il nostro Popolodi Dio. Ciò implica anchela scel ta del la nost raChiesa di rimeditare e ri-vivere in modo nuovo tut-to il cammino della ‘ini-ziazione cristiana’, chedeve trovare nella celebra-zione dell’Eucarist ia i lsuo culmine e la fonte ditutta la vita cristiana. Al-tra dimensione della no-stra scelta, nel camminopreparatorio al Congresso,la ritroviamo nel valoriz-zare al massimo le paroledel suo tema: ‘Signore dachi andremo?’. Il tema del

Congresso, formulato conl’interrogativo di Pietro,vuole infatti esprimere lavoce dei cristiani che han-no la gioia di poter ri-spondere con la fede: ‘Tuhai parole di vita eterna’,ma vuole esprimere anchela voce sommessa che sie leva dal profondo diogni uomo di buona vo-lontà, contribuendo a ren-derla consapevole e co-sciente. La nostra sceltavuole essere l’atteggia-mento di una Chiesa chenon cura solo chi ‘viene’,ma ‘va’, aperta verso tuttigli uomini e dialogantecon tutti, consapevole delmandato di Cristo: ‘Anda-te in tutto il mondo e pro-clamate il Vangelo a ognicreatura’. Una Chiesa chesi mette in ascolto dellacultura del mondo d’og-gi, per discernere i semidel Vangelo già presentinella vita quotidiana dei

nostri contemporanei: lafede cristiana oggi nonpuò essere presupposta,ma deve essere proposta,partendo anche da quelladomanda sommessa chepuò emergere dalla voceinconsapevole di chi nonè ‘credente’. Varie inizia-tive hanno accompagnato,e stanno accompagnando,il cammino della nostraChiesa verso il Congressoeucaristico. Ci limitiamoa ricordare le Giornate distudio su ‘L’Eucaristiaper la fragilità umana’,organizzate dagli Ufficinazionali della Cei nellanostra Fermo. Molto signi-ficativo della nostra scel-ta preparatoria al Con-gresso è il fatto che stan-no fiorendo ora propostevarie, tutte mirate a met-tere maggiormente in evi-denza che la Celebrazio-ne dell’Eucaristia ha unacapacità forte di educareil Popolo di Dio per vive-re il Vangelo nella vitaquotidiana. Riscoprire inmodo sempre più consa-pevole la dimensione del-la testimonianza cristiana,generata, educata e nutri-ta dalla celebrazione del-l’Eucaristia: fractio verbi,fractio panis, fractio vi-

tae. Tutto ciò nelle variedinamiche della vita affet-tiva, compresa la compo-nente cost i tu t iva del lasessualità; nelle varie ma-nifestazioni della fragili-tà umana, per la quale lanostra Chiesa locale hauna sensibilità particola-re; nelle varie forme dellavoro e della disoccupa-zione disumanizzante, cheaffligge in modo forte ilterritorio fermano; nellafesta e nella dimensioneludica della vita; nellatradizione dei valori, del-la cultura, della fede; nel-la costruzione della citta-dinanza e nella vita poli-tica, che anche nel Ferma-no necessita di essere ria-nimata da valori umani ecristiani ad opera anche diuna nuova presenza dicattolici. La missione del-la Chiesa e dei cristiani,educata e nutrita dall’Eu-caristia, si configura perciòcome ‘spezzare la Parolaaccogliendola e annun-ciandola; spezzare il Paneeucaristico e il pane mate-riale; spezzare la vita pro-pria per donarla agli al-tri’. Tutto ciò incomincian-do con il proporre formerinnovate di itinerari perl’Iniziazione Cristiana”.

Vincenzo Varagona

“C’è una bella immagineche può aiutarci a capireveramente quale sia la for-za, la potenza dell’Eucare-stia: ce la offre un grandecomunicatore della Chiesa,il Cardinale Angelo Coma-stri, che ama citare la straor-dinaria testimonianza delCardinale vietnamita France-sco Saverio Nguyen VanThuan. Il porporato fu in-carcerato dal regime nel 1975e racconta che in cella lacosa che più gli mancava eraproprio l’impossibilità dicontinuare a celebrare laSanta Messa. Così Comastriracconta che il Cardinalenon si perse d’animo, ricor-rendo a uno stratagemma:fece finta di soffrire mal distomaco e si fece mandarela medicina, che in realtà eravino in una bottiglia, men-tre, in una fiaccola contro lezanzare e l’umidità, fece na-scondere alcune ostie. Nonsolo l’operazione riuscì per-fettamente, ma questa genu-

ina testimonianza alla finecommosse anche i carcerie-ri, alcuni dei quali, verifican-do la forza di quella fede siconvertirono. Quelle goccedi vino, con una gocciad’acqua nel palmo dellamano sinistra, con l’ostianella mano destra, solevadire il Cardinale ‘mi faceva-no sentire come in una cat-tedrale’. Ecco, avvicinando-ci al grande evento di set-tembre, credo che occorraavere la capacità di rendere

in modo palpabile l’idea dellapotenza dell’Eucarestia. Aquesto deve puntare l’ormaiimminente Congresso euca-ristico nazionale di Ancona,che si concluderà con lapresenza di Benedetto XVI,invitato a celebrare la SantaMessa nell’area Fincantieridi Ancona.

Comastri, nella stessa ri-flessione, comunicata a Co-lonia, Giornata mondiale del-la Gioventù, il 18 agosto del2005, cita un’altra bellissimaimmagine: quella della mam-ma che allatta il suo bambi-no, nutrendolo con qualco-sa che viene dalla sua vita,senza però intaccare la suavita. Così è l’Eucaristia: ungesto attraverso il qualel’Amore maternamente di-rompente di Dio dà la vitaai suoi figli nutrendolid’amore: è l’amore, infatti,il cibo eucaristico!. Ecco:l’Eucaristia va capita e vis-suta, come la fede. Se si hauna fede matura e autentica

si capisce l’Eucaristia: se sivive una fede non matura,piena di abitudini e auto-matismi, anche l’Eucariestiaperde quel significato di-rompente che invece ha.Ecco, rendere tutto questo

un percorso non è sempli-ce, ma è quello che sta ten-tando di fare il comitatopromotore di questo gran-de evento, non solo eccle-

siale, perché mobilita deci-ne di migliaia di persone esi rivolge a tutta la comuni-tà civile, oltre che cristiana.Il cammino di preparazioneè stato lungo: i delegati sisono già riuniti due voltead Ancona, dove lo scorsogennaio si è riunito ancheil Consiglio permanentedella Cei. In quella circo-stanza, proprio per avvici-nare la gente al ‘Cen’ ottotra Vescovi, Arcivescovi e

C a r d i n a l ihanno in-contrato icittadini ina l t re t tan t icentri dellaMetropoliadi Ancona( terr i tor ioprovincia-le), proprioper spiega-re cos’èl’Eucaristiae cosa saràil Congres-so eucari-stico.

Nello scorso mese dimaggio l’Arcivescovo diAncona-Osimo, MonsignorEdoardo Menichelli, hascritto agli artigiani e ai

commercianti, per sensibiliz-zarli sull’evento che si vapreparando e ‘per fare inmodo -spiega– che sia unevento veramente di tutti’.Hanno risposto gli esponen-ti locali di Confartigianato,Cna e Confcommercio chesi sono proposti per soste-nere alcune iniziative forti:la prima è un concorso de-dicato agli artigiani del-l’oro. I lavori migliori oltread essere esposti, con glialtri pervenuti, saranno do-nati, rispettivamente, a Be-nedetto XVI, al presidentedei Vescovi italiani, Cardi-nal Angelo Bagnasco e allostesso Arcivescovo Meni-chelli. Nello stesso tempole organizzazioni economi-che si impegnano a soste-nere l’ ‘opera-segno’ delCen, una casa di accoglien-za in corso di realizzazionenel centro storico di Anco-na, nel rione di Capodi-monte, dove sorgevano gliambienti della locale par-rocchia. Anche a questoproposito sono state invia-te a artigiani e commercian-ti quasi ventimila lettere disensibilizzazione e invito auna partecipazione coraleall’evento”.

Il quartiere di Capodimonte di Ancona, zonadove verrà realizzata la nuova casa diaccoglienza

“Sostenere la casa di accoglienza,l’opera-segno del Cen”

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XXV Congressoeucaristico nazionale MARCHEdomani ESTATE 201120PAGINA

Aldo Tesei, presidente del Comitato di coordinamento dell’Unionedi centro delle Marche

Renato Picciaiola, presidente Cna Marche

”Un’occasione importante perpromuovere il territorio

Igino Cacciatori, presidente ConfcommercioImprese per l’Italia Marche

Aldo Tesei

Renato Picciaiola

Igino Cacciatori Massimiliano Polacco

“La fortuna di avere nellanostra Diocesi di Ancona-Osimo la celebrazione delCongresso eucaristico nazio-nale rappresenta per tutti unevento eccezionale che nonsi può lasciare passare senzauna responsabile ed appro-fondita meditazione come cre-denti, soprattutto quando l’in-tento è quello di evidenziarenel concreto il rapporto traEucaristia e famiglia, lavoro,malattia, immigrazione, e, difronte a questo grande mira-colo d’amore, il nostro atteg-giamento dovrebbe essere didisponibilità, anche per chiesercita una qualsiasi funzio-ne nella società. Guardandoil programma del Congressoeucaristico nazionale si evin-ce chiaramente che la Chiesavuole esprimersi su questi

temi che coinvolgono la so-cietà laica, ma per la tuteladelle esigenze di ciascunosvolgono un ruolo in politi-ca. A fronte della grave crisiche il Paese sta attraversan-do si deve collegialmentematurare una forte reazione

per un radicale cambiamentogenerale. Chi può e chi deveesercitare una reazione pro-positiva? Certo la politicadovrà essere capace di indi-care percorsi e scelte, ma unarisposta deve venire anche dalmondo cattolico che guardacon attenzione verso la poli-tica, credo che le gerarchieecclesiastiche ne avvertano lanecessità. Compito decisivoe assolutamente prioritario diogni credente è coltivare lapropria fede e mostrarla intutti gli ambiti della vita diogni giorno, con coerenza digiudizio, di atteggiamenti, discelte e di comportamenti,soprattutto per quanti rivesto-no responsabilità pubbliche,in qualsiasi sede le eserciti-no. La crisi e lo scioglimentodei partiti fortemente radicati

nell’area cattolica a partiredal 1994 hanno diviso il gran-de patrimonio ideale su cui ilPaese aveva potuto contare,segnando la fine dell’aggre-gazione dei cattolici pensan-do che la presenza, anche di-spersa, nei vari partiti potesseconsentire di essere collegial-mente al servizio del Paese.La realtà dei due blocchi delPd e del Pdl-Lega ha dimo-strato che non sono riusciti asvolgere e sostenere azioni digoverno capaci di inciderenell’attuale riforma, perchéanche l’Italia, come le Nazio-ni più avvedute dell’Europa,potesse salvaguardare i verivalori legati alla persona, conparticolare riferimento aglianziani, ai giovani con pro-spettive occupazionali più di-gnitose e alle famiglie che

compiono un cammino fati-coso ogni giorno. Quindi, inquesta ottica le persone lega-te ad una fede religiosa do-vranno riconsiderare il ruoloche specialmente nei momen-ti di difficoltà deve esserepropositivo, meglio se unita-rio, superando le pur legitti-me diversità nei metodi per ilcambiamento. particolare peri cattolici impegnati in poli-tica e nelle pubbliche istitu-zioni, ruolo che deve costitu-ire la base di un comune sen-tire e agire, portando avantiscelte coerenti. Come presi-dente del Comitato di coor-dinamento dell’Unione dicentro delle Marche, mi sen-to di dire che nuove propostepolitiche legate a queste real-tà sono presenti nel Paese:l’Unione di centro, con ilproprio leader Casini e con lapartecipazione attiva di Pez-zotta, Adornato, De Mita eRutelli, dopo la propria espe-rienza all’interno di un Parti-to formato dall’ex-Pds e Po-polari, che però non ha datoi risultati sperati, oggi, è ilprogetto più concreto per riag-gregare quanti hanno abban-

donato non solo la politica,ma anche il diritto/dovere diessere elettori, con il ritornoalla scelta dei propri candi-dati e la modifica del premiodi maggioranza, è la possibi-lità di trovare l’unica forma-zione politica autonoma chesi definisce come partito diispirazione cristiana. Ora, ri-tengo sia un dovere di chivuole un recupero di morali-tà, serietà e capacità, non re-stare alla finestra, ma essereprotagonisti aderendo o co-munque partecipando. Nelmese di settembre si svolge-ranno tutti i congressi pro-vinciali, regionali e naziona-le dell’Unione di centro, doveciascuno potrà esserci, speran-do che il Partito abbia la sen-sibilità sufficiente per riusci-re a richiamare un maggiornumero di persone di prove-nienza cattolica e di quantivogliono essere utili per ga-rantire una migliore qualitàdella politica. Partecipare contenacia e continuità alle scel-te generali è un preciso dove-re per quanti ritengono che lapersona vada posta al centrodi tutte le decisioni”.

“Anche gli artigiani col-laboreranno per la riuscitadel XXV Congresso eucari-stico nazionale. Come Cnaabbiamo invitato i nostriiscritti ad accogliere le ri-chieste di aiuto e collabora-zione avanzate dal Comitatoorganizzatore e dalla Dioce-si anconetana. Un eventostorico per le Marche edun’occasione unica per va-lorizzare il nostro territorio,l’ambiente, la cultura, l’eco-nomia di cui gli artigiani ele piccole imprese sono pro-tagonisti. Un’occasione uni-ca per presentare le Marcheagli oltre 100 mila visitatoriattesi e promuoverle in mon-dovisione in tutte le nazionidei cinque continenti.

I valori al centro del Con-gresso e della visita del San-to Padre Benedetto XVI sa-ranno la solidarietà, la coe-

sione sociale, il bene comu-ne. Sono gli stessi valori cheda sempre guidano lo svilup-po del sistema produttivoregionale. Un sistema di pic-cole e medie imprese diffusesul territorio che genera unbenessere condiviso e atten-to a non creare fratture so-ciali. La Cna Marche credefermamente nei valori dellasolidarietà di cui il Congres-so eucaristico si farà portato-re e già in passato ha saputotradurli in azioni concrete.La lista è lunga. Abbiamocontribuito alla costruzionedi una scuola in un villag-gio brasiliano per i bambinipoveri, raccolto ed inviatomedicinali e generi di primanecessità in Palestina, con-tribuito alla ricostruzione diuna città cubana gravementedanneggiata dagli uragani,partecipato ad un progetto

di solidarietà per la prote-zione e l’istruzione dei bam-bini lavoratori in Afghani-stan, contribuito alla costru-zione di un ospedale in Ma-lawi.

Come disse Sallustio ‘Si-gnore, con la concordia cre-scono le piccole cose, con ladiscordia anche le più gran-di vanno distrutte’. Una ve-rità che dobbiamo avere sem-pre ben presente e che deveguidare le nostre azioni inogni campo: dall’impegnosociale a quello imprendito-riale ed a quello politico cheoggi, forse più di altri, deveritrovare l’attualità di questa

frase e il senso di responsa-bilità di un agire per il benecomune e non solo per inte-ressi personali o particolari.

Lasciare da parte le divisio-ni e privilegiare le cose cheuniscono per costruire unasocietà migliore, capace diconiugare la libertà d’impre-sa con la solidarietà versochi resta indietro, i disoccu-pati, i giovani precari, glianziani ed i malati. Impegniche noi tutti dovremo farepropri, cogliendo l’occasio-ne del XXV Congresso eu-caristico nazionale per unaseria riflessione in tal senso.‘Favorire una economia eti-ca reale e non astratta outopica’, ha affermato Mon-signor Menichelli di recen-te, e noi tutti, imprenditori

laici, credenti o non creden-ti, dovremmo sentirci vin-colati alle sue parole nel no-stro impegno quotidiano inazienda e all’interno delleassociazioni di categoria.Perché se la comunione inGesù Cristo è solo di chi hail dono della fede, la leggemorale è in ognuno di noi.Sempre. Prima, durante edopo la celebrazione delCongresso eucaristico, cherappresenta comunqueun’occasione importantenon solo per promuovere leMarche ma anche e soprat-tutto per guardare dentro ilnostro cuore”.

Massimiliano Polacco, coordinatore regionaleConfcommercio Imprese per l’Italia Marche

“Colpisce tutti noi ilprofondo significato spiri-tuale e religioso del venti-cinquesimo Congresso eu-caristico che si terrà il set-tembre prossimo in variluoghi della provincia diAncona, come Ancona,Osimo, Fabriano, Jesi, Lo-reto e Senigallia. La setti-mana di celebrazioni culmi-nerà con una solenne cele-brazione eucaristica dome-nica 11 settembre 2011 adAncona, un momento nelquale si raccoglieranno mi-gliaia di fedeli a conclusio-ne di una serie di eventiintensi ed importanti. Lavalenza della manifestazio-ne è sotto gli occhi di tut-ti, così come è sotto gliocchi di tutti l’importanzaeconomica del Congressoper le nostre imprese coin-volte come indotto dallapresenza di migliaia e mi-gliaia di pellegrini. La Con-fcommercio Imprese perl’Italia Marche si è prepa-rata da tempo all’appunta-mento cui si arriva forti diun coinvolgimento dei no-stri operatori che si sonoadoperati per preparareuna degna accoglienza aipellegrini, utile anche inchiave di promozione delnostro territorio per futuriritorni. Abbiamo studiato

dei pacchett i apposita-mente mirati con i respon-sabil i organizzativi delVaticano e ci siamo pre-occupati di coordinare digran parte del territoriomarchigiano, pur tenendoconto che la maggior par-te dei nostri ospiti sosterànella provincia di Anco-na. Insomma, un grandemovimento fatto di azioniconcrete ed efficaci. I lCongresso eucaristico rap-presenta un lancio a livel-lo internazionale che nes-suno vuole perdere, ancheperché potrebbe essereprodromo per altri eventidi questa portata. Non èdetto, infatti, soprattuttoin caso di buona riuscitadella manifestazione, chequesto impianto, a corol-lario dell’evento, non pos-

sa essere ripetuto per altreoccasioni. Questo eventodeve essere cavalcato, enon tutti si sono resi con-to della possibilità che citroviamo di fronte, perchéabbiamo la possibilità dimostrare le grandi qualitàche ha il nostro territorioper arrivare e sfondare intutti i palcoscenici, nazio-nali e internazionali. Inquesto nostro intento cisupporta la dimensione delCongresso eucaristico chevuole rendere sempre piùvisibile la dimensione po-polare dell’evento congres-suale, evidenziando il rap-porto tra Eucaristia e quoti-dianità. Abbiamo, dunque,una grande opportunità dicrescita dello spirito e del-l’economica del territorio.Non possiamo sbagliaresoprattutto in un momentocome questo, nel quale ognioccasione va colta al voloe accompagnata al meglioaffinché ne porti un’altra inun ciclo che sia positivo efruttuoso per tutti. Ci pre-pariamo a vivere questomomento certi che la Con-fcommercio ha fatto tutto ilpossibile per sfruttare almeglio l’evento. Ci augu-riamo che lo stesso zelo edimpegno siano profusi dal-le istituzioni locali”.

“Il venticinquesimoCongresso eucaristico na-zionale, che si terrà ad An-cona e nelle diocesi dellametropolia dal 3 all’11 set-tembre prossimi, ha una for-te valenza spirituale che staal di sopra di ogni questio-ne. Il Congresso avrà comeobiettivo la spinta ad unamigliore interpretazione diquesto sacramento così im-portante, soprattutto nellasua relazione con il quoti-diano. Questo elemento è eresta il momento più alto diun Congresso che può es-sere anche un grande mo-mento di rilancio e un volà-no per l’economia del no-stro territorio. Il Congressoeucaristico è un’incredibileopportunità anche mediati-ca per tutto il territorio, so-prattutto per Ancona e cir-condario. Se l’istituzionepubblica del capoluogo mar-chigiano non saprà coglierela portata di questa grandeed importante possibilitànon troverà un pari immobi-lismo nelle categorie produt-tive che non vogliono piùaccampare scuse o farsiscudo di lamentele. Ci dob-biamo e vogliamo riprende-re la responsabilità di esse-re attori economici, metten-do in campo la nostra forzaper il bene di Ancona. Non

incarniamo delle figure disecondo piano in questoimportantissimo passaggioche può costituire un segnodi ripresa economica in unmomento di grandissima dif-ficoltà per tutte le imprese.Non siamo dei comprimari esin dal momento dell’orga-nizzazione dell’evento abbia-mo intuito le potenzialitàdell’appuntamento di set-tembre. Lo abbiamo capitoperché sappiamo come oggiil riscatto delle città e la ri-presa dell’economia delleimprese passano sempre at-traverso un lavoro forte cheviene fatto sull’identità.Noi, quindi, già da un annoe mezzo con largo anticiporispetto a tanti altri, stiamolavorando sul concetto diaccoglienza perché il Con-gresso eucaristico sarà un

banco di prova proprio ri-spetto a questo valore. Sia-mo stati noi per primi a par-lare di ‘Ancona città aper-ta’, nel cui programma giàavevamo evidenziato comela Mole Vanvitelliana dove-va essere la sede di grandieventi e non solo artistici.Da qui abbiamo avviato unlavoro importantissimo coni Musei Vaticani, che por-terà ad Ancona l’esposizio-ne di capolavori dell’arteeuropea da Raffaello a Tie-polo. Inoltre, Confcommer-cio Imprese per l’ItaliaMarche sta predisponendoda tempo l’accoglienza nel-le strutture ricettive e neglialberghi della zona. Certo èche in questo senso nonsiamo agevolati nel nostrolavoro. Dal disinteresse ge-nerale si passa anche agliostacoli concreti quotidia-ni che vengono messi sulcammino della promozio-ne e della rivoluzione del-l’accoglienza. Un’assurdi-tà. Pensiamo alla tassa disoggiorno, giusto per fareun esempio attualissimo.Un’imposta decisa soloper fare cassa, proprio invista del Congresso euca-ristico. Se questa è la pro-spettiva dei nostri ammi-nistratori, non possiamoandare lontano”.

“Momento di rilancio evolàno per l’economia”

“Azioni concreteed efficaci”

“Meditare, come credenti”

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XXV Congressoeucaristico nazionale 21PAGINAESTATE 2011 MARCHEdomani

Roberto Oreficini, direttore del Dipartimento di Protezione civiledella Regione Marche

“I volontari? Decisivi”

Roberto Oreficini

“L’organizzazione delXXV Congresso eucaristi-co nazionale –Cen- costi-tuisce una novità sotto ilprofilo della operatività,affidata, come è noto, allevarie amministrazioni pub-bliche interessate. Le ma-nifestazioni preparatorie epreliminari sono infatti ini-ziate nel 2009, ed hannogià interessato una decinadi località della Regione.Per la fase congressualevera e propria -dal 2 all’11settembre prossimi- il co-mitato organizzatore ha ca-lendarizzato una settanti-na di manifestazioni, di-stribuite anche in contem-poranea, su tutto il terri-torio della provincia di An-cona. Per favorire l’acco-glienza, la permanenza edil deflusso delle personeal Congresso in generaleed ai singoli avvenimenti,ma anche per coniugare leesigenze dei congressisticon quelle della popolazio-ne residente, già da tempostanno lavorando 9 grup-pi di lavoro (ordine e si-curezza pubblica; traspor-ti e viabilità; assistenza sa-nitaria ed accoglienza di-versamente abili; servizireti e ristorazione; allesti-mento aree e spazi per glieventi; informazione e co-municazione di servizio;accoglienza–ricettività editinerari turistico–cultura-li; sistemi tecnologici e

centro decisionale; volon-tariato; amministrazione).Questi gruppi trovano poiuna sintesi nella Segrete-ria di coordinamento cheha il compito di armoniz-zare ed integrare i singolipiani settoriali. Il presiden-te del Consiglio dei Mini-stri ha poi stabilito, conuna propria ordinanza, chetutte le attività poste incapo alle Amministrazionipubbliche per garantire ilregolare ed ordinato svol-gimento del Congressovengano affidate ad unaCommissione generale diindirizzo presieduta dalpresidente della Regione –Commissario delegato GianMario Spacca- e compostadal Segretario generaledella Conferenza episcopa-le italiana Monsignor Ma-riano Crociata, dal Vesco-vo di Ancona MonsignorEdoardo Menichelli, dalPrefetto di Ancona Paolo

Orrei, dalla presidente del-la Provincia di Ancona Pa-trizia Casagrande e dalsindaco di Ancona Fiorel-

lo Gramillano. Complessi-vamente sono oltre cin-quanta i soggetti istituzio-nali e le imprese erogatri-

ci di servizi di pubblicautilità che assicurano laloro collaborazione pergarantire il regolare svol-gimento delle manifesta-zioni e, soprattutto, dellagiornata in cui sarà presen-te il Santo Padre. Il centrodi controllo e coordina-mento sarà istituito nei lo-cali dell’Istituto Nautico,messo a disposizione dal-le autorità scolastiche edalla Provincia e dal Co-

mune di Ancona. Decisivosarà poi il ruolo del vo-lontariato: i volontari ec-clesiali si occuperanno deiservizi di accoglienza edinformazione a favore deicongressisti, mentre i vo-lontari di Protezione civi-le si occuperanno del pre-sidio del territorio e delsoccorso sani tar io . Pertutti sarà ancora una vol-ta una grande esercitazio-ne… dal vero”.

Giuseppe Casali, presidente Confindustria Ancona

“Ancora solidarietà daparte dei nostri soci”

Giuseppe Casali

“Il Congresso eucaristi-co chiama, ConfindustriaAncona risponde. E ri-sponde in maniera artico-lata agli inviti dell’Arcive-scovo Menichelli, perchésiamo convinti che il Con-gresso eucaristico sia unagrande opportunità per tut-ta la comunità che operasul territorio. Al di là dellepolemiche che scuotonol’opinione pubblica sultema e che presentano lacittà di Ancona come inca-pace di accogliere un even-to del genere, sono con-vinto che i vantaggi sonosicuramente maggiori delledifficoltà. Difficoltà che in-dubbiamente esistono, mache potranno essere supe-rate se tutti noi adottere-mo un atteggiamento pro-positivo nella loro risolu-zione. In primo luogo èl’occasione di mostrare inmodo concreto la nostraattenzione alle esigenze dichi è meno fortunato dinoi, e la seconda è di faresistema, tutti insieme, perrendere il nostro territorioaccogliente a 360° per tut-te le persone che arriveran-no a settembre. Oltre 150mila persone visiteranno la

nostra regione per alcunigiorni e noi dovremo esse-re così bravi affinché que-ste persone possano unirel’esperienza religiosa allaconoscenza delle bellezzeculturali, artistiche e pae-saggistiche del nostro ter-ritorio. Come industriali ab-biamo già dato prova dellasolidarietà alla Diocesi diAncona, devolvendo il ri-cavato della cena di bene-ficenza alla Caritas Anco-

na, tenutasi in occasionedell’Assemblea pubblicadel 21 aprile all’Aeroportodelle Marche, per la realiz-zazione dell’Opera BeatoGabriele Ferretti. Si trattadi un progetto a favoredelle persone in difficoltà,senza fissa dimora, conproblemi legati a disagi ditipologie diverse, e preve-de la realizzazione di uncentro con numerosi servi-zi: casa di accoglienza,centro diurno, mensa edaltro ancora. L’assegno di30 mila euro è stato conse-gnato personalmente alVescovo durante la cena dibeneficienza. In occasionepoi del Congresso eucari-stico abbiamo concordatocon il Vescovo Menichelli,l’invio di una lettera a tuttigli imprenditori associati aConfindustria Ancona,chiedendo il loro supportoconcreto per la realizzazio-ne di opere caritatevoli e

culturali , in particolareun’opera di cari tà perl’ospitalità di donne solecon bambini e mensa sera-le e l’allestimento dellamostra dal titolo ‘Alla men-sa del Signore, capolavoridell’arte da Raffaello ATiepolo’. Ognuno dei no-stri imprenditori è natural-mente libero di aderire omeno alla richiesta e di far-lo secondo la propria di-sponibilità. Sono convinto,però, che molti di noi fa-ranno sentire la loro voce,perché credo che, comedetto prima, la molteplicevalenza di un evento delgenere, che nasce comeevento religioso, ma portacon sé un significato di ca-rattere culturale, economi-co e sociale, potrà esseredavvero un’occasione pre-ziosa per noi di mostrare ilvolto delle vere Marche, la-boriose e attive, ma anchegenerose e solidali”.

“È davvero grande l’occa-sione che questo evento offrealla comunità marchigiana:una straordinaria opportunitàdi mostrare non solo la pro-verbiale accoglienza della no-stra gente, che conserva an-che una profonda cultura delpellegrinaggio, ma anche quelricchissimo patrimonio di mo-numenti, chiese, abbazie, bor-ghi e capolavori che si devo-no in gran parte all’arte reli-giosa e di cui le Marche sonostoricamente ricchissime,avendole anche sapute con-servare pressoché intatte.Basti pensare, come esempiodi attualità, a Lorenzo Lotto eagli itinerari lotteschi che laRegione Marche ha organiz-zato per attirare, nei luoghidove i capolavori sono nati, ilflusso turistico che ha giàammirato le opere del grandepittore alle Scuderie del Quiri-nale. Ma il turismo religiososignifica anche altro, rappre-senta perfettamente una sin-tesi della vacanza completa:andare cioè alla ricerca nonsolo di luoghi affascinanti perla loro geografia, ma anche diluoghi dello spirito che per-mettono di ‘fissare’ per sem-pre un’emozione vissuta. In talsenso, non è un caso che leMarche contino più conventie monasteri francescani dellastessa Umbria. Può voler diresolo che questa terra da sem-pre ha suscitato senso di in-timità ma anche di benesserepsico-fisico. Il turismo religio-so e devozionale riguardaquindi una pluralità di dimen-sioni: ricerca di una vacanzadiversa, ritorno sui camminiche conducono ai santuari, ri-correnze del calendario liturgi-

co, partecipazione a feste po-polari legate al folklore religio-so; tutte queste esperienzemanifestano un intimo biso-gno di serenità e sono sempreaccompagnate dall’apprezza-mento dell’offerta turisticanella sua completezza: la bel-lezza del paesaggio e degliambienti naturali, i capolavoriartistici dei luoghi di culto, leeccellenze enogastronomiche.Questo tipo di turismo cheporta ogni anno milioni dipersone sul nostro territorio -basti pensare alla devozionemariana per Loreto- testimo-nia la scelta di allontanare ildisagio, che scaturisce dagliaspetti più esasperati dellasocietà dell’apparire e del con-sumare, per avvicinarsi allaricerca di valori e di dimen-sioni umanistiche. In questosenso, molto forte è la relazio-ne tra la ricerca di sé attraver-so un viaggio che passa perluoghi d’arte e di cultura, perarrivare alle fonti del mistici-smo e della spiritualità. E se leMarche sono state storicamen-te caratterizzate da una dop-pia anima -terra di confine maanche di dolce approdo- orastanno sempre più dimostran-

Serenella Moroder, assessore Turismo Regione Marche

“Un’opportunità: scoprirele reali bellezze”

do la loro vocazione ad essereregione da contemplare. Cioèda scoprire, da conoscere nelprofondo per le loro tantissi-me sfumature che sono coltecertamente meglio da chi nel-la vacanza cerca anche la di-mensione spirituale. Una ricer-ca ‘guidata’ anche dallo stra-ordinario patrimonio artisticolegato alla spiritualità. LeMarche, però, hanno anche unpotenziale unico per svilup-pare percorsi innovativi ed am-pliare quelli già esistenti, di-versificando la stagione turi-stica, ottimizzando così la ca-pacità dell’accoglienza e lavalidità di un’offerta turisticain grado di soddisfare le aspet-tative di quanti arriveranno inoccasione del Congresso eu-caristico nazionale e della vi-sita pastorale di BenedettoXVI. La Protezione civile del-le Marche è, infatti, pronta pergarantire, dal 7 all’11 settem-bre, la sicurezza ai partecipan-ti che vorranno vivere questastraordinaria esperienza reli-giosa, ma anche turistica. Sia-mo sicuri che ancora una vol-ta il sistema di Protezione ci-vile marchigiano, non nuovoa simili eventi, dimostrerà l’ef-ficienza e la capacità organiz-zativa che l’hanno reso un mo-dello a livello nazionale edinternazionale. L’attività chela Regione Marche sta assicu-rando per l’ottima riuscita diquesto importante evento, faràsì che quelli che già conosco-no Ancona e il territorio pro-vinciale rafforzino il loro le-game e coloro che non hannomai visitato la nostra regionee ne scoprano quella reale bel-lezza che li inviterà, ne sonocerta, a ritornare”.

Serenella Moroder

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MARCHEdomani ESTATE 201122PAGINA

Imesa spa, società delGruppo Schiavoni cheopera dal 1972 nel cam-

po delle costruzioni elet-tromeccaniche, ha chiuso ilbilancio 2010 con un valo-re della produzione operati-va pari a 30,1 milioni dieuro, con una crescita del28 per cento, mentre si atte-sta a 5,9 milioni di euro l’uti-le netto. “Risorse che sa-ranno impiegate in azienda -commenta Giampiero Schia-voni, presidente di Imesa–per renderla ulteriormentecompetitiva con investimentiin ricerca, formazione e mi-glioramento della produzio-ne. E’ un grande risultatoche esprime ancora unavolta la nostra capacità diprodurre reddito. Numeri resipossibili grazie all’incremen-to dell’acquisizione di com-messe all’estero‘main con-tractor’, alla for-mazione e allapreparazione delpersonale inambito marke-ting, commer-ciale, finanzia-rio; agli investi-menti per l’otti-mizzazione del-l’organizzazioneproduttiva e delsistema gestio-nale. Inoltre, al-l’estero è sensi-bilmente aumen-tata la fornitura

Imesa, chiuso il bilancio 2010: valore della produzione a 30,1 milioni;Giampiero Schiavoni: “Investimenti per la competitività”

Utile a 5,9 milionidi stazioni elettriche in con-tainer e l’attivi-tà di servicesulle naviche confer-ma la nostraefficienza ela ca-

pacità di interventi qualifi-cati, oltreché immediati. Dasottolineare, infine, l’acqui-sizione di una commessa im-portante per Terna, in con-sorzio con altre società delsettore, per un importo com-plessivo di circa 75 milioni

di euro”.Un capitolo a parte

merita il fotovoltaico,dove Imesa si è distintacostruendo impiantichiavi in mano, fornen-do quadri di media ten-sione di tipo seconda-rio e partecipando allacostituzione di “Mar-che energia srl”, socie-

tà che si occupa dellaprogettazione e installa-zione di impianti di ener-gia solare chiavi in mano,con una quota del 75%.“Abbiamo inoltre pro-

gettato, costruito e collau-dato -conclude Schiavoni-un impianto di proprietà pervendere energia all’Enel,usufruendo dei contributiGse del 2° conto energia”.

Imesa spa, basata a Jesi(An), con sedi a Roma, Mi-lano e Dubai, è tra i leadereuropei nella produzione diquadri elettrici di media ebassa tensione, sezionatoriisolati in sf6 per la mediatensione da interno e daesterno, sistemi di supervi-sione e controllo e impiantielettrici chiavi in mano. Con-ta 250 dipendenti e vanta col-laborazioni con importantiaziende italiane ed esterecome: Enel, Saipem, Terna,Snam Progetti, Technimont,Converteam, Fincantieri, Eni,Enipower, Ansaldo S.I., Te-chnip Italy e Lukoil.

Giampiero Schiavoni,presidente Imesa

Marco Sotte

Quattro ingegneri della Politecnicavincitori di “Accade domani”

“Accade domani”, questoil nome del concorso di ideeorganizzato dalla FondazioneItalia Futura creata dal presi-dente della Ferrari, Luca Cor-dero di Montezemolo. “Acca-de domani” è un concorsod’idee innovative con un du-plice scopo: far conoscerel’Italia dell’innovazione e del-la ricerca, e aiutare l’idea piùinteressante con un premio indenaro da reinvestire nel pro-getto. Il concorso, alla suaseconda edizione, è stato ca-ratterizzato dal tema “greeneconomy e sviluppo sosteni-bile”, ed è stato diviso in duearee: “profit” e “no profit”. Perl’area profit, cioè di quei pro-getti che puntano a generareidee imprenditoriali dal valorecommerciale, ha visto la vitto-ria di quattro brillanti ingegneridell’Università Politecnicadelle Marche. Si chiamanoMarco Sotte, Alessandro Ga-lassi, Tommaso Cieri e Vita-le Melchiorre. Sono gli autoridel progetto vincente -il cuiresponsabile scientifico è Gio-vanni Latini-, progetto dalnome affascinante: “Caloresolare per processi industria-li”. L’idea nasce dall’esigenzadi un imprenditore di Civita-nova Marche, Daniele Cen-tioni, il quale nel suo proces-so di produzione impiega gran-di quantità di calore, sottoforma di acqua ad alta tempe-ratura o di olio diatermico.L’uso di fluidi ad alte tempe-rature richiede un grande

Marchigiani“campioni”

quantitativo di energia e l’usodei pannelli solari termici clas-sici non permette di raggiun-gere temperature così alte.L’idea dei quattro ingegneri sibasa sulla concentrazione dellaradiazione solare attraversouno specchio concavo, que-sto specchio permette di con-centrare i raggi del sole in untubo ricevitore posto a unaprecisa distanza dallo spec-chio, così da riuscire ad otte-nere temperature molto alte esoddisfare le esigenze dei pro-cessi industriali. Il premio indenaro stanziato da Italia Fu-tura ammonta a 30 mila euro:del premio 5 mila euro sonodestinati alla realizzazione delnuovo prototipo, quasi pron-to, 15 mila euro dovrebberoessere dedicati alla realizzazio-ne di un impianto di test, e irestanti 10 mila euro sarannoutilizzati per la realizzazione diun impianto sperimentale dainstallare in uno stabilimento.

Luca Baldini

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23PAGINAESTATE 2011 MARCHEdomani

Il progetto europeo Rsc vede impegnata la RegioneMarche insieme con un partenariato che comprende ammi-nistrazioni pubbliche nazionali, regionali, locali e agenzie apartecipazione pubblica di Austria, Bulgaria, Italia, Polo-nia, Malta, Regno Unito, Spagna ed Ungheria. Ha l’obiet-tivo di favorire, attraverso la cooperazione regionale efornendo alle regioni strumenti e metodologie opportune,politiche efficaci per un’economia a basse emissioni diCo2, vista non solo come necessità ambientale ma anchecome opportunità di sviluppo economico e sociale. Inizia-to nell’ottobre del 2008 ed ora in fase conclusiva, il pro-getto è cofinanziato dal Programma europeo Interreg IVC,nell’ambito della strategia di “Cooperazione territorialeeuropea” e raccoglie i frutti di un precedente progettoeuropeo. Rsc parte dalla convinzione che le regioni euro-pee abbiano un elevato potenziale per contribuire alla cre-scita sostenibile, ed investe in questo potenziale, favoren-do la condivisione di esperienze pratiche, conoscenze estrumenti concreti.

Un contributo allacrescita sostenibile

È l’obiettivo del progetto Rsc-Regions for Sustainable Change, che vede partecipe la Regione MarcheMesso a punto un modello d’analisi che permetterà di individuare le azioni concrete più efficaci

La necessità di passaread un’economia gre-en, sia per esigenze am-

bientali che per stimolare lacrescita, sta diventando con-sapevolezza collettiva. Piùdifficile pare capire quale siail modo migliore per realiz-zare questa transizione, tenen-do conto di benefici reali. Inaltre parole, se sia meglio,viste le specificità di un ter-ritorio, concentrare le risorsesu impianti ad energia rinno-vabile o su una diversa orga-nizzazione del trasporto, sul-l’efficienza energetica o piut-tosto su un programma diforestazione. Una risposta ar-riva dal progetto Rsc-Regionsfor Sustainable Change, at-tuato dalla Regione Marcheinsieme con organizzazioni diotto Stati dell’Unione euro-pea. Tra i risultati più interes-santi del progetto c’è infattiuno studio, realizzato nelleMarche dalla società Merca-dos Emi in collaborazione conil Servizio territorio ambienteenergia della Regione, chemira ad individuare costi ebenefici di un passaggio adun’economia a basse emissio-ni. Lo studio è stato condot-to in realtà su tre regioni eu-ropee: oltre alle Marche, laCornovaglia (Gran Bretagna)e il Burgenland (Austria), ed

Economia a basse emissioniha consentito la messa a pun-to di un modello denominatoPace (Prioritarization of Ac-tions for a Low Carbon Eco-nomy), utile per mettere aconfronto una serie di azioniin base a costi, emissioni eposti di lavoro prodotti. L’ela-borazione del modello è stata

preceduta dalla raccolta diun’ampia quantità di informa-zioni. E’ stato creato un regi-stro dei rischi legati ai cam-biamenti climatici: rischi fisici(quali l’incremento del livellodel mare e l’impatto su pescae turismo), energetici (comela crescita dei consumi perimpianti di condizionamentoa causa dell’innalzamento del-la temperatura), o di caratterepolitico/normativo (come l’in-sufficiente sostegno finanzia-rio). E’ seguita la fase di rac-colta dati, da cui sono emer-se informazioni significative:

in particolare il settore tra-sporti nelle Marche è risulta-to quello con i più alti consu-mi di energia e con il maggio-re quantitativo di emissionidi Co2. A questo punto sonostate individuate dieci misureda sottoporre a test attraver-so il modello Pace: efficienza

energetica negli edifici pub-blici, impianti di cogenerazio-ne nelle piccole e media im-prese (pmi), minieolico, buspubblici ecologici, impianti abiogas, efficienza energeticanell’illuminazione pubblica,forestazione, impianti fotovol-taici nel settore residenziale ecommerciale, intermodalità,efficienza energetica per con-dizionamento/riscaldamentonelle pmi. Ciascuna misuraviene valutata rispetto a treparametri: emissioni, costi,posti di lavoro netti creati.

Per effettuare un primo

test, sono stati impostati datiquantitativi, ambiziosi ma re-alistici per la realtà marchi-giana: isolamento termico di50 edifici pubblici entro il2015, realizzazione di impiantidi cogenerazione per 200 mwentro il 2020, sostituzione di706 autobus con bus ecolo-gici entro il 2020, realizzazio-ne di turbine eoliche per 5,5mw entro il 2020, 9 mw direcupero biogas entro il 2020,sostituzione di 9700 lampa-dine con lampadine ad altaefficienza entro il 2020, ri-forestazione dell’1% deiterritori di propriet? pubbli-ca entro il 2018, 80 mw difotovoltaico nei settori re-sidenziale e commerciale en-tro il 2013, realizzazione diuna stazione intermodaleper il trasferimento di 25mila tonnellate di merci dal-la strada alla ferrovia entroil 2020, sostituzione di 2.290unità di impianti di riscal-damento e di condizionato-ri nelle pmi con modelli adalta efficienza entro il 2017.

Secondo questa simula-zione in una proiezione al2020, un potenziamento del-la capacità cogenerativa in-stallata dalle pmi e incenti-vata con fondi regionali ri-sulterebbe particolarmenteefficace sotto il profilo del-la creazione di posti di la-voro (considerando l’interafiliera: produzione, installa-zione, manutenzione); ri-spetto alla riduzione delle

emissioni, i risultati miglioriarrivano dall’intermodalità,che prevede una forte par-tecipazione dei privati epresenta la criticità di costialti e lunghi tempi di realiz-zazione. Facendo, inoltre,una valutazione complessi-va che tenga conto dei co-sti e della riduzione delleemissioni (su scala globa-le), risulterebbero più effi-caci fotovoltaico ed eolico.Valutazioni da prendere concautela: i risultati non van-no considerati in assoluto,perché ogni misura dipendeda ipotesi specifiche, legatealla scala di realizzazione

(quali la potenza degli im-pianti o il numero di veicoliecologici), ai contributi re-gionali necessari e alla par-tecipazione richiesta al set-tore privato. In realtà è pro-prio la flessibilità il principalevantaggio del modello: sipossono aggiungere altre mi-sure e variare i parametriquantitativi di partenza perelaborare scenari diversi. Gra-zie al progetto Rsc, i decisoripolitici hanno dunque a di-sposizione uno strumento ef-ficace e scientificamente fon-dato per individuare le sceltepiù opportune verso un’eco-nomia a basse emissioni.

Una centrale eolica

ISABELLA TOMBOLINI

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MARCHEdomani ESTATE 201124PAGINA

Spiaggia di Velluto, festa grande a Senigallia organizzata da Vladimiro Riga: parata di vip e parterredelle grandi occasioni. Il riconoscimento, tra gli altri, a Berloni della DonDup e ad Alice Bellagamba

Premio “Cittàdi SenigalliaSpiaggia diVelluto”: asinistra lapiccola AnnaMariaDonninellidurante ladedica dellaserata al 150°dell’Unitàd’Italia; a lato, da sinistra: Sebastiano Somma, Michele Ercole, Patrizia Casagrande eVladimiro Riga; sotto uno spaccato del pubblico

SILVANA CORICELLI

Dal maxischermo il pas-sato di una meta tra lepiù modaiole in Europa

si proietta sul palco: revival congrandi ospiti, con gioco di ri-mandi al parterre dove sono itestimoni di quell’epoca. Alla suaseconda edizione, il “Premio Cit-tà di Senigallia Spiaggia di Vel-luto” ha saputo regalare alla pla-tea del suo teatro naturale, il lun-gomare epicentro della Senigalliache negli anni ’60 e ’70 si gua-dagnava fama incontrastata an-che oltre i confini italici, il sapo-re evocativo di estati irripetibili.Spiaggia di velluto galeotta digiorno, mitica la notte tuffata neidancing e i tanti locali cult chealimentavano i sogni degli av-ventori con indimenticate seratecui partecipavano i mostri sacridello spettacolo. Scorrono le im-magini in bianco e nero sullosfondo, riverberano il passato sulpalco allestito tra i locali dirim-pettai Sugar Coffe e Casa delMar. Dei rispettivi titolari, Mi-chele Ercole e Umberto Pacini,l’idea del progetto, realizzato daVladimiro Riga e cui Senigalliaha tributato calorosa accoglienza,con patrocinio del Comune. Fittocordone di pubblico, parata di

vip su una delle passerelle piùcalde dell’estate marchigiana:“Lunga vita al Premio”, ha dettola presidente della Provincia diAncona Patrizia Casagrande dalpalco, con lei il sindaco e il vi-cesindaco della città rivierasca,Maurizio Mangialardi e Mauri-zio Memè, questi ultimi a ribadi-

re l’impegno per il calendario diappuntamenti di spicco che l’esta-te senigalliese vanta. E’ uno deimomenti clou della serata, spet-tacolo “varietà vecchia maniera”ma che bandisce la nostalgia etesse i racconti, le parole, i ricor-di sulla trama e l’ordito della mu-sica, colonna portante del for-mat: nel cast artistico l’irrefrena-bile Andrea Mingardi –riconfer-mato a furor di popolo dopo ilsuccesso della scorsa edizione-

accompagnato dalla sua band;rock and roll, blues e pop inmiscellanea con la lirica, prota-gonista il tenore Edoardo Guar-nera, che ha cele-brato musicalmen-te il 150° anniver-sario dell’Unitàdell’Italia –ad

onorare la ricorrenza, anche ilpoetico ‘cameo’ che ha visto pro-tagonista la piccola Anna MariaDonninelli-, e poi le canzoni che

hanno scritto la storia della mu-sica italiana nell’interpretazionedi Michele Pecora. La Fisarmo-nica Marchigiana del maestro

tore ha voluto rivolgere all’ “ami-ca” Fabiola Seta –sei mesi sonotrascorsi dalla prematura scom-parsa della promoter senigallie-se-, cui ha dedicato, duettandocon Guarnera, “Reginella”. Nellarosa dei premiati sono DanieleTombolini, già arbitro di calcio eadesso brillante opinionista; Ali-ce Bellagamba, artista jesina allaribalta nazionale attraverso lascuola di “Amici” di Maria deFilippi; Giancarlo Tomassetti,grande regista televisivo dieventi sportivi della Rai; Mas-simo Berloni e Tommaso Raf-fone, rispettivamente titolare eamministratore delegato dellaDonDup, marchio nazionale distampo tutto marchigiano, laVigor Senigallia Calcio. Il ri-conoscimento anche a realtà delmondo dell’economia che si di-stinguono per un’attività im-prontata ad un forte radicamen-to nel territorio: Banca SuasaCredito Cooperativo, Viaggidel Turchese, Consorzio LeGrotte di Frasassi, Consorziodi calzature Multimarche. Aconsegnare la raffinata sculturaartistica in argento, tra gli altri,il presidente dell’Assemblea le-gislativa delle Marche Vittoria-no Solazzi, l’imprenditoreGiampaolo Giampaoli, il gior-nalista e scrittore GiancarloTrapanese, Saturnino Di Ru-scio ed Elio Pasquini.

Marcello Borselli e le ballerine diDanza in Scena elementi di spic-co nell’orchestrazione dell’eclet-tica Melissa Di Matteo, sua laregia e anche la conduzione dellaserata, affiancata dal giornalistaCiro Montanari, nel parterre araccogliere interviste tra viveur edj di allora: gli anni ’60 e ’70che riaffiorano anche nel ricordodi Franco Gasparri, la figlia Stel-la presente alla manifestazione.Sebastiano Somma è tra i pre-miati: toccanti le parole che l’at-

“Lunga vita al Premio”Il ricordo di Fabiola Seta nelle parole di Sebastiano Somma

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25PAGINAESTATE 2011 MARCHEdomani

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“Estetica e rigore”

cultura MARCHEdomani ESTATE 2011 26PAGINA

SILVANA CORICELLI

Sedici appuntamentidal 22 luglio all’11agosto tra opera,

danza, recital, musica eincontri culturali. Libertà edestino il tema di questaedizione 2011 delloSferisterio Opera Festival,che a Macerata continueràa richiamare melomani ditutto il mondo. Nel 150°anniversario dell’Unitàd’Italia, due titoli diGiuseppe Verdi –duenuove produzioni- inseritinel cartellone della 47aStagione lirica di tradizio-ne della città marchigiana,promosso ed organizzatodall’Associazione ArenaSferisterio sotto la direzio-ne artistica del maestroPier Luigi Pizzi che hatrasformato la storicarassegna estiva in unfestival, giunto alla suasesta edizione. “Esteticaassociata all’etica e alrigore”, ha ribadito Pizzi,ricordando gli elementicaratterizzanti il suoprogetto, durante la presen-tazione del programma aRoma insieme con ilpresidente della Provinciadi Macerata AntonioPettinari, la vicesindaco diMacerata Irene Manzi, lapresidente della Commis-sione Cultura regionaleRosalba Ortenzi, MaurizioBelloni di Banca Marche,sponsor ufficiale delFestival 2011, e Barbara

Sof 2011: due opere di Verdi, Un ballo in maschera e Rigoletto, e poi Così fan tutte di Mozart. Nel cartelloneanche Monteverdi, uno spettacolo su Mahler e la grande danza. Il direttore artistico Pier Luigi Pizzi

“Estetica e rigore”

Una veduta dello Sferisterio di MacerataPier Luigi Pizzi

Gabrielli del gruppoGabrielli, sostenitore delprogetto “La musica per lacrescita dei giovani nellaprovincia di Macerata”.Conferenza inaugurale diMassimo Cacciari, aseguire la prima di Unballo in maschera di

Verdi, regia, scene ecostumi di Pier LuigiPizzi: “Una lettura –haspiegato il maestro- che

tiene conto della versionebostoniana: ambientazionenegli anni ’70, in epocakennediana, la storia, pur

senza riferimento alcunoalle vicende di Dallas, vivein quel clima e risente diquelle tensioni, risultando

dunque la passioned’amore tra i due perso-naggi protagonisti ancorapiù inquieta e coinvol-gente”. Altra operaverdiana, Rigoletto,direttore Andrea Battisto-ni –giovanissima persona-lità del podio che stafacendo molto parlare disé-, regia, scene e costumidi Massimo Gasparon:“Ambientazione ottocente-sca –ha spiegato quest’ul-timo-, la festa una versio-ne a metà strada traVeronesi e Tiepolo: uncarnevale perenne chenon conosce giorno nénotte, per quanto riguardail lato spettacolare”.Coproduzione con laFondazione PergolesiSpontini e circuito LiricoLombardo, le riprese, haannunciato Gasparon,andranno avanti tuttol’anno; nel ruolo delDuca di Mantova IsmaelJordi, una novità assolutaper l’Italia. Così fan tuttedi Mozart sarà proposto alTeatro Lauro Rossi: incoproduzione con laFondazione Teatro delleMuse e firmato Pizzi, unallestimento che il pubbli-co di Ancona ha giàavuto modo di apprezzare,andato in scena qualchemese fa con grandesuccesso al Massimodorico. Alla presentazioneromana del cartellone,anche Renato Pasqualetti,presidente della Form, eCarlo Pesaresi, presidenteConsorzio Marche Spetta-colo.

L’edizione 2011 del Sof siaprirà allo Sferisterio con“Un ballo in maschera” diGiuseppe Verdi (22–26–29luglio e 5 agosto, ore 21),direttore Daniele Callega-ri, regia, scene e costumi diPier Luigi Pizzi. Nel cast:Stefano Secco (Riccardo),Marco Di Felice (Renato),Teresa Romano (Amelia),Elisabetta Fiorillo (Ulrica),Gladys Rossi (Oscar).L’opera sarà preceduta, alleore 18 nell’Auditorium diSan Paolo, dalla conferenzainaugurale di MassimoCacciari. Seguirà un’altraopera verdiana, “Rigoletto”(23-27-30 luglio e 4-6agosto, ore 21), direttoreAndrea Battistoni, regia,scene e costumi di MassimoGasparon. Cast: IsmaelJordi (Duca di Mantova),Giovanni Meoni (Rigolet-to), Desirée Rancatore(Gilda), Alberto Rota(Sparafucile), TizianaCarraro (Maddalena). AlTeatro Lauro Rossi andràin scena “Così fan tutte” diWolfgang Amadeus Mozart(24-28-31 luglio, ore 21) in

“Così fan tutte”, l’allestimento firmatoPier Luigi Pizzi

coproduzione con la Fonda-zione Teatro delle Muse diAncona. Direttore RiccardoFrizza, regia, scene e costumidi Pier Luigi Pizzi, nel castCarmela Remigio (Fiordiligi),Ketevan Kemoklidze (Dora-bella), Andreas Wolf (Gugliel-mo), Juan Francisco Gatell(Ferrando), Giacinta Nicotra(Despina), Andrea Concetti(don Alfonso). Il Festival siavvarrà anche quest’annodella Fondazione OrchestraRegionale delle Marche, delCoro Lirico Marchigiano “V.Bellini”, il cui maestro èDavid Crescenzi, e dellaBanda “Salvadei” Città diMacerata. Sempre al TeatroLauro Rossi, il 3 agosto, alleore 21, si rappresenterà una“Festa Monteverdiana”,diretta da Marco Mencoboni,

col complesso vocale estrumentale del CantarLontano, che, proponendo ilrepertorio profano di ClaudioMonteverdi, si lega idealmenteal “Vespro della BeataVergine”, l’opera sacra cheha inaugurato il Sof 2010.Protagonista di questa seratasarà Anna Caterina Antonac-ci. In collaborazione conCivitanova Danza, l’11 agostoallo Sferisterio (ore 21) verràpresentato il Gala di ballettoSvetlana Zakharova &Étoiles del Bolshoi Ballet, inprima ed esclusiva regionale aMacerata, grazie al progettoDanza all’Opera. Il 2 agosto,al Teatro Italia alle ore 21,andrà in scena, nel centenariodella morte di Gustav Mahler,lo spettacolo Il tempo diMahler con Massimiliano

Finazzer Flory e con lapartecipazione di QuirinoPrincipe, Gilda Gelati eGianni Dallaturca. Comeogni anno, durante ilFestival sono previsti moltieventi collaterali, chevedranno avvicendarsi neivari spazi teatrali maceratesipersonaggi della culturainternazionale, la cui organiz-zazione è affidata a Sferiste-rio Cultura con gli AperitiviCulturali e con le rassegne:Pomeridiana, organizzatadall’associazione Adam eOperAperta curata dall’asso-ciazione Divini Versi.

Informazioni e biglietteriapiazza Mazzini 10 Maceratadalle 9.30 alle 13 e dalle 16.30alle 20. Tel.: 0733 [email protected] -www.vivaticket.it

Le datee i cast

Anche gli Anfiteatriromani di Ancona e diCastellone di Suasa adospitare, in questa edizione2011, l’arricchita propostadel Tau/Teatri antichiuniti, che passa dagli ottoappuntamenti dello scorsoanno ai diciannove incartellone, sulle lineedirettrici di un programmache presenta testi dell’anti-chità greco-latina che siprestano anche a letturedrammaturgiche più attuali,oltre ad opere che, purappartenendo a tradizioniletterarie più recenti emoderne, sono accomuna-bili per argomenti e stile aicanoni della classicità.Centrali nella progettazionedella rassegna sono iluoghi di interesse archeo-logico: anfiteatri, siti e

Tau: il teatro antico anche ad Ancona

spazi di straordinariasuggestione utilizzati per laspettacolarizzazione sonoin questo modo restituitiad un ampio uso dall’impe-

romano di Ancona è perdue grandi nomi delteatro italiano, PaolaGassman ed EdoardoSiravo, protagonisti diEdipo o della colpa, unviaggio nel mito daSofocle a Seneca. Il Tauprosegue il 22 luglio aFalerone (Teatro romano)e il 23 luglio ad Urbisa-glia (Anfiteatro romano)con Eratosthénes. Ilvolto della terra, unprogetto dell’Università diCamerino – Scuola diScienze ambientali chetratta in forma scientificae poetica gli albori dellageografia matematica.Monica Guerritore è laprotagonista il 24 luglio a

Falerone (Teatro romano)de La favola di Amore ePsiche, una favola popola-

re, comica, semplice comele grandi opere raccontatadirettamente al pubblico.Sulle note degli Afrolibè lavoce di Enzo Decaroripercorre, il 24 luglio alTeatro romano di AscoliPiceno, momenti dell’Enei-de virgiliana nella traduzio-ne di Vittorio Sermonti.

Il 28 luglio ancora adAscoli Piceno (Teatroromano), il 29 luglio adAncona (Anfiteatro romano)e il 30 luglio ad Urbisaglia(Anfiteatro romano) l’ap-puntamento è con lacommedia plautina MilesGloriosus con protagonistaun’inedita Vanessa Incon-trada. Ultimi appuntamentidella rassegna il 31 luglio aFalerone (Teatro romano) eil 3 agosto ad Ancona(Anfiteatro romano) con

Fedra rivista a tranci diAndrea Casentino per laregia di Valentina Rosati,giovane artista anconetanache fa parte di Matilde.Piattaforma per la nuovascena marchigiana promos-sa dalla Regione Marche edall’Amat. L’allestimento èprodotto da Teatro Stabiledelle Marche e Infinito srl/Pierfrancesco Pisani incollaborazione con Amat,Belteatro, Bottega Rosen-guild e Argot Studio. Laconclusione del Tau il 12agosto al Teatro romano diAscoli Piceno è affidata aiCanti d’amore di Catullorecitati da Vanessa Gravinaaccompagnata dalle musicheoriginali di Gabriele Bono-lis, eseguite dal vivo dalLaboratorio Ensemblediretto da Federico Paci.

Monica Guerritore in “LaFavola di Amore e Psiche”

gno congiunto di Province,Comuni, Regione, Amat eSoprintendenza ai Beniarcheologici.

Un omaggio allacommedia plautina è inscena il 13 luglio aFalerone (Teatro romano)con Truculentus: Neipanni della protagonistafemminile Eleonora Briglia-dori diretta dal registaAurelio Gatti.

Grande tragedia dicontrasti, l’Antigone diSofocle nella “lettura inconcerto” che ne offronoElena Bucci e MarcoSgrosso viene proposta il14 luglio a Monte Rinaldo(area archeologica LaCuma) e il 15 luglio adUrbisaglia (Anfiteatroromano). Il 22 luglio lascena dell’Anfiteatro

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culturaMARCHEdomaniESTATE 2011 27PAGINA

Dal 10 agosto la XXXII edizione del Festival di Pesaro: due nuoviallestimenti, due riprese e tanti altri appuntamenti in cartellone

L’Adelaide apre il Rof

Il sovrintendente del Rof, Gianfranco Mariotti

La Rassegna internazio-nale d’arte - Premio “G.B.Salvi”, che si inaugura aPalazzo della Pretura diSassoferrato (An) il 29luglio, scrive un altrocapitolo, il 61°, della sualunga e affascinante storia.Un capitolo dal temasuggestivo ed intrigante,“La vertigine della visio-ne”, che trae spunto dauna riflessione del grandestorico dell’arte e letteratofrancese Henri Focillon,così magistralmente espres-sa nel suo saggio “L’esteti-ca dei visionari”. Curata daGabriele Simongini con lacollaborazione di SilviaCuppini, questa nuovaedizione della rassegnaracchiude tre mostre,originali e dense di conte-nuti, che, seppur caratteriz-zate da forme espressive elinguaggi stilistici diversi,riconducono all’elementocentrale, quello, appunto,“visionario” dell’interamanifestazione. Tre imomenti espositivi: VascoBendini: la pittura comesoffio vitale, Liquid Flags.

L’estetica dei visionari alla rassegna SalviIdentità liquide e Marchevisionarie e plurali:Exempla.

Vasco Bendini è uno deimassimi artisti italiani deinostri tempi, presenta unasintetica, ma significativarassegna di 11 opere, unaper decennio a partire daglianni ’50, oltre ad unapiccola selezione di quadrirecentissimi. Una presenza,quella del maestro emiliano,che dà lustro alla manife-stazione.

Liquid Flags. Identitàliquide, che costituisce ilnucleo centrale dellarassegna, ospita 28 artisti(di cui 4 stranieri) di grandeintensità, ciascuno presentecon due opere. Un gruppodi autori, di varie generazio-ni e di diversa formazioneartistica, i quali presentanouna loro riflessione creativasui vessilli ideali dei proprivalori in relazione anche aduna prospettiva sociale,geografica e culturale incontinuo mutamento. Gliartisti in mostra sono:Marco Brandizzi, MicheleCiribifera, Ugo Cossu,

Luciano De Liberato, IginioDe Luca, Fabio Domenicali,Mehran Elminia, SidivalFila, Giorgio Galli, FrancoGiuli, Francesco Guerrieri,Andrea Lelario, DaniloMaestosi, Marcello Mariani,Claudio Marini, PieroMarsili, Matteo Montani,Gianluca Murasecchi,Franco Paletta, StefanoPiali, Pupillo, AndrzejRachon, Reinhard, PaoloSpoltore, MariarosariaStigliano, MariantoniettaSulcanese, Marco Tambur-ro, Giovanni Temini.

La terza sezione propo-ne 32 autori residenti oattivi nelle Marche, i qualipresenteranno un’operaciascuno. Questi i protago-nisti: Elena Amoriello,Matteo Angelini, VitalianoAngelini, Sante Arduini,Franco Bastianelli, LucianoBongiovanni, AdrianoCalavalle, Silvia Caldarigi,Marco Ceccarini, PieroCicoli, Noris Cocci, BrunoCristallini, Giorgio Cutini,Antonio Delle Rose,Antonio De Luca, Giovan-na Forlani, Giuseppe

Gentili, Soha Khalil,Roberto Moschini, ClaudeVictor Offray III, SandroPazzi, Alessandro Petrolati,Piero Piangerelli, Nino Pieri,Caterina Prato, RobertoRecanatesi, Wilson Santi-nelli, Roberto Stelluti (conun omaggio a Piranesi),Vincenzo Tiboni, SandroTrotti, Giovanni Turria,Amir Yeke, Franco Zinga-retti.

“Sembra che il visionariosoggiaccia al potere dellavertigine”, scrive Focillonnell’Estetica dei visionari;“Nelle Marche -commenta lacuratrice Cuppini- la grandepittura del passato, daRaffaello a Lotto, si èmisurata con la visioneanche come trans-figurazio-ne, come si possa andareoltre la figurazione”. Orga-nizzata dal Comune con ilpatrocinio dell’Università diUrbino, la rassegna, cheresterà allestita fino al 4settembre, si avvale dellacollaborazione di RegioneMarche e Provincia diAncona e del contributodella Fondazione Carifac.

E’ uscito nelle salecinematografiche italiane l’8luglio L’erede, primo lungo-metraggio girato interamentenelle Marche. Anteprimanazionale ad Amandola comeomaggio al territorio regiona-le, la pellicola, prodotta dallaPanoramic Film e sostenutada Marche Film Commission,è per la regia di MichaelZampino e ha tra gli interpre-ti Alessandro Roja (Incante-simo 7, Romanzo criminale),Guia Jelo (Il commissarioMontalbano, La vitarubata),Tresy Taddei (San-

guepazzo), Davide Lorino eMaria Sole Mansutti.Restituite dunque quelleMarche che hanno fatto dascenario “funzionale all’in-treccio ( i territori delmaceratese, Monti Sibillini eMonti Azzurri ndr.) ancheperché spesso sono lelocation a scrivere il film”,come ha dichiarato il registaZampino, alla sua operaprima. Paesaggi autunnaliche hanno prestato atmosferae colori ad una complessastoria familiare, tra comme-dia noir e dramma esistenzia-

le, dando seguito “a unasorta di vocazione –spiegaAnna Olivucci, responsabileMFC- che sempre piùsembra costituire motivo discelta per le produzionicinematografiche”. LaRegione , fra breve ancheattraverso la neo FondazioneMarche Cinema Multimedia,sta rilanciando l’immagine diuna nuova filmogenia per leMarche, per valorizzare lapresenza in questo settoreche sta conoscendo nuovi eimportanti momenti divisibilità.

Nelle sale L’erede, girato nelle Marche“Un progetto di qualità

per una riflessione chespazia dalla poesia allafilosofia, dalla narrativa allamusica, alle arti, con unlinguaggio tutto al femmini-le”. Con queste parole,l’assessore regionale allaCultura, Pietro Marcolini,ha definito la rassegnaitinerante “Non a vocesola”, presentata in Regione,alla presenza degli assessorialla Cultura dei Comuni diAncona, Andrea Nobili, diMacerata, Irene Manzi, diPorto Sant’Elpidio, Anna

“Non a voce sola”: il calendario fino a ottobreLinda Pasquali, di Sant’El-pidio a Mare, Sibilla ZoppoMartellini, e della curatricee ideatrice, Oriana Salvucci.

Una rassegna itinerante,che si ripete dopo ilsuccesso dello scorso anno:tema di questa edizione, ilrapporto della donna con lo“spazio pubblico”, sia essoscenico, narrativo, filosofi-co, economico o politico.Verrà ascoltata la voce didonne quali Lidia Ravera(Ancona, 16 luglio); Barba-ra Alberti (Sant’Elpidio aMare, 23 luglio), con lei

Cinzia Pennesi, ClaraGalante e Claudia Menca-relli; Elena Varvello (29luglio, Corridonia), France-sca Comencini (PortoSant’Elpidio, 9 settembre),con lei Roberta Biagiarelli;Paola Maugeri (Senigallia,15 settembre), per citare lepiù note. Fitto il calendariodegli appuntamenti fino al 19ottobre, quando, all’Accade-mia di Belle Arti di Macera-ta, sarà attribuito il premioSvoboda al talento artistico ecreativo a Maria GiuseppinaGrasso Cannizzo.

Un bozzetto del Mosè in Egitto, uno dei due nuovi allestimenti della XXXII edizione del Rof

Due nuovi allestimenti,due riprese e moltialtri appuntamenti, nel

nome del genio localeGioachino Rossini. E’ unatrentaduesima edizione chesembra non risentire dellacrisi quella che il RossiniOpera Festival si appresta adispiegare quest’anno, dal 10al 23 agosto a Pesaro: meritodella peculiarità del Rof,come ha sottolineato ilsovrintendente GianfrancoMariotti alla presentazioneromana della rassegna,commentando lo stato disalute artistico finanziariodell’ente; “Noi siamo un casoa parte rispetto agli enti liriciitaliani –l’inciso-. Siamo unfestival ideologico, con unbinario già tracciato ed uncompito, la restituzionerossiniana, sostenuto dalloStato”. Garantite dunqueanche quest’anno duesettimane all’insegna dellaqualità, con scelte innovativenel cartellone e cast coninterpreti di grande prestigio.L’edizione si apre col nuovoallestimento di Adelaide diBorgogna (Teatro Rossini,10-13-16-19 e 23 agosto, ore20), una delle pochissimepartiture che ancora mancava-no per completare la messa inscena del vastissimo catalogorossiniano, come ha ricordatoil direttore artistico del RofAlberto Zedda. L’opera,curata nella sua edizionecritica da Gabriele Gravagna

e dallo stesso Zedda, è messain scena da Pier’Alli -sullascia dei successi conseguiti aRoma col Moïse et Pharaondiretto da Riccardi Muti- emetterà in luce apprezzatiartisti dell’ultima generazioneper la prima volta al Rof: ildirettore d’orchestra DmitriJurowski, il soprano JessicaPratt, il tenore BogdanMihai, oltre ai già notiNicola Ulivieri, JeannetteFischer, Francesca Pierpaoli

e Clemente Antonio Daliottiche affiancheranno la grandeDaniela Barcellona. L’altronuovo allestimento di questaedizione pesarese riproponeun capolavoro fra i piùapprezzati dal pubblico e

molto amato dallo stessoRossini: Mosè in Egitto(Adriatic Arena, 11-14-17 e20 agosto, ore 20); la regiadell’opera è curata daGraham Vick, lo stesso chefirmò la memorabile messa inscena al Rof del Moïse etPharaon nel 1997. Adaffiancarlo, un cast di primagrandezza, con RiccardoZanellato, Alex Esposito,Dmitry Korchak, Yijie Shi,Sonia Ganassi e Olga

Senderskaya. Seguirà laripresa de La scala di seta(Teatro Rossini, 12-15-18 e21 agosto, ore 20), ripropostadopo una pausa di tempoinsolitamente breve grazie alsuccesso di uno spettacolo

già considerato cult per ipregi della regia di DamianoMichieletto, la giovane starche al Rof ha affermato il suotalento. Con lui una schieradi brillanti rossiniani, talunidebuttanti a Pesaro ed altriabituali collaboratori delFestival, che si uniscono alloscenografo e costumistaPaolo Fantin, recentevincitore del Premio Abbiatiper le scene ed i costumi delSigismondo, la novità

impattante della scorsaedizione. A dirigere, JoséMiguel Pérez-Sierra, chetorna a Pesaro dopo il plausoconseguito con Il viaggio aReims del 2006. L’altraripresa riguarda l’allestimento

di Emilio Sagi de Il viaggioa Reims (Teatro Rossini, 14 e17 agosto, ore 11) ripreso daElisabetta Courir e direttodalla giovane musicista cineseYi-Chen Lin. Interpretanol’opera gli allievi finalisti deicorsi dell’Accademia Rossi-niana. Al posto del consuetoconcerto sinfonico-corale,quest’anno è in programmaun’esecuzione concertante delBarbiere di Siviglia (TeatroRossini, 22 agosto, ore 20.30)videotrasmessa in piazza, acoronamento di un convegnodi presentazione della nuovaedizione critica dell’opera acura di Alberto Zedda, dataalle stampe l’anno scorsodalla Fondazione Rossini eda Casa Ricordi. L’operaverrà diretta dal maestroZedda e cantata da MarioCassi, Juan Francisco Gatell,Marianna Pizzolato, NicolaAlaimo, Nicola Ulivieri,Jeannette Fischer, FrancescaPierpaoli, Clemente AntonioDaliotti. Completano ilcalendario del Festival laterza frazione dell’ambizioso

progetto di recupero dell’inte-ro corpus dei Péchés devieillesse (Rocca Costanza,13-14-20 e 21 agosto, ore 19)in collaborazione con l’EnteConcerti di Pesaro, l’Accade-mia Musicale Napoletana e laFondazione Rossini, con ipianisti Stefan Irmer, BrunoCanino, Marco Sollini eGiovanni Bellucci; quattroConcerti di Belcanto affidatia Marianna Pizzolato,Dmitry Korchak, NicolaAlaimo – Mario Cassi, eMarina Rebeka (AuditoriumPedrotti, 13-16-19 e 21agosto, ore 17) ed il FestivalGiovane (Teatro Sperimenta-le, 22 luglio, ore 20), cheporterà in scena il concertodegli allievi dell’AccademiaRossiniana. L’Orchestra e ilCoro del Teatro Comunaledi Bologna interpreterannoMosè in Egitto, Adelaide diBorgogna e Il barbiere diSiviglia; l’Orchestra Sinfoni-ca G. Rossini interpreterà Lascala di seta e Il viaggio aReims.

Rosemary Martarelli

Arte di strada, arte che fa strada. AncheAncona è approdata alla Street Parade di Roma,la mostra ospitata da MondoPop InternationalGallery e curata da David Vecchiato nell’ambitodello Urban Superstar Project, evento che hapreso il via nel 2009 al Museo Madre di Napoli.In esposizione, alcuni dei migliori lavori di arte distrada degli ultimi anni, di provenienza sia italianache internazionale. Nella selezionata rosa deinomi, un’artista di spicco della nostra regione,l’anconetana Allegra Corbo, l’eclettica direttriceartistica di Pop Up!. Le opere di Allegra sarannoin mostra, insieme a quelle di altri 22 artisti, finoal 31 luglio, e saranno acquistabili a prezziaccessibili, di gran lunga inferiori a quelli dimercato. Un’opportunità eccezionale per toccarecon mano il mondo dell’arte urbana, un mondoche sta ottenendo sempre più riconoscimenti, mache non vuole dimenticare quelle origini chehanno portato alla definizione di New Art. PerAllegra Corbo questa non è l’unica presenza nellacapitale: nello stesso periodo, fino al 21 luglio,sarà infatti possibile trovarsi al cospetto delle suecreazioni anche al laboratorio-galleria Laszlo Biro,dove sarà esposta un’installazione da Aletheia,volume illustrato cui Allegra ha lavorato insiemeall’artista romano Andreco e nella città dorica giàpresentato all’inizio di quest’anno (vedi Marchedomani n. 1 – gennaio 2011, pag. 19). L’allesti-mento proposto approfondisce un tema caro aidue artisti: quello delle maschere rituali e dellaricerca, attraverso il simbolismo onirico, di unaverità archetipica difficile da afferrare.

Ros. Ma.

La Corbo a Roma

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cultura MARCHEdomani ESTATE 2011 28PAGINA

ROSEMARY MARTARELLI

Intruders: alla scoperta delle architetture abbandonate nelle Marche;il libro fotografico di Luca Blast Forlani e la mostra di Senigallia

Esploratori urbani

Industria cartiera di Fermignano, foto di Luca Blast Forlani

Intruders è un progettofotografico che nascedalla passione per

l’esplorazione urbana, allariscoperta diquei luoghiapparentementeinaccessibili che,oltre al lorostato di abban-dono, racconta-no di un mondopassato rimastocome cristalliz-zato nel tempo.Un’attività cheha originilontane per ilfotografoanconetanoLuca BlastForlani, daquando neglianni ’90 andavacon il padre afotografare gliedifici pericolan-ti della zona franata diPosatora. Nel tempo questobisogno di riscoprire i luoghiabbandonati del territorio ècresciuto, vedendo LucaForlani coinvolgere ungruppo di amici: durante iloro viaggi esplorativicondotti nelle Marche negliultimi 10 anni oltre 200 i sitiimmortalati.

Curato da MonicaCaputo e Allegra Corbo, ilprogetto, presentato dall’asso-ciazione Mac -Manifestazioniartistiche contemporanee epatrocinato dal Ministero per

i Beni e le Attività culturali,dalla Provincia di Ancona edal Comune di Senigallia,trova articolazione in un

libro, una mostra fotografica,una videoinstallazione, oltreche nel ciclo di conferenzeche sono state tenute daGiorgio Cozzolino, sovrinten-dente ai Beni architettonici epaesaggistici delle Marche, enella schedatura di precatalo-go della citata Soprintenden-za riguardo ad alcuni degliedifici fotografati da Forlani.Il libro (Franco CosimoPanini Editore), “Intruders.Urban explorers. Luca BlastForlani, photographer”,racchiude una suggestivaselezione di immagini tra

ospedali e sanatori, manicomi,orfanotrofi, colonie, ville,cinema e arene, cartiere,filande, parchi acquatici,

fornaci, depositi treni, aree ecaserme militari, chiese,cimiteri, mulini, conventi,fabbriche, hotel, discoteche,centrali elettriche, ecc.Ulteriore selezione, con unaraccolta di 40 scatti fotogra-fici, nella mostra che resteràaperta fino al 4 settembre(dalle ore 8.30 alle 19.30)alla Rocca Roveresca diSenigallia: in un allestimen-to coerente con lo spirito delprogetto, attraverso scale estanze passanti di una torreangolare della Rocca, leopere interagiscono con lo

spazio. Alla Rocca saràinoltre possibile visionare ilvideo dei filmaker MatteoGiacchella e Gastone

Clementi,girato durantealcuneesplorazionidegli Intru-ders (giàpropostoanche all’Ate-lier dell’ArcoAmoroso adAncona).

Il progettopuò contaresu partecipa-zioni illustricome quelledi SalvatoreSettis, storicodell’arte,Pippo Ciorra,noto architettodel Maxxi diRoma, che ha

curato l’introduzione dellibro.

La schedatura di precata-logo della Soprintendenza –da cui l’eventuale tutela daparte della stessa riguardo adalcuni edifici tra quellifotografati dagli Intruders- ariprova di come un’esperien-za nata “illegalmente”, cosìcome per molti dei movi-menti artistici contemporanei,possa diventare indispensabi-le testimone di un patrimo-nio culturale da non dimenti-care.

Luca Baldini

Biennale di Venezia,nell’ambito del Padiglione ItaliaAncona e Urbinocapitali dell’arte

Vittorio Sgarbi all’inaugurazione di Ancona

Anche le Marchehanno la loro Biennale,anzi due. Ottantasette gliartisti che contribuiscono atracciare per la prima voltauna mappatura della storiadell’arte contemporanearegionale in tutte le suedeclinazioni. Il merito vaall’impostazione data,quest’anno, alla 54a

Esposizione internazionale

d’arte della Biennale diVenezia, organizzataall’insegna delle celebrazio-ni per il 150° anniversariodell’Unità d’Italia, ed inparticolare alla volontà diVittorio Sgarbi, curatoredel Padiglione Italiaall’interno della mostra, divalorizzare tutte le espe-rienze artistiche regionali,ramificando le sedi esposi-tive. Sono nate così, inseno al Padiglione Italia,le Biennali delle Regioni,estensioni dell’esposizioneveneziana. Nelle Marchedue sono le sedi dove laBiennale ha già preso il viae dove sarà visitabile finoal 27 novembre: la MoleVanvitelliana di Ancona el’Orto dell’Abbondanza diUrbino. Una scelta che hapermesso di indagare laproduzione artistica degliultimi dieci anni ad ampioraggio. Trentuno gli artistiin mostra ad Ancona, e 56ad Urbino, tutti scelti dauna commissione regionaletecnica che ha affiancatoquella nazionale. “Un’ope-razione democratica”, l’hadefinita Sgarbi, ad Anconaper l’inaugurazione dellasezione marchigiana allaMole. E sulle estensioniregionali ha detto: “L’Italiaè un insieme di capitalidella diversità e le Marcheincarnano bene questapluralità. Ho ritenuto che,nell’anniversario dell’Unitàd’Italia, queste diverserealtà andassero celebrate,per restituire loro un’identi-tà”. Ha parlato di promo-zione e valorizzazione dellediverse esperienze creativePietro Marcolini, assesso-re alla Cultura della Regio-ne Marche, ente organizza-tore del progetto, con uninciso, alla presenza anchedi Andrea Nobili, assesso-re dorico alla Cultura,sull’importanza di metterel’arte in relazione conl’economia del territorio,per renderla un motore disviluppo.

In mostra nel capoluo-go, le imponenti creazionidi Valeriano Trubbiani, gliacrilici di Leonardo Cemak,omaggio al tricolore; lestampe alla gelatinad’argento di LorenzoCicconi Massi, la teladipinta con tempera ecarbone di Carlo Cecchi,l’accostamento insolito ditronchi ed ombrelli diMarco Bernacchia. Insiemea queste, esposte le operedi Federica Amichetti,Paolo Annibali, EzioBartocci, Ubaldo Bartolini,

Sirio Bellucci, FrancescaBilò, Roberta Bilò, EliaCantori, Silvio Craia, CurziaCuri, Giorgio Cutini, AnnaMaria Ferretti Damati,Francesca Gentili, Alessan-dro Giampaoli, Franco Giuli,Paolo Gobbi, Marco Luzi,Bruno Mangiaterra, MarinaMentoni, Stefania Pignatel-li, Sirio Reali, Mario Sasso,Iginio Straffi, StefanoTonti, Rita Vitali Rosati eMassimo Vitangeli. AdUrbino, invece, in mostra ilavori di Mariano Andrea-ni, Walter Angelici, Alfre-do Bartolomeoli, FrancoBastianelli, AntonioBattistini, Renato Bertini,Claudio Boccolacci, Leo-nardo Bollini, SimonaBramati, Mauro Brattini,Federico Cacciapaglia,Adriano Calavalle, PatriziaCalovini, Fabrizio Carotti,Christian Cassar, BrunoCerboni Bajardi, MaraCerri, Marco Cingolani,Madalin Ciuca, GiuliaCorradetti, Bruno D’Arce-via, Chiara Diamantini,Anna e Laura Facchini,Rosalia Filippetti, UmbertoFrangi, Ennio Giuliani,Giuliano Giuliani, RossanoGuerra, Tonino Guerra,Sebastiano Guerrera,Eriberto Guidi, CarloIacomucci, Enrico MariaLattanzi, Mario Logli, GiuliaMarchi, Arnaldo Marcolini,Giovanni Marinelli, GiorgioMatteini, Giorgio Mercuri,Rocco Natale, Sergio Pari,Sandro Pazzi, OscarPiattella, Riccardo Piccardo-ni, Michele Pierpaoli,Athos Sanchini, EnricoRicci, Nino Ricci, ClaudioSchiavoni, Rita Soccio,Stefano Solimani, RobertoStelluti, Sandro Trotti,Walter Valentini, LucaZampetti, ed Abel Zeltman.Sette i marchigiani presential Padiglione Italia aVenezia: Enzo Cucchi,Bruno D’Arcevia, MarioDondero, Paolo Icaro, GinoMarotta, Tullio Pericoli eGiuliano Vangi.

Prorogata fino al 30agosto, in considerazionedell’interesse suscitato, lamostra fotografica “In assenzadi iniziative. Dolcini raccon-

taDolci-ni”,allestitaal BibeetimperadiPesaro,in vialeTrieste5. Scattiineditidi

Luciano Dolcini, fotografopesarese raffinato e anticon-venzionale, documentanol’iniziativa “Mille manifestiper Massimo”, promossa daItalo Campagnoli ad unanno dalla scomparsa dell’arti-sta e grafico MassimoDolcini. Immagini gioiose edisinvolte, all’apparenzaestemporanee, da cui emergo-no la profondità del legameche unisce l’opera del graficoDolcini alla città di Pesaro, lacui storia sociale e culturale èstata raccontata per vent’annidai suoi manifesti, l’affettodegli amici artisti che “inassenza di iniziative” hannoricordato un compagno d’artee di vita realizzando a lorovolta un manifesto, e il valorestorico, oltre che artistico, cheassume lo sguardo sensibile eattento di Luciano Dolcini.Alla mostra è abbinato unraffinato cortometraggio cheracconta la performance“Mille manifesti per Massi-mo” realizzato da GianniBalista.

Maria Chiara Ballerini

DolciniraccontaDolcini

Il fotografoLuciano Dolcini

Edizione ricca ed un programma chetocca il centro storico di Ancona ed altriluoghi d’arte dell’entroterra marchigiano,

abbinando artisti di calibro internazionale atalenti marchigiani: molte le novità in questaXIII edizione di musicAmuseo, che il 15luglio saluta il ritorno del grande ValeriySokolov (foto sopra di Stéphane Olivier –Artéphoto) e del suo prodigioso violino:l’appuntamento è ad Ancona, nel Chiostrodel Museo Diocesano; al pianoforte EvgenyIzotov. Il 25 luglio la rassegna si sposta alla

corte della Mole Vanvitelliana con EnricoCasazza e La Magnifica Comunità, ensembledi musica barocca tra i più apprezzati delmondo; tra i brani in programma, tutti diAntonio Vivaldi, le straordinarie “QuattroStagioni”. Il 29 luglio al Chiostro del MuseoDiocesano concerto della pianista bulgaraPlamena Mangova, che ha iniziato unaintensa carriera internazionale. Il 7 agosto larassegna si sposta a Polverigi, al Cortile diVilla Nappi, dove si esibirà il Coro “France-sco Tomassini” di Serra de’ Conti con unprogramma del periodo risorgimentale e conun originale accompagnamento di arpa, cornoe pianoforte. Ultimo appuntamento il 17settembre a Castelfidardo nel suggestivoParco delle Rimembranze, con l’OrchestraFiati di Ancona che suonerà per il 150°anniversario dell’Unità d’Italia musiche cheappartengono al repertorio risorgimentale. IlSistema museale della Provincia di Anconapropone degli itinerari che prevedono lavisita guidata ai musei e/o al centro storicodi Castelfidardo.

Concerti del 3 e 10 luglio, 7 agosto e 17settembre ad ingresso gratuito; ragazzi fino a18 anni ingresso libero

E’ nato quasi per scommessa e oggi èuno dei principali appuntamenti dell’agen-da estiva italiana, il più grande e impor-tante festival del genere in Europa,nonché tra i primi tre al mondo, vedendorivolta ogni anno a Senigallia un’attenzio-ne internazionale. Parliamo del “SummerJamboree”, la cui prossima edizione, ladodicesima, si svolgerà dal 30 luglio al 7agosto. Organizzato dall’omonima associa-zione culturale e promosso dall’Ammini-strazione comunale senigalliese in collabo-razione con Regione Marche, Provincia diAncona, Sistema turistico locale MarcaAnconetana e sponsor privati, il SummerJamboree vedrà distribuito durante l’immi-nente, nuovo appuntamento che questofestival internazionale di musica e culturadell’America anni ’40 e ’50 fissa con ilsuo numeroso pubblico, il disco “SummerJamboree #11 Live”, che raccoglie lemigliori esibizioni dal vivo ascoltatedurante l’edizione 2010 della manifestazio-ne e in cui sono presenti anche RenzoArbore (nella foto sopra durante il

musicAmuseo saluta il ritorno del grande Sokolov

“Summer Jamboree” dal 30 luglio; anche Renzo Arbo-re e Wanda Jackson nel nuovo cd

“SummerJambo-ree”2010) elaleggen-dariaWandaJackson.Realizza-to intiraturalimitata eattesissi-

mo ad ogni edizione, il cd del “SummerJamboree” è considerato ormai da anni unvero oggetto da collezione, attraverso cuigli appassionati possono rivivere le grandiatmosfere rock and roll dell’entusiasmantebaldoria estiva appena trascorsa, preparan-dosi a quella in arrivo. Il cd 2010 “SummerJamboree #11 Live”, mixato nello StudioCastrista, contiene ventuno tracce daascoltare, ma soprattutto da ballare, dallaprima all’ultima.

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culturaMARCHEdomaniESTATE 2011 29PAGINA

Festival del contemporaneo,apre Umberto GalimbertiPop filosofiaa Civitanova

Lev Tolstoj sullo sfondo di una prateria; a destra Giacomo Leopardi

Leopardi-Tolstoj: mostra a Recanati, poi tappa alla Tenuta-Museo diJasnaja Poljana in Tula. Spacca: “Più saldi rapporti con la Russia”

Due anime, un progettoPopsophia ai nastri di

partenza. Evio HermasErcoli e Umberto Curirispettivamente direttoreartistico e presidente delcomitato scientifico diquesto festival del contem-poraneo che prevede uncontenitore principalededicato alla filosofia:inaugurazione il 15 luglioaffidata ad UmbertoGalimberti, con un incon-tro ideato per l’occasionedal titolo “Dove andiamo”.Si continua il 17 lugliocon Umberto Curi chepresenterà una lezioneinedita,“Lo straniero”, aprecedere quella dedicataal fashion, per il qualeRemo Bodei sta preparan-do un saggio su “Lafilosofia della moda”. Il 29luglio Massimo Cacciariparlerà invece dell’appa-renza con una relazionedal titolo “Fingere”.Chiuderà MargheritaHack il 5 agosto con unadissertazione sul futuro.

L’amministrazionecomunale di Civitanova, incollaborazione con molte-plici istituzioni dellaprovincia di Macerata, èimpegnata nell’organizza-zione di questo primoappuntamento nazionaledella filosofia che sitrasforma in filosofiapopolare, o pop filosofia.La formula si articola inquattro weekend tematici:

La mostra prevede duetappe: a Recanati,Casa Leopardi, fino al

21 agosto, e alla Tenuta- Museodi Jasnaja Poljanain Tula, dal 1ottobre al 27novembre.Promosso dallaRegione Marche incollaborazione conSvim e dall’Istitutofederale dellacultura “Tenuta-Museo di N.L.Tolstoj di JasnajaPoljana”, l’eventosi inseriscenell’ambitodell’Anno dellacultura e linguaitaliana in Russia edella cultura elingua russa inItalia: “Un’occasio-ne che ci vedefortementeimpegnati nel rafforzare la giàproficua collaborazione culturalecon la Federazione Russa”,inciso del Governatore GianMario Spacca presentandol’esposizione “Leopardi-Tolstoj.Il respiro dell’anima”, che,curatrici Galina Alexeeva eFabiana Cacciapuoti, è nellarosa degli avvenimenti promossiquest’anno dalla Regione incollaborazione con autorevolipartner russi con cui, hasottolineato Spacca, “si intendeanche per il futuro consolidare irapporti culturali: la grandemostra di Zurab Tsereteli,

inaugurata ad aprile alla Mole diAncona, la retrospettiva che ilPesaro Film Festival ha dedicatoal cinema russo contemporaneo

e questo prestigioso progettoLeopardi-Tolstoj, che offrel’occasione per far conosceremaggiormente in Russia lanostra terra”. D’altra parte, nonpoche cose legano Leopardi aTolstoj, come ha spiegato ilconte Vanni Leopardi allapresentazione: “L’impegnosociale, l’indagine sui comporta-menti umani, la ricerca delcontatto con la natura, lasuggestione roussoiana dell’uo-mo e l’appartenenza ad unmondo aristocratico. Molti icontatti possibili tra i due grandi:entrambi si occupano degli stessi

problemi e tutti e due suggeri-scono soluzioni. E’ giusto ancheproporre maggiormente Giacomoa livello internazionale, dove è

ancora poco conosciuto: a breve,finalmente, sarà pubblicato loZibaldone in inglese”. Da partedel conte Leopardi e del sindacodi Recanati Francesco Fiordomoil ringraziamento alla Regioneper la “sensibilità che hapermesso questo evento e ancorprima per aver ideato il celebrespot dove Dustin Hoffman leggel’Infinito, un veicolo eccezionaleper la promozione della terranatia del poeta e che interpreta leMarche come luogo di cultura edi poesia”.

La mostra che accostaLeopardi a Tolstoj si inserisce in

un progetto più ampio dicooperazione per la creazione diuna rete di parchi letterarieuropei e per lo sviluppo delle

case-musei degli scrittori come icentri culturali. Molto più di unsolo evento, il progetto è anchel’occasione per lanciare ilbicentenario dell’apertura dellaBiblioteca di Monaldo Leopardial pubblico. Molte, nei Comuniche ospiteranno le mostre, leiniziative collaterali: il conteVladimir Tolstoj ad aprire ilprogetto che riguarda i grandiletterati dell’800. Fra i momenticulturali più significativi, ilconcerto del duo FedericoMoldeci e Paolo Bioni previstoper il 27 luglio a VillaColloredo Mels.

Quattro iweekendtematici;

protagonistepersonalità di

spicco dellacultura e dello

spettacolo

Filosofia, Fashion, Fic-tion e Futuro. Protagoni-ste del festival personalitàdi spicco della cultura edello spettacolo: oltre aquelle già citate, GiordanoBruno Guerri, GiulioGiorello, AlessandroBergonzoni, Franca Leosini,Giacomo Marramao, SantoVersace, Platinette, ArnaldoColasanti, Barbara Alberti,Francesca Rigotti, LucianoCanfora, Simone Regazzoni,Leonetta Bentivoglio,Carola Barbero, VincenzoMollica, Aldo Busi, ElioMatassi, Quirino Principe,David Riondino, FedericoMoccia, Enrico Ghezzi.

Il festival sarà inaugu-rato da un complesso disei mostre –curatoreStefano Papetti-, incollaborazione con laPinacoteca civica Galleriad’arte Marco Moretti etutte attraversate dal temadella cura del bello.

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GLI ALLENAMENTI

ROBERTO I. ROSSI

”Distribuire correttamente i carichi”

Uno degli aspetti evidenziati dal relatore Inigo Mujika al convegno organizzato dalla Scuolaregionale dello Sport del Coni Marche alla sala “Terzo Censi” del PalaRossini ad Ancona

Da sinistra, i tre relatori del convegno svoltosi al PalaRossini di Ancona: Inigo Mujika, DuccioFerrari Bravo e Carlo Castagna

Troppo spesso la garaviene affrontata senzala necessaria freschez-

za e anni di lavoro vengonovanificati per una non cor-retta distribuzione dei cari-chi nelle settimane/giorniprecedenti alla competizio-ne”. E’ uno dei tanti aspettievidenziati da Inigo Mujika,massimo esperto mondialedelle tecniche di allenamen-to, mirate a massimizzare leprestazioni in vista di unagara e i tempi di recuperodopo un infortunio, che halavorato, fra l’altro, per l’At-letico Bilbao (ha inoltre al-lenato una squadra di cicli-

smo, è professore associatoall’Università di Scienze ap-plicate nei Paesi Baschi edirettore dell’Araba clinic),tra i relatori del convegno daltitolo “Scientific coaching:l’allenamento basato sul-l’evidenza”, organizzato, direcente, dalla Scuola regio-nale dello Sport del ConiMarche, alla sala “TerzoCensi” del PalaRossini adAncona. L’obiettivo del con-vegno: delineare linee guidaper la pratica dell’allenamen-to a qualsiasi livello, dallosport d’elite a quello amato-riale e per estensione allatutela della salute. “Il tape-ring –ha spiegato Mujika- co-stituisce quella serie di tec-niche utili per massimizzarela prestazione in vista dellecompetizioni mediante l’uso

di modelli matematici cheindividuano le più opportu-ne strategie di allenamento.Nel piano annuale di allena-mento le fasi di transizionee di recupero da un infortu-nio costituiscono fasi funzio-nali di rilevante importanzaper programmare il ritornoalla competizione. Lo studiodell’inerzia e della latenzadegli adattamenti fisiologi-ci si integrano nella disci-plina scientifica identificatacon il termine di ‘de-trai-ning’. Lo studio del de-trai-ning ha come obiettivo quel-lo di verificare i tempi diacquisizione e di decadimen-to della perfomance in se-guito a sospensione casualedel necessario processo diallenamento”. Duccio Ferra-ri Bravo, preparatore atleti-

co di calcio di primissimolivello, responsabile del set-tore giovanile della Juven-tus, dottore di ricerca in at-tività fisica e sport all’Uni-versità degli Studi di Mila-no, ha poi affrontato le te-matiche legate “all’allena-mento ad alta intensità chesi è dimostrato di grande in-teresse per lo sviluppo dellacapacità prestativa sia aero-bica che anaerobica. Partico-lare interesse riveste l’appli-cazione di questa tipologiadi allenamento negli sport disquadra nei quali molteplicisono le sollecitazioni utili peril determinismo della presta-zione”. A concludere il con-vegno Carlo Castagna, un“orgoglio” anconetano, do-cente del corso di laurea inScienze motorie della Facol-

tà di Medicina e chirurgia diRoma Tor Vergata, coordina-tore scientifico della rivistaCoaching & Sport ScienceJournal, responsabile per lametodologia dell’allenamen-to dell’Aia-Figc (Associazio-ne italiana arbitri della Fede-razione italiana giuoco cal-cio), nonché preparatore atle-tico per l’Aia-Can (Commis-sione arbitri nazionale) eCan-pro, consulente per lapreparazione olimpica per glisport di squadra e docenteScuola regionale dello Sportdelle Marche. Castagna haanalizzato “i risultati di unallenamento che vengono de-terminati dal funzionale rap-porto ‘dose-risposta’ tra ilcarico proposto, ‘dose’,- e leindotte variazioni fisiologi-che nell’organismo dell’atle-

ta, ‘risposte’. Uno degliobiettivi dei nostri studi èquello di sviluppare un me-todo per controllare lerisposte ai carichi di allena-mento su base individuale,in corridori amatoriali di lun-ga distanza, attraverso l’ana-lisi del training impulse -Trimp- che consente di for-nire un giudizio di qualitàagli allenamenti”. Un salutoparticolare è stato rivolto inavvio di convegno da FabioSturani, presidente del ConiMarche: “La Scuola delloSport si sta qualificando neltempo per la diffusione di unprogramma di grande spesso-re informativo ed educativo.Una Scuola che sta trasmet-tendo dei messaggi positivi afronte dei diversi problemiche lo sport sta vivendo”.

Il contratto avrà durata triennaleL’Indesit sponsorizzal’A.C. Milan

Indesit è nuovo sponsor dell’Ac Milan. Il contratto, che avrà durata triennale,prevede l’esibizione del marchio Indesit sia allo stadio che sui campi di allenamento,sui materiali dell’A.C. Milan e in appuntamenti ufficiali sia in Italia che in Europa vistala prossima partecipazione della squadra milanese alla Champions League. Indesit, ilbrand leader nel mercato degli elettrodomestici free standing in Europa, già sponsordell’Arsenal Football Club, per la prossima stagione sigla un nuovo importanteaccordo di sponsorizzazione internazionale con l’Ac Milan, in qualità di PremiumSponsor. Con questo nuovo accordo, Indesit conferma il suo impegno nel mondodelle sponsorizzazioni calcistiche che, a partire dalla stagione 2011-2012, la vedrà afianco dei più grandi e blasonati football club europei.

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